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1 ANNO SPECIALE ETICHETTATURA APPROVATO IL 18 01 2011 IL DECRETO LEGGE PER LA TRASPARENZA DEL MADE IN ITALY Coronato l’impegno di Coldiretti dopo un percorso durato dieci anni Approvata con soddisfazione di Coldiretti la legge per l’etichettatura obbligatoria che smaschera i falsi prodotti italiani. Un migliaio di produttori agricoli di Coldiretti con il presidente nazionale Sergio Marini hanno festeggiato in piazza Montecitorio la definitiva approvazione del Ddl sull’etichettatura che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine sui prodotti alimentari. «Si conclude in modo positivo – commenta Marino Zani, presidente Coldiretti Reggio Emilia – una vicenda che è durata dieci anni, a partire dal primo caso di mucca pazza nel gennaio del 2001 e che portò all’obbligo di etichettatura per la carne bovina». «L’approvazione del decreto – commenta il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – corona l’impegno di Coldiretti che in questi dieci anni si è sempre battuta per la trasparenza di ciò che i consumatori portano sulla tavola, per garantire una sicurezza alimentare messa a dura prova dalle emergenze sanitarie che si sono susseguite in questi anni». «È una vittoria della Coldiretti per tutti i consumatori – commenta ancora Zani. L’approvazione rappresenta un importante passo avanti nei rapporti economici e nei diritti dei consumatori. E mi unisco al presidente nazionale Marini nel dire che è sentito e doveroso il nostro ringraziamento a tutti coloro - soci, associazioni, cittadini, esponenti politici - che hanno permesso di vincere questa battaglia». Ora la legge dovrà essere applicata bene e velocemente, con un’attenzione particolare all’Ue che rema ancora contro. L’approvazione della legge – commenta Coldiretti – pone fine ad un grave inganno nei confronti dei produttori italiani e dei consumatori che attribuiscono grande importanza alla provenienza degli alimenti: per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio e due italiani su tre (65 per cento) sono disponibili a pagare dal 10 per cento in su, secondo l’indagine Coldiretti-Swg. La fiducia accordata alle produzioni agricole italiane è giustificata dal primato nei controlli con oltre un milione tra le verifiche e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel 2010. Tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si è aggiunta l’attività degli organismi privati, sono stati effettuati nel 2010 - ricorda Coldiretti - oltre un milione di controlli sul Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consumatori. Periodico Coldiretti Reggio Emilia ANNO 2011 – 21 gennaio 2011 – n. 02

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ANNO

SPECIALE ETICHETTATURA

APPROVATO IL 18 01 2011 IL DECRETO LEGGE

PER LA TRASPARENZA DEL MADE IN ITALY

Coronato l’impegno di Coldiretti dopo un percorso durato dieci anni

Approvata con soddisfazione di Coldiretti la legge per l’etichettatura obbligatoria che smaschera i falsi prodotti italiani. Un migliaio di produttori agricoli di Coldiretti con il presidente nazionale Sergio Marini hanno festeggiato in piazza Montecitorio la definitiva approvazione del Ddl sull’etichettatura che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine sui prodotti alimentari. «Si conclude in modo positivo – commenta Marino Zani, presidente Coldiretti Reggio Emilia – una vicenda che è durata dieci anni, a partire dal primo caso di mucca pazza nel gennaio del 2001 e che portò all’obbligo di etichettatura per la carne bovina». «L’approvazione del decreto – commenta il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – corona l’impegno di Coldiretti che in questi dieci anni si è sempre battuta per la trasparenza di ciò che i consumatori portano sulla tavola, per garantire una sicurezza alimentare messa a dura prova dalle emergenze sanitarie che si sono susseguite in questi anni». «È una vittoria della Coldiretti per tutti i consumatori – commenta ancora Zani. L’approvazione rappresenta un importante passo avanti nei rapporti economici e nei diritti dei consumatori. E mi unisco al presidente nazionale Marini nel dire che è sentito e doveroso il nostro ringraziamento a tutti coloro - soci, associazioni, cittadini, esponenti politici - che hanno permesso di vincere questa battaglia». Ora la legge dovrà essere applicata bene e velocemente, con un’attenzione particolare all’Ue che rema ancora contro. L’approvazione della legge – commenta Coldiretti – pone fine ad un grave inganno nei confronti dei produttori italiani e dei consumatori che attribuiscono grande importanza alla provenienza degli alimenti: per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio e due italiani su tre (65 per cento) sono disponibili a pagare dal 10 per cento in su, secondo l’indagine Coldiretti-Swg. La fiducia accordata alle produzioni agricole italiane è giustificata dal primato nei controlli con oltre un milione tra le verifiche e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel 2010. Tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si è aggiunta l’attività degli organismi privati, sono stati effettuati nel 2010 - ricorda Coldiretti - oltre un milione di controlli sul Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consumatori.

Periodico Coldiretti Reggio Emilia

ANNO 2011 – 21 gennaio 2011 – n. 02

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«E’ una vittoria per le nostre imprese agricole che – ha affermato Marini nel commentare l’approvazione definitiva della legge - potranno far riconoscere il valore del proprio lavoro e della propria qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto. E’ una vittoria per la filiera agricola italiana, ma anche per le industrie e la distribuzione italiana che vorranno valorizzare il vero made in Italy quale leva competitiva esclusiva per fronteggiare i mercati interni ed internazionali. E’ una vittoria per la politica italiana tutta, perche la legge è stata votata all’unanimità da tutti i partiti e da tutti i parlamentari, e questo fa onore a un Paese che generalmente è diviso su ogni cosa e che ha, invece, ritrovato l’unità proprio su una norma dove è in gioco la corretta informazione ai consumatori e la difesa della trasparenza».

Made in Italy: ecco la legge sulla nuova etichetta dei cibi

Ogm ed origine degli alimenti in etichetta per ferm are la pubblicita’ ingannevole sulla reale provenienza dei cibi. Con l’approvazione della legge “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” da parte della Commissione Agricoltura della Camera si conclude un iter che ha visto oltre dieci anni di impegno della Coldiretti assieme alle associazioni dei consumatori per assicurare la trasparenza di quanto si porta in tavola. Il provvedimento divenuto legge nel Ddl 2260 è composto da sette articoli tra i quali l’articolo 4 sull’etichettatura dei prodotti alimentari trasformati e non lungo tutta la filiera è il principale. Vi si prevede che - sottolinea la Coldiretti - al fine di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari, è obbligatorio, nei limiti e secondo le procedure stabilite, riportare nell’etichettatura di tali prodotti, oltre alle indicazioni di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modificazioni, l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e, in conformità alla normativa dell’Unione europea, dell’eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale. Per i prodotti non trasformati - continua la Coldiretti - il luogo d’origine riguarda il paese di produzione. Per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dove è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata. Entro sessanta giorni dall’approvazione della legge dovranno essere emanati decreti interministeriali da parte del Ministero dello Sviluppo economico e di quello delle Politiche Agricole, sentite le organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale nei settori della produzione e della trasformazione agroalimentare e acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari, con cui verranno definite le modalità per l’indicazione obbligatoria, nonché le disposizioni relative alla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale. Con gli stessi decreti - evidenzia la Coldiretti - saranno definiti, relativamente a ciascuna filiera, i prodotti alimentari soggetti all’obbligo dell’indicazione nonché il requisito della prevalenza della materia prima agricola utilizzata nella preparazione o produzione dei prodotti. Chi immette in commercio prodotti privi dell’indicazione d’origine rischia una sanzione fino a 9.500 euro. La legge sottolinea anche all’articolo 5 che le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle stesse materie prime sono necessarie al fine di non indurre in errore il consumatore medio e l’omissione delle stesse costituisce pratica commerciale ingannevole. In questo modo si assicura lo stop alle pratiche commerciali sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica degli ingredienti utilizzati. Il testo prevede che - ha sottolineato la Coldiretti - l’origine degli alimenti dovrà essere prevista obbligatoriamente in etichetta e non potrà essere omessa anche nella comunicazione commerciale, per non indurre in errore il consumatore. Niente più pubblicità al succo di arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, come purtroppo spesso avviene. O ancora, niente pubblicità alla mozzarelle con le immagini

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del Golfo di Napoli se provengono dalla Germania come è successo per quella diventata blu. All’articolo 2 della stessa legge - rileva la Coldiretti si introduce anche il divieto di inserire il nome di formaggi Dop nell’etichetta delle miscele di formaggi. Il nome potrà comparire solo tra gli ingredienti e a patto che la presenza di formaggio Dop non sia inferiore al 20 per cento della miscela. La legge contiene anche altri provvedimenti che - conclude la Coldiretti - vanno dalla promozione di contratti di filiera e di distretto a livello nazionale all’istituzione di un Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, fino all’introduzione dell’obbligo per gli allevatori di bufala di rilevare il latte prodotto giornalmente per assicurare la piena trasparenza ai consumatori.

Una vittoria per l’intero Paese

di Sergio Marini E alla fine ce l’abbiamo fatta! La norma che obbliga di indicare l’origine geografica del prodotto agricolo su tutti gli alimentari è diventata legge dello Stato italiano. E’ una nostra vittoria che premia la costanza e la determinazione con la quale, in questi anni, abbiamo sostenuto una denuncia forte e una proposta coerente ampiamente condivisa dalla gente. Lo abbiamo fatto presidiando le nostre frontiere e mettendo a nudo le inquietanti anomalie che vi abbiamo riscontrato; lo abbiamo fatto esternando con coraggio la nostra indignazione di fronte al susseguirsi delle troppe emergenze alimentari; lo abbiamo fatto contrastando con forza la sfacciata supponenza degli affaristi del finto made in Italy; lo abbiamo fatto resistendo al boicottaggio di chi ha ripetutamente agitato la tagliola della competenza europea per fermare tutto. Questa legge è una vittoria per i cittadini e per i consumatori che potranno finalmente sapere da dove viene ciò che mangiano e scegliere italiano, perche l’agricoltura italiana e il cibo vero italiano sono i più controllatati, i più sicuri e i più apprezzati al mondo. E’ una vittoria per le nostre imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del proprio lavoro e della propria qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto. E’ una vittoria per la filiera agricola italiana, ma anche per le industrie e la distribuzione italiana che vorranno valorizzare il vero Made in Italy quale leva competitiva esclusiva per fronteggiare mercati interni ed internazionali. E’ una vittoria per la politica italiana tutta, perche la legge è stata votata all’unanimità da tutti i partiti e da tutti i parlamentari, e questo fa onore a un Paese che generalmente è diviso su ogni cosa e che ha, invece, ritrovato l’unita proprio su una norma dove è in gioco la corretta informazione ai consumatori e la difesa della trasparenza. E, infine, questa legge è una vittoria dell’Italia intera perche il nostro Paese ha dimostrato di essere leader in Europa in tema di sicurezza alimentare avendo avuto il coraggio di legiferare laddove invece l’Europa, ancora troppo distante dai cittadini, ha trovato sempre il modo di impantanarsi perpetuando di fatto gli interessi delle lobby degli affari. Per tutti noi si tratta di un passo avanti nella democrazia economica e nei diritti dei consumatori, ed è, quindi, sentito e doveroso il nostro ringraziamento a tutti coloro - soci, associazioni, cittadini, esponenti politici -che hanno permesso di vincere questa battaglia. Sappiamo che un ulteriore e decisivo impegno servirà per far sì che la legge venga applicata bene e velocemente, aspro infatti potrebbe essere il confronto con una Ue che rema ancora contro, e poi i soliti portatori insani di interessi proveranno di certo a rimettersi di traverso. Ma noi saremo lì a monitorare, a sollecitare, a denunciare, ci saremo con quel senso di responsabilità proprio di una forza sociale come Coldiretti che ogni giorno, e sempre di più, si sente impegnata ad arricchire di futuro il nostro Paese.

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I NOSTRI UFFICI DI ZONA

REGGIO EMILIA via Copernico, 28/a - tel. 0522/936043 - fax 0522/300368

CASINA via Caduti della Libertà, 25 - tel 0522/609180 – fax 0522/608237

CASTELNOVO NE’ MONTI Isolato Maestà, 1 - tel. 0522/812263 - fax 0522/611246

CASTELNOVO SOTTO via Cavagnola, 1/1 - tel. 0522/682168 - fax 0522/483591

CORREGGIO via Battisti, 3/C - tel. 0522/692275 - fax 0522/637510

GUASTALLA via Bertazzoni, 31 - tel. 0522/824643 - fax 0522/839198

MONTECCHIO via Prampolini, 18/b - tel 0522/864175 – fax 0522/860702

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