COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari · Autonoma della Sardegna (PAI), ai sensi della L....

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COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Progetto: Studio geologico dell’area interessata dal progetto di “Risanamento conservativo e riqualificazione del piano seminterrato e terra degli edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva” esteso alle zone limitrofe all’area del muro di sostegno lesionato Elaborato: Relazione geologica Il Committente A.O.U. Sassari Azienda Ospedaliera Universitaria Via M. Coppino 26 07100 - SASSARI TAVOLA 1 REV. - MAGGIO 2013 DATA Ge des GEODES - Studio geologico e geotecnico del dott. Andrea De Santis Via Francesco Guarino n°4 - 07100 Sassari Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 - 07100 Sassari 079 2677055 - +39 348 2206138 [email protected] DSN NDR 66L03 I452L - 01870530902 SEDE LEGALE: SEDE OPERATIVA: TELEFAX: MOBILE: E-mail: Codice Fiscale Partita IVA

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COMUNE DI SASSARI

Provincia di Sassari

Progetto:

Studio geologico dell’area interessata dal progetto di “Risanamento conservativo e

riqualificazione del piano seminterrato e terra degli edifici delle Chirurgie, da

destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva” esteso alle zone limitrofe

all’area del muro di sostegno lesionato

Elaborato:

Relazione geologica

Il Committente

A.O.U. Sassari

Azienda Ospedaliera

Universitaria

Via M. Coppino 26

07100 - SASSARI

TAVOLA 1 REV. - MAGGIO 2013DATA

Ge desGEODES - Studio geologico e geotecnico

del dott. Andrea De Santis Via Francesco Guarino n°4 - 07100 Sassari

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edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva» X - -

SOMMARIO

PREMESSA E FINALITÀ DELLO STUDIO GEOLOGICO ............................................................................ 2

RIFERIMENTI NORMATIVI DI LEGGE ........................................................................................................ 3

UBICAZIONE DEL SETTORE D'INTERVENTO ........................................................................................... 4

PROGRAMMA DEI LAVORI D’INDAGINE GEOGNOSTICA ..................................................................... 6

ANALISI DEL QUADRO VINCOLISTICO (LEGGE 64/74 E P.A.I. SARDEGNA). ...................................... 7

INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DEL TERRITORIO DI SASSARI .................................... 8

STRATIGRAFIA DELL’AREA .............................................................................................................. 10

MORFOLOGIA ED IDROGRAFIA DELL’AREA ................................................................................. 12

INQUADRAMENTO SISMICO DEL TERRITORIO PER LA DEFINIZIONE DELLA

PERICOLOSITÀ E DEL RISCHIO SISMICO ................................................................................................ 13

CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA SISMICITÀ E SUL PERICOLO SISMICO DELL'ISOLA ........ 13

CALCOLO DELLO SPETTRO DI RISPOSTA SISMICA ..................................................................... 16

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE .............................................................................................................. 18

ANALISI STRATIGRAFICA .................................................................................................................. 18

ANALISI MORFOLOGICA .................................................................................................................... 18

ANALISI GEOTECNICA ........................................................................................................................ 19

VERIFICA FINALE DI FATTIBILITÀ DELL'INTERVENTO ............................................................. 19

PRESCRIZIONI E CONDIZIONI PER L'ESECUZIONE DELL'INTERVENTO .................................. 19

Allegato 1

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PREMESSA E FINALITÀ DELLO STUDIO GEOLOGICO

Il sottoscritto Andrea De Santis, geologo, iscritto all'Ordine dei Geologi della Regione Sardegna con il n°235, per incarico ricevuto dalla struttura A.O.U. di Sassari, ha eseguito lo studio per la caratterizzazione geologica dell’area (zona A), sita in Sassari all’interno del complesso Ospedaliero di Viale San Pietro, interessata da un progetto per la realizzazione di un nuovo corpo scala/ascensori nell’edificio delle Chirurgie, nell’ambito dei lavori di «Risanamento conservativo e riqualificazione dei piano seminterrato e terra degli edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva». Inoltre l'analisi geologica ha interessato anche altri settori limitrofi quello principale, con particolare riferimento ad un'area in cui è presente un muro di sostegno lesionato (zona B) oggetto di un intervento di verifica in corso di definizione.

Il presente elaborato relativo allo studio geologico, illustrerà:

- l'assetto geologico d’inquadramento del territorio;

- la situazione litostratigrafica locale;

- la definizione dell'origine e natura dei litotipi, del loro stato di alterazione e fratturazione e della loro degradabilità;

- i lineamenti geomorfologici della zona, gli eventuali processi morfologici nonché i dissesti in atto e potenziali che possono interferire con l'opera da realizzare e la loro tendenza evolutiva;

- i caratteri geostrutturali generali, la geometria e le caratteristiche delle superfici di discontinuità;

- lo schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea.

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RIFERIMENTI NORMATIVI DI LEGGE

Per la redazione dello studio geologico si è fatto riferimento alla seguente normativa:

- D.M. 14.01.2008 "Norme Tecniche per le Costruzioni" e relativa Circolare esplicativa n. 617 del 02.02.2009;

- Legge 109/94 e D.P.R. 554/99 in materia di lavori pubblici;

- DPCM 29/09/98 - Atto di indirizzo e coordinamento per l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n.180;

- Legge 267 del 03/08/1998 “Individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e delle relative misure di salvaguardia”;

- D.M. LL.PP. n°47 del 11/03/1988 recante "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione";

- C.M. LL.PP. n°30483 del 24/09/88 recante "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per l’applicazione";

- LEGGE n°64 del 02.02.1974 recante «Provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche»;

- Inoltre, le indagini geologiche e geognostiche sono state programmate con diretto riferimento alle “Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche” (1977)

e “Raccomandazioni sulle prove geotecniche di laboratorio” (1994) della Associazione

Geotecnica Italiana.

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UBICAZIONE DEL SETTORE D'INTERVENTO

Il settore interessato dall'intervento in progetto è ubicato all'interno del comparto ospedaliero di Viale San Pietro, nel settore occidentale dell'abitato di Sassari.

Nella cartografia I.G.M. in scala 1:25.000, l'area è inserita nel foglio 459 “Sassari” sez.I (fig. 1), mentre nella Cartografia Tecnica Regionale risulta inserita nei fogli 459070 “Sassari” (fig. 2).

Figura 1 - Corografia dell’area d’intervento (stralcio del foglio 459 “Sassari” sez.I – edito da I.G.M. d’Italia, in scala 1:25.000)

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L’area della nuova edificazione (zona A) è individuata alle seguenti coordinate chilometriche di Gauss-Boaga (baricentro area):

Nord 4.507.859,0118 Est 1.462.223,4091

zona A - Edificio in costruzione zona B - Muro di sostegno esistente lesionato

Figura 2 – Inquadramento di dettaglio delle zone di studio (stralcio del foglio 459070 "Sassari" - C.T.R. Sardegna - Scala 1:10.000)

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PROGRAMMA DEI LAVORI D’INDAGINE GEOGNOSTICA

L'abitato di Sassari è stato oggetto di numerose campagne di indagini geognostiche, alcune delle quali sono state eseguite in corrispondenza del settore di studio o in aree immediatamente adiacenti.

Le indagini hanno consentito di verificare la natura del terreno di fondazione, costituito dai litotipi calcarenitici a calcareo-marnosi miocenici, e la continuità verticale dell'ammasso roccioso, al fine di scongiurare la presenza di vuoti e discontinuità di rilievo, derivanti dall'alterazione per "carsismo" delle litologie carbonatiche.

Infatti, in diverse zone dell'abitato di Sassari, nel corso dei lavori eseguiti sono state intercettate cavità, vuote o con riempimento argilloso, riconducibili a fenomeni di alterazione dell'ammasso roccioso derivanti dalla dissoluzione della componente carbonatica.

Per la caratterizzazione dell'area di nuova edificazione (zona A) è stata eseguita un'indagine diretta del terreno di fondazione, attraverso n°3 sondaggi con carotaggio continuo.

I sondaggi sono stati effettuati dalla Sarda Sondaggi S.r.l.1, nel giorno 8 gennaio 2013, utilizzando una perforatrica idraulica cingolata, modello TEREDO MN500.

I tre sondaggi sono stati eseguiti in corrispondenza dei punti di carico più rappresentativi compatibilmente con le restrizioni derivanti dal notevole flusso di sottoservizi presenti nell’area. La

profondità e l’ubicazione degli sondaggi di indagine è stata determinata in funzione del volume di

terreno interessato dalla struttura in progetto ed avere una copertura, più completa possibile, dell’area in studio.

Di seguito si riporta la distribuzione planimetrica dei sondaggi geognostici (fig. 3).

S1S2

S3

Figura 3 – Ubicazione delle perforazioni eseguite in riferimento allo sviluppo planimetrico del fabbricato in progetto

1 Sarda Sondaggi S.r.l. - Z.I. Predda Niedda Nord - Strada n°28 - 07100 Sassari

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ANALISI DEL QUADRO VINCOLISTICO (LEGGE 64/74 E P.A.I. SARDEGNA).

Al fine di valutare eventuali limitazioni alla fattibilità del progetto ed all'uso del territorio, si è verificato il regime vincolistico proposto dalle principali norme vigenti a tutela del territorio.

Nell’abitato di Sassari gli interventi di edilizia sono soggetti al nulla osta da parte del Servizio del Genio Civile di Sassari, come previsto dalla Legge n° 64 del 02/02/1974, relativamente alla sola area del centro storico. Pertanto, considerando la posizione periferica dell’area, quest’ultima è

esente dai succitati vincoli.

Inoltre, è stata verificata la cartografia del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico della Regione

Autonoma della Sardegna (PAI), ai sensi della L. 183/1989, del D.L. 180/98 convertito in L. n. 267/98, modificato dalla L. 226/99, redatto nel Giugno 2003 e aggiornato con D.G.R. n. 54/33 del 30 Dicembre 2004 e con s.m.i..

L’esame cartografico ha consentito di escludere la presenza, nel settore in esame, di zone di pericolosità idraulica per piena (Hi) e geomorfologica per frana (Hg). Queste ultime, al contrario, sono presenti anche in prossimità del settore d'intervento, come evidenziato dalla figura seguente (fig. 4).

zona AHg2

zona B

Figura 4 – Cartografia del P.A.I. Sardegna (da Geoportale Regione Sardegna)

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INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DEL TERRITORIO DI SASSARI

Il territorio comunale di Sassari ed il suo centro abitato occupano il quadrante nord-occidentale dell'Isola. Questo settore settentrionale, nel periodo tra l’Oligocene superiore ed il Tortoniano(?)-Messiniano, è stato sede di importanti eventi tettonici e di una diffusa attività vulcano-sedimentaria che si è manifestata in diversi bacini, in parte coalescenti, fra loro differenziati in quanto caratterizzati da due differenti orientazioni strutturali e da differenti evoluzioni tettono-sedimentarie.

Tali bacini costituiscono quello che viene tradizionalmente definito come Fossa sarda (“Rift

sardo”), interpretata come un lineamento tettonico orientato N-S, che attraversa tutta l’Isola, legato

ad un’estensione crostale orientata E-W avvenuta durante la rotazione del Blocco sardo-corso (Oligocene superiore).

Secondo le più recenti interpretazioni i bacini miocenici della Sardegna settentrionale sono contraddistinti da due diverse strutturazioni successive: la prima con fosse orientate prevalentemente N60° (bacini di Chilivani-Berchidda, Anglona, Ottana definiti come Bacini transtensivi aquitaniani, di età Oligocene superiore-Aquitaniano); la seconda con fosse orientate NNW (bacini del Logudoro e di Porto Torres, definiti come Bacini burdigaliani, di età Burdigaliano-Tortoniano(?)-Messiniano).

Si tratta dei due bacini che in Cherchi & Montadert (1982) sono definiti come bacini sin-rift e post-rift.

I Bacini transtensivi aquitaniani occupano la porzione più orientale dell’Isola, dove trasgrediscono

sul basamento ercinico caratterizzato prevalentemente da granitoidi intrusi in metamorfiti di medio e basso grado. Sono impostati lungo faglie trascorrenti sinistre, orientate N60°, hanno caratteristica forma allungata parallela alle faglie principali ed una successione sedimentaria con sedimenti di ambiente prevalentemente continentale, in genere depositi lacustri, con intercalati prodotti vulcanici e vulcanoclastici, alternati a depositi alluvionali e con associati depositi sintettonici in prossimità delle faglie. Localmente la successione continentale evolve a marina (zona di Castelsardo e Anglona).

I Bacini burdigaliani sono più recenti, hanno direzione circa NNW ed interessano la parte occidentale della Sardegna settentrionale, dal Golfo dell’Asinara a nord, fino all’altopiano di

Campeda, a sud.

Dal punto di vista strutturale si configurano come semi-graben con faglie principali su bordi opposti, connessi da zone di taglio trascorrenti ad orientamento EW che trasferiscono la deformazione estensionale da un fianco all’altro del bacino.

Nella successione stratigrafica è possibile distinguere tre sequenze deposizionali:

Sequenza 1 Burdigaliano superiore – Langhiano;

Sequenza 2 Serravalliano – Tortoniano(?)-Messiniano;

Sequenza 3 Messiniano superiore.

Le prime due sono caratterizzate dal passaggio da depositi clastici di ambiente fluvio-deltizio a depositi carbonatici marini di piattaforma. La terza sequenza è caratterizzata da depositi clastici grossolani di ambiente fluviale.

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L’evoluzione sedimentaria nella Sardegna Settentrionale è caratterizzata da numerosi cicli

trasgressivo-regressivi, fra loro alternati.

Durante il Burdigaliano superiore – Langhiano l’innalzamento del livello del mare porta alla

deposizione della Sequenza 1, dove, in successione verticale, ai depositi continentali, prevalentemente sabbiosi, seguono depositi marini di piattaforma prossimale (calcari algali) e distale (marne).

La caduta del livello del mare nel Langhiano superiore-Serravalliano inferiore è responsabile dell’accentuata erosione dei depositi della Sequenza 1. In questa fase si sviluppano profonde valli incise (100 m). Nel successivo periodo di risalita del livello del mare si deposita la Sequenza 2. Lungo il margine del bacino si sviluppano sistemi deltizi (Ploaghe) mentre, al margine della piattaforma (Florinas) si depositano le sabbie quarzoso-feldspatiche che vanno a colmare le valli precedentemente formatesi.

Nel Serravalliano inferiore, a seguito di un’ulteriore trasgressione, si forma una vasta piattaforma carbonatica.

Nel Messiniano la caduta del livello del mare porta alla formazione, lungo tutto il margine della piattaforma, di numerosi valli incise fra le quali si ricorda il Canyon di Castelsardo a NE del bacino del Logudoro. Una seconda valle incisa si sviluppa a N di Sassari in località Scala Erre ove troviamo traccia dei sedimenti clastici grossolani di origine alluvionale.

Stratigraficamente il complesso sedimentario miocenico è delimitato al tetto dalle litologie continentali quaternarie, e alla base dalle vulcaniti del ciclo "calcalcalino" oligo-miocenico.

Di seguito si riporta lo stralcio della Carta Geologica della Sardegna, in scala 1:200.000, in cui si evidenzia la continuità del substrato carbonatico marino miocenico (9b) nel settore circostante l’abitato di Sassari (fig. 5).

Figura 5 – Schema geologico del territorio circostante l'abitato di Sassari (stralcio della Carta Geologica della Sardegna – scala 1:200.000)

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STRATIGRAFIA DELL’AREA

La successione stratigrafica nell’area in esame, e nell'intero centro abitato di Sassari, è costituita da

litologie del complesso sedimentario carbonatico marino, di età miocenica. In particolare, il substrato litoide è caratterizzato dalle facies riferibili alla Formazione calcareo-arenacea del Miocene Medio, in cui prevalgono litotipi calcarei, calcarenitici e calcareo-marnosi.

In riferimento alle precedenti indagini eseguite nel comparto ospedaliero si evidenzia che l'area d'intervento è posta in una zona di transizione delle due facies principali:

facies dei calcari arenacei e delle calcareniti presenti in corrispondenza del Viale San Pietro e del primo gruppo di Cliniche;

facies dei calcari marnosi e marne affioranti a partire dal settore del piazzale dei parcheggi sottostante l'area d'intervento.

Questo passaggio stratigrafico è sovente accompagnato dalla presenza di una fascia di alterazione superficiale della facies marnosa, accompagnata dalla formazione di una prima falda idrica subsuperficiale.

Sulla base dei sondaggi eseguiti, relativamente all'area di nuova edificazione (zona A) è stato possibile ricostruire la seguente successione stratigrafica:

strato A Terreno di riporto e di sottofondazione della strada e del piazzale antistante l'edificio esistente. Lo spessore del primo livello varia da un minimo di 1.50 m (sondaggio S1) ad una massimo di 4.90 m (sondaggio S3) in quanto i sondaggi sono stati realizzati da monte verso valle.

strato B Alternanza di liveli calcarenitici marnosi e calcareniti. La profondità di intercettamento di questo livello varia in funzione dello spessore dello strato A soprastante.

strato C Calcare marnoso-siltoso, mediamente cementato, di colore nocciola.

In allegato (all. 1) si riportano le schede stratigrafiche e le tavole fotografiche dei sondaggi geognostici effettuati.

In corrispondenza dei punti d'indagine non sono state intercettate cavità o discontinuità dell'ammasso roccioso entro la profondità d'indagine.

Nelle figure seguenti (figg. 6 e 7) si riportano le sezioni ricavate dall'interpolazione dei sondaggi eseguiti.

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Figura 6 – Sezione litologica S1-S2

Figura 7 – Sezione litologica S2-S3

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MORFOLOGIA ED IDROGRAFIA DELL’AREA

Il settore di Viale San Pietro è caratterizzato da una morfologia debolmente ondulata, con acclività medio-bassa, in cui sono presenti gradini morfologici artificiali, derivanti dai lavori di sistemazione della viabilità interna al comparto ospedaliero.

Anche nell'area d'intervento, in corrispondenza del piazzale in cui sono state eseguite le indagini e che andrà a costituire il terreno di fondazione, è stato realizzato un piazzale mediante movimenti di terra con riporti dello spessore massimo di circa 5 m.

Non sono presenti evidenze morfologiche riferibili a dissesti in atto o potenziali che possano interferire negativamente con l’intervento edificatorio in progetto.

Dal punto di vista dell’assetto idrografico, trattandosi di un’area completamente urbanizzata, sono assenti elementi riconducibili a deflussi areali o incanalati delle acque meteoriche che possano interferire con le strutture di fondazione in progetto.

Inoltre, le verifiche eseguite nel corso delle indagini hanno consentito di verificare l’assenza di falde idriche subsuperficiali all’interno del volume significativo del terreno di fondazione.

Pertanto, sulla base delle considerazioni morfologiche ed idrogeologiche svolte, è possibile affermare che l’area è dotata di elevata stabilità generale e che tale situazione non subirà variazioni dalla realizzazione dell’intervento di progetto.

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INQUADRAMENTO SISMICO DEL TERRITORIO PER LA DEFINIZIONE DELLA PERICOLOSITÀ E DEL RISCHIO SISMICO

CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA SISMICITÀ E SUL PERICOLO SISMICO DELL'ISOLA

Numerose considerazioni attribuiscono all'Isola un carattere di bassa sismicità, come pertaltro confermato anche dall'ultima edizione della Classificazione sismica nazionale al 2012 di cui si riporta lo stralcio cartografico (fig. 12) predisposto dal Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio Rischio simico e vulcanico.

Diverse ricostruzioni dell'evoluzione cinematica del Mediterraneo centrale confermano che il Blocco Sardo-Corso è stabile da circa 7 milioni di anni e, il catalogo storico dei terremoti riporta solo due eventi nel Nord Sardegna, entrambi di magnitudo inferiore a 5 (datati 1838 e 1948).

Il catalogo strumentale (sismicità degli ultimi 25 anni registrata dalla rete nazionale) riporta solo alcuni eventi nel Tirreno e pochissimi eventi a Sud della Sardegna (vedi gli ultimi eventi del 2006) e nel Nord Sardegna l'evento del 5 fabbraio 2009, verificatosi in mare alla profondità di circa 20 km, con magnitudo inferiore a 3.5.

Si tratta, comunque, di eventi caratterizzati da energia molto bassa, rari, che vengono registrati frequentemente un po' ovunque e che, dal punto di vista della pericolosità sismica, ciò della probabilità di occorrenza di tali eventi, sono di livello così basso da non riuscirlo a valutare in maniera adeguata e affidabile.

Per tale motivo è stato proposto, per tutta l'Isola, un valore di default di pericolo sismico basso, con pericolosità sismica di livello 4.

La figura seguente (fig. 8) è tratta dal documento "Task 1 - Completamento delle elaborazioni relative a MPS04 - Deliverable D1 Valutazione standard (10%, 475 anni) di amax (16mo, 50mo, e 84mo percentile) per le isole rimaste escluse nella fase di redazione di MPS04" redatto a cura di M.Stucchi, C. Meletti, V. Montaldo et alii dell'INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Essa riporta la mappatura del parametro "amax" ovvero dell'accelerazione sismica massima. La Sardegna è indicata come un caso a se stante per la quale, tenendo conto che la sismicità è bassa, anche a livello strumentale, e che i dati storici non segnalano danni significativi, si ritiene ragionevole assumere per l'intero territorio un valore di default amax = 0.050 g.

Mediante l'OPCM n. 3274 del 20 marzo 2003 sono stati emanati i criteri per la nuova classificazione sismica del territorio nazionale e tutti i comuni della Sardegna sono classificati in zona 4 (a sismicità bassa).

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Figura 8 - Carta del Rischio sismico e vulcanico d'Italia (al 2012) Indagine sismica M.A.S.W. per la determinazione delle Vs30

L’area è stata caratterizzata da punto di vista sismico per la definizione della Categoria sismica del

terreno in base ai disposti del D.M.14.01.2008 (NTC).

Con riferimento alla classificazione sismica del territorio contenuta nel D.M. 14.01.2008, in Zona 4, le litologie interessate dalle strutture in progetto sono generalmente classificabili nelle categorie di

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edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva» X - -

terreno "A" e "B".

Per la facies litologica dei calcari detritico-organogeni con struttura compatta, le analisi precedentemente eseguite hanno rilevato velocità delle onde di taglio Vs ≥ 800m/s. Si ottengono valori delle velocità, Vs, minori quando si è in presenza prevalente di calcareniti detritiche di colore giallastro che portano ad una classificazione del terreno a rigore in categoria "B". Questi risultati sono stati ottenuti, in maniera diretta attraverso l’utilizzo dei valori della velocità delle onde Vs

ottenuti da indagini geofisiche tipo M.A.S.W. eseguite su litologie calcarenitiche in altri settori del territorio Sassarese.

I valori medi delle velocità delle onde di taglio negli strati fino i 30 metri risultano mediamente compresi nell’ordine di 700 - 1200 m/s. Questo risultato in relazione alla ben nota classificazione geologica e geotecnica del territorio consente di identificare il sito nelle categorie comprese tra "A" e "B" e nel caso specifico in condizioni topografiche di tipo T1. (D.M. 14/01/08 - P.to 3.2.2).

Tabella 1 – Definizione delle categorie di sottosuolo - da D.M 14.01.2008 (NTC 2008)

Categoria Descrizione Parametri di riferimento

Vs30 (m/s) NSPT Cu (kPa)

A

formazioni litoidi o suoli omogenei molto rigidi caratterizzati da valori VS30 superiori a 800 m/s, comprendenti eventuali strati di alterazione superficiale di spessore massimo pari a 5 metri;

>800 - -

B

depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille molto consistenti con spessori di diverse decine di metri, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da VS30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT > 50, o cu > 250 kPa);

360÷800 >50 >250

C

depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o di argille di media consistenza, con spessori variabili da diverse decine fino a centinaia di metri, caratterizzati da valori VS30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15<NSPT<50, oppure 70<cu<250 kPa);

180÷360 15÷50 70÷250

D

depositi di terreni granulari da sciolti a poco addensati oppure coesivi da poco a mediamente consistenti, caratterizzati da valori VS30 < 180 m/s (NSPT < 15, oppure cu < 70 kPa);

<180 <15 <70

E

profili di terreno costituiti da strati superficiali alluvionali, con valori di VS30 simili a quelli dei tipi C o D e spessore compreso tra 5 e 20 m, giacenti su di un substrato di materiale più rigido con VS30 > 800 m/s

- - -

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CALCOLO DELLO SPETTRO DI RISPOSTA SISMICA

Per il calcolo degli spettri di risposta si utilizza il programma della ditta Ingegneriasoft che, in accordo con quanto indicato nel paragrafo 3.2 delle NTC2008 (D.M. 14/01/2008), include le tabelle dell'allegato coi valori di ag, F0 e Tc*.

Nella figura seguente (fig. 9) si riporta il grafico delle curve degli spettri ottenuti nelle differenti condizioni di verifica considerate.

Spettro di risposta di progetto SLO orizzontale

ag= 0.0333 g; F0= 2.7568; TC*= 0.3102 s;

TB= 0.1440 s; TC= 0.4310 s; TD= 1.7330 s; S= 1.2000; csi= 5.0000

Spettro di risposta di progetto SLD orizzontale

ag= 0.0393 g; F0= 2.8201; TC*= 0.3220 s;

TB= 0.1480 s; TC= 0.4440 s; TD= 1.7570 s; S= 1.2000; csi= 5.0000

Spettro di risposta di progetto SLV orizzontale

ag= 0.0703 g; F0= 3.0583; TC*= 0.3925 s;

TB= 0.1730 s; TC= 0.5200 s; TD= 1.8810 s; S= 1.2000; q= 4.5000

Spettro di risposta di progetto SLC orizzontale

ag= 0.0747 g; F0= 3.0900; TC*= 0.4010 s;

TB= 0.1770 s; TC= 0.5300 s; TD= 1.8990 s; S= 1.2000; q= 4.5000

Spettro di risposta di progetto SLO verticale

ag= 0.0333 g; TC*= 0.3102 s; Fv= 0.6800;

TB= 0.0500 s; TC= 0.1500 s; TD= 1.0000 s; Ss= 1.0000; csi= 5.0000

Spettro di risposta di progetto SLD verticale

ag= 0.0393 g; TC*= 0.3220 s; Fv= 0.7550;

TB= 0.0500 s; TC= 0.1500 s; TD= 1.0000 s; Ss= 1.0000; csi= 5.0000

Spettro di risposta di progetto SLV verticale

ag= 0.0703 g; TC*= 0.3925 s; Fv= 1.0950;

TB= 0.0500 s; TC= 0.1500 s; TD= 1.0000 s; Ss= 1.0000; q= 1.5000

Spettro di risposta di progetto SLC verticale

ag= 0.0747 g; TC*= 0.4010 s; Fv= 1.1400;

TB= 0.0500 s; TC= 0.1500 s; TD= 1.0000 s; Ss= 1.0000; q= 1.5000

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Figura 9: Grafico delle curve degli spettri di risposta di progetto (elaborato con software freeware Spettri - Vers. 1.4 - di Ingegneriasoft)

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

E' stato effettuato lo studio geologico dell'area interessata dall'intervento di «Risanamento conservativo e riqualificazione dei piano seminterrato e terra degli edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva» (zona A), nonchè delle aree limitrofe in corrispondenza dell'esistente muro di sostegno lesionato (zona B).

Sulla base delle valutazioni riportate in dettaglio nei paragrafi precedenti, si possono evidenziare le seguenti considerazioni schematiche conclusive.

ANALISI STRATIGRAFICA

La successione stratigrafica nel settore esaminato, come peraltro nell'intero centro abitato di Sassari, è costituita da litologie del complesso sedimentario carbonatico marino, di età miocenica.

In particolare, il substrato litoide è caratterizzato dalle facies riferibili alla Formazione calcareo-arenacea del Miocene Medio, in cui prevalgono litotipi calcarei, calcarenitici e calcareo-marnosi.

Sulla base dei sondaggi eseguiti, relativamente all'area di nuova edificazione (zona A) è stato possibile ricostruire la seguente successione stratigrafica:

strato A Terreno di riporto e di sottofondazione della strada e del piazzale antistante l'edificio esistente. Lo spessore del primo livello varia da un minimo di 1.50 m (sondaggio S1) ad una massimo di 4.90 m (sondaggio S3) in quanto i sondaggi sono stati realizzati da monte verso valle.

strato B Alternanza di liveli calcarenitici marnosi e calcareniti. La profondità di intercettamento di questo livello varia in funzione dello spessore dello strato A soprastante.

strato C Calcare marnoso-siltoso, mediamente cementato, di colore nocciola.

Tale successione stratigrafica caratterizza anche il settore della zona del muro lesionato (zona B).

ANALISI MORFOLOGICA

Il settore di Viale San Pietro è caratterizzato da una morfologia debolmente ondulata, con acclività medio-bassa, in cui sono presenti gradini morfologici artificiali, derivanti dai lavori di sistemazione della viabilità interna al comparto ospedaliero.

Relativamente al settore interessato dalla nuova edificazione (zona A) si evidenzia che questa avverrà in corrispondenza di una strada e di un piazzale interno al comparto, di natura artificiale, ricavato attraverso movimenti di terra con spessori variabili da 1.5 m a circa 5 m che hanno colmato i dislivelli naturali esistenti.

Non sono presenti evidenze di movimenti gravitativi in atto o situazioni di pericolo potenziali e, pertanto, la verifica di fattibilità dell'intervento risulta positiva.

Tali riporti sono presenti anche in corrispondenza del settore a monte del muro di sostegno lesionato (zona B). Per la verifica di dettaglio di questo secondo settore si rimanda alla realizzazione di

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un'indagine geognostica che consentirà di definire gli spessori e lo stato di consistenza dei terreni posto a tergo del muro di sostegno ed alla base della fondazione.

ANALISI GEOTECNICA

Per le determinazioni geotecniche si rimanda alla apposita relazione specialistica - "Relazione Geotecnica" - allegata al progetto, eseguita dall'Ing. Antonio Sanna su incarico della Committenza.

VERIFICA FINALE DI FATTIBILITÀ DELL'INTERVENTO

Sulla base di quanto precedentemente riportato l'intervento in progetto è verificato positivamente.

PRESCRIZIONI E CONDIZIONI PER L'ESECUZIONE DELL'INTERVENTO

Non sono previste prescrizioni e condizioni limitative per l'esecuzione dell'intervento.

Il sottoscritto rimane a completa disposizione della Committenza per eventuali ulteriori verifiche che si rendessero necessarie qualora, a seguito degli sbancamenti previsti in progetto, per la preparazione del piano di appoggio delle fondazioni, dovessero emergere situazioni inattese di difformità puntuale rispetto a quanto verificato con in riferimento ai dati disponibili, riportati nella presente relazione.

Sassari, 15 maggio 2013

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Allegato 1

Schede stratigrafiche

Tavole fotografiche delle cassette portacampioni

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edifici delle Chirurgie, da destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva» X - -

0.10.20.30.40.50.60.70.80.91.01.11.21.31.41.51.61.71.81.92.02.12.22.32.42.52.62.72.82.93.03.13.23.33.43.53.63.73.83.94.04.14.24.34.44.5

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Asfalto con sottofondo e livello di base costituito da terreno di ri-porto con frammenti di roccia calcarea in matrice sabbiosa-argillo-sa marrone

Alternanza di liveli calcarenitici marnosi e calcareniti

Calcare marnoso-siltoso, mediamente cementato, di colore noc-ciola chiaro

De

scrizio

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Committente Azienda Ospedaliera Universitaria - Sassari

Cantiere Nuovo blocco Edifici Chirurgia

Località Cliniche Universitarie San Pietro

Data Inizio gennaio 2013 Data Fine gennaio 2013

SONDAGGIO

1

FOGLIO

1/1

Sarda Sondaggi S.r.l.

IL GEOLOGO

Sarda Sondaggi S.r.l.Indagini geognostiche e ambientali

Z.I. Predda Niedda Strada 28 - Sassari

E-mail: [email protected]

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CASSETTA 1

SONDAGGIO S1

Profondità (m): 0.00-4.50

Indagini geognostiche del sottosuolo

G

s.r.l.A R D

O N D G I

S

S

Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari

Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138

E-mail: [email protected]

Ca

ntie

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Clin

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Univ

ers

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0.10.20.30.40.50.60.70.80.91.01.11.21.31.41.51.61.71.81.92.02.12.22.32.42.52.62.72.82.93.03.13.23.33.43.53.63.73.83.94.04.14.24.34.44.54.64.74.84.95.0

Scala

1:5

0

2.00

3.90

5.00

Pro

fondita'

Str

atigra

fia

2.0

01.9

01.1

0P

ote

nza

Asfalto con sottofondo e livello di base costituito da terreno di ri-porto con frammenti di roccia calcarea in matrice sabbiosa-argillo-sa marrone

Alternanza di liveli calcarenitici marnosi e calcareniti

Calcare marnoso-siltoso, mediamente cementato, di colore noc-ciola chiaro

Descrizio

ne

20 40 60 80

Caro

taggio

20 40 60 80

R.Q

.D.

Committente Azienda Ospedaliera Universitaria - Sassari

Cantiere Nuovo blocco Edifici Chirurgia

Località Cliniche Universitarie San Pietro

Data Inizio gennaio 2013 Data Fine gennaio 2013

SONDAGGIO

2

FOGLIO

1/1

Sarda Sondaggi S.r.l.

IL GEOLOGO

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Z.I. Predda Niedda Strada 28 - Sassari

E-mail: [email protected]

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CASSETTA 1

SONDAGGIO S2

Profondità (m): 0.00-5.00

Indagini geognostiche del sottosuolo

G

s.r.l.A R D

O N D G I

S

S

Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari

Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138

E-mail: [email protected]

Ca

ntie

re:

Clin

iche

Univ

ers

itarie

Sa

ssa

ri -

Ed

ific

i C

hiru

rgie

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0.10.20.30.40.50.60.70.80.91.01.11.21.31.41.51.61.71.81.92.02.12.22.32.42.52.62.72.82.93.03.13.23.33.43.53.63.73.83.94.04.14.24.34.44.54.64.74.84.95.05.15.25.35.45.5

Scala

1:5

0

4.90

5.405.50

Pro

fondita'

Str

atigra

fia

4.9

00.5

0

0.10

Pote

nza

Asfalto con sottofondo e livello di base costituito da terreno di ri-porto con frammenti di roccia calcarea in matrice sabbiosa-argillo-sa marrone

Calcare marnoso-siltoso, mediamente cementato, di colore noc-ciola chiaro

Calcare marnoso-arenaceo grigio-verdastro, litoide

Descrizio

ne

20 40 60 80

Caro

taggio

20 40 60 80

R.Q

.D.

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Località Cliniche Universitarie San Pietro

Data Inizio gennaio 2013 Data Fine gennaio 2013

SONDAGGIO

3

FOGLIO

1/1

Sarda Sondaggi S.r.l.

IL GEOLOGO

Sarda Sondaggi S.r.l.Indagini geognostiche e ambientali

Z.I. Predda Niedda Strada 28 - Sassari

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CA

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Cantiere: Cliniche Universitarie Sassari - Edifici Chirurgie

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