Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

27
Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano

Transcript of Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Page 1: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Comunicazione verbale e linguaggio dei media

a.a. 2009/10Federica Da Milano

Page 2: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La persuasione

• In un primo tempo la pubblicità si limitava a parlare bene del prodotto

• Oggi: non dire esplicitamente• il valore del significante: senza

bisogno di dire niente in modo esplicito, il nome fa nascere nel potenziale acquirente l’impressione voluta dal produttore

Page 3: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La persuasione

• Influssi stranieri• Le presupposizioni:Attualmente il re di Francia ha un reL’attuale re di Francia è calvoL’attenzione viene sviata su qualche

altro contenuto, e il contenuto che interessa viene presentato come una cosa nota o addirittura ovvia

Presupposizione di esistenza

Page 4: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La persuasione

• Descrizioni definite:- Sintagmi nominali con articolo

determinativo;- Nominali con aggettivo dimostrativo;- Nomi propri;- Pronomi personali e pronomi

dimostrativiEs. La freschezza di Jocca ha solo il 7% di

grassi

Page 5: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La persuasione

Es. La sicurezza di Volkswagen non va mai in vacanza. Buone vacanze da Volkswagen

• Presupposizione di verità:es. e quando proverai una nuova emozione,

avrai raggiunto la Danimarca che cercaviLe frasi relative e le subordinate avverbiali

(temporali, causali, finali, concessive, modali, ecc.) hanno il potere di presupporre il loro contenuto

Page 6: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Le presupposizioni

• I verbi ‘fattivi’: es. ignorare, rimpiangere, ecc.

Presuppongono la verità (fattualità) del contenuto proposizionale della frase

Il nemico ignorava che i nostri avevano eretto difese invalicabili

Signori, già rimpiango di avere aderito alla vostra iniziativa

Page 7: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Le presupposizioni

Detersivi Atlas. Tre nuovi prodotti per continuare a darvi dei risultati straordinari, con un’attenzione per l’ambiente sempre più grande

Page 8: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Le presupposizioni

Anche nel linguaggio politico:L’uditorio è portato alla naturale

accettazione delle premesse

Page 9: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Le inferenze

Es. Dolcificante Poko. Buono come lo zucchero. Sicuro come l’aspartame

Anche d’estate, se non giochi, non vinci

Page 10: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Creatività nomenclatoria

• Saper creare oggetti linguistici è una delle abilità importanti del nostro sistema economico

• Il sapere linguistico accresce la consapevolezza per le parole

Page 11: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La linguistica e la società

• BernsteinCodice elaborato/codice ristretto• la sociolinguisticaLa lingua che usiamo non è un blocco

unitario, ma un insieme di varietàChi si rende conto che a situazioni diverse si

adattano stili di lingua diversi, e si fa un’idea di come sono questi stili, diventa più capace di scegliere lo stile adatto ad ogni situazione

Page 12: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La variazione linguistica

• Variazione diatopica• Variazione diastratica• Variazione diafasica• Varietà diamesiche• Variazione diacronicaLingua come diasistema

Page 13: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Lingua e dialetti

• Italiano standard• Italiano regionale• Dialetto locale

Page 14: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La nozione di ‘standard’

“Parlare di standard in linguistica è un tema apparentemente facile e scontato, ma in realtà, appena si guardi sotto la superficie delle cose, molto delicato e tutt’altro che semplice. La questione dello standard coinvolge problemi di linguistica, sociologia, storia letteraria, antropologia culturale, e anche di ideologia e di politica, eccome. Lo standard c’è. In fatto di lingua, lo standard è la buona lingua, la norma prescritta, il canone, il modello”. (G. Berruto)

Page 15: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Lingua e dialetti

• Italiano scritto• Italiano parlato formale• Italiano parlato informale• Italiano regionale• Dialetto di koinè• Dialetto del capoluogo di provincia• Dialetto localecontinuum

Page 16: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Lingua e dialetto

• Il dialetto è un sistema linguistico:Ogni dialetto ha un sistema fonologico,

morfologico, sintattico, ecc.• Lingua vs. dialetto: differenza

socioculturale, non linguistica

Page 17: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Oralità/scrittura

• Platone: l’oralità implica la presenza degli interlocutori, quindi dialogo, possibilità per chi parla di ‘difendere il discorso’: la scrittura al contrario implica assenza, dunque impossibilità del dialogo: ‘il libro, interrogato, non risponde o ripete sempre la stessa cosa’

Page 18: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Oralità

• Paratattica piuttosto che ipotattica• Aggregativa piuttosto che analitica• Ridondante piuttosto che economica• Enfatica e partecipativa piuttosto che

oggettiva e distaccataW.Ong (1982), Oralità e scrittura,

Bologna, Il Mulino

Page 19: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Le voci che corrono

“Quali che siano gli ambiti della nostra vita sociale, la voce è ovunque. Essa è anche il più antico dei mass media. Prima che esistesse la scrittura, la trasmissione di notizie di bocca in bocca era l’unico canale di comunicazione all’interno delle società. La voce propagava informazioni, creava e distruggeva reputazioni, faceva scoppiare guerre e sommosse. L’avvento della stampa, poi della radio e infine l’esplosione del mezzo audiovisivo non l’hanno comunque spenta. Nonostante i media, il pubblico continua a ricavare parte della sua informazione dal propagarsi delle voci. L’affermazione dei media, lungi dal sopprimere la voce, l’ha semplicemente resa più specializzata: ciascuno ha ormai la sua sfera di circolazione” (Kapferer 1987: 11)

Page 20: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La scrittura e i nuovi media

• La scrittura ha assunto molti caratteri dell’oralità: ‘discorso digitato’, ‘visibile parlare’, ‘discorso elettronico’, ‘talky writing’

Page 21: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Leggibilità

• Formula di Flesch (adattata alla lingua italiana):

IL=217 - (1,3 x W) - (0,6 x S)W= numero medio di parole per fraseS= numero medio di sillabe ogni 100 parole

La scala dell’indice di leggibilità va da 100 per i libri di lettura delle prime classi elementari a zero e anche sotto zero per documenti come i regolamenti doganali e quelli di applicazione delle leggi.

Page 22: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

La CMC (comunicazione mediata dal computer)

• “The mode of CMC, as a communications medium, is neither simply speech-like nor simply written-like. Though CMC bears similarities in its textual aspects (e.g. type/token ratio and lexical density) to written discourse, it differs greatly in others, namely pronoun and modal auxiliary use. Taken together, these similarities and differences make clear the complexity of CMC as a mode of communication” (Yates 1996: 46)

Page 23: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Fonetica e fonologia

• La fonetica studia i foni (suoni) di una lingua

• La fonologia studia i fonemi, cioè i suoni dal punto di vista del ruolo che svolgono nel funzionamento del sistema-lingua

• Fonema: la più piccola unità linguistica dotata di valore distintivo

Page 24: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Fonologia

• La coppia minima:/’kane/ /’pane/Coppia di parole di significato diverso

fra cui esiste una differenza limitata ad un solo suono

Page 25: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Intonazione

• Lucia mangia la minestra• Lucia mangia la minestra?• Lucia, mangia la minestra!Livello segmentale/livello

soprasegmentale• Intonazione e illocutività

Page 26: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Intonazione e struttura informativa dell’enunciato

• Mio fratello è arrivato ieri sera• Mio fratello è arrivato ieri SERA• Mio fratello è arrivato IERI sera• Mio fratello è ARRIVATO ieri sera• Mio FRATELLO è arrivato ieri sera• MIO fratello è arrivato ieri sera

Page 27: Comunicazione verbale e linguaggio dei media a.a. 2009/10 Federica Da Milano.

Struttura informativa dell’enunciato

• Tema/rema• È mio fratello che è arrivato ieri sera• È ieri sera che è arrivato mio fratello