COMPRENDERE LA DIAGNOSI PER CAPIRE IL FUNZIONAMENTO … · funzionamento e analisi del contesto Il...
-
Upload
truongdung -
Category
Documents
-
view
222 -
download
0
Transcript of COMPRENDERE LA DIAGNOSI PER CAPIRE IL FUNZIONAMENTO … · funzionamento e analisi del contesto Il...
COMPRENDERE LA DIAGNOSI PER CAPIRE IL
FUNZIONAMENTO DELL’ALUNNO.
DALLA LETTURA DELLA DIAGNOSI ALLA
PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA
12 MARZO 2015 GRUPPO BES I.C.1
INDICE
1 DA COSA SIAMO PARTITI
Come eravamo … percorso verso l’ inclusività
2 DALLA CIRCOLARE MINISTERIALE BES … ALLE PRIME AZIONI
2.1 Analisi del contesto2.2 Report sulle relazioni cliniche2.3 Lettura collegiale2.4 Trasformazione organizzativa
3 DALLE PRIME AZIONI … ALLO STUDIO
FormazioneInformazioneCondivisione
4 DALLO STUDIO … ALLA COSTRUZIONE DI STRUMENTI
5 DAGLI STRUMENTI … ALLA SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO
COME PROCEDERE:5.1 Osservazione5.2 PDP5.3 Personalizzazione
6 DAL PDP … AL FEEDBACK
DISAGIOsituazione di malessere che si manifesta con
comportamenti e atteggiamenti che
ostacolano l’apprendimento e l’acquisizione di competenze …
BENESSEREstato di Ben-essere globale
della persona
Progetto ”IN CAMMINO PER CRESCERE INSIEME”
OBIETTIVO: raggiungere il “Benessere in contesto educativo” e riuscire a leggere la complessità sempre più variegata che contraddistingue la realtà scolastica trovando risposte educative e didattiche adeguate ed efficaci ai vari bisogni educativi degli alunni.
Si sono approfonditi concetti di
SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTEIl concetto di Salute
non inteso come assenza di malattia o di buon funzionamento del corpo nel suo aspetto biologico e fisico, ma come armonico funzionamento di tutte le
componenti fisiche, psichiche, cognitive, comportamentali che fanno parte di una persona nella
sua totalità.
DALLA CIRCOLARE BES …
ALLE PRIME AZIONI: Analisi del contestoReport sulle relazioni clinicheLettura collegialeTrasformazione organizzativa
Aumento di certificazioni e di situazioni problematiche (difficoltà
nell’ambito dell’apprendimento, del comportamento, della
comunicazione, disturbi del linguaggio, alunni non italofoni …)
Attenta lettura del contesto, censendo tutte le situazioni
corredate da documentazione- relazioni cliniche-redatte da enti
esterni
Individuazione di criteri condivisibili e il più possibile
oggettivi di alunni non italofoni da inserire in un percorso Bes
(funzione strumentale alunni non italofoni)
INFORMAZIONEINFORMAZIONE
CAPILLARITA’ CONFRONTOCONFRONTO
COLLEGIALITA’ CONDIVISIONE LESSICO
CONDIVISIONE LESSICO
GRADUALITA’GRADUALITA’
TRASFORMAZIONE ORGANIZZATIVA
DIRIGENTE SCOLASTICO REFERENTI BES
F.S. INTERCULTURA
F.S. IMPLEMENTAZIONE DEI PROCESSI
F.S. IMPLEMENTAZIONE DEI PROCESSI
F.S. VALUTAZIONE
PSICOLGA
REFERENTI DSAREFERENTI DSA
F.S. DISABILITA’
AREA INCLUSIONEFUNZIONI STRUMENTALI• Diversamente abili•Intercultura•Valutazione•Implementazione dei processi formativi•Referenti DSA
AREE PROGETTUALI•Area servizi alla persona•Area intercultura•Area della didattica•Area della Valutazione•In cammino per crescere insieme•Referenti Reti scuole che promuovono salute
PSICOLOGATUTORCONSIGLI DI CLASSECONSIGLI DI CLASSE TEAM SCUOLA
INFANZIA E PRIMARIA
PDPPDP
GLIGLI GLOGLO
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
BES
Profilo del funzionamento e
analisi del contestoIl concetto di BES si basa su una
visione globale della persona con riferimento al modello ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, disabilità e
salute)
DISABILITÀ
Disturbi evolutivi specifici
Disturbi evolutivi specifici
Svantaggio socioeconomico, linguistico,
culturale
Vissuto dall’alunno e/ o prodotto su altri rispetto alla sua integrità fisica, psicologica o relazionale.
Una situazione è realmente
problematica per un b/o se lo
danneggia direttamente o danneggia altri.
Una situazione è realmente
problematica per un b/o se lo
danneggia direttamente o danneggia altri.
Es.: disturbi del comportamento gravi, autolesionismo, disturbi emozionali gravi, gravi
deficit di attività personali, …
OSTACOLOUn funzionamento problematico è tale per quel b/o se lo ostacola nel suo sviluppo futuro, cioè
se lo condizionerà nei futuri apprendimenti cognitivi, sociali, relazionali ed emotivi.
Ci si chiede se oggettivamente il bambino,attraverso il suo scarso funzionamento educativo - apprenditivo, stia peggiorando la sua immagine sociale, stia
costruendosi ulteriori processi di stigmatizzazione sociale, soprattutto se appartiene a qualche categoria socialmente debole.
Abbiamo il dovere ETICO di tutelare l’immagine dei nostri alunni, anche perché un’immagine sociale negativa diventerà poi ostacolo e successivamente danno al
loro sviluppo.
STIGMA SOCIALESTIGMA SOCIALE
DALLO STUDIO …
ALLA COSTRUZIONE DI STRUMENTI :
VADEMECUM CONTIENE Materiali di tipo informativo:
1.Mappa di sintesi dove vengono spiegati i tre grandi gruppi BES2.I criteri a cui far riferimento :DANNO, OSTACOLO, STIGMA SOCIALE (Dario Ianes)3.Concetto di PERCORSO INDIVIDUALIZZATO e PERSONALIZZATO4.Foglio di sintesi del Modello di riferimento ICF5.Griglia di osservazione con riferimenti alle aree riconducibili al modello ICF6. Strumenti per l’individuazione di BES 3 (alunni non italofoni)7.Scheda di rilevazione (da consegnare al Dirigente)
FAQ PER I DOCENTI INFORMATIVA A TUTTE LE FAMIGLIE DEI BAMBINI ISCRITTI NELL’ISTITUTO PDP
DAGLI STRUMENTI …
ALLA SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO
COME PROCEDERE:
1.OSSERVAZIONE2.PDP3.PERSONALIZZAZIONE
OSSERVAZIONE
FOCALIZZAZIONE ANALISI
GLOBALITA’ DEL FUNZIONAMENTOGLOBALITA’ DEL
FUNZIONAMENTO
• su cosa far luce?•Precisare i comportamenti•Cos’ è rilevante
QuantitativaQualitativa
RACCOLTA DATI
Come raccogliere i dati?Con sistematicità (Modo e tempo)
UN CASO PARADIGMATICO
ALLORA … TUTTI I BAMBINI CON FAMIGLIE DI ALTRA CULTURA SONO BES???
LA PERCENTUALE MEDIA DI PRESENZA NELLE CLASSI DELL’ IC SUZZARA1 DI ALUNNI
CON MADRELINGUADIVERSA DALL’ITALIANO E’ DEL 35%, PROVENIENTI DA 17 DIVERSI PAESI
QUESTA PERCENTUALESALE AL 50% IN ALCUNE CLASSI
DELLA SCUOLA PRIMARIA EFINO AL 70% IN UNA DELLE 3 SEDI
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO
COMMISSIONE INTERCULTURA
Da anni ha organizzato azioni di sistema :
• TPR Scuola dell’Infanzia, • prima
alfabetizzazione( NAI),• lingua dello studio,• mediatori culturali,• progetto mamme, • corsi di formazione, • sito, • materiali didattici …)
VADEMECUM CHE RACCOGLIE I CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI DI ALTRA CULTURA COME BES
Nel caso degli alunni neo-arrivati (iscritti in una classe di IC 1 nel corso dell’anno scolastico e provenienti da altra nazione), si sospende il giudizio per due anni scolasticiscarse prestazioni di apprendimento, anche rispetto a proposte individualizzatecomportamento sociale e relazionale inadeguatodisagio nei confronti della cultura ospitante e/o della cultura di origineun generale atteggiamento di demotivazione e apatia verso le esperienze scolasticheProve A1-A2-B1
degli apprendimenti.
PDP SCUOLA DELL’INFANZIA
PDP SCUOLA PRIMARIA
PDP SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare, secondo
un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le
strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione
La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di
osservazione dell’allievo, entro il primo trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team,
firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia (e dall’allievo qualora
lo si ritenga opportuno).
CAMPO DI ESPERIENZA
Riduzione adattamentodegli obiettivi
Attività di recupero/consolidamento
Tipologie di verifiche:
Strumenticompensativi
STRATEGIEDIDATTICHEINCLUSIVE
DISCIPLINA
Riduzione Adattamento degli obiettivi
Riduzione dei contenuti
Attività di recupero
consolidamento
Tipologie di
verifiche:
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Strategie didattiche
Inclusive
PER UN PERCORSO PERSONALIZZATO
PERSONALIZZARE
trova espressione negli obiettivi formativi che devono essere ADATTI e SIGNIFICATIVI per quel singolo alunno.Didattica personalizzata
• Promozione delle potenzialità individuali mediante l’offerta di attività specifiche;
• eventuale diversificazione delle mete formative;• accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno e sviluppo consapevole delle
sue “preferenze” e del suo talento;• impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche;• uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.);
attenzione agli stili di apprendimento;• calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti (promozione di un
apprendimento significativo).
DAL PAIA. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 38 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 371. disturbi evolutivi specifici 56 DSA 18 ADHD/DOP Borderline cognitivo 12 Altro 261. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 36 Socio-economico Linguistico-culturale 20 Disagio comportamentale/relazionale 10 Altro 6
Totali 130% su popolazione scolastica 12.4
N° PEI redatti dai GLHO 38N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 56N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 38
DAL REPORT DEL PROGETTO VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Area Integrazione, inclusione, differenziazione
… L'impegno della scuola sul fronte dell'inclusione/integrazione e' ben esplicitato gia' nel POF, a partire dalla definizione della propria identità e dalla conseguente declinazione degli obiettivi di equità e riequilibrio degli svantaggi iniziali. Prosegue coerentemente con la individuazione di una FS dedicata all'interculturalità, una seconda dedicata all'inclusione e dalla ulteriore presenza di figure di raccordo che si dedicano all'area BES. L'apertura alla diversità e' portata a sistema e declinata in ogni modalità possibile. L'elevata presenza di ragazzi non italofoni è vissuta come strumento di arricchimento piuttosto che di ostacolo e si nota lo sforzo di programmazione degli spazi per non 'ghettizzare' nessuna classe e nessuna sede. L'elaborazione di un �apparato documentale (modelli PDP e PEI) e di specifici 'vademecum' cerca di capillarizzare in direzione dei team e consigli di classe l'assimilazione della nuova mentalità connessa all'area BES, lasciando agli insegnanti la possibilità di dedicarsi alla personalizzazione della didattica. …