Como, 1 febbraio 2006€¦ · il provvedimento regionale spo-sta il termine a met del mese...

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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 23 – 29 marzo 2020

Transcript of Como, 1 febbraio 2006€¦ · il provvedimento regionale spo-sta il termine a met del mese...

  • ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

    RASSEGNA STAMPA

    23 – 29 marzo 2020

  • 43LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MARZO 2020

    Cantù

    CANTÙ

    SILVIA CATTANEO

    La primavera è arriva-ta e il meteo sarebbe stato idealeper rimettere in sesto le strade cittadine. Ma oggi le priorità so-no ben altre, ovvero la salute pubblica, con l’emergenza coro-navirus in atto, quindi i lavori so-no posticipati a data ancora da destinarsi. L’unica certezza, che verranno eseguiti, non appena sarà possibile farlo.

    Il presidente della RegioneAttilio Fontana ha deciso il fer-mo delle attività nei cantieri, provvedimento che produce ef-fetto fino al 15 aprile. Il che signi-fica bloccare le opere attual-mente in corso e non poter par-tire con quella per cui era previ-sto l’avvio a breve. Il primo lotto di asfaltature in città avrebbe

    Cantù. Lo stop è stato imposto dalla Regione. il primo lotto da mezzo milione doveva partire il 16Nella lista via Cavallotti, Monte Grappa, Sempione, General Cantore, Montanara, Adige e Cavour

    dovuto prendere il via una setti-mana fa. Quattordici strade già individuate, per mezzo milione di spesa, risorse stanziate nel bi-lancio 2019. Ma le restrizioni e lacautela imposte per fronteggia-re il diffondersi del contagio del Covid-19 e la necessità di garan-tire condizioni di lavoro sicure avevano congelato il cantiere.

    Cattaneo: «Si farà appena si può»

    L’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo aveva sen-tito le aziende che dovevano in-tervenire, le quali avevano con-fermato che fino al 29 marzo erano in sospensione dell’attivi-tà.

    L’intenzione era quindi ag-giornarsi dopo questa data. Ora il provvedimento regionale spo-sta il termine a metà del mese

    prossimo: «Non ho ancora avu-to comunicazione dalle imprese– spiega Cattaneo – ma fino al 15aprile tutti i lavori sono sospesi, anche quelli attualmente in cor-so. Abbiamo solo qualche giornoper mettere i cantieri in sicurez-za. C’erano diversi interventi in atto e altri pronti a venire avvia-ti, ma è chiaro che oggi le prioritàsono altre, a partire dalla sicu-rezza dei lavoratori. Sono opere che comunque si faranno, solo

    n Già approvato il progetto esecutivodel secondo lottoche adesso vain gara d’appalto

    Piazza GaribaldiStando all’agenda dell’ammini-

    strazione, in maggio si vorrebbe

    aprire anche il cantiere per inter-

    venire sulla parte pedonale di

    piazza Garibaldi, 2mila metri qua-

    drati di lastroni dell’Adamello. Per

    ora gli uffici sono in fase di proget-

    tazione dell’intervento, per una

    spesa da circa 70mila euro. Dopo

    gli innumerevoli interventi sulla

    parte carrabile si prevede la siste-

    mazione dell’area pedonale, con il

    lavaggio delle lastre con prodotti

    specifici, con lance ad alta pres-

    sione che potranno togliere i se-

    gni del tempo. E poi verranno ri-

    fatti tutti i giunti e tutte le fughe e

    sistemate anche le sedute in mar-

    mo, che mostrano i segni dell’età.

    Già durante l’inverno si era inter-

    venuti su qualche lastra, ma sta-

    volta si tratterà di un progetto or-

    ganico.

    Via Cesare CattaneoContinua il progetto avviato nel

    precedente mandato per interve-

    nire sui ponti cittadini che ha indi-

    viduato le priorità, per 600mila

    euro di lavori. Il primo che aveva

    richiesto di intervenire era stato

    quello di via Gandhi, gravemente

    danneggiato dal maltempo e rico-

    struito con un cantiere che ha ri-

    chiesto due anni. Ora, entro la fine

    del mese lavori avrebbero dovuto

    prendere il via i lavori in Cesare

    Cattaneo, dove si era avuto il cedi-

    mento di una spalla. Ma anche in

    questo caso, ogni previsione è ri-

    mandata a dopo il 15 aprile. In

    estate invece, tra la fine di luglio e

    l’inizio di agosto toccherà al ponte

    di corso Unità d’Italia, che scaval-

    ca via Risorgimento, dove l’anno

    scorso si è avuto il distacco di alcu-

    ni calcinacci. Si lavorerà nel pieno

    dell’estate, per limitare il disagio

    dell’interruzione di corso Unità

    d’Italia. S. CAT.

    più avanti, non appena sarà pos-sibile».

    Già da una settimana è attival’ordinanza che prevede che nel-le strade interessate dai lavori sia in vigore il divieto di transito e di sosta con rimozione forzata dalle 8 alle 18.

    Lotto I e II: l’elenco delle vie

    Le strade interessate dal primo lotto di lavori, per mezzo milio-ne d’importo, sono via Cavallot-ti, via Monte Grappa, via Sem-pione, via General Cantore, via Montanara, via Adige e via Ca-vour nel tratto da via Risorgi-mento a piazza Parini. E poi ci sono le strade dove si lavorerà innotturna, per non mandare in tilt il traffico, modalità speri-mentata con buoni risultati già la scorsa estate. Si tratta di via

    Canturio, via Andina, via Al Monte, via Carlo Cattaneo – nel tratto da via Fiammenghini alla rotatoria Largo Adua -, via An-drea Longhi, via San Giuseppe - da via Italia a via Sant’Elia e via Lombardia nel tratto da via Pie-monte a via Tiziano, la corsia in uscita da Cantù. Piazza Parini continua a lavorare, per predi-sporre le azioni da attuare in fu-turo e nei giorni scorsi è stato ap-provato il progetto esecutivo preparato dall’Ufficio Tecnico comunale per un secondo lotto del piano asfaltature, per mezzomilione di euro. Aperta quindi lagara per appaltare i lavori che prevedono di intervenire in via Cavour, via Selvaregina, via Pue-cher, via Aspromonte, via Car-ducci, via Monte Palanzone, via Negroni e via Longoni.

    Ecco come appare oggi via Cavour, una delle prime strade che asfalterà il Comune di Cantù

    Asfaltature, appalti per un milioneCantieri rinviati a dopo metà aprile

    Il punto

    Dai lastroniai pontiGli altri fronti

    Anche via Andina è ridotta male e rientra nel primo lotto di lavori

  • Cronache 5LA PROVINCIA GIOVEDÌ 26 MARZO 2020

    ImmobiliareNomismavede perditemiliardarie

    Una panoramica di Milano ANSA

    ROMA

    ■L' impatto economicoprovocato dal coronavirus sulsettore immobiliare può pro-vocare perdite quest'anno tra gli 11,8 e i 27,8 miliardi di euro. A lanciare l'allarme è l'Osser-vatorio sul mercato immobilia-re italiano di Nomisma chetraccia lo scenario del mercato prevedendo perdite di fattura-to tra i 9,2 e i 22,1 miliardi dieuro nel residenziale e tra i 2,6 e i 5,8 miliardi di euro di capi-tali investiti nel segmento cor-porate. Una prospettiva checambia drasticamente il qua-dro del settore sulla via della ripresa nel 2019, dopo moltianni di crisi. E che si era avvia-to di buon cammino anche nel2020: a dimostrarlo anche i da-ti sui mutui nel primo bime-stre dell'anno che hanno se-gnato un incremento del32,4%. Ora invece il mercato immobiliare dovrà fare i conticon due fattori: da un lato l'im-poverimento che scaturirà co-me effetto indotto dall'inattivi-tà involontaria per molti setto-ri dall'altro una nuova futura propensione delle famiglie che daranno priorità al risparmio per mettersi al riparo dalle dif-ficoltà. A breve termine L'ef-fetto di questa situazione «ine-dita e dalle conseguenze po-tenzialmente drammatiche»si verificherà sia sulla quantità delle vendite che sui prezzi,che per l'Osservatorio bologne-se per il mercato della casa po-trebbero scendere tra l'1,3% eil 4% nel biennio 2020-2021per poi risalire lievemente nel2022. Nomisma si muove sudue diverse ipotesi recessive: nel migliore dei casi per quan-to riguarda il segmento corpo-rate sono di 278 mila transa-zioni in meno nel prossimotriennio (di cui 48,4 mila nel 2020) e 9,4 miliardi di euro inmeno di capitali investiti (dicui 2,6 mld nel 2020); nel peg-giore il calo ammonterebbe a ben 587 mila unità (di cui 118,8 mila nel 2020) e 18,3 miliardidi euro di capitali investiti (dicui 5,8 mld nel 2020). Per il settore residenziale, Nomisma prevede nei prossimi anni unaperdita tra i 54,5 e i 113 miliar-di di Euro di fatturato (nel2020 è compresa tra i 9,2 e i22,1 miliardi di euro). A preoc-cupare ulteriormente infine èil capitolo che riguarda la «lo-comotiva Milano» con i grandi investimenti, un affare da 12,3miliardi nel 2019.

    Effetto virus

    L’impatto economico legato

    all’epidemia può provocare

    conseguenze negative

    sull’intero settore dell’edilizia

  • 14LA PROVINCIA

    VENERDÌ 27 MARZO 2020

    Coronavirus Le imprese e il lavoro

    GUIDO LOMBARDI

    Sono già 469 le do-mande presentate dalle impreseartigiane comasche per lo speci-fico ammortizzatore sociale de-dicato all’emergenza Covid-19, attraverso il Fondo di solidarie-tà bilaterale dell’artigianato (Fsba). I lavoratori coinvolti sul nostro territorio sono 2.053.

    In tutta la regione Lombardiale richieste sono state quasi 6mila per oltre 24mila dipen-denti.

    Questa procedura è stata resapossibile grazie all’accordo fir-mato all’inizio dell’emergenza, lo scorso 26 febbraio, dalle orga-nizzazioni artigiane e dal sinda-cato e garantisce un intervento di integrazione salariale di ventisettimane connesso alla so-spensione dell’attività a causa dell’epidemia in corso. Per i di-pendenti è previsto un assegno mensile pari all’80% della retri-buzione lorda.

    La Lombardia, nonostantesia il territorio più colpito dal vi-rus Covid-19 ed anche quello con il maggior numero di impre-se artigiane, è seconda all’Emi-

    Fondi a sostegnodegli artigiani469 le domandeAmmortizzatori. Effetto dello stop forzato delle attivitàConfartigianato: «Quando possibile si è ricorsi alle ferie»

    n Alberto Caramel«4 associati su 10si sono rivoltiai nostri uffici negli ultimi giorni»

    L’operatore di un corriere

    durante le consegne

    in centro a Como

    lia-Romagna per quanto riguar-da il numero di domande pre-sentate. Sul territorio emiliano sono state infatti presentate più di 8mila richieste per oltre 30mila addetti.

    «Questi numeri – commentaAlberto Caramel, segretario ge-nerale di Confartigianato Como– vanno letti con attenzione: sul nostro territorio in-fatti le cifre sono piùbasse perché gli arti-giani comaschi han-no scelto, quando era possibile, di uti-lizzare le ferie arre-trate per coprire questi giorni di inat-tività. Questo è statofatto – prosegue Ca-ramel – per consen-tire ai lavoratori di conservare la piena retribuzione». Secondo il segre-tario dell’organizzazione coma-sca, ben prima dell’ultimo de-creto del presidente del Consi-glio, il 70% degli artigiani del ter-ritorio aveva già fermato la pro-pria attività ed effettuato il ri-corso alle ferie oppure «all’am-mortizzatore sociale reso possi-bile grazie all’importanza della bilateralità nell’artigianato».

    Evidentemente, più lo stopsarà prolungato, più arriveran-no domande per il ricorso al fon-do. «Stiamo fornendo piena as-sistenza alle nostre imprese – continua Caramel – continuan-do a lavorare da remoto per ga-

    rantire il necessario servizio a chi si trova in grande difficoltà a causa di questa situazione: circa il 40% dei nostri associati si è giàrivolto ai nostri uffici negli ulti-mi giorni».

    Il segretario generale mani-festa tuttavia grande timore per le prossime settimane. «Le no-stre imprese – spiega – non han-

    no più entrate men-tre continuano adavere alcuni costifissi, a partire daquelle che hannoscelto le ferie per idipendenti inveceche gli ammortizza-tori sociali: questasituazione si puòreggere per un peri-odo limitato, ma ol-tre c’è il serio rischioche molte aziende

    non riaprano più. Il fondo di so-lidarietà bilaterale – continua Caramel – salva i dipendenti, maagli artigiani, i veri anticorpi del-la nostra economia, non posso-no bastare i 600 euro del gover-no». Confartigianato Como evi-denzia, in particolare, il grande problema della mancanza di li-quidità: «Abbiamo stretto alcu-ni accordi con istituti di credito del territorio – conclude il segre-tario generale –: si tratta di passiavanti importanti ma, se non ci sarà un forte sostegno da parte dello Stato centrale, molte im-prese non ripartiranno quando tutto questo sarà finito».

    Alberto Caramel

    CONFARTIGIANATO

  • 17LA PROVINCIA

    VENERDÌ 27 MARZO 2020

    voluto offrire anche un segnale di compattezza nell’attenzione alle strutture sanitarie che tantosi prodigano per i malati e sono messe a dura prova: «Le Casse Edili, proprio per il loro ruolo di mutualità ed assistenza, rappre-sentano lo strumento ideale per portare il contributo del settore delle costruzioni alla lotta al co-ronavirus e per dare un forte se-gnale di unità e coesione sociale.Insieme ce la faremo».

    In effetti, questo organismoda 90 anni è in prima fila nel ter-ritorio per assicurare ai lavora-tori una parte importante del trattamento economico legato al contratto di lavoro e assicura-re sussidi e prestazioni integra-tive sul piano previdenziale co-me pure assistenziale. Ma è an-che a fianco delle imprese nel lo-ro percorso quotidiano tra le in-combenze.M. Lua.

    dell’edilizia. E quindi appunto tramite le Casse Edili, «da sem-pre in prima linea nel fornire as-sistenza e supporto ai propri iscritti»: tutte e quattro contanopiù di 18mila lavoratori e 40milaimprese. In ogni territorio, si da-rà una risposta precisa all’impe-gno di una struttura sul posto. Inparticolare nelle nostre tre pro-vince il sostegno andrà alla Pro-tezione civile locale per Como, alla Onlus NonLasciamoIndie-troNessuno e dunque all’ospe-dale Manzoni per Lecco, alla Fondazione proValtellina Onlus di Sondrio per l’ospedale di Sondalo. In questo mondo le associazioni che rappresentano le aziende e i sindacati, hanno

    Lecco, Sondrio e Varese, Cna Como e Lecco, nonché Varese, Feneal – Uil Alta Lombardia, Fi-lca – Cisl dei Laghi, Filca – Cisl Sondrio, Fillea - Cgil Como, Lec-co, Sondrio e Varese. Insieme – spiega un documento firmato dalle presidenze delle Casse Edili di Como e Lecco, di Son-drio e di Varese - vista l’emer-genza sanitaria causata dal coro-navirus, che ha colpito tutta l’Italia e, in particolare, la Lom-bardia, hanno «ritenuto di so-stenere la cittadinanza fornen-do il proprio doveroso contribu-to attraverso la donazione di un importo di 80mila euro».

    Una donazione che avverràattraverso il sistema bilaterale

    SolidarietàLe somme saranno divise

    tra la Protezione civile di Como

    l’ospedale Manzoni di Lecco

    e pro Valtellina onlus

    L’edilizia unisce le for-ze a favore della sanità dei suoi territori. In questo momento così drammatico, imprese e la-voratori scendono in campo in-sieme, dando un segnale forte attraverso le Casse Edili.

    A mobilitarsi sono le parti so-ciali del settore a Como, Lecco, Sondrio e Varese. Un fitto elen-co, composto da Ance Como, Lecco-Sondrio e Varese, Con-fartigianato Imprese Como,

    Il grande cuore della Cassa EdiliOttantamila euro per il territorio

    Coronavirus Le imprese e il lavoro

  • 23LA PROVINCIA DOMENICA 29 MARZO 2020

    LUCA MENEGHEL

    Cinquecentomila eu-ro raccolti fra bonifici e micro-pagamenti online. Ma anche tanti materiali sanitari - ma-scherine, tute, guanti - offerti dal territorio e portati in via Fa-tebenefratelli dai volontari del-la Protezione Civile Erba La-ghi. L’appello dell’ospedale di Erba, rilanciato quotidiana-mente da “La Provincia”, ha colpito nel segno: la corsa per aiutare medici e infermieri nonsi ferma e coinvolge tanto le grandi aziende quanto le asso-ciazioni e i singoli cittadini.

    «Fino ad ora - fa sapereFrancesco Stellini della Pro-vincia Lombardo-Veneta del

    Proteggiamo chi ci proteggeUna delle emergenza più serie all’interno dei nostri ospedali è la carenza di presidi di autoprotezione per medici, infermieri, operatori socio-sanitari. Questo mette a rischio la salute del personale ospedaliero chiamato a difenderci dal virus

    Per le aziende che avessero ri-

    convertito la produzione per

    realizzare presidi di autoprote-

    zione, un decreto legge ha con-

    sentito di fare ricorso anche a

    mascherine prive del marchio

    CE previa valutazione da parte

    dell’Istituto Superiore di Sanità.

    A tale scopo all’interno dell’Isti-

    tuto Superiore di Sanità è stato

    creato il “Gruppo di lavoro di-

    spositivi medici COVID-19” in-

    caricato di effettuare una valu-

    tazione per l’utilizzo in deroga,

    limitatamente a questo periodo

    di emergenza, di maschere fac-

    ciali ad uso medico anche prive

    del marchio CE. Per la presenta-

    zione delle Istanze inviare una

    PEC a mascherinecovid-19@

    pec.iss.it. Per richieste di infor-

    mazioni inviare una mail a ma-

    [email protected].

    (ulteriori info www.iss.it/pro-

    cedure-per-richiesta-produzio-

    ne-mascherine)

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    ALTRO MATERIALE UTILE

    L’appello è rivolto a tutte le aziende che producono materiale di questo tipo, che hanno in magazzino scorte di materiale di questo tipo, che stanno valutando di riconvertire la produzione per realizzare materialedi questo tipo

    Guanti in nitrile

    A chi donare

    Ospedale Sant’Anna rif. Dr. Matteo Ferlin [email protected]

    Ospedale Valduce rif. Dr. Giovanni Borindirettore della farmacia: 031 324193

    Ospedale Fatebenefratelli di Erbarif. Dr. Francesco Stellini [email protected]

    Ospedale Villa Aprica rif. Dr. Pasquale Farinadir. sanitario [email protected]

    Altri ospedali del territorio che volessero essere inseriti

    nell’elenco possono farlo contattando il nostro quotidiano

    Coronavirus Le iniziative di solidarietà

    Fatebenefratelli, quante donazioniLa campagna. Anche dall’ospedale di Erba arrivano riscontri di generosità dopo l’appello lanciato dal giornale

    Dai Lions fornitura di 180 tute antivirus. Il responsabile della struttura: «Migliaia di persone ci stanno aiutando»

    Fatebenefratelli - abbiamo rac-colto 500mila euro di donazio-ni per l’ospedale Sacra Famigliadi Erba, sia attraverso la piatta-forma GoFundMe.com sia at-traverso il conto corrente dedi-cato (gli estremi si trovano sul sito www.fatebenefratelli.it). Ringraziamo le oltre duemila persone che fino a questo mo-mento hanno fatto sentire la lo-ro vicinanza finanziando il re-parto Covid-19, che conta at-tualmente 69 ricoverati».

    Centinaia di donatori

    Tra tante offerte, ci sono grandidonatori che meritano una menzione speciale. «Si sono di-stinte in particolare la Fonda-

    zione provinciale della comu-nità comasca, l’Associazione nazionale costruttori edili, la BCC Brianza e Laghi di Alzate Brianza, la Holcim Italia, l’azienda Ipae progarden, Li-ons Bellagio e U.N.C.Z.A. Peni-sola lariana».

    I fondi sono già stati in partedestinati all’acquisto di appa-recchiature elettromedicali per l’area Covid-19 e al poten-ziamento di gas medicali, rea-lizzato a tempo record: l’ospe-dale, del resto, non si era mai trovato a fronteggiare una si-mile richiesta di ossigeno in contemporanea.

    «Al momento - continuaStellini - restano purtroppo

    difficili da reperire le masche-rine, così come non è facile tro-vare personale infermieristico e operatori socio-sanitari per i quali abbiamo già aperto una selezione. Per donazioni di ma-teriali e per candidature invito tutti a scrivere all’indirizzo mail [email protected]».

    Tute, mascherine e protezioni

    Le risposte, in ogni caso, sono arrivate anche sul fronte dei materiali sanitari. Diversi cit-tadini e associazioni si sono fat-ti avanti, i presidi sanitari sonostati ritirati a domicilio dai vo-lontari della Protezione Civile Erba-Laghi e portati diretta-

    mente all’ospedale: si contano quattromila paia di guanti in nitrile e ottocento in lattice, 34tute, dieci paia di occhiali pro-tettivi, 40 mascherine FFP2 e 150 chirurgiche, oltre a due ma-schere da snorkeling converti-te in maschere respiratorie.

    In prima linea c’è anche il Li-ons Club Erba. Mercoledì il gruppo erbese ha consegnato direttamente al Fatebenefra-telli 180 tute idonee per la ge-stione del rischio biologico; al-tri materiali - guanti, mascheri-ne - erano state consegnate neigiorni precedenti. La ricerca continua, anche se trovare la materia prima diventa sempre più difficile.Personale all’ospedale di Erba

  • 36 ComoLA PROVINCIA

    DOMENICA 29 MARZO 2020

    FRANCESCA GUIDO

    Lutto nel comasco per la morte di Armando Minatta, presidente di Cna Como città. L’imprenditore, 71 anni, si è spento nella mattinata di ieri . Un uomo attivo, sempre dispo-nibile, impegnato su più fronti e vicino alla comunità. Un vuoto incolmabile per la moglie Enri-ca e il figlio Stefano, sempre al suo fianco nella vita familiare e in quella professionale.

    Amante della sua città

    La notizia della sua morte ha scosso non solo la città, ma tuttala provincia, visto che era una persona benvoluta da tutti. Ol-tre all’attività di imprenditore nella sua azienda di prodotti chi-mici, Minatta nel corso degli an-ni aveva ottenuto numerosi in-carichi in diverse realtà come la Camera di Commercio, Univer-como, Comodepur e Confarti-gianato, fino alla nomina in Cna Como Città.

    Il presidente di Cna del Larioe della Brianza Enrico Benati, il segretario generale, Ivano Brambilla, il direttore di Cna Servizi, Davide Grassi, la presi-denza di Cna del Lario e della Brianza, il direttivo e tutti i colla-boratori, costernati per questa triste notizia, sono vicini alla fa-miglia. «Imprenditore instan-cabile, da sempre impegnato nelmondo dell’associazionismo - dicono - era innamorato della sua città che conosceva in modoapprofondito e per la quale ipo-tizzava un futuro importante. Da sempre si interessava delle vicende politiche del Comune diComo e si era messo al servizio dei colleghi imprenditori colla-borando come dirigente nella nostra associazione». Benati ag-

    Armando Minatta, 71 anni davanti alla sua azienda di prodotti chimici

    Lutto. Presidente di Cna Como città, alpino e da anni attivo in politica

    Il fratello: «Era sempre positivo». I suoi colleghi: «Serio e lungimirante»

    giunge: «Ricordiamo Armando come una persona autentica, cordiale, sempre disponibile e diuna grande cultura, un uomo con cui abbiamo lavorato spalla a spalla, che difficilmente di-menticheremo, un imprendito-re serio e lungimirante». Anche per il segretario Brambilla un ri-cordo speciale: «Una persona dal fare concreto, intelligente e sempre in prima linea per la di-fesa degli interessi degli artigia-ni».

    Impegnato anche sul frontedella politica era stato nel coor-dinamento di Fratelli d’Italia. «Era un grande amico – lo ricor-da l’assessore Marco Butti – aveva una disponibilità fuori dalcomune, era un uomo di altri tempi. La città perde una perso-na che si è sempre spesa per il be-ne della comunità e dei suoi iscritti». L’imprenditore era

    molto presente anche in ambitolocale a Maslianico, dove risie-deva con la famiglia. Minatta è stato consigliere comunale, ma anche membro della Pro Loco e del gruppo Alpini.

    Il sindaco di Maslianico

    «È sempre stato attivo in paese –lo ricorda il sindaco di Masliani-co, Tiziano Citterio – amava gi-rare per le frazioni e segnalare alMunicipio tutte le situazioni che riteneva di degrado o le mancate manutenzioni. I nostrifigli sono stati compagni di scuo-la ed eravamo vicini di casa, una perdita che mi rattrista molto e che colpisce l’intera comunità». L’ultimo saluto al momento saràin forma privata per le disposi-zioni del Governo legate al-l’emergenza sanitaria, ma Citte-rio spera di poter dedicare pre-sto un ricordo pubblico al con-

    cittadino. Una persona carisma-tica che lascia un vuoto incolma-bile nella sua famiglia, con tutta la comunità che si stringe al do-lore della moglie Enrica, per tut-ti Chicca e del figlio Stefano, al quale ha trasmesso un forte spi-rito di comunità e di attenzione al prossimo, così come l’impor-tanza del volontariato. Una fa-miglia molto unita, con un forte legame anche con i fratelli Ma-rio ed Ennio. «Era una persona sempre gioviale e positiva – rac-conta il fratello Mario Minatta,presidente dell’associazione “Carlo Mira” di Cernobbio – amava le passeggiate, andare a piedi in Bisbino».

    Anche il gruppo Alpini di Ma-slianico ha voluto lasciare un sa-luto sulla pagina Facebook del-l’associazione: «L’Alpino Ar-mando Minatta è andato avan-ti».

    Addio ad Armando MinattaImprenditore con il sorriso