COLTIVAZIONE CAVA DI INERTI IN LOC.DEL COMUNE...
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Piano di coltivazione e recupero ambientale di una cava in loc.”Campo delle Rose” nel Comu-ne di Praia a Mare(CS) di proprietà della Società Campo delle Rose s.r.l.
2009
PIANO DI COLTIVAZIONE Sante Onofrio architetto- Ivano Russo ingegnere
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Indice
1-Premesse
2-Norme italiane ed europee per la coltivazione delle cave
3-Modalità esecutive di redazione piano di coltivazione di una cava
4-Piano di coltivazione
4-1 Premesse
4-2 Cartografia utilizzata
4-3 Tipologia cava,tecnciche di coltivazione,cronoprogramma
4-4 Pendenze gradonature in funzione delle caratteristiche dei materiali
4-5 Localizzazione aree adibiti a depositi
4-6 Mezzi utilizzati per escavazione e per i trasporti
4-7 Dimensioni area di cava e piani di sviluppo
4-8 Calcolo aree e volumi coltivazione
5 -Valutazione economiche cava
6-Prescrizioni generali propedeutiche all’apertura della cava
6-1 Delimitazioni dell’area di cava
6-2 Sicurezza sui luoghi di lavoro
6-3 Fosso di guardia
6-4 Aree di rispetto,aree di transito , aree di deposito e aree complementari
6-5 Deposito materiali scarto e conservazione terreno vegetale
6-6 Fronti di cava
6-7 Rinvenimenti di reperti di interesse archeolologico storico ed ordigni bellici
6-8 Strada di accesso-Polverosità
6-9 Cartellonistica
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6-10 Contenimento del rumore
6-11 Documentazione da tenere nella cava
7-Piano di recupero dell’area di cava
7-1 Premessa
7-2 Tipologia Recupero
8-Computo metrico estimativo sistemazione finale cava
9- Vincoli presenti nell’area di cava –Fattibilità dell’opera-Considerazioni conclusive
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1 -P r em e ss a
L a p r es e nt e re l a z ion e r i p or t a i l p i a no d i c o l t iv a z io n e e d i r ec u p e ro d i u n ' a re a ne l
c om u ne d i Pr a i a a Ma r e ( C S ) , dove i l comm i tt e nt e , l a D i t t a S o c ie tà Ca m po d e l le
R os e s . r . l . i n te n d e p r o ce d er e a l l ' a pe r t ur a d i u n a c av a d i i ne r t i .
L ’ a re a , i n loc a l i t à Ca m po d e l l e R os e , i n u n ' a r e a c he s i ar t ic o l a a q u ot e co m p rese
t r a i 150 e d i 250 me t r i s . l . m. L a l o c a l i t à s i c o l loc a a c i rc a 1 .5 00 m et r i a S u d r i -
s p e tto a l l ’ a b i t a to d i P r a ia a M a re e co n f i n a a n or d e d a d es t co n p r o p r i et à de l la
s oc i et à s te s sa d i t ta d e l r i c h ie d e nt e , a d ov es t co n p ro p r i et à de l l a so c ie tà M a lv i r , a
s u d c o n i l l im i te d i c o n f i ne c om u na l e co n S a n N i c o l a A r ce l l a , c o n te r re n i d e l l a s o -
c i et à Me d i te r ra n e a. C a r t o g r af i c ame n te l 'a r e a d i es t ra z io n e è r a p p r es e nt a ta s u l F o -
g l i o n ° 533 S e z . I I I – S c a l ea - S c a l a 1 :25 000 S e r ie 25 e d i ta d a l l ’ I . G .M . , e d oc c u p a le
p a r t i ce l le n ° 755 e 75 7 de l fo g l io d i m a p pa n ° 61 d e l ca t as to te r re n i d e l Com u ne d i
P r a ia a M a re .
2-Norme italiane ed europee per la coltivazione delle cave
C ome è no to p er a t t iv i tà d i c av a s i i nt e n de q u e l l ' a t t iv i t à o r g a ni z z a t a e cont inuat iva
che comporta modif icazioni dello stato f is ico del suolo e del sottosuolo, volta all'estra-
zione ai fini di utilizzazione e commercializzazione dei materiali che, secondo la classifica-
zione delle coltivazioni di sostanze minerali prevista dal R.D. 29.02.1927 N' 1443 art. 2. s o-
no indicate come appartenenti alla H Categoria. Nel caso specifico la coltivazione di inerti
rappresentati da sabbie e ghiaie si configura quindi come attività di cava e, in quanto t a-
le, ai sensi dell'art. 45 del R.D. sopraccitato, è lasciata in disponibilità al proprietario. I gia-
cimenti di inerti (calcari, ghiaie e sabbie, argille, ... ) costituiscono le fon ti d i approvv i-
g ionamento del le att iv ità d i lavoraz ione e/o t rasformazione d i prodotti di cava effet-
tuate da numerose aziende di carattere art igianale o industriale presenti sul territorio
regionale.
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Molte Regioni Italiane al fine di contemperare le esigenze di tutela dell'ambiente e di a p-
provvigionamento di mater ia l i d i cava hanno int rodotto nuov i st rumenti d i progra m-
mazione e pianificazione del settore. Cosicché il PRAE (Piano Regionale delle Attività) co -
s t i tu isce i l documento d i programmazione con i l qua le le Regioni , ne l r i spetto de l la
normat ive na z ion a l i e reg io na l i , s t ab i l i sco no i c r i ter i e le modalità per effettuare l'ac-
certamento dei giacimenti o aree di cava oltre che definire i criteri a cui ogni progettazi o-
ne si deve attenere. La Calabria non è riuscita, nonostante i numerosi tentat ivi, a redigere
un Piano Regionale delle Attività Estrattive e di conseguenza neppure Piani I nfracomunali
o Comunali (PIAE, PAE ecc).
Per quanto r iguarda l 'aspetto estratt ivo vero e proprio , quindi, la Calabr ia versa in
un'anomala situazione per non avere ancora legiferato in materia. Le l inee guida del la
nuova L .U.R. n.19 del 16/4/2002 afferma testualmente: «L'obiettivo di dare una rispo-
sta organica a i problemi del l 'att iv ità estratt iva sotto il profilo del soddisfacimento della
domanda e dell'utilizzo delle risorse ai fini dello sviluppo economico, ma anche in termini
compatibili con le esigenze di uso del territorio e con le ragioni di tutela dell 'ambiente, è
aff idato ai piani estrattivi per i quali la regione ha avviato la procedura di realizzazione».
Sta di fatto che l 'att iv ità di cava è tuttora discipl inata dal la vecchia legge m i n e r a r i a
e m a n a t a c o n R . D . 2 9 / 0 7 / 1 9 2 7 c o s ì c o m e m o d i f i c a t a d a d u e decreti che trasfer i-
scono le funzioni amministrativa statal i al le regioni (DPR n . 6 1 6 / 1 9 7 7 ) e s u c c e s s i -
v a m e n t e a l l e p r o v i n c e ( D . L g s n . 1 1 2 d e l 21/03/1998). Un testo, i l R .D. del 1927,
che esprime chiaramente un' idea d e l l ' a t t i v i t à e s t r a t t i v a c o m e s e t t o r e i n d u s t r i a l e
d a s v i l u p p a r e , e i n c u i s f r u t t a r e l e r i s o r s e d e l s u o l o e d e l s o t t o s u o l o a l d i f u o r i
d i q u a l s i a s i considerazione territoriale, ambientale o paesaggistica. A dettare le regole per
l 'att iv ità estratt iva dovrebbe essere la Regione a cui , come suddetto, sono stati trasfe-
rite le funzioni con il DPR del '77 e le Province con il D Lgs del '98.
Da un punto di v ista urbanis t ico f ino ad ogg i l 'att iv ità est rat t iva è stata assoggettata
a concessione edil izia ai sensi della L. 10/ 1997 ), oggi permesso di costruire.
Sebbene questa assoggettabilità sia stata per anni materia molto dibattut a e controversa,
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già la legge regionale n. 23 del 12/04/1990 affermava che «la coltivazione delle cave
rientra fra quelle attività comportanti trasformazioni urb an is t i ca de l te rr i tor io com u -
na le » e qui n di sosta n z ia lmente v i nco lav a l 'attività di cava al rilascio della concessione
edilizia comunale, ora permesso di costruire.
Da l punto d i v is ta paesaggist ic o -ambientale , i l D .Lgs 29/10/1999 n. 490 ( T . U . i n
m a t e r i a d i b e n i c u l t u r a l i e d a m b i e n t a l i ) e i l s u c c e s s i v o D . L g s 42/2004, v incola a l -
la prevent iva autor izzaz ione regionale l 'esecuzione d i lavori da realizzare su determ i-
nati beni ambientali fra cui: - fiumi, torrenti e corsi d'acqua fino a 150 m dalla sponda; -
i territori coperti da foreste e da boschi , ancorché percors i o danneggiat i da l fuoco , e
que l l i so tto post i a vincoli di rimboschimento, ecc.. .
La materia forestale è tut tora d isc ip l inata da l R .D .L . n .3267 de l 1923 su l vincolo idro-
geologico, che pone il divieto di realizzare forme di util izzazione del territorio che con
"danno pubblico" possano determinare denudazione, perdita di stabilità, turbamento
del regime delle acque, depauperamento dei boschi . I l Consigl io di Stato, con sentenza
29/ 11/ 1988 ha statuito che l'autorizzazione (come prevede la legge suddetta) per gli i n-
terventi sui terreni sottoposti a vincolo idrogeologico concerne anche le attività estratt i-
ve.
L e l inee guida del la Legge Urbanis t ica del la Regione Calabr ia p r e s c r i v o n o c h e p e r
g l i i m p i a n t i esistenti, in attesa della realizzazione del Piano Cave, che la prosecuzione o
l'avvio dell'attività estrattiva sia subordinata alla verifica della sostenibilità ambientale in
relazione agli effetti sociali ed ambientali (rumorosità, qualità dell 'ar ia, del l 'acqua, im-
patt i sul paesaggio, geomorfologia idrogeologica superficiale e profonda, vegetazione,
fauna) nel rispetto della normativa sulla V a l u t a z i o n e d ' I m p a t t o A m b i e n t a l e ( V . I . A . ) . I l
D P R 1 2 . 0 4 . 9 6 a t t o d i indirizzo e coordinamento per l 'attuazione dell 'art. 40, comma
1 della legge 22 febbraio 1994 n° 146, concernente disposiz ioni in materia di valut a-
zione di impatto ambientale individua i progetti da assoggettare a VIA, le modalità, le
procedure.
I l d . L g s 6 2 6 / 9 4 e 6 24 / 9 6 i n m a t e r i a d i s i c u r e z z a d e i l a v o r a t o r i n e g l i ambient i di
lavo ro, pur non entrando ne l mer ito del l 'autor izzazione del le att iv ità estratt ive da
important i indicaz ioni in merito a l la s icurezza degl i ambienti di lavoro.
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3-Modalità esecutive di redazione piano di coltivazione di una cava
Sulla base delle r isultanze idrogeomorfologiche riportate nell 'elaborato all.02 (tav 2) di
questo progetto, è stato programmato:
1) PIANO DI COLTIVAZIONE — PROGRAMMA ECONOMICO FINANZIARIO — METODI DI COL-
TIVAZIONE E TECNICHE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.
2) PROGETTO DI RECUPERO
Piano di coltivazione-
Programma economico-
finanziario-metodi di col-
tivazione e tecniche smal-
timento dei rifiuti
Progetto di rimodellamento
e recupero
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3. 1 - PIANO DI COLTIVAZIONE - PROGRAMMA ECONOMICO FINANZIARIO - METODI DI COLTIVAZIO-
NE E TECNICHE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI .
Prima di in iziare a redigere i l p iano s i dovranno individuare le cartografie es i stent i e ,
se queste s i r i tenessero insuff ic ient i , predisporre un r i l ievo c e ler i me t r i co d i
d e t ta g l io s u f f i c ie n tem e nt e e st eso , co r re da to d a p ro f i l i morfologici da util izzare per
le successive carte tematiche. Si dovrà, inoltre, f a r e u s o d i q u a n t o g i à n o t o i n l e t -
t e r a t u r a v a l u t a n d o c a s o p e r c a s o l'attendibilità delle fonti e citandole in calce.
I l progetto di coltivazione, supportato dalla cartografia di base e da quella tematica, i l-
lustrerà:
a ) l a c o n s i s t e n z a d e l g i a c i m e n t o
b ) le eventual i fasce di r ispetto nei confront i di a ltre proprietà, edi f ic i , strade, ecc.;
c ) l a l o c a l i z z a z i o n e d e l l e a r e e d a a d i b i r e a d i s c a r i c a p r o v v i s o r i a e d e f i n i t i v a i n
r e l a z i o n e a l v o l u m e d i s c a r t o , a l l e c a r a t t e r i s t i c h e geotecniche de l terreno d i
scarto e di appoggio, a l le modal i tà d i accumulo, al regime idrogeologico;
d ) i l programma de l lo s frut tamento per fas i tempora l i success ive con una planime-
tria dell'area dove sono evidenziate le fasi temporali della colt ivazione del g iacime n-
to, corredata da sezioni sulle quali indicare le tracce degli scavi successivi;
e ) l a s t i m a q u a l i t a t i v a e q u a n t i t a t i v a d e l m a t e r i a l e u t i l e ( c a l c o l o d e i volumi col-
t ivabili);
f ) i p i a n i d i s v i l u p p o d e l l a c a v a c o n i n d i c a z i o n e d e l l e p r o f o n d i t à massime da
raggiungere con la escavazione;
g ) l e p e n d e n z e c h e d o v r a n n o a s s u m e r e l e s c a r p a t e e l e e v e n t u a l i gradonature
in relazione alle caratteristiche geologiche e tecniche del materiale;
h ) l a p ro d u z io n e m e d ia a n n u a de l m at e r i a le in d i c a n do n e , l a d dov e s i r e n d e s s e
n e c e s s a r i o , l e c a r a t t e r i s t i c h e t e c n i c h e , c h i m i c h e , mineralogiche e merceo-
logiche;
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i ) l ' u s o , l a d i s t r i b u z i o n e e l a d e s t i n a z i o n e d e l m a t e r i a l e ;
j ) i s is temi e le fas i d i lavoraz ione previste in re lazione a i macchinar i
utilizzati ed alle unità lavorative impegnate ;
k ) la potenzial ità degli impiant i di cava, laddove questi fossero previst i ed i pro-
grammi di investimento sugli stessi;
l ) l e e v e n t u a l i o p e r e d i u r b a n i z z a z i o n e d a r e a l i z z a r e b a s a n d o s i s u l programma
economico;
m ) e v e n t u a l i i n t e r f e r e n z e p r o d o t t e d a l l a c a v a s u l r e t i c o l o i d r o g r a f i c o s u p e r f i -
c i a l e e s u l l e f a l d e , i n d i c a n d o g l i e v e n t u a l i l a v o r i d i s i s t e m a z i o n e ;
n ) le caratteristiche paesaggistiche nei confronti delle colture agricole e forestali in
atto nelle zone della cava;
o ) le o peraz ioni da e f fettuare , s ia esse amminis t rat ive che operat ive , prima
dell’inizio della coltivazione del giacimento .
Nel caso si accertasse la presenza di zone carsiche si dovranno individuare le poss ib i l i cav i -
tà sot terranee, le emergenze geo log iche, le ca ratter is t iche microc l imat iche, pa e-
sagg is t iche , botaniche , e tno log iche che per i l lo ro interesse dovranno essere salva-
guardate; In presenza d i var iazioni l i to logiche s igni f icat ive s i dovranno rea l i zzare co-
lonne stratigraf iche, in scala non inferiore a 1:100 , in grado di evidenziare le eventuali
variazioni litologiche e granulometriche verticali ed orizzontali.
3.2 - PROGETTO DI RECUPERO
Il piano di recupero rappresenta una delle fasi essenzial i del progetto e non può essere
cons iderata come a se s tante . Prop r io per l ' importanza che riveste, la stessa coltiva-
zione deve essere pensata in relazione al possibile recupero paesist ico a mbientale del
terr i tor io in cui s i opera, ev itando di improvvisare piani non attuabil i e/o che co m-
portino costi non affrontabi l i d a l l ' i m p r e sa c h e e se g u e i l avo r i o a n co r m e no p i a n i
n o n i do ne i o n o n confacenti all'ambiente in cui si opera.
Secondo le succitate direttive il piano di recupero prende in considerazione:
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a) le varie possibili soluzioni progettuali per il ripristino ed il reinse rimento dell'area di
cava nel contesto paesistico -ambientale
b) la t ipologia di intervento che s i intende attuare e le motivazioni che hanno spin-
to il progettista ad operare determinate scelte anziché altre;
c) le modalità con cui detto recupero deve essere effettuato e quali materiali utilizzare;
d) i t e m p i d i a t t u a z i o n e
I l piano di recupero deve il lustrare, inoltre :
L'assetto morfologico dei terreni a l termine della colt ivazione e del r ip r i s t i no
ambie nta le anc he at t raverso p ia nte e pr of i l i che d i ano immediata coscienza
dell'intervento che si intende attuare;
L e o p e r e d i s i s t e m a z i o n e d a e s e g u i r e d u r a n t e l a c o l t i v a z i o n e d e l
g ia c imento e q ue l le da co nserva re a nc he dopo i l rec u pero f in a le d e l l ' a r e a d i
c a v a p e r i l m a n t e n i m e n t o d e l l ' e q u i l i b r i o a m b i e n t e - t e r r i t o r i o , p e r l a t u t e -
l a d e l s u o l o e d e l l e a c q u e s u p e r f i c i a l i e sotterranee, per la salvaguardia della
flora e della fauna;
La destinazione d'uso del suolo ed eventualmente i programmi previsti per l ' im-
mediato futuro;
i cost i dei lavori di s istemazione del l 'area di ca va, necessar i s ia per dare cogni-
zione all'impresa chi si appresta a coltivare il giacimento, dei cost i a cu i deve far
f ronte durante la fase d i co l t ivaz ione, s ia per consentire di predisporre eventuali po-
lizze assicurative/ fidejussorie a garanzia del ripr istino, cosi come previste dal l 'art .
8 del la L .R. 23/90 .
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4 - PIANO DI COLTIVAZIONE
4 .1 - Premessa:
Da quanto sopra esposto s i ev ince che i l progetto d i co l t ivaz i one, prop r io pe rc hé
mirato a l conte stu a le recu pero paes is t ico t e r r i t o r i a l e , d e v e i l l u s t r a re l a f a t t i b i l i -
t à t e c ni c a d e g l i i n te rv e nt i p rev i s t i , l a tempistica e la t ipologia degli di questi , la s i-
curezza di tutte le operazioni previste, siano esse inerenti alla coltivazione vera e pr o-
pria del giacimento nonché relative a tutto quanto connesso con i lavori di cava e al re-
cupero ambienta le, g l i aspett i soc io -economic i de l l ' intervento , la fat t ib i l i tà de l re-
cupero ambientale, la sostenibilità territoriale.
4.2 - Cartografia utilizzata:
La prima operazione effettuata è stata quella di recuperare la cartografia esistente e
quanto altro di utile riportato in letteratura con il chiaro i n te n to d i a c ce r t ar s i se l a d o -
c u me n ta z io n e d i s po ni b i l e fo s se i d o ne a a rappresentare la topografia dei luoghi o se
dovesse essere necessario effettuare delle integrazioni puntuali.
La cartografia reperita è la seguente:
Cartografia IGM 1:25.000 nuova serie Tavoletta di Scalea Foglio 533 Sez. III,
Cartografia geologica della Calabria 1:25.000 e note allegate;
Cartograf ia IGM 1:10.000 ex casmez;
Orotofoto ed aerofoto reperite on l ine;
Cartograf ia catasta le 1 :2000 ;
Cartografia PAI 1:25.000 e 1:10.000 relativa alle aree a rischio idraulico e a rischio
frana.
L'assenza di voli recenti in scala adeguata ha indotto i progettisti ad effettuare r i l i e v o
c e l e r i m e n t r i c o d e l l ' a r e a i n s t u d i o . I l r i l ievo, debitamente f irmato, s i al lega a l
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presente progetto e ne costituisce parte integrante. S i è provveduto ad apporre sul
terreno dei punti f iduciali che serviranno:
in fase di progettazione per effettuare gl i accertamenti che s i rendessero neces-sari;
i n f a s e d i e s e r c i z i o p e r c o n t r o l l a r e l a c o n f o r m i t à t r a q u a n t o progettato e
quanto in corso di esecuzione.
In fase di recupero per accertare che s iano state osservate le disposizioni ap-
provate dagli organi competenti .
I l r i l ievo di dettag l io e ffettuato ha consent ito di c i rcoscr ivere in maniera prec isa i l
p e r im et ro d i p ro p r iet à me n t re le q uo te b a t t ut e d i r et tam e nte s u l te r re n o hanno
permesso di poter verificare la fedeltà dei supporti plano -altimetrici a disposizione e ri-
costruire i profili di fatto e di progetto.
4 . 3 - T i p o l og i a d i c a v a , t e c n i c h e d i c o l t i v a z i on e , c r o n o p r og r a m m a
Il progetto in esame è finalizzato all'apertura di una cava, per l 'estrazione di materiale
derivante dalla deposizione, avvenuta in ambiente marino, di sabbie e materiali detritici
fini pseudocoerenti localmente in facies s a b b i o s o c o n g l o m e r a t i c a . L a c o e s i o n e r i -
s c o n t r a t a è d a a t t r i b u i r e a l l a p r es e n za , ne l de p os i to d i pe r sé i n co e re n te , d i u na
f r a z io n e d i o r i g i ne singenetica, di cemento siliceo. Le caratteristiche stesse del deposito
variano comunque con continuità tanto da poter considerare i l fronte di colt ivazione
c ome c os t i t u i to d a d iv er s e f ac i es a t ra t t i co n g lom e ra t ic h e p i ù sp e s so sabbiose.
Date le caratteristiche morfologiche del sito è stata programmata un'attività estrattiva
che si espleterà, attraverso una coltivazione a gradoni procedendo dal l 'a lto verso i l ba s-
so, con a ltezza massima del le scarpate par i a 2 0 , 0 0 metri e larghezza di ogni gradone
pari a 15 metri. L ' a n g o l o d i s c a r p a p a r i a 5 5 ° come si avrà modo di dire in seguito e
come ribadito nella relazione geomorfologica al legata al presente piano di colt ivazione,
t iene conto s ia del la res istenza al tagl io offerta dal l 'angolo di attr i to (32 -33° quan-
to dalla coesione (0 .15 -0.20 kg/cmq . Le ver i f iche di stabi l ità (Ela b. F1) confermano
che tale angolo è sufficiente a garantire condizioni di stab ilità durature nel tempo.
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La coltivazione a t t r a v e r s o l ' a u s i l i o d i u n m e z z o m e c c a n i c o p a r t e n d o d a l l ' a l t o
p r o c e d e r à v e r s o v a l l e . Tale operazione è fac i l i tata dal fatto che i l versante s i pre-
senta già parz ia lmente t e r r a z z a t o p e r c u i l e o p e r a z i o n i s i s v o l g e r a n n o i n t u t -
t a s i c u r e z z a . Considerato questo aspetto, l'escavatore dovrà cominciare ad approfo n-
dirs i e a progredire, procedendo da NE verso SO. Tali operazioni verranno effettuate con-
testualmente al l 'estirpazione della vegetazione arbustiva che ricopre brevi tratti del fianco
del poggio oggetto di coltivazione e, di quella arborea che, se pur in maniera d iscontinua,
s i trova sui confini particel lari . Le caratter ist iche del la copertu ra vegetale presente nei
luoghi di interesse e quelle operative con le quali estirpare piante, alberi e cespugl i , as-
s ieme al la co ltre organica che supporta gl i stessi , verr à descr it to in un apposito para-
grafo.
La t ipologia di cava di cui trattas i, ovveros ia «di versante", determina le modalità di
coltivazione proposte e schematizzate, fase per fase, all'interno delle tavole progettuali
accluse al progetto che consistono in una lavorazione del t e r r e n o da colt ivare partendo
dall 'alto e, progressivamente, s i approfondisce con la contestuale mobilitazione dei m a-
teriali sabbiosi sbancati.
La lavorazione avverrà secondo le quote previste nelle tavole di progetto al fine d i o t -
t e n e r e l ' a n d a m e n t o a g r a d o n i p r e v e n t i v a t o . L e c a r a t t e r i s t i c h e geotecniche dei
material i presenti consentono di poter operare, con ta le procedura, in sicurezza atte-
nendosi, cionostannte, alle prescrizioni descritte successivamente.
La metodologia operat iva scelta, che s i concret izza attraverso l 'ausi l io di un'unica t i -
pologia di cavatura de i deposit i d i interesse, è stata proposta al fine di adeguarsi al la
morfologia dell 'area e, nel contempo, non trascurando gli effetti sull'ambiente e sulla
stabilità finale del sito e degli ambito limitrofi.
I l cronoprogramma di coltivazione è schematizzat o nella tavole del progetto c o s ì c o m e
sono propost i i prof i l i d i fatto raffrontati con quel l i di sbancamento.
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4 . 4 Pendenze gradonature in funzione delle caratteristiche dei materiali
La t ipologia di cava prescelta prevede la realizzazione di scarpate provviso rie e di una
gradonatura definit iva che borderà i l settore del perimetro di cava.
Nel le tavole di progetto sono riportate le porzioni d e l l ' a r e a c h e s a r a n n o o g g e t t o d i
r i p r o f i l a t u r a de l versante attraverso gradonatura dello stesso e che permetteranno,
d i c o n s e g u e n z a , d i raccordare le aree pianeggianti del piazzale di cava con i settori
più rilevati dell'intorno.
A l t r e g r a do n at u re , d i d u r a ta com u n q ue te m por a n ea , pe rm et te r a n no d i e s p l e t a r e
l e f a s i d i a v a n z a m e n t o , c o n s i d e r a t o c h e , i n o g n i c a s o , l ' a b b a t t i m e n t o d e l
f r o n t e a v v e r r à a t t r a v e r s o l ' a u s i l i o d i g r a d o n i a t t i a garant ire condizioni di s icurezza
durante le fasi di colt ivazione. I deposit i sabbiosi oggetto di coltivazione sono caratt e-
rizzati da una resistenza al taglio che der iva dal la sommatoria tra la resi stenza offerta
dal l 'angolo di a ttr ito i n t e r no e dalla coesione dovuta a l la presenza d i una fraz ione
l imo s i l tosa che agisce da legante. Considerato l'elevato contributo offerto dalla coesi o-
ne, alla luce dei risultati emersi dalle verif iche di stabil ità, s arà possibi le effettuare la
coltivazione real izzando del le scarpate dei gradoni di 15 m. di a ltezza, uti l izzando d e -
g l i a n go l i d i s ca r p a com p re s i t r a 50 e 5 5 ' , p ot e n dos i r i t e ne re q u e s t i u l t imi s u f f i -
c i e nt eme n te ca u te l a t i v i co n s i de r a te le c on d i z i o n i i n c u i i l l i to t i p o o g ge tt o d i e s c a -
v a z io n e v e rs a . S i d o v rà , com u n q u e, m a nte n e re l ' i nt e r va l lo
s u p e r f ic i a le d i s cot i co a d u n a d i s ta n z a d a l c i g l io de l la sc a r p ata n o n i n fe r io re a u n
m et ro .
4-5-- Localizzazione aree adibite a depositi
Sono state definite le aree di accumulo temporaneo sia per lo scotico sia per gli inerti
depositati in cumuli all' interno dell 'area di cantiere.. Le aree di deposito si collocano a
distanza di oltre 5 metri dai bordi del le scarpate e dalle aree in lavorazione, a oltre 5
metri dai confin i particel lari e dalle strade di cantiere. Le stesse sono state localizzate
così da non creare problema alcuno ai mezz i che operano in cava ed a quel l i che c i r -
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co lano al l ' interno del cantiere. L 'ubicazione di tal i cumuli temporanei sono evidenziati
nelle tavole di progetto. Una pendenza non superiore a 35' d ovrà essere, comunque,
mantenuta per tali depositi temporanei, sia per quelli relativi allo scot ico (poco i n -
f lue nt i i n qua nto a ss a i l im ita t i ) , s i a pe r q ue l l i re lat iv i a i cumul i che dovranno poi
essere al lontanati dal cantiere; questi gradienti di pendenza, inferiori a quelli previsti
per le gradonature definitive, r isultano n e c e s s a r i t r a t t a n d o s i d i l i t o t i p i n o n i n p o s t o
e c o m u n q u e f o r t e m e n t e disturbati dalla mobil itazione.
4.6 - Mezzi utilizzati per l'escavazione e il trasporto
La cava si colloca all'interno dei depositi sabbiosi pliocenici, caratterizzati da material i
sciolt i o semicoerent i, costituit i da sabbie con locali intercalazioni d i l i m i a r g i l l o s i . I n
t a l e c o n t e s t o l ' e s c a v a z i o n e d e i l i t o t i p i o g g e t t o d i co lt ivazione avverrà ut i l izzando
mezzi meccanic i (pale, escavatori ) ed i l trasporto fuori dall 'area di cava mediante a u-
tocarri . E' escluso l 'util izzo di esplosivi. La sistemazione delle scarpate avverrà con gli
stessi mezzi utilizzati per l'escavazione.
4-7-Dimensioni dell'area di cava e piani di sviluppo.
L'area indagata presenta, grossomodo, u na forma trapezoide. Le dimensioni dell'area da
coltivare sono : l a r g h e z z a m a s s i m a m i s u r a t a i n d i r e z i o n e N S è p a r i a c i r c a 3 6 0
metri. la profondità minima in direzione ortogonale a l la precedente è par i a 146 metr i
quel la massima 179 mt . I l d i s l i v e l l o m a s s i m o c h e v e r r à raggiunto, calcolato
per raffronto tra i profi li di fatto e quell i di progetto, è pari a 17 metri, con quote medie
intorno ai 7-8 metri.
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4.9 - Calcolo aree e volumi di coltivazione
Per i l ca lco lo de l le aree d i co l t ivaz ione s i è fat to r i fer imento a l le v i sure catastal i al
netto delle aree di r ispetto ( l imit i particel lari) ; per i volumi si è ut i l izzato i l metodo
del le sezioni ragguagl iate ch e, in cas i come quel lo in s t u d i o , r a p p r e s e n t a l a s o l u -
z i o n e t e c n i c a p i ù i d o n e a p e r g i u n g e r e a d e i r isultati quanto più pross imi al la realtà.
Per il calcolo delle aree si è fatto r i fer imento al le superf ic i che saranno interessate
dal l 'eserc iz io del la cava, includendo in queste anche quelle aree uti l izzate solo qual i
piste di accesso e di uscita dall'area estrattiva, e le aree dove avverranno solo ed esclusi-
vamente rimodellamenti e riprofilature senza asportazione di materia le uti le . In tale
contesto la superf ic ie per la quale si r ichiede l 'autorizzazione ed al l 'interno de lla quale
si svolgeranno tutte le attività che solitamente sono tipiche dei siti estrattivi, ad escl u-
sione della messa in opera di impianti, è pari a circa 73.000 mq a fronte di una superficie
c a t a s t a l e ( p a r t . 7 5 5 - 7 5 7 ) d i 7 7 . 2 9 7 m q . L a d i f f e r e n z a t r a l a superficie catastale e
quella oggetto di coltivazione è rappresentata dalle aree di r ispetto dai confini part ice l-
lari o dal le aree non ri tenute idonee alla coltivazione.
I l calcolo dei volumi di sbancamento è s tato e ffettuato per lot t i d i avanzamento, o -
gnuno d i durata pari ad un anno. E' ben chiaro che tale imposizione è del tutto schema-
tica, potendo, in realtà, ritrovarsi con uno sbancamento inferiore a l la f ine del pr imo
anno per una r ichiesta d i mater ia le non elevata o , viceversa, dover iniziare la coltiva-
zione del secondo lotto prima della fine de l pr imo a nno in v i r t ù d i un a r i ch iesta p i ù
cons i s tente d i mater i a l i stessi.
In o gn i ca so r ima n gono f i ssate le su perf ic i ed i vo l umi mass imi d i s b a n c a m e n t o e
l e m o d a l i t à d i r e c u p e r o c h e d o v r a n n o a v v e n i r e contestualmente al la colt ivazione
della cava, s ia se questa segua lo sv i luppo programmato sia se la colt ivazione r iguardi
un arco di tempo più r idotto, o più ampio qualora s i r ichieda una proroga autoriz zat i -
va. Ne l segui to s ono r iportate le not iz ie re lat ive a i s ingoli lott i di colt ivazione: m o-
dalità operative, superfici , volumi uti l i , copertura superf ic iale, ecc. Per i l ca lco lo dei
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vo lumi s i è ut i l izzato i l metodo delle sezioni ragguagliate utilizzando le sezioni 2-3-4-5-
6-7 di progetto ; ta le impostaz ione ne i ca s i come que l lo i n s t ud io , r i duce sensibi l-
mente i margini di errore. S o no s ta t i d u n qu e i n d i v i d u at i n ° 3 l o t t i i l c u i s f r ut t ame n -
t o è s ta to programmato per come riportato nelle pagine seguenti
1° Lotto di coltivazione
Operazioni da effettuare prima e durante la coltivazione del 1° lotto:
Realizzazione di tutte quelle opere preliminari al lo sfruttamento del giacimen-
to di inerti (piste, piazzole, fossi di guardia, ecc);
S c o t i c o d e l l a c o p e r t u r a v e g e t a l e , q u a n t u n q u e l i m i t a t a , f i n o a l r a g g i u n -
g i m e n t o d e i d e p o s i t i d i i n t e r e s s e e d a c c a n t o n a m e n t o temporaneo della
stessa nelle aree preposte;
Sistemazione delle vie di accesso all'area di cava e predisposizione del piazzale
dove avverrà l'accumulo temporaneo dei ma teriali cavati.
Colt ivazione del I ' lotto ( terrazzo 1 e 2 ed 1/2 terrazzo 3 partendo dal l 'a lto)
f ino al la quota prestabilita di riferimento pari a 186,70 m s.l.m. Tale quota ve r-
rà raggiunta att raverso degl i sbancament i che prevedono success iv i appro-
fondimenti rispetto all'attuale profi lo topografico con gradoni di altezza di 15
mt.
Queste operazioni consentiranno la realizzazione di due gradoni e mezzo d i a l tezza pr e-
s tabi l i ta (15 m t . ) con scarpate avent i angol i d i decliv io non superiori a 55' che funge-
ranno da porzioni di raccordo fra le aree di versante indisturbato a monte e quelle, al
piede dei gradoni stessi, da coltivare in seguito . Sono riportate di seguito schema della s e-
zione e lo schema planimetrico del 1°lotto funzionale.
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Sezione lotto funzionale 1
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schema planimetrico 1° lotto
C o n t e s t u a l m e n t e a v v e r r à i l r e c u p e r o d e l p r i m o l o t t o , a p r o f i l o d i p r o g e t t o o t t e -
n u t o , attraverso la messa in posto del terreno organico di copertura accantonato nelle
aree adiacenti e/o portato in cava, ove mancante, da aree l imitrofe.
Nello stralcio planimetrico, in verde, sono riproposti i gradoni ed in giallo il terreno da
coltivare nei successivi lotti . Solo dopo aver ultimato le operazioni di recupero del lotto 1
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(messa in posto del terreno organico e impianto di pino sui pianori ) , s i potrà procede-
re con l 'a t tuaz ione de l c ronoprogramma prev is to per i l secondo lot to d i coltivazio-
ne. I volumi coltivati durante la prima fase sono riportat i nella tabella seguente.
2 ° L ot t o d i c ol t iv a z i on e
Operazioni da effettuare prima e durante la coltivazione del II° lotto:
Splateamento di regolarizzazione;
Colt ivazione del I I ° lotto ( 1/2 terrazzo 3 e 2/3 terrazzo 4 partendo dal l 'a lto) f i -
no al la quota prestabil ita di r iferimento pari a 171.00 mt. s.l .m. Tale quota verrà
raggiunta att raverso degl i sbancament i che prevedono success iv i approfondi-
menti rispetto al l'attuale profi lo topografico con gradoni di altezza di 15 mt.
Queste operazioni consentiranno la real izzazione di un gradone e mezzo di a ltezza
prestabi l ita con scarpata avente angoli di decliv io non superiori a 55' .
CALCOLO VOLUMI DI SCAVO 1° FASE DI COLTIVAZIONE MEDIANTE IL METODO DELLE SEZIONI RAGGUAGLIATE
Sezione Volume Parziale calcolato (Area parz.sezione*larghezza media) Sez.1 (430*210)/2=45.50,00 mc
Sez.2 [(615*160)/2]/2=49.200,00 mc.
Sez.3 [(820*350)/2]/2=71.750,00 mc.
Volume Totale 166.100,00 mc.
Volume Scotico 34.800,00 mc.
Volume Coltivabile 131.300,00 mc.
Note: Scotico pari al 20,95 % del volume totale
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Sezione lotto funzionale 2
schema planimetrico 2° lotto funzionale
C o n t e s t u a l m e n t e a v v e r r à i l r e c u p e r o d e l s e c o n d o l o t t o , a p r o f i l o d i p r o g e t t o o t -
t e n u t o , attraverso la messa in posto del terreno organico di copertura accantonato
nelle aree adiacenti e/o portato in cava, ove manca nte, da aree l imitrofe. Nello stral-
cio planimetrico, in verde, sono riproposti i gradoni ed in giallo il terreno da coltivare nei
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successivi lotti . Solo dopo aver ultimato le operazioni di recupero del lotto 2° (messa in
posto del terreno organico e impianto di pino sui pianori) , s i potrà procedere con
l 'a t tuaz ione de l c ronop rogramma prev is to per i l terzo lo t to d i coltivazione. I volumi
coltivati durante la seconda fase sono riportat i nella tabella seguente:
CALCOLO VOLUMI DI SCAVO 2° FASE DI COLTIVAZIONE MEDIANTE IL METODO DELLE SEZIONI RAGGUAGLIATE
Sezione Volume Parziale calcolato (Area parz.sezione*larghezza media) Sez.1 [(820/2*350)/2]/2=71.750,00 mc.
Sez.2 [(1240*330)/2]*2/3=136.400,00 mc.
Volume Totale 208.150,00 mc.
Volume Scotico 42.347,50 mc.
Volume Coltivabile 165.802,50 mc.
Note: Scotico pari al 20,34 % del volume totale
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3 ° L ot t o d i c ol t iv a z i on e
Operazioni da effettuare prima e durante la coltivazione del III° lotto
Splateamento di regolarizzazione.
S c a v o m a t e r i a l i s a b b i o s i e l o r o d e p o s i t o i n a r e e a p p o s i t a m e n t e predisposte.
C o lt iv a z io n e p ro g re ss i v a d e l se t to r e I I I ° f i n o a l l a q u ot a p r es t ab i l i t a
(c irca 166,60 mt. s . l .m.) e prosecuzione per fette or izzontal i ; contestuale
recupero del settore I II° lungo le superfici coltivate per prima.
S i s t e m a z i o n e f i n a l e d i t u t t i i p i a n o r i g r a d o n a t i c o n u n o s t r a t o
terminale, qualora mancante, di humus.
Preparazione del terreno per la messa a coltura degli alberi di pino messa a coltura
degli stessi.
Sezione lotto funzionale 3
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Lo schema che segue mostra quali aree saranno interessate dalle operazioni che riguar-
deranno il III° lotto di estrazione.
schema planimetrico 3° lotto
CALCOLO VOLUMI DI SCAVO 3° FASE DI COLTIVAZIONE MEDIANTE IL METODO DELLE SEZIONI RAGGUAGLIATE
Sezione Volume Parziale calcolato (Area parz.sezione*larghezza media) Sez.1 [(1240*330)/2]*1/3 =68.200,00 mc.
Sez.2 (395*290)/2 =57.275,00 mc.
Volume Totale 125.475,00 mc.
Volume Scotico 23.091,52 mc.
Volume Coltivabile 102.383,48 mc.
Note: Scotico pari al 18,40 % del volume totale
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Come è possibile accertare dal la tabel la di sintesi che segue, i l volume maggiore
viene estratto durante la seconda fase e quindi durante i l secondo anno di col t i -
vazione, la scelta non è casuale ma estrapolata da dat i r i fer i t i ad al tre real tà ec o-
nomiche del tut to s i m i l i a q u e l l a d i p r o g e t t o . S i è i n f a t t i a c c e r t a t o c h e s o l o
d o p o c h e l ' imprenditore ha avviato una att ivi tà consolidata ed ha acquisi to una ce r-
ta clientela, l 'esercizio estrae i maggiori quanti tativi e ciò coincide, soli tamente, con
la f ine del secondo anno e con l ’ inizio del terzo anno di col t ivazione. In relazione a
quanto affermato i l volume totale estratto è r icavato dalla sommatoria dei volumi e-
stratti nei tre lotti in cui la stessa è stata suddivisa .
A seguire la pianta dell 'area a recupero ultimato
VOLUMI E SUPERFICI
Superficie di cava mq. 73.000
Volume Scotico Volume coltivabile 34.800,00 mc. 1°fase 131.300,00 mc
42.347,50 mc. 2° fase 165.802,50 mc
23.091,52 mc. 3°fase 102.383,48mc.
100.239,02 mc. Totale 399.485,98 mc.
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schema planimetrico sistemazione finale
I l vo lume to ta le ve r rà es t ra t to ne l l ' a rco tempora le d i t re ann i ment re la quanti tà
di materiale estratto per ogni singolo anno dipenderà, ol tre che dal piano di coltiva-
zione, da una serie di fattori (richiesta di mercato, condizioni climatiche, ecc.) e da
tutte quelle variabili che direttamente o indirettamente inf luenzano la coltivazione di
una cava.
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5-Valutazione economica cava
Un'at t iv i tà est ratt iva è un organizzaz ione d i t ipo " industr ia le , che prevede, qui ndi ,
necessar iamente un "guadagno" . L 'obiett ivo prioritario della Società Campo delle Rose
s.r.l., compatibilmente con la realtà paes is t ico ambienta le in cui s i opera, è que l lo di
intraprendere un'att iv ità che, inserendosi nel tessuto produttivo, consenta di dare
luogo al cosiddetto " ut i l e d ' i m p r e s a " .
I n t a l e o t t i c a , i n d i v i d u a t o i l s i t o e d a c c e r t a t a l ' i d o n e i t à s o t t o i l p r o f i l o morfologi-
co oltre che merceologico, s i è valutata l 'opportunità di dare inizio a d u n ' a t t i v i t à e -
s t r a t t i v a s t i m a n d o i l v o l u m e d i a f f a r i e q u i n d i i l r i t o r n o economico dell'attività
qualora la stessa sia attuabile.
Nella determinazione del volume di affari di una cava e conseguentemente del ritorno e-
conomico devono essere presi in considerazione gli aspetti del problema sotto elenc ati
che lo influenzano in modo determinante:
a ) r ic h iest a d i mater ia p r ima da p arte de l l ' i n dotto , inte sa come grado di
necessità/ utilità sociale e la dimensione del mercato;
b ) v a lo re u n i t a r io d e l la m at e r i a p r i ma e st r a t t a
c ) localizzazione in aree prossime a quelle in studio di centri per la lavorazio-
ne delle sabbie e delle ghiaie ( impianti di lavorazione d e g l i i n e r t i ) e
d i i m p i a n t i d i b e t o n a g g i o c h e p r o d u c o n o c a l c e s t r u z z o o a n c o r a
d i i m p i a n t i d i b e t o n a g g i o p e r l a p r o d u z i o n e d i b i t u me; loc a l i z z a -
z i o n e d i ar ee c h e ut i l i z z a n o d i ret tamente la mater ia pr ima non lav o -
rata ( sabbie e gh ia ie uti l izzate per sottofondi stradal i , r interri , r i levati,
colmamenti, coperture per discariche ecc), ossia il raggio di commerciab i-
lità
d) qualità e la potenzial i tà del giac imento, in termini di esauribi l ità;
e ) l 'a l ternat iva a questo mater ia le oss ia la sost i tu ibi l i tà ;
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g ) b i l a n c i o s i n t e t i c o e v a l u t a z i o n e d e l g r a d o d i c o n v e n i e n z a dell 'att iv i-
tà che si intende intraprendere
Sono s tat i prese in cons ideraz ione ,ancora, le spese che l ' impresa dovrà sostenere
per la progettaz ione e per la d irez ione lavor i o lt re ag l i oner i urba ni s t ic i e a t ut te
que l le spese d a soste nere per l 'o t te nime nt o de l le autorizzazioni di rito.
I l tutto ha consentito la redazione di un "bilancio sintetico" che in relazione al rap-
porto costi - benefici ha permesso alla Ditta di stabilire la convenienza economica dell'in-
tervento oggetto del presente studio. A riguardo della disponibi l ità della materia
prima sul territorio e motivazioni d e l l ' a u me n t o d i a t t iv i t à e s tr at t iv e i n C al a b r i a è
d a p r e c is a re c he l a C a l a b r ia , come è noto, è una delle poche regioni italiane dove
non è stato redatto il PAE (Piano delle Attività Estrattive) per cui la localizz azione ed il
numero di cave presenti sul territorio sono dettate da necessità locali più che da una
vera e propria r ichiesta di mercato a livello regionale o provinciale. Proprio per l'assen-
za di linee programmatiche è oggi difficile dare indicazioni precise sull'evoluzione e sul
numero degli esercizi di cava e ancor meno sulla suddivisione per categorie (cave di argi l-
la, sabbia, gesso, calcare, materiali l a p i de i e c c . ) . Ce r to è c he i d a t i I ST A T de l 1992
e d a n co r p i ù i d a t i d i L e g a m b i e n t e 2 0 0 8 , p o n g o n o l a n o s t r a R e g i o n e a l l ' u l t i m o
p o s t o p e r produzione nel settore dell 'industria estrattiva e della lavorazione di min e-
ral i e der ivat i . I l set tore est rat t ivo rap pr esentav a, q ui nd i , u n a perce ntu a le ins i -
gnif icante del P IL regionale, se i dat i vengono lett i in termini di c ave autorizzate e
quindi censibi l i . Di fatto la situazione è alquanto diversa; nel corso dei controlli effet-
tuati da diversi Organi di Stato molte cave non sono censite per cui abusive e molte de l-
le cave autorizzate sono oggi dismesse o abbandonate senza nessun tipo di recupero.
Pur con tutte le problematiche che possono investire i l settore, la Calabr ia sta attra-
versando un periodo importante di innovazione della r ete stradale e ferroviaria, oltre
che di cresc ita industriale, per cui la r ichiesta di materia prima è notevolmente au-
mentata negli ultimi 4-5 anni e tale dato è messo in e v i d e n z a d a l l a m a g g i o r e r i c h i e s t a
d i c a v e a u t o r i z z a t e d a p a r t e d e g l i imprendi tor i de l set tore . La c resce nte doma n -
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da , i n u n conte sto d ove da sempre questa attività è stata intrapresa in modo abusivo
o semi-abusivo, è dovuto in maniera ridotta ad un senso di r esponsabil ità e di r ispetto
della normativa e del l 'ambiente da parte del la nuova c lasse i mprenditor ia le, ma più
realmente legata a due fattori:
a ) g r a n p a r t e d e l l e I m p r e s e a p p a l t a t r i c i d e i l a v o r i d i a m m o-
d e r n am e nt o d e l l a ret e s t r a d a le , p o ss o n o p r e l ev a re l a materia prima
solo ed esclusivamente da cave autorizzate dagli organi competenti;
b ) l a m a t e r i a p r i m a u t i l i z z a t a d a i t i t o l a r i d e g l i i m p i a n t i p e r l a prod u-
z i one d i c l s de ve ave re la marc at ura CE , per cu i de ve e s s e r e c e r t o i l
l u o g o d i p r o v e n i e n z a , c e r t a l a q u a l i t à d e l l a materia, autorizzato il sito
di estrazione.
Una normativa nazionale e comunitaria in tema di r if iuti ancora incompleta, che non
obbl iga a l r iut i l izzo dei mater ia l i d i demol iz ione o provenient i da rocce da scavo e l 'as-
senza di dati certi sul numero delle cave presenti, su quelle attive e/o recuperate ma so-
prattutto sul numero di cave abusive, non consente una riduzione della rich iesta di materia
prima e di fatto obbliga le imprese a r ichiedere autorizzazioni di cave in relazione ai b i-
sogno local i , spes so con ca rat te re d i tem pora ne i t à ch e d i f f i c i l mente s i t ra s fo rma i n
un 'at t iv i t à f i ss a e d u ratu ra . O bb l i ga re a l r iu t i l i zzo de l la mate r ia pr ima p r o ve n ie n te
d a d e mo l i z i o ni e/ o da s c av i , eve n t u a lme nt e a um e nt a n do i canoni per gli apporti in di-
scarica o gli oneri da pagare per l'accesso a nuove c a v e , r a p p r e s e n t a d i c e r t o i l p r i m o
p a s s o v e r s o u n a e c o - s o s t e n i b i l i t à ambientale che consent irebbe i l massimo r iut i l izzo
del mater ia le scavato, l 'ott imizzazione economica, la gestione del materiale e la r iduzi o-
ne dei rischi a carico dell'ambiente. A riguardo della r ichiesta di materia prima da parte
dell ' indotto s i r ibadisce, come in precedenza accennato,che oggi la Calabria sta vivendo
un periodo di innovazione della rete stradale per cui la r ichiesta di materia prima, prev a-
lentemente destinata al settore delle costruzioni, è in notevole aumento. A riguardo del
valore unitario della materia prima estr atta bisogna precisare che lo stesso è diretta
conseguenza di una serie di variabili che incidono fortemente sul prezzo f inale. Se si fa
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r iferimento al materiale estratto e destinato al settore delle c ostruzioni i l costo varia in
funzione delle t ipologia di materiale (argi lla, sabbia, ghiaia, calcare, roccia), della t ipol o-
gia di cava (di versante, di culmine, in fossa) del t ipo di recupero da effettuare (r itomb a-
mento, riprofi latura dei versanti, piantumazione, rinatur alizzazione del sito di cava ecc)
del volume colt ivabile, della concorrenza, della qualità del materiale, degli oneri urban i-
stici, dei costi di gestione, dei costi di progettazione, degli oneri per la sicurezza ecc. In
ogni caso, pur non potendo prescindere dalle succit ate variabil i, è evidente che un prezzo
medio di mercato è sempre estrapolabile. Se riferito al mercato provinciale, ossia se la
destinazione del prodotto è quella di un mercato che non vada oltre quello del la Provin-
cia di Cosenza, il prezzo può variare in un range di valori che o sci llano tra i 3 ,00 € e 3,30
€, dove i l prezzo più basso viene applicato, in genere, laddove i volumi prelevati assum o-
no una certa r ilevanza, in presenza di cave con quantitativi estraibil i superiori a
300.00,00 mc/annui, in un contesto di concorrenza att iva, dove i costi di gestione sono
ammortizzati grazie all 'elevato quantitativo di materia richiesta dall 'indotto. Si tratta, in
genere, di cave che durano oltre un decennio e che f iniscono per rappresentare punti di
r iferimento per i l territorio. L’att ività che la Ditta Società Campo delle Rose s.r. l . intende
intraprendere rientra nel caso sopra esposto ; lo sfruttamento della cava gli consentirà,
infatti, di ricavare benefici economici nel medio- lungo termine. A riguardo del raggio di
commerciabil ità del prodotto si evidenzia che la distanza dove col locare i l prodotto
rappresenta di certo una variabi le i m p o r t a n t e . I n t a l s e n s o è f o n d a m e n t a l e c h e
l a c a v a , p e r e s s e r e economicamente vantaggiosa, possa usufruire di un contesto territ o-
riale che necessiti della materia prima, s ia sotto forma di prodotto grezzo direttamente uti-
lizzabile (rilevati, rinterri, sottofondi, colmame nti ecc), che sotto forma di a g g r e g a t o p e r
l a f o r m a z i o n e d i l a v o r a t i a d e l e v a t o v a l o r e a g g i u n t o (calcestruzzo, bitume ecc.). Il
raggio di commerciabilità del prodotto, ossia la distanza massima dove lo stesso può essere
trasportato perché sia ancora economicamente vanta ggioso l 'acquisto, da uno studio d i
settore r isulta essere non superiore a 15-20 km. A riguardo della qualità e potenzialità
del giacimento in termini di esauribilità gli inerti sono caratterizzati da basso valore unit a-
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rio, sono spesso destinati all'industria delle costruzioni e per questo necessari, sono risorse
minerarie esauribi l i e di diff ic i le o impossibile sostituibi l ità. I l raggio di comm erciabil ità
è reso molto basso dal valore unitario e dall'incidenza del costo di trasporto, ciò influenza
anche la dimensione del mercato, in quanto la localizzazione produtt iva non è l ibera (no-
nostante la dif fusione del mater iale) , ma legata a l l a p r e s e n z a d i g i a c i m e n t i m i n e r a r i
t e c n i c a m e n t e e d e c o n o m i c a m e n t e sfruttabi l i . Del le potenzia l i tà del g iac imento se ne
è par lato nei paragraf i relativi alle superfici ed volumi di coltivazione. La cava si estend e-
rà su una superf ic ie di 73.000 mq per un volume comples s ivo di estrazione, nei t re an-
ni complessivi, di 399.486 mc. Il volume anzidetto è definito volume in posto. In realtà la
movimentazione della sabbia da origine ad un aumento percentuale del volume che va-
ria tra i l 25 ed i l 30% con medie del 25 % . In tal caso il volume venduto sarà pari a:
399.486 + (399.486*25 %) =499.357 mc
Si tratta di volumi mediamente significativi che sono sufficienti a garantire una d iscreta
autonomia al le imprese del settore delle costruzioni che utilizzano, per la pr oduzione di
calcestruzzo, il 25% di sabbia, imprese che possono così abbattere i costi di trasporto
con una r icaduta su l terr i tor io in termini d i r iduz ione de l prezzo de l prodotto finito. A
riguardo dell’ alternativa a questo materiale ossia la sostituibilità Il l itotipo oggetto di ca-
va lo rende idoneo per g l i impiant i d i betonaggio che producono ca lcest ruzzo senza
necessità di selezione e lavaggio. L'alternativa a questo litotipo dipende d a l l ' u s o a c u i e d e -
s t i n a t o ; n e l c a s o d i i n e r t i d e s t i n a t i a l s e t t o r e d e l l e c o s t r u z i o n i , l ' a l t e r n a t i v a è d a t a
d a l l a s a b b i a p r o v e n i e n t e d a i d e p o s i t i a l luv ional i , prev ia vagl iatura lavaggio e sel e-
z ione. E ' ev idente che questo comporta cost i maggior i del la mater ia pr ima lavorata ( i l
prezzo di mercato della sabbia alluvionale lavorata varia t ra i 4,50 ed i 6,00 -e) e costi i m -
p o r t a n t i d i t r a s p o r t o , c h e c o m e d e t t o i n c i d o n o s u l p r e z z o f i n a l e d e l c a l c e s t r u z z o .
Al la luce dei dat i quali tat iv i e quant itat iv i che scatur iscono dalle osservazioni r iportate
nel le pagine precedent i è poss ibi le r icavare un bi lancio s intet ico e quindi una valut a-
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z ione del grado di convenienza dell 'att iv ità che la Ditta Società Campo del le Rose s .r . l .
intende intraprendere.
I l bilancio è stato effettuato considerando da un lato i l ricavo per la vendita della ma-
teria pr ima estratta (entrate) e dal l 'a l tro i costi total i da affrontare per la fo rn i tu ra
d i det t a mate r ia le a l le im prese c he lo ut i l i zz ano f ra nco cantiere. I costi considerati
sono:
a) p r o ge tt a z io n e e d i re z i o ne l avo r i
b) oneri concessor i, oneri di urbanizzazione, pol izze f idej ussor ie
c ) o n er i pe r la s i c u re z za
d) c a n t i e r i z z a z i o n e
e) e s t r a z i o n e d e l g i a c i m e n t o
f ) a b b a n c o d e l l a m a t e r i a p r i m a
g) car ico sugl i autocarri
h ) r i p r o f i l a t u r a d e i v e r s a n t i
i ) messa in posto dell' humus preventivamente stoccato
j ) acquisto e messa in posto delle piante di pino
k ) costo del personale
Non è stato considerato il costo degli autocarri e dei mezzi d'opera in quanto l'attività
verrà condotta dallo stesso imprendi tore , che g ià opera ne l mondo delle costruzioni,
come si evince dalla visura camerale allegata alla tavola document i , e che posse gg o no i l
parco ma cch ine che g l i co nsen te d i effettuare l'att ività programm ata
Le voci su indicate in modo sintetico, ma che tengono conto anche di altr i fattori in-
trinseci, da calcoli effettuati su aziende simil i che già operano in s i tuazioni del tutto
analoghe, hanno portato ad un incidenza compless iva, p e r m e t r o c u b o d i m a t e r i a
p r i m a v e n d u t a , c h e o s c i l l a t r a 1 , 6 5 e 1 , 8 5 Euro/mc con un prezzo m edio di 1,75 € .
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I l costo di vendita del mater ia pr ima, così come già r iportato in questo paragrafo,
per contest i economici qual i quello in studio, osc i l la tra 3,00 e 3,30 €/mc con un
prezzo medio di 3.15 €/mc
Per cui:
Se ne deduce che per la società i l reddito presunto annuo è pari a:
Un r icavo medio annuo d i c irca €.233 .000 per un arco d i tempo di t re anni rappre-
senta un investimento produttivo per l ' imprenditore. I r i s u l t a t i a c u i s i è g i u n t i
h a n n o f a t to decidere al la Ditta Società Campo delle Rose s. r. l . di intraprendere detta
att ività incaricando l ’arch. Sante Onofrio e l’ ing.Ivano Russo unitamente al geologo St e-
fano Perrone , per la parte di propria competenza, a redigere u n p r o g e t t o c h e , n e l
A) Valore del materiale grezzo estratto al netto dello scarto
499.357 mc *3.35= €.1.572.974
B) Costi di gestione della cava
499.357 mc. *1.75=€.873.875
C) Bilancio (Ricavi-Costi) → €. 1.572.974 - €.873.875 =€.699.100
€. 699.100 / 3 =€. 233.000 (reddito totale lordo per ogni anno)
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r i s p e t t o d e l l e n o r m a t i v e v i g e n t i e d e l l e s c e l t e programmatiche, individui le so l u-
z ioni più idonee per la co lt ivazione del g iac imento e per i l recupero f inale, consid e-
rato quest 'ult imo un aspetto f o n d ame n ta le che ne l br eve pe r i odo rest i tu isc a l ' i n -
tero s i to al l 'ambiente circostante, migl iorato sotto l 'aspetto pur amente colturale ma
anche sotto l'aspetto paesaggist ico- ambientale.
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6-Prescrizioni generali propedeutiche all’apertura della cava
6.1 - Delimitazione dell 'area di cava e mi sure di sicurezza
L'area della cava deve essere opportunamente se gnalata da apposit i cartel l i monitori,
collocati in modo che siano visibi l i l 'uno dall 'altro e comunque a distanza non sup e-
riore a m 40 e protetta con recinzione in rete metall ica di altezza non i nferiore a 1 .50
metri o con altro mezzo idoneo a precludere l 'accesso di mezzi e di persone non au-
tor izzate e la discar ica indiscr iminata di r i f iut i . In nessun caso dovrà essere concessa
l'entrata, all'interno dell'area di cava, a personale n o n a u t o r i z z a t o . G l i a c c e s s i a l l a
c a v a s a r a n n o c u s t o d i t i d a a p p o s i t e cancellate o sbarre che dovranno essere chiuse
negli orari e nei periodi in cui non si esercita attività estrattiva e comunque quando sia a s-
sente il personale sorvegliante i lavori di coltivazione.
Le superf ic i interessate d a l l a c o l t i v a z i o n e d e v o n o e s s e r e c h i a r a m e n t e i n d i v i d u a t e
s u l t e r r e n o attraverso la collocazione di punti fissi inamovibili di misurazione. Tali
punti devono e ss e re c o l loc a t i i n p os i z io ne t o p o g r a f i c a f a v o r e v o l e e comun-
que in maniera ta le che d a o g n u n o d i e s s i s i p o s s a traguardare quello precedente e
quello successivo. La posizione e la numerazione dei punti sul terreno devono avere r i-
scontro n e l l ' a p p o s i t a c a r t o g r a f i a allegata all'autorizzazione.
6.2 Sicurezza nei luoghi di lavoro
L'area di cava e le modalità di colt ivazione devono essere concepite in modo tale che gli
addetti possano operarvi senza compromettere la propria sicurezza e salute. D ovranno
sempre essere prese misure adeguate per raggiungere i massimi l ivel l i di s icurezza in
conformità alle prescrizioni delle Autorità competenti al rila scio dell'autorizzazione ed al
c o nt ro l lo i n m at er i a d i s i c u re z z a e d i g ie ne d e g l i am b i e nt i d i l a vo ro . S i dovranno
inoltre adottare tutte le misure di s icurezza previste dalle vige nti L e g g i d i p o l i z i a
m i n e r a r i a ( D . P . R . n . 1 2 8 d e l 9 . 4 . 1 9 5 9 e s u c c e s s i v e modif icazioni e integrazioni)
s ia per quanto riguarda la conduzione dei lavori di scavo, carico e trasporto, s ia per la
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segnaletica nei confronti di terzi , s ia a l la normativa naziona le D.P.R 626/94 e
624/96.
6.3 Fosso di guardia
L 'aff lusso in cava di acque di di lavamento provenient i da i terreni estern i deve ess e-
re ev itato at t raverso la cost ruz ione d i una adeguata rete di fossi di guardia intorno
al c igl io superiore di colt ivazione, collegati con la rete di smalt imento naturale e/o a r-
t if ic iale esistente. Nel caso in progetto la necessità di proteggere i fronti di scavo e
l'intera area di cava rende obbl igatorio l ' immediata predisposizione, tutt ' intorno i l s i-
to in oggetto, di uno o più foss i per imetral i d i dreno, del la larghezza minima di 1 .00
m e per un profondità minima di m 0.60, i qual i consent iranno di raccogliere le ac-
que di precipitazione o di def lusso superf icia le, eventualmente a ff luent i verso l'area
in oggetto, e di convogliarle all'interno delle due linee di impluvio preesistenti che, a S e
a N bordano l 'area di cava. I fossi avranno quindi i l duplice scopo di proteggere i
f ront i di scavo e di sa lvaguardare le aree di lavoro da eventuali afflussi di acqua di
scorrimento superficiale. Tale dreno dovrà necessariamente essere realizzato e reso
funzionante nelle fasi iniziali e pr ima de l l ' in i z io del le operaz ioni d i cava , secondo lo
schema più vo lte riportato all'interno della presente ed esplicitato nelle tavole di pr o-
getto. Non si rende necessario effettuare un calcolo idraulico per determinare a m-
piezza e profondità del fosso di guardia tenendo conto che i l vo lume d'acqua che
andrà smaltito r isulterà comu nque modesto.
6 .4 Ar e e di r i s p e tt o ,a r e e di t r a n s i t o, a r e e d i d e p os i t o e a r e e c om p l em e n t ar i
Dovranno essere individuate e picchettate le zone di rispetto per come riportate nelle
planimetrie di progetto allegate alla presente relazione. Dovranno inoltre essere mante-
nute le distanze dai confini part ice l lar i , r iproposte in metr i 5 .00 per tut to i l co ntorno
de l l 'area, sa lvo deroghe possibi li solo se sottoscritte dai pr oprietari confinanti con il
lotto. In ta l i spa z i d i r i s petto no n s i o per eran no modi f ic he a l c une se non at te a
m i g l i o r a r e l a s t a b i l i t à d e i f r o n t i d i s c a v o p i ù i m m e d i a t i . T a l i a r e e n o n potranno
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essere uti l izzate per i l deposito, seppur temporaneo, di materia le cavato o di mate-
riale di r isulta o ancora di terreno vegetale, non potranno essere uti l izzati quali aree
di sosta di mezzi meccanici o di altr i material i , ed in nessun caso potranno essere so g-
gette ad operazioni di cavatura, seppure parzia le . L 'unico ut i l izzo poss ibi le sarà que l -
lo di real izzare, a l l ' interno di questa fasc ia, la l inea drenante che consent irà l 'al lo n-
tanamento del le acque di precipitazione meteorica nel la d irez ione voluta. Nel l ' e-
ventual i tà in cui durante le operazioni di cava si verif icasse ro smottamenti che inte-
ressassero l e a r e e d i r i s p e t t o , s i a v r à c u r a d i p o r r e i m m e d i a t a m e n t e i n e s s e r e l a
s i tuazione iniz ia le senza compromettere in a lcun modo la stabi l i tà dei s i t i non inte-
ressati dalle operazioni di cava.
Per facilitare l'accesso all'area dovrà essere predisposta, durante le opera zioni in iz ia l i ,
una o più v ie ditransito , operat ivamente funzionali, di larghezza adeguata per co n-
sentire la circolazione del personale e il movimento delle macchine ivi utilizzate, no n-
ché di stabilità sufficiente a sopportare il peso dei mezzi stessi. La larghezza minima
prevista per le vie di accesso è di metri 5.00 è dovrà essere direttamente in comunic a-
zione con le vie immediate di fuga dall 'area. Per la strada che consentirà l 'accesso da l-
la parte topograf icame nte p iù bassa de l la cava è ammessa una pendenza massima
del 6%, pendenza che garantirà la circolazione dei mezzi pesanti al l ' interno dell 'area.
Le rampe devono essere conservate per tutto i l periodo di attività e fino al recupero
finale dell'area.
La localizzazione dell' area di deposito è già stata stabilita in apposito paragrafo. Come è
noto le aree di deposito rappresentano i luoghi temporanei dove viene depositato il m a-
teriale cavato prima di essere caricato s u i m e z z i d i t r a s p o r t o e a l l o n t a n a t o d a l l ' u -
n i t à p r o d u t t i v a . I l l u o g o d a u t i l i z z a r e q u a l e a r e a d i d e p o s i t o è r i p o r t a t o n e g l i
a l l e g a t i p r o g e t t u a l i , r imanendo comunque inteso che potrà subire variazioni dettate
da esigenze di organizzazione, e che in tal caso i l Direttore dei Lavori stabilirà, mot i-
vando le scelte, le nuove aree da destinare a deposito temporaneo degli inerti prima del
loro al lontanamento definit ivo. Le aree di deposito dovranno comunque essere d i-
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stant i a lmeno 10 m dai front i di scavo, dal le v ie di accesso o di sgombero, dal le aree
di r ispetto. I cumul i dovranno avere angol i d i r iposo (angolo di scarpa non superiore
a 35~~, tali da garantire loro la stabilità nel tem po. Le are e d i depos ito e d i stocca g-
g io d i mater ia l i d i cava dovranno e s s e r e d o t a t e d i u n s i s t e m a d i d r e n a g g i o d e l l e
a c q u e d i s c o r r i m e n t o superf icia le co llegato con i foss i di guardia per l 'al lontan a-
mento veloce di dette acque. L 'eventuale immissione del le acque provenienti dalle
aree di depos i to a l l ' interno d i corp i idr ic i superf ic ia l i è subord inata a l r i spetto d i
l imit i di accettabil ità di cui al D.Lgs 152/2006 e s.m.i. .
L e ar ee com p l eme n ta r i a l l ' a t t iv i t à es t r at t i va s i r iferiscono a quelle aree diverse
dall 'area di cava ma destinate agli accumuli di stoccaggio, alla sosta di eventuali mezzi
meccanici, alle piste ecc.
6.5 - Depositi di materiale di scarto di coltivazione
I l materiale di scarto,ovverosia tutto ciò che non può essere utilizzato per gli scopi
prefissati,dovrà essere accumulato al di fuori dell 'area di cava e tale operazione de-
ve avvenire nel r ispetto del la normativ a v igente e può essere uti lizzata per colmate e
sistemazioni f inali dell'area di cava, o per la copertura di discar iche control late etc. .
E 'vietato fare accumuli di mater ia le di scarto in pross imità o a l l ' interno di foss i o
canali l imitrof i interrompendo e/o deviando lo scorr imento naturale del le acque s u-
perf ic ia l i a monte ed a valle della cava qualora non sia divers amente previsto.
Operazione propedeutica alla colt ivazione dei materiali uti li è l 'asportazione dei terreni
di copertura per una distanza non i nferiore a 50 cm dal cigl io del fronte di abbatt i -
mento dei mater ia l i . Tale d istanza dovrà essere portata a 100 cm qualora s i aumen-
ti l 'a ltezza del fronte di scavo o ci s i trovi in presenza di intervalli facilmente soggetti
a crolli o smottamenti.
Il terreno vegetale dovrà essere conservato temporaneamente in cava in siti apposita-
mente del imitat i , per essere r ico l locato in posto a seguito del la coltivazione qualora
le modalità del recupero lo prevedano, ovvero destinato ad altre f inalità qualora i l
progetto lo preveda. Gli accumuli temporanei di terreno vegetale non dovranno supe-
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rare i 5 metri di altezza con pendenza in grado d i garant i re la lo ro stabi l i tà ; su i c u-
mul i dovranno essere esegui te semine protettive e, se necessario, concimazioni co r-
rettive.
R is u l t a ovv io che è v i etato fare a ccum ul i d i terre no vegeta le i n prossimità o al l ' i n-
terno di fossi o canal i l imitrofi interrompendo e/o deviando lo scorrimento naturale
delle acque superficiali a monte ed a valle della cava qualora non sia diversamente pre-
visto.
6-6-Fronti di cava
L ' e s t r a z i o n e d e l m a t e r i a l e a v v e r r à o p e r a n d o u n a opportu na gra don atu ra la qu a le
prevede l a rea l i zz az i one d i terr az z i success iv i del la larghezza di m t. 20,00 in leggera
controtendenza, avent i un disl ivel lo massimo pari a c irca 15 ,00 mt., dis l ivel l i di mag-
giore dimensioni potranno essere p r e v i s t i q u a l o r a l e c a r a t t e r i s t i c h e m e c c a n i c h e d e i
m a t e r i a l i c a v a t i l o consentano e comunque previo parere scritto del Direttore dei Lav o-
ri o di chi ne fa le vec i ; in og ni caso dov ran no essere e f fet tu ate de l le ver i f i che d i
stabi l i tà i cu i r isultat i andranno conservat i presso i l cant iere. L 'angolo di scarpa da
prevedere è stato già affrontato nel relativo paragrafo,lo stesso deve tenere conto delle
caratter ist iche f is iche dei material i soggett i a colt ivazi one; la pendenza delle scarpate
durante la fase di cavatura e nelle fasi successive, precedenti i l recupero dell 'area, deve
essere tale da consentire le condizioni di massima sicurezza. I l c igl io superiore dello sc a-
vo dovrà essere sempre ragg iungib i le con appos i ta/ e p is ta/ e o rampa/ e pe rcorr ib i l i
con mezz i meccanici cingolati e/o gommati. E' assolutamente vietato lo scalz amento al
piede dei fronti di cava, i l cui abbatt imento avverrà attraverso l 'ut i l izzo di mezzi mec-
canic i che agiscono direttamente sul g iacimento senza l 'uso di esplosivi.Le modalità ope-
rative sopra dette dovranno essere,anche, seguite:
per tut t i i f ront i d i scavo pross imi a i l im it i de l l 'area oggetto d i coltivazione;
per fronti destinati a rimanere a lungo nelle medesime condizioni, come quelli
prossimi alle strade di accesso o di passaggio.
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6.7 - Rinvenimento di repert i di interesse archeologico,storico o ordigni bel l ic i
Durante le fasi di escavazione o di sistemazione della cava, qualora venissero alla luce
reperti di interesse storico, archeologico, e paleontologico dovranno essere sospesi im-
mediatamente i lavor i e comunicato entro 24 ore l 'avvenuto r itrovamento alla auto-
rità competente ai sensi di legge.
La stessa comunicazione, per conoscenza, dovrà essere trasmessa anche al S indaco. I
lavor i potranno essere r ipres i so lo col benestare scritto del la competente autorità, in
questi casi , trattandosi di forza maggiore, si potrà richiedere una proroga.
Analoga procedura dovrà essere messa in atto se durante le fasi di escavazione o di s i-
stemazione della cava venissero al la luce ordigni bell ic i od oggetti r itenuti t a l i . L a
Ditta titolare della autorizzazione estrattiva deve comunicar e direttamente e tempest i-
vamente al la competente Autorità Mil itare il r invenimento. All 'atto del l 'eventuale r i -
trovamento di ordigni bel l ic i o comunque di oggett i r i tenut i t a l i l a D i t t a h a l ' o b -
b l i g o d i s o s p e n d e r e i m m e d i a t a m e n t e i l a v o r i e d i c o m u n i c a r e t a l e r i t r o v a m e n -
t o , o l t r e c h e a l l ' A u t o r i t à M i l i t a r e , a n c h e a l S i n d a c o . I l a v o r i p o t r a n n o e s s e r e
r i p r e s i s o l o c o l b e n e s t a r e s c r i t t o dell 'Autorità Militare.
6.8 - Strada di accesso - Polverosità:
La Ditta dovrà provvedere all'esecuzione, in sede di progettazione estrattiva, di idonee
soluzioni finalizzate ad ottenere l'abbattimento dei polveri e la rimozione dei fan ghi
prodotti dal trasporto dei materiali lungo la pista di accesso alla cava dalla viabilità
pubblica.
La polverosità all'esterno dell'area di cava e della strada di accesso non potrà in ogni
caso risultare superiore agli standard di qualità dell'aria fiss ati dalla normativa v igente;
in ogni caso dovranno essere messi in opera s istemi di umidificazione della v iabilità
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"bianca" e dovrà essere garantita la necessaria r ipulitura della viabil ità pubblica di a c-
cesso.
6.9 - Cartel lonistica:
Nel la zona di accesso al la cava dovrà essere posto in modo ben visibile un cartello
contenente i dati significativi della cava stessa, che dovranno essere sempre leggibili, e
contenente i dati sotto elencati :
1 . Comune;
2 . T ipo di mater ia le est ratto;
3 . Denominazione della cava;
4 . Progettist i
5 . Ditta esercente;
6 . Sorvegliante;
7 . Estremi dell 'atto autorizzativo e scadenza .
6.10 - Contenimento del rumore
L'incremento del rumore equivalente dovuto al complesso delle att ività di cava in co r-
rispondenza degli edif ic i res idenzial i l imitrof i non dovrà superare i l imit i prev ist i
dal le norme e dai regolamenti vigenti.
6 .11 - D oc u m e nt a z i on e d a t e n er e i n c av a
I l personale autor izzato dovrà avere a disposizione nel la cava i seguenti documenti
in copia autentica per eventuali ispezioni :
a ) Autor izzaz ione comunale ;
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b ) E v e n t u a l e C o n v e n z i o n e ;
c ) Piano di co lt iv azione;
d ) Progetto di recupero;
e ) Eventual i provvedimenti s i ndacal i ;
f ) DSS e Relazione sulla stabil ità dei fronti di sc avo.
7-Piano di recupero dell’area di cava
7-1 P r e m e s s a
Per opere di recupero s i intendo no gl i intervent i di r ipr ist ino morfologico, idraulico,
pedologico e vegetazionale delle aree di cava e delle opere accessorie real izzate in a t-
tuazione a quanto previsto dal piano di coltivazione e dalle norme prescrittorie.
La sistemazione finale dell'area di cava mira a migliorare l'area di estrazione attraverso
interventi che producano un assetto finale equilibrato dal punto di vista ecosistemico e
paesaggistico.
Le modalità del recupero sono state pensate per favorire, di regola, assetti c h e p r e -
v e d a n o l a r i c o s t r u z i o n e d i m a n t i v e g e t a l i , u t i l i z z a n d o l a d d o v e n e c e s s a r i o l e
t e c n i c h e d i i n g e g n e r i a n a t u r a l i s t i c a m a p r i n c i p a l m e n t e cercando d i ut i l i zzare e
acce lerare i process i natura l i s tess i . Le tecniche d i recupero tengono con to de l la
nat ura geo log ica e g eomo rfo log ica , i drog eo log ic a , paesaggistica, storica ed ambien-
tale del sito di cava e si ispirano a criteri di intervento, alcuni dei quali sono qui di s e-
guito elencati:
i l m i g l io ram e nt o de l le co n d i z io n i d i i n te rv e nto v a r i ce r c ato s ia n e l l e modi-
fiche della morfologia (abbattimento delle pendenze) che del substrato (r iporto di
terreno vegetale e di inert i a granulometr ia f ine l imo e argi l la con percentuali
superiori al 20%);
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i materiali di risulta vanno preferibilmente utilizzati all ' interno della stessa cava
o per il recupero ambientale delle aree estrattive dismesse; in questo ultimo caso
dovrà essere tenuto un registro di carico e scarico e ci si dovrà u n i f o r m a r e a l l a
n o r m a t i v a v i g e n t e ( D . L g s 1 5 2 / 2 0 06 e N u o v o C o d i c e dell'ambiente 2008)
un'attenzione particolare va posta allo scotico, stoccaggio e riutilizzo del terre -
no vegeta le ; la programmazione d i quest i mov iment i d i terra deve avvenire
evitando che l 'humus vada disperso e messo a discar ica o che v e n g a s t o c c a t o
p e r t e m p i m o l t o l u n g h i p r i m a d i u n s u o r i u t i l i z z o , f a v o r e n d o i n t a l c a s o
i l d e t e r i o r a m e n t o d e l l e s u e c a r a t t e r i s t i c h e pedologiche ad opera degli
agenti meteorici (piogge dilavanti, ecc.); va sottolineato a questo riguardo che
la condizione principale per la r iuscita del recupero delle cave è proprio la d i-
sponibilità di terreno vegetale;
per quanto riguarda le tecniche di ingegneria naturalist ica da adottare va data
preferenza a idrosemine con specie floristiche autoctone e a semplici messe a di-
mora di alberi e arbusti;
al f ine di una ottimizzazione operat iva dei lavori, la coltivazione sarà fatta di
regola per lott i successivi; l ' inizio del lotto dovrà essere contestuale a l l ' a vv e -
n u t o i n i z io de l le o p er a z i o n i d i r ec u p e ro de l lo t to p re ce de n te sfruttato.
Le opere di recupero per le aree non più impegnate da in terventi estratt ivi devono
essere portate a termine secondo quanto previsto dal progetto e comunque entro i
termini r iportati nel provvedimento di autorizzazione, fatta s a l v a l a p o s s i b i l i t à d i
p r o r o g a e v e n t u a l m e n t e r i l a s c i a t a d a l l e a u t o r i t à c o m p e t e n t i e r i c h i e s t a a l -
m e n o 3 m e s i p r i m a d e l l a s c a d e n z a dell'autorizzazione in essere.
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7-2-Tipologia del recupero
il progetto, come ampiamente descritto nei paragrafi precedenti si propone, oltre al l ' a-
pertura di una c a v a i n u n a r e a p r i v a t a , i l s u o s u c c e s s i v o recupero morfologico e
vegetazionale mediante i l r i p r i s t i no c he pr ev e de la re a l i z za z i o ne d i v e r s a n t i g r a -
d o n a t i c o n t e r r a z z i ,in contropendenza, di ampiezza pari a metri 20 ,00 r a c c o r d a t i
d a s c a r p a t e a v e n t i a n g o l i d i incl inazione compresi tra 50 e 55'. Al piede di ogni
s in go la sca rp ata , pa r a l le lamente e pe r tutta la lunghezza della stessa, verrà realizz a-
to un dreno, con lo scopo di poter convogliare e smaltire t ut te le ac q u e c h e r a g g i u n-
g o no t a l i s u p er f i c i , a l l ' i n t e r no d e l le l i n ee d i impluvio perimetrali . Ciò consent irà,
inoltre, che non si vengano a formare, s u l le s u p e r f ic i de i p i a no r i , r i s t a g n i d i ac q u e
m et eor i c he . S u l ve rsa n t e occidentale del perimetro di cava, ogni dreno verrà poi coll e-
gato all'antistante l inea di impluvio tramite del le canalette cost ituite da e le menti
prefabbricat i in cls.
Ciò comporterà la profi latura di a lcuni versant i e del piazzale di cava che avverrà
tramite i materiali di riporto prelevati all'interno del sito stesso.
Lo strato di terreno vegetale messo in posto nel tratto terminale favorirà lo sv i luppo
de i process i pedogenet ic i e la creazione di humus, con logica conseguenza di un ra-
pido attecchimento della vegetazione sia spontanea che impia ntat a . I l tut to cont r i bu i r à
a d are un a co nt i nu i t à s paz ia le a l l ' i nte ro terr i tor io , re inserendo armonic amente
ne l paesaggio la zona d i cava, e restituendola pienamente al contesto naturale orig i-
nario.
Laddove s i prevedano r iport i di materia le proveniente dalla stessa cava, q u e s t o s a -
r à d i s p o s t o a s t r a t i d i v o l t a i n v o l t a c o m p a t t a t i p e r e v i t a r e sostanzial i abbas-
samenti del piano di quota f inale. La compattazione potrà a v v e n i r e c o n g l i s t e s s i
m e z z i u t i l i z z a t i p e r l ' e s t r a z i o n e o c o m u n q u e util izzando mezzi r itenuti idonei da l-
la D.L..
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8-Computo metrico estimativo sistemazione finale cava
C o m e p r e s c r i t t o d a l l e n o r m a t i v e v i g e n t i , i l t i t o l a r e d e l l ' a u t o r i z z a z i o n e estrattiva
dovrà predisporre cauzione o fideiussione a garanzia del recupero e degl i altr i eventual i
obbl ighi der ivant i dalla convenzione. Tale valore potrà essere utilizzato dal Comune in
caso di inadempienze da parte del titolare.Per il calcolo di tali oneri si è fatto riferime n-
to:
1) a i cost i necessar i per la r iprof i la tura de i gradoni ed a l vo lume d i m a t e r i a l e
n e c e s s a r i o p e r p o t e r r e a l i z z a r e g l i s t e s s i s e c o n d o l 'andamento previsto
in progetto
2) ai costi necessari da sostenere per l'acquisto e la messa a dimora delle speci arboree.
3) a l c o s t o n e c e s s a r i o p e r l a s i s t e m a z i o n e d e l l e a r e e c o m p l e m e n t a r i : (piste,
recinzione ecc.)
4) al costo necessario la sistemazione f inale dell 'area
In t a le s tato d i fat to , da un computo d i ma ss ima, s i r i t iene ade g uata la somma di
Euro 85.000,00 (diconsi ottantacinquemila euro) di cui:
20.000,00 per la r iprof i latura del versant i
2 5 .000 ,0 0 p e r l ' ac q u is to e l a m es s a a d imo r a d e l l e p i a n te pr ev i s t e n e l recu-
pero;
20.000,00 per la sistemazione f in ale dell 'area.
10.000 ,00 per la manutenz ione ord inar ia de l l 'area recuperata ne l l 'anno suc-
cess ivo a quel lo di conclus ione del le att ività estratt ive (drenaggi, sostituzione
di piante non attecchite, ecc).
10.000,00 per eventuali altre att ività di recupero no n previste
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Tale valore, una volta valutato adeguato dal Comune in rapporto ai prezzi di mercato r i-
portati in tariffari della Camera di Commercio, equivarrà al valore della cauzione o
della polizza f ideiussoria effettuata dalla Ditta al momento della Denuncia di Esercizio
e sarà utilizzata dal Comune, come suddetto, per assicurare il ripristino ambientale
dell'area oggetto di coltivazione.
9- Considerazioni conclusive- Vincoli presenti nell’area di cava -Fattibilità dell’opera
L'area dalla quale si intende procedere all 'estrazione di materiale inerte da utilizzare
nella preparazione di calcestruzzi e per scopi analoghi, trovasi in loc.Campo delle Rose
del Comune di Praia a Mare Lo studio è stato suddiviso in due fasi:
La prima fase finalizzata alla progetta zione di un piano di coltivazione idoneo, che
tenesse conto del le caratter ist iche del l 'ambiente f is ico o l t r e c h e d e i m a t e -
r i a l i e s t r a t t i . S o n o q u i n d i s t a t e i n d i v i d u a t e l e modal i tà ed i tempi d i co l t i -
vaz ione de l la cava , le aree interessate dalla coltivazione e le potenzialità del
giacimento attraverso il calcolo dei volumi potenzialmente estraibili. In questa
stessa fase sono stati i l lustrat i i v incol i che regolano la fatt ibi l ità del l ' inte r-
vento e def inite tut te que l le operazioni pre l iminar i che dovranno esse re rea-
l i zzate prima di procedere alla cavatura degli inerti;
Nella seconda fase, nonché la più importante ai f ini della fatt ibi lità dell ' inter-
vento, s i sono esposte le modalità di recupero dell 'area e la sua sistemazione
f inale. Sono quindi stat i scandit i i tempi ed i modi d i recupero de l l 'area d i
cava , le caratter i s t iche ch imico - f i s iche e l i to logiche dei mater ia l i ut i l izzabi l i
per i l recupero e la provenienza degli stessi. Si è stabil ita la sistemazione co n-
clusiva dell 'area, che prevede la messa in opera d i a lber i d i p ino sui gradoni
e su l piazzale f inale. Inf ine è stato predisposto un calcolo est imativo dei cost i
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del l ' intervento di recupero al f ine di poter predisporre pol izza fidejussoria o
cauzione a favore del Comune di Praia a Mare , a garanzia degli obblighi spettanti
alla Ditta esecutrice dei lavori.
I risultati a cui si è pervenuti sono i s eguenti:
CONFINI: L 'area di cava confina da tutti i lat i con terreni di proprietà mantenendo, la
committenza, una fascia di r ispetto di 5 metri da tutt i i lat i . Catastalmente le part i-
celle oggetto di cava confinano a nord con foglio di mappa n°60(altro Comune) a sud
con foglio di mappa n°62 (altro Comune) a ovest con la particelle731,732,734 ad est
con le particel le 745 e 743 tutte ricadenti nel foglio mappale n°61 .
PARTICELLE INTERESSATE DALLA COLTIVAZIONE: le operaz ioni d i est raz ione i nt e -
resser an no p reva le nt emente le pa rt ice l le 755 e 757 .
SUPERFICI : l 'area interessata da lla colt ivazione è pari a 73.000 mq
V O L U M I C O L T I V A T I : i v o l u m i c h e s i i n t e n d o n o e s t r a r r e s o n o p a r i a 399 .485 ,98 mc
est ratt i in t re fas i che co inc idono con i t re lott i di colt ivazione
I LOTTO: 131.300,00m3
II LOTTO: 165.802,50m3
III LOTTO: 102.383,48m3
TOTALE 399.485,98m3
VOLUME SCOTICO. i l vo lume d i scot ico che sarà r iut i l izzato per la sistemazione f ina-
le dei gradoni e del piazzale di cava è pari a 100.239,02 m c t em p o r a n e a m e n t e a c -
c a n t o n a t o a l l ' i n t e r n o d e l l ' a r e a i n s t u d i o durante la fase di coltivazione.
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T IPOLOGIA DI COLTIVAZIONE: trattas i di una cava di versante per cui s i è optato per
una colt ivazione a gradoni discendenti suddivisa in tre f a s i o g n u n a d e l l e q u a l i d i
d u r a t a a n n u a l e . L e o p e r a z i o n i d i s b a n c a m e n t o e p r o f i l a t u r a p r e v i s t e c o n s e n -
t i r a n n o d i m e t t e r e i n s icurezza l ' intera area.
S T A B I L I T A ' G E N E R A L E : l a s i s t e m a z i o n e a g r a d o n i m i g l i o r e r à sensibilmente la
stabilità delle aree di scarpata che delimitano l'area di cava lungo i quadrant i set tentr i o -
na le e mer id iona le , r iducendos i d i fatto l'altezza della scarpata stessa. La gradonatura in
contropendenza eviterà alle acque meteoriche di defl uire disordinate sui versanti. Le ve-
rifiche di stabilità allegate al progetto confermano quanto detto.
M E Z Z I U S A T I N E L L A C O L T I V A Z I O N E D E L G I A C I M E N T O : p e r l'estrazione del ma-
teriali inerti, vista la scarsa resistenza offerta dagli stessi, si farà uso di mezzi meccanici
(ruspe ed escavatori) oltre che di autocarri per il trasporto degli stessi nelle aree di utilizzo.
E' esclusa la possibilità che si faccia uso di esplosivi.
RECUPERO: Contestualmente al la co lt ivazione dei s ingol i lott i sarà predisposto i l re-
cupero del l 'area attraverso la messa in posto di uno strato di humus preventiv amente
stoccato e la piantumazione di alberi d i p i n o , s p e c i e q u e s t a m o l t o d i f f u s a s u l t e r -
r i t o r i o . I l t u t t o c o n t r i b u i r à a d a r e u n a c o n t i n u i t à s p a z i a l e a l l ' i n t e r o t e r r i t o -
r i o , r e i n s e r e n d o a r m o n i c a m e n t e n e l p a e s a g g i o l a z o n a d i c a v a , e rest ituendo-
la pienamente al contesto naturale or ig inar io , migl iorata sotto l'aspetto visivo e agr i-
colo-forestale.
IMPATTO AMBIENTALE: i l recupero contestuale alla coltivazione, ossia p e r f a s i , a t -
t r a v e r s o l a m e s s a a d i m o r a d i p i a n t e d i p i n o unitamente ai tempi r istretti
dell 'att ività estratt iva, che come detto si esaurirà in tre anni, consentirà di r idurre gl i
impatti v is iv i del la cava, già di per se modesti e l'impatto sull'ambiente in genere. Rel a-
tivamente agli altri fattori ambientali che direttamente o indirettamente possono esse-
re influenzati dall 'attività estratt iva se ne è discusso ampiamente nella relazione am-
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bientale allegata al progetto. Si ribadisce, in estrema sintesi, che non ci sono effett i i r-
reversibi l i sul l 'ambiente e gl i effett i sfavorevoli sono limitati all 'emissione di rumori e
di polveri durante il p er iodo d i lavor az ione ; g l i s te ss i no n i nf lue nz ano in modo d i -
ret to l 'uomo in genere inteso come organismo v ivente , in quanto i pr imi nuc le i
ab i tat i s i co l locano d is tant i da l l 'area in s tudio . Un'attività così organizzata consent i-
rà inoltre:
Di l imitare eventuali possibil i implicazioni di carattere microclimatico e pluvio-
metrico. Le ridotte superfici lasciate scoperte dal la vegetazione durante la co l-
t ivazione del la cava e la success iva messa a co ltura dell'impianto definitivo, e-
viteranno perturbazioni atmosferiche legate a possibili variazioni locali del tasso
di umidità, anche se circoscritte alla sola fase di esercizio.
Di ridurre notevolmente l' impatto sulla destinazione d'uso dei terreni . 1 l c a m -
b i o d i d e s t i n a z i o n e d ' u s o d e i t e r r e n i , a s p e t t o d e c i s a m e n t e irr i levante per
la fase post-recupero visto che l 'area viene restituita integra lmente a l set tore
cu i precedentemente apparteneva, sarà d i fatto l imitato anche ne l la fase di
eserc iz io , graz ie a i tempi r ist rett i adottat i t ra la s tessa co lt ivazione ed i l r e -
cupero de l l 'area , ed a l la r iduzione del per iodo di tempo previsto per la colt i -
vazione della cava (pari a soli 3 anni).
Di ridurre l'impatto visivo. I terr i tor i c i rcostant i le aree d i interesse sono in
parte coperti da specie arboree (pini ), ed, in gran parte, i n c o l t i . L ' u t i l i z z o d i
u n a coltivazione per lotti, ridurrà sensibilmente quello che è l'impatto visivo com-
plessivo consentendo di reinserire armonicamente e gradualmente l'area
nell'ambiente circostante.
D i p ro d u r re ec o nom ie a p i c co l a sc a l a e i n c r eme n t ar e l 'o c c u pa z i o ne . L’attività
consentirà di r idurre le r ichieste esterne di materia pr ima e quindi i costi di tra-
sporto a favore di uno sviluppo locale e sull'indotto c i rcost ante . G raz ie a l l 'eserc i -
z io de l la cava i n ogg etto , parte de l l a m a t e r i a p r i m a n e c e s s a r i a p e r l a r e a -
Piano di coltivazione e recupero ambientale di una cava in loc.”Campo delle Rose” nel Comu-ne di Praia a Mare(CS) di proprietà della Società Campo delle Rose s.r.l.
2009
PIANO DI COLTIVAZIONE Sante Onofrio architetto- Ivano Russo ingegnere
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l i z z a z i o n e d i s t r u t t u r e e d infrastrutture locali , una volta proveniente da aree
esterne, sarà ora prelevata dai cant ier i del post o con buone r icadute economiche
sul territorio e sull 'attiv ità o ccupazionale diretta ed indiretta.
VINCOLI: l 'ambito in oggetto è sottoposto a v incolo idrogeologico e, pertanto, è stata
fatta r ichiesta all 'Autorità Competente, di r ilascio del relativo Nulla Osta autorizzativo.
La Regione Calabria (Dipartimento 6, Agricoltura, Foreste e Forestazione) ha rilasciato,
in data 17 / 12/ 2008, Prot. 36680, i l relat ivo Nul la Osta Idrogeologico. Lo stesso è a l-
legato all'interno della Tavola dei documenti che correda il progetto. L'ambito conside-
rato, inoltre, non rientra all'interno di parchi, riserve o altre aree protette; e non es i -
stono v incol i ostativi per il rilascio del permesso di c ostruire; l 'area non è soggetta a
vincolo paesaggist ico secondo quanto previsto dal D.Lgvo. n° 42/2004 (ex legge 431 /
85) per come riportato nel certificato rilasciato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Praia a
Mare; l'area non rientra tra quelle vincolate dall'Autorità di Bacino nell 'ambito del PAI .
Dal punto di vista urbanist ico (come certif icato dal Comune di Praia a Mare) le part i-
celle interessate ricadono: part.755 per la maggior consistenza in zona “E” la cui de-
stinazione rif lette “Zona Agricola” e per una parte in zona “CA7” la cui destinazione
d’uso rif lette “Zona di espansio ne turist ica-Interventi Alberghieri (Legge n°217/83)”;
part.757 per la maggior consistenza in in zona “CA7” la cui destinazione d’uso rif lette
“Zona di espansione turist ica - Interventi Alberghieri (Legge n°217/83)” e per una parte
in zona “E” la cui destinazione rif lette “Zona Agricola”.
I l Comune di Praia a Mare in data 17/10/2008 prot.n°17063/1 ha comunicato al la R e-
gione Calabria Dipartimento 6, Agricoltura, Foreste e Forestazione che il progetto della
cava è stato pubblicato per 15 giorni consecutivi e p er come stabilito (dal comma 2
dell’art.14 delle P.M.P.F. approvate per la Regione Calabria con D.G.R. n°450 del
27/06/2008) il Sindaco ha provveduto alla restituzione della domanda senza alcuna o p-
posizione e/o osservazione lasciando intendere la volonta del Comune di Praia a Mare
(non ha presentato osservazioni ne fatto opposizione) di rilasciare il permesso di costru-
ire per l’esercizio della cava.
Piano di coltivazione e recupero ambientale di una cava in loc.”Campo delle Rose” nel Comu-ne di Praia a Mare(CS) di proprietà della Società Campo delle Rose s.r.l.
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D’altra parte la coltivazione della cava nell’area ricadente in zona “CA7”, la cui destina-
zione d’uso rif lette “Zona di espansione turist ica - Interventi Alberghieri (Legge
n°217/83)”,può essere intesa come propedeutica ovverosia sistemazione a gradoni per
i l successivo insediamento di strutture turist iche -alberghiere.
In definit iva l 'esercizio temporaneo del la c ava non comporta signif icative penalizza-
zioni sull'ambiente circostante proprio in relazione alle modalità di coltivazione e recu-
pero del territorio previste in progetto. La sistemazione a gradoni mig l io rerà sens i -
b i lmente la stabi l i tà de l le aree d i scarpat a che de l imitano l 'area d i cava lungo i
quadrant i set tentr iona le e mer idiona le , r iducendos i d i fat to l 'a l tezza de l la scarp a-
ta s tessa . La p iantumazione d i alberi di pino migl iorerà il s ito sotto l'aspetto agro-
nomico-forestale oltre che idrogeologico; è prevista, infatti l a m es sa i n o p er a d i d r eni
p e r l a ra c co l t a de l l e a c q u e s u pe r f i c i a l i . I n c o n s i d e r a z i o n e d i q u a n t o r i p o r t a t o
n e i p a r a g r a f i p r e c e d e n t i e q u i s o m m a r i a m e n t e r i a s s u n t o , n o n s i r a v v i s a n o l i m i -
t a z i o n i a l c u n e p e r l a colt ivazione dell 'area in progetto , mentre si renderanno ne-
cessarie visi te per iodiche da parte de l responsabi le e de l D .L . , a l f ine d i v ig i lare
su l le operazioni legate a l l ' intervento in at to, confrontando, d i vo lta in vol ta , lo
stato di fatto con quanto previsto in progetto e/o con quanto approvato dagli organi
competenti.