SENATODELLAR.EPUBBLICA · Bitossi, Brambilla, Samaritani, DiPao. lantonio, FioreeCaponi:...

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SENATO DELLA R.EPUBBLICA IV LEGISLATURA 178a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO ..... GIOVEDI 24 SETTEMBRE 1964 (Antimeridiana) ...~. .~. ..~ . .. Presidenza del Vice Presidente ZELI OLI LANZINI INDICE DISEGNI DI lEGGE Annunzio di presentazione . . . . Pago 9553 Seguito della discussione: « Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 1964, n. 705, recante aumento delle aliquote in materia dI imposta generale sull'entrata» (739); «Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 1964, n. 706, concernente l'as<;unzlOne da parte dello Stato del finanziamento di alcune forme di assicurazioni sociali obbligatorie" (740), «Vanazioni delle aliquote dell'imposta di ncchezza mobile» (741); «Istituzione dl una addIzionale all'Imposta complementa- re prcgre<;siva sul reddito» (742); «Isti- tuzione dl una imposta speciale sul reddI- io dei fabbricati di lusso» (743) Reiezio- ne del disegno di legge n. 739: CIPOLLA NENCIONI PASQUATO RODA TREMELLONI, MlnIstro delle finanze 9564 9569 9570 9568 9553, 9564 VotazlOne a scrutinio segreto 9570, 9571 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200,

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SENATO DELLA R.EPUBBLICAIV LEGISLATURA

178a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

.....

GIOVEDI 24 SETTEMBRE 1964(Antimeridiana)

...~. .~. ..~ ...

Presidenza del Vice Presidente ZELI OLI LANZINI

INDICE

DISEGNI DI lEGGE

Annunzio di presentazione . . . . Pago9553

Seguito della discussione:

« Conversione in legge del decreto-legge 31agosto 1964, n. 705, recante aumento dellealiquote in materia dI imposta generalesull'entrata» (739); «Conversione in leggedel decreto-legge 31 agosto 1964, n. 706,concernente l'as<;unzlOne da parte delloStato del finanziamento di alcune formedi assicurazioni sociali obbligatorie" (740),«Vanazioni delle aliquote dell'imposta dincchezza mobile» (741); «Istituzione dluna addIzionale all'Imposta complementa-re prcgre<;siva sul reddito» (742); «Isti-tuzione dl una imposta speciale sul reddI-io dei fabbricati di lusso» (743) Reiezio-ne del disegno di legge n. 739:

CIPOLLANENCIONIPASQUATO

RODATREMELLONI, MlnIstro delle finanze

9564956995709568

9553, 9564

VotazlOne a scrutinio segreto 9570, 9571

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200,

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;Senato cIetla Repubblica ~ 9553 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 24 SETTEMBRE 1964

Presidenza del Vice Presidente ZELI OLI LANZINI

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 10,30).

Si dia lettura del processo verbale.

G R A N Z O T T O BAS SO, Segreta~rio, dà lettura del processo verbale della se~duta antimeridiana del giorno precedente.

P RES I D E N T E. Non essendovi os~servazioni, ,il processo verbale è approvato.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

PRESIDENTsono stati presentatilegge dai senatori:

E. Comunico cheseguenti disegni di

Milillo, Di Prisco, Schiavetti, Tibaldi,Lussu, Roda, Tomassini, Picchiotti, Albarel~lo, Passoni e Preziosi:

«Istituzione degli Enti regionali di svi~luppo » (769);

Militerni:

«Istituzione della Pretura in Verbicarocon giurisdizione sul territorio dei comunidi Verbicaro, Orsomarzo, Grisolia, SantaMaria)} (770);

Bitossi, Brambilla, Samaritani, Di Pao.lantonio, Fiore e Caponi:

« Istituzione degli Enti regionali di svi~luppo)} (771).

Seguito della discussione dei disegni di leg-ge: «Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 1964, n. 705, recante au.mento delle aliquote in materia di impo.sta generale sull'entrata}> (739); ({Con-versione in legge del decreto-legge 31 ago.

sto 1964, n. 706, concernente l'assunzioneda parte deUo Stato del finanziamento dialcune forme di assicurazioni sociali ob-bHgatorìe)> (740); ({Variazloni delle ali-quote dell'Jimposta di ricchezza mobile)>(741); «Istituzione di una addizionale al.!'imposta complementare progressiva sulreddito» (742); «Istituzione di una im~posta speciale sul reddito dei fabbricatidi lusso» (743).

Reiezione del disegno di legge n. 739.

P RES I D E N T E. L'ordine del giomoreca il seguito della discussione dei disegnidi legge: «Conversione in legge del decreto~legge 31 agosto 1964, n. 705, recante aumen.to della aliquote in materia di imposta ge~nerale sull'entrata »; «Conversione in leggedel decreto~legge 31 agosto 1964, n. 706, con~cemente l'assunzione da parte dello Statodel finanziamento di alcune forme di assicù~razioni sociali obbligatorie »; «Variazionidelle aliquote della imposta di ricchezza mo~bile }>; «Istituzione di una addizionale allaimposta complementare progressiva sul red~dito »; « Istituzione di una imposta specialesul reddito dei fabbricati di lusso ».

Ha facoltà di parlare l'onor,evole Ministrodelle finanze.

T R E M E L L O N I, Ministro delle fi~nanze. Onorevole Presidente, onorevoli sena~tori, mi corre l'obbligo anzitutto ~ e nonper 'ragioni convenzionali ~ di ringraziare i

membri della Commissione finanze e tesoroe, in particolare, il Presidente, e di rivolgereun vivo grazie agli onorevoli J:1elatori e atutti gli intervenuti in questo dibattito.

I provvedimenti oggi in esame si inseri~scono nel vasto quadro degli interventi voltia garantire un soddisfacente livello di svioluppo rea,le del Paese, cioè al tema prima~

I

rio di cui debbono occuparsi oggi tutti iGoverni europei per rendere continuativo il

l

processo di svHuppo e mantenere a buona

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IV LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9554 ~

24 SETTEMBRE 1964178a SEDUTA (antìmerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

quota reddit.i reali ,ed occupazione. Siffattiprovvedimenti, da quelli del febbraio scorsoa quelli successivi, rappresentano il oontri~buto dell'azione fiscale a quella più ampiadei vari strumenti di politica economica, te~nute presenti le condizioni generali dellapressione tributaria già in atto e le possi~bilità offerte in conCl'eto dall'odierno stru~mento ,fiscale. La situazione economica dialcuni Paesi europei, tra cui il nostro, con~tinua ad essere dualistica, con sintomi noninteramente sopiti di tensione inflazioniiSticacontemporanei a qualche manifestazione re~cessiva in alcuni rami produttivi.

Essenziale appare quindi procedere nelladuplice direzione di smorzare le tensioni in~flazionistiche da un lato e sollecitare l'offer~ta con contenuti costi per unità produttiva,asservando senza tregua il quadra quantita~tiva e qualitativo dell'intera economia delPaese. Quella che si è intesa chiamare lastrada dellastabilizzazione rimane l' obiet~tivo che si presenta carne urgente e premi~nente nei vari Paesi europei e rimane pernoi il più impegnativo e il propedeutioo perla politica economica del Governo nelle at~tuali circostanze. Anche se molti segni dischiarita appaiono nei vari indici segnaletici,non possiamo dimenticare :che l'anno in oor~so segna ancora un, sia pur ridotto rispettoall'anno, precedente, vuoto inflazionistico, chesoltanto una oontinuativa e vigilante azionepuò sopprimere. D'altra parte è innegabileche altri indici ci avvertano di qualche leg~gel'O rallentamento in alouni settori inte:res~sati al processo produttivo.

o,ocorre dunque che i medici siano cautidi DI'Onte ad impravvisi attimismi quanto afronte di scoraggianti pessimismi. Perman~gono difficoltà e problemi da risolvere che

sal'ebbe pericoloso sattovalutare, pur nellamaggiore certezza che ci stiamo avvicinandoe non allontanando dall'aMettivo di uno svi~luppo assaciato alla stabilità monetaria. I

primi modesti risultati positivi di questa te.

nace lotta contro i ,sintomi inflazionistici,a giudicare dagli indici più ,recenti, dimo-strano che la terapia è stata utilizzata nellagiusta direzione; !'inflazione sembra infattisegnare un leggero passa di arresto da noi

ed in tutta Europa. Nan è il sereno ma pro~babilmente non siamo, più sotto la grandine.L'inflazione europea ,sembra avere perdutoil suo oarattere torrentizio; la ha ,riartermatoanche ieri al ,Parlamento europeo a Stra~sburgo il dotto l' Marjolin in un suo inter.vento,.

Se sulla diagnosi vi è relativa concordiadi apinioni, la terapia, a quanto consta dal~l'andamento del dibattito, è sempre assaicontroversa in tutte le Dorme patologiche.Ma la terapia corrente pressa i profani in-torno alle alterazioni che subisoe un sistemaeconomico ampio e complesso tende perico~10samente a due radicali indirizzi opposti.Da un lato si tende alla negazione di agnirimedio ,cumulando e sommando algebrica.mente dei sintomi di segno oppasto, ed intal casa si riesce con facile logka a dil'e dino, ad agni rimedio propasto piuttasto chead esprimerne dei positivi. È poi difficilespiegare (e mi rivolgo qui all' onorevole se-natore Veronesi ed agli altri del suo Gruppopalitico) carne una politica di non prelievo,consentirebbe contemporaneamente di co~pl'ire i oosti di una politica incentiva di age~volazioni fiscali; questa propensione adessere di parere oontraria ad ogni interventotributario evidentemente stimola e non fre~na le tensioni ,inflazionistiche che noi lamen~tiamo. Dall'altra lato, la terapia si scorgesalo in drastici interventi ,fiscali, che si. v(Jr~rebbero particalarmente diretti praprio uni~cament,e cantro redditi che sono attualmen~te in forte flessione.

Vi è una sarta di risargente cupidigia del~J'intervento fiscale, per pure motivazioni diestetica politica; una sorta di strana pra~pensione per il «tributo tempesta», inteso'carne unico risalutore.

Il dibattito al quale abbiamo, assistita èstato in gran parte dominato da queste dueapposte ,ooncezioni di principio, più che da

un esame pasitivo e, varrei dire, empiricodella politicaecanamica da condurre e piùche da propaste .concre,te. Tutto questo per

dil'e che esiste un largo margine di generi-cità e, vorrei dire, qualche volta anche disterilità in molte del1e opposte critiche che

si rivolgono ai provvedimenti governativi.

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Senato della Repubblica ~ 9555 ~ IV Legislatura

24 SETTEMBRE1964178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Nessuno dice quel che farebbe, ma moltiaffermano insieme e per opposte motivazio-ni che nulla di quel che si fa va bene, il cheè veramente troppo poco per la soluzioneconcreta dei problemi che abbiamo sul ta~volo e che tutti abbiamo interesse a risol-vere presto.

n problema di realizzare un equilibrio ra~zionale tra entrate fiscali e stimolanti eco~nomici è forse il maggiore che deve affron~tare normalmente un Ministro delle finanze.Ma la verità è che nella situazione attuale,come ha ricordato bene il senatore Cenini,diventa particolarmente difficile da risolve~re. Spesso non si può perdere gettito e, peraltra parte, non si può farne affluire che ,inmargini ridottissimi; e in ogni strada sitrovano obiezioni non interamente prive digiustificazioni settoriali o di giustificazionicontingenti.

L'azione anticongiunturale condotta conlo strumento fiscale urta, anzitutto, control'area in cui oggi può operare concretamen~te il Ministro delle finanze, quando questaarea non sia stata lasciata ampia nei periodiin cui era possibile lasciarla tale.

n sistema di finanza pubblica degli anni« sessanta» è quello che è stato creato daldifficile decennio degli anni «cinquanta »,con una pressione fiscale alta, con forti ali~quote, con un vasto campionario di vociimpositive, ed è innegabilmente privo di mar~gin i per l'azione anticongiunturale. Si è co-struita, ahimé, nella finanza pubblica unavettura che consente solo di correre quandola strada è diritta, ma che è priva di sterzoper affrontare la strada a curve, come è quel~la di ogni realtà congiunturale.

Si aggiunga, come è stato rilevato d'al-tronde anche qui, che il rapporto tra con~giuntura e imposta ha delle controindicazio~ni reciproche: a un certo momento più sipreme sul prelievo più si rende difficilel'uscita della congiuntura sfavorevole, e semeno si preme si può sollecitare un risve~glio o, comunque, la permanenza di tenden~ze inflazionistiche.

È dunque cosa piena di difficoltà e nonopera di breve periodo trasformare una si-tuazione tradizionalmente passiva dell'impo-sta in un quadro organico che possa farne

anche uno strumento attivo di attenuazionedelle fluttuazioni; ed è particolarmente dif-ficile conciliare gli orientamenti di fondo, alungo andare ~ mi rivolgo qui in partico-lare al senatore Bertoli e al senatore For-tunati che ne hanno fatto cenno con degliampi discorsi ~ con quelli di una quotidia~namente mutevole congiuntura, poichè nonsempre si possono adottare misure congiun~turali non contraddittorie con l'equilibriostrutturale cui è desiderabile si tenda. Tuttele misure proposte furono da noi lungamen~te esaminate e, sebbene nessuna Isoluzionesi possa ritenere in questo campo perfetta,il Governo ha la ferma convinzione di avereavviato ~ nei limiti, ripeto, delle odiernepossibilità, di cui pure bisogna tener conto~ nella giusta direzione la scelta dei prov-vedimenti stabilizzatori.

Ci stiamo muovendo e ci dobbiamo muo-vere, pur senza margini di riserva, in unaarea che è estremamente ristretta e, vorreidire, in un'area obbligata. È pressochè inap~prezzabile e scarsamente visibile il còmples~so di concause che danno l'avvio al primomoto di questa gigantesca sedia a dondolo,cioè a questi sobbalzi oongiunturali. Ma ilmondo si accorge oggi quanto sia faticosoe difficile il compito di comporre le forzecontrovalenti che fermino questa sedia adondolo, una volta che qualcuno l'ha mes-sa in moto e spesso non è convinto di dover~la fermare.

L'Europa e il nostro Paese stesso vorreb~bero fermarla senza costi, senza sacrifici, eognuno rilutta ad accettarli, o vorrebbe pro~crastinarli a più tardi, il che sarebbe la pes~sima di tutte le soluzioni. E, quel che è peg-gio, nessuno vuole rendersi conto della ne~cessità di un sacrificio esteso anche alla cate~goria cui appartiene e che onorevolmentedifende.

Onorevoli senatori, noi abbiamo preso, du-rante il 1964, vari provvedimenti (una ven-tina) nel campo tributario, in tre fasi suc-cessive, a fine febbraio, a fine aprile,in ago~sto. Questi provvedimenti hanno trovatouna triplice giustificazione e mirano ad untriplice obiettivo.

Primo: quello di ridurre la domanda inalcuni settori dove l'andamento dei consu-

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Senato della Repubblica ~ 9556 ~

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IV Legislatura

24 SETTEMBRE 1964

mi si manifestava in crescita abnorme e, co~munque, quella di ridurre il livello delladomanda globale, cioè della domanda nelsuo complesso.

Secondo: !'intento di agevolare l'offerta,in altri settori minacciati di recessione o chesi intende stimolare, e camunque !'intentadi mantenere il livello gLobaLe dell'occupa-zione e del reddito ad un grado accettabilenelle presenti circostanze.

Terzo: pl'ocurare risorse per ridurre il dI-savanzo di bilancio o per consentire nuoviinvestimenti a per consentire la riduzionedei costi unitari di praduzione.

È su queste tre direttrici che noi ci siamomossi. Io vorrei ricordare che si sono orien-tati nella prima direzione vari provvedimen-ti, ad esempio quello relativo alla tassa diacquisto sune autovetture ,e sui natanti, laaumento dell'imposta sulla benzina, l'aumen-to dell'imposta di fabbricazione sugli alcoo-lici e sui contrassegni dei recipienti di li-quori, ed altri minori. Nella seconda dire-zione si sono mossi i provvedimenti per lariduzione dell'imposta fondiaria e della tas-sa di registro per i terreni agricoli, i prov-vedimenti per l'acceleramento degli ammor-tamenti e per !'investimento di alcune plus-valenze, quelli per agevolare il raggiungi-mento di migliori dimensioni delle impreseconsentendo delle facilitazioni alle fusioni etrasformazioni, quelli per la riduzione delletasse di bollo sui contratti di borsa, per l'isti~1uzione della cedolare secca azionaria, perla restituzione dell'IGE all'esportazione, perle modifiche al trattamento fiscale delle mer-ci destinate all'estero, per la eliminazionedell'imposta di bollo su atti concernenti ilcommercio internazionale, per le facilitazio-ni fiscali relative ai fondi comuni di investi-mento, oltre ad altri provvedimenti di na-tura amministrativa nell'ambito delle facol-tà discrezionali affidate all'amministrazio-ne finanziaria dalle vigenti leggi. Non sitratta, come qualcuno ha detta iranicamen-te, di regali. Si tratta, conoscendo la realesituazione, di utilizzare lo strumento ,fiscaleper evitare, se possibile, rallentamenti nonnecessari e facilitare la ripresa del processodi sviluppo. Chi abbia conoscenza della si-tuazione attuale del primo investimento non

può non essere colpito da un rallentamentodegli investimenti addizionali; rallentamen-to che ha conseguenze differite non negligi-bili, e che comunque frena la riduzione deicosti per unità prodotta. Appartengono pre-valentemente, invece, al novero dei provve~dimenti tributari situati nella terza direttri~ce cui ho accennato quelli che si presentanooggi alle Camel'e; ritocco dell'IGE, dell'im-posta di ricchezza mobile, addizionale dellacomplementare, imposta sui fabbricati si-gnorili, sfoltimento qelle esenzioni non piùmotivate dalla situazione attuale, oltre aiprovvedimenti amministrativi per .il miglio-ramento degli accertamenti dei tributi vi-genti.

Come gli onorevoli senatori possono con-statare, ,il meccanismo fiscale è stato dun-que utilizzato agli scopi stabilizzatori in ma-do assai vasto, con meditata prudenza, main un lungo arco di interventi, sia attraversoprovvedimenti di natura temporanea, sia at-traverso provvedimenti che hanno caratteredi permanenza, avendo riguardo soprattut-to, anche nella destinazione del geuito, a ,finiagevolativi dell'offerta. È del tutto evidenteche gli obiettivi di stabilizzazione non pos-sono limitarsi a utilizzare la leva ,fiscale, eche in altl'e direzioni si è .operato, si operae si dovrà operare. Ma il nostro dibattitoodierno si riferisce solo ai provvedimentitributari, ed io desidero attenermi a questopiù ridotto quadro.

Forse come non mai, onorevoli senatori,i provvedimenti odierni hanno avuto l'onoredi una larghissima discussione nella stampa,nei consessi politici ed economici del Paesee, molto autorevolmente, nelle Aule parIa-mentariin occasione della discussione sullafiducia al Governo, come ha ricordato il se-natore Conti nella sua relazione. Si è aggiun-to in quest'Aula l'alto e compiuto dibattitodi ieri l'altro, di ieri e di .oggi, e mi correl'obbligo qui ancora una volta di ringra-zial'e tutti gli onorevali intervenuti per illoro apporto, vorrei dire per il loro più largoappoggio alla critica che ai oonsensi.

Questi interventi si sono incentrati in treordini di rilievi: anzitutto quelli relativi alvolume, alla scelta e alla tempestività deipravvedimenti, quelli relativi alla destinazio-

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ne del gettito e agli effetti sul mercato, quellirelativi alle modalità tecniche dei singolitributi, ai criteri di scelta dei singoli tributi.Ritengo di avere già risposto in Commissio~ne ad alcuni di siffatti rilievi, e ad altri po~trò rispondere eventualmente anche in oc~casione della discussione degli emendamenti.

Quanto al volume del gettito, !'insieme diprovvedimenti dell'anno solare in corso au~menta il gettito tributario in ,ragione annuaintorno ai 400 miliardi di lire, cioè rappre~senta in termini monetari un prelievo addi~zionale probabile che si aggira sull'uno emezzo per cento del reddito del Paese e sulsei e mezzo per cento del gettito tributarioprevedibile per l'anno solare 1964.

Se noi ci limitiamo ai provvedimenti tri~butari che si sono discussi ai primi di agostoed oggi, il loro sperato gettito è dell'ordinedi grandezza di 250 miliardi in ragione an~nua. Si ritiene che, nei limiti accennati, que~sti prelievi siano compatibili con un redditomonetariamente aumentato in misura assaimaggiore qual è quello prevedibile per l'an~no in corso. Quanto alla scelta qualitativadei tributi, si è cercato, come sempre in ana~loghe circostanze, di ricorrere prevalente~mente a provvedimenti che presentassero,immediatezza, generalità e tempestività diapplicazione, costo di accertamento minimo,e relativa automaticità di accertamento, evi~

tando dove possibile di accrescere il dizio~nario già vasto e pletorico delle imposte connuove voci e con un ulter,iore aggravio pergli uffici già fortemente premuti dal lavoronormale.

Per quanto sia assai difficile definire qualeparte dell'imposizione sia economicamenteda considerarsi diretta o indiretta (sottolineola parola «economicamente»), si è cercatodi ,indirizzarsi sia verso l'una che verso l'al~tra, consapevoli d'altra parte che la leva fi~scale in funzione antinflazionistica fu utmz~zata recentemente in tutti i Paesi europeilin modo rilevante ai fini soprattutto di con~tenere la domanda e non ignorando d'altraparte la destinazione prevalente del redditoaddizionale che si ebbe nel nostro Paese nelrecente triennia.

Si giudicò che la principale strada di tem~pestiva applicazione e di rapido accertamen~

to, suscettibile anche di alcuni collegati fa~vorevoli aspetti nei confronti del nostrocommercio internazionale, fosse quella di unleggero ritocco dell'IGE.

Si è detto che si tratta di provvedimentiprevalentemente ancora dominati dal cri~terio di contenere la domanda, proprio men~tre in alcuni settori la domanda sembra ri~stagnare. Ma il campanello di allarme pernoi è quello del l,ivello dei prezzi. Fino ache questo campanello di allarme fa sentirela sua voce, ciò significa che il surriscalda~mento non è superato, la domanda globalesi rovescia ancora sul livello generale deiprezzi e particolarmente sui prezzi al con~'Sumo, anche se per alcuni settori il feno~meno non si verifica in modo specifico.

Ora il segnale del vuoto inflazionistico nonè un'invenzione del Governo, risulta dagliindici a disposizione e nessun Governo chevoglia compiere il proprio dovere deve di~sattenderlo in questa faticata strada versola stabilità. Sarebbe superficiale e pieno dipericolose conseguenze abbandonarsi ad eu~f011ie abuliche, giudicando senz'altro comepermanenti le tendenze settimanali o men~sili di alcuni elementi favorevoli.

Si è criticato anche ,il ritardo deUe misure,ma spesso per dedurne che bisognava rin~viarle sine die. Questo ragionamento è ma~nifestamente contraddittorio e vorrei met~terlo a paragone con i discorsi che udii inquesta stessa Aula nella primavera di que~st'anno quando anche i provvedimenti ini~z,iali furono giudicati in ritardo.

D'altra parte i provvedimenti economiciebbero motivi noti e validi di prolrazionenei mesi di luglio e di agosto. La tempesti~vità di alcuni di essi fu assicurata attraver~so l'emanazione di decreti~tegge, sulla cuilegittimità e giustificazione, validissima so~prattutto negli interventi di natura congiun~turale, non vi è alcun dubbio da parte diillustri giuristi, come già ebbi occasione didire qui col collega Reale e di illustrare alSenato.

Vorrei aggiungere, per i senatori Fortuna~ti e Nencioni che ne hanno fatto ancoracenno, soprattutto in Commissione, che l'au~torevole rapporto della Commissione statu~nitense di studio sulla moneta e il credito

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Senato àella Repubblica ~ 9558 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 24 SETTEMBRE 1964

lamenta più volte le difficoltà e i ritardi del~l'azione anticiclica negli Stati Uniti e rilbadi~sce testualmente: « Quando i rimedi sonocristallizzati dalla legge ,finiscono con il ri~sultare d'ostacolo allo sviluppo di una po~litica che necessita di prospettive più ampiedi quanto i formulatori della legge avesserogiudicato ». La rigidità della legge ha spessoquesto effetto limitativo e deve essere ri~dotta. Il rapporto statunitense si soffermasul problema che sorge nella lotta anticidicaproprio tra le facoltà discrezionali del po~tere esecutivo e la rigidità e il lungo iterdelle disposizioni legislative. Tutto il mon~do è paese, onorevoli colleghi..

Quanto alla destinazione del gettita, sen~za dubbia il collega del Tesoro, potrà minu~tamente informare il Senato; ma vorrei diresubito che l'uso delle risorse tributarie, perquanto il canane dell'unità di bilancia nanconsigli di tramutarle in imposte di scopo

~ e quindi ogni riferimento rigido sarebbe

erroneo ~ sarà in modo assolutamente pre~minente quello di sollecitare 10 sviluppo pro~duttivo del Paese attraverso le corrette stra-de degli investimenti e della riduzione deicasti per unità prodotta.

Gli effetti sul mercato sona in realtà le~gati intimamente a tale destinazione, e sa~ranno diversi a secanda della destinazioneche si vorrà dare al prelievo. È innegabileche nessun provvedimento di prelievo fisca~le ~ anche per il gioco delle traslazioni ~

può essere indifferente sul sistema dei prez-zi. Ma ciò che si deve rilevare è che la lieveripercussione generale dei provvedimenti inesame può essere compensata dalle agevola~zioni che il gettito rende possibili sul sistemadei costi nella sua destinazione, cioè al mo~mento della sua utilizzazione.

Onorevoli senatori, un altro ordine di cri-tiche si è avanzato in relazione alle moda~Htà tecniche dei proposti tributi. Si sonofatti dei rilievi, anzitutto" intorno all'aliquo~ta normale dell'IGE, che viene portata al4 per cento. Io vorrei ricordare al Senatoche le aliquote del 4 per cento sono già sta-te aliquote normali due volte durante la sto-ria del nostro dopoguerra, e che d'altra par~te le aliquote normali degli altri principaliPaesi della Comunità economica europea in

materia di tassa sugli scambi sono pari osuperiori a questo livello.

BER T O L I . Alcune sono a cascataaltre no.

T R E M E L L O N I , MinistrO' delle fi~Inanze. Salvo che in Francia, in tutti gli altriPaesi sono a cascata. In Germania l'aliquo~ta dell'imposta analoga è del 4 per cento,ed è a cascata, in Olanda è del 5 per cento,ed è a cascata, nel Belgio è del 6 per cento,ed è a cascata; in Francia la tassa sul valoreaggiunto è determinata con incidenze chepossono ben paragonarsi, tenuto conto deigradini della cascata, alle aliquote che noiabbiamo prima citato e all'aliquota alla qua~le noi arriviamo aggi con l'IGE.

Non vi è dunque un aggravio delle aliquo~te che costituisca un particolare peso sugliscambi più di quanto non avvenga, onorevo~le Veronesi, in altri Paesi europei.

Vorrei ancora rilevare, per quanto questaosservazione abbia un carattere del tuttosubordinato, che il costo di accertamentodell'IGE è il più basso tra quelli delle no-stre voci di imposta. Il costo di accertamen~to era del 3,16 per cento nel 1954, quando.il costo medio di accertamento di tutti itributi erariali era del 5,05 per cento. Ioho voluto rifare in questi ultimi tempi untentativo di stima del costo di accertamentodei triquti del 1964 e ho riscontrato, perfortuna, che tale costo di accertamento uni~tario è diminuito. Nel 1964 l'IGE ha un co~sto di accertamento dell'1,31 per cento, con-tro un costo medio di accertamento del com~plesso dei tributi del 4,87 per cento. Onore~vole Roda, queste sono le cifre, e su questecifre è difficile contestare. . .

R O D A . Diminuisce il costo e lei au~menta l'imposta: è veramente una contrad-dizione in termini. Bisogna andare incontroal contribuente proprio laddove il costo diriscossione è inferiore.

T R E M E L L O N I , MinistrO' delle fi~.nanze. È difficile contestare queste cifre! Na~turalmente questo non è un elemento de~terminante per la scelta di un tributo, per

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IV LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9559 ~

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

la scelta del prelievo al quale dobbiamo ri~correre, ma senza dubbio è un elemento cheha il suo valore. Si è avanzata qui una lun~ga casistica per quanto criflette le eccezionialla nuova aliquota dell'IGE. Per quanto iDmi renda conto ~ per le singole contingenze

ed esigenze che sono talyolta giustificabilise viste a sè ~ dell'opportunità di alcuni ri~

lievi, ritengo che il provvedimento -vada in~teso essenzialmente come un tipo di addi~zionale di congiuntura, e quindi cOolcaratte~re di massima generalità. Entrare nella sel~va della casistica darebbe origine ad un taleampliamento delle esenzioni da rendere, daun latO', inadeguato il vO'lume del gettitO' delprovvedimentO', mentre dall'altro avrebbel'effetto di fargli perdere quel carattere digeneralità che, quando si chiede un sacri~fido comune a tutti per SCOPlcomuni, deveaversi anche dal punta di vista mDrale.

È singolare che dal marzo ad oggi, cioèdalla discussione del gruppo dei provvedi~menti nel settore autO'mobilistico ~ q~ando

si diceva che era un errore calpire deter~minati settori singoli con particDlari im~poste ~ i ragionamenti critki siano com~pletamente capovO'lti. Ora non si vuoI più ilprovvf"LlimentO' avente carattere di generalità, ma si vDgliono introdurre continue diffe~renziazioni. Sono pervenute a me, al Mini~stero, varie decine di istanze per eccezioni,e il numero di emendamenti presentati peraumentarle è rilevante anche in quest'Aula.II senatore Grassi, in un saggio discDrsofatto ieri, accennava all'opportunità di po~chi tributi aventi carattere di generalità.Altro che carattere di generalità, onorevolisenatori, se noi dovessimO' accettare tuttiquesti ernend2.menti e auelli successivi che

.,

analogicamente interverrebbero! Ma ~ equi rispondo ai senatori Bertoli e Roda ~

l'azione fiscale di contenimento della do~manda, sebbene sia ampia qualitativamente,saprattutto attraverso queIIa sorta di ({ cen-tesimino di congiuntura» cui ho accennato,non è stata concepita come del tutta indif~ferenziata. Abhiamo, infatti, escluso alcunigeneri alimentari, altre a queIIi già total~mente esenti per l'IGE originaria. Se si tiencontD che nel bilancio di spesa deIIa grandefamiglia itaJiana il capitolo dell'aIimenta~

24 SETTEMBRE 1964

zione giuoca per circa il 50 per centO', siha una più chiara idea dell'importanza diqueste fondamentali esenzioni introdotte:ampliarle sarebbe dannoso sia per il com~plessivo gettito che noi dobbiamo assicu~rare con questo tributo, sia pe~chè ~ ri~

peto ~ si aprirebbe la strada al moltiplica-tore di tnfinite analogie facilmente trovabiH.D'altra parte, già le aliquote originarie del~l'IGE ~ come bene ha notato il senatoreBertoli ~ presentano delle differenziazioni

in ordine alle varie esigenze delIe singolecategorie: l'aumento deIIa percentuale dellealiquote esistenti lascia inalterati i loro rap~porti reciproci. Non è certo con un'addi~zionale che si possono o si vogliono modifi~care le strutture stesse di base deU'impo-sta. Furono dunque escluse varie aree relati-ve ai principali alimenti, al fine di evitareinflussi del costo deUa vita su una parte ~

ancora rilevante ed essenziale del bilanciodi spesa degli italiani e, particolarmente, delbilancio di spesa degli italiani che hannominor reddito, perchè, come tutti sanno, ,lastruttura dei bilanci familiari ha un'inciden~za maggiore nel capitolo alimentazione peri più bassi scaglioni di reddito. Furono al-tresÌ esclusi, date le condizioni ,di trasfor~mazione deIIa nostra agricoltura, alcuni beniessenziali direttamente utilizzati per la so~Ja produzione agricola.

Ora, non vorrei entrare qui in polemicacon il senatore Ferretti, ma vorrei ricor-dare, sia al senatore Ferretti, sia al senatoreVeronesi,sia al ,senatore Vecellio, sia al se~natore Barbaro, che ne hanno fatto cenno,che hannO' difeso con particolare e vorreidire simpatica passione la condizione del~l'agricoltura, che il problema agricolo ita-liano è ben p~esente al collega Ministro del-l'agricoltura e senza dubbio in sede di di-scussione del bilancio e in sede di discus~sione di leggi riflettenti l'agricoltura si po~tranno trattare questi argomenti di "Carat-tere generale; ma non vorrei tralasciare didire .che al Ministro delle finanze po'co ri-mane da conteggiare nel settore agricolo inmateria di tributi. La pressione fiscale ita-Hana sul settore agricolo, il quale, come ènoto, entra come componente del redditodel Paese per il 18 per cento (reddito ri~

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Senato à",lla Repubblica ~ 9560 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

dotto, perchè ammontava alcuni anni fa aduna percentuale molto più alta) non raggiun-ge ora il 2 per cento del reddito fiscale eparafiscale complessivo del Paese.

FER R E T T I . Ma ci sono gli entilocali, signor Ministro, e lei lo sa. Lo Statoprende troppo poco; è bassissimo il prelie-vo dello Stato, .che non prende quasi niente,ma ci sono gli enti looali.

T R E M E L L O N I , Ministro. delle fi-nanze. Mi consenta, onorevole Ferretti. Ioho fatta il calcolo dei tributi erariali, lacalie parafiscali.

FER R E T T I . Allora ho paura che lasua statistica nan sia esatta. Lei si vale ditecnici della statistica.

T R E M E L L O N I , Ministro. delle fi-nanze. Necessariamente.

Il mio ufficio. di statistica è direttoda un professore universitario autorevole,il quale mi ha offerto questi dati e mi hadetto di più: che l'incidenza degli oneri fi-scali e parafiscali di tutto il settore agricolo,che era pari .al 7,41 per cento. del prodottonetto agricalo del Paese nel 1960, si è ridot-ta al 5.2 per cento nel 1962. Questi sono datiche credo inoppugnabili. Can ciò non vogliodire che i senatori che hanno parlato delsettore agricolo abbiano. tarto quando. pre-sentano e rappresentano appassionatamentele difficoltà che incontra il settore agricoloin questa sua faticosa e rapida trasformazio-ne alla quale abbiamo. assistito nel recentequindicennia.

Date le candizioni di trasfarmazione, datail recento aumenta fiscale che ha subìto ,labenzina, è stata esclusa pai la vace dellabenzina. D'altra parte sono stati esclusii servizi del credito al fine di non aggravareil costo del denaro, ma non sono state ac-colte, data la finalità del pravvedimento, al-tre proposte di esenzioni, e non patrannoessere accolte. Questa pravvedimento IGE,che è stata emesso satta forma di decreto-legge per assicurarne la necessaria tempe-stività in ordine alle esigenze congiunturaliçhe ho prospettato, farnirà pr.esumibilmente

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un gettito netto di 200 miliardi di lire, sem-pre in ragiane annua, il che vual dire unasettantina di miliardi all'incirca per rulti-ma quadrimestve dell'anno in corso.

Anche nel settore delle impaste dirette ipravvedimenti ,in corso hanno. tenuto contodell'esigenza di colpire soprattutto quei red-diti che consentono scelte di prestigio. Nonabbiamo operato col crit,erio di appesanti-menti indiscriminati, preaccupandoci di la-sciare il più possibile indenni gli scaglionidi redditi minori. È innegabile che le nostrealiquate di imposta hanno raggiunto un li-vello rilevante e che la strada maestra, comemi sono sforzato e mi sforzo di ripetere, senon avessero premuto ragioni di gettito daass.icurare all'eraria, è la strada dell'ampiabase imponibile con aliquote più basse. È,la strada che aveva preconizzato il compian-to amica Vanani, è la strada che cancorde-mente suggeriscono tutti i tecnici dell'econo-mia finanziaria. Ma l'ampia base imponibilevuoI dire che tutti coloro che sono al diso~pra di un dato minimo vitale devono. parte-cipare alle spese generali del Paese, in ragio-ne della loro capacità contributiva.

Pur non nascondendoci le perplessità diOl,dine tecnico che comportano questi ritoc-chi di aliquote, specie per le aliquote rela-tive alla ricchezza mobile A e B, queste pre-sentano, nell'attuale condizione, la possibi-lità di un leggera ritocco. Il Consiglio deiministri ha ritenuto opportuno sottolinearel'impartanza che annette anche al ricorsodi tutte le categorie soggette o assoggetta-bili all'impasizione diretta sul reddito.. Inparticolare non patevamo disconoscere chela formazione di redditi mo.netari ha subìtamodificazioni recenti nel senso di una de-stinazione quasi esclusiva del reddito. addi-zianale alle categorie dei lavoratori dipen-denti, minimizzando e talora annullando.molti prafitti di imprese.

Le aliquote di ricchezza mobile furonovariate, per ,le categorie A e B, con ,la leggedell'aprile 1962, n. 206, cioè due anni e mez-zo. fa, quando si intradussero nuavi scaglio-ni in progressività per dette categarie, meri-tre si lasciarono. immutate ,dal 1948 le ali-quote propo'rzianali per la categoJ:1ia C.

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Senato della Repubblica ~ 9561 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 24 SET-TEMBRE 1964

Ora si è introdotta l'aliquota progressivaanche per quest'ultima, con saggi che riman~gono però assai inferiori a quelli utilizzatiper le altre categorie: i saggi per Ila catego~~ia C risultano, a parità di scaglioni, circala metà di quelli utilizzati per le categorieA e B, mentre nell'anteguerra le aliquotedeUa categoria C eranOo assai meno distan~ziate da quelle .dd]e altre categorie.

È poi da ricordare che per le categorie Ae B le aHquote negli ultimi cinque anni sOonostate aumentat,e due volte e sarebbe statoun grave errOore di tecnica tributaria ricor~rere ad ulteriori aumenti che non fosserolimitati, come nel provvedimento in esame,ad un leggero ritoccOo.

Che uno sforzo debba essere condotto permigliorare gli accertamenti, come hanno an-cora una volta sottolineato gli onorevoli se-natori, mi pare giusto, ed è ciò che il Mi~nistero sta facendo con ogni mezzo asua disposizione. Ma noi non dobbia-mo neppure mitizzare un generico, rei-terata giudizio, che prescinde spesso dal-le dimensioni reali del problema. È datener conto che, a proposito della comple-mentare, per ,esempio, J'incidenza delle fran~chigie e delle detrazioni legali assorbe oltreil 50 per cento del l'eddito dichiarato; è datener conto che oltre gli otto decimi dei red-diti dalavaro dipendente non risultano as~soggettati a imposta complementare per gliesoneri agli operai e per l'elevato minimoimponibile a 960 mila lire annue, che è il piùelevato minimo imponibile dei Paesi euro-pei; è da tener conto che, tolti i redditi dalavoro dipendente, tutti gli altri redditi rap~presentano circa un terzo del complessivoredditO' del Paese, ed è su questi che gravanoi due terzi del reddito assoggettato a ric~chezza mobile.

Forse è utile, quando parliamo di glgan~tescne elusioni, tener presente anche que-sta cornice dimensionale.

I leggeri ritocchi alle imposte di ricchezzamobile comporteranno solo qualche decinadi miliardi di gettito, ma giovano ad attesta-re la preaccupazione di evitare ulterioI'i spro~porzioni tra imposizione ,diretta e indirettae sono stati limitati agli scaglioni di redditopiù alti.

Qui vorrei dire a,] senatore Palumbo che haaccennato alla perdita di realità dell'impostadi ricchezza mobHe, che la realità dell'impo~sta di ricchezza mobile nella sua nozioneoriginaria non esisteva già più fin dal 1948,quando, in aggiunta alla quata esente delle240 mi,la lire, furono accolte (decreto-legge

1° aprile 1948, n. 300) le due aliquote del 4e dell'8 per cento. La legislazione successivanon ha fatto che proseguire sul camminotracciato in quegli anni estendendo via viaalle categorie B e C~l i criteri innova toriche erano stati introdotti per b categoriaC~2, e questo attraverso la manovra dellefranchigie e lo scaglionamento delle aliquote.

Si può consentire o dissentire con questaimpostazione, ma non si può negare che es-sa è in atto da molti anni e che oggi deveessere ormai considerata acquisita alla legi~slazione tributaria italiana.

Quindi, in questo filo logico, il disegno dilegge n. 741 ha accentuato l'incidenza dellealiquote delle categorie C-l e C~2, però peri soli liveHi contributiv'isuperiori a 4 miHo-ni di lire.

Con ciò è rimasta salvaguardata la posi-zione di quei ceti medi e minori che stannoa cuore a parecchi onorevoli senatori, e dicui si è fatto interprete anche il senatorePalumbo, e nel tempo stesso si è in un certosenso meglio alHneato il trattamento deiredditi di lavoro a quello dei redditi misti.

A questo punto, vale la pena di notare chese è vero che i redditi di lavoro sono meri~tevoli di riguardo da parte del legislatorefiscale, questo riguardo, che è doveroso, ègiustificato però fino a che tali redditi nonraggiungono un certo livello; quando su-perano questo livello essi debbono fornireallo Stato la giusta imposta, comparativa~mente ai redditi di natura diversa.

Il Consiglio dei ministri ha anche provve~duto, in via eccezionale, nonostante le giàalte aliquote, ad un lieve, temporaneo ri~tocco dell'imposta complementare, la qualesconterà, oltre un iniziale gradino esenteda questo aggravio fino a un reddito di diecimilioni di lire, un'addizionale dellO per cen~to. Era da qualche parte richiesto di arti-colare per scaglioni la nuava addizionale,ma questo avrebbe dato origine a notevoli

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Senato della Repubblica ~ 9562 ~ !V Legislatura'

178a SEDUTA (antimerid.) AS~EMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

complicazioni per la fortissima decrescenza,oltre un certo limite, del reddito residuo.L'adozione di una aliquota uniforme riducein modo notevole !'inconveniente in quantoeleva il livello al quale incomincia a veri-ficarsi.

Si tratta d'altronde di un'impostazione acarattere automatico, che non arreca all'am.ministrazione finanziaria ulteriori carichi dicomplicate interpretazioni e che dovrebbeessere abbastanza facilmente accertabile.

Infine, si è inasprita !'imposta erariale suifabbricati per alcune categorie di abitazionile cui caratteristiche denotano particolarimanifestazioni di ricchezza, e precisamentesaUe ville e sui palazzi signorili. Si è chia~mato a questo lieve sacrificio un gruppo dicontribuenti che, nell'attuale momento, puòe deve particolarmente concorrere al supe~ramento della difficile congiuntura.

È certamente coerente dunque con gli in-centivi che il Governo ha intenzione di pro--porre per gli investimenti produttivi porrein essere una moderata incidenza addiziona-le per investimenti che non si possono chia-mare produttivi o che, quanto meno, rappre-sentano una tendenza in questo momentonon desiderabile per gli impieghi di capitali.

Le abitazioni che rientrano nelle cate.gorie tassate con questo provvedimento so-no d'altra parte manifestazioni evidenti diuna maggiore capacità contributiva dei loroproprietari. Da rilevare che fimponibile sulquale si commisura la tassazione dell'impo-sta speciale è quello stesso sul quale si ap-plica la normale imposta sul redditOo dei fab-bricati, vale a dire la rendita catastale ag~giornata con i noti coefficienti annuali.

È da notare anche che il provvedimentonon si applica con criteri di rigida automa ti-cità, ma tende a identificare i fabbricati chepossiedono obiettivamente caratteristiche dilusso.

In pratica poi si verificherà che le unitàimmobiliari urbane da assoggettare a nuovOotributo potranno essere 'identificate con noneccessiva laboriosità attraverso gli atti delnuovo catasto edilizio urbano.

D'altra parte la non automaticità deMetassazioni discende anche dalla previ'sta pos-sibilità di ricorrere contro il ruO'lo nei ses-

24 SETTEMBRE 1964

san ta giorni dalla notificazione della primacartella esattoriale di pagamento. Non è sta.to trovato un altro parametro obiettivo perdelimitare questa imposta. Non il parame-tro al quale ha accennato, mi pare, il sena-tore Adamoli, parametro che, in mgiOonedel-le sue caratteristiche tecnologiche, è natu-ralmente estremamente variabile nel tempoed è, come abbiamo visto, abbastanza facil-mente eludibile; ma nemmeno il parametrocui accennava il senatoDe Grassi nel sugge-rimento alternativo che ha fatto dopo la cri-tica al provvedimento. Il senatore Grassisuggeriva di commisurare l'impOosta lal gra-,do di affollamento, ma ho l'impressione cheegli non si sia reso conto delle enormi dif-ficoltà, da park degli uffici, di accertare qua-le sia di anno in anno il vario grado di affol~lamento dei singoli ambienti. D'altra partevorrei osservare che il concetto è già insitonel provvedimento, perchè dalle rilevazionicatastali risulta che le categorie A.1 e A-8hanno un numero di vani assai notevole perunità. La media delle unità dei vani dellacategoria A-l è di 13,34 vani per unità im-mobiliare; la categoria A-2 ne ha 7,31.La media della categoria A-8 è di 17.19 vanicontro la categoria A-7 che ha 8,39 vani.Ouindi. in certo senso, il nuovOocatasto edi-Jizio urbano tiene conto anche di questo ele-mento, senza ricorrere a pesanti e ,difficilis-simi accertamenti che dovrebbero essere ri-petuti di anno in anno sul grado di affol-lamento effettivo di ogni singola unità im-mOobiliare.

Il senatore Rotta ed il senatore Grassihanno ripreso la critica alla disparitàdi trattamento tra Comune e Comune delleunità immobiliari urbane da assoggettare aimposta speciale. Ora, questa critica è infon-data, in quanto esiste una sostanziale rela-tività di valutaziOone delle unità immobiliarida Comune a Comune che è fotografata dalcatasto, e di cui realisticamente si dovevatener conto, come ,si tiene conto di tutte lealtre questioni che riflettono l';1'\1:nosta suifabbdcati.

Se ci sonOoaltre obiezioni, vedrò di rispon-dere in sede di discussione degli emenda-menti. Vorrei ancora aggiungere che, percompletare l'arco dei provvedimenti, è da.,

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Senato della Repubblica ~ 9563 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 24 SETTEMBRE 1964

vanti alla Commissione finanze e tesoro, eperverrà in Aula, io spero, tra pochi giorni,un provvedimento che riguarda lo sfoltimen-to delle esenzioni e delle agevolazioni tri-butarie. Questo è conforme al voto, manife-stato più volte dal Parlamento, di ristabili-re la generalità dell'imposta. Il Governo èstato indotto a considerare che contempo-raneamente, in aggiunta agli aggravi tributa-ri, si doveva necessariamente affrontare ilproblema, divenuto ormai antico, della re-visione delle esenzioni sotto il profilo di unriesame complessivo di esse per far cessarequelle che non presentino una condizione diautentica necessità attuale.

Onorevoli senatori, mi scusa se ho abu-sato della loro paziente sopportazione e miaffretto a conoÌUdere. Non credano, onore-voli colleghi, che il Ministro delle finanzesia soddisfatto sempre quando concorda.coni colleghi Ministri i nuovi inasprimenti fi-scali; forse lo è meno di tutti, sapendo cheil sistema ha bisogno di orientarsi verso lasemplificazione e che ogni intervento ag-giuntivo ha bisogno di inserirsi razional-mente nel quadro del sistema stesso.

Ma la politica di congiuntura, senatoreFortunati, è necessariamente una politicapragmatica, gli interventi di natura congiun-turale hanno carattere di, eccezionalità enon possono nè debbono essere rinviati, e lepolitiche di stabilizzazione non possono sem~pre essere inserite negli schemi permanenti.Sarebbe grave errore se, una volta ben pon-derato il volume e la qualità dell'intervento,come noi abbiamo ben ponderato, in basea chiari criteri di politica economica gene-rale contingente, ci si abbandonasse poi aduna catena di recriminazioni, ad ulteriori ri-pensamenti e a perplessità non compatibiHcon le forme patologiche eccezionarli che siintende affrontare urgentemente nel campoeconomico.

Qualunque altra imposta noi avessimo pre-sentato, nessuna avrebbe certo potuto ac~contentare i contribuenti. I contribuenti nonsono mai soddisfatti delle imposte cui sonosoggetti; la verità è che tutti riluttano a pa-gare questo costo della via di uscita, maascoltando le ragioni di ciascuno si restachiusi in un labirinto senza soluzioni. Se

dobbiamo fare un bilancio, dobbiamo d'al-tra parte farlo completo e non compostosolo di una delle parti del prospetto e cioèdella sola parte tributaria. Se dovessimofare un bilancio dei pesi che addossiamocon questo gruppo di provvedimenti e delleagevolazioni e degli stimoli cui daranno ori-gine per la loro destinazione, H rapportosi chiuderebbe probabilmente in attivo.

Noi non intendiamo seguire coloro chehanno cieca fiducia nella semplice leva fi~scale, l1'è coloro che ritengono di suggerireatteggiamenti abulici di semplice attesa; si

tratta di trovare la posologia giusta, perchèil problema nella fase di congiuntura si po~ne, più che negli aspetti di scelte obbligate,nelrli aspetti del grado, del tempo e dei mo-di di intervento.

Ora io vorrei sottolineare qui il principalesignilficato dei problemi tributari odierni.

One"to sh>nificato è ch~ il Governo non in-tend~ arrendersi alle spinte di inflazione eintcnC1e ::wviarsi il più ,presto pos5ihile versoh <;tabiHt~l, che è la soja aJternativa cort'etta'!Jer un Paese moderno il QuaJe non abbiadeIle mete suicide. Limitare i danni dell'ero-sione monetaria, agire concretamente perfada cessare, comDensare costi ~ ricavi so-ciaJi di questo aJIontanamento dall'aJ1ea deloericolo è senza dubbio il comDito ma!Zgioredi (mesta nostra fase di attività governativae di ouP<;tq inf)uieta fase del1a storia econo-mica dell'Europa. Com'Dito che, come ha vi-sto chi ha sePllito ,le discl1ssioni parlamen-tari. non ci offre I!ratitudine immediata danessuno, e anzi ci offre un quotidiano e pa-ziente lavoro che non ha riflessi s.pettaco-Jan, ma che, se bene assolto, consentirà didare al Paese uno svilupno ordinato e con-tinuativo, che è quello che noi vogliamo.

Il triplice obiettivo infatti ch~ la politicaeconomica cerca oggi di raggiungere è quel-lo di un'accettabile stabilità dei prezzi,diun accettabile livello di occupazione e di unsaggio soddisfacente di sviluppo reale. Sonotre massimi che sono conciliabili solo se 'sitrovano riunite molte condhioni favorevoli,ma soprattutto se vi è concordia di compor-tamento tra governanti e governati ondecorreggere ogni movimento sproporzionatoe ogni azione deformante.

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Senato della Repubblica IV Legislatura~ 9564 ~

..24..SETTEMBRE ~r964

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178a SEDUTA (antimerid;) ASSEMBLEA: ~ RESOCONTO. STENOGRAFICO

È a questa conoordia di intenti e di com-portamento che chi si onora di parlarvi oggivi invita con cordiale sincerità.

StiamO' avvicinandoci ~ e, se lo vorremo,questo avverrà malto più rapidamente diquanto non si creda ~ a condiziani diverseda quelle di un'inflazione che si autogenerae che si moltiplica pericolO'samente. Bisognavincere 1'impazienza, bisogna accettare que-sti tenaci e non impossibili sacrifici mate~riali, e saprattutto bisagna aveI'e chiara ilrapporta inevitabi:le tra costi e risultati so~ciali di un serio risanamento ecanomico.

È con questo spirito che mi auguro il Se-nato vaglia approvare i provvedimenti ch~sono sottoposti oggi al suo alto. giudizio.(Vivi ~p;!:;usi dai centro e dal centro-sini-stra. Congratulazioni).

P RES I D E N T E. Avverto che sul di-segno di legge n. 739 sono ,stati presentatidue o.r;dini del giorno Iper il nO'n passaggioalla discussione degli articoli. Si dia lettu-ra di tali ordini del giarna.

G R A N Z O T T O BAS S O I Segretarw:

«Il Senato,

udita la discussiane sul disegno di leg-ge n. 739, delibera di non pas'sare alll/esamedegli articoli.

BERTOLI, ADAMOLI, BnOSSI, PERNA,

SECCHIA, ROASIO, CIPOLLA";

« Il Senato,

udita la dh~cussione in Aula;

considerato ohe l'aumento delle attualialiquote in materia di imposta generale sul-l'entrata oltrechè essere in contrasto oon unsano indirizzo ,di politica tributaria ispiratoai princìpi costituzionali, interviene in unmO'mento in cui l'aumento dei prezzi è infase ascendente;

che un ulteriove aumenta del tributa inoggetto, anche dal punto di vista pskologi-co, opererebbe quale elemento di aocd-era-zione del processo inflazion~stico anche al dilà de] suo specifico peso eocmamico,

delibeva il non passaggio agli articoli.

RODA, SCHIAVETTI, ALBARELLO,DIPRISCO ».

P RES I D E N T E . Invito l'onorevoleMinistro delle finanze ad esprimere il suoavviso su questi ordini del giamo.

T R E M E L L O N I, Ministro delle finan-ze. H Governo è contrario.

C I P O L L A . Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C I P O L L A. Signal" Presidente, anore-voli colleghi, il dibattito che qui si è svaltoha dimastrato l'utilità e la gius1ezza dellallichiesta dei senatori comunisti di affI'on-tare ancora una volta, in un mO'mento par-tkalare della congiuntura eoanomka e pali-tica, un dibattito sulle questioni econamiche.Questa discussione ha oostituito una presadi coscienza della lliuovasituazione e unmO'mento nel complesso discorso su congiun-tura e 'centro~sinis,tra che ,si è andatosvi-luppando e continuerà a svilupparsi.

PO'co fa il MinistrO', riportandO' giudizi diuno dei santoni del Mercato comune eura-pea, ha detto che non è ancO':m il sereno manon siamo più sotto la grandine

T R E M E L L O N I, Ministro dellefinanze. Questo è un mio giudizio, non è ungiudizio di Ma:rj'Ùlin.

C lIP O iL iL A. Ora, a sottolineare que.sto giudizio si portano argomenti iOome quel-lo del miglioramento deHa bilancia dei paga-m enti mÌO'lioramento da valutarsi sotto 'la, o

aspetto strettamente valutario e comunquepieno delle contraddiziani che sono statequi illustrate dagli altri colleghi, o l'altrodella ripresa delle bor:se dovuta principal~mente ad '~na maggioI'e disponibilità di mez~zi monetari messi a ,disposiziane dal sistemabancario.

Ora, di fronte a questi soli mutamenti, sidioe: non è il sereno ma non ,siamO' più sottola grandine. Ma già ieri sera, nel discorsodel ministro Delle Fave, si vedeva che lastragrande maggioranza della papolazioneitaliana è oggi 'Sotto la grandine: anzi, perle grandi masse dei lavoratO'I'i, le condizionipeggìorano. r dati 'Statistici ohe vengono por~,

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lV Le}.!.islaturaSenato della Repubblica ~ 9565 ~

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tati presentano non un alleggerimento maun appesantimento. All'aumento dei titoliin borsa fa riscontlìo d'altro ,lato l'aumentodella disoccupazione, la riduzione massk~cia delle ore di lavoro e la scarsa dinamicadel livello dei salari, dovuta all'accanita l'e..s~stenza della parte padronale, incoraggiatae sOIstenuta da atti non ,dubbi di 'Solidarietàverso la parte padronale da parte del Go~verno e di organi deHo Stato. Sono sottola grandine, in maniera partioolare, quei la~voratori che devono di nuovo riprendere loscarso bagaglio e cercarsi un altro postodi lavoro o dtornare allo stato di djsoccu~pazione nel loro paese. Aumenta, inoltl'e, ild~vario tra prezzi a:llaprod'llzione e prezzial consumo. Sono certamente, oggi, sottola grandine tuUe le masse contadine.

Mi si permetta Ulna parentesi.Poco fa il Ministm riportava statistiche

che riguardano la comparazione del prelievoflscale tra l'agriooltura e gli altri settori. Eb~bene, perchè queste statistiche possano dareun segno reale della situazione non posso-no riferirsi soltanto ai tributi diretti.

Noi sappiamo che l'incidenza dei tributiindiretti è molto più grave a carico di ope~

l'a tori economid che non hal1ll1o nessun do~minio sul mercato, ma che sono completa~mente dominati dal meJ1cato, dalla specu~lazione e dalla poHtka dei monopoli. È mol~to piÙ facile riversare, tmslare in avanti oindi'etm sulle masse contadine inasprimenti,fiscali che gravano sui prodotti industriali o,da parte della speculazione, trarre a prete~s1:o gli inasprimenti fiscali per ridurre U'lte~riDI'mente il prezzo pagato ai contadini. Que~~to è principalmente il COIsto ,della pressionefiscale nelle campagne.

Anche per quanto riguarda la fiscalitàe la parafiscalità diretta, onorevole Mi-nistro, bisogna considerare che non èche neUe campagne siano tutti ugua-li. Noi sappiamo, ad esempio, per quan-to riguarda i contributi previdenziali,che mentre da anni vi è una contrazione,una riduzione del gettito dei contributi do-vuti dalla grande proprietà, dall'impresanon contadina, per COll'veI1SOvi è un au~mento continuo della pressione sulle massecontadine. Pl'Oprio in ques,ti giorni le maslse

24 SETTEMBRE 1964

di coltiva tori diretti ricevono cartelle di pa-gamento di contributi che aggravano laloro disperata si1tuazione. Quindi, un dato,statistico anche se è esatto va intelipretatoe messo a raffronto con la situazione gene~

l'aIe e con le varie categorie, peI1chè l'agri~coltura non è tutta uguale: in 3'gricoMuravi sono quelli che heneficiano anche di prov~vedimenti e di cong~unture favorevoli ,a s.fa~vorevoli e ;quelli che invece pagano lo scottoper ,tutti, e Isono le grandi ma,sse oontadine.

Nello stesso tempo grandina su masse dibraccianti meridionali che 'si vedono can~cellati dagli elenchi anagrafici e dal dirittofaticosamente conquistato di avere deter~minate prestazioni previ,denziali sotto laspint'a di quella steslsa politka del conteni~mBnto dBl deficit ohe orienta tutte le azionidel Governo e che è rivolta verso un'unicadirezione. Pagano i 'lavoratori, 'pagana i con~

,tadini, paga il Mezz:ogiorno, pagano i piùdeboli. Grandina suNe oategorie meno di~fese e questi pI10vvBdimenti esaltano e age~

vO'lanO' le 'Stes,se forze che ieri, nellacongiun~tura favO'revole, erano esaltalte e agevO'late.Potrà accadere, onorevole Ministro e Oinore~voli colleghi, che i grandi movimenti sin,dacali possano avere un positivo risultata,e quindi alla fine dell'annO' la massa e il li~vello dei salari possano raggiungere quel~lo stesso incremento percentuale che glistessi esaltatori del1a politica dei red,di ti avevano ipotizzato. Ma quandO' ieri hosentito i dati deWonorevole nelle Fave chenon erano in contraddizione, ma ,che con,fermavanO' la tendenza che l'onorevole Bi~tossi aveva indicato qui, in quanto ,rivela~vano questa ridotta elasticità, questo ri-

dotto movimento salariale, io mi sonodetto una cosa: siamo a pochi mesi dallafine dell'annO' e può e<;sere che quel 13 o 14per cento che veniva ipotizzato di saggio di

incremento del reddito salariale non sia rag.giunto; se sarà raggiunto, sarà raggiuntoper lotte£ondamentali di lavoratori fatte

contm tutta e contro tutti e non soltantocontro il padrO'nato. E si vedrà come questafamosa poli!tica dei redditi non è altro cheun elemento strumentale condotto avantial fine di una riduzione del potere contrat~

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Senato della Repubblica IV Legislatura~

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24 SETTEMBRE 1964178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tuale dei lavoratori a 'senso unko per agevo-lare le operaziani del grande padranata.

È stata candatta una campagna di terrari~sma sulla cangiuntura che ha creata delle si-tuaziani di allarme, che ha amplificata e peg~giorata tutti gli aspetti della situazione eco..nomica cantribuenda ad aggravarla. Nai ca~munisti Than ci meravigliamO' ,che la Confin~dustria ed i suoi giornali possano per mesie mesi sostenere ,che l'aumento 'slalariale deilavoratori è la causa di ogni peggioramentO'della congiuntura, di ogni guaio che puòcapitare all'ecanamia del nastrO' Paese. MaabbiamO' il dovere, la abbiamo adempiuto elo ricomermiamo, di denunziare il rattO' chea questa campagna si ,siano unite alte per-sonalità dello Stato, si siano uniti arlti fun-zionari della Stata, si si,a unita il Governo.Noi abbiamo sentito neUa :relazione del Go-vernatare della Banca d'Italia, l'attacca al-la scala mO'bile dei salari per la primavO'ha da quando la Confede:razione generaledel lavoro di Di VHtorio e di Achille Gmndil'hanno canquistata, e di recente abbiamO'vista che un direttore generale di un Mini-stero ha pO'tuta esprimersi, prapria di fran~te ad arganizzaziani sindacali che avevanO'data prava di grande buona valantà e digrande maderaziane nell'accettare il rinviadella discussiane, nel sensO' di mettere in far~se i limiti di età già canquistati. Noi abbia-mo pratestato per questi atti che servono,nan già a far ritornare i lavaratori indietro,perchè la scala mO'bile è stata e saràdifesa, non già a far ritarnare indietrO'i pensionati peJ1chè il diritto ,il!oQuisito allapensiane è sacrasanto, nan si tacca e anzisi dovrà andare avanti, ma cbe servono cer-tamente a mettere le organilzazioni sinda-cali dei lavaratari, davanti alla pubblica opi-niane e durante le trattative, in una pasizianedi sravore. E dò non da paTte di elementiche l'apiniane pubblic:'l può ricanascere ca-rne cantraparte, quindi interessata a dareuna sua versione paJ1tioolaristica dei feno-meni economici, ma da personalità che do~vrebbero stare al di 'SOipra,e che comunquenan davrebbero parlare. La Stata deve ec;pri.mersi attraversa i suai rappresentanti re-spansabili, davrebbe esprimersi attraversai Ministri, attraversa il Gaverna, attraversa

le rappresentanze parlamentari e non attra-versa i suai funzianari per quanta elevatasia la lara respansabilità.

Ora a questa ondata di terradsma basatasulle difficoltà cangiunturali il Governa haceduta ed ha ceduto su tutta b linea, nonsoltanto nella sua prima, ma anohe e soprat-tuttO' nella secanda incarnaziane: nan salacon il rinvia della programmazione, e siamogià alla fine dell'anno che daveva vederel'iniziq della elaborazione e della messa inesecuzione :della pI1ogrammazione; non solocon il rinvio della presentazione del pmget-to di legge sull'urbani,stica che ancora, dopO'quasi un anno, non può uscire dai meandridei vari Ministeri che sono chiamati adesaminarlo e a coor:dinarlo; non sO'lo attra~verso il rinvio quasi sine die della dislcUJs-sione dei provvedimenti sulle Regioni; maanche ~ ed io vorrei qui richiamare l'atten-zione di compagni senatori che hanno parte-dpato ,con anrmo le con passione a questadiscussione ~ nel modo in cui sono statiaffrontati questi provvedimenti congiuntu-vaH.

Certo, po'ssiamo concordaJ1e <con il sena~tore Bonacina quando, rispondendo da que~sta trihuna a chi aveva V'aIuto ,gloriarsi, inuna recente assise del partito, di avere por~tato il Governo 'a dare una interpretazione{(moderata» della pr:og:rammazione e dello'Sviluppo, ha voluto contrapporre a quellaimnostazione un giudizio nega'tivo ed unaonnosizione ferma alla politica ,dei redditicosì come annurnciata dal ministro Colombo;un giudizio sulla necessità della pI'ogmmma-zione, e mon di una qualsiasi programma~zione, ma di una programmazione che abbiadeterminati obiettivi, determinati mezzi e d:e~terminati tempi; un giudizio negativo su unrer'pnte pJ1ovvedimento come queHo dellaGESCAL, che rappresenta un'ulteriore mani-festazione dell'involuzione del Governo, men.tre la legge di finanziamento della n. 167, chepermetterebbe .t'avvio di questa legge cosìosteggiata e così attaccata, è ferma; o quan~do, ancora, il collega Bonacina cantinua undiscorso ed esprime anche un giudizio <suipoteri del Gorvernatoredella Banca d'Italia.suHa necessità che, conformemente a quelloche il Parlamento prefascista aveva fatto

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Senato' della Repubbl'ica ~ 9567 ~ IV Legislatura

24 SETTEMBRE 1964178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

quando la Banca d'I taha aveva determinatefunzioni, siano estesi i pot,eri di contDoHodel Parlamento e i pOoteri di controllo delGoverno 'sull'azione dell'Istituto centrale diemissiOone. Sono tutti argomeu.ti, questi, sucui il dialogo è aperto, la discussione è am~pia, le cOonvergenze possono e si debbonorealizzare.

Ma dobbiamo contestare al senatore Bo~nacina una affermazione, .ciaè che questoGoverno, t]1Oovandosi nella situazione gravedella oongiuntura economica, ha dovuto lLsa~re i 10gOoristrumenti che aveva ereditato daiprecedenti Gorve]1ni centdsti.

Vem è che gli strumenti SOonologori e sonoquelli che aveva ereditata dai precedentiGoverni cent'risti, però non solo ,li ha eredi~tati, ma noi diciamo che li ~a anche peggio~rati. Quando si sono introdotte le modilfìcheche ,le Camere sono 'state castrette ad appor~ta,re alla « cedolare )}; quando si porta al~l',esame del Parlamento il p]1ovvedimento peresentare determinate opellazioni di borsa epellIDettere .cosÌ più ampie possibilità allas,peculazione di borsa; quando, invece diun provvedimento che valga ,ad impedire legrandi concent]1azioni monopolistiche, ,si pre~sentano provvedimenti di agevolazioni fi.~scali per le fusianie le concentrazioni disocietà anonime; quando, attraverso tutti gliinasprimenti fiscali, vi'sti in un disegno unioo,si modifica ,e ,si peggiora ancora il rapportopl1eesistente tra imposte dirette e impasteindirette; quando nel bilancio dello Stato,attraverso la contrazione degli investimentie l'aumenta delle spese generali di gestionedello Stato, oon le quali questo Governovuole fOl1seaocattivarsi la simpatia di deter~minati strati di privilegiati della PubblicaAmministrazione, si arriva a modificare inpeggio il rapporto preesis,tente; quando,fi~nalmente, si ritorna ai livelli massimi perquanto riguarda l'IGE, noi non siamo da~vanti, callega Bonadna, ad urn semplke usodei vecchi e logori strumenti, siamo davantiad un peggioramento degli stessi strumentifiscali che c'eranO' prima. E lei la sa, perchèha critioato, oorne abbiamo criticata noi,i provvedi:menti Isulla cedolare ed altri pI1Ov~vedimen ti.

E non ci consola, ci scuserà l'onorevoleMinistro, sapere che p'Dovvedimenti di que.-sto tipo sono adottati in tutti gli altri Paesidel MEC. Noi ,siamo in Italia e in Italia ci -sono condizioni partkolari, ,sia neUa strut~tura dello Stato, sia nella Costituziane delloStato, ,sia nello schieramentO' delle forze pa~litiche e nOondovrebbero permettere, quesltestrutture palitiche eSOociali del nostro Paese,questi passi indietro, questi peggioramentiDeali.

Io mi domando se, in una analoga oon~giuntura economica, voi (rivolto verso lasinistra) avreste consentito ai Governi cen~tristi di approvare provvedimenti di questogenere. E mi domando ancora se forz,e in~tenne alla Democrazia cristi,a:na e agli altripartiti che formavano il centrismo, ,e che pu~re si battevano aHara per la modernizzazio~ne del sistema tributaria italiano, come l'ono~revole Vanoni, a cui sempre .oi si richiama intutte le discussioni sui problemi fiscali, sequeste forze non siano state scoraggiate dalprendere posizioni più avanzate contro que~sti provvedimenti, e non siano state inveceincoraggiate le forze moderate che non avreb-bero, in diversa ,sj.tuazione poHtica, avuto ilcoraggio di proporre misul'e di questo ge.-nere.

Bisagna guardare in faocia questa 'realtà,bisogna rompere, come dioeva ieri sera ilcollega e compagno Fortunati, questa spi~rale, bisogna stabiliI'e un rapporto nuovotra le forze politkhe che ,si richiamaJlo agliinteressi dei lavoratori per superare la bat~tuta di arresto in cui si trova l'econamia delnostro Paese e '10 'sviluppo delle .oonquistedei lavoratori nel nostro Paese; un rapportonuovo per andare avanti tra .le for~e del Par~tito comuniiSta e le altre forze demOocratichedello schieramento nazianale.

Oggi l'aumento dell'IGE è come il sim~boIa e H centro di questa polHka e di que~sto arretramento, è una 'legge lantipopolare,che influirà fortemente sul oas'Ìo della vita,una legge odiosa e arretrata, una legge checerto non susciterà un iroso ,sdegna di par~ticolari categorie di contribuenti peI'chè saràriversata soprattutto :sulle categorie popo~lari, una legge dalla quale 'Voi chiedete ilgettito fondamentale, per cui gli inaspri-

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Senato della Repubblica ~ 9568 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 24 SETTEMBRE 1964

menti per quanto riguarda la ricchezza mo~bi,le e la complementare, :spede se parago~nati con gH alleggerimenti che la rColilliple~mentare avrà dopO' la recente legge che hamodificato la cedolare di aooont'O, di'V'en~tana dei picooli mal1gina:li segni rosa sulquadra SiCura della politica fi,scai'e del Go~

verno.

Oggi vOli volete ritornal1e a una p'Olitica

che incide ,sul tenore di vita deHe grandimasse popolari. 'Per questo noi vatiamo can~tra e chiediamo il non passaggio alla di-scussione ,degli artiÌcoli, chi'ediamo che il Se~nato l1espinga J'impostazione ~di politica eco~nomica di cui il provvedimento ,relativo al~

l'inasprimento dell'IGE è il simbolo. E quan~do noi votiamo cantro il passaggio alla di~

scussiane degli a'rticoH, <Cicallerghiamo allelotte in OO'DSOdegli operai, degli artigiani,dei coltivatori diretti, dei braccianti, dei

oontadini. Questo dibattito, del resto, a'V~Viiene in ùn momento in cui si :presentano, intutto ,lo schieramento politico italiano,sin~tomi di ripensamento. La crisi della politicaeconomica di questo Governo è sempre piùchiara, la necessità di mutare orientamentipolitici per andare avanti penetra anche inforze che nel passato erano state più decisa~

mente su una posizione di chiusura nei con-fronti del nostro partito. Si fa strada infattila consapevolezza che in Italia nessun passoreale avanti si può fare senza l'apporto del-le grandi forze dei lavoratori che si raccol~gono intorno al Partito comunista italiano.

(Vivi applausi dall'estrema sinistra).

R O D A. DO'mando ,di parlare per dichia-raziane di voto.

P RES I D E iNT E. Ne ha uacoltà.

R O D A. Il mio Gruppo aveva premessoche avrebbe regolato la dichialrazione di vo-

t'O sull'insieme dei provvedimenti di leggea seconda ,dell'aocoglienza che il Governo,e particolarmente il Ministro delle finanze,che purtrappo nan vedo più presente, avreb~be 'riserva t,o ai suoi emendamenti.

Dico subito che il primo no del MinistDosbarra il nostro emendamento e ci oonfortanella tesi di negare il nostro voto almenoal provvedimento concernente l'aumento del-l'IOE. Se fosse stato pJ1esente IiIMinistro, gliavrei ricordato, senza ripetere quanto ho giàaffermato, le preoccupazioni nostre e di tuttala categoria dei lavoratori, che si vedrà espo~sta ad un sacrificio certo maggiore, dal pU[l~to di vista della cosiddetta afelimità margi-nale, rispetto a quei ceti sodali che invecepossono disporre di redditisuperio,ri a quel-li normali dei lavoratori. La mia preaccu~l'azione è determinata dal fatto che il con-tributo wlI'accelerazione della 'spirale inf1a~zianistica di questo provvedimento andràcertamente al di là del pesa fis,cale del prov~vedimento stesso, vale a dire del 20 per cen-,to di aumento ,sull'IGE, per quegli effettimoltipJicatori e psicolO'gici che sono imitiin questo tipo di tributo.

Se fosse stato ,presente l'onorevole Mi~nistro, gli aVl1eidetto che è propri'O <la<suadsposta quella che ha OOlnvLntoil mio Grup~

l'o a negare il voto favarevole all'aumentodell'IGE. Prego l'onorevale Ministro presen-te in Aula di chiedere al suo collega, ono~revole Tremelloni, che senso abbia fare unoonrfmnto tra la legislazione t,ributaria delnostro Paese in termini :assoluti, almeno perquello che Iconceme l'IGE, e quella degli al~tri Paesi. In Senato argomenti di que'sto ge-nere debbano essere trattati con assolutaserietà, ed io nego e oontesto al MinistrO' lavalidità di .certe sue tesi allO'Dchè ci vienea dire .che i si,stemi fiscali, per quanto ri~guarda l'IGE, in altri Paesi deUa Comunità,sono più ,gravosi dd nostro. Non ha ,sensocontrapporre la nostra aliquota nOl1ma:le,cheè del 3,30 per centO', all'aliquota normaledella Francia (la qmde pe:mltro ha run al-tro sistema di imposizione sull'entrata, chenon è a cascata carne il nastDo), o a quelladegli altri Paesi della Comunità, come ilBenelux ola Germania. È un oonfronto <chenon può essere fatto in te'I1mini assoluti, mava fatto in termini di rispettive aliquote, per~chè avrei potuto anche ammettere che egli,per appoggiare i 'suoi argomenti circa l'au~

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Senato della Repubblica ~ 9569 ~ IV Legislaturù

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESO'CONTO' STENO'GRAFICO

mento dell'IGE, avesse fatto delle compara~zioni degne di questo nome, ma non si puòconfrontare con quelli di a!ltri Paesi un si~sterna impositivo rOome il [l'Ost'liO, 11 qualenell'IGE allinea delle aliquote che vanno dal-

1'1 per cento al 2,40, come è per il burro, adesempio, e al 30 per cento come giustamenteè per le pellicce ,di 'lus'so. Un confronto diquesto ,tipo è quanto mai eterogeneo edem~pirico, ed un Ministro delle ,finanze non hail diritto di veniI1e in Senato a proporre ra~gionamenti di questo tipo, e sOiprattutto con~fronti indeterminati senza entmre nella so~stanza delle cose.

Se il ministro Tremelloni fosse stato pre~sente, gli avrei chiesto, cOlme è mio didttoin sede di dichia'razione di voto, se nel Bel~gio, nell'Olanda e nel Lussemburgo o nellastessa Germania federale, lo stoocafislso e i,lbaccalà pagano H 7,30 per c,ento, se le arin-ghe pagano il 6,30 per cento, se il gas di p'e~trolio che serve per il riscaldamento e l'illu~minazione purtroppo in alcuni paesi dellanostra Repubblica non arriva nemmenol'illuminazione elettrica) paga il 16,80 percento, se il lardo e la pancetta, che non sonocertamente generi commestibili che vengonopresentati ~ non è caviale ~ sulle mense

dei ricchi, pagano il 5,30 per cento.

Non s.o quanto sia giusto fare un confron-to e una compa-raziQlne di quel tipo con ilnostro sistema contributivo nel quale le im-poste indirette ~ l'IGE, ad esempio ~ col~

piscono indiscriminatamente e senza alcunraziocinio. Infatti, il nostro sistema tributa~rio, per quanto riguarda l'IGE, accomunacon la medesima tariffa !'imposta sul caffè(che è ormai un consumo popolarissimoe che già sconta l'imposta doganale) e quellasulle pietre preziose, con un'unica aliquotatra i due generi, e cioè il 14,40 per cento. Unsistema di IGE nel quale i diamanti paganocome il caffè è un sistema che andava tuttoriveduto e ritoccato e questa era l'occasio~ne buona, onorevole ministro Delle Fave,per fare ciò: la prego di volerlo riferire alMinistro delle finanze.

24 SETTEMBRE 1964

Boca i motivi per i quali noi voteremocontro il pa1ssaggio agli articoli, contorme-mente al nostro oDdine del giorno. (Applausida.ll' estrema sin.istra).

N E N C ION I. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C ION I. Onorevole PI1esidente,onorevole MinisiÌI1o, onorevoli oolleghi, perle stesse ragioni che abbiamo già espostedinanzi ana Commissi.one finanze e tesoronoi voteremo a ,favoI1e deH'oI1dine del gior~no di non passaggio agli ar,tkoli. Questeragioni, che più ampiamente io avrò l'onoredi esporvi nella dichiarazione di voto chefarò a nome del mio Gruppo questa sera,sinteticamente sono rOontenute nella asseri~ta strumentalità anticongiuil1'turale e antid-dica dei provvedimenti e in ,special mododel provvedimento n. 739, in oontrasto conil suo carattere eminentemente ,fiscale, anziesclusivamente ,fiscale, in contrasto oon -lapolitica del Governo, ma soprattutto c.on 'ledichiarazioni fatte dal Ministro delle finanze,onorevole TremeJ,loni, quando si discusse inquest'Aula ill bilancio deno Stato.

In queH'occasione il minilstro TremeUonidkhiarò che il Governo si apprestava allariforma del sistema tributario e che eraallo studio, per quanto concerne !'impostagenerale su:ll'ent:rata, una riforma radkaleche avrebbe portato all'istituzione, in armo-nia a quanto avviene in alcuni Paesi del Mer-cato oomune, dell'imposta ,sul valore aggiun~to. Egli aggiunse che gli studi erano a buonpunto, sì che al più pmsto si Isarebbe potutomodificare ooncretamente il si'stema.

Ora, in un ,momento in cui l'inflazione sipresenta ancora pericolosissima e rappI1e~senta ancora un:o degli elementi negativi del~la nostra situazione eoonomioa, 'la quale pe~ra1tDo ha anche degli elementi negativi inzone particolari e settoriali, in questo mo~mento 'si presenta al Parlamento Ila oonverc

'sione in legge di un decI1eto~legge che au~menta le aliquote in modo discriminato. Noi,onorevoli colleghi, non abbiamo potuto non

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Senato della Repubblica ~ 9570 ~ IV Legislatura

24 SETTEMBRE1964178a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCO'NTO' STENO'GRAFICO'

ri,levare come questa discriminazione dellealiquote non abbia tenuto conto dei princìpiinformatori del provvedimento che ,em sta~to preannunciato ,dalle dichiarazioni del mi~nistro Tremelloni e dalle dkhiarazioni cherecentement,e al congresso democristiano fu~rana fatte quando si discusse di questi prov~vedimenti e della loro portata.

Mentre si affermò che i provvedimenti nonavrebbero gravato sui generi alimentari, suimezzi per l'agricoltura e in generale sui me~no abbienti, l'aumento dell'IGE invece gravasui generi alimentari, grava ,sui mezzi perl'agricoltura e grava veramente e comlpleta~mente sui meno abbienti, in quanto non c'èimposta più generale dell'imposta indkatacome generalesuH'entrata, la quale va poia carko del consumatore in tutta la suaportata.

Ecco le ragioni per cui noi siamo oontraria queSito provvedimento, e avremo l'onoredi esporre queste ,ragioni più ampiamentenella dichiarazione di voto che Jarema ins,eguito.

P A S Q U A T O . Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

P A S Q U A T O. Il Gruppo liberale vote~

rà a faV10re del non passaggio agli articoli;però tiene a precisare che ciò è in oonfor~mità alle considerazioni ed arrgomentazioniche sono state svolte dai 'rappresentanti delGruppo nel corso della discussione e chesono completamente diffeDenti, per le 'fina~lità cui si ispirano, da quelle esposte dal'Sle~natore Cipolla.

PertantJo, votando a favore del non pas~saggio agli articoli, teniamo a discriminareil nostro voto da quello dei colleghi comu~nisti, per le 'ragioni che abbiamo espos1Jo.

Votazione a scrutinio segreto

P RES I D E N T E. Comunico che i se~natori Maccarrone, Gigliotti, Samaritani, Za~nardi, Vergani, Luca De Luca, BeDtoli, Bi~

tossi, Guanti, Trebbi, Farneti Ariella, Mon~tagnani Marelli, Conte, Adamoli, GomezD'Ayala, D'Angelosante, Cerreti, Salati, Pelle~grino e Scoccimarro hanno richiesto che lavotazione sull' ordine del giorno presentatodai senatori Bertoli, Adamoli, Bitossi, Per~na, Secchia, Roasio e Cipolla per il non pas-saggio alla discussione degli articoli del di-segno di legge n. 739 sia fatta a scrutiniosegreto.

lndìco pertanto la votazione a scrutiniosegreto.

l senatori favorevoli deporranno paUabianca nell'urna bianca e palla nem nell'ur~na nera. l,senatori contrari deporranno pal~la bianca nell'urna nera e paUa nera nell'ur~na bianca.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Prendono parte alla votazione i senatori:

Adamoli, Agrimi, Aimoni, Ajroldi, Albarel~lo, Alberti, Angelilli, Angelini Cesare, Ange~lini Nicola, Attaguile, Audisio, Azara,

Baldini, Banfi, Baracca, Barbaro, Barto~lomei, Battino Vittorelli, Bellisario, Bera,Bergamasco, Berlanda, Bermani, Bernardi,Bernardinetti, Bertoli, Bertone, Bisori, Bi~tossi, Boccassi, Bolettieri, Bonacina, Bonafi~ni, Basso, Braccesi, Brambilla, Bussi,

Cagnasso, Canziani, Caponi, Carelli, Caro~li, Carucci, Caruso, Cassini, Celasco, Cenini,Ceschi, Chabod, Cingolani, Cipolla, Cittante,Conte, Conti, Corbellini, Cornaggia Medici,Cremisini, Crespellani, Criscuoli, Crolla~lanza,

D'Angelosante, De Dominicis, De Luca An~gelo, De Luca Luca, De Michele, Deriu, DiGrazia, Di Paolantonio, Di Prisco, Di Rocco,Donati,

Fabiani, Fabretti, Farneti Ariella, FerrariGiacomo, Fiore, Florena, Focaccia, Fortuna~ti, Francavilla,

Garlato, Gatto Simone, Gava, Genco, Gian~cane, Giardina, Gigliotti, Giorgi, Girando,Giuntoli Graziuccia, Gomez D'Ayala, Gra~megna, Granata, Grassi, Grava, Grimaldi,Guanti, Gullo,

lndelli,

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Senato della Repubblica ~ 9571 ~ IV Legislatura

178a SEDUTA (antimerid.) ASSEJViBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Jannuzzi,Kuntze,Lami Starnuti, Lessona, Limoni, Lo Giu~

dice, Lorenzi, ,Lussu,Maccarrane, Maggio" Maier, Mammucari,

Marchisia, Maris, Massobria, Mencaraglia,Militerni, Minella Malinari Angiala, Malina~

l'i, Manaldi, Maneti, Mangelli, Manni, Mon~tagnani Marelli, Mantini, Marandi, Maretti,Morvidi,

Nenciani, Nenni Giuliana,Orlandi,paJfundi, Pajetta Naè, Palermo, Palumbo,

Papalia, Pasquato, Pecoraro, Pelizzo, Pelle~grina, Perna, Perrino" Pesenti, Petrane,Pezzini, Piasenti, Picardi, Picdhiatti, Piccia~ni, Pignatelli, Pinna, Piavana, Pirastu, Paet,Preziasi,

Rendina, Restagna, Roasia, Roda, Rama~gnoli Carettoni Tullia, Ramana, Rasati,Rotta, Ravella, Rovere, Russa,

Salari, Salati, Samaritani, Samek Ladovi~ci, Santarelli, Scarpino, Schiavetti, Schiava~ne, Scaccimarro, Secchia, Secci, Simanuc~ci, Spasari, Spataro, Spigarali, Stefanelli,Stirati,

Terracini, Tiberi, Tollay, Tarelli, Tartara,Trabucchi, Traina, Trebbi, Trimarchi, Tupi~ni, Turchi,

Vacchetta, Valenzi, Valmarana, VaraI da,Vecellio" Venturi, Vergani, Veranesi,

Zaccari, Zampieri, Zanardi, Zane, Zannier,Zannini, Zanca.

24 SETTEMBRE 1964

Chiusura di votazione

P RES I D E N T E. Dichiara chiusa lavotazione e invito isenatoJ1i Segretari a p'ro~cedere aHa numerazione dei ,,"oti.

(I sena.tori Segretari procedono alla nu~me razione dei voti).

Risultato di votazione

P RES I D E N T E. Proclama il risulta~tlO della votazione a Iscruti'l1lio segreto sull'Oordine del giarno dei senatori Bertoli, Ada~mali ed altri per il nan passaggio, all'esamedegli articaLi del disegna di legge n. 739:

Senatori votanti 208Maggiaranza 105Favorevoli 107Cont,rari . 101

n Senato approva.

(Vivi applausi dall' estrema sinistra).

Rinvio il seguito della discussione aHa se~duta pO'meridiana.

Il Senato tornerà a riunh"si in seduta pub~blica aggi, alle are 17, can l' ardine del giar~no già stampacta e distllibuita.

La seduta è talta (ore 12,35).

Sono in congedo i senatori:

Alcidi Rezza Lea, Angelini Armando" Bar~ Dott ALBERTOAI,BERTItesaghi, Cataldo" Rubinacci. DIrettore generale dell'UffIcIO del resoconti parlamenta")