Colecisti- anatomia patologica

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Colecisti Istologia: la mucosa è formata esclusivamente da epitelio cilindrico, vi sono poi lamina propria, muscolare e sierosa Patologia: Colesterolosi (o cisti a fragola): condizione asintomatica di accumulo di colesterolo, in caso ipersaturazione della bile, all’interno dei macrofagi della lamina propria (istiociti a citoplasma chiaro) che determina un’apparenza giallastra della mucosa focalmente o in maniera diffusa. Può essere presente iperplasia villosa della mucosa con accumulo di macrofagi agli apici. Colelitiasi: Fatt. di rischio: Età e sesso: l’incidenza è proporzionale all’avanzare dell’età e le donne hanno un rischio doppio, probabilmente in relazione alla maggior secrezione biliare di colesterolo estrogeno-dipendente. Fattori ambientali: picchi estrogenici (gravidanza, contraccettivi orali),uso di fibrati, rapida perdita di peso. Cisti coledocica: dilatazione congenita del dotto cistico (che può anche prendere la forma di un diverticolo) che può associarsi a dilatazione anche delle vie biliari intraepatiche (malattia di Caroli); F:M=3-4:1 Fattori ereditari legati ai trasportatori biliari che determinano la composizione della bile. MACRO: I calcoli sono di colesterolo (comunque raraente puri al 100%) nel 75% dei casi mentre nel restante dei casi sono sali calcici di bilirubina non coniugata. Nel primo caso hanno consistenza piuttosto molle e colore giallastro, sono associati sia ad ipersecrezione biliare di colesterolo sia a ridotta secrezione degli altri sali biliari. Nel secondo caso hanno consistenza molto elevata, sono nerastri e possono essere associati a malattie emolitiche. Colecistite acuta: è associata a colelitiasi nel 90% dei casi; in questo caso la dilatazione della colecisti determina una parziale ischemia della mucosa che risulta maggiormente esposta all’azione detergente dei sali biliari; questa espone l’epitelio ad una sovrainfezione batterica. Nel restante 10% dei casi è associata a stati di sepsi e ipotensione sistemica che determinano anche in questo caso un’ischemia che porta le stesse conseguenze. In alternativa si può avere un aumento di viscosità della bile, senza formazione di un vero e proprio calcolo, che determina però la stessa distensione e stasi biliare presente in caso di litiasi. Colecistite cronica: è causata da colelitiasi cronica ed è talvolta associata a colonizzazione batterica (E.Coli, enterococchi). MACRO: la

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Colecisti- anatomia patologica

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Colecisti

Istologia: la mucosa formata esclusivamente da epitelio cilindrico, vi sono poi lamina propria, muscolare e sierosa

Patologia:

Colesterolosi (o cisti a fragola): condizione asintomatica di accumulo di colesterolo, in caso ipersaturazione della bile, allinterno dei macrofagi della lamina propria (istiociti a citoplasma chiaro) che determina unapparenza giallastra della mucosa focalmente o in maniera diffusa. Pu essere presente iperplasia villosa della mucosa con accumulo di macrofagi agli apici.

Colelitiasi: Fatt. di rischio: Et e sesso: lincidenza proporzionale allavanzare dellet e le donne hanno un rischio doppio, probabilmente in relazione alla maggior secrezione biliare di colesterolo estrogeno-dipendente. Fattori ambientali: picchi estrogenici (gravidanza, contraccettivi orali),uso di fibrati, rapida perdita di peso. Cisti coledocica: dilatazione congenita del dotto cistico (che pu anche prendere la forma di un diverticolo) che pu associarsi a dilatazione anche delle vie biliari intraepatiche (malattia di Caroli); F:M=3-4:1 Fattori ereditari legati ai trasportatori biliari che determinano la composizione della bile.MACRO: I calcoli sono di colesterolo (comunque raraente puri al 100%) nel 75% dei casi mentre nel restante dei casi sono sali calcici di bilirubina non coniugata. Nel primo caso hanno consistenza piuttosto molle e colore giallastro, sono associati sia ad ipersecrezione biliare di colesterolo sia a ridotta secrezione degli altri sali biliari. Nel secondo caso hanno consistenza molto elevata, sono nerastri e possono essere associati a malattie emolitiche.

Colecistite acuta: associata a colelitiasi nel 90% dei casi; in questo caso la dilatazione della colecisti determina una parziale ischemia della mucosa che risulta maggiormente esposta allazione detergente dei sali biliari; questa espone lepitelio ad una sovrainfezione batterica. Nel restante 10% dei casi associata a stati di sepsi e ipotensione sistemica che determinano anche in questo caso unischemia che porta le stesse conseguenze. In alternativa si pu avere un aumento di viscosit della bile, senza formazione di un vero e proprio calcolo, che determina per la stessa distensione e stasi biliare presente in caso di litiasi.

Colecistite cronica: causata da colelitiasi cronica ed talvolta associata a colonizzazione batterica (E.Coli, enterococchi). MACRO: la parete appare inspessita e bianco-opaca. La colecisti contiene bile mucosa e calcoli.MICRO: limportanza dellinfiltrato linfo-monocitario e della fibrosi sub-epiteliale e sub-sierosale variabile; la proliferazione mucosa reattiva pu portare ad una metaplasia pilorica e alla formazione di cisti sacciformi a contatto con la muscolare formate da introflessioni della mucosa (seni di Rokitansky-Aschoff).Vi sono poi una serie di forme particolari: La cisti a porcellana in cui si ha un inspessimento fibrocalcifico della parete, ben evidenziabile radiologicamente, che va distinto dallindurimento che danno alcune forme di carcinoma. La colecistite xantogranulomatosa: con inspessimento della parete ricca di istiociti ripieni di materiale biliare che mima anchesso il carcinoma. Altre varianti mostrano una preponderanza di infiltrato linfoide (colecistite cronica follicolare) o di infiltrato neutrofilo in forma di microascessi intraepiteliali. Infine in caso di idrope della colecisti si ritrova una colecisti atrofica contenente solo secrezioni chiare.Complicanze della colecistite cronica sono: Sovrainfezione con colangite e sepsi Perforazione e formazione di un ascesso locale Rottura e peritonite diffusa Formazione di fistole cist-enteriche con rischio di ileo intestinale

Patologia neoplasica:Benigni: adenomi del tutto simili a quelli del tratto digerente, classificati in tubulari, papillari o tubulo-papillari; possono insorgere su un contesto di metaplasia pilorica su cistite cronica.Carcinoma della colecistiEt 60aa. sopravvivenza a 5aa. 5-12% unico fatt. di rischio noto e la colelitiasi e la colecistite cronicaDue pattern di crescita: Infiltrante: appare come un indurimento localizzato o diffuso della parete potenzialmente associato ad ulcerazione e perforazione o formazione di fistole. Esofitica: con crescita intraluminale polipoide, spesso necrotica ed emorragica e allo stesso tempo invasione subepiteliale.Quelli meglio differenziati hanno spesso aspetto papillare ed hanno prognosi migliore; circa il 5% sono carcinomi a cellule squamose; altre varianti sono: a cellule fusate (carcino-sarcoma), a cellule giganti simil-osteoclastiche, a piccole cellule. un tumore altamente angioinvasivo (va valutato con il CD34 linteressamento dei vasi). La maggior parte al momento della diagnosi ha gi invaso il fegato. Lunica terapia veramente efficace al momento la resezione chirurgica.Clinicamente i sintomi sono del tutto simili alla colecistite cronica (dolore addominale, dimagrimento, nausea, vomito, ittero).