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1 Via Michelangelo, 12 60125 ANCONA Tel.071-2805003-4 Fax. 071-2810394 E-mail: [email protected] DOCUMENTO DIDATTICO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (D.P.R. 323/98 art. 5) Anno scolastico: 2016 / 2017 Classe: 5°B Audiovisivo e Multimediale

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Via Michelangelo, 12

60125 ANCONA

Tel.071-2805003-4

Fax. 071-2810394

E-mail: [email protected]

DOCUMENTO DIDATTICO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(D.P.R. 323/98 art. 5)

Anno scolastico: 2016 / 2017

Classe: 5°B

Audiovisivo e Multimediale

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Sommario PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ...................................................................................................... 3

Gli insegnanti ................................................................................................................................................................ 3

Rappresentanti dei genitori e degli alunni nel Consiglio di classe ................................................................................ 3

Variazioni significative del corpo docente nel triennio ................................................................................................ 3

LA CLASSE ..................................................................................................................................................................... 4

Alunni diversamente abili ............................................................................................................................................. 4

Storia della classe .......................................................................................................................................................... 4

Quadro della classe ....................................................................................................................................................... 5

Interventi didattici ed educativi attuati .......................................................................................................................... 5

Crediti scolastici maturati nel 3° e 4° anno ................................................................................................................... 6

PROFILO PROFESSIONALE ......................................................................................................................................... 6

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI .............................................................................................................................. 7

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI ...................................................................................................................... 7

OBIETTIVI e CONTENUTI DISCIPLINARI ................................................................................................................. 7

OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA CLASSE ................................................................................................................ 7

CLIL .................................................................................................................................................................................. 7

METODI E STRUMENTI DIDATTICI .......................................................................................................................... 7

SPAZI ............................................................................................................................................................................... 8

MONTE ORE ANNUO PER MATERIA ........................................................................................................................ 8

ATTIVITA’ EXTRA CURRICULARI ............................................................................................................................ 8

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE ............................................................................................................... 9

Tipologia delle prove di verifica ................................................................................................................................... 9

GRIGLIE DI VALUTAZIONE ...................................................................................................................................... 10

Griglia prima prova scritta .......................................................................................................................................... 10

Griglia seconda prova scritto/grafica .......................................................................................................................... 12

Griglia terza prova scritta ……………………………………………………………………………………………………………………………………..13

Griglia colloquio ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………14

Griglia di conversione percentuale / punteggi .......................................................................................................... 15

ALLEGATI ................................................................................................................................................................. 16

ALLEGATO 1 – Simulazioni 1° prova scritta …………………………………………………………………………17

ALLEGATO 2 – Simulazione 2 prova scritta ..………………………………………………………………………..37

ALLEGATO 3 – Simulazioni 3° prova scritta …………………………………………………………………………39

ALLEGATO 4 - Relazioni individuali

ALLEGATO 5 - Programmi svolti

Firma degli insegnanti - dei rappresentanti degli alunni - del Dirigente Scolastico

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PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Gli insegnanti

Cognome Nome Materia di insegnamento

TORTORELLA GAETANO Religione

LEONE MARIA GRAZIA Lingua e Letteratura Italiana

LEONE MARIA GRAZIA Storia e Cittadinanza e Costituzione

CAMILLETTI MARIA ANTONIETTA Matematica

CAMILLETTI MARIA ANTONIETTA Fisica

GARRETTO GIOVANNA Lingua e Cultura Straniera (Inglese)

SPINELLI TILDE Storia dell’Arte

SANTARELLI FEDERICA Filosofia

TURCHI PAOLO Discipline Progettuali

CERAMICOLA GIUSEPPE Laboratorio

SEDANI LAURA Laboratorio

DOLMETTA GIOVANNI Laboratorio

GIACCHETTA MARTINA Scienze Motorie e Sportive

CLEMENTI GAETANO Sostegno

MICCINI MORENO Sostegno

Rappresentanti dei genitori e degli alunni nel Consiglio di classe

Cognome Nome Posizione

FORLENZA ISABELLA alunna

FORMICA MICHELE alunno

SANTARELLI ELENA genitore

Variazioni significative del corpo docente nel triennio

Filosofia Tre docenti diversi nel corso del triennio

Inglese Due docenti diversi nel corso del triennio

Fisica Due docenti diversi nel corso del triennio

Matematica Due docenti diversi nel corso del triennio

Scienze motorie Due docenti diversi nel corso del triennio

Laboratorio di Audiovisivo e

Multimedia

Tre docenti diversi nel corso del triennio (solo due dei tre docenti

di laboratorio)

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LA CLASSE

N. Cognome Nome

1. Adebiyi Samuel Tobi

2. Badaloni Jennifer

3. Fagnani Silvia

4. Forlenza Isabella

5. Formica Michele

6. Galli Flora

7. Marsili Giulia

8. Mengoni Samuele

9. Monarca Ilaria

10. Morsillo Maria Pia

11. Murru Cristian

12. Pincini Gianluca

13. Recanatini Davide

14. Ruini Edoardo

15. Suardi Chiara

16. Zoppi Demis

Alunni diversamente abili

Nella classe sono presenti tre alunni con bisogni educativi speciali, di cui un alunno seguito costantemente

dagli insegnanti di sostegno e per il quale è stato predisposto un P.E.I. fortemente differenziato per contenuti

ed obiettivi, altri due alunni DSA che hanno usufruito di strumenti compensativi e dispensativi.

Storia della classe

NUMERO STUDENTI ANNO SCOLASTICO 2014-2015 n° 22 22 (13 Maschi e 9 Femmine)

NUMERO STUDENTI ANNO SCOLASTICO 2015 -2016 n° 20 19 (11 Maschi e 8 Femmine)

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Quadro della classe

Parametri Livello o grado Note

INTERESSE E

PARTECIPAZIONE

AL DIALOGO

EDUCATIVO

Mediamente discreto

Alcune individualità hanno dimostrato alto interesse e

lodevole partecipazione al dialogo educativo nell’area

artistica.

FREQUENZA

Regolare per la

maggioranza degli

allievi

Alcuni allievi hanno fatto registrare un discreto numero

di assenze e ritardi e una frequenza scarsamente

regolare.

MOTIVAZIONE

ALLO STUDIO ED

IMPEGNO

Mediamente discreta

Alcuni alunni hanno manifestato una buona

motivazione allo studio, regolarità nell’impegno e

rispetto dei tempi di lavoro durante tutto il percorso

scolastico.

Altri studenti, invece, pur possedendo discrete

capacità, si sono impegnati in maniera discontinua e in

modo settoriale; alcuni non hanno conseguito una

preparazione del tutto omogenea.

Interventi didattici ed educativi attuati

Materia di insegnamento Attività in itinere al mattino attuato all’inizio del 2°Q

Italiano X

Storia X

Matematica e Fisica X

Inglese X

Storia dell’Arte X

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Crediti scolastici maturati nel 3° e 4° anno

Il consiglio di classe, nel corso delle sedute di scrutinio finale del 3° e del 4° anno, ha valutato i crediti maturati

dagli alunni secondo quanto previsto dal P.T.O.F.

Cognome Nome 3° anno

4° anno

Totale

1. Adebiyi Samuel Tobi 7 7 14

2. Badaloni Jennifer 5 6 11

3. Fagnani Silvia 4 4 8

4. Forlenza Isabella 6 4 10

5. Formica Michele 6 6 12

6. Galli Flora 6 7 13

7. Marsili Giulia 4 4 8

8. Mengoni Samuele 4 4 8

9. Monarca Ilaria 4 4 8

10. Morsillo Maria Pia 4 4 8

11. Murru Cristian 5 4 9

12. Pincini Gianluca 7 7 14

13. Recanatini Davide 6 4 10

14. Ruini Edoardo 5 5 10

15. Suardi Chiara 6 6 12

16. Zoppi Demis 6 6 12

PROFILO PROFESSIONALE

L’indirizzo Audiovisivo e Multimediale forma operatori in grado di gestire i processi operativi e progettuali

inerenti i settori audiovisivo e multimediale: gli aspetti espressivi, comunicativi, concettuali e funzionali

della ricerca audiovisiva, delle sue tecniche, tecnologie e strumentazioni. La formazione prevede inoltre

l’iterazione del processo creativo con la consapevolezza dei fondamenti storici, linguistici, culturali e sociali

propri della “pratica artistica”. Il percorso consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è

particolarmente propedeutico all’ISIA, al DAMS, all’Accademia di Belle Arti, allo IED (Istituto Europeo di

Design), il diploma inoltre risulta immediatamente spendibile nei ruoli che richiedano competenze di base

del visual, graphic e Web designer, nonché del tecnico e creativo in produzioni radio e TV.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali

negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive

contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in

funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine.

Il percorso consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è particolarmente propedeutico a quelle di

Architettura e Design Industriale, ISIA, DAMS, Accademia di Belle Arti, Beni Culturali, IED (Istituto

Europeo di Design), il diploma inoltre risulta immediatamente spendibile nei vari settori della comunicazione

e delle arti.

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OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Stabilire rapporti interpersonali tra alunni, insegnanti, capo d’Istituto e personale non docente, improntati

al rispetto della dignità umana, della diversità e della solidarietà.

Abituare gli alunni ad assumersi le proprie responsabilità di fronte agli impegni.

Potenziare il rispetto nei confronti dell’ambiente e del materiale scolastico.

Educare al giusto rapporto tra qualità del lavoro e tempi di esecuzione.

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Acquisire una conoscenza adeguata del patrimonio letterario e artistico, anche attraverso visite

d’istruzione, conferenze, ecc.

Migliorare le modalità espressive e comunicative fondamentali dei diversi linguaggi (verbale, grafico,

plastico, audiovisivo)

Sviluppare capacità inventive nella scelta e nell’uso dei diversi linguaggi

Potenziare il metodo della ricerca e l’autonomia operativa

Possedere un’adeguata metodologia progettuale per un valido percorso formativo.

OBIETTIVI e CONTENUTI DISCIPLINARI

Si vedano le relazioni finali (Allegato 4) e i programmi dei singoli insegnanti (Allegato 5)

OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA CLASSE

Alcuni allievi hanno acquisito in tutte le discipline da un più che sufficiente a un ottimo grado di conoscenze

e di competenze grazie ad un impegno che si è mantenuto costante nel tempo e ad un proficuo metodo di

lavoro. Altri rivelano una preparazione disomogenea avendo sviluppato sufficienti competenze nelle materie

d’indirizzo mentre nelle discipline dell’area comune hanno raggiunto risultati appena sufficienti in merito alle

conoscenze, modesti nelle competenze.

CLIL

Ai sensi della nota MIUR della D.G. Ordinamenti e Autonomia scolastica n. 4969 del 25 luglio 2014 “Avvio

in ordinamento dell’insegnamento di discipline non linguistiche DNL in lingua straniera secondo la

metodologia CLIL nel terzo, quarto, quinto anno dei Licei Linguistici e nel quinto anno dei Licei e degli

Istituti tecnici - Norme transitorie a.s. 2014/2015”, punto 4.1, il Consiglio della classe 5°B, preso atto

dell’impossibilità di poter svolgere moduli CLIL in quanto non sono presenti docenti DNL formati

linguisticamente e metodologicamente, dichiara di avere svolto una esercitazione multidisciplinare intitolata

“Falso d’Autore” che abbraccia le materie di inglese, storia dell’arte e laboratorio.

METODI DIDATTICI

Lezioni frontali dialogate

Insegnamento per progetti

Ricerche

Discussione guidata

STRUMENTI DIDATTICI

Libri di testo

Manuali tecnici

Articoli di giornali e di riviste specializzate

Diapositive

Fotocopie e CD multimediali

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Software didattico

Materiale da repertorio audio e video

Proiettori, sussidi audiovisivi,

LIM

Postazioni computerizzate

Lettore CD

SPAZI

Aule e laboratori

Palestra

Aula LIM

MONTE ORE ANNUO PER MATERIA

Materia Monte-Ore Annuo

RELIGIONE 33

ITALIANO 132

STORIA 66

MATEMATICA 66

FISICA 66

LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) 99

STORIA DELL’ARTE 99

FILOSOFIA 66

DISCIPLINE PROGETTUALI 198

LABORATORIO 264

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 66

ATTIVITA’ EXTRA CURRICULARI

Accanto alle normali attività curriculari comprensive dell’orientamento universitario e parauniversitario e alla

consulenza informativa del C.I.C, la classe ha fruito di incontri di presentazione:

dell’Università NABA di Milano;

dell’Istituto Poliarte di Ancona;

dell’Accademia di Belle Arti di Macerata;

dell’Accademia di Belle Arti di Spoleto

dell’ Università del Design di San Marino;

del Nuovo Istituto di Design di Perugia;

dell’ Università di Camerino;:

dell’ Università Politecnica delle Marche;

della scuola “Comics” di Jesi;

dell’Italian Diplomatic Accademy di Verona;

dell’Italian Diplomatic Accademy di Roma.

hanno

incontrato Antonio Presti, presidente della Fondazione “Fiumana d’Arte”;

assistito alla proiezione del film “La leggenda di Bob Wind”, ispirato alla vita dell’attore, regista, autore e

produttore Roberto Cimetta;

partecipato al convegno “I giovani incontrano la legalità” con il Presidente del Senato Pietro Grasso;

incontrato Simona Lisi, curatrice di “Cinematica”, festival che si occupa del rapporto

immagine/movimento nelle arti visive, filmiche e performative;

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hanno visitato le mostre:

"Lotto, Artemisia, Guercino: le stanze segrete di Vittorio Sgarbi" a Osimo;

"Maria Maddalena tra peccato e penitenza “ a Loreto

"Maria Mater Misericordiae" presso il Palazzo del Duca a Senigallia e la Rocca Roveresca;

hanno visitato i cimiteri di Tavernelle (parte monumentale – area ebraica – area islamica) e di Guerra

degli Alleati.

hanno partecipato alla visita d’istruzione a Barcellona.

Dal 13 al 25 febbraio 2017 sono stati impegnati in aziende o istituti per l’Alternanza Scuola Lavoro 15 dei

16 alunni della classe.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Tipologia delle prove di verifica

Per le verifiche di apprendimento sono stati utilizzati i seguenti strumenti:

colloquio orale;

prove scritte (esercizi, problemi, questionari, elaborati su traccia, trattazioni sintetiche di argomenti,

domande aperte);

test a risposta singola;

test a risposta multipla

prove scritto–grafiche;

esercitazioni progettuali di lunga durata.

I criteri di valutazione hanno fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti e

riportata nel P.T.O.F.

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Griglia prima prova scritta

VALUTAZIONE DELLA 1a PROVA SCRITTA

INDICATORI

DESCRITTORI

ANNOTAZIONI

Correttezza e proprietà

nell'uso della lingua

Con riferimento specifico alla tipologia

scelta:

- Correttezza ortografica e morfosintattica.

- Proprietà e ricchezza lessicale.

- Ricchezza e varietà dello stile.

Per tutte le tipologie e con peso 3

Possesso delle

conoscenze relative

all'argomento e al

quadro di riferimento

Qualità e quantità delle informazioni relative

all'argomento e sua contestualizzazione.

Pertinenza delle informazioni utilizzate.

Per tutte le tipologie con peso 4

Attitudini allo sviluppo

critico delle questioni

proposte e alla

costruzione di un

discorso organico e

coerente

Individuazione del nucleo delle tematiche

proposte.

Pertinenza delle argomentazioni e valutazioni

personali a sostegno delle tesi addotte.

Rielaborazione critica dei contenuti.

Coesione e compiutezza della trattazione.

Per tutte le tipologie con peso 2 .

Conoscenze e

competenze idonee a

individuare la natura

del testo e delle sue

strutture formali

Comprensione ed interpretazione del testo

proposto.

Possesso ed utilizzazione degli strumenti di

decodifica.

Solo per la tipologia "analisi di un testo" con peso 3

Capacità di

comprendere e

utilizzare i materiali

forniti nel rispetto

della tipologia

prescelta

Utilizzazione del corredo documentario.

Strutturazione del testo finale, tenendo

presenti le consegne (destinatario, titolo,

limite di stesura, ecc.).

Consequenzialità della trattazione.

Solo per la tipologia "saggio breve" o "articolo di giornale", peso 3

Capacità di

organizzare la

trattazione in assenza

di materiali

Consequenzialità della trattazione.

Riferimento a fonti (soprattutto tipologia C).

Apporto personale (soprattutto tipologia D).

Solo per le tipologie C e D (tema tradizionale di storia e di ordine generale) con peso 3

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Punte

ggio

gre

zzo

0 -

2

3-7

8 -

12

13 -

18

19 -

23

24 -

29

30 -

35

36 -

42

43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Scala di misurazione I N D I C A T O R I Punteggi

0 = prestazione

assolutamente nulla

(situazione eccezionale);

1 = prestazione

gravemente insufficiente ;

2 = prestazione

insufficiente ;

3 = prestazione

sufficiente ;

4 = prestazione

discreta (o buona tendente

a discreta) ;

5 = prestazione

ottima (o buona tendente a

ottima).

Tip

olo

gia

del

tem

a

Corr

ette

zza

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ropri

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nel

l'uso

del

la l

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(tutt

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Att

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post

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(tutt

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olo

gie

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Conosc

enze

e c

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enze

idonee

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ndiv

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e del

le s

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olo

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A)

Cap

acit

à di

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pre

nder

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uti

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nel

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olo

gia

pre

scel

ta

(solo

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olo

gia

B)

Cap

acit

à di

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aniz

zare

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solo

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olo

gie

C e

D)

Pu

nte

ggio

gre

zzo

Per

cen

tuale

di

pu

nte

ggio

gre

zzo

ott

enu

ta d

al

can

did

ato

P

rop

ost

a d

i p

un

teggio

P E S I MAX

A 3 4 2 3 --- --- 60

B1 3 4 2 --- 3 --- 60

B2 3 4 2 --- 3 --- 60

C 3 4 2 --- --- 3 60

D 3 4 2 --- --- 3 60

Cognome e nome

del candidato

VALUTAZIONI PARZIALI

1

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GRIGLIA SECONDA PROVA SCRITTO/GRAFICA

Punteggio grezzo massimo ottenibile = 20

Candidato

Ind.

1

Ind.

2

Ind.

3

Punteggio

grezzo

ottenuto

Percentuale

di

punteggio

grezzo

ottenuto

Proposta

di

punteggio

Creatività Iter

progettuale

Realizzazione

Dell’elaborato

Pesi 2 1 1

1

A CIASCUN INDICATORE È STATO ASSEGNATO UN LIVELLO DI VALUTAZIONE CHE VA

DA 0 A 5 COME SEGUE

0 = prestazione assolutamente nulla

1 = prestazione gravemente insufficiente

2 = prestazione insufficiente

3 = prestazione sufficiente

4 = prestazione discreta (o buona tendente a discreta)

5 = prestazione ottima (o buona tendente a ottima)

Per il calcolo della valutazione complessiva della prova:

si è moltiplicato il livello di valutazione assegnato a ciascun indicatore per il relativo peso, per un

massimo di 20 punti,

si è diviso il punteggio ottenuto con il punteggio massimo ottenibile,

su tale risultato è stata calcolata la percentuale del punteggio grezzo ottenuto.

Infine, per il passaggio dal Punteggio Grezzo al Punteggio Effettivo espresso in quindicesimi, si è utilizzata

l’apposita tabella sotto riportata. E’ possibile, inoltre, consultare la tabella di conversione in decimali riportata

più avanti, dopo gli indicatori riguardanti il Colloquio.

Punte

ggio

gre

zzo

0 -

2

3-7

8 -

12

13 -

18

19 -

23

24 -

29

30 -

35

36 -

42

43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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GRIGLIA TERZA PROVA SCRITTA

MATERIA_________________________________ CANDIDATO_______________________________

INDICATORI

DESCRITTORI

PUNTEGGIO

1^Dom. 2^Dom. 3^ Dom.

CONOSCENZA degli

argomenti

-Nulla

-Molto scarsa/scarsa

-Limitata e lacunosa

-Essenziale e pertinente

-discreta

-Completa ed esauriente

0

1-2

3

4 (suff.)

5

6

…... …….. ………

COMPETENZE

( Coesione del testo,

correttezza

morfosintattica ed ortografica,

padronanza del codice

linguistico specifico.

Interpretazione e utilizzo di

formule e

procedimenti specifici nel

campo scientifico.)

-Nulla

-Limitate e

frammentarie,

linguaggio scorretto o

inappropriato

-schematiche e

pertinenti, lessico

elementare

- produzione coerente,

esposizione corretta

- produzione articolata e

argomentata, lessico

specifico appropriato

0

1-2

3 (suff)

4

5

…... …….. ………

CAPACITA’ (Analisi, sintesi

e/o collegamento)

-Nulla

-Sintesi approssimativa

e con scarsa coerenza

logica

-Sintesi accettabile e

lineare

-sintesi appropriate,

articolate

0

1-2

3( suff.)

4

Punteggio per ciascuna domanda __/15 ___/15 ___/15 TOTALE PUNTEGGIO ____/45

Sommando i voti delle 12 domande si ottiene un punteggio grezzo che diviso 180 determina la percentuale

su tale punteggio massimo ottenibile. Infine, per il passaggio dal Punteggio Grezzo al Punteggio Effettivo

espresso in quindicesimi, si è utilizzata l’apposita tabella.

Punte

ggio

gre

zzo

0 -

2

3-7

8 -

12

13 -

18

19 -

23

24 -

29

30 -

35

36 -

42

43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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14

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL Colloquio

Candidato………………………………………….Classe……Sez…….Commissione…………

FASI DEL

COLLOQUIO INDICATORI

PUNTEGGIO

MASSIMO

ATTRIBUIBIL

E

LIVELLI DI

VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

PER I DIVERSI

LIVELLI

ARGOMENTO

INIZIALE( 8

PUNTI )

ORGANIZZAZIONE

ED

ESPOSIZIONE

DELL’ARGOMENTO

8 punti

1) Nulla

2) Superficiale

3) Essenziale

4) Adeguata e

corretta(suff.)

5) Fluida e ben articolata

6) Sicura e originale

0

1-3

4-5

6

7

8

COLLOQUIO

PLURI

DISCIPLINARE

(22 PUNTI )

CONOSCENZA

CAPACITA’ DI

ARGOMENTAZIONE

E

COLLEGAMENTO

PADRONANZA

ESPRESSIVA E

PROPRIETA’ DI

LINGUAGGIO

10 punti

8 punti

4 punti

1) Nulla

2) Gravemente

insufficiente

3) Limitata-settoriale

4) Superficiale

5) Sufficiente

5) Discreta

6) Esauriente

7) Completa e approfondita

1) Limitata

2) Approssimativa

3) Superficiale

4) Sufficiente

5) Discreta

6) Buona

7) Ottima

1) Stentata, incerta

2) Sufficientemente

chiara e corretta

3) Adeguata e scorrevole

4) Articolata ed efficace

0

1-2

3-4

5-6

7

8

9

10

1-2

3

4

5 6

7

8

1

2

3

4

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15

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA __________/30

GRIGLIA CONVERSIONE PERC. / PUNTEGGI

RELAT. VOTO/10 VOTO/15 VOTO/30 RELAT. VOTO/10 VOTO/15 VOTO/30

0,00 1 1 1 0,51 6 10 20

0,01 1 1 1 0,52 6 10 20

0,02 1 1 2 0,53 6 10 20

0,03 1 2 2 0,54 6 10 21

0,04 1 2 3 0,55 6 10 21

0,05 1 2 3 0,56 6 10 21

0,06 2 2 4 0,57 6 11 21

0,07 2 2 4 0,58 6 11 22

0,08 2 3 4 0,59 6 11 22

0,09 2 3 5 0,60 6 11 22

0,10 2 3 5 0,61 7 11 22

0,11 2 3 6 0,62 7 11 23

0,12 2 3 6 0,63 7 11 23

0,13 2 4 7 0,64 7 11 23

0,14 2 4 7 0,65 7 12 23

0,15 2 4 7 0,66 7 12 24

0,16 2 4 8 0,67 7 12 24

0,17 3 4 8 0,68 7 12 24

0,18 3 4 9 0,69 7 12 24

0,19 3 5 9 0,70 7 12 25

0,20 3 5 9 0,71 7 12 25

0,21 3 5 10 0,72 8 12 25

0,22 3 5 10 0,73 8 12 25

0,23 3 5 11 0,74 8 13 26

0,24 3 6 11 0,75 8 13 26

0,25 3 6 11 0,76 8 13 26

0,26 3 6 12 0,77 8 13 26

0,27 3 6 12 0,78 8 13 26

0,28 4 6 12 0,79 8 13 27

0,29 4 6 13 0,80 8 13 27

0,30 4 7 13 0,81 8 13 27

0,31 4 7 13 0,82 8 13 27

0,32 4 7 14 0,83 8 14 27

0,33 4 7 14 0,84 9 14 28

0,34 4 7 14 0,85 9 14 28

0,35 4 7 15 0,86 9 14 28

0,36 4 8 15 0,87 9 14 28

0,37 4 8 15 0,88 9 14 28

0,38 4 8 16 0,89 9 14 28

0,39 5 8 16 0,90 9 14 29

0,40 5 8 16 0,91 9 14 29

0,41 5 8 17 0,92 9 14 29

0,42 5 8 17 0,93 9 14 29

0,43 5 9 17 0,94 9 15 29

0,44 5 9 18 0,95 10 15 29

0,45 5 9 18 0,96 10 15 29

0,46 5 9 18 0,97 10 15 30

0,47 5 9 19 0,98 10 15 30

0,48 5 9 19 0,99 10 15 30

0,49 5 9 19 1,00 10 15 30

0,50 6 10 20

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ALLEGATI

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ALLEGATO 1

- Simulazioni 1° prova scritta-

del 6-03-2017

e del 2-05-2017

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Liceo Artistico “E. Mannucci” Ancona

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Classi 5A, 5B, 5C 6 marzo 2017

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Gabriele D'Annunzio, Il piacere, Milano, Mondadori, 1978

Il ritratto dell'esteta

Sotto il grigio diluvio democratico odierno, che molte belle cose e rare sommerge miseramente, va anche a poco a poco scomparendo quella special classe di antica nobiltà italica, in cui era tenuta viva di generazione in generazione una certa tradizion familiare d’eletta cultura, d’eleganza e di arte.

A questa classe, ch’io chiamerei arcadica perché rese appunto il suo più alto splendore nell’amabile vita del XVIII secolo, appartenevano gli Sperelli. [...]

Il conte Andrea Sperelli-Fieschi d’Ugenta, unico erede, proseguiva la tradizione familiare. Egli era, in verità, l’ideale tipo del giovine signore italiano del XIX secolo, il legittimo campione d’una stirpe di gentiluomini e di artisti eleganti, ultimo discendente d’una razza intellettuale.

Egli era, per così dire, tutto impregnato di arte. La sua adolescenza, nutrita di studi vari e profondi, parve prodigiosa. Egli alternò, fino a’ venti anni, le lunghe letture coi lunghi viaggi in compagnia del padre e poté compiere la sua straordinaria educazione estetica sotto la cura paterna, senza restrizioni e costrizioni di pedagoghi. Dal padre a punto ebbe il gusto delle cose d’arte, il culto appassionato della bellezza, il paradossale disprezzo de’ pregiudizi, l’avidità del piacere.

Questo padre, cresciuto in mezzo agli estremi splendori della corte borbonica, sapeva largamente vivere; aveva una scienza profonda della vita voluttuaria e insieme una certa inclinazione byroniana al romanticismo fantastico. Lo stesso suo matrimonio era avvenuto in circostanze quasi tragiche, dopo una furiosa passione. Quindi egli aveva turbata e travagliata in tutti i modi la pace coniugale. Finalmente s’era diviso dalla moglie ed aveva sempre tenuto seco il figliuolo, viaggiando con lui per tutta l’Europa.

L’educazione d’Andrea era dunque, per così dire, viva, cioè fatta non tanto su i libri quanto in conspetto delle realità umane. Lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall’alta cultura ma anche dall’esperimento; e in lui la curiosità diveniva più acuta come più si allargava la conoscenza. Fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli

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era dotato, non si stancava mai di fornire tesori alle sue prodigalità. Ma l’espansione di quella sua forza era la distruzione in lui di un’altra forza, della forza morale che il padre stesso non aveva ritegno a deprimere. Ed egli non si accorgeva che la sua vita era la riduzione progressiva delle sue facoltà, delle sue speranze, del suo piacere, quasi una progressiva rinunzia; e che il circolo gli si restringeva sempre più d’intorno, inesorabilmente se ben con lentezza.

Il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: “Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui”.

Anche, il padre ammoniva: “Bisogna conservare ad ogni costo intiera la libertà, fin nell’ebrezza. La regola dell’uomo d’intelletto, eccola: ―Habere, non haberi”.

Anche, diceva: “Il rimpianto è il vano pascolo d’uno spirito disoccupato. Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove imaginazioni”. Ma queste massime volontarie, che per l’ambiguità loro potevano anche essere interpretate come alti criterii morali, cadevano appunto in una natura involontaria, in un uomo, cioè, la cui potenza volitiva era debolissima. [...] Dopo la morte immatura del padre, egli si trovò solo, a ventun anno, signore d’una fortuna considerevole, distaccato dalla madre, in balia delle sue passioni e de’ suoi gusti. Rimase quindici mesi in Inghilterra. La madre passò in seconde nozze, con un amante antico. Ed egli venne a Roma, per predilezione. Roma era il suo grande amore: non la Roma dei Cesari ma la Roma dei Papi; non la Roma degli Archi, delle Terme, dei Fori, ma la Roma delle Ville, delle Fontane, delle Chiese. Egli avrebbe dato tutto il Colosseo per la Villa Medici, il Campo Vaccino per la Piazza di Spagna, l’Arco di Tito per la Fontanella delle Tartarughe. La magnificenza principesca dei Colonna, dei Doria, dei Barberini l’attraeva assai più della ruinata grandiosità imperiale. E il suo gran sogno era di possedere un palazzo incoronato da Michelangelo e istoriato dai Caracci, come quello Farnese; una galleria piena di Raffaelli, di Tiziani, di Domenichini, come quella Borghese; una villa, come quella d’Alessandro Albani, dove i bussi profondi, il granito rosso d’Oriente, il marmo bianco di Luni, le statue della Grecia, le pitture del Rinascimento, le memorie stesse del luogo componessero un incanto in torno a un qualche suo superbo amore. In casa della marchesa d’Ateleta sua cugina, sopra un albo di confessioni mondane, accanto alla domanda “Che vorreste voi essere?” egli aveva scritto “Principe romano”. 1. Comprensione del testo

Sintetizza il testo in un massimo di 10 righe.

2. Analisi del testo

2.1 Indica il tema centrale del testo.

2.2 Spiega l'atteggiamento del protagonista nei confronti della società del tempo e come si concilia con la tendenza

all'estetismo.

2.3 Il risultato dell'educazione paterna è positivo? Motiva la risposta.

2.4 Per quali motivi la “potenza volitiva” di Andrea Sperelli è “debolissima”? È una conseguenza del professato

estetismo?

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2.5 Quattro sono le massime sulle quali il padre di Andrea Sperelli fonda l'educazione del figlio e che sono la sintesi

dell'estetismo dannunziano. Rintracciale nel testo e spiegale.

2.6 Il narratore giudica il protagonista un eroe prevalentemente positivo o negativo? Motiva la risposta.

2.7 Spiega perché non la “Roma dei Cesari ma la Roma dei Papi” è amata del protagonista.

3. Approfondimenti

“Il piacere di D'Annunzio, edito nel 1889, si contrappone alla produzione verista verghiana. Il candidato delinei le

differenze esistenti tra i romanzi dei due autori che evidenziano il cambiamento culturale e artistico dell'epoca.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e

nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo

coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il

tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare

cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Piacere e piaceri.

DOCUMENTI

«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato.

Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano

senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li

prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un

ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario,

più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni;

parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una

fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo

che vada alla

ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima,

sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una

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esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come

in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi

della sensualità.»

Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)

«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il

piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.» Andrea EMO ,

Quaderni di metafisica (1927-1928)

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

Argomento: Problemi dell’infanzia ieri e oggi

Documenti

1. Mondiali Sudafrica 2010, tutti in campo contro il traffico di bambini

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Roma, 22 aprile (Il Velino) - Il traffico di persone è il terzo mercato più lucrativo al mondo, dopo quello delle armi e

della droga. Si stima che siano 2,1 milioni i bambini oggetto di traffici a scopo di sfruttamento sessuale o per altri lavori

degradanti o pericolosi. Di questo triste mercato il Sudafrica rappresenta la più grande rotta del continente africano.

Bambini e adolescenti vi arrivano da Etiopia, Mozambico, Uganda, Malawi, Zambia e Zimbabwe. Per questo Terre des

Hommes (Tdh) ed Ecpat, due organizzazioni internazionali che si occupano di difesa dei diritti dei minori, lanciano

insieme la campagna nazionale “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini”. Il profitto annuo per ogni

vittima è stimato intorno ai 67.200 dollari. Il 79 per cento del traffico globale è destinato allo sfruttamento sessuale

2. La tratta degli orfani. “Quello di adescare adolescenti negli orfanotrofi per farle prostituire è un metodo nuovo per

i delinquenti che trattano esseri umani” spiega Mino Damato, giornalista Rai in pensione, che, nel 1988, vicino alla

capitale rumena, ha realizzato la fondazione Bambini in emergenza, un centro pilota di cura, assistenza e ricerca per i

bimbi abbandonati e in vari stadi di infezione da Hiv. Continua Damato: “Un dramma che purtroppo esiste, anche se

le istituzioni lo vogliono nascondere. Tutti sanno, ma nessuno parla. Quando scoppiò la rivoluzione in Romania, nel

1989, e cadde il dittatore Ceausescu, in un quadro di grave crisi economica e sociale si alzò il velo sulla tragedia di

migliaia di bimbi abbandonati e spesso infettati con il virus dell’Hiv negli stessi orfanotrofi e ospedali che avrebbero

dovuto proteggerli, assisterli e curarli.

Da “Sette”del “Corriere della Sera” del 18 febbraio 2010

3. Quel teppismo minorile di “buona” famiglia. Tre storie di ordinaria devastazione con molti tratti in comune. A

partire dagli attori protagonisti e da chi dovrà aprire i portafogli: i genitori chiamati a riparare i guasti dei figli. Quelli

dei due 14enni, “ragazzini italiani di buona famiglia”, che a Conegliano veneto hanno dato fuoco ad un casolare perché

“non avevamo niente da fare”. Quelli del 14enne e del 15enne che a Domusnovas, in Sardegna, hanno sfasciato una

scuola perché, anche loro, “non sapevamo cosa fare”. E quelli dei cinque “ragazzi di buona famiglia senza alcun disagio

sociale” di Palermo, che nell’intervallo delle loro partite di calcio, si riposavano devastando l’asilo accanto “un po’ per

noia e un po’ per gioco”.

Ma cosa significa oggi, in Italia, di buona famiglia? Ha ancora qualcosa a che fare con l’integrità e i comportamenti

oppure è solo questione di rendita e di posizione? Significa etica educativa del cittadino, svezzato a prendere sul serio

lavoro e/o studio oppure è sufficiente essere famiglia-teleabbiente, appagata da sogni&desideri, con l’impianto

valoriale dello spettatore?

Da “ Sette”del “Corriere della Sera” del 25 marzo 2010

4. Un milione di bambini con problemi di peso. L’allarme è diffuso: i bambini di oggi, con gravi colpe dei genitori, sono

in generale oversize. Tutti i Paesi occidentali registrano un dato comune: una crescita esponenziale del fenomeno

dell’obesità e del sovrappeso nell’infanzia. Anche quei Paesi che, per tradizioni alimentari, dovrebbero essere virtuosi:

l’Italia, patria della dieta mediterranea, è ai primi posti nel mondo per il peso in eccesso dei suoi pargoli.

Secondo i dati raccolti dall’International Obesity Task Force, i bambini in età scolare obesi o sovrappeso nel mondo

sono 155 milioni, ovvero 1 su 10. Di questi, 45 milioni sono classificati tra gli obesi, pari al 3% della fascia d’età tra i 5

e i 17 anni. Nei Paesi dell’Unione Europea, ogni anno circa 400 mila bambini sono considerati sovrappeso e oltre 85

mila obesi.

Per quanto riguarda la sola obesità giovanile, oggi in Europa risulta essere 10 volte maggiore rispetto agli anni Settanta.

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Da “Corriere della Sera” del 7 aprile 2010

5. Ossessionati dal cibo. Magrezza e prestanza fisica = successo. Ubbidendo a questa equazione imposta dai modelli

culturali in voga, sempre più maschi adolescenti soffrono di ortoressia e di bigoressia : due tra le patologie legate al

corpo che più preoccupano famiglie e psichiatri. Sono fenomeni in prepotente ascesa, spesso associati o conseguenza

l’uno dell’altro. Ortoressia, cioè ossessione del mangiar sano, e bigoressia, cioè ossessione della massa muscolare. Ne

soffrono circa 3 milioni di italiani, il 30% ha meno di 18 anni. In prevalenza donne , ma i maschi sono in aumento: erano

l’1% dieci anni fa, oggi si stima siano diventati il 20%.

Da “Sette” del “Corriere della sera” dell’8 aprile 2010

6. Da sempre la guerra è nemica giurata dell'infanzia, poiché con il suo carico di lutti e distruzioni interrompe

tragicamente l'età in cui un essere umano ha un bisogno assoluto dell'affetto e della protezione da parte del mondo

adulto.

Ma se per secoli le guerre avevano la forma di scontri fra soldati, con i civili nel ruolo di spettatori e vittime occasionali,

quelle della nostra epoca sono quasi esclusivamente stragi di persone inermi.

Dal secondo conflitto mondiale in poi, oltre il 90% dei caduti nelle guerre sono civili, in metà dei casi bambini. Questi

sono gli effetti dei conflitti moderni, i cui teatri non sono più trincee o campi di battaglia, bensì città, villaggi, scuole e

ospedali.

[…]

Anche arruolare ragazzini per combattere ed eventualmente fare strage di altri bambini non è che la coerente

conseguenza di questo folle ragionamento.

Bambini e guerra: speciale sul rapporto ONU/UNICEF 2007.

7. Unicef, il Mediterraneo una rotta infernale per i minori

I più piccoli sono la categoria più a rischio: abusati e vittime di violenze di ogni genere

Col rapporto "Un viaggio mortale per i bambini", pubblicato oggi, l'Unicef lancia un'allerta per sensibilizzare sulla

situazione dei minori non accompagnati che dall'Africa arrivano in Europa lungo la rotta del Mediterraneo centrale:

abusati, vittime di violenze di ogni genere, sono la categoria più a rischio. Per questo la coordinatrice speciale per la

crisi dei migranti e profughi in Europa Afshan Khan, che a Bruxelles ha incontrato un gruppo ristretto di giornalisti,

chiede "misure stringenti per proteggere i bambini migranti e un sistema di passaggi sicuri". In particolare l'Unicef

mette in guardia sulle condizioni nei centri di detenzione in Libia, 34 in tutto quelli identificati, 24 gestiti dal governo

e 10 dalle milizie.

L'organizzazione spiega di avere accesso a meno della metà dei centri che dipendono dal Dipartimento di governo

per la lotta alla Migrazione illegale: in questi luoghi dove la violenza è all'ordine del giorno, mancano cibo, abiti,

coperte, ed i migranti, compresi i minori sono trattenuti a gruppi di 20 in celle di due metri quadri. Ben peggiore è

invece la situazione nei campi gestiti dalle milizie, a questi Unicef non ha accesso ma sulla base di relazioni di altre

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agenzie o missioni dell'Onu vengono definiti "buchi infernali", spesso luoghi di lavoro forzato, dove la tortura è una

pratica comune. Nella relazione si ricorda che dei 181.436 migranti e profughi arrivati in Italia nel 2016, 28.223,

ovvero il 16% circa, sono minori, e 9 su 10 di questi sono arrivati sulle coste italiane non accompagnati. Inoltre, dei

4.579 migranti che nel 2016 si stima siano morti durante la traversata del Mediterraneo, si ritiene che 700 fossero

minori. E dei 256mila migranti individuati dall'Unhcr in Libia a settembre 2016 (ma le stime dell'Oim moltiplicano il

numero sia tre volte tanto) 28.031 sono donne (11%) e 23.102 (9%) minori, un terzo di questi si ritiene non siano

accompagnati.

ANSA 28 febbraio 2017

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Il lavoro: tra diritti e possibilità.

DOCUMENTI

Art. 4 della Costituzione italiana: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni

che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la

propria scelta, un'attività' o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

«Precari e con 1500 euro al mese: così lavoriamo noi fisici dell’Infn. Nel giorno della conferma sperimentale della scoperta delle Onde gravitazionali, la cui esistenza Albert Einstein aveva previsto 100 anni fa grazie alla teoria della relatività generale, c’è solo spazio per l’entusiasmo. Eppure tra qualche giorno il sorriso si spegnerà, di fronte alle difficoltà pratiche della battaglia quotidiana. […] Sette anni di stipendi bloccati, nessuna possibilità di carriera, personale precario a rischio di licenziamento, salario accessorio più basso rispetto agli altri enti di ricerca e finanziamenti che arrivano col contagocce. […] Più di 300 su 1900 persone che lavorano nelle 24 sedi sparse per l’Italia. […] Ogni due ricercatori che vanno in pensione se ne può assumere uno solo, ma c’è ancora una vecchia graduatoria a cui attingere. […] Il clima è ottimo, […] il lavoro più bello del mondo, […] e andiamo avanti con spirito di sacrificio e abnegazione.» http://www.corriere.it/scuola/16_febbraio_11/precari-1500-euro-mese-ecco-come- lavorano-fisici-dell-infn-4e33bd76-d105-

11e5-9819-2c2b53be318b.shtml

«“Certo un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono, prima non si era mai visto.” Prima non si era mai visto. Ci ho pensato a lungo, nei giorni seguenti. Non ha detto, Stefano, che era giusto o sbagliato, morale o immorale. Ha detto che non si era mai visto, e credo sia perfettamente vero. Possiamo pensare, di te, di Pedro, del vostro sonno diurno nel pieno di un giorno speciale per tutti, ciò che vogliamo, che sia la più imperdonabile delle mancanze, oppure che sia il segno di una nuova e geniale maniera di vivere. Ma non c’è dubbio che “un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono” non si era mai visto; e che questo sonno ostinato, pregiudiziale, del tutto indipendente da quanto vi circonda, per giunta pagato dal lavoro altrui (il lavoro dei vecchi), sia un inedito. Una cosa mai vista. Un meccanismo sconosciuto che muta e complica gli ingranaggi della macchina del tempo.» Michele SERRA, Gli sdraiati, ed. Feltrinelli, novembre 2013

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

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ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.

DOCUMENTI

«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli

addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista

Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali

parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni

escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle

nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e

della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-

umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire,

come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot

grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello

molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014

«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟

diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme,

miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere

mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono

poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del

passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di

luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla

rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a

restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo

sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti

supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento

automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova

Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del

mondo sono, ormai, senza conducente.»

Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014

«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio

i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano,

come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri

elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a

ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una

grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere

appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»

Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le matrici ideologiche e la genesi storica dei regimi totalitari sono un problema ancora dibattuto dagli storici, come

pure la stessa definizione teorica della categoria politica di totalitarismo e la sua applicabilità al fascismo italiano, al

nazismo, allo stalinismo. Riassumendo la tipizzazione operata da Friedrich e Brezinskj, “totalitarismo” sta ad indicare

quella particolare forma di potere, tipica della società di massa, che pretende non solo di controllare la società, bensì

di trasformarla in nome di un'ideologia onnicomprensiva, pervadendola integralmente mediante l'uso combinato o

indipendente del terrore e della propaganda, che non si limita a reprimere con l'organizzazione poliziesca ma mira a

coinvolgere le masse e catturarne il consenso mediante il monopolio dei sistemi educativi e, soprattutto, dei mezzi di

comunicazione di massa. Esprimi le tue riflessioni al riguardo, confrontando i regimi totalitari del ‘900.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le

città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le

periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli.

C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro,

non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle

città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo

lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di

città?»

Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014

Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e

convinzioni al riguardo.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l'uso del dizionario italiano. È consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l'aula prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Liceo Artistico “E. Mannucci” Ancona

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Classi 5 A, 5 B e 5 C 2 maggio 2017

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo

La coscienza di Zeno

La salute “malata” di Augusta (cap. VI)

Nella mia vita ci furono vari periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però tale fede fu

tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa.

Cominciò con una scoperta che mi stupì: io amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo

intanto di una giornata e m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra,

luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò che era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso

commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi somigliava molto. Chi avrebbe potuto

prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un

bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo. E vedendomi stupito, Augusta mi diceva:

– Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto più ignorante di

te!

Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter

finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata. Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravista

quella salute, perché tutto immerso a studiare me in primo luogo eppoi Ada e Guido. La lampada a petrolio in quel

salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta.

Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora spariscono alla luce diretta

del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra, quelle sorelle che possono

trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano.

Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io

dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si trattava di spiritismo. Questo poteva essere e

poteva perciò esistere anche la fede nella vita.

Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita eterna. Non che la

dicesse tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi,avessi sentito

il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che tutti dovevamo morire, ma ciò non toglieva che oramai

ch’eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo

ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve,

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breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo non essersi conosciuti per un tempo infinito

e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute

umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai

di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere

altro che la mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche perciò, nello

sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.

Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra

girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro

posto. E queste cose immobili avevano un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti; il

verde, il nero, quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso

si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi in marsina. E le ore dei pasti erano

tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto. Di domenica

essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l’immagine del dolore e della morte.

Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi

ch’essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in

chiesa tutto il giorno.

C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana che provvedeva

alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche a quel suo rispetto.

Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto gli studii regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare

qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino

quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lassù e

quaggiù, per lei vi sarebbe stata la salvezza.

Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in malattia. E

scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d’istruzione per guarire.

Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio.

1. Comprensione de testo

1.1 Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in dieci righe (100 parole circa).

2. Analisi del testo

2.1 Chi è il narratore e chi è il destinatario? Di che tipo di narratore si tratta?

2.2 Quali sono gli aspetti fondamentali delle “certezze” di Augusta?

2.3 Che significato ha, nel testo, l’analisi che Zeno conduce sulle regole e sulle istituzioni della vita sociale e familiare?

2.4 Chiarisci il significato della salute di cui parla Zeno e l’atteggiamento complesso del personaggio nei suoi

confronti. Perché desidera, per un certo tempo, assomigliare alla moglie? Perché giudica Augusta “la salute

personificata”? Perché conclude col paradosso che bisogna “guarire dalla salute”?

2.5 Individua alcuni esempi dell’ironia con cui Zeno descrive il modo di vivere di Augusta e spiega quale scopo svolga

tale l’ironia e quali aspetti della personalità della donna intenda sottolineare e condannare

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

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Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del brano nel contesto del romanzo.

Delinea poi le caratteristiche “novecentesche” del romanzo di Svevo, soffermandoti sull’inattendibilità del narratore

e confrontando tale brano con altri letti e analizzati.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e

nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo

coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il

tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare

cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: Letteratura, arte e sport

Documento 1)

Il portiere caduto alla difesa

ultima vana, contro terra cela

la faccia, a non veder l’amara luce.

Il compagno in ginocchio che l’induce

con parole e con mano, a rilevarsi,

scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebrezza - par trabocchi

nel campo. Intorno al vincitore stanno,

al suo collo si gettano i fratelli.

Pochi momenti come questo belli,

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a quanti l’odio consuma e l’amore,

è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere

- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,

con la persona vi è rimasta sola.

La sua gioia si fa una capriola,

si fa baci che manda di lontano.

Della festa - egli dice - anch’io son parte.

Umberto Saba, Goal, Il Canzoniere ( 1933-34)

Documento 2)

Chi è più vulnerabile – il ciclista

nel traffico in città, o lui dall’orlo

del catino guizzante sulla corda

(prima che la raggiunga) della pista?

Se un sasso scheggia il legno

delle ruote o scagliata fra i lucenti

raggi una sbarra rompe l’armonia

– capovolgersi è un attimo, la mia

stessa vita precipita con lui

la fronte a quel durissimo cemento,

si spaccano i suoi denti in me, mio sangue

è il sangue tra i suoi capelli, il lamento

degli ossi fratturati che già fui.

Giovanni Giudici, La caduta del ciclista, da La vita in versi, 1965

Documento 3)

Il tennis vero lo rivedo quando entrano in campo Becker e Pioline, due che, senza essere

proprio degli artisti, la pallina però la sanno anche accarezzare, sfiorare, stoppare, sedurre, intrattenere,

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scherzare: non solo spararla. Lì, allora, il tennis torna ad essere metafora esatta e divulgativa degli umani

destini. Capace di offrire epistemologiche illuminazioni. Come, ad esempio, quando sulla testa di Becker

piove una palla morta e innocua come una spugna insaponata, e lui mette insieme i suoi ottanta chili di

potenza, le migliaia di ore spese a ripetere quello stesso gesto, la giovinezza buttata via a fare titic e titac

contro un muro, i miliardi guadagnati a farlo davanti alla gente, le centinaia di partite perse e vinte, i mille

istanti come quello già vissuti, sempre uguali, e tutto carica su quella racchetta che fa roteare dietro la

schiena e poi alza sulla testa fino a impattare perfettamente quella pallina gialla, nel gesto più facile di tutto il tennis,

uno smash da bambini, che lui fa a regola d'arte, colpendo la palla e spedendola, contro ogni logica, contro qualsiasi

senso storico, contro le più elementari leggi del buon senso, in rete. E' lì che capisci. E' in quella pallina che affoga

nella rete come un mandarino nel calzino della befana, che capisci. E ti appare chiarissimo, tutto in un istante, che

non c'è salvezza, non c'è difesa contro l'errore, e sempre sarà così, che continuerai a dire la frase sbagliata nel

momento sbagliato, e a non fare l'unica cosa che sai dovresti fare, e a cadere nelle trappole che hai imparato a

memoria, e ad aver paura sempre della stessa cosa, in eterno, e a non capire quello che mille volte ti sei spiegato, e a

far del male anche se già lo sai che lo farai. Non c'è niente da fare. Se sbaglia Becker quella palla idiota, perché mai

uno non dovrebbe sbagliare gli smash della vita? Puoi spendere anni a vivere, ore a leggere libri, milioni a farti

allenare dallo psicanalista: ma alla fine la palla è in rete che finisce. L'errore annulla qualsiasi passato nell'istante in

cui arriva a bruciarti qualsiasi futuro. L'errore azzera il tempo, qualsiasi tempo. Vedi cosa riesce a insegnarti, il tennis,

senza dar nell'occhio: che quando sbagli, nel preciso istante in cui lo fai sei eterno. Alessandro Baricco, Tennis, che

metafora, da Barnum. Cronache dal grande show 1995

Documento 4)

Il gioco del football è un «sistema di segni»; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale.

Ebbene anche per la lingua del calcio si possono fare distinzioni del genere: anche il calcio possiede dei

sottocodici, dal momento in cui, da puramente strumentale, diventa espressivo. Ci può essere un calcio come

linguaggio fondamentalmente prosatico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. Per spiegarmi, darò

– anticipando le conclusioni – alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un «prosatore realista»; Riva

gioca un calcio in poesia, egli è un «poeta realista». Corso gioca un calcio in poesia, ma non è un «poeta realista»: è

un poeta un po' maudit, extravagante. Rivera gioca un calcio in prosa: ma la sua è una prosa poetica, da «elzeviro».

Anche Mazzola è un elverista, che potrebbe scrivere sul «Corriere della Sera»: ma è più poeta di Rivera, ogni tanto

interrompe la prosa, e inventa lì per lì due versi folgoranti. Si noti che tra la prosa e la poesia non faccio alcuna

distinzione di valore; la mia è una distinzione puramente tecnica. Ci sono nel calcio dei momenti che sono

esclusivamente poetici: si tratta dei momenti dei «goal». Ogni goal è sempre un'invenzione, è sempre una

sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola

poetica. Il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell'anno. In questo momento lo è Savoldi.

Pier Paolo Pasolini, Il calcio «è» un linguaggio con i suoi poeti e prosatori

Articolo de Il Giorno, 3 gennaio 1971; citato in Il portiere caduto alla difesa: il calcio e il ciclismo nella

letteratura italiana del Novecento, a cura di Folco Portinari, Manni Editori, 2005,

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2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia?

DOCUMENTI

«Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa era

industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in massa

della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni

probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali

potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non

vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno

conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà dell’Ottocento,

anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio Nobel Wassily

Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti

decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva

soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei

volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non soltanto

nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e persone trainando vetture di

piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a combustione interna, la tendenza subì una

brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli

divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i

chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso

tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci

rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro

un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un

prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra

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vita economica. […] I clienti abituali di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma

anche per l’ospitalità offerta. Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei

video di esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e

terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che

possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei

cavalli.»

E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da Rivista “Aspenia n.

71/2015”

«Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale)

economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo

termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato che, entro

il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro. […] si salva un

posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo la società, nessuno è

in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano che, come in passato, ci inventeremo nuovi

lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste. E consente di dire, in due parole,

che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si convinca a fare il giardiniere. La

distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e quelli che non lo sono, ma fra lavori di

routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali

o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili all’invasione di robot e software sono quelli legati alla

professione medica, ma anche alla scuola o più direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio

alla quarta rivoluzione industriale risulta però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come

maestro di tango.»

Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016.

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Il campo di concentramento come elemento della storia dell’età contemporanea.

DOCUMENTI

«Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra di liberazione

cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la seconda guerra mondiale -

dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione della Iugoslavia, la repressione in

Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “di concentramento”, nonostante dietro tale

definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.»

Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, tr. it.

Mondadori, Milano 2002

«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato. Spesso

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furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivi compreso l’odio.

Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di una società perfetta.

Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore: più efficiente, più

morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale. In entrambi i casi, un

mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato, controllato. Gli individui

macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine non potevano entrare a far parte di un

tale mondo immacolato, sano, splendente.»

Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992

«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana, chi

erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mio parere è

improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece erano fatti della nostra

stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni, non erano

mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte, gregari e funzionari rozzi e

diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti indifferenti, o paurosi di punizioni, o desiderosi di

fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificante diseducazione fornita ed imposta dalla scuola

quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, e completata poi dall’addestamento delle SS. A questa milizia

parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, per la sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà

famigliari.»

Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986

“A Lesbo, l’anno scorso, quando l’isola scoppiava dopo l’ennesima emergenza, Francesco ha osservato di persona

come donne e bambini sotto quelle tende di fortuna, dietro recinti e fili spinati, nascosti al resto dell’isola come se

fossero un bubbone per non compromettere il turismo, campavano. In fuga dalla guerra siriana o dalla povertà africana

il prodotto dei campi profughi sembra non mutare mai. Ai confini con la Macedonia o la Serbia o, ancora, nell’area di

Calais, poi sgombrata, chiamata Giungla.

“I campi di rifugiati, tanti, sono campi di concentramento per la folla di gente lasciata lì e i popoli generosi che li

accolgono debbono portare avanti da soli questo peso, e gli accordi internazionali sembrano più importanti dei diritti

umani”. Già, i diritti umani che faticano ad essere rispettati. Il paragone che fa Bergoglio stavolta è ardito. Volutamente

provocatorio proprio per far riflettere. Campi profughi come campi di concentramento capaci di evocare fantasmi del

passato, proiezioni di una memoria collettiva tanto scomoda quanto oscena”

Articolo di Franca Giansoldati da Il Messaggero del 23 aprile 2017

4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della

comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste

opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

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DOCUMENTI

«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio

raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati

come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la

persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in

cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti

anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»

Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005

«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da

Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle

sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto

di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a

tavola con ospiti o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in

metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe

continuare e con episodi più o meno sgradevoli

che giungono alla maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché

possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie.

L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto

ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle

nuove tecnologie.»

Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore, “La Stampa” del 9/2/2015

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo

l’otto settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel

documento si insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi

contro l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del

documento proposto, il significato morale e civile di questo episodio.

“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi del risorgimento avrebbero

voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si

ama una patria caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in un'invincibile

speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra disastrosa. Si ridesta così il sogno avveratosi ed

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ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia

potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle scienze e nelle arti, in ogni

operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si

avveri.”

(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)

Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò

due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale,

promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’aprile 1943, fu

nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte ai combattimenti

intorno a Roma nei giorni immediatamente successivi all’otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una

intensa attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati

ma ancora fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via

Tasso a Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine.

(adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via pacifica il

diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della terra, il limite

ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere degli dèi, oltre il giusto

e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera, significa inoltrarsi

dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere. Vuol

dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello dell’incertezza. Questo

passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri,

emigranti, diversi

non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi.»

Piero ZANINI, Significati del confine - I limiti naturali, storici, mentali - Edizioni scolastiche Mondadori, Milano 1997

A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato etimologico-storico-simbolico del termine

“confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue conoscenze e letture, sul concetto di confine:

confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini nella storia recente, l’attraversamento dei confini,

le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini superati e i confini riaffermati.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l'uso del dizionario italiano. È consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l'aula prima che siano trascorse 3

ore dalla dettatura del tema.

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ALLEGATO 2

- Simulazioni II° prova-

del 11/04/2017

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Liceo Artistico E. Mannucci

sede Ancona

Sezione Audiovisivo e Multimediale

Area Progettazione

Classe 5^ B

Simulazione 2^ prova esame maturità

docente Paolo Turchi

Tema:

Per lo sviluppo di un ambito territoriale si promuove una manifestazione culturale-turistico allo scopo di intrattenere,

ampliare le conoscenze e divertire su temi che possono riguardare ambiti della cultura popolare: arte, letteratura,

musica, spettacoli, tradizioni popolari.

Il candidato dovrà individuare il tema e lo specifico della manifestazione, indicando il nome ed un logo grafico, quindi

uno spot pubblicitario di almeno 30 secondi.

Sono previsti studi grafici preliminari, la scelta dell'ipotesi da sviluppare(soggetto) una sceneggiatura ed uno story board per un formato video ¾ o 16/9 e una relazione motivazionale.

La durata per l'esecuzione del progetto è di 18 ore complessive, nelle prime 6 ore dovrà essere individuata l'ipotesi da

sviluppare.

Gli studenti possono utilizzare i più diversi materiali grafici e pittorici utilizzati nel corso della loro esperienza scolastica

e possono altresì avvalersi di materiale iconografico estrapolate da riviste e libri.

Ancona 11 aprile 2017

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ALLEGATO 3

- Simulazioni III° prova-

del 9/03/2017

e del 28/04/2017

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Via Michelangelo, 12 - 60125 ANCONA - E-mail: [email protected]

1^ SIMULAZIONE 3° PROVA SCRITTA

Classe 5° B

9 marzo 2017

Durata della prova 3 ore

Cognome e nome del/lla candidato/a:__________________________________________________

Punteggio grezzo conseguito nelle diverse discipline :

MATERIA Domanda 1

____/15

Domanda 2

____/15

Domanda 3

____/15

Punt. per materia

____/45

Storia dell’Arte

Ling. e Lett. Ingl.

Matematica

Filosofia

PGM Totale........../180

Voto finale……...../15

Punte

ggio

gre

zzo

0 -

2

3-7

8 -

12

13 -

18

19 -

23

24 -

29

30 -

35

36 -

42

43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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STORIA DELL’ARTE Classe 5B

Alunno………………..data…

1. Henri de Toulouse Lautrec: quali sono i dati più rilevanti della biografia e del linguaggio usato nei manifesti e nei dipinti su tela ?

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2. In che modo lo stile di Vincent Van Gogh si modifica dopo il trasferimento in Provenza e in

particolare ad Arles? --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

3. Quali sono i motivi che fanno de Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo un’opera

esemplare e significativa?

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INGLESE Classe 5B Alunno………………..data…

DISCUSS THE FOLLOWING POINTS IN TEN LINES

1) Explain the definition of " Victorian compromise" usually referred to the Victorian Age. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2) The novel "The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr Hyde lends itself to a great variety of interpretations. Making reference to the plot, illustrate the meanings and messages suggested by this book. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

3) Expain why The Preface to the second edition of the novel " The Picture of Dorian Gray" is considered the manifesto of Aesthetic movement. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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FILOSOFIA Classe 5B Alunno………………..data…

1) Qual è la critica che il post-kantiano Schulze rivolge alla filosofia kantiana e quale svolta opera

Fichte rispetto ad essa?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

(max. 10 righe)

2) Descrivi le linee principali della filosofia della natura di Schelling.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

(max. 10 righe)

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3) Nella Filosofia del diritto Hegel ha scritto: <<Tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è

reale è razionale>>. Qual è il senso di tale affermazione nell’ambito del sistema hegeliano?

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

(max. 10)

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MATEMATICA Classe 5B Alunno………………..data…

1. Dopo averla classificata determinare il dominio della funzione 34

42

2

xx

xy

Valutazione della risposta alla domanda n. 1 ………………….

2. Verificare la seguente uguaglianza applicando la definizione: 1

2lim

1 xx

Valutazione della risposta alla domanda n. 2 ………………….

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3. Osservando il seguente grafico stabilire per la funzione che rappresenta:

a. il dominio

b. l’insieme di positività

c. le intersezioni con gli assi

d. i limiti agli estremi del dominio

e. le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali.

Valutazione della risposta alla domanda n. 3 ………………

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Via Michelangelo, 12 - 60125 ANCONA - E-mail: [email protected]

2^ SIMULAZIONE 3 PROVA SCRITTA

Classe 5° B

28 aprile 2017

Durata della prova 3 ore

Cognome e nome del/lla candidato/a:__________________________________________________

Punteggio grezzo conseguito nelle diverse discipline :

MATERIA Domanda 1

____/15

Domanda 2

____/15

Domanda 3

____/15

Punt. per materia

____/45

Storia dell’Arte

Ling. e Lett. Ingl.

Matematica

Filosofia

PGM Totale........../180

Voto finale……...../15

Punte

ggio

gre

zzo

0 -

2

3-7

8 -

12

13 -

18

19 -

23

24 -

29

30 -

35

36 -

42

43 -

49

50 -

56

57 -

64

65 -

73

74 -

82

83 -

93

94 -

100

Voto

in

quin

dic

esim

i

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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STORIA DELL’ARTE Classe 5B Alunno………………..data…

1) Quali sono i caratteri espressionisti che fanno di Munch un precursore dell’analogo

movimento? ________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

2) Quali sono i pittori impressionisti e quali i caratteri di uno di loro che ricerca la “Joie de vivre”?

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

3) Quali sono le declinazioni stilistiche dell’Art Nouveau in relazione alle aree di diffusione secondo gli assi Scozia - Austria e Londra - Belgio – Francia – Italia?

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

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Nome e cognome del/lla candidato/a____________________________________________Punteggio_____

MATEMATICA

1. Determinare tutti gli eventuali asintoti della funzione 5

32 2

x

xxy

Valutazione della risposta alla domanda n. 1 ………………….

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2. Determinare in base alla definizione la derivata della funzione xxy 22 nel punto x0 = 3 e

successivamente l’equazione della retta tangente alla curva nello stesso punto..

Valutazione della risposta alla domanda n. 2 ………………….

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3. Disegna un grafico probabile della funzione f(x) sapendo che:

Dominio = R-{0};

simmetrie: f(-x) = -f(x);

intersezione assi: (1,0)

segno della funzione: f(x) > 0 per - ∞ < x < -1, f(x) < 0 per -1< x < 0

limiti agli estremi del dominio:

0)(lim

xfx

0)(lim

xfx

)(lim0

xfx

)(lim0

xfx

Derivata: f’(2) = 0; f’(-2) = 0

Segno della derivata: f’(x) > 0 nell’intervallo (-∞, -2)˅ (2;∞) e f’ (x) < 0 nel resto del dominio

Valutazione della risposta alla domanda n. 3 ………………….

Valutazione dell’intera prova …………..

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Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” - Ancona

Classe V°B – SIMULAZIONE TERZA PROVA _ Materia: Filosofia_ 28 Aprile 2017

Studente……………………………………………..

1) Delinea la concezione della Storia di Hegel servendoti dei seguenti termini:

astuzia della Ragione’ – ‘individui cosmico-storici’

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

(max. 10 righe)

2) Quale attenzione è riservata al corpo nella concezione filosofica di Schopenauer?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. (max. 10

righe)

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3) << La storia di ogni società esistita fino a questo momento – scrivono Marx ed Engels nel ‘Manifesto del

partito comunista’ - è storia di lotta di classi >>. Nell’ambito della filosofia marxiana qual è il senso di tale

affermazione e quale ruolo assegna Marx alla classe del proletariato?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. (max. 10)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DI INGLESE, CLASSE V B

1) Illustrate the main features of the interior monologue technique , experienced by modernist writers, during

the first decades of the 20th century.

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

2) Both “Eveline “ and “ The Dead” , from “Dubliners , by J. Joyce, revolve around the same theme of the “paralysis

of will”. Discuss this point , referring to their plots and to the peculiar technique of “epiphany” , adopted by the

author in the narration of these two short stories.

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

3) The theme of “choice” is central to the plot of Mrs Dalloway, by W. Woolf. In the film “The Hours “, inspired by

V. Woolf’s life and work, the stories of different characters are narrated. Explain which one you preferred and

why.

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

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ALLEGATO 4

Relazioni Individuali

Religione

Lingua e Letteratura Italiana

Storia

Matematica e Fisica

Lingua e Cultura Straniera (Inglese)

Storia dell’Arte

Filosofia

Discipline Progettuali

Laboratorio

Scienze Motorie e Sportive

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ALLEGATO 5 - Programmi svolti

Religione

Lingua e Letteratura Italiana

Storia

Matematica

Fisica

Lingua e Cultura Straniera (Inglese)

Storia dell’Arte

Filosofia

Discipline Progettuali Audiovisivo e multimediale

Discipline Progettuali Pittoriche

Discipline Progettuali Plastiche e Scultoree

Laboratorio Audiovisivo e Multimediale

Laboratorio della Figurazione Bidimensionale

Laboratorio della Figurazione Tridimensionale

Scienze Motorie e Sportive

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FIRME

Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai membri del Consiglio di classe.

Firma degli insegnanti

Cognome Nome Firma

TORTORELLA GAETANO

LEONE MARIA GRAZIA

LEONE MARIA GRAZIA

CAMILLETTI MARIA ANTONIETTA

CAMILLETTI MARIA ANTONIETTA

GARRETTO GIOVANNA

SPINELLI TILDE

SANTARELLI FEDERICA

TURCHI PAOLO

CERAMICOLA GIUSEPPE

SEDANI LAURA

DOLMETTA GIOVANNI

GIACCHETTA MARTINA

CLEMENTI GAETANO

MICCINI MORENO

Firma dei rappresentanti degli alunni

N. Cognome Nome Firma

1 FORLENZA ISABELLA

2 FORMICA MICHELE

Firma del Dirigente Scolastico

Prof.ssa Milena Brandoni

_________________________________