Coldinforma n.25

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione online Giovedì 30/06/2011 – Anno VI, Numero 25 Ai Soci. Giovedì 7 luglio tutti all’Assemblea Nazionale con il Presidente Marini Suinicoltura/1. Piano di emergenza per gli allevamenti presentato in Regione Suinicoltura/2. Le richieste di Coldiretti alla Regione Lombardia Avvisi alle Imprese. Saldi PAC / Opere PSR / BSE / Mod. 770/2011 Emergenza nutrie/1. La denuncia di Coldiretti: situazione insostenibile Emergenza nutrie/2. Sopralluoghi nel territorio casalasco, il più colpito In agenda. Bollettino diabrotica / Tabella Mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… ………………… Giovedì 7 luglio 2011 alle ore 9,30 al Palalottomatica di Roma Eur Piazzale dello Sport ASSEMBLEA NAZIONALE COLDIRETTI con la relazione del Presidente Sergio Marini alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province italiane in rappresentanza di 1,6 milioni di associati. “Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buon senso”

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W l'agricoltura Coldinforma n.25

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI

NewsLetter

Informazione online

Giovedì 30/06/2011 – Anno VI, Numero 25

Ai Soci. Giovedì 7 luglio tutti all’Assemblea Nazionale con il Presidente Marini

Suinicoltura/1. Piano di emergenza per gli allevamenti presentato in Regione

Suinicoltura/2. Le richieste di Coldiretti alla Regione Lombardia

Avvisi alle Imprese. Saldi PAC / Opere PSR / BSE / Mod. 770/2011

Emergenza nutrie/1. La denuncia di Coldiretti: situazione insostenibile

Emergenza nutrie/2. Sopralluoghi nel territorio casalasco, il più colpito

In agenda. Bollettino diabrotica / Tabella Mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………

Giovedì 7 luglio 2011 alle ore 9,30

al Palalottomatica di Roma Eur

Piazzale dello Sport

ASSEMBLEA NAZIONALE

COLDIRETTI

con la relazione del Presidente Sergio Marini alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province italiane in rappresentanza di 1,6 milioni di associati.

“Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buon senso”

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Avviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti Cremona

Il Il Il Il 7 luglio 20117 luglio 20117 luglio 20117 luglio 2011

TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE

CON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINI Giovedì 7 luglio con inizio alle ore 9,30 al Palalottomatica di Roma Eur si svolgerà l’Assemblea Nazionale della Coldiretti con la relazione del Presidente Sergio Marini alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province italiane in rappresentanza di 1,6 milioni di associati.

All’assise “Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buon senso” si discuterà delle strategie per valorizzare l’agricoltura e il modello agroalimentare italiano nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità. Al centro dei lavori c’è il “Made in Italy alimentare quale leva competitiva in Italia e nel mondo”, per evidenziarne il contributo che può offrire all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini, dopo le recenti emergenze. Un patrimonio del Paese che va difeso dalla concorrenza sleale che mette a rischio la sopravvivenza del sistema agricolo nazionale, la cui importanza è confermata dalle speculazioni sul cibo che hanno generato le recenti tensioni internazionali.

All’Assemblea sono invitati i maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Sono previsti gli interventi del cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di Gianni Alemanno sindaco di Roma Capitale, del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, del Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e di Enrico Letta vicesegretario del PD.

La Federazione di Cremona organizza pullman

in partenza da tutte le Zone.

Per ogni informazione, e per le adesioni,

contattare quanto prima il proprio Ufficio Zona

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L’ASSEMBLEA NAZIONALE IN PRIMO PIANO

Il Coltivatore Cremonese è sul sito www.cremona.coldiretti.it

L’appuntamento con l’Assemblea Nazionale “Coldiretti…quella straordinaria Italia del buon

senso” apre il nuovo numero del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona,

che giungerà nei prossimi giorni nelle case di tutti gli agricoltori.

Il Coltivatore può essere richiesto anche presso gli Uffici Zona ed è già disponibile, per essere

sfogliato e stampato, sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

Principali argomenti

Coldiretti…quella straordinaria Italia del buon senso

Editoriale. Buon senso e alta qualità per il futuro delle aziende

Forum Internazionale “Per una filiera Agricola e rinnovabile”

Vertenza suinicoltura, allevatori a Montichiari

Emergenza nutrie: è necessario

un intervento urgente e risolutore

Fiscale: cedolare secca

per i redditi immobiliari

Apa Cremona, Crotti confermato Presidente

Bioenergie: le Amministrazioni Comunali

sposano le tesi di Coldiretti

Servizi Tecnici: PAC - PSR

Fiscale: Decreto Sviluppo

Datori di Lavoro: Mod 770/2011

Assegno familiare – Addiz. Inail

Associazione Provinciale Pensionati

Rota confermato Presidente

Piccoli Frutti, un agrinido a Cremona

Nuovi Punti Campagna Amica:

Az. Rho e La bottega del Campagnino

Imprenditrici agricole in festa

Oscar Green dell’agricoltura lombarda

Vita in fattoria, che successo!

Festa dell’agricoltura a Vescovato

“DAL TERRITORIO”: Tre giorni in piazza a Pizzighettone – Fiera Agricola a Grumello – Fiera di S. Pantaleone a Crema

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COLDIRETTI LOMBARDIA

Piano di emergenza

per gli allevamenti di suini “Moratoria sui mutui e taglio dei tassi di interesse”

Contributi per l’abbattimento di almeno due punti percentuali dei tassi di

interesse sui finanziamenti erogati dalle banche, una moratoria di almeno due

anni sulle rate dei mutui attualmente in essere, un sistema di regole contro le

speculazioni che tramite le bioenergie stanno mandando alle stelle i prezzi dei

terreni e dei cereali e l’impegno della Regione a far sentire il suo peso affinché il

Ministero dell’Agricoltura vari prima possibile il decreto applicativo della legge

sull’obbligo dell’origine in etichetta.

Sono queste le richieste più urgenti che questa mattina, presso la nuova sede della

Regione Lombardia a Milano, la Coldiretti ha presentato all’assessore regionale

Giulio De Capitani durante un vertice che ha visto la partecipazione di una

importante delegazione di oltre 30 allevatori di suini (arrivati da tutte le province)

guidata dal presidente della Coldiretti Lombardia Nino Andena, che ha dichiarato:

“La situazione è al limite e rischiamo per davvero di perdere un settore che in dieci

anni ha visto raddoppiare i costi degli allevamenti e dimezzare le quotazioni della

carne. Bisogna intervenire subito”.

La delegazione cremonese era costituita dal delegato Confederale Eugenio Torchio,

dal direttore provinciale Simone Solfanelli, dall’allevatore Roberto Antonioli,

componente della Commissione Prezzi Suini della Camera di Commercio di

Cremona, dall’allevatore Danio Chiozzi, vicepresidente di Assocom, e da Marco

Benedini, responsabile provinciale Servizi Tecnici Coldiretti Cremona.

L’assessore Giulio De Capitani, insieme al direttore generale dell’agricoltura Paolo

Baccolo, ha assicurato che entro la settimana prossima saranno prese misure a

sostegno degli allevamenti lombardi sia per quanto riguarda le garanzie sui

finanziamenti alle aziende che per la proroga le rate sui mutui. Mentre per

scoraggiare le speculazioni generate dalle fonti rinnovabili, la Regione non darà

un centesimo ai progetti dei privati per gli impianti a biogas. Ma oltre agli

interventi urgenti, la delegazione di Coldiretti ha presentato anche una serie di

misure a medio-lungo termine che vanno da un’applicazione della direttiva nitrati

che non penalizzi ingiustamente le aziende alla riduzione della burocrazia,

dall’apertura di nuove linee di credito nell’ambito del piano di sviluppo rurale a

un contratto tipo con parametri per indicizzare il prezzo dei suini, fino a maggiori

controlli sul ruolo e l’attività dei Consorzi di tutela delle Dop.

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Si riporta parte del documento presentato da Coldiretti Lombardia

all’Assessore Regionale all’Agricoltura De Capitani

LE NOSTRE RICHIESTE ALLA REGIONE

LOMBARDIA

Per accompagnare le aziende suinicole in questo momento di assoluta difficoltà, sono

necessari interventi a 2 livelli: 1. interventi nel breve e brevissimo periodo, per ridare fiato e ossigeno alle imprese,

permettendo loro di recuperare la liquidità persa in questi anni di crisi;

2. interventi nel medio-lungo periodo, con una politica di programmazione e ristrutturazione del comparto, per ritrovare e recuperare nella filiera il valore

aggiunto ad oggi mancante.

INTERVENTI URGENTI:

a) INTERVENTO REGIONALE PER ABBATTIMENTO INTERESSI SU

FINANZIAMENTI La Regione Lombardia deve intervenire per sostenere il fabbisogno finanziario delle

imprese suinicole legato alle esigenze di funzionamento aziendale tramite Finlombarda e

il supporto dei Consorzi Fidi agricoli con un contributo in abbattimento di almeno due

punti percentuali dei tassi di interesse praticati sui finanziamenti erogati dagli istituti

di credito.

La Regione inoltre deve assumere il ruolo di “Cabina di Regia” garantendo tempi

rapidissimi nell’attuazione dell’intervento.

b) SOSTEGNO AD UN ACCORDO-QUADRO NAZIONALE PER UNA

MORATORIA SUI MUTUI DELLE IMPRESE SUINICOLE E’ fondamentale che Regione Lombardia si faccia parte attiva per concretizzare gli

interventi già individuati per arrivare a postergare per almeno 2-3 anni le rate dei

finanziamenti in essere per le imprese suinicole, per dare loro liquidità di spesa nel breve

periodo.

Nel concreto deve essere un accordo quadro con il sistema bancario, mirato alle imprese

suinicole, che permetta di superare la diffusa diffidenza verso il comparto, deve prevedere

interventi/prodotti bancari che portino a postergare per almeno 2-3 anni le rate dei

finanziamenti in essere, sia per le aziende con posizioni in regola, sia per le aziende in

bonis e deve ottimizzare le possibilità offerte da ISMEA e, nello specifico, da SGFA,

che ha lo scopo di migliorare la gestione finanziaria dell’impresa agricola e di favorire un

più facile accesso al credito.

c) SOSTENERE L’ORIGINE IN ETICHETTA La Regione Lombardia deve farsi parte attiva perché venga formulato ed attivato quanto

prima per la filiera suinicola il decreto applicativo della legge sull’obbligo dell’origine in

etichetta.

d) REGOLAMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI AGROENERGETICI

La Regione Lombardia deve intervenire per regolamentare la produzione di energie da fonti rinnovabili ed evitare speculazioni e azioni discorsive sul territorio (biogas con

l’utilizzo di trinciato di mais e fotovoltaico a terra), che falsano il mercato degli affitti dei

terreni, nonché l’approvvigionamento locale di materie prime.

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E’ bene promuovere gli impianti che producono energia “pulita” partendo da sottoprodotti e

scarti (vedasi reflui zootecnici), ma non è accettabile incentivare impianti che utilizzano

materie prime nobili e sono sovra-dimensionati rispetto all’azienda. Questi ultimi

devono quanto meno essere necessariamente assoggettati ad un regime fiscale adeguato,

non certo agricolo.

INTERVENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE:

a) SOSTENERE PRESSO IL MINISTERO LA RIPRESA DI UN PIANO DI

SETTORE COME STRUMENTO STRATEGICO DOTATO DI UNA

ADEGUATA COPERTURA FINANZIARIA.

b) RIDURRE LA BUROCRAZIA

E’ necessario che la Regione semplifichi ulteriormente e ottimizzi i controlli e gli aspetti burocratici che appesantiscono e rallentano la gestione aziendale

c) IMPLEMENTARE IL PSR Attivare nuove linee di credito/interventi nei PSR per agevolare gli ammodernamenti

degli impianti, soprattutto alla luce delle norme per il benessere degli animali. Anche in

questo caso è importante che sia prevista una “burocrazia snella”.

d) PUNTARE A UN CONTRATTO-TIPO CON PREZZO INDICIZZATO Promuovere e coordinare la struttura di un contratto-tipo di fornitura degli animali,

che garantisca i diritti e doveri di allevatori e macellatori, analogamente a ciò che

accade per altre produzioni agricole (es. contratto 103 per il mais).

Tale contratto dovrebbe basarsi anche su un nuovo modello per la formazione del

prezzo, costruito su basi economico-statistiche tenendo conto di diversi indici

facilmente rilevabili come i prezzi degli animali e delle carni (in Italia e nei principali

mercati di approvvigionamento esteri), dei costi di produzione (il CREFIS dovrebbe già

avere una base di lavoro), dei costi dell’energia dei trasporti, ecc…

Si tratta di modelli già messi in atto con successo per altre produzioni-filiere in Italia

(es. Inalpi) e all’estero (es. Spagna, Olanda e Danimarca).

E’ importante prevederne la regia di Regione Lombardia che potrebbe incentivare

l’utilizzo del contratto-tipo quale pre-requisito per accedere ai finanziamenti

pubblici (sia per le imprese agricole che per le imprese di macellazione).

e) CONTROLLARE I CONSORZI DI TUTELA Azionare i controlli verso i vari Consorzi di Tutela per quanto le Regioni hanno in

loro potere di effettuare, non per affossarli ma perché compiano quell’azione che gli è

propria: tutelare veramente u n prodotto fatto secondo ferrei disciplinari.

Oggi assistiamo sempre più cosce DOP e suini italiani che con il loro nome trascinano la

vendita di quelle chiamate nostrane, caserecce, nazionali e che di nostrano, casereccio

nulla hanno; costano meno allo stagionatore ed anche al consumatore finale, il quale è

comunque ingannato (o peggio frodato).

Ad esempio non è più accettabile che parlando di Prosciutto di Parma possano far

parte del consorzio di tutela “tutte le aziende a prescindere dal quantitativo di

prosciutti di Parma prodotti dalla stessa”. Così cita il nuovo statuto consortile del

Parma, approvato dal Mipaf con decreto del 01.12.2004. Questo ha fatto sì che

54.000.000 di cosce estere possano essere stagionate con le 9.000.000 veramente

italiane. Milano, 30 giugno 2011

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INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI

I SALDI PAC 2010 QUASI ASSIEME

AGLI ANTICIPI DEL 2011

In questi giorni l’OPR Lombardia ha emesso i pagamenti relativi ai saldi della Domanda Unica

2010. Tali pagamenti hanno riguardato:

1. le aziende a campione 2010 per le quali i tempi di pagamento è ben noto che sono

sempre più lunghi rispetto a quelli delle aziende non controllate;

2. la restituzione delle trattenute effettuate ai sensi dell’art. 69 e cioè le trattenute fatte in

fase di creazione dei titoli all’aiuto destinate al pagamento di alcune misure di premio

rimaste accoppiate alle produzioni;

3. la restituzione pari al 65% dei premi assicurativi pagati nella campagna 2010 per le

avversità atmosferiche sulle polizze con idonee caratteristiche (franchigia 30%);

4. pagamento premio latte qualità alle aziende lattiero-casearie per il latte prodotto dal

1.01.2010 al 31.12.2010 nei limiti della quota posseduta e nel rispetto dei parametri

qualitativi fissati dal DM 29.07.2009.

Merita una spiegazione più approfondita proprio quest’ultimo premio, per chiarire quali sono i

requisiti che hanno permesso ai produttori di latte di percepire 0, 55 euro/quintale nel 2010 e

permetteranno anche nel 2011 di percepire un premio modulato sulla base della produzione

nazionale.

I beneficiari di tale premio sono stati i produttori di latte che hanno rispettato almeno due dei

seguenti parametri:

- tenore di cellule somatiche inferiore a 300.000

- carica batterica inferiore a 40.000

- proteine superiori a 3,35.

Il parametro non conforme doveva comunque rispettare i seguenti limiti:

- tenore di cellule somatiche inferiore a 400.000

- carica batterica inferiore a 100.000

- proteine superiori a 3,2.

Con il mese di luglio per gli agricoltori della Regione Lombardia è in arrivo anche l’anticipo

della Domanda Unica 2011; anche quest’anno infatti l’OPR Lombardia ha deciso di anticipare i

fondi comunitari, con risorse proprie, per un importo pari al 50 per cento del premio unico

aziendale. Tale premio è erogato in regime di “de minimis agricolo”, cioè gli interessi maturati

dal giorno di erogazione del pagamento al 1.12.2011 (data ufficiale di possibile inizio dei

pagamenti secondo la Comunità Europea) sono da considerarsi un aiuto alle aziende agricole

nell’ambito del cosiddetto regime “de minimis”. Questi aiuti non possono superare l’importo di

7.500 euro ad azienda nell’arco di un triennio.

www.cremona.coldiretti.it, il sito di Coldiretti Cremona

Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di

informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e

a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione

made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

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COLDIRETTI LOMBARDIA:

EMERGENZA NUTRIE

In provincia di Cremona colpiti

meloni, mais, bietole, soia, erba medica

A livello regionale – stima Coldiretti Lombardia – negli ultimi 5 anni i danni

a produzioni agricole e sistema irriguo hanno superato il milione di euro

Le nutrie all’assalto dei meloni Igp della Lombardia. Nella fascia cremonese,

fra Casteldidone, San Giovanni in Croce, Casalmaggiore e Solarolo Rainerio

questi roditori escono di notte dalle tane lungo i fossi, per mangiare e sfregiare i

frutti pronti da cogliere, rovinando in molti casi la pianta.

“Solo io ho un danno del 20 per cento. I miei terreni si trovano in mezzo a due

rogge dove le nutrie fanno la tana e sono accerchiato. Su 8 ettari ne ho uno e mezzo

che è come se lo lavorassi per far banchettare loro” spiega Massimo Perini,

Presidente dell’associazione produttori di melone di Casteldidone, nella

provincia di Cremona che, insieme a quella di Mantova, rappresenta la culla del

melone tipico lombardo, dolce e ricco di vitamina C. Con una resa di oltre 570 mila

quintali (l’11 per cento del totale nazionale), la Lombardia ha poco meno di 2000

ettari dedicati a questa coltura, la maggior parte dei quali nelle zone di Mantova,

Cremona e Brescia.

Ma non ci sono solo i meloni nel mirino delle nutrie. A Casalbellotto

(Casalmaggiore), presso l’azienda di Piercarlo Barilli hanno attaccato i campi di

bietole e il frumento. A Vicobellignano (Casalmaggiore), presso l’azienda di

Fabio Brunoni hanno colpito la soia e il mais, oltre alle rive dei fossi. A Spineda, nei

terreni di Ettore Arrighi non attaccano più solo le prime file del mais, ma si

spingono anche all’interno. L’agricoltore esasperato ha messo un cartello: “Oasi

nutrie”.

A livello regionale – stima la Coldiretti Lombardia – negli ultimi cinque anni i

danni a produzioni agricole e sistema irriguo hanno superato il milione di

euro. “Serve un intervento deciso per eradicare questa specie così prolifica

che mette a rischio le coltivazioni, la tenuta dei canali e la sicurezza delle strade”

spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia. Sono stati già allertati la

Provincia e la Prefettura di Cremona, oltre all’assessore regionale all’agricoltura

Giulio De Capitani.

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SOPRALLUOGHI NEL TERRITORIO

CASALASCO PER DOCUMENTARE

I GRAVI DANNI CAUSATI DALLE NUTRIE In un percorso a tappe nel territorio casalasco, Coldiretti Cremona ha documentato – con foto e

riprese video – gli ingenti danni prodotti dalle nutrie. I documenti così raccolti sono una

ulteriore conferma della gravità della situazione, già descritta da Coldiretti Cremona attraverso

una lettera a firma del Direttore Simone Solfanelli, indirizzata nel maggio scorso al Prefetto

della Provincia di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, all’Assessore all’Agricoltura della

Regione Lombardia Giulio De Capitani, al Presidente della Provincia di Cremona

Massimiliano Salini e all’Assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Pinotti. Coldiretti ha

chiesto – e torna a sollecitare – un intervento immediato e drastico.

Casalbellotto: bietole e frumento

compromessi

Prima tappa: Casalbellotto (Casalmaggiore),

Azienda di Piercarlo Barilli.

Le nutrie attaccano i campi di bietole (accanto ai

corsi d’acqua, per vari metri, il raccolto è

totalmente compromesso) e il frumento (tantissime

le pianticelle cui è stata divorata la spiga). Si

aggiungano i pericoli per la salute degli agricoltori che, nel momento dell’irrigazione, vengono

a contatto con un’acqua torbida, ormai diventata il

regno dei roditori.

Vicobellignano: aggrediti soia e mais

E le rive, a

causa delle

tante buche,

franano

Seconda tappa del percorso: Vicobellignano

(Casalmaggiore), Azienda Brunoni.

L’agricoltore Fabio Brunoni testimonia i danni prodotti dalle

nutrie sulla soia (anche in questo caso, dove il campo è

delimitato da corsi d’acqua, per vari metri le pianticelle

appaiono divorate, bloccate nella crescita), sul mais (con

varie piante abbattute) e sulle rive dei fossi (che franano, a

causa delle numerose buche prodotte dalle nutrie).

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Spineda: compromesso il raccolto di mais ed erba medica

Terza tappa: siamo a Spineda, accompagnati

dall’agricolture Ettore Arrighi. Nei campi di mais

sono tante le piante spezzate. Le nutrie non

attaccano più solo le prime file del mais: ormai

hanno imparato a spingersi anche nelle parti interne

del campo, danneggiando aree sempre più ampie.

Le immagini documentano anche i profondi buchi

nei campi di erba medica (con evidenti rischi,

quando si entra nei campi con gli attrezzi agricoli) e

il grave danno alle rive. Il cartello “oasi nutrie” dà

sfogo all’amarezza dell’agricolture, che vede il

proprio lavoro vanificato da una presenza sempre

più invasiva.

Casteldidone: distrutto il raccolto di meloni

Quarta tappa: Casteldidone, Azienda agricola

Perini. Per l’ortofrutta il danno prodotto dalle nutrie

è pesantissimo. I meloni di Casteldidone – una delle

eccellenze del nostro territorio – vengono attaccati e

divorati. Sia in campo aperto che nelle serre, tanti

meloni mostrano i segni dei denti del roditore.

“Naturalmente, anche se c’è solo un minimo segno,

il frutto è da buttare” testimonia Massimo Perini.

Notte dopo notte (ma ormai le nutrie hanno

imparato ad ‘uscire’ anche di giorno!), il danno

economico per le aziende agricole si fa più grave.

L’emergenza nutrie documentata in tv con “W l’Agricoltura”

E’ dedicata all’emergenza nutrie – con le riprese

effettuate nei campi e le testimonianze degli

agricoltori casalaschi – la puntata di stasera di

W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura,

ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti

Cremona, in onda ogni giovedì, alle ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete. La puntata sarà

riproposta in replica domenica, alle ore 13, su Telecolor.

Page 11: Coldinforma n.25

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI

BSE, dal 1° luglio

campionamento sopra i 72 mesi

A seguito di una decisione della Commissione Europea (n. 2011/358/UE), dal 1° luglio l'Italia

potrà aumentare il limite di età dei bovini da sottoporre a campionamento per Bse a 72 mesi

(per i capi regolarmente macellati) e a 48 mesi per le categorie a rischio (macellazione

d'urgenza o differita, morte).

Questa disposizione riguarderà anche i bovini provenienti dagli scambi intracomunitari tra 26

Stati Membri: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia,

Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi,

Austria, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Isole

Normanne e Isola di Man.

Per i bovini nati negli Stati Ue non inclusi nella lista e nei Paesi Terzi (inclusa la Repubblica

di San Marino) ma macellati nel nostro Paese - indipendentemente se abbiano soggiornato

negli Stati membri autorizzati alla nuova sorveglianza - dovrà essere eseguito il

campionamento degli animali di 24 mesi per le categorie a rischio e di 30 mesi per la

categoria di quelli regolarmente macellati

Più tempo alle imprese per realizzare le opere dei PSR

La Regione Lombardia con nota del 17.06.2011 ha comunicato ai beneficiari di alcune misure del PSR la possibilità di realizzare le opere chieste in domanda avendo qualche mese in più di tempo. Nel dettaglio, la tabella che segue precisa le nuove scadenze da rispettare:

Misura Periodo Nuovo termine per realizzare gli interventi 121 4° 01 marzo 2012 121 4° 01 gennaio 2012 (*) 125 B 1° 30 settembre 2012 226 1° 30 settembre 2012 311 A 4° 01 marzo 2012 311 B 3° 01 marzo 2012 311 C 3° 01 marzo 2012 323 C 2° 30 settembre 2012

(*) per le imprese che dovevano presentare domanda di pagamento del saldo entro e non oltre 10 mesi dalla pubblicazione sul BURL del provvedimento di ammissione a finanziamento, successivamente estesi a 13 mesi.

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INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – DATORI DI LAVORO

MOD. 770/2011 SEMPLIFICATO - ORDINARIO

Il termine di scadenza per l'invio telematico del modello 770, sia ordinario che semplificato, è spostato al 1° agosto poiché la scadenza del 31 luglio 2011 cade di domenica, termine tuttavia ulteriormente prorogato al 20 di agosto dal DPCM 12 maggio 2011.

Come certamente noto, il mod. 770/2011 Semplificato è la dichiarazione con la quale i sostituti

di imposta comunicano, esclusivamente in via telematica attraverso i canali informatici

dell’Agenzia delle Entrate Entratel o Fisconline, i dati fiscali sulle ritenute effettuate nell’anno

2010 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, su provvigioni e redditi

diversi, nonché i dati previdenziali ed assistenziali richiesti.

Praticamente il modello contiene i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai soggetti cui sono

stati corrisposti in tale anno redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, indennità di

fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, redditi di lavoro

autonomo, provvigioni e redditi diversi, inoltre anche i dati contributivi, previdenziali ed

assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale prestata nell’anno 2010 per il periodo

d’imposta precedente.

Rispetto allo scorso anno, il modello 770/2011 semplificato presenta il quadro SY di nuova

istituzione, nel quale vanno indicati i dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di

pignoramento presso terzi. La norma, in caso di somme liquidate mediante pignoramento

presso terzi, prevede che questi ultimi, se sostituti d’imposta, all’atto del pagamento devono

operare una ritenuta del 20% come acconto dell’Irpef dovuta dal creditore pignoratizio (sempre

che il credito si riferisca a somme o valori assoggettabili a ritenuta alla fonte).

Il prospetto si compone di tre sezioni:

• la sezione I deve essere compilata dal soggetto erogatore delle somme liquidate a

seguito di procedure di pignoramento presso terzi;

• la sezione II deve essere compilata dal debitore principale;

• la sezione III deve essere compilata dalle banche e dalle Poste Italiane S.p.A.

Il 770/2011 Ordinario, invece, deve essere utilizzato dai sostituti d'imposta, dagli intermediari e

dagli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti, tenuti a comunicare i

dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale

erogati nell'anno 2010 o operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo.

Alla luce di quanto sopra esposto i Signori Soci, nel rispetto delle norme vigenti, sono

cortesemente pregati di provvedere, nel più breve tempo possibile, comunque entro il 12

luglio 2011, alla consegna di tutte le fatture o ricevute di professionisti per prestazioni di

lavoro autonomo relative all’anno 2010, alfine di consentire gli adempimenti necessari ad

evitare sanzioni per tardive comunicazioni, nonché ottemperare agli obblighi di

pagamento delle ritenute IRPEF, che i sostituti di imposta devono versare.

Il bollettino diabrotica è sul nostro sito

Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente

pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in

collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino offre un costante monitoraggio della presenza di

diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito all’evolversi della situazione

nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione Lombardia. Il bollettino

di questa settimana è già disponibile all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

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MERCATI – DA VENERDI’ 24 A GIOVEDI’ 30 GIUGNO 2011

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn. n.q. n.q. 213-218

(fino) 223-228

GRANOTURCO ibr. naz.

14% um. Tonn. 249-250 259-260 254-256 267,0-268

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 395-397 377,0-382 Sorgo nazionale

n.q.

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

196 – 203 190 – 195

205-210 215-220

n.q. 198-205

(p.spec. 63-65)

209-212

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 158 – 160 144-145 148,0-151 150,0-151,0

FIENO Magg.

Agostano Tonn. 130 – 150

101-115 n.q.

Magg. 2° taglio

in cascina n.q.

Medica fienata 1° t.

115,0-125,0

PAGLIA press. (rotoballe) ’10

Tonn. 120 – 130 108-120 Fieno 1° taglio

90-95 Paglia di frumento

press. ball. 60-65

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,410 3,420 3,330 3,370

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,470 2,460 2,400 2,480

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,360 2,370 2,270 2,370

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,150 2,130 2,080 2,150

SUINI da macello

156 kg 1,330 1,395 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,345

SUINI da macello

176 kg 1,390 1,395 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,399

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,360 1,370 n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,369

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg. 2,30-2,70

MONTICHIARI 1,15-1,25

da macello 1,120-1,220

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI 0,85-0,98

0,86-0,96

MANZE scott. 24 mesi

kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,25-1,35

1,03-1,200

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

1,18 – 1,33

Page 14: Coldinforma n.25

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 2,00-2,65

MONTICHIARI

(50/60 kg)

2,35-2,60

(da 46 a 55 kg)

2,70-3,00 (50 kg)

2,65-3,30

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,55-4,55

MONTICHIARI 4,10-4,45

5,00-5,40 (pregiate 70 kg)

4,46-5,50

BURRO pastorizzato

kg. 3,25-3,30 past. 3,70 centr. 3,90

2,75 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,40

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 10,90-11,25

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,41-8,66

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 12,20-12,55

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,93-9,18

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 13,40-13,80

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°

e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta

attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due

giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa

riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui

riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

Vi dà appuntamento alla prossima settimana

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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