CIRCOLO DIDATTICO DI CHIAVENNA SCUOLA MATERNA STATALE DI CHIAVENNA – CAP. a.s.2000 /2001 PROGETTO:...
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CIRCOLO DIDATTICO DI CHIAVENNA
SCUOLA MATERNA STATALE DI CHIAVENNA – CAP.
a.s.2000 /2001
PROGETTO:
RIVOLTO AI BAMBINI DI 5/6 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELLA SCUOLA MATERNA
Insegnanti coinvolte: Imperial Gianna, Cipriani Bruna, Del Pra Rosalba, Levi PieraEsperti: Arch. Maurizio Fusina e Braga Francesca per la Cooperativa Nisida
UNA RICERCA-AZIONE NELLO SPAZIO, L’ORDINE, LA MISURA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO:
ARCHIMEDE…O ETA BETA
Vorremmo spiegare il motivo che ci ha portato a scegliere questo titolo per il nostro progetto:Archimede, cioè l’aspetto scientifico, analitico, matematico, la scienza esatta…Eta Beta, l’aspetto creativo, la ricerca di soluzioni attraverso l’uso di materiali diversi utilizzati anche in modo non codificato, la ludicità…Insomma…, quale interazione è possibile tra gioco e matematica?Forti del convincimento che non dobbiamo insegnare tutto ai bambini, ma esporli a molte sollecitazioni, abbiamo pensato di richiedere l’intervento di esperti della cooperativa “Nisida” per avere degli input diversi, dei giochi diversi da quelli che siamo solite proporre.Abbiamo cercato di creare esperienze di apprendimento “risonanti”, nelle quali i bambini incontrano materiali identici o simili ma in contesti diversi.Ogni incontro arricchisce ed evoca quello precedente in un clima favorente lo sviluppo delle relazioni personali, dove è incoraggiata l’acquisizione di competenze sociali, di ragionamento, di pensiero, di risoluzione di problemi e di comunicazione/espressione con un linguaggio sempre più ricco ed adeguato.Il nostro ruolo di insegnanti è stato quello di facilitare gli apprendimenti attraverso la proposizione di domande provocatorie e problemi, spingendo i bambini a formulare ipotesi, a verificarle in modi differenti, osservando e valutando l’acquisizione delle competenze individuate.
PREMESSA
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI: Elaborazione e conquista dei concetti matematici attraverso esperienze reali, potenziali e fantastiche, improntate essenzialmente sul gioco, la manipolazione,l’esplorazione, l’osservazione diretta, la collaborazione e il confronto con gli altri, lo scambio fra pari. Rappresentazione simbolica degli stessi nelle loro caratteristiche essenziali, ricercando i legami che favoriscano lo sviluppo necessario e significativo della capacità di generalizzare.
Con questo progetto-laboratorio PROPONIAMO: Un approccio alla costruzione delle conoscenze matematiche elementari basato sulla strutturazione di schemi per• immagini e forme linguistiche. Queste attingono all’esperienza diretta, percettiva ed interattiva del bambino,• proposta in un contesto di comunicazione interpersonale Interventi verificabili e proposte didattiche riguardanti diversi ambiti del campo di esperienza “Lo spazio, l’ordine, la • misura”: la strutturazione dello spazio, la formazione del concetto di numero, l’avvio alla logica e al ragionamento, alla• probabilità e alla statistica, la conquista della nozione di tempo.
COMPETENZE
TIPOLOGIE DICONTENUTI
INSIEMI – CLASSIQUANTITA’NUMERISIMBOLISEQUENZERITMISERIELUNGHEZZEGRANDEZZEEQUIVALENZERELAZIONI TOPOLOGICHESPAZI CHIUSI/APERTIPOSIZIONIFORZA
CONTESTO
SU SE’ STESSOSUGLI ALTRINEGLI AMBIENTINEGLI SPAZI ESTERNI NEGLI SPAZI INTERNIOGGETTI
RAGGRUPPAREORDINARECONTAREMISURARE LOCALIZZAREPORRE IN RELAZIONEPROGETTARECOSTRUIRE INVENTAREDECODIFICARECODIFICARE
CAPIRE
STRATEGIE COGNITIVE
CAPIRE
E’
Afferrare il
significato
Stabilire una relazione
Rendersiconto
Concetto Rapporto - nesso
Descrivere - definire
CONTENUTO
COLORE
DIAPOSITIVE
UNA SFERA IN…
VIAGGIO
COSTRUZIONE
PITTURASTRISCE STOFFA
OSSERVARE
TRASFORMARE
• COLORI • MESCOLANZE
• DIMENSIONI • POSIZIONI • CONTRASTI
COMPRENDERE
DESCRIVERE
STIM
ARE
•QUANTITA’
•DISTANZE
•LUNGHEZZE
•GRANDEZZE
•FORZA
•CONFRONTARE•METTERE IN RELAZIONE
LABORATORIO
COLORE
PERCEPIRE
PERCORSO DIDATTICO:
Archimede ed Eta Beta si presentano ai bambini con giochi di magia e di parole, licoinvolgono nella sperimentazione d’uso di strumenti e tecniche di pittura, coloritura emescolanze, mirate all’acquisizione di competenze matematiche sempre più approfondite, liinvitano a formare 3 gruppi aperti, ai quali i b/ i possono partecipare a rotazione:
- gruppo cammelli
- gruppo scotch
- gruppo spruzzo sprazzoQuindi si organizza lo spazio-salone in 3 grossi angoli.
Archimede ed Eta versano su grandi fogli di plastica della tempera liquida nei colori f ondamentali più il
bianco e il nero invitano i b/ i a:
- togliersi scarpe e calze ed a lasciare impronte vicine/ lontane,grandi/ piccole,facendo passi lunghi/ corti sopra a fogli di varie dimensioni con laconsegna di riempire tutto lo spazio foglio
- lasciare su fogli lunghi: tracce lunghe,corte, lunghissime, sottili,
larghe,vicine,lontane, con rulli e pennelli f orme piccole, grandi, quadrate con mani e spugne macchie piccole con i contagocce,grandi con rulli e spugne
LE INVENZI ONI DIARCHIMEDE E ETABETA
GRUPPO CAMMELLI
GRUPPO SCOTCH
- spruzzare con dei flaconi spray i colori a tempera diluitidirigendo il getto: vicino, lontano,in alto in basso, di qua, dilà, a destra, a sinistra con più o meno forza.
I l momento conclusivo prevede di ritrovarsi con i personaggidi Archimede ed Eta Beta, che, dopo aver raccontato unastoria di pirati e pesci senza colore, propongono ai bambini disperimentare mescolanze di colori per dipingere i pesci ed ilf ondale marino permettendo loro di f ormulare, sperimentaree verificare ipotesi sulle quantità di colore necessarie allaformazione dei colori secondari e delle sf umature, coloraresuperfici meno estese, consolidare i concetti e le competenzeagite nei vari laboratori.
Durante tutte le attività i bambini sono coinvoltientusiasticamente a sperimentare ed a verbalizzare leesperienze, le emozioni e le sensazioni.
I COLORI DEI PIRATI
GRUPPO SPRUZZO-SPRAZZO
MARIA- GLORIA C. i colori PRIMA erano sparsi e sparpagliati
MARIA- ANNA: POI si sono mischiati e diventati PIATTI
TUTTI: PRIMA erano solo rosso, solo blu, solo giallo
MARIA: DOPO sono diventati viola, rosa, verde
GLORIA C. PERCHE’ si sono tutti mischiati
BEATRICE era per camminare SOPRA la pittura. Andavamo SOPRA un foglio bianco a fare le impronte dei piedi
ANNA erano impronte colorate NEL foglio
MARIA era scivoloso e le impronte sono finite FUORI DAL foglio, SUL pavimento, le impronte erano con i passi LUNGHI, allungando le gambe, poi anche con i passi CORTI venivano appiccicate
LUCA attaccate!
Gruppo CAMMELLI
LORENZO con le spugne uscivano delle FORME tutte a QUADRETTI
SERGIO uscivano le impronte PICCOLINE
CINZIA a me è uscita viola e rosa
GLORIA F. ho usato le spugne per fare le FORME,i colori erano un po’ mischiati
Gruppo SCOTCH
GLORIA C. per pitturare con i rulli c’era un foglio LUNGHISSIMO l’impronta era più PIATTA , era come una riga IN LUNGO
MATTIA era LUNGO il rullo
SALVATORE con i rulli venivano le impronte LUNGHE, con le spugne, a QUADRETTI
SERGIO ho fatto l’impronta delle mani, ho colorato il foglio bianco che non doveva più essere bianco. Ho fatto 2 impronte, poi con 2 dita ho colorato tutto il foglio
Gruppo SPRUZZO SPRAZZOALESSANDRO: spruzzavo SU
un foglio, certe volte ho centrato il foglio. Spruzzavo IN BASSO perché se no sporcavo il pavimento, se spruzzavo IN ALTO lo spruzzo andava VELOCE e LONTANO.
LORENZO: spruzzavo SUL foglio VICINO al calorifero, spruzzavo VICINO
VITTORIO: io spruzzavo SUL foglio più LONTANO.
LUCA: io ho spruzzato al PRIMO foglio IN BASSO.LUCA: io ho spruzzato al PRIMO foglio IN BASSO.
GLORIA C. hanno spruzzato anche NEL SECONDO foglio PERCHE’ era
sporco
ANITA io, certe volte, ho spruzzato IN ALTO.
LUCA io ho visto che l’Ale ha spruzzato DI QUA e DI LA’ e IN ALTO, ha spruzzato anche il muro.
MARIA ha spruzzato A DESTRA E A SINISTRA.
SALVATORE lo spruzzo va spruzzato IN BASSO
BALENA: azzurra PIU’ BAMBINI: POCO bianco TANTO blu
STELLA MARINA: rosso chiaro
GLORIA: rosso e bianco per me BEATRICE: TANTO bianco
SALVATORE: questo è più chiaro perché c’è
TANTO bianco
ALGHE: verdi LUCA: giallo e blu CINZIA: bianco se lo voglio più chiaro, nero se lo voglio più scuroSILVIA: POCO bianco POCO bluALESSANDRO: blu POCO giallo POCO nero TANTOLUCA: giallo POCO poi blu TANTO, bianco TANTO
MARTELLO CHIODO: grigio CINZIA: grigio
ANJA: bianco e neroGLORIA: TANTO bianco POCO nero
I COLORI DEI PIRATI
SABBIA LUCA: gialloGLORIA: bianco, nero, gialloANGELO: giallo, biancoLORENZO: rosso, giallo, bluSILVIA: più TANTO giallo perché è più chiaroTUTTI: POCO rossoANGELO: TANTO bluTUTTI: POCHISSIMO bluELISA: TANTO bianco
FORZIERE: marroneFILIPPO: marrone scuro perché altrimenti si confonde con la sabbiaLORENZO: rosso, giallo, blu e neroAHMED: ho visto che per avare il marrone hanno mischiato tre colori giallo, rosso e blu era scuro per schiarire hanno messo POCO biancoTUTTI: TANTO blu POCO gialloCINZIA: POCHISSIMO rossoTUTTI: rosso, giallo, blu sono colori per PRIMI
OSSERVARE
TRASFORMARE
• COLORI
• FORME
• MESCOLANZE
• DIMENSIONI • POSIZIONI • CONTRASTI
COMPRENDERE
DESCRIVERE
STIM
ARE
•QUANTITA’•DISTANZE•LUNGHEZZE•GRANDEZZE•FORZA•TEMPO•INTENSITA’, DURATA, LUNGHEZZA DEL SUONO
•CONFRONTARE•METTERE IN RELAZIONE
LABORATORIO
COSTRUZIONE DI STRUMENTI MUSICALI
PERCEPIRE
PERCORSO DIDATTICO:
Archimede ed Eta Beta invitano i bambini a costruirestrumenti musicali con materiali e tecniche diverse per tenereun concerto che allieti tutti gli abitanti del bosco.Chiedono loro a quale gruppo di lavoro vogliono partecipare: gruppo 321 gruppo radice di 3 gruppo n.° 1
Ai bambini si consegnano grandi tubi di cartone, chiodi,martelli, maccheroni, riso, semi di varie grandezze percostruire “ i bastoni della pioggia” dando loro la possibilità disperimentare ed approfondire e mettere in relazionecompetenze riguardanti quantità, volumi, f orza, durata deltempo.
GRUPPO 321
UN CONCERTO PER…
I bambini hanno a disposizione bottiglie di plastica, colori atempera e sottili tubi flessibili per costruire i ”trasmettitori”di bolle. Hanno così la possibilità di sperimentare e mettere inrelazione i concetti e le competenze relative alle quantità ealla “forza del soffi o”.
I bambini costruiscono l’arcobaleno sonoro utilizzandobottiglie di vetro, bastoncini cinesi, acqua e colori a tempera.Dosando in modo decrescente le quantità d’acqua si ottengonole note musicali, ad ognuna delle quali è abbinato un coloredell’arcobaleno. Percuotendo le bottiglie con i bastoncini cinesisperimentano ,mettono in relazione, ed in successionequantità, durata del suono, forza di percussione ottenendo lascala musicale ed alcune semplici melodie .
GRUPPO RADICE DI 3
GRUPPO N. 1
GRUPPO
321
Eta Beta ha dato: CHIODI, MARTELLI, PASTA, TUBI DI CARTONE, CARTE COLORATE, SCATOLINE RISO, FARRO, LENTICCHIE, PISELLI SECCHI E NOCCIOLE:ANNA: abbiamo fatto degli strumenti musicali
BEATRICE: per fare i bastoni della pioggia
BEATRICE E MARIA:abbiamo piantato i chiodi dentro nel tubo con il martello.abbiamo sentito la forza nelle mani
NICHOLAS: ho sentito la forza nelle braccia con il martello. Ho sentito la forza nelle gambe e nei piedi quando schiacciavo la pasta.
MARIA: la forza andava giù. Nel tubo ho messo tanti chiodi, così il suono era più forte.
FILIPPO: era più lungo, durava di più
NICHOLAS e FILIPPO:dentro i tubi c’erano pochi semi, perché se erano troppo tanti il suono durava troppo poco
MARIA: si muove il tubo lentamente perché così il rumore dura un po’ di più. La maestra Piera ci ha aiutato a mettere la colla per mettere tanti pezzetti di carta.
CHIARA: quello che fa rumore pesa di più, perché ci sono più semi.
MARIA: pesa poco perché ci sono pochi semi
GRUPPO
RADICE DI TREArchimede porta: BOTTIGLIE DI PLASTICA GRANDI E TUBETTI PICCOLINI
ALESSIA: i tubettini erano uno lungo e uno corto perché quello lungo doveva toccare l’acqua
GIOVANNI: perché così l’aria doveva andare dentro e non aveva altra via che non andare nel tubo.
ALESSIA: nel trasmettitore più lungo si soffia forte
GIOVANNI : abbiamo costruito il tubo per i rumori forti
ALESSIA: con dentro conchiglie e bottoni
MARIA: i rumori sono diversi perché sono diverse le cose che hanno messo dentro
GRUPPO
NUMERO UNOARCHIMEDE CI HA PORTATO: BOTTIGLIE DI VETRO, COLORI E BASTONCINI CINESI
VITTORIO: Archimede ha detto di prendere l’acqua poi mettevamo la pittura e facevamo la musica
LUCA: mezze bottiglie d’acqua, fin dove c’era la riga
CESARE: i colori tutti: giallo rosso blu fucsia verde arancione
CHIARA: non è fucsia ma è indaco
CESARE: li abbiamo messi in fila come l’arcobaleno: prima il rosso poi l’arancione, giallo, verde, blu,indaco e ultimo il viola
VITTORIO: i bastoncini cinesi erano per mescolare e suonare le bottiglie
CESARE: picchiavamo i bastoncini contro le bottiglie e uscivano le musicale
ANNA: le note musicali!!
CESARE: do re mi fa sol la si
TUTTI:l’acqua era mezza, poca, più tanta,più poca ancora, sempre più poca
CHIARA:era diversa l’acqua perché non suonava uguale
OSSERVARE
TRASFORMARE
• FORME
• COLORI • MESCOLANZE
• DIMENSIONI • POSIZIONI • CONTRASTI
• DIREZIONI
COMPRENDERE
DESCRIVERE
STIM
ARE
•QUANTITA’
•DISTANZE
•LUNGHEZZE
•GRANDEZZE
•FORZA
•QUALITA’
•SEQUENZE
•CONFRONTARE•METTERE IN RELAZIONE
LABORATORIO
SRISCE DI STOFFA
PERCEPIRE
PERCORSO DIDATTICO:
Archimede racconta che il suo amico OrsoBizzone, in un momento di rabbia, ha strappatocon gli unghioni tutte le tende di casa sua, cosìci sono tante strisce di stoff a bianca su cui ibambini possono pitturare, disegnare unastoria o pezzetti di storie, colorare con varietecniche.I n salone sperimentano e mettono in relazionemodalità e tracce di pittura con spazi più omeno estesi in lunghezza e larghezza.
LE TENDE DELL’ORSOBIZZONE
LE TENDE DELL’ORSO
BIZZONETUTTI: l’orso Bizzone, ha strappato le tende, ha fatto strisce LUNGHE e DRITTE e bianche
ANGELO: … pitturando, disegnando una storia
CINZIA: …una storia con i pennarelli
CHIARA: è venuto un disegno LUNGO
AHMED: ho fatto un disegno LUNGO LUNGO perché la mia tenda era LUNGHISSIMA
ALESSANDRO :stavo pitturando di rosso con una spugna, ho IMPIEGATO UN PO’ DI TEMPO
CINZIA- FILIPPO: con i pennarelli PIU’ TANTO TEMPO di lui
GLORIAC: con i pennarelli si colora PIANO perché la tenda è RUVIDA
ANGELO: bisogna calcare
TUTTI: con PIU’ FORZA
ANJA : era difficile con i pennarelli
GIOVANNI: perché la striscia si può muovere
LUCA: perché la plastica SOTTO è LISCIA e la fa scivolare
ANNA: ho fatto il disegno IN CENTRO alla striscia, ho disegnato il cacciatore poi ho disegnato a DESTRA
LUCA : la Camilla disegnava a SINISTRA
PAOLA: sono partita DA DESTRA
GIOVANNI: ho disegnato una striscia di streghe, con il treno e i binari con una striscia LUNGHISSIMA
AHMED-ANJA: le strisce colorate erano appese IN ALTO
OSSERVARE
TRASFORMARE
• FORME
• COLORI • MESCOLANZE
• DIMENSIONI • POSIZIONI • CONTRASTI
COMPRENDERE
DESCRIVERE
STIM
ARE
•QUANTITA’
•DISTANZE
•LUNGHEZZE
•GRANDEZZE
•FORZA
•CONFRONTARE•METTERE IN RELAZIONE
LABORATORIO
DIAPOSITIVE
PERCEPIRE
PERCORSO DI DATTI CO:
Archimede propone ai bambini di realizzare delle diapositive in movimento.Dopo aver spiegato come posizionare correttamente le mascherine DI A,mette a disposizione il materiale necessario per ottenere dei “cartonianimati” : colla UHU (puzzina), colori a china, carta velina, igienica, piume,fi li colorati, chiodi…Ogni bambino ha a disposizione 3 diapositive che assembla nel modopreferito scegliendo tra: colori, f orme, dimensioni e consistenze deimateriali. Vedono proiettate le loro diapositive e si accorgono che la chinaliquidaE la colla si muovono più o meno lentamente trasformando le immaginiproiettate in cui riconoscono somiglianze con animali, atteggiamenti edespressioni del corpo.Sperimentano e mettono in relazione la grandezza delle immagini con ladistanza.
GRUPPO DIAPOSITIVE
ALESSANDRO: le diapositive che si fanno vedere sul muro
LUCA M: abbiamo preso delle specie di pitture
ANGELO- SILVIA C …..i colori lumaca
GLORIA la lumaca lascia una striscia tutta colorata
GIOVANNI: era un vasetto con il tappo e dentro c’era un beccuccio che toccava la pittura
ANGELO:…e si disegnava..
GLORIA: non era la stessa cosa pitturare con la spugna perché si schiaccia e si timbra e sul foglio resta l’impronta, era troppo grande per essere lasciata sulla diapositiva, l’impronta color lumaca era piccola
BEATRICE :la diapositiva era quadrata
ALICE :erano DUE pezzi
TUTTI abbiamo usato il pezzo bianco
SILVIA T.:…prima abbiamo messo la colla puzzina
GIOVANNI:…. era trasparente
ALESSANDRO. …anche il vetro delle diapositive era trasparente
NICHOLAS:.. Dopo la colla puzzina, un po’ di colore
ANGELO : per spandere il colore ho usato la punta di un chiodo
ELISA:…. È per lasciare le strisce..
SILVIA T .. Erano righe, righelle
ANGELO : perché il chiodo aveva la punta piccola
BEATRICE per chiudere ho messo la parte nera sopra il bianco
CHIARA li abbiamo fatti baciare
NICHOLAS …abbiamo schiacciato forte
VITTORIO …la forza era nelle braccia
TUTTI …nelle dita
GIOVANNI: la mia diapositiva aveva due rotondi e in mezzo un filo
ELISA sul muro erano grosse
FILIPPO :la diapositiva è piccola
CINZIA nel proiettore c’era la luce..
ANGELO …e un rotondo grande
CHIARA :::una cosa per ingrandire..
GIOVANNI… una lente di ingrandimento
OSSERVARE
TRASFORMARE
• COLORI • MESCOLANZE
• DIMENSIONI • POSIZIONI • CONTRASTI
•TRIDIMENSIONALITA’
COMPRENDERE
DESCRIVERE
STIM
ARE
•QUANTITA’
•DISTANZE
•LUNGHEZZE
•GRANDEZZE
•FORZA
•TEMPOCONTEMPORANEITA’
•CONFRONTARE•METTERE IN RELAZIONE
LABORATORIO
“ BULLELA”
PERCEPIRE
PERCORSO DIDATTICO:Archimede ed Eta Beta durante le attività di laboratorio, hanno assemblato nel cortile, con l’aiutodei bambini che trasportavano il materiale e di alcuni adulti,canaline da elettricista, costruendo unagrossa sfera, denominata “Bullela” dai bambini.E’ stata rivestita con le strisce ricavate dagli elaborati prodotti nei laboratori di colore e di striscedi stoff a. All’interno è attraversata da tiranti di fi lo di f erro su cui scorrono tappi,barattoli,conchiglie e i “Diritti dei bambini” che sono stati rielaborati sia graficamente cheverbalmente dai bambini con l’aiutodei genitori. Durante la costruzione della sfera i bambini hano potuto cogliere il concetto ditridimensionalità, approfondendo le competenze relative alle forme e quantità ( prima una linea poiun cerchio tanti cerchi inseriti uno nell’altro una sfera).
Qesto laboratorio è stato improvvisato, in quanto la mattinastabilita per l’uscita stava nevicando. Quindi è sortal’esigenza di costruire un copricapo…di carta e a punta,perché la neve potesse scivolare.I bambini hanno sperimentato, trasformato e messo inrelazione: forme, piegature e dimensioni
Andiamo dal Sindaco, dobbiamo fargli vedere la Bullela efargli leggere i Diritti dei bambini.Durante il percorso i bambini hanno potuto sperimentare emettere in relazione competenze relative a dimensioni, orme,forza, direzioni, pendenze, velocità, durata e prospettiva.
UN CAPPELLO DANEVE
USCIAMO CON LABULLELA
ANNA: ..con un foglio di carta a FORMA RETTANGOLARE
BEATRICE: l’abbiamo aperto e piegato le punte
LUCA: a FORMA TIPO PIRAMIDE
FOGLI DI CARTA, FORME E……CAPPELLIMARIA: Archimede stava leggendo i nostri foglietti dove abbiamo scritto le nostre frasi
GLORIA C. : abbiamo deciso di andare in piazza del comune…
LORENZO: …ma nevicava!
BEATRICE: …allora abbiamo costruito un cappello
GIOVANNI: …a punta, perché così la neve scivolava e non si appiccicava
SALVATORE- ANGELO:poi per dare la FORMA CAPPELLO stavamo piegando le punte
CHIARA: il cappello è a FORMA TRIANGOLO
ANGELO: “ ” “ “ “ PIRAMIDE CURVATA
MARIA: sembra un uovo storto
CINZIA: ” FORMA DI GOCCIA di pioggia
LUCA: “ “ FRAGOLA
TUTTI: abbiamo spinto con le mani e la FORZA nelle dita, nelle mani, nelle braccia…
CESARE: …anche nei piedi per camminare INTANTO che spingevi…
ANDREA F<: io mi tenevo così mi facevo sollevare dalla bullela che girava
LUCA: siamo andati dal sindaco
SALVATORE: sta leggendo i DIRITTI DEI BAMBINI
TUTTI: era un PO’ LARGA, quasi PIU’ LARGA della strada
ANGELO: per farla curvare, la bullela…
GLORIAC.: …si muoveva le mani DA UNA PARTE E DALL’ALTRA
GIOVANNI: ci spostavamo da una parte
LUCA: a SINISTRA…
GLORIA C. ….UN PO’ A DESTRAGLORIAC: abbiamo fatto più fatica a tornare perché era in salita
TUTTI abbiamo usato più FORZA
BEATRICE: da LONTANO sembra PICCOLA