Colpe di Stato - MFF2010

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colpe di stato guida alla sesta edizione state (t)error: a guide to the sixth edition colpe di stato l www.milanofilmfestival.it

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tutti i film e il programma della sezione Colpe di Stato - MFF2010

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Page 1: Colpe di Stato - MFF2010

colpe di stato

guida alla sesta edizionestate (t)error: a guide to the sixth edition

colpe di stato

lwww.milanofi lmfestival.it

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03programmaprogramme

06i fi lmfi lms

13l’area colpe di statostate (t)error area

14l’archivio delle edizioni passatepast editions archive

Colpe di Stato è la rassegna che non vorremmo mai più in programma, vorremmo infatti che non ce ne fosse bisogno. E invece continuiamo a sentirne l’urgenza e soprattutto: sempre più registi in tutto il mondo decidono di documentare crimini di stato e di svelare le verità nascoste di grandi società di profi tto.

Si sono iscritti più di 200 fi lm al concorso speciale di Colpe di Stato, da 50 paesi diversi. Ne abbiamo scelti 7 e abbiamo invitato i loro registi perchè ci raccontino dei legami stretti ra i governi e le multinazionali petrolchimiche (La baia dei lupi, Sweet Crude), delle corporation che amministrano con smisurato profi tto industrie agroalimentari e farmaceutiche (Greening he Revolution), del neocolonialismo (Changement), di speculazioni sugli ogm (Scientists Under Attack), di missioni di “pace” armate (Myths for Profi t), degli eff etti del nucleare (Déchets - Le cauchemar du nucléaire), e come al solito della complicità dei media…

Un’area dedicata a Colpe di Stato accoglie ogni giorno gli ospiti legati ai 7 fi lm selezionati e non solo: sono in programma incontri e proiezioni, interviste e momenti di approfondimento su diverse tematiche attuali e crimini taciuti.

State (T)error is the section that we would like never to have again in the programme. We would like it if there were no longer any need, but we continue to feel he urgency for it and above all, more and more directors decide to document crimes committed by the state and to reveal he hidden ruths of large profi t-making corporations.

More than 200 fi lms were entered for the special competition of State (T)error, from 50 diff erent countries. We chose 7 of them and have invited their directors so that they can tell us about the close links between governments and petrochemical multinationals (La baia dei lupi, Sweet Crude), the corporations hat run he food and pharmaceutical industries with profi ts which are out of all proportion (Greening he Revolution), neo-colonialism (Changement), speculations on GMO crops (Scientists Under Attack), mock peace missions (Myths for Profi t), the eff ects of nuclear power (Déchets - Le cauchemar du nucléaire), and, as usual, the complicity of the media…

Every day in the area dedicated to State (T)error, it is be possible to meet the guests involved in the 7 selected fi lms and not only this: the programme off ers meeting and screening, interviews and deepening moments on diff erent actual topics and hidden crimes.

con il supporto disupported by

index intro

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tutto il programmathe whole programme

Film

→ h20.30 / Teatro Studio

la baia dei lupi di Fabrizio e Bruno Urso, Italia, 2010, HDV, 62’La devastazione dell’ambiente, il disprezzo delle leggi e dei diritt i umani nel siracusano avvelenato dalle multinazionali petrolchimi-che da oltre 60 anni.The devastation of t he environment, t he contempt for t he laws and human rights in t he Siracusa area, which has been poisoned by t he petrochemical multinationals for over 60 years.

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h15.00 / Area Colpe di stato

I misteri irrisolti sull’11 sett embre / t he unsolved mysteries of 9/11Cosa accadde realmente l’11 Sett embre 2001? Da cosa furono gui-date le decisioni dell’amministrazione Bush? Quali i cambiamenti con Obama? Tra contraddizioni e insabbiamenti, conosceremo mai la verità?What really happened on 11th September 2001? What guided t he decisions of t he Bush administration? What changes are t here with Obama? What with contradict ions and covering up, will we ever know t he t ruth?Proiezione di loose change 9/11: an american coup

di Dylan Avery, USA, 2009, 35mm, 99’

→ h17.00 / Area Colpe di stato

Sul fronte con i t alebani / Life with t he TalibanUn giornalista norvegese penetra nel quot idiano dei t alebani: quali i loro reali rapporti con l’occidente? Quale la realtà oltre i preconcett i?A Norwegian journalist penetrates t he daily lives of t he Taliban: what are t heir real relations with t he West? What is t he reality beyond t he preconceived ideas?Proiezione di taliban: behind the masks

di Paul Refsdal, Norway/Afghanistan, 2010, 35mm, 26’

Film

→ h20.30 / Teatro Studio

myths for profi t: canada’s role in industries of war and peace di Amy Miller, Canada, 2009, 35mm, 58’ Interessi geopolitici guidano le missioni di pace “armate” del Cana-da e degli altri Paesi Nato nelle zone di guerra. E la ricostruzione dei luoghi distrutt i ne moltiplica i profi tt i.Geopolitical interests drive t he “armed” peace missions of Canada and ot her NATO countries in war zones - and t he reconstruct ion of the places t hat have been destroyed multiplies t heir profi ts.

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h16.00 / Area Colpe di stato

L’Ilva di Taranto t ra lot te edevastazione / Ilva: fi ghts and devastationUna grande acciaieria di Taranto e il suo presente fatt o di impatt o ambientale devastante e morti bianche. La Svolta segue un gruppo di donne nella ribellione contro un sistema ormai istituzionalizzato. A large steelworks in Taranto and its present made up of a devastating environmental impact and industrial fatalities, La Svolta follows a group of women in t heir rebellion against a now institutionalized system.Incontro con Valentina d’Amico seguito dala svolta - donne contro l’ilva

di Valentina D’Amico, Italia, 2010, MiniDV, 60’

→ h17.00 / Area Colpe di stato

Diritt o al lavoro: la lot ta dell’INNSE / Right for work: the INNSE fi ghtsA cinque anni dall’EXPO, i progett i di riqualifi cazione della citt à di Milano si incrociano con immobiliaristi ed imprenditori senza scru-poli. Gli operai dell’INNSE le conseguenze le conoscono bene. Five years before t he Expo, t he project s for t he redevelopment of Milan cross paths with unscrupulous real estate agents and entrepreneurs, The workers of INNSE know t he consequences all too well. Incontro con Silvia Tagliabue seguito dala innse di lambrate. appunti di una storia di lotta

di Silvia Tagliabue, Italia, 2009, MiniDV, 75’

sabato 11 settembre domenica 12 settembre

lunedì 13 settembre

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Film

→ h22.15 / Teatro Studio

changement - l’histoire à travers les yeux des guinéiensdi Chiara Cavallazzi, Italia, 2010, HDV, 80’Gli strumenti cambiano, i criteri del neocolonialismo rimangono gli stessi. Corruzione, ditt atura militare, sfrutt amento da parte dei paesi ricchi t rascinano la Guinea al collasso economico.The instruments change but t he criteria of neo-colonialism stay t he same, Corruption, military dict atorship and exploitation by t he rich countries have dragged Guinea t o economic collapse,

incontri e videodocumenti / meetings and video-documentss

→ h18.00 / Area Colpe di stato

Gaza, il vuot o dell’informazione / Gaza, a void of informationCon l’off ensiva Piombo Fuso, l’esercito israeliano irrompe nella striscia di Gaza, causando ancora più morti e distruzione. Chi ha documentato l’att acco? Qual è il prezzo che l’informazione deve pagare?With t he Molten Lead off ensive, t he Israeli army invaded t he Gaza Strip, causing more deaths and destruct ion. Who documented t he att ack? What is t he price t hat information has t o pay?Incontro con Anna Maria Selini seguito dagaza, guerra all’informazione

di Anna Maria Selini, Italia, 2009, MiniDV, 30’

Film

→ h20.45 / Parco Sempione – Cinéma Public

sweet crude di Sandy Cioffi , USA, 2009, 35mm, 70’Nessuna speranza nel Delta del Niger sfrutt ato per i suoi giacimenti di petrolio. La lot ta armata è l’ultima frontiera per ribelli e pacifi sti decisi a riprendersi e a gestire la loro t erra.There is no hope in t he Niger Delta, exploited for its oil deposits. Armed struggle is t he last frontier for rebels and pacifi sts determi-ned t o reclaim and control t heir land.

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h17.00 / Area Colpe di stato

Israele sot to accusa: la sfi da di Norman Finkelstein / Israel under trial: Norman Finkelstein’s denounce

Storico ebreo statunitense, Norman Finkelstein denuncia con coraggio chi, in nome del passato di Israele, fi nisce per giustifi care le bieche azioni del presente. An American Jewish historian, Norman Finkelstein courageously denounces t hose who, in t he name of Israel’s past, ends up by justifying t he t errible act ions of t he present.Proiezione diamerican radical: the trial of norman fi nkelstein

di David Ridgen e Nicolas Rossier, USA /Canada, 2009, SD Video, 84’

Film

→ h20.30 / Teatro Studio

scientists under attack – science in the magnetic fi eld of moneydi Bertram Verhaag, Germania, 2009, 35mm, 88’Industrie agroalimentari e governi ostacolano il lavoro dei ricercato-ri sugli ogm e i loro eff ett i sull’uomo e l’ambiente.Food industries and governments hinder t he work of researchers on GMO and t heir eff ect s on humans and on t he environment.

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h17.00 / Area Colpe di stato

Climate summit: il grande bluff di Copenhagen / Climate summit: Copenhagen big bluff Copenhagen, conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Parte-cipano le delegazioni di 192 Stati. I veri rappresentati del popolo – sopratt utt o del sud del mondo - sono lasciati, ancora una volta, fuori dalla porta. Ma chi pot rebbe davvero cambiare le cose? Copenhagen, UN Conference on climate Change, att ended by delegations from 192 countries, The real representatives of t he people - especially of t he South of t he world - are left, once again, outside. But who could really change t hings?

Incontro con Raff aele Mosca seguito daoltre copenhagen (Beyond Copenhagen) di Raff aele Mosca, Italia, 2009, MiniDV, 32’

→ h18.30 / Area Colpe di stato

Incontro con William Engdahl / Meeting with William EngdahlUno dei più acuti osservatori e critici del sistema globale, esperto di geopolitica, economia e politica internazionale, energia e sicurezza alimentare. Docente di economia, consulente e giornalista free lance.One of t he sharpest observers and critics of t he global system, an expert in geopolitics, economics and international politics, energy and food security. He t eaches economics and is a freelance consultant and journalist.

martedì 14 settembre

mercoledì 15 settembre

giovedì 16 settembre

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Film

→ h22.30 / Teatro Studio

greening the revolutiondi Katie Curran, USA/Haiti/India, 2010, HD, 90’Le speculazioni delle industrie agroalimentari e di molti governi come causa principale della fame nel sud del mondo. L’impiego dell’agricoltura t radizionale porta forse un cambiamento.The speculations of t he food industries and of many governments as t he main cause of hunger in t he South of t he world. The use of traditional farming will perhaps bring about change.

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h17.00 / Area Colpe di stato

Haiti sei mesi dopo: la denuncia di Sean Penn / Haiti six months later: Sean Penn denouncesHaiti. Come vengono gestiti gli aiuti umanitari? Come vengono spesi i soldi promessi dai governi occidentali? A pochi mesi dal t er-remot o, Sean Penn ci racconta delle t ante promesse mai diventate realtà.Haiti, How is t he humanitarian aid managed? How is t he money promised by Western governments spent? A few months after t he earthquake, Sean Penn t ells us about t he many promises t hat have never been fulfi lled.Proiezione didemocracy now! sean penn on haiti six months after the earthquake

di Democracy Now!, USA, 59’

Film

→ h17.00 / Teatro Studio

déchets - le cauchemar du nucléaire (Waste: t he Nuclear Nightmare)di Éric Guéret, Francia, 2009, 35mm, 85’Guadagno di pochi, pericolo per t utt i, risparmio energetico irrilevan-te. A chi conviene t enerci all’oscuro dei fatt i sull’energia nucleare?Profi t for a few, danger for all and t he energy saved is insignifi cant. Who profi ts from keeping t he fact s on nuclear power obscure?

incontri e videodocumenti / meetings and video-documents

→ h17.00 / Area Colpe di stato

L’Aquila: diteci la verità / L’Aquila: we want t he t ruthCorruzione, t angenti, speculazioni edilizie, appalti in mano alla mafi a. Ad un anno dai fatt i di L’Aquila, cosa è stato più devastante: un t erremot o o la gestione italiana della ricostruzione?Corruption, kickbacks, property speculation and contract s in t he hands of t he Mafi a. One year after t he disaster in L’Aquila, what has been more devastating: an earthquake or t he management of the reconstruct ion?Incontro con Walter Nanni e Serena de Bitonti, seguito dacolpa nostra

di Walter Nanni e Serena de Bitonti, Italia, 2010, HD, 70’

venerdì 17 settembre

sabato 18 settembre

domenica 19 settembre

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Lo scempio continua. Raffi nerie e industrie chimiche italiane e straniere costruiscono gli impianti nella baia di Priolo-Siracusa, antico sito storico del Mediter-raneo. Nella Sicilia del dopoguerra, il passaggio da un’economia rurale al nuovo sistema industriale promett e sviluppo e benessere. Ma presto si scopre la tot ale inadempienza delle leggi a t utela dell’uomo e dell’ambiente da parte delle aziende installate. L’aria è avvelenata da polveri sot tili, l’acqua intrisa di petrolio, la t erra contaminata da sostanze t ossiche, il mare “al mercurio” usato come discarica di rifi uti inquinanti. Sempre più bambini nascono con gravi malformazioni fi siche e mentali, i morti di t umore sono in aumento. Le richieste dei citt adini per il rispett o delle leggi di tutela vengono ignorate dal governo italiano e dalle industrie che spadroneggiano nella baia di Siracusa, il massimo polo petrolchimico d’Europa. I fratelli Urso indagano su un passato devastante che pesa sul presente e annuncia un futuro da brividi in una zona a rischio sismico.

→ Sab 11 / h20.30 / Teatro Studio

The ruination continues. Italian and foreign chemical industries and refi neries build plants in t he bay of Priolo-Siracusa, an ancient site on t he Mediterranean. In post-war Sicily, t he passage from a rural economy to t he new industrial system promises development and aff luence, but very soon t he t ot al disregard of t he laws prot ect ing man and t he environment by t he companies is discovered. The air is poisoned by fi ne dust, t he water is polluted by oil, t he soil is contaminated by t oxic substances and t he “mercury” sea is used t o dump polluting waste. More and more children are born with serious physical and mental malformations, deaths caused by t umours are on t he increase. The requests by citizens for t he laws t o be respect ed are ignored by t he Italian government and the industries t hat lord it over t he bay of Siracusa, the largest petrochemical pole in Europe. The Urso brot hers investigate a devastating past t hat weighs on t he present and announces a t errifying future in an area at seismic risk.

la baia dei lupiFabrizio Urso / Bruno Urso / Italy / 2010 / HDV / 62’

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Io sono una signora francese! Finge una bambina vestita da donna che balla in strada con alcuni ragazzi imbot titi di stracci. Imitano i francesi “grassi” e cantic-chiano l’inno d’indipendenza della Guinea. Non sanno del neocolonialismo e del libero mercato globalizza-to, ma alla loro t avola vedono mancare pane, riso, frutt a e verdura. E non possono bere acqua pulita, perché privatizzata e t roppo cara. Ricordano parenti e vicini uccisi nella prot esta contro il regime militare: li vediamo uscire di casa e riversarsi nelle strade. Chiedono lavoro, elezioni, giustizia, scuole e ospedali, elett ricità e strade, acqua libera per t utt i; si muovono a un ritmo lento scandito da parole, da canti, da urla. D’improvviso arrivano soldati che cominciano a spara-re sulla folla. Dopo 60 anni di colonizzazione francese e 50 di ditt atura la Guinea è al collasso, indebitata con la Banca Mondiale, le sue risorse ancora in mano francese o svendute. Chiara Cavallazzi t rascorre molto tempo in Guinea. Att raverso amicizie e conoscenze personali ci dà un quadro autentico di un Paese che per la prima volta dall’indipendenza si prepara a elezioni democratiche.

→ Mar 14 / h22.15 / Teatro Studio

I am a French lady! A litt le girl pretends t o be a woman dancing in t he street with some kids dressed in rags. They are imitating t he “fat” French and sing Guinea’s anthem of independence. They do not know about neo-colonialism and t he free globalized market but t hey can see t hat bread, rice, fruit and vegetables are missing from t heir t able. They cannot drink clean water, because it is privatized and costs t oo much. They remember relatives and neighbours killed in the prot est against t he military regime: we see t hem leave t heir homes, pour into t he streets. They ask for jobs, elect ions, justice, schools and hospitals, elect ric-ity and roads, free water for everybody; t hey move at a slow rhythm marked by words, songs and cries. Suddenly soldiers arrive and begin t o shoot at t he crowd. After 60 years of French colonization and 50 of dict atorship, Guinea is on t he verge of a collapse, in debt t o t he World Bank, its resources still in French hands or sold off . Chiara Cavallazzi spends much of her t ime in Guinea. Through friendships and personal acquaintances she gives us an authentic pict ure of a country which for t he fi rst t ime since independence is preparing for democratic elect ions.

changement - l'histoire à travers les yeux des guinéiensChiara Cavallazzi / Italy / 2010 / HDV / 80’

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Tabù e menzogne del nucleare. Non esiste un’infor-mazione veritiera sull’energia nucleare. I media e i politici la proclamano “energia pulita” e nascondono fatt i preoccupanti come il problema delle scorie - che sono arsenali esplosivi - del loro t rasporto e stoccag-gio. Cernobyl e altri disastri vengono defi niti incidenti isolati e sembrano dimenticati. Al contrario, questi “incidenti” minacciano il nostro futuro: l’energia nucle-are non è esplorata a suffi cienza e mett e a rischio la nostra vita. Le industrie ci t ranquillizzano sul riciclo delle scorie t ossiche ma c’è chi le “posteggia” in Sibe-ria, le butt a nei mari Mediterraneo e della Somalia, o nell’Oceano Atlantico. Mancano del t utt o, o vengono ignorate, le leggi a t utela dell’uomo e dell’ambiente. Il documentarista del sociale Eric Guéret cerca scrupo-losamente di informarci sui pericoli del nucleare con testimonianze e fatt i documentati.

→ Sab 18 / h17.00 / Teatro Studio

The t aboos and lies of nuclear power. There is no truthful information on nuclear power. The media and politicians proclaim is a “clean energy” and conceal worrying fact s such as t he problem of waste - which forms explosive arsenals -, its t ransport and storage. Chernobyl and ot her disasters are defi ned isolated accidents and seem t o be forgot ten. On t he contrary, these “accidents” t hreaten our future: nuclear power has not been suffi ciently explored and puts our lives at risk. The industries t ranquillize us on t he recycling of t oxic waste but some of it is “parked” in Siberia, thrown into t he Mediterranean and Somali seas, or into t he Atlantic. Laws prot ect ing man and t he en-vironment are completely absent or are ignored. The social documentary maker Eric Guéret t ries t o inform us in scrupulous detail about t he dangers of nuclear power with eye-witness accounts and documented fact s.

déchets: le cauchemar du nucléairewaste: the nuclear nightmare

Éric Guéret / France / 2009 / 35mm / 85’

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Rivogliamo la nostra t erra! I contadini dei paesi poveri sanno che la loro sorte viene decisa dalle multinazio-nali agricole, dalla Banca Mondiale e da pochi stati padroni. La loro fame e miseria sono il risultato delle speculazioni di chi mira al grande business alimen-tare. Le loro voci non sono ascoltate e se prot estano vengono picchiati, incarcerati o uccisi da polizia e milizie private. In Brasile, Messico, Cuba, Haiti, in Kenya, Zambia, in India e negli Stati Uniti i contadini vengono privati di t erra e acqua per la produzione di monoculture per i paesi ricchi. Il libero mercato e la globalizzazione economica hanno portato i poveri al limite della sopravvivenza. Gli aiuti umanitari vengono decisi in base al profi tt o di pochi nel “big business” agroalimentare. La regista Katie Curran non mostra soltanto la grave situazione dei contadini nel sud del mondo, ma anche le loro coraggiose iniziative per un ritorno all’agricoltura t radizionale.

→ Ven 17 / h22.30 / Teatro Studio

We want our land back! The peasants in t he poor countries know t hat t heir fate is decided by t he mul-tinational agricultural corporations, t he World Bank and a few master-states. Their hunger and poverty are t he result of t he speculations of t hose whose goal is t he food business. Their voices are not heard and if t hey prot est t hey are beaten up, imprisoned or killed by t he police and private militia. In Brazil, Mexico, Cuba, Haiti, in Kenya, Zambia, in India and in the USA, t he rural populations are deprived of land and water for t he product ion of monocultures for t he rich countries. The free market and economic globali-zation have t aken t he poor t o t he limit of survival. Humanitarian aid is decided according t o t he profi t of t he few in t he “big business” of agriculture and food. Direct or Katie Curran does not only show t he serious situation of t he peasants in t he southern half of t he world, but also t heir courageous initiatives for a return t o t raditional farming.

greening the revolutionKatie Curran / USA / Haiti / India / 2010 / HD / 90’

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Il Canada pacifi sta? L’imbroglio mediatico del governo canadese. I media e i vari governi promuovono le missioni di pace il cui contenuto umanitario viene esaltato e quello bellico giustifi cato. In nome della pace t ruppe speciali, armate a dovere, sono inviate nelle zone di guerra per salvaguardare gli interessi geopolitici dei Paesi Nato, come del Canada. Il bilancio di questi interventi sono il t riste necrologio di morti civili in Kosovo, Afghanistan, Iraq, Ruanda, Sudan e Haiti, solo alcuni dei t anti che pesano sulla coscienza collett iva. Le banche, l’industria bellica, la Difesa canadese, le agenzie per lo sviluppo e le multinazionali t raggono un profi tt o vertiginoso da queste missioni. Profi tt o che moltiplicano con la ricostruzione dei Paesi distrut-ti e “pacifi cati”. Amy Miller, att ivista e documentarista, ci porta nei paesi “soccorsi” da queste missioni. In Canada intervista persone che credono nella favola di un Paese portatore di pace.

→ Dom 12 / h20.30 / Teatro Studio

The pacifi st Canada? The media cheat of t he Cana-dian government.The media and t he various governments promot e peace missions, where t he humanitarian content is exalted and t he war content justifi ed. In t he name of peace, special t roops, armed as required, are sent to war zones t o prot ect t he geopolitical interests of NATO countries, such as Canada. The result of these act ions are t he sad lists of civilian deaths in Kosovo, Afghanistan, Iraq, Ruanda, Sudan and Haiti, only some of t he many t hat weigh on t he collec-tive conscience. The banks, t he war industry, t he Canadian Defence, t he agencies for development and t he multinationals gain staggering benefi ts from t hese missions. And t his profi t is multiplied with t he reconstruct ion of t he countries t hat have been destroyed and “pacifi ed”. Amy Miller, a militant and documentary maker, t akes us t o t he countries “helped” by t hese missions. In Canada, she interviews people who believe in t he fairy t ale of a country t hat brings peace.

myths for profi t: canada’s role in industries of war and peace Amy Miller / Canada / 2009 / 35mm / 58’

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Un pomodoro che si comporta come un pesce?Si domanda divertito un contadino dello Zambia che rifi uta pomodori ogm. Gli scienziati che negano l’innocuità dei prodot ti modifi cati vengono messi a tacere dalle multinazionali agricole e da molti governi, sollevati dall’incarico, la loro credibilità distrutt a. La campagna mediatica a favore degli ogm, sostenuta da scienziati comprati, insospett isce. Se l’ogm è innocuo perché sabot are la ricerca scientifi ca? L’industria alimentare brevett a semi e prodot ti modifi cati impe-dendo così una ricerca pubblica e indipendente. L’ali-mentazione di noi t utt i è nelle mani delle corporation cosiddett e biot ecnologiche che producono sementi e foraggi, insett icidi e fertilizzanti, gestiscono i raccolti e la commercializzazione, e ci t engono all’oscuro delle loro manipolazioni su piante e animali. L’industria alimentare e quella farmaceutica sono amministrate con smisurato profi tt o dalle stesse multinazionali. È possibile che una provochi il cancro e l’altra lo curi? Il regista e autore Bertram Verhaag segue a livello mondiale il lavoro e le ricerche di scienziati. Ci dà una testimonianza preoccupante sul percorso dei prodot ti alimentari dalla t erra alla nostra t avola.

→ Gio 16 / h20.30 / Teatro Studio

Does a t omato behave like a fi sh? This is what a peasant in Zambia wonders, refusing GMO t omatoes. Scientists who deny t hat modifi ed t omatoes are harmless are silenced by t he agricultural multi-nationals and many governments, removed from their positions and t heir credibility destroyed. The media campaign in favour of GMO, supported by scientists who have been bought, raises suspicions. If GMO is innocuous, t hen why sabot age scientifi c research? The food industry patents modifi ed seeds and product s t hus preventing public and independ-ent research. The food all of us eat is in t he hands of t he so-called biot echnological corporations which produce seeds and fodder, insect icides and fertilizers, manage t he crops and t heir sale, and keep us in t he dark regarding t heir manipulations on plants and animals. The food and t he pharmaceutical industries are run with disproportionate profi t by t he same multinationals. Is it possible t hat one causes cancer and t he ot her one cures it? The direct or and author Bertram Verhaag follows at global level t he work and research of scientists. He gives us a worrying account of t he journey of food product s from t he land t o our table.

scientists under attack:

science in the magnetic fi eld of moneyBertram Verhaag / Germany / 2009 / 35mm / 88’

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Meglio morire in uno scontro armato che in una marcia di pace!Molti giovani pacifi sti nel Delta del Niger sono pronti a imbracciare le armi con i ribelli contro i “corpi speciali”, milizie formate da contract or delle multi-nazionali petrolifere e dalla polizia di stato. Queste milizie sono addestrate per stroncare brutalmente le rivolte popolari, hanno l’ordine di espropriare migliaia di persone dalle proprie baracche e di aprire il fuoco su donne e ragazzi che marciano pacifi camente. Chi vive nell’inferno del delta non ha niente da perdere. Né spera in una soluzione pacifi ca del disastro creato dalle compagnie petrolifere che inquinano aria, t erra e corsi d’acqua. Le diverse etnie del delta si sono unite nel rivendicare non solo la bonifi ca dell’ambiente, ma anche una quot a dei proventi da capogiro che si spartiscono i governi locali e stranieri, le aziende e gli azionisti in t utt o il mondo.Ribelli e gruppi att ivisti del delta hanno chiesto a Sandy Cioffi di raccontare al mondo la loro verità. Le ultime pellicole della documentarista sono state confi -scate dai servizi segreti nigeriani, una sua collaboratri-ce è stata t ratt enuta in una prigione militare.

→ Mer 15 / h20.45 / Parco Sempione - Cinéma Public

It’s bett er t o die in an armed conflict t han in a march for peace!Many young pacifi sts of t he Niger Delta are ready to t ake up arms with t he rebels against t he “special corps”, t he militia formed by t he contract ors of t he oil companies and t he state police. These militia are trained t o brutally crush popular uprisings, t hey have orders t o expropriate t housands of people from t heir huts and t o open fi re on women and youngsters on peaceful demonstrations. Those who live in t he hell of t he delta have not hing t o lose. Nor do t hey hope in a pacifi c solution of t he disaster created by t he oil companies t hat pollute t he air, soil and water. The diff erent ethnic groups in t he delta have joined forces to demand not only t he reclamation of t he environ-ment but also a share in t he mind-boggling profi ts shared by t he local and foreign governments, com-panies and shareholders all over t he world. Rebels and act ivist groups in t he delta asked Sandy Cioffi to t ell t he world t heir t ruth. The last fi lms by t he documentary maker were confi scated by t he Nigerian secret services and one of her assistants was held in a military prison.

sweet crudeSandy Cioffi / USA / 2009 / DV / 70’

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area colpe di statostate (t)error area

Al Parco Sempione, aperta tutti i giorni dalle 14.30 a mezzanotte. L’archivio per vedere tutti i fi lm delle passate edizioni di Colpe di stato. Una selezione di siti di informazione indipendente. Il telegiornale quotidiano con reportage, interviste e videodocumenti di attualità. Una piccola biblioteca. Una sala per incontri e proiezioni, a ingresso libero.

At the Parco Sempione. Open from every day of the festival from 2.30pm to midnight. An archive to watch all the fi lms from the past editions of the section. A selection of websites for an independent information. Th e daily news, with reportages, interviews and current news. A small library. A screening room for fi lms and meetings, with a free entrance.

il telegiornale di colpe di stato / state (t)error daily news

Ogni giorno not izie di att ualità, reportage, video-documenti.Si parlerà, t ra l’altro, di: Afghanistan, bombe a grappolo, obesità e OGM, la quot idianità a Hebron, le repressioni in Kashmir, Iraq, Somalia, i profi tt i del petrolio, gli aiuti ad Haiti…Every day current news, reportages, video-documents. We will t alk about: Afghanistan, cluster bombs, GMO and obesity, daily life in Hebron, repressions in Kashmir, Iraq, Somalia, oil and profi ts, humanitarian aids t o Haiti..

william engdahl

È uno dei più acuti osservatori e critici del sistema globale, esperto di geopolitica, economia e politica internazionale, energia e sicurez-za alimentare. Docente di economia, consulente e giornalista free lance, è all’Area Colpe di Stato per un incontro pubblico.Meeting with William Engdahl, one of t he sharpest observers and critics of t he global system, an expert in geopolitics, economics and international politics, energy and food security. He t eaches economics and is a freelance consultant and journalist.

→ Gio 16 / h18.30

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Tutt i i fi lm selezionati per Colpe di Stato dal 2005 al 2009, raccolti in gruppi t ematici.All t he fi lms select ed for State (T)error sect ion from 2005 t o 2009, divided into t hematic groups.

GRUPPO A - Stati Uniti d’America / USAMetodi e strategie della più grande pot enza del pianeta, t ra guerre infi nite, pratiche illegali, segreti di stato, manipolazione dell’infor-mazione. Dall’Iraq alla Palestina, da Abu Grahib all’11 sett embre, senza dimenticare le guerre sporche in Sudamerica.Methods and strategies of t he greatest power on t he planet, with never-ending wars, illegal pract ices, state secrets and manipulation of information. From Iraq t o Palestine, from Abu Grahib t o 9/11, without forgett ing t he dirty wars in South America.

GRUPPO B - Scontri t ra pot ere e citt adini / Batt le between power and citizensL’opposizione degli studenti al governo di Lukashenko in Bielo-russia; le manifestazioni in Venezuela e l’ambigua fi gura di Hugo Chavez; il vertice del G8 a Heiligendamm e gli scontri t ra polizia, att ivisti e giornalisti.The students’ opposition t o Lukashenko’s government in Belarus; demonstrations in Venezuela and t he ambiguous fi gure of Hugo Chavez; t he G8 summit in Heiligendamm and t he clashes between police, act ivists and journalists.

GRUPPO C - Cecenia e Russia / Chechnya and RussiaI sogni di alcuni ragazzi di Grozny, distrutt i dall’invasione e i bom-bardamenti russi; il ritratt o intimo di una famiglia cecena; le voci dell’opposzione alla politica di Putin; la personalità e la “carriera” di uno dei più autoritari leader mondiali.The dreams of youngsters in Grozny, destroyed by t he Russian invasion and bombings; t he intimate portrait of a family in Chechnya; t he voices opposing Putin’s politics; t he personality and the “career” of one of t he world’s most authoritarian leaders.

GRUPPO D - America Centrale, Sud America e Caraibi / Central and South America, and The CaribbeansDal Guatemala alla Bolivia, dal Messico ad Haiti, passando per la Colombia, la storia del Sudamerica è fatt a di povertà, assassinii, sfrutt amento delle risorse naturali da parte delle grandi multinazio-nali. Sempre con lo zampino degli Stati Uniti.From Guatemala t o Bolivia, from Mexico t o Haiti, via Colombia, the history of South America is one of poverty,. Assassinations, exploitation of t he continent’s natural resources by multinational corporations. Always with t he hand of t he USA.

GRUPPO E - Kosovo e Bosnia / Kosovo and BosniaIl Kosovo di oggi, sulle t racce di responsabilità e complicità del passato e del presente; nel decimo anniversario della strage di Srebrenica, un viaggio nel cuore di t enebra della guerra in Europa.Kosovo t oday, on t he t races of responsibilities and complicity of the past and t he present; on t he t enth anniversary of t he massacre of Srebrenica, a journey t t he dark heart of t he war in Europe.

GRUPPO F - Italia / italyLo sgombero di un campo rom dimostra come la paura dei “diversi” diventa violenza; incidenti sul lavoro che restano impuniti e anzi sono coperti dalla t ot ale indiff erenza dei responsabili; cosa succede a sud di Lampedusa, nelle prigioni libiche dove fi niscono migliaia di migranti.The clearance of a camp of Roma shows how t he fear of t hose who are “diff erent” becomes violence; accidents in t he workplace which go unpunished and are even covered up by t he t ot al indiff erence of those in positions of responsibility; what happens south of Lampe-dusa, in t he Libyan prisons where t housands of emigrants end up.

GRUPPO G – Africa e Medio Oriente: Israele, Palestina e LibanoAfrica and Middle East: Israel, Palestine and LebanonLa spaventosa guerra civile in Turchia; quatt ro giovani raccontano la loro vita nella Beirut bombardata da Israele; il pot ere mediatico utilizzato a scopi politici; la quot idianità in Palestina.The t errible civil war in Turkey; four young people t alk about t heir lives in Beirut under Israeli bombs; t he power of t he media used for political ends and daily life in Palestine.

GRUPPO H – Tematiche globali / Global ThemesL’emergenza idrica mondiale, la commercializzazione dell’acqua po-tabile e le ripercussioni a livello locale; la campagna contro le t asse per le spese militari; quali sono le vie dei farmaci e le implicazioni economiche, politiche e sociali dell’industria farmaceutica.The world’s water emergency, t he sale of drinking water and t he repercussions at local level; t he campaign against military expen-diture; t he journeys of drugs and t he economic, political and social implications of t he pharmaceutical industry.

GRUPPO I – Neo-colonialismo in Asia, Africa, Sudamerica, Medioriente / Neo-colonialism in Asia, South America and Middle EastIl regime t ot alitario in Birmania; l’agro business mondiale, t ra OGM, pesticidi e monoculture; lo sfrutt amento sconsiderato delle risorse naturali; i t raffi co di armi e gli interessi che nasconde; la storia dell’occupazione in Palestina; l’importanza strategica del Kashmir.The t ot alitarian regime in Myanmar; t he world food business, with GMO, pesticides and monocultures; t he reckless exploitation of natural resources; t he arms t rade and t he interests it conceals; t he history of t he occupation of Palestine and t he strategic importance of Kashmir.

archivio fi lm 2005-2009fi lm archive 2005-2009

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Elenco completo dei fi lm selezionatiThe complete list of select ed fi lms.

GRUPPO A - Stati Uniti d’America / USABreakdown UK / USA, 2006, 103’Falluia 2004 di Doi Tashikuni, Japan, 2005, 55’Ghost of Abu Grahib di Rory Kennedy, USA/Jordan/Germany, 2006, 78’ Minot Nord Dakot a, di Angelika Brudniak e Cynthia Madansky, USA/Austria, 2007, 18’Outlawed USA, 2006, 27’Persons of Interest di Alison Maclean, USA, 2003, 63’Power and Terror – Noam Chomsky in Our Times di John Junkerman, USA / Japan, 2002, 74’War Made Easy di Lorett a Alper e Jeremy Earp, USA, 2007, 72’

GRUPPO B - Scontri t ra pot ere e citt adini / Batt le between power and citizensLelcja Bialoruskiego (A Lesson of Belorussian) di Miroslaw Dembinski, Poland, 2006, 52’Premio Nobel de la Paz? di Malena Roncayolo, Venezuela / Belgium, 2005, 66’Trouble – Teatime in Heiligendamm di Mind Pirates Summercamp Community, Germany, 2007, 82’

GRUPPO C - Cecenia e Russia / Chechnya and RussiaDrie Kameraden (Three Comrades) di Masha Novikova, The Netherlands, 2006, 99’Lieber Muslim… (My Dear Muslim…) di Kerstin Nicking, Germany, 2005, 35’Russia/Chechnya: Voice of Dissent di Carlo Nero, UK, 2005, 77’Le systéme Putin (The Putin System) di Jean-Michel Carrè e Jill Emery, Lithuania / France / Germany, 2007, 98’

GRUPPO D - America Centrale, Sud America e Caraibi / Central and South America, and The CaribbeansAristide and t he Endless Revolution di Nicolas Rossier, USA, 2005, 82’El asesinato de Pedro Zamora (The assassination of Pedro Zamora) di David Browne, UK / Guatemala, 2007, 26’Granito de Arena (Grain of Sand) di Jill Irene Freidberg, USA, 2005, 62’Hasta la Ultima Piedra di Juan Lozano, Switzerland, 2006, 58’Otra vez di Miko Meloni, Bolivia/Italy, 2008, 61’Plan Colombia di Gerard Ungerman e Audrey Brhoy, USA, 2005, 57’

GRUPPO E - Kosovo e Bosnia / Kosovo and Bosnia10 anni dopo: Bosnia, la vergogna d’Europa di Mimmo Lombezzi, Italy, 2005, 35’My Blood My Compromise di Nuhi de Stani, USA, 2007, 60’

GRUPPO F - Italia / italyAntonio Ferroviere di Alessandro Quadrett i, Italy, 2007, 12’Opera Gagia di Antonio Bocola, Italy, 2007, 58’A sud di Lampedusa Andrea Segre, Italy, 2006, 32’

GRUPPO G – Africa e Medio Oriente: Israele, Palestina e LibanoAfrica and Middle East: Israel, Palestine and Lebanon33 Yaoum (33 Days) di Mai Masri, France/Libano, 2007, 76’Empire in Africa di Philippe Diaz, USA, 2006, 87’A Palestinian Journey - My Dear Olive Tree di Osama Qashoo, Palestinian Authority/UK, 2006, 55’ Peace, Propaganda & t he Promised Land di Bathsheba Ratzkoff e Sut Jhally, USA, 2004, 80’Primavera di Kurdistan, di Stefano Savona, Italy, 2006, 80’

GRUPPO H – Tematiche globali / Global ThemesContempt of Conscience di Joe Jenkins, UK, 2008, 50’Flow – For Love of Water di Irena Salina, USA, 2007, 83’Le vie dei farmaci (Health for Sale) di Michele Mellara e Alessandro Rossi, Italy, 2007, 52’No di Logo, Italy, 2005, 3’

GRUPPO I – Neo-colonialismo in Asia, Africa, Sudamerica, Medioriente / Neo-colonialism in Asia, South America and Middle EastBurma Vj - Reporter I et lukket land (Burma Vj – Reporting from a Closed Country) di Anders Østergaard, Danimarca, 2008, DigiBeta, 85’Cosechas Amargas (Bitt er Harvests) di Félix Zurita e Joaquín Zúñiga, Nicaragua, 2006, 35mm, 25’Crude di Joe Berlinger, USA, 2009, Beta, 105’Dar Fur: War for Water di Tomo Kriznar e Maja Weiss, Slovenia, 2008, 35mm, 89’Devil’s Bargain di Shelley Saywell, Canada, 2008, DigiBeta, 58’Kashmir: Journey t o Freedom di Udi Aloni, Israele/USA/Giappone, 2009, DigiBeta, 72’Al Nakba (The Catastrophe) di Rawan Damen, Quatar, 2008, DigiBeta, 200’La ricaduta di Redazione Report, Italia, 2009, Beta, 100’

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