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L’evento nuovo ed antico rinnova la sua poderosa azione nella chiesa e nell’umanità. La comunità eccle- siale che, come le guardie dei sommi sacerdoti, presidia il sepolcro di Cristo, vegliando sulla sua morte, viene scossa dalla parola dell’angelo: non cercate tra i morti Colui che è vivo! È un salutare invito ad evitare ogni sorta di remissi- vità ed inerzia ripiegata sul fatalismo. La risurrezione è l’evento fondante della vita della chiesa, la sua stessa ragion d’essere e la comunità dei discepoli di Cristo sente tutto il dovere di annunciare ai fratelli di Lui che egli è risorto, come aveva promesso. Ciò comporta che le scelte di ogni cristiano e della co- munità a cui appartiene devono essere coerenti con il dinamismo di vita inaugurato dall’apertura prodigiosa del sepolcro. La sequenza pasquale ricorda che vita e morte si sono affrontate e che la vita ha riportato una splendida vittoria, inondando di una Luce inestinguibile la solitudi- ne e lo smarrimento da chi era legato alle tenebre della nostra esistenza. È dunque necessario rivestirsi delle armi della luce per rischiarare il cammino dell’uomo col- pito, ucciso, umiliato, disprezzato per restituire all’infeli- ce la speranza perduta. Di fronte alle contraddizioni dell’uomo moderno invi- schiato in tante situazioni che ne avviliscono la dignità e la libertà, la chiesa leva alto il suo grido, annunciando, nelle concrete vicende della storia, che Cristo dà la vita, anche quando essa appare perduta, “sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti; dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace” (Preconio pasquale). Mentre vedono la luce queste note è viva l’emozio- ne per l’attentato di Tunisi al museo del Bardo, mentre è viva l’emozione della brutalità compiuta in Medio Oriente e nel Nord Africa da chi, in nome di un tragico malinte- so, ritiene di ristabilire la purezza della religione e la “liberazione” di territori, uccidendo brutalmente persone innocenti e provocando ondate di profughi, distruzioni e È Risorto È Risorto ! ! ….. ….. lacrime e infliggendo a noi cristiani pesanti umiliazioni anche offendendo la croce di Cristo, strumento di pace e di salvezza, le chiese e i tabernacoli. I credenti, proprio adesso, riaffermano che Egli è il Risorto e che nulla potrà vincere contro questa speran- za: la morte, anche la più efferata, resisterà fino al “terzo” giorno e poi sarà la vita. Siamo tutti chiamati a rinvigorire le nostre membra infiacchite, attingendo alla forza di Pasqua e proclamare di fronte al mondo e agli increduli: Surrexit Dominus Vere, Alleluja! Vi invito a vivere in unione alla comunità, nella chie- sa parrocchiale il triduo pasquale del giovedì, venerdì e sabato santo, scoprendone l’attualità e la poderosità per testimoniare ai fratelli la gioia sperimentata e questa cascata di luce rutilante che invade tutta la terra che ha veduto la salvezza del Signore. Portate ai sofferenti il balsamo della consolazione, versate sulle ferite l’olio della letizia, ponendovi nell’umil- tà, come testimoni della forza di Cristo attinta ai sacra- menti pasquali. Buona e santa Pasqua a tutti voi. Vi rinnovo il mio amore di fratello e di pastore. don Ciro Voce dalla Comunità GIORNALINO PARROCCHIALE Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Telefono e Fax 0815362771 Responsabile Editoriale: Il Parroco - Redazione: Gruppo Comunicazioni Sociali Anno XIV N. 3/2015 M A R Z O Il Signore è veramente risorto, Alleluia! Auguriamo che la GIOIA della Pasqua di Cristo inondi i cuori e rinnovi le coscienze, perché il RISORTO ci ha restituiti alla vita e ci chiama ad essere suoi testimoni nel mondo. BUONA PASQUA! La Redazione

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L’evento nuovo ed antico rinnova la sua poderosa azione nella chiesa e nell’umanità. La comunità eccle-siale che, come le guardie dei sommi sacerdoti, presidia il sepolcro di Cristo, vegliando sulla sua morte, viene scossa dalla parola dell’angelo: non cercate tra i morti Colui che è vivo!

È un salutare invito ad evitare ogni sorta di remissi-vità ed inerzia ripiegata sul fatalismo.

La risurrezione è l’evento fondante della vita della chiesa, la sua stessa ragion d’essere e la comunità dei discepoli di Cristo sente tutto il dovere di annunciare ai fratelli di Lui che egli è risorto, come aveva promesso. Ciò comporta che le scelte di ogni cristiano e della co-munità a cui appartiene devono essere coerenti con il dinamismo di vita inaugurato dall’apertura prodigiosa del sepolcro.

La sequenza pasquale ricorda che vita e morte si sono affrontate e che la vita ha riportato una splendida vittoria, inondando di una Luce inestinguibile la solitudi-ne e lo smarrimento da chi era legato alle tenebre della nostra esistenza. È dunque necessario rivestirsi delle armi della luce per rischiarare il cammino dell’uomo col-pito, ucciso, umiliato, disprezzato per restituire all’infeli-ce la speranza perduta.

Di fronte alle contraddizioni dell’uomo moderno invi-schiato in tante situazioni che ne avviliscono la dignità e la libertà, la chiesa leva alto il suo grido, annunciando, nelle concrete vicende della storia, che Cristo dà la vita, anche quando essa appare perduta, “sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti; dissipa l’odio, piega la durezza dei potenti, promuove la concordia e la pace” (Preconio pasquale).

Mentre vedono la luce queste note è viva l’emozio-ne per l’attentato di Tunisi al museo del Bardo, mentre è viva l’emozione della brutalità compiuta in Medio Oriente e nel Nord Africa da chi, in nome di un tragico malinte-so, ritiene di ristabilire la purezza della religione e la “liberazione” di territori, uccidendo brutalmente persone innocenti e provocando ondate di profughi, distruzioni e

È RisortoÈ Risorto!! ….. ….. lacrime e infliggendo a noi cristiani pesanti umiliazioni anche offendendo la croce di Cristo, strumento di pace e di salvezza, le chiese e i tabernacoli.

I credenti, proprio adesso, riaffermano che Egli è il Risorto e che nulla potrà vincere contro questa speran-za: la morte, anche la più efferata, resisterà fino al “terzo” giorno e poi sarà la vita.

Siamo tutti chiamati a rinvigorire le nostre membra infiacchite, attingendo alla forza di Pasqua e proclamare di fronte al mondo e agli increduli:

Surrexit Dominus Vere, Alleluja!

Vi invito a vivere in unione alla comunità, nella chie-sa parrocchiale il triduo pasquale del giovedì, venerdì e sabato santo, scoprendone l’attualità e la poderosità per testimoniare ai fratelli la gioia sperimentata e questa cascata di luce rutilante che invade tutta la terra che ha veduto la salvezza del Signore.

Portate ai sofferenti il balsamo della consolazione, versate sulle ferite l’olio della letizia, ponendovi nell’umil-tà, come testimoni della forza di Cristo attinta ai sacra-menti pasquali.

Buona e santa Pasqua a tutti voi. Vi rinnovo il mio amore di fratello e di pastore.

don Ciro

Voce dalla Comunità GIORNALINO PARROCCHIALE

Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Telefono e Fax 0815362771 Responsabile Editoriale: Il Parroco - Redazione: Gruppo Comunicazioni Sociali

Anno XIV N. 3/2015

MMMM

AAAA

RRRR

ZZZZ

OOOO

Il Signore è veramente risorto, Alleluia!

Auguriamo che la GIOIA della Pasqua di Cristo

inondi i cuori e rinnovi le coscienze, perché il RISORTO ci ha restituiti

alla vita e ci chiama ad essere suoi testimoni nel mondo. BUONA PASQUA!

La Redazione

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Ai NEO-BATTEZZATI:

Attraverso l’acqua e la parola oggi il vostro bambino diventa figlio di Dio. Auguri!

Neo-Battezzato:

GabrielGabrielGabrielGabriel

Santa Teresa di GesùSanta Teresa di GesùSanta Teresa di GesùSanta Teresa di Gesù

Il gesto del mese di Febbraio ha visto la partecipa-zione di un folto gruppo di parrocchiani nella celebra-zione eucaristica vespertina e durante tutta la giornata che ha iniziato il periodo quaresimale.

La “maratona della preghiera” è iniziata con la liturgia mattutina durante la quale c’è stata una prima imposizione delle ceneri, è proseguita, poi, con l’adora-zione eucaristica silenziosa, con meditazioni, preghiere, devozioni, animate dai vari gruppi parrocchiali ed è cul-minata nella celebrazione vespertina.

Ha iniziato la preghiera il Terz’Ordine francescano, seguito dal gruppo dei lettori, dal gruppo di preghiera Padre Pio, dalla Caritas, dal gruppo delle Comunicazio-ni Sociali, dai Ministranti e dalla Schola Cantorum che ha poi egregiamente animato anche la celebrazione eucaristica.

Durante la S. Messa vespertina un corteo, compo-sto da rappresentanti delle varie zone in cui è stata divi-sa la Parrocchia, è arrivato all’altare e vi ha sostato fino all’affidamento da parte del Parroco del legno della Cro-ce alle varie zone, in occasione della “Via Crucis” che si è tenuta nei vari territori della zona.

La celebrazione si è conclusa con l’imposizione delle ceneri che ricorda il nostro impegno di cristiani: convertirci e credere al Vangelo per essere testi-moni autentici. Gruppo N.I.P.

Pillole di N.I.P. Nuova Immagine di Parrocchia

Nella speranza della Risurrezione hanno raggiunto la casa del Padre:

• ANNA ROSA PERNA • TERESA GALASSO • SAVERIO CONATO

«…. chi crede nel Figlio ha la vita eterna, dice il Signore, e io lo risusci-terò nell’ultimo giorno» (Gv 6,40).

Il Precetto Pasquale

«Confessarsi almeno una volta all’anno e comunicarsi almeno a Pasqua »

È uno dei precetti generali della Chiesa. Ce-lebrare la Pasqua è prima di tutto accostarsi ai sacramenti con fede, è rinnovarsi nello spirito, è passare dalla schiavitù del peccato a una vita di grazia, è unirsi nell’Eucaristia a Gesù morto e risorto per la nostra salvezza.

Anche nella nostra parrocchia,

celebrazione comunitaria della penitenza con la partecipazione di diversi confessori.

Anche nei giorni del Triduo Pasquale sarà possibile accostarsi al sacramento della Peni-tenza, sarà sempre presente in Chiesa un con-fessore.

Lunedì 30 marzo alle ore 18.45

Messaggio del Santo Padre FRANCESCO per la XXX GIORNATA MONDIALE della GIOVENTÙ 2015

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5, 8)

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» sarà questo il tema della prossima Giornata mondia-le della Gioventù che sarà celebrata nella Domenica delle Palme a livello diocesano, tappa del cammino verso l’incontro internazionale del luglio 2016 a Cracovia.

Nel suo messaggio il Papa ricorda che in Cristo si trova il pieno compimento del sogno di felicità di ciascuno e invita i giovani a custodire un cuore puro e a non banalizzare l’amore. “Vi invito ad andare controcorrente, scrive, ribellandovi alla cultura odierna del provvisorio che non ha fiducia nella vostra capacità di amare veramente”.

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Santa Teresa di GesùSanta Teresa di GesùSanta Teresa di GesùSanta Teresa di Gesù 3

La Settimana Santa inizia dalla Domenica del-le Palme e finisce con quella di Pasqua del Signo-re nel giorno della Risurrezione. I giorni più impor-tanti, nella quale la Chiesa ricorda in modo speciale i misteri di Gesù, sono il giovedì, il venerdì, ed il Saba-to Santo e poi il più significativo di tutti e la Domenica di Risurrezione.

Il lunedì, martedì e mercoledì santo la Chiesa contempla il mistero della Passione.

Il Giovedì Santo è il giorno in cui tutta la Chiesa rievoca l'Ultima Cena di Gesù, nella quale viene isti-tuita l'Eucaristia; secondo i Vangeli Sinottici, l'Ultima Cena di Gesù è ambientata nella ricorrenza della Pa-squa ebraica.

San Paolo nella sua lettera ai Corinzi ci dice: "Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: questo è il mio corpo, che è per voi, fate questo in memoria di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: questo calice è la nuova alleanza del mio sangue; fate questo,ogni volta che ne bevete, in memoria di me".

Gesù quando ci dice: "il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti": ci vuole far capire che la sua passione è un servizio spinto sino all'estre-mo. L'Eucaristia è Gesù che si mette a nostra disposi-zione.

Egli si fa nostro cibo, nostra bevanda. Non è pos-sibile mettersi al servizio di un’altra persona in modo più completo e più perfetto di questo.

Il vangelo di questo giorno, riferisce un altro epi-sodio di quella sera in cui Gesù venne tradito: il Si-gnore, in atteggiamento di servizio, con una umiltà sconvolgente, lava i piedi ai suoi discepoli, dandoci l'esempio di come anche noi dobbiamo servire i nostri fratelli, facendoci umili e semplici in ogni momento.

Durante il Venerdì Santo la Chiesa ricorda la passione, la morte e la sepoltura di Gesù. Il vange-lo di Giovanni ci dice che Gesù si trova nel giardino di Gerusalemme e vengono a prenderlo; è una situazio-ne drammatica ed umiliante. Gesù che è il Figlio di Dio, vero Dio e vero uomo, la seconda Persona della Santissima Trinità, viene considerato come un malfat-tore e Lui non fa altro che accettare ed amare la vo-lontà del Padre.

Quando è interrogato dal sommo sacerdote, Ge-sù risponde con grande dignità a tutte le accuse che gli fanno. "Perchè interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro".

Dopo che viene schiaffeggiato ingiustamente, gesto estremamente umiliante per Lui, Gesù risponde con grandissima distinzione: «se ho parlato male, di-mostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perchè mi percuoti»?

Una volta che Gesù è condannato a morte, a cau-sa della cecità dei farisei e della codardia di Pilato, dopo essere condotto sul Golgota, viene crocifisso assieme a due malfattori. Sulla croce Gesù manifesta ancor di più il suo amore profondo ed eterno verso di noi, quando, vedendo la Madre ed il discepolo amato, ce l’affida, perchè sa che noi abbiamo bisogno del suo amore e del conforto della Madre. Dopo questo momento Gesù può finalmente dire: «Tutto è com-piuto!».

Il Sabato Santo è un giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare, assieme alla Madre di Gesù, in religioso silenzio, il grande avvenimento della Risur-rezione; è un giorno in cui possiamo imparare da Ma-ria a meditare sui misteri del Signore come lo faceva lei che "sentiva tutte queste cose nel suo cuore" in attesa di poter partecipare con gioia nella Veglia pa-squale. «O notte beata tu sola hai meritato di co-noscere il tempo e l'ora in cui Cristo è risorto».

Rosalba CIRILLO

La Settimana Santa:La Settimana Santa: PPASSIONEASSIONE, A, ATTESATTESA e e SSPERANZAPERANZA!!

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Al solo vedere l’elicottero bianco ti si accende il cuore, quando poi si vede quella figura bianca che scende, è un tripudio di folla … a Pompei, a Scam-pia, a piazza Plebiscito, al carcere di Poggioreale, nella Cattedrale, alla chiesa del Gesù Nuovo e alla Rotonda Diaz.

La macchina organizzativa era già stata avviata dal giorno di San Gennaro (19 settembre 2014) all’-annuncio del nostro Arcivescovo Cardinale Crescen-zio Sepe della venuta di Papa Francesco nella nostra diocesi. E la diocesi tutta si è mobilitata al centro come nelle periferie e tutti sono accorsi per vedere quella figura bianca, testimone di Cristo e per ascol-tare dalla sua viva voce quelle parole di speranza che cristiani e non si attendevano e che papa Francesco non ha fatto mancare.

Il punto di partenza della visita alla diocesi è sta-to il quartiere di Scampia e lì il papa ha detto “Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraver-sata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! È questa la vostra grande risorsa. Il cammino quotidiano in questa città, con le sue difficoltà e i suoi disagi e talvolta le sue dure prove, produce una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta, e a fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola. È la speranza, lo sapete bene, questo grande patrimonio, questa “leva dell’anima”, tanto preziosa, ma anche esposta ad assalti e ruberie. Chi prende volontariamente la via del male ruba un pez-zo di speranza. Lo ruba a se stesso e a tutti, a tanta gente onesta e laboriosa, alla buona fama della città, alla sua economia. Cari amici, la mia presenza vuole essere un impulso a un cammino di speranza, di rina-scita e di risanamento già in corso”.

Poi l’omelia alla Santa Messa in piazza Plebisci-to dove ad attenderlo vi erano tantissimi fedeli che già dalle sei del mattino erano in trepidante attesa.

Anche a loro non ha fatto mancare il suo inco-raggiamento “Oggi sono venuto a Napoli per procla-mare insieme con voi: Gesù è il Signore! Nessuno parla come Lui! Lui solo ha parole di misericordia che possono guarire le ferite del nostro cuore. Lui solo ha parole di vita eterna (Cfr. Gv 6,68). Cari na-poletani, non lasciatevi rubare la speranza! Non ce-dete alle lusinghe di facili guadagni o di redditi diso-nesti. Reagite con fermezza alle organizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, i poveri e i deboli, con il cinico commercio della droga e altri crimini. La corruzione e la delinquenza non sfigurino il volto di questa bella città! Ai criminali e a tutti i loro com-plici, la Chiesa ripete: convertitevi all’amore e alla giustizia! Lasciatevi trovare dalla misericordia di Dio! Con la grazia di Dio, che perdona tutto, è possi-bile ritornare a una vita onesta. È tempo di riscatto per Napoli: questo è il mio augurio e la mia preghie-ra per una città che ha in sé tante potenzialità spiri-tuali, culturali e umane, e soprattutto tanta capacità di amare. Le autorità, le istituzioni, le varie realtà sociali e i cittadini, tutti insieme e concordi, possono costruire un futuro migliore. E il futuro di Napoli non è ripiegarsi rassegnata su se stessa, ma aprirsi con fiducia al mondo”.

È stato all’incontro con i giovani alla Rotonda Diaz che papa Francesco, benché visibilmente stanco della lunga giornata, ha avuto parole d’incoraggia-mento e di speranza per il futuro: “Cari giovani, Gra-zie di quest’accoglienza! Oggi mi sono immerso nel-la vostra città e ho potuto ammirare la bellezza, non solo quella della natura e dell’arte, ma anche e so-prattutto quella dei bambini di Scampia, delle perso-ne malate che ho appena incontrato, dei carcerati, dei sacerdoti e dei consacrati … E ho avuto conferma di quello che già sapevo, cioè che Napoli non è solo problemi, disagi, emergenze, ma è soprattutto un po-polo con una grande fede e un grande amore alla vi-ta. E voi siete figli di questo popolo!…”.

E quando si è allontanato dal lungomare salutato con il canto “O’ sole mio” con uno splendido sole che ha accompagnato tutta la sua lunga giornata na-poletana, ci sono tornati alla mente un altro astro e un altro papa, san Giovanni XXIII nel suo discorso alla luna in occasione dell’apertura del Concilio Va-ticano II l’11 ottobre 1962. Nunzio CIVALE

Venne un uomo …. iI suo nome era Venne un uomo …. iI suo nome era Venne un uomo …. iI suo nome era Venne un uomo …. iI suo nome era

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Papa Francesco: la corruzione “SPUZZA”, reagite con fer-mezza alla camorra. «Napoli non farti ingannare, la crimi-nalità è pane per oggi e fame per domani». Saluta dopo u-n’intensa giornata esclamando ancora una volta: “A Maronna v’accumpagn”

È Pompei la “porta” che apre la visita a Napoli di Papa FRANCESCO

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Le ricette della nonnaLe ricette della nonnaLe ricette della nonnaLe ricette della nonna (a cura del gruppo Simeone e Anna)

Casatiello dolceCasatiello dolceCasatiello dolceCasatiello dolce

Ingredienti: Procedimento:

In una terrina mettere il criscito, il lievito e un pizzico di sale e sciogliere il tutto con il latte tiepido. In un’altra terrina sbattere le uova con lo zucchero (tenere da parte un albume). Aggiungere la sugna e continuare a sbattere. Incorporarvi il criscito preceden-temente sciolto e passato con il passaverdure per evi-tare grumi. Versare un po’ alla volta la farina e infine aggiungere gli aromi. Sbattere bene con le mani finché non si forme-ranno bolle d’aria. Unire il cedro e versare il composto in un recipiente per la cottura precedentemente unto e infarinato. Far riposare coperto in un luogo non ventila-to finché non cresce e iniziano a formarsi delle bollici-ne. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa un’-ora. Montare a neve l’albume tenuto da parte e spalmarlo sul dolce, spolverare con zucchero e aggiungere diavo-letti e frutta candita a piacere. Rimettere il dolce in for-no non troppo caldo finché non si solidifichi l’albume.

Rosa

A A TTORREORRE A ANNUNZIATANNUNZIATA, , nasce il M.A.S.C.I. nasce il M.A.S.C.I.

A partire dal 5 febbraio 2015, grazie alla cri-stiana ospitalità di don Ciro Esposito, è stato ufficialmente costituito presso la Parrocchia San-ta Teresa di Gesù il M.A.S.C.I. (Movimento A-dulti Scout Cattolici Italiani).

Si tratta di uomini e donne provenienti da strade ed esperienze diverse nella vita civile, ma uniti dalla convinzione che lo scautismo è una strada di libertà per tutte le stagioni della vita, che la felicità è servire gli altri a partire dai più piccoli, deboli ed indifesi, che - come afferma Pa-pa Francesco - non bisogna guardare passiva-mente le sofferenze del mondo, e che l'età adulta non è un punto di arrivo, ma una rinnovata ten-sione verso se stessi ed il prossimo. Torneranno quindi ad incontrarsi nella storica sede degli e-sploratori torresi, alcuni di quegli adulti che a-vevano rinnovato la promessa scout in una toc-cante cerimonia la sera dello scorso 20 dicembre alla fine di un'affollata messa vespertina.

Al costituendo gruppo, per comune e naturale accordo, non poteva essere dato che un nome ed uno solo, quello dell'amato e compianto frate francescano Padre Prospero Vecchione. Assi-stente ecclesiastico, nonché amico, confidente, padre, nella pienezza del termine. Mandato dalla Provvidenza nella nostra città seppe, grazie alle non comuni energie fisiche e morali di cui era dotato, rendere sapida e scintillante la giovinezza di tanti. Fu soprattutto un modello per molti, un vero costruttore d'amore e carità. A testimoniarlo gli anni spesi nella nostra comunità e quelli an-cora più luminosi del suo impegno missionario in Brasile. Intestare ad una figura di tale spessore morale il gruppo MASCI, è un dovere morale, l'opportunità di assolvere ad un sentito debito di riconoscenza, ma soprattutto, l'assunzione piena, consapevole e responsabile di un faticoso ma de-siderato impegno di servizio verso il prossimo.

Nei prossimi giorni il gruppo si riunirà per stilare, nel rispetto dello statuto nazionale del M.A.S.C.I., il programma di attività.

Biagio SOFFITTO

1 kg. di farina 10 uova 500 gr. di zucchero 200 gr. di sugna 350 gr. di criscito ½ panetto di lievito

Un pizzico di sale 350 ml. di latte 2 bustine di vaniglia 1 fiala di millefiori Cedro a piacere Diavoletti Frutta candita

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Diversi anni or sono la RAI trasmetteva un programma intitolato “Non è mai troppo tardi”, per le persone che non avevano frequentato un corso scolastico regolare. Così è stato per Santa Teresa di Gesù, patrona della nostra par-rocchia. Per la prima volta, la titolare della nostra chiesa fu festeggiata il 15 ottobre 2010. Il reggente Fra’ Luigi Rossi intese onorare la solennità accogliendo e benedicendo una statua di Santa Teresa nel Piazzale di Via IV Novembre, a cui fece seguito la processione fino alla chiesa dove fu celebrata la S. Messa. La manifestazione vide una grande partecipazione interessata all’evento che ognuno serbava nel cuore e di cui desiderava la realizzazione.

Il 23 settembre 2012, su commissione di Don Ciro Esposito, intento a dare una decisa svolta devozio-nale, arrivò la sacra imma-gine di Santa Teresa, una statua alta cm. 175 di pre-gevole fattura, scolpita dai fratelli Ferdinando e Robert Stuflesser della scuola di Ortisei, attualmente espo-sta alla venerazione dei fedeli nella prima cappella a sinistra della navata della chiesa, nella teca progetta-ta dall’architetto Ettore Fidanza. Essa fu benedet-ta al suo arrivo nella chiesa dello Spirito Santo da S.E. Mons. Antonio Di Donna,

vescovo ausiliare che nell’omelia tenne a dire, che la San-ta era stata la prima donna ad essere proclamata dottore della Chiesa, insieme a Santa Caterina da Siena da Papa Paolo VI e che non era stata un’eroina vissuta fuori del mondo, ma che aveva percorso la via tracciata da Cristo.

Anche quest’anno la solennità della nostra protettrice si svolgerà nel mese di giugno e precisamente dal 18 al 20. Mentre sarà rinnovata per le funzioni liturgiche il 15 ottobre. La festa esterna e la processione che attraverserà le strade cittadine della nostra parrocchia l’ultimo giorno del triduo, avranno luogo nel periodo indicato. I festeggia-menti a partire dal 2013 subirono un cambiamento di data, perché il tempo ottobrino non garantisce affidabilità dal punto di vista meteorologico, ma soprattutto perché i cortei del 2011 e 2012 furono turbati da sopraggiunti temporali con piogge.

Finalmente dopo un periodo di letargo, in cui la nostra comunità aveva dimenticato che i santi sono sempre pre-senti nella gloria di Dio, si è risvegliata ed in questi ultimi anni ai quali mi sono richiamato, si è avvicinata a Santa Teresa con devozione sempre più crescente, tanto che possiamo affermare che c’è attesa per la ricorrenza festi-va. Aumenta sempre di più il popolo al seguito della solen-ne processione, interessando buona parte della cittadinan-za che ben volentieri nell’occasione si diverte in piazza, dove si esibisce la banda musicale con sinfonie, motivi napoletani o cantanti come la Pausini, il cabaret di Lino D’Angiò e le tarantelle della Compagnia “O Pazziariello”. La presenza dei ragazzi che si trastullano tra le bancherel-le di leccornie e la paninoteca estemporanee, allietano le serate col karaoke o al seguito del gruppo degli animatori della “Misericordia”.

Ma l’aspetto più importante è la frequenza sempre più numerosa dei parrocchiani in chiesa, che hanno riscoperto la loro patrona con la quale entrono in comunione per chie-derle protezione e guida spirituale. In seguito all’affermarsi di questa tradizione religiosa, molti sono gli articolisti che sul presente giornalino, trattano la biografia della Santa, consentendo ai lettori di conoscere il fascino della sua vita mistica ed il coraggio che ha avuto nel superare situazioni difficili. In quel periodo infatti la cristianità era spaccata dalla “Riforma protestante” e lo scisma di Lutero fu com-battuto per diversi anni dall’imperatore Carlo V. Intanto la Chiesa Cattolica nel 1545 aprì il Concilio di Trento per at-tuare la “Controriforma”.

In questo clima, Teresa si proponeva di riformare l’Or-dine Carmelitano e riportarlo alla regola primitiva del Car-melo che era austera e rigorosa. Trovò opposizione nel Provinciale, però, dopo enormi difficoltà, ottenne da Papa Gregorio XIII di fondare l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, con provincia autonoma, sottratta all’autorità dei Carmelita-ni Calzati. Parlare delle virtù di Santa Teresa, viene subito alla mente che è maestra della preghiera e ciò si apprende dai suoi libri: “La Vita”, “Il Cammino di Perfezione” e “Il Castello Interiore” che vanno letti e meditati. E’ utile segui-re il suo insegnamento che consiste nel dialogare con Dio che ci ama; rapportarci con Lui consapevolmente e amoro-samente quando compiamo azioni, riti, gesti, quando pen-siamo. Proprio dai pensieri parte la preghiera teresina che Lei preferisce definire “orazione mentale”.

La preghiera che scaturisce dalla mente e dal cuore è il mezzo più efficace per abbattere le barriere del peccato.

Egidio CAIAZZA

Festa di Santa Teresa Festa di Santa Teresa tra Bilanci e Speranza

Agenda di A P R I L EA P R I L EA P R I L EA P R I L E

► MERCOLEDÌ 01 Santa Messa Crismale nella Cattedrale di Napoli - Benedizione degli olii per i sacra-menti. La S. Messa delle ore 18.00 non viene celebrata La chiesa, nelle ore pomeridiane, rimane chiusa.

► GIOVEDÌ 02 Inizio del TRIDUO PASQUALE della PASSIONE e RISURREZIONE del SIGNORE

Ore 08.30 Celebrazione delle Lodi ed Uffi-cio delle Letture. Ore 10.30 Consegna delle piantine di grano per l’altare della reposizione. Ore 18.30 Santa Messa in «CENA DOMINI», seguita dall’adorazione del SS. Sacramen-to. Ore 22.00 Adorazione Eucaristica.

► VENERDÌ 03 ASTINENZA e DIGIUNO Ore 08.30 Celebrazione delle Lodi ed Uffi-cio delle Letture Ore 18.00 Celebrazione della PASSIONE di nostro Signore Gesù Cristo.

► SABATO 04 Ore 08.30 Celebrazione delle Lodi ed Ufficio delle Letture. Ore 09.30 Ora della Madre. Ore 22.00 Solenne VEGLIA PASQUALE - Lu-cernario - Liturgia della Parola, Battesi-male e Eucaristica.

► DOMENICA 05 PASQUA DI RISURREZIONE SS. Messe Ore 09.00/10.30/12.00/18.00

► LUNEDÌ 06 La Chiesa rimane chiusa per l’intera giornata.

SABATO 11 Ore 19.00 riconsegna delle croci usate nelle Viae Crucis tenute nelle zone alla presenza dei messaggeri e delle delega-zioni delle quattro zone.

DOMENICA 12 II di Pasqua o della Divina Misericordia Ore 12.00 celebrazione eucaristica in ono-re di Gesù Misericordioso.

LUNEDÌ 13 “SUFFRAGIO PARROCCHIALE MENSILE” La S. Messa delle ore 19.00 viene celebrata in memoria di tutti i fratelli defunti apparte-nuti alla famiglia parrocchiale.

► SABATO 25 San MARCO EVANGELISTA (Anniversario della Liberazione)

► DOMENICA 26 IV Domenica di Pasqua (Gesù Buon Pa-store) - 52ª Giornata di preghiera per le vocazioni.

Il Bollettino mensile e tutte le informazioni Parrocchiali sono redatte grazie al prezioso contributo del

GRUPPO COMUNICAZIONI SOCIALI

Mensile a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio - Copia gratuita

SANTE MESSE (dal mese di Aprile) FERIALE:

Ore 19.00 Celebrazione S. Messa vespertina.

FESTIVO:

Ore 08.30 - 10.30 - 12.00 (11.50) - 19.00 Terza domenica del mese la S. Messa delle ore 12.00 viene celebrata in Lingua Latina

Una Comunità che pregaUna Comunità che prega

Puoi pregare con la comunità ogni giorno feriale

Ore 18.15 S. Rosario. A seguire i Vespri Ore 19.00 S. Messa vespertina

Ultimo Martedì, ore 18.00 Celebrazione del SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE

Ogni Giovedì, eccetto il primo ore 19.30 Adorazione Eucaristica comunitaria

1° Venerdì Adorazione prolungata fino alle 21.00

Il Parroco riceve tutti i giorni: ore 17.30/20.00

OORARIORARIO delle delle CCELEBRAZIONIELEBRAZIONI

CCATECHESIATECHESI P PARROCCHIALEARROCCHIALE 2014/2015

Periodo di vigenza dell’ora legale

SACRAMENTO DEL BATTESIMO

Si celebra ogni quarta Domenica del mese (prenotarsi in segreteria 15 giorni prima)

CATECHISMO DEI RAGAZZI

Ha luogo il LUNEDÌ ore 17.00 / 18.15 e il Sabato ore 16.30/18.30 nell’ambito dell’A.C.R.

CATECHESI DEGLI ADULTI

Ha luogo il Lunedì alle ore 19.45

LECTIO EVANGELII

Lettura - Meditazione - Confronto Esistenziale Ha luogo il: 2° e 4° Venerdì alle ore 19.45

SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE (Cresima)

Il corso di preparazione ha luogo il Sabato ore 20.00 e la Domenica ore 11.00

SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

Ha luogo il Lunedì alle ore 20.00

La Segreteria Parrocchiale è aperta nei seguenti giorni e orari: LUNEDÌ, MERCOLEDÌ e SABATO ore 18.00 / 19.00

OORDINERDINE F FRANCESCANORANCESCANO S SECOLAREECOLARE

Si riunisce il II e IV venerdì del mese, alle ore 17.30

SANTO

SANTO

SANTO