Comunità Evangelica Luterana di Roma Notiziario · Vita di comunità Friedrich Schorlemmer, che,...

ComunitàEvangelica Luterana di

Roma

Notiziariosettembre - novembre 2016

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IndiceMeditazione 3-7

Vita di comunitàRetrospettivaCon Lutero dal PapaBazar della ComunitàViaggio in Israele

8-14 20-21 46-48

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CultiCalendarioRingraziamento per il RaccoltoCulto con il Card. MarxPentimento e PreghieraPresepiio viente dei bambini dellaVigilia di Natale

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EventiLibro di Marco Lodoli 15-17

Appuntamenti 36-37

Chiesa e CulturaPasseggiate in città 43-45

2017 Anno della Riforma“Leggiamo Lutero“Culti con inni di LuteroItinierario ecumenico europeo„1517-1817-2017“La Riforma in ItaliaLutero per i ragazziLe 95 Tesi di Lutero

22-23 24-28 32-34 38-40 41-42 52-53 55-64

Ecumenismo

Intervista con Papsa Francesco 65-68Informazioni 69-72

p. 11

p. 8

p. 45

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«Fate tutto quel che vi dirà» (Gv 2, 5)

Si celebrano nozze. Dueesseri umani si diconoreciprocamente di sì. Quindi,ci vuole una festa. E questovuol dire che, di ogni cosa, cen’è un po’ di più: più cibo, piùbevande, più tempo da restarfuori e vesti più belleindossate. Molti sono gliinvitati. C’è anche Gesù e, con lui, ci sono sua madre e i discepoli.

L’inizio è buono. Così come si vuole che sia. È una festa dell’amore,piena di letizia e abbondanza. Ma, all’improvviso, una notizia vola dibocca in bocca: non c’è più vino! Che sventura. Che vergogna. L’incubodi ogni padrone di casa. La festa rischia di finire!

Questa sensazione serpeggia, attualmente, anche tra molte persone.Lo sguardo al futuro è oscurato. Non andrà di nuovo bene come èstato finora. Non c’è più vino. È rimasta solo acqua. L’accento è piùcupo e anche il clima sociale. Gli scettici si chiedono: non è che si èstrafatto? Non è che sono venuti più ospiti di quelli attesi? Ledomande recano il veleno paralizzante della paura: sono così tanti,alla lunga non può finire bene. Se, adesso, non avviene un miracolo,tutto è finito. Come si andrà avanti...

Nel racconto biblico dell’evangelista Giovanni, Maria, madre di Gesù,è la prima a parlarne. Ma non parla a una persona qualsiasi. Nonfomenta delusione e sdegno. Sa a chi rivolgersi. Maria parla con Gesù,

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illustrandogli il problema. E non si fa smuovere, nella sua fiducia inGesù, dal fatto che, inizialmente, egli respinga la sua richiesta.

Maria si rivolge ai servitori degli sposi, dicendo: «Fate tutto quel chevi dirà» (Gv 2, 5).Questa breve frase di Maria è talmente vera e decisiva, per la vitacristiana, che vale la pena tenerla nel cuore e nella mente, sempre edovunque: «Fate tutto quel che vi dirà»; che vuol dire: ‘Invece didisperarvi; invece di cercare capri espiatori; invece di erigere confinie muri, guardate a Gesù, prestate attenzione alle sue parole e «fatetutto quel che vi dirà» .’

E, all’improvviso, nel nostro racconto, si ode davvero la voce di Gesùdire: «Riempite d'acqua i recipienti» (Gv 2, 7), intendendo le grandigiare che si trovano nell’atrio di ogni casa, a disposizione degli ospiti,per la purificazione. Durante la festa, evidentemente, si eranosvuotate. ’Quindi, su! Riempitele d’acqua’, dice Gesù.

È lavoro, certo. Ci si deve recare alcune volte alla fontana. Bisognaportare il peso dei secchi. Ma, d’altra parte, non è davvero un lavorospeciale. Non è necessario alcun miracolo. I servitori non devonocompiere imprese sovrumane; non devono essere loro a farcontinuare la festa.

Semplicemente, ognuno deve fare il proprio compito. Ognuno devefare ciò che agevola la vita quotidiana. Attingere acqua, affinché gliospiti possano rinfrescarsi. Ognuno deve adempiere i propri doverie non deve dire, adesso: ’Oh, beh, se siamo già a questo punto, alloranon ha più senso darsi da fare!’. Anche se può apparire faticoso,devono rendere la vita più sopportabile, mettendo acqua per lavarsi

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Meditazionenele giare.Una volta che le giare sono piene fino all’orlo, Gesù ordina ai servitori:«Adesso attingete e portatene al maestro di tavola» (Gv 2, 8). Ed eccoche avviene il miracolo! Il maestro di tavola assaggia e si entusiasma:che vino! È un vino che supera in bontà tutto quello gustato fino aquel momento.

L’acqua è diventatavino.Si è verificata unatrasformazione. Lafesta è salva e puòproseguire. Ed èGesù ad operareq u e s t atrasformazione.Questo è il primosegno, dicel ’ e v a n g e l i s t aGiovanni, compiutoda Gesù. E id i s c e p o l icominciano acapire che, nellafede, risiede laforza che trasformail mondo da dentro.

Non c’è più vino. Può darsi. Ma, adesso, sappiamo che questa non èuna ragione per lasciar cadere la mani in grembo, rassegnati. Si può

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fare qualcosa. Più esattamente, noi possiamo fare qualcosa. Non c’èbisogno di paralisi e ritiro nel guscio, ma c’è bisogno di avviarsi e diagire con responsabilità. Proprio questo è ciò su cui Maria attira lanostra attenzione: «Fate tutto quel che vi dirà».

Importante, in tale contesto, è che Gesù non ci chiede cosestraordinarie. Invece, ci rimanda alla quotidianità: ’Riempite le giared’acqua. Prendere ciò che avete a disposizione. Acqua invece di vino.Lasciate tutto il resto a Dio. Egli farà la sua parte affinché la festadell’amore non fallisca e affinché la vita vuota sia riempita fino all’orlo.’

Se le parole della cultura dell’accoglienza e dell’integrazione appaionotroppo grosse, allora seguite il consiglio di Maria: «Fate tutto quel chevi dirà» .Non chiede, anzitutto, una soluzione generale. Incoraggia e rafforzanell’uso delle proprie possibilità. Nel fare l’ovvio, anche se costa fatica:prendete contatto con musulmani e rifugiati. Fate sentire loro che ilvostro atteggiamento, nei loro confronti, è amichevole e pacifico.Aiutateli con ciò di cui hanno bisogno per vivere. Mostrate loro checos’è importante, per voi, riguardo a valori, tradizioni ecomportamenti.

Niente di speciale, in effetti. Solo acqua nelle giare. Ma se laquotidianità funzione, allora la coesistenza diventa più agevole. E inquel tempo, a Cana, l’acqua si trasformò in vino e la festa proseguì.

Anche noi possiamo confidare in questo. E questo periodo difficile habisogno di persone di questo tipo, che prestino fede a Gesù, ascoltinola sua Parola e si facciano spingere, dal suo Spirito, e perciò aiutino,

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Meditazionefiduciose, pragmatiche e creative, a dar forma ai rapporti tra persone,così che nessuno vada perduto e che ogni essere umano, che viene danoi, non venga visto come caso o problema, ma venga consideratonella sua peculiarità personale di figlio di Dio.

E quindi, facciamolo: esercitiamoci, rafforziamoci, incoraggiamoci aseguire il consiglio di Maria: «Fate tutto quel che vi dirà» e riempiamole nostre giare coi nostri doni e talenti. Di più, spesso, non c’è bisogno.E Dio ha promesso di fare la sua parte per la riuscita della festa.

Cordiali saluti,il vostro Pastore Dr. Jens-Martin Kruse

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Vita di comunità

Vita di comunità

La “stagione”, prima della pausa estiva, è terminata con due cultispeciali.Domenica 19 giugno 2016 abbiamo avuto un culto delle famiglie,bello e allegro, nel giardino della chiesa. Al suo centro, c’era la storiadel ministro etiope che, nel dialogo con Filippo, trova la fede in Gesùe si fa battezzare. Perciò la fine della storia riferisce di lui che,nonostante il distacco da Filippo, continuò il suo cammino tuttoallegro.

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Vita di comunitàInc occasione di questo culto abbiamo anche salutato Tilmann,Randi, Pauline e Anna Kleinjung, che sono andati via, dopo sei anni incui hanno partecipato intensamente alla vita di comunità. Abbiamodato loro bellissime immagini di Roma, fatte dal culto dei bambini,che gli ricorderanno, anche a Monaco, che da noi sono semprebenvenuti.

A luglio termina il periodo di servizio dei nostri volontari.Ringraziamo di cuore Hanna Mielke, che, durante l’anno trascorso,ha svolto, con disponibilità e cordialità, i suoi compiti. Siamo lieti diaver trovato una nuova volontaria in Milena Tempel, di Schleswig,in forza da noi da settembre. Benvenuta! Saremo lieti di lavorareinsieme.

La settimana dopo il culto delle famiglie, domenica 26 giugno 2016,con un culto a tema abbiamo ricordato la Confessione Augustana,redatta 486 anni fa, che fino ad oggi costituisce il documentodottrinario fondamentale della nostra Chiesa.

Un carattere particolare l’ha avuto l’evento del 28 giugno 2016. Dopouna visita guidata del Campidoglio, abbiamo avuto ospiti, per laseconda volta, il presidente delconsiglio del Land di Sassonia-Anhalt, Dr. Reiner Haselof,accompagnato dalla moglie; lavisita ha avuto lo scopo diinformare sulle attività, previste aWittenberg nel 2017, e diinformarsi sui nostri preparativi aRoma per l’anno della Riforma.Faceva parte della piccoladelegazione anche il pastore

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Vita di comunitàFriedrich Schorlemmer, che, l’anno prossimo, terrà da noi una seratacon testi di e su Martin Lutero. Entrambi gli ospiti si sono moltointeressati al calice da S. Cena, donatoci da Papa Francesco.

In prima serata, ha avuto luogo, nella Cappella Sistina, un concerto,importante sia sul piano musicale sia su quello ecumenico. Sotto iltitolo di: ”Introite portas eius. La tradizione musicale Cattolica,Luterana e Anglicana“, hanno cantato insieme le corali WindsbacherKnabenchor (voci bianche), New College Oxford e Cappella MusicalePontificia ”Sistina“.

La conclusione di questa giornata piena si è avuta nel ricevimentoper la solennità dei SS. Pietro e Paolo, all’Ambasciata Tedesca pressola S. Sede.

L’estate, a Roma, ha una bellezza speciale. Il ritmo generale dellacittà rallenta. Il periodo di vacanza rende possibile distendersi,ricrearsi e attingere nuove forze. E, nella nostra comunità, in questoperiodo ci sono anche accenti molto interessanti e stimolanti:soprattutto riguardo ad incontri, dialoghi e visite.

Da una parte, ci sono i colleghi pastori, legai alla nostra comunità:Stefan Rost, Cyprian Matefy, Andreas Latz e Patrizia Müller, cheringraziamo sentitamente per i bei culti e prediche che hanno tenuto!

D’altra parte, le “serate in giardino” sono diventate, quest’anno,luogo d’incontro, dove conoscersi e discorrere, con una forteaffluenza.

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Vita di comunitàTra i punti salienti di questo periodo c’è, senza dubbio, la “serata ingiardino” del 21 luglio, con musica dal vivo dei “Red Lemon Cats“ diMonaco. Un sogno si è avverato. Il giardino stentava a contenere gliintervenuti e, nel caldo estivo, si è trasformato in un’arena daconcerti. E la band di Kati Schulz e Thomas Blanck faceva sentire, agrandi e piccini, la sua passione musicale nei brani soul e jazz. Questoè essere comunità.

Bisogna fare il bis!

Almeno, speriamo di riuscire, anche l’anno prossimo, a invitare i“Red Lemon Cats“, che attualmente, in Germania, passano da unsuccesso alll’altro.

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Si è rivelato un colpo di fortuna, per la nostra comunità, che il SignorGerhard Solfrank, con le sue competenze tecniche, il suo impegnofattivo e il suo fare gentile e pieno di humour, non solo abbia gestitoimpeccabilmente il grill delle “serate in giardino”, ma che, insiemecol Signor Schmachtel, sia diventato una colonna di quelle serate e,oltre a ciò, di tutte le attività di manuntenzione.

L’estate è anche il tempo in cui si fanno preparativi e piani per la vitadi comunità dei mesi seguenti. Per quanto ci sia dato di vedere,quest’estate si è dimostrata essere una delle più ricche di attivitànella storia della comunità, soprattutto riguardo all’inizio imminentedelle celebrazioni della Riforma “1517-1817-2017“.

Nonostante vacanze e ferie, molti membri della comunità, in postidiversissimi, erano intensamente occupati a sviluppare idee e

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progetti, a condurre colloqui e a portare avanti piani. Perciòattualmente ci sono molte cose in preparazione, da noi:

● nuova iluminazione della chiesa;● nuova guida della chiesa;● mostra in chiesa;● logo per le celebrazioni del V centenario della Riforma;● nuovo CD di inni luterani, con improvvisazioni all’organo e

all’oboe;● Molti eventi, di vario genere, nel periodo 2016/2017, con

ospiti italiani e dalla Germania e un programma cartaceo colcalendario delle manifestazioni.

È una grande gioia vedere e vivere che molte persone adoperinotempo, idee e forze per la nostra comunità, contribuendo, in talmodo, a far sì che, di continuo, si compiano piccoli miracoli.

E, talvolta, ai bravi cadono in grembo piccoli tesori inaspettati. Allafine di agosto, dei giovani di Erlangen, che erano stati in campoestivo ad Ostia, ci hanno donato una montagna di generi alimentari,che erano avanzati dalle score, e che adesso amplieranno l’offertacommestibile del nostro Bazar, a novembre.

A tutti i giovani che, sotto la calura estiva, hanno attraversato Roma,portando scatolette, borse e sacchi, affinché potessero essereadoperati dalla nostra comunità, va il nostro grazie di cuore per illoro impegno fattivo e generoso!

Ci sono ancora altre cose che bollono in pentola e, magari, ci saràancora qualche sorpresa. In ogni caso, quella dei prossimi mesi siripromette di essere una vita di comunità varia, stimolante e lieta.

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E io mi rallegro all’idea degli incontri, dei colloqui e dei culti con voi,nella nostra comunità!

Cordiali saluti

Il Vostro Pastore Dr. Jens-Martin Kruse

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Eventi

Presentazione del libro di Marco Lodoli il28 settembre 2016

Chi vive a Roma sa che, anche conscendola bene, ogni giorno c’èun’incredibile quantità di cose da interessanti, belle, stimolanti,importanti e sorprendenti da riscoprire. E, al tempo stesso, crecel’insoddisfazione verso le solite guide, che danno informazioni fondatesui luoghi di maggior interesse, ma che, in tal modo, toccano solo lasuperficie di Roma.

È bene, quindi, che ci sia il feuilleton, intitolato “Isole“, tenuto daMarco Lodoli sul quotidiano “La Repubblica“. “Ogni domenica“,scrive Lodoli, “mi sforzo di individuare, nel grande mare della città,un’isola: può trattarsi di immagini o di alberi, di libri o di angoli inpenombra, di statue o di fontane, di piazze che quasi si nascondo pernon esssere annientate.“

Questi viaggi di scoperta nella quotidianità romana sono piccolicapolavori, in cui l’autore, pieno d’entusiasmo per la Città Eterna,

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Eventiracconta, con profonda cultura e molto humour, di personalità delpassato, bellezze nascoste o di curiosità. Dopo i primi due meravigliosilibri “Inseln in Rom“ (2003) e „Spaziergänge in Rom“ (2006) (“Isole.Guida vagabonda di Roma“), ora le puntate del feuilleton di MarcoLodoli sono raccolte, in tedesco, sotto il titolo “Unter dem blauenHimmel Roms. Neue Streifzüge durch die Ewige Stadt“ (2016), “NuoveIsole. Guida vagabonda di Roma“ (2014).

Il titolo italiano esprime ancora meglio il genere particolare di questolibro: “Nuove Isole. Guida vagabonda diRoma“.Marco Lodoli conosce l’arte sublimedell’andare a zonzo. Durante le suecamminate, gli cadono sotto lo sguardocose, apparentemente secondarie, chegli rivelano la loro importanza.

“È bello scoprire certe piazze“, diceLodoli, “che fanno a nascondersi; chegiocano con noi come i gatti, che siraggomitolano in un angolo per non farsiscoprire. E allora, dopo le formalitàsolenni del Quirinale e dopo il caosenorme di Piazza Venezia, ecco che,scendendo, si arriva a Via IV Novembre,

e a molti non viene in mente di girare nelle stradine di destra, ripiegatein se stesse, indifferenti al caos. Ma consiglio di girare in Via dellaCordonata, stradina che sembra uscita dalla mano di un maestroincisore.

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EventiSi gira stetto, ma dopo pochi metri ecco una piazzetta affascinante, conun albergo e un ristorante, dove ad uno piacerebbe trascorrere qualchegiornata in pace.

M;a il meglio viene adesso: dalla stradina si diparte una discesa breve,elegante, una specie di Trinità dei Monti dei poveri, una piccola cascatadi allegri scalini. E sotto c’è una fontana (...) È la Fontana delle Tre

Cannelle, che dà il nome alla strada chetroviamo sotto. Stretta, ad una sola corsia,la strada è un invito a dissetarsi dopo cena,con gli amici (...)“

“Lodoli cammina con passo leggero e questalevità è contagiosa“, scrive Maike Albath, inmodo pregnante, “e già dopo poche pagineci adeguiamo al suo passo, seguiamo il suosguardo curioso e andiamo a passeggio conlui per la città 'caput mundi', cercandomomenti inediti.“

Björn Siller e Jens-Martin Kruse

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Festa di Ringrziamento per il Raccolto2 ottobre 2016, culto delle famiglie

Ricordate il bel culto del Ringraziamento per il Raccolto dell’annoscorso, celebrato come culto delle famiglie? O forse ve ne hannoparlato?È stato un bel culto, pieno di allegria, e al tempo stesso solenne. Grandie piccini hanno fatto festa insieme, ringranziando per la vita che Dio

ci dona e per la ricchezza dei suoi doni.

Dopo il culto, come sempre abbiamo mangiato insieme le minestre ele zuppe, nella Sala della Comunità.Domenica 2 ottobre 2016 torneremo a celebrare il Ringraziamento,insieme coi bambini, alle h. 10. Dopo il culto, siete tutti cordialmenteinvitati al pranzo in sala.

Culti

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È per noi una gioia particolare che, in occasione di questo culto, apredicare sia il Prof. Dr. Dres. h.c. Christoph Markschies.

Il Prof. Markschies ha un legame solido con la nostra comunità,formatosi negli incontri, nelle conferenze e prediche di molti anni.Insegna Storia della Chiesa Antica (Patristica) alla Facoltà Teologicadell’Humboldt-Universität di Berlino. È Decano dell’Ordine deiGiovanniti e Presidente del Consiglio Teologico dell’EKD.

Affinché la festa riesca, ci occorre il vostro aiuto per due cose:- Doni per l’altare: portate, per es., frutta, verdura, marmellate,

scatolame, caffè e cioccolata etc.Tutti i doni saranno distribuito alla prossima colazione dei poveri.

- Pranzo: ci occorrono minestre e zuppe, da portare giò cotte.

Vi ringraziamo di cuore e vi aspettiamo!

Il Gruppo del culto dei bambini e il Pastore Dr. Kruse

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Vita di comunità

Con Lutero dal Papa: viaggio ecumenico a Roma

1000 ospiti, giovani di età e giovani nel cuore, saranno noi ospiti,quando verranno a Roma per un viaggio ecumenico, dal 10 al 14ottobre 2016.

Si tratta di un progetto molto bello e importante, intitolato “ConLutero dal Papa“, organizzato dalle grandi Chiese cristiane dellaregione di Lutero, la Sassonia-Anhalt: Vescovado di Magdeburgo;Chiesa Evangelica dell’Anhalt e Chiesa Evangelica della GermaniaCentrale.

Queste Chiese hanno rivolto un invito, in tutta la Germania, e a tuttele confessioni, a formare un gruppo misto per un viaggio che,partendo alla terra della Riforma, conduce al luogo centrale della fedecattolica romana.

Il logo del progetto riunisce, in sintesi grafica, Wittenberg, le Alpi eRoma. Eccolo:

Tra gli oltre 1000 pellegrini, ci saranno anche i dirigenti religiosi: ilVescovo Dr. Gerhard Feige, la Vescova Ilse Junkermann e il PresidenteJoachim Liebig.

I partecipanti impareranno a conoscere Roma da prospettive insolitee si metteranno alla ricerca delle radici comuini. Uno dei luoghiimportanti d’incontro sarà la nostra chiesa.

L’11 ottobre, essa sarà una tappa dell’“Itinerario delle 7 Porte“. Sipensa anche di coinvolgere piccoli gruppi nei nostri progetti socialee sono previsti un incontro con membri della comunità, il 13 ottobre,e la partecipazione ad un culto evangelico.

Come i partecipanti del viaggio ecumenico, anche noi, in quanto unadelle comunità ospitanti, siamo coinvolti nei preparativi del progetto.

Perciò siamo invitati a formulare tesi e auspici per l’ecumenismo, chesaranno consegnati a Papa Francesco nell’ottobre 2016 e che poi, nel2017, saranno portati al Kirchentag di Wittenberg per le celebrazionidella Riforma. Ciò è possibile usando questo link: http://www.mit-luther-zum-papst.de/de/sehen-verstehen/95-thesen-zur-oekumene

Giovani che sono per strada insieme; che vengono a sapere che cos’èimportante per i loro compagni di viaggio; che scoprono eapprofondisco insieme le radici comuni della fede: proprio per tuttoquesto ha senso celebrare la Riforma e l’ecumenismo ha un futurobuono!

Pastore Dr. Kruse

Vita di comunità

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2017, serie d’incontri “Leggiamo Lutero“

“Leggiamo Lutero“: così s’intitola la serie d’incontri che, come un filo rosso, si dipanaattraverso l’anno della Riforma e in cui, ogni volta, sarà letto epresentato, per sommi capi, un testo importante di Lutero.Ne leggeremo i passi centrali e, alla fine, li discuteremo.

“Leggiamo Lutero“ non è roba da specialisti, ma è un’offerta rivolta atutti coloro che hanno voglia di conoscere meglio Lutero, attraversoi suoi scritti e che, mediante la lettura, vogliono farsi un’idea personalesulla sua vita e teologia.

Gli incontri si svolgono di mercoledì alle h. 18 nella Sala dellaComunità in Via Toscana 7.

2017 Anno della Riforma

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2017 Anno della RiformaEcco il calendario degli appuntamenti dei mesi prossimi:

1) 19 ottobre 2016 – Il commento di Lutero alla Lettera aiRomani (1515/1516)

“Quest’epistola è il vero pilastro del Nuovo Testamento ed è ilVangelo purissimo. Vale la pena che un cristiano non solo l’imparia memoria, ma se ne occupi ogni giorno, come fosse pane quotidianodell’anima.“

2) 16 novembre 2016 – Le 95 Tesi sulle indulgenze (1517)h. 18.00 introduzione (in sagrestia)

I Tesi: “Nostro Signore e Maestro Gesù Cristo, dicendo: “Ravvedetevi“(Mt 4,17) hat inteso che l’intera vita del credente sia fatta dipenitenza.“

h. 18.30 in chiesa, culto con confessione per la Giornata delPentimento e della Preghiera

3) 14 dicembre 2016, h. 18.30 - “Il Magnificat, tradotto intedesco e commentato“ (1521)

“E perciò Maria non si vanta né della sua dignità né della suaindegnità, ma solo della considerazione divina, che è talmentesovrabbondante in bontà e grazia, che ha potuto considerare ancheuna serva così umile e l’ha fatto in modo tanto splendido e onorevole.“

Pastore Dr. Kruse

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2017, serie d’incontri:culti con gli inni di Lutero

Musica e Riforma sono, fin dall’inizio, parti integranti. Non solo laBibbia nella traduzione di Lutero, ma anche gli inni da lui scritti ecomposti hanno portato il Vangelo riscoperto nei cuori e nelle mentidelle persone.

Già nel 1523, poco dopo l’inizio della Riforma, Lutero confidò ad unamico la sua decisione di fare salmi tedeschi o canti spirituali per ilpopolo, affinché la Parola di Dio restasse tra la gente anche per mezzodel canto. Perciò Lutero cercò poeti capaci di trasporre i salmi inmodo, per quanto possibile, aderente al testo, comprensibile e chiaro,

ma con parole proprie. Non trovando collaboratori adatti, si assunsein proprio questo compito, diventando così l’inventore dell’inni sacroevangelico.


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I primi inni di Lutero furono stampati singolarmente nel 1523. Pocodopo fu pubblicato il primo innario, che comprendeva 31 inni nuoviin tedesco, di cui 24 con testi di Lutero.Con i suoi inni, Lutero è riuscito a fare qualcosa di straordinariamentebello e importante. Essi si distinguono per il legame con la Parolabiblica, per l’espressione teologica di alto livello e per la testimonianzadi fede personale, che prende forma in una lingua semplice ecomprensibile.

La qualità poetica dei testi corrisponde all’ambizione di Lutero ditrovare melodie, o di comporne, che esprimessero, in forma musicale,contenuto del messaggio degli inni. Come nella traduzione dellaBibbia in tedesco, Lutero guardò “alla bocca del popolo“ anche per lequestioni musicali e, per quanto riguarda le melodie dei suoi inni,ricorse, oltre che a quelle degli inni sacri, anche a prestiti di canzonettin voga, canti da osteria, canti di viaggio e musica di strada. E tuttoquesto non perché gloi fosse estranea l’arte alta della musica. Alcontrario. Lutero ebbe, fin da giovane, un’eccellente istruzionemusicale. Era a suo agio con la musica polifonica del suo tempo econosceva bene la teoria musicale e cantò nello stesso coro in cui, 200anni dopo, canterà il giovane Johann Sebastian Bach (1685-1750).

La qualità estetico-musicale delle melodie e degli enunciati deicontenuti teologici dei testi si compenetrano, nel modo di comporredi Lutero, e corrispondo gli uni agli altri. Nel suo inno famoso“Dall’alto cielo, qui vengo“ (or. “Vom Himmel hoch, da komm ich her“),Lutero ha accennato a questo rapporto. La prima strofa recita:“Dall’alto cielo, qui vengo; / vi reco buona novella; / la buona novellave la porto tanto / che voglio cantarne e dire.“

“Cantare e dire“, per Lutero, appartengono l’uno all’altro. Parola esuono. Teologia e musica sacra. L’annuncio del Vangelo avviene a voceviva, che mira alla gioia e alla consolazione di quelli che ascoltano.Lutero, nella sua introduzione al Bastsches Gesangbuch, l’innario che


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prende il nome dall’editore Babst, scrive, programmaticamente(1545): “Cantate al Signore un canto nuovo. Canta al Signore, mondo.Perché Dio ha rallegrato il nostro cuore e il nostro animo, mediante ilsuo caro Figlio, che egli ha dato per noi in redenzione da peccati, mortee diavolo. Chi creda questo seriamente non può tralasciare di cantarnee dire con letizia e gioia,k affinché anche altri ascoltino e vengano.“

Il proposito di comporre inni sacri in tedesco era legato alla riformadella messa ed è, al tempo stesso, espressione di un’idea nuova diculto. Per Lutero era essenziale che la comunità non solo partecipassealla messa, ma concelebrasse il culto. Per mezzo del canto di inni, lacomunità di ascoltatori diventava comunità di concelebranti. Nelcanto, essa loda e piange, predica e prega. E lo fa in una lingua cheintende.

Così, la comunità non solo si appropria dei testi degli inni, ma ne cantail messaggio al suo prossimo. Nella musica del culto torva espressionepotente la responsabilità di se stessi, propria dei cristiani. E non solo


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questo: con gli innari, gli inni si trasferiscono anche a casa propria,in cucina e sui carri, nelle piazze dei mercati e nelle osterie. E così,l’inno evangelico diventa portatore delle idee della Riforma.

Con gli inni e col canto, il Vangelo riscoperto va tra il popolo, nellamadrelingua, e si diffonde ascoltando e cantando.

In molti luoghi, la Riforma fu ’cantata’, secondo una bella vicendaoccorsa nella città di Lemgo. Il sindaco, che propendeva per la vecchiafede, inviò un messo nelle chiese, per vedere come andassero le cose.Quando il messo ritornò, riferì al borgomastro: “Ecco, cantano tutti“.E il sindaco: “Ah, allora tutto è perduto!“

Guardando dalla prospettiva di oggi, si potrebbe rigirare la frase: lacristianità ha guadagnato infinitamente tanto, dai corali evangelici.In molti culti, fino ad oggi, gli inni di Lutero vengono cantati e la gentevi trova sostegno e conforto nella fede. E, attraverso i secoli, questiinni hanno ispirato molti compositori, che ne hanno tratto versionimusicali meravigliose. Ricordiamo tra questi Heinrich Schütz (1585-1672), Johann Sebastian Bach (1686-1750), Felix MendelssohnBartholdy (1809-1847), Max Reger (1873-1916), Paul Hindemith(1895-1963) e Mario Castelnuovo-Tedesco (1909-1968).

Questo tesoro vogliamo riscoprirlo, nell’anno della Riforma, cantandogli inni di Lutero durante il culto, ascoltandone interpretazioniall’organo e meditando, nelle prediche, sul loro significato.

L’avvio di questa nuova serie di appuntamenti è stato dato dall’inno“Padre nostro che sei nel regno dei cieli“ (or. “Vater unser imHimmelreich“), intorno a cui ha ruotato il culto di benvenuto dell’11settembre 2016. Le date dei prossimi culti con inni di Lutero, nelleprossime settimane, sono queste:


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2017 Anno della RiformaDomenica 23 ottobre 2016“È forte rocca il nostro Dio“ - “Ein feste Burg ist unser Gott“

Domenica 20 novembre 2016“Nel cuore della vita siamo assediati dalla morte“ - “Mitten wir imLeben sind mit dem Tod umfangen“

Domenica 11 dicembre 2016“Or vieni, Salvatore delle genti“ - “Nun komm der Heiden Heiland“

Pastore Dr. Kruse

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Culti

Avvio ecumenico dell’Anno della Riforma“1517-1817-2017“: culto col Card. Marx

30 ottobre 2016

Domenica 30 ottobre 2016 un culto ecumenico costituirà il nostroavvio delle celebrazioni per l’Anno della Riforma, che finirà il 31ottobre 2017. Nella nostra comunità, ricorderemo sia il bicentenariodel primo culto ecumenico a Roma sia il V centenario della Riforma.

Il culto della Festa della Riforma è molto adatto a questi fini. Nel 1817,la commemorazione del III centario della Riforma costituì lo spuntoche spinse i padri e le madri della nostra comunità a celebrare ilprimo culto evangelico.

Da molti anni, durante il culto della Festa della Riforma ricordiamonon solo questa, ma anche la firma della “Dichiarazione Congiuntasulla Dottrina della Giustificazione“, firmata il 31 ottobre 1999 adAugusta, considerando ciò incoraggiamento e impegno a compiereulteriori passi sul cammino verso l’unità dei cristiani.

Questo documento, disse a ragione, allora, Giovanni Paolo II,rappresenta “una pietra miliare sulla non facile strada dellaricomposizione della piena unità tra i cristiani“. Entrambe le Chiesedichiararono che esiste “consenso tra luterani e cattolici su veritàfondamentali di tale dottrina della giustificazione.“ (DCDG 40) e che,quindi, le condanne dottrinarie di allora non sono applicabileall’interlocutore di oggi.

E quindi un punto di differenza, centrale, del Cinquecento, vale a direla distinzione, che ha avuto per la Chiesa valenza separatoria, aproposito di dottrina della giustificazione, va considerato elaborato

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e superato. L’importanza di tale consenso, per la comprensione e laconvivenza delle Chiese, è enorme.

Quindi è tradizione buona e consolidata che ricordiamo questo

documento, fondamentale per le nostre Chiese e in grado di mostrareloro il cammino, celebrando un culto ecumenico. È una grande gioiae un grande onore, per la nostra comunità, che S. Em. ReinhardCard. Marx abbia accettato il nostro invito a celebrare con noi questoculto e a tenere la predica.

Il Card. Marx è Arcivescovo di Monaco e Freising. Il suo mottovescovile è una frase dell’apostolo Paolo: “Ubi spiritus domini, ibilibertas“ - “Dove c’è lo Spirito, lì c’è libertà“ (II Cor 3, 17).

Dal 2012, il Card. Marx è Presidente della Conferenza EpiscopaleEuropea e, dal 2014, presiede la Conferenza Episcopale Tedesca.

Culti

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CultiMembro del Consiglio cardinalizio, composto di 9 membri, di cui èstato chiamato a far parte nell’aprile 2013 e, inoltre, dal marzo 2014,Coordinatore del nuovo Pontificio Consiglio per gli affari economici,è uno dei consiglieri più vicini a Papa Francesco.

Vi rivolgiamo l’invito a parteciapre al

Culto ecumenico conS. Em. Reinhard Card. MarxDomenica 30 ottobre 2016

Chiesa luterana, h. 10 - Via Sicilia 70.

Pastore Dr. Kruse

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“Roma, porta dell'ecumenismo“,un itinerario europeo

Le idee della Riforma nacquero, nei primordi dell’Età Moderna, inluoghi come Praga, Wittenberg, Zurigo e Roma. I movimenti che

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2017 Anno della Riformasorsero da esse hanno trasformato e improntato l’Europa e poi ilmondo.Le tracce lasciate dalla Riforma negli ambiti di fede, cultura, storia epolitica saranno ripercorse, nell’Anno della Riforma, da un itinerarioeuropeo. Dall’Italia all’Inghilterra, passando per Svezia e Finlandia,per finire in Lettolia e Romania, saranno 67 le città e 18 le nazioniche riunite nel progetto, valicando confini nazioni e culturali,differenze linguistiche e politiche.

Il progetto , quindi, riveste anche importanza europea, ragion per cuiil Presidente dell’EKD, Vescovo Heinrich Bedford-Strohm, hadichiarato: “L’itinerario europeo è proprio l’idea che ci occorre adesso,in Europa. Dobbiamo andare oltre i confini.“

L’itinerario europeo parte il 3 novembre 2016 da Ginevra e termineràa Wittenberg il 20 maggio 2017, dove le storie, raccolte stradafacendo, saranno incluse in una mostra mondiale.

Mercoledì 18 gennaio 2017, prima giornata della Settimana dipreghiera per l’unitàè dei cristianti, l’itinerario europeo faràtappa a Roma.

L’itinerario ha il motto di “Storie in viaggio“. Ad ogni tappa, lacomunità locale invita a riscoprire testimoni locali, personaggi etradizioni della Riforma e a interrogarsi sul loro significato per la fedecristiana di oggi. Al centro ci saranno storie individuali di rapportocon la Riforma.

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2017 Anno della RiformaPerciò vi invitiamo a partecipare e abbiamo una richiesta pervoi:

Ø Riflettete su dove la vostra vita abbia punti di contatto conla Riforma. Che cosa significa, per voi, la fede evangelica?In che cosa consiste il bello o il difficile di essere evangelicia Roma?

Ø E, per favore, scrivete le vostre riflessioni!

Raccoglieremo queste storie e alcuni di voi le leggeranno, in occasionedella tappa nella nostra Chiesa luterana.

La nostra tappa è intitolata “Roma, porta dell’ecumenismo“. A noi,piccolo gruppo di lavoro, insediato all l’Ambasciata Tedesca pressola S. Sede, sembra che il tema dell’ecumenismo costituisca un impulsoimportante, che oggi viene da Roma e che ha condotto la riflessionesulla Riforma nella nostra città.

Il programma include anche una presentazione di scritti degli inizidella Riforma, conferenze e una conclusione religiosa.

Ulteriori informazioni sull’itinerario europeo, ed anche una lista deiluoghi interessati, sono disponibili a questo link:www.r2017.org/europaeischer-stationenweg.

Pastore Dr. Kruse

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Bambini

Preannuncio: presepio dei bambini

al culto della Vigilia

Al culto della Vigilia avrà luogo una drammatizzazione della Natività.Tutti i bambini sono invitati a partecipare. Ci incontriamo perparlarne al culto delle famiglie della I Domenica d’Avvento.

Il vostro Gruppo del Culto dei Bambini

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UCULTI Chiesa luterana di Roma, Via Sicilia 70.

IN ITALIANO i culti hanno luogo di norma la seconda domenica del mesealle h. 17. Sono preceduti da un concerto alle h. 16.30.Prossimi culti: 9 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre.BILINGUI La quarta domenica del mese il culto delle h. 10 è bilinguetedesco/ italiano.

CULTI SPECIALI (se non altrimenti specificato, nella nostra chiesa)

2 ottobre h. 10 Culto di Ringraziamento per il Raccolto. Con doni perl’altare, da distribuire ai poveri, e pranzo in sala a base di zuppe e minestre.13 novembre h. 10.30 Pomezia, Cimitero Militare Germanico:commemorazione del Lutto nazionale tedesco.16 novembre h. 18.30 Meditazione e confessione per il Giorno diPentimento e Preghiera.24 dicembre h. 15.30 Culto delle famiglie24 dicembre h. 17 Culto della Vigilia di Natale24 dicembre h. 23 Culto di Mezzanotte in italiano25 dicembre h. 10 Culto di Natale con S. Cena.

GRUPPO IN ITALIANO

Una volta al mese ci vediamo col Pastore per parlare di teologia, fede e altritemi spirituali, di martedì alle h. 18, Via Toscana 7. Date: 18 ottobre, 15novembre, 6 dicembre e 17 gennaio 2016.

G�� D��Da ottobre, il gruppo torna ad incontrarsi alle h. 16, nella Sala della comunità in Via Toscana 7. Per

informazioni: Heidi Simoncelli, tel. 06-52456330; segreteria tel. 06-4817519. Oltre alle conferenze che si

svolgono settimanalmente, ci sono tre date imporanti, in cui si preparano i materiali per le corone

d’Avvento: il 19 ottobre, il 26 ottobre e il 3 novembre candele.

Appuntamenti

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Chi vuole aiutare benvenuto. Mercoledì 7 dicembre ci sarà il caffè diringraziamento per tutti i volontari del Bazar, sempre alle h. 16.

P�� 11 ottobre h. 16 Visita guidata da Dörte Schmidt alla mostra “Ai piedidella piramide. Il cimitero per stranieri a Roma. 300 anni”, Casa diGoethe, Via del Corso 18. Prezzo del biglietto € 5; appuntamentoall’ingresso.12 novembre h. 10 Passeggiata commemorativa dei defunti nelCimitero Acattolico (v. articolo in altra pagina).

J BAZAR DELLA COMUNITÀ

Il Bazar della Comunità si svolgerà sabato 26 novembre 2016, dalle h.11 alle h. 17. Il giorno precedente, venerdì 25 novembre, dalle h. 8.30 cisarà la vendita delle corone dell’Avvento. Il ricavato del Bazar serve afinanziare le nostre attività di assistenza sociale.

Mercoledì 5 ottobre h. 18.00 Incontro preparatorioIl 15 e 16 novembe e dal 18 al 24 novembre facciamo le coronedell’AvventoSabato 19 novembre Giornata di grandi manovre per preparare il Bazar

Venerdì 25 novembre h. 8.30 Vendita delle coronedell’Avvento, in Chiesa

Sabato 26 novembre h. 11 apertura del Bazar. Alle h. 17meditazione conclusiva, in chiesa.

Come sempre, cerchiamo volontari che facciamo dolci e biscotti e diano unamano nei preparativi. E anche che facciano insieme a noi le coroned’Avvento; se non sapete da che parte cominciare, ma vi piacerebbe impararea comporle, questa è l’occasione giusta.

Appuntamenti


Serie di iniziative per il 2017Ciclo di conferenze “1517-1817-2017”

Il 2017 sarà, per la nostra comunità, un anno di celebrazioni speciale.All’inizio, e prima di tutto, per noi il 2017 è legato al primo cultoevangelico a Roma, tenutosi nel novembre 1817. Con quest’evento,200 anni fa, è cominciata la storia della nostra comunità. Al tempostesso, ricorderemo gli inizi della Riforma, 500 anni fa, con riguardoalla pubblicazione delle 95 Tesi di Martin Lutero, il 31 ottobre 1517.

Per presentare eventi, personaggi e storie, legati a questi anni, è stataorganizzata una serie di conferenze, intitolata “1517-1817-2017“,pensata per il vasto pubblico, in cui saranno trattati aspetti essenzialidella Storia e del presente della nostra comunità e la loro importanza.

Per le conferenze, abbiamo avuto l’adesione, in Italia e in Germania,dei professori universitari Golo Maurer (Roma), Silvana Seidel-Menchi (Pisa), Lothar Vogel (Roma), Friederike Nüssel (Heidelberg),Jens Schröter (Berlino) e Christoph Markschies (Berlino), studiosi difama mondiale.

L’arco dei temi trattati comprende gli inizi della nostra comunità, laRiforma in Italia, le 95 Tesi di Lutero, l’importanza di Lutero perl’ecumenismo e la nostra fede, oggi.

Al centro della prima conferenza, del PD Dr. Golo Maurer, il 9novembre, ci saranno gli inizi, sul Campidoglio, della nostra comunità.

Dopo i primi culti, che dovettero essere celebrati di nascosto, in

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2017 Anno della Riformaambito privato, l’ambasciatore Christian Carl Josias Bunsen, nel 1823,fece trasformare in cappella ambienti del pianterreno di PalazzoCaffarelli, sul Campidoglio, che allora ospitava l’Ambasciata Prussianapresso la S. Sede. La comunità celebrò i culti in questa cappella finoal 1915.

Questo periodo, importante e interessante, sarà oggetto dellaconferenza del Prof. Maurer, che illustrerà la storia della comunitànell’Ottocento, nel contesto della vita sul Campidoglio,nell’ambasciata prussiana, poi tedesca. Ne risulterà vita nuova per uncapitolo della storia dei tedeschi a Roma.

Il Prof. Maurer, che dal 2015 dirige la biblioteca della BibliothecaHertziana, è profondo conoscitore di questa storia e, nel 2005, hapubblicato un libro, “La Prussia sulla Rupe Tarpea. Cronaca di unacaduta prevedibile. La storia del Campidoglio tedesco negli anni1817-1918“, che illustra, in modo eccellente ed affascinante, i 100anni abbondanti di presenza culturale, religiosa,politica e scientifica della Prussia e dellaGermania sul Campidoglio.

Si tratta, naturalmente, sempre anche di eventiimportanti e di capitoli storici della nostracomunità. Sugli inizi della cappellad’ambasciata, Maurer scrive: “Dopo la fine delmandato di Niebuhr, la Legazione Prussiana sitrasferì nella residenza dell’ambasciatore, vale adire, a Palazzo Caffarelli, sul Campidoglio. Uno dei primi atti di Bunsen,come ambasciatore, fu di istituirvi una cappella. Fu preso in affitto dallafamiglia del Duca Caffarelli un grosso magazzino, al pianterreno, cheprobabilmente era stato usato come stalla. Che avesse avuto tale

funzione fu cosa molto ben vista, se si pensa all’origine della cristianitànella stalla di Betlemme (...) Il culto evangelico vi fu celebrato, domenicadopo domenica, per 92 anni, fino alla Domenica di Pentecoste del 1915.(...)

Vi invitiamo al primo appuntamentoDel ciclo di conferenze “1517-1817-2017“

PD Dr. Golo Maurer (Roma)“La comunità evangelica sul Campidoglio“

Mercoledì 9 novembre 2016h. 19.30

Sala della Comunità, Via Toscana 7.


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Ciclo di conferenze “1517-1817-2017” II – La Riforma in Italia

Quando si parla di “Riforma“, si pensa, di solito, a Martin Lutero, allacittà di Wittenberg e alla traduzione della Bibbia. E se, oggi, si guardaal protestantesimo italiano, si ha facilmente l’impressione che ilmovimento, nato dalla Riforma, in questo Paese appartenga alpassato. Ma le cose stanno diversamente. Come in molti altri Paesieuropei, anche in Italia, nel Cinquecento, c’è una storia interessantee variegata di iniziative spirituali, raggruppamenti religiosi nuovi emovimenti di riforma.

Umanesimo e filosofia rinascimentale, “evangelismo“ e “spirituali“,sono sostenuti e caratterizzati da personalità, differenti tra loro, comeBernardino Ochino, Juan de Valdés e i cardinali Gasparo Contarini,Reginald Pole e Giovanni Morone.

Su alcuni temi ci sono punti di contatto con la teologia della Riforma,come si sviluppò in Europa del Nord. In molti ambiti, però, nacqueroanche approcci peculiari alla Riforma finché, alla metà delCinquecento, essi furono quasi completamente proibiti, in Italia,dall’Inquisizione. Lo studioso di Storia della Chiesa Klaus Ganzer dice:“I movimenti religiosi, nell’Italia del Cinquecento, attestano inizi pienidi speranza e di occasioni perse; di impulsi di ampia portata e di destinitragici. Alcuni degli impusi teologici e spirituali di quell’epoca trovaronoparziale attuazione solo nei secoli seguenti.“

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Gli approcci alla Riforma nell’Italia del Cinquecento furono pochi dinumero, ma molto interessanti, meritevoli di essere scoperti. “Qualità,non quantità: in questo consiste la forza del movimento filoprotestanteitaliano“, ha detto Silvana Seidel Menchi, una delle migliori espertedel nostro ciclo di conferenze, che tratterà “La Riforma in Italia“.

La Prof.ssa Seidel Menchi è storica,docente all’Università di Trento, all’Écoledes Hautes Études en Sciences Soziales(EHESS) di Parigi, all’Università degli Studidi Pisa ed è stata assistente ricercatriceall’Harvard University.Nelle sue ricerche, si è occupataintensamente di Erasmo e di Umanesimo,della Riforma in Italia e dei rapporti tra isessi nella prima Età Moderna.

Vi invitiamo al ciclo di conferenze„1517-1817-2017“

Prof. Dr. Silvana Seidel Menchi“ (Pisa)“La Riforma in Italia“

mercoledì 7 dicembre 2016h. 19.30

Sala della Comunità, Via Toscana 7


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Chiesa & Cultura

Passeggiate in città

Il Cimitero Acattolico, che riveste, fin dagli inizi, un’importanzaspeciale per la nostra comunità, quest’anno celebra il III centenariodella sua fondazione. Perciò dal 23 settembre al 13 novembre 2016si terrà, alla Casa di Goethe la mostra “Ai piedi della Piramide. Ilcimitero per gli stranieri a Roma. 300 anni“.

Fin dall’epoca in cuì fiorì il Grand Tour, gli stranieri non cattolicivengono sepolti vicino alla piramide, che è la tomba di Caio Cestio. Ilterreno dell’attuale cimitero fu messo a disposione, nel 1716, da PapaClemente XI e, inizialmente, servì da luogo di sepoltura dei membriprotestanti della corte in esilio degli Stuart. Nell’Ottocento, prima laPrussia e poi la Germania si sono impegnate molto nella cura e nellosviluppo di questo cimitero. Nel Cimitero Acattolico vengono sepolti,ancora oggi, membri della nostra comunità.

Nel comunicato stampa della mostra è scritto: “E’ la prima volta cheuna mostra racconta come gli artisti hanno raffigurato il cosiddetto“Cimitero dei Protestanti”, o “cimitero acattolico alla Piramide” dalXVIII fino all’inizio del XX secolo. Gli oltre quaranta dipinti, disegni eopere grafiche europei e americani esposti raffigurano la straordinaria

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bellezza e intensità del luogo, con i suoi altissimi alberi, le sue lapidi ei suggestivi spicchi di cielo.“

Nella mostrasono esposteopere di J.M.W.Turner, JakobPhilipp Hackert,Ettore RoeslerFranz, KarlF r i e d r i c hSchinkel edEdvart Munch.

Gli oggetti deidipinti sono siavedute generalidel cimitero siaraffigurazioni sisingole tombe.Diverse scene di cerimonie notturne illustrano le condizioniparticolari in cui venivano sepolti i cristiani evangelici.

La Signora Dörte Schmidt effettuerà per noi la visita guidata dimartedì 11 ottobre 2016, alle h. 16. Il biglietto d’ingresso costaEUR 5. Ci incontriamo all’entrata della Casa di Goethe, Via del Corso18.

Pastore Dr. Kruse

Chiesa & Cultura

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Chiesa & Cultura

“Passeggiata in città“: il Cimitero Acattolico

Come abbiamo fatto anche l’anno scorso, vogliamo fare un passeggiataspirituale nel cimitero protestante, ricordando i defunti della nostracomunità.

Faremo i loro nomi, accenderemo una candela per loro e ricorderemola loro vita.

Chi vuole, è invitato ascrivere qualche nota suuna persona che haconosciuto e a farmipervenire il testo, così che,durante la passeggiata,possiamo parlare anche diquesta persona e direqualcosa della sua vita.

La passeggiata ha per titolo “Il Cimitero Acattolico, cimiteroprotestante di Roma" e si svolgerà sabato 12 novembre 2016. Ciritroviamo all’ingresso del cimitero alle h. 10.

Pastore Dr. Kruse

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Vita di comunità

Bazar della Comunità, 26 novembre 2016

L’anno scorso, abbiamo atteso il Bazar con trepidazione febbrile. Lanostra idea di spostarlo dal giovedì al sabato e i cambiamentinell’organizzazione sarebbe stati accolti bene, dai visitatori?werden?

In effetti, grazie a Dio, sì: per tutta la giornata, il pubblico è affluito dicontinuo, nella Casa della Comunità, e ovunque si percepivanoentusiamo e gioia per il nostro Bazar. È stata davvero una festa dellacomunità, con un ottimo ricavo, che è servito per sostenere i progettisociali della comunità.

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Vita di comunitàE quindi, quest’anno rifacciamo come l’anno scorso. Cercheremo, contanta gioia e tanto impegno, di organizzare un Bazar che abbia offertaadeguata e di alta qualità.Perciò vi preghiamo di aiutarci. Affinché il Bazar abbia successo, cioccorrono:

In offerte fatte da volontari:- 100 torte e dolci,- 300 vasetti di marmellata,- 80 kg di biscotti di vario genere,- 200 oggetti da usare come premi per la riffa,- 300 corone dell’Avvento

Persone, volontari:- che contribuiscano, con gioia e slancio, a organizzare il Bazar,- che si assumano dei compiti da svolgere,- che si lascino coinvolgere nei preparativi,- che collaborino al Bazar e- che portino altri al Bazar, sia per organizzarlo sia per venire

a visitarlo.

Vogliamo coinvolgere quante più persone possibile, con i loro doni etalenti diversi; perciò vi preghiamo di parlarne a parenti, amici, vicinidi casa, colleghi, invitandoli a partecipare ai preparativi e a sostenerela nostra comunità.

E comunque, ognuno, grande o piccino, giovane o anziano,membro della comunità o interessato a conoscerla, è

benvenuto nella nostra comunità!

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Vita di comunitàPer aiutarci nell’organizzazione, per favore segnalateci, quanto primapossibile, il vostro impegno concreto a partecipare ai preparativi.

Sabato 19 novembre si terrà una giornata di full-immersion neipreparativi, cui siete tutti invitati, che siate interessati a fare coronedell’Avvento, cuocere i biscotti in compagnia od organizzare le singolesezioni.

Calendario dei preparativi del Bazar:

Mercoledì 5.10 h. 18.00 Incontro preparatorio

15.-16.11. Facciamo le corone dell’Avvento

18.-24.11. Facciamo le corone dell’Avvento

Sabato 19.11. Giornata interamente dedicata a preparare ilBazar

Venerdì 25.11. h. 8.30 Vendita delle corone dell’Avvento, inchiesa

Sabato 26.11. h. 11.00 Bazar della Comunitàh. 17.00 Conclusione del Bazar, con

meditazione in chiesa

Andiamo con gioia verso il Bazar e speriamo che abbiate voglia dicontribuire ad esso con gioia!

Il Consiglio di chiesa

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Due nuove Bibbie per il 2017:riveduta tedesca della Bibbia di Lutero

e Bibba della Riforma,traduzione italiana della SBI

“Volesse Iddio che tutte le interpretazioni, comprese le mie,affondassero e che ogni singolo cristiano avesse davanti a sé la puraScrittura e chiara Parola di Dio“, scrive Lutero, nella sua prosaenergica ed espressiva. Era d’importanza essenziale, per lui, che ogni

singolo cristiano potesse leggere e capire la Bibbia nella proprialingua. Lutero stesso contribuì a ciò in modo fondamentale, con la suatraduzione della Bibbia in tedesco.Nel dicembre del 1521, Lutero, che per diversi mesi dovette restarenascosto alla Wartburg, cominciò a tradurre il Nuovo Testamento.Dopo undici settimane aveva finito, ad una media di dieci pagine algiorno, servendosi di pochissimi mezzi: i testi di base furono solo la

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Vulgata, versione in latino della Bibbia, allora in uso, e l’edizione,commentata da Erasmo da Rotterdam, del testo originale greco delNuovo Testamento, pubblicata nel 1519.

Quando Lutero, nel marzo del 1522, ritornò a Wittenberg, nel bagaglioaveva la traduzione finita del Nuovo Testamento, che fu stampato, giànel settembre del 1522, da Melchior Lotter, a Wittenberg; dal mese

di pubblicazione, quest’edizione ènota come “Septembertestament“,“(Nuovo) Testamento disettember“.

Subito dopo, Lutero si dedicò atradurre l’Antico Testamento,lavoro non solo di più ampiaportata, ma anche molto piùarduo. Infatti richiese dodici anni,durante i quali le parti, che locompongono, furono pubblicate

singolarmente. Questa volta, Lutero non era solo a tradurre, ma fusostenuto dai suoi amici Filippo Melantone, Giovanni Bugenhagen,Justus Jonas e Matteo Aurogallo. Finalmente, nel 1534 l’opera ditraduzione arrivò alla meta e fu pubblicata la Bibbia intera in tedesco,come dice il suo titolo: “Biblia. Das ist die ganze Heilige Schrift.Deutsch“.

Cinque anni dopo, un gruppo di collaboratori operò una revisionecomplessiva. Nel 1541 fu pronta la seconda revisione, cui seguì, nel1545, quella definitiva.


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Da allora, la Bibbia di Lutero è stata importante. Con la sua insistenzasull’uso della lingua del popolo, Lutero, con la sua Bibbia, sollecitò a

tradurre la Scrittura nelle varie lingue d’Europa,in modo integrale e organico. L’esigenza di averecristiani capaci di accedere direttamente allaParola di Dio dette impulso all’istruzione delpopolo e alla sua alfabetizzazione.Quanto alla Germania, Lutero, con la sua Bibbia,influì sulla lingua tedesca in modo simile a Dantesulla lingua italiana. Entrambi mediarono tra lalingua che si sentiva in strada e la lingua dicancelleria. Ed entrambi hanno lasciato, nelle

rispettive lingue, modi di dire ancora saldamente in uso.

Nel 2017, usciranno due Bibbie. In Germania,l’edizione riveduta della Bibbia di Lutero.Quest’opera sarà presentata in occasione del cultodelle famiglie della I Domenica d’Avvento, il 27novembre 2016, h. 10.In Italia, comparirà la prima parte della nuovatraduzione protestante, opera della SocietàBiblica in Italia (SBI). Si tratta della Bibbia dellaRiforma, di cui, nel 2017, saranno pubblicati ilNuovo Testamento e i Salmi. La traduzione completa saràdisponibile nel 2023.

Pastore Dr. Kruse


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La vita di Lutero a fumetti

Il 1517 fu l’anno che vide un uomo diventare famoso, al punto taleche oggi, 500 anni dopo, molte persone si ricordano di quest’anno1517 a causa sua. Quest’uomo era Martin Lutero. Ma chi era Lutero?Come si svolse la sua vita e che cos’era importante per lui?

A queste domande cerca dirispondere una biografia afumetti, in tedesco, scritta daMeike Roth-Beck eintitolata: “Von MartinLuthers WittenbergerThesen“.L’opera, oltre a descrivere lavita di Lutero, cerca dispiegare, con un linguaggioadatto ai ragazzi, anchealcune delle 95 Tesi sulleindulgenze, dalla cuipubblicazione ebbe avvio laRiforma. Sulla prima tesi,per esempio, dice: “MartinLutero trova nella Bibbia che

ciò che Gesù pensava del pentimento è diverso da ciò che insegna laChiesa. Nella Bibbia non c’è scritto di comprare certificati d’indulgenzaper farsi perdonare da Dio. Pentimento significa vivere in modo diversoda quello solito; significa vivere con più attenzione, più silenziosi, inmdo, magari, da imparare ad ascoltare Dio Per Martin, quest’idea ètalmente importante da metterla come prima tesi.“



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Le illustrazioni sono di Klaus Ensikats. L’opera è pubblicatadall’editore Kindermann.Il libro sarà presentato dalla fondatrice della casa editrice,Barbara Kindermann, la II Domenica d’Avvento, 4 dicembre2016, alle h. 11.30 nella nostra chiesa.

La vita di Lutero è stata oggettodi un’ottima opera, pubblicatadalla Claudiana: “L’Uomo diWittenberg“, con illustrazioni diUmberto Stagnaro.La vita del Riformatore diWittenberg è vista in rapportoalla nascita della Riformaprotestante e del mondomoderno.Il segno forte, espressivo diUmberto Stagnaro e un discorsografico, che si ispira al montaggiocinematografico, ne fannoun’opera, pensata per avvicinarei ragazzi alla storia di Lutero edella Riforma, che può essereletta anche dagli adulti che amano la grafica e i fumetti come formad’arte.L’opera risulta esaurita, ma in internet si può ancora reperire.

Pastore Dr. Kruse

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Vita di comunità

L’anno prossimo a Gerusalemme...

Nel 2017 vogliamo tornare ad offrire un viaggio della comunità inTerra Santa, luogo degli inizi della nostra fede.

Quando? Dal 7 al 14 giugno 2017Dove? A Gerusalemme e al Lago di GenezarethTema: “Sulle orme degli inizi della nostra fede“Costi: ca. € 1600 (volo, vitto e alloggio, transfer inclusi)Direzione: Christiane Bremer e Pastore Dr. KrusePrenotazioni: entro il 15 gennaio 2017 in segreteria, tel. 06.4817519

Se avete voglia e interesse di fare questo viaggio, rivolgetevi a noi.

Christiane Bremer e Jens-Martin Kruse

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Introduzione alla Storia della RiformaII parte: Le 95 Tesi di Lutero sulle indulgenze

Il ricordo dell’inizio della Riforma si condensa, simbolicamente, nelladata del 31 ottobre 1517, giorno cui la memoria collettiva associa ilfatto che il monaco Martin Lutero affiggesse le sue 95 Tesi sulleindulgenze al portale della Chiesa del Castello di Wittenberg, dandocon ciò l’avvio a una rivoluzione religiosa.

Per ricordare, in modo adeguato, questo avvenimento, vale la penaconsiderare sia le circostanze storiche di esso sia il contenuto delleTesi. Chi era Lutero il 31 Ottobre 1517? Che cosa fece davvero in quelgiorno? E che cosa afferma nelle sue Tesi?

Anzitutto, è importante rendersi conto che Lutero, nel periodo in cuiscrisse le Tesi sulle indulgenze, era uno sconosciuto monaco

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2017 Anno della Riformaagostiniano, che fino a quel momento non aveva pubblicato alcunoscritto né era conosciuto dal vasto pubblico.Aveva 33 anni appena, era monaco da 12 e, da 5 anni, era docente diTeologia all’Università di Wittenberg, fondata nel 1502, piccolo luogo,come si espresse più tardi egli stesso, talmente lontano dalla civiltàche mancava poco che fosse in terra barbarica.

Che le 95 Tesi avrebbero cambiato l’andamento, non spettacolare,della sua vita, era qualcosa di cui Lutero non si rendeva conto e non

era neanche nelle sue intenzioni.

Se Lutero abbia effettivamenteinchiodato le Tesi, il 31 Ottobre 1517, alportale della Chiesa del Castello diWittenberg, è questione controversa damolto tempo. Lutero stesso non ha mairiferito di quest’atto.I primi a parlare dell’affissione delle Tesidi Lutero sono Filippo Melantone eGeorg Röder, segretario di Lutero. Manessuno dei due era a Wittenberg, inquel periodo, e non furono testimonioculari del fatto.

Quel che sappiamo è che Lutero, il 31 ottobre 1517, scrisse lettere,cui accluse le 95 Tesi sulle indulgenze, a due alti dignitari ecclesiastici:Alberto di Brandeburgo, Arcivescovo di Magonza e Magdeburgo,amministratore di Halberstadt; e a Hyeronimus Schulz, Vescovocompetente per la città di Wittenberg.

Lutero si rivolse ad Alberto così come si conveniva, considerato il suostatus: “Perdonami, degnissimo Padre in Cristo, magnifico Principe, se

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io, basso uomo, ho l’ardire di prendere in considerazione di scrivere unalettera a Vostra Altezza.“

Dopo aver tenuto conto delle differenze di rango tra il Principe dellaChiesa e lui, Lutero si dedica a illustrare l’oggetto della sua missiva:la sua sincera preoccupazione era per il benessere spirituale dellepersone e per la responsabilità della Chiesa verso i credenti che leerano affidati. Ora, qui, secondo Lutero, a causa dell’annuncio delleindulgenze erano sorte condizioni insostenibili:“Dappertutto nel paese, le indulgenze papali per la costruzione di S.Pietro sono diffuse sotto il tuo magnifico nome. Non lamento tanto ilgridare del predicatore delle indulgenze (...), Quanto invece laconcezione, falsa nel fondamento, che il popolo ne tragga profitto e chene tessano alte lodi, ovunque, presso il popolo semplice: che le animeinfelici credano, comprando certificati d’indulgenza, di essere sicuredella loro salvezza.“

Per contro, Lutero scrive: “L’essere umano non diventa certo dellapropria salvezza mediante un qualche certificato di grazia di unvescovo; l’apostolo ci ordina, invece, di far sì, sempre, con timore etremore, di diventare beati.“

In modo tanto aperto da generare stupore, Lutero, nella lettera,sollecita l’arcivescovo a troncare questi sviluppi viziosi,ammonendolo che i principi della Chiesa, che consentissero la praticadi un tale abuso delle indulgenze, si renderebbero colpevoli davantia Dio: “(...) Così le anime che, preziosissimo Padre, sono affidate alla tuacustodia, sono soggette a morte e la severa resa dei conti, di cui dovrairispondere, cresce sempre di più.“

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2017 Anno della RiformaCompito precipuo e, in fondo, unico di ogni vescovo è, continuaLutero, “fare in modo che il popolo apprenda il Vangelo e l’amore diCristo. Perché Cristo non ha ordinato di predicare le indulgenze; mapredicare il Vangelo, questo l’ha ordinato espressamente.“

In appendice alla missiva, Lutero accluse le 95 Tesi, segnalandoleall’arcivescovo e spiegando, nella conclusione, di volerne discutereall’Università di Wittenberg per condurre a un chiarimento sullaquestione controversa delle indulgenze.

La lettera indirizzata all’Arcivescovo Alberto era firmata “Indignusfilius Martinus Luther Aug(ustinus) Doctor S(anctae) Theologievocatus“. È la prima volta che compare la nuova ortografia delcognome. Il cambio da “Luder“, cognome di nascita, a “Luther“ fucausato dal fatto che Lutero sentiva un’assonanza tra il suo cognomee la parola greca “eleutheria“, “libertà“.

In una lettera dell’11 novembre 1517, indirizzata all’amico JohannLang, Lutero si firmò “Martinus Eleutherius“, “Martino il Liberato“.Questa nuova grafia indica che, in questo periodo, si era compiuto un

chiarimento importante, nella sua biografia, e che ora Luterointendeva se stesso come servo di Cristo, liberato da Dio.

Riguardo al suo status di dottore in teologia, infine, va osservato cheLutero, in quanto professore di Teologia, dando il suo parere avevaadempiuto al suo obbligo professionale di esprimersi su abusi

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2017 Anno della Riformaecclesiastici e di esaminare scientificamente le problematiche che nonerano state ancora risolta da una decisione dottrinaria, nell’ambitodella Chiesa. Secondo Lutero, il concetto di indulgenza rientra traqueste problematiche; la forma prevista per l’esame di tali questioniera, all’università di Wittenberg, la disputa. Ed è proprio a un talegenere di discussione che Lutero, scrivendo le 95 Tesi in latino,intendeva invitare.

Nel preambolo alle 95 Tesi scrive: “Per amore di verità nel desideriodi portarla alla luce, a Wittenberg si dovrà discutere degli enunciatiseguenti, sotto la presidenza del degno Padre Martin Lutero, Magister

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2017 Anno della Riformadelle Arti liberali e della santa Teologia, professore ordinario di essa.Perciò prega coloro che non possano essere presenti e intrattenersioralmente con noi, di farlo in assenza per iscritto. In nome di nostroSignore Gesù Cristo. Amen.“

Secondo il modo di vedere di Lutero, quindi, le 95 Tesi erano un testoaccademico, redatto in latino, e non erano pensate per il vasto pubblico.

Il genere della disputa di tesi non prescriveva necessariamente chel’autore di esse formulasse le proprie convinzioni. Le tesi accademichemiravano, piuttosto, a scatenare una discussione su questioniimportanti e, pertanto, queste erano spesso enunciate in terminitaglienti.Perciò le 95 Tesi non si susseguono in un ordine sistematico diargomentazioni. Si tratta di tesi in rapporto non stringente tra loro,espresse con affermazioni concise riguardo a temi collegati con lanatura delle indulgenze.

Particolarmente importante è la tesi iniziale, in cui Lutero esprimel’idea essenzaile della sua teologia. Recita: “Poiché nostro Signore eMaestro Gesù Cristo dice ’Pentitevi’ etc. (Mt 4, 17), ha inteso dire chel’intera vita del credente sia pentimento.“

Questa prima tesi, basata sulla Bibbia, è un’antesignana di tutte lealtre tesi e fa capire che l’argomentazione di Lutero mirava ariguadagnare la concezione di pentimento, prescritta dal NuovoTestamento.

La parola graca “metanoia“, cambiamento nel modo di pensare,schiude a Lutero la comprensione del pentimento. Esso non è atto chesi compie una volta sola, ma è esercizio della penitenza quotidiana,

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2017 Anno della Riformanell’ascolto della Parola di Dio, come continuo rivolgersi a Gesù Cristo,che si compie per tutta la durata della vita.

Già nella seconda tesi è chiaro che, secondo Lutero, c’è almenotensione tra la concezione del pentimento, che si trova nel NuovoTestamento, e quella che si ritrova nel sacramento della penitenza,secondo la Chiesa: “2) Questa parola non può essere intesa nel sensodella penitenza sacramentale (cioè, nel senso della confessione esoddisfazione, compiute mediante il ministero del sacerdote).“

Una tensione simile, tra visione biblica e prassi ecclesiastica deltempo, si riscontra in Lutero anche relativamente a molti altri temiche attengono alla natura delle indulgenze. Lutero perviene anche aespressioni che ridefiniscono l’influsso e il potere delle gerarchieecclesiastiche, in specie di quelli del papa. E quindi le tesi 5, 6 e 7dicono:“5) Il papa non vuole né può emanare altri castighi che quelli che haimposto per decisione propria o in base al diritto canonico.6) Il papa non può perdonare colpa in modo diverso che annunciandoe confermando che essa è perdonata da Dio; tuttavia, può perdonareriguardo i casi riservati a lui stesso; se lo si trascura, la colpa resta dicerto.7) Dio non perdona la colpa a nessuno, senza, al tempo stesso,assoggetarlo in tutto al sacerdote, suo rappresentante.“In queste tesi si vede chiaramente ciò che è valido per tutta la seriedi tesi. Lutero non voleva esercitare una critica fondamentale delsacramento della penitenza né voleva mettere in discussione leistituzioni e le regole della Chiesa. Alla tesi n. 71 scrive: “Chi parlacontro la verità delle indulgenze apostoliche sia condannato eanatema.“ In quel momento, non rigetta le indulgenze, ma ne chiedeun uso misurato.

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2017 Anno della RiformaTuttavia, il suo modo di rapportarsi agli abusi nella pratica delleindulgenze e le sue osservazioni sul papato possiedono un potenzialeconflittuale. L’enunciato che il papa possa condoanre solo i castighida lui irrogati è in chiaro contrasto almeno con la pratica delle

indulgenze riguardanti le pene del purgatorio e i defunti.Chi non credeva all’intenzione di Lutero di contribuire, per mezzo diuna disputa accademica, a chiarire una questione teologica aperta,poteva leggere e intendere le 95 Tesi in modo molto critico verso laChiesa. Si percepiva, come ha detto Bernahrd Lohse, studioso diLutero, “sullo sfondo delle 95 Tesi, un terremoto dalle conseguenze deltutto imprevedibili.“

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2017 Anno della RiformaNei primi giorni, sucessivi alla spedizine delle missive con le 95 Tesi,però, non accadde molto. La disputa a Wittenberg, desiderata daLutero, non ebbe luogo.L’arcivescovo Alberto sembra aver ricevuto la lettera di Lutero allafine di novembre, ad Aschaffenburg. Non rispose. Il 1° dicembre 1517,chiese un parere sulle Tesi all’Università di Magonza. Alberto non sivide in condizione di iniziare egli stesso un procedimento controLutero, ma passò la faccenda a Roma, inviando le Tesi, il 13 dicembre1517, alla corte pontificia.

Che le Tesi, diffuse da Lutero solo in una cerchia ristretta, giungesseroad avere importanza epocale, fu l’effetto, da una parte, delle reazioniindignate della Chiesa, intorno al passaggio dal 1517 al 1518, e, d’altraparte, dei tipografi di diversi posti, fuori Wittenberg, che, contro lavolontà di Lutero, ne curarono la riproduzione mirata.

A causare l’imbarazzo dell’arcivescovo e le reazioni aspre della Chiesa,che vennero presto, e che arrivarono alla condanna di Lutero, furonoin parte le implicazioni finanziarie della critica alle indulgenze, maanche la messa in discussione della funzione del papa all’interno dellacristianità.

Molto probabilmente, le Tesi furono diffuse scritte a mano, all’inizio.Non si è conservata alcuna copia della stampa originaria a Wittenberg,se pure è mai esistita. Alla fine dle 1517, le Tesi erano state stampatea Lipsia, Norimberga e Basilea. A Norimberga, fu approntata anchesubito una traduzione tedesca. Riguarda il momento in cui le 95 Tesierano disponibili stampate, l’affermazione di Lutero secondo cuiavevano impiegato 14 giorni ad attraversare tutta la Germania,

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2017 Anno della Riforma“Come se gli angeli stessi ne fossero stati messaggeri, mettendoledavanti agli occhi di tutti.“

Così la polemica sulle indulgenze fece il suo corso, dal cui avvio néLutero né la gerarchia ecclesiastica, in Germania e a Roma, avrebbepotuto prevedere gli sviluppi conflittuali della controversia.

Pastore Dr. Kruse

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Ecumenismo

Intervista a Papa Francesco

Le interviste hanno, nel pontificato di Francesco, un’importanzafinora ignota.Diversamente dai suoi predecessori, Papa Francesco usa i dialoghicoi giornalisti non solo per parlare di cose già decise, ma “fa di questodialogo un’occasione per sperimentare e per cercare soluzioni possibili“,scrive il giornalista Luigi Accattoli nell’introduzione al libro “Intevistea Papa Francesco“.

Che si tratti della prima, grande intervista, rilasciata al redattorecazpo della Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro SJ, nell’estate 2013 o diquelle ai corrispondenti vaticanisti, alle star del giornalismo o aigiornalisti delle testate di strada, o che si tratti, ancorda, di colloquicoi giornalisti, in aereo, nel corso dei suoi viaggi nel mondo, esseoffrono sempre uno sguardo affascinante, e spesso sorprendente, sulpensiero e l’azione del papa.

Una piccola ora stellare si è avuta il 26 giugno 2016, quando TilmannKleinjung, che da sei anni è direttore degli studi radiofonici dell’ARDa Roma, ed è membro della nostra comunità, sul volo di ritornodall’Armenia a Roma, durante la “conferenza stampa volante“, con lasua domanda ha fornito a Papa Francesco la possibilità di dare unarisposta di ampia portata, ecumenica.

Padre Lombardi: “(...) Ed ora diamo la parola a Tilmann Kleinjung dell’ARD, emittente nazionale tedesca. Anche per lui è, credo, l’ultimoviaggio. Quindi siamo contenti di dargli quest’occasione.

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Ecumenismo

Tilmann Kleinjung: Sì, anch’io sono in viaggio per la Baviera. Grazieper l’opportunità di porre questa domanda. “Troppa birra, troppovino“. Santo Padre, vorrei chiederle: oggi ha parlato di doni delleChiese, condivisi insieme. Poiché, tra quattro mesi, andrà a Lund percommemorare il quinto centenario della Riforma, penso che sia ilmomento giusto non solo per ricordare le ferite di entrambe le parti,ma anche per riconoscere i doni della Riforma ed, eventualmente, equesta è una richiesta eretica, perfino per togliere la scomunica aLutero o revocarla e, in qualche modo, riabilitarlo.

Papa Francesco: Credo che le intenzioni di Martin Lutero non fosserosbagliate. Era un riformatore. Forse, alcuni metodi non erano quelligiusti, ma all’epoca... Se, per esempio, leggiamo la storia di Pastor (cfr.Ludwig von Pastor, Geschichte der Päpste seit dem Ausgang desMittelalters], vediamo che la Chiesa non costituiva davvero unesempio degno di imitazione: c’era corruzione, nella Chiesa; c’eranomondanità, attaccamento al denaro e al potere. È contro questo cheha protestato.

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EcumenismoInoltre, era intelligente; ha fatto un passo avanti e si è giustificato perla sua azione. E oggi noi, luterani e cattolici, insieme con tutti iprotestanti, siamo concordi sulla dottrina della giustificazione: suquesto punto tanto importante non si era sbagliato.

Ha prodotto una “medicina“ per la Chiesa; poi questa medicina si èconsolidata in uno stato delle cose, in una discipolina, in un modo dicredere, in un modo di agire, in una modalità della liturgia.

Ma non fu il solo: ci fu Zwingli, ci fu Calvino. E dietro a loro, chi c’era?C’erano i prìncipi. “Cuius regio eius religio“. Dobbiamo metterci nelquadro storico del tempo, che non è facile da capire. Poi le cose hannocontinuato a svilupparsi.

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EcumenismoOggi, c’è un ottimo dialogo e questo documento sulla giustificazioneè, ritengo, uno dei documenti ecumenici più ricchi e profondi.D’accordo? Ci sono divisioni, ma dipendono anche dalle Chiese. ABuenos Aires, c’erano due chiese luterane: una pensava in un modo,l’altra pensava in un altro. Anche nella Chiesa luterana stessa non c’èunità. Si rispettano vicendevolmente, si amano vicendevolmente(...)

La diversità è ciò che ha danneggiato tutti noi moltissimo e oggicerchiamo di riprendere il cammino per incontrarci, dopocinquecento anni. Credo che dobbiamo pregare insieme. Per questola preghiera è importante.Secondo: lavorare per i poveri, i perseguitati, i tanti sofferenti, irifugiati (...) Lavorare insieme e pregare insieme.

E i teologi studieranno e cercheranno insieme (...) Ma è un camminolungo, molto lungo (...) Una volta, per scherzo, ho detto: “So quandoverrà il giorno dell’unità perfetta.“ “Quando?“ “Sarà il giorno delritorno del Figlio di Dio!“. Perché non si sa mai (...) Lo Spirito Santoopererà questa grazia. Ma, nel frattempo, si deve pregare, ci si deveamare gli uni gli altri e lavorare insieme, soprattutto per i poveri, perle persone sofferenti, per la pace e per molte altre cose, contro losfruttamento delle persone (...) Molte cose, per le quali si lavorainsieme.“

© - Libreria Editrice Vaticana

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Vicinati

Casal Palocco Incontri il primo lunedı̀ del mese.

Roma Nord-Ovest Incontri il secondo giovedı̀ del mese.Contatto: Segreteria - tel. 06.4817519.

Roma Sud Incontri il secondo lunedı̀ del mese.Contato: Maria Alberti - tel. 06.5041443.

Gruppo Italiano Incontri mensiliContatto: Anna Belli - tel. 06.7915596.

Gruppo Giovani Contatto: Pastore Dr. Jens-Martin Kruse -tel. 06.4817519.

Atti amministrativi

Nozze Ernst Helmut Kelity e Birgit Kraft, 6 settembre 2016

Esequie Renate Fournell, 20 luglio 2016

Informazioni

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EditoreConsiglio Presbiterale della ComunitàEvangelica Luterana di Roma

Redazione e impaginazionePastore Dr. Jens-Martin KruseVolontaria Milena Tempel

Collaboratori M. Schulz

Periodicità trimestraleTiratura 50 copieTipografia www.gemeindebrief-in-farbe.de

Coordinate bancarie

Deutsche Bank Pforzheim DE18 666 700 060 090059700BIC: DEUT DE SM 666

Banca Popolare di Novara IT55 X 05034 03255 0000 0000 2750BIC: BAPPIT 21AI9

Informazioni

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13 novembrePenultima Dom. dell’a.e.

h. 10.00 Culto di predicazione CBh. 10.30 Commemorazione a Pomeziah. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena I

Pr Stefan SchneckP. Dr. KruseP. Dr. Kruse

16 novembreGiorno di Pentimento ePreghiera

h. 18.30 Meditazione e confessione P. Dr. Kruse

20 novembreDomenica dell’Eternità

h. 10.00 Culto con S. Cena e commemorazionedei Defunti D+I

P. Dr. Kruse

27 novembreI Dom. d’Avvento

h. 10.00 Culto delle famiglie e presentazionedella nuova Bibbia di Lutero (D); poi, cantiamoinni d’Avvento, diretti dal M° Lorenzo Macrì

P. Dr. Kruse

4 dicembreII Dom. d’Avvento

h. 10.00 Culto con S. Cena (CB; seguepresentazione di libro)

P. Dr. Kruse

11 dicembreIII Dom. d’Avvento

h. 10.00 Culto di predicazione CBh. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena I

P. Dr. KruseP. Dr. Kruse

18 dicembreIV Dom. d’Avvento

h. 10.00 Culto delle famiglie; cantiamo innid’Avvento e addobbiamo l’Albero di NataleCB

P. Dr. Kruse

24 dicembreVigilia di Natale

h. 15.30 Culto delle famiglie e presepio viventeh. 17.00 Culto della Natività di Cristoh. 23.00 Culto di mezzanotte I

P. Dr. KruseP. Dr. KruseP. Dr. Kruse

25 dicembreI festa di Natale

h. 10.00 Culto con S. Cena P. Dr. Kruse

25 settembreXVIII D. dopo Trinitatis

h. 10.00 Culto di predicazione P. Dr. Kruse

2 ottobreRingraziamento per ilRaccolto

h. 10.00 Culto delle famiglie per la festa delRingraziamento per il Raccolto

Lit.: P. Dr. KrusePred.: Prof. Dr. Dres.

h.c. ChristophMarkschies (Berlino)

9 ottobreXX D. dopo Trinitatis

h. 10.00 Culto di predicazioneh. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena I

P. Dr. KruseP. Dr. Kruse

16 ottobreXXI D. dopo Trinitatis

h. 10.00 Culto con S. Cena P. Dr. Kruse

23 ottobreXXII D. dopo Trinitatis

h. 10.00 Culto di predicazione CB P. Dr. Kruse

30 ottobreXXIII D. dopo Trinitatis

h. 10.00 Ökumenischer Festgottesdienst zumBeginn des Reformations-Gedenkjahres

Lit.: P. Dr. KrusePred.: S.Em. Kardinal

Marx (Monaco)6 novembreTerzu’ultima Dm. dell’a.e.

h. 10.00 Culto di predicazione Pr Anna Belli

Culti e musica nella Chiesa luteranaLegenda: P = Pastore/a; Pr = Predicatore/trice; CB = culto dei bambini; I = culto in italiano

Culti

72 Siamo membri della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI)www.chiesaluterana.it/de

Anna BelliVia Gorizia 22, 00043 [email protected] / 06.7915596

Anke de BernardinisVia Monti Parioli 49, 00197 [email protected] / 06.3218885Nina BewerungeVia Aventina 32 int. 4, 00153 [email protected] / 06.5743939

Christiane Bremer, Vice-PresidenteVia di Santa Chiara 57, 00186 [email protected] /06.87786696

Anna-Claudia TeramoPiazza Verbano 8, Sc.2 Int.12, 00199 [email protected] / 06.8555686

Prof. Dr. Wolfram Thomas, PresidenteVia Teheran 15, 00135 [email protected] / 06.3296517

Dr. Johannes TimpeVia della Lungara 18, 00165 [email protected]/ 06.45492897

Gertrud WiedmerVia Michele Cantone 4, 00166 [email protected] / 06.6693290

PastoratoVia Toscana 7, 00187 RomaTel.: 06.4817519Fax: 06.42010417E-Mail: [email protected]: www.ev-luth-gemeinde-rom.orgTwitter: @RomaLuterani

Orario d’ufficiodal lunedì al venerdì h. 9 - 13

Pastore Dr. Jens-Martin KruseSegretaria Marion SchulzVolontaria Milena Tempel

Comunità EvangelicaLuterana di Roma Il nostro Consiglio

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