Comunità Evangelica Luterana di Roma Notiziario...7 Vita di comunità E poi i bambini sono stati...

104
Comunità Evangelica Luterana di Roma Notiziario marzo - giugno 2017

Transcript of Comunità Evangelica Luterana di Roma Notiziario...7 Vita di comunità E poi i bambini sono stati...

ComunitàEvangelica Luterana di

Roma

Notiziariomarzo - giugno 2017

2

IndiceMeditazione 3-5

Vita di comunitàVita di comunitàUn’onorificenza specialeContributo alla comunitàAssemblea di Comunità 2017Viaggio in Terra SantaSerate in giardino con LuteroOPMKirchentag CELI a Milano

6-1819-20

6162-6367-6970-72

10199-100

CultiCalendarioBicentenario della ComunitàCulti della Settimana SantaCulto ecumenico dell’AscensioneCulto delle famiglie all’aperto

10327-3036-37

6473

APPUNTAMENTI 52-53Musica sacraConcerto della RiformaCulto con cantataJoseph Haydn: “Messa di Nelson“Culto con musica di J.Pachelbel

23-2425-2634-3539-40

Anno della RiformaCiclo di conferenze 1517-1817-2017“Leggiamo Lutero“La “Passione secondo Giovanni“Riforma ed Ecumenismo„Fede e profeziaKatharina von Bora in film e libri„Tango luterano“Libri per ricordare la Riforma

21-22;43-4431-32,54-55

33;41-4245-4756-5859-6065-6674-78

EcumenismoVia Crucis ecumenicaPredica del Card. Koch, 18.01.2017Discorso di H. Bedfort-StrohmDiscorso di Papa FrancescoAuguri a “La Civiltà Cattolica“

3879-8586-9192-9596-97

La Riforma per i ragazziConoscere l’organo 48-50Informazioni 102, 104

p. 19

p. 11

p. 73

p. 88

3

“Non temete!“ (Matteo 28,5)

Come troviamo, in tempi di rassegnazione, il coraggio di avviarciverso nuove sponde? Che cosa alimenta la speranza che, mediante ilnostro parlare e agire, i rapporti cambino in meglio, quando moltihanno l’impressione che le decisioni più importanti della vita sianoprese dai potenti, sopra le nostre teste? Come si può riuscire ad essereaperti e disponibili, quando le persone pensano di doversi difenderedagli stranieri, mediante muri e confini? Che cosa ci infonde fiduciain un futuro buone, quando molti si aspettano solo un peggioramento?

In tempi come questi, in cui lo’attività del mondo dà motivo dipreoccupazione, è importante porsi queste domane e domandeanaloghe. Perché, da una parte, contestano al presente avaro di daread intendere di essere il mondo definitivo. E, d’altra parte, in essesonnecchia l’intuizione che sia possibile un atteggiamento tale chenon ci si accontenta delle condizioni del mondo, ma di dargli forma.

Il motivo di quest’impostazione di vita risiede nella Resurrezione diGesù dai morti. Pasqua significa che storie di congedo diventanostorie di avvio. Storie di morte diventano storie di vita.

Così narra anche la storia delle donne, che, piene di dolore,profondamente scosse per la morte atroce di Gesù, la mattina prestodel primo giorno della nuova settimana si mettono per via, dirette alsepolcro. Davanti agli occhi, hanno un’immagine, una meta: il Mortoe, quindi, la morte. A determinare i loro pensieri, e non potrebbeessere diversamente, è la potenza della morte, davanti alla quale tuttele forze umane si dimostrano troppo deboli. Nella loro prospettiva,può esserci solo un’interpretazione dell’evento: Gesù è morto e,quindi, con Gesù, anche la loro vita è finita.

Arrivate al sepolcro, le cose sono affatto differenti. Un angelo attendele donne e dice loro: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù,che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato (...) Egli è

Meditazione

risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete" (Mt28,5-7).

Dio è qui. Sa, prevede che la ricerca disperata condurrà le donne alsepolcro. Perciò si è affrettato a precederle. In forma di angelo,attende le donne nel luogo di morte, per riportarle sulla via che

conduce alla vita.

“Non temete!“ Non sono soloparole belle, ma prive diconseguenze. Ma sono paroleche si riferiscono a un eventeche cambia la realtàradicalmente. Poiché Dio,nella lotta contro le potenzedel male, che sembrano avereil predominio su questomondo, interviene e,ridestando Gesù, toglie allamorte il suo potere; perciònon c’è più motivo di farsispaventare dalle potenze delladistruzione.

A Pasqua, le condizioni del mondo vengono regolate in modocompletamente nuovo. Adesso è vero che la morte è mortale. La vitaè eterna. La morte passa. La vita resta.

Ma ciò ha conseguenze decisive per la nostra vita. Perché, se ilCrocifisso muore; se qui è stata infranta la legge del mondo; se l’odio,la fede piccina e il rinnegamento, anzi, se la stessa morte non hannopiù l’ultima parola, ma se a imporsi è l’amore di Dio, e proprio questodice il messaggio pasquale; se Dio stesso, qui, è intervenuto afferrandoi raggi dell’ingranaggio del mondo, cambiandogli verso, allora ilpotere delle tenebre è effettivamente fuori gioco.

4

Meditazione

5

Questa certezza è il fondamento della gioia pasquale. E, in talecertezza, è fondato, al tempo stesso, il nostro non farci più svantaree paralizzare dai generatori di paura, che sono nel mondo. Per quantopossano imperversare con i loro gesti di minaccia, noi sappiamo chela vita, che Dio ci dona e in cui ci manda, non può esserci tolta da loro.

Come le donne, la mattina di Pasqua, anche noi non siamo alla fine,ma all’inzio della vita che Dio ha pensato per noi. Come personepasquali, siamo chiamati a vivere, e siamo resi capaci di farlo, la realtàdella vita nuova, l’inizio della fine della morte, in mezzo questomondo; e pertanto a controbattere, con costanza e passione, a coloroche parlano la lingua della non riconciliazione, dell’odio e delraffreddarsi dell’amore. Possiamo avviarci verso la vita, perchésappiamo con certezza questo: Gesù vive. Perciò “Non temete. IlSignore è risorto. Egli è veramente risorto!“

Cordiali saluti,

il Vostro Pastore Dr. Jens-Martin Kruse

Meditazione

6

Vita di comunità

Vita di comunità

“È una gioia”, ha detto qualcuno, in questi giorni, riassumendo ciò checontraddistingue la nostra vita di comunità. Con gratitudine, gioia estupore, sperimentiamo quanti eventi, incontri e culti d’Avvento, diNatale e della Settimana di preghiera, ricchi di contenuto, sianopossibili nella nostra piccola comunità.

Avvento: comincia, ogni anno, col culto delle famiglie, la I Domenicad’Avvento, in cui, questa volta, abbiamo introdotto la nuova Bibbia diLutero. Il canto degli inni d’Avvento, che è seguito, guidato dal direttordel nostro coro, Lorenzo Macrì, è ormai una tradizione che rallegragrandi e piccini allo stesso modo.

Il nostro periodo d’Avvento è caratterizzato da molto stare insieme:al caffè di ringraziamento per gli zelanti volontari del Bazar; durantele meditazioni sotto la stella; nelle prove per la drammatizzazione delpresepio; nelle celebrazioni dell’Avvento nelle riunioni di vicinato;nel pranzo di Natale per i nostri poveri; nel decorare l’albero di Natale,in occasione del culto delle famiglie, la IV Domenica d’Avvento. Comenei due anni passati, il magnifico albero è stato un dono di cuiringraziamo di cuore l’Ambasciatore Schavan!

Natale vede sempre il presepio vivente, la drammatizzazione dellanatività, recitata dai bambini nel primo culto del 24 dicembre.Quest’anno, durante la drammatizzazione, pastori e re magi, già incammino verso la stalla di Betlemme, hanno agito in conformità conl’amore di Dio e hanno dato i doni per il Bambinello ai bisognosiincontrati per via. Il tutto è stato recitato in modo suggestivo e haportato la comunità al centro del messaggio di Natale.

7

Vita di comunità

E poi i bambini sono stati invitati ad andare davanti, alla mangiatoia,e per grandi e piccini, in quel momento, è stato Natale!

Appena finito il periodo natalizio, comincia la Settimana di preghieraper l’unità dei cristiani; che, in effetti, va dal 18 al 25 gennaio. Ma giàda anni una settimana non basta più per far fornte ai numerosi inviti.E quindi la nostra comunità ha vissuto due settimane piene dipreghiere ecumeniche, culti, incontri e conferenze. Al centro,quest’anno, ci sono state queste parole, tratte dalla II Lettera aiCorinzi: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”.

Tra gli eventi speciali, connessi con il ricordo del V centenario degliinizi della Riforma, che si celebra quest’anno, c’è l’”Itinerario a tappeeuropeo”, che abbiamo ospitato il 18 gennaio 2017. Si tratta di unpiccolo coordinamento, con sede nell’Ambasciata di Germania pressola S. Sede, che ha preparato il programma in modo accurato,competente e ricco d’idee.

Il punto di partenza è stato costituito dalla partecipazione all’udienzagenerale di Papa Francesco, nell’Aula Paolo VI. Nel suo discorso, ilPapa ha avuto parole molto incoraggianti e orientative: “Cari fratellie sorelle, la vostra tappa a Roma è un importante segno ecumenico, cheesprime la comunione raggiunta tra noi attraverso il cammino didialogo nei decenni scorsi. Il Vangelo di Cristo è al centro della nostravita e unisce persone che parlano lingue diverse, abitano in Paesi diversie vivono la fede in comunità diverse. (...) In Europa questa comune fedein Cristo è come un filo verde di speranza: apparteniamo gli uni aglialtri. Comunione, riconciliazione e unità sono possibili.”Dopo l’udienza, la nostra piccola delegazione, di cui facevano parteanche la Presidente Annette Kurschus (Bielefeld) e il Vicepresidentedell’Ufficio Ecclesiastico dell’EKD, Dr. Thies Gundlach, ha partecipato

8

Vita di comunitàalla preghiera di mezzogiorno e al pranzo nella parrocchia cattolicadi S. Maria dell'Anima, dove sono stati ricevuto cordialmente dalRettore Brandmayr, che ha mostrato loro la chiesa e la casa.

(c)RomanoSiciliani

9

Vita di comunitàPassando per la Chiesa di S. Maria del Popolo, gli ospiti sono giuntinella nostra Chiesa del Cristo, dove c’era una mostra piccola, masignificativa, di documenti e oggetti, che andavano da quelli di Luteroe di Papa Leone X alla Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina dellaGiustificazione e al calice da S. Cena che Papa Francesco ha donatoalla nostra comunità, in occasione della sua visita, il 15 novembre2015, fino al documento “Dal conflitto alla comunione”.

(c) Romano Siciliani

1010

Alle h. 18, il Prof. Dr. Wolfgang Thönissen, Direttore dell’istituto distudi ecumenici “Adam Möhler” di Paderborn, ha tenuto unaconferenza, vivace e stimolante, sul cammino fatto dalle Chiese in 50anni di dialogo ecumenico.

(c) Romano Siciliani

Al termine, abbiamo celebrato un culto ecumenico, grande e solenne,per l’inizio della Settimana di preghiera, in cui, per la prima volta aRoma, è stata usata la liturgia di Lund. Il culto è stato concelebratocoi Rettori Brandmayer und P. Dartmann, SJ, S. Em. Il Cardinal Koch,la Presidente Kurschus, il Vescovo luterando di Turku, Kalliala, ilVescovo cattolico di Helsinki, Sippo, e il Metropolita ortodosso Elia.

Per la parte musicale, la funzione, che era al motto di “Dal conflittoalla comunione”, si è avvalsa del contributo dei cori del Collegio

Vita di comunità

1111

Germanico e Ungarico, del nostro coro e di quello della Cattedrale diHelsinki.

(c) Romano Siciliani

Le prediche sonostate tenuta dallaPresidente Kurschuse dal Cardinal Koch.Alla comunità riunitanella chiesa pienazeppa, Kurschus hacommentato il testodella settimana di

Vita di comunità

12

preghiera, II Corinzi 5,14-20; Koch ha spiegato, in modo fine edecumenico, la parabola del figliol prodigo, ossia del figlio perduto.

A conclusione di questa giornata, bella e ricca di eventi, c’è stata unacena comune nella Sala della Comunità. Al team, guidato da MarionSchulz, che ha preparato la cena, vanno i nostri complimenti. Perché,benché i commensali fossero molti di più di quelli attesi, tutti si sonosaziati e, nei molti dialoghi e incontri, in quell’atmosfera cordiale, siè approfondita la comunione ecumenica.

L’ecumenismo vive di preghiera comune e della comunanza nella fede,di fiducia e di amicizie. Ogni anno, si aggiungono incontri e contattinuovi. Tra queste esperienze positive c’è, quest’anno, l’invito deiCappuccini a partecipare a una funzione ecumenica a S. GiovanniRotondo.

Siamo molto grati della comunione maturata, che, da lungo tempo,unisce la nostra comunità a molti altri cristiani di questa città. Ciòvale in modo particolare

- per i Benedettini di S. Paolo Fuori le Mura, con abbiamo unlegame di amicizia annoso e dove, il 20 gennaio, abbiamocelebrato un culto ecumenico;

- per la comunione con le altre Chiese protestanti del gruppo “Churches Together”, con cui, il 22 gennaio, abbia celebrato un culto in inglese nella nostra Chiesa, in cui la Pastora Christa Hunzinger (Amburgo) ha tenuto una predica squisita;

Vita di comunità

13

- e soprattutto per P. Antonio Truda e la parrocchia di S. Priscasull’Aventino: l’intensa vicinanza nella fede e il cordiale stareinsieme al termine, sono tra i tesori ecumenici più pregiati!

Ma l’ecumenismo necessita anche sempre di approfondimento delsapere e delle conoscenze. Proprio nel senso dell’educazioneecumenica, in queste settimane ci hanno arricchito due bellissimeconferenze: l’11 gennaio 2017 il Prof. Vogel (Roma) ha trattato le 95Tesi di Lutero; il 30 gennaio, la Prof.ssa Nüssel (Heidelberg) haanalizzato l’importanza di Lutero per l’ecumenismo.

A conclusione di questa settimana di preghiera per l’unità deicristiani, intensa e importante, il 25 gennaio 2017 ha avuto luogo, dinuovo, una funzione ecumenica nella Basilica di S. Paolo Fuori leMura, in cui Papa Francesco, nel suo discorso, ha sollecitato tutti icristiani, “dopo secoli di divisioni”, a “proclamare il vangelo dellariconciliazione in parole e opere, a vivere e testimoniare un’esistenzariconciliata.”

Non dobbiamo “vivere più per noi stessi”, ha detto Papa Francesco,“ma ad immagine di Cristo, per Lui e secondo Lui, col suo amore e nelsuo amore. Per la Chiesa, per ogni confessione cristiana è un invito anon basarsi sui programmi, sui calcoli e sui vantaggi, a non affidarsialle opportunità e alle mode del momento, ma a cercare la viaguardando sempre alla croce del Signore: sta lì il nostro programmadi vita.”

Ciò che abbiamo vissuto nell’ecumenismo, in fatto di vicinanza ecomprensione, con Papa Francesco, è molto promettente e dàl’impronta decisiva alla forma dell’Anno della Riforma 2017. Di questopossiamo davvero essere grati di cuore!

Vita di comunità

14

Questo nuovo slancio ecumenico si è avvertito anche nell’incontro trala delegazione del Consiglio dell’EKD (Chiesa Evangelica in Germania),guidata dal Vescovo Bedford-Strohm, e Papa Francesco, avvenuto il6 febbraio 2017, nel Palazzo Apostolico.

Nel suo discorso, il Presidente dell’EKD Bedford-Strohm ha espressogratitudine “perché, dopo tanto tempo, in cui ci sono state ostilità econdanne reciproche, possiamo meditate e celebrare solennementequesta data (cioè il 2017) come festa comune di Cristo. Il rimando aGesù Cristo e alla giustificazione del peccatore, da lui operata, fu, 500anni fa, l’intenzione decisiva dei riformatori (Solus Christus); essa è,ancora oggi, l’obiettivo più alto di ogni organizzazione dell’Anno dellaRiforma.”

Il Presidente del Consiglio dell’EKD ha donato al Papa un’edizionespeciale della neo-rivista Bibbia di Lutero.

Nel suo discorso, Papa Francesco ha sottolineato che l’annocommemorativo 2017 offre l’opportunità “di compiere un ulteriore

Vita di comunità

15

passo in avanti, guardando al passato senza rancori, ma secondo Cristoe nella comunione in Lui, per riproporre agli uomini e alle donne delnostro tempo la novità radicale di Gesù, la misericordia senza limiti diDio: proprio ciò che i Riformatori ai loro tempi volevano stimolare.“

Al termine, Papa Franceso ha rimarcato con forza: “In modo avvedutooccorre che ci impegniamo, con preghiera insistente e con tutte le forze,a superare gli ostacoli ancora esistenti, intensificando il dialogoteologico e rafforzando la collaborazione tra noi, soprattutto nelservizio a coloro che maggiormente soffrono e nella custodia del creatominacciato.”

Dopo l’incontro, cordiale e franco, con Papa Francesco, e dopo uncolloquio teologico specialistico col Card. Koch, ha avuto luogo aPalazzo Cesi una grande conferenza stampa.

Vita di comunità

16

Poi tutti la delegazione dell’EKD è stat invitata a pranzo dal Card. Marxe, nel pomeriggio, ha visitato gli scavi sotto S. Pietro.

La sera, infine, la nostra comunità e la delegazione dell’EKD hannocelebrato insieme il culto con S. Cena nella nostra chiesa. Il Presidentedella Chiesa del Palatinato, Christian Schad (Spira) ha cominciato lasua predica con questa domanda: “C’è qualcosa di più bello, nel tempodell’Epifania dell’Anno della Riforma, e dopo gli incontri,ecumenicamente ricchi, di oggi, con Papa Francesco e il Card. Koch, checelebrare un culto, qui, nella Chiesa del Cristo della ComunitàEvangelica Luterana di Roma?!“Tutti i presenti hanno potuto rispondere “sì” con cuore onesto e grato.

Questa giornata, ricca di eventi, si è chiusa con una cena italiana, didiverse portate, nella Sala della Comunità, cui hanno partecipato ilConsiglio dell’EKD e il Consiglio di Chiesa. Di nuovo, la nostracomunità si è caratterizzata per ospitalità e per la cena squisita.

Il gioved di questa settimana, la Comunità di Sant'Egidio ha celebratoil 49° anniversario della sua fondazione con una funzionenell’affollatissima Basilica di S. Giovanni in Laterano. La predica èstata tenuta da S.E. Mons. Becciu.

Al termine della settimana, un momento ecumenico saliente: venerdì10 febbraio 207, l’Istituto patristico “Augustinianum”, dell’UniversitàLaternanense, ha conferito per la prima volta, in una solennitàaccademica col Prof. Dr. Dr. h..c. mult. Christoph Markschies, unalaurea honoris causa a un teologo evangelico.Il Prof. Markschies, nella sua “lectio magistralis”, ha ringraziato peril riconoscimento con una lezione sul tema “Il Lutero cattolico - invito

Vita di comunità

17

a incontrare un Agostiniano”.

Sabato 11 febbraiio 2017 il Prof. Markschies ha presentato, nel corsodi un incontro letterario all’Ambasciata di Germania presso la S. Sede,

il libro fresco di stampa “Weckruf Ökumene: Was die Einheit derChristen voranbringt” [L’appello a svegliarsi dell’ecumenismo: checosa porta avanti l’unità dei cristiani], scritto dal Card. Kasper dalVescovo Wilkens, in cui i due prelati offrono indicazioni importantiper i passi ulteriori sulla via dell’unità dei cristiani.

A conclusione di una settimana così abbondante di risultati, DomenicaSeptuagesimæ abbiamo celebrato il culto con S. Cena, nella nostrachiesa, insiem col Prof. Markschies e i suoi ospiti. Già da molto tempoera previsto che, nella nostra serie dedicata a “La Riforma e la Musica”,al centro del culto ci fosse l’inno battesimale di Lutero “Christ, unserHerr, zum Jordan kam” [Cristo, nostro Signore, andò al Giordano]. Connostra gioia, il Prof. Markschies si è assunto il compito di spiegare

Vita di comunità

quest’inno, che al primo impatto risulta ostico, e ci ha fatto dono delsuo commento in una predica ricca di contenuto e molto profonda.

La nostra comunità e il Prof. Markschies hanno un legame d’amiciziadi molti anni; per noi tutti è un grande arricchimento avere sempredi nuovo il piacere delle sue prediche.

Queste tante esperienze, magnifiche, delle settimane passate sonocome un vento caldo alle spalle che ci infonde forza ed energia per lanostra vita di comunità.Ci sono ancora molte cose belle e stimolante, che varrà la penascoprire, nelle settimane venture.

Desidero qui accennare al culto del 2 aprile 2017, con cui celebreremoi 200 anni della nostra Comunità.Mi rallegro all’idea degli incontri e dei colloqui che avrò con voi, nellesettimane prossime, nella nostra comunità. Vi saluto cordialmente,

Vostro Pastore Dr. Jens-Martin Kruse

Vita di comunità

1818

19

Vita di comunità

Un riconoscimento speciale

Cara Comunità,

Giovedì 27 ottobre 2016 il Consiglio di Chiesa ha potuto parteciparea una manifestazione, molto bella e solenne, dell’Ambasciata diGermania presso la S. Sede. Ve ne riferisco volentieri, perché si trattadi un evento molto particolare anche per la nostra comunità.

Quella sera,l ’ A m b a s c i a t o r eSchavan, in unacerimonia solenne, haconferito la Croce alMerito dellaRepubblica Federale diGermania al CardinalKoch, Presidente delPontificio consiglio perl’unità dei cristiani, e alnostro Pastore Dr.Jens-Martin Kruse.L’onorificenza è stata

conferita il 13 settembre 2016 dal Presidente Joachim Gauck ai dueteologii per i loro meriti ecumenici.

L’Ambasciatore Schavan, nella motivazione, ha evidenziato, nel casodel nostro Pastore, l’attività speciale al servizio dell’ecumenismo e loha definito il volto della Chiesa evangelica luterna di Roma, con altoprestigio nella sua comunità, nella Chiesa locale romana, nella Curiae presso la S. Sede, dove è diventato un interlocutore ricercato.

19

L’Ambasciatore Schavan ha concluso la laudatio con queste parole:“Il Pastore Kruse, con la sua attività, è una fortuna per l’ecumenismoa Roma“.

Il Pastore Kruse, nel suo discorso di ringraziamento, ha accennato almomento ecumenico speciale, prezioso, che abbiamo potuto viverecome mettersi in cammino, come nessuno avrebbe potuto pensareche fosse possibile. E ha sottolineato che la nostra comunità è incammino già da tempo su questa traccia ecumenica e che per noi, aRoma, l’ecumenismo è normalità della vita quotidiana.

Il Pastore Kruse ha così descritto la peculiarità di quest’onorificenza:che essa rende onore a tre grandezze che, di solito, non sinotanomolto: una piccola comunità evangelica; il temadell’“ecumenismo“ e il luogo di Roma.

E così il nostro Pastore può irradiare con lo splendore diquest’onirificenza, conferita dalla massima istanza politica dellaRepubblica Federale di Germania, la nostra comunità. Lo ringraziamoanche per questo gesto mdoesto e grandioso; siamo fieri di lui e glifacciamo le nostre felicitazioni per quest’alta onorificenza al merito.

Nel nome della Comunità e del Consiglio di Comunità

Prof. Dr. Wolfram Thomas

Vita di comunità

20

21

Serie di conferenze “1517-1817-2017” –“L’apostolo Paolo e Martin Lutero“

Tutti i grandi teologi della Chiesa antica e del Medio Evo sonodiventati tali studiando Paolo. Le sue lettere sono gli scritti più antichidel Nuovo Testamento e il suo annuncio è l’espressione più autorevoledella fede cristiana. In questa tradizione è anche Martin Lutero che,come professore di Esegesi Biblica, studiando le epistole paoline, e inspecie la Lettera ai Romani, in modo intenso e approfondito, riscoprìil messaggio liberatorio della giustificazione dell’essere umanosoltanto mediante la fede, facendone poi il centro del suo annuncio edella sua opera.

“Paolo e Lutero“: riflettere sul loro rapporto reciproco, conduce alcuore della teologia cristiana. In questo tema confluiscono prospettivestoriche ed esegetiche, spirituali ed ecumeniche.Questioni e aspetti importanti sono: com’è giunto Lutero alla suacomprensione fondante della teologia paolina? Lutero, nella suainterpretazione di Paolo, lo ha compreso con esattezza? Qualeimportanza ecumenca viene all’interpretazione di Paolo, data daLutero, e in quale modo i cristiani possono accertarsi dell’annunciodi Paolo per la loro fede, annuncio che ha il potere di unirli tutti?

È con particolare gioia che informiamo che il Prof. Dr. Jens Schröter,amico della nostra comunità da molti anni, Domenica 19 marzo2017 prima predicherà, durante il culto, sull’importanza dellateologia neotestamentaria per la nostra fede e, dopo il culto, terrà unaconferenza, in cui svilupperà,, appunto, il tema “L’apostolo Paolo eMartin Lutero“.

Anno della Riforma

22

Anno della Riforma

Il Prof. Dr. Jens Schröter ha studiatoTeologia Evangelica a Jena, Amburgoe Heidelberg. Conseguita la laureanel 1992, ha ottenuto l’abilitazioneper il Nuovo Testamento nel 1996.Dopo aver insegnato ad Amburgo eLipsia, nel 2008 è stato chiamato all’Humboldt-Universität di Berlino. Trale sue pubblicazioni importanti, cisono libri come “Jesus und dieAnfänge der Christologie“ [Gesù e gliinizi della cristologia], “Jesus vonNazaret. Jude aus Galiläa – Retter derWelt“ [Gesù di Nazareth. Ebreo di

Galilea, Salvatore del mondo] e “Nehmt – esst und trinkt. DasAbendmahl verstehen und feiern“ [Prendete - mangiate e bevete. LaComprendere e celebrare la S. Cena]. Sta preparando un commentoteologico alla Lettera di Paolo ai Romani.

Vi invitiamo sentitamente, per la serie di eventi“1517-1817-2017“ alla conferenza del

Prof. Dr. Jens Schröter(Berlino)

“L’apostolo Paolo e Martin Lutero“Domenica 19 marzo 2017

h. 11.30Chiesa luterana di Roma, via Sicilia 70

23

Anno della RiformaRiforma e Musica

Concerto della Riforma in spirito ecumenico

La musica di questo concerto si basa su due testi, che rappresentanoforme espressive importanti di devozione evangelica e cattolica:l’inno di Martin Lutero “Ein feste Burg ist unser Gott“ [È salda roccail Signor] e l’inno medioevale “Stabat Mater“, che canta il dolore dellaMadre di Gesù per il Crocifisso.

Nel Concerto della Riforma, cui vi invitiamo sentitamente sabato25 marzo 2017, alle h. 20 nella Chiesa luterana di Roma, in viaSicilia 70, le due tradizioni risuonano nelle opere di Max Reger(1873-1916) e di Giovan Battista Pergolesi (1710-1736), facendodel concerto un evento ecumenico.

Per primo suonerà Jörg Walter,specialista di musica sacra con lamassima qualifica accademica e Kantordella comunità evangelica di Berlino-Frohnau; eseguirà la Fantasia perOrgano di Max Reger „Ein feste Burgist unser Gott“ (op 27.).Quest’inno, “È forte rocca il Signor“, èancora oggi uno dei corali più conosciutidi Lutero. Con la sua promessa delmessaggio di consolazione del Vangeloo,esprime l’idea centrale di Lutero e, al

tempo stesso, simboleggia le affermazioni basilare della fedeevangelica.

24

Anno della RiformaLa Fantasia per Organo di Max Reger si può considerareinterpretazione, congeniale e appassionata, dell’inno di Lutero. Ogniverso dell’inno è interpretato da Reger musicalmente. Composequest’opera imponente della letteratura organistica in tre giorni delgiugno del 1898. Il suo insegnate di pianoforte e organo di allora,scrisse, a proposito di questa fantasia: “Percepii chiaramente che eranosuoni di un’energia inflessibile, di una maestà e sacralità grandiose, taliche non erano state più ideate da spirito mortale dai tempi di JohannSebastian Bach“.

Nella seconda parte del Concerto della Riforma, l’Orchestra da Cameradi Frohnau, diretta da Jörg Walter, eseguirà lo “Stabat Mater“ perSoprano, Contralto e Archi di Giovanni Battista Pergolesi.

Si tratta dell’ultima composizionecompleta di Pergolesi, composta pocoprima della sua morte prematura, a 26anni. La musica commuove ancora oggiper il dolore, profondamente sentito,di Maria per suo Figlio crocifisso.

Anche Johann Sebastian Bach fu impressionato da quest’opera.Elaborò lo “Stabat Mater“, facendone la cantata “Tilge, Höchster,meine Sünden“ (“Annienta, Altissimo, i miei peccati“, BWV 1083),che sarà eseguita dai musicisti di Frohnau nel culto di DomenicaLaetare, 26 marzo 2017, alle h. 10.

25

Anno della Riforma

Riforma e MusicaCulto con cantata

Oggi è ampiamente diffusa l’idea che Maria non abbia praticamentealcuna importanza, nella devozione evangelica. Maria sarebbe statacancellata dagli inni e dalle prediche, nella Chiesa evangelica, perdifferenziarsi così dalla devozione mariana cattolica.

È vero che la Chiesa evangelica si è rifatta alla tradizione cristiana,facendo di nuovo della Bibbia l’unico parametro. Ma non si è maisganciata dalla tradizione cristiana comune. È vero che ha posto alcentro soltanto Gesù Cristo, ma ha considerato nella giustiza anchela “nuvola dei testimoni“ (Ebr. 12, 1), in cui Maria ha un posto speciale.Tutto questo è chiaro, per esempio, nel commento di Lutero alMagnificat di Maria e anche nella canta di Bach “Tilge, Höchster, meineSünden“ [Annienta, Altissimo, i miei peccati].

Johann Sebastian Bach (1685-1750) non venne mai in Italia, ma siconfrontò intensamente con le opere di compositori italiani. Eseguìopere di Palestrina ed elaborò concerti di Vivaldi. Bach conobbe lo“Stabat Mater“ di Giovan Battista Pergolesis (1710-1736) grazie a unacopia manoscritta e, tra il 1745 e il 1747, sostituì il testo latino conuna parafrasi tedesca del salmo 51.

Questo salmo è uno dei sette salmi detti penitenziali e comincia conle parole: “O Dio, considerami nella tua grazia, per tua bontà, eannienta i miei peccati, per tua grande misericordia.“

26

Bach adattò la musica al nuovo testo ed effettò delle modifiche; ma,nel complesso, ha lasciato intatta la musica di Pergolesi.

La cantata di Passione“Tilge, Höchster, meineSünde“ sarà eseguita daimusicisti e dai solisti diBerlino-Frohnau, direttida Jörg Walter, duranteil culto di Domenica 26marzo 2017.

Nella predica, il Prof. Dr. Notger Slenczka (Berlino) apprfondirà iltema “Il ruolo di Maria e la Riforma“

Vi invitiamo alculto con caantat

“Tilge, Höchster, meine Sünden“adattamento dello “Stabat Mater“ di Pergolesi

direzione di Jörg Walterpredica del Prof. Dr. Notger Slenczka

Domenica Laetare, 26 marzo 2017 h. 10Chiesa luterana di Roma

Anno della Riforma

27

Culto del Bicentenario“200 anni di culto evangelico a Roma“

Novembre 1817: per ricordare l’inziio della Riforma, 300 anni prima,un gruppetto di cristiani evangelici celebra, per la prima volta a Roma,un culto evangelico. Ancora senza pastore, al riparo di una casaprivata. Volantini, diffusi al Caffè Greco, avevano invitato i cristianievangelici di lingua tedesca a partecipare a questo culto.

Uno dei partecipanti espresse la speranza che i suoi nipoti, cent’annidopo, potessero celebrare i loro culti e ricordare la Riforma in unapropria chiesa, a Roma.Chi, allora, avesse considerato solo quel che che vedevano gli occhi,non avrebbe potuto far altro che concludere che sarebbe stato

Anno della Riforma

28

Anno della Riformaimpossibile. Siamo troppo piccoli, avrebbe pensato; non abbiamoalcun influsso e neanche alcun potere. Un inizio senza futuro, dunque?No. Questo primo culto evangelico a Roma fu, piuttosto, un segno disperanza ed espressiione della fede che Dio chiama a sé i piccoli e ideboli (Mc 10, 13-16) e che può trarre cose grandiose e prodigioseda inizi modesti.

Anche dopo duecento anni, impressionano il coraggio e la fiducia nellafede di questa piccola schiera evangelica, che, nella Roma dell’Annodel Signore 1817, cercava, in condizioni esteriori ardue, di dareesperessione alla propria fede.

Ricordando questi inizi, e pieni di gratitudine per tutto ciò che si èsviluppato, nella nostra comunità, per quanto riguarda la vitacristiana nella fede, Domenica Iudica, 2 aprile 2017, vogliamocelebrare un culto solenne nella Chiesa luterana.

29

Anno della RiformaÈ per noi un onore e una gioia speciali che celebri il culto con noi epredichi il Presidente del Consiglio della Chiesa Evangelica inGermania (EKD), Vescovo Prof. Dr. Heinrich Bedford-Strohm.

Dopo una lunga attività come docente di Teologia Sistematica e diQuestioni Teologiche Attuali, Heinrich Bedford-Strohm è stato eletto,il 30 ottobre 2011, Vescovo della Chiesa Evangelica Luterana diBaviera e, dall’11 novembre 2014, è anche Presidente del Consigliodell’EKD.

Nel suo libro “Funkenflug – Glaube neu entfacht“ [Volo di scintille -la fede riaccesa], Heinrich Bedford-Strohm spiega che cosa dàl’impronta alla sua fede e in che cosa vede i compiti importanti dellaChiesa: “Che spieghiamo una nuova forza irraggiante spirituale è, perme, la chiave per rinnovare la Chiesa. Discussione sulla sua struttura,strategie di pianificazione e programmi per tenere i membri di chiesalegati alla comunià hanno la loro ragion d’essere. Ma l’elementodecisivo si trova più in profondità.

30

Anno della RiformaPerché le persone devono percepire la nostra passione; devono vedereche noi stessi siamo entusiasti dell’annuncio che vogliamo trasmettereagli altri. (...) L’entusiasmo, nessuno può “produrlo“. Il direttivo dellaChiesa non può ottenerlo con l’organizzazione né può ordinare diaverlo. L’entusiasmo viene, etimologicamente, dando spazio allo spirito;viene se noi ci contagiamo gli uni gli altri; se non teniamo nascostodietro una montagna quale gioia sia essere cristiani. Invece, dovremmotornare a osare, a esprimere quale forza venga dal messaggio di cui noistessi viviamo.“ (p. 145).

Siamo molto lieti di poter festeggiare questo giorno anche con FrèreAlois, Priore della Comunità di Taizé. La musica del culto sarà eseguitadal gruppo di ottoni “Gloria Brass“ (Monaco), diretto da DieterWendel (specialista in direzione di musica sacra e Direttore delsettore musica per ottoni della Chiesa regionale).

Vi invitiamo sentitamente alCulto del Bicentenario

“200 anni di culto evangelico a Roma“

Predica del Presidente del Consiglio dell’EKD eVescovo della Chiesa di Baviera

Prof. Dr. Heinrich Bedford-Strohm

Domenica Iudica, 2 aprile 2017 h. 10Chiesa luterana di Roma, via Sicilia 70

31

Anno della Riforma

“Leggiamo Lutero““Dell’autorità secolare, fino a qual punto

le si debba ubbidienza“ (1523)

Mercoledì 5 aprile 2017h. 18-19Casa della ComunitàVia Toscana 7

Dopo il suo ritorno dalla Wartburg, nella primavera del 1522, unavolta a Wittenberg Lutero ebbe occasione di occuparsi dellaconcezione dei compiti e dei limiti dell’autorità secolare. E ci furonole esperienze con la riorganizzazione della vita ecclesiastica e socialedi Wittenberg. Al tempo stesso, però, ci furono anche resistenze, trale autorità religiose e mondane, provocate da questi sforzi di riforma.

L’occasione di redigere questo testo venne dal mandato del DucaGiorgio di Sassonia che, nel novembre del 1522, proibì la diffusionee la vendita del Nuovo Testamento, tradotto da Luterom, e cheintimava di consegnare gli esemplari già venduti, entro il Natale 1522,contro rimborso del prezzo di acquisto.

Già dal titolo dello scritto, “Dell’autorità secolare, fino a qual punto lesi debba ubbidienza“, si annuncia questo confronto concreto, in cuisi citano espressamente, riguardo alla trattazione del tema, anche ilimiti riferiti all’autorità.

32

Anno della RiformaA guidare l’argomentazione di Lutero è la distinzione importante deidue regni, ossia dei due governi di Dio: “Qui dobbiamo ripartire i figlidi Adamo e tutti gli esseri umani in due gruppi: i primi nel regno di Dio,agli altri nel regno del mondo. Coloro che appartengono al regno di Diosono tutti coloro i retti credenti in Cristo e sotto Cristo. Perché Cristo èil re e il Signore nel regno di Dio. (...) Questa gente non necessita né dellaspada né della giustizia secolare. E se tutto il mondo fosse di retticristiani, cioè di retti credenti, allora non sarebbe necessario né utilealcun principe, re, signore, spada né diritto. Poiché a che cosadovrebbero mai servire, dato che avrebbero nel cuore lo Spirito Santo,che insegnerebbe loro e farebbe sì che nessuno commettesse ingiustizia(...)

Appartengono al regno del mondo o sono sotto la sua legge tutti coloroche non sono cristiani. Poiché qui pochi credono e la minoranza sireputa cristiana, così che non resiste al male, anzi, fa essa stessa il male,Dio creato un governo diverso, per questo stato fuori di quello cristianoe fuori dal regno di Dio, assoggettandoli alla spada, così che, anche selo volessero, non possano operare la loro malvagità, e se lo fanno, checiò non avvenga senza timore, né possano farlo in pace e con successo.“

Lutero chiede di distinguere accuratamente tra i due governi di Dio:“uno, che rende pii; l’altro, che crea pace esteriormente e che impediscele opere malvagie. Nessuno dei due è sufficiente senza l’altro, nel mondo.“

Il prossimo testo che leggeremo di questa serie sarà, il 10 maggio2017, “Il Grande Catechsimo“ di Lutero (1529).

33

“È compiuto“ - introduzine alla “Passionesecondo Giovanni“ di Johann Sebastian Bach

La “Passione secondo Giovanni“ di Johann Sebastian Bach (BWV 245)è, come la “Passione secondo Matteo“ e l’“Oratorio di Natale“, unadelle grandi opere, profondamente commoventi, della musica sacra.

Tra le peculiarità della musica bachiana c’è che commuove anchecoloro che non conoscono quasi per nulla la storia della Passione diGesù. Si può ascoltare la musica e considerarla bella, senza che perquesto occorrano educazione musicale, conoscenze teologiche o fedepersonale. Questo è il grande punto di forza delle “passioni“ di Bach:per mezzo della sua musica, vengono almeno in contatto con la Bibbiae la fede persone che, altrimenti, non hanno con esse alcun rapporto.Ma, al tempo stesso, le “passioni“ di Bach dispongono di una strutturamusicale molto complessa e di una capacità di formulare affermazioniteologiche, ponderate e meditate, che, se fatte oggetto di riflessione,possono aiutare a ripensare il significato, per la propria fede, dellasofferenza e della morte di Gesù.

Su impulso della nostra comunità e come contributo all’Anno dellaRiforma a Roma, la “Johannes Passion“, la “Passione secondoGiovanni“ di Johann Sebastian Bach, sarà eseguita, durante laSettimana Santa, all’Auditorium Parco della Musica, sotto la direzionedi Sir Antonio Pappano.

Per introdurci alla “Johannes Passion“, e ai suoi aspetti teologici emusicali, inviamo a un laboratoio con discussione, a cura delPastore Dr. Kruse, venerdì 7 aprile 2017 alle h. 19 nella Casa dellaComunità, Via Toscana 7.

Anno della Riforma

34

Musica sacra

Joseph Haydn: Missa in Angustiis – “Messa diNelson Messe“ 9 aprile 2017

Domenica 9 aprile 2017 alle h. 11.30 nella nostra Chiesa, il nostroCoro e la Nova Amadeus Chamber Orchestra eseguiranno, sotto la

direzione del M° Lorenzo Macrì, la “Messa di Nelson“ di Joseph Haydn.

© Romano Siciliano

Haydn (1732-1809) scrisse questa messa, nell’estate del 1798, per ilPrincipe Esterházy, suo committente e mecenate per molti anni. Come

35

Musica sacradice il suo vero nome, “Missa in angustiis“, “Messa in angustie“, l’operafu composta in un periodo difficile, quello delle guerre napoleoniche.

Il soprannome è dovuto alla circostanza che l’ammiraglio britannicoHoratio Nelson, tornando vittorioso dalla battaglia navale di

Alessandria, in cui aveva sconfitto la flotta francese, fece visita alPrincipe Nikolaus II Esterházy.

Ma l’aneddoto secondo cui Haydn avrebbe appreso della vittoria diNelson sui francesi mentre era occupato a comporre la messa,appartiene al regno della fantasia e non della verità. Certo è che Haydneseguì la messa per la prima volta il 23 settembre 1798, giorno

36

Culti della Settimana Santa

Culti speciali della Settimana Santa 2017

La Domencia delle Palme cominciala Settimana Santa, durante laquale seguiremo la via di Gesù coni nostri culti.

● La Domenica delle Palme celebriamo un culto delle famiglie conrami di palma.

● Il Martedì, su invito della Comunità di Sant'Egidio, ricordiamo lepersone che, l’anno scorso, sono state uccise a causa della lorofede. Il vespro ecumenico comincia alle h. 17.30 nella Basilica diS. Maria in Trastevere.

● Il Mercoledì mediteremo sulla Passione di Gesù durante la ViaCrucis ecumenica delle Chiese del nostro quartiere. Si parte alleh. 19.30 dalla Chiesa di S. Camillo de Lellis, Via Sallustiana 24.

● Giovedì Santo Gesù celebra l’Ultima Cena insieme coi discepoli;poi, pieno di angoscia mortale, prega nell’Orto di Getsemani.

● Vogliamo dare una forma speciale, a questa giornata: alle h. 19,celebriamo nella nostra Chiesa un culto con confessione e S. Cena.

37

● Venerdì Santo è completamente dedicato a meditare sullaPassione e morte di Cristo. Alle 10 si terrà un culto dipredicazione; alle h. 15 seguirà una meditazione nell’ora dellamorte di Gesù, in italiano, con i “Pensieri musicali sulla morte“ diJ. Pachelbel.

● La festa della Resurrezione di Gesù, Domenica di Pasqua, lacelebreremo in due culti:

○ La mattina presto, prima dell’alba, ci sarà, nella nostra Chiesa,alle h. 5.30, la celebrazione liturgia della luce pasquale.Celebriamo un culto solenne con processione della lucepasquale, ricordo del Battesimo e S. Cena. È un culto per farfesta insieme e per vivere la gioia per la Resurrezione di GesùCristo. Al termine del culto, siete tutti invitati di cuore allacolazione di Pasqua nella Sala della comunità.

○ Alle h. 10 celebriamo il culto solenne di Pasqua con la S. Cena.

Pastore Dr. Kruse

Culti della Settimana Santa

38

Via Crucis ecumenica

Il racconto della Passione, la sofferenza e la morte di Gesù Cristocostituiscono il centro della fede cristiana. Insieme con le comunitàvicine, vogliamo meditare sulla Passione di Gesù, nel corso di una ViaCrucis ecumenica.

In processione, a lume di candela e cantando, andremo di chiesa inchiesa; come ogni anno, saremo guidati nel traffico dai carabinieri.In ogni chiesa ci sarà una tappa, che ogni comunità organizzeràsecondo la propria tradizione e, quest’anno, con riferimento alle ideeteologiche della Riforma.

La Via Crucis ecumenica parte, mercoledì 12 aprile 2017, dallaChiesa di S. Camillo de Lellis, Via Sallustiana 24, alle h. 19.30 eterminerà nella nostra chiesa, in Via Sicilia 70.

Venite, vi aspettiamo per camminare insieme!

Ecumenismo

39

Anno della Riforma

„Riforma e musica“ -Culto nell'ora della morte di Gesù – Musica tra

dolore e speranza di Johann Pachelbel

Quando Johann Pachelbel (1653-1706) compose e diede alle stampenel 1683 un ciclo di variazioni su corali - „Christus, der ist meinLeben“, corale e 12 variazioni, in Sol maggiore; „Alle Menschenmüssen sterben“, corale e 8 variazioni in Re maggiore; e „Herzlich tutmich verlangen“, corale e 7 variazioni in Do maggiore) noto con iltitolo „Musicalische Sterbens-Gedanken“ - „Pensieri musicali sullamorte“) - lo fece sull'emozione provata per la morte della moglieBarbara Glaber e del filgioletto a causa della peste che aveva colpitoin quell'anno la città di Erfurt.

Purtroppo non ci sono giunti né ilmanoscritto autografo, né la stampacompleta dispersa in sequito aibombardamenti aerei della secondaguerra mondiale. Si sa però, sullatestimonianza di uno scritto diMattheson, che questa operaorganistica doveva essere portata acoronamento finale con un ulteriorecorale variato in dodici maniere:„Freu dich sehr, o meine Seele“.

Fino a pochi anni fa quindi si erano prodotte diverse edizioniincomplete di questo ciclo di corali da parte di case musicaliprestigiose attingendo a diverse fonti manoscritte, mancando semprein esse il brano finale.

40

Anno della Riforma

Solo nel 2006, anno centenario della morte di Johann Pachelbel, lacasa editrice Walhall di Magdeburg pubblicò in facsimile e intrascrizione il corale mancante a cura dell'organista e musicologoitaliano Jolando Scarpa che ne rintracciò in una collezione americanauna copia dovuta alla penna die Gerber (allievo di Johann SebastianBach).

Ora finalmente „Musicalische Sterbens-Gedanken“ può essereesequito nella sua integrità ed essere quindi proposto e apprezzatodal pubblico come doveva essere il ciclo previsto all'epoca di JohannPachelbel.

Quest'anno, il Venerdì Santo mediteremo sulla morte di Gesù con leparole dell'evangelista Giovanni e la musica di Johann Pachelbel. Lemusiche, durante il culto, saranno eseguite all'organo da IolandoScarpa e Martina Seleni.

Vi invitamo a partecipare, Venerdì Santo 12 aprile 2017, alle h.15.00, alla meditazione musicale nell'ora della morte di Gesù, nellaChiesa luterana di Roma"

„Fa' che io viva e restiper sempre in Te, Signor.

Così gioie celestimi donerai ognor.“(Melchior Vulpius)

41

La “Passione secondo Giovanni“di Johann Sebastian Bach

all’Auditorium Parco della Musica

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia èuna delle istituzioni musicali più antichedel mondo. Venne fondata, nel 1585, daPapa Sisto V e, nel corso dei secoli, si ètrasformata, da associazione musicalelocale, in accademia musicale di famamondiale, con un proprio coro e unapropria orchestra sinfonica. La sededell’Accademia, oggi, è all’Auditorium

Parco della Musica.

Su sollecitazione della nostra comunità, ecome contributo all’Anno della Riforma aRoma, il 13, 14 e 15 aprile 2017nella SalaS. Cecilia sarà eseguita la “Passione secondoGiovanni” di Johann Sebastian Bach (BWV245), opera di grande rilevanza dellatradizione luterana di musica sacra.

La “Passione secondo Giovanni“ è una delle opere bachiane piùaffascinanti. Con comprensione profonda della teologiadell’evangelista Giovanni, Bach, nella sua “Passione”, ha dato formamusicale al racconto della Passione di Gesù.

Anno della Riforma

42

Anno della RiformaTTesto e musica si compenetrano mirabilmente e consentono unincontro, insolitamente profondo e commovente, con la Passione diGesù.

Il corale introduttivo presenta il tema dell’intera Passione:

Da Giovedì Santo a Venerdì Santo, la “Passione secondo Giovanni”sarà eseguita, all’Auditorium Parco della Musica, Sala S. Cecilia,dall’orchestra e dal coro dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, direttida Sir Antonio Pappano, Direttore musicale e primo Direttored’orchestra.

Solisti:Lucy Crowe SopranoAnn Hallenberg ContraltoAndrew Staples Tenore (Evangelista)Christian Gerhaher Basso (Pietro, Pilato)Roderick Williams Basso (Gesù)

Orari d’inizio dei concerti: Giovedì Santo 13 aprile 2017, h. 19.30 Venerdì Santo14 aprile 2017 h. 20.30 Sabato Santo 15 aprile 2017 h. 18.00La prevendita dei biglietti partirà il 24 gennaio 2017.

„Herr, unser Herrscher, dessenRuhm

in allen Landen herrlich ist!Zeig uns durch deine Passion,

dass du, der wahre Gottessohn,zu aller Zeit,

auch in der größten Niedrigkeit,verherrlicht worden bist.“

Signore, nostro sovrano,la cui fama

è gloriosa in ogni terra!Mostraci, con la tua Passione,

che Tu, vero Figlio di Dio,in ogni tempo,

anche nella massima bassezza,sei stato glorificato.”

43

Ciclo di conferenze “1517-1817-2017”“Martin Lutero e la sua importanza

per la nostra fede, oggi“

Una grande opportunità, offerta dalle celebrazioni della Riforma, nel2017, consiste nel fatto che l’interesse e l’attenzione, nel vastopubblico, portano a porsi in modo nuovo verso Lutero e acomprenderlo meglio nelle sue idee teologiche fondamentali. Non sitratta né di esaltare Lutero né di considerarlo in modo acritico, ma diconsiderarlo uno dei testimoni e maestri di fede importanti nellaStoria del Cristianesimo.

Tra i compiti che qui si pongono c’è quello di esaminare, in modoapprofondito, che cosa Lutero abbia da dire ai cristiani cattolici, oggi,e da quali, delle idee teologiche che perseguiva, derivino impulsi utiliper la fede, la teologia e la Chiesa del presente.

Lutero stesso non dette in alcun modo importanza alla propriapersona, ma soltanto alle parole di promessa e alle esigenze delVangelo, da lui testimoniato. Pertanto si oppose, con la massimadecisione, a fatto che il movimento, sorto per causa sua, portasse ilsuo nome. Invece, con la sua opera volle schiudere agli esseri umaniun accesso al messaggio liberatorio del Vangelo.

L’idea fondamentale di Lutero non ha perso nulla della sua attualità,constata il Prof. Dr. Markschies, e definisce compito della Chiesa“formularla in modo preciso e discreto, così che le persone non se nerallegrino solo nei giorni di festa, ma che ne siano raggiunti nella vitaquotidiana dura di questo Paese.”

Anno della Riforma

44

È per noi motivo speciale di gioia che il Prof. Dres. Dr. ChristophMarkschies, da molti anni amico della nostra comunità, con cui hastretti legami, abbia accettato di predicare nel culto di domenica 30aprile 2017 alle h. 10, e, al termine, di tenere una conferenza sultema: “Martin Lutero e la sua importanza per la nostra fede, oggi”.

Il Prof.

Dr. Dres. ChristophMarkschies insengaStoria della ChiesaAntica (Patristica)alla FacoltàT e o l o g i c ad e l l ’ a t e n e o

Humbold-Universität di Berlino. È membro di diverse accademiescientifiche; svolge regolarmente attività di docenza a Gerusalemme,Princeton e Chicago. È Decano dell’Ordine dei Cavalieri Giovanniti ePresidente della Camera Teologica dell’EKD (Chiesa Evangelica diGermania).

Vi invitiamo sentitamente, per il ciclo “1517-1817-2017“ allaconferenza del

Prof. Dr. Dres. Christoph Markschies(Berlino)

“Martin Lutero e la sua importanzaper la nostra fede, oggi“

Domenica 30 aprile 2017h.11.30

Chiesa luterana di Roma, Via Sicilia 70

Anno della Riforma

45

Anno della Riforma

Riforma ed Ecumenismo”Il magistero della tavola del Risorto“

Enzo Bianchi è uno dei teologi cattolici e degli intellettuali di puntain Italia. È il fondatore del Monastero di Bose e Priore della Comunitàdi Bose, in cui uomini e donne di diverse Chiese cristiane conduconovita monastica.

In un saluto, in occasione del suo 70° compleanno, nel 2013,l’Arcivescovo anglicano di allora scrisse ad Enzo Bianchi questeparole: “He hast established himself not only as a major spiritualteacher but as a lucid und intelligent commentator on public affairs inItaly and Europe, someone who can be trusted to bring a sharp undradical Christian perspective to bear on the struggles of contemporaryhumanity to become more properly human...

46

Anno della RiformaTo spend time a Bose is to be introduced afresh to what the Christianheritage of reflection really means; to have our feet 'set in a large room',as the Psalmist says. Fra Enzo continues to shape and direct this visionwith his own distinctive authority, very clearly the authority of someonewho has quite simply made himself totally credible as a teacher andman of prayer.“

Enzo Bianchi scrive, esprimendo la propria opinione su evanti attuali,in articoli per i giornali “La Stampa“, “La Repubblica“ ed ”Avvenire“.Con i suoi libri, “La differenza cristiana“, “Per un'etica condivisa“,”L'altro siamo noi“, “Ero straniero e mi avete ospitato“ dà voce,credibile e chiara, alla posizione cristiana, all’interno del discorsosociale.

La Comunità di Bose è nata l’8 dicembre 1965, giorno di chiusura delConcilio Vaticano II, quando Enzo Bianchi decise di vivere da solo inuna casa, aperta all’ospitalità, nelle vicinanze di Bose. Tra i primiconfratelli ci furono anche un pastore protestante con la moglie. Oggi,la Comunità consiste di circa 90 uomini e donne, di cui alcuniortodossi e protestanti.

Fin dall’inizio, la Comunità di Bose si contraddistingue, oltre che perla vita spirituale comune ecumenica, allo stesso modo anche perl’impegno intenso in favore del dialogo ecumenico tra le Chiese.

Il teologo luteranao André Birmelé valuta così l’importanzaecumenica di Bose: “È un luogo in cui il superamento delle opposizionipassate è piú avanzato che altrove. È anche un luogo preoccupatodell'unità delle diverse dimensioni della ricerca ecumenica. Lacomunione entro la Chiesa una di Cristo include una vita spiritualeveramente comune, una preoccupazione reale di ricerca di consenso

47

nella verità confessata insieme, e una dimensione missionaria la cuimigliore attestazione è la grande partecipazione di ogni genere dicristiani alle celebrazioni nella chiesa di Bose.“

Nel 2015, Enzo Bianchi ha pubblicato il libro “Spezzare il pane. Gesùa tavola e la sapienza del vivere“, in cui si occupa delle comunioni dimensa che Gesù, usava avere tanto coi suoi discepoli quanto coipubblicani e i peccatori. Per Bianchi, a partire dall’esempio di Gesù siapre una prospettiva ampia dello stare insieme, importante ancheper l’ecumenismo.

Sull’incontro di Gesù Cristo risorto coi discepoli, in riva al Lago diGenezareth, scrive: “Non c'è qui un magistero straordinario per i nostriincontri, per le nostre relazioni, per le nostre vite familiari ocomunitarie? Il magistero della tavola del Risorto, tavola da luipreparata e offerta, accoglie tutti, anche Pietro che aveva rinnegato,anche quelli che non sapevano riconoscerlo, cosí come accoglie ildiscepolo amato, fedele fin sotto la croce.“ (p. 82)

È una grande gioia e un grande onore, per la nostra comunità, invitarvialla conferenza del

Priore Enzo Bianchi (Bose)”Il magistero della tavola del Risorto -

prospettive e speranze per l'ecumenismo“

Giovedì 4 maggio 2017h. 19.30

nella Christuskirche, Via Sicilia 70

Anno della Riforma

48

“La Riforma per ragazzi e famiglie““Conoscere l’Organo: un concerto per i

bambini“

L’organo è il “Re degli strumenti“. Già le sue dimensioni si fannonotare. Un organo è molto più grande di una tromba o di unviolencello. Non è fatto solo di una canna, come il flauto, ma dimoltissime canne, delle grandezze più varie. E non ha neanche solouna tastiera, come il pianoforte, ma diverse. Inoltre c’è tutta una seriedi bottoni, i cosiddetti registri, che l’organista tira e con cui puòprodurre determinati suoni.

E non è tutto. Un organista non suona solo con le mani, ma anche coni

Anno della Riforma

49

Anno della Riformapiedi. Al suolo ci sono pedali, che costituiscono una pedaliera dasuonare coi piedi.

Il suono del “Re degli strumenti“ va dal soave pianissimo al tonantefortissimo e ha più volume, in profondità e in altezza, di tutti gli altristrumenti. Questa sonorità mirabile dell’organo è frutto di moltecanne differenti, che sono fatte risuonare durante l’esecuzione.

Per suonare l’organo, una cosa è importante, soprattutto: l’aria. Nellamaggior parte delle canne, il suono è prodotto da una colonna d’ariache vibra all’interno della canna, proprio accade con il flauto traverso.L’aria viene da un gigantesco mantice, che oggi viene azionato da unmotore.

Prima, quando l’organo non eradotato di motori, l’organista avevabisogno di molti aiutanti persuonare. Questi aiutanti sudavano,durante l’esezione, perchédovevano spingere giù il manticecon i piedi, in modo che l’ariaaffluisse nelle canne.

Il flutto d’aria, che se riguarda l’organo è detto anche “vento“, vienepompato dai canali portavento dentro il somiere, che è il vero cuoredell’organo: si tratta di una grande scatola in cui sono collocate lecanne.

Il somiere rappresenta la connessione tra la meccanica dei tasti e deipedali, l’aria e le canne. Se l’organista preme un tasto o un pedale,avendo tirato, contemporaneamente, diversi registri, risuonano le

50

Anno della Riforma

canne corrispondenti. Ciò avviene perché, nel somiere, si apre unventilabro che fa arrivare l’aria alla canna desiderata, facendolarisuonare.La nostra organista Martina Seleni presenterà il re degli strumentiin occasione del concerto per i bamnbini “Conoscere l’organo“, nespiegherà il funzionamento e mostrerà come è fatto l’interno del

nostro organo; e, naturalmente, suonerà musica famosa.Con questo concerto, i bambini possono vedere da vicino comefunziona l’organo, come viene destato alla vita e quali note e suonimeravigliosi produca il “Re degli strumenti“.

Invitiamo sentitamente tutti i bambini e i genitorie gli amanti dell’organo al

Concerto per bambini “Conoscere l’organo“con Martina Seleni

domenica 7 maggio 2017h. 11.30 matroneo

della Chiesa luterana di Roma, Via Sicilia 70

51

La Rosa di Lutero - stemma del Riformatore

In una lettera del 1516, Lutero spiega il significato della rosa:"Prima dev'esserci una croce: nera nel cuore, che ha il suocolore naturale, affinché io mi ricordi che la fede nelCrocifisso ci rende beati. Poiché il giusto vivrà per fede,della fede nel Crocifisso. Ma il cuore deve trovarsi al centrodi una rosa bianca per indicare che la fede dà gioia,consolazione e pace; perciò la rosa dev'essere bianca e nonrossa, perché il bianco è il colore degli spiriti e di tutti gliangeli. La rosa è in campo celeste, che sta per la gioiafutura. E il campo è circondato da un anello d'oro perindicare che tale beatitudine in cielo dura eternamente e chenon ha fine e che è anche più eccellente di tutte le gioie e ibeni, così come l'oro è il minerale più alto, nobile edeccellente."

52

UCULTI Chiesa luterana di Roma, Via Sicilia 70.

IN ITALIANO i culti hanno luogo di norma la seconda domenica del mesealle h. 17. Sono preceduti da un concerto alle h. 16.30.Prossimi culti: 14 aprile, 14 maggio, 11 giugno.BILINGUI La quarta domenica del mese il culto delle h. 10 è bilinguetedesco/ italiano.

CULTI SPECIALI (se non altrimenti specificato, nella nostra chiesa)

2 aprile h. 10 Culto del Bicentenario della Comunità9 aprile h. 10 Culto di Domenica delle Palme12 aprile h. 19.30 Via Crucis di quartiere, con partenza dalla Chiesa di S. Camillo de Lellis13 aprile h. 19 Culto del Giovedì Santo, con confessione e S. Cena14 aprile h. 15 Culto del Venerdì Santo nell’Ora della Morte di Gesù; in italiano16 aprile h. 5.30 Celebrazione liturgica della Vigilia di Pasqua; al termine, colazione pasquale nella Sala della Comunità h. 10 Culto di Pasqua con S. Cena.25 maggio h. 10 Culto ecumenico dell’Ascensione di Cristo con i nostri amici delle Chiese di Roma

GRUPPO IN ITALIANO

Una volta al mese ci vediamo col Pastore per parlare di teologia, fede e altritemi spirituali, di martedì alle h. 18, Via Toscana 7. Date: 4 aprile, 9maggio e 20 giugno. Poi ci rivediamo dopo la pausa estiva il 10 ottobre.

M�����Sabato 25 marzo 2017, alle h. 20, nella Chiesa luterana di Roma, ViaSicilia 70, opere di Max Reger e di Giovanni Battista Pergolesi;Frohnauer Kammerorchester diretto da Jörg Walter.

APPUNTAMENTI

53

Domenica 26 marzo 2017, alle h. 10 durante il culto sarà eseguita laCantata “Tilge, Höchster, meine Sünden“ (“Annienta, Altissimo, i mieipeccati“) di J.S. Bach, BWV 1083; Frohnauer Kantatenchor di Jörg Walter.Venerdì Santo 14 aprile 207 h. 15 “Pensieri musicali sulla morte“ diJohann Pachelbel, eseguiti all’organo, durante il culto nell’Ora dellaMorte di Gesù, da Iolando Scapra e Martina Seleni.Domenica 9 aprile 2017 alle h. 11.30 “Missa in angustiis“, detta “Messadi Nelson“, di Joseph Haydn, eseguia dal nostro Coro e dalla NovaAmadeus Chamber Orchestra, diretti dal M° Lorenzo Macrì.27-28 maggio 2017 Laboratorio di canto corale con Igor Zeller.Le prove si terranno sabato 27 maggio a partire dalle h. 9.30, percantare alla matinee delle h. 11 domenica 28 maggio. Per iscrizioni,contattare la segreteria, tel. 06.4817519.

j CONFERENZE

12-14 maggio 2017 Convegno “Fede e profezia. Bibbia epredicazione in Savonarola e Lutero“, organizzatodall’associazione Biblia. V. P. 53 e 56-57.

FASSEMBLEA DELLA COMUNITÀ

14 maggio h. 11 Dopo il culto si terrà l’annuale Assemblea dellaComunità, v. pp. 60-62.

J SERATE IN GIARDINO

Tornano dal 15 giugno gli appuntamenti bisettimanali del giovedì.Nell’Anno della Riforma, allietate dalla lettura di passi dei “Discorsia Tavola” di Lutero, centone di trascrizioni dei suoi studenti deidiscorsi che si facevano a a tavola, casa Lutero, all’ora dei pasti. Dalleh. 19.30. Date: 15 giugno, 29 giugno, 13 luglio, 27 luglio, 10 agosto(con proiezione di film), 24 agosto, 7 settembre

APPUNTAMENTI

54

Anno della Riforma

“Leggiamo Lutero““Il Grande Catechismo:

l’ottavo comandamento“ (1529)

Mercoledì 10 maggio 2017h. 18-19Casa della ComunitàVia Toscana 7

Per Martin Lutero, uno dei compiti fondamentali della Chiesa consistenell’introdurre alla fede, comunicarla e approfondirla per mezzo dilezioni di catechismo. Perché Lutero è convinto che ogni cristianodebba conoscere assolutamente i caposaldi della fede: “uno che nonli conosca“, dice Lutero, “non può annoverarsi tra i cristiani (…) propriocome un artigiano che non conosca norme e usi è escluso(dall’associazione di categoria) ed è considerato incapace.“

Quindi imparare la fede non è faccenda che si concluda, un qualchegiorno, una volta per tutte. Invece, Lutero esemplifica, nella propriapersona, che occuparsi dei capisaldi della fede è un compito che duratutta la vita.“Ma lo dico, riferendomi alla mia persona: anch’io sono dottore epredicatore, istruito ed esperto al pari di tutti quelli che hanno unasiffatta presunzione e certezza; ma faccio come un fanciullo che impariil catechismo: al mattino, e poi quando ho tempo, leggo e recito il PadreNostro, parola per parola, i Dieci Comandamenti, il Credo, alcuni salmi

Anno della Riformaetc. Devo leggere e studiare quotidianamente, e non posso fermarmi,come mi piacerebbe fare, e devo restare un fanciullo e uno studente, elo resto volentieri.“Conseguentemente, Lutero augura ai dotti “di diventare fanciulli e diiniziare a imparare l’abc, quelli che pensano di aver fatto tanta strada.“(Introduzione al GC).

Quando Lutero, nel corso della visitazione alle comunità evangelichedella Sassonia, si rese conto di quanto modeste fossero le conoscenzedi pastori, insegnanti e membri di comunità, in materia di fede, si miseall’opera e, tra il 1528 e il 1529, elaborò il Grande e il PiccoloCatechismo, in cui analizza e spiega i cinque capisaldi della fedecristiana: Dieci Comandamenti, Padre Nostro, Credo, Battesimo e S.Cena.

Dopo un’introduzione al Grande Catechismo, ci occuperemo insiemedell’interpretazione dell’ottavo comandamento: “Non dire falsatestimonianza contro il tuo prossimo“. Di questo comandamento,Lutero dice che, in esso, “è proibito ogni peccato della lingua, con cuisi nuoccia al prossimo o lo si offenda. La falsa testimonianza non è altroche opera della bocca: ora, tutto quel che si fa, con la bocca, in dannodel prossimo, Dio vuole impedirlo.“

Il prossimo testo di Lutero, nell’ambito di questo ciclo, sarà “Il belConfitemini“ (1530); ce ne occuperemo il 13 settembre 2017.

Anno della Riforma

„Fede e profezia.Bibbia e predicazione in Savonarola e Lutero“

Convegno organizzato daBiblia. Associazione laica di cultura biblica,Comunità Evangelica Luterana di Roma e

Facoltà valdese di Teologia Roma

presso l'Aula Magna dell'Istituto Patristico Augustinianum,12-14 maggio 2017

Nel Quattrocento e nel Cinquecento sorsero, tantoin Germania quanto in Italia, numerosi movimentireligiosi, che si inserirono nel contesto generaledella corrente riformista dell'epoca, senzaappartenere però allo stesso genere, ed essendoanzi molto differenti tra loro.

Due figure importanti, che esemplificano il volgersi alla SacraScrittura e la sua importanza per gli approcci di riforma teologicasono, in Italia, Savonarola e, inGermania, Lutero.A loro è dedicato il convegno,della cui organizzazione siamograti a "Biblia", in collaborazionecon la nostra comunità e con laFacoltà Valdese di teologia, chesi terrà a Roma dal 12 al 14maggio 2017.

57

Programma

Venerdi 12 maggio 2017, ore 15.30-19.001. “Senso della fede e riforma della Chiesa tra XV e XVI secolo”

(Adriano Properi)2. “La Bibbia di Svonarola” (Fabrizio Mandreoli)3. “La Bibbia di Lutero” (Franco Buzzi)

***

Sabato, 13 maggio 2017, ore 9.30-12.004. “La figura di Mosè in Savonarola” (Lorenza Tromboni)5. “La figura di Mosè in Lutero” (Lothar Vogel)6. “Savonarola e Lutero nel Cinquecento italiano ed europe”

(Stefano Dall'Aglio)

***

Sabato, 13 maggio 2017, ore 16.00-19.007. „La Firenze di Savonarola tra profezia e politica“ (Gianfranco

Garfagnini)8. „La riforma delle donne e la Bibbia in Savonarola“ (Adriana

Valerio)9. „La radice biblica delle teologia luterana di „due regni“ (Silvana

Nitti)

***

Anno della Riforma

58

Anno della Riforma

Sabato 13 maggio 2017, ore 21.00

„Savonarola e Luteroin percorso letterario e musicale“

a cura del gruppe „Il Ruggiero“(Emanuela Marcante e Daniele Tonini)

presso la Chiesa luterana, Via Sicilia 70.

***

Domenica 14 maggio 2017, ore 9.309. „Il 'mito' die Savonarola nella cultura italiana tra XIX e XX

secolo“ (Sergio Tanzarella)10. „Leader, seguaci e avversari: un confronto con l'oggi“ (Debora

Spini)

Rivolgiamo un invito cordiale a tutti i membri di comunità affinchéassistano alle conferenze.

La Riforma nei film

„Katharina von Bora –monaca, donna d’affari, moglie di Lutero“

Film e incontro con lo sceneggiatore e regista Lew Hohmann

“Dietro un grande uomo c’èsempre una grande donna“,si usa dire.Quindi il 2017, Anno dellaRiforma, sarà ovviamentededicato a Martin Lutero; masenza dimenticare la signoraLutero, cioè Katharina vonBora.

In Italia, a maggio 2017 èprevista la pubblicazione,per i tipi della Claudiana, diLettere a Katharina vonBora di Martin Lutero. Ilvolume, a cura di R. Dithmar,fa parte della “Piccola collanamoderna“.

In Germania, a questa donnaforte, di fede profonda,

ottima organizzatrice della vita domestica di casa Lutero, è dedicatoun film tv. Questo film sarà presentato, in tedesco, nella nostra Saladella Comunità mercoledì 17 maggio 2017, alle h. 19; seguirà una

Anno della Riforma

5959

Anno della Riforma

discussione con il suo autore, lo sceneggiatore e registga LewHohmann.

IIn un’intervista, Lew Hohmann ha così risposto alla domanda: “ComeLe è venuta l’idea di occuparsi di Katharina von Bora?“:“È andata così: avevo già girato due film su Martin Lutero, nel 1983 enel 2003. Naturalmente, anche Katharina von Bora aveva avuto unruolo, ma non c’era stato abbastanza spazio per raccontare la suastoria, che restava frammentaria e un po‘ gravata di stereotipi. Adessomi si offriva l’occasione di fare un film su Katharina von Bora. E,ovviamente, ho considerato la cosa molto emozionante.“

Il film, che comincia dalla fuga delle monache dal monastero diMarienthron, nella notte di Pasqua del 1523, non è un film nel sensocomune del termine. Le sequenze comprendono scene, in partesottolineate dalla colonna sonora. La storia è raccontata da unnarratore, ricorrendo a citazioni. Ci sono inoltre ritratti e fonti coeve.Ne nasce un’immagine viva, formata da molti strati, diun‘impressionante donna della Riforma.

Vi invitiamo sentitamente alla proiezione del film

„Katharina von Bora.Nonne, Geschäftsfrau, Luthers Weib.

Dokumentation“e

all’incontro con Lew Hohmann

mercoledì 17 maggio 2017h. 19

Casa della Comunità, Via Toscana 7

60

6161

Vita di comunità

Iscrizione alla comunità e contributo

La nostra comunità cresce e la vita di comunità è molto varia e di altolivello. Ne siamo molto contenti e siamo profondamente grati a voiche vi impegnate nella comunità e che ci appoggiate.

Affinché la nostra vita di comunità possa continuare a svilupparsi cosbene, occorrono due cose:

a) che diventiate ufficialmente membri della nostra comunità.In passato, si iscriviva una persona a famiglia. Ma ogni singolo iscrittoconta, per determinare la nostra quota di fondi dell’8 per mille (OPM).Perciò vi preghiamo di iscrivervi alla comunità anche come coniugee come confermati.

b) Se è possibile, pagate il vostro contributo.La somma totale annuale per persona è di EUR 150,00. Coniugi efamiglie possono condividere questo importo. L’importo può esserepagato in ogni periodo dell’anno.

Vi ringraziamo del vostro sostegno e ci rallegriamo all’idea delle belleesperienze che avremo con voi, nella nostra comunità, che laarricchiranno!

Il Consiglio Presbiterale

Assemblea della Comunità 2017

Vi invitiamo sentitamente all’Assemblea della Comunità diquest’anno, che si terrà il 14 maggio 2017, al termine del culto, nellaSala della Comunità in Via Toscana, 7.

Guardiamo con gratitudine e gioia all’anno trascorso nella nostracomunità, pieno di molti begli incontri, esperienze e culti; come, peresempio, il culto ecumenico per la Festa della Riforma con il Card.Marx; il pranzo di Natale per i senzatette; il presepio vivente deibambini, la sera della Vigilia di Natale, e il culto solenne per ilbicentenario della Comunità, celebrato con il Presidente dell’EKD,Chiesa Evangelica di Germania, Vescovo Bedford-Strohm.

All’Assemblea il Consiglio riferirà sulla propria attività nell’annotrascorso; la discussione che seguirà, offrirà occasione di parlare ditutti gli ambi della vita comunitaria.

Ci rallegriamo della vostra partecipazione e della possibilità di avereun dibattito aperto e stimolante.

Con i miei migliori saluti,

Il vostro Presidente della Comunità, Prof. Dr. Wolfram Thomas

Vita di comunità

6”62

Vita di comunitàOrdentliche

Gemeindeversammlung 2017

1.Einberufung: 13.05.2017 - 21.00 Uhr2.Einberufung: 14.05.2017 - 11.00 Uhr

Tagesordnung1. Eröffnung, Feststellung derBeschlussfähigkeit2. Wahl des Protokollanten3. Ergänzung der Tagesordnung4. Finanzbericht5. Bericht des Revisors, Aussprache,Abstimmung6. Berichte7. Aussprache8. Entlastung des Vorstandes

9. Wahl von 3 Vorstandsmitgliedern

10. Verschiedenes

Die Finanzunterlagen können ab 18.aprile im Gemeindebüro eingesehenwerden.Kandidaten für den Vorstand könnenbis kurz vor der Wahl nominiert werden.Wir erinnern daran, dass die Zahlungdes Gemeindebeitrags für 2016(Richtsatz: 150,00 €) Voraussetzung fürIhre Wahlberechtigung ist. Sie könnenden Betrag nach dem Gottesdienst imSekretariat bezahlen oder überweisen(Bank: Banca Popolare di Navora, IBAN:IT55 X05034 03255 0000 0000 00002750; BIC: BAPPIT 21AI9).

Wolfram ThomasVorsitzender des Gemeindevorstands

Assemblea generale dellaComunità 2017

1° convoc.: 13/05/2017, ore 21.002° convoc.: 14/05/2017, ore 11.00

Ordine del giorno1. Apertura, controllo del numero degliaventi diritto al voto2. Elezione del verbalizzante3. Approvazione e modifiche dell’OdG4. Le finanze della comunità5. Rapporto del revisore dei conti,discussione, votazioni6. Rapporti7. Discussione8. Approvazione dell’operato delConsiglio di Chiesa9. Elezione di 3 membri del Consiglio diChiesa10. Varie ed eventuali

Sarà possibile consultare ladocumentazione finanziaria dal 18 aprilep.v. nella Segreteria.Candidati al Consiglio presbiterale possonoessere nominati anche durantel’Assemblea prima dell’inizio dellevotazioni.Vi ricordiamo che solo il pagamento delcontributo comunitario 2016 dà diritto allavotazione (valore indicativo: 150,00 €),che può essere pagato direttamente dopoil culto in Segreteria, o con bonifico inbanca (Banca Popolare di Navora, IBAN:IBAN: IT55 X05034 03255 0000 00000000 2750; BIC: BAPPIT 21AI9).

Wolfram ThomasPresidente 63

64

Culto ecumenico dell’Ascensione di Cristo

L’Ascensione diCristo, il 25maggio 2017, saràcelebrata nellanostra chiesa, alleh. 19, con un cultosolenne ecumenicoin italiano, in cui ilricordo dellaRiforma rivestirà un’importanza particolare. Avremo ospiti diverseconfessioni, tutti gli amici di comunità, conventi, comunioni e Chiesecon cui abbiamo scambi ecumenici.

Siamo lieti di annunciare che S.E. Mons. Ambrogio Spreafico,Vescovo di Frosinone, Veroli e Ferentino, Presidente dellaCommission e per l’Ecumenismo e il Dialogo della ConferenzaEpiscopale Italiana (CEI), ha accolto il nostro invito a tenere lapredica del culto di quest’anno.

Al termine del culto ci sarà un grande buffet in giardino. Per la nostracomunità, sarà una serata speciale. Affinché abbia successo, abbiamobisogno del vostro aiuto: per i contributi gastronomici al buffet o peraiutare a mettere tavoli e sedie e per il ricevimento. Per favore,contattate la segreteria.

Grazie di cuore!

Ecumenismo

65

Anno della Riforma

“Tango luterano“ -Laboratorio di canto corale per la comunità e

matinée con Igor Zeller

“È forte rocca“ è, per alcuni L’INNO della Riforma. Heinrich Heine lochiamò “la Marsigliese del Protestantesimo“. E talvolta appare nellevesti di inno di battaglia.

Johann Sebastian Bach ha scritto, su quest’inno, una cantataestremamente raffinata. Suo figlio Wilhelm Friedemann vi ha aggiuntoa posteriori trombe e timpani, sovrastando alcune finezze.

Dopo la splendida esperienza della cantata “Paulus in Rom“, compostaper la comunità l’anno scorso da Igor Zeller,amburghese, specialista di musica sacra, èadesso, nell’Anno della Riforma, alla ricercadi un’altra forma sonora delprotestantesimo, che si lasci alle spallel’esigenza di inni battaglieri. E la cui formaespressiva si ricolleghi ad una danza cherespiri libertà, gioia di vivere e senso diumanità.

Al centro della nuova opera di Igor Zeller,“Tango luterano“, c’è una nuova strumentazione della cantata “Einfeste Burg ist unser Gott“ (BWV 80) per quartetto da tango:fisarmonica, pianoforte, violino e contrabbasso, invece di timpani etrombe.Naturalmente, collegati con un laboratorio di canto per la comunità,che sfrutta la possibilità di unire tradizione protestante e un pezzo di

66

cultura del presente.

Ci troviamo sabato 27 maggio 2017, alle h. 9.30, per una giornatadi prove; eseguiremo “Tango luterano“ domenica 28 maggio 2017,alle h. 11.30, come concerto di matinée.

Al fine di organizzare questo concerto, vi preghiamo di contattare lasegreteria, tel. 06. 481 75 19.

Una ri-meditazione della Riforma,nell’Anno della Riforma, che viene dallo spirito della danza!

Anno della Riforma

Vita di comunitàViaggio della Comunità in Terra Santa

“Venite a vedere il luogo dove giaceva” (Mt 28, 6). Quest’invito, rivoltodall’angelo alle donne venute alla tomba, la mattina di Pasqua, puòessere inteso anche nel senso di seguire le orme di Gesù in Terra Santa.

Secondo la testimonianza della Bibbia, è Dio stesso che, per amoredell’umanità, si è concretamente “spostato“. Non è restato in cielo, maha incontrato le persone nella loro concreta vita quotidiana, così cheluoghi e paesaggi, ancora oggi, ricordano questi incontri con Gesù eci fanno venire in contatto, in modo speciale, con la sua vita e il suomessaggio; cosa che, oltre ad essere un’esperienza formativa, puòportare anche ad approfondire la fede.

Così, anche quest’anno vogliamo fare, come comunità, un viaggio inTerra Santa, con l’idea teologica basilare di Lutero di distogliere dasé per indicare Gesù Cristo.

Un viaggio in Terra Santa è un’esperienza dai molti livelli. Oltre ailuoghi che, per la nostra fede, sono legati ad episodi biblici; ci sono

67

68

anche gli sviluppi politici attuali; ci sono le schermaglie tra ebraismo,cristianesimo e islam; ci sono le diverse culture, gli stili di vita e leussanze, le cose da vedere, i paesaggi e le scoperte gastronomiche, gliincontri e le discussioni e molto altro ancora.

I primi giorni alloggeremo al Lutherisches Hospiz, struttura ricettivaluterana nella Città Vecchia di Gerusalemme, e partendo da lìvisiteremo questa città impressionante. Qualcosa del fascino diGerusalemme riluce nelle parole di Wolfgang Büscher che, nel suolibro “Frühling in Jerusalem“ [Primavera a Gerusalemme], scrive:

“Il cielo della sera riversò prodigo la sua luce.Ciò che era di pietra bianca e di pietra grigia, dunque tutto, qui,

adesso era arrossato. Tutto giaceva disteso, città e mondo, un corposolo, tutte le parti formate, le valli e le colline grandiosamente

illuminate; la città, cinta dalle mura, e sotto di essa la grane piega, laValle di Kidron; sopra, sul Monte degli Olivi, il Getsemani, giardino

dell’ultima notte prima della Passione;dietro il Monte degli Olivi, il Deserto di Giudea.

Fino allo scendere della notte, stetti su; poi, scesi d nuovo nell’eternapenombra di grotte, tunnel, conventi, che furante il giorno restanonell’ombra permanente, solo debolmente illuminati, e mi domando

se a Gerusalemme ci fosse uno,uno solo che potesse dire di sé

di conoscere la città.Ne dubito.“

Dopo le giornate nell’irrequieta Gerusalemme, andremo colpullman a Gerico e al luogo del battesimo di Gesù, in riva alGiordano, per continuare poi per il Lago di Genezareth. Passeremodue notti nella struttura ricettiva per pellegrini Tabgha e, da qui,

Vita di comunità

6(

69

Vita di comunitàfaremo escursioni nella Galilea biblica, scoprendo molti piccoli postilegati alla vita di Gesù.

Se avete interesse e voglia di partecipare a questo viaggio, rivolgetevialla Signora Christiane Bremer e al Pastore Dr. Jens-Martin Kruse.

Viaggio in Terra Santa

Quando? dal 7 al 14 giugno 2017Dove? Gerusalemme e Lago di GenezarethCosti: ca. EUR 1600,00 (volo, vitto e alloggio, transfer)Direzione: Christiane Bremer e Pastore Dr. KruseIscrizioni: entro il 15 marzo 2017 in segreteria, tel. 06.4817519

69

7070

Vita di comunità

Estate 2017, serate in giardinocon i discorsi a tavola di Martin Lutero

Ora dei pasti a casa Lutero. Intorno alla tavola, si raccolgono, oltrealla moglie, Katharina von Bora, ai figli, alle nipoti e ad altri parenti,anche amici, studenti, viaggiatori e allievi, che sono ospiti della casa.

L’atmosfera a tavola è rilassata. Invece di tacere, come Martin Luteroera abituato a fare, durante il periodo in cui fu monaco agostiano nelchiosto, conduce spesso, poco dopo l’inizio del pasto, un dialogoanimato. Tutto ciò che è avvenuto nella giornata può essere discusso.Spesso sono temi religiosi o ecclesiastici, che vengono esaminati.

Non di rado accade che un commensale prenda appunti di questidiscorsi a tavola, per ricordare meglio, dopo, le parole di Lutero. Ilprimo a farlo è il pastoreKonrad Cordatus (1480-1546), di Zwickau,che comincia a scrivere i discrosi a tavola di Lutero già durante i pasti.Il suo esempio è presto seguito da altri ospiti.

71

Vita di comunitàNel periodo che va dal 1531 fino alla morte di Lutero, nel 1546, sonostati tramandati numerose discussioni dei commensali, pubblicate,qualche anno dopo, in libro, intitolato “Discorsi a tavola“. Nonambiscono a rendere lo svolgimento della discussione. Ma offronoscorci interessanti della vita quotidiana di Lutero.

Kurt Aland, curatore di un’edizione dei discorsi a tavola per l’editoreReclam, dice; “Di fatto, i discorsi a tavola di Lutero offrono materialeinestimabile, non solo per gli studiosi di Lutero, ma anche per tutticoloro per i quali la parola e l’opera di Lutero sono importanti. Trovanoqui espressione molti temi, che non vengono analizzati nei suoi scritti.“

Le serate estive in giardino, che da molti anni sono tradizione bella eapprezzata della nostra comunità sono paragonabili, sotto moltiaspetti, ai discorsi a tavola a casa di Martin Lutero.

Le persone s’incontrano nelgiardino della chiesa, inatmosfera distesa e allegra;si bevono acqua e vino; simangiano bruschetta,salsiccie e contributivolontari al buffet; si faconoscenza e, a tavola, siparla di Roma, di piani perle vacanze, di risultati delle

partite di calcio e di fede…

.... e quest’anno verranno letti anche brevi passi dei “Discorsi a Tavola“di Lutero, come per esempio questo:

“Il nostro Signore Iddio ci concede volentieri

72

Vita di comunitàDi mangiare, bere ed essere allegri.

Perciò ha creato così tante cose.Vuole proprio che riconosciamo che è Dio

e riteniamo questo. Perché non vuole che noi possiamo dire che non ciabbia dato a sufficienza e che egli non possa nutrire e riempire noi

poveri sacchi di vermi.“

Vi invitiamo di cuore, grandi e piccini, giovani e anziani, residenti dilungo corso e novellini a Roma, a partecipare alle serate in giardinocon i “Discorsi a Tavola” di Lutero, che si svolgeranno nell’estate 2017.

Le date:

15 giugno 29 giugno

13 luglio 27 luglio 10 agosto (con proiezione di film) 24 agosto 7 settembre

73

Culto delle famiglie all’apertocon pranzo comunitario

“Un uomo chiamato Lutero“

I culti delle famiglie all’aperto sono occasioni molto belle e sonoapprezzata parte costituiente della vita della nostra comunità. Sottole palme del giardino, piccoli e grandi insieme, nel sole romano, sonoallegri, rilassati e attenti; il canto è lieto e, alla S. Cena, c’è una sacraserietà.

Quest’anno, al centro del cultodelle famiglie, ci sarà l’uomoMartin Lutero, con quello cheera importante per lui ecaratterizzò la sua vita; con isuoi punti di forza e i suoi latisimpatici e con gli spigoli e leasprezze del suo carattere e,naturalmente, con ciò chepossiamo imparare da lui perla nostra fede, oggi.

Al termine di questo culto delle famiglie, domenica 18 giuigno2017, h. 10, mangeremo insieme in giardino; ognuno è regato diportare una cosetta per il buffet.

Venite, vi aspettiamo!

Anno della Riforma

74

Libri per ricordare la Riforma

Anche in Italia, la Riforma è oggettodi grande attenzione, in questo 2017.Questo offre un’occasione, unica eimportante, di raccontare agli altri chiera Martin Lutero, quali furono le sueidee portanti, sul piano teologico, e inche cosa risieda la sua attualità pernoi, oggi. Un’opportunità, moltopositiva, è offerta, da un lavoro diformazione ecumenico, inteso nel suosenso migliore, è costituita dal libro“Lutero. L'uomo della rivoluzione“ diMario Dal Bello. È un gioiellino,perché l’autore ha il dono di rendereleggibili e comprensibili i complessi

rapporti teologici e storici della Riforma. E Mario Dal Bello sa farlocon competenza storica e simpatia per Lutero.In 25 capitoli, presenta le tappe importanti della vita di Lutero, dallatempesta presso Stotternheim, nel 1505, che lo spinse ad entrare nelconvento degli eremiti Agostiniano di Erfurt, alla Dieta di Augusta del1530. Ne nasce un ritratto di Martin Lutero, scritto in modo brillante,che può essere utile al pubblico italiano per entrare in contatto conLutero e la Riforma.

Anno della Riforma

75

Una panoramica sui temi centrali della teologia di Lutero è offerta dallibro “La Bibbia di Lutero“ Franco Buzzi, che è stato per molti anni

Prefetto della BibliotecaAmbrosiana e profondoconoscitore delle oper diLutero.

Nell’introduzione, FrancoBuzzi tratta l’importanzafondamentale della SacraScrittura per Lutero: “Non èesagerato dire che MartinLutero (1483-1546) ebbe,durante tutta la sua vita,un'unica passione: la Bibbia.[…] Lutero ha preso a cuorela necessità di comprenderla,di spiegarla a scuola, ditradurla e di predicarla allecomunità dei credenti. Fin

dall'inzio, la Sacra Scrittura non significò per lui un oggetto di studioqualsiasi, ma fu da lui avvertita come quella Parola di Dio che solacontiene i segreti di un'esistenza umana ben riuscita, in quantoconforme al volere di Dio e ai suoi altissimi disegni sull'umanità.“

Nei primi due capitoli, “La Bibbia tradotta“ e “La Bibbia spiegata einterpretata“, Franco Buzzi introduce all’ermeneutica e allacomprensione della Sacra Scrittura, che contraddistinguono Lutero.Nei due capitoli seguenti, viene illustrata l’importanza, per Lutero,

Anno della Riforma

Anno della Riforma

76

di singoli libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. In tal modo,l’opera offre un utile accesso alla comprensione scritturale di Lutero,fornendo così, al lettore interessato, una chiave per comprendere lasua teologia.

“Dalla polemica contro le credenze, lepratiche devozionali e i cultisuperstiziosi al rifiuto radicale di ogniiconografia religiosa, fino ai fenomeni diiconoclastia che ne scaturirono anche aldi qua delle Alpi. Dall'uso di immaginicome strumenti di lotta antipapale,propaganda e proselitismo ai casi dipittori processati dall'Inquisizione. Sonomolti i temi presi in considerazione inquesto libro. Ma l'attenzione èsoprattutto puntata su opere e artistivariamente segnati da matrici esensibilità difformi dall'ortodossia

cattolica, di volta in volta inseriti negli specifici contesti politici ereligiosi di città come Napoli, Firenze, Roma, Venezia, Ferrara,Mantova, durante i decisivi decenni tra il sacco di Roma del 1527 e laconclusione del concilio di Trento nel 1563. Ne emerge una trama diimmagini capaci di sottrarsi ai vincoli della tradizione iconografica,della committenza, della sorveglianza inquisitoriale per esprimereorientamenti dottrinali, inquietudini religiose, speranze dirinnovamento, appartenenze identitarie non più compatibili conl'ortodossia cattolica. A esserne coinvolti furono pittori e scultoriminori e minimi, così come grandi maestri del tardo Rinascimento,da Lorenzo Lotto a Iacopo Pontormo, da Sebastiano del Piombo a

76

Anno della RiformaBaccio Bandinelli, fino ai sommi Michelangelo e Tiziano. Il checontribuisce a spiegare perché la questione del controllo delleimmagini diventasse cruciale per i padri tridentini e la Chiesa dellaControriforma.“ (Recensione tratta dal sito IBS.it).

Allo scopo di indicare passi ulteriori sulla via verso l’unità deicristiani, è dedicato il libro “Svegliati, ecumene!“, scritto a quattromani dal Vescovo luterano Ulrich Wilkens e dal Cardinale cattolico

Walter Kasper. Occasione di questoincoraggiamento all’ecumenismo èl’anno 2017, in cui le Chiese cristianericordano gli inizi della Riforma, 500anni fa. “A ragione“, scrive il cardinale,“innumerevoli cristiani cattolici edevangelici si aspettano che lacommemorazione della Riforma,iniziatasi 500 anni fa, sia intesa comerichiamo alla conversione e che porti apassi concreti per superare la divisione,che ha 500 anni.“ (p. 11)Nei loro contributi, espressi in modochiaro, che convergono per molti tratti,i due autori presentano lo stato attuale

dell’ecumenismo. IlCardinal Kasper lo fa da una prospettiva di teologia sistematica; ilVescovo Wilkens lo fa da esperto di Nuovo Testamento.Tra i frutti stupefacenti della lettura, c’è l’idea che, oggi, da parte diluterani e di cattolici, in grande misura, consenso sui contenuti,riguardo a temi decisivi per la fede, come Bibbia, Trinità,giustificazione, Chiesa, papato, Maria, escatologia.

77

78

Anno della RiformaIl Cardinal Kasper e il Vescovo Wilkens vedono così la prospettivadell’avvicinamento tra le Chiese: “Le Chiese sono ancora separate, èvero; ma lo Spirito vuole unirle: questo è il grande obiettivo, proprio inquest’anno 2017, ricordando la Riforma! Allora, si trattò di unaconversione della Chiesa al Vangelo. Oggi, dev’essere lo stesso, nellenostre Chiese! Per quanto concerne il contenuto della fede, oggi, permezzo dei molti dialoghi seri delle Chiese, siamo giunti così vicini gliuni agli altri che possiamo parlare di“diversità riconciliata“, da cui scaturitàuna unione ecumenica delle Chiese.“ (pp.155-156).

Il libro comincia con la morte di unpapa, che resta senzaz nome, ma cheabita a casa S. Marta. Tutti sanno chedeve trattarsi di Francesco. Ma è tuttoquello che riguarda i riferimentiall’attualità. Robert Harris non hascritto un romanzo a chiave. Invece, èinteressato alla questione di ciò che ilpotere accende nell’essere umano. Seconsiderato un thriller, ci sono troppi pochi morti, non c’è azione esi può dire che non ci sia quasi violenza. In cambio, Robert Harrisdescrive, in modo denso e intenso, i giochi di potere e gli intrighi, lepeculiarità dei cardinali, i desideri segreti e il fallimento tragico sullavia per arrivare a un nuovo papa. Tutto è narrato in modo talmenteavvincente e affascinante che il libro resta, per così dire, attaccatoalle mani ed è difficile metterlo via. E questo è proprio ciò che accadecon i buoni libri!

Pastore Dr. Kruse

79

Kurt Cardinal Koch - Predica nel cultoecumenico del 18 gennaio 2017

nella Chiesa luterana

“Riconciliazione e conversionecome stile di vita ecumenico“

“Non esiste un vero ecumenismo senza interiore conversione. Infattiil desiderio dell'unità nasce e matura dal rinnovamento dell'animo(24), dall'abnegazione di se stessi e dal pieno esercizio della carità. „

Con quest’affermazione centrale del decreto sull’ecumenismo delConcilio Vaticano II comincia il secondo capito del documento,dedicato all’“attuazione pratica“, che identifica nella conversione

Ecumenismo

80

l’elisir di vita di un vero ecumenismo e il movimento ecumenico comemovimento di conversione.

Perché chi parla di convesione parte dal presupposto che ci si siaallontanati dalla via o che addirittura si sia intrapresa una viasbagliata, così da rendere necessaria una conversione del camminoper ritrovare la giusta via. E chi parla di conversione ha davanti agliocchi, in modo chiaro, l’obiettivo della conversione: questa meta sichiama riconciliazione. Conversione e riconciliazione sono la viadell’ecumenismo.

Conversione e riconciliazione sono anche al centro del Vangelo (scil.Luca 15,10-32, Del figlio perduto), che abbiamo ascoltato. Si potrebbeproprio dire che sia la parabola della conversione e riconciliazione.Se la si considera con riguardo all’obiettivo ecumenico, si può cercaredi vedere nei due figli non solo due individui, ma anche comunitàecclesiali e possiamo domandarci in quale dei due figli ciidentifichiamo.

Al sentimento per la vita dell’essere umano moderno, per il quale lalibertà è uno dei maggiori beni sacri, proprio quando si tratta dilibertà rischiosa, corrisponde di certo il figlio minore, nella parabola.Vuole lasciare la casa paterna per andare in terra lontana. Perciòpretende la propria parte d’eredità.

Ci compare così davanti agli occhi la radicalità abissale di quellalibertà che egli rivendica per sé. Perché in questa dichiarazione, seccae semplice, è insito, in ultima analisi, qualcosa d’inaudito.Chi, con il padre ancora vivo, richieda la propria parte d’eredità, ineffetti non si augura niente di meno, nel proprio cuore, che questo

Ecumenismo

81

padre sia già morto. L’ipoteca della libertà non potrebbe essere piùgrande di ciò cui tende il figlio minore.

Molte presto, questo figlio deve fare esperienza che, sulle vieintraprese, dell’originaria aspirazione alla libertà gli resta solo ancorala dipendenza. Solo nella miseria, divenuta tanto grande, che perfinola dipendenza non può più essere soddisfatta, si muove la nostalgiaoriginaria per la casa paterna.Non solo il figlio minore dimostra di essere un figlio perduto,bisognoso di conversione; ma ciò vale anche per il figlio maggiore,che è restato a casa. La sua perdutezza consiste nel fatto che èdiventato straniero in casa propria, tanto che non può accorgersidell’amore quotidiano che il padre ha per lui e neanche unirsi allagioia del padre per il ritorno del figlio minore.

Questa è l’esperienza di un cuore amareggiato. Riguardo a questoaspetto, lo scrittore spirituale John H. Nouwen, nell’interpretazionesensibile che ha dato di questa parabola di Gesù, dice a ragione chela conversione più dura da compiere è quella di colui che è restato acasa. Perché convertirsi dalla vita spensierata del desiderio sarebbepiù semplice “che liberarsi del freddo dell’amarezza che si è radicatanelle fibre più profonde del mio essere.“(1)

La parabola di Gesù, cosiddetta parabola del figlio perduto, dobbiamoleggerla, di conseguenza, come parabola dei due figli perduti; e siamosfidati a domandarci in quale figlio riscopriamo la nostra comunioneecclesiale.

Tradizionalmente, la risposta, forse, sarebbe stata facile: nel figliominore si sarebbe vista la Chiesa evangelica, che si è staccata dalla________________________1 H. J. M. Nouwen, Nimm sein Bild in dein Herz. Geistliche Deutung eines Gemäldes von Rembrandt(Freiburg i. Br. 1998) 17.

Ecumenismo

82

casa paterna e che, pertanto, deve convertirsi. Nel figlio maggiore sisarebbe vista la Chiesa cattoica, che è restata a casa, ma che non sirallegra per nulla del comportamento del padre verso il figlio minore.

Naturalmente, oggi tali assegnazioni di significato sono fuori luogo.Da una parte, è vero che, nelle Chiese evangeliche, la parola libertà èscritta a caratteri cubitali; ma è la libertà di cui parla Lutero è libertàdiversa, lontanissima da quella praticata dal figlio minore.D’altra parte, per la Chiesa cattolica il richiamo all’intera tradizioneè importante, questo richiamo, però, non può avere comeconseguenza quella espressa dal figlio maggiore.

Parabola del Padre misericordiosoInvece di cedere a siffatte speculazioni, è opportuno ascoltare ilmessaggio del Vangelo, che, in modo inequivocabile, afferma cheentrambi i figli hanno bisogno di conversione, e cioè non diconversione l’uno all’altro, ma di conversione congiunta al Padre. Soloallora leggiamo il Vangelo di oggi in spirito ecumenico. Perché, alcentro della parabola, non ci sono i due figli, ma c’è il Padre, ragionper cui essa dovrebbe recare un altro titolo: parabola del padremisericordioso e riconciliante. Per mezzo di lui, Gesù annuncia lariconciliazione inconcepibile di Dio, mostrando che cosa pensi del suoPadre celeste.

Ad essere rivelatore è il comportamento del padre, che, in contrastocon tutte le usanze e le leggi allora vigenti, lascia che i figli vadanoognuno per la propria strada, anche se ciò, ai suoi occhi, è rischiosoe si tratta di libertà di cui si fa abuso; scelta che è soprattutto del figliominore.

Ecumenismo

83

E perfino quando il figlio sbandato torna a casa col cuore lacerato, ilpadre non fa i conti con lui né si aspetta prestazioni anticipate osoddisfazione, ma ci va incontro.

Che il padre non aspetti a casa, ma vada inconro al figlio perduto,dev’essere stato qualcosa d’inaudito, secondo il codice dicomportamento della società patriarcale del tempo.

Ma propri questo comportamento inaudito del padre mostra di qualeDio parli Gesù, quando lo chiama Padre. Questo è un Dio che nonconsidera perduto nessun essere umano; invece, lo va a cercare e lotrova nella sua presunta perdutezza. Presso questo Dio, in linea diprincipio non ci sono esseri umani perduti e nemmeno casi senzasperanza. Invece, è vero il contrario: per quanto un essere umanopossa essere caduto in fbasso, nella sua vita, in ultima analisi non puòcadere più in basso che nelle mani che Dio tende verso di lui.

Quest’esperienza l’ha fatta soprattutto il figlio minore, che il padre halasciato andare, ma che non ha mai abbandonato e che, al ritorno delfiglio, non può reagire altrimenti che dando una festa e donando alfiglio perduto, attraverso i simboli della veste migliore, dell’anello edelle scarpe nuove, tutti i segni della vera libertà: la veste simboleggial’onore; l’anello, l’eredità e le scarpre simboleggiano il prestigio. Tuttoquesto, condensato nei bel gesto del padre che mette la mano sullaspalla del figlio, esprimendo con la sua benedizione che il suo unicodesiderio è riconciliarsi col figlio.

Riconciliazione come dono ed impegno ecumeniciIl Vangelo termina con la descrizione della festa e dell’invito aparteciparvi, rivolto al figlio maggiore. Non ci dice se il figlio maggioreabbia o no accettato l’invito.

Ecumenismo

84

Ma ci dice chiaramente che questo sarebbe l’unica conseguenza logicadella fede, di fronte al comportamento del padre. Perché lariconciliaizone è l’iniziativa inevitabile che Dio prende ed è un donoche egli fa a tutti gli esseri umani e all’intero cosmo. Se riceviamoquesto dono e ci lasciamo riconciliare da Dio in Cristo, allora siamochiamati ad annunciare la riconciliazione di Dio, ad operare comeambiasciatori di riconciliazione e, soprattutto, a vivere lariconciliazione tra i cristiani.

A partire da qui, il Vangelo di oggi si legge come narrazione cheillustra la lettura, tratta dalla II Lettera ai Corinzi, che costituisce ilmotto di quest’anno della Settimana di preghiera per l’unità deicristiani e che afferma che noi cristiani dobbiamo lasciarci spingereverso la riconciliazione. Il Coordinamento delle Chiese Cristiane inGermania ha scelto proprio questo versetto perché la Riforma non ciha donato solo la riscoperta del Vangelo della grazia immeritata diDio, ma è stata contraddistinta anche da divisioni dolorose e da atrociguerre confessionali.

Di fronte a queste due parti, non solo siamo grati dei doni che ci sonostati donati per mezzo della Riforma, ma abbiamo anche ogni motivodi nominare la colpa aperta, di fare penitenza e di compiere quellapurificazione della memoria storica, cui Papa Francesco ammoniscecon queste parole: “Non possiamo cancellare ciò che è stato, ma nonvogliamo permettere che il peso delle colpe passate continui adinquinare i nostri rapporti. La misericordia di Dio rinnoverà le nostrerelazioni.“(2)

_______________________________2 Franziskus, Predigt in der Vesper am Hochfest der Bekehrung des Apostels Paulus in der Basilika St.Paul vor den Mauern am 25. Januar 2016.

Ecumenismo

85

Misericordia e la riconciliazione devono essere di fatto, propronell’Anno della Riforma, le prospettive guida del cammino ecumenico.Questo ci riuscirà meglio se ci orientiamo a quel Dio che ci vieneposto, oggi, davanti agli occhi. Perché, nell’incontro con questo Dio diriconciliazione, il figlio minore e il figlio maggiore, a prescindere daquello con cui vi identificate oggi, non possono far altro chericonciliarsi l’un con l’altro, e farlo spinti dall’amore per il quale ledifferenze legittime tra le diverse confessioni non rappresentano più,come in passato, ostacoli, ma sono anche arricchimenti nella fede.

Perché l’amore non cancella le differenze, ma le riconduce, conciliate,in un’unità più profonda. Se, spinti dall’amore di Cristo, affrontiamogli sforzi ecumenici, in generale, e la commemorazione della Riforma,in particolare, alla luce del Vangelo del Padre che riconcilia, allora il2017 sarà un anno fruttuoso, in campo ecumenico; ed è a questo fineche vogliamo pregare nelle intercessioni di questa funzioneecumenica.

Kurt Cardinal Koch

Ecumenismo

86

Ecumenismo

Vescovo Heinrich Bedford-StrohmPresidente del Consiglio dell’EKD, Chiesa Evangelica di Germania

Discordo a Papa Francesco, 6 febbraio 2017

“Io darò loro un medesimo cuore,metterò dentro di loro un nuovo spirito,toglierò dal loro corpo il cuore di pietra,e metterò in loro un cuore di carne“.

Con queste parole del profeta Ezechiele,che costituiscono, in Germania, ilversetto biblico dell’anno 2017,salutiamo con viva cordialità Lei,eccellentissimo Papa Francesco e fratelloin Cristo. Siamo grati della possibiloitàdi poterla incontrare di persona, dopo ilnostro primo incontro, nell’aprieldell’anno scorso, e dopo l’incontro,

avvenuto poche settimane fa, con la mia vice, Annette Kurschus, e unadelegazione dell’EKD.

È una gioia speciale per noi tutti, che ad accompagnarci sia il CardinalMarx; ciò è espressione del profondo legame ecumenico tra le nostredue Chiese in Germania. E questo legame si fonda, non per ultimo,sull’anelito ad avere “un medesimo cuore e un nuovo spirito“, che nonsolo possa unirci, ma che possa unire anche il mondo che ci circonda,nella misericordia di Dio.

87

EcumenismoIMisericordia: questo motivo conduttore del Suo pontificato è, per noi,strettamente connesso al dono della grazia (sola gratia). Spinge anchenoi a dare altro spazio al perdono e alla bontà. Il mondo, nell’anno2017, ha bisogno della testimonianza congiunta delle Chiese cristiane.Dove sono negate misericordia e compassione, il “peccato sociale“minaccia la coesistenza umana. La nostra qualità di consimi vamurata. In molti Paesi, un nuovo populismo innalza eccessivamentela propria nazione ed esclude grandi gruppi di persone.

I rifugiati non sono né una “marea“ né un “fiume“. Ma sono esseriumani con dignità, creati a immagine di Dio. Agire responsabilmente,in senso cristiano, vuol dire contribuire ad aiutare, affinché le persone,che fuggono da terrorismo e violenza, trovino un luogo in cui viveresicure. Nel nome di Gesù Cristo, siamo insieme ambasciatori dellamisericordia contro la paura, contro l’odio, contro la violenza e ladiscriminazione. Le Chiese cristiane, nel 2017, dovrebbero alzareinsieme la loro voce, in tutto il mondo, per incoraggiare i nostri Paesiad essere solidali, anche in futuro, con le persone che fuggono daterrorismo e guerra e a distribuire i pesi nel modo più ampio possibile.I Paesi delle aree di crisi di questo mondo, che hanno offerto rifugioa milioni di persone, vanno rafforzati; e le cause della fuga vannocombattute nei Paesi interessati. Con recinzioni o con l’indifferenza,la comunità internazionale degli stati non ottempera ai propriobblighi umanitari.

Il nostro mondo deve mettersi in cammino verso un cuore nuovo euno spirito nuovo di penitenza e conversione. Così come ha scrittoMartin Lutero, nella prima delle sue Tesi, 500 anni fa, facendo il punto:“La nostra intera vita sia penitenza“.

88

Ecumenismo

IIIl ricordo degli eventi di 500 anni fa occupa da molti anni entrambele nostre Chiese, in Germania. È un “miracolo ai nostri occhi“ (Salmo118, 23), che, dopo così tanto tempo di ostilità e di condannereciproche, ora possiamo meditare congiuntamente su questa data edarle forma solenne insieme. Il rimando a Gesù Cristo e allagiustificazione del peccatore, da lui operata, fu, 500 anni fa, l’ideadecisiva dei riformatori (solus Christus). Essa, ancora oggi, è lo scopopiù eminente di tutta l’impostazione della commemorazione. Perchéin essa si fondano le forze critiche della fede della Riforma, che, finoad oggi, ci libera, ci chiama alla responsabilità, ci dona certezza emotiva il nostro amore per la Bibbia.

È perciò una cosa che sta molto a cuore, portare un dono, come ospite,che rispecchi la base teologica di questa convinzione: l’altaconsiderazione della Sacra Scritttura (sola Scriptura). È per me unonore, oggi, donarle un’edizione speciale della Sacra Scrittura, nellatraduzione di Lutero, riveduta di recente.

89

EcumenismoLa Bibbia di Lutero non solo dà l’impronta al sentimento per la linguae alla ricchezza delle sue immagini, ma, fino ad oggi, porta in molticuori e in molte case lo spirito nuovo di misericordia e il cuore vivodell’empatia.

IIIEccellentissimo Papa Francesco, non per ultimo, nel cosro del nostropellegrinaggio congiunto alle fonti della nostra fede, in Israele e inPalestina, abbiamo fatto esperienza di quanto la nostra comunionesia buona e robusta. Ma abbiamo anche dovuto sperimentare quantosia doloroso che talune differenze, tra le nostre Chiese, gravino su dinoi e su molte persone. Nelle famiglie, questa è realtà dolorosa: sicondividono figli, nipoti e amici, e si viene divisi alla mensa delSignore. E quindi, anche il nostro viaggio insieme in Israele ha fattoesperire l’ombra della separazione persistente alla mensa del Signore.In spirito di riconciliazione, abbiamo già conseguito molti progrressiecumenici, che rafforzano la nostra forza di emanazione e la nostracredibilità davanti al mondo (Gv 17, 20).

Perciò ci rallegriamo molto, se cerchiamo insieme la via verso unamaggiore comunione eucaristica. C’è un bisogno profondo, da partedi molte persone, di veder rafforzate le comunanze tra le nostreChiese, nonostante la differenza che persiste.

IVLe nostre Chiese sentono una responsabilità speciale, verso glisviluppi ulteriori dell’ecumenismo, perché è da noi in Germania, chele differenze sono insorte. E siamo convinti che dovremmo iniziareun capitolo nuovo, per trovare vie nuove alla comprensione. In ciò,vogliamo riallacciarci a una storia di riconciliazione speciale, nelnostro Paese.

90

EcumenismoNel 2017, si poté concludere, in grande comunione ecumenica, lacosiddetta Dichiarazione di Magdeburgo sul Battesimo, secondo cuitutte le Chiese cristiane si riconoscono reciprocamente il Battesimo,compiuto in nome di Gesù Cristo. È stato un passo importante, ma ilBattesimo è “il vincolo sacramentale dell'unità“ (Unitatisredintegratio, 22).

Il Battesimo ci articola nell’unico Corpo di Cristo. In lui, siamochiamati, sempre insieme, ad essere testimoni di Gesù Cristo e dellasua misericordia. Questo pensiero, caro Papa Francesco, l’hasottolineato anche Lei, in modo speciale, un anno fa: la partecipazioneal sacramento del Battesimo costituisce, per tutti i cristiani, un vincoloinscindibile. Siam un “popolo santo“, anche se, a motivo dei nostripeccati, non siamo ancora pienamente uniti: “la misericordia di Dioè più forte delle nostre divisioni“.

Perciò cerchiamo, con la Sua Chiesa, un dialogo approfondito sulBattesimo e sulla sua importante per il proseguimento della viadell’ecumenismo. Così come, allora furono stimolati dal Suopredecessore, Giovanni Paolo II, nuovo dialoghi, riguardo allaquestione delle condanne dottrrinali, oggi noi vogliamo cercare,insieme, un approccio nuovo per non suscitare stagnazionenell’ecumenismo.

Perché la nostra situazione, in Germania, è particolare, grazie allaConcordia di Leuenberg del 1973: sono le Chiese luterane, riformatee unite, riunite nell’EKD, a comparire nel dialogo con i fratelli e lesorelle cattolici. Perché così, nella concentrazione su Cristo, lamolteplicità delle prospettive teologiche e la ricchezza delle idee dellaRiforma confluiscono nela ricerca di vie nuove comuni alla riconcilia-

91

Ecumenismo

zione tra le nostre Chiese.

VEccellentissimo Papa Francesco, Lei ha fatto risuonare, in modo nuovoe forte, il La della bontà e della misericordia per ogni essere umano.La gioia del Vangelo, ha scritto all’inizio del Suo pontificato, colma ilcuore e la vita intera di quelli che incontrano Gesù. Come fratelli esorelle in Cristo, siamo grati degli orientamenti chiari che provengonoda Lei. Perché la concentrazione sui crucci di ogni singolo inidividuoe sulla sua situazione concreta di essere umano caduto, lacerato,“bisognoso dell’ospedale da campo“ è anche nostro obiettivo centrale.Le nostre Chiese non sono fini a se stesse, ma sono, congiuntamente,l’unica Chiesa per gli altri. Nella diversità riconciliata dei donispirituali delle nostre Chiese, insieme invochiamo Dio, che vuole darea noi tutti un medesimo cuore nuove e un nuovo spirito. Nellapreghiera e in questa salda speranza, noi, già oggi, siamo uniti.

92

EcumenismoDiscorso di Papa Francesco

Alla delegazione del Consiglio della ChiesaEvangelica di Germaia, lunedì 6 febbraio 2017

Cari fratelli e sorelle,

con piacere vi do il benvenutoe vi saluto cordialmente.Ringrazio il Vescovoregionale Bedford-Strohmper le sue gentili parole – einMann mit Feuer im Herzen - ;e sono contento dellapresenza del Cardinale Marx:che il Presidente dellaConferenza episcopaletedesca accompagni la delegazione della Chiesa Evangelica inGermania è frutto di una collaborazione di lunga data ed espressionedi un rapporto ecumenico maturato negli anni. Vi auguro di andareavanti su questa strada benedetta di comunione fraterna,proseguendo con coraggio e decisione verso un’unità sempre piùpiena. Abbiamo lo stesso Battesimo: dobbiamo camminare insieme,senza stancarci!

È significativo che, in occasione del 500° anniversario della Riforma,cristiani evangelici e cattolici colgano l’occasione della

93

Ecumenismocommemorazione comune degli eventi storici del passato per metterenuovamente Cristo al centro dei loro rapporti. Proprio «la questionesu Dio», su «come poter avere un Dio misericordioso» era «la passioneprofonda, la molla della vita e dell’intero cammino» di Lutero (cfrBenedetto XVI, Incontro con i Rappresentanti della Chiesa Evangelicain Germania, 23 settembre 2011). Ciò che animava e inquietava iRiformatori era, in fondo, indicare la strada verso Cristo. È quello chedeve starci a cuore anche oggi, dopo aver nuovamente intrapreso,grazie a Dio, una strada comune. Quest’anno di commemorazione cioffre l’opportunità di compiere un ulteriore passo in avanti,guardando al passato senza rancori, ma secondo Cristo e nellacomunione in Lui, per riproporre agli uomini e alle donne del nostrotempo la novità radicale di Gesù, la misericordia senza limiti di Dio:proprio ciò che i Riformatori ai loro tempi volevano stimolare. Il fattoche la loro chiamata al rinnovamento abbia suscitato sviluppi chehanno portato a divisioni tra i cristiani, è stato certamente tragico. Icredenti non si sono più sentiti fratelli e sorelle nella fede, maavversari e concorrenti; per troppo tempo hanno alimentato ostilitàe si sono accaniti in lotte, fomentate da interessi politici e di potere,talvolta senza nemmeno farsi scrupolo nell’usare violenza gli unicontro gli altri, fratelli contro fratelli. Oggi, invece, rendiamo grazie aDio perché finalmente, «deposto tutto ciò che è di peso»,fraternamente «corriamo con perseveranza nella corsa che ci stadavanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù» (Eb 12,1-2).

Vi sono grato perché, con questo sguardo, avete intenzione diaccostarvi insieme, con umiltà e franchezza, a un passato che ciaddolora, e di condividere presto un importante gesto di penitenza edi riconciliazione: una funzione ecumenica, intitolata “Risanare lamemoria – testimoniare Gesù Cristo”. Cattolici ed Evangelici inGermania, potrete così rispondere, nella preghiera, alla forte chiamata

94

Ecumenismoche insieme avvertite nel Paese originario della Riforma: purificarein Dio la memoria per essere rinnovati interiormente e inviati dalloSpirito a portare Gesù all’uomo di oggi. Con questo segno e con altreiniziative ecumeniche previste quest’anno – come il comunepellegrinaggio in Terra Santa, il congresso biblico congiunto perpresentare insieme le nuove traduzioni della Bibbia e la giornataecumenica dedicata alla responsabilità sociale dei cristiani – avete inanimo di dare una configurazione concreta alla “Festa di Cristo” che,in occasione della commemorazione della Riforma, intendetecelebrare insieme. La riscoperta delle comuni sorgenti della fede, ilrisanamento della memoria nella preghiera e nella carità e lacollaborazione concreta nel diffondere il Vangelo e servire i fratellisiano impulsi a procedere ancora più speditamente nel cammino.

È grazie alla comunione spirituale rinsaldatasi in questi decenni dicammino ecumenico, che possiamo oggi deplorare insieme ilfallimento di entrambi a riguardo dell’unità nel contesto della Riformae degli sviluppi successivi. Al tempo stesso, nella realtà dell’unicoBattesimo che ci rende fratelli e sorelle e nel comune ascolto delloSpirito, sappiamo, in una diversità ormai riconciliata, apprezzare idoni spirituali e teologici che dalla Riforma abbiamo ricevuto. A Lund,il 31 ottobre scorso, ho ringraziato il Signore di questo e ho chiestoperdono per il passato; per l’avvenire desidero confermare la nostrachiamata senza ritorno a testimoniare insieme il Vangelo e aproseguire nel cammino verso la piena unità. Facendolo insieme,nasce anche il desiderio di inoltrarsi su percorsi nuovi. Sempre di piùimpariamo a chiederci: questa iniziativa, possiamo condividerla coni nostri fratelli e le nostre sorelle in Cristo? Possiamo fare insieme unaltro tratto di strada?

95

EcumenismoLe differenze in questioni di fede e di morale, che tuttora sussistono,rimangono sfide sul percorso verso la visibile unità, alla quale anelanoi nostri fedeli. Il dolore è avvertito specialmente dagli sposi cheappartengono a confessioni diverse. In modo avveduto occorre checi impegniamo, con preghiera insistente e con tutte le forze, asuperare gli ostacoli ancora esistenti, intensificando il dialogoteologico e rafforzando la collaborazione tra noi, soprattutto nelservizio a coloro che maggiormente soffrono e nella custodia delcreato minacciato. La chiamata urgente di Gesù all’unità (cfr Gv 17,21)ci interpella, come pure l’intera famiglia umana, in un periodo in cuisperimenta gravi lacerazioni e nuove forme di esclusione e diemarginazione. Anche per questo la nostra responsabilità è grande!

Nella speranza che questo incontro accresca ulteriormente lacomunione tra noi, chiedo allo Spirito Santo, artefice e rinnovatore diunità, di fortificarvi nel cammino comune con la consolazione cheviene da Dio (cfr 2 Cor 1,4) e di indicarvi le sue vie profetiche e audaci.Invoco di cuore la benedizione di Dio su tutti voi e sulle vostrecomunità e vi chiedo, per favore, di ricordarmi nella preghiera. Viringrazio tanto e vi vorrei invitare ora a pregare insieme il PadreNostro.

© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

96

Ecumenismo

Auguri a “La Civiltà Cattolica“

“La Civiltà Cattolica“ è la più antia rivista culturale cattolica in Italia.Fondata nel 1850, da 167 anni accompagna, con articoli di analisi edi interpretazione, l’opera dei papi, la storia della Chiesa cattolica, glisviluppi storici, sociali e politici in Italia e nel mondo. In questi giorni,“La Civiltà Cattolica“ festeggia, con l’uscita del numero 4000, unevento davvero speciale, per il quale le facciamo di cuore le nostrecongratulazioni, unitamente alla gratitudine per così tanti articoli,meritevoli di essere letti e utili, e per l’apertura ecumenica, il sostegnoe l’amicizia che abbiamo ricevuto dai Gesuiti di Villa Malta.

97

EcumenismoPer questo evento, è stata pubblicata un’edizione speciale, che neltitolo cita la dedica personale di Papa Francesco, che augura a “LaCiviltà Cattolica“, per il proseguimento del suo lavoro, che “Possacontinuare ad essere una rivista ponte, di frontiera e di discernimento.“

Nell’incontro col collegio della “Civilità Cattolica“, il 9 febbraio scorso,Papa Francesco ha così risposto alla domanda su quale fosse, secondolui, la missione peculiare di questa rivista: “È quella di essere unarivista cattolica. Ma essere rivista cattolica non significa semplicementeche difende le idee cattoliche [...] Come scrisse il vostro fondatore, p.Carlo Maria Curci: La Civiltà Cattolica non deve 'apparire come cosada sagrestia'. Una rivista è davvero “cattolica“ solo se possiede losguardo di Cristo sul mondo, e se lo trasmette e lo testimonia.“

Seguendo quanto espresso da Papa Francesco, anche nell’edizionespeciale si trova un articolo che mostra prospettive nuove nel trattaree comprendere Lutero.P. Giancarlo Pani SJ, che è annoverato tra i migliori e più prestigiosiesperti italiani della teologia di Lutero, esamina, in un articolo chevale la pena leggere, “Il processo a Lutero e la scomunica“, lacomunicazione tra gerarchia ecclesiastica e Lutero negli anni tra il1517 e il 1521, giungendo a questa conclusione: “Fu un dialogo trasordi (S. 368) [...] Lutero fu condannato per il rifiuto opposto all'autoritàdella Chiesa, con motivazioni che, da una parte a dall'altra, andavanoben oltre il problema delle indulgenze; e tuttavia […] non gli venne maiindicata la ragione per cui la dottrina che egli contrastava era fondatasu una precisa esegesi biblica, sia pure radicalmente diversa.“ (p. 375)

Pastore Dr. Kruse

98

Pubblicazioni

La nuova guida della nostra chiesa

Potete acquistarla in segreteriao nell’atrio della chiesa

99

CELI

100

CELI

101

CELI

Coordinate bancarie

Deutsche Bank Pforzheim DE18 666 700 060 090059700BIC: DEUT DE SM 666

Banca Popolare di Novara IT55 X 05034 03255 0000 0000 2750BIC: BAPPIT 21AI9

102

Vicinati

Casal Palocco Incontri il primo lunedı del mese.

Roma Nord-Ovest Incontri il secondo giovedı del mese.Contatto: segreteria, tel.: 06.4817519

Roma Sud Incontri il secondo lunedı del mese.Contatto: Maria Alberti , tel. 06.5041443

Gruppo Italiano Incontri mensili.Contatto: Anna Belli, tel.: 06.7915596

Gruppo Giovani Contatto: Pastore Dr. Jens-Martin Krusetel.: 06.4817519

Atti amministrativi

Battesimo Nicolas John Hieber 8 gennaio 2017

Nuovi membri della nostra comunitàAnnalena Prott, Esther Zimmermann, Gertraude Stahl-Heimann

Informazioni

Editore Consiglio della Comunità Evangelica Luterana di Roma Redazione e impaginazionePastore Dr. Jens-Martin Kruse, Volontaria Milena Tempel Collaboratori Marion Schulz, GertrudWiedmer, Dagmar Penna, Anna Belli Periodicità trimestrale Tiratura 100 copie ed. it; 400 copieed. Ted. Tipografia www.gemeindebrief-in-farbe.d

103

30 aprile 2017MisericordiasDomini

h. 10 Culto con S. Cenah. 11.30 Conferenza del Prof. Dr. Dres. ChristophMarkschies (Berlino)

Liturgia: P. Dr. KrusePredica: Prof. Dr. Dres.Christoph Markschies

7 maggio 2017Iubilate

h. 10 Culto con S. Cena (CB) Lit.: P. Dr. Kruse; Pred.: P.Petra Heldt, Gerusalemme

14 maggio 2017Cantate

h. 10 Culto con S. Cena; Assemblea della Comunitàh. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena (I)

P. Dr. KruseP. Dr. Kruse

21 maggio Rogate h. 10 Culto di predicazione P. Dr. Kruse

25 maggio 2017Ascensione di Cristo

h. 19 Celebrazione ecumenica con ospitidell’ambiente ecumenico di Roma (I)

Predigt: S. E. Mons.Ambrogio Spreafico (FR)

28. maggio 2017Exaudi

h. 10 Culto con S. Cena (CB)h. 11.30 Matinée: concerto “Tango luterano“

P. Dr. Kruse

4 giugno Pentecoste h. 10 Culto solenne di Confermazione P. Dr. Kruse

11 giugno 2017Trinitatis

h. 10 Culto di predicazioneh. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena (I)

PR Stefan SchneckPR Anna Belli

18 giugno 2017I Dom. d. Trinitatis

h. 10 Culto delle famiglie all’aperto P. Dr. Kruse

25 giugno 2017II Dom. d. Trinitatis

h. 10 Culto con commemorazione della ConfessioneAugustana del 1530

P. Dr. Kruse

2 luglio 2017III D. d. Trinitatis

h. 10 Culto con S. Cena P. Dr. Kruse

19 marzo 2017Oculi

h. 10 Culto con S. Cenah. 11.30 Matinée: conferenza, Prof. Dr. JensSchröter (Berlino)

Liturgia: P. Dr. KrusePredica: Prof.Dr. J.

Schröter

26 marzo 2017Laetare

h. 10 Culto con cantata: “Tilge Höchster, meineSünden“ (J.S. Bach)

Liturgia: P. Dr. KrusePr.: Prof. Dr. N. Slenczka

2 aprile 2017Iudica

h. 10 Culto solenne per il “Bicentenario dellaComunità evangelica luterana di Roma“

Liturgia: P. Dr. KrusePr.: Vesc. Bedford-Strohm

9 aprile 2017Palmarum

h. 10 Culto delle famiglieh. 11.30 Matinée: concerto del nostro Coroh. 16.30 Concerto e Culto con S. Cena (I)

P. Dr. Kruse

P. Dr. Kruse

12 aprile Mercoledì h. 19.30 Via Crucis ecumenica; partenza dalla Chiesa di S. Camillo de Lellis

13 aprile 2017Giovedì Santo

h. 19 Culto con confessione e S. Cena P. Dr. Kruse

14 aprile 2017Venerdì Santo

h. 10 Culto di predicazioneh. 15 Meditazione nell’ora della morte di Gesù (I)

P. Dr. KruseP. Dr. Kruse

16 aprile 2017Dom. di Pasqua

h. 5.30 Vigilia di Pasqua; colazione pasqualeh. 10 Culto con S. Cena

P. Dr. KruseP. Dr. Kruse

23. aprile 2017Quasimodogeniti

h. 10 Culto di predicazione PR Anna Belli

Culti e musica nella Chiesa luteranaP = Pastore,; PR = Predicatore/trice; CB = culto dei bambini; I = culto in italiano

Culti

104 Siamo membri della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI)www.chiesaluterana.it/de

Anna BelliVia Gorizia 22, 00043 [email protected] / 06.7915596

Nina BewerungeVia Aventina 32 int. 4, 00153 [email protected] / 06.5743939

Christiane Bremer, VicepresidenteVia di Santa Chiara 57, 00186 [email protected] /06.87786696Anna-Claudia TeramoPiazza Verbano 8, Sc.2 Int.12, 00199 [email protected] / 06.8555686

Prof. Dr. Wolfram Thomas, PresidenteVia Teheran 15, 00135 [email protected] / 06.3296517

Dr. Johannes TimpeVia della Lungara 18, 00165 [email protected]/ 06.45492897

Gertrud WiedmerVia Michele Cantone 4, 00166 [email protected] / 06.6693290

PastoratoVia Toscana 7, 00187 RomaTel.: 06.4817519Fax: 06.4817519E-Mail: [email protected]: www.ev-luth-gemeinde-rom.orgTwitter: @RomaLuterani

Orario di segreteriadal lunedì al venerdì h. 9- 13:00 Uhr

Pastore Dr. Jens-Martin KruseSegretaria Marion SchulzVolontaria Milena Tempel

Comunità EvangelicaLuterana di Roma Il nostro Consiglio