Piano di Emergenza Scuola Secondaria di 1^ grado “T.Gulli” · 2.5.0 Evacuazione dei lavoratori...
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Scuola secondaria di 1^grado “T. Gulli” Data
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4 Assistenza ai lavoratori disabili Fiume Avino 20/01/20
3 Nomina nuovo D.S. Fiume Avino 13/11/19
2 Adeguamento normativo scuola Fiume Costabile 11/02/06
1 Applicazione D.M.10 marzo 1998 Fiume Costabile 12/05/03
0 Emesso per applicazione Fiume Cardamone Curreri 05/04/01 REV. DESCRIZIONE REDATTO CONTROLLATO APPROVATO DATA
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Ing. Alfredo Fiume
Piano di Emergenza
Scuola Secondaria di 1^ grado “T.Gulli” ex art.18 comma 1 lettera h) D.Lgs81/2008
Datore di Lavoro: Prof. Stefania Avino Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Ing. Alfredo Fiume
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Ing. Alfredo Fiume
I N D I C E
1.0.0 PRESENTAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA 3
1.1.0 Scopo del Piano di Emergenza 3
1.2.0 Caratteristiche dell’edificio scolastico 5
1.3.0 Valutazione del rischio incendio 6
1.4.0 Addetti per la gestione delle emergenze - figure sensibili - 7
1.5.0 Riferimenti normativi 8
2.0.0 RESPONSABILITÀ E COMPITI 9
2.1.0 Definizione di Emergenza 9
2.1.1 Emergenze di 1^grado 9
2.1.2 Emergenze di 2^grado 10
2.1.3 Terremoto 10
2.2.0 Diffusione del segnale d’allarme 12
2.3.0 Assegnazione degli incarichi 12
2.3.1 Compiti del Responsabile della Gestione Dell’Emergenza 13
2.3.2 Attivazione dei Servizi Pubblici di Soccorso 13
2.4.0 Procedure operative di evacuazione dagli ambienti scolastici per docenti, allievi e personale ATA 15
2.5.0 Evacuazione dei lavoratori portatori di handicap 17
2.5.1 Personale docente portatore di handicap 17
2.5.2 Personale ATA portatore di handicap 17
2.6.0 Modulo di Evacuazione 18
2.7.0 Verbale di effettuazione della prova evacuazione 19
2.8.0 Informazione di tutto il personale sui contenuti del Piano di Emergenza 20
2.9.0 Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio per la protezione antincendio 21
3.0.0 PROCEDURE DI EVACUAZIONE 22
3.1.0 Plesso di Via Martinetti, 25 22
3.2.0 Assegnazione degli incarichi 22
3.3.0 Percorsi d’esodo e Punto di Raduno 22
3.4.0 Presidi di primo soccorso 23
3.4.1 Compiti degli addetti al primo soccorso 24
3.5.0 Procedure di intervento 24
3.5.1 Infortuni di lieve entità e malesseri ordinari 25
4.0.0 ALLEGATI 27
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1.0.0 PRESENTAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA 1.1.0 Scopo del Piano di Emergenza
Il presente documento è stato elaborato dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa
Stefania Avino con la collaborazione dell’Ing. Alfredo Fiume, Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione, per ottemperare a quanto previsto
dall’art.18 comma 1 lettera h) del D.Lgs81/2008 e definisce, in accordo criteri
generali di sicurezza antincendio del D.M. 10 marzo 1998 ed in particolare alle
linee guida contenute dell’Allegato VIII del citato decreto, le responsabilità nella
gestione, i compiti da svolgere da parte del personale designato e le procedure
operative che devono essere attuate da tutto il personale docente, il personale
A.T.A. e gli allievi in caso si verifichi un’emergenza nella scuola. Il documento
prende inoltre in esame il caso in cui si verifichi un infortunio ad una o più
persone dipendenti o studenti della scuola ovvero ad un qualsiasi altro “utente”
della scuola e fornisce le indicazioni utili alla gestione del tempo intercorrente
tra l’accadimento dell’infortunio e l’arrivo del personale del Servizio Sanitario
Nazionale di Pronto Soccorso.
Nella stesura del presente Piano di Emergenza sono stati posti a base i seguenti
principi:
− definizione univoca delle procedure per tutti e tre i plessi che fanno parte
dell’Istituto Comprensivo di Via Forze Armate;
− facilità di applicazione delle procedure;
− rapidità di attuazione;
− una stessa logica di comportamento per ogni emergenza;
− una definizione univoca dei compiti da assolvere e dei livelli di
responsabilità.
Parte essenziale del Piano di Emergenza è il Piano di Evacuazione che indica:
− le modalità di diffusione del segnale d’allarme;
− le azioni che il personale docente, il personale ATA e gli studenti devono
mettere in atto in caso di pericolo grave ed immediato;
− le procedure da seguire in uscita dagli ambienti scolastici per conseguire lo
scopo di un esodo ordinato e sicuro di tutti i presenti;
− le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, del Pronto
Soccorso Sanitario e degli altri Servizi Pubblici preposti alla gestione delle
emergenze;
− le misure specifiche per assistere le persone disabili;
− i percorsi delle vie d’esodo da seguire in uscita da ciascun ambiente;
− i posti di raduno che devono essere raggiunti al termine dei percorsi d’esodo.
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Perché il Piano di Emergenza sia veramente efficace è necessario che sia
perfettamente conosciuto da tutto il personale e da tutti gli allievi della scuola
attraverso ripetuti interventi di informazione e formazione teorica. Devono
essere pure sviluppate esercitazioni pratiche di applicazione che devono essere
eseguite almeno con la frequenza di n°2 esercitazioni durante l’anno scolastico.
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1.2.0 Caratteristiche dell’edificio scolastico
L'edificio in cui è ospitata la scuola secondaria di 1^grado di Via Martinetti, 25 è
stato costruito negli anni ‘60. Nel corso del biennio 2004 – 2005 è stato oggetto
di un intervento manutentivo straordinario che ha comportato l’esecuzione dei
lavori di bonifica della copertura in cemento amianto (eternit), la sostituzione dei
serramenti esterni, la realizzazione delle opere per l’abbattimento delle barriere
architettoniche ed un riordino ambientale interno/esterno allo scopo di adeguarlo
alle norme di sicurezza (allora vigenti: D.Lgs626/94) e antincendio (D.M.
26.agosto.1992). Completati i lavori di manutenzione, la scuola ha ripreso
l’attività a partire dall’a.s. 2005/06.
Esso è costituito da una un padiglione principale a forma di T che si affaccia su
Via Martinetti e da un padiglione secondario, anch’esso a forma di T, che segue
il padiglione principale e si affaccia su Via T. Gulli. Il complesso scolastico è
circondato da un ampio giardino. L’edificio, oltre ad affacciarsi sulle due vie
citate, ha un terzo lato che si affaccia su una via privata che collega Via
Martinetti con Via Gulli; tale via termina sul marciapiede della via Gulli. Il
quarto lato si affaccia su un edificio di civile abitazione.
La struttura portante dell’intero edificio è realizzata in cemento armato; i solai
sono misti in travetti di cls armati e laterizi; la copertura è costituita in parte da
un tetto a due falde ed in alcuni punti da un tetto piano. Le tamponature esterne
sono realizzate in muratura di mattoni; come pure le tamponature interne sono
realizzate in tavolati di mattoni forati.
Il padiglione principale si articola per il lato prospiciente la Via Martinetti su n°1
piano fuori terra e per il lato lungo su n°3 piani fuori terra più un piano interrato.
Il padiglione secondario si articola in un piano terreno ed un 1^piano fuori terra.
La centrale termica ed il locale contatori sono posti al piano interrato del
padiglione principale con accesso esterno dal giardino.
Il plesso dispone di n°2 ingressi:
− l’ingresso principale, pedonale e carraio su Via Martinetti, 25;
− l’ingresso secondario carraio, dalla Via Privata, che viene normalmente
utilizzato dalla Milano Ristorazione per l’ingresso dei mezzi di servizio
all’attività di refezione scolastica.
I collegamenti verticali sono assicurati da:
− n° 1 scala principale in corrispondenza dell’ingresso di Via Martinetti, 25;
− n°1 scala interna, a servizio del corpo secondario;
− n°1 scala esterna di sicurezza, posta all’estremità del corpo principale.
Il plesso dispone inoltre di un ascensore, con dimensioni di cabina 120cm x
120cm, posto in corrispondenza dell’ingresso carraio della Via Privata.
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1.3.0 Valutazione del rischio incendio
L’affollamento massimo è di 472 presenze per l’a.s.2019/2020; nel dettaglio
sono presenti:
− studenti: 412 unità;
− docenti: 54 unità;
− ATA: 6 unità.
Ne segue che la classificazione dell’edificio scolastico ai sensi del D.M.. 26
agosto 1992 è scuola di tipo 3 con un numero di presenze contemporanee pari a
301unità<presenze<500unità.
La classificazione del livello di rischio incendio, ai sensi all’allegato IX del
D.M.10marzo1998, è “attività a rischio di incendio medio”
In base alla classificazione prevista dall’ALLEGATO I del D.Lgs151/2011 la
scuola rientra al p.to 67 della attività “scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti”. In base all’affollamento la
scuola è di categoria C con oltre 300 persone.
La scuola ha ottenuto il CPI prot. N.43035/06 in data 13/12/2006, rilasciato dal
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano. Non dispone invece delle
Attestazioni di Rinnovo Periodo di Conformità Antincendio, da richiedersi ai
sensi dell’art.5 del DPR 251/2011.
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1.4.0 Addetti per la gestione delle emergenze - figure sensibili -
Ai sensi dell’art.18 comma 1 lettera b) del D.Lgs81/2008 all’inizio di ciascun
anno scolastico la dirigente scolastica, Prof.ssa Stefania Avino, nomina o
conferma con una “circolare scolastica” le figure sensibili, addetti alla lotta
antincendio e al 1^soccorso, per la gestione dell’emergenza. L’elenco completo
delle figure in essere per ciascun anno scolastico è contenuto nell’organigramma
della sicurezza di quell’anno.
Ai sensi del D.M. 10/03/1998 gli addetti alla lotta antincendio devono
frequentare il corso il cui contenuto sia in accordo al rischio medio - corso B (8
ore) e devono seguire l’aggiornamento almeno con cadenza quinquennale.
Ai sensi dell’art. 3 comma 1 del D.M.388/2003, gli addetti alla squadra di primo
soccorso devono frequentare il corso il cui contenuto sia in accordo all’allegato
2 del citato D.M e devono ripetere almeno la formazione pratica con cadenza
triennale.
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1.5.0 Riferimenti normativi
Le seguenti norme vigenti sulla prevenzione incendi sono state prese a
riferimento nella redazione del presente Piano di Emergenza. Comunque il
Dirigente Scolastico, Prof.ssa Stefania Avino, è tenuta all’osservanza di tutta la
normativa vigente in materia, indipendentemente che essa sia citata nel seguito
o meno.
D.M. 30 nov. 83 Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi
D.M. 26 ago 92 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
D.M. 10 mar 98 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
D.M. 388
15 lug. 2003
Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso
aziendale, in attuazione dell’art.15 del DLgs626/94
D.Lgs81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori
DPR 151 1 agosto
2011
Regolamento sulla disciplina dei procedimenti di
prevenzione incendi
Nella stesura del Piano di Primo Soccorso è stato preso a riferimento il
documento seguente: “Linee giuda per gli interventi di Primo Soccorso nelle
Scuole” emesso dalla ASL Città di Milano Dipartimento di Prevenzione Servizio
di medicina preventiva nelle comunità e nello sport. Edizione luglio 2007.
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2.0.0 RESPONSABILITÀ E COMPITI
2.1.0 Definizione di Emergenza Si definisce emergenza l’improvviso insorgere di una condizione di pericolo per
le persone presenti all’interno della scuola; tale situazione di pericolo può
derivare da:
− incendio;
− scoppio;
− terremoto;
− fughe di gas;
− cedimento strutturale di una parte dell'edificio determinato da una qualsiasi
causa;
− esposizione ad atti terroristici;
− condizioni atmosferiche eccezionalmente avverse che producano estesi
allagamenti di ambienti;
− infortunio grave a una o più persone presenti che richieda l’intervento del
personale del Servizio Pubblico di Pronto Soccorso Sanitario.
Per affrontare con efficacia una situazione di emergenza occorre che in
precedenza siano stati programmati e pianificati gli interventi idonei ad
affrontare le situazioni di pericolo e siano state individuate le risorse interne che
devono intervenire, in modo da limitare al massimo gli eventuali danni alle
persone e alle cose.
Le emergenze si suddividono in:
− emergenze di 1^ grado nel caso in cui la situazione di emergenza è
circoscritta ad un solo ambiente della scuola ed è ipotizzabile che gli addetti
alla gestione delle emergenze - le figure sensibili - siano in grado di
risolvere favorevolmente la situazione;
− emergenza di 2^ grado nel caso in cui le condizioni di pericolo si
aggravano per cui altri locali della scuola posso essere coinvolti
dall’emergenza e gli addetti alla gestione delle emergenze non possono fare
fronte da sole all’emergenza ed occorre fare intervenire i servizi pubblici
competenti in materia di soccorso.
2.1.1 Emergenze di 1^grado
Al verificarsi di una emergenza di: 1^ grado, il docente o il personale ATA presente nel luogo in cui è in atto l’emergenza procede:
− all'evacuazione immediata di tutti i presenti dal solo ambiente in cui si è
verificata l'emergenza;
− ad informare, tramite i commessi di piano, il dirigente scolastico o il suo
collaboratore del verificarsi di una situazione di emergenza;
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− a chiedere immediatamente, tramite i commessi di piano, l’intervento degli
addetti alla gestione delle emergenze.
Il Responsabile della Gestione dell’Emergenza si recherà quindi nell’ambiente in
cui si è verificata l’emergenza e coordinerà l’intervento degli addetti alla gestione
delle emergenze.
2.1.2 Emergenze di 2^grado
Qualora la situazione di pericolo che ha generato l’emergenza di 1^ grado si
aggravi e la situazione peggiori, si passa ad una emergenza di: 2^ grado per cui
occorre procedere:
− alla diffusione del segnale d’allarme;
− all’evacuazione immediata di tutta la scuola, seguendo le procedure operative
stabilite nel presente documento;
− a fare intervenire i Servizi Pubblici di Soccorso preposti (Vigili del Fuoco,
Pronto Soccorso Sanitario, Polizia e Carabinieri; Vigili Urbani e quant’altro).
2.1.3 Terremoto
Il terremoto crea un movimento sussultorio o un movimento ondulatorio ovvero
entrambi nello stesso tempo. In presenza di terremoto si procede nel modo
seguente:
− durante le scosse telluriche, la cui durata normalmente è compresa tra 20 ÷ 40
s, tutto il personale presente all’interno delle classi o dei laboratori cercherà
riparo ponendosi al di sotto dei banchi, delle cattedre, dei tavoli e comunque
lontano da armadi, mensole, scaffali e quant’altro possa cadere o rovesciarsi e
lontano altresì dalle pareti vetrate che possono esplodere; evitare inoltre di
porsi sotto lampadari e corpi illuminanti incassati o sorretti dai controsoffitti;
− terminato l’evento sismico, ci si comporta come in una emergenza di 2^ grado
e si procede quindi all’evacuazione dell’edificio.
Durante le scosse telluriche non è opportuno precipitarsi fuori dalle aule in
quanto o per effetto del movimento o per effetto del giramento di testa che
colpisce frequentemente durante le scosse, è più facile cadere o urtare la testa.
Inoltre è sconsigliato usare le scale in quanto sono al parte più vulnerabile
dell’edificio e quella soggetta alle maggiori vibrazioni.
La decisione di rientrare all’interno dell’edificio scolastico o le altre eventuali
azioni da intraprendere viene presa dal Dirigente Scolastico o dal Responsabile
della Gestione dell’Emergenza, in sua assenza; che procederà al termine del
terremoto, insieme ad un gruppo composto dal personale scolastico, ad una prima
analisi visiva dello stato della struttura per verificare se:
− sono presenti crepe e lesioni nei muri o distacchi di calcinacci (interni o
esterni)
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− vi siano stati rovesciamenti di oggetti all’interno dell’edificio o distacchi e
cadute di controsoffitti e corpi illuminanti.
Sulla base dei rilievi effettuati, il Responsabile della Gestione dell’Emergenza
prende la decisione di rientrare o meno nella scuola, coordinandosi anche con la
Protezione Civile e con gli altri Enti competenti quali il Comune di Milano ed i
Vigili del Fuoco; per avere informazioni sui possibili sviluppi futuri.
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2.2.0 Diffusione del segnale d’allarme
Il segnale d’allarme viene diffuso nel modo seguente:
− tre suoni successivi della campanella di cui i primi due della durata di 30sec
intervallati da 10sec di silenzio, seguito da un suono prolungato della
campanella della durata di 60÷90 s ca.
− nel caso in cui venisse a mancare la corrente elettrica, l’ordine di
evacuazione sarà diffuso con un segnalatore acustico a gas compresso
(tromba) con le stesse modalità
2.3.0 Assegnazione degli incarichi
Chiunque si accorga dell’esistenza di una situazione di emergenza lo deve comunicare al Responsabile della Gestione dell’Emergenza nella scuola. Il Responsabile della Gestione dell’Emergenza si reca nel luogo dove è in atto la
situazione di emergenza, coordina l’azione degli addetti alla gestione
dell’emergenza, ne valuta l’entità in funzione del suo evolversi, definisce se
trattasi di emergenza di 1^ o di 2^ grado e procede di conseguenza. Ne segue che
la decisione dell’evacuazione è un compito del Dirigente scolastico o del
collaboratore, nominato quale “responsabile” della gestione dell’emergenza.
Nel caso in cui il Responsabile della Gestione dell’Emergenza al verificarsi della
situazione di emergenza, sia impegnato in aula nell'esecuzione dell'attività
didattica, prima di recarsi nel luogo dove è in atto la situazione di emergenza,
affida la propria classe ad uno dei docenti delle classi limitrofe, consegnandogli
il registro di classe; in quanto, se l’emergenza evolve e diventa di 2^ grado non è
previsto il suo rientro in classe.
Il Dirigente Scolastico provvederà all’inizio di ogni anno scolastico a nominare
con ordine di servizio i propri collaboratori che hanno l’incarico di
Responsabile della Gestione dell’Emergenza (applicazione del PdE). Il numero
di tali collaboratori sarà tale da garantire che un collaboratore sia sempre
presente durante le ore di funzionamento della scuola in ciascun plesso.
Per ciascun anno scolastico, nell’organigramma della sicurezza saranno indicati i
nominativi del personale incaricato dello svolgimento dei compiti indicati nel
seguito.
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2.3.1 Compiti del Responsabile della Gestione Dell’Emergenza
Il Responsabile della Gestione dell’Emergenza di plesso ha la responsabilità
della decisione di procedere all’evacuazione dell’edificio scolastico in presenza
di una situazione di pericolo grave ed immediato.
In tale caso devono:
− dare ordine al commesso responsabile del suono della campanella di
procedere alla diffusione dell’ordine di evacuazione;
− dare ordine al personale preposto di aprire tutti i cancelli pedonali e i cancelli
carrai della scuola;
− dare ordine al personale preposto di telefonare ai Servizi Pubblici Esterni per
la loro attivazione (VVFF; Pronto Soccorso; Polizia; Carabinieri; Vigili
Urbani) ovvero procedere direttamente alla loro attivazione;
− coordinare l’evacuazione della scuola ed al termine delle operazioni recarsi
all'ingresso della scuola per conferire con i Servizi Pubblici Esterni;
− verificare la situazione delle presenze da comunicare ai Servizi Pubblici
Esterni sulla base dei dati contenuti nei Moduli di Evacuazione che gli
devono essere fatti pervenire da tutte le classi a cura di un docente che li
raccoglierà nel punto di raduno;
− attendere l’arrivo del personale esterno di soccorso ed informarli sull’evento
che ha determinato l’emergenza fornendo tutte le informazioni in suo
possesso sulla situazione d’emergenza e sulla situazione del personale; − prendere la decisione di rientrare all’interno della scuola, qualora la
situazione di emergenza sia cessata ovvero coordinare le attività per
rintracciare i genitori che possano procedere al ritiro degli allievi.
2.3.2 Attivazione dei Servizi Pubblici di Soccorso
Il personale incaricato di procedere all’attivazione dei servizi pubblici esterni di
soccorso utilizzerà la rete fissa di telefonia. Il telefono da utilizzare deve essere
direttamente collegato alla rete, poiché quello collegato al centralino viene
disattivato nel momento in cui viene interrotta l’energia elettrica nella scuola.
Nel caso in cui non vi sia un telefono collegato direttamente alla rete fissa di
telefonia, utilizzerà un telefono cellulare.
All’atto della chiamata procederà indicando nell’ordine:
− le proprie generalità: nome, cognome e funzione nella scuola;
− nome ed indirizzo della scuola;
− tipo di emergenza che si è venuta a creare e caratteristiche presumibili del
persone di soccorso richiesto, specie nel caso in cui vi sia del personale
infortunato;
− azioni in atto nella scuola;
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− eventuali criticità delle strade per il raggiungimento della scuola (lavori,
chiusure temporanee, ecc.);
− luogo in cui i soccorritori incontreranno il Responsabile della Gestione
dell’Emergenza per ricevere ulteriori informazioni sull’emergenza e sulla
situazione nella scuola.
Essendo operativo nella Città di Milano dal 3 dicembre 2013 il numero unico 112 per le chiamate di emergenza – Call Center Emergenze - l’attivazione
viene effettuata attraverso una unica telefonata a tale numero.
In caso di necessità saranno anche da attivare:
− Metano (Pronto intervento A2A) Tel. 02.5255
− Elettricità (Pronto intervento A2A) Tel. 02.2521
− Acquedotto Tel. 02.4120910
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2.4.0 Procedure operative di evacuazione dagli ambienti scolastici per docenti,
allievi e personale ATA
Al ricevimento dell’ordine di evacuazione il docente presente in aula:
− sospende l’attività didattica e prende le necessarie precauzioni affinché
termini l’uso di energia elettrica, gas infiammabili e fiamme libere;
− fa chiudere le finestre dell’aula e fa spegnere tutti i telefoni cellulari presenti;
− fa mettere in fila indiana (per uno) gli studenti che escono in modo ordinato,
silenzioso e celere, senza correre e senza prelevare alcun indumento o
materiale didattico; qualora ne ravveda la necessità, fa prendere per mano gli
allievi;
− esce per ultimo, preleva il registro di classe, si accerta che nessuno sia rimasto
all’interno dell’aula e ne chiude la porta; qualora ne ravveda la necessità, si
pone alla testa della fila una volta uscito dall’aula;
− fa raggiungere il posto di raduno prefissato per la classe, seguendo il percorso
d’esodo, le scale di discesa e l’uscita di sicurezza indicati sulla planimetria
affissa nell’aula;
− raggiunto il posto di raduno, procede all’appello e compila il “Modulo di
Evacuazione” che dovrà essere consegnato al dirigente scolastico o al
Responsabile della Gestione dell’Emergenza a cura di uno dei docenti
presenti nel posto di raduno.
Una volta che la classe sia uscita dalla scuola, il docente può far disporre la fila
per due durante il tragitto per il raggiungimento del posto di raduno, per ottenere
un “accorciamento” della fila ed una sua più semplice gestione.
L’evacuazione degli studenti portatori di handicap, prevalentemente motori,
viene curata dai docenti di sostegno con l’eventuale ausilio del personale A.T.A.
collaboratori scolastici di piano ed avviene al termine dell’uscita degli studenti
dalla classe e al termine dello sfollamento del piano. Gli ascensori non devono
essere utilizzati per l’evacuazione. Invece l’evacuazione avverrà utilizzando le
scale di sicurezza esterne agli edifici (e non le scale interne più vicine), così da
consentire al personale di soccorso di poterli raggiungere più agevolmente
qualora debbano risalire sui piani alti della scuola. Gli studenti con visibilità o
udito menomato o con deficit cognitivi evacueranno insieme alla classe e
saranno guidati per mano dal docente presente.
Qualora un allievo si trovi al di fuori della classe, procede alla propria
evacuazione, seguendo il percorso d’uscita indicato sulla planimetria affissa
nell’ambiente in cui si trova e, raggiunto il posto di raduno, si riunisce alla
propria classe.
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Il personale A.T.A. collaboratore scolastico assegnato al piano, al ricevimento
del segnale dall’allarme verifica la praticabilità delle vie d'esodo e, prima di
procedere alla propria evacuazione, controlla che nei servizi igienici, nei
laboratori o negli spogliatoi non sia rimasto alcun alunno; al termine del
controllo, ne chiude la porta. In assenza del collaboratore scolastico di piano, il
controllo dei servizi igienici e degli spogliatoi viene effettuato dall’insegnante
dell’aula più vicina ai servizi. Nel caso vi trovi uno o più alunni, li accoda alla
propria classe; raggiunto il posto di raduno, gli studenti si riuniscono alla propria
classe.
La sequenza di evacuazione delle classi risulta la seguente:
− per ogni percorso d’uscita stabilito, escono per primi gli occupanti l’aula più
vicina all’uscita di emergenza o alla scala di discesa;
− le classi in uscita quando sono lungo le scale danno la precedenza alle classi
provenienti dal piano superiore.
Il docente che procede all’evacuazione della classe ne è responsabile fino al
termine delle lezioni per la classe, indipendentemente dal termine del proprio
orario di servizio.
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2.5.0 Evacuazione dei lavoratori portatori di handicap
Nella gestione dell’emergenza si deve tener conto delle particolari necessità dei
lavoratori portatori di handicap.
Tali lavoratori possono essere classificati:
− lavoratori con difficoltà motorie, su sedie a rotelle, o con mobilità ridotta;
− lavoratori con capacità sensoriali ridotte, vista e udito o con difficoltà
cognitive;
Va inoltre definito a quale gruppo omogeneo appartenga il lavoratore:
− personale docente;
− personale ATA, di segretaria o collaboratore scolastico.
L’evacuazione avverrà utilizzando le scale di sicurezza esterne agli edifici (e non
le scale interne più vicine), così da consentire al personale di soccorso di poterli
raggiungere più agevolmente qualora debbano risalire sui piani alti della scuola.
Le persone individuate per l’assistenza devono essere opportunamente
addestrate, in funzione dell’handicap, per aiutare in modo appropriato il
lavoratore disabile.
2.5.1 Personale docente portatore di handicap
Al ricevimento dell’ordine di evacuazione, se il docente è impegnato in attività
didattica, affida la propria classe, il registro di classe ed il modulo di
evacuazione al docente della classe limitrofa, precedentemente individuato.
Come previsto dall’All.to VIII del D.M. 10 marzo 1998 il dirigente scolastico
individua:
− lavoratori fisicamente idonei al trasporto in braccio del portatore di handicap
su sedia a rotelle per il superamento delle eventuali barriere architettoniche
presenti lungo il percorso di evacuazione;
− lavoratori per l’assistenza e l’accompagnamento del portatore di handicap
nel caso in cui il lavoratore abbia mobilità ridotta o capacità sensoriali e
cognitive ridotte.
2.5.2 Personale ATA portatore di handicap
Come previsto dall’All.to VIII del D.M. 10 marzo 1998 il dirigente scolastico
individua:
− lavoratori fisicamente idonei al trasporto in braccio del portatore di handicap
su sedia a rotelle per il superamento delle eventuali barriere architettoniche
presenti lungo il percorso di evacuazione;
− lavoratori per l’assistenza e l’accompagnamento del portatore di handicap
lungo il percorso di evacuazione nel caso in cui il lavoratore abbia mobilità
ridotta o capacità sensoriali e cognitive ridotte.
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2.6.0 Modulo di Evacuazione Si allega il modello del Modulo di Evacuazione la cui copia va tenuta sempre
nel registro di classe o in alternativa in una busta di plastica fissata alla porta.
MODULO DI EVACUAZIONE
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Plesso di _________________________________
CLASSE
STUDENTI PRESENTI
STUDENTI EVACUATI
STUDENTI FERITI Indicare nome e cognome
STUDENTI DISPERSI Indicare nome e cognome
ZONA di RACCOLTA
Docente Responsabile ___________________ Il modulo va custodito nel registro di classe o in una busta di plastica posta sulla porta dell’aula
e va compilato in caso di evacuazione dall'insegnante presente dopo aver raggiunto il POSTO
DI RADUNO prefissato; va quindi consegnato al dirigente scolastico o al Responsabile della
gestione dell’Emergenza a cura di uno dei docenti presenti nel posto di raduno.
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2.7.0 Verbale di effettuazione della prova evacuazione
VERBALE DI EFFETTUAZIONE DELLA PROVA DI EVACUAZIONE
Data:
Anno scolastico: _____________
Prova n°: _____________
Data: _____________ ora: __________
Persone evacuate:
− Docenti n° ____________
− ATA n° ____________
− Alunni n° ____________
Esito ____________
Tempo impiegato ____________
Osservazioni:
______________________________________________________________
Allegati: N° ___ Moduli di evacuazione
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2.8.0 Informazione di tutto il personale sui contenuti del Piano di Emergenza
Il presente Piano di Emergenza è a disposizione per la consultazione di tutto il
personale della scuola, docenti, ATA, studenti ed anche del personale
occasionalmente presente all’interno della scuola.
Le copie del piano sono presenti:
− sul sito della scuola;
− in forma cartacea presso il plesso di Via Martinetti, 25:
� in sala professori;
� affisso all’albo della scuola
Il Dirigente scolastico procederà all’informazione di tutto il personale della
scuola all’atto dell’emissione di ogni revisione del presente PdE.
Il Dirigente scolastico provvederà all’informazione sui contenuti del presente
PdE di tutto il personale che accederà con incarico di supplente nella scuola.
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2.9.0 Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio per la protezione
antincendio
Tutti i presidi antincendio riportati dal presente Piano di Emergenza, quali le
vie d’esodo, le porte, i sistemi di segnalazione e i dispositivi di estinzione
incendi, devono essere oggetto di sorveglianza e di controlli periodici al fine di
mantenerli in efficienza.
La sorveglianza deve essere quotidiana e deve tendere a verificare con un controllo visivo che i dispostivi di protezione non presentino danni materiali che
non ne garantiscano le normali condizioni operative. In particolare devono
essere verificate:
− le vie d’esodo che devono essere libere da ostruzioni o da altri pericoli che
ne possano compromettere l’uso;
− le porte sulle vie d’esodo che si devono poter aprile facilmente ruotando
liberamente sui cardini, per quelle dotate di dispositivo di maniglione
antipanico che esso si apra senza eccessivo sforzo, per quelle dotate di
autochiusura, la sorveglianza deve tendere a controllare anche che
l’autochiusura operi effettivamente;
− la segnaletica direzionale che deve essere presente e visibile e quella sonora
che deve essere funzionante ed udibile in ogni ambiente della scuola;
− gli estintori e gli idranti che non devono presentare alcun danno o
impedimento che ne pregiudichi il funzionamento.
Il Dirigente Scolastico provvederà all’inizio di ogni anno scolastico a nominare
gli addetti ai controlli dei presidi antincendio.
Il Dirigente Scolastico verificherà che vengano effettuati i controlli semestrali da
parte personale specializzato delle Ditte per il mantenimento delle condizioni di
efficienza delle attrezzature e di tutti i presidi antincendio presenti nella scuola
nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti.
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3.0.0 PROCEDURE DI EVACUAZIONE
3.1.0 Plesso di Via Martinetti, 25
La scuola media di Via Martinetti, 25 dispone di un sistema di allarme
antincendio, costituto da una serie di pulsanti di allarme a cui sono collegati
segnali luminosi ed acustici. Poiché la decisione di procedere alla evacuazione
della scuola dipende dal Responsabile della Gestione delle Emergenze, in caso si
verifichi una situazione di pericolo non devono essere azionati tali pulsanti dal
personale presente nel luogo in cui la situazione di emergenza si è verificata; ma
si procederà ad informare il responsabile della gestione delle emergenza che
deciderà in funzione della evoluzione della situazione il loro azionamento.
3.2.0 Assegnazione degli incarichi
Compito Figura Preposta Decisione di evacuazione Il Responsabile della gestione delle emergenze
Diffusione del segnale dall’allarme
il commesso responsabile del suono della
campanella;
Interruzione dell’erogazione energia elettrica
il commesso responsabile del suono della
campanella al termine della diffusione del
segnale di evacuazione;
Apertura dei cancelli pedonali e carrai (cancello principale e cancello carraio in corrispondenza del corridoio refettori)
il commesso in servizio al piano rialzato (area
uffici)
Attivazione dei Servizi Pubblici di soccorso
Il Responsabile della gestione delle emergenze
Raccolta dei moduli di evacuazione compilati
Uno dei commessi presenti nel luogo di raduno
3.3.0 Percorsi d’esodo e Punto di Raduno
Per l’evacuazione dai vari piani dell’edificio tutto personale presente (docenti,
ATA, allievi ed utenti) dispongono di:
− la scala principale che conduce all’atrio della scuola; da qui si procede per
l’uscita principale sulla Via Privata, si gira verso sinistra, si percorre la
strada privata e ci si distribuisce lungo il marciapiede di Via Gulli;
− la scala esterna di sicurezza che conduce al giardino; da qui si costeggia
l’edificio, si gira attorno alla palestra e ci si porta verso l’ingresso principale
della scuola da dove si gira verso sinistra, si percorre la strada privata e ci si
distribuisce lungo il marciapiede di Via Gulli; si ricorda che i portatori di
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handicap motori utilizzeranno sempre e solo tale scala indipendentemente
dal locale in cui si trovino al momento dell’emergenza;
− la scala interna del padiglione secondario che conduce al corridoio dei
refettori; da qui si procede verso l’uscita del corridoio che da sul vialetto che
conduce al cancello carraio (utilizzato dal personale della refezione
scolastica) e si gira verso sinistra, percorrendo la strada privata per
distribuirsi lungo il marciapiede di Via Gulli;
A seguito del sopralluogo effettuato alla scala esterna nel mese di ottobre 2018 è
stato rilevato un distacco di intonaci dalla scala e la fuoriuscita delle armature
metalliche dal conglomerato cementizio. E’ stata inviata una richiesta di
intervento al Comune di Milano per un interevento manutentivo della scala.
Fino a che non verrà comunicata l’agibilità della scala al termine dei lavori da
parte del Comune di Milano, la scala risulta interdetta per il normale uso e per
l’effettuazione delle prove di evacuazione; in caso di reale emergenza invece
verrà utilizzata in quanto diventa prioritario l’obiettivo di evacuazione nel minor
tempo possibile.
Il posto di raduno unico per tutti è posto il marciapiede, lato scuola, della via Gulli. Si raccomanda a tutti di distribuirsi uniformemente lungo tutto il
marciapiede di Via Gulli per evitare pericolose concentrazioni di persone al
termine della strada privata.
I percorsi d’esodo dai vari ambienti della scuola sono riportati nelle planimetrie
allegate nel seguito e che sono affisse in ciascun aula ed ambiente della scuola:
− Dis. n° 1112 fg. 1 di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano Rialzato
− Dis. n° 1112 fg. 2di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano Primo
− Dis. n° 1112 fg. 3di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano secondo
3.4.0 Presidi di primo soccorso
Il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Stefania Avino, ha proceduto alla classificazione
della scuola ai sensi dell’art.1 del D.M.388/2003. Tenuto conto della tipologia
dell’attività svolta, del numero di dipendenti occupati, e dei fattori di rischio
presenti, la scuola è stata classificata nel Gruppo B.
In accordo a tale classificazione sono stati predisposti i presidi di primo
soccorso, in accordo alle prescrizioni di legge, integrati in funzione della
tipologia di rischi presenti nella scuola. I presidi di primo soccorso sono
distribuiti all’interno della scuola in locali che risultano facilmente accessibili e
sono individuati con segnaletica appropriata. In particolare i presidi risultano
distribuiti nel modo seguente:
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− l’armadietto di primo soccorso, contenete il materiale previsto dall’Allegato
1 del D.M.388/2003, è localizzato nella sala medica;
Poiché durante le ore di funzionamento della scuola è presente il responsabile
della gestione delle emergenze, la richiesta di intervento del Pronto Soccorso del
Servizio Sanitario Nazionale sarà effettuata da tale figura. In attesa dei soccorsi
esterni verrà fatto intervenire uno o più addetti al primo soccorso che gestirà il
tempo intercorrente tra l’accadimento dell’infortunio e l’arrivo dei soccorsi.
3.4.1 Compiti degli addetti al primo soccorso
Gli addetti al primo soccorso hanno il compito di:
− conoscere il Piano di Primo Soccorso applicato nella scuola;
− attuare tempestivamente e correttamente le procedure di intervento e di
soccorso in accordo al corso di formazione di Primo Soccorso previsto dal
D.M.388/2003, in attesa dell’arrivo del personale sanitario del Servizio di
Emergenza Sanitaria Nazionale;
− procedere direttamente o tramite il personale presente alla richiesta
d’intervento del Servizio di Emergenza Sanitaria Nazionale;
− tenere l’elenco del materiale di medicazione presente nei vari presidi di
primo soccorso (cassetta di Pronto Soccorso e pacchetti di medicazione),
controllando periodicamente l’efficienza, la quantità e la scadenza;
− richiedere alla Segreteria della scuola il reintegro delle quantità di materiale
di medicazione consumato, deteriorato e scaduto.
3.5.0 Procedure di intervento
In caso di incidente o malore il docente o il personale ATA presente nel luogo
dove è avvenuto l’evento incarica il commesso di piano di fare intervenire
l’addetto al Primo Soccorso della scuola più vicino al luogo in cui si è verificato
l’evento e lo assiste durante l’intervento.
In attesa dell’arrivo dell’addetto:
− interviene sulle eventuali condizioni ambientali che possono aggravare la
situazione;
− si astiene dal compiere manovre o azioni che possano aggravare la
situazione;
− assiste l’infortunato.
L’addetto al Primo Soccorso si reca con la massima rapidità sul luogo
dell’evento indossando, se necessario, i DPI (Dispositivi di Protezione
Individuale) quali i guanti e la visiera paraschizzi.
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Una volta raggiunto il luogo dell’infortunio, l’addetto al Primo Soccorso
identifica eventuali pericoli presenti nell’area che potrebbero mettere a rischio
anche gli stessi soccorritori quali fughe di gas, presenza di sostanze pericolose,
inneschi di incendi, pericoli di folgorazione ecc. nel qual caso li segnala per
l’intervento delle altre figure addette alla gestione delle emergenze.
L’intervento dell’addetto al Primo soccorso è volta a:
− prestare i primi soccorsi, effettuando solo gli interventi strettamente
necessari e sui quali è stato specificatamente istruito;
− valutare nei limiti delle proprie competenze le condizioni dell’infortunato,
controllando il polso, il respiro, lo stato di coscienza, la presenza di
emorragie o fratture, la presenza di fratture vertebrali;
− se l’infortunato è cosciente, parlargli per tranquillizzarlo in ordine alla
gravità dell’infortunio occorso e all’avvenuta chiamata del pronto soccorso;
− impedire l’avvicinamento di curiosi o di “volenterosi”;
− se ritiene che l’infortunio necessiti dell’attivazione del Servizio di
Emergenza Sanitaria procede direttamente alla chiamata, spiegando quello
che è successo e le informazioni che ha raccolto; prima di allontanarsi
dall’infortunato si assicura che almeno un’altra persona, meglio se il secondo
addetto al primo soccorso, resti con l’infortunato;
− riferisce ai soccorritori del pronto soccorso giunti sul luogo dell’infortunio,
le eventuali manovre e gli interventi effettuati ed i parametri vitali (stato di
coscienza, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, ecc9 riscontrati all’atto
dell’intervento.
Nel caso di trasferimento di un minore al Pronto Soccorso, l’addetto al primo
soccorso (o eventualmente l’insegnante di classe) accompagna l’infortunato. La
richiesta di soccorso al 112 va effettuata con la massima tempestività,
indipendentemente dal fatto che sia stata avvertita la famiglia dell’infortunato.
3.5.1 Infortuni di lieve entità e malesseri ordinari
In caso di infortuni di lieve entità come piccoli tagli, abrasioni, ecc. la
medicazione può essere effettuata dalla persona presente all’evento, specie se
l’infortunato è un allievo ed è presente il docente di classe. Qualora il docente lo
ritenga necessario però, provvederà a fare intervenire l’addetto al primo
soccorso.
Nel caso si intervenga su infortuni di piccola entità, il rischio è rappresentato
dalla possibilità di entrare in contatto con il sangue ed altri liquidi organici
dell’infortunato e quindi essere esposto alla trasmissione di malattie ematiche:
epatite B; epatite C; AIDS, ecc.
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Per evitare il contatto con liquidi organici infetti, occorre indossare sempre i
guanti monouso prima di iniziare l’intervento e la mascherina paraschizzi. A tale
fine è necessario quindi che alcune confezioni di guanti monouso e mascherine
siano tenute a disposizione dei docenti e del personale ATA; ad esempio in un
armadio in classe o presso il commesso di piano, ecc.
Qualora si utilizzino dei materiali contenuti nella Cassetta di Pronto Soccorso o
nel Pacchetto di Medicazione per le attività di soccorso all’infortunato (ad
esempio per disinfettare una ferita, ecc.) la persona che è intervenuta dovrà
darne comunicazione all’addetto del Primo Soccorso per la verifica del
contenuto della Cassetta o del Pacchetto e l’eventuale reintegro.
Nei casi di malesseri ordinari dei minori, quali mal di testa, mal di pancia, febbre
lieve o media, ecc, la scuola avverte i genitori invitandoli a ritirare il minore e a
portarlo a casa per le cure necessarie. Il fatto di stabilire che si tratti di un
malessere ordinario, rientra nelle competenze del docente cui è affidato l’alunno.
In caso di malessere grave invece si procede come per gli infortuni, facendo
intervenire il pronto soccorso – 112.
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4.0.0 ALLEGATI
Sono allegati al presente PdE gli elaborati seguenti:
− Dis. n° 1112 fg. 1 di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano Rialzato
− Dis. n° 1112 fg. 2 di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano Primo
− Dis. n° 1112 fg. 3 di 3 Scuola Media Via Martinetti, 25
Piano secondo