Clavajas - il nesti pais n° 13

12
N° 13 agosto 2012 Clavajas il nešti pai š pag. 1 SOMMARIO Editoriale pag. 1 I cinque anni dell’ Associazione pag. 2 Cinque anni per Clavais pag. 4 Le ricette pag. 4 I š carpets di Tita pag. 6 Componimento originale: “Clavajas” pag. 7 Le cronache pag. 8 Il mio grande amico Claudio pag. 9 Chi sono? pag. 9 Una stazione meteorologica a Clavais pag. 10 I boschi della nostra regione pag. 11 Inšieme pag. 12 Siamo giunti al quinto anno di attività della nostra associazione! Proprio così. Il 12 Maggio scorso abbiamo “compiuto” cinque anni da quando, spronati da Giacomo e non senza timori, visti i precedenti, abbiamo deciso di costituire un’associazione per continuare ad organizzare la tradizionale Sagra di S. Lorenzo. All’inizio il nostro impegno era concentrato sulla festa di S. Lorenzo ma visto l’entusiasmo di tutti i soci via via è arrivato, il pranzo del paese, il giornalino, la castagnata, la sagra da nêf e dal purçit in collaborazione con il CAI di Ravascletto… Per noi questo è un traguardo importante anche perché fino ad ora abbiamo lavorato assieme, con entusiasmo e soddisfazione. Ci auguriamo di poter continuare così con l’ aiuto e la collaborazione di tutti. Clara Clavais dal parapendio foto di Danilo Palmano

description

pubblicato il 12 agosto 2012

Transcript of Clavajas - il nesti pais n° 13

Page 1: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 1

SOMMARIO

Editoriale pag. 1

I cinque anni dell’ Associazione pag. 2

Cinque anni per Clavais pag. 4

Le ricette pag. 4

I šcarpets di Tita pag. 6

Componimento originale: “Clavajas” pag. 7

Le cronache pag. 8

Il mio grande amico Claudio pag. 9

Chi sono? pag. 9

Una stazione meteorologica a Clavais pag. 10

I boschi della nostra regione pag. 11

Inšieme pag. 12

Siamo giunti al quinto anno di attività della

nostra associazione!

Proprio così. Il 12 Maggio scorso abbiamo

“compiuto” cinque anni da quando, spronati da

Giacomo e non senza timori, visti i precedenti,

abbiamo deciso di costituire un’associazione

per continuare ad organizzare la tradizionale

Sagra di S. Lorenzo.

All’inizio il nostro impegno era concentrato

sulla festa di S. Lorenzo ma visto l’entusiasmo

di tutti i soci via via è arrivato, il pranzo del

paese, il giornalino, la castagnata, la sagra da

nêf e dal purçit in collaborazione con il CAI di

Ravascletto… Per noi questo è un traguardo

importante anche perché fino ad ora abbiamo

lavorato assieme, con entusiasmo e

soddisfazione. Ci auguriamo di poter

continuare così con l’ aiuto e la collaborazione

di tutti.

Clara

Clavais dal parapendio foto di Danilo Palmano

Page 2: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 2

I CINQUE ANNI DELL’

ASSOCIAZIONE

QUEST’ ANNO L’ ASSOCIAZIONE

CULTURALE CLAVAJAS FESTEGGIA

I SUOI PRIMI CINQUE ANNI DI

ATTIVITÀ!!!

Fondata ufficialmente il 6 maggio 2007 in

realtà l’ associazione stava nascendo già nel

giugno 2006 con il primo Pranzo del Paese “ta

Cort di Batista” in cui venne presentato il

primo numero di questo giornalino; poi l’

iniziativa del Calendario di Clavais distribuito

il 31 dicembre di quell’ anno durante la

bicchierata nell’ ex-latteria. Nell’ agosto 2007

la neonata associazione organizzò con

successo la sua prima Sagra di San Lorenzo.

Il 1° giugno 2008 venne inaugurata, dopo

lunghi lavori di ristrutturazione, l’ attuale

sede di “Villa Ines”.

Ed infine il 6 maggio 2012 abbiamo

festeggiato insieme i cinque anni di attività

con una cena per tutti i soci.

In questi cinque anni l’ associazione clavajas

ne ha organizzate di feste e grigliate!

Spesso il ricavato è stato devoluto per

sostenere associazioni di beneficienza in

particolare l’ A.G.M.E.N di Trieste e l’

associazione “Friuli Mandi Namastè”.

A nome dell’ Associazione ringraziamo

tutti coloro che hanno contribuito a

realizzare tutti gli obiettivi che ci siamo

posti e le iniziative che abbiamo

intrapreso.

Ecco alcune foto delle feste più importanti e,

nella pagina seguente, l’ elenco di tutti i

principali eventi organizzati dall’ Associazione

in questi primi cinque anni:

Domenica 21 febbraio 2010 “Sagra da nêf e dal purçit” si aspetta l’ arrivo dei primi concorrenti.

Domenica 2 gennaio 2011 bicchierata di inizio anno e presentazione del 10° numero del giornalino e del 5° calendario di Clavais.

Domenica 5 settembre 2010 prima “Festa dei Casari” Lorenzo e Ranieri danno dimostrazione della lavorazione del latte.

Page 3: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 3

Associazione Culturale Clavajas

ANNO DATA EVENTO

1

20

06

domenica 11 giugno Pranzo del Paese

2 domenica 31 dicembre Bicchierata di fine anno

3

20

07

domenica 6 maggio Fondazione dell’ Associazione Culturale Clavajas

4 mercoledì 30 maggio Chiosco per il Giro d’ Italia

5 sabato e domenica 11-12 agosto Sagra di San Lorenzo 33° edizione

6 sabato 29 dicembre Bicchierata di fine anno

7 2 0 0 8

domenica 1 giugno Pranzo del paese (Inaugurazione sede)

8 Sabato 2 agosto 1° assemblea ordinaria dei soci

9 sabato e domenica 9-10 agosto Sagra di San Lorenzo 34° edizione

10 sabato 15 novembre Castagnata

11 sabato 27 dicembre Bicchierata di fine anno

12

2 0 0 9

domenica 8 febbraio Sagra da nêf e dal Purçit

13 domenica 14 giugno Pranzo del Paese

14 sabata 1 agosto 2° assemblea ordinaria dei soci

15 sabato e domenica 8-9 agosto Sagra di San Lorenzo 35° edizione

16 domenica 1 novembre Castagnata

17 sabato 21 novembre Cena collaboratori Sagra

18 domenica 27 dicembre Bicchierata di fine anno

19

2 0 1 0

domenica 21 febbraio Sagra da nêf e dal Purçit

20 domenica 23 maggio Chiosco per il Giro d' Italia

21 domenica 27 giugno Pranzo del Paese

22 sabato 31 luglio 3° assemblea ordinaria dei soci

23 sabato e domenica 7-8 agosto Sagra di San Lorenzo 36° edizione

24 domenica 5 settembre Festa dei Casari

25 sabato 13 novembre Castagnata

26

2 0 1 1

domenica 2 gennaio Bicchierata di inizio anno

27 domenica 27 febbraio Sagra da nêf e dal Purçit

28 domenica 15 maggio Corz, Cjanivas e Formadis

29 sabato e domenica 6-7 agosto Sagra di San Lorenzo 37° edizione

30 mercoledì 10 agosto 4° assemblea ordinaria dei soci

31 domenica 28 agosto Pranzo del Paese

32 Sabato 12 novembre Cena collaboratori Sagra

33 venerdì 30 dicembre Bicchierata di fine anno

34

20

12

domenica 15 gennaio festa di San Ilario

35 domenica 25 marzo Sagra da Nef e dal Purçit

36 sabato 12 maggio Festa per i 5 anni dell’ Associazione

37 10-11-12 agosto 2012 Sagra di San Lorenzo 38° edizione

Page 4: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 4

CINQUE ANNI PER CLAVAIS

Sembra ieri, quando nella tavernetta dietro

casa, un manipolo di giovani decise di

intraprendere con molta spontaneità e

intraprendenza, quello che molte società

definiscono il “tramandare” delle usanze e

delle tradizioni del territorio.

Ci vollero più incontri, con la gioventù e i

residenti del posto, per cercare di capire le

intenzioni, ma soprattutto se c’ era la voglia

di continuare a portare avanti la sagra di

San Lorenzo patrono di Clavais, l’ interesse

se ben il paese non conta tante anime fu

accolto in maniera positiva sia dai locali sia

dai forestieri e simpatizzanti del paese.

In men che non si dica, creare uno statuto e

far aderire molti soci non fu un problema

anche perché sulle ali dell’ entusiasmo le

cose più difficile diventano molto più

semplici di quanto sembra; era l’ anno 2007

quando tutto ebbe inizio ed ora che l’

Associazione compie i suoi primi cinque anni

di attività culturali che si sono spinte al di

là della sagra di San Lorenzo con pranzi

paesani, calendari, brindisi di fine anno e

quant’ altro, il tutto nella nostra ormai

“storica” sede villa da Ines.

Va ricordato anche l’ impegno della nostra

presidentessa Claretta Da Pozzo, che con

semplicità e dedizione è riuscita, se così si

può dire, a “mandare avanti” un pezzo di

storia di Clavais.

Sperando che questa attività possa avere un

seguito, non tanto come socio ma come

persona mi auspico che le cose vadano ben

oltre l’ essere o no un abitante di Clavais,

ma che ognuno di noi trovi un po’ di quel

“sociale” che è in noi per la continuazione

dell’ attività dell’ associazione

Mirco

LE RICETTE

Primi piatti

PASTA CON LE SARDE (Lisa)

Le sarde o sardoni costituiscono un cibo

sano e a buon mercato. Peccato che la

pulizia richiede parecchio tempo. Ma

utilizzando il seguente metodo, la fatica si

riduce notevolmente.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 g di pasta corta, - 200 g di sarde, - 5 pomodorini piccoli, - pangrattato, - aglio, olio

Lavate le sarde e buttatele intere per

qualche minuto in una padella con un po'

d'olio. Dopo averle tolte dalla padella, le si

taglia la testa, si tagliano a meta' per il

lungo e a questo punto la lisca centrale viene

via molto facilmente. Si riduce la carne in

poltiglia. Rimettere il pesce nella padella con

lo spicchio d'aglio, i pomodorini tagliati, un

cucchiaio di pangrattato e lasciare andare

ancora per qualche minuto. Buttare la pasta,

aggiungere una cucchiaiata dell'acqua alla

salsa di pesce. Condire la pasta aggiungendo

eventualmente ancora un filo d'olio.

CJARŠONS DI LINÇ (Tiziana)

Ingredienti:

- 200 g di pane di segala raffermo - 100 g di ricotta affumicata - 100 g di ricotta fresca - 200 g di uva sultanina - 150 g di prezzemolo - 100 g di zucchero - 1 cucchiaio d sale - 1 cucchiaino di cannella - la buccia di un limone non trattato - 1 tuorlo d’ uovo - 300 g di farina “00” - burro cotto “ont”

Page 5: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 5

Per il peštum

Grattugiare il pane di segala, tritare il

prezzemolo e rosolarlo nel burro. Mettere il

tutto in una terrina e aggiungere, ricotta,

sale, cannella, limone, tuorlo d’ uovo e l’ uva

sultanina. Mescolare il tutto per ottenere

un impasto abbastanza consistente. Lasciare

riposare il ripieno per tutta la notte.

Per la pasta

In una terrina metter la farina e il sale al

centro aggiungere l’ acqua bollente e, con la

forchetta, mescolare finché il composto

risulta consistente. Lavorare la pasta e

stenderla con il mattarello. Tagliare con un

bicchiere abbastanza grande dei cerchi e in

ognuno mettere un bel cucchiaino di pestum.

Chiudere i cjaršons con le mani nella loro

forma tradizionale.

Far cuocere i cjaršons in acqua bollente

salata, scolarli e spolverarli con un miscuglio

di cannella sale pepe zucchero, biscotti

secchi, ricotta affumicata e formaggio

stagionato e condire con il burro fuso “ont”.

Dolce

STRUDEL DI PERE E CIOCCOLATO

(Clara)

Ingredienti per la pasta:

- 250 gr di farina - 1 uovo - 2 cucchiai d’olio - Una presa di sale

- Olio e burro fuso per spennellare - Farina per stendere l’impasto

Ingredienti per il ripieno:

- 1 kg e mezzo di pere tipo kaiser - 200 gr di cioccolato fondente - Biscotti sbriciolati - 2 cucchiai di grappa

Preparare la pasta dello strudel facendo

attenzione che riesca elastica e senza

grumi,usando la farina,l’uovo,il sale,l’olio,e

circa un decilitro di acqua tiepida.

Date alla pasta una forma sferica,

spennellatela con l’olio fatela riposare per

almeno mezz’ora,dopo averla coperta.

Preparate il ripieno:

tagliate le pere a fettine fini bagnatele con

la grappa e tritate grossolanamente il

cioccolato. Riprendete la pasta appoggiatela

sopra un foglio di carta forno e tiratela con

il mattarello in una sfoglia sottilissima,

infarinando bene affinché non si rompa.

Pennellate la pasta con il burro fuso,

distribuite i biscotti sbriciolati su tutta la

superficie,proseguite distribuendo le pere e

sopra il cioccolato.

Arrotolate lo strudel aiutandovi con la carta

da forno e infornate a 180° per 35 minuti.

Fate intiepidire e servite.

I dolci preparati in occasione della

festa della neve

Page 6: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 6

I šcarpets di Tita

Una vôlta, dal ort, la mê šcjala

a leva jù dreta, fin quasi ta štrada

e la corsa dal mûr a lava sù a pâri

un biel toc plui in fûr viers il Fâri

e insomp sul cjanton cuant che il mûr al

[finiva]

al špuntava inclinât un cuiert pa lišiva

un cuiert dut di šcuarz di lesenas di larç

cal coreva lunc via las cavoças di Mia.

Una dì a buinora chi tornavi da mont

m’ incuintri cun Tita sudât e strafont

ch’ al lava girant fra ierbas e pezz

a foncs in šcarpets,

šcarpets travanâts da rosada dai prâts.

Tabaiant plui o mancul dal biel da zornada

duc’ i doi i sin tornâts indevûr par chê

[štrada]

e belplan sin rivâts in tal mieç dal paîš

che forsi no erin passadas las dîš.

Difûr da sô cjasa a puartada di man

and’ era dôs bancjas sištemadas i plan

un pôc sot i šcurs fissadas tai mûrs.

e Tita a ši senta a gjavâ dai cjalcins

las ierbas dai prâts e la riscla dai pins.

Pôc dopo, infilâts i šcarpets t’ una maça

e cerût un cjanton riparât di chê plaça

al decit di suiâju in biela maniêra

tal cjâlt dal sorêli sul cuiert da foghêra

tal sigûr, tal lontan, tal ricess,

dulà che la int a no veva l’ aces

cussi dopo un pôc, dopo vê bazilât

ši è propi convint di vê dut sištemat.

Ma al era Fedêl ch’ al gjoldeva da cort

Il biel di chê scena di flanc dal sò ort

e apena che Tita finît chel implànt

al è lât da Tizia ch’ a lu štava clamànt,

cun fâ da burlon e par ridi in famea,

par šlugja la štoria e butâla in mateç

al clauda i šcarpets sul ruvit da brea

cun t’ una puntina batuda tal mieç.

Vignuda la sera sul lâ dal sorêli,

al torna fûr Tita cu la solita maça

par movi i šcarpets e tirâju ta plaça

ma i šcarpets ai ši špošta, ši movin parben

ma no par štacâši da šcuarça dal len,

a lavina a gještra, ši alçavin in su

ma mai cu la voia di tornâ a šbrišâ jù.

Ši pode savê ce gjaul ch’ al sucêt

cun chešta facenda a cemût ch’ a procêt?

No l’ era pušibil di rindiši cont

Dal štrani bredèi sucedût lassù in somp.

E Vigji pardopngja al rideva in našcôš,

Fedêl par confondi al alçava la vôš

e Franco e Bepi aj štava a špietâ

la moda che Tita al podeva inventâ

par rompi l’ enigma e cjatâ soluzion

da jušta maniêra di movi il bašton

fin cuant che ducj cuancj chei ch’ a erin ta

[štrada]

a j an fat in côro una granda ridada

e Tita indacuart di chei gjaui di dišpiets

‘l è lât viers da l’ ort a šclaudaši i šcarpets.

Lassù da corsia da cavoças di Mia,

encje lui divertît al rideva sotvia.

Ennio Giacometti

Una rara foto ritrovata da Clemes Solaro risalente al 1932 in cui si vede la lišivera: in primo piano Tita (fratello di Clemes) da bambino con sua madre Letizia Dell’ Oste e suo padre Giacomo Solaro alle spalle del quale sulla sinistra si intravede la piccola tettoia di cui si parla nel testo.

Page 7: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 7

COMPONIMENTO ORIGINALE:

Clavajas

Paišut elegant e graciôs

intaiât cassù insomp

denti il cîl da culina armoniôsa

poiât jù dongja il bošc

in ta suağa di plans di rosada

e di cretas doradas

dal sorêli indolcît da buinora!

Io i cj cjâli enfra rôšas di prât

ch’ i tu tens par bieleça ai tiei pîš

e a mi ingropa il seren da tô mûsa

e i tiei vôi di balcons insumîts

la tô pâš a mi suna tal cûr

divorant chel cidin ch’ al ši šfanta

sôra i bocui dai nûi vaporôš

denti l’ arc infinît dai tiei cîj.

No mi impuarta se il timp ‘l’e mudât,

né s’ a mancjin i afiets da mê int

ch’ animavi il cjâlt das tôs vôs,

né sa tašin i cjants das fontanas

di chel vivi ingegnôs di fadia,

no mi impuarta se i curtifs a son vueits

s’ a no ‘ndè glài ch’ ai svèa a buinora!

Chel sorêli ch’ al ješ e a ši poja

modelant il mudâ d’ ogni dì

e chê luna ch’ a viešt cul so arint

ogni nota incjantada dal timp,

a continuin tal gîr simpi gnûf

a dišmovi un profont sentiment

e un grant brivit tal cûr.

Tu tu reštas, paisut, tal cidin

Un brandel da mê štoria ch’ a vîf,

la mê scuna dai sums cassù insomp

fintramai ch’ a mi šiera ogni lûš

una dôlça orazion di cjampanas.

TRADUZIONE LIBERA:

Clavais

Paesino elegante e grazioso

intagliato quassù in cima

dentro il cielo della collina armoniosa

adagiato accanto al bosco

nella cornice di piani di rugiada

e di rocce dorate

dal sole indolcito del mattino!

io ti guardo fra i fiori di prato

che tieni per bellezza ai tuoi piedi

e mi commuove il sereno del tuo volto

e i tuoi occhi di finestre assonnate

la tua pace mi risuona ne cuore

divorando il silenzio che si dissolve

sopra i riccioli delle nuvole vaporose

entro l’ arco infinito dei tuoi cieli.

Non importa se il tempo è cambiato

ne se mancano gli affetti della mia gente

che animavano il caldo delle tue voci,

ne se tacciono i canti delle fontane

di quel vivere di ingegno e fatica,

non mi importa se i cortili sono vuoti,

se non ci sono galli a svegliarti al mattino!

Quel sole che si leva e tramonta

modellando il mutare d’ ogni giorno

e quella luna che riveste col suo argento

ogni nota incantata del tempo,

continuano nel giro sempre nuovo

a svegliare un profondo sentimento

e un grande brivido nel cuore.

Tu rimani paesetto, nel silenzio,

un brandello della mia storia che vive,

la mia culla dei sogni quassù in alto

fino a quando chiuderà ogni mia luce

una dolce preghiera di campane.

Ennio Giacometti Udine 19 febbraio 2011

Page 8: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 8

LE CRONACHE

FESTA DELLA NEVE

Dopo aver tanto aspettato la neve, che

quest’ inverno non è arrivata, si pensava di

far saltare per quest’ anno la

manifestazione… Invece su proposta del

CAI di Ravascletto è stata organizzata, in

collaborazione con l’ Associazione Culturale

Clavajas, una festa della neve senza neve in

cui i concorrenti, al posto della solita

discesa dal monte Zoncolan, si sono

cimentati nella salita a piedi del versante

clavajano lungo un percorso con partenza da

Villa Ines, giro di boa in località Cjadin a

1380 m di quota e ritorno in paese.

I concorrenti in Cjadin

Certo senza neve e senza l’ arrivo dei

concorrenti sugli sci e sulle “olgias” l’

atmosfera della manifestazione ne ha

risentito… ma la bella giornata e il clima

primaverile ci hanno sicuramente aiutato e

la festa è stata comunque un successo.

TORNEO DAS FRAZIONS

Quest’ anno la squadra formata da Clavais e

Lenzone, pur avendo rinfoltito la propria

rosa, non ha ottenuto grandi risultati nell’ 8°

edizione del “Torneo das Frazions,

chiudendo con un bilancio di una vittoria, un

pareggio e due sconfitte. Inseriti in un

girone molto difficile abbiamo perso la

prima partita contro l’ Ovaro per 4-2, nel

secondo incontro invece abbiamo vinto il

sentito derby contro il Liariis per 6-4, poi il

pareggio contro “Cela-Negrons” e la

sconfitta con l’ Ovasta ci hanno impedito il

passaggio del turno.

La finale disputata il 21 luglio ha visto la

vittoria per il secondo anno consecutivo dell’

Ovaro sulla formazione del “Mione-Luint”

con un netto 6-0.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI:

Ricordiamo tutti i soci che sabato 18 agosto

2012 dalle ore 18:00 si terrà, nella sede

“Villa Ines”, l’ annuale Assemblea ordinaria

dei soci dell’ Associazione Culturale

Clavajas. Per discutere il seguente ordine

del giorno:

1. Lettura del bilancio consuntivo

approvato il 31 marzo 2012 dal Consiglio

Direttivo;

2. Illustrazione del bilancio preventivo;

3. Rinnovo delle cariche sociali;

4. Illustrazione delle attività

dell’Associazione;

5. Varie ed eventuali.

NOTIZIE TRISTI

Il 2 aprile 2012 all’ età di 89 anni si è

spento Luigi Longhino “Vigji” marito di

Adriana con cui era sposato da oltre 50 anni

Domenica 22 luglio 2012 è mancata Caterina

Lorenzini madre della signora Carla che

assieme a suo marito Nello Cammellini da

qualche anno sono nostri compaesani.

Page 9: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 9

Il mio grande amico Claudio

Alle volte il ricordo va a ritroso ne tempo e,

quasi sempre ci si sofferma in quella che

tutti chiamano “estate calda, del cuore”, la

parte di vita in cui, da ragazzi, si vive in una

totale spensieratezza, ma soprattutto ciò

che rimarrà di bambino in noi quando si

diventerà adulti. Ecco questo mio periodo

l’ho vissuto nelle vacanze estive e invernali

degli anni ’80 quando andavo a scuola, e le

passavo con un mio grande amico e coetaneo

Claudio Zampol, che ha condiviso con me

questo periodo di totale abbandono delle

regole quotidiane della vita, che tutt’ ora

siamo costretti a rispettare.

Anche se lui ora abita in Germania ad

Amburgo a quasi 1200 Km di distanza e ci

sentiamo di rado, i nostri ricordi (se pur

siamo ancora giovani) vanno sempre a quei

periodi in cui alle volte ci si inoltra troppo e

si finisce per essere nostalgici… periodi

fatti di scherzi, passeggiate, giochi e tanto

ridere e tutto sempre a contatto con la

natura e con i nostri compaesani, ma

soprattutto in quella cornice che è Clavais

stesso a regalare a pochi prediletti.

Claudio Zampol (in basso a destra con la maglietta blu) e, andando in senso orario Dario, Francesca Rotter, e Mariagrazia Zampol sorella di Claudio.

Mi ricordo le partite a pallone andate a

giocare a Ravascletto a piedi verso i primi di

gennaio passando per il “bošc dai lofš”, le

gite in malga Pozôf, e le scorrazzate per i

boschi a funghi o a fare legna che da noi si

dice “fâ una stangja”, e tante altre

cosiddette “avventure” che ci tornano alla

memoria quando ci sentiamo per telefono.

L’ ho sempre considerato, e sempre lo

considererò un grande amico, di amici ne ho

avuti tanti e tanti li ho persi, o perduti di

vista ma, con Claudio ho vissuto sempre un

rapporto speciale.

Ho approfittato di uno spazio del giornalino

per scrivere di amici che, anche se non

vivono più a Clavais, hanno un ricordo

bellissimo del nostro paese, tanto che

appena possono, anche se stanno a mille

miglia da qui, trovano sempre un momento

per ricordarsi di questo angolo di mondo.

Claudio è uno di questi, o meglio UNO DI

NOI!!

Mirco

CHI SONO?

Scolaresca di Clavais

Foto risalente ai primi anni del dopoguerra

(tra il 1947 e il 1949)

Page 10: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 10

UNA STAZIONE

METEREOLOGICA A CLAVAIS

Ecco un immagine della stazione

meteorologica tecnologicamente avanzata,

che Gianni Tulisso ha fatto installare nel

proprio cortile:

Essa è costituita semplicemente da una

pietra appesa ad un pezzo di corda grazie

alla quale possono essere analizzate le più

svariate condizioni climatiche seguendo la

semplice tabella annessa:

ŠTAZIÒN METEOROLOGJICHE:

La pière ši môf di bessole: - àjar fuarte

La pière je ferme: - calme di àjar

La pière je bagnade: - al plûf

La pière je sute: - sec

La pière je invisibil: - fumàte

La pière e mande òmbre: - sorèli

La pière je blancje: - al nevee

La pière je colade ju: - taramòt

No je plui la pière: - a è štade rubade

Tu viòdis dôs pieris: - tu as bevût mase

I BOSCHI DELLA NOSTRA

REGIONE

Di Roberto Del Favero

Articolo tratto dalla rivista di cultura del

territorio “Tiere Furlane” dell’ aprile

2012.

Chi è chiamato a gestire un territorio, o

anche solo dei boschi, deve avere ben

presente il fatto che, in natura, l’

ecosistema forestale è quello dotato di

maggiore complessità, caratteristica che

costituisce una fondamentale risorsa per

l’uomo. In questo breve articolo, di

carattere divulgativo, si cercherà di

descrivere alcuni aspetti della complessità

forestale del Friuli-Venezia Giulia, la cui

conoscenza costituisce il fondamento su cui

si basa la gestione sostenibile di questi

sistemi.

In generale, la vegetazione forestale può

essere interpretata secondo diverse chiavi

di lettura. Fra queste ve n’è una che la

considera come la risultante dell’ influenza

di vari fattori ambientali che, là dove si

mantengano costanti, creano delle unità

vegetazionali omogenee. Ciascuna di queste

unità può essere considerata come una

tessera di un mosaico. La complessità di

quest’ ultimo sarà tanto maggiore quanto più

alta sarà la variabilità dei fattori ambientali

attivi. Così, là dove vi è un qualche fattore

ambientale limitante o condizionante attivo

su un’ ampia superficie, il mosaico sarà

notevolmente semplificato. Un semplice

esempio varrà a chiarire quest’ importante

concetto. La vegetazione forestale presente

negli ampi territori prossimi ai circoli polari

è piuttosto omogenea, poiché le avverse

condizioni climatiche (soprattutto le basse

temperature) rendono possibile la vita solo

di quelle poche specie arboree (pino

silvestre, abete rosso e betulla)

particolarmente adatte a sopportare tali

condizioni avverse. Là dove, invece, i fattori

Page 11: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 11

ambientali cambiano in poco spazio e

nessuno è veramente limitante, il mosaico

appare molto complesso, tanto che talvolta

potrà essere difficile comprendere perché

in un dato posto vi sia un tipo di bosco

piuttosto che un altro.

Passando da questa breve introduzione

teorica a riferimenti specifici, si può

affermare che il territorio della regione

Friuli-Venezia Giulia è assai vario grazie al

frequente cambiamento delle

caratteristiche ambientali. Ne consegue

che, anche la vegetazione forestale

presente è, nel suo insieme, piuttosto varia.

Tanto più se si considera che alla

complessità ambientale si è aggiunta nel

tempo l’ attività dell’ uomo che ha alterato,

anch’ essa l’ assetto delle formazioni

forestali.

Nonostante questo si può cercare di

evidenziare i fattori ambientali

maggiormente influenti così da poter

individuare almeno alcuni grandi gruppi di

boschi a composizione simile.

Nel Friuli-Venezia Giulia, com’ è a tutti noto,

vi sono delle importanti differenze

climatiche fra i territori costieri e quelli

montani. Nel complesso si ha un

abbassamento della temperatura che si

verifica sia al variare della latitudine (dalla

pianura verso i monti) sia al variare dell’

altitudine (dalla fascia basale a quella

subalpina). Ad esempio le basse

temperature invernali mantengono per lungo

tempo il terreno gelato e coperto di neve.

Questo fatto ha notevoli ripercussioni sulla

vegetazione forestale. Gli alberi infatti,

quando il suolo è gelato, non possono

assorbire l’ acqua indispensabile per tutti i

processi vitali che quindi, potranno essere

svolti solo nel periodo in cui la neve se ne

sarà andata e l’ acqua tornerà a circolare ne

suolo. Se questo periodo è molto breve,

perché il suolo si mantiene gelato per lungo

tempo, le piante in generale, e quelle

forestali in particolare, non potranno vivere.

In realtà sarebbe più corretto dire che

avranno più probabilità di vita quelle specie

che riusciranno a compiere i processi vitali

in minor tempo. Fra le strategie più

importanti per “risparmiare” tempo vi è

quella di non ricostruire ogni anno l’ intero

apparato fogliare, come fanno le latifoglie.

Ne consegue che, quando la temperatura

media annua scende sotto una certa soglia,

tendono a prevalere le conifere che,

appunto, non “sprecano” ogni anno tempo per

ricostruire l’ apparato fogliare.

Così anche nel territorio della nostra

regione è possibile, almeno in prima

approssimazione, distinguere tre grandi

regioni forestali:

- quella a netta prevalenza di latifoglie che

comprende tutta la pianura e l’ area

collinare

- quella dei boschi misti di conifere e

latifoglie (regione mesalpica) nella quale la

Page 12: Clavajas - il nesti pais  n° 13

N° 13 agosto 2012 Clavajas – il nešti paiš pag. 12

temperatura media annua è condizionante

(ma non limitante)

- quella, molto ristretta a netta prevalenza

di conifere (regione endalpica) dove invece

la temperatura è limitante per le latifoglie.

In particolare, il territorio del Friuli si

caratterizza per la ridotta ampiezza di

quest’ ultima regione. Ciò dipende dal fatto

che, in montagna, il clima è mitigato dalla

risalita delle correnti caldo-umide

provenienti dal mare, che si incanalano lungo

le stratte vallate della Carnia e del Canal

del Ferro, che funzionano, per il clima, come

una sorta di camino. Questa particolarità

climatica determina nei boschi della regione

la quasi ubiquità del faggio, diversamente da

quanto avviene nelle altre regioni alpine

italiane.

Gli alberi, per svolgere i processi vitali

hanno bisogno di una sufficiente quantità di

elementi nutritivi e di acqua, entrambi

presenti nel suolo. Quindi anche il tipo di

suolo forestale e in particolare il tipo di

substrato sono determinanti per le

possibilità si sviluppo delle varie specie

arboree. I substrati alterabili carbonatici e

silicatici che prevalgono nel comune di

Ovaro fanno si che le condizioni per la vita

degli alberi siano piuttosto favorevoli. La

morfologia se non alterata dai frequenti

movimenti franosi è nel complesso piuttosto

dolce e i suoli sono solitamente profondi e

capaci di garantire un costante rifornimento

per le piante forestali. Queste condizioni

ambientali consentono, inoltre, una notevole

diversificazione della vegetazione.

In conclusione, già da questa sommaria

descrizione di alcune caratteristiche dei

boschi della regione dovrebbe trasparire,

da un lato, l’ elevato livello di biodiversità

presente nel paesaggio regionale, che

costituisce certamente una ricchezza, e

dall’ altro lato, la necessità d’ attuare, per la

cura di tale risorsa, una gestione sostenibile

massimamente rispettosa del naturale

funzionamento di questi ecosistemi.

INŠIEME

INŠIEME a ši à fuarçe

ši sint contenteçe,

si viôt in ta vite jmò la bieleçe.

Pasâ la peraule

cjalaši tai voi

e pàr chel momènt nò jesi besoi.

INŠIEME a ši vîf

in pâš e alegrie

e par dut il mont ši sint simpatie.

INŠIEME las poures

no tegnin cjaveçe

e tu t’ al to cur tu viôs la bieleçe

INŠIEME a l’ è biel,

ti par di vei il nît

il timp a ti pase, no tu ses avilît.

INŠIEME a ši pense,

ši diš une idee,

cusì tu ti sintis di gnûf in famee.

e se dopo il timp,

a l’ è propit grîš…

INŠIEME al devente un biel paradîš.

Nilda Vecile

Nilda Vecile è la promotrice e coordinatrice

del progetto “Insieme” che ha lo scopo di

riunire una volta alla settima gli anziani della

Carnia per passare qualche ora in compagnia.

Nicola e Alessia preparano la pasta dei crostoli per la sagra di San Lorenzo.