linguistica generale variaziione

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1Dott.ssa Caterina Mauri Linguistica generale fondamenti (A.A. 08-09)Linguistica... e Linguistiche Domande condivise: Perch studiare il linguaggio?L'organizzazione delle lingue umane e la loro evoluzione possono rivelare una serie di principi generali che valgono presumibilmente per tuttigliesseriumani,esonoquindiverosimilmenteconnessial funzionamento della mente umana1. Come si apprende una lingua?2. Perch le lingue sono diverse eppure sono tutte ugualmente funzionali?3. Perch le lingue non variano all'infinito, ma esistono dei limiti alla variazione?4. Cosa determina questi limiti e cosa c' di comune a tuttele lingue del mondo?2Linguistica... e Linguistiche Risposte diverse: 2 macro-approcciL'approccio formalista L'approccio funzionalista

- linguaggio: competenza autonoma, specifica e innata (ovvero biologica-mente programmata), descrivibile mediante una grammatica generativa (esplicita e formalizzata)- sintassi autonoma e governata daregole proprie, non motivata da fattoriextra-linguistici- apprendimento sulla base di unastruttura biologicamente determinata,perch lo stimolo insufficiente aspiegare come fa un bambino aimparare in poco tempo una talecomplessit di regole- organizzazione (grammatica), uso eapprendimento del linguaggio sonodeterminati da meccanismi che fannoparte delle generali abilit cognitivedella specie umana, ed entrano ingioco anche in processi cognitivi nonlinguistici. Due principi fondamentali:economia e iconicit- sintassi non specifica e non autono-ma: le espressioni linguistiche sonodeterminate dal significato, dallapercezione/concettualizzazione deiparlanti, dall'uso di tale espressioninel discorso 3Contenuti delle due lezioni: Limiti e costanti nella variazione delle lingue del mondo - due punti di vista diversi a confronto - cosa significa 'variazione interlinguistica' e che limiti mostra?metologie di indagine diverse per scopi diversi: i due approcciconcetti di 'limite' diversi: i due approcci - come si spiegano questi limiti?l'approccio formale: Grammatica Universale, Principi eParametri, regole possibili e regole impossibilil'approccio funzionale: principi di economia, iconicit,facilit di processazione, motivazioni in competizione - cosa resta costante, cosa universale nelle lingue del mondo?l'approccio formale: principi e regole della GUl'approccio funzionale: situazioni concettuali e loro organizzazione cognitiva, principi funzionali chegovernano l'uso di particolari forme per particolarisituazioni concettuali 4La variazione interlinguistica: esempi (1) vietnamita (lingua isolante)khiti n nh bn ti, chng ti btulm biquando iovenire casa amicoio PL io prendere testa fare lezione'Quando giunsi a casa del mio amico, cominciammo a fare lezione'(2) eschimese siberiano (lingua polisintetica)angya-ghlla-ng-yug-tuqbarca-accrescitivo-comprare-desiderativo-3sing'Egli vuole comprare una grande barca'5Variazione interlinguistica nella costruzione possessiva: (3) italiano:Il libro del mio amico(4) Persiano: asb--mardcavallo-di-uomo`Il cavallo dell'uomo' (Croft 1990: 37)(5) Yoruba: fil Akndberretto Akande`Il berretto di Akande' (Croft 1990: 37)(6) Inglese: myfriend-'sbookmio amico-di libro'il libro del mio amico'6Approcci diversi alla 'variazione interlinguistica' e all'individuazione dei suoi limitiApproccio formalistala variazione interlinguistica limitata da una struttura biologicamente determinata, specifica per il linguaggio e autonoma> scoprire i limiti della variazione interlinguisticaequivale a scoprire le maglie di questa 'griglia' innata> analizzare la variazione equivale a analizzare i gradi di libert che la 'griglia' innata permette> potenzialmente sufficiente una lingua sola a ricostruire la griglia innata, in quanto ogni lingua ne manifestazionelingua possibile = lingua permessaApproccio funzionalista:la variazione limitata da principi funzionali generali, di corrisponden-za tra la forma delle espressioni linguistiche e le loro funzioni > scoprire i limiti della variazione equivale a scoprire come agiscono questi principi> analizzare la variazione signi-fica analizzare i modi possibili in cui una data funzione pu essere espressa nelle lingue del mondo> necessario un campione di lingue rappresentativo della variazione esistentelingua possibile = lingua attestata7Approcci diversi alla 'variazione interlinguistica' e all'individuazione dei suoi limitiApproccio formalista (vd. i confini di Babele di Andrea Moro, ed. Longanesi 2006)- a partire da un numero ristretto di lingue vengono ricostruiti i principi che caratterizzano la Grammatica Universale: 'Le grammatiche del mondo non sono altro che variazioni sul tema di un unico stampo universale (biologicamente programmato): lo stampo contiene dei punti di variazione [...] Da una sola lingua, una volta individuati i principi combinatori, si potrebbero ricavare le sintassi di tutte le altre lingue' (Moro 2006: 119). - Le lingue esistenti vanno ricondotte a una struttura sintattica unitaria e la variazione interlinguistica va spiegata come risultato superficiale dei gradi di libert permessi dalla Grammatica Universale a livello profondo. L'analisi dei limiti della variazione interlinguistica funzionale all'individuazione dei vincoli iscritti nel nostro bagaglio genetico.- Ogni lingua contiene gi in se stessa le informazioni sui principi universali innati e sui parametri per i quali permesso un certo grado di variazione.8Approcci diversi alla 'variazione interlinguistica' e all'individuazione dei suoi limitiApproccio funzionalista (vd. Cristofaro, Ramat, Introduzione alla tipologia linguistica, 1999, ed. Carocci )- La variazione che si riscontra nelle propriet grammaticali delle lingue del mondo non casuale, ma ordinata, e riflette dei principi generali validi per tutte le lingue, connessi con l'organizzazione dell'esperienza concettuale nella mente umana;- Scopo fondamentale dello studio della variazione linguistica quindi elaborare modelli che descrivano la maggiore o minore probabilit di occorrenza di diverse strutture nelle lingue umane, a partire dall'analisi di campioni rappresentativi della diversit linguistica esistente. Il fatto che certi fenomeni grammaticali si vericano nelle lingue del mondo, mentre altri si verificano molto meno frequentemente o quasi mai, pu essere spiegato in base ai presumibili meccanismi di organizzazione dell'esperienza concettuale nella mente umana.- La comparazione interlinguistica quindi necessaria e funzionale all'individuazione dei principi universali che regolano la corrispondenza tra determinate situazioni concettuali e determinate propriet grammaticali: una singola lingua non potrebbe essere sufficiente.9Esempio: variazione regolare attestata nell'espressione della relazione di possessoPossesso alienabile: la mia canoa Possesso inalienabile: il mio braccioMekeo (austronesiano, Papua Nuova Guinea)e?u ngaangaaki-umia canoa mio-fratelloX YX-YWarrgamay (australiano) qulmburu-qu mindiqulmburu binganydonna-GEN borsadonnapiedeX-GEN YX YKpelle (nigero-congolese, Liberia)q psrsim-plumia casa mia-schienaX YX-Ylq qo`psrsiKlq plucapoPOSScasacapo schienaX POSS YX Y10Esempio: variazione regolare attestata nell'espressione della relazione di possessoPossesso alienabile: la mia canoa Possesso inalienabile: il mio braccioX poss Y X poss Y X poss Y X---- Y X---Y X---- Y Non sono attestate lingue in cui le due relazioni sono espresse dalle seguenti strutture:X--- Y X poss Y Perch?11Come si spiegano i limiti della variazione interlinguistica?Approccio formalistaSpiegazione interna alla lingua:la variazione interlinguistica permessa e al tempo stesso limitata dalle regole iscritte nella Grammatica Universale:- Principi universali: parti invarianti di ogni sistema linguistico (es. ogni sintagma composto da specificatore, testa e complemento e lo specificatore prominente)- Parametri: parti variabili delle grammatiche, gradi di libert offerti dal sistema (es. 'parametro testa-complemento), delimitano le regole possibili Approccio funzionalistaSpiegazione esterna alla lingua:La variazione interlinguistica permessa e limitata dalla competizione di motivazioni funzionali. La struttura delle espressioni linguistiche motivata dalla funzione di tali espressioni: - Funzione semiotica: il ruolo di un elemento linguistico come strumento per veicolare particolari situazioni concettuali- Funzione esterna: Il ruolo di un elemento linguistico nellambito delluso, dellacquisi-zione e della processazione della lingua da parte dei parlanti.12Motivazioni funzionali che spiegano i limiti della variazione interlinguisticaLa corrispondenza esistente tra la forma degli elementi linguisticie la funzione di tali elementi risponde ad una serie di principi :

Iconicit: corrispondenza tra la forma e la funzione delle espressioni linguistiche (Croft 2003: 102-10; 205-19): - corrispondenza univoca tra parti della struttura linguistica e parti della struttura concettuale,

la relazione tra parti della struttura linguistica riflette la relazione tra i concetti che queste parti codificano

Facilit di processazione (es. frasi relative formate su soggetto e oggetto diretto)

Economia: la tendenza a ridurre il piu' possibile la sostanza fonetica delle espressioni linguistiche, e le informazioni da esse codicate. Questa tendenza, che risponde ad un principio di minimo sforzo, svolge un ruolo cruciale nell'organizzazione di tutte le lingue, e si manifesta tipicamente laddove il processo di riduzione non comporta perdita di informazione (es. uso di marche esplicite, collegamento con la frequenza)13Economia e iconicit: perch?Perch la mente umana dovrebbe stabilire una corrispondenza tra forma e funzione degli elementi linguistici sulla base di tali principi? leconomia conduce ad una minimizzazione del numero di forme linguistiche che devono essere acquisite e memorizzate, e dunque porta ad una riduzione del carico per la memoria l'iconicit: si pu supporre che la trasmissione e la memorizza-zione dellesperienza concettuale sia facilitata dal fatto che esiste una corrispondenza tra il modo in cui tale esperienza viene codificata e lesperienza stessa.14Motivazioni in competizioneSelemotivazionifunzionali(iconicit,economiae,pigenericamente, facilitdiprocessazione)valgonopertuttigliesseriumani,perchle lingue non sono tutte uguali? Non tutte le lingue riflettono le stesse motivazioni funzionali: nell'espressione della stessacategoriaconcettuale,alcunelinguerispondonoadalcuniprincipifunzionali, mentre altre lingue rispondono a principi funzionali diversi. Questo il motivo per cuinon tutte le lingue esprimono allo stesso modo la stessa situazione concettuale.Diconseguenza,diversiprincipifunzionalisitrovanoincompetizioneper l'organizzazione della struttura grammaticale (motivazioni in competizione).Idiversitipilinguisticipossibiliriettonodiversemotivazionifunzionali,mentreitipi linguisticiimpossibilisonoquellichenonrispondonoanessunamotivazione funzionale.15Esempio: espressione della relazione di possesso e iconicitLa spiegazione per la variazione regolare individuata nell'espressione della relazione di possesso va individuata nella funzione semiotica del linguaggio come strumento per veicolare particolari situazioni concettuali:Principio di Iconicit: la relazione tra parti della struttura linguistica riflette la relazione tra i concetti che queste parti codificanoI limiti alla variazione attestata nell'espressione del possesso si possono spiegare in base al principio di iconicit: (Croft 2003: 205-7)se il possesso inalienabile espresso da elementi che presentano un certogrado di distanza, il possesso alienabile espresso da elementi chepresentano almeno lo stesso grado di distanza perchla distanza linguistica tra gli elementi della relazione riflette la loro distanza concettuale 16Esempio: marche esplicite e economiaNelle lingue del mondo, se determinate situazioni concettuali sono codicate da marche esplicite, allora anche le situazioni concettuali meno frequenti sono codicate da marche esplicite. Se il singolare espresso da marche esplicite, allora anche il plurale espresso da marche esplicite, e se il plurale espresso da marche esplicite, allora anche duale e paucale sono espressi da marche esplicite Frequenza delle situazioni codicate: il riferimento ad entit singole pi frequente che non il riferimento a gruppi di entit, e quest'ultimo a sua volta pi frequente del riferimento a coppie di entit, o entit in piccoli gruppi Economia: poich le situazioni pi frequenti sono quelle pi facilmenteidenticabili, ovvero quelle che verranno inferite di default in assenza di ulteriori precisazioni, i parlanti fanno a meno di indicare esplicitamente queste situazioni.17Cosa resta costante nelle lingue del mondo?Approccio formalistaLe regole sintattiche possibili:- i principi universali- i parametri e i loro valori (realizzati e non realizzati): il processo di apprendimento del linguaggio consiste nel settare i vari parametri sui valori specifici della lingua oggetto di appren-dimentoApproccio funzionalista:- le situazioni concettuali che sono espresse: almeno ad un certo livello, la mente umana funziona verosimilmente sempre secondo le stesse modalit per tutti i parlanti- principi funzionali che governa-no l'uso di particolari forme per particolari situazioni concettuali 18Quali sono gli elementi 'universali' nelle lingue del mondo?Approccio formalistaGli universali linguistici corrispon-dono a delle regole che sono rappresentate nella mente di tutti i parlanti (ad esempio: nella mente di tutti i parlanti, a qualche livello, ci sono regole che dicono la protasi va prima dellapodosi; se la frase relativa precede il nome, ildimostrativo precede anche il nome, etc.).Approccio funzionalista:Gli universali linguistici hannoorigine da meccanismi mentali (di concettualizzazione e processazione) uguali per tutti gli esseri umani, ma non c nessuna regola corrispondente alluniversale rappresentata nella mente dei parlanti: es. in tutte le lingue in cui la frase relativa precede il nome il dimostrativo precede anche il nome perch questo si spiega in termini di processazione del linguaggio19Quali sono gli elementi 'universali' nelle lingue del mondo?Approccio formalistaUniversale linguistico: un insieme di principi, regole e condizioni che rappresentano delle propriet di tutte le lingue umaneGrammatica Universale: un insieme di propriet che tutte le lingue hanno in comune i meccanismi che rendono possi-bile lacquisizione del linguaggio lo stato iniziale della mente di un parlante che apprenda la proprialingua, che comprende le propriet condivise da tutte le lingue Approccio funzionalista:Universale linguistico: una propriet caratteristica di tutte le lingue, verificata mediante la comparazione interlinguistica. Universali assoluti: tutte le lingue del mondo si comportano allo stesso modo in relazione ad un singolo parametro Universali implicazionali: tutte le lingue del mondo si comportano allo stesso modo in relazione alla combinazione di due o piu parametri: se una lingua presenta una determi-nata caratteristica, allora ne presenta anche altre. 20Universali e variazione interlinguisticaNell'approccio funzionalista, gli universali linguistici descrivono o modelli di uniformit (universali assoluti), o modelli universali di variazione ordinata (universali implicazionali) la natura universale di un determinato fenomeno viene stabilita sulla base del fatto che il fenomeno presente in un campione statisticamen-te rappresentativo di lingue gli universali tipologici sono quindi generalizzazioni stabilite sulla base di ricerche empiriche, e la teoria non implica che essi abbiano realt psicologica i fenomeni universali descritti dagli universali tipologici necessitano di una spiegazione, e sono normalmente ricondotti a principi di corrispondenza tra la forma degli elementi linguistici e il significato e le circostanze duso di tali elementi (motivazioni funzionali) tali principi di corrispondenza hanno realt psicologica, e determinano la gestione della lingua da parte dei parlanti21Alcuni riferimenti bibliografici

Cristofaro, S. and P. Ramat (Eds.) (1999). Introduzione alla tipologia linguistica. Roma: Carocci.

Croft, W. (2003). Typology and universals. Second edition. Cambridge: Cambridge University Press.

Moro, Andrea (2006) I confini di Babele. Milano: Longanesi.