Classe: 5^ B Architettura e Ambiente Audiovisivo Multimedia · Cognome Nome Materia di insegnamento...

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1 Via Michelangelo, 12 60125 ANCONA Tel.071-2805003-4 Fax. 071-2810394 Email:[email protected] DOCUMENTO DIDATTICO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ( D.P.R. 323/98 art. 5) Anno scolastico: 2014 / 2015 Classe: 5^ B Architettura e Ambiente Audiovisivo Multimedia

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Via Michelangelo, 12

60125 ANCONA Tel.071-2805003-4 Fax. 071-2810394

Email:[email protected]

DOCUMENTO DIDATTICO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

( D.P.R. 323/98 art. 5)

Anno scolastico: 2014 / 2015

Classe: 5^ B Architettura e Ambiente

Audiovisivo Multimedia

2

INDICE PAG.

PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 3

VARIAZIONI SIGNIFICATIVE DEL CORPO DOCENTI NEL TRIENNIO 3

LA CLASSE 4

Storia della classe 4

Quadro comportamentale 5

Interventi didattici ed educativi attuati 5

Crediti scolastici maturati nel 3° e 4° anno

Alunni diversamente abili

6

6

PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA PER INDIRIZZO 7

OBIETTIVI 9

CONTENUTI DISCIPLINARI

MODULO CLIL

9

10

METODI 10

STRUMENTI 10

SPAZI UTILIZZATI, TEMPI

ATTIVITA’ EXTRA CURRICULARI

11

11

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA 12

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

Prima prova scritta 13

Seconda prova scritta 14

Terza prova scritta 15

ALLEGATI

1 - Relazioni individuali 17

2 – Programmi svolti 38

3 - Documentazione relativa alla prima prova

4 - Documentazione relativa alla seconda prova

5 - Documentazione relativa alla terza prova

66

86

91

3

PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Gli insegnanti

Cognome Nome Materia di insegnamento

TORTORELLA GAETANO Religione

CHERUBINI SILVIA Lingua e Letteratura Italiana; Storia

CAMILLETTI M.ANTONIETTA Matematica e Fisica

COLASANTI VALENTINA Storia e Cultura Straniera (Inglese)

SPINELLI TILDE Storia dell’arte

GNOCCHINI MARCO Filosofia

PAGNONI GIORGIO Discipline Progettuali Architettura Ambiente

MANGITERRA BRUNO Discipline Progettuali Audiovisivo Multimedia

VALERI

PAGNONI

VALERIO

GIORGIO Laboratorio Architettura Ambiente

CERAMICOLA

MANZO

GIUSEPPE

VIENNA Laboratorio Audiovisivo Multimedia

MORELLINA VINCENZO Scienze Motorie

STAMPATORI

VALENTI

EROS

MARIA Sostegno

Rappresentanti di genitori e degli alunni nel Consiglio di classe

Cognome Nome Posizione

CARDINALI CATERINA Alunna

DE CECCO FEDERICO Alunno

VARIAZIONI SIGNIFICATIVE DEL CORPO DOCENTI NEL TRIENNIO

Italiano Quattro docenti diversi nel corso del triennio

Inglese Variazione nel presente anno scolastico

Storia dell’arte Variazione nel presente anno scolastico

Filosofia Tre docenti diversi nel corso del triennio

Discipline Prog. A.A. Due docenti diversi nel corso del triennio

Laboratorio A.M. Due docenti diversi nel corso del triennio

4

LA CLASSE

N. Cognome Nome Indirizzo

1. BATTISTONI ELISA Audiovisivo multimedia

2. BOLLI MAJA Architettura e ambiente

3. BRECCIA GIORGIA Audiovisivo multimedia

4. CARDINALI CATERINA Architettura e ambiente

5. DE CECCO FEDERICO Audiovisivo multimedia

6. DI PIETRO FEDERICO Audiovisivo multimedia

7. DUVE EZRA WOLFGANG Audiovisivo multimedia

8. GASPARRI TIZIANA Architettura e ambiente

9. GIANNINI SOFIA Audiovisivo multimedia

10. LAPO PROCEL JEAN CARLOS Architettura e ambiente

11. LUZI ELEA Audiovisivo multimedia

12. MOSCONI MILENA Architettura e ambiente

13. MURATI FATBARDHA Architettura e ambiente

14. PAGGI GIULIA Audiovisivo multimedia

15. PAOLINELLI GRETA Architettura e ambiente

16. PASQUALE ALESSIA Audiovisivo multimedia

17. POLINORI ALESSIA Audiovisivo multimedia

18. POLVERINI CHIARA Audiovisivo multimedia

19. ZITO GIULIA Audiovisivo multimedia

20. ZITTI SEBASTIANO Audiovisivo multimedia

STORIA DELLA CLASSE

NUMERO STUDENTI ANNO SCOLASTICO 2012-2013

In particolare in questo anno scolastico si è avuta l’iscrizione di

un’alunna proveniente dal “vecchio” Istituto d’Arte, tra gli

insegnamenti del quale non figurava l’Inglese.

n° 26 (9 Maschi e 17 Femmine) di cui 1 D.A.

NUMERO STUDENTI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 n° 21 (6 Maschi e 15 Femmine)

di cui 1 D.A.

NUOVE ISCRIZIONI NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO n.1

STUDENTI CHE SI SONO RITIRATI NEL CORSO DI QUESTO

ANNO SCOLASTICO

n.1

TUTTI GLI ALUNNI HANNO COLMATO I DEBITI CONTRATTI

5

QUADRO COMPORTAMENTALE

Parametri Livello o grado Note

INTERESSE E

PARTECIPAZIONE AL

DIALOGO EDUCATIVO

Mediamente sufficiente, con

alcune individualità che hanno

dimostrato un particolare

interesse e partecipazione al

dialogo educativo

FREQUENZA

Poco regolare

Alcuni allievi hanno fatto registrare

un considerevole numero di

assenze e ritardi, creando qualche

disagio al regolare svolgimento

all’attività didattica.

MOTIVAZIONE ALLO

STUDIO ED IMPEGNO

Mediamente sufficiente

Alcuni alunni hanno manifestato

motivazione allo studio, regolarità

nell’impegno e rispetto dei tempi di

lavoro durante tutto il percorso

scolastico.

Alcuni, invece, pur possedendo

discrete capacità, si sono impegnati

saltuariamente e in modo settoriale

Altri, non hanno conseguito una

preparazione del tutto omogenea.

INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI ATTUATI

Materia di insegnamento Attività in itinere al mattino attuato all’inizio del 2^Q

Italiano X

Matematica X

Inglese X

Storia dell’Arte X

Settimana di sospensione della normale attività didattica (23/2 -28/2) con

moduli di recupero nelle varie discipline.

6

CREDITI SCOLASTICI MATURATI NEL 3° E 4° ANNO

Il consiglio di classe, nel corso delle sedute di scrutinio finale del 3° e del 4°

anno, ha valutato i crediti scolastici maturati secondo quanto esposto nella tabella che segue:

Cognome Nome 3° anno

4° anno

Totale

1. BATTISTONI ELISA 4 6 10

2. BOLLI MAJA 4 4 8

3. BRECCIA GIORGIA 4 4 8

4. CARDINALI CATERINA 5 5 10

5. DE CECCO FEDERICO 6 6 12

6. DI PIETRO FEDERICO 4 4 8

7. DUVE EZRA W. 4 4 8

8. GASPARRI TIZIANA 4 4 8

9. GIANNINI SOFIA 4 6 10

10. LAPO PROCEL JEAN CARLOS 4 4 8

11. LUZI ELEA 4 4 8

12. MOSCONI MILENA 6 7 13

13. MURATI FATBARDHA 4 6 10

14. PAGGI GIULIA 4 4 8

15. PAOLINELLI GRETA 4 4 8

16. PASQUALE ALESSIA 4 4 8

17. POLINORI ALESSIA 4 6 10

18. POLVERINI CHIARA 4 6 10

19. ZITO GIULIA 4 6 10

20. ZITTI SEBASTIANO 5 6 11

ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Gli alunni diversamente abili presenti nella classe sono due, questi hanno seguito

un P.E.I. fortemente differenziato per contenuti ed obiettivi.

7

PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA PER INDIRIZZO

Indirizzo ARCHITETTURA E AMBIENTE

Il corso di studi Architettura e Ambiente del Liceo artistico consente all’allievo di padroneggiare

le strategie compositive, le tecniche della rappresentazione grafica e geometrica anche in

ambiente CAD, al fine di renderlo autonomo nella corretta gestione dell’iter progettuale. Tale

iter spazia dallo studio del tema, alla realizzazione dell’opera in scala, attraverso gli schizzi

preliminari e il disegno tecnico sia manuale che informatizzato, fino al modello tridimensionale

ed alle tecniche espositive, coordinando i tempi di elaborazione e produzione.

Il percorso consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è particolarmente propedeutico

a quelle di Architettura e Design Industriale, ISIA, DAMS, Accademia di Belle Arti, IED (Istituto

Europeo di Design); il diploma inoltre risulta immediatamente spendibile nei ruoli che richiedano

competenze di base nei settori del design e dell’arredamento d’interni.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e

dalle logiche costruttive fondamentali;

avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare

(dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici

geometrici come metodo di rappresentazione;

conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e

alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto

storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e

tridimensionale degli elementi dell’architettura;

saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione

grafico-tridimensionale del progetto;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della

forma architettonica.

8

Indirizzo AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

L’indirizzo forma operatori in grado di gestire i processi operativi e progettuali inerenti i settori

audiovisivo e multimediale: gli aspetti espressivi, comunicativi, concettuali e funzionali della

ricerca audiovisiva, delle sue tecniche, tecnologie e strumentazioni.

La formazione prevede inoltre l’iterazione del processo creativo con la consapevolezza dei

fondamenti storici, linguistici, culturali e sociali propri della “pratica artistica”.

Il percorso consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è particolarmente propedeutico

all’ISIA, al DAMS, all’Accademia di Belle Arti, allo IED (Istituto Europeo di Design), il diploma

inoltre risulta immediatamente spendibile nei ruoli che richiedano competenze di base del visual,

graphic e Web designer, nonché del tecnico e creativo in produzioni radio e TV.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e

multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti

storici e concettuali;

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive

contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità

procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione

dell’immagine.

9

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Stabilire rapporti interpersonali tra alunni, insegnanti, capo d’Istituto e personale non docente, improntati al rispetto della dignità umana, della

diversità e della solidarietà. Abituare gli alunni ad assumersi le proprie responsabilità di fronte agli impegni.

Potenziare il rispetto nei confronti dell’ambiente e del materiale scolastico. Educare al giusto rapporto tra qualità del lavoro e tempi di esecuzione.

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Acquisire una conoscenza adeguata del patrimonio letterario e artistico, anche

attraverso visite d’istruzione,conferenze,ecc.

Migliorare le modalità espressive e comunicative fondamentali dei diversi

linguaggi (verbale, grafico, plastico, audiovisivo) Sviluppare capacità inventive nella scelta e nell’uso dei diversi linguaggi

Potenziare il metodo della ricerca e l’autonomia operativa Possedere un’adeguata metodologia progettuale per un valido percorso formativo.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Si rimanda alle relazioni individuali degli insegnanti, allegate.

OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA CLASSE

Pochi alunni hanno acquisito in tutte le discipline un grado di conoscenze e di

competenze discreto o buono, grazie ad un impegno che si è mantenuto costante nel tempo e ad un proficuo metodo di lavoro.

Gran parte della classe rivela una preparazione poco omogenea in quanto, pur avendo sviluppato discrete o buone competenze nelle materie d’indirizzo, nelle

discipline dell’area comune hanno raggiunto risultati mediamente sufficienti in merito alle conoscenze, modesti nelle competenze.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Si vedano le relazioni finali e i programmi dei singoli insegnanti (Allegato 1,

Allegato 2)

10

MODULO CLIL (Storia dell’Arte)

Durante l’anno scolastico e secondo le norme inserite nei Regolamenti di riordino della

scuola secondaria di secondo grado (DPR 88 e 89/2009 e nota 4969 del 25/07/2014) che prevedono l’obbligo nel quinto anno dell’insegnamento di almeno una parte di una

materia non linguistica secondo la metodologia CLIL, è stato attivato un breve corso di storia dell’arte (8 unità orarie). Ci si è avvalsi della collaborazione di due docenti esterni madrelingua che si sono alternate nell’insegnamento dei seguenti contenuti:

1) analisi dell’opera “La stanza rossa” di H. . Matisse;

2) il Cubismo analitico e sintetico;

3) analisi delle opere: “Demoiselles D’Avignon” e “Guernica” di Picasso;

4) cenni al Futurismo e analisi dell’opera :”Forme uniche della continuità nello spazio “ di Boccioni.

Data l’esiguità delle risorse finanziare a disposizione e la mancanza di personale interno in possesso dei requisiti necessari per l’insegnamento in lingua della disciplina non

linguistica, il C.d.C in data 24/03/2015 decide all’unanimità che il progetto CLIL non potrà costituire oggetto di verifica nelle simulazioni di 3° prova, né potrà essere oggetto

di prova d’esame come riportato chiaramente nelle disposizioni sugli esami di stato qui di seguito citate:

a. SECONDA PROVA SCRITTA: qualora la DNL veicolata in lingua straniera costituisca materia oggetto della seconda prova scritta essa non potrà essere svolta in lingua straniera tenuto conto che si tratta di prova nazionale

b. TERZA PROVA SCRITTA: la tipologia della prova e i contenuti dovranno essere coerenti per la parte relativa alla DNL in lingua straniera con il documento del Consiglio di classe redatto ai sensi dell'art. 5 comma 2 del DPR 323/98

c. PROVA ORALE: la DNL in lingua straniera potrà essere oggetto del colloquio solo nel caso in cui il docente che ha impartito l'insegnamento sia membro interno della commissione.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali dialogate Insegnamento per progetti

Ricerche Discussione guidata Lavori di gruppo

STRUMENTI DIDATTICI

Libri di testo

Manuali tecnici

Articoli di giornali e di riviste specializzate

11

Software di calcolo e di ambiente

Materiale da repertorio audio e video

Lavagna luminosa, proiettori, sussidi audiovisivi

Postazioni computerizzate

Strumentazione per ripresa e montaggio

SPAZI

Aule, laboratori, aula LIM, palestra.

TEMPI

Materia Monte-Ore Annuo

RELIGIONE 33

ITALIANO 132

STORIA 66

MATEMATICA 66

FISICA 66

INGLESE 99

STORIA DELL’ARTE 99

FILOSOFIA 66

DISCIPLINE PROGETTUALI 198

LABORATORIO 264

SCIENZE MOTORIE 66

ATTIVITA’ EXTRA CURRICULARI

Accanto alle normali attività curriculari comprensive dell’orientamento universitario e

parauniversitario e alla consulenza informativa del C.I.C, la classe ha fruito di incontri di

presentazione:

dell’Università LABA di Firenze;

dell’Istituto Poliarte di Ancona;

dell’Accademia di Belle Arti di Macerata;

12

dell’Accademia di Belle Arti di Urbino;

dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna;

dell’ Università del Design di San Marino;

dell’ Università Politecnica delle Marche;

Dell’Università NABA di Milano;

dell’Accademia del Costume e della Moda di Roma;

della scuola “Comics” di Jesi.

Nel presente anno scolastico, inoltre, gli studenti hanno avuto la possibilità di

partecipare alle seguenti attività :

Visita alla mostra “Itinerari connettivi” alla Mole Vanvitelliana di Ancona;

Visita alla mostra “Pietralacroce e la Prima Guerra mondiale nel

centesimo anniversario del conflitto”;

“Progetto Nazionale Pietre della memoria”

Visione del film “Il giovane favoloso” di Martone;

Visione dello spettacolo teatrale “Il berretto a sonagli” di Pirandello;

Visione dello spettacolo teatrale “Differenze di genere”;

Visita d’ istruzione a Barcellona.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA

Per le verifiche di apprendimento sono stati utilizzati i seguenti strumenti:

- colloquio orale;

- prove scritte (esercizi, problemi, questionari, elaborati su traccia, trattazioni sintetiche di argomenti);

- test a risposta singola; - prove scritto–grafiche;

- esercitazioni progettuali di lunga e di breve durata; - esercitazioni di laboratorio.

I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal

Collegio Docenti e inserita nel POF.

13

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

VALUTAZIONE DELLA 1a PROVA SCRITTA

INDICATORI

DESCRITTORI

ANNOTAZIONI

Correttezza e proprietà

nell'uso della lingua

Con riferimento specifico alla tipologia

scelta:

- Correttezza ortografica e morfosintattica.

- Proprietà e ricchezza lessicale.

- Ricchezza e varietà dello stile.

Per tutte le tipologie e con peso 4

Possesso delle

conoscenze relative

all'argomento e al

quadro di riferimento

Qualità e quantità delle informazioni relative

all'argomento e sua contestualizzazione.

Pertinenza delle informazioni utilizzate.

Per tutte le tipologie con peso 4

Attitudini allo sviluppo

critico delle questioni

proposte e alla

costruzione di un

discorso organico e

coerente

Individuazione del nucleo delle tematiche

proposte.

Pertinenza delle argomentazioni e valutazioni

personali a sostegno delle tesi addotte.

Rielaborazione critica dei contenuti.

Coesione e compiutezza della trattazione.

Per tutte le tipologie con peso 2 .

Conoscenze e

competenze idonee a

individuare la natura

del testo e delle sue

strutture formali

Comprensione ed interpretazione del testo

proposto.

Possesso ed utilizzazione degli strumenti di

decodifica.

Solo per la tipologia "analisi di un testo" con peso 2

Capacità di

comprendere e

utilizzare i materiali

forniti nel rispetto

della tipologia

prescelta

Utilizzazione del corredo documentario.

Strutturazione del testo finale, tenendo

presenti le consegne (destinatario, titolo,

limite di stesura, ecc.).

Consequenzialità della trattazione.

Solo per la tipologia "saggio breve" o "articolo di giornale", peso 2.

Capacità di

organizzare la

trattazione in assenza

di materiali

Consequenzialità della trattazione.

Riferimento a fonti (soprattutto tipologia C).

Apporto personale (soprattutto tipologia D).

Solo per le tipologie C e D (tema tradizionale di storia e di ordine generale) con peso 2.

14

VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTO/GRAFICA

progettazione architettura ambiente e audiovisivo multimedia

Punteggio grezzo massimo ottenibile = 20

Candidati

Ind.

1

Ind.

2

Ind.

3

Punteggi

o grezzo

ottenuto

Percentu

ale di

punteggi

o grezzo

ottenuto

Proposta di

punteggio

Cr

eat

ivit

à

Iter

prog

ettu

ale

Realizz

azione

Dell’ela

borato

Pesi 2 1 1

1 ---

A CIASCUN INDICATORE È STATO ASSEGNATO UN LIVELLO DI VALUTAZIONE CHE VA DA 0 A 5:

0 = prestazione assolutamente nulla

1 = prestazione gravemente insufficiente

2 = prestazione insufficiente

3 = prestazione sufficiente

4 = prestazione discreta (o buona tendente a discreta)

5 = prestazione ottima (o buona tendente a ottima)

Per il calcolo della valutazione complessiva della prova:

si è moltiplicato il livello di valutazione assegnato a ciascun indicatore per il relativo peso,

per un massimo di 20 punti,

si è diviso il punteggio ottenuto con il punteggio massimo ottenibile,

su tale risultato è stata calcolata la percentuale del punteggio grezzo ottenuto.

Infine, per il passaggio dal Punteggio Grezzo al Punteggio Effettivo espresso in quindicesimi, si è utilizzata

l’apposita tabella sotto riportata

Pu

nte

ggio

grez

zo

0 -

2

3-

7

8 -

12

13

-

18

19

-

23

24

-

29

30

-

35

36

-

42

43

-

49

50

-

56

57

-

64

65

-

73

74

-

82

83

-

93

94

-

100

Vo

to in

qu

ind

ices

imi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

15

Griglia di valutazione della terza prova scritta

Indicatori Descrittori Livelli Peso D.1 D.2 D.3

Conoscenza degli argomenti

Completa e approfondita (ottima)

Completa (buona)

Soddisfacente (discreta)

Sufficiente

Insufficiente/sommaria

Gravemente Insufficiente

Nulla

6

5

4

3

2

1

0

4

Competenze di rielaborazione personale e capacità di sintesi

Organizza le informazioni in maniera articolata e con una ottima rielaborazione personale; il candidato sintetizza in modo corretto ed originale con coerenza logica e spirito critico. Organizza le informazioni con buona rielaborazione personale, il candidato sintetizza in modo corretto e coerenza logica la rielaborazione personale è discreta, la sintesi è adeguata la rielaborazione personale è parzialmente efficace ma nel complesso sufficiente, la sintesi è accettabile e lineare il candidato sintetizza in maniera approssimativa e/o con scarsa coerenza logica il candidato non rielabora in maniera personale e le informazioni date non sono organizzate in maniera logica produzione non valutabile/nulla

6

5

4

3

2

1

0

4

Accuratezza linguistica

Usa il linguaggio specifico e appropriato, produzione formalmente corretta e scorrevole Usa il linguaggio specifico, produzione sostanzialmente corretta Usa il linguaggio specifico e appropriato anche se ci sono lievi imprecisioni nella forma L’uso del linguaggio specifico è limitato ma comunque sufficientemente adeguato. Sono presenti alcune imprecisioni linguistiche ed ortografiche che non compromettono la comunicazione la quale risulta essere sufficientemente chiara Il candidato usa un linguaggio estremamente semplice, non specifico, sono presenti alcuni errori ortografici e morfo-sintattici la comunicazione è poco chiara e difficoltosa Uso di un linguaggio inappropriato e con errori, la comunicazione è compromessa o parzialmente compromessa Prestazione non valutabile/nulla

6

5

4

3

2

1

0

2

/60 /60 /60

TOTALE

Per il calcolo della valutazione complessiva della prova si moltiplica il livello di valutazione assegnato a ciascun indicatore per il relativo peso, separatamente per ciascuna materia per un max di 180 punti a materia. Successivamente si sommano i punteggi relativi a tutte le materie per un totale

max di 720 punti (PGM) calcolandone la percentuale su tale punteggio massimo ottenibile. Infine per il passaggio dal Punteggio Grezzo al punteggio

effettivo espresso in quindicesimi si utilizza la tabella in copertina.

16

ALLEGATI

17

Allegato 1

RELAZIONI INDIVIDUALI

Religione

Italiano

Storia

Matematica

Fisica

Inglese

Storia dell’arte

Filosofia

Progettazione Architettura e Arredamento

Progettazione Audiovisivo Multimedia

Laboratorio Architettura e Arredamento

Laboratorio: fotografia e sintesi digitale

Laboratorio: cinematografia e RTV

Scienze motorie

18

RELAZIONE FINALE RELIGIONE

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 CLASSE V B

La classe, nel corso dell’anno e del quinquennio, ha tenuto costantemente un comportamento corretto e collaborativo. Il gruppo ha partecipato attivamente

al percorso proposto, se non in alcuni casi in cui un numero ristretto di alunni ha mostrato poca partecipazione.

In questo anno la classe è cresciuta nella capacità di lettura sintetica della

realtà, sapendo riconoscere i segni religiosi nella cultura, nell’arte e nella società.

Ancona, 07/05/2015

Prof. Gaetano Tortorella

19

LICEO ARTISTICO E. MANNUCCI

Ancona

RELAZIONE FINALE ITALIANO

CLASSE 5° B a. s. 2014-2015

DOCENTE: prof.ssa Silvia Cherubini SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 20 studenti, 5 maschi e 16 femmine, due delle quali seguono una

Programmazione Educativa Individualizzata (PEI). Nel corso del primo quadrimestre si è ritirata una

studentessa. La 5B ha avuto un iter scolastico discontinuo, a causa del turnover annuale dei docenti

delle materie letterarie; tale frammentazione didattica ha reso disorganico e incompleto il percorso

formativo. Nel corso dell’anno scolastico, considerati i modesti livelli di partenza, si è lavorato molto

per avvicinare gli studenti a uno studio più consapevole e autonomo della letteratura, partendo dai

testi. La poca familiarità con lo studio della letteratura e la scarsa padronanza delle tecniche di analisi

testuale hanno richiesto un intervento di recupero sistematico al fine di colmare le gravi lacune. Di

fronte all’impegno richiesto, in termini di approccio rigoroso alla disciplina, di costante studio

domestico, di attenzione in aula e partecipazione al dialogo educativo, una buona parte della classe si

è mostrata superficiale e disinteressata. Un numero limitato di studenti, con discrete abilità

linguistiche, ha avuto un atteggiamento più propositivo e disponibile, dimostrando curiosità e un

approccio critico e personale al sapere; altri, malgrado alcune carenze sia nell’individuazione dei

concetti che nella loro rielaborazione, hanno dimostrato impegno, volontà e una certa

determinazione nel superare le difficoltà, per raggiungere risultati sufficienti; un terzo della classe

invece ha lavorato poco, in modo occasionale, frequentando con scarsa regolarità le lezioni. Gli

ingressi in ritardo durante tutto l’anno scolastico e le continue assenze hanno rallentato

notevolmente l’azione didattica e il Programma disciplinare.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Affinamento delle competenze di comprensione e produzione.

Potenziamento del lessico disciplinare.

Maturazione delle abilità di ordine linguistico, lessicale e comunicativo.

Consolidamento delle capacità di interpretazione e analisi di testi letterari (lessico, semantica,

sintassi, metrica, retorica, linguaggio figurato).

Ricostruzione del percorso diacronico della letteratura italiana ed europea.

Acquisizione degli strumenti espressivi e dei metodi letterari.

Descrizione e analisi dei processi culturali in ottica multidisciplinare.

20

CONTENUTI DISCIPLINARI Storia della letteratura dal Romanticismo ai lirici del Novecento: Il Romanticismo Italiano ed europeo

- Il Naturalismo e il Verismo - Il Decadentismo - La crisi del Novecento.

Autori: G. Leopardi - G. Verga - C. Baudelaire - G. D’Annunzio - G. Pascoli - L. Pirandello - I. Svevo - G.

Ungaretti - E. Montale.

METODI DIDATTICI

Lezione frontale partecipata.

Analisi autonoma di testi letterari.

Esercitazioni sulle tipologie di prova previste dall’Esame di Stato.

PROVE DI VERIFICA

Verifiche orali formative: due a quadrimestre.

Le prove orali hanno monitorato la correttezza delle informazioni acquisite e la capacità di

rielaborazione delle conoscenze in forma coerente, autonoma e personale.

Verifiche scritte: due il Primo quadrimestre - tre il Secondo Quadrimestre.

Le differenti tipologie di prove scritte (TIPOLOGIA A - TIPOLOGIA B - TIPOLOGIA C - TIPOLOGIA D)

hanno permesso di certificare le competenze sintattiche, espositive e argomentative, di analisi testuale, di

sintesi e di organizzazione logica dei concetti.

Accanto alle interrogazioni formali sono stati utilizzati come parziali elementi di valutazione anche la

completezza e correttezza nello svolgimento dei compiti assegnati, la risoluzione di problemi, le

osservazioni pertinenti e ogni aspetto del rapporto dialogico - educativo studente/insegnante.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le prove orali sono stati adottati i seguenti criteri di valutazione:

CONOSCENZE (pertinenza, correttezza, completezza delle informazioni - approfondimento).

ABILITÁ LINGUISTICHE (correttezza sintattica - fluidità espositiva - padronanza lessicale).

COMPETENZE (rielaborazione personale - individuazione dei nessi concettuali e dei collegamenti

culturali - autonomia nell’analisi testuale - spirito critico)

Per le prove scritte si è seguita la griglia di Dipartimentale allegata al Documento (con punteggio

grezzo su base 60).

RISORSE STRUMENTALI Libro in uso: G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, L’attualità della Letteratura, vol. 3.1 Da Leopardi al primo Novecento, e vol. 3.2 Dal periodo tra le due guerre ai giorni nostri, Milano, Paravia, 2012. Mappe concettuali e schemi. Appunti integrativi. Video TEMPI (MONTE ORE ANNUALE DELLA DISCIPLINA) N° 130 ore.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE Il lavoro didattico è proceduto molto lentamente a causa delle frequenti assenze settimanali e della scarsa partecipazione al dialogo educativo. L’impegno domestico saltuario e lo studio superficiale hanno inficiato l’acquisizione e il consolidamento di apprendimenti significativi; per tale ragione gli obiettivi fissati a inizio anno scolastico sono stati ridotti al fine di ottenere dei livelli mediamente sufficienti. Le conoscenze risultano complessivamente modeste, con qualche eccezione particolarmente positiva. Si riscontrano difficoltà nelle relazioni concettuali. Le competenze di analisi testuale, grazie alla lettura e all’interpretazione costante di testi in prosa e poesia appaiono accettabili. Alcune criticità si riscontrano nell’esposizione sia scritta che orale e nella capacità di strutturare autonomamente un discorso coerente. La comunicazione risulta semplificata; il lessico non particolarmente ricco. Le difficoltà riscontrate durante l’anno scolastico hanno reso complicato il pieno svolgimento del curricolo disciplinare; per tale ragione i seguenti argomenti non sono stati doverosamente approfonditi: la lirica del Novecento e il Paradiso di Dante.

Ancona, 15 maggio 2015

Firma docente

Prof.ssa Silvia Cherubini

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LICEO ARTISTICO E. MANNUCCI

Ancona

RELAZIONE FINALE STORIA

CLASSE 5°B a.s. 2014-2015

DOCENTE: prof.ssa Silvia Cherubini SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe presenta una preparazione storica complessivamente modesta: la scarsa abitudine all’uso

del manuale per lo studio della storia e un approccio superficiale e poco autonomo alla disciplina

hanno reso complicato l’apprendimento dei contenuti. Molti studenti, malgrado il metodo didattico

volto a favorire le relazioni concettuali e a cogliere i nessi problematici degli eventi storici, al fine di

stimolare la riflessione, hanno preferito semplificare lo studio, avvalendosi di sintesi e appunti,

acquisendo così delle conoscenze non sempre complete ed esaustive. Un piccolo gruppo di studenti

invece ha partecipato alle lezioni, posto domande pertinenti, approfondendo in maniera autonoma

alcuni argomenti, raggiungendo livelli discreti. Si segnalano quegli studenti che, pur con limitate

capacità di rielaborazione dei contenuti, hanno dimostrato un impegno costante.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e

dell’Italia, nel quadro della storia globale del mondo.

Saper collocare i fenomeni nel tempo e nello spazio.

Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina.

Saper cogliere le relazioni causali e i nessi problematici dei contesti storici analizzati.

Cogliere la rilevanza del passato per la comprensione del presente.

CONTENUTI DISCIPLINARI Dalla fine dell’Ottocento alla Guerra fredda.

METODI DIDATTICI

Lezione frontale partecipata.

Lettura di cartine geografiche.

Collegamenti interdisciplinari (Contesto culturale/Artistico - Contesto storico)

PROVE DI VERIFICA

Primo Quadrimestre: una prova orale - una prova scritta

Secondo Quadrimestre: una prova orale - una prova scritta.

Le prove orali hanno monitorato la correttezza e completezza delle informazioni acquisite e la loro

rielaborazione in forma coerente, autonoma e personale.

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Le prove scritte (Questionari a domanda aperta) hanno permesso di certificare le competenze

riguardanti l’individuazione delle informazioni richieste dalla consegna e la loro rielaborazione

argomentata, l’organizzazione logica dei concetti, la sintesi.

Accanto alle interrogazioni formali, sono stati utilizzati come parziali elementi di valutazione gli

interventi pertinenti e la partecipazione al dialogo educativo studente/insegnante.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le prove orali sono stati adottati i seguenti criteri di valutazione:

CONOSCENZE (pertinenza, correttezza, completezza delle informazioni - approfondimento).

ABILITÁ LINGUISTICHE (correttezza sintattica - fluidità espositiva - padronanza lessicale).

COMPETENZE (rielaborazione personale - individuazione dei nessi concettuali e dei collegamenti

storico-culturali - autonomia nello studio - interventi critici)

Nelle prove scritte è stato attribuito il voto in base al punteggio realizzato, modellato sempre sulla

base degli indicatori delle prove orali.

RISORSE STRUMENTALI Libro in uso: G. DE LUNA, M. MERIGGI, Il Segno della storia. Il Novecento e il mondo contemporaneo, vol. 3, Milano, Paravia, 2012. Mappe concettuali e schemi. Appunti integrativi. TEMPI (MONTE ORE ANNUALE DELLA DISCIPLINA) N° 66 ore. OBIETTIVI RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE Gli ingressi in ritardo durante tutto l’anno scolastico e le continue assenze hanno rallentato l’azione

didattica e il Programma disciplinare.

Le difficoltà incontrate nel seguire una metodologia didattica che richiede un approccio critico allo

studio della storia, sono state affrontate con poca volontà e impegno o con un atteggiamento passivo

e disinteressato.

Al fine di ottenere livelli mediamente sufficienti, gli obiettivi fissati a inizio anno scolastico sono stati

ridotti.

Le conoscenze risultano parzialmente sufficienti o sufficienti, in alcuni casi mnemoniche, fatta

eccezione per alcuni studenti che hanno raggiunto livelli apprezzabili. Si riscontrano difficoltà nelle

relazioni concettuali e nella contestualizzazione dei fatti storici. Alcune criticità si rilevano

nell’esposizione orale, che risulta a volte poco organica. Il lessico usato è semplice, non sempre

specifico.

Le problematiche riscontrate durante l’anno scolastico hanno reso complicato il pieno svolgimento del curricolo disciplinare; per tale ragione il seguente argomento non è stato doverosamente approfondito: la situazione dell’Italia nel secondo dopoguerra.

Ancona, 15 maggio 2015 Firma docente

Prof.ssa Silvia Cherubini

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Matematica

DOCENTE: prof.ssa Maria Antonietta Camilletti

LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe, che ho seguito ininterrottamente negli ultimi tre anni, presentava una livello di partenza piuttosto disomogeneo per diverse lacune presenti in un certo numero di alunni dovute alla loro scarsa preparazione di base e al loro percorso scolastico.

FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI Per quanto riguarda le finalità, lo studente deve: sviluppare capacità critiche, operative e di sintesi potenziare il pensiero logico ed intuitivo apprendere i processi di astrazione e di formazione dei concetti. Per quanto riguarda gli obiettivi, lo studente deve: capire il concetto di funzione; capire il concetto di limite di una funzione; saper rappresentare graficamente funzioni razionali intere e fratte..

CONTENUTI DISCIPLINARI funzioni in R. Per il programma nel dettaglio si rimanda all’allegato.

METODI DIDATTICI UTILIZZATI Lezione frontale Lezione dialogata Scoperta guidata Esercizi applicativi.

PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Di tipo tradizionale, scritte ed orali, che tendono ad accertare soprattutto le conoscenze e le competenze.

CRITERI DI VALUTAZIONE Fanno riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti; tra gli indicatori stabiliti hanno avuto maggior peso la conoscenza e le capacità operative.

RISORSE STRUMENTALI Libro di testo, lavagna.

TEMPI (MONTE ORE ANNUO) N° 66 ore.

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OBIETTIVI E FINALITA’ RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE La classe, pur avendo mantenuto un atteggiamento generalmente positivo durante le lezioni, si è dimostrata carente nel lavoro individuale applicandosi superficialmente e solo in prossimità delle verifiche. Un piccolo gruppo di alunni impegnati e studiosi si sono distinti per la buona volontà e la costante applicazione, dimostrando interesse per la materia. In generale gli studenti si sono dimostrati educati e corretti, ma alcuni hanno fatto registrare un numero elevato di ritardi e assenze specialmente nel primo quadrimestre. Questo ha rallentato lo svolgimento del programma. In generale la classe conosce in modo mediamente sufficiente gli argomenti svolti nel corso dell'anno: in particolare gli alunni motivati e studiosi possiedono una conoscenza abbastanza completa; altri, che hanno lavorato con discontinuità, evidenziano conoscenze frammentarie e superficiali. L’insegnante Maria Antonietta Camilletti

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Fisica

DOCENTE: prof.ssa Maria Antonietta Camilletti

DESCRIZIONE DEL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE

Generalmente più che sufficiente la conoscenza dei contenuti; non sempre pienamente

soddisfacente l’esposizione dal punto di vista della chiarezza e della precisione.

FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Lo studente deve: perfezionare l’uso del linguaggio scientifico

utilizzare gli strumenti matematici per la comprensione dei fenomeni fisici

aver compreso il concetto di campo

aver compreso l’importanza dell’induzione elettromagnetica

CONTENUTI DISCIPLINARI

Elettromagnetismo. Per il programma nel dettaglio si rimanda all’allegato

METODI DIDATTICI UTILIZZATI

Lezione frontale Scoperta guidata

PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Interrogazioni di tipo tradizionale, test a risposta multipla e a domanda aperta.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Hanno fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti; tra gli indicatori

stabiliti hanno avuto maggior peso la conoscenza e le capacità operative.

RISORSE STRUMENTALI

Libro di testo, lavagna.

TEMPI (MONTE ORE ANNUALE DELLA DISCIPLINA)

N 66 ore.

OBIETTIVI E FINALITA’ RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE

La partecipazione al dialogo educativo così come l’interesse per la disciplina e l’impegno nello studio sono stati solo in parte attivi, seri e costanti, in parte si sono dimostrati non sempre accettabili e discontinui. Il metodo di studio di alcuni è stato ben organizzato, per altri abbastanza efficiente l livello conseguito nel complesso è sufficiente, in alcuni casi è discreto

L’insegnante Maria Antonietta Camilletti

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RELAZIONE FINALE

DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

INSEGNANTE: VALENTINA COLASANTI

CLASSE V° B – A.S. 2014/2015

Ho insegnato nell’attuale V B° solo nell’anno scolastico corrente pertanto è stato necessario

verificare il livello della preparazione di base dei venti studenti che compongono la classe. Alla luce

delle prime osservazioni la situazione si è mostrata alquanto differenziata, poiché la classe, piuttosto

eterogenea, ha risposto in modo diverso. Alcuni studenti si sono sempre trovati a proprio agio ed

hanno partecipato con impegno evidenziando una preparazione pressoché discreta per ciò che

concerne sia la conoscenza dei contenuti sia la qualità espressiva evidenziata. Altri, meno interessati

alla materia, hanno partecipato in modo discontinuo, anche a causa delle numerose assenze e ad uno

studio talvolta nozionistico o poco proficuo. Lo studio della lingua è stato finalizzato al

miglioramento dell’espressione linguistica come mezzo di comunicazione ed in particolare ho

cercato di promuovere la competenza comunicativa sul piano storico- letterario, tendente a

sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di valutazione personale dell’allievo. Lo studio della

letteratura in lingua, tuttavia, ha presentato all’inizio qualche problema soprattutto per portare tutti

gli allievi allo stesso livello linguistico, ed in seguito farli lavorare in modo il più possibile autonomo

sui testi letterari. Non tutto il gruppo ha mostrato sin dal principio un atteggiamento e un impegno

adeguatamente responsabile e una minoranza ha evidenziato lacune di base che non le ha consentito

di approfondire i contenuti e raggiungere un adeguato livello di preparazione . Il lavoro svolto

durante questo anno scolastico si è articolato principalmente intorno all’analisi dei testi letterari che

presentavano un particolare interesse in quanto espressione di fermenti culturali di un certo periodo

storico-letterario. L’obiettivo generale che ho privilegiato è stato quello di sviluppare negli studenti

l’abilità di leggere criticamente i testi letterari, la capacità di parlare e scrivere di questi argomenti.

Pe ottenere questi obiettivi mi sono avvalsa del metodo che partisse dal testo, privilegiandone la

lingua, senza dare concetti scontati, risposte a priori o problematiche da studiare e ripetere senza

riscontri nel testo. Ho presentato gli autori attraverso le loro opere analizzando il testo da un punto di

vista linguistico cioè in relazione al lessico, alla fonetica, le aree grammaticali e semantiche e alle

caratteristiche stilistiche. Ho privilegiato l’approccio cronologico degli eventi letterari per offrire agli

studenti un panorama dello sviluppo del pensiero e renderli capaci di operare collegamenti

interdisciplinari. Gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti da tutti poiché, come risulta dai giudizi

analitici, è diverso il grado di preparazione raggiunto dai singoli allievi, condizionati dalla diversa

padronanza delle capacità espressive e dalla rielaborazione critica personale.

L’insegnante

Prof.sa Colasanti Valentina

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RELAZIONE FINALE

classe 5B

disciplina: STORIA DELL’ ARTE

docente: TILDE SPINELLI a. s. 2014/2015

La classe ha dimostrato interesse e partecipazione per la disciplina. Tuttavia sono

mancate, da parte di qualcuno, un’assidua frequenza alle lezioni, concentrazione nel

lavoro scolast ico, applicazione allo studio in modo costante.

I l profitto della classe risulta non uniforme: a un gruppo c he ha presentato una

sufficiente trattazione dei contenuti, si contrappone un altro che ha evidenziato una

soddisfacente capacità di analisi ed un uso abbastanza corretto della terminologia

specif ica della disciplina.

Per l’ iter didattico, i l lavoro è sta to orientato a consol idare i l l inguaggio tecnico

specif ico, a fare collegamenti tra le varie opere individuando l’ambito culturale e gli

influssi sti l ist ici, f ino ad affrontare crit icamente ogni contenuto. Riguardo lo

svolgimento dei moduli previsti, la ma ncanza di lezioni dovute ad assemblee

d’istituto, incontri per l ’orientamento in uscita, assenze varie, recuperi discipl inari,

non hanno permesso di trattare alcuni argomenti dei moduli stessi .

Ancona 10/05/2015 I l docente

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RELAZIONE FINALE PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

CLASSE 5° B A.S. 2014-2015 DISCIPLINA: Filosofia prof. Marco GNOCCHINI PREMESSE:

La classe V B, che ho seguito solo nell’ultimo anno del percorso liceale di filosofia, presenta una fisionomia complessivamente eterogenea; nonostante il numero ridotto di alunni, non tutti hanno dimostrato impegno, partecipazione e laboriosità .

La partecipazione in particolare è stata discontinua; solo un piccolo gruppo di alunni ha raggiunto livelli di profitto buoni e ottimi.

La restante parte della classe, nel corso dell’anno e avvicinandosi l’esame di stato, ha intensificato l’impegno superando le carenze iniziali e attestandosi su livelli sufficienti di rendimento.

Il livello di competenza raggiunto può complessivamente considerarsi sufficiente.

MODALITÀ DI LAVORO: E’ stato svolto un percorso della storia della filosofia dell’Ottocento e del Novecento composto in moduli e unità didattiche. Si è dovuti partire dalla filosofia kantiana non trattata nel corso del quarto anno. Prevalentemente le lezioni sono state frontali e si sono sviluppate da una serie di problematiche poste dall’insegnante e dagli studenti. Meno spazio, rispetto a quanto previsto dalla programmazione, è stato dedicato alla lezione dialogata basata sull’esposizione delle tesi degli studenti. Episodica, parimenti, è stata la lettura con analisi e commento di alcuni testi filosofici e alle ricerche personali. A conclusione di ciascun modulo sono state effettuate verifiche formative e/o sommative per monitorare l’attività di insegnamento/apprendimento e calibrare l’attività didattica in base al feedback, modellando il percorso in relazione alle esigenze (interessi/ potenzialità/ difficoltà) manifestate via via dagli alunni e progettare eventuali interventi di recupero in itinere. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Le verifiche sono state scritte ed orali, tre per quadrimestre, secondo le seguenti modalità: interrogazioni, domande a risposte aperte. La valutazione si baserà sui seguenti elementi: - conoscenza degli argomenti. - Capacità critiche di analisi e riflessione. - Organizzazione del discorso e qualità dell’esposizione. - Nella valutazione sommativi si è tenuto conto anche della regolarità nella preparazione e dei progressi conseguiti nell’apprendimento.

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Sono stati inoltre considerati, ai fini della valutazione finale, gli interventi spontanei o indotti durante momenti di discussione in classe, anche se in misura inferiore rispetto alle prove di tipo tradizionale.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le ore settimanali per la Filosofia sono state 2. Pertanto le ore “teoriche” a disposizione, per la disciplina, durante l’anno scolastico sono: 66 circa (33 settimane x 2 ore alla settimana) di cui a fine anno risulteranno svolte solo 35-40 ore circa. Come è noto a tutti, le ore di lezione veramente effettuate costituiscono un numero sempre “molto” minore di quello teorico.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe ha raggiunto nel suo complesso gli obiettivi programmati. Alcuni alunni hanno sviluppato un’apprezzabile attitudine allo studio della disciplina e un interesse specifico per alcune problematiche legate alla filosofia del Novecento. Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi di apprendimento per quanto concerne la conoscenza dei concetti e delle tematiche fondamentali della disciplina nel loro contesto storico-culturale e l’esposizione delle conoscenze acquisite con sufficienti autonomia e precisione concettuale. Più che sufficiente è stata la competenza nelle operazioni di analisi e sintesi. LIBRO DI TESTO: G. Reale, D. Antiseri, O. Tolone, I Grandi filosofi, vol. I e vol. II Ancona, 15 maggio 2015

Firma docente (Prof. Marco Gnocchini)

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Discipline Progettuali Architettura e Ambiente

Progettazione e Laboratorio di Architettura e Ambiente

La Progettazione, unitamente al laboratorio di Architettura e Ambiente, ha consentito alla

quasi totalità degli studenti, una formazione complessiva che consente di padroneggiare le tecniche

grafico/geometriche e soprattutto compositive, anche in ambiente CAD, con lo scopo di addivenire ad

una gestione completa ed autonoma dell’iter progettuale. Tale iter progettuale spazia dallo studio del

tema, alla realizzazione dell’opera in scala, passando attraverso gli schizzi preliminari, ai disegni

tecnici sia manuali che informatizzati, al modello tridimensionale fino alle tecniche espositive

coordinando i periodi di elaborazione e produzione.

Il rapporto sinergico tra la Progettazione ed il Laboratorio ha permesso agli studenti di saper

gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti l’architettura ed il contesto

ambientale, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti tecnici, concettuali,

espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca

architettonica.

Il programma è stato svolto al fine di garantire, a tutti gli studenti del corso, il raggiungimento medio

degli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico. Tutti gli studenti hanno elaborato i temi

assegnati raggiungendo un adeguato livello di preparazione individuale a secondo della capacità e

della motivazione individuale a volte condizionate dalla partecipazione.

Ancona, 13 maggio 2015

Prof. Giorgio Pagnoni

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Liceo Artistico “ E. Mannucci “ AN

anno scolastico 2014/2015 insegnante :Bruno MANGIATERRA

disciplina : Progettazione CL. 5°B Audiovisivo Multimediale

Relazione finale

La classe ha sviluppato nel corso del triennio un lavoro di studio e rinforzo per l’acquisizione del metodo progettuale e acquisizione delle tecniche ideative e di sviluppo grafico . Alcuni hanno valorizzano appieno le loro abilità di base che unitamente alle conoscenze tecniche e professionali hanno raggiunto buoni risultati, altri hanno evidenziato un percorso meno lineare che non ha riguardato le loro abilità ma problematiche personali e familiari,raggiungendo pero un discreto orientamento formativo. La sensibilità degli studenti è apparsa buona e discretamente orientata verso i fini creativi. E’risultata nel complesso educata, a volte un po’ lenta nei procedimenti, quando le tematiche scelte non erano per loro stimolanti, ma alla fine ha concretizzato con abilità i progetti proposti. Ha mantenuto alto l’entusiasmo, cercando di raggiungere una sicura formazione professionale. Tutte le tecniche e tecnologie conosciute da quelle classiche a quelle più sperimentali sono state sviluppate per favorire migliori risultati progettuali. Si è sviluppato un senso critico estetico, non represso con regole stereotipate, si è sviluppata una creatività libera attraverso un segno e una sensibilità individuale e una autonomia creativa. Questa esperienza formativa nell’ambito della creatività potrà permettere ai singoli studenti di sapersi orientare dentro lo svolgimento operativo nel mondo del lavoro che con qualche differenza sembra promettere buoni risultati . Esprimo un ottimo apprezzamento verso la partecipazione della classe al progetto “Carcere Scuola” , per aver mostrato sensibilità verso l’argomento della legalità e verso chi ha difficoltà, attraverso incontri con gli operatori delle Case Circondariali di An, alla presa in carico degli elaborati grafico pittorici e testi poetici dei detenuti sui loro diversi percorsi di vita e successive elaborazioni svolte con le nuove tecnologie in digitale per la progettazione di una decorazione da installare presso la Regione Marche. Questa esperienza credo li abbia aiutati a crescere e a maturare un senso di legalità certa. Abbiamo svolto cinquantasette ( 57 ) ore di lezione nel primo quadrimestre e settantadue ( 72 ) ore di lezione nel secondo quadrimestre comprese le trenta ore ( 30 ) dedicate alle due prove di esame. Alcuni alunni hanno evidenziato numerose assenze e l’alunna Tarckeshi Mariam si è ritirata nel mese di dicembre . Il legame con i laboratori non sempre ha avuto continuità progettuale dovuto anche alle ristrette risorse tecnologiche, pertanto rispetto l’unica postazione soprattutto di ripresa e montaggio si evince che per il numero dei ragazzi si è lavorato per gruppi e a volte individualmente. Diversa la formazione di grafica computer avendo a disposizione numerose postazioni. Abbiamo partecipato ad incontri con autori come Pino Donaggio e Daniele Ciprì sulle problematiche relative ai montaggi video e musicali, e alla proiezione del fil “Il giovane favoloso” con successive discussioni sul montaggio e regia. Credo che il percorso formativo proposto dalla nostra scuola sia stato utile alla ricerca della identità creativa di ogni singolo alunno. Ancona 8 Maggio 2015 Prof. Bruno Mangiaterra

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Relazione Finale

A.S. 2014/2015 classe V B

Laboratorio Architettura Ambiente

Professore Valerio Valeri

Ottima classe con elementi di spicco.

Creativi ed abili nella rappresentazione plastica delle simulazioni.

Hanno rispettato le scadenze e i tempi di consegna degli elaborati.

Disposti ad impegnarsi,su richiesta alla collaborazione ed al lavoro di

gruppo(orientamento).

Ancona----------------------

Firma------------------------------------

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LICEO ARTISTICO EDGARDO MANNUCCI

ANCONA

S.S.Jesi/Fabriano

A.S.

2014/2015

MATERIA

Laboratorio RTV

PROF.

GIUSEPPE

CERAMICOLA

CLASSE

5/B

SEZIONE

Audiovisivo Multimedia

DATA

9.05.2015

Collegamenti realizzati con altre materie:

progettazione

Relazione Finale

IL LAVORO NEL QUALE SONO STATI COINVOLTI E INTERESSATI GLI ALUNNI DELLA 5B HA DATO RISULTATI

PER ALCUNI SUFFICIENTI PER GLI ALTRI DA DISCRETI A BUONI.

.

IL PROGRAMMA E' STATO SVOLTO REGOLARMENTE.

GLI STUDENTI HANNO USATO LE ATTREZZATURE DI LABORATORIO

A ROTAZIONE, PER MANCANZA DI POSTAZIONI.

LA CLASSE, MOLTO VIVACE, CON QUALCHE PROBLEMA DI COMPORTAMENTO.

Firma dell’insegnante

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Liceo Artistico “ E. Mannucci ” Ancona Classe 5B – Sezione Audio Visivo Multimediale Anno Scolastico 2014/2015 Disciplina: Laboratorio Grafico Insegnante: Vienna Manzo

RELAZIONE FINALE

L’incontro con la classe 5B è avvenuto che l’anno scolastico era già in corso. La classe sin da subito mi ha dato un’impressione positiva, motivata a voler iniziare le attività didattiche discusse e proposte e, di una classe autonoma, sul piano grafico laboratoriale. Per quanto concerne la socializzazione fra gli studenti, all’ interno della classe si sono instaurati da tempo positivi rapporti relazionali. Con il docente, la classe ha sempre mantenuto buoni rapporti, improntati al dialogo e alla disponibilità reciproca, manifestando un comportamento, tranquillo e sostanzialmente corretto. Il programma si è svolto regolarmente per un numero di 4 ore settimanali impiegate in esercitazioni di laboratorio. Gli studenti hanno mantenuto un interesse verso la disciplina, sono riusciti a sviluppare con più efficacia le proprie attitudini, potenziando e rielaborando le conoscenze acquisite e raggiungendo, in linea di massima, un livello di competenze specifiche mediamente discrete. Nel corso dell’anno scolastico le attività didattiche della disciplina di Laboratorio Grafico, sezione di Audio Visivo Multimediale, per la classe 5°B, hanno cercato una conduzione nel tentativo di una coordinazione e collaborazione, con la disciplina di Progettazione ( Prof. Mangiaterra Bruno). Le attività compiute sono risultate volte prevalentemente all’approfondimento delle metodologie di utilizzo delle tecnologie grafico informatiche proprie della sezione ed al consolidamento delle autonomie operative ed organizzative dei singoli allievi. L’utilizzo di alcune tecniche ha dato peculiarità a singole realizzazioni, dove l’operatività si è potuta sviluppare anche attraverso l’impiego di tecniche grafiche tradizionali. Le esercitazioni condotte hanno riguardato: costruzioni attraverso software vettoriale ( Illustrator ) che bitmap (Photoshop) di impaginati ed artefatti grafici. Produzioni di immagini fotografiche e ottimizzazione attraverso l’uso di software per la trattazione d’immagine ( Photoshop ). Le esercitazioni hanno visto l’utilizzo delle attrezzature in dotazione alla sezione ( PC, stampanti, scanners, e relativo software gestionale, internet ), con l’utilizzo dei programmi Illustrator e Photoshop. Sono state utilizzate attrezzature fotografiche digitali. Obiettivi disciplinari Scopo della disciplina è quello di consolidare ed accrescere le conoscenze, le capacità e le competenze tecniche inerenti il fare grafico e fotografico, le tecniche di utilizzo delle strumentazioni informatiche e fotografiche di riferimento. Scopo dell’attività didattica è anche quello di stimolare ed accrescere le capacità di gestione da parte dei discenti, di percorsi esecutivi autonomi nei tempi e nelle scelte tecnico espressive. Conoscenze Nel complesso la classe conosce gli strumenti ed i mezzi offerti dalla sezione e li utilizza in modo corretto. Gli allievi hanno sviluppato una più che sufficiente conoscenza delle metodologie organizzative dei percorsi esecutivi volti alla realizzazione di artefatti grafici e fotografici. Competenze Nell’insieme gli alunni sono in grado di individuare percorsi operativi autonomi che mosse dalla gestione progettuale dei problemi, li porti a scegliere tempi e materiali attraverso i quali sviluppare operativamente quanto ideato Capacità La classe offre, relativamente alle capacità acquisite, un panorama differenziato per

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approfondimento ed autonomia, pur restando il livello medio delle acquisizioni metodologico - operative mediamente discreto. La gestione degli strumenti e delle metodologie specifiche risultano consolidate per gran parte della classe. Metodologia Didattica Gli interventi didattici sono stati mirati principalmente alla effettuazione di esecuzioni in classe finalizzate al consolidamento di conoscenze tecniche, organizzative ed esecutive, nei contesti grafico e fotografico. Lo svolgimento delle esercitazioni è stato gestito per ogni singolo alunno in relazione alla specificità dei progetti. Si è posta particolare attenzione alla definizione dei problemi esecutivi con l’analisi e la risoluzione dei problemi tecnico specifici presentatisi nel corso delle esercitazioni. In relazione alle particolarità esecutive scaturite, l’attività si è potuta sviluppare attraverso esercitazioni legate alle tecniche grafico-informatiche. Si è altresì dato corso ad esercitazioni che si sono valse delle attrezzature fotografiche digitali. Si è proceduto, nei casi in cui se ne sia rivelata la necessità, all’esecuzione di attività incentrate sull’utilizzo di tecniche grafiche e di disegno tradizionali. Materiali didattici Le risorse utilizzate all’interno della scuola sono: strumenti informatici in dotazione nel laboratorio ( computer, internet, scanners e relativo software gestionali per la trattazione d’immagine Photoshop ; software per la grafica vettoriale Illustrator. L’uscita finale, su supporto cartaceo è stata ottenuta con l’utilizzo delle stampanti in dotazione al laboratorio informatico di sezione, a colori e in bianco e nero. Gli studenti si sono talvolta avvalsi dei computers portatili personali e tavoletta grafica. Si sono utilizzate attrezzature fotografiche digitali in dotazione al laboratorio, e di quelle personali. Strumenti di verifica Le esercitazioni pratiche e gli elaborati risultanti hanno avuto valenza di verifica. Lo svolgimento delle suddette esercitazioni è stato elemento fondamentale del lavoro da svolgersi in ambito scolastico. Il controllo effettuato sullo sviluppo del lavoro da svolgersi in ambito scolastico. Il controllo effettuato sullo sviluppo del lavoro è da intendersi come monitoraggio effettuato in itinere sulle operatività degli studenti. Criteri di valutazione Gli elementi di valutazione hanno fatto riferimento a: impegno e partecipazione, grado di approfondimento delle conoscenze tecnico operative e di elementi di cultura specifica, livello di autonomia operativa raggiunta, qualità del lavoro svolto e degli elaborati di riferimento.

Ancona 7 maggio 2015

Prof. Manzo Vienna

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Relazione finale Classe 5^B Insegnante MORELLINA VINCENZO Materia SCIENZE MOTORIE

1. DESCRIZIONE DEL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe ha evidenziato mediamente delle buone capacità psico-fisiche. hanno dimostrato un interesse che per la quasi

totalità di loro risulta essere sufficiente. i risultati sono mediamente buoni.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI DIDATTICI EDUCATIVI

Maturazione delle proprie capacità in relazione alle capacità coordinative generali e specifiche e a quelle condizionali.

Scoperta delle proprie abitudini sportive in relazione alla loro trasferibilità nella vita sociale.

Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico. Conoscenza e pratica delle attività sportive come

costume di vita . Acquisizione delle informazioni fondamentali sulla tutela della salute e della prevenzione dagli infortuni.

3. CONTENUTI DISCIPLINARI

Esercizi di coordinazione dinamica generale.

Esercizi per il potenziamento muscolare.

Esercizi di stimolazione dei processi energetici aerobici anaerobici -aerobici-anaerobici alternati

Esercizi propedeutici e specifici sugli sport individuali (Atletica) e squadra (Basket pallavolo )

Informazioni sulle tecniche di allenamento delle attività svolte.

Nozioni di igiene generale di medicina dello sport.

La contrazione muscolare , Processi energetici: l’ATP , la sua risintizzazione, processo aerobico.

Educazione alla salute.

4. CONTENUTI DISCIPLINARI INSERITI NELLA PROGRAMMAZIONE PLURIDISCIPLINARE

5. METODI DIDATTICI UTILIZZATI (lezione frontale, lavori di gruppo, lavori individuali, etc..)

Oltre al metodo globale d’insegnamento verranno utilizzati anche quelli analitico sintetici per ricercare una maggiore

precisione sulle risoluzioni tecniche e quindi la loro economicità (automatismi) le lezioni sono state effettuate sia con

lavori di gruppo che con lavori individuali

6. PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Saranno eseguiti come minimo due prove pratiche per il primo quadrimestre e tre per il secondo integrate con verifiche

orali il più frequentemente possibile.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE

Si integrerà la valutazione quantitativa-oggettiva secondo i seguenti parametri

acquisizione delle abilità in riferimento agli obbiettivi minimi ed ai livelli di partenza dei singoli

acquisizione dei contenuti quella qualitativa soggettiva (impegno,interesse)

8. RISORSE STRUMENTALI

Attrezzature presenti nella palestra dell’Istituto d’Arte, lavagne luminose

9. OBBIETTIVI E FINALITA’ RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE.

La classe formata per la maggior parte da alunni che hanno mostrato non un grande interesse per la materia ed una

non assiduità nell’espletamento delle esercitazioni pratiche tuttavia nell’arco dell’anno scolastico la situazione è andata in

parte migliorando. Con notevoli sforzi si è comunque svolto nella sua quasi totalità il programma. Eterogenee sono state le

valutazioni del profitto.

Firma dell’insegnante

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Allegato2

PROGRAMMI SVOLTI

Religione

Italiano

Storia

Matematica

Fisica

Inglese

Storia dell’arte

Filosofia

Progettazione Architettura e Arredamento

Progettazione Audiovisivo Multimedia

Laboratorio Architettura e Arredamento

Laboratorio: fotografia e sintesi digitale

Laboratorio: cinematografia e RTV

Scienze motorie

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ANNO SCOLASTICO 2014-2015 CLASSE V B

Nel corso dell’anno si sono sviluppate le seguenti tematiche con particolare

attenzione ad un approccio interdisciplinare, in dialogo con le culture e le religioni.

- Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienza

religiosa - Valori, Libertà, Coscienza

- Senso della vita - io e l'altro

- questioni sociali e politiche - confronto con “i maestri del sospetto”: Marx, Nietzsche, Freud, Darwin

- la modernità e la religione - la postmodernità e la religione - il contributo del cristianesimo alla pensiero contemporaneo

- questioni di etica sociale, mondialità, globalizzazione - questioni di etica del lavoro

Si è inoltre tenuto presente: - Il linguaggio specifico del fenomeno religioso che nelle lezioni è stato

progressivamente arricchito e significato. - l’antropologia ed il confronto tra le diverse idee di uomo favorendo uno

scambio pluralistico di visioni del mondo - l’orizzonte di significato dell’esistenza.

Ancona, 07/05/2015 Prof. Gaetano Tortorella

PROGRAMMA SVOLTO RELIGIONE

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PROGRAMMA SVOLTO

a.s 2014 -2015

DOCENTE: Cherubini Silvia

MATERIA: Letteratura Italiana

CLASSE: 5 B

MODULI e ARGOMENTI

Modulo n°1: G. Leopardi

Unità didattica n°1

Il contesto europeo del primo Ottocento.

La figura dell’intellettuale romantico.

Le tematiche romantiche.

Unità didattica n°2

G. Leopardi

La biografia.

Il pensiero: la teoria del piacere e il pessimismo storico. La natura malvagia. Il pessimismo

cosmico. La poetica del “vago e indefinito”. Il pessimismo eroico.

Dalle Lettere, “Sono così stordito dal niente che mi circonda...”

Dallo Zibaldone, “La teoria del piacere”; Il vago, l’indefinito e la rimembranza”; “Teoria

della visione”; “La doppia visione”; “La rimembranza”.

Le opere.

Dai Canti, Ultimo canto di Saffo; L’Infinito; La sera del dì di festa; Il sabato del villaggio;

La quiete dopo la tempesta; Canto notturno di un pastore errante dell’Asia; A se

stesso; La Ginestra.

Dalle Operette Morali, Dialogo di Plotino e Porfirio.

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Modulo n°2: L’età del Naturalismo

Unità didattica n°1

Il Naturalismo francese

E. e J. De Goncourt, da Germine Lacerteux, Prefazione, “Un manifesto del Naturalismo”

E. Zola, da L’Assomoir, cap. II, “L’alcol inonda Parigi”.

G. Flaubert, da Madame Bovary “I sogni romantici di Emma”

Unità didattica n°2

G. Verga

La biografia.

L’ideologia verghiana. Le tecniche narrative.

Da L'amante di Gramigna, Prefazione (impersonalità e regressione - eclissi dell’autore)

Da Vita dei campi, Fantasticheria; Rosso Malpelo.

Dal romanzo I Malavoglia: “Prefazione”; cap. I “Il mondo arcaico e l’irruzione della

storia”; cap. IV “I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse

economico”; cap. XXV “La conclusione”.

Modulo n°3: L’età del Decadentismo

Unità didattica n°1

Lo scenario storico. La cultura e le idee: la visione del mondo; le tecniche espressive; i temi; il

confronto con il Romanticismo e il Naturalismo.

C. Baudelaire, da I fiori del male, Corrispondenze; L’albatro; Spleen.

P. Verlaine, Languore.

A. Rimbaud, Il battello ebbro.

Il romanzo decadente.

J.K Huysmans, da Controcorrente, “La realtà sostitutiva”.

O. Wilde, da Il ritratto di Dorian Gray, Prefazione, “I principi dell’estetismo”; - cap. II,

“Un maestro di edonismo”.

Unità didattica n°2

G. D’Annunzio

La biografia.

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L’estetismo e la sua crisi. Il superuomo. Il vitalismo panico.

Da Il piacere, libro III, cap. II, “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”

- libro III, cap. III, “Una fantasia in bianco maggiore”.

Da Le vergini delle rocce, libro I, r. 80-98, “Il programma politico del superuomo”.

Dalle Laudi - Alcyone, La sera fiesolana; La pioggia nel pineto; Le stirpi canore.

Dal Notturno, “La prosa notturna”.

Unità didattica n°3

G. Pascoli

La biografia.

La visione del mondo. I miti. Le soluzioni formali.

Da Il fanciullino, “Una poetica decadente”.

Da Myricae, Arano; Lavandare; Temporale; X Agosto; L’assiuolo.

Dai Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno.

Dai Poemetti, Digitale purpurea.

Modulo n°4: Il Primo Novecento.

Unità didattica n°1

Le ideologie: teoria della relatività, irrazionalismo, vitalismo, idealismo, teoria dell’inconscio.

Le avanguardie storiche: il Futurismo.

F. T. Marinetti, Manifesto del Futurismo - Manifesto tecnico della letteratura futurista.

Unità didattica n°2

I. Svevo

La biografia.

La figura dell’inetto. Le influenze filosofiche europee: Schopenhauer, Nietzsche, Darwin. Il

rapporto con il marxismo e la psicoanalisi.

Da Una vita, cap. VIII, “Le ali del gabbiano”. Trama del romanzo

Da Senilità, cap. I, “Il ritratto dell’inetto” - cap. XII, “Il male avveniva, non veniva

commesso” - cap. XIV, “La trasfigurazione di Angiolina”. Trama del romanzo.

L’opera:

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La coscienza di Zeno: il nuovo impianto narrativo; le vicende; la funzione critica di Zeno;

l’inettitudine e l’apertura al mondo.

Cap. IV, “Il fumo”; “La morte del padre” - cap. VI, “La salute malata di Augusta” - cap.

VIII, “La Psico-analisi”; “La profezia di un’apocalisse cosmica”.

Unità didattica n°3

L. Pirandello

La biografia.

La visione del mondo. La vita e la forma. Personaggio e maschera nuda.

Da L’umorismo, “Un’arte che scompone il reale”.

Dalle Novelle per un anno, “La trappola”; “Il treno ha fischiato”.

I romanzi della crisi: Il fu Mattia Pascal - Uno, nessuno e centomila.

Il fu Mattia pascal: l’impianto narrativo; il concetto di “forestiero della vita”; la trappola della famiglia; l’impossibilità di fuggire alla forma. Trama dell’opera

Da Il fu Mattia Pascal, “Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia”.

Uno, nessuno e centomila: la pazzia come scardinamento delle forme; analogie e differenze tra Pascal e Moscarda; il rifiuto definitivo dell’identità personale. Trama dell’opera.

Dalla pagina conclusiva del romanzo, “Nessun nome”.

Il teatro pirandelliano: lo svuotamento del dramma borghese, la rivoluzione teatrale di Pirandello, il “teatro nel teatro”.

Sei personaggi in cerca d’autore: trama e struttura. “La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio”.

Modulo n°5: La poesia del Novecento

Unità didattica n°1

G. Ungaretti

La biografia.

L’orrore della guerra; il senso della vita; la ricerca della purezza originaria; gli aspetti formali.

Da L’Allegria, In memoria, Il porto sepolto, Veglia, Sono una creatura, I fiumi, Girovago.

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Unità didattica n°2

E. Montale

La biografia.

L’aridità e la dimensione metafisica del paesaggio; l’indifferenza; il “varco”; la poetica degli

oggetti.

Da Ossi di seppia, I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho

incontrato, Forse un mattino andando in un’aria di vetro.

Nel corso dell’anno si sono letti i seguenti canti tratti dal Paradiso di Dante Alighieri:

I -III -VI -XI - XVII –XXXIII.

Testo in adozione:

Titolo: L’attualità della letteratura, vol. 3.1 - 3.1

Autori: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria

Casa editrice: Paravia

Firma docente Prof.ssa Silvia Cherubini

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PROGRAMMA SVOLTO

a.s 2014 -2015

DOCENTE: Cherubini Silvia

MATERIA: Storia

CLASSE: 5°B

MODULI e ARGOMENTI

Modulo n°1: La fine dell’Ottocento. La crisi del sistema liberale

Unità didattica n°1 (cap. 1)

La società di massa e i partiti di massa.

Le ideologie politiche.

Nazionalismo e Imperialismo.

Unità didattica n°2 (cap. 2)

L’età giolittiana.

Il riformismo liberale di Giolitti.

La politica interna (riforme sociali, politiche ed economiche)

La politica estera: la guerra di Libia.

Modulo n°2: La Prima Guerra mondiale

Unità didattica n°1 (cap. 3)

La Grande guerra.

Le cause; i fronti di guerra; le vicende belliche; la fine del conflitto.

Unità didattica n°2 (cap. 4 fino a pag. 138)

I trattati di pace.

La conferenza di Parigi e la nuova carta politica europea.

Unità didattica n°3 (cap. 7 fino a pag. 225)

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La Rivoluzione russa del 1917

Le forze politiche della Russia; la rivoluzione di febbraio e di ottobre; il pensiero di Lenin; la

Pace di Brest-Litovsk; il comunismo di guerra e la NEP; la guerra civile; la nascita dell’URSS.

Modulo n°3: Gli stati totalitari

Unità didattica n°1 (cap. 9)

Il fascismo

La difficile situazione italiana nel Primo dopoguerra: crisi economica e crisi del sistema

liberale; il “biennio rosso”.

Il fascismo al potere: la marcia su Roma; la fase costituzionale; il delitto Matteotti.

Il regime fascista: le “leggi fascistissime”; le organizzazioni di massa; i Patti Lateranensi;

la politica economica (fase liberista e autarchica); l’impresa d’Etiopia; le leggi razziali.

Unità didattica n°2 (cap. 8 + pag. 326-331)

Il nazismo

La Repubblica di Weimar: la difficile situazione politico-economica della Germania.

L’ascesa di Hitler: il fallito colpo di stato del 1923; la crisi di Weimar; l’ascesa elettorale di Hitler; la conquista del potere e la costruzione della dittatura.

L’ideologia nazista: il razzismo, l’antibolscevismo, l’antisemitismo; lo “spazio vitale”. La “notte dei lunghi coltelli” e la “notte dei cristalli”; le Leggi di Norimberga.

Il regime nazista: il controllo sulla società, l’educazione e la politica culturale, l’antisemitismo.

La politica economica.

La politica estera: l’invasione della Renania; l’annessione dell’Austria; la conquista dei Sudeti e la Conferenza di Monaco; la conquista della Cecoslovacchia. Il Patto anti Comintern; l’Asse Roma – Berlino; il Patto d’Acciaio.

Unità didattica n°3 (cap. 7 pag. 225-229)

Lo stalinismo

L’ascesa di Stalin al potere: il potere personale; la teoria del socialismo in un solo

paese; la collettivizzazione forzata; l’industrializzazione e la pianificazione; i gulag.

Modulo n°4: La Seconda guerra mondiale

Unità didattica n°1 (cap. 5 pag. 152-160)

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La crisi del 1929

Le cause del crollo della Borsa di Wall Street; Roosevelt e il New Deal.

Unità didattica n° 2 (cap. 10 pag. 319-324)

La guerra civile di Spagna

Crisi e riforma agraria

Dalla monarchia alla repubblica

La Falange, il Fronte popolare e la guerra civile

Il franchismo

Unità didattica n°3 (cap. 11-12)

La seconda guerra mondiale

Gli eventi.

La guerra lampo; il crollo della Francia; l’operazione “Leone marino”.

L’Italia in guerra: la “guerra parallela” nei Balcani e in Grecia; la campagna d’Africa.

Gli eventi del 1941: “L’operazione Barbarossa” e l’entrata in guerra degli USA.

La riscossa: la sconfitta italo-tedesca a El Alamein; la svolta di Stalingrado; gli alleati in

Sicilia e l’armistizio dell’8 settembre 1943; lo sbarco in Normandia.

La caduta del fascismo.

La resa incondizionata della Germania.

La resa del Giappone: Hiroshima e Nagasaki.

Le conferenze interalleate e il processo di Norimberga.

Unità didattica n°4

La resistenza In Italia.

Il CLN e le sue componenti; l’Italia divisa; la “svolta di Salerno”; la resistenza e le brigate partigiane; la liberazione.

Modulo n°5: Il Lungo dopoguerra

Unità didattica n°1 (cap. 13)

Il secondo dopoguerra.

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Il mondo alla fine del conflitto. I Trattati di pace. La nascita dell’ONU. Le origini della

guerra fredda. L’anticomunismo americano di Mc Carthy. La nuova economia

mondiale. Il Piano Marshall. Le due Germanie.

Unità didattica n°2 (cap. 16 pag. 506-508)

L’Italia nel secondo dopoguerra.

La ricostruzione.

La questione di Trieste.

La nascita della Repubblica italiana.

Testo in adozione:

Titolo: Il segno della storia. Il Novecento e il mondo contemporaneo - Vol. 3

Autori: G. De Luca, M. Meriggi

Casa editrice: Paravia

Firma docente Prof.ssa Silvia Cherubini

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Programma svolto di Matematica DOCENTE: prof.ssa Maria Antonietta Camilletti

Testo di riferimento: “Matematica.bianco 4s” - Bergamini, Trifone, Barozzi - Zanichelli editore

Ripasso: disequazioni frazionarie di 1° e 2° grado e di grado superiore riconducibili al 2° grado: calcolo delle soluzioni con il metodo grafico.

Elementi di Analisi Matematica Introduzione: Definizione di funzione. Classificazione delle funzioni: algebriche intere, razionali, irrazionali e trascendenti. Definizione e determinazione del dominio di funzioni algebriche razionali ed irrazionali. Ricerca di eventuali punti di intersezione con gli assi cartesiani. Individuazione dell’insieme di positività e rappresentazione sul piano cartesiano. Funzioni pari e dispari. Studio di funzioni algebriche razionali Limiti Concetto di limite di una funzione: limite finito ed infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito. Limite destro e sinistro. Asintoto verticale di una funzione. Teoremi sulle operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti destro e sinistro di una funzione algebrica razionale per x che tende ai valori finiti esclusi dal dominio, utilizzando i teoremi sui limiti e la scomposizione in fattori dei polinomi. Limite finito e infinito di una funzione per x che tende all’infinito. Calcolo dei limiti per x che tende all’infinito di una funzione algebrica razionale. Asintoto orizzontale ed obliquo. Verifica di semplici limiti. Cenni alla continuità delle funzioni: definizione di una funzione continua in un punto e in un intervallo. Discontinuità di prima, seconda e terza specie. Elementi di calcolo differenziale: definizione di derivata prima in un puntox0. Significato geometrico della derivata in un punto.Calcolo della derivata per semplici funzioni algebriche intere e razionali fratte. Punti di massimo e minimo relativi. Calcolo dell’andamento crescente/decrescente di una funzione e dei punti di masimo e di minimo Relativo attraverso lo studio del segno della derivata prima. Rappresentazione grafica approssimata degli elementi studiati per semplici funzioni razionali. Analisi del grafico di una funzione. Ancona 14/05/3015 L’insegnate Gli alunni Pro.ssa Maria Antonietta Camilletti

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Programma svolto di Fisica DOCENTE: prof.ssa Maria Antonietta Camilletti

Testo di riferimento: “Le traiettorie della fisica.azzurro elettromagnetismo” – U.Amaldi - Zanichelli editore

Elettrostatica: La carica elettrica. Elettrizzazione per strofinio e per contatto. Conduttori e isolanti.

Conservazione della carica elettrica. La legge di Coulomb, confronto tra forze elettriche e forze

gravitazionali. Elettrizzazione per induzione e polarizzazione. Iil modello planetario dell’atomo.

Concetto di campo elettrico. Rappresentazione per mezzo delle linee di campo. Campo elettrico

prodotto da una o da due cariche puntiformi. Energia potenziale elettrica e differenza di potenziale. Il

condensatore piano.

Corrente elettrica: Intensità di corrente elettrica. Corrente elettrica continua. Generatori di tensione.

Il circuito elettrico: circuiti aperti e chiusi. Collegamenti in serie e in parallelo. Resistenza elettrica. Le

due leggi di Ohm. Resistenza equivalente di circuiti in serie e in parallelo. Forza elettromotrice. Effetto

Joule.

Conducibilità delle soluzioni elettrolitiche, dissociazione elettrolitica, elettrolisi, conducibilità nei gas.

Magnetismo

Magneti e loro interazioni. Il campo magnetico. Similitudini e differenze con il campo elettrico. Forze

che si esercitano tra magneti e correnti e tra correnti e correnti: esperienze di Oersted, Faraday e

Ampere. Intensità del campo magnetico. Forza su una corrente e su una carica in moto: regola della

mano destra. Cenni al principio di funzionamento di un motore elettrico e di un elettromagnete.

Induzione elettromagnetica Corrente indotta. Fusso di un campo magnetico attraverso un circuito. Legge di Faraday-Neumann.

Verso della corrente indotta: legge di Lenz. Cenni al principio di funzionamento di un alternatore e di

un trasformatore.

Ancona 14/05/3015 L’insegnate Gli alunni Pro.ssa Maria Antonietta Camilletti

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PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2014/15

CLASSE 5° B

LINGUA E LETTERATURA INGLESE

da GOLD FIRST, di Bell-Thomas, ed. Pearson

Units 7 – 8 – 9 – 10 limitatamente ad attività di Reading, Speaking e Listening,che verranno

scelte in itinere a seconda delle esigenze didattiche, con approfondimenti delle strutture

grammaticali e delle funzioni linguistiche che non sono state trattate nel corso del precedente

anno scolastico, ma che sono propedeutiche allo svolgimento del programma.

da PERFORMER CULTURE & LITERATURE 2

di Spiazzi-Tavella-Layton, ed. Zanichelli

Specification 10 – Coming of Age:

The life of young Victoria (p. 282,283)

History , Culture and Society in the Victorian Age:

The first half of Queen Victoria’s reign ( p. 284,285)

The building of the railways (p.286,287)

Glass and iron architecture: “ The Crystal Palace” (photocopy)

Life in the Victorian town (p. 290,291)

Christmas: old and new (p.294)

Victorian Christmas ( p. 294,295)

The Victorian compromise p. 299)

Victorian education (p.307)

Literature:

The Victorian novel ( p.300)

Charles Dickens ( p.301,302)

Charles Dickens and the theme of education (p.308)

“ Coketown” (p. 291,292,293)

“ Scrooge’s Christmas”( p. 296,297,298)

“ Oliver wants some more” ( p. 303,304)

“ The definition of a horse” (p.309,310,311)

The exploitation of children: Dickens and Verga (p.306)

Specification 11 – A Two-faced Reality

History: The British Empire (p. 324,325)

Crime and violence (p.342)

Literature:

Robert Louis Stevenson:

Victorian hypocrisy and the double in literature (p.338)

“ The story of the door” (p.339,340,341)

New aesthetic theories (p.347)

Aestheticism ( p. 349)

The Dandy ( p.350)

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Oscar Wilde: the brilliant artist and the dandy (p. 351,352)

“ Basil’s studio” (p.353,354)

“ I would give my soul”( p. 354,355,356)

The Decadent artist: Wilde and D’Annunzio (p.358)

Specification 12 – Looking for a New Life

History: The Gilded Age (p. 362,363)

Destination USA (p.364,365)

Scientific and technological inventions (p.367)

Literature:

Walt Whitman (p.385,386)

“ I Hear America Singing” (p.387)

“ Song of the Open Road” (p. 388,389)

da PERFORMER CULTURE & LITERATURE 3

di Spiazzi-Tavella-Layton, ed. Zanichelli

Specification 13 – The Drums of War

History: The Edwardian Age (p.404,405)

Securing the vote for women; (p.406,407)

World War the 1st (p.408,409)

The Arts: World War the 1st in English painting (p.413)

Literature:

Modern poetry: tradition and experimentation (p.415)

The War Poets (p.416,417)

“ The Soldier” (p.418)

“ Dulce et Decorum Est” (p.419,420)

War in Rosenberg and Ungaretti (p.421)

Man at war (p.422)

T.S. Eliot and the alienation of the modern man (p.431,432)

“ The Burial of the Dead( I)( II)” (p.433, 434)

“ The Fire Sermon” ( p.435,436)

The objective correlative: Eliot and Montale” (p.437)

Specification 14 – The Great Watershed

The Arts: Modernism ( p.446,447)

Literature: The modern novel (p. 448, 449)

James Joyce: a modernist writer (p.463,464)

“ Eveline” (p.465,466,467)

“ Gabriel’s epiphany” (p.469,470)

“ Joyce’s Dublin” (p.471)

“ Joyce and Svevo: the innovators of the modern novel(p.472)

The Bloomsbury Group (p.473)

Virginia Woolf and “moments of beings” (p.474,475)

“ Clarissa and Septimus” (p. 476,477, 478)

Specification 16 – A New World Order Britain Between The Wars ( p.514,515)

53

World War II And After ( p.520,521)

Literature:

The Dystopian Novel ( p.531)

George Orwell And Political Dystopia ( p.532,533,534,535)

Specification 17 – Roads to Freedom

Mid-century America (p.552,553)

Literature:

Jack Kerouac and the Beat Generation (p.562,563)

“ Into the West” (p.564,565)

L’insegnante: Gli studenti:

Colasanti Valentina

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Ancona 15/05/15

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LICEO ARTISTICO “E. MANNUCCI”

PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE

Docente: Tilde Spinelli CLASSE 5B a.s. 2014-2015

Il Realismo italiano: Macchiaioli. Giovanni Fattori (Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta- Il riposo- La

rotonda dei bagni Palmieri).

L’Impressionismo. Manet (Colazione sull’erba- Olympia- Il Bar delle Folies-Bergères), Monet (Impressione, sole

nascente- Stagno con ninfee: il ponte giapponese- Covoni- La Cattedrale di Rouen- Ninfee), Renoir (Ballo al

Moulin de la Galette- Il palco- Gli ombrelli- Ragazze al piano- Bagnanti), Degas (La famiglia Bellelli- Cavalli da

corsa davanti alle tribune- Ballerina sulla scena- Piccola danzatrice- L’assenzio).

Architettura e urbanistica alla metà dell’Ottocento: caratteri principali.

Il Postimpressionismo. Il Pointillisme. Seurat (Bagno ad Asnières- Modelle- La parata del circo- Una domenica

pomeriggio all’isola della Grande Jatte), Cézanne (Mele e arance- Ragazzo con il panciotto rosso- Montagna

Sainte-Victoire- Le grandi bagnanti- Due giocatori di carte), Gauguin (La visione dopo il sermone- Il Cristo

giallo- Due donne tahitiane sulla spiaggia- Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?), Van Gogh (I

mangiatori di patate- Iris- La camera ad Arles- La casa gialla- Vaso di girasoli- autoritratti- La notte stellata- La

chiesa ad Auvers), Toulouse- Lautrec (i dipinti a olio e i manifesti).

Il Simbolismo. Moreau (Orfeo), Redon (Orfeo).

Il Divisionismo simbolista in Italia. Segantini (Le due madri- Trittico delle Alpi: la morte), Giuseppe Pellizza da

Volpedo (Il quarto stato).

L’Art Nouveau nelle arti maggiori e nelle arti applicate. Antoni Gaudí (Casa Battló- Casa Milá- Parc Güell-

Sagrada Familia).

La Secessione viennese. Klimt (Il bacio- Giuditta I- GiudittaII-).

Munch (La bambina malata- Sera sulla via Karl Johann- Madonna- Pubertà- Il grido).

L’Arte delle Avanguardie.

L’Espressionismo. I Fauves. Matisse (Lusso, calma e voluttà- Donna con cappello- La danza- La musica- La

tavola imbandita- Armonia in rosso). Die Brucke: Kirchner (Marcella- Cinque donne nella strada).

L’Espressionismo austriaco: Schiele (Autoritratto- L’abbraccio- La famiglia).

Il Cubismo. Picasso (Madre e figlio, Pasto frugale- La famiglia di saltimbanchi- Les demoiselles d’Avignon-

opere del cubismo analitico e sintetico- Guernica).

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Il Futurismo. Boccioni (La città che sale- Stati d’animo II: gli addii- Materia- Forme uniche nella continuità dello

spazio).

L’Astrattismo. Kandinskij (opere).

Il Bauhaus.

Gli alunni Il docente

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Liceo Artistico Statale

“Mannucci” Ancona

Programma di Filosofia Classe V B

A.S. 2014 - 2015

Docente: Marco Gnocchini

Libro di testo: G. Reale, D. Antiseri, O. Tolone, I Grandi filosofi, vol. I e vol. II

I. KANT La Critica della Ragion Pura: il criticismo, la “rivoluzione copernicana”, la filosofia trascendentale,

Fenomeno e Noumeno. La classificazione dei giudizi; facoltà della conoscenza e partizione della

Critica; le forme a priori della sensibilità (Estetica trascendentale) e quelle dell’intelletto (Analitica

Trascendentale)1; la critica della metafisica (Dialettica trascendentale)2

La Critica della Ragion Pratica: caratteri della morale kantiana (assolutezza-universalità, categoricità,

autonomia, formalismo) l’imperativo categorico; i postulati della ragion pratica; il primato della

ragion pratica.

La Critica del Giudizio: giudizio determinante e giudizio riflettente; il giudizio sul bello e suoi caratteri; l’universalità del giudizio estetico e la sua giustificazione; la rivoluzione copernicana estetica; il sublime

L’IDEALISMO (solo caratteri generali) J.G. FICHTE: solo i tre principi della Dottrina della Scienza e l’Idealismo etico (la dottrina morale e il

primato della ragion pratica)3

G.W.F. HEGEL Critica a Fichte; i capisaldi del sistema (finito/infinito; razionale e reale; la funzione della filosofia;

dibattito sul giustificazionismo; la dialettica).

La “Fenomenologia dello spirito”: , l’Autocoscienza (figura del duello a morte cavalleresco, del Servo-

Padrone, della Coscienza Infelice).

La partizione dell’ “Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”; la Filosofia dello Spirito

Oggettivo (Diritto Astratto; Moralità; Eticità); la Filosofia dello Spirito Assoluto (Arte, Religione,

Filosofia).

A. SCHOPENHAUER Il Fenomeno, il Velo di Maya e le forme a priori;il Noumeno: la Volontà di Vivere i suoi caratteri; il pessimismo cosmico; le vie di liberazione dal dolore (Arte, Morale della compassione, Ascesi)

1 Non sono stati affrontati i seguenti argomenti: Deduzione Trascendentale dei Principi; Schematismo trascendentale.

2 Antinomie: solo una o due a titolo esemplificativo

Prove esistenza di Dio: solo una o due a titolo esemplificativo 3 Non è stato affrontata la Missione Sociale del dotto

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L. FEUERBACH L’alienazione religiosa; critica ad Hegel

Testo: L’essenza del Cristianesimo (L’alienazione religiosa)

K. MARX Il rovesciamento della filosofia hegeliana; struttura e sovrastruttura; il lavoro e l’alienazione; il materialismo storico; il Capitale, l’analisi del valore della merce, la teoria del plusvalore; le contraddizioni economiche e sociali insite al capitalismo;

F. NIETZSCHE La nascita della tragedia, lo spirito apollineo e quello dionsiaco; genealogia della morale; la morte Dio e l’oltreuomo; il nichilismo; la trasvalutazione dei valori, la volontà di potenza, l’eterno ritorno e il nichilismo. La gaia scienza (L’annuncio della morte di Dio). Così parlò Zarathustra (L’eterno ritorno: la visione e l’enigma)

S. FREUD La nascita della psicoanalisi (dall’ipnosi al metodo delle libere associazioni); caratteri dell’inconscio; Es, Io e SuperIo; l’interpretazione dei sogni e degli atti mancati; la sessualità infantile e il complesso di Edipo. Il disagio della civiltà. • IL POSITIVISMO (solo caratteri generali e contesto storico)

• H. BERGSON (solo la concezione del tempo come durata).

Gli alunni Il docente

Prof. Marco Gnocchini

Ancona 15 Maggio 2015

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Discipline Progettuali Architettura e Ambiente

Progettazione e Laboratorio di Architettura e Ambiente

Il programma svolto durante l’anno di corso 2014/2015 è stato il seguente:

1) Progetto per una bancarella facilmente smontabile e rimontabile quale elemento ripetitivo e

accoppiabile;

2) Progetto di cornici con misure regolabili ed adattabili. La parte decorativa dovrà avere la

possibilità di essere rimossa e sostituita con altri decori a seconda delle necessità;

3) Lottizzazione su area residenziale con il rispetto dei limiti urbanistici;

4) Progetto di una residenza con rispetto dei limiti urbanistici;

5) Progetto di alcuni oggetti in metacrilato per l’Home Office;

6) 1^ simulazione seconda prova d’esame: Ostello della Gioventù;

7) 2^ simulazione seconda prova d’esame: Casa della Memoria;

8) 3^ simulazione seconda prova d’esame: Struttura d’accoglienza in area archeologica.

Ancona, 13 maggio 2015

Prof. Giorgio Pagnoni Gli alunni

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Liceol Artistico “ E. Mannucci “ AN

anno scolastico 2014/2015 insegnante :Bruno MANGIATERRA

disciplina : Progettazione CL. 5°B Audiovisivo Multimediale

Programma

Finalità educative La programmazione di progettazione e le connesse esercitazioni di laboratorio hanno avuto carattere di struttura metodologica fondamentale nelle ipotesi progettuali e compositive. Ha inteso rafforzare gli elementi del metodo analitico attraverso lo studio di forme pertinenti alla sezione :

- sviluppare le capacità di osservazione e di interpretazione. - sviluppare le capacità organizzative e d’analisi, nel lavoro d’indagine e di studio della

soluzione progettuale più idonea. - sviluppare le capacità di condivisione e di collaborazione del lavoro di gruppo.

Obiettivi didattici L’insegnamento della progettazione è stato inteso come educazione metodologica e non come spinta alla gratuità inventiva di manufatti e programmato per sviluppare progetti con finalità sociali e sicuramente realizzabili :

- comprendere ed applicare il metodo progettuale. - alfabetizzazione dei sistemi linguistici specifici della sezione - potenziamento delle capacità espressive individuali - conoscenza tecnica operativa dei linguaggi grafici uso dei sistemi audiovisivi e informatici. - conoscenza del processo di comunicazione del mondo video. - conoscenza del target e della committenza - realizzazione grafica di inquadrature, piani e campi di ripresa, lo story-board - realizzazione di semplici spot, sigle, video ecc.. - modalità di ricerca attraverso testi,riviste, internet, filmati. - analisi comparate dei progetti

Metodologia didattica utilizzata Studio e analisi del tema : ideazioni di varie ipotesi scelta dell’idea ed elaborazione finale attraverso la redazione di uno stoty- board esplicativo di indicazioni sul soggetto e della sceneggiatura con particolari sulle riprese sulle scenografie, sugli effetti speciali. Contenuti disciplinari Le tematiche che si sono affrontate sono state :

Progetto “Carcere & Scuola”, studio grafico in digitale di parole e immagini degli alunni e detenuti per decorazione.

Studio di uno spot attraverso lo story- board sulle seguenti tematiche:le paure, il bello e il brutto,la musica come terapia,le fobie, lungometraggio sull’adolescenza, il vento, l’animazione..

CORTO DORICO , incontro con Pino Donaggio e Daniele Ciprì, proiezioni tecniche video e sonore

Studio di un logo per la manifestazione AnKonarte utilizzabile anche nei gaget, maglette. Francobolli.

Prova d’esame 1° - Spot per festival del “Cinema a Pennello” e sua comunicazione grafica.

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Prova d’esame 2° - “Fai respirare la Città”, campagna pubblicitaria contro l’inquinamento da polveri sottili.

Prove di verifiche e criteri di valutazione La progettazione a seguito un’ iter graduale nei tre anni, da esperienze più semplici a più complesse articolate nelle seguenti fasi : ricerca del tema e sue motivazioni, indagini socio-economici, studi di progettazione mediante visualizzazione grafica o tridimensionale, progetto definitivo corredato da elementi grafici per la sua esecuzione, relazione finale . Le esercitazioni di laboratorio hanno fatto parte integrante dell’attività didattica della progettazione. Numerosi elaborati grafico-pittorici, impaginazioni , relazioni socio economiche e motivazionali. Due prove d’esame, nella fase precedente alla maturità. Valutazioni sulle capacità d' osservazione e organizzazione del linguaggio visuale, sulle conoscenze ed uso delle tecniche progettuali, sulla produzione ed elaborazione dei messaggi espressivi, sulle capacità di autonomia individuali. Griglia valutativa approvata ed inserita nel P.O.F. d’Istituto, con almeno due valutazioni per quadrimestre. Ancona , 8 maggio 2015 Gli Studenti Prof . Bruno Mangiaterra

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Programma effettivamente svolto

a.s.2014/2015 classe V B

Laboratorio Architettura Ambiente

Professore Valeri Valerio

Bancarella

Cornici

Oggetto da ufficio

Alunni:-------------------------------

---------------------------------------

---------------------------------------------- Firma----------------------------------

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A.S. 2014/2015 - MATERIA Laboratorio Audiovisivo Multimedia RTV –

Prof.Giuseppe Ceramicola

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Classe 5B

Approfondimento di metodi di rappresentazione. Linguaggi operativi atti a esplicitare, sul

piano realizzativo la propria idea della produzione.

Perfezionamento e verifica delle capacità Fotografiche di ripresa e montaggio

Preparazione specifica volta a formare e maturare la personalità dell'allievo attraverso temi di impegno.

Conoscenza e consapevolezza del linguaggio audio-visivo. multimedia

Studi di programmazione e realizzazione. Piano di ripresa e piano di lavoro.

Brevi filmati con temi rivolti alle diverse forme audiovisive connesse nell'ambito artistico, Sperimentazioni e ricerca, animazioni, video-arte, corti ,ecc.

Utilizzazioni di tecniche per la realizzazione grafica degli elaborati nel piano di lavoro.

Sono stati impostati: colloqui, discussioni sulle varie tematiche della produzione e postproduzione, temi articolati, organizzazione dei contenuti mediante visualizzazione fotografiche e video.

L'Allievo è stato seguito attraverso una verifica costante durante il lavoro fotografico di videoripresa e

montaggio e in tutte le fasi di ricerca, alla conclusione degli elaborati è stata fatta una revisione finale con

valutazione di tutto il procedimento operativo realizzativo

Ancona, 9.05.2015

Firma degli alunni Prof .Giuseppe Ceramicola

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Liceo Artistico “ E. Mannucci ” di Ancona

Classe 5B – Sezione Audio Visivo Multimediale

Anno Scolastico 2014/2015

Disciplina: Laboratorio Grafico

Insegnante: Vienna Manzo

PROGRAMMA REALMENTE SVOLTO

Unità didattica 1 La struttura di una pagina pubblicitaria cartacea, a scelta, tra i diversi formati

tipografici proposti: elementi iconici ( immagine grafica o fotografica ) ed elementi testuali ( headline,

baseline, bodycopy ecc…). Il Menabò strutturato in gabbie di testo e gabbie di immagine

Unità didattica 2 Il percorso fotografico proposto ha previsto, per ciascuno degli allievi, una ricerca

fotografica volta alla realizzazione di un cospicuo numero di scatti fotografici sul tema assegnato che è

stato quello di “Ancona ed altre città”, dai quali poter selezionare un più limitato numero di

immagini. Si sono indicate aree di ricerca per la realizzazione delle fotografie, affinchè questo

percorso fotografico itinerante, fosse rivolto ai luoghi storici artistici e culturali della città. Tali aree

hanno portato in luce un’esperienza estetica che ha permesso agli allievi di esplorare attraverso

l’occhio della macchina fotografica, luoghi all’apparenza impenetrabili, che raccontano di un mondo

passato rimasto come cristallizzato nel tempo, e sentire che questi luoghi trasudano di vita propria e di

forte identità. Il lavoro ha previsto una postproduzione con l’utilizzo dei software in dotazione nel

laboratorio

Unità didattica 3 L’evento promosso dall’associazione culturale “ANKONARTE ” ha previsto la

possibilità di accogliere e manifestare una proposta culturale a livello regionale, della città di Ancona e

provincia, volta alla conoscenza, alla valorizzazione e promozione del territorio. Per questo lavoro la

proposta ha previsto: Produzione di immagine coordinata dell’associazione culturale dal nome “

ANKONARTE”: progettazione e realizzazione del logo, carta e busta da lettera, biglietti da visita in

due formati tipografici, shopper, cartoline ( fotografiche o grafiche ) in due formati tipografici, cartina

relativa alla città e i punti strategici previsti per la rappresentazione culturale

Unità didattica 4 Produzione di cartoline in due diversi formati tipografici. A scelta, l’alunno potrà

decidere se l’immagine della cartolina è fotografica o grafica. Si richiede un formato quadrato ed uno

rettangolare di cartolina, fronte e retro di esse

Simulazione prima prova d’esame di maturità 9 aprile 2015. Nella ricorrenza del festival del

“Cinema e Pennello” e della comunicazione grafica, utilizzando le immagini originali dipinte dagli

artisti per i manifesti e le locandine; progettare un video promozionale attraverso la realizzazione di

uno story board che dovrà riportare il titolo, e l’argomento trattato, film d’amore, comico, triller,

storico ecc…Numerose ideazioni grafiche con inquadrature totali, americane, a mezzo busto e con

primi piani, di figure e ambientazioni per raccontare il cinema moderno.

Simulazione seconda prova d’esame di maturità 23 aprile 2015. Il consiglio comunale di una città

di dimensioni medio – grandi, capoluogo di provincia, ha deliberato di potenziare il trasporto pubblico

e contestualmente di promuovere una campagna rivolta ai cittadini con l’intenzione di incentivare

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l’uso dei mezzi pubblici. Si prevede di utilizzare manifesti stradali di grandi dimensioni e volantini;

verrà inoltre acquistata, per un certo numero di giorni, una pagina sul quotidiano locale. L’iniziativa

avrà il seguente slogan: FAI RESPIRARE LA CITTA’ il fine giustifica i mezzi…pubblici. Il

candidato, basandosi sulle esperienze compiute nel corso degli studi e in alternanza scuola – lavoro,

elabori una proposta progettuale per uno dei prodotti pubblicitari richiesti, inserendo liberamente nella

composizione ogni elemento utile ad una comunicazione efficace.

Sono richiesti :

- schizzi preliminari con varie proposte progettuali

- sviluppo in forma esecutiva della soluzione prescelta

- relazione illustrativa dell’iter progettuale

Ancona 7 maggio 2015

Prof. Vienna Manzo

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Liceo artistico “MANNUCCI” ANCONA

A.S. 2014\2015

PROGRAMMA SVOLTO

Insegnante MORELLINA VINCENZO Materia SCIENZE MOTORIE Classe 5^B

CONTENUTI DISCIPLINARI

Esercizi di coordinazione dinamica generale.

Esercizi per il potenziamento muscolare.

Esercizi propedeutici e specifici per il corpo libero.

Esercizi propedeutici e specifici per i grandi e piccoli attrezzi.

Esercizi propedeutici e specifici traslocazioni alla spalliera

Esercizi propedeutici e specifici salto in alto stile Fosbury

Esercizi di stimolazione dei processi energetici aerobici anaerobici – aerobici

- anaerobici alternati

Esercizi propedeutici e specifici sugli sport individuali (Atletica, corpo

libero) e di squadra (Basket, pallavolo)

Informazioni sulle tecniche di allenamento delle attività svolte.

Nozioni di igiene generale di medicina dello sport.

Traumi muscolari e loro primo soccorso. La contrazione muscolare.

Alimentazione : Cenni sui principi nutritivi e la dieta.

Processi energetici: l’ATP , la sua risintizzazione, processo aerobico,

anaerobico alattacido, aerobico lattacido

Educazione alla salute.

L’insegnante Gli alunni

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Allegato 3

DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA

PRIMA PROVA

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Liceo Artistico “E. Mannucci” Ancona

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

2/3/2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giovanni Pascoli – NEBBIA Pubblicata sulla rivista “Flegrea” nel 1899, la poesia compare nella edizione del 1903 dei Canti di Castelvecchio. Schema metrico: cinque strofe di sei versi, tre novenari, un trisillabo, un novenario, un senario, con rime ABCbCa Nascondi le cose lontane, (Nascondi è un imperativo) tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli1, su l’alba, da’ lampi notturni e da’ crolli d’aeree frane2! Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch’è morto! Ch’io veda soltanto la siepe dell’orto, la mura3 ch’ha piene le crepe di valeriane4. Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto! Ch’io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che dànno i soavi lor mieli5 pel nero mio pane. Nascondi le cose lontane che vogliono ch’ami e che vada! Ch’io veda là solo quel bianco di strada6, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane...7

Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore8! Ch’io veda il cipresso là, solo, qui, solo quest’orto, cui presso sonnecchia il mio cane. 1 rampolli: scaturisci, sgorghi 2 crolli d’aeree frane: probabilmente si riferisce ai tuoni notturni

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3 la mura: il muro di cinta, si tratta di una forma arcaica e romagnola del termine 4 valeriane: pianta erbacea con leggero potere sedativo, utilizzata per proteggere il muro di cinta 5 mieli: frutti 6 quel bianco di strada: la strada bianca che conduce al cimitero 7 stanco don don di campane: sono le campane che suonano a morto il giorno del funerale 8 involale al volo del cuore: rubale, nascondile ai miei sentimenti che vorrebbero volare via con esse. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, svolgi la parafrasi della lirica. 2. Analisi del testo 2.1 Quale valore simbolico ha la nebbia in questa poesia? 2.2. Da cosa deve proteggere il poeta? 2.3 Quale spazio dà sicurezza e protezione? 2.4 A quali altri simboli dell’immaginario pascoliano può essere avvicinata la nebbia? 2.5 Quale struttura sintattica ha la lirica? 2.6 Che lessico utilizza Pascoli? 2.7 Quale anafora è presente nel testo? 2.8 Quali altri figure retoriche riesci ad individuare? 2.9 Che valore simbolico può avere il “nero mio pane” del v. 18? 2.10 Quale significato attribuisci ai vv. 19-20 2.11 A cosa alludono i vv. 22-24? 2.12 Quali altri elementi della lirica, apparentemente “naturalistici”, si caricano di valenze simboliche? 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Individua i legami tra questa ed altre liriche di Pascoli che conosci, chiarendo quali siano le caratteristiche del

simbolismo pascoliano.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in

parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve»

argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di

giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Piacere e piaceri.

DOCUMENTI

«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato.

Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti,

ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una

oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo

dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio

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risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore

ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non

trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza

d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi

bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto l’influsso dei desiderii, per un

singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una esistenza più larga, più libera, più

forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera

natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi della

sensualità.»

Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)

«Piacer figlio d’affanno; «Volti al travaglio

gioia vana, ch’è frutto come una qualsiasi

del passato timore, onde si scosse fibra creata

e paventò la morte perché ci lamentiamo noi?

chi la vita abborria; Mariano il 14 luglio 1916»

onde in lungo tormento, Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916

fredde, tacite, smorte,

sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino

mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato

folgori, nembi e vento. volti entusiasti

O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni

son questi i doni tuoi, il giornale

questi i diletti sono il cane

che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica

è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare

Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica

spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode

che per mostro e miracolo talvolta capire

nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna

prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare

se respirar ti lice viaggiare

d’alcun dolor: beata cantare

se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.»

Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55

vv. 32-54, 1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831)

«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È

immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal

razionale ed è irrazionale.»

Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006

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Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482- 1485 Pablo Picasso, I tre musici, 1921 H. Matisse, La danza, 1909-1910

«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia,

la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è

giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete

voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce?

Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie

della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e

soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e

di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità

morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.»

Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUMENTI

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,

di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica

rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei

cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori

all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi

sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il

perseguimento della Felicità.»

Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della

vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in

cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel

momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo

ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che

avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare

su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a

eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.

L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle

attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di

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qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale»

sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si

allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»

Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente

allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso

periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti

dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline

come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più

comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che

può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci

riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono

diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni

dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece

che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel

tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione

o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla

soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»

Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.

Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici

occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della

credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni

sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o

generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che

quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso

totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il

Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo

œconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal

momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente

comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché

nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»

Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.

DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di

questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica,

morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con

voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il

fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore

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gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo

di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»

Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925

(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – 3 gennaio 1925

Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati

ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio,

dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della

società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli,

illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. *…+ Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi

aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono.

Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però,

vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte

politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure

della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si

riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un

mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine,

di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.»

Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947

(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite

invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che

esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono

questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso

distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una

prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale

società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i

quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione

comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se

stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione

della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei

partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed

aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»

Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969

(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli

esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello

Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché

possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un

essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni

passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura

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della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a

contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo

aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica

esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da

falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.»

GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1/5/ 1991

(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Siamo soli?

DOCUMENTI

«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora

pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia *= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori

del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la

ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe

portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto

pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le

aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati,

all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.»

Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)

«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati,

furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la

natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile

addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al

1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che

certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per

esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici

ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura

extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto

sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi

spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.»

P. BATTAGLIA – W. FERRERI, C’ è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008

«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere

tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il

fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda

fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).»

Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)

«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una

specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che

abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o

lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la

vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se

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forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile

dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se

la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro

non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di

umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece

saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.»

Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)

«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un

prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora

misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi

della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più

significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose

più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere

insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un

posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. *…+ Se questo modo di

vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi

dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere

vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione,

come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo

fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri

sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.»

Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998

(1a ed. 1994)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le matrici ideologiche e la genesi storica dei regimi totalitari sono un problema ancora storiograficamente poco pacificato; ma di non pacifica accettazione è la stessa definizione teorica della categoria politica di totalitarismo e la sua applicabilità al fascismo italiano, al nazismo, allo stalinismo. Riassumendo la tipizzazione operata da Friedrich e Brezinskj, “Totalitarismo” sta ad indicare quella particolare forma di potere, tipica della società di massa, che pretende non solo di controllare la società, bensì di trasformarla in nome di un'ideologia onnicomprensiva, pervadendola integralmente mediante l'uso combinato o indipendente del terrore e della propaganda, che non si limita a reprimere con l'organizzazione poliziesca ma mira a coinvolgere le masse e catturarne il consenso mediante il monopolio dei sistemi educativi e, soprattutto, dei mezzi di comunicazione di massa. Esprimi le tue riflessioni al riguardo, confrontando i regimi totalitari del ‘900.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio

che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e

in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli

scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche

a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.

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Liceo Artistico “E. Mannucci” Ancona

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

28/4/2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo La coscienza di Zeno La salute di Augusta (cap. VI)

Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra, luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò che era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi somigliava molto. Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo. E vedendomi stupito, Augusta mi diceva: – Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto più ignorante di te! Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata. Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravista quella salute, perché tutto immerso a studiare me in primo luogo eppoi Ada e Guido. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta. Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora spariscono alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra, quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano. Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si trattava di spiritismo. Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita. Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita eterna. Non che la dicesse tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi,avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che tutti dovevamo morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano. Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti; il verde, il nero, quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di

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mettermi in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto. Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il giorno. C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche a quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto gli studii regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidarmente lassù e quaggiù, per lei vi sarebbe stata la salvezza. Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in malattia. E scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio.

1. Comprensione de testo

1.1 Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in dieci righe (100 parole circa).

2. Analisi del testo

2.1 Chi è il narratore e chi è il destinatario? Di che tipo di narratore si tratta?

2.2 Quali sono gli aspetti fondamentali delle “certezze” di Augusta?

2.3 Che significato ha, nel testo, l’analisi che Zeno conduce sulle regole e sulle istituzioni della vita sociale e

familiare?

2.4 Chiarisci il significato della salute di cui parla Zeno e l’atteggiamento complesso del personaggio nei suoi

confronti. Perché desidera, per un certo tempo, assomigliare alla moglie? Perché giudica Augusta “la salute

personificata”? Perché conclude col paradosso che bisogna “guarire dalla salute”?

2.5 Individua alcuni esempi del sarcasmo con cui Zeno descrive il modo di vivere di Augusta e spiega quale

scopo svolge l’ironia, quali aspetti della personalità della donna intende sottolineare e condannare

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del brano nel contesto del

romanzo. Spiega dettagliatamente il rapporto di Svevo con la psicoanalisi, facendo riferimento alla formazione

culturale dell’autore. Approfondisci l’argomento soffermandoti sull’inattendibilità del narratore e

confrontando tale brano con altri letti e analizzati.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione

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editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: I sogni dell’uomo, tra illusioni, ansie e premonizioni Documenti 1. Nel suo animo il disegno migliore gli parve / mandare ad Agamennone figlio di Atreo il Sogno maligno. / Si rivolse a lui dunque con queste parole: / “Va’, Sogno maligno, alle navi dei Greci, / entra nella tenda di Agamennone figlio di Atreo, / e digli esattamente come io ti comando: / ordinagli di armare gli Achei dai lunghi capelli / in fretta, giacché adesso potrà conquistare la città di Troia / dalle ampie vie, perché non sono più divisi gli dei / che possiedono le case d’Olimpo; li ha tutti piegati con le sue suppliche / Era, e la sciagura incombe sopra i Troiani.” / Così disse, e il Sogno partì, udito l’ordine.

Omero, Iliade, libro II vv. 5-16 2. Tu dei saper ch’i’ fui conte Ugolino, / e questi è l’arcivescovo Ruggieri: / or ti dirò perché i son tal vicino. / Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto, dir non è mestieri; / però quel che non puoi avere inteso, / cioè come la morte mia fu cruda, / udirai, e saprai s’e’ m’ha offeso. / Breve pertugio dentro da la Muda / la qual per me ha ’l titol de la fame, / e che conviene ancor ch’altrui si chiuda, / m’avea mostrato per lo suo forame più lune già, quand’io feci ’l mal sonno / che del futuro mi squarciò ’l velame. / Questi pareva a me maestro e donno, / cacciando il lupo e ’ lupicini al monte / per che i Pisan veder Lucca non ponno. / Con cagne magre, studiose e conte / Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi / s’avea messi dinanzi da la fronte. / In picciol corso mi parieno stanchi / lo padre e ’ figli, e con l’agute scane / mi parea lor veder fender li fianchi. / Quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti’ fra ’l sonno i miei figliuoli / ch’eran con meco, e dimandar del pane.

Dante Alighieri, Inferno, canto XXXIII 3. Dopo un lungo rivoltarsi, finalmente s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del mondo. E d'uno in un altro, gli parve di trovarsi in una gran chiesa, in su, in su in mezzo a una folla; di trovarcisi, chè non sapeva come ci fosse andato, come gliene fosse venuto il pensiero, in quel tempo specialmente ; e n'era arrabbiato. Guardava i circostanti; erano tutti visi gialli, distrutti, con cert'occhi incantati abbacinati, con le labbra spenzolate; tutta gente con certi vestiti che cascavano a pezzi; e da' rotti si vedevano macchie e bubboni. "Largo canaglia!" gli pareva di gridare, guardando alla porta ch'era lontana lontana, e accompagnando il grido con un viso minaccioso, senza però moversi, anzi ristringendosi, per non toccar que' sozzi corpi, che già lo toccavano anche troppo da ogni parte. Ma nessuno di quegl'insensati dava segno di volersi scostare, e nemmeno d'avere inteso; anzi gli stavan più addosso; e sopra tutto gli pareva che qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra, tra il cuore e l'ascella, dove sentiva una puntura dolorosa, e come pesante... Strepitava, era tutt'affannato e voleva gridar più forte; quando gli parve che tutti que' visi si rivolgessero a una parte. Guardò anche lui, vide un pulpito, e dal parapetto di quello spuntar su un non so che di convesso, liscio e luccicante; poi alzarsi e comparir distinta una testa pelata, poi due occhi, un viso, una barba lunga e bianca, un frate ritto, fuor del parapetto fino alla cintola, fra Cristoforo. Il quale, fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio, parve a don Rodrigo che lo fermasse in viso a lui, alzando insieme la mano, nell'attitudine appunto che aveva presa in quella sala a terreno del suo palazzotto. Allora alzò anche lui la mano in furia, fece uno

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sforzo, come per slanciarsi ad acchiappar quel braccio teso per aria; una voce che gli andava brontolando sordamente nella gola, scoppiò in un grand'urlo; e si destò...

Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap.XXXIII 4. Mi riaddormentavo e talvolta non avevo più che brevi risvegli di un attimo, il tempo di sentire gli scricchiolii organici del legno, d'aprir gli occhi a fissare il caleidoscopio del buio, di godere, grazie ad. un momentaneo barlume di coscienza, del sonno in cui erano immersi i mobili, la camera, quel tutto di cui ero solo una piccola parte, e all'insensibilità del quale presto mi univo di nuovo. O anche, dormendo, avevo raggiunto senza sforzo un'età superata per sempre della mia vita primitiva, avevo ritrovato qualcuno dei miei terrori infantili, come quello che il mio prozio mi tirasse i riccioli, dissipato il giorno – data di un'era nuova per me - che me li avevano tagliati. Nel sonno avevo dimenticato questo avvenimento, ne ritrovavo la memoria non appena ero riuscito a svegliarmi per sfuggire alle mani del prozio, ma per precauzione mi circondavo completamente il capo col guanciale prima di tornare nel mondo dei sogni.

Marcel Proust, La strada di Swann, parte I, Combray, cap. I 5. 2 ottobre. Notte insonne. Già la terza in fila. Mi addormento bene, ma dopo un'ora mi sveglio quasi avessi posato la testa in un buco sbagliato. Sono perfettamente desto, ho l'impressione di non aver dormito affatto o di aver dormito sotto una pelle sottile, ho davanti a me ancora la fatica di prender sonno e da esso mi sento respinto. E da questo momento si continua così tutta la notte fin verso le cinque, di modo che dormo sì, ma forti sogni nello stesso tempo mi tengono sveglio. Dormo, per così dire, accanto a me, mentre devo dibattermi coi sogni. Verso le cinque l'ultima traccia di sonno è consumata, io sogno soltanto e ciò è più faticoso della veglia. Insomma passo l'intera notte nello stato in cui, per qualche momento, l'uomo sano si trova un attimo prima di addormentarsi per davvero. Quando mi sveglio, tutti i sogni sono raccolti intorno a me, ma mi guardo bene dal ripensarli. Verso il mattino sospiro tra i cuscini poiché per questa notte ogni speranza è tramontata. Penso alle notti al cui termine sorgevo dal sonno profondo e mi destavo come fossi stato imprigionato dentro a una noce. Una visione spaventevole è stata, questa notte, una bambina cieca che pareva la figlia della mia zia di Leitmeritz, la quale del resto non ha figlie, ma soltanto figli maschi, uno dei quali si ruppe una volta un piede…

Franz Kafka, Confessioni e Diari, 1911 Salvator Dalì, Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio Quella dell'elefante è un'immagine ricorrente nelle opere di Dalì. Comparve per la prima volta in quest’opera del 1944. L'elefante, ispirato al piedistallo di una scultura di Gian Lorenzo Bernini che si trova a Roma e rappresenta un elefante che trasporta un antico obelisco, viene ritratto con le "lunghe gambe del desiderio, con molte giunture e quasi invisibili" e con un obelisco sulla schiena. 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: Problemi dell’infanzia ieri e oggi Documenti

1. Mondiali Sudafrica 2010, tutti in campo contro il traffico di bambini

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Roma, 22 aprile (Il Velino) - Il traffico di persone è il terzo mercato più lucrativo al mondo, dopo quello delle armi e della droga. Si stima che siano 2,1 milioni i bambini oggetto di traffici a scopo di sfruttamento sessuale o per altri lavori degradanti o pericolosi. Di questo triste mercato il Sudafrica rappresenta la più grande rotta del continente africano. Bambini e adolescenti vi arrivano da Etiopia, Mozambico, Uganda, Malawi, Zambia e Zimbabwe. Per questo Terre des Hommes (Tdh) ed Ecpat, due organizzazioni internazionali che si occupano di difesa dei diritti dei minori, lanciano insieme la campagna nazionale “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini”. Il profitto annuo per ogni vittima è stimato intorno ai 67.200 dollari. Il 79 per cento del traffico globale è destinato allo sfruttamento sessuale. I partner locali di Terre des Hommes segnalano che, in questi ultimi mesi, il passaggio irregolare di minori (maschi e femmine) lungo le frontiere dei paesi che confinano con il Sudafrica, è notevolmente aumentato. Dal Mozambico come dallo Zimbabwe, i bambini, specie coloro che vivono in condizioni precarie, vengono attratti dalle opportunità offerte dai Mondiali. Accanto al problema del traffico di minori, secondo Ecpat, il rischio che i Mondiali di Calcio generino una maggiore richiesta di sesso nelle città sudafricane, con l’arrivo di masse di turisti, è forte. Per i Mondiali 2010 sono infatti attesi in Sudafrica circa 2,7 milioni di spettatori, tra cui dai 350 mila ai 500 mila stranieri. La campagna, che gode del patrocinio del Segretariato Sociale Rai e del ministero del Turismo, rappresenta, secondo Terre des Hommes ed Ecpat, la “Vera Partita da non perdere”. Si vuole perciò sensibilizzare il grande pubblico, e in particolare coloro che andranno in Sudafrica per assistere alle partite di calcio del Mondiale, sulla grande vulnerabilità dei minori africani e non solo, a fenomeni come sfruttamento sessuale e abusi. 2. La tratta degli orfani. “Quello di adescare adolescenti negli orfanotrofi per farle prostituire è un metodo nuovo per i delinquenti che trattano esseri umani” spiega Mino Damato, giornalista Rai in pensione, che, nel 1988, vicino alla capitale rumena, ha realizzato la fondazione Bambini in emergenza, un centro pilota di cura, assistenza e ricerca per i bimbi abbandonati e in vari stadi di infezione da Hiv. Continua Damato: “Un dramma che purtroppo esiste, anche se le istituzioni lo vogliono nascondere. Tutti sanno, ma nessuno parla. Quando scoppiò la rivoluzione in Romania, nel 1989, e cadde il dittatore Ceausescu, in un quadro di grave crisi economica e sociale si alzò il velo sulla tragedia di migliaia di bimbi abbandonati e spesso infettati con il virus dell’Hiv negli stessi orfanotrofi e ospedali che avrebbero dovuto proteggerli, assisterli e curarli. Nel nosocomio di Bucarest ho trovato una realtà ancora più terribile di qualsiasi descrizione: bambini e adolescenti abbandonati tra i propri escrementi, incapaci di camminare, poiché nessuno aveva mai dato loro una mano per sollevarsi da terra, incapaci di parlare, perché nessuno gli aveva mai rivolto la parola. Rappresentavano e ancora rappresentano la coscienza nera della nazione.” Nel 1966 Ceausescu proibì l’aborto e la contraccezione. In due anni la media dei figli per ogni donna passò da 1,9 a 3,7. Chi non voleva un bambino o non ce la faceva a sfamarlo, poteva lasciarlo in uno dei 500 orfanotrofi del Paese. Così alla caduta del regime, la Romania scoprì con orrore e vergogna 100.000 orfani internati negli istituti statali. Ragazzini di nessuno che a 18 anni escono dagli orfanotrofi. Senza istruzione e privi di riferimenti. Ecco da dove viene la nuova prostituzione di strada, l’ultima frontiera che invade l’Italia.

Da “Sette”del “Corriere della Sera” del 18 febbraio 2010 3. Quel teppismo minorile di “buona” famiglia. Tre storie di ordinaria devastazione con molti tratti in comune. A partire dagli attori protagonisti e da chi dovrà aprire i portafogli: i genitori chiamati a riparare i guasti dei figli. Quelli dei due 14enni, “ragazzini italiani di buona famiglia”, che a Conegliano veneto hanno dato fuoco ad un casolare perché “non avevamo niente da fare”. Quelli del 14enne e del 15enne che a Domusnovas, in Sardegna, hanno sfasciato una scuola perché, anche loro, “non sapevamo cosa fare”. E quelli dei cinque “ragazzi di buona famiglia senza alcun disagio sociale” di Palermo, che nell’intervallo delle loro partite di calcio, si riposavano devastando l’asilo accanto “un po’ per noia e un po’ per gioco”. Ma cosa significa oggi, in Italia, di buona famiglia? Ha ancora qualcosa a che fare con l’integrità e i comportamenti oppure è solo questione di rendita e di posizione? Significa etica educativa del cittadino, svezzato a prendere sul serio lavoro e/o studio oppure è sufficiente essere famiglia-teleabbiente, appagata da sogni&desideri, con l’impianto valoriale dello spettatore?

Da “ Sette”del “Corriere della Sera” del 25 marzo 2010

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4. Un milione di bambini con problemi di peso. L’allarme è diffuso: i bambini di oggi, con gravi colpe dei genitori, sono in generale oversize. Tutti i Paesi occidentali registrano un dato comune: una crescita esponenziale del fenomeno dell’obesità e del sovrappeso nell’infanzia. Anche quei Paesi che, per tradizioni alimentari, dovrebbero essere virtuosi: l’Italia, patria della dieta mediterranea, è ai primi posti nel mondo per il peso in eccesso dei suoi pargoli. Secondo i dati raccolti dall’International Obesity Task Force, i bambini in età scolare obesi o sovrappeso nel mondo sono 155 milioni, ovvero 1 su 10. Di questi, 45 milioni sono classificati tra gli obesi, pari al 3% della fascia d’età tra i 5 e i 17 anni. Nei Paesi dell’Unione Europea, ogni anno circa 400 mila bambini sono considerati sovrappeso e oltre 85 mila obesi. Per quanto riguarda la sola obesità giovanile, oggi in Europa risulta essere 10 volte maggiore rispetto agli anni Settanta.

Da “Corriere della Sera” del 7 aprile 2010 5. Ossessionati dal cibo. Magrezza e prestanza fisica = successo. Ubbidendo a questa equazione imposta dai modelli culturali in voga, sempre più maschi adolescenti soffrono di ortoressia e di bigoressia : due tra le patologie legate al corpo che più preoccupano famiglie e psichiatri. Sono fenomeni in prepotente ascesa, spesso associati o conseguenza l’uno dell’altro. Ortoressia, cioè ossessione del mangiar sano, e bigoressia, cioè ossessione della massa muscolare. Ne soffrono circa 3 milioni di italiani, il 30% ha meno di 18 anni. In prevalenza donne , ma i maschi sono in aumento: erano l’1% dieci anni fa, oggi si stima siano diventati il 20%.

Da “Sette” del “Corriere della sera” dell’8 aprile 2010 6. Il lavoro dei fanciulli nelle zolfare siciliane. *…+ In Sicilia il lavoro minorile nelle gallerie è più duro di quanto si possa immaginare, perché il lavoro dei fanciulli consiste nel trasporto del minerale sulla schiena, in sacchi o ceste:*…+ La maggior parte delle volte il partitante (capo operaio) paga a giornata calcolando questa in base ai tanti viaggi del ragazzo. *…+I carusi sono quei poveri ragazzi che trasportano il minerale. La maggior parte dei carusi ha tra gli 8 e gli 11 anni, ma alcuni iniziano il loro lavoro a 7 anni. Ogni picconiere impiega in media da 2 a 4 carusi. Questi ragazzi percorrono coi carichi di minerale sulle spalle le strette gallerie scavate a scalini nel monte, con pendenze talora ripidissime, e di cui l’angolo varia in media da 50 a 80 gradi*…+Le gallerie in medie sono alte 1.50 metri e larghe circa 1.10 metri, ma spesso anche meno. Il lavoro dei fanciulli nelle gallerie va dalle otto alle dieci ore al giorno e devono compiere durante queste un determinato numero di viaggi, ossia trasportare un dato numero di carichi dalle gallerie di escavazione dello zolfo, mentre i ragazzi impiegati all’aria aperta lavorano dalle 11 alle 12 ore. Il carico varia a seconda dell’età e la forza del ragazzo, ma è sempre superiore a quanto possa portare una creatura di tenera età. I più piccoli trasportano un peso dai 25 ai 30 Kg, e quelli dai 16 in poi dai 70 agli 80 Kg. In media ogni caruso compie 29 viaggi di andata e 29 di ritorno.

Tratto dall’inchiesta “La Sicilia nel 1876” di L. Franchetti e S. Sonnino 7. Da sempre la guerra è nemica giurata dell'infanzia, poiché con il suo carico di lutti e distruzioni interrompe tragicamente l'età in cui un essere umano ha un bisogno assoluto dell'affetto e della protezione da parte del mondo adulto. Ma se per secoli le guerre avevano la forma di scontri fra soldati, con i civili nel ruolo di spettatori e vittime occasionali, quelle della nostra epoca sono quasi esclusivamente stragi di persone inermi. Dal secondo conflitto mondiale in poi, oltre il 90% dei caduti nelle guerre sono civili, in metà dei casi bambini. Questi sono gli effetti dei conflitti moderni, i cui teatri non sono più trincee o campi di battaglia, bensì città, villaggi, scuole e ospedali. *…+ Anche arruolare ragazzini per combattere ed eventualmente fare strage di altri bambini non è che la coerente conseguenza di questo folle ragionamento.

Bambini e guerra: speciale sul rapporto ONU/UNICEF 2007. 8. Ogni anno muoiono 22 mila bambini a causa del lavoro a cui sono sottoposti. Sottratti all’istruzione, alla salute, al gioco, costretti a lavorare con attrezzi fatti per un fisico adulto, i bambini sono vittime di forme di

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sfruttamento come l’esposizione a pesticidi tossici, il trasporto di carichi troppo pesanti, lunghe ore di lavoro ed esalazioni nocive. La Fao, nella Giornata Mondiale contro il lavoro minorile, disegna un quadro a tinte fosche per quello che è un fenomeno ancora in aumento nel mondo, soprattutto per le attività post-raccolto, nel trasporto e nell’industria di trasformazione agroalimentare. “E’ inaccettabile che ogni giorno al mondo vi siano oltre 132 milioni di bambini tra i 5 ed i 14 anni d’età - ha detto Jose Maria Sumpsi Vinas, vice direttore generale della Fao, del dipartimento agricoltura e difesa del consumatore - costretti a lavorare sui campi, in condizioni spesso molto dure e rischiose per la loro salute”. Ma il numero totale dei bambini che lavorano è ben più alto. Secondo le stime dell’Ilo, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, a livello mondiale, il fenomeno coinvolge circa 218 milioni di minori, il 70% dei quali sono occupati in agricoltura, rappresentando un terzo della forza lavoro del settore. E si tratta di stime per difetto perchè il lavoro minorile, spesso clandestino, elude le statistiche ufficiali sull’occupazione. L’agricoltura, insieme all’industria estrattiva e al settore edile è uno dei settori più pericolosi per decessi e incidenti sul lavoro. La povertà resta la causa principale del lavoro minorile. “La vera strategia vincente contro il lavoro minorile – ha aggiunto Sumpsi - è lavorare alla riduzione della poverta delle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo, offrendo opportunità alternative di reddito, affrontando le questioni relative alla salute ed alla sicurezza sul lavoro in agricoltura, migliorando la gestione dei pesticidi ed assicurando uno sviluppo sostenibile”. Datori di lavoro e intermediari senza scrupoli giustificano l’impiego di manodopera minorile con l’insostituibilità delle ‘piccole mani agili’ per la tessitura dei tappeti, la raccolta delle foglioline di te o dei fiori, “ma studi dell’Ilo - ha spiegato Sumpsi - condotti in industrie pericolose come la produzione di vetro o la pulitura dei diamanti hanno dimostrato che in agricoltura, come negli altri settori, non c’è lavoro che un adulto non possa fare egualmente bene, se non meglio”. I bambini vengono reclutati perchè richiedono meno garanzie, sono più facilmente sfruttabili e soprattutto sono molto più economici, fanno lo stesso lavoro degli adulti ma sono pagati molto meno.

Ansa, dicembre 2007 3. AMBITO STORICO-POLITICO Argomento: La condizione femminile Documenti 1. Giuseppe Barreca, Uomini e donne: la parità è ancora lontana Secondo la definizione contenuta nella Dichiarazione sulla eliminazione della violenza contro le donne, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993, la violenza contro le donne è «basata sulla discriminazione sessuale, che si concretizza, o potrebbe concretizzarsi, in sofferenze fisiche, sessuali e psicologiche a carico delle donne; è ritenuta violenza anche la semplice minaccia di compiere questi atti, la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata». Il documento di presentazione della conferenza dell’Onu dedicata alla lotta contro la violenza verso le donne (tenutasi a Ginevra nel 2007) afferma: «La violenza contro le donne è un fenomeno globale, presente in tutti i continenti, in tutte le culture e in tutti i paesi del mondo. Essa danneggia le famiglie, impoverisce le comunità e rafforza altre forme di disuguaglianza e violenza della società». Il 25 novembre 2007, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale della donna, il Segretario generale dell’Onu, Ban-Ki Moon, ha affermato: «Ogni atto di violenza contro le donne è una violazione dei diritti fondamentali; esso costituisce un delitto ogni giorno più intollerabile. È un problema grave, che deve essere affrontato con la serietà che merita, non solo oggi, in questa Giornata internazionale, ma tutti i giorni dell’anno». 2. Troppe laureate, l’Iran vara le quote azzurre , Vanna Vannuccini , in la Repubblica - 26 febbraio 2008 L’Iran è un paese molto esteso territorialmente, ricco di storia, nel quale la maggioranza della popolazione è giovane; ma è anche un paese pieno di contraddizioni, nel quale le spinte verso la modernizzazione si scontrano con severi richiami alla tradizione islamica integralista. L’articolo qui riportato segnala un fatto interessante, dotato di un forte carattere simbolico: in Iran le donne rappresentano il 65% degli studenti universitari e si pongono come il vero e proprio “motore” intellettuale del paese. Dunque, benché l’Iran sia un paese islamico in cui esistono delle discriminazioni contro le donne, esse costituiscono la maggioranza delle studentesse universitarie; per questo motivo, il governo ha varato una legge per garantire ai maschi alcuni

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posti sicuri nelle università e anche nel mercato del lavoro. L’episodio è significativo perché mostra come in un paese islamico sia possibile anche per le donne l’accesso all’istruzione; tuttavia va rammentato che in altri paesi musulmani l’accesso delle donne all’università è quasi sempre messo in discussione se non espressamente proibito per legge. 3. Noi, perseguitate nel nome di Dio, El Saadawi Nawal, in Corriere della Sera - 19 dicembre 2007 L’opposizione ai diritti delle donne e dei poveri è universale, non esclusiva delle nostre regioni arabe o dei paesi islamici. Negli Stati Uniti l’amministrazione Bush è sostenuta dalla coalizione cristiana, che non solo è contraria ai diritti delle donne, ma dà la colpa delle rotture familiari ai movimenti di liberazione delle donne. Promuove i cosiddetti «valori della famiglia» e la «verginità» delle ragazze prima del matrimonio. Organizza i balli della purezza, in cui viene applicato un doppio standard morale. I padri portano a questi balli le figlie per proteggere la loro verginità o conservarle pure per il matrimonio *…+. Il concetto di verginità è radicato nell’ebraismo e nel cristianesimo. Per esempio, la Vergine Maria è la madre ideale e le monache sono velate. In Europa l’usanza di mettere il velo alle donne era limitata ai gruppi tradizionali ebraici e islamici. Oggi è sempre più comune nelle comunità di immigrati islamici in Olanda, Francia, Gran Bretagna, Belgio e in altri paesi europei. A volte è accompagnata dalla mutilazione genitale femminile. Sia il velo che quest’ultima sono considerati dai capi politici e religiosi di queste comunità come appartenenti all’identità islamica, nell’ambito del cosiddetto “relativismo culturale”. Questo fa parte dell’inganno e del lavaggio del cervello inflitti alle donne, in Egitto e in molti altri paesi. La mistificazione del relativismo culturale va avanti da tre decenni, ed è una forma di violenza psicologica. La mutilazione della mente non è meno criminale di quella genitale femminile o maschile, anzi, è forse ancor più pericolosa. 4. Arabia Saudita, stuprata dal branco: condannata al carcere e a 200 frustate, La Stampa - 14 novembre 2007 Sei mesi di carcere e 200 frustrate». È questa la condanna inflitta in appello da un tribunale saudita a una «ragazza stuprata» da sei uomini che se la sono cavata con pene da 2 a 9 anni di reclusione. La colpa della ragazza? Farsi trovare dagli stupratori «appartata con un uomo». Reato gravissimo in Arabia saudita dove vige la legge islamica della Shariya. Un reato che oltre ad esporre la giovane alla pena carceraria ed alle frustrate in pubblico, “alleggerisce” la colpa dei membri del branco, che evitano così la sentenza capitale prevista per questo genere di reati dallo stesso codice islamico. Succede nei nostri giorni nel Regno wahabita in una piccola città vicino ad al Qatif, ad una ragazza che all’epoca dei fatti aveva 19 anni. La sua storia, che risale a quasi due anni fa, è riportata oggi dal quotidiano palestinese “al Quds al Arabi” per riferire della sentenza definitiva *…+. Comincia tutto un anno prima dell’inizio del processo, con le telefonate di un uomo che chiedeva continuamente di incontrare l’allora diciannovenne. All’inizio la ragazza non gli dà peso, poi “lusingata”, per ingenuità, accetta di far avere una sua foto all’ostinato ammiratore. Ma quando si fidanza con il futuro marito scelto dalla famiglia, la ragazza chiede indietro la sua fotografia. Fissa un appuntamento con l’uomo. Mentre è «appartata» con lui in macchina avviene l’assalto. Sette uomini armati di coltelli la sequestrano puntandole una lama alla gola. La portano in una fattoria fuori città. E a turno, la violentano «due volte ciascuno». Uno del branco scatta anche delle foto usando il cellulare della vittima. «Mi hanno detto di non dire niente dello stupro, che altrimenti avrebbero spedito quelle foto a tutti dal mio telefonino». Quando torna a casa, è una donna spezzata. Tenta il suicidio ma le pillole che ingoia la fanno solo stare male. Finisce in ospedale. Incapace di reggere il peso decide di parlare; e sorprendentemente il promesso sposo non la ripudia come gli consigliano di fare. Anzi si mette alla ricerca dei colpevoli che riesce a trovare in un mercato di pesci. «Uno di loro quando si era sfilato il cappuccio puzzava di pesce», ricordava la ragazza. Insieme, denunciano tutto alla polizia. E da allora sono cominciati i guai con la giustizia e la società. Nell’aula del tribunale la giovane, da imputata, viene interrogata tre volte. Tre domande che non hanno nulla a che vedere con quello che ha subito. Per i giudici anche lei è colpevole, e da colpevole la trattano. Lei stessa

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riconosce di essere stata «stupida» ad incontrarsi con quell’uomo, ma accenna a una debole difesa: «Quello che mi è accaduto quella notte - dice - è peggio di qualsiasi punizione». E invece no, ora le spetta anche la pena decisa dai giudici. Al suo avvocato e attivista per i diritti civili Abdul Rahamn al Laham, che ha portato alla luce il caso, è stata revocata la licenza di esercitare la professione. Non solo ma ora dovrà sottoporsi ad «una commissione educativa», ordinata dal ministro della Giustizia, come racconta oggi ad “al Quds al Arabi”. Nemmeno in casa la giovane ha trovato comprensione. Il fratello più giovane l’ha picchiata perché con lo stupro aveva gettato la famiglia nel disonore. I benpensanti sono invece scandalizzati perché il fatto è avvenuto durante il sacro mese di Ramadan quando i rigidi dettami della Shriya proibiscono gli atti sessuali considerati “impuri per il pio digiunante”, quali avrebbero dovuto essere anche gli stupratori. Le tribù sciite, cui appartiene la ragazza, criticano sì la condanna ma solo per la pena troppo lieve ai violentatori; non una parola per la giovane. L’unica cosa che le resta, forse, è l’amore: quello del suo fidanzato. Lui rimane al suo fianco. 5. Alessandro Mondo, Mobbing e discriminazione femminile sui luoghi di lavoro Mobbing, problemi sindacali, permessi di maternità negati, molestie, molestie sessuali. In una parola, discriminazioni: dirette e indirette, comunque odiose. In aumento nei luoghi di lavoro. L’allarme è contenuto nel rapporto presentato dalle consigliere di parità della Provincia di Torino - Laura Cima e Ivana Melli - sulla base dei dati 2006 (72 casi trattati) e primo semestre 2007 (58), con un incremento del 38% nel ricorso del servizio da parte dei cittadini. Il che dimostra due cose: l’apprezzamento per l’operato delle consigliere di parità (dai 2 casi trattati nel 2001 ai 58 del 2007) ma anche il radicamento di un fenomeno che si ripropone nel tempo. Altro dato sul quale riflettere: nella prima metà del 2007 i casi di discriminazioni legati alla maternità interessano il 50% della totalità. La riprova di come la maternità, il momento più delicato nella vita di una donna, continua ad essere considerata «un fatto privato» al quale le famiglie devono provvedere in proprio. Salvo far valere le loro ragioni ricorrendo alle carte bollate. È il caso di Caterina, la chiameremo così, impiegata presso lo Sportello per il cittadino del Comune di Orbassano ed esclusa nel 2004 dallo scatto di livello. Perché? Perché aveva prestato servizio meno di sei mesi: «Mi dissero che non avevano abbastanza elementi per valutare il mio rendimento lavorativo». E poco importa se l’interessata, reduce da due aborti, era stata costretta a mettersi in maternità anticipata per evitarne un terzo. Caterina ricorda di aver chiesto aiuto al sindacato («mi ha dato ascolto solo la Uil»), che però non è riuscito a dirimere la questione. 6. Carla Pasquinelli, Le mutilazioni genitali femminili Ma che cosa sono in concreto le Mgf [Mutilazioni genitali femminili]? Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per Mgf si intendono tutte quelle procedure che comprendono l’asportazione parziale o totale degli organi genitali esterni della donna e/o il danneggiamento di tali organi per delle ragioni culturali o per altre ragioni terapeutiche. Sulla base di questa definizione l’OMS ne ha proposto una classificazione distinguendo quattro tipologie, che si differenziano a seconda dell’invasività dell’intervento effettuato e complicanze che si porta dietro. Vediamole in dettaglio: Tipo I. Consiste nell’asportazione del prepuzio (circoncisione) che può essere accompagnata dall’asportazione parziale o totale del clitoride (clitoridectomia). Ma comprende anche un intervento molto più lieve quale la scarificazione o la incisione della zona clitoridea. Una pratica tradizionale non obbligatoria che può essere definita un atto di devozione a Dio. Tipo II. Prevede l’asportazione del clitoride e di parte o di tutte le piccole labbra (escissione). Tipo III. Include la resezione del clitoride e l’asportazione parziale o totale delle piccole e grandi labbra con successiva sutura in modo da ridurre l’apertura vaginale a un piccolo pertugio, non più grande di un chicco di riso o di miglio, realizzato inserendo un bastoncino al momento della sutura, per permettere la fuoriuscita dell’urina e del sangue mestruale (infibulazione, nota anche in Sudan e Somalia come circoncisione faraonica). Tipo IV. Non classificato, comprende diverse procedure di gravità variabile. 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: Dare un futuro al futuro: le idee che generano progresso Documenti

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1. Due guerre mondiali: due ideologie totalitarie che hanno sedotto e assoggettato sotto un potere dispotico intere generazioni; il genocidio degli ebrei, sterminati nel lager nazisti per la preservazione di una sedicente "stirpe eletta", un "unicum" di violenza politica in tutta la storia dell'umanità; la sorte orrenda di un enorme numero di dannati ai lavori forzati e alla estinzione nell'inferno concentrazionario dei gulag sovietici in nome della dittatura del proletariato, l'apocalisse atomica su Hiroshima e Nagasaki; una trafila di sanguinose competizioni imperialistiche. Il Novecento ha annoverato il peggio che si potesse immaginare finendo così per occultare quello che di meglio era andato pure producendo; da importanti scoperte scientifiche alla moltiplicazione delle risorse disponibili, dalla diffusione dell'assistenza medica, a quella dell'istruzione pubblica; dall'alleviamento delle fatiche del lavoro all'espansione di consumi; dalla dissoluzione del colonialismo all'emancipazione della gente di colore; dall'eguaglianza giuridica delle donne con gli uomini, dall'allungamento della vita, all'esplorazione dell'Universo. D'altro canto, questi ed altri fenomeni di segno positivo non si sono manifestati in modo analogo e con gli stessi benefici in ogni parte del mondo.

V. Castronuovo, Dov’è diretto il progresso?, “il Sole 24 Ore”, 21/1/2007 2. La storia della moderna idea di Progresso, fondata sul connubio del miglioramento etico dell'uomo, del buon governo e della marcia positiva della scienza, della tecnica, dell'economia, è per un verso la storia di una speranza, nata nell'età dell'illuminismo, e per l'altro quella di un mito e di un'illusione, travolti dalle due guerre mondiali, dalle dittature totalitarie, dai grandi genocidi del Novecento. Ma può il mondo odierno archiviare come obsoleti un concetto e una tensione tanto connaturati alle sue aspirazioni al miglioramento? Noi contemporanei sembriamo vivere infatti in un paradosso: proprio nella fase della nostra storia che più ha conosciuto e conosce strabilianti progressi, ci vediamo costretti a prendere atto dell'inadeguatezza della nostra stessa idea delle "magnifiche sorti e progressive”. Inadeguatezza testimoniata dal nostro crescente senso di insicurezza, persino dall'angoscia per le minacce che sovrastano la vita umana, a partire da quella che proviene da una crescita economica che ha come prezzo la devastazione dell'ambiente. Più che archiviare, è dunque forse il caso di ripensare e recuperare un senso nuovo del Progresso, che sia compatibile con la nostra storia passata e presente. Si può sperare soltanto nel Progresso Possibile quale lo concepivano originariamente i philosophes, le cui aspettative erano sorrette da un ottimismo di fondo nei confronti della ragione e delle virtù intellettuali e morali dell'uomo. Svanita l'illusione che il progresso fosse iscritto nella necessità della storia, ci troviamo a poter sperare soltanto nel Progresso Possibile, mentre incalza la domanda se non stiamo aprendo con le nostre mani le porte ad un futuro senza futuro.

M. Salvadori, L’idea di progresso. Possiamo farne a meno?, Donzelli, 2006 3. E' giusto aver paura della verità? Se la scienza è ricerca della verità, aver paura della scienza dovrebbe voler dire avere paura della verità, nella sua forma più obiettiva. Ma perché si dovrebbe aver paura della verità? L'unica grande verità, si diceva, è che tutti moriamo, ed è naturale aver tutti paura della morte, perché è la perdita di quello che è in assoluto il nostro unico bene, cioè la nostra vita. E' probabile che buona parte della scienza sia solo paura dell'ignoto. La scienza può essere assimilata all'ignoto per due motivi diversi: per ignoranza della scienza da parte del pubblico in generale - e questa è la causa più probabile - oppure perché non si può prevedere quali sorprese tireranno fuori dal cappello gli scienziati in un domani. In pratica, vi è paura del futuro, della novità.

L. e F. Cavalli Sforza, Perché la scienza? L’avventura di un ricercatore, Mondadori, 2005 4. L'etica della conoscenza non si impone all'uomo; al contrario è l'uomo che se la impone... Le società moderne, che sono intessute di scienza, che vivono dei suoi prodotti, dipendono oramai da essa come un intossicato dalla droga. Esse devono la loro potenza a quest'etica fondatrice della conoscenza e la loro debolezza morale ai sistemi di valori, distrutti dalla conoscenza stessa e ai quali esse tentano ancora di riferirsi... Per l'elevatezza stessa della sua ambizione, l'etica della conoscenza potrebbe forse soddisfare quest'esigenza di superamento. Essa definisce un valore trascendente, la conoscenza vera, e propone all'uomo di non servirsene ma di servirla come una scelta deliberata e cosciente... L'etica della conoscenza è anche, in un certo senso, conoscenza dell'etica, delle pulsioni, delle passioni, delle esigenze e dei limiti dell'essere biologico.

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Nell'uomo essa sa riconoscere l'animale, non assurdo ma strano, prezioso per la sua stessa stranezza, essere che, appartenendo contemporaneamente a due regni - la biosfera e il regno delle idee - è al tempo stesso torturato e arricchito da questo dualismo lacerante che si esprime nell'arte, nella poesia e nell'amore umano.

J. Monod, Il caso e la necessità, Mondadori, 1970 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Winston Churcill ebbe a dire che la seconda guerra mondiale poteva venire considerata come la seconda fase della guerra contro la Germania iniziata nel 1914. Con più radicalità lo storico tedesco Nolte considera la seconda guerra mondiale l'esito di quella “guerra civile europea” cominciata alla fine della prima guerra mondiale, con l'avvento dei regimi comunista e nazi-fascista. Riflettendo sulle tesi qui riassunte, analizza e discuti le principali cause del secondo conflitto mondiale. Inserisci, nella tua trattazione, il ruolo politico, strategico e militare giocato dalle grandi potenze.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Negli ultimi anni la scienza è venuta occupando un posto crescente nella vita quotidiana, sia per la presenza di prodotti tecnologicamente sempre più sofisticati, sia per l'imporsi all'attenzione dell'opinione pubblica di questioni che pongono anche problemi di ordine morale. Sulla base di conoscenze ed esperienze personali, esprimi le tue riflessioni sulla ricerca scientifica in generale e sul tuo rapporto con la scienza e la tecnologia.

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Allegato 4

DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA

SECONDA PROVA

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PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO Indirizzo: Audiovisivo Multimediale 9 Aprile 2015

Nella ricorrenza del festival del “Cinema a Pennello” e della sua comunicazione grafica, utilizzando le immagini originali dipinte dagli artisti per i manifesti e le locandine:

progettare un video promozionale attraverso la realizzazione di uno story board che

dovrà riportare il titolo e l’argomento trattato (film d’amore, comico, comico, thriller, storico …).

Preveder numerose ideazioni grafiche con inquadrature totali, americane, a mezzo busto e con primi piani, di figure e ambientazioni, per raccontare il cinema moderno.

Relazionare soggetto e sceneggiatura, tempi e metodi.

Durata massima della prova 18 ore.

E’ consentito soltanto l’uso della strumentazione, anche informatica, disponibile nell’istituzione scolastica.

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano – lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

Non è consentito l’accesso ad Internet.

Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO Indirizzo: Audiovisivo Multimediale 23 Aprile 2015

L’inquinamento da polveri sottili sta diventando un problema drammatico nei centri urbani del nostro paese. Queste polveri sottili sono emesse dai gas di scarico di

automobili e ciclomotori, oltre che dagli impianti industriali e dal riscaldamento domestico, e hanno effetti gravemente dannosi sulla salute, poiché sono all’origine di patologie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio. Una recente indagine ha rivelato

che il tema dell’inquinamento da traffico è particolarmente critico, in quanto la riduzione dell’uso del mezzo privato a favore di quello pubblico trova ostacoli di natura

principalmente culturale, poiché incide sullo stile di vita delle persone. Il consiglio comunale di una città di dimensioni medio – grandi, capoluogo di provincia,

ha quindi deliberato di potenziare il trasporto pubblico e contestualmente di promuovere una campagna rivolta aia cittadini con l’intenzione di incentivare l’uso dei mezzi pubblici, Si prevede di utilizzare manifesti stradali di grandi dimensioni e volantini; verrà inoltre

acquistata, per un certo numero di giorni, una pagina sul quotidiano locale.

L’iniziativa avrà il seguente slogan: FAI RESPIRARE LA CITTA’

il fine giustifica i mezzi … pubblici

Il candidato, basandosi sulle esperienze compiute nel corso degli studi e in alternanza scuola lavoro, elabori una proposta progettuale per uno dei prodotti pubblicitari richiesti, inserendo liberamente ogni elemento utile ad una comunicazione efficace.

Sono richiesti:

- Schizzi preliminari con varie proposte progettuali - Sviluppo in forma esecutiva della soluzione prescelta

- Relazione illustrativa dell’iter progettuale.

Durata massima della prova 18 ore.

E’ consentito soltanto l’uso della strumentazione, anche informatica, disponibile nell’istituzione scolastica.

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano – lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

Non è consentito l’accesso ad Internet.

Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO Indirizzo: Architettura e Ambiente 9 Aprile 2015

Il Candidato, su un’area di 5.000 mq., dovrà progettare un Ostello della Gioventù per

cento persone, di cui 50 di sesso maschile e 50 di sesso femminile, dotato di tutte le

infrastrutture e servizi necessari.

Inoltre, il Candidato dovrà progettare l’area verde residuale come un parco tematico a

scelta.

Oltre al progetto come sopra descritto, il Candidato dovrà ideare un elemento di arredo

mediante i dovuti particolari anche mediante un modello 3D esplicativo.

Il candidato sulla base delle metodologie proprie dell’indirizzo frequentato

restituisca i seguenti elaborati:

- schizzi preliminari

- planimetria generale scala 1:500

- progetto definitivo con pianta, prospetti interni e sezioni in scala 1:100

- viste assonometriche e prospettiche

- particolari scala 1:5, 1:20

- proposta di almeno un oggetto di arredamento

A corredo del progetto è richiesta una dettagliata relazione esplicativa del percorso progettuale.

Tutti gli elaborati potranno essere realizzati con gli strumenti disponibili in sede già

sperimentati nel percorso didattico dello studente.

Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno).

È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali, esclusa INTERNET,

disponibili nella istituzione scolastica.

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SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO Indirizzo: Architettura e Ambiente 23 Aprile 2015

In una città storica di medie dimensioni si vuole realizzare una “Casa della

Memoria” che possa contenere al suo interno testimonianze documentali, sonore,

grafiche, fotografiche, filmiche.

Il museo sarà inserito in un comparto urbano di recupero, individuato in

un’area dismessa in prossimità del centro abitato, precedentemente occupata da

una stazione di pullman.

L’area destinata all’edificio è di 500 m2 e i servizi annessi allo spazio

espositivo dovranno comprendere: bookshop, bar, punto informativo, servizi igienici.

Il candidato sulla base delle metodologie proprie dell’indirizzo frequentato

restituisca i seguenti elaborati:

- schizzi preliminari

- planimetria generale scala 1:500

- progetto definitivo con pianta, prospetti interni e sezioni in scala 1:100

- viste assonometriche e prospettiche

- particolari scala 1:5, 1:20

- proposta di almeno un oggetto di arredamento

A corredo del progetto è richiesta una dettagliata relazione esplicativa del percorso progettuale.

Tutti gli elaborati potranno essere realizzati con gli strumenti disponibili in sede già

sperimentati nel percorso didattico dello studente.

Durata massima della prova: 3 giorni (6 ore per ciascun giorno).

È consentito l’uso dei materiali e delle attrezzature, informatiche e laboratoriali, esclusa INTERNET,

disponibili nella istituzione scolastica.

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Allegato 5

DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA

TERZA PROVA

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Via Michelangelo, 12 - 60125 ANCONA - E-mail: [email protected]

SIMULAZIONI 3 PROVA SCRITTA

Classe VB

25 febbraio 2015 e 17 aprile 2015

Durata della prova 3 ore

Alunno _______________________________________________________________

Punteggio grezzo conseguito nelle diverse discipline :

MATERIA D. 1 D. 2 D. 3 Punt. per materia …/180

Scienze Motorie Filosofia

Lingua Inglese S. Arti Visive

PG Totale........../720

Voto finale...../15

Punte

ggio

gre

zzo 0 -

2

3-7

8 -

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36 -

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43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

a.s. 2014 - 2015

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25 febbraio 2015

Lingua e Letteratura Inglese

1) W. Whitman is one of the greatest American poets; he is “ the prophet” of democracy and individualism. Discuss this statement.

2) The Victorian period was a time of contradiction often referred to as “ the Victorian compromise”. Explain this statement.

3) Stressing the supremacy of art over all other intellectual activity, the Pre- Raphaelites paved the way

for Aestheticism. Illustrate the main features of this literary movement which developed throughout Europe adopting Gautier’s slogan “Art for Art’s ’sake”.

(E’ consentito l’uso del dizionario monolingue in formato cartaceo)

Storia dell’Arte

1) Quali sino i motivi che fanno de Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo un’opera esemplare e

significativa?

2) Con riferimento ai caratteri stilistici di Gustav Klimt, quali simbologie e quali elementi espressivi

emergono da una delle sue opere più celebri Giuditta I?

3) Quali tematiche e tecniche prevalgono nel Simbolismo francese di Odilon Redon o Gustav Moreau?

Filosofia

1) Quale rapporto esiste tra la concezione di Schopenhauer e quella di Kant? (max 10 righe)

2) Quale differenza esiste tra la destra e la sinistra hegeliana? (max 10 righe)

3) Quale significato attribuisce Marx al concetto di alienazione? (max 12 righe)

Scienze Motorie

1) Parla della contusione e del suo primo soccorso.

2) Descrivi il meccanismo di risintesi dell’A.T.P. denominato Anaerobico lattacido.

3) Descrivi i principi dell’adattamento muscolare e della supercompensazione.

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17 aprile 2015

Lingua e Letteratura Inglese

1. One of the main authors of the early Victorian period is Charles Dickens. In what sense are his novels typical Victorian novels? (write about 10 lines)

2. Tell about The Picture of Dorian Gray by O. Wilde and the theme of the beauty. (write about 10 lines)

3. A towering figure in the modernist literary period, James Joyce is considered the most prominent English-speaking writer of the first half of the twentieth century. Discuss this statement. (write about 10

lines) (E’ consentito l’uso del dizionario monolingue in formato cartaceo)

Storia dell’Arte (max 10 righe)

1. Quali sino i caratteri espressionisti che fanno di Munch un precursore dell’analogo movimento?

2. Quali sonio le principali differenze tra l’Espressionismo dei Fauves e quello del Die Brucke?

3. Quali sono le declinazioni stilistiche dell’Art Nouveau in relazione alle aree di diffusione secondo gli assi Scozia-Austria e Londra-Belgio-Francia-Italia?

Filosofia

1. Quali sono gli impulsi che animano l’arte greca e quali conseguenze hanno nella cultura occidentale ? (max 10 righe)

2. Spiega il significato dell'espressione "morte di Dio" per Nietzsche. (max.10 righe)

3. Chi è per Nietzsche il superuomo? In che senso può dirsi più appropriata la traduzione italiana “oltre –

uomo”? (max. 12 righe)

Scienze Motorie (max 10 righe)

1. Parla della del crampo e del suo primo soccorso.

2. Descrivi il meccanismo di risintesi dell’A.T.P. denominato Anaerobico alattacido.

3. Parla dei principi nutritivi e della loro funzione.

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Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai membri del Consiglio di classe.

Firma degli insegnanti

Firma dei rappresentanti degli alunni nel Consiglio di classe

Cognome Nome Firma

CARDINALI CATERINA

DE CECCO FEDERICO

Firma del Dirigente Scolastico Prof.ssa Filomena Zanfardino

Cognome Nome Firma

TORTORELLA GAETANO

CHERUBINI SILVIA

CAMILLETTI M.ANTONIETTA

COLASANTI VALENTINA

SPINELLI TILDE

GNOCCHINI MARCO

PAGNONI GIORGIO

MANGITERRA BRUNO

VALERI VALERIO

PAGNONI GIORGIO

CERAMICOLA GIUSEPPE

MANZO VIENNA

MORELLINA VINCENZO

STAMPATORI EROS

VALENTI MARIA