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IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI Direttore responsabile: Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it omunicazione C Le sue origini antichissime risal- gono alla romana Calloniana. Oggi Barrafranca ha un'e- conomia prevalentemente agricola e non mancano le prospettive per il rilancio del territorio. Ma il sindaco Fer- rigno lamenta la carenza di fondi: "Difficile assistere le fa- sce deboli". a pag. 10 Speciale comuni, Barrafranca Presentato il progetto "Siste- ma delle aree naturali protet- te siracusane" che prevede la realizzazione di un parco na- turalistico-culturale delle grot- te e della cave presenti nel territorio ibleo, l'organizzazio- ne di percorsi ecoturistici e di- dattici e la fruizione sostenibile del territorio. pag. 7 Riserve di Siracusa, un nuovo progetto Consegnati i lavori per il com- pletamento del restauro di Pa- lazzo Certosa a Bagheria. Gli interventi, che impegneran- no le ditte per circa 12 mesi, prevedono la definizione dei prospetti, del colonnato, del secondo piano e dell'area esterna con un giardino recin- tato. pag. 4 Bagheria, il restauro di Palazzo Certosa Un incontro chiarificatore quello svoltosi, nei giorni scorsi, tra l'Anci- Sicilia, l'Asael e l'assessore regiona- le delle Autonomie Locali, Cateri- na Chinnici. Argomento principe: il fondo per le autonomie. L'assessore Chinnici ha condiviso la richiesta dell'Associazione dei comuni sicilia- ni di riportare il fondo ai livelli previsti dalla finanziaria 2011. Inoltre, il presidente Giacomo Scala ha chiesto l'attivazione di una com- missione "Assessorato - Autonomie locali" in cui possano essere affron- tate, in maniera organica e in tempi brevi, tutte le problematiche riguar- danti gli enti locali. (a pag 3) Barrafranca - Chiesa Madre L'Anci incontra l'assessore Chinnici Enti locali, intesa sui fondi ANNO 12 31ottobre 2011 15

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IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALIDirettore responsabile: Andrea Piraino

Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it

omunicazioneC

Le sue origini antichissime risal-gono alla romana Calloniana.Oggi Barrafranca ha un'e-conomia prevalentemente agricola e non mancano le prospettive per il rilancio del territorio. Ma il sindaco Fer-rigno lamenta la carenza di fondi: "Difficile assistere le fa-sce deboli". a pag. 10

Speciale comuni,Barrafranca

Presentato il progetto "Siste-ma delle aree naturali protet-te siracusane" che prevede la realizzazione di un parco na-turalistico-culturale delle grot-te e della cave presenti nel territorio ibleo, l'organizzazio-ne di percorsi ecoturistici e di-dattici e la fruizione sostenibile del territorio. pag. 7

Riserve di Siracusa,un nuovo progetto

Consegnati i lavori per il com-pletamento del restauro di Pa-lazzo Certosa a Bagheria. Gli interventi, che impegneran-no le ditte per circa 12 mesi, prevedono la definizione dei prospetti, del colonnato, del secondo piano e dell'area esterna con un giardino recin-tato. pag. 4

Bagheria, il restaurodi Palazzo Certosa

Un incontro chiarificatore quello svoltosi, nei giorni scorsi, tra l'Anci-Sicilia, l'Asael e l'assessore regiona-le delle Autonomie Locali, Cateri-na Chinnici. Argomento principe: il fondo per le autonomie. L'assessore Chinnici ha condiviso la richiesta dell'Associazione dei comuni sicilia-ni di riportare il fondo ai livelli previsti dalla finanziaria 2011.Inoltre, il presidente Giacomo Scala ha chiesto l'attivazione di una com-missione "Assessorato - Autonomie locali" in cui possano essere affron-tate, in maniera organica e in tempi brevi, tutte le problematiche riguar-danti gli enti locali. (a pag 3)

Barrafranca - Chiesa Madre

L'Anci incontra l'assessore ChinniciEnti locali, intesa sui fondi

ANNO 1231ottobre 2011

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sommario

APPALTI, CODICE ETICOE NUOVA TRASPARENZA

I l Consigl io Comunale di Trapani ha quali f icato la sua azione pol i t ica ed amministrativa ponendo in pr ima l inea e senza tentennamenti un impegno

concreto a fa vore del la trasparenza degl i att i e del le procedure. I l dibatt i to d ’Aula ha confer mato la volontà comune di ar r ivare ad una s intesi v ir tuosa per approvare i l Codice Comunale degl i Appalt i . Un la voro cer tosino di ver i f ica ed un confronto aper to a tutt i i sugger imenti ha def inito un nuovo s istema di "regole" che puntano a del ineare un quadro sempre più chiaro e concreto per la piena af fer mazione del pr incipio di legal i tà. I l Codice deter mina una ser ie di condizioni ed anche di v incol i che inser iscono l ’ar t icolato percorso del l ’appalto pubblico in un canale decis ionale che non dà alcun margine ai cr i ter i discrezionali . C ’è una strada da seguire che non ammette deroghe. I l Consigl io ha voluto fare la sua par te f ino in fondo e laborando ad approvando alcune modif iche al l ’atto del iberativo. Soluzioni s icuramente migl iorative che hanno dato maggiore spessore tecnico ed amministrativo al lo stesso Codice. Si tratta di uno str umento moder no e soprattutto e f f icace. La credibi l i tà del la pol i t ica passa soprattutto da att i concret i e di spessore. L’Aula ha voluto colmare un vuoto che segna, comunque, una inversione di tendenza. La pol i t ica non è stata rest ia ad af frontare l ’argomento. I Gr uppi Consi l iar i a vrebbero anche potuto attuare la "melina" e lasciare scor rere i l tempo, Trapani s i a vvia verso le Amministrative di pr ima vera. C ’è stata invece la consape volezza di voler essere protagonist i del cambiamento, quel lo degl i att i uf f ic ial i e pubblic i e non cer to quel lo g r idato ed esc lusivamente mediatico. Gl i appalt i del Comune di Trapani sono in buone mani perché dovranno confrontarsi e raf frontarsi con un Codice che è quanto mai chiaro. Un Codice che segna, anche nei par ticolar i , i punti cardine di un s istema l ineare. I l Codice approvato può s icuramente essere da esempio e preso in considerazione dal le amministrazioni che non hanno ancora proceduto ad uti l izzarlo. La nostra disponibi l i tà a metterlo a disposizione di chi volesse approfondir ne i contenuti è massima ed incondizionata. ■

L’editoriale di Fabio Bongiovanni 3 ISTITUZIONIAutonomie locali, riportareil fondo ai livelli del 2011Per evitare il dissesto dei comuni

4 RISORSETornerà all'antico splendorePalazzo Certosa a BagheriaIl restauro durerà all'incirca 12 mesi

5 SERVIZISmau e Anci, siglato accordo sull'utilizzo delle tecnologiePer sensibilizzare le P.A.

6 SERVIZIRibera, nasce un nuovo centrodi consulenza per le famigliePer migliorare la qualità della vita

7 AMBIENTESiracusa, un progetto ineditoper le aree naturali protettePrevede la realizzazione di un parco

8 SVILUPPOEdilizia abitativa, 147 milioniper rilanciare l'occupazioneA sostegno delle classi disagiate

9 SVILUPPOCaltanissetta, Enna e Agrigento,distretto turistico delle miniereRiconosciuto con decreto regionale

10 SPECIALE BARRAFRANCAUna moderna città sorta sulle vallate di "Convicino"Risale alla romana Calloniana

"Incentivare i prodotti tipicilocali per combattere la crisi"Intervista al sindaco Angelo Ferrigno

Le esigenze dei cittadini a fondamento della politica Il programma del primo cittadino

"Salvaguardare il territorioper rilanciare il turismo"Il presidente Biagio Cascio

14 RUBRICHEDai Comuni / Dalle GazzetteDall'Agenda / Dall'Esperto

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“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per l’in-contro svoltosi con l’assessore Chinnici. È stata,

infatti, condivisa la richiesta dell’AnciSicilia di ripor-tare il fondo ai livelli del 2011, ancorché insufficien-ti”. Questo il commento di Giacomo Scala, presidente dell’AnciSicilia, al termine dell’incontro, cui ha pre-so parte anche l’Asael, con l’assessore regionale delle Autonomie Locali, Caterina Chinnici.“In questo quadro - ha aggiunto Scala - riteniamo che su ogni intervento che riguardi il fondo per le autonomie debba esserci un parere della Confe-renza Regione-Autonomie Locali, anche per evita-re che la scelta delle destinazioni delle risorse per le autonomie avvenga senza che sia consultata la suddetta conferenza, come è accaduto l’anno scorso con la legge sulle riserve”.“Inoltre, – ha concluso il presidente dell’Associazio-ne dei comuni siciliani – sarà proprio la conferenza che dovrà occuparsi dello status degli amministra-tori e delle norme ordinamentali. Su questi due ul-timi punti, abbiamo chiesto all’assessore Chinnici di prevedere la nascita di un’apposita commissio-ne (Assessorato-Autonomie Locali), la cui attività debba esaurirsi in tempi certi e in cui possano es-sere affrontate tutte le problematiche in maniera organica. In questo senso, ribadiamo la disponi-bilità della nostra Associazione a rivedere alcuni aspetti dell'ordinamento in un quadro organico e in un’ottica di contenimento dei costi. Siamo, altre-sì, disposti a partecipare non solo al risanamento

delle spese ma anche a discutere di gestione delle funzioni in forma associata. Chiediamo, infine, che vengano accelerati tutti quei processi amministra-tivi che prevedono l’erogazione di fondi ai comuni. Infatti, qualunque ritardo, legato ad una macchi-na burocratica difettosa, nega alle comunità la possibilità di vivere dignitosamente”.“Nel ringraziare l’assessore Chinnici per la dispo-nibilità manifestata durante l’incontro – ha com-mentato Matteo Cocchiara, presidente dell’Asael – ci tengo a ribadire che la nascita della commis-sione paritetica, in seno alla quale dovranno es-sere affrontati tutti i problemi riguardanti la vita delle autonomie locali, servirà anche e soprattutto a fare in modo che la Regione abbia un interlocu-tore certo e inequivocabile con cui discutere, in fase preventiva e prima di prendere delle decisioni importanti sulla vita dei comuni. Inoltre, riportare al 10 per cento del fondo per le autonomie le spese da destinare per gli investimenti, è sicuramente un passaggio importante, ma il fondo, a mio giudizio, rimane sempre insufficiente. Pur essendo d’accor-do sulla necessità di avviare un percorso condiviso sul contenimento delle spese, chiediamo, in ogni caso, che vengano stralciati dalla finanziaria re-gionale gli articoli che riguardano lo status degli amministratori”.■

L'Associazione dei comuni siciliani,durante l'incontro con l'assessore Chinnici, ha chiesto anche che vengano accelerati tutti i processi amministrativi che prevedono l'erogazione di finanziamenti agli enti locali

Autonomie locali, riportareil fondo ai livelli del 2011Scala: "Revisione obbligata per evitare il tracollo"

Giacomo ScalaPresidente dell'AnciSicilia

istituzioni

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T ornerà presto all’antico splendore la Certosa di Bagheria. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati conse-

gnati i lavori per il completamento del restauro. Grazie al finanziamento giunto dal servizio Politiche Urbane e Abitative dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, le ditte che si sono aggiudicate l’ap-palto (A.T.I.-Capogruppo Icogen S.r.l. di Vittoria e “La Bottega” S.n.c. di Genova) completeranno nell’arco di 12 mesi gli interventi per restituire alla Certosa l’antico splendore e valorizzarne l’importanza nel contesto del patrimonio storico-culturale. Il restauro prevede il com-pletamento dei prospetti, del colonnato, del secondo piano e dell’area esterna con giardino recintato. Per

i lavori di completamento il progetto è stato realizzato in seno al settore Lavori Pubblici, diretto dall’ingegnere Giovanni Mercadante. Direttore dei lavori, l’architetto Laura Marcellino. L’assessore ai lavori pubblici, Pietro Tornatore, e il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, hanno entrambi sottolineato l’importanza di valorizzare il turismo bagherese, attraverso varie iniziative, tra cui la totale riqualificazione della Certosa e di tutti i beni architettonici importanti per la città.Mucche, maiali, galline, sede di bivacco e sporcizia. Era questa, fino a poco tempo fa, l’amara sorte tocca-ta ad uno dei siti più belli e raffinati del nostro patrimo-nio artistico e culturale: la Certosa, antico museo delle cere di Palazzo Butera, a Bagheria, e ancor prima pic-colo, ma prezioso convento adornato con statue rap-presentanti monaci trappisti e decorato con affreschi e incisioni di inestimabile valore. Più di sessanta anni, vissuti così, nell’incuria e nell’indifferenza più becera, considerata addirittura come intralcio alla viabilità e defraudata dell’antico e bellissimo parco antistante, il cui posto è stato preso da case in cemento, frutto di quella speculazione edilizia che troppo spesso ha mor-tificato il nostro territorio. Dopo tanti decenni, finalmen-te, il recupero di un pezzo della storia siciliana. ■

Dopo decenni di abbandono e di incuria, uno dei siti più belli e raffinati del nostro patrimonio artistico e culturale verrà riqualificato. Gli interventi saranno completati nell'arco di 12 mesi

Tornerà all'antico splendorePalazzo Certosa a BagheriaConsegnati i lavori per il completamento del restauro

Via libera unanime dell’Assem-blea regionale alla legge che guiderà il rilancio dell’area in-dustriale di Termini Imerese, che dal primo giorno del 2012 dovrà fare a meno della Fiat. Il testo, approvato con 60 voti favore-voli e nessun contrario, prevede interventi per complessivi 350 milioni di euro. Di questi, 150 mi-lioni provengono dai fondi Fas,

e sono destinati alla messa in sicurezza e alla infrastrutturazio-ne del territorio. Dall’accordo di programma sottoscritto tra la Regione e il Ministero dello Svi-luppo Economico arriveranno cento milioni, mentre altrettanti arriveranno dalle imprese che decideranno di investire nell'a-rea. Nonostante l'addio della Fiat, il polo industriale di Termi-

ni Imerese quindi sarà presto pronto a rilanciarsi. La Regione, infatti, mantiene la promessa di investire sul futuro di un'area dove vecchie e nuove imprese potranno trovare le condizioni ideali per crescere e creare oc-cupazione. Adesso occorrerà individuare azioni in favore ed a tutela dei livelli occupazionali e produttivi legati all’indotto.

Termini Imerese, al via il rilancio dell'area industrialePrevisti investimenti per 350 milioni, destinati al restyling del territorio

risorse

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É stato siglato, la scorsa settimana, un protocollo d’intesa tra Smau, l’Esposizione internazionale

dell’Information & Communication, e Anci, l’Asso-ciazione dei Comuni italiani, con l’obiettivo di sensi-bilizzare le amministrazioni pubbliche sul tema delle città intelligenti in Italia e facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie, ovvero le pub-bliche amministrazioni da una parte e le aziende fornitrici dall’altra, sfruttando la piattaforma fieristica e di comunicazione di Smau. Il tema delle città intelligen-ti, fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello di ammini-strazioni lungimiranti sta sem-pre più maturando presso gli amministratori locali italiani che intravedono, nell’utilizzo delle tecnologie, un’oppor-tunità per gestire in modo efficiente i servizi al cittadino e al tempo stesso operare risparmi di costo destinati a durare nel tempo. Da questi presupposti nasce la collaborazione tra Smau e Anci con l’obiettivo di innescare un vero e proprio cambiamento culturale alla ricerca del-la “via italiana all’innovazione” che porti i comuni italiani grandi e piccoli ad accettare la sfida di cit-tà più sostenibili. Dal canto suo, Anci ha avviato da tempo numerose iniziative che mirano a promuove-re l’evoluzione dei Comuni italiani verso un ambito

urbano sempre più sostenibile ed intelligente affian-cando i Comuni nell’identificazione di prassi idonee per la programmazione coordinata degli interventi finalizzati al miglioramento dei servizi alla cittadi-

nanza. La collaborazione appena avviata con SMAU si colloca all’interno di queste iniziative: l’obiettivo, oltre a quello di promuovere la conoscenza e l’analisi degli ambiti inerenti il concetto di ‘smart cities’, è soprattutto quello di facilita-re l'incontro fra domanda e offerta di tecnologie, stimo-lando, ognuno per il proprio ambito di competenza, l'at-tivazione mirata dei soggetti

interessati a realizzazioni specifiche in ambito urba-no. L’interesse di Anci è rivolto in particolare all’in-dividuazione di approcci adeguati per lo sviluppo di partnership pubblico-private tarate sulle esigenze dei Comuni italiani di medie dimensioni. L’accordo tra Smau e Anci prevede, infine, l'utilizzazione del ro-dato format di Smau per promuovere il tema delle città intelligenti sul territorio nazionale. ■

La collaborazione servirà a promuovere la cono-scenza e l'analisi degli

ambiti inerenti il concetto di "smart cities"

Il tema delle "città intelligenti" può,

grazie a questa intesa, diventare

un'opportunità per gestire in modo

efficiente i servizi per i cittadini

a costi contenuti

Obiettivo, sensibilizzare le pubbliche amministrazioni

Smau e Anci, siglato accordo sull'utilizzo delle tecnologie

servizi

Una "Smart City"

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A ttivo a Ribera il nuovo servizio “Centro Famiglia e Disagio Sociale” del Distretto Socio Sanitario

D6 Piano di Zona 2010/2012 (partner: Comune di Ribera, Comune di Burgio, Comune di Villafranca Si-cula e Società Cooperativa Sociale “Nido D’Argen-to”; realizzato in collaborazione con i servizi sociali dei comuni del Distretto e l’A.S.P di Ribera). Si carat-terizza nel fornire consulenza al nucleo familiare allo scopo di migliorare la qualità della vita del minore e del nucleo di appartenenza dello stesso. Il Servizio, comprendendo un raggio d’azione piuttosto ampio è volto alla risoluzione di problemi complessi ed in-tende promuovere una forma di supporto integrato

alla famiglia, attraverso l’attivazione di forme di inter-vento in grado di assolvere, non solo i bisogni espres-si, ma anche quelli inespressi e poco ascoltati. È una struttura innovativa perché conta sulla profi-cua collaborazione di professionisti qualificati ed esperti, che a seconda delle specifiche competen-ze, operano nell’ambito della famiglia in un’ottica che consente di affrontare con completezza i singoli casi di conflitto per risolverli più efficacemente.Questi i servizi offerti: Mediazione dei Conflitti familiari (sostegno e consulenza a soggetti e/o famiglie in si-tuazione di disagio; consulenza e servizio psicologico alla famiglia; consulenza e sostegno legale alla fami-glia; mediazione familiare); Servizio di Consulenza So-cio-Pedagogica: (supporto educativo dell’infanzia e dell’età evolutiva; attività di informazione ed orienta-mento specifico per genitori; sportello di counseling scolastico presso gli Istituti V. Navarro e F. Crispi di Ri-bera). Il servizio è attivo: lunedì e mercoledì dalle 16 alle 19 presso i Servizi Sociali del comune, via Riggi 58; venerdì dalle 16 alle 19 presso il Centro di Aggrega-zione Minorile in via Porsenna. L’equipe professionale è composta da: psicologo, avvocato, mediatore, pedagogista, assistente sociale. ■

Una struttura innovativa che conta sulla collaborazione di professionisti qualificati ed esperti. Tra i servizi offerti, mediazione dei conflitti familiari, servizio di consulenza socio-pedagogica e psicologica

Ribera, nasce un nuovo centrodi consulenza per le famigliePer migliorare la qualità della vita dei minori a rischio

Avviata ad Ispica la regolamentazione dell’ana-grafe canina che prevede l’obbligo di dichiarare il possesso degli animali oltre ad un’attenta attività di monitoraggio ad opera della Polizia Municipale. Sempre sul tema del contrasto al randagismo il co-mune di Ispica ha acquistato un lettore di microchip, ritenuto strumento indispensabile per reprimere i comportamenti scorretti ed, in alcuni casi, criminosi. Un’apposita ordinanza, infatti, disciplina le misure di prevenzione per la tutela dell’incolumità, di igiene e salute pubblica, e sanziona in modo esemplare la mancata adempienza ai doveri civili cui i proprieta-ri/detentori di cani sono per legge sottoposti.

Ispica, parte la regolamentazione dell'anagrafe canina

servizi

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P resentato a Siracusa il “Sistema del-le aree naturali protette siracusa-

ne”.Il nuovo progetto, che coinvolge la provincia regionale di Siracusa, preve-de la realizzazione di un Parco naturali-stico-culturale delle grotte e delle cave del territorio ibleo, l’organizzazione di percorsi eco-turistici e didattici integrati delle grotte carsiche, il recupero e va-lorizzazione dei valori naturalistici e de-mo-etnoantropologici, la divulgazione delle conoscenze del patrimonio natu-ralistico, la fruizione sostenibile dei beni naturalistici oltre alle ricadute occupa-zionali e sviluppo socio-economico del territorio.Il Parco comprenderà le riserve natu-rali “Grotta Monello”, “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio” e “Grotta Palombara” gestite dal Cutgana (centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro-siste-mi) dell’Università di Catania, le grotte Mastro Pie-tro, Trovata, Pipistrelli e Calafarina, le Latomie e la Pirrera di Sant’Antonio di Melilli. Nel Parco saranno inseriti anche gli ecomusei del “Carsismo ibleo” di Siracusa e dei “Monti Climiti” di Melilli realizzati dal Cutgana.Nell’ambito del progetto sarà effettuato uno studio del territorio mirato al censimento ed alla mappa-tura di altre grotte e cave poco note, ma ben rap-presentative, al fine di valutarne l’idoneità alla fru-izione e all’arricchimento dell’offerta eco turistica. Previste anche indagini di superficie al fine di indi-viduare le principali valenze naturalistiche e demo-etnoantropologiche oltre a studi, rilievi, osservazioni e proposte che saranno effettuati da studiosi dell’A-teneo di Catania con la collaborazione di esperti nel campo della speleologia, biologia naturalistica, paleontologia, geomorfologia, ingegneria ambien-tale ed archeologia. ■

Il Comune di Caltanissetta ha attivato, nei giorni scorsi, l'Ecosportello energia, uno spor-tello informativo dedicato alle fonti d'energia rinnovabili e all'efficienza energetica degli edifici. Un'iniziativa di Legambiente, in collaborazio-ne con il Dipartimento di Ingegneria elettrica dell'Università di Palermo e con il patrocinio dell'Amministrazione comunale nissena. Attraverso l'Ecosportello, gli esperti di Legam-biente, informeranno i cittadini su incentivi, norme di realizzazione d'impianti per la pro-duzione di energia da fonti rinnovabili, ditte produttrici ed installatrici, modalità e criteri costruttivi. Il progetto prevede, inoltre, in un prossimo fu-turo la costituzione di un "Gruppo d'acquisto solare", costituito da soggetti interessati all'in-stallazione di un impianto, che potranno ot-tenere prezzi vantaggiosi ed elevati standard qualitativi.

Il comune di Caltanissettaattiva l'ecosportello energia

Siracusa, un progetto ineditoper le aree naturali protetteGrotte e cave, prevista la realizzazione di un parco

ambiente

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R ecuperare il patrimonio immobiliare già esistente, riqualificare il territorio senza

alcuna operazione di cementificazione e, soprat-tutto, creare nuova occupazione. L'Accordo di programma quadro firma-to a Roma fra la Regione siciliana e il Mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti dà il via libera a circa 147 milioni di euro fra fondi statali, regionali, di enti locali e di privati, che consen-tiranno di realizzare 589 alloggi a canone sostenibile e diverse opere di urbanizzazione primaria e secon-daria in tutta l'isola. Tutti interventi ad alto valore ag-giunto in termini di lavoro che oltre ad aumentare la

disponibilità di immobili destinati all'edilizia sociale determineranno certamente un incremento oc-cupazionale. Sotto questo profilo, si tratta di una importante risposta all'allarme lanciato in que-sti giorni dall'Ance, in un momento di forte crisi del settore dell'edilizia, in particolare di quella abi-tativa. Gli alloggi saranno realizzati a Caltagirone, Modica, Sant'Agata di Militello, Fiumedinisi, Pantel-leria, Agrigento, Portopalo di Capopassero, Erice, Castelvetrano, Comiso, Castelbuono, Scicli, Cani-cattini Bagni, Caltanissetta e Pozzallo, in base a un elenco di proposte ammesse a finanziamento. En-tro 180 giorni saranno siglati i protocolli d'intesa con i Comuni interessati. Nel dettaglio, i fondi a disposi-zione provengono dal Ministero delle Infrastrutture (27 milioni e 834 mila euro già assegnati con delibe-ra Cipe), dalla Regione (13 milioni e 732 mila euro), da enti locali (6 milioni e 931 mila) e da in-vestimenti privati(oltre 99 milioni di euro). Va sottolineato come si tratti di un bando sen-za scadenza ma 'a sportello' e che esiste ancora una buona disponibilità di risorse. Del bud-get a disposizione - 12 milioni di euro - sono stati, infatti, finora impegnati poco più di 5 milioni. ■

L'Assessorato regionale delle ri-sorse agricole e alimentari ha pubblicato il decreto che san-cisce l'operativita' delle attivita' relative al rilascio della Lettera di Garanzia, cosiddetta ''G-card''. Il decreto e i relativi allegati, sa-ranno notificati agli uffici inte-ressati e pubblicati nel sito web dell'Assessorato. La ''G-card''

e' stata ideata dall'Assessorato regionale delle Risorse agrico-le e alimentari per facilitare i rapporti tra il settore bancario e le imprese agricole, riducen-do le richieste di garanzie col-laterali nell'accesso al credito. Piu' in particolare, la ''G-card'' e' il risultato di una convenzione con l'Ismea, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimenta-

re, e facilita l'accesso al credito da parte degli agricoltori attra-verso il rilascio di una garanzia assicurativa. Il tetto massimo e' fissato a 250.000 euro, e le ga-ranzie potranno essere conces-se entro il limite massimo del 70% dell'importo dei finanziamenti bancari erogati alle imprese be-neficiarie. Per i giovani agricol-tori la percentuale sale all'80%.

Edilizia abitativa, 147 milioniper rilanciare l'occupazione

Risorse agricole e alimentari, nasce la "G-card"Un lettera di garanzia finalizzata a facilitare i rapporti banca-impresa

L'Accordo di Programma Quadro,firmato dalla Regione Siciliana e dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, consentirà la realizzazione di 589 alloggi a canone sostenibile

sviluppo

Un'iniziativa a sostegno delle fasce sociali disagiate

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È stato firmato dall’assessore regionale al Tu-rismo, Daniele Tranchida, il decreto di rico-

noscimento del Distretto turistico delle Minie-re, che vede capofila la Provincia regionale di Caltanissetta. Si tratta di uno dei 26 Distretti che sono stati riconosciuti in Sicilia e che interessa i territori delle province di Caltanissetta, Enna e Agri-gento.Il Distretto delle Miniere abbraccia i territori di 33 comuni interessati al fenomeno storico dell’estrazione mineraria nella Sicilia centro-meridionale: va da Cianciana a Cattolica Era-clea e scendendo lungo la costa agrigentina risale nell’entroterra della valle del Platani fino a Villalba per ridiscendere verso Caltanisset-ta, Sommatino, Riesi e Butera fino al mare, per raggiungere poi Pietraperzia, Enna, Villarosa e Valguarnera con un percorso di oltre 200 km.La sua finalità è lo sviluppo di tutte le attività economiche collegate al turismo sostenibile. Le miniere di zolfo, di sale potassico e di sal-gemma che ricadono in questa fascia territo-riale, assumono un profondo significato socia-le e culturale per la valorizzazione degli aspetti naturalistici, storici, ambientali e monumenta-li, nonchè per le peculiarità della tradizione e dell’enogastronomia.Oltre alle amministrazioni pubbliche, il Distret-to annovera anche 40 soggetti privati. ■

Caltanissetta, Enna e Agrigento,distretto turistico delle miniereRiconosciuto da un decreto dell'assessorato al Turismo

Per lo sviluppo di tutte le attività

economiche collegate al turismo

sostenibile. Abbraccia 33 comuni

interessati al fenomeno storico

dell'estrazione mineraria in Sicilia

Una battuta d’arresto eclatante. Così si espri-mono gli esperti di economia in merito alla crisi che attanaglia la Sicilia. Una delle mag-giori mai sofferte. Cala il numero delle imprese attive che sino al 30 settembre scorso erano 380.470 con una flessione del 3,7 per cento rispetto al 2007, considerato il punto più alto del ciclo economico precedente.Diminuiscono anche le imprese registrate che sino a un mese fa erano il 3,3 per cento in meno rispetto a quattro anni fa. Diminuiscono gli occupati che nel primo semestre del 2011 erano in media un milione e 445mila (43 mila in meno del 2007) mentre nello stesso periodo si registrano in media 26.500 disoccupati in più (dai 222 mila del 2007 ai 248.500 nei primi sei mesi del 2011). Sono alcuni dati contenuti in uno studio commissionato dall’Ucid Sicilia, l’U-nione cristiana imprenditori e dirigenti, in col-laborazione con la Camera di Commercio di Palermo e realizzato da un gruppo di esperti di economia.

Imprese, battuta d'arresto In Sicilia produzione in netto calo

sviluppo

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LA STORIA

B arrafranca, posta a 447 m sul livello del mare, si estende su di un colle pianeggiante che sta a

fulcro di una vasta conca da cui si dipartono nume-rose vallate. Nell’antichità queste vallate, la più importante delle quali era la valle del Braemi, hanno rappresentato altrettante vie di comunicazione.Ingranditasi e sviluppatasi sul pre-esistente centro abitato di Convicino, con molta probabilità risale alla romana Calloniana, posta lungo l’Itinerarium Antonini. Sparsi un po’ in tutto il territorio, infatti, sono stati tro-vati reperti di varie epoche che vanno dal neolitico, al periodo siculo e a quello greco-romano. Parte di questi reperti sono conservati al Museo Bellomo di Siracusa.

Difficile stabilire la data di fondazione di Convici-no, anche perché il nucleo urbano non si costituì in un solo sito, ma era sparso lungo tutto il territorio, in quanto formato da coloni dediti soprattutto alla vita agricolo-pastorale.Il primo documento in cui si parla di Convicino è del 1091 ed è a questo periodo che probabilmente si deve far risalire il primo vero e proprio centro urba-no.Dopo un lungo periodo di buio e di silenzio, Con-vicino cominciò a rivivere col Marchese Matteo III Barresi che favorì un massiccio afflusso di immigrati e nel 1529 ne cambiò il nome in Barrafranca per in-dicare le franchigie e le sanzioni concesse.Il ganglio vitale dell’agglomerato urbano era rap-presentato dall’ampia Piazza Batia dove sorgeva la "Celeberrima turris Convicini" , attorno alla quale si aggregò e ingrandì il paese.A partire dal XVI secolo, ubbidendo ad un anda-mento generale dovuto al mutato clima politico, Barrafranca cominciò ad assumere una planimetria più regolare ed aperta, i cui assi portanti sono rap-presentati dal Corso Garibaldi e dal Corso Vittorio Emanuele.Gravemente danneggiata dal terremoto dell’11 gennaio 1693, Barrafranca seppe rifiorire e ripopo-larsi. Di questo periodo sono, infatti, gli edifici religiosi più rappresentativi. In seguito, grazie a un clima di pace e con la libertà garantita ai cittadini, Barrafranca inizia un periodo di costante aumento della popo-lazione residente sia perché il paese è facilmente accessibile che per l'ampia possibilità di trovare un lavoro nelle miniere di sale. Negli ultimi decenni Bar-rafranca ha registrato un costante aumento demo-grafico ed un notevole sviluppo urbanistico, dovuto anche alle rimesse degli emigrati, e si è arricchita di viali alberati e piazze. La cittadina di oggi sorge in una zona collinare in-terna sul versante sud-ovest dei monti Erei, fra i fiumi Tardara e Braemi ed ha una popolazione di 13 mila abitanti ■

Gravemente danneggiata dal

terremoto del 1693, seppe rifiorire

e ripopolarsi grazie alla facilità di

accesso e alle sue miniere di sale

Panoramica di Barrafranca

Le sue origini romane lungo l'Itinerarium Antonini

Una città moderna sorta sulle vallate di "Convicino"

comune di barrafranca

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L’INTERVISTAcomune di barrafranca

L a burocrazia è spesso uno dei più annosi pro-blemi che impedisce una corretta comunicazio-

ne fra amministratori e amministrati, qual è il grado di soddisfazione dei suoi concittadini nel rapporto con la pubblica Amministrazione? Cerco di avere con i miei concittadini un rapporto diretto, sono molto contento di dialogare con tutti coloro che rappresento, anche se mi rendo conto che i legacci della burocrazia non sono di facile comprensione, specie della burocrazia “spicciola” del quotidiano.Per questo cerco di guidare tutti al disbrigo delle pratiche burocratiche dando loro più spiegazioni possibili e coinvongendo i dipendenti comunali a fare altrettanto. Mi dolgo delle difficoltà economiche che attana-gliano la mia comunità, anche se purtroppo non sempre posso dare sostegno economico. Sono le ristrettezze che attualmente impediscono a tutti i Sindaci di assicurare servizi e servizi migliori alla cittadinanza.A volte accolgo lamentele di cittadini che riguar-dano gli uffici, ma cerco di ovviare nel migliore dei modi, per quanto posso.La tutela dell’ambiente è una delle necessità prin-cipali che ogni amministrazione deve considerare prioritaria. Il Comune di Barrafranca sta portando

avanti progetti per l’energia alternativa?Impianti fotovoltaici nelle scuole e negli edifici del Comune che purtroppo opera in diverse sedi sepa-rate e decentrate. La crisi economica ha dato un duro colpo a tutte le attività imprenditoriali colpendo con più virulenza la nostra realtà isolana che già vive quotidiana-mente tante emergenze, quali sono le iniziative a vantaggio dei commercianti e dell’indotto del suo comune?Ho incentivato e appoggiato la nascita del Centro Commerciale naturale “Turris Convicinum”; i Com-mercianti vengono “incentivati” tramite piccole ini-ziative: esposizioni, fiere, commercio. Barrafranca è un paese ad economia prevalente-mente agricola. I nostri prodotti agricoli, pregevoli, sono apprezzati e diffusi nei mercati circostanti. L'emergenza Diga Olivo, l'invaso che approvvigio-na le colture agricole, si ripresenta con cadenza an-nuale Il problema è sempre da fronteggiare tramite gli enti competenti alla gestione e all'erogazione. Le cause vanno dalla scarsità delle piogge alla vetu-stà degli impianti.Se si tiene conto che bisogna fronteggiare anche la carenza di un bene fondamentale qual'è l'acqua, le iniziative a sostegno degli agricoltori consistono nelle battaglie periodiche che mi ritrovo a dover affrontare per salvaguardare la fetta più consisten-te dell'economia, delle imprese e delle famiglie di questo Comune.I bambini e gli anziani costituiscono l’anello più debole della nostra società e di conseguenza han-no bisogno di maggiori fondi per la loro assistenza. La sua amministrazione ha in programma finanzia-menti in favore di queste fasce della popolazione?Il magro bilancio dell'Ente non consente grandi in-terventi assistenziali. Tramite il personale dei Cantieri di servizio gli anziani hanno l'assistenza domiciliare; tramite i bonus regionali, le famiglie ricevono un aiu-to che, anche se non consistente, serve da suppor-to ai bilanci familiari. ■

"Incentivare i prodotti tipicilocali per combattere la crisi"Angelo Ferrigno: "La carenza di fondi limita lo sviluppo"

Il sindaco di BarrafrancaAngelo Ferrigno

comune di barrafranca

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IL PROGRAMMA

Il culto per la Madonna della Stella, compatrona di Barrafranca, con Sant'Alessandro Papa ha ori-gini antiche: risale agli inizi del 1500 per volontà di Matteo Barresi. La tela originale, che si trovava presso la chiesa omonima, era distesa su legno e con l’andar del tempo i tarli la rovinarono lasciado integri soltanto i volti dei Santi Giovanni Battista, S. Alessandro , della Madonna e del Bambino Gesù. La notte tra il 19 e il 20 giugno 1977, il quadro ven-ne rubato da ignoti ladri e mai più ritrovato. Per disporre di un nuovo dipinto fu bandito un op-posito concorso, e la commissione infine scelse all’unanimità il quadro del pittore barrese Gaeta-no Vicari. La festa si celebra annualmente l’8 di settembre.Una secolare tradizione è la sfilata de “i ritini”, ossia il trasporto nella chiesa della Madonna del grano offerto in obolo, che viene fatto tramite muli e cavalli bardati a festa con variopinti pen-nacchi e sonagliere, che percorrono l’ultimo trat-to al trotto. Precede la sfilata de “i ritini” il corteo con banda musicale e sbandieratori del GSA.In particolare nell’edizione 2011, si è svolto un corteo “sui generis” dove oltre al quadro della compatrona Maria SS. della Stella, sono andati in processione diversi simulacri (otto in tutto) porta-ti a spalle da fedeli di associazioni locali. Sono le statue di Santa Lucia, San Pasquale, Santa Rita, San Giovanni Bosco, San Francesco, Sant’Anto-nio, San Luigi, Sant’Agnese. Al termine della processione i consueti giochi pi-rotecnici.

P artire dalle esigenze dei cittadini mettendole come fondamento nella centralità della politica

è l’obiettivo principe de programma della squadra di governo che ha evidenziato alcuni ambiti sui quali intervenire.Autonomia economica, commerciale, artigianale e agricola: per programmare ed attuare lo sviluppo è necessario potenziare lo sportello unico per le im-prese ed il conseguente snellimento delle procedure per la creazione di imprenditoria; la costituzione di un consorzio, tra Comuni viciniori, imprenditori privati ed enti pubblici per la valorizzazione commercializ-zazione dei prodotti agricoli locali.Autonomia territoriale, ambientale e infrastrutture: al fine di salvaguardare e tutelare l’ambiente e il territorio è necessaria l’immediata definizione della circoscrizione territoriale con il comune di piazza Ar-merina, riqualificazione urbana del centro e della pe-riferia, con interventi di sistemazione di tutti gli spazi pubblici e verde attrezzato.Autonomia scolastica e culturale: perché sia possibi-le mettere le istituzioni scolastiche nelle condizioni di sviluppare la loro autonomia educativa e didattica è indispensabile definire con l’Assessorato all’Istruzione i finanziamenti per la riqualificazione della biblioteca e la costituzione di un comitato di esperti con l’incari-co di monitorare eventuali forme di devianza, come dispersione scolastica e bullismo.Politiche sociali e della terza età: nel totale rispetto della dignità della persona e dei suoi bisogni prima-ri, bisogna promuovere la cultura della solidarietà autentica attivando servizi innovativi idonei a com-battere tutte le forme di disagio sociale, attraverso l’attuazione del “Progetto anziani” finalizzato a nuo-ve forme di assistenza in sinergia con le Istituzioni di volontariato.Autonomia amministrativa: nella convinzione che in un contesto storico-sociale come quello siciliano è necessario che la pubblica amministrazione orienti la propria attività alla quotidiana affermazione del-la “cultura della legalità”, è necessario realizzare nell’ambito comunale il principio di efficienza e di trasparenza amministrativa, migliorando l’operatività della macchina comunale a vantaggio dell’effica-cia e dell’economicità dell’azione amministrativa. ■

Le esigenze dei cittadini a fondamento della politica L'autonomia amministrativacome garanzia di legalità

Madonna della Stella, culto che risale al 1500

comune di barrafranca

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L’INTERVISTA

S ignor Presidente la manovra economica ha colpi-to in modo particolare gli Enti locali. Quali iniziative

intende promuovere per salvaguardare i servizi essen-ziali per i suoi concittadini?Le iniziative che intendo promuovere per salvaguarda-re i servizi essenziali dei cittadini sono : la tutela e svilup-po del territorio, l'efficienza dei servizi, la protezione del-le fasce più deboli dei cittadini, il potenziamento dello Sportello Europa, già costituito da questa Presidenza, al fine di attingere ai fondi europei ed allo scambio inter-culturale nel bacino del Mediterraneo, fare in modo di erogare alle famiglie più bisognose buoni spesa e coinvolgere nella donazione di una quota per la sal-vaguardia delle palme locali, tutti i Consiglieri e parte degli Assessori.Il Consiglio Comunale ha fra le altre competenze quel-le di indirizzo e di controllo, quali sono le iniziative in itinere per rilanciare lo sviluppo turistico e culturale del Comune di Barrafranca?Nel corso della mia presidenza ho rilanciato l'esposizio-ne delle sculture in luoghi pubblici, realizzate a seguito del concorso del 2002 “Pietrefranche”, costituendo un percorso visivo, artistico e culturale per la valorizzazio-ne degli artisti locali e non. Ho premiato con la con-segna di due targhe Miss Germania Leverkusen (D) e Miss Germania che hanno partecipato a Miss Italia nel mondo. Mi sono interessato alla diffusione di un libro di un artista locale, permettendo l'acquisto dell'opera tra i Consiglieri Comunali e i cittadini.Quali sono le criticità del suo territorio? Per risolvere le criticità del territorio, le istituzioni dovreb-

bero adoperarsi di più per rendere fruibili le potenzialità del territorio per gli utenti tanto da garantire uno svi-luppo omogeneo soprattutto nel comparto agricolo; è necessario il potenziamento della forza pubblica, polizia municipale, carabinieri, polizia per garantire ai cittadini, che svolgano in sinergia, azioni di prevenzione il proliferare della criminalità e maggiore presenza delle istituzioni sempre per garantire ai cittadini l'efficienza e la fruizione dei servizi.Quali prodotti enogastronomici d’eccellenza identifi-cano il Comune di Barrafranca nel mondo?I prodotti più apprezzati nel territorio isolano e nazionale sono: mandorle, olio, ortaggi, grano, artigianato.Caratteristica dei giovani di oggi è purtroppo un grande disinteresse per la politica e molto spesso, purtroppo, anche per le istituzioni, quali iniziative intende promuo-vere per coinvolgere le nuove generazioni all’attività amministrativa del suo Comune?Il disinteresse dalla politica è causato: dalla carenza di contatti tra rappresentanti e cittadinanza, specie la fascia dei giovani e dal rapporto distaccato con le istituzioni. La politica dovrebbe essere adatta al territo-rio, dovrebbe dare risposte alle esigenze dei cittadini. Bisogna scendere in campo insieme soprattutto per consolidare i valori sociali che risultano notevolmente indeboliti. Abbiamo bisogno di capire le esigenze delle generazioni più giovani coinvolgendole. ■

"Salvaguardare il territorioper rilanciare il turismo"Il presidente del Consiglio comunale, Biagio Cascio

"Il disinteresse dei giovani nei confronti della politica è causato dall'eccessivo distacco cittadini-istituzioni. La politica deve comprendere le esigenze delle nuove generazioni e coinvolgerle in iniziative comuni"

Il presidente del consiglio comunale Biagio Cascio

comune di barrafranca

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rubriche

dalle gazzettedai comuni

*

■ Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana

Dipartimento regionale delle Attività produttive. De-creto 19 ottobre 2011. Proroga del termine per la presentazione delle domande di finanziamento di cui al bando pubblico per l’attivazione della linea di intervento 3.3.1.4 del P.O. FESR 2007/2013.Il termine ultimo per la presentazione delle domande di finanziamento, già fissato al 29 ottobre 2011 dal bando pubblico approvato con decreto n. 2653/4 del 15 giugno 2011, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale della Regione siciliana n. 28 dell’1 luglio 2011 - part. I, suppl. ordinario, fatte salve le modalità già in-dicate dall’art. 12 dello stesso bando, è prorogato al 9 gennaio 2012. Il presente decreto sarà pubblicato integralmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nel sito www.euroinfosicilia.it e sul sito http://pir.regione.sicilia.it.Assessorato dell’Istruzione e della Formazione profes-sionale. Proroga dei termini di scadenza dell’avviso pubblico n. 20 del 12 agosto 2011 “Percorsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adatta-bilità della forza lavoro siciliana”. Con decreto n. 4246 del 14 ottobre 2011 è stato ap-provato l’avviso di proroga dei termini di scadenza dell’avviso pubblico n. 20 del 12 agosto 2011 “Per-corsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adattabilità della forza lavoro siciliana”. Il testo del decreto, con l’allegato avviso, è consultabile nel sito del FSE all’indirizzo ww.sicilia-fse.it.Assessorato delle Risorse agricole e alimentari. Rego-lamento CE n. 1968/05 - Programma di sviluppo rura-le 2007/2013 - Misura 125 - Azione B opere seconda-rie sovraziendali di distribuzione efficiente delle risorse idriche ad uso irriguo, comprese le tecnologie per il risparmio idrico. Predisposto il Programma di sviluppo rurale (PSR) Sicilia 2007-2013 approvato dalla Com-missione europea con decisione n. CE (2008) 735 del 18 febbraio 2008, e con successiva versione modi-ficata approvata dalla Commissione europea con decisione n. CE (2009) 10542 del 18 dicembre 2009. Il PSR è consultabile nel sito www.psrsicilia.it.

Interventi per il rafforzamento e la stabilità dell'occupazione

Nuovi percorsi formativi e forza lavoro in Sicilia

Premesso che questo Ente ha obblighi di as-sunzione di n. 6/7 iscritti nelle categorie pro-tette, ma non ha ancora adottato il piano oc-cupazionale triennale (2011-2013) e annuale delle assunzioni si chiede: Se l’adempimento degli obblighi nei confronti delle categorie protette (l.68/1999) sia subor-dinato all’adozione dei suddetti piani occu-pazionali, tenuto conto dell’art. 6, comma 6, d.lgs. n. 165/2001 e della circolare n. 4/2000 del Ministero del Lavoro, paragrafo “Datori di lavoro pubblici”, sulla decorrenza dei termini entro cui inoltrare la richiesta di avviamento a selezione. E se la convenzione di cui all’art. 11 della l. 68/1999, da stipularsi con l’Ufficio disabi-li dell’Amministrazione Provinciale, relativa all’individuazione delle figure professionali da

riservare alle c a t e g o r i e p r o t e t t e , possa esse-re sottoscrit-ta anche in assenza dei suddetti pia-

ni occupazionali subordinando le relative as-sunzioni all’adozione degli stessi. A parere di chi scrive, l'adozione del docu-mento di programmazione triennale del fab-bisogno di personale costituisce l'atto prope-deutico per poter effettuare qualunque tipo di assunzione. Poichè, secondo quanto previsto dal citato art. 6 del dlgs n. 165/2001, è in tale documento che viene definita la tipologia di profili professionali di cui l'Ente ritiene di avere bisogno, per coerenza anche le convenzioni con l'Ufficio Provinciale relative all'individua-zione delle figure professionali da riservare alle categorie protette andrebbero stipulate successivamente all'adozione del programma triennale del fabbisogno. (Fonte Ancitel)

Le figure professionali da riservare alle categorie protette, vanno indivi-duate successivamente

L'adozione determina il reale fabbisogno di personale

Il Piano occupazionaleprima delle assunzioni

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rubriche

dall’agenda dall’esperto

Niente più doppio incarico per i parlamen-tari-sindaci. La Corte costituzionale, ha boc-ciato la legge n.60 del 1953 nella parte in cui non prevede l'incompatibilità tra la ca-rica di parlamentare e quella di sindaco di un comune con più di 20mila abitanti. La decisione della Consulta - la n.277 - ha tut-tavia valore per tutti quei parlamentari divenuti sindaci di grandi città e che dovranno dunque scegliere quale dei dunque incarichi mantenere. I giudici di palazzo della Consulta è così di fat-to intervenuta in maniera additiva, colman-do un vuoto legislativo che causava - si leg-ge nella sentenza scritta dal giudice Paolo Grossi - «la lesione non soltanto del canone di uguaglianza e ragionevolezza ma anche del-la stessa libertà di elettorato attivo e passivo». La legge statale, infatti, prevede espressa-mente che non sono eleggibili alla carica di parlamentare nazionale i presidenti del-le Province ed i sindaci dei Comuni con più di 20mila abitanti, ma nulla dice riguardo all'ipotesi inversa, vale a dire sull'ineleggi-bilità a sindaco di chi è già parlamentare. «Si tratta dunque - scrive la Corte - di verifica-re la coerenza di un sistema in cui, alla non sin-dacabile scelta operata dal legislatore (che evidentemente produce in sè una indubbia incidenza sul libero esercizio del diritto di elet-torato passivo) di escludere l'eleggibilità alla Camera e al Senato di chi contemporanea-mente rivesta la carica di sindaco di grande Comune, non si accompagni la previsione di una causa di incompatibilità per il caso in cui la stessa carica sopravvenga rispetto alla ele-zione a membro del Parlamento nazionale». I giudici costituzionali, alla luce di prece-denti sentenze costituzionali, ritengono ne-cessario che «il menzionato parallelismo sia assicurato, allorquando il cumulo tra gli uf-fici elettivi sia, comunque, ritenuto suscetti-bile di compromettere il libero ed efficiente espletamento della carica», (Fonte Ancitel)

La sentenza riguarda i comuni con più di ventimila abitanti

Sindaco-parlamentare,no al doppio incarico

Sagra della Vastedda, a Capaci. Si svolgerà l’1 novembre ", durante la festa della commemo-razione dei defunti. La vastedda è una sorta di focaccia di pane non lievitato, che origina-riamente veniva condita con olio d'oliva, sale e pepe ed oggi arricchita con sarde salate (o acciughe) e con caciocavallo (grattugiato o a scaglie). Simboleggia la fortuna, la prosperità e la pace ed ha luogo nelle prime ore antimeridiane. Una tradizione popolare che affonda le sue radici nella ricorrenza di Ognissanti un tempo intera-mente dedicata alla cura delle tombe dei cari estinti (la "vastedda" costituiva l'unica pausa della giornata poiché sostituiva il pranzo per il quale il ritorno in paese avrebbe creato note-voli disagi ed imprevedibili ritardi) ma che con il mutare delle condizioni sociali ed economiche ha finito con il rappresentare la ricorrenza ideale per far conoscere i genuini prodotti locali. Festival di Morgana, a Palermo. La XVIII edizione, dal 4 al 20 novembre, al Museo Internazionale delle Marionette. Scene e racconti dalle tradizio-ni popolari di tutto il mondo. Rassegna dedicata interamente all'opera dei pupi e alle avventure dei paladini di Francia. L’Opera dei Pupi è una rappresentazione teatrale tipica della Sicilia. Ha per interpreti marionette alte circa un metro, che rievocano le epiche gesta di Orlando e dei Paladini in lotta contro i Saraceni, storie religiose legate alla Passione di Cristo e alla vita dei Santi, imprese di Garabaldi e storie di briganti. Dalla metà dell’800 l’Opera dei Pupi si diffuse in tutta l’isola,andando in scena in piccoli teatri o all’a-perto nelle piazze. Dal maggio del 2001 l’opera dei pupi è stata dichiarata dall’Unesco capolavoro del patrimo-nio orale e materiale dell’umanità.

Capaci e Palermo, ricette e raccontidelle nostre tradizioni popolari

La sagra della Vasteddae il Festival di Morgana

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Direttore responsabile Andrea Piraino

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omunicazioneC IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO

■ COORDINAMENTI PROVINCIALI

CALOGERO PUMILIA ................................ AgrigentoNUNZIO LI ROSI ........................................... CaltaniaGAETANO PUNZI ............................................... EnnaANTONINO BARTOLOTTA ............................ Messina

VINCENZO DI GIROLAMO ........................ PalermoGIUSEPPE NICASTRO .................................... RagusaMASSIMO CARRUBA .................................. SiracusaGIANNI POMPEO ......................................... Trapani

■ UFFICIO DI PRESIDENZA

NELLO DI PASQUALE ................ sindaco di RagusaGIUSEPPE SORBELLO .................... sindaco di MelilliGIUSEPPE SIVIGLIA .... sindaco di S.Giuseppe JatoSALVATORE LO BIUNDO............ sindaco di PartinicoPAOLO AMENTA ....... sindaco di Canicattini Bagni

■ MEMBRIBASILIO RIDOLFO ........................ sindaco di FicarraSALVO ALOTTA............... ....... consigliere di Palermo FRANCESCO BONDÍ ................. sindaco di TrabiaGIULIO TANTILLO ................... consigliere di PalermoGIACOMO TINERVIA .......... sindaco di MontelepreMARIO CICERO..................sindaco di CastelbuonoMASSIMO LO SCHIAVO.............. sindaco di Salina

■ PRESIDENTE

GIACOMO SCALA

■ SEGRETARIO GENERALE

MARIO EMANUELE ALVANO

Comitato Direttivo

ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI

organi anci