ComunichiamoCComunichiamoomunichiamo - Sibaritide · piatto preferito del Marocco è il cous-cous....

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Comunichiamo Comunichiamo Comunichiamo Istituto Comprensivo "Federico II" di Rocca Imperiale (Cs) - sede staccata di Canna Anno scolastico 2013/2014 Giornalino a cura del progetto PON F-3-FSE-2013-8 "Agorà Multimediale" - modulo "Comunichiamo la Scuola" - Scuola Primaria e Secondaria di I Grado di Canna Un progetto innovativo che ha raccolto la par- tecipazione di più soggetti, come scuole, comuni, associazioni, professionisti.“Agorà multimediale” è il primo esempio di progetto in rete realizzato da una scuola dell’Alto Jonio. L’Istituto Com- prensivo di Rocca Imperiale ha accettato la sfida proponendo il progetto PON-F-3-FSE-2013-8 che ha visto come capofila la scuola guidata dal Dirigente scolastico Walter Bellizzi e come par- tner l’Istituto Professionale Ipsia di Trebisacce e il Liceo Scientifico di Roggiano Gravina. Struttu- rato dal project manager Vincenzo Santagada, la piattaforma “Agorà multimediale” si è avvalsa di un valutatore, l’insegnante Elvira Panno e di un facilitatore, il professor Franco Gerundino, il quale rispettando alla lettera la terminologia del suo incarico ha intrapreso da subito un’azione di informazione e supporto sistematica indiriz- zata agli esperti esterni e ai tutor dei vari moduli didattici, mettendo queste figure in condizione di svolger al meglio il proprio compito. Un vero filtro tra la scuola e i professionisti esterni. Sono stati attivati sette moduli. E nella sezione stac- cata di Rocca Imperiale, a Canna, è stato realiz- zato un percorso di giornalismo scolastico “Co- munichiamo la scuola”. Un esperimento didattico che ha coinvolto una ventina di alunni in un gruppo misto formato da bambini di 4^ e 5^ Primaria e compagni più grandicelli di 1^ e 2^ Secondaria. I piccoli allievi, coordinati da Vin- cenzo La Camera, giornalista e direttore di Paese24.it, dalla tutor, la professoressa Anna Oli- verio, e assisititi dalla collaboratrice scolastica, Celeste Chiaromonte, hanno costituito una vera redazione gestita su due ambienti: un’aula clas- sica per la teoria e la discussione sugli articoli da realizzare ed un’aula multimediale per le ri- cerche su internet e la realizzazione dei “pezzi”. Gli incontri si sono svolti nel pomeriggio, tra aprile e giugno, con la partecipazione attiva e la curiosità dei piccoli giornalisti che, entusiasti del- l’idea di realizzare un vero giornalino si sono ca- lati in tempi brevissimi nella parte proponendo articoli e raccogliendo informazioni sulle varie attività scolastiche di quest’anno e su ciò che offre il loro territorio. Il percorso si è svolto contestualmente lungo due binari. La prima parte degli incontri è stata dedicata all’illustra- zione teorica, con il supporto delle slide, dove gli alunni hanno potuto approcciarsi al mondo della comunicazione e del giornalismo scola- stico, scoprendone gli elementi fondamentali e le varie tecniche di scrittura di un articolo, della raccolata informazioni, della titolazione. Ma anche l’importanza della sintesi abbinata alla cap- cacià di prendere appunti, di scrivere in maniera scorrevole e in taluni casi con fantasia e colore: concetti snocciolati con la definizione di fiaba e favola che ha portato i corsisti, mediante un la- voro di gruppo, ad inventare un vero proprio racconto. L’aspetto pratico ha visto i piccoli gior- nalisti di reallizzare i loro articoli facendo tesoro delle tecniche e dei consigli appresi. Scrivere un pezzo, informarsi sul web, cercare la fotogragia giusta, titolare l’articolo ha permesso ai corsisti di sentirsi parte di una redazione con il compito di portare a termine ognuno il proprio lavoro per la realizzazione del prodotto finale. In con- clusione del percorso gli allievi si sono cimentati anche con un reportage sul campo, dove “ar- mati” di macchina fotografica, videocamera e mi- crofono hanno trascorso una giornata nella vicina Rocca Imperiale incontrando gli artisti lo- cali (la liuteria Corrado, il maestro Battista Fa- voino, la pittrice Romina Giordano), visitando il museo delle cere e il magnifico castello federi- ciano in compagnia della guida e profondo co- noscitore del maniero,Vincenzo Di Matteo. Non solo libri, dunque. Una piccola scuola di provin- cia che apre al territorio regala ai propri ragazzi la magia della scoperta. A CANNA PICCOLI GIORNALISTI CRESCONO Non solo libri. Curiosità e creatività entrano a scuola

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ComunichiamoComunichiamoComunichiamoIstituto Comprensivo "Federico II" di Rocca Imperiale (Cs) - sede staccata di Canna

Anno scolastico 2013/2014 Giornalino a cura del progetto PON F-3-FSE-2013-8 "Agorà Multimediale" - modulo "Comunichiamo la Scuola" - Scuola Primaria e Secondaria di I Grado di Canna

Un progetto innovativo che ha raccolto la par-tecipazione di più soggetti, come scuole, comuni,associazioni, professionisti. “Agorà multimediale”è il primo esempio di progetto in rete realizzatoda una scuola dell’Alto Jonio. L’Istituto Com-prensivo di Rocca Imperiale ha accettato la sfidaproponendo il progetto PON-F-3-FSE-2013-8che ha visto come capofila la scuola guidata dalDirigente scolastico Walter Bellizzi e come par-tner l’Istituto Professionale Ipsia di Trebisacce eil Liceo Scientifico di Roggiano Gravina. Struttu-rato dal project manager Vincenzo Santagada, lapiattaforma “Agorà multimediale” si è avvalsa diun valutatore, l’insegnante Elvira Panno e di unfacilitatore, il professor Franco Gerundino, ilquale rispettando alla lettera la terminologia delsuo incarico ha intrapreso da subito un’azionedi informazione e supporto sistematica indiriz-zata agli esperti esterni e ai tutor dei vari modulididattici, mettendo queste figure in condizionedi svolger al meglio il proprio compito. Un verofiltro tra la scuola e i professionisti esterni. Sonostati attivati sette moduli. E nella sezione stac-

cata di Rocca Imperiale, a Canna, è stato realiz-zato un percorso di giornalismo scolastico “Co-munichiamo la scuola”. Un esperimentodidattico che ha coinvolto una ventina di alunniin un gruppo misto formato da bambini di 4^ e5^ Primaria e compagni più grandicelli di 1^ e2^ Secondaria. I piccoli allievi, coordinati da Vin-cenzo La Camera, giornalista e direttore diPaese24.it, dalla tutor, la professoressa Anna Oli-verio, e assisititi dalla collaboratrice scolastica,Celeste Chiaromonte, hanno costituito una veraredazione gestita su due ambienti: un’aula clas-sica per la teoria e la discussione sugli articolida realizzare ed un’aula multimediale per le ri-cerche su internet e la realizzazione dei “pezzi”. Gli incontri si sono svolti nel pomeriggio, traaprile e giugno, con la partecipazione attiva e lacuriosità dei piccoli giornalisti che, entusiasti del-l’idea di realizzare un vero giornalino si sono ca-lati in tempi brevissimi nella parte proponendoarticoli e raccogliendo informazioni sulle varieattività scolastiche di quest’anno e su ciò cheoffre il loro territorio. Il percorso si è svoltocontestualmente lungo due binari. La primaparte degli incontri è stata dedicata all’illustra-zione teorica, con il supporto delle slide, dovegli alunni hanno potuto approcciarsi al mondodella comunicazione e del giornalismo scola-stico, scoprendone gli elementi fondamentali ele varie tecniche di scrittura di un articolo, dellaraccolata informazioni, della titolazione. Maanche l’importanza della sintesi abbinata alla cap-cacià di prendere appunti, di scrivere in manierascorrevole e in taluni casi con fantasia e colore:concetti snocciolati con la definizione di fiaba e

favola che ha portato i corsisti, mediante un la-voro di gruppo, ad inventare un vero proprioracconto. L’aspetto pratico ha visto i piccoli gior-nalisti di reallizzare i loro articoli facendo tesorodelle tecniche e dei consigli appresi. Scrivere unpezzo, informarsi sul web, cercare la fotogragiagiusta, titolare l’articolo ha permesso ai corsistidi sentirsi parte di una redazione con il compitodi portare a termine ognuno il proprio lavoroper la realizzazione del prodotto finale. In con-clusione del percorso gli allievi si sono cimentatianche con un reportage sul campo, dove “ar-mati” di macchina fotografica, videocamera e mi-crofono hanno trascorso una giornata nellavicina Rocca Imperiale incontrando gli artisti lo-cali (la liuteria Corrado, il maestro Battista Fa-voino, la pittrice Romina Giordano), visitando ilmuseo delle cere e il magnifico castello federi-ciano in compagnia della guida e profondo co-noscitore del maniero, Vincenzo Di Matteo. Nonsolo libri, dunque. Una piccola scuola di provin-cia che apre al territorio regala ai propri ragazzila magia della scoperta.

A CANNA PICCOLI GIORNALISTI CRESCONONon solo libri. Curiosità e creatività entrano a scuola

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Ci chiamiamo Younes e Mohamed e vi vogliamoraccontare le culture marocchine a tavola. Ilpiatto preferito del Marocco è il cous-cous. La tradizione narra che questo piattoveniva e viene offerto a chi è senza casa. ACanna il cous-cous lo abbiamo preparato in unprogetto chiamato una “Tavola multimediale”. Ilcous-cous è prodotto con chicchi di grano. Gliingredienti sono: carne di manzo, zenzero, curry,pepe nero, sale, burro impastato con ilformaggio, prezzemolo, cipolla, olio, carote,pomodori pelati, zucchero, peperoni, zucca gialla,piselli, sale, olio di girasole. Poi sulla nostratavola troviamo anche il Chibakia che siprepara durante il Ramadan (mese nel

quale i musulmani praticano il digiuno). Ecco gliingredienti: semi di sesamo (frullati e tostati),

semi di finocchio (un cucchiaio), mandorlepelate, tostate, macinate, farina, noce moscata,un po’ di cannella, un pizzico di sale, zafferano inlievito, un po’ di acqua, un uovo, un bicchiere diburro fuso, un bicchiere di olio bollente, semolamolto fine, farina “00”, acqua tiepida, sale fino.Mescolare il tutto fino ad ottenere un impastomorbido. Prepariamo una ciotola con unmiscuglio di olio di girasole e burro fuso e inun’altra ciotola un pò di semola.

Younes Chaoui,I C Scuola Secondaria Primo Grado

Mohamed Etturabi, IV Scuola Primaria

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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLAUn viaggio gastronomico nella nostra terra, il Marocco

Comunichiamo la scuola - Anno Scolastico 2013-2014

Nel mese di aprile 2014 abbiamo partecipatoalla giornata dell’ambiente. Siamo partiti dascuola alle 08:30. Quando siamo arrivati alla cap-pella della Madonna del Soccorso, abbiamoesposto i nostri lavori. Il presidente della Pro-loco Acciardi Graziano ha ringraziato noi alunniper i lavori che abbiamo fatto. Dopo, sempre ilpresidente della Pro-loco ha letto tutti i nostrilavori. Ci è stato il spiegato il ciclo completodella natura. Dopo, i nostri compagni dellaScuola Primaria hanno recitato le poesie e i temie hanno piantato la rosa, il tiglio e l’ulivo. La faseper piantare gli alberi è stata la seguente:mettere prima il palo che si chiama tutore, poihanno messo le pietre per reggere il palo che sichiama vespaio, poi si mette il terreno, mettereun po’ di sabbia per far crescere le radici e lachioma dell’ albero, poi mettere il tutore deiventi, poi per non farla spostare la pianta dalvento si mettono dei laccetti e poi la pianta èpronta. A chiusura dell’evento c’è stata la pre-miazione per i lavori fatti dagli alunni, con il buf-fet finale.

Giusy Francesca Buongiorno,I C Scuola Secondaria Primo Grado

GIORNATA DELL’AMBIENTEAlla scoperta della natura

Nel mese di maggio dello scorso anno scola-stico io e il mio compagno Oreste, siamo statiinvitati ad una lezione del progetto Pon ‘’ L’artedi apprendere’’, come piccoli reporter. Nelcorso della lezione, tenuta dall’esperta esternaSusanna Battipede, si è parlato dell’alcol e delladroga e dei loro effetti negativi sulla persona.L’alcol può provocare problemi fisici come ilcancro e disturbi come la cirrosi epatica. Cisono ragazzi di 13 anni che si ubriacano perchéi genitori sono assenti. Poi abbiamo visto ancheun filmato. La droga e l’alcol causano problemial cervello, ci sono danni diretti e danni indiretticome malattie cardiovascolari e ictus celebrale.

Le droghe possono essere commercializzate sulweb, gli effetti della droga possono variare a se-conda della quantità ingerita, può causare pato-logie del neurosviluppo. La marijuana e hashishinducono euforie, i colori e il tempo sembranopiù intensi, il tempo sembra passare più lenta-mente; aumenta la frequenza cardiaca, aumentoimprovviso della fame e della sete, può provo-care vertigini, anche leggere nausee. Anchel’eroina si sta diffondendo molto tra i giovani ei meno giovani con effetti devastanti su di loro.

Maria Truncellito,II C Scuola Secondaria Primo Grado

ALCOL E DROGA, DOVE SONO I GENITORI?

HANNO DETTO….

Durante la giornata dell’ambiente organizzatadalla Pro-Loco, il presidente di questa associa-zione, Graziano Acciardi, ha ribadito più voltel’importanza della natura, del rispetto verso glialberi e inoltre ha detto che gli alberi senza uo-mini possono vivere, mentre gli uomini senza glialberi non lo possono fare. Dopo il presidentedella Pro-Loco, il sindaco di Canna, Giovanna Pa-

narace, ha descritto la natura come un patrimo-nio, una fortuna, l’uomo non deve distruggere,ma abbellire. In fine l’ultimo intervento è statodella professoressa Anna Oliverio in rappresen-tanza della scuola che ha detto che è stato unevento importante per approfondire ciò cheviene studiato.

Francesco Pio Pisilli,II C Scuola Secondaria Primo Grado

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Comunichiamo la scuola - Anno Scolastico 2013-2014

Figlio mio, quanto mi costi! Quando arriva unnuovo bebè si piangono lacrime amare sulcorredino, i pannolini e il latte in polvere; in etàda scuola elementare, sui vestiti che ogni annosono da cambiare. E non è solo l’abbigliamento:come negare a un teenager, crescendo, il tele-fonino, l’iPod, la connessione internet. Poi cisono gli sport, i corsi di inglese, i libri di scuola,la benzina per il motorino, la paghetta. La situ-azione varia da famiglia a famiglia, in basea dove si vive, a quanti soldi entrano incasa e al numero di fratelli e sorelle.

Talvolta è colpa dei genitori che non parlano incasa delle loro difficoltà sul lavoro. Solo dopo i18 anni i figli cominciano a capire che oggi l’eco-nomia italiana non naviga in buone acque ed è ilmomento di limitare le richieste alla famiglia. Peri genitori è difficile cercare di spiegar che i soldia un certo punto finiscono, ma possono dare ilbuon esempio, limitando lo shopping.

Giusy Bianco,II C Scuola Secondaria Primo Grado

FIGLIO MIO QUANTO MI COSTI

Noi ragazzi della Scuola Secondaria quest’annoabbiamo partecipato ad una gita scolastica tracultura, storia, ambiente e divertimento. Questaè stata una gita molto attesa da noi ragazzi. Lapartenza è stata alle ore 23:00 del 27 aprile. Lamattina del primo giorno siamo arrivati a Gra-dara (Pesaro Urbino) per la visita al famoso ca-stello di Paolo e Francesca, due personagginarrati nell’Inferno della “Divina Commedia” diDante Alighieri. Il castello era molto grande masono state fatte molte ristrutturazioni. Finitaquesta visita guidata ci siamo messi in viaggio perandare in hotel. Arrivati, siamo andati a siste-marci e all’ora di pranzo siamo scesi in sala, cisiamo accomodati e abbiamo pranzato. Finito dipranzare siamo partiti per andare nella Repub-blica di San Marino dove abbiamo visitato il cen-tro storico, il palazzo municipale, il museo distato, “la rocca”, il museo delle cere e infine ab-biamo fatto shopping libero. Poi siamo partitiper tornare all’hotel , abbiamo cenato e siamopoi andati a dormire. La mattina dopo abbiamofatto colazione. Poi siamo partiti per andare aMirabilandia. Qui ci siamo divertiti molto. Di po-meriggio siamo partiti da Mirabilandia per rien-trare in hotel. La sera i professori ci hannoaccompagnato in discoteca. La mattina del terzogiorno siamo partiti per Ravenna, dove abbiamovisitato la basilica di S.Apollinaria in Classe e latomba di Dante Alighieri. Poi all’ora di pranzosiamo andati al ristorante. Bella anche la tappadi Bologna dove abbiamo visitato la centralis-sima piazza Maggiore, la torre degli Asinelli, la ba-

silica di San Petronio, le sette chiese, via Indipen-denza con tutti i suoi negozi, la stazione ferro-

viaria (con la sala che ricorda la strage del 2agosto 1980), galleria “Falcone e Borsellino”. Poiil rientro in hotel. La mattina del quarto giornosiamo partiti per Genga (Ancona).Lì abbiamo vi-sitato le grotte di Frasassi. Dopo pranzo siamopartiti per il rientro. Siamo arrivati a Rocca Im-

periale alle ore 24:00. Siamo rimasti molto sod-disfatti e per noi di I C è stata la prima occasione

di partecipare ad una gita di più giorni e per dipiù nel nord Italia. Abbiamo conosciuto anchenuovi amici.

Oreste Corrado,I C Scuola Secondaria Primo Grado

TRA RAVENNA, BOLOGNA E SAN MARINOCronaca di un viaggio di istruzione da incorniciare

La mattina de 16 gennaio 2014 a scuolasono venuti a trovarci degli anziani che cihanno raccontato come si festeggiava ilFuoco di sant’Antonio nel passato.Questa festa è molto sentita qui a Canna.All’uscita da scuola, siamo andati in piazzaSant’Antonio e insieme agli animali, i loropadroni e le maschere brutte abbiamofatto la cavalcata nel paese. Mentre gi-ravamo per il paese il nostro parroco hacelebrato la Messa e quando abbiamofinito, alcune persone hanno acceso ilgrande falò. Nei giorni precedenti i

ragazzi avevano accatastato tantalegna fino a formare una montagna.Subito dopo il Parroco ha benedetto ilgrano, gli animali e il falò. Di sera duemaschere brutte hanno lanciato la ceneresulle scarpe. Per tradizione, uno lanciavala cenere e uno puliva. Noi bambini cisiamo divertiti un mondo.

Gianluca Corrado,V C Scuola Primaria

IL FUOCO DI SANT’ANTONIOUna tradizione che piace ai più piccoli

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Interessante esperienza sul campo per gliallievi del progetto Pon F3 “Comunichiamola scuola” di Canna, i quali in compagnia deiresponsabili hanno trascorso una giornatanella vicina Rocca Imperiale a caccia di no-tizie e curiosità. Un reportage video e foto-grafico tra le bellezze architettoniche, gliartigiani e le leggende del “Paese dei li-moni”. Nel corso delle lezioni precedentiall’uscita didattica, gli alunni, hanno presoconfidenza con gli “attrezzi del mestiere”(fotocamera, videocamera, microfono, letecniche dell’intervista e la capacità di pren-dere appunti) per poi essere pronti all’ap-puntamento “sul campo”.Suggestiva la tappa nelle botteghe artigiane

del restauratore e artista del legno BattistaFavoino; del giovanissimo liutaio MarcoCorrado e della sorprendente pittrice Ro-mina Giordano. I piccoli reporter si sono ci-mentanti in interviste con microfono etelecamere catturando retroscena e segretidel mestiere.Una tappa anche al Museo delle Cere ge-stito dal professor Mario Giuseppe Tufaroche ha accompagnato gli studenti di Cannain una suggestiva passeggiata dove poteviincontrare Alcide De Gasperi, Che Guevara,Madre Teresa di Calcutta, ma anche Poli-femo e Papa Francesco.Particolarmente formativa la visita al ca-stello di Federico II in compagnia della

guida Vincenzo Di Matteo, esperto comenessuno di leggende, storie e meandri delmaniero. Anche in questo caso i “cronisti inerba” hanno raccolto tutte le informazionipossibili. La giornata dei nostri reporter èstata riassunta in servizio video girato daloro stessi.Al rientro a Canna, nel laborato-rio di informatica, utilizzato dai corsisi comeredazione per l’elaborazione degli articoli, èstato organizzato un incontro con il dirigentescolastico Walter Bellizzi che si è concessoper un’intervista sul suo lavoro quotidiano esul suo rapporto con il mondo della scuola.

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REPORTAGE TRA STORIA, ARTISTI E LEGGENDE

Dalla teoria alla pratica. Piccoli giornalisti in azionea Rocca Imperiale

Comunichiamo la scuola - Anno Scolastico 2013-2014

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Comunichiamo la scuola - Anno Scolastico 2013-2014

Abbiamo fatto un’intervista ad alcuni bambiniprovenienti dal Marocco, per chiedere informa-zioni sulla loro cultura e su come si sono am-bientati qui in Italia. I bambini che abbiamointervistato sono alunni dai sei ai tredici anni ein tutto sono sei e frequentano la scuola diCanna: Primaria e Secondaria. Da queste inter-viste è emerso che: buona parte di questi bam-bini, inizialmente, ha avuto dei problemi, ora

superati, per ambientarsi. A questi bambinimancano familiari, amici e la casa che ave-vano in Marocco, ma sono seguiti dai ge-nitori ogni giorno. Molti di questi bambinisostengono che l’Italia e il Marocco hanno similile città e parte degli alberi e degli animali allevati.Le principali differenze tra le cucine sono quelleche in Marocco si mangia il cous cous: una farinadi frumento a granelli con manzo e verdure, inItalia si mangia la pasta, in Marocco si mangia lachebakia un dolce di mandorle, noce moscata,cannella e altri ingredienti, in Italia la torta. Inol-tre ci sono dei cibi che vengono consumati inentrambe le culture, come frutta e verdura, riso,carne e pasta. In conclusione alla maggior partedi questi bambini, l’Italia piace molto.

Francesco Pio Pisilli,II C Scuola Secondaria Primo Grado

LA SCUOLA DI CANNA APRE AL MAROCCOTra i banchi sei bambini africani ormai pienamente integrati

Dall’anno scorso sono iscritto allascuola calcio di Policoro (Mt). L’ultimotorneo a cui abbiamo partecipato èstato quello di Marconia (Mt). Eravamotutti molto eccitati. Per noi era un tor-neo importantissimo perchè siamocompetitivi, infatti abbiamo vinto duetornei, siamo arrivati secondi due voltee una volta terzi. La prima partita èstata contro l’Holly& Benji di Marconia,i favoriti in casa. E’ stata sotto la pioggia,siamo andati sotto per colpa di una pa-pera di Giuseppe, il portiere. Poi unmio compagno di squadra ha pa-reggiato grazie a un mio assist e

alla fine ho trasformato il rigoredecisivo e abbiamo vinto. Siamoriusciti a trionfare anche in semifinalecontro il “Padre Minozzi”. La finale èstata contro il Bernalda (Mt).I o hopreso un palo dal centrocampo, ma ab-biamo perso quattro a zero. Siamo tor-nati a casa con le medaglie per ilsecondo posto.

Francesco Michele,IV C, Scuola Primaria

UNA ESPERIENZA ENTUSIASMANTESUL RETTANGOLO VERDE

A Marconia un torneo di calcio da ricordare

Ciao Primaria! Un anno tra apprendimento e diverti-mento…Mi chiamo Pasquale, ho dieci anni e frequento la quinta elementare.L’anno scolastico è quasi terminato e dovrò l’anno prossimo affron-tare la prima media. Alle elementari ho vissuto belle esperienze,con le insegnanti e con i miei compagni che, se non fosse stato perla scuola, non avrei mai conosciuto. Per fortuna gli insegnanti dellescuole elementari mi hanno invogliato sempre più a studiare ed aessere desideroso di imparare, seguo molto i loro consigli. Fino adora mi sono trovato bene e non ho avuto molti problemi, anzi. Du-rante l’anno abbiamo avuto la possibilità di effettuare molte attivitàdidattiche che hanno incrementato le mie conoscenze. In fondo allescuole elementari si apprendono le basi dello studio, ammetto chein questi cinque anni ho imparato molto. In fin dei conti sono sod-disfatto di aver frequentato questa scuola, ho avuto l’opportunitàdi approfondire e migliorare il mio apprendimento e studio. Miaspetto molto dalla scuola media, anche se sarà più impegnativa,non mi scoraggerò, poiché sono desideroso di apprendere.

Pasquale Stigliano,V C Scuola Primaria

Il desiderio di imparare mi ha sempre accompagnato!LA MIA SCUOLA, NON SOLO LIBRI

Mohamed Etturabi

Younes Chaoui

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A Canna ci sono tanti palazzi e portali appartenenti a fa-miglie nobili del paese. Il primo portale di cui vogliamoparlare è quello della famiglia Bruni-Campolongo. Questoportale risale al XIX secolo, al palazzo è annessa la cap-pella di Sant’Antonio Abate.Nei pressi, si trova il palazzo Rago. È un palazzo del XIX se-colo, ha un portale ellittico ed è sovrastato da una finestra.Continuando la nostra passeggiata per portali di Canna in-contriamo il palazzo Toscani. Risale al 1700-1800 e ha unarco a tutto sesto, sopra l’arco c’è lo stemma baronale dellafamiglia che rappresenta un’aquila. Poi si trova il palazzo Fa-voino. Nel portale è incisa la data 1777 cioè quando è statocostruito, sopra si trova lo stemma della famiglia.Proseguendo si trova il palazzo Morano. Si trova in viaSoccorso ed è stato costruito nel 1727. Poi si trova il palazzo Jelpo, è stato costruito nel 1924 e

ha tre livelli. Continuando troviamo il palazzo Campo-longo risale al 1600, non è dotato di un portale ed ha unarco ha tutto sesto. Poi troviamo il palazzo Ricciardulli dove non abita piùnessuno.Continuando la troviamo la Chiesa Madre ImmacolataConcezione che risale al XVI secolo è ha tre portali.Tornando verso casa intravedo il palazzo Pitrelli, costruitonel 1848 ed ha un arco a tutto sesto e due colonne nei lati.La maggior parte dei palazzi di Canna sono abitati o daeredi delle famiglie o sono stati ristrutturati e venduti adaltre famiglie

Domenico Failla,I C Scuola Secondaria Primo Grado

A CANNA I PORTALI CI RACCONTANO LA STORIA

A ottobre si è diffusa la paura per i ladri. Secondo alcune persone questiladri rubavano per arricchirsi, secondo altri per guadagnare qualcosa. Al-cuni dicevano addirittura che erano poveri! All’inizio si pensava che vo-lessero appropriarsi di tutta Canna! Tutti i cittadini hanno iniziato acomprare i dispositivi antifurto solo che non sono serviti a niente: i ladrihanno continuato a rubare in santa pace. Il mio amico Giorgio mi ha rac-contato che più volte ha sentito suonare l’allarme dei vicini ma era unfalso allarme, mentre, una sera che non è suonato l’allarme, hanno rubatoveramente. Alcuni cittadini hanno ipotizzato che gli allarmi erano scadenti,altri che i ladri avevano disattivato gli allarmi. Si è cercato di dare una spie-gazione anche sull’identità dei ladri, ipotizzando la collaborazione di un“palo” del paese che conosceva dove erano gli oggetti delle vittime. Lamia famiglia non ha messo nessun allarme e non è stata vittima. Ancoraoggi non si sa chi sono i ladri. Le vittime che conosco sono Domenico,Giuseppe e Antonio ai quali esprimo il mio dispiacere.

Francesco Michele, classe IV C Scuola Primaria

CRESCE LA PAURA PER I LADRIPreoccupazione in paese per i tanti furti

Palazzo Jelpo, oggi chiamato Pa-lazzo delle Culture, si trova nellazona di via Mercato. L’anno dellasua costruzione risale al 1924.L’edificio è su tre livelli ed e ca-ratterizzato da un ingesso prin-cipale a quattro colonne chesorreggono il lungo balcone cen-trale del primo piano. Annessi alpalazzo si trovano il mulino, ilfrantoio, e la ghiacciaia. Proprietàdella famiglia Jelpo, il palazzo èstato acquistato recentementedal Comune di Canna, è stato re-staurato ed il primo piano ospitala biblioteca comunale ed unasala conferenze multimediale.

Domenica TruncellitoV C, Scuola Primaria

PALAZZO JELPO, COME RECUPERAREI VECCHI BENI

ARCHITETTONICI

IL MAIALE È IL RE DI NOCARA

Ogni anno una sagra da far leccare i baffiLa sagra del maiale a Nocara viene preparata con tanti giorni di anticipoperchè devono uccidere i maiali e anche perchè devono preparare tuttoil necessario come gli stands, il vino, la “scapece”, devono preparare lasalsiccia, ecc. Questa sagra, ogni anno, inizia il 4 di agosto e finisce il 25.Alcune sere fanno anche il karaoke, arrivano gruppi di musicisti tra cuianche bambini. Ci sono due organizzazioni, una davanti al palco e una da-vanti al Comune e si mangia molto bene. Quindi se volete venire qui sietesempre i benvenuti. Quando arrivate dovete andare alla cassa a ordinarequello che volete e poi dovete fare la fila per ottenerlo. Dopo mangiato,se si vuole fare il bis, si fa lo stesso procedimento.

Giuseppe Acciardi, IV C Scuola Primaria

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Il 2 maggio 2014 noi alunni della Scuola Primariadi Canna, insieme agli alunni di Nocara ci siamorecati in un paese della Basilicata che si chiamaCastelmezzano. Siamo partiti alle ore 7:00 delmattino. Per arrivare a Castelmezzano bisognapercorrere una strada che si chiama Basentanaperchè è costruita sul margine del fiume piùlungo e importante della Basilicata: il Basento.Siamo arrivati alle ore 9:30. Alla fermata ci aspet-tava una ragazza di nome Rocchina che ci hafatto da guida. Ci ha parlato del “volo dell’an-gelo” effettuato su un cavo d ‘acciaio che collegaCastelmezzano con il paese vicino Pietra Per-tosa (roccia bucata) e ritorno. Questo volo sisvolge sempre su prenotazione e, inestate, fanno parecchi voli perchè ci sonomolti turisti. Il volo dura un minuto e iltragitto viene percorso alla velocita di 120km/ h : in macchina ci vogliono due ore emezza all’incirca per percorrere la stessadistanza. A Castelmezzano fanno una

festa : il maggio in dialetto “u mash” cheè un rito dedicato alla natura. E’ celebratacome segno di alleanza tra l’uomo e la na-

tura, affinchè non ci siano fenomeni me-tereologici brutti come la neve e la gran-dine. Si “sposano” 2 alberi: il cerro e lacima di agrifoglio. ll cerro rappresental’uomo e la cima di agrifoglio rappresentala natura. La prima domenica di settem-bre viene tagliato l’albero di cerro piùbello e poi viene portato in paese trasci-nato dai buoi e dai ragazzi che sono testi-moni del matrimonio. Si sceglie il piùbello degli alberi di cerro e viene issato alcentro del paese insieme alla sposa: lacima di agrifoglio. Le signore fanno anchemolti dolci chiamati ‘’ Crostoli’’, che sarebberole nostre “chiacchiere”. Cucinano giorno e notteper donarli agli invitati al matrimonio. La festadel maggio è così importante che non si svolgesolo a Castelmezzano ma anche in altri paesi ap-partenenti al Parco delle Piccole Dolomiti lu-cane: il mese di maggio è molto importanteperchè arrivano pullman con turisti provenientianche da stati esteri. Successivamente ci siamoavviati verso la Fortezza Normanna su unastrada caratterizzata dalla presenza di pietre consimboli. Il primo era lo stemma della Basilicatacioè sfondo bianco con quattro onde che rap-presentano i quattro fiumi: il Basento, il Bradano,il Sinni e l’Agri. Poi c’era una mattonella con l’im-magine di Castelmezzano; un’altra con una roc-cia a forma di becco di civetta e una con lascalinata della fortezza normanna. Abbiamo cam-minato a lungo per arrivare però abbiamo persoqualche chiletto! Mentre salivamo abbiamo vistolo stemma del comune di Castelmezzano cherappresenta un cavallo con due cavalieri. Du-rante il tragitto abbiamo visto il calvario e laguida ci ha spiegato che i soldati, anticamente,hanno scavato gradini su una roccia punto di av-vistamento dei nemici provenienti dal fiume Ba-sento allora ancora navigabile. Tornati in paese

abbiamo visitato la Chiesa con santi diversi dainostri e due quadri: uno rappresenta la Sacra Fa-miglia opera di Giovanni Di Gregorio caratte-rizzato dalla prevalenza del colore rosa. L’altrorappresentava l’incoronazione della Vergine.Usciti, dopo aver comprato alcuni souve-nir di Castelmezzano, siamo andati al-l’agriturismo per mangiare e a fare ilformaggio. Il formaggio si fa così: il latte vieneprima risaldato alla temperatura di 360, poi vienefatto solidificare con l’aggiunta del caglio e, suc-cessivamente viene schiacciato in un conteni-tore dove diventa duro. Usciti dall’agriturismosiamo partiti per andare al museo di Metaponto.Qui abbiamo ammirato numerosi oggetti usatidagli antichi greci e ritrovati nelle tombe. Mihanno colpito molto i chiodi in ferro perchè di-versi nella forma da quelli che usiamo oggi. Infinesiamo ritornati a Canna alle ore 20,00 circa. E’stata una giornata bellissima, mi sono divertitomolto e ho imparato nuove cose.

Domenico Morano classe IV C – Scuola Primaria

Il progetto PON F-3-FSE-2013-8 2 “Agorà Multimediale”,svolto nell’anno scolastico 2013-2014, è stato un primoesempio sul territorio di interazioni tra più istituti scola-stici e ha previsto 20 moduli laboratoriali. La scuola capo-fila è stata l’Istituto Comprensivo di Rocca Imperiale(dirigente scolastico: Walter Bellizzi; facilitatore: prof.Franco Gerundino; valutatore: ins. Elvira Panno)

ISTITUTO COMPRENSIVO ROCCA IMPERIALE

BENVENUTI A SCUOLA (Canna, Primaria e Se-condaria): Esperto esterno Valentino Mazzei (psicologo)– tutor interno Anna Oliverio

COMUNICHIAMO LA SCUOLA (Canna, Prima-ria e Secondaria): Esperto esterno Vincenzo La Camera– tutor interno prof.ssa Anna Oliverio

BENVENUTI A SCUOLA (Secondaria Centro):Esperto esterno Maria Luisa Chianese (psicologa) – tutorinterno Franca Berardi

EDUCARE ALLA LIM (Secondaria Centro):Esperto esterno Francesco Vaccaro – tutor internoFranca Berardi

BENVENUTI A SCUOLA (Secondaria Marina):Esperto esterno Amelia Avruscio (psicologa)

LEGALITA’ TRA I BANCHI (Secondaria Marina):Esperto esterno Alfonso Rago

BENVENUTI A SCUOLA (Secondaria Marina):Valentino Mazzei (psicologo) – tutor interno Maria TeresaCascardi

FUTURO SOSTENIBILE (Secondaria Marina):Vincenzo Santagada – tutor interno Maria Teresa Cascardi

ISTITUTO COMPRENSIVO AMENDOLARA

BENVENUTI A SCUOLA (Secondaria, Oriolo):Esperto Esterno Valentino Mazzei (psicologo) – tutor in-terno Antonio Zaccaro

ABBANDONARE L’ABBANDONO SCOLA-STICO (Secondaria, Oriolo): Esperto esterno Anto-nia Vitale – tutor interno Antonio Zaccaro

BENVENUTI A SCUOLA (Secondaria): Espertoesterno Valentino Mazzei (psicologo) – tutor interno Va-leria Ettorre

LEGALITA’ E AMBIENTE (Secondaria): Espertoesterno Anna Filomena Acciardi - tutor interno Valeria Ettor

I.I.S. ROGGIANO GRAVINA

PREPARIAMOCI AL PROGETTO (Liceo Scienti-fico e ITIS): Esperto esterno Rosaria Toscana (psicologa)– tutor interno Grazia Paletta

ARTE, CULTURA E SCIENZA NEL TERRITORIODELLA MAGNA GRECIA (Liceo Scientifico eITIS): Esperta esterna Giulia Cosenza – tutor interniEmanuele Brusco, Cecilia Zangari

L’IMPORTANTE E’ SEMINARE (Liceo Scientificoe ITIS): Esperto esterno Amelia Avruscio (psicologa) –tutor interna Daniela Gialdini

IL MONDO CHE VORREI: VIVERE NELLA LEGA-LITA’ (Liceo Scientifico e ITIS): Esperto esternoAnna Maria Campana – tutor interni Angiolino D’Ambro-sio, Valdivia Fusco

I.P.S.I.A. TREBISACCE

CONOSCIAMOCI: Esperto esterno Eleonora Colistra– tutor interno Domenica Adduci

SCENALETTI: Esperto esterno Piero De Vita – tutorinterno Domenica Adduci

CONOSCIAMOCI: Esperto esterno Eleonora Colistra(psicologa) – tutor interno Pierina Donnangelo

NATURA AMICA: Esperti esterni Francesco Manganella,Gaetano Agostinacchio – tutor interno Pierina Donnangelo

REDAZIONEGiuseppe Acciardi, Giusy Bianco, AntonellaBuongiorno, Giusy Francesca Buongiorno, YonesChaoui, Oreste Corrado, Gianluca Corrado, Li-liana Di Leo, Salhah Mohamed Ettourabi, Dome-nico Pio Failla, Francesco Michele, DomenicoMorano, Francesco Pio Pisilli, Pasquale Sti-gliano, Maria Truncellito, Domenica Truncellito,Vincenzo Truncellito

ESPERTO ESTERNO:giornalista Vincenzo La Camera

TUTOR INTERNO:professoressa Anna Oliverio

COLLABORATRICE SCOLASTICA:Celeste Chiaromonte

Hanno partecipato al progetto alunni delle classiIV e V Scuola Primaria e I e II Scuola Secondaria diPrimo Grado di Canna (sede staccata dell’IstitutoComprensivo di Rocca Imperiale)

UN GIORNO DA TURISTA!Sulle Dolomiti Lucane, il brivido del “volo dell’angelo”

Comunichiamo la scuola - Anno Scolastico 2013-2014