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“COLLABORATORI SCOLASTICI – DINAMICHE OPERATIVE E RELAZIONALI, TECNICHE DI COMUNICAZIONE NELL’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON DISABILITA’ “ Carpi, 24 ottobre 2017 Rita Fabrizio

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“COLLABORATORI SCOLASTICI –

DINAMICHE OPERATIVE E

RELAZIONALI, TECNICHE DI COMUNICAZIONE

NELL’ACCOGLIENZA DI ALUNNI CON

DISABILITA’ “

Carpi, 24 ottobre 2017

Rita Fabrizio

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di cosa parleremo?

• Riferimenti normativi dell’inclusione

scolastica degli alunni con disabilità

• ruoli e compiti delle figure che operano a

supporto dell’inclusione aspetti

istituzionali ma anche educativi e

relazionali

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Perché l’Istituto Comprensivo

“Carpi Nord”?

Costituzione degli Ambiti Territoriali ( Legge 107/2015 art.

1 comma 66)→ In Emilia-Romagna sono stati costituiti i 22

Ambiti Territoriali di cui ATMO9, ATMO10 e ATMO11

Individuazione scuole capo fila di Ambito per l’Ambito

Territoriale MO10 è l’Istituto Superiore LUOSI di

Mirandola

Individuazione scuole polo per la formazione per l’Ambito

Territoriale MO10 è l’Istituto Comprensivo Carpi Nord

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Perché siamo qui oggi?

formazioneIl percorso di attuazione della riforma del sistema istruzione del nostro Paese richiede un

investimento formativo consistente dedicato anche allo sviluppo professionale del personale

ausiliario, tecnico e amministrativo della scuola.

Queste figure professionali rappresentano spesso il primo punto di contatto a scuola, incidendo

sull’immagine dell’istituto percepita agli occhi dei genitori e degli alunni che, quotidianamente, vi

entrano in contatto.

In particolare, il modello formativo ha l’obiettivo di sviluppare le competenze del personale ATA

necessarie, per il nuovo “ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza“ (art. 1 comma 1

della L.107/2015).

Il piano di formazione mira a garantire l’acquisizione di competenze per contribuire ad

un’organizzazione della scuola orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed

efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle strutture,

all’introduzione delle tecnologie innovative e al dialogo con il contesto territoriale

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Riferimenti normativi

•Legge 13 luglio 2015, n.107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. “Buona

Scuola”•art.1 comma 181 lettera c punto 8 la previsione dell'obbligo di formazione in servizio per il personale amministrativo, tecnico e

ausiliario, rispetto alle specifiche competenze, sull'assistenza di base e sugli aspetti organizzativi ed educativo-relazionali

relativi al processo di integrazione scolastica;

•Decreto Ministeriale 1 settembre 2016, n.663 “Criteri e parametri per

l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione

delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul

Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche“

•Nota DGPER del 22 dicembre 2016, n. 40587

•Decreto Dipartimentale del 22 dicembre 2016, n.1443

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NOTA MIUR 3390 DEL 30 NOVEMBRE 2001

•“ASSISTENZA DI BASE COME PARTE FONDAMENTALE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA”

•“ASSISTENZA DI BASE COME PRIMO SEGMENTO DELLA PIU’ ARTICOLATA ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA ED ALLA COMUNICAZIONE

•“ASSISTENZA DI BASE INTERCONNESSA CON QUELLA EDUCATIVA E DIDATTICA” che devono “CONCORRERE TUTTE INSIEME ALL’INTEGRAZIONE DELLA PERSONA DISABILE SECONDO UN PROGETTO UNITARIO CHE VEDE COINVOLTI TUTTI GLI OPERATORI IN UN UNICO DISEGNO FORMATIVO” – Piano Educativo Individualizzato

•Il P.E.I. si “COLLOCA ALL’INTERNO DELLA PIU’ GENERALE PROGETTUALITA’ DELLE SCUOLE AUTONOME” Piano dell’Offerta Formativa NEL QUALE SONO INDICATI I CRITERI E LE MODALITA’ORGANIZZATIVE DELL'INTERO SERVIZIO FORMATIVO CHE CIASCUNA ISTITUZIONE INTENDE ATTUARE, ANCHE IN RELAZIONE ALLE VARIE E DIVERSIFICATE ESIGENZE DEGLI ALUNNI E DELLE FAMIGLIE”

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L’argomento scelto per questo corso

ACCOGLIENZA

degli alunni

e degli studenti

con

disabilità

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Il lungo percorso dell’integrazione

scolastica dei disabili

I fondamenti si trovano nel dettato Costituzionale,

in applicazione del principio di eguaglianza (art. 3)

inoltre art. 34 diritto allo studio

art. 32 diritto alla salute

art. 30 e 38 diritto all’educazione

art. 38 assistenza e avviamento professionale

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Il lungo percorso dell’integrazione

scolastica 1971 – Legge n. 118 diritto all’inserimento scolastico nella scuola elementare e media

1977 – Legge 517 E’ una legge che non parla tanto dell’Handicap, ma della scuola e di come può diventare inclusiva, per

TUTTI già in questa norma Si afferma la necessità di una forte corresponsabilità culturale degli operatori scolastici.

1992- Legge 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate

1994 - Decreto Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap

2000 - Legge n. 328 (in SO n. 186/L alla GU 13 novembre 2000, n. 265) Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

2006 - DPR 185 Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289

CCNL Comparto Scuola 2006-09

OGGI

Legge 107/2015 e Decreto legislativo 66 del 13 aprile 2017

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La legge 104 del 1992

E’ il primo intervento legislativo di carattere

organico, relativo cioè all’intero orizzonte

esistenziale della persona disabile (dall’asilo alla

vecchiaia).

Le norme con specifico riferimento al sistema

d’istruzione sono state riprese nel D.Lgs. 297/94,

T.U., art. 314.

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Accordo di programma provinciale

• Cosa sono - Sono uno strumento giuridicamente vincolante(ordinanza) utilizzato quando un determinato programma di intervento richiede la partecipazione di diversi enti pubblici (art.13 legge 104/92 e art. 27 Legge 142/90).

• A cosa servono - Gli accordi di programma garantiscono il coordinamento tra i diversi servizi al fine di facilitare una tempestiva formulazione delle diagnosi funzionali e dei PEI, nonché per garantire un inserimento adeguato anche agli alunni disabili gravi. (D.M 9/7/92)

• Contenuti - Nell'accordo di programma devono essere chiaramente definite:

Nei confronti dell’alunno disabile si determinano pari responsabilità degli operatori scolastici, di quelli

sanitari, delle famiglie e dei servizi sociali, che devono tradursi in azioni concrete ed interventi

integrativi… chi fa che cosa???

Quello vigente per le scuole degli Ambiti 9,10 e 11 è stato stipulato nel 2012 èd è stato prorogato fino al

2020

http://www.mo.istruzioneer.it/accordi-di-programma.html

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Il lavoro interistituzionale per

l’integrazione

Nei confronti dell’alunno disabile si

determinano pari responsabilità degli

operatori scolastici, di quelli sanitari, delle

famiglie e dei servizi sociali, che devono

tradursi in azioni concrete ed interventi

integrati.

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REGIONIFunzioni di

coordinamento

SCUOLE AUTONOME

e Ambiti Territoriali

FAMIGLIE

Enti Locali Funzione

assistenza e concertazione

TERZO SETTORE (Associazionismo,

volontariato)

UNIVERSITA’

AZIENDA SANITARIA LOCALEFunzione di individuazione, cura

e riabilitazione

MONDO DEL LAVORO

STATOLinee generali e

normativa primaria

PERSONA con disabilità

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Alunno e studente con disabilità

Dirigente scolastico

insegnanti

personale ATA

compagni

personale educativo

Neuropsichiatria Infantile

Nel SISTEMA SCUOLA

famiglia

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I diversi ruoli: il dirigente scolastico

L’organizzazione del singolo istituto per garantire

l’integrazione coinvolge in prima persona il DS,

che è “il responsabile dei risultati del servizio” ,

“degli interventi per assicurare la qualità dei

processi formativi e la collaborazione delle risorse

del territorio” e “per l’attuazione del diritto

all’apprendimento da parte degli alunni” (art. 25 DLgs

165/2001).

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I diversi ruoli: il docente di classe

Ha la responsabilità diretta nei confronti

dell’alunno con handicap per garantire la

cura del percorso individualizzato e

l’effettiva integrazione nella classe. Realizza

la concreta integrazione professionale con

l’insegnante di sostegno.

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I diversi ruoli: il docente di sostegno

• Assume la contitolarità della classe. Ha

• *Ha compiti di coordinamento e di diretto lavoro

con l’alunno per favorirne la piena integrazione

nella classe.

• *Stila il P.D.F. e il P.E.I. in accordo con gli altri

operatori dell’integrazione(scuola,ASL,famiglia)

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I diversi ruoli: il collaboratore scolastico

A prescindere dalle norme il collaboratore costituisce un punto di

riferimento e si relaziona con tutti gli studenti, in quanto la relazione in

ambito educativo è un fattore importante per tutti gli

apprendimenti:scolastici,sociali e di vita.

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Il collaboratore scolastico

I compiti e le mansioni del personale ATA

sono disciplinate dall’attuale Contratto

vigente (CCNL Scuola 2006-2009) all’art. 47

e dettagliate nella TABELLA “A” allegata al

Contratto.

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art.15 dell’Accordo di programma provinciale 2012-2020

LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE assicurano

1. l’assistenza di base relativa all’ausilio materiale agli alunni con disabilità nell’accesso dalle aree

esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché, per esigenze di

particolare disagio, per l’attività di cura alla persona ed ausilio materiale, nell’uso dei servizi igienici

e nella cura dell’igiene personale e l’assistenza necessaria durante il pasto alle mense scolastiche;

2. il diritto all’assistenza, mediante ogni possibile forma di organizzazione del lavoro (nel rispetto delle

relazioni sindacali stabilite dalla contrattazione), utilizzando a tal fine tutti gli strumenti di gestione

per le risorse umane previste dall’ordinamento;

3. la necessaria informazione al collaboratore scolastico sulle problematiche dell’alunno, nel rispetto

della privacy dello studente, laddove tale informazione sia ritenuta proficua ai fini della

realizzazione dei percorsi di integrazione, anche attraverso l’eventuale partecipazione agli incontri

di cui all’articolo 7 del presente accordo ovvero GLH Operativo.

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I diversi ruoli: Il personale educativo assistenziale (PEA):

Cura gli aspetti relativi ad esigenze materiali (autonomia

personale, deambulazione, cura della persona) ed immateriali

(comunicazione,relazione,identità), collabora con tutti gli

operatori per favorire l’integrazione in base al progetto

formulato ed è disponibile a svolgere mansioni educativo-

assistenziali.

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Il sostegno all’integrazione

Si deve strutturare una sorta di rete, coinvolgendo la generalità dei docenti, gli assistenti educativi e i

collaboratori scolastici, specificamente deputati a sostenere i processi di integrazione di ciascuno dei disabili.

La responsabilità della regia di ciascun percorso individualizzato spetta al GLHO.

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Le finalità di una relazione di aiuto

• La relazione d'aiuto è quella in cui l'uno promuove la crescita

dell'altro, è dunque la relazione che si stabilisce tra insegnante e

studente.

Promuovere il benessere accogliendo i bisogni in un contesto di

ascolto attivo e si basa sull'empatia e sull'accettazione.

L’ascolto attivo si fonda sulla creazione di un rapporto positivo,

caratterizzato da:

''un clima in cui una persona possa sentirsi empaticamente compresa'' e non

giudicata, tra medico e paziente, tra genitore e figlio.

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La scuola di tutti e di ciascuno

Grazie per

l’attenzione