tema COMUNICAZIONE NON VERBALE · riguardano il linguaggio del corpo. La comunicazione verbale e`...

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La rubrica di APsi: I temi dell’Esame di Stato La Comunicazione Non Verbale Definizione La comunicazione non verbale (CNV) e` quella parte di comunicazione che comprende tuttigli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello semantico del messaggio, cioe` il significato delle parole, ma che riguardano il linguaggio del corpo. La comunicazione verbale e` logica ed esplicita e si presta a trasmettere un gran numero di informazioni, mentre la CNV non rispetta una grammatica rigida, e` meno controllabile e veicola messaggi diversi come le emozioni gli stati d’animo. La teorie sulla CNV Le teorie sulla CNV sono quelle di: - ARGYLE: e` un sociolinguista ed afferma che in una comunicazione faccia a faccia noi usiamo ( espressione facciale, contatto visivo, gesticolazione, postura, tatto e prossemica). - MEHRABIAN: ha dimostrato che cio` che viene percepito in un messaggio vocale di valenza neutrale, nel contesto di laboratorio, accompagnato da messaggi non verbali, viene percepito in modi molto diversi. Egli afferma quindi che l’efficacia di un messaggio dipende solamente in minima parte dal significato letterale di cio` che viene detto. Il modo con cui il messaggio viene percepito e` influenzato pesantemente dalla CNV.

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La rubrica di APsi: I temi dell’Esame di Stato

La Comunicazione Non Verbale Definizione La comunicazione non verbale (CNV) e` quella parte di comunicazione che comprende tuttigli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello semantico del messaggio, cioe` il significato delle parole, ma che riguardano il linguaggio del corpo. La comunicazione verbale e` logica ed esplicita e si presta a trasmettere un gran numero di informazioni, mentre la CNV non rispetta una grammatica rigida, e` meno controllabile e veicola messaggi diversi come le emozioni gli stati d’animo.

La teorie sulla CNV Le teorie sulla CNV sono quelle di:

- ARGYLE: e` un sociolinguista ed afferma che in una comunicazione faccia a faccia noi usiamo ( espressione facciale, contatto visivo, gesticolazione, postura, tatto e prossemica).

- MEHRABIAN: ha dimostrato che cio` che viene percepito in un messaggio vocale di valenza neutrale, nel contesto di laboratorio, accompagnato da messaggi non verbali, viene percepito in modi molto diversi. Egli afferma quindi che l’efficacia di un messaggio dipende solamente in minima parte dal significato letterale di cio` che viene detto. Il modo con cui il messaggio viene percepito e` influenzato pesantemente dalla CNV.

Teoria approfondita Una teoria approfondita e` quella della scuola di Palo Alto. Questa scuola sistemico-relazionale ha approfondito lo studio del modulo analogico, ovvero non verbale. La CNV puo` assolvere a diverse funzioni:

- Enfatizzare un concetto espresso verbalmente; - Contraddire un concetto espresso verbalmente; - Sostituire la comunicazione verbale.

La CNV avviene in 3 modalita`:

1. Paralinguistica: e` l’insieme delle caratteristiche non linguistiche del parlato. Abbiamo quindi il tono di voce, alto o basso, le inflessioni dialettali, esclamazioni preferenziali, le pause e I silenzi. La paralinguistica risente molto della circostanza e dell’interlocutore. Ad esempio durante l’interrogazione lo studente potra` balbettare e usare un tono di voce piu` basso di quando conversa con I compagni all’intervallo.

2. Ciesica: comprende I movimenti del corpo, la mimica facciale e I gesti. Il volto e` la parte del corpo piu` espressiva, soprattutto gli occhi e lo sguardo in generale. Lo sguardo puo` mostrare che l’individuo e` interessato alla conversazione oppure e` impaziente di andarsene. Un aspetto meno controllato della Cinesica son ole pupille che si dilatano quando il soggetto e` eccitato. Anche I Gesti fanno parte della CNV e compaiono fin dal primo anno di vita e si dividono in:

- Gesti deittici: gesti che esprimono un’intenzione comunicativa e si accompagnano allo sguardo del destinatario del gesto, ad esempio indicare con il dito un oggetto;

- Gesti referenziali: che hanno un significato, ad esempio fare “Ciao” con la mano;

- Gesti transitivi: che implicano l’uso di un oggetto; - Gesti intrasitivi simbolici: che non implicano l’uso di oggetti ma hanno un

significato condiviso; - Gesti intrasitivi non significativi: azioni prove di significato.

Oltre ai gesti, importante per la CNV e` la postura. Vi sono gesti come l’inchinarsi che veicola un significato, oppure il protendere il busto in avanti per mostrare interesse.

3. Prossemica: cioe` il comportamento spaziale e la distanza dall’interlocutore. EDWARD HALL ha studiato come gli animali manrchino il territorio per preservare dagli invasori. Hall ha osservato che anche l’uomo tende ad avere un suo territorio mantenendo questi tre tipi di distanze:

- Distanza intima: da 0 a 15 cm; - Distanza personale : da 45 a 120 cm; - Distanza sociale: da 120 a 360 cm; - Distanza pubblica: oltre I 360 cm.

Strumenti La CNV viene studiata e considerata all’interno del Colloquio clinico perche` veicola molte informazioni come ad esempio il giusto coinvolgimento, la motivazione oppure il disinteresse. Uno strumento per valutare la CNV e` quello delle GRIGLIE DI OSSERVAZIONE nelle quali e` possibile conteggiare la frequenza di vari gesti e movimenti.

Ambiti applicativi La comunicazione non verbale trova applicazione in:

- Psicologia clinica: la CNV e` fondamentale in quanto il colloquio ne e` profondamente influenzato;

- Psicologia dell’eta` evolutiva: la CNV puo` darci molte informazioni perche` I bambini che non hanno ancora sviluppato il linguaggio, usano molto il modulo analogico;

- Psicologia sociale: perche` ogni gruppo di soggetti possiede propri codici comunicativi;

- Neuropsicologia: in quanto I pazienti afasici, con un disturbo del linguaggio acquisito, presentano spesso deficit nella componente prossemica del linguaggio con tono di voce monotono e tendenzialmente alto. In neuropsicologia si puo` impostare un trattamento riabilitativo, affiancando alla tradizionale riabilitazione dell’afasia, anche quella della prossemica.

Dott.ssa Alessia Giana, Psicologa area Neuropsicologica

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