Comunità Aperta Dicembre '13

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ANNO IV NUMERO TERZO DICEMBRE 2013 GENNAIO 2014 C O M UN I T A’ A P ER T A C O M UN I T A’ A P ER T A NEWS PERIODICO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE DI S. BENEDETTO atale N 2013

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Periodico della comunità parrocchiale San Benedetto di Milano - Numero terzo dicembre 2013

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ANNO IVNUMERO TERZO

DICEMBRE 2013 GENNAIO 2014

COMUNITA’APERTA

COMUNITA’APERTA

NEWS

PERIODICO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE DI S. BENEDETTO

ataleN2013

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COMUNITA’ APERTA NEWS

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Parrocchia S. Benedettovia Caterina da Forlì,19 20146 Milano

Segreteria: tel 02471554 fax 024223677

Orari S. Messe:

Feriali: ore 9.00 e 18.00

Festive: vigiliari ore 18.00

domenica ore 8.30/10.00/11.30/18.00

• Carissimi parrocchiani

• Obiettivosu!

• ALT

• VitadiComunità

• Flash

• U.s.Orione’sstory

• Calciod’angolo

• Inbacheca

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Indice

Direttore:

Responsabile redazione:

Collaboratori

Coordinamento esecutivo:

Redazione:

Segreteria:

Stampa:

Distribuzione

Contatti

Don Ugo Dei Cas

Don Alessandro Digangi

Don Renzo VanoiDon Paolo Clerici

Luciano AlippiDavide Cassinadri

Letizia AlippiLuca CeciCarla FerrariFederico LucreziSara SantusGiulia Soresini

Stefania De Mas

Simona MorrealeFederico Ratti

Luca Cartotto

[email protected]

Una storia d’amoreRiccardoVanoli

Squali e potassioFederico Lucrezi

INCOPERTINA:“Madonna con Bambino”, illustrazione

I giorni nostriDavideCassinadri

LaRedazione

Uno scherzo da preteChristianBottiani

Il Dio di tuttiLetiziaAlippi

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Carissimi parrocchiani...Carissimi parrocchiani...

don Renzo Vanoi

Cari parrocchiani,c’è sempre un clima particolare che accompagna le festività natalizie: un’aria di famiglia che porta con sé la nostalgia di cose passate, di momenti vissuti insieme, di partenze e di ritorni. I ricordi affollano la mente e riscaldano il cuore, accorciano le distanze e ci fanno sentire il profumo di “casa”: la casa dell’infanzia che ci ha visti nascere, crescere e andare via …. un brulichio di vita vissuta, che ci appartiene e a cui apparteniamo, dove ci piace ritornare e sostare, per poi ripartire di nuovo. Le vetrine illuminate, la ricerca dei regali, le musiche che “fanno atmosfera” non possono riempire lo spazio degli affetti. Possiamo mentire a noi stessi tutto l’anno, dirci che va tutto bene, affannarci e preoccuparci per tante cose, ma a Natale tutto cambia e – consapevoli o meno – ci mettiamo in cammino alla ricerca del tempo perduto e delle occasioni mancate, complice un Bambino che ci aspetta e una Stella che ci guida lì dove si rinnova il miracolo della vita.Vita nuova a Betlemme, casa del pane e casa del nostro quotidiano. I nostri sforzi di stare alla larga dai brividi dell’imprevisto e della novità ora non valgono più …. qualcuno bussa alla porta e dobbiamo affrettarci ad aprire. Ci affacciamo titubanti: volti, storie, mani amiche e passi stranieri, un’umanità in cammino si affaccia, dona qualcosa di sé, chiede accoglienza. La porta si apre e il prodigio di quella nascita si rinnova, mentre fremiti nuovi attraversano il cuore e note di gioia si diffondono per l’aria. Un Bambino nasce per noi, in mezzo a noi; in Lui il piccolo e il grande, l’eterno e il tempo, la piccolezza e la maestà si incontrano, diventano uno, segno e auspicio di un’umanità riconciliata nelle sue divisioni e risanata nelle sue ferite. Profumo di casa a Betlemme, nella vita di ognuno di noi, se ci lasciamo raggiungere dalla fragranza di quel Pane che, offerto al mondo dalle braccia di una giovane madre, continua a nutrire quanti hanno fame di giustizia e di verità. Lo spirito del Natale, che tanti vogliono catturare e commercializzare, ci raggiunge e ha il sapore della fraternità vera, della gratitudine sincera, dell’amore che attende e dona senza stancarsi mai.L’Emmanuele, Dio - con - noi ci accompagni. Auguri …. a tutti voi

MOlTENIMARIA16/10MOlTENIFEdERICAINEs15/10CAPPEllAROROMIldA20/10MEsChIAGIOvANNA28/10MARChITTOGIusEPPE02/11NECChIGIOvANNA05/11CORNAlbACARlAbRuNA05/11

AbATANGElOdIEGOvIsCIOTTIdANIElAFONdAIsIdEvANIGlIAAlExsICIlIANOANTONIOdIlORENzONICOlElOsITOFENIlIRICCARdObAsThIYANkORAlANGElIYONINEvINkARudRIGO

Sono entrati a far parte della nostra comunità

Hanno lasciato la nostra comunità

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Obiettivo su!

che devo controllare l’agenda sul tablet una ventinadi volte al giorno per non perdermi niente, non miaccorgerei nemmeno di un mese che termina e quellodopochefinisceancoraprimadicominciare.Noncapiscosevivotalmentevelocedanonrendermeneconto,comequandoseiinautostradaa160chilometriall’orachesentila velocità, ti sale l’adrenalina, ma se guardi fuori dalfinestrinononriesciagodertiilpanorama,oppuresenonstopropriovivendoeaccelericosìtantochenontirendicontochelamacchinaèinfolle.Fatantorumore,mapoiallafinenonti seimossodalparcheggio.beldilemma...machenonmirisolvequestiesercizidichimica,ok,nondistraiamoci,dunquelaconcentrazionemolare...unosqualo.Eccosì,unosqualo.losqualonuotatuttoilgiorno,sesifermapoinonriescepiùarespirare.Misentounosqualo.semifermopoi ipensierimiassalgonoevaafinirechenonneescopiù.Equindinuoto.Nuoto e non penso, non posso pensare, devo pensaresoloanuotare...osonoiochenonvoglio?Ciprovo,mapoi

Squali e potassio

“Avvento? Ma come Avvento? siamo già a Natale?Quest’annolesettimanesonopropriovolate.Incredibile.sembra ieri che si faceva l’ultimo bagno in mare, poiil rientro,mille cose da fare, il solito tran tran, la solitafrenesia, quella che non lascia spazio per pensare. Equandononti fermiperpensarenoncogli il tempochepassa e ti trovi a svegliarti tremesi dopo che... i regali!devo comprare i regali! Ecco appunto, è questo chedicevo,maiunattimoditranquillità.Ètuttaunaquestioneditempo.Chepoiallafineforseèmegliocosì.Nonsonomaistatoungrandepensatore,diciamocelo,anzimisentountantinoadisagioquandosonosoloconimieipensieri.Nonchenonmipiacciastaccareunpo’ditantointanto,mapoivaafinirechemiperdo,nelsilenzio,poiipensierifannounchiassoinfernale,nonriescoaseguirli!No,no,questecoselelascioaifilosofi,iopreferiscodarmidafare.Èsemplice,sehaiqualcosadafarenontifermiapensare!Easy,no?Forsetuttiqueifilosofieranosologentesenzaniente da fare tutto il giorno... beati loro, io adesso hogiustoiltempodifarmiunpaninoepoiviadevousciredinuovo.Avvento.Cosa diceva il don l’altrogiorno? Ah sì, dobbiamoprepararci al Natale,nell’Avvento l’attesa èun’opportunità per... madai!Anchevolendodovelotrovoiltempo...gliappuntidi chimica! Mi avevanochiesto quegli appunti ,glieloavevopromesso.Okc’ètempo,dopoglimandoun’email.siamo già a dicembre.No dai, qualcuno deveaver rubato ottobree novembre, nonscherziamo. se non fosse

camminando pensando all’avvento

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Obiettivo su!

pensoalfuturo,aquestoeserciziodichimica checontinuaanonvenire,penso a lei... no aspetta questo èsolopotassio,stostudiandotroppachimica...Avvento.Questavoltacelafaccio,promesso!È la volta che questo acceleratorelomollo un po’... schiaccio il frenoa fondo. Mi guardo intorno. Ohguarda!Riescoadistinguerelecasesullosfondo.Neèvalsalapena.Ok,eadesso?Eadessosiaspetta.Noncelapossofare.sec’èunacosachenonsonomairiuscitoasopportarequellaèaspettare.Èdaquandoeropiccolo,èpiùfortedime.Avvento.Ok, va bene, va bene.Ma come cisi prepara all’Avvento? Eh, belladomanda! A catechismo era facile,c’era la scatoletta per fare unfiorettoemetterciqualchemoneta,dail’abbiamofattatutti!Maadesso?Adesso diventa più complicato...magari posso provare a cercareuna di quelle scatolette... No, nonfunziona così. E io sono semprequi che aspetto. No un momento,sto sbagliando tutto. Attesa nonvuol dire stare fermo! Quellacasomaièl’attesadaldentistaodalparrucchiere,leggendounadiquellerivisteimproponibili...No,l’Avventoèdiverso,nonèmicaildentista,nonbastalavarsiidentiesedersialeggere,bisognamuoversi!Maalloracelapossofare!Adessoèsoloquestionedicapiredachepartecamminare,lasfidaèquella.Rimboccarsilemaniche e camminare! Ora sì che si ragiona. Non sonopropriosicurochesialastradagiusta,peròd’altraparteèilmodomigliore,no?Prepararsiall’Avventocamminandonell’Avvento.Eccoadessononsaròdiventatounfilosofoanch’io?No,perchéiohosempreparecchiecosedafare,nonpossoperdermitroppoapensare...Ok,cisiamo!Adessorimanesolodacapireinchedirezionecamminare... mica facile! Nel presepe ci sono i magi,anchelorocamminano.Perloroperòèfacile,c’èlastella, Federico Lucrezi

seguonoquella...peròcamminanoinsieme!Maanchenoiallafineabbiamolastella!Èlìcheandiamoecamminiamoinsieme,laparrocchiasenocosacistaafare?siamo un po’ come tante molecole (ah, la chimica...):se stanno ferme l’energia cinetica è bassa, fa freddo,è triste... non si va da nessuna parte così! se peròcamminiamo, ciascunocol suopasso,nella sua vita,mapursempreinsieme,alloral’energiaaumentaepossiamoarrivaredavveroariscaldaretuttoetutti!sì,dev’esserecosì...maalloranonc’ètempodaperdere!l’Avventoormaièiniziato...buoncamminoatutti!”

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ALT Aziona La

Testa

don Ale

Miguardadisfuggitamentreentrainoratorioesidirigeverso il bar. lo conosco bene, anche se in due anni diassenzadall’oratorio–perchéhacambiatocompagnia–ècresciutomolto.Fafintadiniente,forsesivergogna.Iomifermoaguardarlomentrepagailsolitoeurodicaramelle(perlaserie“illupoperdeilpelomanonilvizio”),rimangoadistanzadisicurezza,prontoasaltargliaddosso.sigiralentamente,accorgendosidelpesodeimieiocchidietrodilui.Èunattimo,inostriocchisiincrociano,sorridoelosaluto:“Ciao….,comestai?Èdatempochepensoate!”si apreunmondo! Inpochi attimimi raccontadueannidicambiamenti,distoriebelleemenointeressanti,dellacompagnia cambiata e delle abitudini diverse. delleragazzechehaavutoechenonlosoddisfano,delgruppochefrequentaecheancoranonlofaesserealmassimo.Io ascolto per mezz’ora, alla fine della quale lui deveandare via. Il solito cinquedatounpo’da “rapper”, unpo’ da “cannaiolo”. Apre la porta di ferro dell’oratorioproiettato verso orizzonti nebulosi di un futuro ignotoma interessante. si ferma a metà dell’apertura. si gira.Miguardaetornaindietro.Misorrideedice:“sai,èbelloentrareinunpostodopotantotempoesaperecheancoraqualcunoconosceiltuonome”.Mi pietrifico e comincio a pensare alle tante mattinepassateastudiarelibriesussidiperscriverealmeglioun

progetto d’oratorio: l’ambiente dev’essere accoglientee pedagogico; gli interventi creativi, attraenti edappassionanti; le tecniche di animazione nuove ecoinvolgentietantealtrecose.l’incontro con questo ragazzo mi fa tornare al miooratoriosalesianodiTorino,doveildonnonlovedevomaimac’erasemprequalcunochemichiamavapernomeesi interessavadime,quasifossi l’unicoinquell’immensocortile.Cosìmidico:“Quant’èimportantel’accoglienza!”sapere i nomidi tutti i ragazzi che transitano in cortile,conoscere le loro abitudini, passioni, amicizie, crisi,desideri… entrare a far parte della loro vita è educarli.significa infatti farsi prossimi nell’intercettare le stradeche insieme percorriamo, far cogliere il desiderio diinfinito che si cela dietro una delusione di amore oun’incomprensionerelazionale.Che sproporzione tra l’ideale e il reale! lamancanza di“cortilai” nel nostrooratoriomi fa dire che ancoranonstiamo facendo del nostro cortile uno spazio educativomasololudico;nonlodicoconrancoremaconlasperanzache qualcuno accolga questo appello e si faccia avanti,ricordandosi che le età non contano, c’entrano solo leprioritàchepernoinonpossonoesserealtrochequelledeiragazzichecifrequentano.

Basta il nome che c’è vo’?

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“Sono stato molto felice di aver partecipato alla solenne celebrazione del 60° della Parrocchia di San Benedetto. Ho trovato una comunità molto vivace e rappresentativa di tutte le età e le realtà che sono segno dell’impegno a vivere l’unità nella carità. Essendo stato parroco da settembre 1989 al novembre 1994 il rivedere e rivivere una Chiesa di cui sei stato pastore, ti emoziona, ti meraviglia e ti riempie di gioia nel toccare con mano come lo Spirito Santo sostiene e vivifica i cristiani. Ripensando ai cinque anni trascorsi e rispondendo alla domanda sull’esperienza più bella ed il ricordo piacevole dell’esperienza vissuta a San Benedetto, posso dire che oltre alla vita pastorale quotidiana ciò che ho vissuto con grande intensità e soddisfazione sono state le visite alle famiglie e ai caseggiati. Da subito il mio impegno ha voluto concretizzarsi nell’incontro con le persone del territorio avvicinando soprattutto quelle persone che non avrei incontrato nelle attività in Parrocchia. Inizialmente, con la collaborazione di coloro che partecipavano in parrocchia ed impegnandoli a farsi promotori nei loro rispettivi caseggiati, ho incontrato le famiglie sia singolarmente che in gruppo vivendo insieme o la celebrazione eucaristica, o un momento di preghiera o di catechesi oppure una cena comunitaria in caseggiato. E’ stata un’esperienza che ci ha aiutato a superare un anonimato che facilmente assale le grandi città e a vivere relazioni di attenzione, di collaborazione e di amicizia. Fare dei caseggiati una comunità di famiglie che si conoscono e che condividono valori fondamentali della vita e del Vangelo, è stata una strada che ha aiutato a vivere poi l’esperienza più ampia della comunità parrocchiale.Ringraziando il Signore e la comunità di San Benedetto che mi hanno dato la grazia di percorrere un tratto di cammino insieme, saluto cordialmente.”Don Ugo Dei Cas

1953Fidel Castro dà inizio alla Rivoluzione Cubana.La Santa Sede firma il concordato con il governo spagnolo.Fausto Coppi conquista il titolo mondiale di ciclismo su strada a Lugano.Il secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia per la Coppa Internazionale è la prima telecronaca di un evento sportivo trasmessa dalla Rai.Nasce la Parrocchia di San Benedetto in viale Caterina da Forlì.

sessant’annienonsentirli!Perqualcunosarannovolati,qualcunaltroèappenaarrivato, lamaggiorparte si èpersa l’inizio, ma quello che conta è che oggi siamoqui, insieme,incammino,parrocchiaeparrocchiani.Ciritroviamocongrandesemplicità,davantiaunpiattodipastachesatantodicasa(davveroperò,micacomenellapubblicità!)perfesteggiareinsiemele60candelinedellanostra parrocchia, con quello spirito di appartenenzachedovrebbesempreunireilvecchio(megliovintage,pernonoffenderechic’eragiàprimadellaparrocchia)

eilnuovo.Igiovaniscelgonodidareil lorocontributoproponendo un vivace medley dal testo riscritto perl’occasione (guarda il video su https://www.facebook.com/donOrioneMilano).sonoconnoiinquestagiornataspeciale il Provinciale Orionino [come si chiama?], ilnostroseminaristaRiccardovolatoappostadavelletriedonluigino,donWalter,donugo[el’altrochiera...?],chehannocondivisoconnoiun tratto, lungoobrevechesiastato,del lorocammino.Abbiamochiesto lorodilasciarciunpiccoloricordodegliannipassaticonnoi.

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Vita di comunità

“I sei anni di lavoro pastorale svolto a Milano, dal ‘91 al ’97, sono coincisi con i miei primi passi di vita sacerdotale in una parrocchia. L’inizio di ogni impresa, e in modo speciale l’inizio di una missione sacerdotale, è pieno di passione, di entusiasmo, di voglia di fare, spesso non è esente da un un pizzico di presunzione dovuto all’inesperienza. Se devo esprimere in poche parole la mia esperienza, posso dire che il filo conduttore che animava il mio impegno era il desiderio di aver attenzione, cura ,e direi anche passione per ciascuna persona incontrata. Entrando in una realtà parrocchiale di circa 13 mila abitanti, mi spaventava l’idea di essere una presenza “anonima”. In effetti in quegli anni la parrocchia “San Benedetto” registrava numeri abbastanza consistenti di frequentanti. Dai confratelli sacerdoti e dalle tante persone con cui condividevo la missione, ho imparato che bisogna sempre avere un occhio in più per chi si sta allontanando anziché per chi è già “nel recinto”, che è bene orientare le forze verso quanti rischiano di allontanarsi dal Signore, senza per questo trascurare gli altri. In quegli anni ho maturato la convinzione che quando con semplicità tenti di focalizzarti sul bene di ciascuno, se cerchi di instaurare un rapporto sincero e leale e, quando possibile, anche di amicizia, prima o poi, assieme all’amicizia passa anche… un po’ di “Buona Notizia”!PS. (Sarà secondario, ma in quegli anni è stato una goduria poter andare allo stadio!)Don Luigino Brolese

“E’domenicamattinahocompiuto60annidiprevostinehocontatiinquantità,

conilnuovobattistero,4bustiacostozero,malacupolaancoranoncista…chesipuòfar?Tantiauguri,oparrocchietta,seiunpo’vecchiettamalavilmatisupera…(anchelaseverina!)”

...edunque,caraparrocchia,altri60diquestianni!!

Federico Lucrezi

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Vita di comunità

Cisonovolutiannipercapireche se volevo cominciarea fare qualcosa per il mioprossimo non dovevoricercare necessariamenteuna grande opera, mabastava guardare nel miointorno. E così, cerco disvolgere al meglio il mioruolo di marito, di padre,di amico e poi…e poi si èaggiunta la partecipazioneadunbelgruppodifamiglieche condividono la propriavita sulla Parola, l’impegnonellacoraledellaparrocchia,la candidatura e l’elezionecome rappresentante deigenitorialconsigliodiistitutodella scuola, la decisione di accettare la proposta di unpadreGesuitadidiventareconmiamogliecoppia-guidaperunulterioregruppodifamiglie…….eadesso?“Adessobasta”,pensavo!Anzi,imieipensierimiavevanoappenaportatoadaffermarecheavreidovutoconcentrarelamaggiorpartedellemieenergieallaricercadiunlavorostabile, dal momento che, dopo la chiusura della miaattivitàimprenditoriale,ilmiolavorodiarchitettosilimitapurtroppo a qualche perizia, qualche direzione lavori equalchepraticaedilizia.Einvece…..InveceNOOO!!!Ecc’allà!!!Torno dalle vacanze, bello, abbronzato, rilassato e donAlessandromidicechemihapensatotuttal’estateechecrede sia proprio io la persona giusta…”Per fare che?”Chiedoioingenuamente.“Maperfaredaeducatoreairagazzidisecondaeterza”dicelui,“cimancaunafiguramaschile!”“seconda e terza che? Elementare?” ribatto io. “No, eneanchemedia:sitrattadeiragazzidellesuperiori.”horiso.MaquandohorealizzatochedonAlenonstavascherzando, mi ha assalito un senso di inadeguatezza:sapendoche lamia vitanonè inchiodataaorari fissi dilavoroeconoscendolamiamaggiorpropensioneaisognipiuttosto che ai soldi, mi hamesso in un angolo comesapientementefarebbeunpugileprofessionista.

solitischerzidaprete.Neparloinfamigliaeanchemiamoglieride.“Tu?! Ma se fai lo stupido dalla mattina alla sera? Nonsaresticertocredibilecomeeducatore!”Torno dopo qualche giorno da don Alessandro e migioco la mia unica argomentazione valida per uscirneindenne:“Guarda,telodicosubito,setrovolavoro,molloimmediatamentetutto!!Quindinonpuoiaffidarmiquestocompito.”larispostacristianadelpretenonsi facertoattendere:“…bene…pregheròaffinchétunonlotrovi!!”Neldiscerneresuqualerispostadefinitivadare,misonodetto:“Imieitrefiglihannosolo5,7e9anni:comepossoesserediaiutoaragazzichehannodinamichecosìdistantidalle loro?!? sto già pensando allemenate che avrannoalle medie con lo scatenarsi degli ormoni; certo nonpossoandareoltre,ora,esenzailminimopreavviso!!Nonhoesperienzacongli adolescenti!! AIuTO!!!…….Mihaincastrato.Chefaccio?Troppoimbarazzantediredino.....comeneesco?”Facendomiforzapenso:“Ascolto,elaboroetimidamentediròlamia…boh!”Consensocivico,poi,midico:”sperocheancheimieifigliallaloroetàpossanousufruiredeglistessigruppi,quindiè giusto che offra oggi alla comunità quello che loro

Uno scherzo da prete

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prenderannotraqualcheanno.”Rincuorandomi,infine,aggiungotrameeme:“Allafine,lihoavutiancheio16annie,secipensobene,forsenehoancora18+23diesperienza….”insomma,allafinemiautoconvincodipoteraccettare.EalloradecidodibuTTARMIinquestaavventura,sperandodinonfareuntonfo.Eora?Eoracancelloviailpensiero“aimieitempi”,ascolto,cercodi conoscere, non giudico, cerco di capire, elaborerò emagari,diròqualcosadisensatoeprobabilmentepalloso,vistocheiragazzihannochiestoadonAlessandroperchémihasceltocosìvecchio.IntantodicograzieproprioadonAleche,(allacannadel

Christian Bottiani

gas)hapensatoameemihadatofiducia.Ringraziopoile famiglie dei ragazzi, che sono riuscite a passar lorol’importanzadi stare legati all’ambientedell’oratorio, letre streghette educatrici chemi insegnano cosa fare e,infine,ma non da ultimi, i ragazzi, che partecipano concostanza nonostante a volte credano di aver di meglioda fare. Credo proprio che alla fine questa esperienza,nonsolononsaràtemporubatoameeallamiafamiglia,ma sarà al contrario un percorso che ci arricchirà tuttiimmensamente. se poi arriverà un lavoro, speriamo siapart time oppure presso un parrucchiere, così il lunedìseraresteròliberoperilgruppodei“mieiragazzi”.

È tempo di passaggi importanti per gli scialli in WiFi. Iragazziditerzamediainizierannoquest’annoilpercorsoversolaprofessionedifedecheliporteràaRomadaPapaFrancescoe,quindi,allaprofessioneilprossimoanno;perla prima superiore siamo invece in dirittura d’arrivo e apresentarsidifronteallacomunitàdecanaleperrinnovarela propria volontà di impegnarsi, quest’anno è toccatoproprioaloro.16novembre,parrocchiadisanvito.Al termine di un intenso ritiro dai ritmi serrati sullachiamatadiPietro(qualepassomiglioreperchi,difatto,si accinge a risponderea propria volta ad unachiamata?) i ragazzi sonopronti.dopo un anno dipreparazione sonoormai consapevolidell’importanza di fareil salto di qualità, di nonaccontentarsi di un pococheormainonpuòenondeve bastare e bastargli.E la professione di fedeè questo, è dire “Io cisono!”, è rimboccarsi lemaniche e risponderea quella chiamata cheadesso, in tutti gli ambiti

divita,chiedequalcosainpiù.Egettaronolereti.È il momento della messa. Quindi il Credo, recitatoall’unisonodagli oltre 70 ragazzida tutto il decanato. Iltuttopassainunattimo,iragazzisonoquellidisempre,maadessosonochiamatiatrovareilloroposto,inoratoriocosìcomenellavita.Esaprannosicuramentefarsivalere.un’altratapparaggiunta,mailcamminocontinua...

E gettarono le reti...

Federico Lucrezi

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Il pranzo si terrà Domenica 15 dicembre

2013alle ore 12,30

presso la Parrocchia San Benedetto

in via Strozzi nella sala dell'oratorio

CarifratellidiComunitàAperta,ilsantoNatalesiavvicinaeperquestoEventotuttinoicisentiamochiamatiaprepararcisiaspiritualmentesiacongesticoncreti.ChenottemagnificaestranalanottediNatale!E'quellachepiùciinvitaadagirecongioiaeserenitàmaancheapensareachinonpuòviveregioiaeserenità.l'AssociazionesanbenedettoOnlusritieneirrinunciabilee significativo impegnarsi e impegnare altri amici nellarealizzazione, anchequest'anno, di unPranzodiNataledaoffrireapersonechesisentonolasciatesolesiadallafamigliachedallasocietà.Chivuoleoffrireconnoiunaiutoconcretoesolidalepuòrivolgersi,perinformazionipiùdettagliatea:Carla Capra, FulvioCoppi, ItaloFasulo (3356818031)eAlba(024221202/3294988268)

Il giorno 15 dicembre, a coronamento della pranzo diNatalededicatoaimenofortunati,sichiuderàlavenditadei biglietti della lotteria organizzata dall'Associazionesanbenedetto.lalistadeibigliettivincentisaràpubblicatasu www.associazionesanbenedetto.it e si potrannoritirareipremidamercoledì18dalleore18pressolasaladell’oratoriodovesisvolgelacenadelMercoledì.I proventi provenienti dalla lotteria serviranno perl’acquisto di generi alimentari per la distribuzione dipacchi agli assistiti.dall'iniziodell'anno2013 le richiestedialimentarisonoaumentatedel50%mentreilcontributodei prodotti AGEA (olio, pasta, riso, burro, formaggio)distribuiti dal banco Alimentare e finanziati dalla uE siridurrannoazerodagennaio2014.saràquindisemprepiùdifficileaccoglierenuoverichiestequindiperquestoabbiamopensatodiusarelostrumentopiùdivertente:lalotteriaconpremiinteressanti.Ibigliettili troveretefindasubitopresso ilbardell'oratoriodellanostra Parrocchia. Ringraziamo, anche da parte degliassisti,tutticolorochecivorrannoaiutare.Auguriperl’estrazionedall’Associazionesanbenedetto

Pranzo di Natale

Comunque sia, vi auguriamodi poter rinnovare l'amoreperilprossimo,lagioiadellacondivisioneelasperanzanelfuturo

Lotteria di Natalepro “PACCHI ALIMENTARI”

1° 1annopalestra20Hours&Best PriceviaTolstoi,59/Fezzan,9-MI

2° buono€200dautilizzarec/o“LIBERO”(abbigliamento)diC.soxxIIMarzo,8-MI

3° e4° 6mesipalestra20Hours&Best PriceviaTolstoi,59/Fezzan,9-MI

5° biciclettaMbxmarcaFREJusruote26”

6° TvschermopiattolEdAkAI19”

7° buono€150dautilizzarec/o“MICHELE LOPRIORE”(calzature)v.leConizugna,58-MI

8° e9° buonoperunCestinoNataliziooffertoda“BOTTEGASS”(prodottibiologicinaturali)-viaColletta,29-MI

10° Orologioswatchdapolso

11° Orologiodatavolo“MisterTime”

12° Fornoelettrico“Cuocitutto”22l1300W

da13° a17° 1mesepalestra20Hours&Best PriceviaTolstoi,59/Fezzan,9-MI

18° vasodicristallo

19° buonoperun tagliocapelliepiegac/oPravettoni v.lePisa47-MI

20° e21° setscrittura“oldstyle”

22° Fiaschettaingleseperliquoribarten&sons

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Una storia d’amoreOgni storia d’amore ha i suoi tempi e i suoi momenti:i primi incroci di sguardi, le prime parole scambiate, ilprimo appuntamento, il primo bacio, attimi unici chesi fissano indelebilmentenel cuoredi che li vive.Questipreziosiistantiperlavitadellacoppiasegnanomomentidi svolta nel rapporto, tappe nel cammino comune. Piùcisiconosce,più larelazionematuraecresce; il legamesiconsolidaepianopianosicostruisce.Oltreallegioiesiscopronolefatiche,ilimitieledifficoltàdinonviverepiùsolopersestessi.Questocamminodicrescitaèvalidoperdueinnamorati,quanto per chi, riconoscendo il desiderio di stare con ilsignore,iniziaconluiunastoriad’Amore,infindeiconti,permettetemi di essere un po’mieloso, si tratta di altridue innamorati. Il cammino del seminario è almeno inpartequesto.Aldilàdellaformazione,dellenozioni,deiconcettiedellateologia,si iniziaaviverecon ilsignore,sperimentandogioieefatiche,attimipreziosiemomentidi buio, incomprensioni e bellezze. durante gli anni diformazione ci si impara a conoscere e nel conoscersi siscoprequalcosadipiùdellostareconlui,ciòcheall’inizioerapassioneedemozionecol tempomaturadivenendoscelta. Anche questa storia d’amore ha le sue tappe, isuoipuntidisvoltaeamequest’annotoccavivereunadiquestetappe:ilNoviziato.Annodifficiledaspiegare;unicoeimpegnativo,faticosomadiquellafaticaquasipiacevolequandocisiaccorge,guardandounpo’indietroeunpo’

avanti,distarefaticandopercostruiresullaroccia.dodicimesiterribiliperqualcuno,meravigliosiperqualcunaltroediciòchestovivendoiochedirvi?Èappenainiziatoquindinonmolto: non sento l’ansia di viverlo tuttod’unfiato,preferiscoprovareagustarlogiornopergiornosapendochenonsempreècosìfacile,anzilescalpellatedell’Artistaavoltesisentono,maseservonoatirarfuoriilmegliobenvengano.Inquest’annodigraziaciprepariamoallaprimaprofessioneallascelta,cioèdiseguireinmanieraspecialeCristocasto,poveroeobbediente.Consacrarsialsignoreconiprimivotivuoldireaffidarglilapropriavita,nonperquestotirarsiindietrodalviverla,maanzisceglierediviverlaafondolasciandochesialuiafarelascalettadellepriorità.Ilrestohounannoperscoprirlo.Alcuni dei miei amici pensavano al noviziato come adun periodo di reclusione, segregato a villa borgia tralo studio delle costituzioni e la raccolta delle olive; ladimensionediritiroperstareFacetoFaceconilsignoreedimparareadascoltareècertamentefondamentalemanonperquestobisognatagliaredinettolerelazionicheanzisonopreziosissime.Ilsostegnochearrivaattraversole preghiere di chi mi accompagna da lontano diventatangibileemoltoutileproprioquandolastradasifainsalita.Epersalutarviinmanieraunpo’diversafacciounattimounsaltoindietro.Pochigiornifaunacompagnadiscuola,ormaiinpartenzaperunaltroannodiformazione,misalutavapromettendo

cheprestoavrebbemandatoilsuoAngelocustodeafarmivisita. A qualcuno sembreràroba da film fantasy, oltreche una rara e antiquataformadibigotteria,aqualcunaltrofaràsorriderepensandoaquantaingenuità,mapossoassicurarvi che è invece unmezzoprivilegiatoespecialeper rinsaldare e far crescereleamicizie.Mi raccomando quindi nonabbiate paura di far fare ungiroaivostriAngeli;)

Riccardo VanoliMomento di pausa durante la raccolta delle olive

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“soltantoilmareglibrontolavalasolitastorialìsotto,inmezzoaifaraglioni,perchéilmarenonhapaesenemmenoluiedèdi tuttiquelli che lo stannoadascoltare,diquaedi làdovenasceemuore ilsole,anziadAciTrezzahaunmodotuttosuodibrontolareesiriconoscesubitoalgorgogliare che fa traquegli scogli neiquali si rompeeparelavocediunamico.”«Ah,lavocediunamico..miriecheggianellatestalontanocomequelmare,cosìcristallino».Mi interruppe una voce di uomo. In realtà mi sareiconcesso in ogni caso unabreve pausa, giusto il tempo diimmaginarequelmare.Imieiamici,queidistintisignori,mel’avrebberocertamente concesso, inermicome al loro solito, con queglisguardi tristi persi nell’orizzonte.Mi sono sempre chiesto a cosapensassero,sepregavanoqualchedio, se rivivevano coi ricordii pochi momenti allegri dellaloro giovinezza o se davvero,come molta gente pensava,dentro le loro teste c’era soloil vuoto cosmico, prodotto daun dispositivo, probabilmentedifettosoall’origine.Più che malati di mente mi sembravano malati disolitudine. Per questo avevo deciso, nel mio tempolibero,didarequalcosaaloro.Equalecosamiglioredellalettura?!? Raccontavo storie di altri uomini che avevanodovuto combattere la loro guerra. Perché leggere nonè solo evadere dalla realtà, è anche sognare e quindicercareunaragionepervivere;erapermelaloromigliorecura.Attraverso lamiaparolaomeglio leparoledialtrichemilimitavoanarrare,avevolasperanzadirisvegliareemozioni e pensieri in questi uomini ‘fuori dal mondo’.«dottorAugusto,maquestiMalavogliaeranodiqui?!Nonmeliricordo,eppureuntempo,quandofacevoilparroco,conoscevo tutti». Giancarlo era il più chiacchierone ditutti. un uomo sulla settantina, elegante, a tratti quasialtezzoso. Ancora oggi, dopo anni che lo conosco, nonsapreidiremoltosudilui;sefossestatodavverounprete

o se fosse andato davvero a far la guerra in Grecia nel’40. Mi chiamava ‘dottor Augusto’ perché, vedendomibazzicare spesso alla Casa di cura san Rocco, si eraconvintochefossiunodiqueimedicicheloasfissiavanoconmedicineenonfacevanocherimproverarlo;sì,peròioeroilsuodottorepreferito.Elemigliorichiacchierate,quelle che mi aprivano il cuore, le avevo fatte semprecon lui, il signor Giancarlo o meglio, come spesso sifaceva chiamare, don Giancarlo. Ricordo ancora unpomeriggioafosodiluglio.Eroarrivatodapoco,iltempo

di appoggiare il mio immancabile cappello verde sulbracciolo di una delle sedie sistemate nel giardino edeccolo, seduto un metro più in là. Mi fissava, come sestesseaspettandoqualcosadame,invecepoicapii,stavasolo trovando il momento adatto per cominciare lui.«Perché dio mi ha abbandonato? – aveva gli occhilucidi – Come si fa dopo anni passati qui dentro adavere ancora fiducia nella volontà di dio, accettarla?lei parla spesso di dio, anche quando ci legge testiche apparentemente non c’entrano nulla, comequesto sui Malavoglia. Per lei dio è come quel mare,di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, vero?!?»Miavevacoltodi sorpresae,dacredentequalero,nonmisarebberousciteleparolegiuste;laprimacosachemieravenutainmentedifareerarispondereaunadomandaporgendogli un’altra domanda. «Crede nel paradiso..

Il Dio di tutti

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voglio dire, nella vita eterna e nella Risurrezione?»«Qui siamo tutti dei poveri diavoli.. fossimo stati solopoveri allora sì che avremmo avuto un posto lassù...»«dunqueleisisenteancheunpo’diavolo!?!»«E come non sentirselo dentro il male stando qui?!?»«sa’don,perquelne so io,findai tempipiùantichi,gliuomini che dio ha messo maggiormente alla prova,bombardandoli di tentazioni e di sofferenze, sono statiAbramoeGesùCristo,oltrenaturalmentealmioadoratodante Alighieri…lui ne ha viste più di tutti quanti! Maforsenonèquesta la rispostachevolevasentirsidire…IoperòinvoivedomoltopiùilvoltodiCristochequellodisatana,vedolacrocecheviportateaddosso,maanchela luceneivostriocchi.Emisentovivoquando,mentrevi sto leggendodiulisseodiRobinsonCrusoe,sento lavostramanoappoggiarsiconforzaalmiobraccio,comea supplicarmi di fermarmi perché quelle parole vi sonoarrivatedritteall’anima,comeadirmichevoisapetecomesisentonoqueglieroi,cosavuoldiresentirsipersiesoli,lontanidaunacasaedagliaffetticheuntempoc’erano»«Qualche volta dovresti venire qui e leggerci deibrani della bibbia. Magari ci sentiremmo più vicini aquella misericordia che pare si sia dimenticata di noi»

spessogirandointornoallecose,siarrivapiùfacilmentealloronocciolo,bastasaperecomecolpiredrittoalcuoredellepersone,senzaucciderle.«sa,c’èunoscrittodisanPaolochemihaaccompagnatopertutta lavitaevorreiche losentisseunpo’suo;dicechenoisiamosconvolti,ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati,colpiti,manonuccisi,portandosempreedovunquenelnostrocorpo lamortediGesù.donGiancarlo,ma lei seli ricorda i volti dei bambini che correvano verso di leicol pallone in mano pregandola di fare l’arbitro per lapartitellaogiocareconloro?selaricordalapienezzachec’era in quell’ostia così piccola e sottile? voglio dire, iocomprendolasuarabbiaelosconforto,sonosentimentiamemoltofamiliari,mainfondoalsuocuore,sechiudegli occhi, riesce a toccare ancora la felicità provataguardando il cielo stellato o il sorriso di una personache amava, riesce a sentire il calore di un abbraccio?Non permetta che questo vuoto soffochi qualcosa chec’eraeche forsealmomentoavevadatoperscontato»«Pensodisì,senonsonoanchelorofruttodellamiatestaedituttelepilloledicuimihannoimbottito..»«beh,seècosì,leidiopuòdirediaverloconosciuto,anziabbracciato»

Festa dei compleanni

Presso la nostra Parrocchia san benedetto è stataorganizzatadalGRuPPO3aETA'dECANAlEla“Festadei Compleanni” per festeggiare tutti gli amici deldecanato Giambellino che nel corso dell’anno 2013compionoohannocompiutolalafeliceetàdi:70,75,80,85,90,95,100,eoltre.E’ stata un’occasione per ringraziare il signore per ildono concesso della longevità,ma anche per vivere unmomentoinamiciziaconlealtreComunitàdeldecanato.Iniziata con la s. Messa delle ore 11.30, dedicata aifesteggiatiefinitaconlefotodigruppo,sièpoipassatinei locali dell’Oratorio per assaggiare gli insuperabili egustosi piatti preparati dai nostri impareggiabili chef. Eper finire il consueto brindisi e un’abbondante fetta di

tortaperfesteggiareunbuONCOMPlEANNOATuTTI!!!!AconclusioneilcoloritoapportodelCoro“stelleAlpine”completava gioiosamente la giornata, intrattenendo ipartecipanticoncantipopolarimoltobelli.unagrandepartecipazionequindi,ungrandesuccessoetanti complimenti sonostati fattiper l’organizzazioneelacuraprestataneiminimidettagli,graziesoprattuttoatutti,propriotutticolorochedonandoillorocontributo,hanno reso possibile questa giornata unica e direi…inimitabile…!!!

COMPlIMENTIAllANOsTRAPARROCChIA!!

Domenica 27 ottobre 2013

Letizia Alippi

Gabriella Fucci

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U.S. ORIONE ‘S STORYI primi cinquant’anni dell’unione sportiva Orione sonoormaistoria,testimonidiuncalciodifferente,piùepico,meno organizzato e soprattutto giocato in strutturecompletamentediversedaquellecheigiovanicalciatorioggi utilizzano. la maggior parte dei cambiamenti èavvenuta negli ultimi 16 anni, come vi illustrerò nelleprossimerighe.Il 1997 terminò con la festa per i cinquantanni dallafondazione, una serata condottadaCesareCadeoa cuipresenziarono diverse personalità dello sport e dellaCuria,exgiocatorievecchidirigenti.Inquell’occasionefupresentato il libro “u.s.Orione, cinquantannidi storia”,scritto dall’allora presidente leonardo Castiglioni, cheripercorrelevicendeorioninedal1947al1997.Concluse lemanifestazioniper lo storicoanniversario ladirigenza si concentrò sul problema degli spogliatoi. lequattro stanze presenti a filo del campo non erano piùsufficientiagarantireadunnumerosemprepiùelevatodicalciatoridicambiarsie lavarsicomodamente.lescarsecondizionidisicurezza,conleporteapribilidirettamentesulcampodigioco,noneranopiùtollerabili.Con ipretidell’oratorioedelCottolengo,donWalteredonugo,iniziòundialogoproficuocheportòalprogettodiunanuovapalazzina da costruire dietro al muro di recinzione delcampo, inun terrenodelCottolengo.l’annosuccessivofu impiegato per ottenere dal Comune diMilano tutti ipermessieperrecuperareifinanziamentinecessari.Tuttala comunità parrocchiale si prese carico del progetto,partecipandoall’iniziativa“unprestitoperglispogliatoi”ecosìilavoripoteronoiniziarenellaprimaveradel2000.Afineestatelanuovastrutturaeraprontaeil30settembrel’Assessore all’urbanistica lupi (attuale ministro delleinfrastrutture)partecipòallastoricainaugurazione.Inqueglianniilmiglioramentodellestrutturenonsilimitòalla sola costruzione degli spogliatoi, ma venne ancheerettaunaretedicontenimentoperipallonilungoillatodelcampoprossimoaviasoderinievennerorinnovati icampidacalcioebasketdell’oratorio.Anchel’attivitàsportivaerainfermentoinquelperiodo,grazie alla programmazione di diversi tornei oltre allatradizionale attività dei campionati, come quelli trale scuole del quartiere e tra gli oratori del decanato esoprattutto la supercoppa città diMilano.Quest’ultimo

torneo si svolgeva a settembre e vedeva partecipare lemigliori squadre Esordienti della città. Purtroppo nelledodiciedizioniorganizzate,tra il 1996e il2007,maiunanostrasquadrariuscìatrionfare.l’organizzazione della società migliorava sempre dipiù, grazie al gemellaggio con la Pro sesto, all’epocamilitanteinC2(l’attualesecondadivisionedellalegaPro).Quell’accordoprevedevauncontinuoaggiornamentodeinostritecnicielapossibilitàperimigliorigiocatoridipoterprovareadiventarecalciatoriprofessionisti.Il 2001 ci regalò una bella soddisfazione con la vittoriadel girone da parte degli Esordienti ‘89,ma anche unacocentedelusione con la sconfitta allo spareggioper laconquista del campionato patita dai Giovanissimi 86/87guidatidaPanizza.Nel2002altrifesteggiamenti:i55annidiattivitàsportivafuronocelebraticonduegiovialicenetenuteinbocciofila,occasione di ritrovo per chi aveva militato nella nostrasocietàneidecenniprecedenti.laparticolare attenzione all’educazionedei ragazzi e alrispettodelle regoleedell’avversario,portataavantidatuttigliallenatoridell’Orione,diedeisuoifruttiapartiredallastagione2002/2003quandolaprimasquadra,ossial’under 21, si aggiudicò la Coppa disciplina. In quellastagione, comepoi nelle successive quattro, la squadratotalizzò il minor numero di cartellini gialli e rossi nelproprio campionato, ricevendo dalla Federazionel’importantetrofeo.Il2004videl’esordioinunacompetizioneinterregionale,coniGiovanissimidiRussoelanzaimpegnatinelTorneodell’Adriatico,aCesenatico.Iltorneo,svoltosinelperiodopasquale, coinvolgeva squadre di altissimo livello e ilsecondopostofinaleraggiuntofuunaveraimpresa.Anche in quell’anno le strutture vennero migliorategrazie alla sostituzione della vecchia recinzione, ormailogora,conunanuovagraziealcontributogenerosodelCottolengo.dopo anni di cene dedicate agli ex calciatori, lasocietà organizzò una cena sociale (che si ripeteràsuccessivamentesolonel2013)chevidelafelicepresenzadi tutti i collaboratori dell’u.s. Orione. Quella sera fudi buon auspicio per il campionato dei Pulcini ‘94, cheriuscirono a conquistare il primo posto nella stagione

I giorni nostri

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U.S. ORIONE ‘S STORY

2004/2005.A settembre 2005 i Giovanissimi 91/92 svolsero aMacugnaga il primo ritiro precampionato della storiasocietaria, oggi ormai una consuetudine per i calciatoridell’agonistica.NegliannisuccessiviletruppeorioninesiprepararonoalcampionatoaPiazzatorre(bG),permoltianniaselvino(bG),asaliceTerme(Pv)equest’estateaComanoinTrentino.Nellastagione2005-2006furonoben11lesquadreiscritteai campionati FIGC ed entrambe le squadre Esordientidelleannate‘93e‘94concluseroiproprigironialprimoposto.In quel periodo nacque anche il comitato contro lacostruzione sulle aree dei vivai, ma come poteteconstatare i palazzi della Provincia sono stati eretti eil progettodi unnuovocampo sportivo suquei terreni,proposto dalla nostra società, non è stato realizzato. Aparzialericompensa,nel2007laProvinciafinanziòilavoriperlarealizzazionedell’attualeimpiantodiilluminazione,omologatoperlegareinnotturna,ennesimotassellodelmiglioramentodellestrutturesocietarie.laprimaveradel2007fucaratterizzatadaunabellissimacavalcata dell’under21 che arrivò a sfiorare una storicapromozione in seconda Categoria. I ragazzi allenatida sommaruga furono sostenuti da uno splendido eorganizzato tifo, quasi un centinaio di persone cantavae sosteneva i ragazzi ad ogni partita. In particolare inoccasionedellafinaledeiplayoffpersaincasapercolpadiunautogolneiminutifinali,lacurvaWildlions,sipresentò

aranghicompleti,occupandotuttalatribunaorioninaeincitandoiragazzidalprimoall’ultimominuto.superata la delusione, la società si impegnò perorganizzareuncampusestivo,doveibambinidellascuolacalciopotesseropassarelegiornatedigiugnomigliorandoleproprieabilitàcalcistichesottolaguidadiRobertoRossi.l’iniziativafuunsuccessoeancoraoggivieneripropostaaigenitorialterminedell’annoscolastico.Per celebrare il 60esimo anniversario e per raccoglierefondi per l’attività di Padre Augusto Colombo, giàsostenutaconleadozioniadistanza,furealizzatol’albumdellefigurine.Inquelperiodotuttiiragazzisicimentarononelpiùclassicodegliscambi,maquestavoltaiprotagonistieranoproprioloro!Nel 2008 i giocatori dell’annata ‘94 completarono laloro striscia vincente trionfando nel proprio girone deiGiovanissimib.Ma è nell’anno successivo che l’ u.s. Orione tornò aconquistareuntitolo importantegrazieall’impresadellaJunioresdiCuomo,tuttacompostadatalentuosiragazzidel ‘91, che riuscì a vincere il proprio gironeprovincialematurando la promozione al campionato regionale. lastoricastagionesuccessivasiconcluseperònelpeggioredeimodi.Iragazziinfatti,dopounottimogironed’andata,si disunirono facendosi risucchiare negli spareggi pernonretrocedere,dove,nonostantelavittoriasulcampo,risultaronoperdentiperunclamorosoerroredellasocietànellagestionedeifuoriquota.unapaginabuia.Nel 2009, dopo tante stagioni di under 21, la prima

squadra fu iscritta alnormale campionato di TerzaCategoria che non vedeva lapartecipazione dell’Orione damolti decenni. Il primo annoservì per prendere le misurealla nuova categoria, mentrela seconda stagione, grazieall’innesto dei ragazzi del ‘91,fu trionfale. Mister Russo, allaguida di un gruppo formatoda calciatori cresciuti tuttiinsieme all’Orione, conquistòil campionato, ottenendo unaepica promozione in secondaCategoria nel maggio 2011.Quello stesso gruppo di amicinegli anni successivi riuscì amantenereperbenduevoltela

Grande gioia per i ragazzi di Carlo. Conquistati i Regionali

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U.S. ORIONE ‘S STORY

Davide Cassinadri

categoriasulcampo,primadellarinunciaaparteciparvidapartedellasocietà.Nella primavera del 2012 leonardo Castiglioni, dopoventisetteannidionoratoserviziodecisedifareunpassoindietroefuelettopresidentealsuopostoCarloCuomo,exgiocatoreedallenatoredal1999.AmaggiodellostessoannosisvolselaprimaedizionedelPulcitorneo,dedicatoallecategoriePulcini,durantelafestadichiusuradelleattivitàdellaparrocchia(Orioneinfesta)incontemporaneaconiltorneodicalcettoa5pergiovanieadultiorganizzatodall’oratoriofindal2009.lastagionesportivaconclusasiquestaprimaveraèstatamolto positiva grazie alla vittoria del proprio girone daparte degli Allievi 96/97 che, nonostante non abbianobrillato nelle finali provinciali, sono stati ripescati nelcampionato regionale che in queste settimane stannodisputando.dopo il sostegno più che decennale del supermercatoIlGigante,dapochimesiunnuovosponsorhamesso ilproprio marchio sulle gloriose maglie azzurre. la dittaFoppiani, importante operatore logistico nazionale diproprietà di un dirigente orionino, per almeno 5 annicontribuirà alla crescita della società. Crescita che haavutoun’accelerazioneimprovvisaquest’estate.Inpochimesi il vecchio ed epico campo in terra battuta è statosostituito da una superficie in erba sintetica di ultimagenerazione.unastrutturacheporteràenergianuovae

infinite possibilità per la società. Negli stessi giorni,però, in cui si stendeva il tappeto verde, il presidenteCarloCuomovenivaamancare.Proprioluichepiùsieraspesoperquesta innovazione,nonpotràmaivedereunbambinogiocarcisopra.Questatragicamorte,seppurlapiùcoinvolgenteper lacomunità,nonèstata l’unicaadaver segnato gli ultimi quindici anni. Andando a ritrosopossiamo ricordare Marino Rinaldi, dirigente per piùdi cinquantanni e per questo premiato dal presidentefederale Abete nel 2008, l’ex magazziniere Alessandrovigo, il fondatore dell’oratorio don Ignazio, l’allenatoreRosario Mastrorocco, l’ex giocatore ed allenatoreRenato spini e il missionario Padre Colombo. la tristelista si completa con il dirigente Giordano Morone, ilcollaboratoreIsaccosiboni,famosoperiltheallacosaccachepreparavaognisabatoedomenica,gliexparrocidonAgostinobettassoedonMarioMassardi, ilventiseienneGiannivinci,giovaneexcalciatorecampioneprovincialenel 1991 eMichele lucchese storico collaboratore dellasocietà.Nelmesediottobre,lasocietàancorascossadallamortedelpropriopresidente,nehaelettounonuovo,Giovanniuggeri,chesièpresolapesanteresponsabilitàdiprovareamigliorarelasocietàdalpuntadivistaorganizzativoetecnico,uniciaspettiancoradaperfezionare.sonocertochecelefarà.

Dopo 35 anni l’Orione torna in Seconda Categoria!

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Calcio d’ango

lo Una sana passione va coltivata in un terreno fertile

Ilcalcio,unosport,unapassione,ungiococheuniscegrandiepiccini.bambinieragazzinisispingonoversoilgiocodelcalciograzieailoromiti,aigrandigiocatoridellelorosquadredelcuore.TuttaviaunavoltasulcampocisiaccorgechesolonoiparliamolalinguadelvEROcalcio.Ilverocalcioèquellogiocato,nonèquellochepossiamoseguireintelevisione,dovesiaffrontanoigrandicampioni.Ilverocalcioèquellochecirendeprotagonistiinprimapersonamasoprattuttoinsiemeainostricompagni,cifaviveregrandiemozionisianellevittoriechenellesconfitte.Ilcalciodicuiparloloviviamoognisettimanasulnostrocampo,nonneigrandistadieadognipartitatroviamolavogliadigiocarepervincere,divertirsiestare insieme.Nonvogliodilungarmitroppo,questepocheparolesonoquelleessenzialidiundiscorsocheforseognunodinoiriusciràacapiremeglioleggendolastoriacheriportodiseguitoechemihafattorifletteresuunpuntofondamentaledellamissionechehocomegiocatoreeallenatore.Nonbastainsegnareaipiùpiccolicomecalciareunpalloneocomestareincampo,bisognaprimainsegnarelorochesoloseguendoilvEROcalciopotrannoesserefeliciesicuramentenonrimarrannomaidelusi.Perchéilverocalcioèilrisultatodiunasanapassione,chehabisognodiunterrenofertileperesserecoltivata.

Erano alcuni giorni che il pomeriggio Luca usciva dalla sua stanza solo per cenare. Non andava a giocarecon i suoi amici, non guardava la televisione e non si divertiva con il computer.La sua presenza a cena poi era velocissima, mangiava qualcosina per tornare di corsa in camera.I genitori erano preoccupati, ma non Anselmo, che viveva con loro e che li rasserenò: “State tranquilli sta studiando per il prossimo compito di matematica, per lui è molto importante.”Sì, la posta in palio per Luca era altissima. Il nonno con lui

era stato chiaro: “Se lunedì prendi un bel voto nel compito di matematica, la domenica seguente ti porto allo stadio, ti porto a Milano nello stadio Giuseppe Meazza!”Luca amava il calcio, ma non era mai andato allo stadio. Viveva in un casale in aperta campagna, a pochi chilometri da un paesino che si chiamava Saragiolo. Qualche volta era andato al Comunale di Saragiolo, ma la squadra locale militava da sempre in terza categoria e le stelle che lui sognava e ammirava in Tv erano lontane anni luce dai panciuti e calvi protagonisti di quel campo.Luca così impegnò tutte le sue forze e si concentrò

per raggiungere quell’obiettivo. Passava ore e ore chino sul tavolino a fare i conti e ad imparare formule. Alzava solamente ogni tanto gli occhi per guardare il poster della sua squadra del cuore che troneggiava sopra la scrivania. Arrivò il grande giorno e quando Luca entrò in classe si sentiva come un giocatore che affrontava la semifinale di un campionato mondiale di calcio. Se avesse vinto la sua finale sarebbe stata il viaggio a Milano. Non

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Calcio d’angolo

Luca Ceci

TERZA CATEGORIA1 Assaghese 292 OratoriosanGaetano 273 Travaglia 253 baggioII 257 Orione 16

ALLIEVI REGIONALI1 Rozzano 312 OlmiCesano 303 Inveruno 244 viscontini 2314 Orione 3

ALLIEVI B1 vercelleseReal 242 AccademiaGaggiano 203 Romanobanco 184 Macallesi 174 Orione 17

GIOVANISSIMI A1 Orione 251 CasoratePrimo 253 Assago 214 santaRitavedetta 195 locate 18

GIOVANISSIMI B1 Iris 272 barona 213 OlmiCesano 184 santaRitavedetta 158 Orione 7

Continua a seguire le squadre dell’agonismo e

soprattutto i “piccolini” del pre-agonismo sul nuovo sito

della società

www.usorionemilano.it

poteva fallire, aveva dentro di sé una sicurezza mai provata.Il compito era difficile, ma Luca raccogliendo tutte le sue forze lo superò brillantemente: 7+ fu il responso e le porte del Meazza si spalancarono.Come premio per il compito ricevette in regalo dai genitori anche una bella sciarpa della sua squadra del cuore. Luca decise che se la sarebbe messa già sul treno che l’avrebbe portato a Milano. Durante il viaggio era emozionatissimo e bombardava con mille domande il suo adorato nonno Anselmo che, anche lui appassionato di pallone, gli raccontava di tutte le partite che aveva visto. “ Sai Luca – disse il nonno – io l’ho visto giocare Giuseppe Meazza, il giocatore a cui è intitolato lo stadio”“Era forte, nonno?” chiese Luca.“Non forte, fortissimo”Scesi dal treno i due trovarono sul binario un gruppo di persone che stava urlando a squarciagola frasi terrificanti. Erano degli ultras ed anche loro erano diretti allo stadio. Luca si impaurì e strinse forte la mano del nonno che gli disse “non avere paura, ci sono io”“Nonno sono tifosi?” chiese terrorizzato il nipote.“No, sono solo delinquenti”All’improvviso uno degli ultras più agitati notò Luca e gli si parò davanti. Era un ragazzo giovane, con la testa completamente rasata, gli occhi inespressivi e sembrava completamente ubriaco. Guardava soprattutto la sciarpa che Luca aveva al collo e ad alta voce gridò ai suoi amici: “Ragazzi, c’è un piccolo tifoso con la sua sciarpetta, prendiamogliela e bruciamogliela, così impara per chi deve tifare”Luca rimase impietrito, il nonno rispose per le rime: “Giovanotto, si sposti e lasci stare il bambino!”

Di colpo tre ultras si gettarono addosso al nonno e al nipote.Per fortuna lì vicino c’era la polizia che evitò il peggio portando via i teppisti. Nel breve scontro, però, Luca rimediò una piccola ferita e fu portato subito al pronto soccorso. Ci andò con l’ambulanza e pianse lungo tutto il tragitto stringendo forte forte la mano del nonno.“Nonno, non voglio più andare alla partita, non voglio più sentire parlare di calcio.” disse il bambino.“Stai tranquillo, amore mio, passerà tutto. Prestissimo saremo a casa.” rispose nonno Anselmo.Il giorno dopo nonno e nipote tornarono al paese e per lunghi mesi Luca non seguì più il calcio.Un giorno il ragazzino entrò nella stanza del nonno e gli chiese: “Nonno, ai tuoi tempi il calcio era così?”“No, bambino mio, il calcio era una festa e ci divertivamo tanto, ma anche ora ci si può divertire.” rispose l’anziano.“E come?” chiese con la luce negli occhi Luca, ritrovando una passione che pensava perduta. “Vieni con me.” disse il nonno prendendogli la mano. Lo portò al campo di gioco del Saragiolo e parlò con Mimmo il barista, che aveva sì l’unico bar del paese ma era anche l’allenatore della squadra. Nonno Anselmo fece entrare Luca nella formazione giovanile del Saragiolo.In poco tempo, il bambino ritrovò la voglia di giocare a pallone e fece strada nel Saragiolo giocando centravanti. Divenne ragazzo e poi adulto, non diventò un campione, ma a 28 anni era già capitano del Saragiolo, accanto a sé non aveva fenomeni, ma solo vecchi amici, non giocava in grandi stadi, ma quando faceva gol pensava sempre: “Questo lo dedico a mio nonno, forse mi starà guardando insieme a Giuseppe Meazza.”

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In

bacheca

Dicembre20131 D iii Domenica di Avvento

2 L Inizio Novena dell’Immacolata h.17.30 Adorazione h. 21.00

3 M

4 M

5 G

6 V Catechesi: non rubare h. 21.00 Massimo Reichlin

7 S Sant’Ambrogio Patrono di Milano

9 L Scuola della Parola h. 21.00

8 D Immacolata Concezione - IV Domenica di Avvento

10 M

12 G

13 V Lectio: il seminatore h. 21.00 Maria Grazia Maggi

14 S Spettacolo di Natale Coro 10 h. 16.00 - Cena comunitaria h. 19.00

15 D V Domenica di Avvento - Pranzo di Natale h. 12.00

16 L Natale degli sportivi - Catechesi dei giovani h. 19.00

17 M

18 M

19 G

20 V Convivenvza giovani e giovanissimi (fino al 22)

21 S Ritiro avvento giovani h. 19.00

L23

22 D VI Domenica di Avvento

M24 Veglia e celebrazione della Santa Messa di mezzanotte

M25 Natale del Signore

G26 Santo Stefano

V27

S28D29

L30

11 M CPP h. 21.001-8 dicembre

Novena dell’Immacolata

da lunedì 9 a venerdì 20

BuongiornoCapoh.7.30

scuola media Scrosatipreghiera con i giovani

studenti Domenica 15 dicembre

Pranzo di Natale

ore 17.30

ore 12.00Associazione S. Benedetto

M31

Page 23: Comunità Aperta Dicembre '13

COMUNITA’ APERTA NEWS

23

In bacheca

Gennaio20141 M Giornata mondiale della Pace

2 G

3 V

4 S

5 D

6 L Epifania del Signore

7 M

9 G

8 M

10 V

12 D Battesimo del Signore - MGO a Tortona

13 L Adorazione comunitaria h. 21.00

14 M

15 M

16 G

17 V Incontro in Cattolica “Don Orione e il Piccolo Cottolengo” h.10.00

18 S Messa con don Flavio Peloso h.18.00 a seguire Cena Comunitaria

19 D Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato

20 L

21 M

G23 Lectio: il grano e la zizzania h. 21.00 Luigi Meani

22 M

V24

S25

D26 Festa della Famiglia - Messa degli Anniversari h. 11.30 a seguire pranzo

L27 Catechesi superiori h. 19.00

M28M29

G30

11 S MGO a Tortona

V31 Urna di don Bosco a Milano

Festa della FamigliaDomenica 26 Gennaio

e anniversari (multipli di 5)

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi in segreteria

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