Città, campagne e boschi

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Città, campagne e boschi Dall’urbanizzazione romana all’economia curtense Autore: Luca Montanari 1 PERCORSI DI STORIA E GEOSTORI per il biennio

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Città, campagne e boschi

Dall’urbanizzazione romana all’economia curtense

Autore: Luca Montanari

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PERCORSI DI STORIA E GEOSTORIAper il biennio

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ROMA: UNA CIVILTÀ URBANA Dal III secolo a.C. al III secolo d.C.

• Controllo di territori eterogenei.

• Creazione di uno spazio comune.

• Prospettiva di cultura inclusiva.

Roma promuove l’urbanizzazione

• Le città si dividono in federate, municipi e colonie.

• La gerarchia rispecchia i rapporti con Roma.

La città controlla il territorio • Roma raggiunge il

milione di abitanti.• L’aumento della

popolazione e della ricchezza genera una società complessa.

L’età classica pulsa nelle città

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L’ECONOMIA DI MERCATO Il mondo romano

Gli scambi commerciali plasmano il

mondo classico.

La città è il luogo dei

mercati e dei contatti fra le

culture.

La produzione di eccedenze crea

un sistema di interdipendenza

economica.

Gli imperatori creano spazi di vendita e strutture di

accoglienza.

Foro di Traiano. Roma, Fori Imperiali.

De Agostini © 2015 – De Agostini Scuola – NovaraAutore: Luca Montanari

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IL LATIFONDO Il mondo romano

L’agricoltura romana è orientata al mercato e sfrutta il lavoro degli

schiavi.

I grandi proprietari terrieri concentrano

possedimenti e ricchezze nei patrimoni familiari.

Il latifondo produce squilibri sociali e orienta le campagne intorno alla

villa padronale.

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LA CENTURIAZIONE

I comandanti romani assegnavano terre ai

veterani per mantenere la fedeltà dell’esercito.

Il paesaggio padano mostra i segni regolari

di questa politica agricola e militare.

La suddivisione dei campi in appezzamenti assegnati alle famiglie dei soldati si chiama

centuriazione.

LO SAI CHE…

La struttura dei campi della provincia di Brescia mostra i segni della centuriazione romana.

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IL TARDO ANTICO Dal III al VI secolo d.C.

La popolazione dell’Impero

diminuisce.

Molti campi restano incolti.

I boschi riconquistano ampi spazi in tutta l’Europa.

L’imperatore Costantino con i simboli della regalità romana e cristiana.

VIDEO Il Tardo Antico in Italiahttps://www.youtube.com/watch?v=_Oz1p7gfKnU

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DAL LATIFONDO ALLA CURTIS Dall’XI al XVsecolo d.C.

Le razzie dei popoli nomadi convincono i proprietari terrieri a

fortificare le villae.

I coloni trovano rifugio all’interno delle strutture difensive padronali.

La villa diventa autosufficiente e produce per l’autoconsumo: solo

poche eccedenze finiscono al mercato.

Nasce la curtis, un insediamento sorto intorno alla casa padronale che

protegge i coloni rurali.

La curtis si divide in pars dominica – riservata al padrone – e pars

massaricia – affidata ai coloni.

I coloni sono tenuti a concedere giornate di lavoro gratuito sulla pars

dominica (corvées).

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Dall’urbe romana alla città cristiana

LE CITTÀ CAMBIANO Dal V al Xsecolo d.C.

Sito archeologico romano dell'antica Sufetula in Tunisia. Rovine della Porta di Antonino

posta all'ingresso del foro (139 d.C.).

L'esterno del Battistero paleocristiano del Duomo di Novara

in Piemonte (IV-V secolo d.C).

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Guida religiosa e capo politico.

IL VESCOVO E LA CITTÀ CRISTIANA

I PROTAGONISTI DELLA STORIA

Punto di riferimento della

città.

Ritratto di Sant'Ambrogio, vescovo di Milano del IV secolo d.C.

Il vescovo Massimiano in un mosaico del presbiterio della Basilica di San Vitale a Ravenna,

VI secolo d.C.

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I MONASTERI OCCIDENTALI Dal VIsecolo d.C.

I monasteri si diffondono in

Occidente

I monaci pregano e lavorano

I terreni delle comunità

cenobitiche producono ricchezza

Punti di riferimento per l’economia

Monaci al lavoro.

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L’ESPANSIONE DELLE FORESTE Dal IV al X secolo d.C.

Calo demografic

o

Calo della forza-lavoro

Terre incolte

Rivincita delle

foresteVIDEO L’Italia del V secolo https://www.youtube.com/watch?v=VzUFM6smT10

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LA SELVA: UN LUOGO MITICOI DOCUMENTI DELLA STORIA

«Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita».

Bernardo di Chiaravalle Dante Alighieri

Luogo di purezza e crescita interiore

«Troverai più nei boschi che nei

libri. Gli alberi e le rocce ti

insegneranno cose che nessun

maestro ti dirà».

Luogo di peccato e turbamento interiore

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L’ECONOMIA SILVESTRE Alto Medioevo

• La selva fornisce legname per le costruzioni e il riscaldamento.

• I frutti del bosco alimentano gli uomini e permettono agli animali di pascolare.

• Nessun proprietario chiude i boschi per imporre un diritto esclusivo.

LE COMUNITÀ DI VILLAGGIO VIVONO IN SIMBIOSI CON IL BOSCO

• La selvaggina è abbondante.• I poveri si organizzano per cacciare animali di

piccola taglia.• I nobili si cimentano in battute di caccia.

LA CACCIA GARANTISCE IL CONSUMO DELLA CARNE

Scena di caccia dal Livre de Chasse di Gastone III di Foix detto Febo, trattato medievale sulla caccia (1387-1389).

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I PERICOLI DEI BOSCHI Alto Medioevo

Animali selvatici Ladri e briganti

Smarrimento

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IL BESTIARIO MEDIEVALELO SAI CHE…

Nel Medioevo erano molto diffusi i bestiari, testi che raggruppavano e classificavano gli animali esistenti e quelli nati dalla fantasia degli uomini.

Animali domestici

Animali selvatici

Animali fantastici

Disegni Descrizioni Significati simbolici

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UN’ECONOMIA CHIUSA? Dal V al Xal secolo d.C.

• Producono ciò che serve per mantenere il signore e far sopravvivere i coloni.

• Le eccedenze sono destinate agli scambi con le curtes vicine.

• La decadenza della moneta riporta in auge il baratto.

LE CURTES SONO

AUTONOME

• Attraversare i boschi non è facile poiché sono pieni di pericoli.

• Le strade sono trascurate.• Le infrastrutture non reggono il corso del

tempo e l’assenza di manutenzione.

I COLLEGAMENTI SONO DIFFICILI

• Il baratto e altre forme di scambio mantengono vivi i contatti fra le comunità.

• I centri urbani e i monasteri mantengono la capacità di attirare le attenzioni dei villici almeno in periodi speciali dell’anno.

LE CITTÀ SOPRAVVIVONO

E GLI SCAMBI NON SI

FERMANO

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LA PRIMA RIPRESA Dall’VIII al Xsecolo d.C.

• Miglioramenti climatici

• Fine delle invasioni• Equilibri di potere

Aumento della popolazione

• Maggior numero di addetti all’agricoltura

• Maggiore produzione di cibo

Ripresa dell’Europa • Pressioni

dall’Oriente• Cambiamenti

nell’Europa settentrionale

Invasioni di Ungari e Normanni

Arresto della ripresa

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L’ESPANSIONE DEMOGRAFICA Dal X al XIIIsecolo d.C.

Tra il X e il XIII secolo la popolazione

europea aumenta

sensibilmente.

I coloni dei villaggi

strappano terre ai

boschi e alle regioni incolte.

L’economia europea

conosce un impulso notevole.

I commerci riprendono e restituiscono

centralità alle città.

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Dopo l’Anno Mille l’Europa conosce uno sviluppo progressivo: le città riprendono a fiorire e i popoli organizzano nuovi modi di pensare la vita collettiva.

• Per anni l’Occidente ha associato all’idea dell’Anno Mille il pensiero dell’Apocalisse.

• I contemporanei non hanno vissuto però questo secolo in un’attesa drammatica.

• La ripresa europea migliorava infatti le condizioni di vita delle comunità.

LA PAURA DELL’ANNO MILLELO SAI CHE…

LA PROFEZIA«Mille e non più Mille»

LA RINASCITAIl Basso Medioevo Cavalieri dell'Apocalisse. Pagine miniate tratte dall'Apocalisse di

San Severo dell’XI secolo. 

VIDEO La paura dell’Anno Millehttps://www.youtube.com/watch?v=CEi-Z87LYdU

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FISSIAMO I CONCETTIE ORA…

Per quali motivi le civiltà dell’età classica riescono a strappare vaste superfici alle selve e alle foreste? Qual è l’importanza della città in questo processo?

Quando riprende l’espansione delle superfici boschive? Secondo te quali sono le più immediate conseguenze della «rivincita delle foreste»?

Pensi che la ripresa che l’Europa vive intorno all’Anno Mille abbia effetti molto significativi sull’economia silvestre e sulla società? Rifletti sul ruolo dei boschi.

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