Compito della linguistica teorica Delimitare il campo della linguistica Delimitare il campo della...

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Compito della Compito della linguistica teorica linguistica teorica Delimitare il campo della Delimitare il campo della linguistica linguistica Discuterne le categorie Discuterne le categorie Analizzare la natura delle costanti Analizzare la natura delle costanti Generalmente semiotiche Generalmente semiotiche Non generalmente semiotiche ma neppure Non generalmente semiotiche ma neppure specificamente linguistiche specificamente linguistiche Specificamente linguistiche Specificamente linguistiche

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Compito della linguistica Compito della linguistica teoricateorica

Delimitare il campo della linguisticaDelimitare il campo della linguistica

Discuterne le categorieDiscuterne le categorie

Analizzare la natura delle costantiAnalizzare la natura delle costanti Generalmente semioticheGeneralmente semiotiche Non generalmente semiotiche ma Non generalmente semiotiche ma

neppure specificamente linguisticheneppure specificamente linguistiche Specificamente linguisticheSpecificamente linguistiche

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Elementi minimi Elementi minimi indispensabili indispensabili

di ogni comunicazionedi ogni comunicazione

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SemaineinSemainein

Relazione Relazione indicativa o rappresentativa che indicativa o rappresentativa che collega una qualunque variazione dello stato collega una qualunque variazione dello stato fisico di un mezzo (aria, luminosità, ecc.) a fisico di un mezzo (aria, luminosità, ecc.) a qualcos’altro.qualcos’altro.

La variazione dello stato fisico è l’espressioneLa variazione dello stato fisico è l’espressione Ciò che è indicato da quella variazione è il sensoCiò che è indicato da quella variazione è il senso L’insieme della relazione è il segnaleL’insieme della relazione è il segnale

Segnale, espressione e senso sono entità Segnale, espressione e senso sono entità concrete, esistenti in un certo tempo e in un concrete, esistenti in un certo tempo e in un certo spazio, poste in essere da un produttore e certo spazio, poste in essere da un produttore e da un ricevente da un ricevente

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Quattro dimensioni del Quattro dimensioni del segnalesegnale

SemanticaSemantica; funzione rappresentativa (Bühler) ; funzione rappresentativa (Bühler) (informazione(informazione11))

SintatticaSintattica: rapporto del segnale con altri segnali : rapporto del segnale con altri segnali possibili del canale; quanto meno prevedibile è il possibili del canale; quanto meno prevedibile è il segnale, tanto più è informativo (informazione segnale, tanto più è informativo (informazione 22))

PragmaticaPragmatica: rapporto del segnale con i suoi : rapporto del segnale con i suoi utenti; segnale come pragma (fatto, opera); utenti; segnale come pragma (fatto, opera); funzione di appello (Bühler)funzione di appello (Bühler)

EspressivaEspressiva: consistenza necessariamente : consistenza necessariamente materiale e fisica; la dimensione espressiva vale materiale e fisica; la dimensione espressiva vale anche come sintomo (indice o indizio) della anche come sintomo (indice o indizio) della natura particolare o dello stato del produttore; natura particolare o dello stato del produttore; ne notifica l’individualità (Bühler)ne notifica l’individualità (Bühler)

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Entità concrete e schemiEntità concrete e schemi La relazione tra una entità e un’altra entità La relazione tra una entità e un’altra entità

concreta costituisce una caratteristica (Leibniz)concreta costituisce una caratteristica (Leibniz) Le caratteristiche sono infinite (come le relazioni Le caratteristiche sono infinite (come le relazioni

che sussistono tra una entità e altre entità (di che sussistono tra una entità e altre entità (di numero necessariamente infinito)numero necessariamente infinito)

È necessario poter stabilire un rapporto tra entità È necessario poter stabilire un rapporto tra entità individuali anche senza determinare le infinite individuali anche senza determinare le infinite caratteristiche di ciascunacaratteristiche di ciascuna

SaussureSaussure: davanti al fluire ininterrotto di concreti : davanti al fluire ininterrotto di concreti atti di parole, ciascuno infinitamente diverso dagli atti di parole, ciascuno infinitamente diverso dagli altri, sia la produzione che la ricezione di altri, sia la produzione che la ricezione di qualunque atto espressivo come quello, con quel qualunque atto espressivo come quello, con quel senso sono possibili solo in quanto sia il produttore senso sono possibili solo in quanto sia il produttore che il ricevente mediano il rapporto con quell’atto che il ricevente mediano il rapporto con quell’atto concreto attraverso classi o schemi astratti.concreto attraverso classi o schemi astratti.

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SegnoSegno

Sign.toSign.to

----------------------

Sign.nteSign.nte

SegnaleSegnale

Significato----------------------

Significante

Senso------------------------

Espressione

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Operazione di Operazione di pertinentizzazione pertinentizzazione

(Prieto) (Prieto) Rendere discreto il continuo: tra gli infiniti Rendere discreto il continuo: tra gli infiniti

caratteri di una totalità concreta viene caratteri di una totalità concreta viene selezionato un numero limitato di caratteri selezionato un numero limitato di caratteri considerati pertinenti al fine di individuare considerati pertinenti al fine di individuare una totalità come quella e non altra (un una totalità come quella e non altra (un volto, un paesaggio, un suono linguistico volto, un paesaggio, un suono linguistico distintivo, /t/, /p/, /d/ ecc.).distintivo, /t/, /p/, /d/ ecc.).

Capacità di stabilire identità e differenze in Capacità di stabilire identità e differenze in base a tratti arbitrari.base a tratti arbitrari.

Le classi fungono da schemi regolativi: Le classi fungono da schemi regolativi: regolano l’attività comunicativa, cioè la regolano l’attività comunicativa, cioè la produzione e la ricezione di segnali.produzione e la ricezione di segnali.

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Il problema delle classiIl problema delle classi La scelta di un tratto pertinente comporta l’individuazione La scelta di un tratto pertinente comporta l’individuazione

di almeno due classi: quella in cui il tratto è presente e di almeno due classi: quella in cui il tratto è presente e quella in cui è assente (classe complemento).quella in cui è assente (classe complemento).

Rapporto tra l’insieme dei tratti pertinenti e il numero Rapporto tra l’insieme dei tratti pertinenti e il numero delle classi (calcolo combinatorio)delle classi (calcolo combinatorio)

Il tipo di tratto pertinente può essere detto Il tipo di tratto pertinente può essere detto principio principio costitutivo del sistemacostitutivo del sistema

Le variazioni entro cui il principio si realizza sono detti Le variazioni entro cui il principio si realizza sono detti parametri di variazioneparametri di variazione

I tratti pertinenti scelti per costruire o riconoscere le classi I tratti pertinenti scelti per costruire o riconoscere le classi generanogenerano il sistema e le sue classi il sistema e le sue classi

Generare = produrre, riconoscere e analizzare in base alla Generare = produrre, riconoscere e analizzare in base alla scelta di uno schema astrattoscelta di uno schema astratto

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Sono classiSono classi

Il segno, composto daIl segno, composto daIl significante: classe di espressioni che possono avere Il significante: classe di espressioni che possono avere

uno stesso senso per produttori e ricettori di segnaliuno stesso senso per produttori e ricettori di segnaliIl significato: classi di sensi veicolabili da una stessa Il significato: classi di sensi veicolabili da una stessa

espressioneespressione

Come il segnale che lo realizza, anche il segno è Come il segnale che lo realizza, anche il segno è rappresentabile all’intersezione di 4 dimensioni:rappresentabile all’intersezione di 4 dimensioni: Semantica: relazione del segno con i suoi possibili sensiSemantica: relazione del segno con i suoi possibili sensi Sintattica: collegamento del segno con gli altri segni Sintattica: collegamento del segno con gli altri segni

previsti dal sistemaprevisti dal sistema Pragmatica: collegamento del segno con le possibili Pragmatica: collegamento del segno con le possibili

situazioni di utenzasituazioni di utenza Espressiva: collegamento del segno con le possibili Espressiva: collegamento del segno con le possibili

espressioni che realizzano il suo significanteespressioni che realizzano il suo significante

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Descrizione strutturaleDescrizione strutturale

De Mauro: “strutturale o generativa o De Mauro: “strutturale o generativa o interna è ogni descrizione e analisi di una interna è ogni descrizione e analisi di una lingua o altro codice che non si limiti a lingua o altro codice che non si limiti a osservare le realizzazioni concrete osservare le realizzazioni concrete (segnali) ma le riconduca a segni (segnali) ma le riconduca a segni potenzialmente previsti dal codice e potenzialmente previsti dal codice e riconduca questo ai principi che lo riconduca questo ai principi che lo generano.”generano.”

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Che cos’è un sistema di Che cos’è un sistema di significazione?significazione?

Un sistema di significazione è un dispositivo che collega Un sistema di significazione è un dispositivo che collega entità presenti a entità assenti (Traini)entità presenti a entità assenti (Traini)

Diversamente da altre specie animali, gli umani hanno la Diversamente da altre specie animali, gli umani hanno la capacità di dominare una pluralità di semiotiche diverse, tra capacità di dominare una pluralità di semiotiche diverse, tra le quali emergono per importanza le semiotiche di natura le quali emergono per importanza le semiotiche di natura gestuale e visiva e il linguaggio verbale. gestuale e visiva e il linguaggio verbale.

Le lingue verbali sono i sistemi di significazione e di Le lingue verbali sono i sistemi di significazione e di comunicazione con maggiori potenzialità.comunicazione con maggiori potenzialità.

Tuttavia, osserva De Mauro 2008): “Tuttavia, osserva De Mauro 2008): “l’Homo sapiensl’Homo sapiens non è non è solo solo Homo loquensHomo loquens ma ma pluriloquuspluriloquus; ed è ; ed è signanssignans, anzi , anzi plurisignansplurisignans, , polysemicuspolysemicus: la parola non sarebbe stata : la parola non sarebbe stata acquisita in assenza di questa natura”.acquisita in assenza di questa natura”.

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Codice semiotico o Codice semiotico o semiologicosemiologico

Messa in relazione tra i due sistemi: il sistema Messa in relazione tra i due sistemi: il sistema delle classi dei significati e il sistema delle delle classi dei significati e il sistema delle classi dei significanticlassi dei significanti

Anche il codice può essere studiato secondo i Anche il codice può essere studiato secondo i quattro profili:quattro profili: Semantico: campo noetico, delle cose dicibili, Semantico: campo noetico, delle cose dicibili,

significabili entro il codicesignificabili entro il codice Sintattico: rapporti tra segni previsti dal codiceSintattico: rapporti tra segni previsti dal codice Pragmatico: rapporti con le situazioni di utenzaPragmatico: rapporti con le situazioni di utenza Espressivo: studio del piano materialeEspressivo: studio del piano materiale

Ciascuna dimensione tende a costituirsi in Ciascuna dimensione tende a costituirsi in disciplina autonomadisciplina autonoma

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Principi o tratti pertinenti che Principi o tratti pertinenti che regolano ogni possibile semiosi regolano ogni possibile semiosi

(compreso il linguaggio (compreso il linguaggio verbale) verbale)

e insieme la differenziano e insieme la differenziano da ciò che non è semioticoda ciò che non è semiotico

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Arbitrarietà radicaleArbitrarietà radicale Organizzazione di ogni semiotica per tipi e repliche, schemi Organizzazione di ogni semiotica per tipi e repliche, schemi

formali potenziali e attualizzazioni sostanziali e materiali, formali potenziali e attualizzazioni sostanziali e materiali, classi astratte ed entità concrete.classi astratte ed entità concrete.

Proprietà di ogni forma di attività conoscitiva, in cui un Proprietà di ogni forma di attività conoscitiva, in cui un soggetto voglia trattare qualcosa come una entità soggetto voglia trattare qualcosa come una entità determinata differenziata rispetto ad altre.determinata differenziata rispetto ad altre.

La raggruppabilità delle entità concrete (espressioni e La raggruppabilità delle entità concrete (espressioni e sensi), in certe classi (significanti e significati) dipende dalla sensi), in certe classi (significanti e significati) dipende dalla adozione di principi e parametri, tratti pertinenti, che adozione di principi e parametri, tratti pertinenti, che possono esere condizionati e obbligati dalla natura del possono esere condizionati e obbligati dalla natura del soggetto raggruppante e classificante, ma non dalle soggetto raggruppante e classificante, ma non dalle intrinseche caratteristiche materiali delle entità.intrinseche caratteristiche materiali delle entità.

Presuppone nel percettore un dispositivo di confronto delle Presuppone nel percettore un dispositivo di confronto delle successive percezioni (memoria) e di un dispositivo per successive percezioni (memoria) e di un dispositivo per identificare quella percezione, quella traccia, quel cane identificare quella percezione, quella traccia, quel cane (astrazione). Ciò è possibile solo attraverso la mediazione di (astrazione). Ciò è possibile solo attraverso la mediazione di uno schema astratto. Il pensiero, la mente, l’intelligenza è uno schema astratto. Il pensiero, la mente, l’intelligenza è una forma alta e complessa di questo dispositivo profondo.una forma alta e complessa di questo dispositivo profondo.

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Il legame tra significato e significante nel segno è Il legame tra significato e significante nel segno è immotivato (dal punto di vista naturale e logico) immotivato (dal punto di vista naturale e logico) (Locke)(Locke): : non c’è rapporto di necessità naturale non c’è rapporto di necessità naturale ((phuseiphusei) tra la forma del significante delle parole e ) tra la forma del significante delle parole e la consistenza dei possibili referenti denotabili con la consistenza dei possibili referenti denotabili con quella parola. Tale rapporto è regolato per una quella parola. Tale rapporto è regolato per una legge (legge (nomoinomoi) e per un accordo () e per un accordo (theseithesei) () (katà katà xunthéken, ad placitumxunthéken, ad placitum) (legisegno per Peirce). ) (legisegno per Peirce).

Ma esistenza di vincoli primordiali di ordine Ma esistenza di vincoli primordiali di ordine biofisico e adattativobiofisico e adattativo (cfr. Simone 1992) al cui (cfr. Simone 1992) al cui interno si situa l’arbitrarietà che istituisce il interno si situa l’arbitrarietà che istituisce il codice.codice.

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Peirce individua 3 classi di relazione tra significato Peirce individua 3 classi di relazione tra significato e significante:e significante:

1.1. Relazione di Relazione di contiguità fisica, causale (spaziale contiguità fisica, causale (spaziale o temporale)o temporale). Si avranno allora . Si avranno allora indici o indiziindici o indizi (orme, fumo in lontananza, firma, ma anche la (orme, fumo in lontananza, firma, ma anche la fotografia, ecc.)fotografia, ecc.)

2.2. Relazione basata sulla Relazione basata sulla analogia o similarità tra analogia o similarità tra espressione e sensoespressione e senso. Si avranno. Si avranno icone icone (ritratti, (ritratti, mappe, silhouette, ecc.)mappe, silhouette, ecc.)

3.3. Relazione Relazione priva di motivazione fisica o analogica priva di motivazione fisica o analogica : : è alla base delle espressioni è alla base delle espressioni simbolichesimboliche: lettere : lettere dell’alfabeto che rappresentano suoni, parole dell’alfabeto che rappresentano suoni, parole che rappresentano concetti. Peirce definisce il che rappresentano concetti. Peirce definisce il simbolo anche simbolo anche legisegnolegisegno (basato su una legalità (basato su una legalità propria di una comunità)propria di una comunità)

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Arbitrarietà come convenzioneArbitrarietà come convenzione: atribuzione volontaria di un : atribuzione volontaria di un significante a un significato e viceversasignificante a un significato e viceversa

Limiti dell’idea di una imposizione convenzionale di un nome: Limiti dell’idea di una imposizione convenzionale di un nome: Deve essere preventivamente identificabile una classe di referentiDeve essere preventivamente identificabile una classe di referenti Deve esistere un’altra lingua entro cui sia formulata e sancita Deve esistere un’altra lingua entro cui sia formulata e sancita

l’imposizione convenzionalel’imposizione convenzionale Queste condizioni non sussistono nel caso delle lingue: Queste condizioni non sussistono nel caso delle lingue:

a) non esiste un mondo di classi precostituite alle partizioni di a) non esiste un mondo di classi precostituite alle partizioni di significati della lingua; significati della lingua;

b) non si può immaginare una condizione originaria di imposizione b) non si può immaginare una condizione originaria di imposizione dei primi nomi.dei primi nomi.

L’arbitrarietà convenzionale non può valere come fondamento L’arbitrarietà convenzionale non può valere come fondamento delle lingue perché ne presuppone l’esistenza.delle lingue perché ne presuppone l’esistenza.

Arbitraria dunque non è solo la forma del significante ma Arbitraria dunque non è solo la forma del significante ma anche la forma dei significati, cioè la ripartizione dei referenti anche la forma dei significati, cioè la ripartizione dei referenti in significati (realtà storicamente mobili e fluttuanti): in significati (realtà storicamente mobili e fluttuanti): arbitrarietà come immotivatezza, cioè indipendenza reciproca arbitrarietà come immotivatezza, cioè indipendenza reciproca dei significanti e dei significati nel loro costituirsi come facce dei significanti e dei significati nel loro costituirsi come facce del segnodel segno..

Questa nozione di arbitrarietà poggia sulla arbitrarietà Questa nozione di arbitrarietà poggia sulla arbitrarietà radicale.radicale.

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Arbitrarietà e relativismo Arbitrarietà e relativismo linguisticolinguistico

Le categorie ritagliate dalla ligua genererebbero quelle del Le categorie ritagliate dalla ligua genererebbero quelle del pensiero e, a lingua diversa, corrispondenderebbe un diverso pensiero e, a lingua diversa, corrispondenderebbe un diverso sistema di analisi della realtà, un diverso pensare e un diverso sistema di analisi della realtà, un diverso pensare e un diverso sentire (cosiddetta ipotesi Sapir-Whorf).sentire (cosiddetta ipotesi Sapir-Whorf).

Una opposta lettura antiarbitrarista accentua il ruolo giocato da Una opposta lettura antiarbitrarista accentua il ruolo giocato da condizionamenti e processi prelinguistici o addirittura non condizionamenti e processi prelinguistici o addirittura non linguistici nel modo in cui vengono elaborate le categorie del linguistici nel modo in cui vengono elaborate le categorie del linguaggio.linguaggio.

L’argomento dei colori (basato sulla natura della percezione): L’argomento dei colori (basato sulla natura della percezione): Berlin e Kay, 1969 dimostrano che i modi di categorizzare i Berlin e Kay, 1969 dimostrano che i modi di categorizzare i colori non sono arbitrari perché tutte le distinzioni di colore colori non sono arbitrari perché tutte le distinzioni di colore nelle lingue dipendono da alcuni colori focali: se una lingua ha nelle lingue dipendono da alcuni colori focali: se una lingua ha solo due nomi per il campo “colore”, questi saranno bianco e solo due nomi per il campo “colore”, questi saranno bianco e nero; se ne ha tre, si aggiungerà il rosso; se ne ha quattro, il nero; se ne ha tre, si aggiungerà il rosso; se ne ha quattro, il giallo, poi il verde ecc. fino a un totale di 11 colori universali.giallo, poi il verde ecc. fino a un totale di 11 colori universali.

Metafore e schemi corporei: Johnson e Lakoff, Metafore e schemi corporei: Johnson e Lakoff, Metafora e vita Metafora e vita quotidianaquotidiana, 1982 (1980), 1982 (1980)

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Trapezio semiotico Trapezio semiotico (Stoici, cfr. A. Ancillotti)(Stoici, cfr. A. Ancillotti)

Dicibile/Campo noetico

Pensiero linguisticamentenon formato

Segno linguistico

espressione Realtà esterna

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Bifaccialità del segno e Bifaccialità del segno e biplanarità del codicebiplanarità del codice

L’atto semiotico è possibile solo attraverso la L’atto semiotico è possibile solo attraverso la mediazione di un segno: alla dualità di mediazione di un segno: alla dualità di espressione e senso, entità indicata e espressione e senso, entità indicata e entità indicante, corrisponde la bifaccialità entità indicante, corrisponde la bifaccialità di significante e significato. Ma nessun di significante e significato. Ma nessun segno esiste da solo, perciò occorre segno esiste da solo, perciò occorre rinviare alla interrelazione tra un piano rinviare alla interrelazione tra un piano dell’espressione e un piano dei contenuti dell’espressione e un piano dei contenuti dicibili. Dunque il codice è biplanare.dicibili. Dunque il codice è biplanare.

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HjelmslevHjelmslev

EspressioneEspressione

ContenutoContenuto

Materia dell’espressione (prelinguistica)

Sostanza dell’espressione (Segnale)

Forma dell’espressione

Forma del contenuto

Sostanza del contenuto (Segnale)

Materia del contenuto (Pensiero prelinguistico)

Segno

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Piano del contenuto e Piano del contenuto e piano dell’espressionepiano dell’espressione

Nell’atto di ogni segnalazione il produttore e il Nell’atto di ogni segnalazione il produttore e il ricevente di un segnale, attraverso la relazione ricevente di un segnale, attraverso la relazione indicativa o semantica che lo costituisce mettono in indicativa o semantica che lo costituisce mettono in rapporto un piano dell’espressione e un piano del rapporto un piano dell’espressione e un piano del contenutocontenuto

Piano dell’espressione = insieme delle possibili Piano dell’espressione = insieme delle possibili espressioniespressioni

Piano del contenuto = insieme dei possibili sensiPiano del contenuto = insieme dei possibili sensi Problema della conformità tra piano dell’espressione Problema della conformità tra piano dell’espressione

e piano del contenutoe piano del contenuto Ridondanza: materiale e formale (lineare e del codice)Ridondanza: materiale e formale (lineare e del codice)

Più complicato è un codice, minore è la sua ridondanzaPiù complicato è un codice, minore è la sua ridondanza

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Arbitrarietà materialeArbitrarietà materiale Possibilità teorica di usare qualunque materiale per Possibilità teorica di usare qualunque materiale per

dare sostanza ai significati e ai significanti dei codici dare sostanza ai significati e ai significanti dei codici semiologici. Non esiste alcuna intrinseca vocazione semiologici. Non esiste alcuna intrinseca vocazione di certi materiali a fungere da senso piuttosto che da di certi materiali a fungere da senso piuttosto che da espressione. La specie umana utilizza svariati canali: espressione. La specie umana utilizza svariati canali: ottico-mimico-prossemici, ottico-gestuali, ottico-ottico-mimico-prossemici, ottico-gestuali, ottico-grafici, olfattivi, fonico-uditivi, ecc.) per dare corpo grafici, olfattivi, fonico-uditivi, ecc.) per dare corpo alle espressioni delle sue semiotiche.alle espressioni delle sue semiotiche.

Possibili inversioni di ruolo tra entità che in una Possibili inversioni di ruolo tra entità che in una semiosi fungono da espressioni o da sensi: un mio semiosi fungono da espressioni o da sensi: un mio gesto può significare “ma che dici?”, una frase può gesto può significare “ma che dici?”, una frase può designare lo stesso gesto; lo stesso può darsi nel designare lo stesso gesto; lo stesso può darsi nel rapporto tra lettera e suono.rapporto tra lettera e suono.

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Sintatticità radicaleSintatticità radicale

Relazione di un segno con altri possibili Relazione di un segno con altri possibili segni dello stesso codice; informazione segni dello stesso codice; informazione sintattica, connessa al grado di probabilità sintattica, connessa al grado di probabilità con cui un segno si realizza in un dato con cui un segno si realizza in un dato canale rispetto ai segni potenzialmente co-canale rispetto ai segni potenzialmente co-occorrenti (principio basilare della teoria occorrenti (principio basilare della teoria matematica della comunicazione: matematica della comunicazione: informativo è non ciò che si dice informativo è non ciò che si dice effettivamente ma ciò che si potrebbe dire). effettivamente ma ciò che si potrebbe dire). Misura della libertà di scelta.Misura della libertà di scelta.

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Pragmaticità radicalePragmaticità radicale Necessaria presenza di soggetti della semiosi: non Necessaria presenza di soggetti della semiosi: non

c’è segno senza un utente che possa usarlo in c’è segno senza un utente che possa usarlo in rapporto ad altri (cfr. Benveniste, rapporto ad altri (cfr. Benveniste, La soggettività La soggettività nella linguanella lingua).).

Ogni relazione richiede comunque la presenza di Ogni relazione richiede comunque la presenza di almeno un soggetto che la assuma come relazione almeno un soggetto che la assuma come relazione indicativa, qualcuno che utilizzi una variazione dello indicativa, qualcuno che utilizzi una variazione dello stato fisico come espressione e qualcosa come senso.stato fisico come espressione e qualcosa come senso.

Ogni segnalazione o semiosi richiede inoltre una Ogni segnalazione o semiosi richiede inoltre una ricezione che implica sempre una ipotesi di sensoricezione che implica sempre una ipotesi di senso

Tutto l’universo segnico si regge sul potenziale di Tutto l’universo segnico si regge sul potenziale di appello e interazione tra parlanti.appello e interazione tra parlanti.

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Principi differenziali e Principi differenziali e proprietà delle lingueproprietà delle lingue

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Chiusura o apertura del Chiusura o apertura del numero dei segninumero dei segni

Parametro compreso tra due e un numero Parametro compreso tra due e un numero potenzialmente infinitopotenzialmente infinito Codici chiusi (codici della certezza, perché Codici chiusi (codici della certezza, perché

ritagliano un campo noetico quanto mai ritagliano un campo noetico quanto mai ristretto): prevedono un numero di segni chiuso, ristretto): prevedono un numero di segni chiuso, spesso il grado zero (stato inerziale) è spesso il grado zero (stato inerziale) è pertinentizzato come significante (principio di pertinentizzato come significante (principio di economia)economia)

A due segni: A due segni: spia accesa/spia spentaspia accesa/spia spenta Sì /noSì /no Bandiera ammainata / abbassataBandiera ammainata / abbassata

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A più segni:A più segni: ZodiacoZodiaco Alfabeto: campo noetico costituito dal tipo di suoni Alfabeto: campo noetico costituito dal tipo di suoni

che si producono o sentono in una linguache si producono o sentono in una lingua Minicodice delle cifre comprese tra zero e nove: Minicodice delle cifre comprese tra zero e nove:

campo noetico costituito dalla quantità degli insiemi campo noetico costituito dalla quantità degli insiemi che vanno dall’insieme vuoto, con nessuna quantità che vanno dall’insieme vuoto, con nessuna quantità all’insieme con nove unitàall’insieme con nove unità

Vantaggi dei codici della certezza:Vantaggi dei codici della certezza: Il campo noetico è strettamente delimitato ed Il campo noetico è strettamente delimitato ed

è rigorosamente sezionato e ripartito in un è rigorosamente sezionato e ripartito in un numero ristretto di classi differentinumero ristretto di classi differenti

SvantaggiSvantaggi Non consentono di esprimere formalmente Non consentono di esprimere formalmente

novità o sfumaturenovità o sfumature

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Codici aperti, a segni non articolatiCodici aperti, a segni non articolati

Linguaggio gestuale spontaneoLinguaggio gestuale spontaneo Iconologia paleocristianaIconologia paleocristiana Simbologia politica: l’aquila, falce e martello, rosa, fiamma, Simbologia politica: l’aquila, falce e martello, rosa, fiamma,

ecc.ecc. Ideogrammi, geroglifici: il significato di ciascun segno è una Ideogrammi, geroglifici: il significato di ciascun segno è una

parola; il significante è un disegno,parola; il significante è un disegno,

Sintatticità povera: ciascun significante si contrappone Sintatticità povera: ciascun significante si contrappone nella sua interezza a tutti gli altri previsti dal codice nella sua interezza a tutti gli altri previsti dal codice (rapporti di contrapposizione globale)(rapporti di contrapposizione globale)

Tendono a funzionare localmente e non sistematicamenteTendono a funzionare localmente e non sistematicamente I significanti hanno spesso una base naturale o iconica, che I significanti hanno spesso una base naturale o iconica, che

ne aiuta la memorizzazione e l’apprendimentone aiuta la memorizzazione e l’apprendimento L’evocazione di un significato non richiede il richiamo ad L’evocazione di un significato non richiede il richiamo ad

altri segnialtri segni

Vantaggi: apparentemente più trasparenti e motivatiVantaggi: apparentemente più trasparenti e motivatiSvantaggi: caricano la memoria.Svantaggi: caricano la memoria.

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Sintatticità globale Sintatticità globale vsvs articolataarticolata

Codici a segni articolati:Codici a segni articolati: Linguaggio morse Linguaggio morse Linguaggio brailleLinguaggio braille

Il significante è articolato in parti, in unità distinte (unità formali Il significante è articolato in parti, in unità distinte (unità formali minime: puntino vs non puntino in Braille; punto vs tratto in morse), minime: puntino vs non puntino in Braille; punto vs tratto in morse), ciascuna delle quali occorre, in diversa collocazione, in altri segniciascuna delle quali occorre, in diversa collocazione, in altri segni

Queste parti sono di numero limitato di tipi (segmentazione formale)Queste parti sono di numero limitato di tipi (segmentazione formale) Le repliche di tali tipi occorrono in numerose configurazioniLe repliche di tali tipi occorrono in numerose configurazioni Si alternano o possono alternarsi tra loro (sono commutabili)Si alternano o possono alternarsi tra loro (sono commutabili)Articolazione formale dei significanti:Articolazione formale dei significanti: ciascuna parte è un’unità che col suo commutarsi, cioè col ciascuna parte è un’unità che col suo commutarsi, cioè col

suo vario occorrere e collocarsi, col suo alternarsi con altre suo vario occorrere e collocarsi, col suo alternarsi con altre conferisce peculiarità e autonomia alla forma di ciascun significante conferisce peculiarità e autonomia alla forma di ciascun significante e riconoscibilità al suo significato.e riconoscibilità al suo significato.

Le unità non hanno di per sé un significato, ma concorrono a rendere Le unità non hanno di per sé un significato, ma concorrono a rendere riconoscibile un significante con il suo significatoriconoscibile un significante con il suo significato

Codici articolati in unitàcommutabili minime asemantiche

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CombinatoriaCombinatoria: dato un numero n di unità di : dato un numero n di unità di base, il calcolo combinatorio consente di base, il calcolo combinatorio consente di calcolare quanti sono i possibili raggruppamenti calcolare quanti sono i possibili raggruppamenti a k posti, cioè capaci di contenere k volte le a k posti, cioè capaci di contenere k volte le repliche delle n unitàrepliche delle n unità

I raggruppamenti possono essere: I raggruppamenti possono essere: CombinazioniCombinazioni ( (l’ordine delle unità non è distintivol’ordine delle unità non è distintivo) )

(esempio di combinazioni con ripetizione: riso e piselli, (esempio di combinazioni con ripetizione: riso e piselli, pasta e fagioli)pasta e fagioli)

Permutazioni Permutazioni ((l’ordine di occorrenza delle unità è l’ordine di occorrenza delle unità è distintivodistintivo, e dove k = n) (esempio: #ad#, #da#, #45#, , e dove k = n) (esempio: #ad#, #da#, #45#, #54#)#54#)

Disposizioni Disposizioni (l’ordine di occorrenza delle unità è (l’ordine di occorrenza delle unità è distintivo, e dove k ≠ n) In tutti e tre i casi, una distintivo, e dove k ≠ n) In tutti e tre i casi, una ulteriore distinzione è data dal carattere distintivo o ulteriore distinzione è data dal carattere distintivo o non distintivo dellanon distintivo della ripetizione delle unità di base ripetizione delle unità di base

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L’insieme delle unità minime segmentabili L’insieme delle unità minime segmentabili (commutabili) di un codice è l’(commutabili) di un codice è l’inventario inventario delle unità delle unità di basedi base

Le regole che prescrivono come possono essere Le regole che prescrivono come possono essere fatti i raggruppamenti (se cioè è distintivo l’ordine, fatti i raggruppamenti (se cioè è distintivo l’ordine, se è distintiva la ripetizione, qual è il numero se è distintiva la ripetizione, qual è il numero massimo di k, se alcune sequenze sono escluse) massimo di k, se alcune sequenze sono escluse) sono le sono le regole sintatticheregole sintattiche

Le sequenze di occorrenze sono le Le sequenze di occorrenze sono le stringhestringhe (ben (ben formate, sintatticamente connesse sono quelle che formate, sintatticamente connesse sono quelle che rispettano l’inventario e le regole sintatiche; mal rispettano l’inventario e le regole sintatiche; mal formate o prive di connessità sono quelle che non formate o prive di connessità sono quelle che non rispettano l’inventario e/o le regole sintattiche)rispettano l’inventario e/o le regole sintattiche)

Il tipo o i tipi di ordinamento che le n unità di base Il tipo o i tipi di ordinamento che le n unità di base hanno nelle stringhe ben formate è la struttura hanno nelle stringhe ben formate è la struttura ((arca, cara, racaarca, cara, raca) hanno una struttura diversa.) hanno una struttura diversa.

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RidondanzaRidondanza: : Il rapporto Il rapporto tra le disposizioni teoricamente tra le disposizioni teoricamente

possibili senza regole di restrizione sintattica e possibili senza regole di restrizione sintattica e le stringhe ben formatele stringhe ben formate ci dà la ridondanza ci dà la ridondanza formale di formale di sistemasistema. Essa è tanto maggiore . Essa è tanto maggiore quanto maggiore è il numero di stringhe quanto maggiore è il numero di stringhe bloccate da regole di restrizionebloccate da regole di restrizione

Il rapporto tra le disposizioni teoricamente Il rapporto tra le disposizioni teoricamente possibili e le disposizioni effettivamente in uso possibili e le disposizioni effettivamente in uso ci dà la ridondanza formale di ci dà la ridondanza formale di normanorma

I codici articolati consentono di massimizzare la I codici articolati consentono di massimizzare la ridondanzaridondanza

Un sistema a 3 unità di base prevede D con Un sistema a 3 unità di base prevede D con ripetizione (D’) a 4 posti: ripetizione (D’) a 4 posti: D’ = 3D’ = 344 = 81 = 81

Il sistema prevede 81 disposizioni con ripetizioneIl sistema prevede 81 disposizioni con ripetizione

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Poniamo che il sistema preveda anche una regola di Poniamo che il sistema preveda anche una regola di restrizione sintattica che vieta le strutture che ripetono restrizione sintattica che vieta le strutture che ripetono quattro volte la stessa unità: il sistema blocca tre delle quattro volte la stessa unità: il sistema blocca tre delle 81 disposizioni, cioè il tasso di ridondanza del sistema è 81 disposizioni, cioè il tasso di ridondanza del sistema è 81/7881/78

Poniamo poi che delle 78 disposizioni soltanto 40 siano Poniamo poi che delle 78 disposizioni soltanto 40 siano effettivamente utilizzate, che cioè la effettivamente utilizzate, che cioè la normanorma di di utilizzazione del sistema ne preveda solo 40, si avrà una utilizzazione del sistema ne preveda solo 40, si avrà una ridondanza di norma pari a 78/40.ridondanza di norma pari a 78/40.

Potenzialmente equiparabiliPotenzialmente equiparabili sono definite le 40 sono definite le 40 disposizioni previste dalla norma, di pari frequenza.disposizioni previste dalla norma, di pari frequenza.

Spesso però la equiprobabilità di sistema e di norma non Spesso però la equiprobabilità di sistema e di norma non si traduce in equiprobabilità di uso.si traduce in equiprobabilità di uso.

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Esempio di codice articolato in unità asemantiche: Esempio di codice articolato in unità asemantiche: Il sistema fonematico di una lingua storico-naturaleIl sistema fonematico di una lingua storico-naturaleI significanti delle parole di una lingua sono disposizioni con I significanti delle parole di una lingua sono disposizioni con

ripetizione di n unità minime (fonemi) non ulteriormente ripetizione di n unità minime (fonemi) non ulteriormente segmentabilisegmentabili

I fonemi vengono individuati attraverso la segmentazione e le I fonemi vengono individuati attraverso la segmentazione e le prove di commutazione (es.: /t/ prove di commutazione (es.: /t/ vsvs /d/ /d/ vsvs /p/ /p/

I fonemi si raggruppano in sequenze a k posti (dove k oscilla I fonemi si raggruppano in sequenze a k posti (dove k oscilla tra 1 e un numero non ben precisabile)tra 1 e un numero non ben precisabile)

In italiano n = 28, k = 1,2,3…29 (In italiano n = 28, k = 1,2,3…29 (o, ho, o, ho, ciclopentanoperidrofenantreneciclopentanoperidrofenantrene))

Le D’ possibili risultano dalla sommatoria di una serie di Le D’ possibili risultano dalla sommatoria di una serie di potenze di 28 (28potenze di 28 (2811+ 28+ 2822+28+2833+28+2844…28…2888+28+2899): centinaia di ): centinaia di miliardi di disposizioni possibilimiliardi di disposizioni possibili

Se n = 30Se n = 3030 sono le disposizioni a 1 posto30 sono le disposizioni a 1 posto900 le disposizioni a 2 posti (30900 le disposizioni a 2 posti (3022))27.000 le disposizioni a 3 posti (3027.000 le disposizioni a 3 posti (3033) (molte disposizioni ) (molte disposizioni

restano inutilizzate: *aba, *aca*, *apa, ecc. (ridondanza di restano inutilizzate: *aba, *aca*, *apa, ecc. (ridondanza di norma)norma)

Disposizioni non utilizzate a 5 posti: *craca, *traca, *tarca, Disposizioni non utilizzate a 5 posti: *craca, *traca, *tarca, *craba ecc. *craba ecc.

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La ridondanza formale di sistema e La ridondanza formale di sistema e di norma consente realizzazioni di norma consente realizzazioni fonetiche rilassate: qui sta una delle fonetiche rilassate: qui sta una delle radici della questione, propriamente radici della questione, propriamente sociolinguistica, relativa a gradi sociolinguistica, relativa a gradi diversi di formalità nell’attività diversi di formalità nell’attività verbaleverbale

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Variazioni prosodiche soprasegmentali Variazioni prosodiche soprasegmentali (interiezioni, fonosimbolismi)(interiezioni, fonosimbolismi)

sono poste ai margini del sistema sono poste ai margini del sistema fonematico delle linguefonematico delle lingue

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Codici a segni finiti o Codici a segni finiti o potenzialmente infinitipotenzialmente infiniti

Una qualunque combinatoria a disposizioni Una qualunque combinatoria a disposizioni con ripetizione, con un numero finito di con ripetizione, con un numero finito di unità di base (n) ed eventuali regole di unità di base (n) ed eventuali regole di restrizione sintattica, prevede un numero restrizione sintattica, prevede un numero potenzialmente infinito di raggruppamenti potenzialmente infinito di raggruppamenti e segni purché sia ammesso e segni purché sia ammesso il parametro il parametro della potenziale accrescibilità di k (dato k della potenziale accrescibilità di k (dato k -> k+1-> k+1).).(Wilhelm von Humboldt (1836): “fare un (Wilhelm von Humboldt (1836): “fare un uso infinito di mezzi finiti”)uso infinito di mezzi finiti”)

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Significatività Significatività delle unità di basedelle unità di base

Le unità di base del Braille, del morse e dei Le unità di base del Braille, del morse e dei sistemi fonematici delle lingue sono sistemi fonematici delle lingue sono asemantiche. Hanno solo una asemantiche. Hanno solo una funzione funzione diacriticadiacritica, servono cioè a distinguere un , servono cioè a distinguere un significante dall’altrosignificante dall’altro

Le unità di base dei sistemi di cifrazione araba, Le unità di base dei sistemi di cifrazione araba, romana, greca, le lettere dell’alfabeto sono romana, greca, le lettere dell’alfabeto sono semantiche. Queste unità di base sono semantiche. Queste unità di base sono direttamente significativedirettamente significative e ciascuna conserva la e ciascuna conserva la sua diretta significatività entrando in sua diretta significatività entrando in combinazione con altre unità nella formazione di combinazione con altre unità nella formazione di significanti.significanti.

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I segni di una lingua (parole, I segni di una lingua (parole, locuzioni, frasi) sono articolati in locuzioni, frasi) sono articolati in unità diacritiche (fonemi) e unità diacritiche (fonemi) e semantiche (morfi = unità minime semantiche (morfi = unità minime dotate di significato)dotate di significato) Questione terminologica: morfemi? Questione terminologica: morfemi?

Monemi? Iposemi? Monemi? Iposemi? Adottano l’espressione Adottano l’espressione morfimorfi: Lyons, : Lyons,

Crystal, Simone, Beccaria, De MauroCrystal, Simone, Beccaria, De Mauro Codici a morfiCodici a morfi

Cifrazioni arabe e romaneCifrazioni arabe e romane Codici chimiciCodici chimici Grafie alfabeticheGrafie alfabetiche

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I diversi livelli di I diversi livelli di articolazione delle linguearticolazione delle lingue Doppia articolazione (Martinet, 1960)Doppia articolazione (Martinet, 1960)

Morfi (monemi per Martinet): unità minime Morfi (monemi per Martinet): unità minime dotate di significatodotate di significato

Fonemi: unità minime distintive, non dotate di Fonemi: unità minime distintive, non dotate di significatosignificato

Occorre però considerare che vi sono altri Occorre però considerare che vi sono altri livelli di articolazione e che non tutto livelli di articolazione e che non tutto negli enunciati è articolatonegli enunciati è articolato

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Principio di Principio di riarticolazioneriarticolazione

I segni di una lingua coimplicano livelli di articolazione e I segni di una lingua coimplicano livelli di articolazione e segmentazione non meno delle espressioni matematiche. segmentazione non meno delle espressioni matematiche.

Ma non tutte le scansioni riconoscibili lo sono grazie a Ma non tutte le scansioni riconoscibili lo sono grazie a indicatori formali specifici, come invece avviene nelle indicatori formali specifici, come invece avviene nelle espressioni matematicheespressioni matematiche

Alcuni indicatori prosodici possono essere omessi nella Alcuni indicatori prosodici possono essere omessi nella usuale rappresentazione grafica, senza compromettere usuale rappresentazione grafica, senza compromettere l’intelligibilità della frase.l’intelligibilità della frase.

Possono essere cancellati persino alcuni morfi vuoti senza Possono essere cancellati persino alcuni morfi vuoti senza intaccare la comprensibilità dell’espressione.intaccare la comprensibilità dell’espressione.

Si può omettere l’indicatore di predicazione (che equivale al Si può omettere l’indicatore di predicazione (che equivale al simbolo = in aritmetica e in algebra): il verbo simbolo = in aritmetica e in algebra): il verbo essereessere e altri e altri verbi copulativi, che segnala il rapporto di uguaglianza tra verbi copulativi, che segnala il rapporto di uguaglianza tra due sintagmi, senza compromettere la struttura predicativa due sintagmi, senza compromettere la struttura predicativa di una struttura (vedi titoli di giornale spesso costituiti da di una struttura (vedi titoli di giornale spesso costituiti da frasi a verbo zero. Es.: frasi a verbo zero. Es.: Incerto il destino del governoIncerto il destino del governo).).

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Significatività dell’ordine Significatività dell’ordine delle unitàdelle unità

Il modo in cui le unità si strutturano nelle stringhe delle permutazioni Il modo in cui le unità si strutturano nelle stringhe delle permutazioni e delle disposizioni (ma non nelle combinazioni) concorre a e delle disposizioni (ma non nelle combinazioni) concorre a distinguere i significanti dei segni possibili, e quindi i significati distinguere i significanti dei segni possibili, e quindi i significati previsti dai codici.previsti dai codici.

Significatività indirettaSignificatività indiretta (sistemi fonematici delle lingue): il diverso (sistemi fonematici delle lingue): il diverso ordinamento delle unità fonematiche distingue significanti diversi e ordinamento delle unità fonematiche distingue significanti diversi e attraverso questi significati diversi (attraverso questi significati diversi (tara, ratatara, rata, , arca, caraarca, cara). Qui il diverso ). Qui il diverso ordinamento opera come ordinamento opera come funzione diacriticafunzione diacritica dei significanti dei significanti

Significatività direttaSignificatività diretta: il diverso ordinamento delle unità individua : il diverso ordinamento delle unità individua direttamente significati diversi (es.: cifrazione romana: IX, XI): ha sia direttamente significati diversi (es.: cifrazione romana: IX, XI): ha sia funzione diacritica sia direttamente semanticafunzione diacritica sia direttamente semantica

Nelle lingue storico-naturali il diverso ordinamento (Nelle lingue storico-naturali il diverso ordinamento (distribuzionedistribuzione) ) degli stessi morfi concorre degli stessi morfi concorre direttamente al diverso significatodirettamente al diverso significato delle delle frasi. (Es.: frasi. (Es.: Paolo guarda MariaPaolo guarda Maria / / Maria guarda PaoloMaria guarda Paolo).).

L’ordine, la posizione o la distribuzione è il modo più semplice per L’ordine, la posizione o la distribuzione è il modo più semplice per segnalare i rapporti che un morfo ha con altri morfi nella struttura segnalare i rapporti che un morfo ha con altri morfi nella struttura del segno: serve ad esempio a distinguere i morfi omonimi, con del segno: serve ad esempio a distinguere i morfi omonimi, con uguale significante e diverso significato; es. #guado#, #conto#, uguale significante e diverso significato; es. #guado#, #conto#, #sbarra#, #faccia#: verbo oppure) (gli omonimi sono circa il 30-#sbarra#, #faccia#: verbo oppure) (gli omonimi sono circa il 30-55% dei morfi nelle lingue); soprattutto a distinguere nelle lingue 55% dei morfi nelle lingue); soprattutto a distinguere nelle lingue neolatine il ruolo di soggetto, oggetto, complemento di un morfo. neolatine il ruolo di soggetto, oggetto, complemento di un morfo.

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Tra le lettere del’alfabeto italiano, 12 (a, b, d, f, Tra le lettere del’alfabeto italiano, 12 (a, b, d, f, m, p, q, r, s, t, v, z) hanno valore semantico m, p, q, r, s, t, v, z) hanno valore semantico stabile, indicano lo stesso fonema stabile, indicano lo stesso fonema indipendentemente dalla loro collocazione nella indipendentemente dalla loro collocazione nella stringa. stringa.

Ma 9 cambiano significato (indicano cioè un Ma 9 cambiano significato (indicano cioè un fonema diverso) a seconda dell’ordine in cui sono fonema diverso) a seconda dell’ordine in cui sono disposte: es.: c = /K/ (cosa, cane, acribia, acme, disposte: es.: c = /K/ (cosa, cane, acribia, acme, acustico), c = /ts/ davanti a e, i (ciotola, cena, acustico), c = /ts/ davanti a e, i (ciotola, cena, cima)cima)

Nella grafia francese e inglese la distribuzione e Nella grafia francese e inglese la distribuzione e l’ordine sono pertinenti nell’assegnazione del l’ordine sono pertinenti nell’assegnazione del valore alle unità grafiche.valore alle unità grafiche. L’esempio del morfo /-o/ in italianoL’esempio del morfo /-o/ in italiano

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Principio di profonditàPrincipio di profondità Nella cifrazione romana (e greca) i morfi si collocano sul Nella cifrazione romana (e greca) i morfi si collocano sul

medesimo piano e il significato del segno risulta dalla medesimo piano e il significato del segno risulta dalla somma dei valori dei morfi somma dei valori dei morfi in praesentiain praesentia: Es. #XXXIV#: Es. #XXXIV#

Nella cifrazione araba il morfo può indicare le unità, le Nella cifrazione araba il morfo può indicare le unità, le decine, le centinaia, a seconda del posto che occupa: dunque decine, le centinaia, a seconda del posto che occupa: dunque il valore del morfo è stabilito anche dal il valore del morfo è stabilito anche dal rinvio a un fattore rinvio a un fattore nascostonascosto ( (in absentiain absentia)) Livello superficiale: occorrenza e distribuzione dei morfi nelle Livello superficiale: occorrenza e distribuzione dei morfi nelle

stringhe superficialistringhe superficiali Livello profondo: integra la descrizione superficiale con il Livello profondo: integra la descrizione superficiale con il

riferimento alle strutture profonde soggiacenti.riferimento alle strutture profonde soggiacenti. Nelle lingue storico-naturali il principio di profondità si Nelle lingue storico-naturali il principio di profondità si

realizza secondo il parametro della distinzione di un livello realizza secondo il parametro della distinzione di un livello superficiale e di un livello profondo. Qui le strutture superficiale e di un livello profondo. Qui le strutture profonde determinano l’assegnazione di morfi a una classe profonde determinano l’assegnazione di morfi a una classe grammaticale o a un’altra (predicato, soggetto, oggetto, grammaticale o a un’altra (predicato, soggetto, oggetto, complemento ecc.): complemento ecc.): vedi la famosa frase #una vecchia porta la vedi la famosa frase #una vecchia porta la sbarra#sbarra#..

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Ma la forma delle frasi può non essere Ma la forma delle frasi può non essere sufficiente a riconoscere i valori che i suoi sufficiente a riconoscere i valori che i suoi morfi hanno in nesso con fattori profondi.morfi hanno in nesso con fattori profondi.

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Morfi operatori e (co)operatoriMorfi operatori e (co)operatori

Nell’aritmetica elementare:Nell’aritmetica elementare: Da un lato stanno le cifre portatrici di valori numerici (morfi Da un lato stanno le cifre portatrici di valori numerici (morfi

parlanti): serie aperta, potenzialmente infinita = morfi parlanti): serie aperta, potenzialmente infinita = morfi significativisignificativi

Dall’altro i simboli /+/, /-/, /x/, /:/, serie chiusa di morfi che Dall’altro i simboli /+/, /-/, /x/, /:/, serie chiusa di morfi che indicano operazioni da fare con e sui morfi numerici oppure indicano operazioni da fare con e sui morfi numerici oppure rapporti di uguaglianza = morfi che cooperano con i primi a rapporti di uguaglianza = morfi che cooperano con i primi a definire la struttura e il significato d’insieme dei segnidefinire la struttura e il significato d’insieme dei segni

Analogamente nelle lingue: Analogamente nelle lingue: Da un lato, morfi lessicali o pieni o categorematici Da un lato, morfi lessicali o pieni o categorematici

(sostantivi, aggettivi, avverbi deaggettivali, quasi tutti i (sostantivi, aggettivi, avverbi deaggettivali, quasi tutti i verbi)verbi)

Dall’altro, morfi vuoti o sincategorematici (preposizioni, Dall’altro, morfi vuoti o sincategorematici (preposizioni, congiunzioni, alcuni avverbi, verbi copulativi e ausiliari, congiunzioni, alcuni avverbi, verbi copulativi e ausiliari, morfi grammaticali)morfi grammaticali)

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Segnalatori del Segnalatori del raggruppamento dei raggruppamento dei

morfimorfi Parentesizzazione nelle espressioni aritmetiche e Parentesizzazione nelle espressioni aritmetiche e

algebriche (codici con stand-by)algebriche (codici con stand-by) Anche nelle lingue è necessario segnalare il Anche nelle lingue è necessario segnalare il

raggruppamento dei morfi: a tal fine intervengono raggruppamento dei morfi: a tal fine intervengono nella realizzazione orale, mezzi prosodici o soprasegmentali: nella realizzazione orale, mezzi prosodici o soprasegmentali:

variazioni prosodiche (di tono, intensità e tempo), che variazioni prosodiche (di tono, intensità e tempo), che scandiscono i sintagmi;scandiscono i sintagmi;

Accento di sillaba, per segnalare una parola come unità Accento di sillaba, per segnalare una parola come unità autonoma di significante e di signficatoautonoma di significante e di signficato

nella realizzazione scritta, la punteggiaturanella realizzazione scritta, la punteggiatura Es. : Luca, che era all’università, ha chiamato Mario, che stava a Es. : Luca, che era all’università, ha chiamato Mario, che stava a

casa, per dire che il professore, che di solito è in ritardo, quel casa, per dire che il professore, che di solito è in ritardo, quel giorno era arrivato puntualegiorno era arrivato puntuale

Nell’analisi linguistica la parentesizzazione è un Nell’analisi linguistica la parentesizzazione è un modo per rappresentare la storia generativa di una modo per rappresentare la storia generativa di una frase. frase.

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Principio di con-Principio di con-testualitàtestualità

Legato alla pragmaticità radicaleLegato alla pragmaticità radicale Rapporto necessario tra codici e suoi possibili utenti, tra Rapporto necessario tra codici e suoi possibili utenti, tra

segni e situazioni di utenzasegni e situazioni di utenza Non esiste segnicità in assenza di contestoNon esiste segnicità in assenza di contesto

Situazionale: con-testoSituazionale: con-testo Segnico e verbale: co-testoSegnico e verbale: co-testo

Il senso ma anche i significati di molte frasi possono variare Il senso ma anche i significati di molte frasi possono variare in rapporto al contesto; e non sempre le frasi contengono in rapporto al contesto; e non sempre le frasi contengono indicatori formali di tale rapporto.indicatori formali di tale rapporto.

Contenuto assertivo o proposizionale del segno: indipendente Contenuto assertivo o proposizionale del segno: indipendente dalle variabili con-testuali (piano locutorio)dalle variabili con-testuali (piano locutorio)

Variazioni prosodiche o altre variabili modali possono Variazioni prosodiche o altre variabili modali possono modificarlo in esclamazione, interrogazione, ingiunzione, modificarlo in esclamazione, interrogazione, ingiunzione, minaccia, preghiera, dubbio; queste modificazioni possono minaccia, preghiera, dubbio; queste modificazioni possono mancare sia nella realizzazione scritta che nella mancare sia nella realizzazione scritta che nella realizzazione orale (piano illocutorio): rinvio alla teoria realizzazione orale (piano illocutorio): rinvio alla teoria degli atti linguistici (Austin: atti constativi e atti degli atti linguistici (Austin: atti constativi e atti performativi).performativi).

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Principio di rapporti tra i Principio di rapporti tra i significatisignificati

In gran parte dei codici naturali (animali) e In gran parte dei codici naturali (animali) e costruiti (classificatorie, cifrazioni, simbologie costruiti (classificatorie, cifrazioni, simbologie matematiche e scientifiche) vale un rapporto di matematiche e scientifiche) vale un rapporto di esclusione tra i segni:esclusione tra i segni:

ogni possibile senso di un campo noetico appartiene a ogni possibile senso di un campo noetico appartiene a uno e uno soltanto dei significati possibili.uno e uno soltanto dei significati possibili.

Rapporti di sinonimia si danno anche in Rapporti di sinonimia si danno anche in aritmetica, in cui segni di struttura diversa, aritmetica, in cui segni di struttura diversa, composti da morfi diversi, possono ridursi a uno composti da morfi diversi, possono ridursi a uno stesso valore numerico (sinonimi totali stesso valore numerico (sinonimi totali simmetrici o omeonimi): 5+5 = 10-1, ecc.simmetrici o omeonimi): 5+5 = 10-1, ecc.

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Nella lingua:Nella lingua:

Rapporto di esclusione: Rapporto di esclusione: esco da casa / entro in esco da casa / entro in casacasa

Sinonimia totale simmetricaSinonimia totale simmetrica Devo = debboDevo = debbo Mia nipote = la figlia di mia sorellaMia nipote = la figlia di mia sorella

IperonimiaIperonimia Quadrupede: cavalloQuadrupede: cavallo

Sinonimia parziale condizionataSinonimia parziale condizionata Il cavallo del capitano = il baio dell’ufficialeIl cavallo del capitano = il baio dell’ufficiale

Page 52: Compito della linguistica teorica Delimitare il campo della linguistica Delimitare il campo della linguistica Discuterne le categorie Discuterne le categorie.

Principio di Principio di riformulabilità o riformulabilità o

discorsivitàdiscorsivitàPrincipio dirimente, che separa le lingue storico-naturali e i calcoli Principio dirimente, che separa le lingue storico-naturali e i calcoli da un lato dal restante universo semiotico.da un lato dal restante universo semiotico.

Non c’è limite alla riformulazione di qualunque segnoNon c’è limite alla riformulazione di qualunque segno Ma in codici chiusi (senza sinonimia) la riformulazione comporta Ma in codici chiusi (senza sinonimia) la riformulazione comporta

la riforma o la trasformazione del codice (il passaggio ad altro la riforma o la trasformazione del codice (il passaggio ad altro codice): Es.: i segni del vigile urbano rispetto a quelli del codice): Es.: i segni del vigile urbano rispetto a quelli del semaforosemaforo

Nei codici con sinonimia la riformulabilità è possibile restando Nei codici con sinonimia la riformulabilità è possibile restando all’interno del medesimo codice, uscendo però dal segno:all’interno del medesimo codice, uscendo però dal segno: Sono sinonimi: il cartello di obbligo ad andare dritto, quello di divieto Sono sinonimi: il cartello di obbligo ad andare dritto, quello di divieto

di svolta a destra, quello di direzione vietata sulla strada di destradi svolta a destra, quello di direzione vietata sulla strada di destra La riformulabilità senza uscire né dal codice (calcoli e lingue) né La riformulabilità senza uscire né dal codice (calcoli e lingue) né

dal segno dal segno è possibile solo in un codice dotato di operatori è possibile solo in un codice dotato di operatori sincategorematici, tra cui indicatori di uguaglianza e di diversitàsincategorematici, tra cui indicatori di uguaglianza e di diversità Nelle lingue: predicazione (verbi copulativi: Nelle lingue: predicazione (verbi copulativi: èè) e predicazione ) e predicazione

negativa (negativa (non ènon è)) -> giustapposizione e collegamento a segni e frasi precedenti -> giustapposizione e collegamento a segni e frasi precedenti

(anafore) e seguenti (catafore) > (anafore) e seguenti (catafore) > logos, sullogìzein, parabolaìlogos, sullogìzein, parabolaì, , discorso (discorso (contare e raccontarecontare e raccontare))

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Il discorso o testo si ha quando differenti segni Il discorso o testo si ha quando differenti segni (di un calcolo o di una lingua) sono connessi tra (di un calcolo o di una lingua) sono connessi tra loro per circoscrivere, grazie ai loro significati, loro per circoscrivere, grazie ai loro significati, un significato nuovo, un significato d’insieme che un significato nuovo, un significato d’insieme che li trascende.li trascende.

Gran parte dell’attività verbale è data dalla Gran parte dell’attività verbale è data dalla costruzione di discorsi e testicostruzione di discorsi e testi Nella comune vita socialeNella comune vita sociale Nelle scienze Nelle scienze Nella letteratura e nella poesiaNella letteratura e nella poesia Nella religioneNella religione

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Calcolabilità e non Calcolabilità e non calcolabilitàcalcolabilità

Le lingue storico naturali sono accomunate ai Le lingue storico naturali sono accomunate ai calcoli (aritmetici e algebrici) nella condivisione calcoli (aritmetici e algebrici) nella condivisione di un principiodi un principio, quello , quello della discorsivitàdella discorsività, e di , e di una una proprietà: la capacità di generare segni che proprietà: la capacità di generare segni che stabiliscono o negano equivalenze di significato stabiliscono o negano equivalenze di significato tra segnitra segni..

Questo principio e questa proprietà separano le Questo principio e questa proprietà separano le lingue storico-naturali e i calcoli dal restante lingue storico-naturali e i calcoli dal restante universo semiotico.universo semiotico.

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Cos’è un calcolo?Cos’è un calcolo?

è un è un linguaggio, un modo di organizzare la generazione di linguaggio, un modo di organizzare la generazione di segnisegni che a loro volta organizzano in classi di significato che a loro volta organizzano in classi di significato un insieme di riferimenti appartenenti a un certo campo un insieme di riferimenti appartenenti a un certo campo noetico.noetico.

È un linguaggio È un linguaggio articolatoarticolato che ci consente di utilizzare un che ci consente di utilizzare un certo numero di certo numero di unità di base (morfiunità di base (morfi) sia ) sia pieni che vuotipieni che vuoti, , per costruire, raggruppandoli secondo regole per costruire, raggruppandoli secondo regole sintagmatiche, sintagmatiche, un numero potenzialmente infinito di un numero potenzialmente infinito di stringhe.stringhe.

Tra i morfi sincategorematici c’è l’importante morfo #=#, Tra i morfi sincategorematici c’è l’importante morfo #=#, che consente di stabilire l’equivalenza di valore tra segni che consente di stabilire l’equivalenza di valore tra segni di struttura diversa.di struttura diversa.

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Requisiti di un calcolo Requisiti di un calcolo e confronto con le linguee confronto con le lingue

1.1. Il calcolo deve operare con un numero chiuso di unità di base Il calcolo deve operare con un numero chiuso di unità di base (morfi pieni) e di indicatori di operazione (morfi vuoti), il cui (morfi pieni) e di indicatori di operazione (morfi vuoti), il cui inventario non deve mutare nel corso delle operazioni. La inventario non deve mutare nel corso delle operazioni. La chiusura riguarda il numero, la forma, il valore delle unità di chiusura riguarda il numero, la forma, il valore delle unità di base.base.

Diversamente dalle cifre dell’aritmetica è impossibile ridurre i vocaboli Diversamente dalle cifre dell’aritmetica è impossibile ridurre i vocaboli di una lingua a un numero chiuso di unità di base per generare tutte le di una lingua a un numero chiuso di unità di base per generare tutte le altre. altre. I morfi di una lingua costituiscono un insieme numericamente I morfi di una lingua costituiscono un insieme numericamente indefinito, aperto e oscillanteindefinito, aperto e oscillante

Suffissazione per la formazione di avverbi deaggettivali (-Suffissazione per la formazione di avverbi deaggettivali (-mentemente))non analogica (*pocamente, *cattivamente ecc.)non analogica (*pocamente, *cattivamente ecc.)

Produttività di suffissi aggettivali Produttività di suffissi aggettivali -ico, -oso-ico, -oso ( (benef-ico, munif-ico, glori-benef-ico, munif-ico, glori-oso,vent-oso, gol-osooso,vent-oso, gol-oso ecc.) che potenzialmente ampliano all’infinito la lista ecc.) che potenzialmente ampliano all’infinito la lista degli aggettivi degli aggettivi

Produttività di schemi di formazione di verbi: Produttività di schemi di formazione di verbi: in + sostantivo+ -arein + sostantivo+ -are ((insediare, instaurare, insinuare, ecc.insediare, instaurare, insinuare, ecc.))

Possibilità di formare parole composte (Possibilità di formare parole composte (guastafeste, reggicalze, scendiletto, guastafeste, reggicalze, scendiletto, portacenereportacenere); espressioni polirematiche (); espressioni polirematiche (scala mobile, pentola a pressione, scala mobile, pentola a pressione, veder rosso, bestia neraveder rosso, bestia nera) (che però la norma accetta solo con parsimonia)) (che però la norma accetta solo con parsimonia)

Regole di restrizione tendono comunque a eslcudere il cumulo degli Regole di restrizione tendono comunque a eslcudere il cumulo degli elementi di composizione e dei suffissielementi di composizione e dei suffissi

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2. 2. Teorema di non-creativitàTeorema di non-creatività: l’inventario delle : l’inventario delle unità di base di un calcolo non deve variare nel unità di base di un calcolo non deve variare nel corso delle operazioni. I morfi devono essere corso delle operazioni. I morfi devono essere determinati e dati una volta per tutte (corollario determinati e dati una volta per tutte (corollario di 1.)di 1.)

L’inventario dei morfi di una lingua è un insieme L’inventario dei morfi di una lingua è un insieme privo di non-creativitàprivo di non-creativitàSia i morfi pieni che i morfi vuoti sono di numero Sia i morfi pieni che i morfi vuoti sono di numero fortemente variabile attraverso il tempo storico, il tempo fortemente variabile attraverso il tempo storico, il tempo individuale e attraverso gli spazi sociali, gli spazi individuale e attraverso gli spazi sociali, gli spazi territoriali. Nonostante queste diversità la comprensione territoriali. Nonostante queste diversità la comprensione avviene, indipendentemente dalla piena e completa avviene, indipendentemente dalla piena e completa conoscenza del sistema.conoscenza del sistema.

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3. Nel calcolo i significati dei morfi devono essere 3. Nel calcolo i significati dei morfi devono essere esplicitabili in modo univoco e devono costituire una serie esplicitabili in modo univoco e devono costituire una serie chiusa, in corrispondenza biunivoca con i significanti dei chiusa, in corrispondenza biunivoca con i significanti dei morfi.morfi.

Ciascun morfo di una lingua è capace di avere una Ciascun morfo di una lingua è capace di avere una pluralità di sensi diversi (polisemia) e ammette una pluralità di sensi diversi (polisemia) e ammette una pluralità di sinonimi (pluralità di sinonimi (indeterminatezza semanticaindeterminatezza semantica). ). Il vocabolario di base contiene un gran numero di parole Il vocabolario di base contiene un gran numero di parole polisemiche. Es.: polisemiche. Es.: diversodiverso = «non simile», ma anche = «non simile», ma anche «parecchio»; casi di enantiosemia: es. «parecchio»; casi di enantiosemia: es. fondere una fondere una campana = distruggere/creare una campanacampana = distruggere/creare una campana..

Dunque, non si dà corrispondenza biunivoca tra significati e Dunque, non si dà corrispondenza biunivoca tra significati e significanti: una stessa parola può avere diversi significati significanti: una stessa parola può avere diversi significati (Es., omonimi assoluti: (Es., omonimi assoluti: canto, rombo, lega; boa)canto, rombo, lega; boa); uno ; uno stesso oggetto può avere diversi significanti (es.: stesso oggetto può avere diversi significanti (es.: geosinonimi).geosinonimi).Si distingue perciòSi distingue perciò

una direzione onomasiologica (nomi diversi per una stessa cosa : sinonimi).una direzione onomasiologica (nomi diversi per una stessa cosa : sinonimi). una direzione semasiologica (sensi diversi per una stessa parola: omonimi)una direzione semasiologica (sensi diversi per una stessa parola: omonimi)

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4. In un calcolo le regole di combinazione devono 4. In un calcolo le regole di combinazione devono essereessere di numero finitodi numero finito invariabiliinvariabili indipendenti dai valori dei morfi categorematici su cui indipendenti dai valori dei morfi categorematici su cui

operanooperano esplicitabiliesplicitabili

La sintassi di un calcolo deve cioè rispondere ai La sintassi di un calcolo deve cioè rispondere ai requisiti di requisiti di chiusura, non-creatività, certezzachiusura, non-creatività, certezza. E . E deve essere insensibile al variare dei riferimenti deve essere insensibile al variare dei riferimenti esterni al calcolo (semanticamente insensibile).esterni al calcolo (semanticamente insensibile).

Nelle lingue anche le regole sintattiche sono Nelle lingue anche le regole sintattiche sono esposte alla non non-creatività e alla esposte alla non non-creatività e alla indeterminatezzaindeterminatezzail costrutto da+ varia al variare dei verbi: il costrutto da+ varia al variare dei verbi: vengo vengo da teda te; ; parto da Romaparto da Roma

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5. Il segno di un calcolo deve avere nella sua forma 5. Il segno di un calcolo deve avere nella sua forma tutte e sole le indicazioni per ricavarne il valore. tutte e sole le indicazioni per ricavarne il valore. Le variazioni della situazione di utenza o di Le variazioni della situazione di utenza o di sostanza espressiva non hanno alcuna rilevanza sostanza espressiva non hanno alcuna rilevanza ai fini dell’attribuzione di valore a un segno. ai fini dell’attribuzione di valore a un segno. Un Un calcolo è cioè sempre formalecalcolo è cioè sempre formale

Nelle lingue le valenze sintattiche e semantiche Nelle lingue le valenze sintattiche e semantiche dei costrutti variano al variare dei tempi, delle dei costrutti variano al variare dei tempi, delle persone e delle situazioni con-testuali. La sintassi persone e delle situazioni con-testuali. La sintassi di una lingua non né semanticamente né di una lingua non né semanticamente né pragmaticamente cieca.pragmaticamente cieca.

La lingua è una complicata algebra antialgebrica.La lingua è una complicata algebra antialgebrica.

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Principi e caratteri Principi e caratteri specifici specifici

delle linguedelle lingue

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RidondanzaRidondanza A una persona molto colta basterebbero 600.000 A una persona molto colta basterebbero 600.000

significanti diversi (una persona colta ne conosce significanti diversi (una persona colta ne conosce 60-80.000), ottenibili con 10 fonemi combinati in D’ 60-80.000), ottenibili con 10 fonemi combinati in D’ a 6 posti;a 6 posti;

Perché non rinunciare a 3/4 dei fonemi e Perché non rinunciare a 3/4 dei fonemi e accontentarsi di significanti a 6 posti?accontentarsi di significanti a 6 posti?

sul piano materiale, significanti più brevi sul piano materiale, significanti più brevi (economici) sarebbero esposti al rischio di fallimento (economici) sarebbero esposti al rischio di fallimento della comunicazione (a causa del rumore),della comunicazione (a causa del rumore),

sul piano formale, una maggiore economicità del sul piano formale, una maggiore economicità del sistema ridurrebbe le possibilità di espansione del sistema ridurrebbe le possibilità di espansione del sistema stesso.sistema stesso.

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Ridondanza morfologica sistemicaRidondanza morfologica sistemica

la massa dei morfemi lessicali è la massa dei morfemi lessicali è ipertrofica rispetto alle necessità dell’uso. ipertrofica rispetto alle necessità dell’uso. Sarebbero sufficienti per esprimersi e Sarebbero sufficienti per esprimersi e capirsi alcune decine di migliaia di parole. capirsi alcune decine di migliaia di parole. L’offerta dei lessici delle lingue di cultura L’offerta dei lessici delle lingue di cultura è infinitamente più ampiaè infinitamente più ampia

il vocabolario fondamentale (circa 2000 il vocabolario fondamentale (circa 2000 parole) copre il 90% delle occorrenze;parole) copre il 90% delle occorrenze;

altre parole di alta frequenza coprono altre parole di alta frequenza coprono circa il restante 8%circa il restante 8%

il vocabolario comune (circa 40.000 il vocabolario comune (circa 40.000 parole) copre circa il 2-3%.parole) copre circa il 2-3%.

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Ridondanza semanticaRidondanza semantica

La massa dei morfi presenta fenomeni di ipertrofia La massa dei morfi presenta fenomeni di ipertrofia onomasiologica: onomasiologica: micio e gatto, viso e faccia, micio e gatto, viso e faccia, cadere e cascare, cavallo - baio - destrierocadere e cascare, cavallo - baio - destriero

Ridondanza sistemica dei morfi operatoriRidondanza sistemica dei morfi operatori

se, nel caso in cui, nella misura in cui, se, nel caso in cui, nella misura in cui, allorquandoallorquando

quando, nel momento in cui, allorchéquando, nel momento in cui, allorché Ridondanza morfologica sintagmatica o Ridondanza morfologica sintagmatica o

linearelineare

il plurale del soggetto è rimarcato nel il plurale del soggetto è rimarcato nel sostantivo, nell’articolo, nel verbo, nell’aggettivosostantivo, nell’articolo, nel verbo, nell’aggettivo

la ridondanza è un indicatore di sintagmaticità, la ridondanza è un indicatore di sintagmaticità, di coesionedi coesione

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Variabilità e innovazione Variabilità e innovazione lessicalelessicale

Neologismi endogeniNeologismi endogeni CalchiCalchi PrestitiPrestiti coniazioniconiazioni

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Variabilità dei significatiVariabilità dei significati

Trasformazione nel tempo dei Trasformazione nel tempo dei significati di significanti che restano significati di significanti che restano stabilistabiliEs. Es. motor motorismotor motoris: da una accezione ristretta, : da una accezione ristretta, teologica (colui che muove), ad una accezione teologica (colui che muove), ad una accezione medica (nervo motore, muscolo motore), diffusa medica (nervo motore, muscolo motore), diffusa nel XVI sec., ad una accezione meccanica, nel nel XVI sec., ad una accezione meccanica, nel XVIII-XIX sec.XVIII-XIX sec.

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Illimitatezza del campo Illimitatezza del campo noeticonoetico

Aristotele, Saussure, Hjelmslev, Chomsky Aristotele, Saussure, Hjelmslev, Chomsky hanno messo in evidenza la capacità della hanno messo in evidenza la capacità della lingua di includere sensi appartenenti a lingua di includere sensi appartenenti a ogni altra semiotica: ogni altra semiotica: onnipotenza onnipotenza semantica o semioticasemantica o semiotica..

potenza semantica di un codice è il potenza semantica di un codice è il numero di significati che il codice sa numero di significati che il codice sa distinguere all’interno del suo campo distinguere all’interno del suo campo noetico.noetico.

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Diversità delle lingueDiversità delle lingue

Divergenza e convergenza sono due Divergenza e convergenza sono due direzioni sempre insite nelle lingue direzioni sempre insite nelle lingue (Saussure: forza di interscambio e spirito (Saussure: forza di interscambio e spirito di campanile)di campanile)

Es. dal latino alle lingue romanze; dall’inglese Es. dal latino alle lingue romanze; dall’inglese alle molteplici varianti locali, frutto di alle molteplici varianti locali, frutto di meticciaccio (spanglish, hinglish, ecc.); dai meticciaccio (spanglish, hinglish, ecc.); dai dialetti della penisola italiana alla lingua dialetti della penisola italiana alla lingua nazionale.nazionale.

Nella loro diversità le lingue sono Nella loro diversità le lingue sono equipotenti tra loroequipotenti tra loro

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Metalinguisticità Metalinguisticità riflessivariflessiva

Un calcolo, linguaggio formale non-creativo, non Un calcolo, linguaggio formale non-creativo, non può descrivere se stesso, essere al contempo può descrivere se stesso, essere al contempo linguaggio oggetto e metalinguaggiolinguaggio oggetto e metalinguaggio. .

la logica scolastica sottolinea le conseguenze la logica scolastica sottolinea le conseguenze contraddittorie derivanti dalla mancata distinzione contraddittorie derivanti dalla mancata distinzione tra tra suppositio formalissuppositio formalis e e suppositio materialissuppositio materialis

es.: es.: Mus est syllaba, Syllaba non rodit caseum, Ergo mus Mus est syllaba, Syllaba non rodit caseum, Ergo mus non rodit caseumnon rodit caseum

gli usi metalinguistici riflessivi sono una conseguenza della gli usi metalinguistici riflessivi sono una conseguenza della indeterminatezza e della illimitatezza semantica delle lingue: indeterminatezza e della illimitatezza semantica delle lingue: possiamo estendere il significato del morfo #mus# fino a possiamo estendere il significato del morfo #mus# fino a servircene per designare il morfo stesso. Tali usi servono servircene per designare il morfo stesso. Tali usi servono anche a bilanciare gli effetti della indeterminatezza semantica, anche a bilanciare gli effetti della indeterminatezza semantica, degli usi idiolettali e sociolettali.degli usi idiolettali e sociolettali.

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Pluriplanarità del piano Pluriplanarità del piano del contenutodel contenuto

Nei calcoli i contenuti si collocano su un Nei calcoli i contenuti si collocano su un unico piano; nelle lingue possiamo unico piano; nelle lingue possiamo scandire il campo noetico in piani diversi, scandire il campo noetico in piani diversi, potenzialmente illimitati (formazione dei potenzialmente illimitati (formazione dei linguaggi specialistici), es. di Galileo: linguaggi specialistici), es. di Galileo: lessico specialistico della fisica.lessico specialistico della fisica.

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GrammaticalitàGrammaticalità Nei morfi delle lingue troviamo compresenti e mescolati due Nei morfi delle lingue troviamo compresenti e mescolati due

fenomeni semioticamente distinti: la concrezione di più morfi in fenomeni semioticamente distinti: la concrezione di più morfi in un’unica sequenza accentuale (parola fonologica) e l’amalgama un’unica sequenza accentuale (parola fonologica) e l’amalgama di più funzioni di significato in un unico morfo (/-o/: maschile e di più funzioni di significato in un unico morfo (/-o/: maschile e singolare; /ebb-/: avere+passato; #è#: essere (valore lessicale), singolare; /ebb-/: avere+passato; #è#: essere (valore lessicale), predicato, 3° pers. Singolare (operatori), presente, indicativo predicato, 3° pers. Singolare (operatori), presente, indicativo (grammaticali).(grammaticali).

Morfi = segmento minimo significativo della stringa, Morfi = segmento minimo significativo della stringa, rappresentante di più morfemi (lessicali, grammaticali, rappresentante di più morfemi (lessicali, grammaticali, operatori)operatori)Morfemi = funzioni di significatoMorfemi = funzioni di significato

Es.: il morfema «prima persona» si proietta in Es.: il morfema «prima persona» si proietta in io, me, miio, me, mi tra i tra i pronomi, per i verbi in -pronomi, per i verbi in -oo (se amalgamato ai morfemi predicato, (se amalgamato ai morfemi predicato, singolare, presente, indicativo)singolare, presente, indicativo)

La distinzione tra morfemi e morfi non si pone nei calcoli: nei La distinzione tra morfemi e morfi non si pone nei calcoli: nei calcoli vige una netta corrispondenza biunivoca tra valori di calcoli vige una netta corrispondenza biunivoca tra valori di significato dei morfi e morfi.significato dei morfi e morfi.

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Unità lessicale o lessema: unità astratta che Unità lessicale o lessema: unità astratta che rappresenta l’insieme delle concrezioni e degli rappresenta l’insieme delle concrezioni e degli amalgami di uno stesso morfema lessicaleamalgami di uno stesso morfema lessicale

Un morfo lessicale #korr-#, combinato a prefissi, Un morfo lessicale #korr-#, combinato a prefissi, infissi e affissi dà luogo ai lessemi infissi e affissi dà luogo ai lessemi correre, corsa, correre, corsa, corsivo, corridore, corridoiocorsivo, corridore, corridoio

morfologia: insieme dei meccanismi che morfologia: insieme dei meccanismi che presiedono alla formazione delle parolepresiedono alla formazione delle parole

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Distinzione tra nomi Distinzione tra nomi comuni comuni

e nomi proprie nomi propri Le lingue storico-naturali e le lingue dei segni sono le Le lingue storico-naturali e le lingue dei segni sono le

uniche semiotiche che individuano morfi specifici per uniche semiotiche che individuano morfi specifici per nominare singole entità (onomastica), distinguendoli nominare singole entità (onomastica), distinguendoli dal resto del lessico; alcuni finiscono per entrare a far dal resto del lessico; alcuni finiscono per entrare a far parte delle parole comuni (parte delle parole comuni (bonapartismo, cesarismo, bonapartismo, cesarismo, napoleoniconapoleonico, , berlusconismoberlusconismo, ecc.). , ecc.).

si tratta di elementi a statuto speciale, che si tratta di elementi a statuto speciale, che erroneamente sono stati assunti come paradigma del erroneamente sono stati assunti come paradigma del rapporto tra parole e cose (problema saussuriano rapporto tra parole e cose (problema saussuriano della nomenclatura). della nomenclatura).

Qui si pone di nuovo la questione della Qui si pone di nuovo la questione della convenzionalitàconvenzionalità