MET# La Filosofia Blaugrana

13
INTRODUZIONE Q Per riuscire a comprendere a fondo la filosofia di gioco del Barcellona non basta seguire gli allenamenti della prima squadra, ma è necessa- rio provare a capire, valutare ed approfondire ogni singolo aspetto, a partire dai più pic- coli. Spesso anche un sem- plice torello è funzionale a tutto il resto del programma e in una semplice esercitazio- ne di possesso palla si trova- no contenuti e obiettivi tra- sversali che riguardano la tec- nica, la tattica individuale e l’organizzazione collettiva, sia in fase offensiva che in quella di- fensiva. Tutto questo per riuscire a far sì che la squadra sia padrona del gioco e capace di difende- re avanzando e aggredendo istantaneamente l’avver- sario e di offendere muovendo la palla a 360° da destra a sinistra, avanti e indietro prima di trovare l’acuto vincente. Ringraziamo la so- cietà catalana, i responsabili del settore giovanile e tutti gli allenatori, da Pep Guardiola a Fuentes (istruttore degli under 8), per la gentilezza e la disponibilità dimostrata, che ci ha permesso non solo di osservare, ma di vivere per una setti- mana, la filosofia di gioco della squadra campione del mondo. Un ringraziamento particolare va inoltre a Tito Vilanova (allenatore in seconda) ed Albert Benejos (responsabile del settore giovani- le) per il tempo e l’attenzione che ci hanno prestato. In questo articolo andiamo a tracciare il lavoro svolto dalla prima squadra nella setti- mana che va dal 1° al 7 febbraio. Nel prossimo numero approfondiremo invece il lavoro che viene effet- tuato nella “can- tera” più impor- tante del mondo. allenatore sul campo 6 allenatore l’ Barcellona:la filosofia blaugrana di Maurizio Viscidi, Massimo Lucchesi e Alessandro Pane La nostra visita alla squadra campione del mondo che attacca arretrando e difende avanzando

description

Metodi di insegnamento calcistico

Transcript of MET# La Filosofia Blaugrana

Page 1: MET# La Filosofia Blaugrana

INTRODUZIONE

Q Per riuscire a comprendere a fondo lafilosofia di gioco del Barcellona nonbasta seguire gli allenamenti

della prima squadra, ma è necessa-rio provare a capire, valutare edapprofondire ogni singoloaspetto, a partire dai più pic-coli. Spesso anche un sem-plice torello è funzionale atutto il resto del programmae in una semplice esercitazio-ne di possesso palla si trova-no contenuti e obiettivi tra-sversali che riguardano la tec-nica, la tattica individuale el’organizzazione collettiva, siain fase offensiva che in quella di-fensiva. Tutto questo per riuscire afar sì che la squadra sia padronadel gioco e capace di difende-re avanzando e aggredendoistantaneamente l’avver-sario e di offenderemuovendo la palla a360° da destra a sinistra,avanti e indietro prima

di trovare l’acuto vincente. Ringraziamo la so-cietà catalana, i responsabili del settore giovanilee tutti gli allenatori, da Pep Guardiola a Fuentes(istruttore degli under 8), per la gentilezza e ladisponibilità dimostrata, che ci ha permesso non

solo di osservare, ma di vivere per una setti-mana, la filosofia di gioco della squadra

campione del mondo.Un ringraziamento particolare vainoltre a Tito Vilanova (allenatore

in seconda) ed Albert Benejos(responsabile del settore giovani-le) per il tempo e l’attenzione checi hanno prestato.

In questo articolo andiamo atracciare il lavoro svolto dalla

prima squadra nella setti-mana che va dal 1° al

7 febbraio. Nelprossimo numeroapprofondiremoinvece il lavoroche viene effet-tuato nella “can-tera” più impor-tante del mondo.

allenatore sul campo

6

allen

ator

el’

Barcellona:la filosofia blaugranadi Maurizio Viscidi, Massimo Lucchesi e Alessandro Pane

La nostra visita alla squadracampione del mondoche attacca arretrando

e difende avanzando

Page 2: MET# La Filosofia Blaugrana

Il Barcellona è reduce dal successo per 1-0 ot-tenuto sul campo dello Sporting Gijon sabato 30gennaio. Guardiola ha concesso ai giocatori duegiorni di riposo e la settimana lavorativa, in pre-parazione del match con il Getafe di sabato 6febbraio, inizia quindi martedì 2 con un allena-mento a porte aperte svolto sul terreno di Pala-frugell (tranquilla cittadina sulla Costa Brava aun centinaio di chilometri da Barcellona). L’alle-namento ha, tra le altre cose, l’obiettivo di cele-brare il centenario della storica società locale,tant’è che i giocatori del Barça prima di iniziarela sessione si prestano per una serie di foto com-memorative sul prato del Josep Pla Stadium.

Le stelle del Barça in posa coi giocatori del Palafrugell, storicasocietà calcistica catalana che onora il proprio centenarioospitando i blaugrana.

L’atmosfera ai bordi del campo è incredibile,con oltre quattromila tifosi locali che circondanoil rettangolo di gioco e incitano calorosamente i

propri beniamini. Proprio a causa della grandissi-ma partecipazione di pubblico, la viabilità intornoallo stadio è letteralmente impazzita e la sedutaanziché iniziare alle 11 come previsto è stata posti-cipata di quarantacinque minuti per le difficoltàche il pullman dei blaugrana ha avuto per rag-giungere lo stadio.

L’eccezionale concorso di pubblico per assistere all’allenamentodel Barcellona a Palafrugell testimonia l’immensa popolaritàdella squadra campione del mondo.

Spalti gremiti nel piccolo stadio di Palafrugell per assistere al-l’allenamento del Barcellona.

7

allenatore sul campoallenatore

l’LO STAFF TECNICO DEL BARCELLONA

Allenatore: Josep Guardiola

Allenatore in seconda: Tito Vilanova

Preparatore dei portieri: Juan Carlos Unzué

Preparatori atletici: Lorenzo Buenaventura, Paco Seirullo,Aureli Altimira, Francesc Cos

Osservatori e analisti tattici: Domènec Torrent, Carles Planchart,Jordi Roura

LA SETTIMANA DI ALLENAMENTO DEI BLAUGRANA

Martedì 2 febbraio 2010

Page 3: MET# La Filosofia Blaugrana

Ore 11.45 – inizio dell’allenamento

Il campo, prima dell’allenamento, è stato ba-gnato.

Il campo del Palafrugell viene bagnato prima dell’inizio del-l’allenamento del Barcellona.

L’allenamento inizia con riscaldamento a seccocon stretching e mobilizzazione libera. Segue unapartitella di 15' 7vs2 a un tocco su di uno spazioquadrato di metri 7x7 (due ripetizioni da 7' con1' di pausa).

Riscaldamento a secco con stretching e mobilizzazione libera.

Figura 1. Partitella 7vs2 a un tocco in un quadrato di 7 me-tri di lato.

Una fase della partitella 7 contro 2 in un quadrato di metri7x7.

15' Possesso-palla a tre colori 9vs6 su uno spaziodi metri 30x25

Sei giocatori disposti quattro ai lati e duedentro più tre jolly, a loro volta disposti due suilati lunghi e uno dentro, contro sei avversari.Tutti i giocatori sono comunque posti all’internodello spazio di gioco. Due tocchi. Pertanto ilpossesso sarà 9vs6, però internamente chi ha lapalla è in inferiorità 3vs6 (tre ripetizioni da 4'con 1' di pausa).

Figura 2. Possesso-palla 9vs6 a tre colori in un rettangolo dimetri 30x25.

Una fase dell’esercitazione di possesso-palla 9 contro 6 sulcampo di Palafrugell.

8

allenatore sul campoall

enat

ore

l’

Page 4: MET# La Filosofia Blaugrana

15' Partita 7vs7 più jolly su uno spazio di metri50x55

Tocco libero. Quando la palla esce si riprendesempre dal portiere. Vale il fuorigioco.

Figura 3. Partitella 7vs7 con jolly su un rettangolo di metri50x55.

Una fase della partitella 7 contro 7 con jolly.

Ore 12.43 – Termine dell’allenamento

9

allenatore sul campoallenatore

l’

Mercoledì 3 febbraio 2010

La seduta di mercoledì si svolge, come di con-sueto, presso la Ciutat Esportiva Joan Gamper.

Ore 11.06 – Inizio dell’allenamento

L’allenamento inizia col riscaldamento constretching, andature, slanci degli arti inferiori edesercizi di mobilità, in forma libera. Segue torello8vs2 su uno spazio quadrato di metri 7x7 (20')

La città del Barça

L’ingresso della Ciutat Esportiva Joan Gamper, l’attrezzatissimo centro dove il Barcellona svolge la preparazione atletica etecnico-tattica.

Il complesso della Ciutat Esportiva JoanGamper, inaugurato nel 2006, conta la pre-senza di impianti sportivi, palestre ed uffici.

Nei dettagli, la Ciutat Esportiva del Barça di-spone di nove campi da calcio suddivisi incinque aree:

Page 5: MET# La Filosofia Blaugrana

10

allenatore sul campoall

enat

ore

l’

• campo a 11 (105x68 metri) in erba naturale piùtribuna con una capacità di 1400 persone circa

• campo a 11 (105x65 metri) in erba naturale piùtribuna con una capacità di 400 persone circa

• campo a 11 (105x65 metri) in erba naturale• campo a 11 (105x65 metri) in erba naturale• campo a 11 (105x65 metri) con erba artificiale• campo a 7 (55x38 metri) con erba artificiale

• campo a 11 (105x68 metri) con erba naturalepiù tribuna con capacità di circa 1750 persone

• campo a 11 (105x65 metri) con erba artifi-ciale, che può anche essere trasformato in uncampo di rugby di metri 107x65: tribuna conuna capacità di 950 persone circa

• campo a 11 (105x65 metri) con erba artifi-ciale

• Area per la preparazione dei portieri.Il Padiglione Multisport ha al piano superioretre aree per l’allenamento del basket, che pos-sono essere utilizzate anche per pallamano gio-vanile e squadre di futsal. Le tribune hanno ca-pienza per 470 spettatori. Il piano inferiore ha iseguenti servizi: • cinque spogliatoi e cinque uffici; spogliatoi

per gli allenatori e gli arbitri• ufficio per medici e personale medico• studio.

Oltre agli impianti sportivi, il centro JoanGamper dispone di diverse aree verdi, spoglia-toi, uffici, sale mediche, palestre ecc. In parti-colare, all’interno della struttura si trovano re-ception, sala-stampa, uffici e una sala riunioni,cucina e sala da pranzo, spogliatoi per due arbi-tri, allenatori e visitatori, uno spogliatoio per ilcalcio professionistico con palestra e zona-ac-qua. Il parcheggio sotterraneo dispone di 64posti-macchina per l’utilizzo da parte del per-sonale del club e la struttura organizzativa. Vi è infine un altro padiglione adibito a spo-gliatoio per il settore giovanile che conta:

• otto spogliatoi peril settore giovanile

• quattro spogliatoiper gli allenatori egli arbitri.

La rampa d’ingresso alla modernissima Ciutat EsportivaJoan Gamper.

Una delle tribune di cui sono dotati i campi di calcio dellaCiutat Esportiva del Barcellona.

Il modernissimo centro sportivo blaugrana dispone di novecampi di calcio di varie misure con copertura naturale esintetica.

Page 6: MET# La Filosofia Blaugrana

L’allenamento del mercoledì, dopo il riscaldamento, prevedeun torello 8 contro 2.

5' Passaggi a coppie in forma libera

Figura 4. Passaggi a coppie in forma libera.

15' Gioco-ombra 9vs0

L’obiettivo del lavoro è di sviluppare delle azionidi attacco con tempi di gioco corretti impegnandoi giocatori mediante un lavoro fisico specifico perruolo prima e/o dopo aver giocato la palla.

In questo esercizio l’azione parte dai difensoricentrali e non è presente il centrocampista centrale.

La sequenza dei passaggi è la seguente: il di-fensore centrale gira la palla a favore del compa-gno di reparto che la porta in avanti e verticaliz-za per l’ala.

L’ala, dopo un contromovimento a ricevere, simuove verso la palla e gioca sull’interno che sipropone a sostegno.

L’azione si conclude con l’interno che innescail terzino che effettua il cross per centravanti edinterno opposto.

Sul campo, nella zona occupata da ogni gio-catore sono presenti sagome, cerchi, ostacoli, pa-

letti che sono funzionali ad allenare i singoli, infunzione delle richieste specifiche (sia tecnicheche atletiche) del ruolo.

Nelle due foto successive sono visualizzabili icircuiti specifici del difensore centrale e dellamezzala.

Figura 5. Gioco-ombra 9vs0. Nella zona occupata da ognigiocatore sono disposti sagome, cerchi, ostacoli e paletti per al-lenare i singoli in funzione del ruolo.

Il circuito predisposto per il difensore centrale nel lavoro digioco-ombra.

Il circuito predisposto per la mezzala nel gioco-ombra.11

allenatore sul campoallenatore

l’

Page 7: MET# La Filosofia Blaugrana

Lavoro specifico per ruolo:

• difensore centrale: dopo aver effettuato il lan-cio il difensore va ad anticipare la sagoma di te-sta, ritorna indietro verso il paletto, va ad antici-pare la sagoma posta a sinistra con un interventodi piede e corre a difesa della porta rappresentatadai due paletti.

• difensore laterale: dopo aver verticalizzato ef-fettua tre balzi e va al cross. Il rientro è in corsalenta e si conclude con il salto dell’ostacolo eduno scatto di 5 metri.

• mezzala: partenza di fianco all’ostacolo, scat-to verso il paletto, cambio di direzione con dop-pio balzo e uscita per ricevere lo scarico dall’ala, aseguire l’interno si sposta di fronte all’ostacolo, losalta ed effettua uno scatto di 5 metri.

• ala: doppio balzo e, dopo contromovimen-to, scatto verso il paletto per ricevere la vertica-lizzazione.

• centravanti: salto dell’ostacolo e slalom tra lesagome per ricevere il cross e finalizzare.

6' Gioco-ombra 7vs0

Figura 6. Gioco-ombra 7vs0. Anche in questo caso nella zonadi ciascun giocatore vi sono oggetti utili per allenare i singoliin funzione del ruolo.

In questo ulteriore esercizio non sono presenti idifensori laterali e l’azione si sviluppa nel se-guente modo: passaggio del difensore centrale alcompagno di reparto che riceve, guida per qual-che metro ed innesca il centravanti che si apre

sul lato debole. A sostegno del centravanti si pro-pone l’interno che riceve e manda l’ala al cross.L’azione si conclude con il tiro del centravanti odella mezzala opposta che si è inserita in area.

Lavoro specifico per ruolo:

• difensore centrale: dopo aver effettuato il lan-cio il difensore va ad anticipare la sagoma di te-sta, ritorna indietro verso il paletto, va ad antici-pare la sagoma posta a sinistra con un interventodi piede e corre a difesa della porta.

• centravanti: effettua un movimento a pen-dolo di apertura verso il lato debole, scarica sullamezzala e di scatto va a chiudere sul primo palopassando dietro alla sagoma.

• mezzala: effettua un movimento incontro,sfila di fronte alla sagoma e vedendo la verticaliz-zazione per il centravanti si gira, oltrepassando lasagoma, e riceve lo scarico del centravanti primadi innescare l’ala.

• ala: doppio balzo e scatto in profondità consusseguente cross all’interno dell’area di rigore.

Minipartita a tre squadre 6vs6 con i portieri

Figura 7. Minipartita 6vs6 a tre squadre.

Il campo misura metri 45x45 e mentre due squa-dre si affrontano la terza riposa. La squadra che fagoal rimane in campo mentre quella che ha subitoesce e subentra la squadra precedentemente a bor-docampo. Tocco libero, non c’è fuorigioco.

Ore 12.35 – Termine dell’allenamento12

allenatore sul campoall

enat

ore

l’

Page 8: MET# La Filosofia Blaugrana

Ore 11.03 – Inizio dell’allenamento

L’allenamento ha inizio col riscaldamento constretching, andature, slanci degli arti inferiori edesercizi di mobilità in forma libera.

Giocatori e tecnici all’inizio dell’allenamento del giovedì.

13' Torello 8vs2 su uno spazio quadrato di me-tri 7x7. Esercitazione di forza

10' Forza specifica sviluppata attraverso quattrostazioni (vedi foto sopra)

15' Possesso-palla e cambio di gioco

Figura 8. Esercitazione di possesso-palla e cambio di gioco sutre spazi.

L’esercitazione prevede l’utilizzo di tre spazicome in figura 8. Nello spazio esterno, sei gioca-tori grigi sono impegnati a mantenere il possessodella palla e vengono attaccati da due avversarirossi. Obiettivo dei grigi è effettuare cinque pas-saggi per poi andare al cambio di gioco con unlancio aereo e cedere palla alla squadra bianca.Obiettivo dei rossi è riconquistare la palla in si-tuazione di inferiorità numerica. Se ciò avviene,l’allenatore gioca un nuovo pallone ai bianchi edue giocatori grigi si muovono in pressione conquattro che stazionano nello spazio centrale. Seviceversa i grigi, dopo aver effettuato cinque pas-

saggi, riescono a innescare i bianchi, sono duerossi che dal settore centrale si muovono (solo esoltanto quando la palla è pervenuta a un gioca-tore bianco) per invadere il quadrato dove si tro-va la sfera e pressare.

5' Situazione 3vs2

Su un campo di metri 40x40 si gioca una si-tuazione di tre contro due. Partono con la palla igiocatori in superiorità numerica. Se questi fannogoal, la rete vale un punto. Se viceversa perdono lapalla è subiscono un goal in situazione di superio-rità numerica, gli avversari conquistano due pun-ti. Dopo aver difeso, i giocatori in inferiorità nu-merica vengono raggiunti da un compagno persviluppare un nuovo attacco contro i due nuoviavversari che entrano nello spazio di gioco.

Figura 9. Situazione di 3vs2 su campo di metri 40x40.

Nella situazione 3 contro 2 i giocatori si alternano nella fasedi superiorità numerica.

15' Partita 10vs10 più jolly

In uno spazio come in figura 10 si gioca unapartita nella quale chi ha la palla gioca col jolly e

13

allenatore sul campoallenatore

l’Giovedì 4 febbraio 2010

Page 9: MET# La Filosofia Blaugrana

si schiera con il 4-3-3. Chi è senza palla, in fasedifensiva, gioca in inferiorità numerica col mo-dulo 4-2-3.

Figura 10. Partita 10vs10 con jolly in appoggio ai possessoridi palla.

Ore 12.15 – Termine dell’allenamento

L’allenamento del giovedì volge al termine. Non abbiamo as-sistito all’allenamento del venerdì, svoltosi per ovvi motivi aporte chiuse, dedicato ai movimenti su palla inattiva.

14

allenatore sul campoall

enat

ore

l’

Venerdì 5 febbraio 2010

Sabato 6 febbraio 2010 - Camp Nou

La seduta odierna è stata svolta a porte chiusee ovviamente non ci è stata concessa la visione. Il

tema principale che è stato sviluppato è relativoagli schemi offensivi e difensivi su palla inattiva.

Barcelona: Víctor Valdés, Maxwell, Piqué, Mili-to, Abidal, Touré (Marquez dal 13' st), Xavi, Kei-ta, Messi, Iniesta (Pedro dal 45' st), Ibrahimovic(Bosquets dal 7' st). Allenatore Pep Guardiola.

Getafe: J. Codina, Miguel Torres, Cata Díaz, Rafa,Mané (Del Moral dal 11' st), D. Boateng, D. Pare-jo (Casquero dal 19' st), P. Ríos, Miku (Kepa dal32' st), J. Albin, R. Soldato. Allenatore Míchel.

Barcellona – Getafe 2-1

Reti: Messi 6', Xavi 22' st, Soldato 47' st. - Espulsioni: Piqué 26' (B), Marquez 46' st (B)

Page 10: MET# La Filosofia Blaugrana

15

allenatore sul campoallenatore

l’

A tu per tu con Tito VilanovaGiovedì 4 febbraio, dopo l’allenamento, avevamo appuntamento con Tito Vilanova,l’allenatore in seconda del Barça, con cui abbiamo intavolato una interessantissima

conversazione partendo dalla filosofia blaugrana e dai principi che regolano la loro fase offensiva.Eccone la sintesi:

Tito Vilanova, allenatore in seconda del Barcellona, con Maurizio Viscidi, Massimo Lucchesi e Alessandro Pane, autori delnostro servizio sui blaugrana.

“È difficile spiegare in poco tempo la filoso-fia del Barcellona. La squadra deve pensare dipoter fare sempre la partita come se si giocasseal Camp Nou. L’obiettivo è quello di difender-ci avanzando, mentre non abbiamo problemiad andare indietro quando si attacca. Questo èun po’ contrario a ciò che fanno le altre squa-dre, che difendono andando indietro e attacca-no andando avanti. In fase difensiva, la squa-dra non si adatta in maniera specifica all’avver-sario e deve assumere un atteggiamento aggres-sivo, scalando in avanti quando viene persa lapalla.

Studiamo invece gli adattamenti specificiper ciò che concerne gli sviluppi di gioco in fa-se offensiva. In particolare, quando analizzia-mo l’avversario, stiamo molto attenti a capirecome sviluppa il proprio gioco e con quantigiocatori attacca. Ciò ci dà modo di valutare se

e come si ‘scoprono’ e come sia più opportunosviluppare il nostro attacco.

La nostra manovra offensiva si sviluppaquasi esclusivamente palla a terra. La squadraconosce molto bene il modulo, ha sette-ottodiverse opzioni per sviluppare gioco partendoda dietro e, in base allo schieramento avversa-rio, in ogni partita è previsto l’utilizzo di tre oquattro soluzioni diverse.

Questo ci consente di mantenere a lungo ilpossesso della palla e stanca gli avversari obbli-gandoli a dover rincorrere il pallone. Ciò hadelle valenze anche quando la palla viene persa.Infatti recuperare immediatamente la palla èuna nostra prerogativa e il fatto di mantenere alungo il possesso ci permette di essere freschi ereattivi per interpretare la transizione negativa.

La qualità della fase di possesso è correlatacon le abilità individuali, la conoscenza del si-

Page 11: MET# La Filosofia Blaugrana

16

allenatore sul campoall

enat

ore

l’stema di gioco e la mentalità. I giocatori delBarcellona, a livello individuale, hanno grandirisorse tecniche ma sono anche in grado di ot-timizzare la loro posizione e gestire corretta-mente il corpo in funzione della palla e dell’av-versario. Il giocatore dev’essere in grado dismarcarsi e orientarsi in spazi stretti e per otte-nere questo utilizziamo continuamente eserci-tazioni in spazi ridotti con i giocatori schieratisecondo il modulo di gioco. In questo modoriusciamo a stimolare sia la tecnica e la tatticaindividuale che l’organizzazione di gioco all’in-terno del modulo.

Se invece l’esercitazione viene effettuata inspazi più ampi si va ad influenzare l’aspettocondizionale. Oltre alla fase offensiva, siamomolto attenti anche alla fase di non-possesso.Noi soffriamo molto se non abbiamo il pallo-ne, perché la squadra è tecnicamente e mental-mente strutturata per mantenere il possessodella palla. Per queste ragioni quando si perdela palla si va subito in avanti ad aggredire.

Difendiamo in undici e attacchiamo in undiciperché nella fase difensiva non abbiamo la forzadi poter difendere con soli sette giocatori. Il fattodi scalare in avanti permette di coinvolgere gli at-taccanti nella fase di difesa. Viceversa, se scappiindietro gli attaccanti non ti aiutano più.

Il 90% circa delle esercitazioni tattiche pre-vede importanti obiettivi anche in fase di non-possesso. Ad esempio, quando alleniamo ilpossesso i giocatori sono impegnati anche atransare efficacemente e a lavorare su pressioneed intercetto.

Non facciamo preparazione fisica a secco,senza palla. Il lavoro condizionale è fatto attra-verso esercitazioni abbinate che prevedono co-munque l’utilizzo della palla e uno stimolo tec-nico-tattico.

Le macchine per il lavoro muscolare vengo-no utilizzate per prevenzione. Anche la forza siallena sul campo e con il pallone. La fase checuriamo di più in allenamento è la costruzionedel gioco mentre la finalizzazione dipende an-che dalla qualità dei campioni a disposizione.

Tutti i giocatori sanno come muoversi inbase a chi ha la palla. Tutti si muovono in fun-zione della stessa. Controllo e passaggio sono idue elementi tecnici più importanti e vengonoesercitati quotidianamente durante l’allena-mento”.

Sono passati oltre cinquanta minuti da quan-do abbiamo iniziato a parlare con Tito e il tempoè volato, così come vola quando si vede giocare ilBarcellona.

Page 12: MET# La Filosofia Blaugrana

17

allenatore sul campoallenatore

l’Le nostre considerazioni

Oltre a descrivere le sedute di allenamentosvolte dalla squadra campione del mondo,pensiamo sia utile mettere a disposizione de-gli allenatori italiani gli aspetti più interessan-ti che abbiamo potuto cogliere non solo os-servando gli allenamenti, ma avendo potutovivere intensamente la Ciutat Esportiva JoanGamper per una settimana.

Le impressioni raccolte sono quindi fruttodelle nostre riflessioni, del confronto e delloscambio di opinioni che avevamo in albergoin merito a ciò cui avevamo assistito e rap-presentano una parte di quello che si puòimparare andando a osservare attentamentela squadra catalana. Va inoltre precisato cheper cercare di capire a fondo la sua metodo-logia di lavoro e coglierne i dettagli ci è statodi grande utilità uno studio approfonditofatto sul Barcellona antecedentemente allapartenza.

Innanzitutto ci preme sottolineare che pri-ma di pensare alla vittoria i blaugrana, sia laprima squadra ma anche le formazioni delsettore giovanile, cercano di imporre il pro-prio stile di gioco ed esprimere sul campo lafilosofia che li guida: la vittoria è subordinataal gioco (e non viceversa) e il gioco è subordi-nato a una concezione che ricerca l’espressio-ne di un calcio offensivo, propositivo e co-munque attivo anche in fase di non-possesso.

La squadra misura la propria abilità sullacapacità di mantenere il possesso di palla e dideterminare flussi e ritmi del gioco. Ciò ècorrelato, in fase di possesso, con una visionedel campo e uno sfruttamento degli spazi digioco a 360°, e non solo su 180°, come dinorma fa la maggior parte delle squadre.

Tale caratteristica viene stimolata attraver-so specifiche esercitazioni integrate che soloall’apparenza sembrano semplici esercizi dipossesso, ma che in realtà vanno ad allenarecontemporaneamente le componenti tecniche(passaggio e controllo orientato), le abilitàtattiche individuali (smarcamento e orienta-

mento corporeo) e i flussi di gioco tipici delBarcellona.

Attraverso una metodologia di lavoro spe-cifica, in cui la componente tattica e l’appren-dimento del modulo sono predominanti, lasquadra raramente è costretta a forzare la gio-cata e ciò, nel tempo, le ha consentito di ac-quisire una forza e una consapevolezza tali dapermetterle di attaccare rallentando l’azione emagari spostando la palla all’indietro, in atte-sa di trovare spazi e condizioni opportune.

In questo contesto vige un grandissimo ri-spetto del collettivo: i campioni sono funzio-nali al gioco e allo sviluppo del sistema di gio-co e il singolo ha il dovere e la possibilità didiventare in qualsiasi momento determinantepur essendo integrato nel tipico 4-3-3.

Il dialogo tattico tra i giocatori, continuo estimolato dallo stile di gioco, consente aglistessi di riconoscere ed interpretare il contestoindipendentemente dal fatto che il singolo sitrovi a fungere da vertice, sostegno, appoggiointerno ed esterno.

La fase difensiva, pur essendo subordinataa quella offensiva, è anch’essa molto curata, inparticolare per ciò che riguarda l’atteggiamen-to e la reattività mentale. In quasi tutte leesercitazioni aspetti offensivi si mescolano e siintegrano a quelli difensivi e, tanto per fareun esempio, focalizzando l’attenzione sul gio-co-ombra 9vs0 proposto nella giornata dimercoledì 3 febbraio, si può notare come allosviluppo della fase offensiva si fondesseroaspetti atletici e tecnici nonché uno stimoloimportante relativo alla transizione negativa,con i giocatori che, dopo aver giocato la palla,avevano un obiettivo da conseguire: il difen-sore centrale va a difendere la porta; il difen-sore laterale, dopo un iniziale rientro in corsalenta, deve saltare l’ostacolo e scattare verso lapropria metà campo; l’interno, dopo aver in-nescato l’ala, ritorna in posizione di partenzasaltando un ostacolo ed effettua un successivoscatto come se dovesse rincorrere un avversa-

Page 13: MET# La Filosofia Blaugrana

rio. E proprio prendendo spunto dall’esercita-zione effettuata il mercoledì è possibile notarecome la preparazione fisica, drasticamente su-bordinata all’allenamento tecnico-tattico, nonvenga mai svolta a secco e sia comunque sem-pre presente il pallone.

Si tratta, in sostanza, di una metodologiaestremamente curata che parte già dal settoregiovanile, come avremo modo di approfondirenel prossimo numero, per certi versi innovati-va, che si fonde con la cultura e le aspettativedella regione (la Catalogna) che il Barcellona

rappresenta e che va oltre il merito tecnico-tat-tico del gioco, per investire invece l’aspetto del-l’espressione umana nel suo complesso.

L’impressione è che l’attuale direttivo tec-nico del Barcellona, composto da Beguiri-stain, Guardiola ed Alexanco, sia ormai pa-drone di un metodo, di uno stile di gioco e inparticolare di una filosofia trasversale, dopoche il club ha per anni apprezzato e “importa-to” i principi e le metodologie del calcio tota-le olandese grazie agli insegnamenti di allena-tori come Cruijff, Van Gaal e Rijkaard.

18

allenatore sul campoall

enat

ore

l’

Gli autoriMaurizio ViscidiNato a Bassano del Grappa il 18 maggio 1962.Alenatore professionista di prima categoria UEFA-pro, diplomato con lode all’ISEF di Padova con la tesi La tatticanel calcio. Ha allenato le seguenti squadre: Padova giovanili, Milan Primavera, Casarano, Lodigiani, Viterbese,Treviso, Lucchese in serie C1; Pescara, Vicenza e Modena in serie B. Autore del DVD Allenare le transizioni, delCD Come fare goal, teoria e didattica e di numerosi articoli di argomento tattico per riviste specializzate in Italia eall’estero. Relatore a innumerevoli corsi, convegni e seminari di aggiornamento per allenatori.

Massimo LucchesiNato a Viareggio il 25 gennaio 1968.Allenatore di base. Autore di numerosi libri e DVD inerenti gli aspetti tecnico-tattici del gioco del calcio tra-dotti e pubblicati anche in inglese, tedesco, russo, greco e croato. Editore e direttore del sito www.allenato-re.net e della omonima casa editrice. Ha partecipato come relatore a numerosi seminari, prevalentemente al-l’estero.

Alessandro PaneNato a Tripoli il 20 novembre 1967.Ex-calciatore professionista, ha conseguito successivamente il diploma di allenatore professionista. Da tecnico, oltre al-le giovanili dell’Empoli, ha guidato per due stagioni la Cuoiopelli in C2 prima di approdare alla Reggiana con la qua-le ha disputato tre esaltanti stagioni, vincendo il campionato di C2 nella stagione 2007-2008 e sfiorando la promozio-ne in serie B l’anno successivo. In questa stagione ha guidato per cinque mesi l’Ascoli in serie B. Nel 2008 è stato insi-gnito del premio Panchina d’argento come miglior tecnico della serie C2, l’odierna Lega Pro Seconda Divisione.