Che inquietante stranezza quando le madri vacillano. S. Freud.
Con quadri di Sieger Koder · 2017. 4. 1. · Ti vogliamo pregare, Signore, per tutte le madri del...
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La via della croce
Con quadri
di Sieger Koder
Nella memoria di questa passione, noi ti chiediamo perdono, Signore, per ogni volta che abbiamo lasciato il tuo fratello soffrire da solo. Noi ti preghiamo, uomo della Croce, figlio e fratello, noi speriamo in te.(2v)
Li amò sino alla fine
Signore mio, in ginocchio davanti a me… Che ci fai, proprio Tu, davanti a me! E’ un amore senza fine che stupisce, un perdono troppo grande, che mi avvolge… Che ci fai, in ginocchio davanti a me?
Amare e’ cosi’ difficile ma c’e’ qualcosa che costa anche di piu’:
E’ mettere da parte quell’orgoglio che impedisce di accogliere un amore immeritato.
Signore mio,
in ginocchio
davanti a me…
Che ci fai,
proprio Tu,
davanti a me!
È un amore
senza fine
che stupisce,
un perdono
troppo grande,
che mi avvolge…
Che ci fai,
in ginocchio
davanti a me?
E ci preghi di fare come te,
servire proprio come hai fatto tu…
Si è beati solo quando della vita si fa dono
senza chiedere in cambio niente mai
Signore mio,
in ginocchio
davanti a me…
Che ci fai,
proprio Tu,
davanti a me!
È un amore
senza fine
che stupisce,
un perdono
troppo grande,
che mi avvolge…
Che ci fai,
in ginocchio
davanti a me?
Gesù prega
nell’orto
degli ulivi
Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli. Mc 14
Di fronte al dolore, alla sofferenza, all’ingiustizia, noi non reagiamo, non prendiamo posizione, non ci scandalizziamo, noi non ci irritiamo, non ci turbiamo, non piangiamo, noi non ci disperiamo, non urliamo… noi dormiamo.
Noi, i discepoli, dormiamo. I “migliori”, dormono. Chi comprende e promette…dorme. Svegliaci Signore, rimettici in piedi, non lasciarci rifugiare nel sonno! …Il mondo, che muore, ha bisogno di noi!
Ora basta
io ho deciso:
fino alla morte
io amerò.
A te papà
io consegno
la mia vita
e per tuo amore
la riavrò:
questo credo…
questo spero.
Gesù è
condannato
Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!». Gv 19
Chi è l’uomo vero?
“Ecco l’uomo!” Colui che dona la sua vita; colui che non teme il potere della morte mentre ama; colui che considera sempre gli altri come fratelli; colui che in ogni momento si affida al Padre e vuole compiere la sua volontà;
colui che ha scelto la povertà, invece della ricchezza, per essere tutto a tutti; colui che ama più di ogni altra cosa il regno di Dio; colui che non disdegna la compagnia dei piccoli, dei poveri e dei peccatori:
è l’uomo vero!
Noi, Signore, siamo ciechi e a volte cinici di fronte alla tua verità. Noi, Signore, siamo impauriti di fronte alla tua verità. Noi, Signore, siamo scandalizzati di fronte alla tua verità, e, alla fine, preferiamo vivere nella menzogna, e realizzare la nostra umanità senza la tua verità.
Perdonaci, Signore, e mandaci il tuo Spirito perché abbiamo ancora a posare gli occhi del cuore sulla tua umanità e ne possiamo, finalmente, rimanere incantati e desiderosi di esserne specchio.
A volte la paura
di perdere qualcosa
soffoca l’amore
e la verità
che rende liberi,
che dona pace,
che cambia il mondo.
Gesù
abbraccia
la croce
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota Gv 19
Cos’è la croce? Cos’è la croce che piomba addosso all’improvviso, fa traballare, lascia smarrito, stordito e fa protestare? Quella che arriva inaspettata, assurda, immeritata, crudele, odiosa? Io so cos’è la mia croce, so quanto mi pesa, quanto è ruvida. Tu, Signore, sai cos’è la croce di ogni uomo.
Lo sai perché “hai visto” tutto il dolore, tutte le tenebre, tutte le solitudini, le ingiustizie, le disperazioni. Lo sai perché le hai abbracciate tutte e le hai portate tutte. Sono il tuo stendardo, il tuo vessillo, la tua bandiera… Potevi scansarle, al più denunciarle, alzando la tua voce, invece le hai abbracciate e le hai portate con amore.
Grazie, Signore, perché abbracci le nostre croci, e nel tuo abbraccio, oggi, ancora, diventano più leggere.
Gesù cade
sotto
il peso
della croce
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. 1 Pt 2
Quanto pesa su di te, Signore, la violenza che disprezza la dignità dell’uomo, lo sfruttamento dei poveri, l’indifferenza di chi è impegnato solo nel divertimento e nello svago? Come fai a resistere?
Cadi ma non demordi, sei schiacciato ma non vinto.. …ma come fai? Vorrei essere come te, vorrei non provare rabbia e risentimento verso i violenti, gli ingiusti, gli indifferenti.
Vorrei, come te, caricarmeli sulle spalle
e condurli là dove tu stesso li vuoi portare: nel regno della giustizia, della pace e della fraternità.
Gesù
incontra
sua madre
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre». Mt 12
Io vorrei tanto sapere da te se quand’era bambino tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui e quante volte anche tu, di nascosto, piangevi, madre, quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso, per noi...
AVE MARIA
Io ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi, io benedico il coraggio di vivere sola, con Lui. Ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi; per ogni figlio dell’uomo che muore ti prego così... AVE MARIA
Gesù e la Veronica
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Is 53
Tu sei
vera immagine
di Dio
perché
sei tenerezza
mentre il mio volto
non ha bellezza,
non ha bellezza.
Signore, la Veronica è una donna piena di audacia, ha il coraggio di uscire dalla folla per mettersi di fronte a Gesù. E’ una donna che sa osare; l’amore le dà il coraggio di osare. Facci uscire dalla folla degli indifferenti e degli egoisti, portaci davanti al tuo volto riconosciuto nel volto dei poveri.
Guida le nostre mani alla carezza, all’abbraccio, apri le nostre orecchie all’ascolto e fa che le nostre parole sappiano veramente consolare. Nei poveri tu ci chiami, tu ci implori, chiedi umilmente, silenziosamente tutta la nostra capacità di amare.
Stendi, Signore, la tua mano misericordiosa e sii Tu, ora, a ripulire i nostri volti, a restituirci la trasparenza e la bellezza che abbiamo macchiato, rendici volto del volto d’amore del Tuo Figlio, Gesù.
Gesù e
Simone
di Cirene
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lc 23
Intercessione
Sarò lì
dove sei tu,
dove il cuore
sanguina…
Sarò lì
dove sei tu,
e il dolore
macina…
Riempirò
il mio calice;
raccoglierò
le briciole,
e le unirò
alle mie…
E non ho
più parole
E non ho più
carezze
Mi resta di
morire,
non posso
che morire…
Chissà
se capirai
Sei con me
sotto la stessa croce,
e nell’abbraccio
fratello e amico vero.
E con me
tu sostieni il mondo,
gli dai vita
con l’amore.
Gesù
e le madri
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Lc 23
Ti vogliamo pregare, Signore, per tutte le madri del mondo, in particolare le madri che vivono nei paesi in guerra. Quanto deve desiderare la pace una madre! Perché la guerra strappa i figli alle madri, la guerra lacera il loro cuore. Per tutte le guerre fratricide che rodono la carne dell’umanità: Padre delle misericordie abbi pietà.
Per tutti i campi dove sono parcheggiati i profughi, respinti da ogni parte: Spirito d’amore, di compassione, abbi pietà. A tutte quelle nazioni che vendono armi e accumulano profitti sulla morte degli innocenti: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.
Gesù
cade
ancora
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Salmo 22
Dov’è la
compassione?
Dove siete voi
che ho amato?
Dove sei mio Dio?
Dove sei mio Dio?
Come pesa
questa croce….
è il peccato
di tutto il mondo…
ma la porterò,
io la porterò
sino alla fine
Padre, il tuo silenzio è per noi un grande mistero. Il tuo silenzio davanti al dolore del mondo, alle ingiustizie verso i tuoi figli più deboli ci sgomenta: …sembri assente, distante. Così sembra che anche il cielo ci casca addosso. Dio, nostro Dio, perché ci hai abbandonato? …Ma forse il tuo silenzio è lo spazio sacro della nostra libertà …e della tua indicibile pena.
Nella memoria di questa tua morte noi ti chiediamo coraggio, Signore, per ogni volta che il dono d’amore ci chiederà di soffrire da soli. Noi ti preghiamo, uomo della Croce, figlio e fratello, noi speriamo in te.(2v)
Gesù è
spogliato delle vesti
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”.
Gv 19
La tunica del Signore Gesù era tutta di un pezzo. Così nei suoi desideri doveva essere la sua Chiesa. Invece non è stato così. Quanto non sono riusciti a fare i nemici, lo hanno compiuto i discepoli. Vorremmo comprendere il dolore del Signore Gesù per questa lacerazione.
Ti preghiamo, Padre, affinché tutti i discepoli del Tuo figlio condividano la passione per l’unità dell’unico corpo del Signore. Manda il tuo Spirito perché compia in noi una nuova pentecoste e ci renda discepoli capaci di essere una cosa sola perché il mondo possa ancora credere nella forza dell’amore.
Gesù è crocifisso
Sul Gòlgota, lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Gv 19
E noi da che parte stiamo? Cosa pensiamo di Gesù? Della sua scelta di salvarci così? Di questo suo modo di essere il messia? Della sua croce, della sua morte? Del suo amore “a perdere”, del suo “amore a caro prezzo”? Cosa pensiamo del senso che lui ha voluto dare alla sua vita?
Signore mio, fa’ ché io muoia
per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell’amor mio.
Gesù muore in croce
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò. Gv 19
“Nessuno ha mai visto Dio”… Per noi non è così! “non si può vedere Dio e rimanere in vita”.. Per noi non è così. Possiamo vedere il Tuo volto, Signore, è il volto di Gesù crocifisso.
Vediamo il tuo volto Signore e la vita ci è donata in abbondanza, perché riconosciamo nel volto e nel corpo di Gesù crocifisso i segni dell’amore donato senza esitazione, gratuitamente, amore tenace, fedele.
Mio Dio hai il volto di Gesù, le mani di Gesù, i piedi di Gesù, il corpo e il cuore di Gesù. Finalmente ti vedo, ti riconosco e, con stupore, posso finalmente comprendere cosa significa essere tua immagine, come fare per essere autenticamente tua immagine.
Possiamo vedere
il tuo volto,
finalmente
scoprire com’è
il tuo cuore o Dio
e la tua volontà
su di noi:
e’ Amore
Gesù deposto
dalla croce: la pietà
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima» Lc 2
Madre mia,
hai amato
il mio cammino,
sulla croce
sei venuta
insieme a me,
e nell’abbraccio
mi consegni
a quell’abbraccio
che durerà
per l’eternità.
Maria, tu sei ancora l’arca della nuova alleanza. Nel tuo grembo tieni ancora con amore il tuo figlio Gesù. Aiutaci, ti preghiamo, a saper custodire nel nostro cuore con lo stesso amore, con la stessa tenerezza, Gesù.
Aiutaci ad amarlo con tutta la nostra vita, come hai fatto tu. E in questa accoglienza, ti preghiamo, fa che possiamo abbracciare anche la nostra nuova umanità, redenta dal suo sangue, dalle sue piaghe e dalle sue ferite.
Gesù è posto
nel sepolcro
Giuseppe d’Arimatea si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato
Ma il sepolcro
non lo può
trattenere
Ma il sepolcro non lo può trattenere
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
Hai scelto di affidarti alla sua volontà, l’hai cercato con quel nome nuovo Dio-Papà
e dentro il suo silenzio non hai dubitato mai, la vita nelle Sue mani hai consegnato
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
L’amore che conosci è amore senza misura,
amore esagerato, tenace e fedele
amore di perdono, amore inchiodato
sul legno della croce perché rifiutato
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
Vivi per sempre
con noi!
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
Portavi nel cuore una grande speranza: un mondo più giusto, un mondo migliore,
l’uomo è diverso non è solo peccato, è figlio e fratello
e può essere santo.
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
Vivi per sempre con noi!
Avevi ragione Tu, avevi ragione Tu: Sei vivo, risorto! Avevi ragione Tu avevi ragione Tu: Signore, mio Dio!
Fortuna ci sei Tu
Fragile, la nostra gioia è fragile, dura soltanto un attimo, fortuna ci sei Tu.
Debole, la nostra vita è debole, è piena di pericoli, fortuna ci sei Tu
Tu, non ci abbandoni mai, sei sempre accanto a noi… fedeltà
Piccolo, amore troppo piccolo, non sa asciugare lacrime, fortuna ci sei Tu.
Povera, la nostra fede è povera granello piccolissimo, fortuna ci sei Tu
Tu, non ci abbandoni mai, sei sempre accanto a noi… fedeltà.
Tenera, la tua presenza è tenera, Amore inestinguibile, fortuna ci sei tu