CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un...

84
2 MARZO APRILE 2017 DOSSIER CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ

Transcript of CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un...

Page 1: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

2 MARZOAPRILE2

01

7

DOSSIER

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ

Cop con dorso copia.indd 1 05/05/17 11:23

Page 2: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Cop con dorso copia.indd 2 05/05/17 11:24

Page 3: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

editorialeIndustria chimica italiana, troppi ostacoli alla competitivitàCon i suoi 519 miliardi e oltre di fatturato, 1,2 milioni di lavoratori, e 28.000 e passa aziende, l’industria chimica rappresenta un settore di vitale importanza per lo sviluppo economico dell’intera Unione europea. È l’industria chimica a fornire prodotti, materiali e soluzioni tecniche all’avanguardia per infiniti altri settori, rappresentando così non solo uno dei più estesi settori industriali ma anche, e soprattutto, una delle fonti principali di occupazione diretta e indiretta in molte aree geografiche.E anche in Italia, secondo quanto riportato dal Cefic, i numeri dell’industria chimica sono tutt’altro che trascurabili: 52 miliardi di fatturato nel 2015, 2.800 aziende, 107.000 lavoratori diretti e almeno il doppio di lavoratori indiretti. Ma oltre a questi dati, di tutto rispetto, un altro fattore contraddistingue il settore chimico italiano: il supporto che offre ad altri settori industriali grazie ai suoi prodotti e alle sue soluzioni innovative, che nascono da un forte impegno nel settore R&S. Il mondo chimico italiano, infatti, viene da molti considerato una vera e propria fucina di talenti, distribuiti in circa 700 imprese che investono in ricerca. In questo quadro, però, l’industria chimica italiana deve fare i conti con alcuni punti critici, che la penalizzano rispetto agli altri mercati, europei od extraeuropei: i costi dell’energia elettrica che, per imposte e simili, superano del 30% la media europea, i costi della logistica, anch’essi più alti rispetto agli altri Stati membri e, come poteva mancare, l’eccessiva regolamentazione comunitaria, che incide in modo particolarmente negativo su un settore, come quello chimico italiano, ricco di PMI.E in un mercato globalizzato, come quello attuale, simili “ostacoli” danneggiano, e non poco, la competitività di uno dei settori più importanti dell’economia italiana.

Gabriella Carcassola

01_00_editoriale.indd 1 26/04/17 08:34

Page 4: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Sommario

In copertina

01 Editoriale Gabriella Carcassola

03 News a cura della Redazione

16 Attualità a cura della Redazione

Energie rinnovabili, 11 Paesi EU hanno già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2020 a cura della Redazione 17

24 DossierLa nuova frontiera delle microalghe Antonella Rampichini 26Pesticidi, prodotti ortofrutticoli e trasformati sotto esame Lea Fanti 33INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38

41 BusinessNews a cura della Redazione

50 OutlookMisurare e confrontare i gas serra Antonella Rampichini 51

54 Prodotti a cura della Redazione

ProductNews in lingua inglese, a cura della Redazione 5963 Case History Hospira-Pfizer e AB, la cogenerazione a supporto

dell'efficienza nell'industria farmaceutica 6466 GreenWorld Sversamenti di petrolio, più a richio le coste

europee atlantiche a cura della redazione 68Farmaci, i fattori che ne favoriscono la persistenzanell'ambiente Gabriella Carcassola 70

72 Agenda a cura della Redazione

02_00_sommario.indd 2 08/05/17 12:41

Page 5: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

FIRE SAFE

ISO 10497:2010

THESIS

SELENE ANTARESAAANNNNTTTTAAAA SAAAARRRRREEEESSSTTTT

MONOBLOCKTITAN

EFFEBI S.p.A.

Via G. Verdi, 68 - 25073 Bovezzo (BS) - Italy • Tel. +39 030211010 • Fax +39 030 2110301 • Internet: www.effebi.it - E-mail: [email protected]

EEEEEEESSSSSSSSIIIIIIIIIIISSSSSSSSSSSSESISSITTTTTTTTTTTTTTTHHHHHHHHHHHHEEEEEEE

MMMMMOOOONNNNOOOOBBBLLLLOOOCCCKKKKMONOBLOBNMMMMMMMOOOOONNNNNOOOOOOBBBBBLLLLLOOOOOCCCCCKKKKKKMOONOBNMMTTTTTTITTTTTTTTTTTTTIIIIIITTITITTTTTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAANNNNNNANAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNANANTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTIIIIIITTTTTTTTTTTTTAAAAAANNNNNNNNNNNNNANNATTTT

ARTEMISVEGA

ANTARES

ALBA

MOON

214/34/UE

News 3_10.indd 3 05/05/17 14:33

Page 6: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

n. 2 Marzo-Aprile 2017 4

COMPOSITI A MATRICE CERAMICA, ci sono novitàI compositi a matrice ceramica (CMC) rappresentano una nuova tecnologia pionieristica dei materiali. Il nuovo riscaldamento a microonde (MW) consentirà di ridurre i tempi di lavorazione e il consumo di energia per migliorare la diffusione sul mercato.I composti a matrice ceramica sono stati già utilizzati in diffi cili applicazioni spaziali ad alta temperatura e i settori manifatturieri, dei trasporti e dell’energia sono dei logici potenziali benefi ciari. Tuttavia, questi materiali avanzati sono attualmente diffi cili e costosi da produrre, poiché richiedono lunghi tempi di lavorazione e un elevato consumo energetico.Il superamento di queste sfi de è l’obiettivo del progetto HELM (High-frequency electro-magnetic technologies for advanced processing of ceramic matrix composites and graphite expansion). Gli scienziati hanno studiato delle innovative tecnologie di riscaldamento MW integrate con metodi standard di lavorazione termica. Questi ultimi includono infi ltrazione chimica in fase di vapore (CVI), infi ltrazione di silicio liquido (LSI), espansione della grafi te (GE) e impregnazione e pirolisi di polimeri (PIP).Per la prima volta è stata prodotta una fornace MW-CVI fatta interamente di grafi te, al fi ne di evitare la contaminazione del materiale prodotto. I test di infi ltrazione effettuati su tre differenti materiali hanno mostrato che il tempo di fabbricazione dei CMC è stato ridotto a un terzo rispetto ai tempi dei convenzionali CVI isotermici.I test con una piccola fornace MW-LSI hanno dato risultati molto promettenti. La liquefazione del silicio si è verifi cata in pochi minuti (le fornaci tradizionali richiedono diverse ore). I partner del progetto hanno inoltre prodotto fornaci LSI e GE, riducendo del 50 % il tempo di lavorazione dei CMC.Il riscaldamento a MW del processo PIP è stato eseguito senza una cavità al quarzo. I test su un sistema su piccola scala hanno mostrato notevoli riduzioni del tempo di lavorazione e del consumo di energia, oltre a miglioramenti in proprietà meccaniche dei CMC, come ad esempio la resistenza alla frattura o quella alla trazione.

Fonte: Cordis

FEDERCHIMICA, Paolo Lamberti candidato a nuovo presidentePaolo Lamberti è stato candidato dalla Giunta di Federchimica a ricoprire il ruolo di presidente della Federazione nazionale dell’Industria chimica.Attualmente, Paolo Lamberti è Presidente e Amministratore Delegato della Lamberti S.p.A., azienda leader mondiale nel settore della chimica delle specialità, che dà lavoro a 1.300 addetti, 770 dei quali operano in Italia. Paolo Lamberti è stato vice presidente di Federchimica per 8 anni, presidente dell’Unione Industriali della Provincia di Varese e per 13 anni presidente dell’Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza.Sarà l’Assemblea di Federchimica a eleggere Lamberti il prossimo 19 giugno 2017. Paolo Lamberti succederà a Cesare Puccioni, non più rieleggibile dopo i suoi sei anni di mandato.

Fonte: Federchimica

UNA SOLUZIONE per aumentare l’IDRO- E L’OLEOREPELLENZA del vetroLa NBD Nanotechnologies ha presentato un nuovo rivestimento omnifobico ultraresistente, che migliora la l’idro- e l’oleorepellenza del parabrezza delle auto e del vetro delle fi nestre, dei sensori e delle telecamere. La soluzione RepelShell per il vetro è l’ultima soluzione che rende le superfi ci altamente repellenti all’acqua, all’olio, alla sporcizia e alle sostanze chimiche per periodi di tempo molto più lunghi.“Alla base della nuova soluzione c’è il nostro promotore di adesione NanoGlue, che ha dato risultati in termini di durata e facilità di applicazione mai registrate prima”, ha affermato Miguel Galvez, Ceo di NBD.

Fonte: Prnewswire

News 3_10.indd 4 26/04/17 08:41

Page 7: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

5n. 2 Marzo-Aprile 2017

BATTERIE al LITIO,aumento sensibile della domandaIl mercato delle batterie agli ioni di litio è infl uenzato dalla crescente adozione di veicoli elettrici, nonché dalla sempre maggiore popolarità dei dispositivi portatili. Si ritiene che entrambi questi segmenti del mercato guideranno la domanda di batterie al litio e il mercato del litio nel suo complesso. Un rapporto di Global Market Insights, stima che il mercato delle batterie al litio raggiungerà i 53 miliardi di dollari entro il 2024. Le batterie agli ioni di litio possono essere classifi cate come batterie secondarie, in quanto possono essere ricaricate periodicamente e sono caratterizzate da un ciclo di vita più lungo, da una maggiore capacità di storage e da una migliore effi cienza rispetto alle batterie tradizionali. Il rapporto sottolinea la crescente domanda di batterie per numerose applicazioni, tra cui automobili, immagazzinamento di energia in impianti di produzione, prodotti di elettronica di consumo ed energia elettrica per le famiglie. La crescente domanda di dispositivi elettronici accoppiato con rigorose norme governative per frenare i livelli di inquinamento guiderà la crescita del settore. Inoltre, la possibilità di un abbondante approvvigionamento di materie prime a prezzi economici contribuirà a mantenere elevato il volume produttivo.

Fonte: Prnewswire

OLEO SPONGE, una spugna rivoluzionaria per recuperare petrolio e gasolio dall’acqua

Negli Stati Uniti, gli scienziati del Dipartimento americano dell’Energy’s Argonne National Laboratory hanno inventato una nuova spugna, che hanno battezzato “Oleo sponge”, che può essere utilizzata per rimuovere il petrolio e il gasolio dall’acqua. Il materiale assorbe rapidamente, non solo il petrolio dall’acqua, ma è anche riutilizzabile e può recuperare il petolio disperso da un’intera colonna di acqua e non solo dalla superfi cie. Il materiale può essere strizzato per essere riutilizzato e il petrolio stesso recuperato.“La Oleo sponge offre una serie di possibilità che, per quanto ne sappiamo, sono senza precedenti”, ha affermato il coinventore Seth Tesoro, ricercatore presso il centro di Argonne, e il suo collega dell’Università di Chicago.Gli scienziati sono partiti da una comune schiuma di poliuretano, utilizzata in moltissimi settori, dai cuscini agli isolamenti delle case. Questa schiuma è caratterizzata da un numero estremamente elevato di angoli e fessure ed è quindi in grado di fornire un’ampia superfi cie per catturare il petrolio. Utilizzando una tecnica di nanotecnologia sviluppata precedentemente presso il Laboratorio di Argonne i ricercatori hanno “riempito” la schiuma con una strato duro di “primer”, conferendole una nuova chimica di superfi cie e hanno poi fi ssato saldamente un secondo strato di molecole in grado di “afferrare” il petrolio. Nei test condotti in un gigantesco serbatoio di acqua di mare nel New Jersey, chiamato Ohmsett, la Oleo sponge ha raccolto con successo il gasolio e il petrolio greggio dall’acqua sottostante la superfi cie e dalla superfi cie. “Il materiale è estremamente robusto. Abbiamo eseguito decine di centinaia di test, in ognuno dei quali abbiamo strizzato la spugna e recuperato il petrolio, ma la Oleo sponge non ha ancora dato segnali di cedimento”, ha detto Tesoro.La Oleo sponge potrebbe potenzialmente essere utilizzata anche per la pulizia di routine dei porti e delle darsene, dove il diesel e il petrolio, per il traffi co navale, tendono ad accumularsi.

Fonte: Prnewswire©icponline.it

News 3_10.indd 5 26/04/17 08:41

Page 8: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

n. 2 Marzo-Aprile 2017 6

Analisi di elementi in tracce con ICP-OESICP SPECTRO ARCOS MultiView (MV) di Ametek, spettrometro a emissione ottica con plasma assiale/radiale, è ideale per l’analisi elementare in campo ambientale e in campo petrolifero, in quanto permette l’analisi simultanea di 75 elementi tra Li e U con elevata sensibilità e ampio intervallo dinamico.

ICP ARCOS (Advanced Rowland Circle Optical System) MV è uno spet-

trometro a emissione ottica con plasma a lettura assiale e radiale.

Ultimo nato in casa SPECTRO per quanto riguarda gli ICP-OES, è

ideale per l’analisi di ultratracce e matrici altamente saline in campo

ambientale e di oli e lubrifi canti in campo petrolifero (foto 1).

Conferme e novità del nuovo ICP ARCOSLe conferme riguardano il banco ottico formato da 32 rivelatori

lineari CCD, di nuova generazione, montati su cerchio di Rowland

con sistema Paschen-Runge ottimizzato, che permette l’acquisi-

zione simultanea delle lunghezze d’onda comprese tra 130 a 770

nm (foto 2). La focale di 750 mm garantisce un’ottima risoluzione

costante (8,5 pm tra 130 e 340 nm; 16 pm > 340 nm) e adeguata

a tutte le applicazioni. La particolarità costruttiva e il brevetto UV

Plus system rendono l’ottica sempre disponibile, senza la necessità

di fl ussaggio di alcun gas, e capace di determinare elementi come

Cl (134.724 nm) e Br (154.065 nm). In particolare, garantisce ottime

prestazioni in tutta la regione dell’UV, zona considerata proble-

matica a causa dell’assorbimento di N e O, ad esempio il limite di

rilevabilità strumentale per Al a 167.080 nm che è pari a 30 ppt in

matrice acqua potabile. L’intero spettro elettromagnetico può esse-

re catturato, processato e memorizzato in 2 secondi. L’alta velocità

del sistema permette di campionare il segnale con frequenze fi no

a 10 misure per secondo e quindi l’interfacciamento con sistemi di

separazione per analisi di speciazione.

La prima novità è rappresentata dal generatore, LDMOS a stato

solido free running da 27,12 MHz, raff reddato ad aria, con potenza

regolabile via software tra 500 e 2.000 W, effi cienza > 85% e stabilità

< 0,1%. Lo strumento può lavorare 24/24 h, 7/7 giorni senza alcun

problema di surriscaldamento o cedimento, a tutto vantaggio della

produttività di laboratorio.

La seconda novità riguarda l’interfaccia del plasma: ARCOS MV

in un singolo strumento prevede la presenza sia dell’interfaccia

assiale OPIAir sia dell’interfaccia radiale SPI. Il cambio di interfaccia,

ottenibile grazie alla rotazione della spirale di induzione, avviene in

circa 90 secondi. L’interfaccia OPIAir, raff reddata ad aria, permette

una pura visione assiale senza compromessi, con un fattore miglio-

rativo, in termini di sensitività, pari a 6 rispetto alla visione radiale,

ideale quindi per analisi ambientali e alimentari. L’interfaccia SPI

permette una pura visione radiale, garantendo linearità fi no a 9

ordini di grandezza e analisi di TDS fi no a 30%, ideale per analisi di

leghe metalliche, matrici altamente saline e organiche.

Tabella 1

Confronto con il materiale certificato NIST SRM 1640, visione assiale

Certified

Conc. [mg/l]

Confidence

Range [mg/l]

Meas.

Conc. [mg/l]

Recovery

[%]

Al 52 ± 1.5 53.4 102.7

Ag 7.62 ± 0.25 7.71 101.2

As 26.67 ± 0.41 26.43 99.1

B 301.1 ± 6.1 302.5 100.5

Ba 148.0 ± 2.2 150.4 101.6

Be 34.94 ± 0.41 36.0 103

Cd 22.792 ± 096 22.9 100.5

Co 20.28 ± 0.31 20.6 101.6

Cr 38.6 ± 1.6 36.7 95.1

Cu* 85.2 ± 1.2 86.5 101.5

Fe 34.3 ± 1.6 32.6 95.0

K* 994 ± 27 1099 110.6

Li* 50.7 ± 1.4 52.6 103.7

Mn 121.5 ± 1.1 118.3 97.4

Mo 46.75 ± 0.26 45.8 98.0

Ni* 27.4 ± 0.8 30.1 109.8

Pb 27.89 ± 0.14 27.3 97.9

Sb 13.79 ± 0.42 13.3 96.4

Se 21.96 ± 0.51 23.1 105.2

Sr 124.2 ± 0.7 128.9 103.8

V 12.99 ± 0.97 13.3 102.4

Zn* 53.2 ± 1.1 54.1 101.7

*Non certified concentrations (for reference only).

Foto 1. Spettrometro SPECTRO ARCOS.

Spectro_ametek.indd 6 26/04/17 08:38

Page 9: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

AMETEK srl SPECTRO DIVISION

Via De’ Barzi | 20087 Robecco sul Naviglio (MI) Italy | tel. +39 02 94693.1 | fax +39 02 94693650e-mail: [email protected] | web: representative.spectro.com/spectro-italy/

SPECTRO Analytical Instruments GmbH

Boschstr. 10 | 47533 Kleve (Germany)| tel. +49 28218 92-0 | fax +49 2821 8 92-22 00e-mail: [email protected] | web: spectro.com

77n. 2 Marzo-Aprile 2017

Le particolarità costruttive di generatore, interfaccia e banco ottico

fanno sì che ARCOS MV necessiti di solo gas Ar per il funzionamen-

to e di un solo sistema di aspirazione per il raff reddamento.

ICP ARCOS è gestito dal software Smart Analyzer Vision 6, intuitivo

e di semplice uso, che permette l’intero controllo e monitoraggio

dello strumento, oltre che l’automazione completa di tutte le

operazioni previste dal protocollo di laboratorio. È inoltre pos-

sibile l’archiviazione e la rielaborazione quantitativa di tutti dati

ottenuti, a distanza di tempo o su altro terminale. La funzione ICAL,

Calibrazione Logica e Intelligente, allinea le diverse lunghezze d’on-

da e normalizza l’intensità al fi ne di monitorare automaticamente

l’intero stato dello strumento.

Analisi di soluzioni acquose e oli con ICP-OES SPECTRO ARCOS MVCon ARCOS MV, gli elementi di interesse ambientale tradizional-

mente diffi cili, quali ad esempio As, Cd, Hg, Pb, Sb, Se, Tl, i cui limiti

di legge sono molto severi, presentano limiti di rilevabilità (calco-

lati in soluzione acquosa con 3 sigma secondo P.W.J.M. Boumans,

Spectrochim. Acta 46B, 431; 1991) vicini o inferiori al ppb, già con

la confi gurazione normale, senza ricorrere ad accessori o tecniche

Tabella 2

Confronto con NIST SRM 1084a, visione radiale

Element SRM 1084a

Certified

Conc. [mg/l]

Measured

Conc. [mg/l]

Recovery

[%]

Al (104) 101.9 98.0

Ag 101.4 ± 1.5 96.3 95.0

Cr 98.3 ± 0.8 100.03 101.8

Cu 100 ± 1.9 99.01 99.0

Fe 98.9 ± 1.4 101.04 102.2

Mg 99.5 ± 1.7 102.5 103.0

Mo 100.3 ±1.4 101.25 100.9

Ni 99.7 ± 1.6 100.24 100.5

Pb 101.1 ±1.3 104.2 103.1

Sn 97.2 ± 2.6 98.9 101.7

Ti 100.4 ± 3.8 103.7 103.3

V 95.9 ± 9.4 100.7 105.0

S (1700) 1680 98.8

particolari. L’eventuale utilizzo di nebulizzatori pneumatici specifi ci

permette di raggiungere limiti di rilevabilità dell’ordine di grandez-

za delle frazioni di ppb. L’analisi del materiale certifi cato NIST 1640

“Trace Elements in Natural Water”, sfruttando la visione assiale del

plasma, evidenzia elevate accuratezze con ottimi recuperi (tabella

1) per tutti gli elementi.

L’affi dabilità e le prestazioni di ICP SPECTRO ARCOS permettono di

aff rontare le analisi ambientali di acque, rifi uti e fi ltri con serenità e

precisione, senza penalizzare la produttività. In campo petrolifero lo

strumento è utilizzato con la visione radiale per l’analisi di metalli,

alogeni e zolfo, dove il suo ampio intervallo di linearità si dimostra

adatto per matrici quali oli, carburanti, alcoli.

La robustezza del generatore permette di analizzare tali matrici in

diverse diluizioni o anche tal quali.

In tabella 2 si riporta il confronto con il materiale certifi cato NIST

SRM 1084a “Wear Metals in Lubricating Oil“. Anche in questo caso,

si evidenziano eccellenti recuperi per tutti gli elementi analizzati,

senza ausilio di ossigeno come gas addizionale.

Concludendo, ICP SPECTRO ARCOS MV è un strumento semplice e

affi dabile, che permette l’analisi di elementi in traccia con limiti di

rilevabilità bassi e alta produttività, senza sacrifi care accuratezza e

precisione del dato ottenuto.

Foto 2. Vista interna del sistema ottico di ICP SPECTRO ARCOS.

Spectro_ametek.indd 7 26/04/17 12:29

Page 10: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

n. 2 Marzo-Aprile 2017 8

London TAXI, un taxi a emissioni zero TESTATO AL CIRCOLO ARTICONel mese di marzo, il nuovo taxi nero elettrico della London Taxi Company era ancora sotto esame al circolo polare artico, per verifi care le sue performance a temperature estreme. I test hanno lo scopo di garantire che il veicolo sia in grado di accendersi, funzionare e sfruttare la potenza fornita da una batteria elettrica di prima categoria anche a temperature ampiamente sotto lo zero. Il taxi, sarà sottoposto poi a test an aloghi di resistenza in ambienti caratterizzati da temperature molto elevate, prima di essere considerato pronto alla vendita. Wolfram Liedtke, responsabile della qualità, ha affermato: “Il nostro nuovo taxi è attualmente sviluppato secondo due principi chiave dell’ingegneria, la qualità e la resistenza. Quando inizieremo la produzione, sarà di sicuro il prodotto di maggiore qualità e il più resistente che la London Taxi abbia mai avuto”. Il programma di test servirà anche a verifi care la qualità dell’esperienza vissuta dal conducente e dai passeggeri in condizioni estreme. Ciò implica che i sistemi di riscaldamento e climatizzazione del veicolo continuino a funzionare ai massimi livelli, indipendentemente dalla temperatura esterna. È oggetto di valutazione anche la qualità della guida, con particolare riferimento all’impatto delle condizioni estreme sull’aderenza, la manovrabilità e la visibilità.

Fonte: Prnewswire

TEPCO cerca partner per una nuova tecnologia da utilizzare a FUKUSHIMATepco, il proprietario di Fukushima Daiichi, la centrale nucleare gravemente danneggiata dallo tsunami del 2011, cerca nuovi partner per mettere a punto una nuova tecnologia che verrà utilizzata a Fukushima e in molti altri settori, per lavorare a lungo termine sulla decontaminazione del sito e nel campo della produzione e della distribuzione di energia.Nei 6 anni successivi all’incidente del 2011, Tepco ha collaborato con numerosi partner, come Toshiba e Hitachi, per la messa a punto di robot innovativi e altre tecnologie, i cui scopi vanno dall’esplorazione all’interno dei reattori alla purifi cazione dell’acqua. Ora Tepco è alla ricerca di altri partner sia per proseguire i lavori a Fukushima sia per migliorare la produzione e

la distribuzione dell’energia elettrica, contribuendo così al risparmio di energia. Più in particolare, Tepco intende sviluppare, tra le altre, una tecnologia basata sulla riduzione del volume di rifi uti, come la plastica e il polietilene, utilizzati nei serbatoi di raccolta dell’acqua in cui l’acqua di mare viene concentrata per osmosi inversa. Gli obiettivi di Tepco comprendono anche l’attivazione di servizi per il riciclo sul sito, al fi ne di ridurre i rifi uti radioattivi solidi generati.Per quanto riguarda invece l’energia elettrica, Tepco vuole mettere a punto una tecnologia che sfrutta i droni e i satelliti artifi ciali per determinare rapidamente le condizioni delle apparecchiature e dell’ambiente circostante in caso di catastrofi naturali.

Fonte: Cordis

News 3_10.indd 8 26/04/17 08:41

Page 11: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

9n. 2 Marzo-Aprile 2017

NANORODS d’oro per trovare il mercurioÈ noto che il mercurio è nocivo anche in piccole quantità e, attualmente, il suo rilevamento richiede costose attrezzature. Gli scienziati stanno quindi studiando da tempo alternative più veloci ed economiche, in grado di effettuare una rapida analisi direttamente sul campo. Già da molti anni, infatti, sono allo studio nanotubi d’oro in qualità di rilevatori di mercurio. Ma, solo recentemente, un team del Tyndall National Institute, con sede presso lo University College Cork, ha dimostrato che i singoli nanorods d’oro potrebbero essere utilizzati per rilevare questo metallo.Per dimostrare le loro proprietà, i nanotubi d’oro sono stati fi ssati su un vetrino e osservati al microscopio elettronico. Utilizzando la tecnica di imaging di microscopia in campo oscuro, i ricercatori hanno studiato la composizione del campione misurando la luce che viene emessa dalla superfi cie del nanotubo. Un nanorod d’oro produce una lunghezza d’onda nella zona del rosso, ma quando viene immerso in una soluzione salina contenente tracce di mercurio, la forma e la composizione del nanotubo cambia ed emette una lunghezza d’onda nella zona dell’arancione. E più è elevata la quantità di mercurio presente, maggiore è la variazione della lunghezza d’onda rilevabile. Inoltre, i nanorods sono risultati molto più sensibili al mercurio rispetto ad altri metalli, tra cui piombo, nichel, rame e magnesio. “La correlazione lineare e l’alta selettività rendono questo approccio potenzialmente idoneo per l’analisi in loco con uno spettrometro portatile miniaturizzato”, hanno concluso gli studiosi.

Fonte: AnalyticaWorld

Programma Open Integration di ENDRESS+Hauser,aderiscono PHOENIX CONTACTe FLOWSERVE

Minimizzare i rischi connessi alla messa in servizio degli impianti assicurando che gli operatori possano integrare facilmente dispositivi e componenti nei sistemi di automazione è l’obiettivo del programma Open Integration Partner Program di Endress+Hauser. Agli otto produttori di automazione già entrati nel programma, si aggiungono Phoenix Contact e Flowserve. Anche se vengono sottoposti a test rigorosi, i componenti di comunicazione moderni vengono utilizzati in innumerevoli combinazioni diverse, pertanto vi è sempre il rischio che si verifi chino piccoli problemi durante o in seguito all’installazione in loco.“Con il programma Open Integration Partner, noi puntiamo ad attenuare quel rischio”, spiega Peter Rippen, director strategic alliances di Endress+Hauser. “Combinando componenti di automazione delle migliori marche per realizzare una soluzione ottimale per l’applicazione, assicuriamo enormi vantaggi agli utenti. Questo approccio è vantaggioso per tutti: sia per i nostri clienti che per i fornitori di sistemi di automazione, poiché è molto meglio collaborare per individuare da subito i possibili problemi, prima che le apparecchiature vengano installate e messe in servizio nell’impianto dei clienti”. Fonte: Endress+Hauser, comunicato stampa

Grazie alla ricerca anche la CHIMICAsarà sempre più GREEN

“Innovative catalysis and small molecule activation: Toward green chemistry” è il tema alla base del progetto europeo ICSMAGC, che ha portato allo sviluppo di nuovi catalizzatori ad alte prestazioni con proprietà uniche.È noto che i catalizzatori fungono da acceleratori delle reazioni chimiche riducendo l’energia necessaria per attivare o rompere i legami chimici. Tali catalizzatori giocano un ruolo di primo piano

nella chimica “verde”, il cui scopo è prevenire e ridurre il consumo di risorse non rinnovabili durante le sintesi chimiche. Inoltre, i ricercatori hanno sviluppato anche catalizzatori in grado di lavorare in coppia, così da accelerare notevolmente le reazioni. Sempre nell’ottica di una chimica sempre più “green”, le reazioni sono state testate anche in acqua e in altri solventi non tossici e non inquinanti. Infi ne, dato che molti catalizzatori contengono uno ione metallico tossico fondamentale affi nché la reazione avvenga, il gruppo di ricerca ha sviluppato catalizzatori contenenti metalli a bassa tossicità o, addirittura, non-metalli. Prima della sua conclusione, il progetto ha anche portato alla produzione di alcheni e indoli proprio grazie a questi nuovi “metodi”.Quanto sviluppato con il progetto ICSMAGC sarà di sicuro e valido aiuto ai ricercatori, alle industrie chimiche e, in generale a tutta la società, in quanto contribuirà a ridurre gli sprechi e la produzione di inquinanti.

Fonte: Cordis

News 3_10.indd 9 26/04/17 08:41

Page 12: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

n. 2 Marzo-Aprile 2017 10

Fornitura di ENERGIAa NEW YORK, ci pensa ABB

Una delle più grandi sottostazioni di New York, che fornisce energia a centinaia di migliaia di persone nella zona Sud di Manhattan, è stata “aggiornata” da ABB che, in collaborazione con Con Edison, ha sostituito diverse apparecchiature con nuovi sistemi digitali.Dato che l’area in cui è intervenuta ABB aveva subito, in passato, gravi danni causati dalla tempesta di acqua salata provocata dall’uragano Sandy, è stato installato un nuovo elemento rialzato, che include un modulo interruttore ibrido PASS (Plug and Switch System), modulare a 420 kilovolts, oltre 10 metri al di sopra del livello originale della sottostazione, per evitare le super tempeste. Il modulo interruttore di alta tensione PASS di ABB permette una riduzione degli ingombri di oltre il 50% ed incorpora l’innovativo dispositivo di rotazione dei passanti che consente grande facilità di trasporto ed una rapida installazione e messa in servizio. “La trasformazione digitale di questa sottostazione, essenziale per la città, unitamente alle misure di protezione dalle intemperie renderanno la rete maggiormente resiliente e miglioreranno l’affi dabilità della fornitura energetica per i consumatori di Manhattan”, ha commentato Claudio Facchin, presidente della divisione Power Grids di ABB. “La digitalizzazione della rete elettrica è parte integrante della nostra strategia Next Level e siamo impegnati nel supporto ai nostri clienti grazie all’ausilio delle tecnologie all’avanguardia per facilitare questa trasformazione”.

Fonte: ABB, comunicato stampa

Progetto EFRA, completato al 60%L’esecuzione del Progetto EFRA, che prevede la realizzazione di una serie di unità nella raffi neria di Grupa Lotos, il secondo gruppo petrolifero polacco, ha raggiunto il 60%, superando di gran lunga le previsioni iniziali. Le operazioni di sollevamento dei carichi pesanti sono state concluse, con la collocazione del più grande e più pesante reattore e delle colonne sulle fondamenta.KT-Kinetics Technology sta realizzando quattro unità di raffi neria, con un valore totale del progetto pari a circa 350 milioni di euro. Il completamento è previsto per marzo 2018.KT ha siglato una serie di partnership con fornitori strategici polacchi di servizi di ingegneria, attrezzature e materiali, così come con i subappaltatori locali, al fi ne di garantire la migliore ottimizzazione per l’esecuzione del progetto.Il DCU (Delayed Coking), una delle quattro unità in via di realizzazione, è l’ultimo anello della catena di raffi nazione e tratta il cosiddetto “Fondo del Barile”, avendo come prodotto fi nale distillati leggeri e pet coke. Il lavoro di KT permetterà alla raffi neria di migliorare l’effi cienza produttiva, ma anche di limitare gli impatti ambientali. KT ha adottato una tecnologia all’avanguardia per il Coke Handling System che è l’ultima sezione dell’unità DCU. Il pet coke è trattato su un circuito chiuso per la disidratazione.Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di KT-Kinetics Technology e del Gruppo Maire Tecnimont, ha commentato: “Siamo felici di poter supportare Grupa Lotos nel miglioramento dell’effi cienza, della qualità della produzione e dell’impronta ambientale della raffi neria di Gdansk. Questo progetto rappresenta per noi un eccellente referenza nel settore della raffi nazione in termini di contenuti tecnologici e di sinergie tra le capacità italiane e polacche. Puntiamo a consolidare queste partnership strategiche e rafforzare la nostra esperienza in un mercato downstream molto promettente come la Polonia”.

Fonte: ImageBuilding

News 3_10.indd 10 26/04/17 08:41

Page 13: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

AIS-ISA Italy CONFERENCE AND EXHIBITION

JULY 5/6 2017 | CASTELLO DI BELGIOIOSO

AUTOMATION INSTRUMENTATION SUMMIT

THE EXHIBITIONThe Automation Instrumentation Summit® will take place in Castello Belgioioso near Milano, Italy, on July 5-and 6, 2017. The worldwide

recession can become an opportunity for us to look at what we have done so far, and identify the best stra tegies for future improve-

ments.

The manufacturing companies will have the opportunity to showcase their pro ducts and solutions at the stands of the exhibition area

whereas the speakers will present their papers based on case histories and share common experience with all the other expertise du-

ring the AIS- ISA Italy conference.

THEMES AND TOPICS

THEME 1: ADVANCES IN CONTROL SYSTEMS

THEME 2: CONTROL AND PLANT COMMUNICATION

THEME 3: THE INDUSTRIAL INTERNET OF THING, 4.0, CYBERSECURITY

THEME 4: INSTRUMENTATION AND ANALYZERS TECHNOLOGY EVOLUTION

THEME 5: BUSINESS AND MANAGEMENT

For more information, please consult the Call for paper

CONTACTS

AIS – ISA ITALY SECTIONViale Campania, 31 20133 Milano

Tel. 39 02 54123816 | Fax: +39 02 54114628 | Mail: [email protected]

Promoted by AIS-ISA Italy Organised and hosted by Golden sponsor Main Italy Editor

Under the patronage of

SEZIONE AUTOMAZIONE ANIMP

News 3_10.indd 11 05/05/17 14:33

Page 14: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

n. 2 Marzo-Aprile 2017 12

MAIRE TECNIMONT al centro della prima missione italiana in OMAN

Con il piano di sviluppo 2020 volto a diversifi care l’industria e sostenere lo sviluppo dell’economia locale, l’Oman si candida a diventare una vera e propria piattaforma “dinamica” tra Medio Oriente e Asia. Questo, in sintesi, quanto emerso durante il “Business Forum 2017 Oman & Italy”, che si è tenuto l’8 marzo a Mascate, in Oman, alla presenza di importanti rappresentati delle autorità omanite e italiane e di più di 80 aziende del nostro Paese e di circa 300 società dell’Oman. Si tratta della prima missione economica italiana in Oman, incentrata sul progetto EPC Liwa Plastics Industries Complex (LPIC) di Orpic, relativo ad alcune unità di produzione polimeri del valore di 895 milioni di dollari, che Maire Tecnimont sta realizzando nella zona di Suhar, 150 km a nord di Mascate, per Orpic, società di Stato attiva nei settori della raffi nazione e del petrolchimico. Per l’Italia, il Forum è stato organizzato dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dal Ministero italiano per lo Sviluppo economico, da Confi ndustria, dall’Agenzia ICE e da Maire Tecnimont; per l’Oman, da Orpic e da OCCI (la Camera omanita per il Commercio e l’Industria). Durante i lavori, le aziende dei due Paesi hanno avuto l’opportunità di fare rete al fi ne di favorire le relazioni tra i rispettivi sistemi imprenditoriali. Il Forum costituisce una conferma del ruolo che la fi liera dell’Oil&Gas può giocare quale driver per aumentare la competitività del tessuto imprenditoriale locale. Inoltre, nella cornice della missione economica italiana è stata uffi cialmente lanciata la Omani-Italian Friendship Association.

CRISTALLOGRAFIA, una partnership consentirà l’accesso ai dati di tutto il mondo

Il centro di dati cristallografi ci di Cambridge (CCDC) e l’istituto Fiz Karlsruhe-Leibniz per le infrastrutture dell’informazione hanno annunciato, a fi ne marzo, un progetto comune per offrire, per la prima volta, servizi di deposito e di accesso dedicati ai dati cristallografi ci di tutte le discipline della chimica, compresi i composti organici, inorganici e organometallici. Due delle organizzazioni di raccolta dati più antiche e affi dabili nel campo della chimica uniscono i loro sforzi per offrire un accesso standardizzato e completo a tutte le strutture mai pubblicate, che potranno essere consultate grazie a link inseriti nelle pubblicazioni o in altre fonti di informazione. Il data base di dati strutturali di Cambridge (CSD) è il repertorio mondiale di dati cristallografi ci pubblicati e conta più di 875.000 voci, mentre il data base delle strutture cristalline inorganiche (ICSD) dell’istituto Fiz Karlsruhe-Leibniz conta più di 185.000 strutture inorganiche.“In qualità di ricercatore e insegnante, sono molto interessato all’idea di questa partnership, in quanto sono convinto che aprirà nuove prospettive”, ha dichiarato il prof. Bath Raithby, direttore del dipartimento di chimica inorganica all’Università di Bath e presidente del consiglio di amministrazione del CCDC. “Il considerevole investimento del CCDC in nuove infrastrutture

per sostenere il deposito e l’accesso ai dati ha considerevolmente ridotto gli ostacoli tecnologici al progetto e ha permesso una partnership che la comunità della chimica strutturale desiderava da tempo e di cui ha infi nitamente bisogno”.

Fonte: Prnewswire

News 12_14.indd 12 26/04/17 08:41

Page 15: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

13n. 2 Marzo-Aprile 2017

INTERAZIONI MULTI-ELETTRONE, è stato fatto un passo avanti

Il progetto TRANS-MI (Transition states for multielectron ionization phenomena), fi nanziato dall’UE, ha realizzato una potente infrastruttura teorica che integra nozioni ricavate da studi fi sici, chimici e matematici concepiti allo scopo di descrivere le complesse dinamiche che caratterizzano l’interazione laser-materia.Il gruppo di ricerca TRANS-MI ha scoperto il meccanismo dinamico responsabile delle ricollisioni tra elettroni, che descrive lo scambio di energia tra laser e atomo o molecola. Per la prima volta, è stato dimostrato che le strutture relative allo spazio delle fasi possono dare origine a NSDI (Non-Sequential Double Ionisation) altamente correlate, migliorando la comprensione del processo di ricollisione.Il team ha inoltre stabilito una relazione tra la stabilità dello stato di transizione delle reazioni chimiche e la loro velocità di reazione. Sulla base di tale relazione, è stato messo a punto un sofi sticato approccio computazionale che semplifi ca il calcolo della velocità di reazione molecolare. Ciò elimina la necessità di calcolare milioni di traiettorie reattive, come invece richiederebbero molti altri sistemi computazionali.Il progetto TRANS-MI riduce la complessità di studio delle interazioni caotiche tra elettroni all’interno di atomi o molecole. Inoltre, la comprensione del modo in cui le molecole interagiscono con il loro ambiente consente agli scienziati di controllare selettivamente le reazioni chimiche e di evitare prodotti collaterali indesiderabili.

Fonte: Cordis

Il BEAUTY Madein Italy, +5% nel 2016

Secondo quanto indicato dall’indagine congiunturale di Cosmetica Italia, il fatturato globale del settore cosmetico è in continua crescita e il trend dovrebbe essere confermato anche per il 2017. Nel 2016, il fatturato globale del settore ha superato il valore di 10,5 miliardi di euro e ha fatto registrare un ottimo impatto dell’export (+12%).La crescita è stata registrata da tutti i settori della cosmetica: +1% per l’acconciatura professionale, +2,1% per i centri estetici e addirittura +7,8% per le vendite dirette, per corrispondenza o e-commerce. Il canale erboristeria ha fatto segnare un +1,7%, ma anche quello della profumeria ha dato lievi segnali positivi, con +0,9%. Per contro, il settore delle farmacie si conferma un mercato un po’ fermo, pur mantenendo un fatturato superiore a 1.800 milioni di euro.

Fonte: Federchimica

©icponline.it

News 12_14.indd 13 26/04/17 08:41

Page 16: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

N e w s N e w s N e w s N e w s N e w s

n. 2 Marzo-Aprile 2017 14

Nuove tecnologie di LUBRIFICAZIONE SOLIDA per le alte temperatureLe nuove tecnologie di lubrifi cazione solida per le alte temperature di lavoro aumenteranno la resistenza all’usura e la durata.Nell’ambito del progetto HIGRAPH (Incorporation of solid lubricants into surface of friction parts engineered for high-temperature applications), i ricercatori hanno sviluppato nuove soluzioni per situazioni di attrito secco ad alta temperatura. Gli scienziati hanno lavorato per racchiudere le particelle di lubrifi cante solido ad alta temperatura (High-Temperature Solid Lubricant, HTSL) all’interno di microserbatoi. Ciò consente un lento rilascio di lubrifi cante solido generando un fi lm lubrifi cante all’interfaccia di attrito che mantiene l’integrità operativa anche a temperature elevate. A seconda delle esigenze industriali, gli strati di superfi cie autolubrifi cante sono stati prodotti attraverso la metallurgia delle polveri o la modifi ca dei rivestimenti termici a spruzzo (Thermal Spray Coating, TSC) mediante microlavorazione. Le parti hanno dimostrato di avere una durata di tre o quattro volte maggiore grazie a una signifi cativa riduzione del coeffi ciente di attrito. Il lieve aumento di prezzo unitario sarà completamente compensato dal prolungamento della vita utile, per un risparmio dei costi dal 40 al 60 % entro 2-3 anni.

La nuova tecnologia di lubrifi cazione potrebbe essere applicata con effi cacia in una varietà di prodotti, tra cui rulli di tensione e guida per l’industria dell’acciaio, palette e albero dei motori aeronautici e valvole per il settore petrolchimico. Il team di HIGRAPH ha verifi cato la tecnologia su guide e rulli. Un nuovo sistema di monitoraggio e controllo di processo ha consentito il controllo in tempo reale del processo di deposito dei rivestimenti.

Fonte: Cordis

BREXIT, CEFIC chiede certezze per il proseguimento degli scambi UE-UKCon l’attivazione dell’articolo 50 da parte del primo ministro britannico Theresa May, il Consiglio europeo dell’Industria chimica (European Chemical Industry Council, CEFIC) ha chiesto ai politici dell’Unione europea e del Regno Unito di adottare un approccio pragmatico ai negoziati. Il 22 marzo scorso, il Regno Unito ha confermato il suo obiettivo di ritirarsi dall’Unione europea. Mentre il primo ministro May afferma che il Regno Unito cercherà di affrontare il tema “commercio” parallelamente alla procedura di separazione, l’UE ha dato a intendere che non saranno possibili “accordi commerciali” fi no a quando i termini della brexit non saranno defi niti. È chiaro che in ogni possibile futura soluzione l’integrità di un forte mercato unico basato sulle quattro libertà fondamentali della UE ha bisogno di essere preservata.Marco Mensink, direttore generale di Cefi c ha affermato: “Apprezziamo i negoziatori che hanno davanti a loro un compito molto diffi cile e delicato. I politici di entrambe le parti devono fornire, quanto prima possibile, un segnale sul possibile futuro del mercato tra UE e Regno Unito, in modo tale che le imprese di entrambe le parti possano continuare il loro relazioni commerciali, reciprocamente vantaggiose. Maggiori certezze aiuteranno le aziende chimiche ad adattarsi e a continuare a fare affari in modo razionale e programmabile. Le decisioni su eventuali investimenti costanti nel tempo possono essere prese solo sulla base di previsioni a lungo termine”.Il Regno Unito è stato sempre altamente integrato nell’industria chimica europea e i produttori su entrambe i lati del canale della Manica hanno benefi ciato del mercato unico e delle frontiere aperte per decenni. Inoltre, anche altri importanti settori industriali, come quello automobilistico e dell’edilizia, si affi dano ai prodotti chimici per il loro business. Nel 2014, l’industria chimica nel Regno Unito ha rappresentato circa il 9% del totale UE-28, mentre le esportazioni dell’UE-27 verso il Regno Unito sono state pari a 22,3 miliardi di euro e le importazioni a circa 20,3 miliardi euro.

Fonte: C EFIC

©icponline.it

News 12_14.indd 14 26/04/17 08:41

Page 17: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

1515n. 2 Marzo-Aprile 2017

R. STAHL Srl socio unico

Via Achille Grandi, 27 | 20068 Peschiera Borromeo (MI) | tel. +39 02 55308024 | fax +39 02 [email protected] | www.stahl.it

Armatura illuminante di emergenza a LED: adatta a tutte le condizioni atmosferiche

Con l’armatura di emergenza a LED serie 6009/1, per ambienti

con rischio di esplosione per presenza di gas e polveri, R. STAHL

presenta l’ultimo sviluppo della linea di prodotti EXLUX, che

completa così il portafoglio prodotti delle armature illuminanti

con tecnologia a LED. Gli accessori di installazione e il meccani-

smo di chiusura sono i medesimi delle precedenti versioni della

serie EXLUX . Le possibilità di montaggio, da soffi tto, pendenti o

a palina, garantiscono la già riconosciuta fl essibilità. In genere,

queste armature illuminanti vengono impiegate in applicazioni

off -shore e sulle navi, ma anche laddove è necessario garantire

un’illuminazione sicura e di qualità.

Con un grado di protezione meccanica IP66/67 e un valore

di resistenza all’impatto IK10, le armature di emergenza a

LED sono certificate per temperature ambiente da -30 °C a

+60 °C. Grazie ai trattamenti anticorrosivi, sono impiegabili in

applicazioni universali, dalle camere sterili nelle industrie far-

maceutiche agli ambienti industriali più gravosi nell’Oil&Gas,

come le raffinerie. Tutte le parti esposte sono realizzate in

robusta plastica o in acciaio resistente alla salsedine marina.

Le armature sono certificate ATEX e IECEx e impiegabili anche

in accordo alle normative dei principali mercati chiave. Per

renderle utilizzabili in tutto il mondo, le tensioni di ingresso

spaziano da 110 a 240V a 50 o 60 Hz. Dotate della possibilità di

fare il “through wiring” (collegamento elettrico tra un’armatura e

la successiva in serie) vengono alimentate, in caso di mancanza

della tensione di rete, da una singola batteria fi no a 3 ore di tem-

po, in accordo con la normativa EN 60598-2-22 e EN 61347-2-7.

Le armature illuminanti di emergenza 6009/1 sono disponibili

in due versioni: la più corta con una potenza di 28W fornisce

un fl usso luminoso di 2440 lm, la versione più lunga con potenza

di 52W raggiunge i 4980 lm. Anche in funzione di emergenza, il

30% o 21% di questi valori garantiscono una visibilità adeguata.

La batteria può essere facilmente sostituita essendo in uno scom-

parto separato e tutte le parti intercambiabili/sostituibili sono

montate su di un semplice e accessibile rifl ettore che consente

un’eventuale rimozione sicura e senza aiuti.

Comparate alle lampade fl uorescenti, le armature a LED assicu-

rano una vita utile enormemente più lunga, risparmi signifi cativi

di energia, costi operativi nettamente più bassi, rendendo l’in-

vestimento nel prodotto ammortizzato velocemente. R. STAHL

presenta ulteriori informazioni su questa nuova serie , sulla tec-

nologia a LED in generale e fi lmati su esperienze di vita reale con

le armature illuminanti in condizioni di utilizzo estremamente

gravose e “particolari” al link www.stahl-explorers.com.

Pubb Stahl.indd 15 20/04/17 13:00

Page 18: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

attualità

16 ©shu

tterst

ock.c

om

attualità.indd 16 26/04/17 08:43

Page 19: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Consumo energetico

17n. 2 Marzo-Aprile 2017

Energie rinnovabili, 11 Paesi UE hanno già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2020Nel 2015, la parte di energia proveniente da fonti rinnovabili del consumo finale lordo di energia nell’UE ha raggiunto il 16,7%, raddoppiando così la percentuale registrata nel 2004, che era pari all’8,5%. In un recente articolo pubblicato da Eurostat, viene disegnato un quadro della situazione in ogni singolo Paese UE.

a cura della Redazione

La parte di energie rinnovabili del consumo finale lordo di energia nei Paesi dell’Unione europea è uno degli indicatori chiave della strategia “Europa 2020”. Questo indicatore vede al numeratore l’energia rinnovabile distribuita ai consumatori finali, quali industrie, trasporti, abitazioni private e servizi (compresi i servizi pubblici, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca), e al denominatore il consumo finale lordo di energia rinnovabile proveniente da tutte le possibili fonti, che comprende sia l’energia totale distribuita ai consumatori a fini energetici sia le perdite associate al trasporto e alla distribuzione di calore ed elettricità.Per poter raggiungere l’obiettivo prefissato per il 2020, la percentuale di energie rinnovabili rispetto al consumo fina-le lordo deve raggiungere un valore pari al 20%. Tuttavia, dato il ruolo di primo piano che, in futuro, le energie da fonti rinnovabili acquisiranno per il soddisfacimento del fabbisogno energetico, i Paesi UE hanno già anche con-cordato un ulteriore obiettivo, che prevede un consumo di energie rinnovabili del 27% entro il 2030.

LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE

Le fonti di energia rinnovabile includono l’energia solare termica e fotovoltaica, l’energia idraulica (generata dallo spostamento di masse di acqua, compresa l’energia prodotta dalle maree – mareomotrice – e dalle onde), l’energia eolica,

l’energia geotermica e quella derivante dalle biomasse, com-presi i rifiuti biologici e i biocarburanti liquidi. Nell’analisi di Eurostat, è stata presa in considerazione anche l’energia rinnovabile prodotta a partire da pompe di calore per gli Stati membri che hanno fornito informazioni al riguardo.È bene sottolineare che, nello studio Eurostat, le esporta-zioni e le importazioni di elettricità non sono considerate come energie rinnovabili, a meno che non sia stato sotto-scritto un specifico accordo intergovernativo, come quello esistente tra Svezia e Norvegia (riquadro 1).

I RISULTATI OTTENUTI DAI PAESI EUROPEI

Nell’Unione europea a 28 Paesi, la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia è passata dall’8,5% del 2004 al 16,7% del 2015. È la prova che l’UE sta progressivamente raggiungendo l’obiettivo previsto per il 2020, pari al 20%.Si devono tuttavia prendere in considerazione alcuni aspet-ti, che potrebbero “falsare” i risultati fin qui registrati. Innanzi tutto, alcuni Paesi non hanno ancora pienamente attuato tutte le disposizioni della Direttiva sulle energie rinnovabili e, di conseguenza, nel periodo 2011-2015, alcuni biocarburanti e bioliquidi non sono stati presi in conside-razione, in quanto ancora considerati “non sostenibili”.

attualità.indd 17 26/04/17 08:43

Page 20: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

attualità

n. 2 Marzo-Aprile 2017 18

Inoltre, non tutti gli Stati UE hanno aggiornato i loro sistemi statistici nazionali, al fine di tenere conto correttamente di tutte le fonti di energia rinnovabile, come ad esempio le pompe di calore.

Riquadro 1

Energia rinnovabili importate ed esportate, un difficile calcolo

L’analisi dei dati relativi alle importazioni e alle esportazioni di energia rinnovabile è particolarmente diffi cile. L’ostacolo principale è rappresentato dal fatto che i biocarburanti solidi, liquidi o gassosi non vengono importanti solo ed esclusivamente a scopi energetici. Un classico esempio è il legno, che può essere utilizzato sì come fonte di energia rinnovabile, ma trova ampie applicazioni anche in altri campi, come nei cantieri edili, in qualità di materiale da costruzione, oppure, tra le tante, nella produzione di mobili.Un secondo ostacolo è dato dalla mancanza di dati certi sulle materie prime in entrata per il settore della trasformazione, come ad esempio le materie prime destinate alla produzione di biocarburanti. In più, i bilanci energetici posizionano i biocombustibili solidi, liquidi e gassosi prodotti dai Paesi dell’Unione europea nella categoria della “produzione primaria”, mentre i carburanti da fonti fossili sono considerati prodotti dell’industria della trasformazione, tant’è che, nei bilanci energetici dell’UE, la produzione primaria di benzina o diesel per il settore automobilistico è pari a zero.In ogni caso, alcuni valori di riferimento possono essere ricavati dal commercio dei biocarburanti liquidi, che possono essere miscelati, o utilizzati in sostituzione, a benzina e diesel (ad esempio, l’etanolo nell’E85 per motori a combustibile fl essibile). I volumi di scambio di biocarburanti liquidi (sia miscelati a combustibili minerali sia puri) tra Paesi UE ed extra-UE sono in aumento. Più in particolare, nel 2011, i biocarburanti liquidi importati dall’UE (biodiesel e biobenzina) a 28 Paesi hanno rappresentato il 28% del consumo interno lordo. Tuttavia, nel 2015, tale percentuale si è sensibilmente ridotta ed è scesa all’11%.

Tabella 1

Obiettivi 2020 per il consumo di energia da fonti rinnovabili

2015 (%) Obiettivo 2020 (%)

Unione europea 28 16,7 20

Austria 33,0 34

Belgio 7,9 13

Bulgaria 18,2 16

Cipro 9,4 13

Croazia 29,0 20

Danimarca 30,8 30

Estonia 28,6 25

Finlandia 39,3 38

Francia 15,2 23

Germania 14,6 18

Grecia 15,4 18

Irlanda 9,2 16

Italia 17,5 17

Lettonia 37,6 40

Lituania 25,8 23

Lussemburgo 5,0 11

Malta 5,0 10

Paesi Bassi 5,8 14

Polonia 11,8 15

Portogallo 28,0 31

Regno Unito 8,2 15

Repubblica Ceca 15,1 13

Romania 24,8 24

Slovacchia 12,9 14

Slovenia 22,0 25

Spagna 16,2 20

Svezia 53,9 49

Ungheria 14,5 13

©shu

tterst

ock.c

om

attualità.indd 18 26/04/17 08:43

Page 21: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Consumo energetico

19n. 2 Marzo-Aprile 2017

Un altro dato da sottolineare è che l’aumento della quota di energia rinnovabile consumata rispetto al consumo finale lordo di energia fatto registrare tra il 2010 e il 2011 non è da imputarsi a un aumento del consumo delle energie rinnovabili, quanto a una riduzione dell’uso delle energie da fonti fossili, quali i prodotti petroliferi e i gas naturali.

Svezia in testa, Lussembrugo e Malta fanalini di codaPrendendo come punto di partenza il 2004, i dati con-fermano che il consumo di energia proveniente da fonti

rinnovabili è decisamente aumentato in tutti gli Stati membri e, nel periodo 2014-2015, l’uso di tale energia ha subito un incremento in ben 22 Paesi su 28. Prima della classe è la Svezia, dove il consumo di ener-gia da fonti rinnovabili rappresenta il 53,9% del consu-mo finale lordo, seguita da Finlandia (39,3%), Lettonia (37,6%), Austria (33,0%) e Danimarca (30,8%). Agli ultimi posti della classifica si posizionano invece il Lussemburgo e Malta, con il 5% di consumo di energie da fonti rinnovabili, preceduti dai Paesi Bassi (5,8%), dal Belgio (7,9%) e dal Regno Unito (8,2%).

Grafico 1

Consumo di energia da fonti rinnovabili nei Paesi UE rispetto agli obiettivi prefissati per il 2020

I valori sono espressi come percentuale del consumo fi nale lordo di energia.

attualità.indd 19 26/04/17 08:43

Page 22: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

attualità

n. 2 Marzo-Aprile 2017 20

Obiettivo 2020 alquanto lontano per Francia e Paesi bassiIn termini di quota di energia da fonti rinnovabili sul con-sumo finale lordo di energia, ogni Paese membro dell’U-nione europea, per il 2020, ha un suo obiettivo. Ogni obiettivo è stato fissato tenendo conto di diversi fattori, tra cui, ovviamente, lo scenario di partenza, il potenziale di fonti rinnovabili e le prestazioni economiche del Paese (tabella 1).Tra i 28 Paesi UE, 11 hanno già raggiunto il loro obiettivo previsto per il 2020 (grafico 1) e alcuni di essi anche con largo anticipo. Infatti, la Croazia, con il 23,5%, aveva superato l’obiettivo assegnatole già nel 2004. Estonia e Ungheria sono stati i successivi 2 Paesi a soddisfare le richieste UE, raggiungendo il loro obiettivo nel 2011. Il 2012 è stato l’anno della Bulgaria e della Svezia e, nel 2013, la lista dei Paesi “virtuosi” si è allungata con la Repubblica Ceca. Italia, Finlandia, Lituania e Romania hanno compiuto il loro dovere nel 2014, mentre la Danimarca si è aggiunta nel 2015.

Grafico 2

Produzione primaria di biocarburanti liquidi nell’UE-28, 1990-2015

Per quanto riguarda gli altri Paesi UE, Austria e Slovacchia sono molto vicine all’ottenimento del risultato atteso, visto che sono solo a circa 1 punto percentuale dall’obiettivo per il 2020. Si deve comunque sottolineare che la Croazia ha raggiunto così in anticipo i risultati fissati grazie alla revisione dei dati relativi al consumo di biomassa nel settore residenziale. Ma anche gli altri Paesi si stanno muovendo in tale senso. Infatti, come conseguenza della Direttiva sulle energie rinnovabili, i Paesi membri stanno monitorando con maggior attenzione i flussi delle materie prime rinnovabili nelle loro economie. Un esempio particolarmente calzante è quello fornito dal consumo di biomasse, per il quale gli Stati stanno avviando indagini più dettagliate, al fine di ottenere dati in grado di rispecchiare più correttamente il reale consumo finale di energia derivante da tali fonti. Di conseguenza, è probabile che al termine di tali indagini, ogni singolo Stato segnalerà un aumento dei valori riferibili al consumo di energia da fonti rinnovabili. Tornando alla classifica dei Paesi in base al rag-giungimento degli obietti prefissati per il 2020, decisamente poco bene stanno facendo i Paesi Bassi, a cui mancano ben

attualità.indd 20 26/04/17 08:43

Page 23: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Consumo energetico

21n. 2 Marzo-Aprile 2017

8,2 punti percentuali. Appena davanti ai Paesi Bassi, fanalini di coda, si posiziona la Francia, sotto di 7,8 punti percentuale, preceduta dall’Irlanda, dal Regno Unito (entrambi -6,8%) e dal Lussemburgo (-6,0%).

PRODUZIONE

Elettricità da fonti rinnovabiliNel 2015, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili è aumentata del 4% rispetto al 2014, rappresentando il 29%

Grafico 3

Consumi di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti nei singoli Paesi UE, 2004-2015

I valori sono espressi come percentuale del consumo fi nale lordo di energia.

della produzione lorda di elettricità. Tuttavia, il quadro varia in base alla fonte di energia: infatti, la produzione di elettricità a partire dall’energia idraulica è diminuita del 9%, mentre è aumentata del 19,3% quella derivante dall’e-nergia eolica. La principale fonte rinnovabile di energia elettrica è rappresentata dalle centrali idroelettriche che, nel periodo tra il 1990 e il 2015, hanno aumentato la loro produzione del 17%, anche se la percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili spettante a tali centrali, nello stesso periodo, si è ridotta, passando dal 94% al 37%. La spiegazione di questo “particolare” andamento sta nella

attualità.indd 21 26/04/17 08:43

Page 24: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

attualità

n. 2 Marzo-Aprile 2017 22 n. 2 MMMMarzo-Ao-Ao-AAo-AApripripripriprip le lelelele 201201201012012017 7 7 7 72222222222

notevole espansione delle altre fonti rinnovabili, prima fra tutte l’energia eolica, che nel periodo 2005-2015 ha prati-camente quadruplicato la sua produzione. Infatti, il 2000 è stato l’anno della svolta per l’energia eolica, in quanto ha conquistato il secondo posto come fonte di energia elettrica, soffiandolo al legno e alle biomasse solide, che occupavano quella posizione fin dal lontano 1990. A partire dal 2013, invece, l’energia solare come fonte di energia elettrica si è conquistata il terzo posto, superando anch’essa il legno e le altre biomasse solide. Questi ultimi, comunque, vengono ampiamente utilizzati nelle centrali termoelettriche convenzionali e il loro con-tributo alla produzione di elettricità da fonti rinnovabili è passato dal 3,5% nel 1990 al 10% nel 2015. Infine, si devono prendere in considerazione anche i bioliquidi e i biogas che, praticamente trascurabili nel 1990, hanno raggiunto quota 7% nel 2015.

Biocarburanti liquidi, produzione con alti e bassiNei Paesi dell’UE la produzione di biocarburanti liquidi è andata incontro a un aumento estremamente significativo, anche perché, nel 1990, tale produzione era praticamente quasi nulla. Tuttavia, l’andamento di tale settore è alquanto altalenante. Infatti, soprattutto dopo il 2002, è stato regi-strato un rapido aumento, con un tasso medio di crescita pari al 32%/anno nel periodo compreso tra il 2002 e il 2010. Nel 2011, invece, è stato fatto qualche passo indietro, visto che la produzione di biocarburanti ha subito un calo del 10% rispetto all’anno precedente. Gli anni successivi sono invece andati decisamente meglio, con un incremento produttivo del 10%/anno, almeno fino al 2015, anno in cui il settore ha fatto registrato un nuovo calo, con una perdita di 2 punti percentuali rispetto al 2014 (grafico 2).

CONSUMO DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Consumo interno lordoIl consumo interno lordo di energie rinnovabili è stretta-mente associato alla produzione primaria di fonti rinnova-bili, ma giocano comunque un ruolo anche l’importazione, visto che il consumo interno lordo di tutte le energie rin-novabili supera del 3% la produzione primaria.In ogni caso, considerando i dati in generale, è possibile

Fonte: Eurostat

osservare che, nel 2015, rispetto all’anno precedente, il consumo interno lordo di energie da fonti rinnovabili ha registrato un amento del 3,9% e che il legno e le altre bio-masse solide rappresentano sempre, fin dal lontano 1990, le principali fonti di energia tra tutte quelle disponibili. Più in particolare, nel 1990, il binomio energia idroelettrica-legno ha coperto ben il 91,5% del consumo interno lordo e da allora, ha continuato a crescere, anche se più lentamente rispetto alle altre fonti. Per questo, nel 2015, l’energia idroelettrica e il legno con-tribuiscono “solo” per il 59% al consumo interno lordo, sebbene il contributo del legno, da solo, sia più che rad-doppiato nel periodo 1990-2010.

Consumo finale, l’energia rinnovabile disponibileL’energia rinnovabile disponibile per il consumo finale ten-de a salire e scendere in linea con le variazioni del consumo energetico interno lordo da fonti rinnovabili. La rapida espansione di alcune tecnologie ha portato a una diminu-zione della quota di energia disponibile ottenuta da fonti rinnovabili solide (tra cui legno e rifiuti rinnovabili) dal 61% del 1990 al 40% nel 2015. Tuttavia, in termini assoluti, nello stesso periodo, questa quota di energia disponibile ha avuto un incremento del 74%. Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2015, l’energia rinnovabile disponibile per il consumo finale è aumentato del 68% e del 4,4% nel 2015 rispetto al 2014.

Trasporti, si può fare di piùAnche per i trasporti la Direttiva sulle energie rinnovabili ha fissato un obiettivo da raggiungere antro il 2020: il con-sumo di biocarburanti e bioliquidi nel settore dei trasporti deve coprire il 10% del consumo energetico finale lordo. La stessa Direttiva, inoltre, stabilisce che nei “conteggi” devono essere presi in considerazione solo i biocarbu-ranti e i bioliquidi che soddisfano determinati criteri di sostenibilità.Tuttavia, per molti Paesi, i biocarburanti e i bioliquidi utilizzati nel periodo 2011-2015 non sono stati riconosciuti conformi per ritardi di attuazione della Direttiva. Per que-sto, nonostante la quota attribuibile al consumo di energie da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti sia in aumento dal 2004, tra il 2010 e il 2011, tale quota ha subito un calo (grafico 3). In ogni caso, dall’analisi dei dati complessivi di questo settore, si evince che la quota di energie rinnovabili è passata dall’1,4% del 2004 al 6,7% del 2015.

attualità.indd 22 26/04/17 08:43

Page 25: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

2323n. 2 Marzo-Aprile 2017

Bosch Energy and Building Solutions Italy

Via Privata Grosio, 10/8 | 20151 Milano – Italia | tel. +39 02 241161e-mail: [email protected]

www.bosch-energy.it

Efficienza energetica su misura? Con Bosch è possibile!Soluzioni e servizi per l’efficienza energetica. Il gruppo tedesco che si contraddistingue per qualità e affidabilità è anche questo.

Tutti conoscono Bosch per la qualità e l’affidabilità del Gruppo

tedesco e dei suoi prodotti, che spaziano dall’automotive agli

elettroutensili, dai prodotti per l’industria agli elettrodomestici.

Bosch però è presente nel mercato italiano anche nel campo

delle soluzioni e dei servizi per l’efficienza energetica: Bosch

Energy and Building Solutions Italy è la ESCo del Gruppo Bosch

che si occupa della progettazione, realizzazione, gestione

a lungo termine e finanziamento di impianti tecnologici di

riscaldamento, raffrescamento, cogenerazione e illuminazione.

Grazie all‘esperienza, al know-how ingegneristico e alle compe-

tenze tecnologiche dell’azienda è possibile ridurre, a parità di

comfort, i costi relativi all’energia, aumentando al contempo la

sicurezza degli impianti e facendo dell’energia un vero vantag-

gio competitivo. Bosch si propone come un partner completo,

lungo tutta la fi liera dell’effi -

cienza energetica: in fase di

progettazione e realizzazio-

ne, le soluzioni proposte a

seguito di approfonditi audit

preliminari, prevedono l’in-

tegrazione di diverse tecno-

logie, scelte tra le migliori

presenti nel mercato.

A seguito della fornitura

dell’impianto, Bosch è in

grado di proporre anche

un servizio di gestione

e conduzione degli im-

pianti a lungo termine:

grazie a oltre 150 collabo-

ratori dislocati sul territorio

nazionale, le 4 sedi di Milano,

Roma, Modena e Padova, e

a un centro di telecontrollo

h24, assicura un presidio

tempestivo e costante degli

impianti in gestione.

bosh.indd 23 26/04/17 11:24

Page 26: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

dossier.indd 24 26/04/17 12:01

Page 27: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

La strategia adottata dall’Unione europea per lo sviluppo della bioeconomia in Europa vede tra i suoi attori principali la chimica e in particolare la chimica delle biomasse che utilizza materie prime rinnovabili. In questo contesto, le microalghe rappresentano una risorsa molto interessante per la valorizzazione a fi ni energetici e per applicazioni nel campo della chimica fi ne.

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ

Intermedi e ausiliari

per l’industria

©shu

tters

tock

.

dossier.indd 25 26/04/17 12:01

Page 28: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 26

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

La nuova frontiera delle microalgheLa strategia adottata dall’Unione europea per lo sviluppo della bioeconomia in Europa vede tra i suoi attori principali la chimica e in particolare la chimica delle biomasseche utilizza materie prime rinnovabili. In questo contesto, le microalghe rappresentano una risorsa molto interessante per la valorizzazione a fini energetici e per applicazioni nel campo della chimica fine.

Antonella RampichiniChimica, giornalista pubblicista e copywriter scientifi ca

La crescita e lo sviluppo di una bioeconomia sostenibile ha

tra i suoi aspetti principali una più ampia diffusione della

biomassa. La conversione delle biomasse di origine naturale,

agricola o industriale, in sostanze chimiche è un processo

chimico e da queste trasformazioni si ottengono sostanze

che possono essere utilizzate sia per produrre direttamente

energia sia per produrre composti chimici che, a loro vol-

ta, vengono trasformati in ulteriori prodotti, così come già

avviene con le fonti fossili. Carburanti, polimeri, plastiche,

prodotti chimici di base, tensioattivi, farmaceutici, cosmetici,

agrofarmaci e altri prodotti della chimica fine fanno parte dei

prodotti chimici da biomasse già ampiamente entrati in uso

o di più recente introduzione. In Italia, la bioeconomia gioca

un ruolo rilevante, con significative prospettive di sviluppo

nei prossimi anni, grazie alla presenza di un nucleo di soggetti

nella filiera a valle della biochimica (sia nei biocarburanti sia

nelle produzioni di chemicals e materiali).

Nell’ambito della strategia Europa 2020, l’Unione europea

ha individuato nello sviluppo della bioeconomia uno degli

elementi chiave per consentire una crescita intelligente e

verde in Europa. I progressi della ricerca e dell’innovazione in

questa disciplina offrono all’Europa la possibilità di migliorare

la gestione delle sue risorse biologiche rinnovabili e di aprire

mercati nuovi e diversificati per i bioprodotti. Il program-

ma di finanziamento integrato Horizon 2020, attivo dal 1°

gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020, con un budget di 80

miliardi di euro, fornisce il necessario supporto finanziario

per l’implementazione di queste politiche ed è strutturato

secondo tre pilastri: eccellenza scientifica, leadership indu-

striale e sfide per la società.

Nel panorama delle innovazioni più promettenti per il set-

tore della chimica delle biomasse, un ruolo di primo piano è

ricoperto dalla valorizzazione delle microalghe, con numerosi

gruppi di ricerca pubblici e privati impegnati a migliorare i

processi produttivi relativi alla coltivazione di questi micror-

ganismi (foto 1).

MICROALGHE COME FONTE DI SOSTANZE CHIMICHE E BIOCARBURANTI

Le microalghe sono organismi fotosintetici unicellulari, che

utilizzano la CO2 ambientale per produrre una vasta gam-

ma di molecole interessanti, dai trigliceridi utilizzabili per la

produzione di biodiesel a molecole con azione nutraceutica,

come i carotenoidi o gli acidi grassi omega-3 a catena lunga.

Inoltre, questi microrganismi possono essere ingegnerizzati

per produrre farmaci.

L’idea di trarre energia dalle alghe è stata introdotta da Oswald

e Golueke che, nel 1960, avevano pubblicato un articolo in cui

veniva descritto l’utilizzo controllato del processo di fotosin-

tesi delle specie algali per produrre biomassa, da cui ricavare

metano. Nel corso dei decenni l’attività di ricerca si è sviluppata

concentrandosi sulla coltura di alghe per estrarre l’olio, che esse

producono per immagazzinare energia.

dossier.indd 26 26/04/17 12:01

Page 29: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

CHIMICA DELLE BIOMASSE

27n. 2 Marzo-Aprile 2017

Una volta estratto, l’olio viene sottoposto a trattamenti diversi

secondo gli obiettivi che si intendono perseguire: la transe-

sterificazione con il metilene produce il cosiddetto biodiesel,

mentre l’idrogenizzazione porta alla produzione dell’HVO

(Hydrotreated Vegetable Oil), che può essere utilizzato nei

motori diesel e in quelli a turbina per uso aeronautico.

Tutti i processi coinvolti sono ormai maturi ma, per raggiun-

gere il loro pieno potenziale, è necessario aumentare la pro-

duzione delle microalghe e, contemporaneamente, ridurre di

almeno dieci volte i costi di produzione per rendere il prodotto

trasformato in combustibile competitivo con quello fossile.

La ricerca e la sperimentazione, attualmente, si concentra su

quattro ambiti. Il primo è lo sforzo di ottimizzare al massimo

il processo di produzione estrazione e raffinazione.

Il secondo è la selezione di ceppi algali con caratteristiche

che migliorano la produzione di alghe attraverso una colti-

vazione selettiva.

Un terzo filone prevede la modifica del genoma algale, inse-

rendo o eliminando geni con l’obiettivo di produrre varianti

specifiche con i tratti desiderati. L’approccio più radicale è

quello perseguito dai laboratori e dalle aziende attive nella

genetica sintetica, che crea organismi nuovi assemblando da

zero nuovi genomi. Proprio nel campo dei biocarburanti, dal

2009 è in corso un progetto, a cui partecipano Exxon-Mobil,

Craig Venter e SyntheticGenomics Inc., per realizzare nuove

specie di alghe ottimizzate per la produzione di olio. Un

quarto filone, infine, mira a sfruttare le reazioni fisiologiche

naturali delle alghe per indurle a comportamenti utili.

I PROGETTI

FUEL4ME, dalle alghe un biocarburante sostenibileIn questi anni, sono stati sviluppati diversi progetti di ricerca,

relativi allo sfruttamento delle microalghe, grazie ai fondi per

la ricerca resi disponibili dall’Unione europea attraverso il

7° Programma Quadro e Horizon 2020, mentre altri sono

ancora in corso.

Il progetto FUEL4ME (Future European League 4 Microalgal

Energy), conclusosi a dicembre 2016, è stato ideato per svi-

luppare una filiera produttiva sostenibile, che consenta ai

biocarburanti di seconda generazione di competere con i

carburanti fossili, ottimizzandone il processo di produzione,

estrazione e raffinazione dell’olio dalle alghe e rendendolo un

processo il più possibile continuo per ridurne i costi (foto 2).

L’obiettivo alla base del progetto era quello di sfruttare la

singolare capacità delle alghe di produrre lipidi usando

Foto 1. Nel settore della chimica delle biomasse, la valorizzazione delle microalghe rappresenta una delle innovazioni più promettenti.

©shu

tters

tock

.com

dossier.indd 27 26/04/17 12:35

Page 30: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 28

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

l’energia ricavata dalla fotosintesi. Questi lipidi rappresen-

tano eccellenti materiali di partenza per i biocarburanti e per

altri prodotti, come ad esempio il mangime per gli animali.

Inoltre, l’alga di riferimento usata nel progetto non è in com-

petizione con le colture alimentari per quanto riguarda suolo

e acqua dolce, visto che viene fatta crescere in acqua salata.

Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno studiato in detta-

glio i meccanismi molecolari e metabolici che controllano

l’accumulo di lipidi in due specie di microalghe e hanno

dimostrato che mediante ingegneria metabolica si ottiene

un maggior accumulo di lipidi. Hanno anche confrontato

l’attuale processo di produzione a blocchi in due fasi per

i lipidi microalgali, con un processo continuo in una sola

fase e hanno ottimizzato la produzione di lipidi in differenti

condizioni di crescita.

I ricercatori hanno sviluppato i diversi passaggi della cate-

na di trasformazione a valle (raccolta, rottura della cellula,

estrazione e frazionamento dei lipidi e loro idrotrattamento

per creare biocombustibile), dimostrando che possono essere

applicati non solo con successo alle microalghe ma possono

essere anche usati in processi commerciali, che non sono

limitati alla semplice produzione di biocombustibili.

Anche se con un minore contenuto di lipidi, il procedimento

in un’unica fase presenta una produttività di lipidi parago-

nabile a quella della tradizionale lavorazione a blocchi, ma

richiede verifiche su scala più ampia.

Il consorzio ha progettato un impianto pilota per la produ-

zione all’aperto e ha organizzato la produzione di microalghe

in tre impianti pilota con sede rispettivamente in Italia, Paesi

Bassi e Israele e una struttura dimostrativa in Spagna (foto 3).

Da una valutazione del ciclo di vita, i ricercatori hanno

stabilito che i fattori in grado di incidere maggiormente sulla

sostenibilità sono rappresentati dalla coltivazione e dalla rac-

colta, dalla domanda di elettricità, dalle fonti di acqua dolce,

dall’anidride carbonica e dal terreno idoneo.

Lavorando su alcuni di questi parametri, sono riusciti a

migliorare la produttività della coltivazione in terreni econo-

mici e desertici, l’efficienza della raccolta, incluso il riutilizzo

dell’acqua e delle risorse. Sono tuttavia necessari ulteriori

miglioramenti per rendere il procedimento della produzione

di biocombustibile con le microalghe pienamente sostenibile

dal punto di vista economico e ambientale.

Attualmente, il processo è più adatto alla produzione di pro-

dotti ad alto valore aggiunto come, ad esempio, gli acidi grassi

polinsaturi, mentre è stato dimostrato che un approccio di

bioraffineria ne potrebbe migliorare notevolmente la stabilità

economica.

Foto 2. Microalghe appartenenti al genere Nannochloropsis (Csiro, CC by 3.0).

Foto 3. FUEL4ME mira a sviluppareun processo integrato e sostenibile per la produzione di biocarburanti dallemicroalghe, rendendo così la seconda generazione di biocarburanti un’alternativa competitiva ai combustibili fossili (Progetto Fuel4me).

dossier.indd 28 26/04/17 12:01

Page 31: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

CHIMICA DELLE BIOMASSE

29n. 2 Marzo-Aprile 2017

Photofuel, produzione biocatalitica di combustibili engine-ready Il progetto Photofuel, iniziato nel 2015 e finanziato nell’ambito

di Horizon 2020, si propone di sviluppare una tecnologia di

prossima generazione per la produzione sostenibile di com-

bustibili liquidi alternativi per il trasporto. Scopo del progetto

è progredire nella tecnologia di base della coltivazione delle

microalghe nei bioreattori chiusi, consentendo alle alghe foto-

trofiche e ai cianobatteri di produrre alcani e alcoli, che vengono

successivamente espulsi nel brodo di coltura per separazione

diretta, senza che avvenga la raccolta di cellule. In tal modo, le

cellule microbiche vengono trasformate in biocatalizzatori che si

autoriproducono, consentendo il processo di conversione diretta

dell’energia solare, acqua e CO2 in un carburante pronto all’uso

(engine-ready). La produzione diretta di carburante migliora

l’efficienza energetica del processo: la creazione di biomassa è

limitata al minimo necessario per mantenere il catalizzatore. Il

flusso dell’energia metabolica per la produzione del combustibile

viene sfruttata meglio e, contemporaneamente, viene ridotta la

richiesta di immissione, ad esempio, di fertilizzante. La raccolta

delle cellule, energeticamente dispendiosa, è omessa dato che la

biomassa non ha bisogno di essere seccata prima dell’estrazione

dei lipidi e la transesterificazione dei lipidi viene eliminata. La

conclusione del progetto è prevista per il 2019 e i ricercatori

sperano di riuscire a ottenere una produzione altamente soste-

nibile dei combustibili drop-in su terreni marginali o aridi.

Sistemi su larga scala, economicamente e ambientalmente

sostenibili, per la conversione della radiazione solare in energia

chimica sosterrebbero le comunità rurali e sostituirebbero quote

significative di combustibili fossili per il benessere dell’Europa

e di molte altre regioni.

D-Factory, dalle microalghe a prodotti utiliIl progetto D-Factory (The micro algae biorefinery), finanziato

grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea nell’ambito del

7° Programma Quadro, intende fissare un parametro di rife-

rimento globale per una bioraffineria sostenibile, che utilizzi

biomassa dalla microalga Dunaliella salina, in grado di crescere

in ambienti salini, per produrre prodotti nutrizionali e farma-

ceutici, oltre a proteine e materie prime da fonti biologiche

e rinnovabili. Dunaliella è una microalga che cresce in tutto

il mondo nelle acque saline non potabili, catturando CO2 e

sfruttando l’energia solare. Produce, inoltre, in modo natura-

le, carotenoidi e altri composti di valore commerciale, come

sostanze bioattive, emulsionanti, polimeri e glicerolo (foto 4). La

bioraffineria D-Factory si propone di perfezionare l’alga affinché

produca questi prodotti in diverse proporzioni prima della

loro estrazione e preparazione, per rispondere alle esigenze del

mercato. A questo scopo, cellule di Dunaliella a densità elevata

sono coltivate in vasche comunicanti e fotobioreattori e sono

poi raccolte con la massima delicatezza, utilizzando tecnologie

a piastre a spirale e a membrana. Una gamma di tecnologie di

lavorazione attentamente selezionate sarà integrata e ottimizzata

utilizzando sofisticate tecniche di modellizzazione. I materiali

ottenuti saranno vagliati e formulati per la produzione di una

nuova serie di prodotti.

Lo sviluppo del prototipo della bioraffineria D-Factory è attual-

mente in corso. Sarà utilizzato per dimostrare il business case

per investimenti globali in bioraffinerie sostenibili e su larga

scala di alghe “concimate” con CO2 attraverso una piattaforma

innovativa.

ALGHE CRESCIUTE IN GEL

Alla Syracuse University, un team guidato da Bendy Estime,

PhD del Dipartimento di Biomedica e Ingegneria chimica, ha

ottenuto un brevetto provvisorio per una nuova tecnologia per

la coltivazione e la raccolta a basso consumo energetico delle

microalghe1. Obiettivo della ricerca era migliorare la crescita

delle microalghe e, in particolare, affrontare tre problemi che

riguardano la loro coltivazione. Durante la crescita, le alghe in

sospensione tendono ad attaccarsi alle pareti del contenitore

rendendolo opaco. Questo rende più difficile il passaggio della

luce necessaria alle alghe. Un secondo problema nasce dalla

necessità di mescolare costantemente la sospensione presente

nel contenitore per garantire che la luce raggiunga tutti gli starti

delle alghe. Una terza difficoltà consiste nella separazione delle

alghe dal brodo di coltura, che richiede tempo ed energia e

Foto 4. Alghe appartenenti al genere Dunaliella (Csiro, CC By 3.0).

dossier.indd 29 26/04/17 12:01

Page 32: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 30

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

1. Estime B., Ren D., Sureshkumar R. Cultivation and energy effi cient harvesting of microalgae using thermoreversible sol-gel transition. Sci. Rep., 2017; doi: 10.1038/srep40725. (©Authors, CC by 4.0 International License).

quindi è costosa. Estime ha sviluppato un nuovo metodo per

la coltivazione e la raccolta delle microalghe che utilizza il Tris-

Acetato-Fosfato-Pluronico (TAPP). Questo mezzo può passare

in modo termoreversibile dallo stato liquido a quello colloidale

(sol-gel), grazie a variazioni relativamente piccole di tempe-

ratura. Le microalghe vengono seminate in TAPP medium a

15 °C. Quando la temperatura viene aumentata di sette gradi, il

terreno di coltura diventa gelatinoso e le microalghe crescono

in gruppi che sono fino a 10 volte più grandi di quelli coltivati

nei terreni tradizionali. Una volta cresciute, la temperatura viene

diminuita e il gel si trasforma nuovamente in una soluzione.

Le alghe, presenti in soluzione, vengono separate per gravità e

Figura 1

Coltivazione delle microalghe in TAPP medium

Dopo semina delle microalghe in TAPP medium a 15 °C, la temperatura viene portata a 22 °C, con passaggio del terreno dalla fase liquida a quella colloidale. Dopo un periodo di incubazione, la temperatura viene riportata a 15 °C, il terreno torna liquido e i clusters di microalghe si depositano per gravità sul fondo del terreno di coltura. In ne, la temperatura viene settata a 25 °C e i clusters di microalghe vengono raccolti per raschiamento1.

possono essere quindi raccolte (figura 1). Il mezzo impedisce la

crescita di alghe sui lati del contenitore, consentendo alla luce

di penetrare a ogni livello delle alghe e rendendo così superflua

l’agitazione costante. Quando il gel viene riconvertito in una

soluzione, le alghe possono essere facilmente separate e rimosse

dal contenitore. Le applicazioni industriali di questa tecnologia

sono interessanti perché aumentano di 10 volte la velocità di

raccolta delle microalghe rispetto ai sistemi tradizionali e sono

anche più efficienti dal punto di vista energetico.

Questo nuovo metodo per raccogliere alghe e altre cellule,

oltre a essere economicamente sostenibile, presenta potenziali

applicazioni in molteplici settori.

T= 15 °C T= 15 °C T= 22 °C

T= 25 °C T= 15 °C T= 22 °C

Riscaldamento

Raffredamento

= 222 °C

Coltura

Riscaldamentoe Raccolta

dossier.indd 30 26/04/17 12:01

Page 33: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

chemical resistant solution

Plastifer SrlVia Industriale, 3

26010 Monte Cremasco - (Cremona) ItaliaTel. +39 0373.791551 - Fax +39 0373.792494

www.plastifer.it - [email protected]

POLYFANVentilatori anticorrosione per laboratoriPOLYSINKPiani e vasche per laboratoriFILTERBOXFiltri a carboni attivi per laboratoriTERFUAspirazione localizzata per laboratori

I nostri prodotti sono installati in

134.000Aziende industriali

39.000Centri di ricerca,

Laboratori, Ospedali

690Universitàin oltre 50

Paesi nel mondo.

dossier.indd 31 26/04/17 12:02

Page 34: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 32

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIAdossierCHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA©s

hutte

rsto

ck.co

m

dossier.indd 32 26/04/17 12:02

Page 35: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

33n. 2 Marzo-Aprile 2017

AGROFARMACI

Pesticidi, prodotti ortofrutticoli e trasformati sotto esameCon il dossier “Stop pesticidi. Analisi dei residui di pesticidi negli alimenti e buone pratiche agricole”, Legambiente si prefigge di scattare un’istantanea sulla presenza dei residui di prodotti fitosanitari nei prodotti da agricoltura convenzionale e sulla diffusione di buone pratiche che mirano alla loro riduzione.

Lea Fanti

Legambiente ha raccolto ed elaborato i risultati delle analisi

sulla contaminazione da fitofarmaci dei prodotti ortofrut-

ticoli e trasformati forniti dalle Agenzie per la Protezione

ambientale, Istituti zooprofilattici sperimentali e Asl.

Nella dossier presentato, l’Associazione mette in evidenza

come la quantità dei residui di pesticidi rintracciati nei

prodotti da agricoltura convenzionale resta elevata, in

particolare nei campioni di ortofrutta, prodotti trasformati

e miele. Nel complesso, se si considerano i campioni con

uno o più residui di pesticidi, si arriva a una percentuale

del 36,4%, più di un terzo del totale analizzato (tabella 1).

Sebbene la situazione tra il 2010 e il 2013 sia migliorata,

con un trend di diminuzione dell’uso di prodotti chimici

nelle campagne pari al 10%, sottolinea il dossier, nel 2014

si è registrata un’inversione di tendenza e il loro impiego è

tornato a crescere, passando da 118 a circa 130 mila tonnel-

late rispetto all’anno precedente. In particolare, nel 2014,

sono stati distribuiti circa 65 mila tonnellate di fungicidi

(10,3 mila in più rispetto al 2013), 22,3 mila tonnellate di

insetticidi e acaricidi, 24,2 mila tonnellate di erbicidi e,

infine, 18,2 mila tonnellate di altri prodotti.

Nel 2015, i laboratori pubblici accreditati per il controllo

ufficiale dei residui di fitosanitari negli alimenti hanno

analizzato 9.608 campioni da agricoltura convenzionale

tra prodotti ortofrutticoli, prodotti trasformati e miele, a

fronte dei 7.132 campioni valutati nel 2014.

La percentuale di campioni regolari senza alcun residuo

è in leggero rialzo rispetto al 58% del 2014 e si attesta al

62,4%. Rispetto al 2014, la percentuale di campioni irre-

golari è salita leggermente dallo 0,7% all’1,2%; di contro,

è diminuita sia la percentuale di campioni regolari con un

residuo sia la percentuale sui multiresiduo totali, passando,

nel primo caso, dal 18,8% del 2014 al 16,5% del 2015 e, nel

secondo, dal 22,4% del 2014 al 19,9% del 2015.

Tabella 1

Risultati delle analisi condotte su campioni di prodotti ortofrutticoli e trasformati

Campioni Verdura Frutta Prodotti trasformati Totale

N. analizzati 3.824 3.028 2.756 9.608

Irregolari 39 57 23 119

Regolari (privi di residui) 2.765 1.201 2.028 5.994

Regolari (1 residuo) 591 594 397 1.582

Regolari (più di 1 residuo) 429 1.176 308 1.913

dossier.indd 33 26/04/17 12:02

Page 36: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 34

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

In linea con le analisi degli anni precedenti, la frutta si

conferma il comparto in cui si concentra la percentuale

maggiore di campioni con uno o più residui, pari al 58,4%

del totale (grafico 1). Le sostanze attive più frequente-

mente rilevate sono: boscalid, clorpirifos, acetamiprid,

metalaxil, ciprodinil, imazalil, penconazolo.

Tra i casi più eclatanti, foglie di tè verde dove sono stati

rinvenuti 21 residui; bacche cinesi le cui analisi hanno

fatto emergere la presenza di 20 e 12 residui o ancora il

cumino o l’uva sultanina con 14 residui, le ciliegie con 13,

lattuga e pomodori con 9… tutti prodotti di provenienza

extra-UE (grafici 2, 3 e 4).

La rilevanza del fenomeno è ritenuta preoccupante

dall’Associazione che denuncia l’assenza di una rego-

lamentazione specifica e armonizzata a livello europeo

sull’impiego di più principi attivi in agricoltura.

Anche l’Agenzia europea per la Sicurezza alimen-

tare (EFSA) ha deciso di affrontare la problematica

mettendo a punto uno strumento informatico per la

valutazione dell’esposizione a più pesti-

cidi congiuntamente.

Lo studio pilota, che ha coinvolto un

campione di soggetti volontari, ha preso

come ambito di riferimento la tiroide e

il sistema nervoso. A questo riguardo,

l’EFSA si propone di pubblicare entro

l’anno due relazioni distinte in merito

agli studi sui rischi cumulativi e sugli

effetti (acuti e cronici) che interessano

queste due importanti distretti del corpo

umano.

IL CASO DEL GLIFOSATO

Una trattazione a parte, all’interno del dos-

sier, viene riservata al glifosato, l’erbicida

più utilizzato al mondo per il trattamento

di orti e giardini. Nel 2014, la produzio-

ne mondiale di glifosato ha superato le

800.000 tonnellate e il trend nei prossimi

anni è destinato a crescere: si stima che

entro il 2020 la richiesta possa raggiungere

il milione di tonnellate.

A smuovere dapprima l’interesse scien-

tifico su questo erbicida è stata la valuta-

zione di cancerogenicità espressa dalla IARC (International

Agency for Research on Cancer), organo dell’Organizzazione

Mondiale della Sanità (OMS), che in un documento pubblico

ha definito l’erbicida come “probabile cancerogeno per l’uo-

mo”, classificandolo nel gruppo 2A. Dal documento emerge

una forte correlazione epidemiologica tra l’esposizione al

glifosato e il linfoma non-Hodgking. Inoltre, il glifosato,

come risulta da numerosi studi, sembra agire anche come

interferente endocrino, perturbando molteplici e delicate

funzioni cellulari.

Di parere opposto è invece l’EFSA, secondo cui è improba-

bile che la sostanza sia genotossica, convenendo sul fatto

che né i dati epidemiologici né le prove da studi su animali

hanno saputo dimostrare nessi causali tra l’esposizione al

glifosato e l’insorgenza di cancro nell’uomo.

A livello normativo, le autorizzazioni sull’utilizzo del glifo-

sato sono state più volte prorogate: l’ultima, datata giugno

2016, permetterà di arrivare alla fine del 2017, in attesa del

documento conclusivo dell’Agenzia europea per la Chimica

Grafico 1

Risultati delle analisi su ortofrutticoli e trasformati

dossier.indd 34 26/04/17 12:02

Page 37: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Grafico 2

Risultati delle analisi su campioni di verdure (%)

Insalate: lattuga, radicchio, cicoria, rucola, verza, indivia, valerianella, scarola. Ortaggi da foglia: cavolo, spinaci, prezzemolo, basilico, salvia, menta. Ortaggi da fusto: sedano, nocchio, asparago.

AGROFARMACI

Grafico 3

Risultati delle analisi su campioni di frutta (%)

Frutta esotica: ananas, banana, mango, papaia, avocado, litchi. Piccoli frutti: fragola di bosco, lampone, mirtillo nero, mora di rovo, ribes, uva spina.

dossier.indd 35 26/04/17 12:02

Page 38: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 36

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

Grafico 4

Risultati delle analisi su campioni di prodotti trasformati (%)

Condimenti: sughi pronti per la pasta, creme, paté, pesti.

(European Chemicals Agency, ECHA) sull’impatto del gli-

fosato sulla salute umana e sull’ambiente.

Nello stesso tempo, la Commissione ha chiesto agli Stati

membri di limitarne l’uso nei luoghi pubblici: nell’agosto

2016, in Italia, è entrato in vigore un decreto del ministero

della salute che ne limita l’uso e il commercio.

È vietato usare glifosato in luoghi pubblici come parchi,

giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per

bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici

e strutture sanitarie.

È vietato anche impiegarlo in agricoltura nel periodo che

precede il raccolto e la trebbiatura. Il decreto, inoltre,

revoca le nuove autorizzazioni per la messa in vendita dei

prodotti fitosanitari che lo contengono.

LE RICADUTE SULL’AMBIENTE

Una maggiore attenzione, sottolinea Legambiente, deve

essere rivolta anche alle ricadute che il massiccio impie-

go di pesticidi ha determinato e continua a determinare

sull’ambiente. Una mole crescente di studi scientifici, oggi

più orientati alla valutazione dell’impatto ambientale della

chimica di sintesi che ai suoi benefici per la produttività,

mostra chiare evidenze degli effetti che l’uso non sosteni-

bile dei pesticidi induce in termini di perdita della biodi-

versità, riduzione della fertilità del terreno, accelerazione

del fenomeno di erosione dei suoli, contaminazione delle

acque.

Fonte: “Stop pesticidi. Analisi dei residui di pesticidi negli alimenti e buone pratiche agricole”. Legambiente, gennaio 2017

dossier.indd 36 26/04/17 12:02

Page 39: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

n. 2 Marzo-Aprile 2017

dossier.indd 37 26/04/17 12:02

Page 40: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 38

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato

Intervista a... | Andrea Barella | Presidente di Agrofarma - Federchimica

Dagli ultimi dati rilevati emerge che le vendite di pesticidi ammontano a 400.000 tonnellate nell’UE a 28 Paesi; l’Italia è al terzo posto nella vendita (con il 16,2%), dopo Spagna (19,9%) e Francia (19%), ma al secondo per l’impiego di fungicidi.

a cura di Lea Fanti

M: Come interpreta i dati emersi dal dossier recentemente presen-tato da Legambiente sui pesticidi?Andrea Barella: Vorrei innanzitutto

ricordare che i report ufficiali sui residui di prodotti

fitosanitari negli alimenti cui bisognerebbe far riferi-

mento, in quanto prodotti dalle autorità competenti,

sono quello del Ministero della Salute italiano e quello

dell’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare

(EFSA). Detto ciò, possiamo dire che, nonostante

l’approccio critico e allarmistico al tema dei residui,

anche il report di Legambiente conferma sostanzial-

mente gli alti standard qualitativi dei prodotti italiani,

frutto di un sistema di limiti e controlli estremamente

stringenti ed efficaci, che garantiscono il più alto

livello di sicurezza per i consumatori.

CM: L’Italia, sostanzialmente, si presen-ta come un Paese virtuoso rispetto alla media europea…AB: In Italia il livello di attenzione e controllo sulla

qualità degli alimenti è estremamente alto; i dati

C

Andrea Barella

Ad Andrea Barella, presidente di Agrofarma-Federchimica, l’Associazione che rappresenta le imprese del comparto degli agrofarmaci, CM chimica magazine ha chiesto un commento sui dati emersi dal dossier presentato da Legambiente.

dossier.indd 38 26/04/17 12:02

Page 41: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

CHIMICA DELLE BIOMASSE

39n. 2 Marzo-Aprile 2017

ufficiali confermano, di anno in anno, il nostro Paese come

eccellenza nel settore agroalimentare, non soltanto per

quanto riguarda la varietà e la qualità dei suoi prodotti ma

anche per i minimi livelli di residui riscontrati. L’Italia può

ampiamente essere classificata come realtà virtuosa sia a

livello mondiale sia all’interno dell’Europa che, in materia,

possiede la legislazione più stringente al mondo.

Arrivando ai dati concreti, solo l’1,2% dei campioni ana-

lizzati è risultato irregolare, contro una media europea che

si attesta attorno al 2,9% (rapporto EFSA 2016). Lo stesso

Ministero della Salute italiano, nel suo ultimo rapporto

ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari (anno 2016),

riporta un dato estremamente positivo, rilevando solo lo

0,3% di campioni irregolari sui quasi 9.000 analizzati.

CM: Legambiente sottolinea i possibili rischi derivanti dalla compresenza di diversi residui di pesticidi: qual è la vostra opinione in merito?AB: Quello del multiresiduo è un tema complesso che va

certamente affrontato e sviluppato, ma che non deve a nostro

avviso diventare fonte di allarmismi eccessivi. La legge

prevede limiti di residuo ampiamente cautelativi per tutte

le sostanze e non esiste alcuna evidenza scientifica rispetto

a un effetto negativo sulla salute derivato dalla presenza,

sotto la soglia di sicurezza, di residui di più sostanze negli

alimenti.

In ogni caso, la presenza di più residui non deve essere

valutata considerando la loro somma; non voglio fare sem-

plificazioni esagerate, ma in linea di principio vale la lezione

delle elementari in cui si spiega che non si possono sommare

tra loro mele e uova.

Siamo tuttavia consapevoli e convinti che la preoccupazione

generata su questo tema richieda risposte certe e, dunque,

la necessità di pronunciamenti scientifici autorevoli. In

questo senso, l’EFSA sta lavorando all’implementazione

di una metodologia per valutare scientificamente i possi-

bili rischi da esposizione a più sostanze chimiche, anche

attraverso l’istituzione di specifici tavoli di lavoro composti

da istituzioni, enti di consulenza scientifica e cittadini

(progetto MixTox).

CM: Per quanto riguarda il glifosato, qual è la vostra posizione?AB:Sulla questione glifosato è stata montata una campagna

imponente e piuttosto efficace da parte di una serie di attori

e associazioni che, in totale o parziale buona fede, hanno

©shu

tters

tock

.com

dossier.indd 39 26/04/17 12:02

Page 42: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

dossier

n. 2 Marzo-Aprile 2017 40

CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ | INTERMEDI E AUSILIARI PER L’INDUSTRIA

visto nel pronunciamento della IARC (International Agency

for Research on Cancer) un campanello d’allarme per la salute

pubblica e hanno iniziato una battaglia contro questa sostanza,

senza avere piena consapevolezza dei fatti scientifici né della

portata della questione per l’agricoltura europea.

Passando oltre le considerazioni sulla necessità del glifosato per

un’agricoltura sostenibile, anche dal punto di vista economico

e competitivo, espresse a più riprese dalle associazioni degli

agricoltori, Agrofarma, consapevole che il tema della sicurezza

della salute sia prioritario rispetto a qualunque altro, fa pieno

affidamento sui pareri di EFSA ed ECHA (European Chemicals

Agency), agenzie ufficiali dell’UE che hanno riconosciuto, a

nostro parere, il giusto valore delle evidenze scientifiche in

merito alla cancerogenicità della sostanza.

Teniamo anche a precisare che questi pronunciamenti non

devono essere visti come in aperto contrasto con quello della

IARC dell’aprile 2015, in quanto i pareri si basano su principi

e orizzonti differenti. L’Agenzia internazionale per la Ricerca

sul Cancro, di cui nessuno mette in discussione l’autorevolezza,

produce classificazioni di cancerogenicità teoriche e basate

sulle proprietà intrinseche delle sostanze analizzate, senza

tenere conto dei livelli di esposizione. Per fare un esempio,

nella stessa classe 2A, ovvero quella dei “probabili cancerogeni”

sulla base di evidenze concrete su animali da laboratorio, oltre

al glifosato, sono stati classificati anche carni rosse e insaccati,

per i quali le autorità raccomandano moderazione, ma non

certo astensione. Allo stesso modo, il glifosato, se utilizzato

con la dovuta accortezza e nelle quantità e modalità previste

dall’etichetta approvata dall’autorità europea, non presenta

rischi di cancerogenicità (EFSA-ECHA).

Ricordiamo infine che anche FAO e OMS, a seguito dell’in-

contro del 16 maggio 2016 del Panel of Experts on Pesticide

Residues in Food and the Environment, si sono espresse con-

giuntamente per l’improbabile cancerogenicità della sostanza.

CM: Attraverso quali procedure il comparto produttivo dei pesticidi è impegnato nel garan-tire i massimi standard di sicurezza della sua produzione?AB: Il comparto degli agrofarmaci è tra i più normati e con-

trollati all’interno dell’Unione europea; l’intero percorso di

ricerca, studio, formulazione, autorizzazione e produzione è

rigidamente definito da un impegnativo e severo iter imposto

dall’autorità europea.

Infatti, ci vogliono mediamente 10 anni di studi e test e un

investimento di oltre 200 milioni per arrivare ad avere un

nuovo prodotto autorizzato sul mercato europeo; per dare

un’idea dell’impegno richiesto ai reparti di ricerca e svi-

luppo delle aziende del settore, nel quale in Italia investono

mediamente il 6% del fatturato, il rapporto tra sostanze

prese in esame a inizio processo e sostanze che arrivano a

completarlo è di 140.000 a 1.

Nel momento in cui una sostanza viene approvata per la

commercializzazione nel mercato europeo, significa che

possiede tutti i requisiti richiesti dal più stringente sistema

di autorizzazione al mondo, che ha superato molteplici e

ripetuti test per comprovare la sua sicurezza per utiliz-

zatori, consumatori e ambiente e che le autorità preposte

alla tutela della sicurezza dei cittadini non hanno rilevato

criticità di sorta.

CM: Quali iniziative attuate come Associazione per contribuire alla diffusione di un utilizzo degli agrofarmaci maggiormente in sintonia con le esigenze di tutela dell’uomo e dell’ambiente?AB: L’Associazione è particolarmente impegnata su diversi

fronti per garantire la sostenibilità dell’agricoltura integrata

anche dal punto di vista dell’impiego degli agrofarmaci.

Cito, a titolo di esempio, la lotta alla contraffazione, per cui

è stato creato il progetto “Stop agli agrofarmaci illegali”, con

un supporto diretto rivolto ai carabinieri del NAS; oppure,

la formazione degli operatori alle buone pratiche agricole e

al corretto utilizzo dei prodotti.

Il fenomeno della contraffazione affligge purtroppo ogni

settore produttivo, ma ciò che rende più grave la situazione

nel nostro caso riguarda il potenziale danno alla salute degli

operatori agricoli, dei consumatori e dell’ambiente. La gravità

della questione va quindi oltre il mero danno economico

per le imprese (stimato in 150/180 milioni di euro in Italia

da un recente studio EUIPO - European Union Intellectual

Property Office - ovvero oltre il 10% del fatturato totale nel

Paese) e riguarda da vicino la salute e la sicurezza delle per-

sone e dei nostri territori, in quanto questi prodotti non sono

certificati dalle autorità secondo l’iter normativo vigente.

Sul fronte della formazione, Agrofarma insiste da sempre

per portare consapevolezza dell’importanza del rispetto

delle norme di sicurezza fra gli operatori, poiché questo è il

primo strumento per evitare incidenti e danni alle persone

e all’ambiente. Diverse iniziative saranno tenute in collabo-

razione con l’Università di Torino lungo il corso del 2017,

attraverso la pianificazione di giornate di formazione aperte

a tutti gli agricoltori sul tema della tutela delle acque.

Intervista a... | Andrea Barella | Presidente di Agrofarma - Federchimica

© W

ide

Aw

ake

- w

ww

.fo

tolia

.co

m

dossier.indd 40 26/04/17 12:02

Page 43: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

41n. 2 Marzo-Aprile 2017

Business News A cura della Redazione

SIPCAM-OXON si conferma leader del settore agrochimico

Sipcam e Oxon annunciano i dati preliminari del bilancio consolidato del 2016, che confermano le due società quale prima realtà multinazionale italiana e quindicesima al mondo del settore agrochimico.Sipcam, cui fanno capo la formulazione e la distribuzione di agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, ha conseguito una crescita signifi cativa, realizzando nel 2016 ricavi per 280,6 milioni di euro (+ 7% rispetto al 2015), con un margine operativo lordo di 37,8 milioni, pari al 13,5% ricavi. Il margine operativo netto è risultato di 31,3 milioni, pari all’11% sui ricavi, con una crescita rispetto al 2015 di oltre 13 milioni di euro.Per quanto riguarda Oxon, società attiva nella sintesi di principi attivi per agrofarmaci e di intermedi chimici, ha consolidato nel 2016 i propri risultati, registrando ricavi per 195,7 milioni di euro (+2% rispetto al 2015) con un margine operativo lordo di 20,9 milioni, pari al 10,7% e un margine operativo netto pari a 13,3 milioni. Importante sottolineare il completamento del nuovo impianto produttivo presso lo stabilimento di

Nadia Gagliardini, presidente Sipcam-Oxon.

Giovanni Affaba, amministratore delegato Sipcam-Oxon.

Mezzana Bigli (PV), che consentirà dal 2017 l’inizio della commercializzazione di un nuovo principio attivo. “I risultati sono da leggersi in modo ancor più positivo, in quanto il mercato ha registrato segnali di contrazione; crescere in un mercato calante evidenzia la bontà delle scelte strategiche implementate negli ultimi anni e pone le basi per un futuro altrettanto roseo”, ha aff ermato Giovanni Aff aba, amministratore delegato di Sipcam-Oxon.“La nostra politica di crescita prosegue in un’ottica di sostenibilità sia a livello di portafoglio prodotti sia di presenza nei maggiori mercati mondiali. Anche nel 2016, abbiamo realizzato importanti investimenti, materiali e immateriali, e il raff orzamento del dollaro americano pone le nostre produzioni italiane in grado di recuperare maggiore competitività rispetto a quelle asiatiche. Aver soff erto negli anni passati mantenendo gli stabilimenti produttivi in Italia si sta dimostrando una scelta vincente in una visione di medio-lungo termine”, ha dichiarato Nadia Gagliardini, presidente di Sipcam-Oxon.

Fonte: Sipcam-Oxon, comunicato stampa

ABB, un secolo di innovazione delle tecnologie di controllo

L’ABB Customer World, tenutosi a marzo a Houston, è stato l’evento con cui ABB ha celebrato un secolo di innovazione nel campo delle tecnologie di automazione e controllo. La lunga serie di tecnologie di controllo a marchio ABB iniziò nel 1916, con il Bailey Boiler Meter, che per la prima volta consentì agli operatori di misurare in sicurezza la pressione delle caldaie, il vapore, l’uso del carburante e di controllare le emissioni. Quello spirito di innovazione diede il via a un percorso costellato di molti primati, tra cui il primo sistema di controllo automatizzato, la prima integrazione di un computer digitale, il primo sistema con accesso simultaneo e in tempo reale ai processi e ai dati e il primo web service per il controllo di processo. Parte del portafoglio dell’off erta digitale ABB AbilityTM, AbilityTM Symphony Plus è un sistema di controllo distribuito, che aggiunge nuovo valore per i clienti grazie alla raccolta e analisi dei dati del sistema e la loro trasformazione in informazioni semplici, immediate e di valore per consentire di ridurre i rischi, i costi e i tempi di produzione e migliorare le performance generali e la profi ttabilità. Superando le sfi de poste della quarta rivoluzione industriale, ABB è in grado di sfruttare il suo innato spirito di innovazione per gettare le radici del futuro. “Abbiamo una base installata mondiale di prim’ordine nei sistemi di controllo digitali per la generazione di energia, frutto di un secolo di innovazione, evoluzione tecnologica, fi ducia del cliente e impegno costante dei nostri team in tutto il mondo”, ha commentato Kevin Kosisko, responsabile globale dell’unità di business Power Generation and Water di ABB. “La nostra base installata, la profondità delle nostre competenze tecnologiche e di applicazione ci pongono in una posizione di primaria importanza per scrivere il nostro futuro”.

Fonte: ABB, comunicato stampa

Business News.indd 41 26/04/17 08:53

Page 44: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Business News

n. 2 Marzo-Aprile 2017 42

A cura della Redazione

LIQUIGAS e i benefici del GNL per la sostenibilità ambientale delle imprese del SETTORE ZOOTECNICO

Liquigas ha messo a punto per lo stabilimento di Fossano (CN) di Ferrero Mangimi un impianto a GNL per l’alimentazione dei processi produttivi dell’azienda, caratterizzati da un alto fabbisogno di energia elettrica e di vapore, pari a circa 6,5 milioni di Kwh annui. L’impianto alimenta due evaporatori con una capacità di 300 metri cubi/ora ciascuno e contribuisce in sensibilmente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica dell’azienda in termini di riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. La soluzione adottata è inoltre estremamente effi ciente dal punto di vista degli approvvigionamenti, portando i viaggi di autocisterna necessari a uno ogni due settimane.IL GNL rappresenta una scelta altamente sostenibile a livello ambientale per tutte le aziende che si trovano al di fuori della rete del metano: oltre ad essere effi ciente, in quanto dotato di un potere calorifi co elevato, questa fonte è caratterizzata da emissioni inquinanti estremamente limitate. “La soluzione realizzata per Ferrero Mangimi rappresenta un esempio di come tutte le aziende zootecniche non servite dalla rete del metano possono rendere le proprie attività produttive meno impattanti sull’ambiente, un elemento ormai imprescindibile per molte aziende che operano nel settore”, ha sottolineato Andrea Arzà, amministratore delegato di Liquigas. “Se paragoniamo alcuni combustibili fossili come il gasolio e BTZ, le emissioni di PM10 si riducono rispettivamente del 94,4% e del 97%. ll GNL, inoltre, non comporta il rischio di inquinamento di sottosuolo e falde acquifere, rappresentando quindi la scelta migliore per la tutela del territorio in cui operano le imprese attive in ambito rurale”. “L’attenzione all’ambiente è un valore aggiunto fondamentale per la nostra realtà: appartenendo a fi liere produttive al top qualitativo del Made in Italy, poniamo grande attenzione all’uso delle risorse idriche, all’energia e allo smaltimento dei rifi uti. Siamo molto soddisfatti di aver convertito i nostri impianti a GNL, una fonte che ci permette di ridurre drasticamente le emissioni in atmosfera e perseguire quindi in maniera concreta le nostre politiche di sostenibilità”, ha aff ermato Piero Bighignoli, amministratore delegato di Ferrero Mangimi.

Fonte: Liquigas, comunicato stampa

FEDERCHIMICA, accordo con l’Argentina per lo sviluppo della bioeconomia

In Europa, le industrie che si occupano di biotrasformazione delle biomasse e che, nel loro insieme, costituiscono la cosiddetta bioeconomia, generano un fatturato pari a 2,1 trilioni di euro e 18,3 milioni di posti di lavoro.Nell’ambito della bioeconomia, la chimica riveste un ruolo di primo piano, in quanto interviene in numerosi settori, come ad esempio quello degli agrofarmaci per la produzione delle biomasse che, a loro volta, vengono utilizzate per la produzione di sostanze chimiche e materiali utilizzati in numerosissimi campi, dall’alimentazione umana alle materie prime farmaceutiche, dalla produzione di plastiche a quella di cosmetici. Questi i motivi che hanno portato all’accordo tra Federchimica e il Ministero della Ricerca e dell’Innovazione argentino, in base al quale sarà avviato un Piano operativo triennale di ricerca applicata e sviluppo sostenibile della bioeconomia in Argentina. Il Piano operativo include trasferimenti di tecnologie, formazione di joint venture, nonché una gestione in collaborazione di parchi scientifi ci e tecnologici in ben 7 Regioni del Paese sudamericano.

Fonte: Federchimica

Business News.indd 42 26/04/17 08:53

Page 45: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

43n. 2 Marzo-Aprile 2017 www.durr-cleantechnology.com

RISPETTARE L’AMBIENTE

RECUPERANDO ENERGIA

Con le tecnologie Dürr il calore residuo dei processi industriali può essere utilizzato in modo efficiente. Depurazione emissioni e sistemi di recupero energia: Dürr è in grado di proporre l’idonea tecnologia.

1,7 miliardi di dollari per espandere le attività di TOTAL in Texas

Totale sta entrando in una collaborazione con Borealis e Nova per formare una joint venture per costruire un steam cracker di etano e una nuova

unità Borstar di polietilene sulla costa del golfo degli Stati Uniti. Si prevede che Total mantenga una quota pari al 50% della joint venture. Il nuovo steam cracker da 1,7 miliardi di dollari si prevede partirà nel 2020 e creerà circa 1.500 posti di lavoro durante la fase di progettazione e l’attività edilizia. Il contratto di Engineering, Procurement and Construction (EPC) dello steam cracker di è stato assegnato da Total a CB&I. “Dopo i signifi cativi investimenti nel GNL e nel shale gas statunitensi del 2016, questi quasi due miliardi di dollari di investimenti mostrano la nostra determinazione nel raff orzare la nostra presenza negli Stati Uniti, dove abbiamo operato per 60 anni e abbiamo avuto più di 6.000 dipendenti”, ha spiegato Patrick Pouyanne, presidente e Ceo di Total. “Unendo le forze con Borealis e Nova, miriamo a creare uno dei principali protagonisti nel mercato del polietilene degli Stati Uniti”.

Fonte: Prnewswire

Il SOLARE FOTOVOLTAICO australiano ha ingranato la quarta

Un’estate da record in fatto di alte temperature, ondate di calore e interruzioni di energia elettrica pianifi cate sembrano aver fatto ingranare la quarta al mercato australiano degli impianti solari termici per tetti, che hanno fatto registrare una crescita del 43%. Dopo maggio 2013, febbraio 2017 è il secondo miglior mese per il solare fotovoltaico australiano, che ha registrato picchi di nuove installazioni soprattutto nel sud del Paese, mentre la parte occidentale continua a mantenere un andamento abbastanza costante. La crescita del mercato è stata senza dubbio spinta dalla preoccupazione e dalla frustrazione dei consumatori, imputabili alle ondate di caldo e ai black-out conseguenti all’interruzione dell’energia da combustibili fossili che hanno caratterizzato tutto il mese di settembre 2016.

Fonte: CleanTechnica

Business News.indd 43 26/04/17 08:53

Page 46: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Business News

n. 2 Marzo-Aprile 2017 44

LANXESS, successo nel 2016 e ottima partenza nel 2017

Nell’anno fi scale 2016, la società di specialità chimiche Lanxess ha continuato con successo il processo di trasformazione. L’Ebdta è aumentato del 12,4%, passando dagli 885 milioni di euro del 2015 ai 995 milioni del 2016. I principali fattori di questo sviluppo sono i maggiori volumi di ogni segmento e i risparmi derivanti dalla maggiore competitività degli impianti e dei processi. Anche nel 2016, la società ha preso una serie di importanti decisioni strategiche e ha riallineato il proprio portafoglio. Arlanxeo, una joint venture con Saudi Aramco per il business della gomma sintetica, ha iniziato a operare il 1° aprile 2016. A fi ne agosto, Lanxess ha chiuso l’acquisizione di Clean & Disinfect business della società chimica statunitense Chemours, mentre a settembre ha annunciato l’acquisizione della società di specialità chimiche statunitense Chemtura, leader nella fornitura di additivi ritardanti di fi amma e lubrifi canti.“Lanxess è di nuovo in pista per il successo. Abbiamo raggiunto traguardi importanti nella nostra riorganizzazione, volta a rendere Lanxess più stabile e redditizia”, ha aff ermato Matthias

Zachert, presidente del consiglio di amministrazione di Lanxess. “Intendiamo continuare su questo percorso di crescita, soprattutto con la prevista acquisizione di Chemtura, e di aumentare ulteriormente la nostra forza operativa”.

Fonte: Lanxess, comunicato stampa

CSSC e Wärtsilä, la nuova joint venture “Electrical & Automation”

Il Technology group Wärtsilä e la China State Shipbuilding Corporation (CSSC) hanno siglato un accordo per formare una nuova joint venture, chiamata CSSC Wärtsilä Electrical & Automation Co Ltd (CWE&A), che si rivolge al crescente mercato cinese nel settore dei sistemi elettrici e dell’automazione (E&A), in particolare per quanto riguarda applicazioni high-tech per navi. La joint venture company sarà pienamente operativa entro la metà del 2017.Il settore dell’high-tech navale è in costante crescita nel mercato cinese. CWE&A fornirà ai clienti con sede in Cina sistemi e componenti elettrici e di automazione fi rmati Wärtsilä. L’attività commerciale comprende project engineering, project management, avviamento e gestione delle forniture

inerenti ai sistemi di automazione, navigazione e comunicazione, sistemi dinamici di posizionamento, sistemi di propulsione elettrica, sistemi di distribuzione dell’energia, sistemi di intrattenimento, illuminazione architettonica, sistemi di sicurezza, oltre alla loro piena integrazione. “Innanzitutto, desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento a CSSC per la loro eccellente collaborazione e leadership lungimirante. La joint venture CWE&A consente sia a Wärtsilä sia a CSSC di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti del più grande mercato navale del mondo. Le navi stanno diventando sempre più complesse, con soluzioni E&A che hanno un ruolo sempre più importante, e con l’avvento della digitalizzazione nell’industria marittima,CWE&A sarà in grado di rispondere alle esigenze dei clienti in quest’ambito”, ha aff ermato Jaakko Eskola, Ceo di Wärtsilä.“Dopo molti anni di ottima e aperta collaborazione con Wärtsilä, siamo felici di dare il via a una nuova joint venture di successo. Le tecnologie all’avanguardia di Wärtsilä e il nostro posizionamento forte nel mercato cinese costituiscono la base per poter fornire ai nostri clienti il miglior servizio possibile con soluzioni avanzate E&A”, ha sottolineao Mr Wu Qiang, presidente di CSSC.

Fonte: Anima, comunicato stampa

Business News.indd 44 26/04/17 08:53

Page 47: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

45n. 2 Marzo-Aprile 2017

AMEC FOSTER WHEELER, contratto da oltre 50 milioni di euro per la bioraffineria di Gela

• L’impianto utilizzerà la tecnologia Amec Foster Wheeler• Il contratto è il risultato delle relazioni continuative con il cliente• È il primo passo strategico nel settore delle bioraffi nerieAmmec Foster Wheeler ha acquisito un contratto chiavi in mano del valore di oltre 50 milioni di euro da parte di Eni per la progettazione, la fornitura dei materiali e la costruzione di un nuovo impianto di steam reforming per la produzione di idrogeno, che sarà realizzato presso la raffi neria Eni di Gela.Forte dei rapporti consolidati con Eni, Amec Foster Wheeler ha ricevuto un incarico nell’ambito di un importante programma di investimenti che Eni sta eff ettuando in Italia per convertire le proprie raffi nerie da “convenzionali” a bioraffi nerie e utilizzerà la tecnologia Terrace WallTM per i forni di steam reforming di Amec Foster Wheeler.“Le attività che Amec Foster Wheeler svolgerà per Eni includono l’utilizzo della nostra tecnologia per valorizzare il loro investimento e siamo lieti che questo sia una conseguenza del rapporto di lungo termine che abbiamo con Eni”, ha dichiarato Marco Moresco, Amec Foster Wheeler’s President, Downstream Capital Projects Europe, Middle East and Africa. “Questo è il primo contratto acquisito da Amec Foster Wheeler nel nuovo mercato delle green refi nery e rappresenta un settore in cui vediamo un signifi cativo potenziale di crescita”.Lo scopo del lavoro di Amec Foster Wheeler comprende progettazione, servizi di approvvigionamento e fornitura di materiali e apparecchiature, costruzione e supervisione, pre-commissioning e formazione. Amec Foster Wheeler darà inoltre supporto a Eni anche durante la messa in servizio e il collaudo del nuovo impianto di steam reforming per la produzione di idrogeno. Le attività della società si completeranno nel quarto trimestre del 2018.

AMEC FOSTER WHEELERAmec Foster Wheeler progetta, realizza e gestisce asset strategici e complessi per i propri clienti in tutti i settori dell’energia e correlati.Con più di 36.000 persone in oltre 55 Paesi e ricavi di 5,5 miliardi di sterline nell’anno 2015, la società opera in tutti i settori dell’Oil&Gas, dalla produzione alla raffi nazione, al processo e alla distribuzione di prodotti derivati, e nei settori minerario, energia pulita, produzione di energia, farmaceutico, ambientale e delle infrastrutture.Amec Foster Wheeler off re servizi per tutto il ciclo di vita degli impianti nei settori off shore e onshore Oil&Gas (convenzionale e non-convenzionale, upstream, midstream e downstream) per impianti nuovi ed esistenti; off re inoltre tecnologie avanzate nel settore della raffi nazione.

BIDA, un nuovo rivoluzionario sistema per il trattamento delle acque grigie

Nel mese di aprile, il pioniere della sostenibilità Fetzer Vineyards ha annunciato il completamento di BIDA, un sistema rivoluzionario di trattamento delle acque grigie, che sfrutta il lavoro di miliardi di lombrichi. I lombrichi della California, che lavorano in tandem con i microbi per digerire i contaminanti presenti nelle acque grigie, sono al centro di un BioFiltro che utilizza l’85% in meno di energia per depurare le acque rispetto ai sistemi classici, rigenerando fi no a 64 milioni di litri di acqua all’anno, perfettamente riutilizzabili in agricoltura e a scopi paesaggistici. Il nuovo sistema è uno dei tanti sistemi innovativi che Fetzer Vineyards ha introdotto nel tentativo di preservare le risorse vitali e individuare metodi sempre più effi cienti per salvaguardare il pianeta Terra.

Fonte: Prnewswire

Business News.indd 45 26/04/17 10:03

Page 48: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Business News

n. 2 Marzo-Aprile 2017 46

VICTREX e MAGMA rafforzano la partnership strategica per l’industria dell’energia

Victrex e Magma Global proseguono nella partnership strategica dedicata all’industria dell’energia. A seguito dello sviluppo congiunto delle tubazioni in compositi al carbonio m-pipe, che utilizzano il Victrex Peek, Victrex ha recentemente acquisito una quota di minoranza della Magma per facilitare l’adozione dei propri m-pipe per applicazioni sottomarine. L’investimento risulta in linea con la strategia Victrex finalizzata alla creazione di valore futuro tramite l’innovazione e l’ulteriore differenziazione nell’ambito di alcuni prodotti finiti e semilavorati, oltre alla fornitura del polimero a elevate prestazioni. La tecnologia innovativa m-pipe è destinata a ridurre i costi derivanti dall’esplorazione e dalla produzione nonché i rischi connessi alle applicazioni sottomarine sempre più esigenti.L’incremento dei severi requisiti operativi a elevate profondità, in presenza di sostanze acide e a temperature e pressioni sempre più alte, hanno reso la sostituzione dei metalli per le tubazioni sottomarine una priorità urgente per il comparto Oil&Gas. “La nostra relazione strategica con la Magma Global consentirà di facilitare ulteriormente il percorso dell’industria verso una nuova era di potenzialità, associata a una riduzione di costi nell’operatività sottomarina estrema”, ha commentato James Simmonite, Energy director alla Victrex.“Il mercato dell’energia rimane estremamente difficile, ma laddove è possibile ottenere risparmi tramite progetti semplificati, una gestione più semplice e più economica nell’ambito dell’intera vita utile dei sistemi, m-pipe è la tecnologia d’elezione per applicazioni sottomarine impegnative”, ha affermato Martin Jones, Ceo di Magma.

Fonte: ABB, comunicato stampa

ENDRESS+HAUSER, esercizio 2016

Nel 2016, le diffi cili condizioni di mercato non hanno impedito a Endress+Hauser di incrementare il business nella valuta locale. In euro, invece, il fatturato consolidato è diminuito dello 0,2 %, pari a 2,1 miliardi di euro, principalmente a causa degli eff etti dei tassi di cambio. “Nelle valute locali, abbiamo aumentato il nostro business del 2,1%”, ha aff ermato il Chief fi nancial offi cer, Luc Schultheiss. “Anche se il ritorno sulle vendite risulta inferiore, come in passato, possiamo ancora vantare un quadro economico solido”. In termini di occupazione, il Gruppo è rimasto costante, con una forza lavoro globale di 13.003 alla fi ne del 2016 e un incremento di 51 unità rispetto al 2015.Matthias Altendorf, amministratore delegato, ha imputato i risultati parzialmente negativi al rallentamento della crescita economica mondiale e ai cambiamenti fondamentali nell’economia globale. “Due terzi dei nostri centri di vendita hanno raggiunto nel 2016 una crescita con profi tto. Tuttavia, non siamo riusciti a raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Ma rispetto al resto del settore abbiamo operato egregiamente”.Altendorf guarda al futuro con fi ducia, ma si aspetta che anche il 2017 sarà un anno di sfi de, sebbene i singoli mercati stiano dando segnali positivi.

Fonte: Prnewswire

Business News.indd 46 05/05/17 10:11

Page 49: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

4747n. 2 Marzo-Aprile 2017

OLPIDÜRR Spa

Via G. Pascoli, 14 | 20090 Novegro di Segrate (MI) - Italia | tel. +39 02 702121 | fax +39 02 70200353sales(at)olpidurr.it | www.olpidurr.it

Impianti per l’abbattimento delle emissioni di processo del settore Chem&Pharma

Olpidürr è una società italiana di engineering e impiantistica, del

gruppo Dürr Systems AG di Bietigheim-Bissingen. Il know-how, la

gamma di prodotti e servizi e la rete mondiale del gruppo Dürr,

insieme alla capacità tecnica e propositiva della fi liale italiana del-

la Olpidürr, hanno portato la società a operare non solo in Italia

ma anche in diversi Paesi del mondo, con contratti e commesse

ottenute e gestite direttamente.

La divisione Clean Technology Systems del Gruppo Dürr è leader

mondiale nella progettazione e realizzazione di impianti per l’ab-

battimento di V.O.C. presenti nelle emissioni sia gassose sia liquide

industriali, in particolare nel settore chimico e farmaceutico ed è

particolarmente attiva nel settore Chem&Pharma.

Le soluzione tecnologiche che Dürr off re per tali applicazioni

sono:

• Ecopure® RTO: impianto di combustione termico rigenerativa;

• Ecopure® TAR: impianto di combustione termico recuperativa;

• Ecopure® VAR: impianto di combustione per streams complessi.

Dürr con 55 anni di esperienza vanta più di 5.800 realizzazioni in

50 nazioni diverse; in particolare, ha realizzato oltre 1.600 Ecopure®

RTO, oltre 1.700 Ecopure® TAR, oltre 300 Ecopure® KAR/RCO, oltre

1000 Ecopure® KPR e oltre 120 Ecopure® VAR.

Le esigenze di gestione e controllo delle emissioni di processo

delle industrie chimiche, petrolchimiche e farmaceutiche sono

complesse.

Solo fornitori esperti e certifi cati dovrebbero essere considerati

partner, dato che la maggior parte dei processi industriali interni

devono soddisfare elevati standard di sicurezza. Il rispetto dei

limiti di emissione richiede soluzioni specifi che, in quanto la

composizione delle emissioni non sono omogenee e spesso

esplosive, corrosive e con concentrazioni variabili.

Olpidurr.indd 47 20/04/17 11:42

Page 50: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Business News

n. 2 Marzo-Aprile 2017 48

MECCANICA ITALIANA, nel 2016 export a +0,9%

Nel 2017 la Federazione Anima ha previsto che si raggiungeranno i 26,3 miliardi di export (+0,6%), in aumento rispetto al dato 2016, pari a 26,1 miliardi di euro (+ 0,9% rispetto al 2015). L’Uffi cio studi Anima ha elaborato i dati di export di tecnologie e impianti della meccanica prendendo in esame i Paesi verso i quali le esportazioni sono state sempre in crescita dal 2012 al 2015. Ci sono conferme e rallentamenti. “Se Germania, Francia, Regno Unito e Spagna mantengono un trend in costante aumento per i prodotti italiani, fanno al momento eccezione partner forti per la nostra economia come Stati Uniti e Arabia Saudita”, ha aff ermato Alberto Caprari, presidente Anima, Federazione della Meccanica Varia di Confi ndustria. “Anche se si tratta di volumi diff erenti di importazione, gli Stati Uniti hanno richiesto nel 2016 meno tecnologie italiane rispetto al 2015. Il nostro Uffi cio studi Anima stima infatti che il 2016 si chiuderà a quota 2,5 miliardi di euro di export verso gli USA, in leggera fl essione rispetto ai 2,6 miliardi di euro del 2015. Sono numeri che rimangono comunque rilevanti, soprattutto se consideriamo che nel 2012 esportavamo 1,8 miliardi di euro. L’Arabia Saudita, che è stata di recente in continuo aumento, nel 2016 ha subito una frenata. Il Regno Unito, a dispetto di ogni previsione brexit-pessimistica, si conferma un mercato primario per le tecnologie italiane, con ben 1,27 miliardi di euro esportati nel 2016”.

Fonte: Anima, comunicato stampa

Il mercato dei FERTILIZZANTI a RILASCIO CONTROLLATO supererà i 3,9 miliardi di dollari entro il 2014

Uno dei principali fattori trainanti per la crescita globale del mercato dei fertilizzanti a rilascio controllato sarà l’incremento progressivo della popolazione mondiale. Secondo la Banca Mondiale, nel 2015, la popolazione

mondiale era pari a 7,3 miliardi di persone e supererà gli 8 miliardi entro il 2024. Ovviamente, l’espansione continua delle zone residenziali ha ridotto l’estensione delle superfi ci coltivabili. Quindi, l’uso ottimale delle terre per scopi agricoli è fondamentale per rispondere alle sfi de demografi che. La fertilità dei terreni deve essere mantenuta e migliorata più a lungo. Infatti, con la riduzione a 0,2 ettari di terreno coltivabile per persona, la produttività agricola deve essere migliorata del 50% per poter soddisfare la domanda alimentare globale. E i fertilizzanti a rilascio controllato ne trarranno notevoli vantaggi, tanto che, secondo Global Market Insights, il loro mercato supererà i 3,9 miliardi di dollari entro il 2024.

Fonte: Prnewswire

ENGIE e SOLVAY, accordo per la centrale di cogenerazione “Rosen”

Engie e Solvay hanno sottoscritto un accordo quadro per il futuro della centrale termica di cogenerazione “Rosen”, situata presso il polo chimico Solvay di Rosignano, la cui proprietà di maggioranza è attualmente detenuta da Engie. L’accordo prevede che la disponibilità della centrale “Rosen” sarà trasferita il 15 maggio 2017 a una nuova società compartecipata da Solvay. La centrale sarà poi riammodernata da questa nuova società. Engie fornirà alla riqualifi cata centrale di cogenerazione “Rosen” i servizi di gestione e manutenzione per 10 anni, mentre l’engineering e il coordinamento delle operazioni di riqualifi cazione saranno affi dati a Tractebel, società di consulenza ingegneristica

appartenente al Gruppo Engie. Questo accordo è coerente con il piano recentemente avviato da Solvay, riguardo agli investimenti relativi al nuovo progetto per l’effi cienza energetica intrapreso nel polo di Rosignano. Con questo accordo, Engie raff orza in Italia la posizione di leader nei servizi di effi cienza energetica anche nel settore industriale, proseguendo comunque a favorire la transizione energetica anche attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili e da centrali elettriche alimentate a gas.

Fonte: Encantopr

Business News.indd 48 26/04/17 08:53

Page 51: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

49n. 2 Marzo-Aprile 2017

La GE RENEWABLE ENERGY fornirà tre turbine eoliche offshore alla CINA

La GE Renewable Energy fornirà tre turbine eoliche off shore del modello Haliade 150-6MW per il progetto dimostrativo General Electric in Cina.Fuqing Haixia Electricity Generation Co, una joint venture tra China Three Gorges Corp e Fujian Energy,costruirà il parco eolico off shore Fujian Xinghua Gulf di 73 MW, che utilizzerà turbine da diversi fornitori. L’accordo per GE include il supporto tecnico e due anni di funzionamento e manutenzione.La società statunitense ha detto che produrrà le tre gondole e generatori nel suo stabilimento a Saint-Nazaire, in Francia, mentre le pale saranno prodotte in Danimarca. Le torri per le turbine eoliche saranno invece prodotte a Chengxi, in Cina. L’installazione dovrebbe iniziare nell’ultimo trimestre del 2017.

Fonte: RenawableNow

GRUPPO SOL, i risultati al 31 dicembre 2016

Il Cda della SOL ha approvato il bilancio consolidato di Gruppo e il progetto di Bilancio d’esercizio di SOL per il 2016. Fatturato consolidato di 703,4 milioni di euro (+4,3% rispetto al 2015), margine operativo lordo di 167,6 milioni di euro (pari al 23,8% del fatturato), risultato operativo di 80,9 milioni di euro (pari all’11,5% del fatturato) e utile netto consolidato di 44,1 milioni di euro (32,4 milioni nel 2015). Questi, in sintesi, i principali risultati consolidati approvati oggi dal Cda di SOL, società quotata alla Borsa italiana e holding di un gruppo multinazionale con oltre 3.100 dipendenti, attivo nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio. In un contesto caratterizzato da una modesta ripresa dell’economia e da una forte volatilità dei mercati e dei prezzi delle materie prime, il Gruppo SOL ha realizzato un incremento delle vendite del 4,3% rispetto al 2015 e migliorato signifi cativamente gli indici di redditività. Lo sviluppo del Gruppo è sostenuto sia dall’aumento delle vendite all’estero, che rappresentano il 52,9% del totale e che sono cresciute del 6,5% rispetto al 2015, sia dall’incremento delle vendite in Italia, pari al 2,0%.Per quanto concerne le due aree di attività del Gruppo, la divisione” Gas tecnici” ha evidenziato una crescita del 2,7%, mentre la divisione “Assistenza medicale a domicilio” è cresciuta del 5,9%. “Valutiamo positivamente i risultati conseguiti nel 2016, che confermano la capacità del Gruppo SOL di operare effi cacemente e di svilupparsi in un contesto economico complesso, diffi cile e incerto”, ha aff ermato Marco Annoni, vice presidente di SOL,“Il Gruppo SOL continuerà a perseguire l’obbiettivo dello sviluppo, seguitando a eff ettuare investimenti produttivi e distributivi e acquisizioni, mirati anche all’innovazione e alla diversifi cazione. Pur in presenza di una situazione economica generale complessa, prevediamo per l’anno corrente un ulteriore sviluppo delle nostre vendite mantenendo la redditività su buoni livelli”, ha concluso Aldo Fumagalli Romario, presidente di SOL.

Fonte: Barabino & Partners, comunicato stampa

FINPROJECT acquisisce Roccabianca

Il Gruppo industriale Finproject ha concordato l’acquisizione dell’attività di Roccabianca specializzata nella produzione dei compounds poliolefi nici reticolabili.I compound poliolefi nici reticolabili vengono impiegati in applicazioni industriali nel settore dei fi li e cavi elettrici e in quello dei tubi. L’attività, cresciuta grazie al Gruppo Solvay, ha sede a Roccabianca (PR); oggi è leader in Europa ed è solidamente posizionata in Medio Oriente, Nord Africa, Asia e Mercosur. Nel 2016 ha generato un fatturato di 82 milioni di euro. “Sono molto fiero di annunciare che la bandiera italiana torna a sventolare sull’ex sito Padanaplast di Roccabianca”, ha dichiarato Maurizio Vecchiola, Ceodi Finproject. “Solvay, nel corso degli ultimi 16 anni, ha reso questo business leader del panorama internazionale dei compounds termoplastici e dei compounds a base poliolefinica con reticolazione ai silani. Oggi integriamo alla nostra forza industriale un punto di riferimento nel mercato dei compounds HFFR e XLPE, arricchito da un eccezionale capitale umano. Siamo convinti che il team di Roccabianca che si unirà al nostro Gruppo supporterà i nostri piani strategici di crescita con esperienza, forza e passione”.Si prevede che la transazione verrà conclusa nel secondo trimestre del 2017 .

Fonte: Finproject, comunicato stampa

Business News.indd 49 26/04/17 08:53

Page 52: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

outlook

©sh

utt

ers

tock

.co

m

Ricerca Prospettive

Innovazione

Outlook.indd 50 26/04/17 12:06

Page 53: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

CLIMA

51n. 2 Marzo-Aprile 2017

Misurare e confrontare i gas serraL’anidride carbonica non è l’unico gas a provocare l’effetto serra. Ci sono altri gas responsabili del riscaldamento del pianeta. Per decidere in che modo ridurre le emissioni dei gas serra, è necessario mettere a punto metodi efficaci per misurare e confrontare tra loro i diversi gas. Un gruppo di ricercatori del MIT ha recentemente proposto un metodo di misura degli effetti relativi dei diversi gas, basato sull’individuazione di obiettivi specifici di mitigazione del clima.

Antonella RampichiniChimica, giornalista pubblicista e copywriter scientifica

Molti, quando sentono parlare di gas serra, pensano subi-

to all’anidride carbonica (CO2). In effetti, questo è il gas che

attualmente sta influenzando maggiormente il rapido cam-

biamento del clima del pianeta Terra. Tuttavia, la CO2 non è

l’unica responsabile e per mitigare il cambiamento climatico

è importante confrontare fra loro gli effetti dei diversi gas che

contribuiscono al riscaldamento del pianeta. I vari gas serra

contribuiscono all’effetto serra in modo differente in base ai

quantitativi che vengono emessi, alle diverse fonti da cui pro-

vengono, al diverso potere di assorbimento degli infrarossi, al

tempo di permanenza in atmosfera, al modo con cui reagiscono

con gli altri gas e al modo con cui, alla fine, vengono eliminati

dall’aria. Queste differenze rendono impossibile l’individua-

zione di un fattore di conversione semplice, che permetta ai

ricercatori di confrontare tra loro i gas in modo esatto.

I CLOFLUOROCARBURI

I clofluorocarburi (CFC), una volta nell’aria, hanno un potere

di riscaldamento 10.000 volte superiore a quello della CO2.

Fortunatamente, con il Protocollo di Montreal del 1987, i

CFC sono stati ridotti o eliminati perché responsabili della

rapida distruzione dello strato di ozono. Susan Solomon, Ellen

Swallow Richards Professor of Atmospheric Chemistry and

Climate Science al MIT (Massachusetts Institute of Technology),

afferma che se non fossero stati eliminati, oggi i CFC sarebbero

tra i principali responsabili del riscaldamento globale e, se

utilizzati allo stesso ritmo di quando sono stati messi al bando,

contribuirebbero a produrre circa un terzo dell’effetto serra

causato dalle emissioni di anidride carbonica. Volendo effet-

tuare un confronto, mentre il Protocollo di Kyoto (ora superato

dall’Accordo di Parigi del 2015) ha prodotto una riduzione totale

di circa 2 Gt di emissioni CO2 equivalente all’anno, l’elimina-

zione dei CFC ne ha già eliminate 5 volte tanto, secondo una

stima di 10 Gt di emissioni CO2 equivalente all’anno.

IL METANO

Attualmente, il responsabile numero due dell’effetto serra

antropico è il metano (CH4), il costituente principale del gas

naturale. Quando viene rilasciato, il metano è circa 100 volte

più potente del biossido di carbonio, ma il suo tempo di per-

manenza nell’atmosfera (circa una decina di anni) è molto

più breve rispetto a quello del biossido di carbonio, che può

persistere nell’atmosfera per secoli. Facendo la media su un

periodo di 20 anni, le emissioni a effetto serra equivalenti del

metano sono circa 72 volte quelle del biossido di carbonio,

ma quando si considera una scala del tempo di 100 anni,

Outlook.indd 51 26/04/17 12:42

Page 54: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

outlook

n. 2 Marzo-Aprile 2017 52

l’equivalenza scende ad appena 25 volte ( foto 1). Il metano

proviene da molteplici fonti, alcune delle quali sono rela-

tivamente difficili da misurare. Ad esempio, la perdita di

gas naturale dai pozzi, dai depositi e dai sistemi di distri-

buzione è una fonte rilevante. Ma poiché tali perdite sono

altamente variabili e dipendono da fattori, come i metodi

di costruzione dei pozzi e i sistemi di manutenzione delle

infrastrutture, ci sono molte controversie sull’entità di tali

perdite. Altre fonti, come le emissioni relative agli acqui-

trini, alla deforestazione e agli allevamenti, sono difficili

da misurare con precisione.

LA MISURA DELL’IMPATTO SUL CLIMA DEI GAS SERRA

Le dinamiche del metano in atmosfera sono molto diverse

rispetto a quelle dell’anidride carbonica e fidarsi del confronto

fra questi due gas basandosi solo su un fattore tra quelli che di

solito vengono usati, può essere fuorviante. Jessika Trancik,

docente al MIT’s Institute for Data, Systems, and Society, sostie-

ne che si dovrebbe utilizzare una misura degli effetti relativi

dei diversi gas, sulla base di obiettivi specifici di mitigazione

del clima, ad esempio, quando l’orizzonte temporale per il

confronto si basa su uno specifico obiettivo di stabilizzazione.

Il contributo dei gas all’eff etto serraPer calcolare il contributo dei diversi gas all’effetto serra nor-

malmente vengono considerati tre parametri fondamentali:

• la concentrazione in atmosfera;

• il forcing radiativo di ogni gas, cioè la capacità di intrap-

polare l’energia che va dalla Terra verso lo spazio;

• la persistenza in atmosfera di ogni gas, ossia il tempo medio

in cui un gas rimane in atmosfera; infatti, se un gas rimane

in atmosfera per poco tempo avrà un minor effetto rispetto

a un altro gas che vi rimane più a lungo.

Dal momento che i gas serra hanno capacità diverse di assor-

bire la radiazione infrarossa, è stato introdotto il concetto

di potenziale di riscaldamento globale (Global Warming

Potential, GWP), che esprime il contributo all’effetto serra

di un gas relativamente alla CO2.

Ogni valore di GWP è calcolato per uno specifico intervallo

di tempo (in genere 20, 100 o 500 anni). Il GWP viene misu-

rato considerando il potenziale contributo all’effetto serra

delle molecole di ogni specie gassosa presente in un’emissione

in atmosfera. Il singolo contributo molecolare è il fattore

di impatto (Impact Factor, IF) e ogni gas è caratterizzato

da un fattore di impatto calcolato sulla base del potenziale

effetto serra della CO2 (IF = 1). Considerando il GWP100,

il metano ha un IF pari a 25, ovvero in un periodo di 100

anni una molecola di metano ha un potenziale effetto serra

in atmosfera uguale a 25 molecole di anidride carbonica.

Tuttavia, se usiamo il GWP per decidere quali misure

Foto 1. Il metano, costituente principale del gas naturale, è al secondo posto nella classifi ca delle molecole responsabili dell’effetto serra antropico.

Foto 2. L’effetto della CO2 in qualità di gas serra permarrà per secoli anche dopo l’eliminazione di tutte le possibili fonti.

©sh

utt

ers

tock

.co

shu

tte

rsto

ck.c

om

Outlook.indd 52 26/04/17 12:06

Page 55: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

53n. 2 Marzo-Aprile 2017

CLIMA

adottare, il rischio è di non raggiungere gli obiettivi a breve

termine stabiliti dalle politiche sul clima, poiché il GWP

sottovaluta i gas come il CH4 che hanno un tempo di per-

manenza breve.

Jessika Trancik, invece, propone di usare un sistema di misura

ispirato agli obiettivi che si intendono raggiungere, che incor-

pora i diversi tempi di permanenza di diversi gas in un arco

di tempo che dipende da quando le emissioni si verificano

rispetto a un obiettivo di mitigazione: l’impatto sul clima istan-

taneo (Instantaneous Climate Impact, ICI) e l’impatto sul clima

cumulativo (Cumulative Climate Impact, CCI) (riquadro 1).

La ricerca svolta da Susan Solomon ha recentemente dimo-

strato che alcuni degli effetti dei gas serra possono persistere

per secoli, anche se i gas che inizialmente hanno innescato

questi cambiamenti non sono più emessi. Ad esempio, l’e-

spansione dell’acqua che si riscalda, insieme allo scioglimento

dei ghiacci polari e dei ghiacciai, può portare a significativi

aumenti del livello del mare, che potrebbero durare per

secoli, anche se tutte le nuove emissioni di gas serra venissero

completamente bloccate ( foto 2).

Questo avviene perché i gas che rimangono nell’atmosfera

continuano a intrappolare il calore per molto tempo dopo

che le loro fonti sono state eliminate. Un dato di fatto che,

a volte, viene trascurato nelle discussioni sulla mitigazione

dei cambiamenti climatici. Secondo il gruppo di ricercatori

guidato dalla Solomon, anche se tutte le emissioni di ani-

dride carbonica venissero eliminate entro il 2050, circa la

metà rimarrebbe nell’aria per 750 anni e continuerebbero a

provocare il riscaldamento del pianeta.

IL VAPORE ACQUEO

L’anidride carbonica è sicuramente il gas maggiormente

responsabile dei cambiamenti climatici antropici e, quindi,

è quello su cui devono essere focalizzati gli interventi di

mitigazione. Ma ci sono molti altri gas che contribuiscono in

modo significativo. Queste emissioni spesso provengono da

perdite negli impianti di fornitura, contrariamente a quan-

to avviene per le emissioni di CO2, che sono causate dalla

combustione di combustibili fossili contenenti il carbonio.

È quindi possibile, anche se non sempre è facile, riparare

questi impianti per ridurne le perdite.

È anche importante conoscere i tempi di permanenza dei

gas serra nell’atmosfera e sapere in che modo varia la forza

radiativa quando la concentrazione cambia.

I gas non sono i soli responsabili dell’effetto serra: il partico-

lato di carbonio o fuliggine, così come altri tipi di partico-

lato, possono infatti contribuire. Ma questi materiali hanno

tempi di permanenza brevi, tipicamente qualche giorno o

settimana, in quanto tendono a essere eliminati dalla pioggia.

Anche il vapore acqueo contribuisce all’effetto serra ed è

responsabile del riscaldamento più di qualsiasi altro costi-

tuente atmosferico. Ma il comportamento del vapore acqueo

dipende dal clima e, quindi, non è un fattore del cambiamen-

to climatico, ma piuttosto una retroazione che lo amplifica,

dal momento che il ciclo dell’acqua è una parte costante della

circolazione atmosferica. Quando l’aria diventa più calda può

contenere più vapore acqueo. Quindi, un clima sempre più

caldo porta ad avere più vapore nell’aria, dando origine a un

effetto di feedback e, eventualmente, a drammatici cambia-

menti nel regime delle precipitazioni. Ma, il vapore acqueo

rimane solo fino a che non piove.

Quindi, per quanto riguarda il cambiamento climatico, l’a-

nidride carbonica rappresenta il problema principale e gran

parte della CO2 emessa nel corso dell’ultimo secolo sarà ancora

lì nei secoli futuri e riscalderà ancora il pianeta provocando

l’innalzamento del livello dei mari.

Riquadro 1

ICI e CCI, i sistemi di misura ispirati agli obiettivi che si intendono perseguire

Il sistema di misura dell’ICI confronta le emissioni rispetto al loro impatto in un anno in cui se ne prevede la stabilizzazione (circa mezzo secolo), mentre il sistema di misura del CCI confronta l’impatto sull’intero periodo fino all’anno della stabilizzazio-ne. Diversamente dal GWP, il valore dell’impatto che l’ICI e il CCI assegnano ai gas serra dipende dal momento in cui essi vengono emessi.Un gas come il CH

4, che ha un tempo di vita relativamente breve

rispetto alla CO2, inizialmente ha un valore di impatto basso, ma

questo valore aumenta man mano che il tempo di stabilizzazione si avvicina. Infatti, se un gas con un tempo di permanenza breve viene emesso molto prima rispetto al tempo di stabilizzazione previsto, ha un impatto relativamente piccolo sul raggiungimen-to della stabilizzazione (la maggior parte del gas sarà rimossa dall’atmosfera prima di allora), mentre se viene emesso vicino al tempo della stabilizzazione, può avere un impatto significativo. Sia l’ICI sia il CCI registrano questo fenomeno.Secondo Jessika Trancik, il peso che deve essere dato ai diversi fattori dipende da quanto interessa il tasso di cambiamento nel breve termine, rispetto allo stato di equilibrio nel quale alla fine il clima si stabilizzerà, che potrebbe non essere raggiunto per secoli.

Outlook.indd 53 26/04/17 12:06

Page 56: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Prodotti

n. 2 Marzo-Aprile 2017 54

ABB

TXpert, il trasformatore intelligente

ABB ha lanciato il primo trasformatore di distribuzione digitale al mondo. La tecnologia di rilevamento e monitoraggio integrati del nuovo trasformatore TXpert™ di ABB fornirà l’intelligenza per massimizzare l’affi dabilità, ottimizzare i costi operativi e di manutenzione e gestire le risorse in modo più effi ciente. Questa innovazione è basata sull’off erta digitale ABB Ability™ che sfrutta il cloud computing e i dispositivi connessi per generare dati processabili per un largo bacino di utenti. I dati sulle performance raccolti dai sensori sono immagazzinati e analizzati all’interno del trasformatore, mettendo a disposizione informazioni di dettaglio sul funzionamento dello stesso. Ciò fornirà alle utility, alle industrie e a centri di elaborazione come i data center le informazioni fondamentali per prendere decisioni sull’operatività e sulla manutenzione dei propri trasformatori e supportare la gestione delle risorse lungo il ciclo di vita delle stesse grazie ad attività quali la programmazione degli interventi manutentivi, l’ottimizzazione delle performance di sistema e la sostituzione programmata.

Select I/O, il nuovo nato nella famiglia dei sistemi per l’automazione ABB AbilityTM System 800xA

Select I/O è un sistema ridondante, basato su tecnologia Ethernet, a canale singolo I/O. Select I/O supporta il modello per l’esecuzione dei progetti di prossima generazione ABB, chiamato Intelligent Projects, che off re una serie di miglioramenti per l’effi cienza dei progetti di automazione, come la gestione di grandi progetti in tempi minori, diminuendone la complessità, gli eventuali ritardi e lo spostamento dei costi.I Select I/O consentono agli utenti di installare in anticipo degli armadi standard per il cablaggio di campo durante lo sviluppo di un progetto, quindi selezionare il tipo di I/O successivamente. Gli installatori possono così ordinare via software i segnali invece che utilizzare laboriose strutture di smistamento. I test possono essere eff ettuati prima che l’intero sistema venga consegnato, minimizzando l’impatto delle modifi che dell’ultimo minuto e consentendo l’esecuzione in parallelo delle attività di progetto.

ABB Ability Collaborative Operations

ABB Ability Collaborative Operations è una potente soluzione che aiuta i clienti a collaborare in modo

più effi cace. Consente agli esperti di lavorare insieme andando oltre i confi ni organizzativi utilizzando le stesse piattaforme. Si concentra su obiettivi quali il miglioramento della produttività, la riduzione dei guasti e dei costi di manutenzione degli asset nonché la trasformazione generale delle performance di business. Tutto ciò viene realizzato massimizzando la sicurezza e la protezione dei dati, delle persone e delle attività a ogni livello di integrazione.

Bosch Rexroth

Sistema a velocità variabile per soluzioni Syntronix FcP 5020

Sytronix FcP 5020 è composta da una pompa a ingranaggi interni PGF-PGH A10VZO, un convertitore di frequenza IndraDrive EFC5610, un sensore di pressione e un motore asincrono standard con servo raff reddamento. Nel convertitore di frequenza è integrato un PID di regolazione pressione, che utilizzando la retroazione di un trasduttore di pressione gestisce l’effi cienza del sistema.Il sistema a velocità variabile FCP adegua il numero di giri della pompa alle condizioni di pressione richiesta in base a quella raggiunta e può sostituire la classica funzione di pompa a giri fi ssi con regolazione meccanica della pressione. Sytronix FcP 5020 garantisce: risparmio di energia, costi d’esercizio ridotti, livello sonoro ridotto fi no a 20dB(A), minori costi per misure aggiuntive di contenimento del rumore, minori costi di raff reddamento, breve periodo di ammortamento, spazio più compatto, elevata fl essibilità della macchina, interfacciabilità con sistemi che seguono la I4.0, monitoraggio dell’effi cienza e una tecnica a prova di futuro (i sistemi a velocità variabile Sytronix FcP 5020 possono essere equipaggiati con i più comuni bus di campo per una gestione ottimale dei comandi e della diagnostica gestiti da PLC).

SVP 7010 ed SVP 7020 per il risparmio energetico a elevate performance

Bosch Rexroth, con le nuove soluzioni SVP 7010, SVP 7020, si conferma leader nei sistemi di risparmio energetico ad elevate performance.Il nuovo sistema SVP 7020 permette di implementare funzionalità e regolazioni idrauliche con semplicità ed è ideale per presse, macchine a iniezione plastica e metal forming. Bosch Rexroth ha integrato nel fi rmware dell’azionamento la funzionalità di controllo on demand dell’energia necessaria per i movimenti della macchina. Queste versioni possono ridurre il consumo energetico dell’impianto fi no all’80% grazie alla capacità del sistema

Prodotti_News.indd 54 26/04/17 09:04

Page 57: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

55n. 2 Marzo-Aprile 2017

di minimizzare l’assorbimento di energia nel momento in cui questa non è utilizzata da nessun elemento del sistema, garantendo sempre reattività di fronte a repentine richieste di potenza. Inoltre, la parte oleodinamica della macchina può assumere una conformazione più snella ed effi ciente, in quanto si può ridurre la necessità di ingombranti accumulatori oleodinamici (data la capacità di erogare portate elevate con unità idrostatiche fi no a 3000 rpm), ed è possibile la condivisione dell’energia rigenerata in fase di frenatura fra tutti gli azionamenti del sistema attraverso il software Smart Energy Mode, con ottimizzazione della dimensione del gruppo di alimentazione.

Emerson

Nuovi rilevatori di livello a forche vibranti Rosemount 2014

Le industrie di processo pongono sempre maggiore attenzione sul monitoraggio delle condizioni e sulla manutenzione predittiva.Rosemount 2140 è il primo rilevatore di livello a forche vibranti con funzionalità HART cablata per applicazioni che includono la prevenzione del troppo pieno, allarmi di alto e basso livello e la protezione delle pompe. Fornendo un rilevamento di livello affi dabile di liquidi e sedimenti, lo strumento off re una maggiore facilità d’uso e fl essibilità. Grazie alla diagnostica intelligente, che monitora costantemente la salute del dispositivo elettronicamente meccanicamente, e una funzionalità integrata di test a distanza, è possibile aumentare la sicurezza e l’effi cienza sia dell’impianto sia degli operatori. Il livellostato Rosemount 2140:SIS è certifi cato IEC 61508 (SIL 2) per le applicazioni critiche di sicurezza. Numerosi i vantaggi: diagnostica avanzata che facilita la manutenzione predittiva, rilevamento di livello del liquido con funzionalità HART migliorata, facilità di integrazione con loop cablati HART esistenti, funzionalità integrata di prova a distanza.

Quantum Cascade Laser per l’ottimizzazione DeNOX

Con la Soluzione Quantum Cascade Laser per l’ottimizzazione DeNOX è possibile ridurre i rilasci di ammoniaca, minimizzare lo spreco dei materiali di consumo, controllare i rischi e ridurre drasticamente i costi del ciclo di vita. Facilità di installazione, messa in servizio, aggiornamento e manutenzione con la soluzione più semplice sul mercato. Il sistema Emerson elimina la necessità di gas di calibrazione e riduce i costi di manutenzione e di materiali di consumo, combinando i vantaggi degli analizzatori Emerson laser multi-

componente e di un sistema integrato di campionamento senza parti in movimento.I vantaggi sono: funzionamento a caldo fi no a 200 °C, nessun rischio di formazione di bisolfato di ammonio, nessun problema con il punto di rugiada di gas acidi, nessuna parte in movimento, manutenzione ridotta, unità plug and play, auto diagnostica, protezione automatica spurgo, regolatori di temperatura integrati per il sistema di campionamento e le linee di campionamento riscaldate, rapida e facile rimozione dell’elemento del fi ltro, anche a temperature operative, allarme bassa portata, regolatore di temperatura per la linea esterna.

Fanuc

Pacchetti Industry 4.0

I pacchetti Industry 4.0 sono costituiti da prodotti e soluzioni FANUC già disponibili, ma assemblati specifi camente per risponderre alle esigenze delle aziende, e rappresentano 3 livelli di complessità crescente.Il Livello 1 è un pacchetto “pronto all’uso”, che il cliente acquista e installa senza apportare personalizzazioni rilevanti, e che permette di interconnettere i diversi elementi del sistema con l’obiettivo di raccogliere i dati relativi allo stato delle macchine, l’effi cienza, le prestazioni attraverso l’impiego di interfacce HMI intelligenti. Il Livello 2 realizza una vera Industrial Internet of Things. Questo pacchetto amplia la possibilità di accesso al sistema e la totale personalizzazione mettendo a disposizione tutte le modalità di accesso ai dati. Il Livello 3 si rivolge ad aziende già strutturate dal punto di vista della digitalizzazione degli impianti e omprende diversi pacchetti software FANUC che consentono di collegare in rete diversi dispositivi – anche di terze parti – per rilevare i dati (di produzione, diagnostici, statistici, ecc) utili a fi nalità di monitoraggio, tracciabilità e gestione dell’energia. Il sistema installato è aperto, e consente al cliente la massima personalizzazione.

Flir

FLIR AX8, sensore di temperatura

Combinando una termocamera e una fotocamera a luce visibile in un’unica unità compatta, AX8 abilita il monitoraggio della temperatura e le funzioni di allarme in continuo, per monitorare ininterrottamente lo stato di apparecchiature meccaniche ed elettriche di importanza critica. AX8 consente di individuare con largo anticipo i problemi di temperatura nelle apparecchiature elettriche e meccaniche; è ideale per il monitoraggio di stato in

Prodotti_News.indd 55 26/04/17 09:04

Page 58: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Prodotti

n. 2 Marzo-Aprile 2017 56

continuo e per rilevare i punti caldi nei quadri elettrici, negli impianti di produzione e processo, nei centri dati, nelle aziende dei trasporti pubblici e di stoccaggio e negli impianti di produzione di energia.I vantaggi di FLIR AX8 sono: rilevazione precoce di problemi di temperatura, nessuna sospensione non pianifi cata dell’alimentazione, fornitura di informazioni vitali senza fi nestre di ispezione IR o scansioni manuali, streaming di video termico, a luce visibile o MSX nei formati MPEG, MJPEG e H.264, allarmi automatici inviati quando le soglie di temperatura vengono superate, suite completa di funzioni di analisi, due connettori per cavi di collegamento, EthernetIP, Modbus TCP e interfaccia web integrata.

Honeywell

Miller DuraSeal, dispositivo anticaduta retrattile per ambienti ostili

Il dispositivo anticaduta retrattile Miller DuraSeal, è concepito per garantire una maggiore affi dabilità e sicurezza negli ambienti più ostili, comprese le installazioni eoliche off shore, gli impianti gas-petroliferi onshore e off shore e i siti petrolchimici. Il dispositivo DuraSeal introduce una tecnologia delle guarnizioni di tenuta in attesa di brevetto, che previene l’ingresso di agenti contaminanti nel meccanismo. Valso al progetto una certifi cazione IP69K, questo sistema fa sì che il freno del dispositivo anticaduta retrattile, il meccanismo a molla e i cuscinetti non vengano mai esposti a detriti, acqua o sostanze chimiche. Miller DuraSeal include il cosiddetto sistema Miller Rapid Replace Lifeline, che consente a una persona competente di sostituire un dispositivo anticaduta direttamente sul campo. Con una capacità di carico di 140 kg, DuraSeal off re protezione a un’ampia gamma di lavoratori. DuraSeal non necessita di una ricertifi cazione annuale e consente così di mantenere il prodotto sul campo più a lungo, aumentando al contempo la sicurezza die lavoratori.

Marchesini Group

Nuova etichettatrice BL A525

La nuova etichettatrice BLA 525 è stata realizzata per gestire il fl usso di 500 astucci provenienti dall’astucciatrice Cinquecento.Tra i punti di forza della BLA 525 c’è la presenza di un dispositivo cadenzatore brevettato, che provvede a distanziare e a posizionare gli astucci in arrivo dall’astucciatrice su dei nastri dentati ad apertura

regolabile, che impediscono eventuali slittamenti. Questo sistema di trasporto è associato a un sistema di scarto dotato di una logica di funzionamento “Fail Safe”, che fa sì che solo gli astucci “corretti” possano giungere alla macchina a valle. Sulla BL A525 sono installabili tutti i sistemi di stampa e di visione presenti sul mercato, che possono raggiungere la cadenza di 500 astucci al minuto. Queste caratteristiche rendono la BL A525 la macchina più adatta per serializzare ed etichettare astucci ad altissima velocità.

Nuova BL A420 CW

La nuova BL A420 CW, somma ai punti di forza consolidati di questa macchina, su tutti versatilità e affi dabilità, una cella di carico completamente integrata nel suo sistema di trasporto a passo, e in grado di eff ettuare il controllo peso di ogni singolo astuccio. Questo sistema è notevolmente più compatto rispetto alla soluzione classica (dove la bilancia è accoppiata in linea) e alle versioni dei principali concorrenti presenti sul mercato, che propongono soluzioni con bilance provviste di un sistema di trasporto proprio e diverso da quello della macchina etichettatrice. L’integrazione della cella di carico nel sistema a cinghie dentate della BL A420 CW fa sì che questa unità sia in grado di verificare la posizione degli astucci in ogni momento a partire proprio dalla fase di pesatura: se il peso risulta essere corretto, sul prodotto vengono eseguite anche le operazioni successive (serializzazione, bollinatura e sigillatura), quindi esso viene avviato alla macchina a valle; se invece non risulta corretto, non vengono eff ettuate le operazioni successive e viene messo in scarto, secondo la logica di lavoro di tipo “Fail Safe”.

MG2

Planeta 200, l’ultima evoluzione della gamma di opercolatrici a movimento continuo

Planeta 200 può raggiungere una velocità di 200.000 capsule all’ora, ma ha il suo massimo plus nella fl essibilità. Planeta 200 è infatti una piattaforma altamente confi gurabile, adatta a diff erenti esigenze di ripartizione di forme solide in capsule rigide.Il design modulare della macchina consente di installare uno o più gruppi di dosaggio, combinando quindi diversi prodotti all’interno della medesima capsula, e di variarli nel tempo.Planeta 200 è inoltre progettata secondo principi di scalabilità: può essere acquistata con una confi gurazione

Prodotti_News.indd 56 26/04/17 09:05

Page 59: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

57n. 2 Marzo-Aprile 2017

per medie velocità e implementata successivamente per raggiungere le 200.000 capsule all’ora, consentendo diff erenti performance a seconda del numero e del tipo di gruppi di dosaggio installati. Il controllo peso è a sua volta implementabile attraverso step successivi all’installazione, passando da un sistema di pesatura statistico del lordo fi no all’evolutissimo sistema MultiNETT, che consente il controllo in process del peso netto di ogni singola capsula e di ogni singolo prodotto in caso di combinazioni di dosaggio all’interno della stessa capsula.

MG Compact, opercolatrice a movimento continuo per prodotti farmaceutici in polvere o pellet

La concezione modulare d i MG Compact permette in qualunque momento l’intercambiabilità dei gruppi di dosaggio, come pure la scalabilità della velocità di produzione tra 6.000 e 48.000 capsule all’ora, semplicemente variando il numero di elementi installati.Grazie a queste caratteristiche, MG Compact può essere utilizzata anche nei laboratori fi n dalla fase di ricerca e sviluppo, trasferendo poi i risultati ottenuti direttamente alla produzione. La macchina è dotata di serie di dispositivi per la selezione delle capsule difettose e lo scarto prima che arrivino al contenitore delle capsule dosate. A ulteriore garanzia della qualità della produzione, MG Compact può essere accessoriata con uno dei sistemi di controllo peso statistico di MG2. La caratterizzano facilità d’uso e manutenzione, grazie anche alla gestione tramite PC con monitor touch screen a colori e il relativo software sviluppato da MG2 conformemente alle linee guida GAMP.

ACE, linea di sistemi per il track&trace per il fine linea di prodotti farmaceutici

ACE è una linea di sistemi per il Track & Trace dedicata al fi ne linea di prodotti farmaceutici.Il sistema stampa un codice di identifi cazione 2D Data Matrix univoco su ogni unità e simultaneamente legge, verifi ca e monitora costantemente la qualità di stampa. Dopo il controllo della stampa, il prodotto è alimentato verso il convogliatore oppure, nel caso di stampa difettosa, scartato dalla linea di confezionamento. ACE è dotato di un sistema di controllo positivo del prodotto, per una gestione della movimentazione facile e sicura anche ad alta velocità.Punti di forza delle soluzioni MG2 per la tracciabilità sono la compattezza, che ne consente agilmente l’inserimento anche su linee già installate, e la grande modularità, che permette di integrare diff erenti sistemi di visione, a libera scelta del cliente, confi gurandoli a seconda delle diverse

esigenze di marcatura e verifi ca. La serie ACE può trattare una gamma di formati e dimensioni estremamente ampia.I sistemi Track & Trace ACE di MG2 sono infatti declinati nelle versioni per astucci (ACE CT/400), per prodotti fardellati (ACE BN/30) e per fl aconi (ACE BT/300). Quest’ultima sarà esposta in fi era.

Omron

Piattaforme mobili LD60 e LD90

I robot mobili Omron sono veicoli intelligenti e interamente autonomi che consentono di migliorare le prestazioni, ridurre i tempi di sosta delle macchine, eliminare gli errori e migliorare la tracciabilità dei materiali. Inoltre, a diff erenza degli AGV tradizionali, i robot mobili Omron eseguono la navigazione sfruttando le funzionalità normali dell’impianto, senza richiedere onerose modifi che.La piattaforma OEM mobile è a disposizione degli sviluppatori per la progettazione di applicazioni e portate personalizzate. La piattaforma comprende il software di navigazione automatica proprietario, ideale per l’impiego negli ambienti aff ollati, nei corridoi stretti e nelle applicazioni che traggono vantaggio dall’uso di veicoli compatti e automatizzati. I partner OEM e gli sviluppatori possono accedere facilmente a un sistema di azionamento affi dabile, a un alimentatore integrato, alla ricarica automatica e all’I/O per l’integrazione dell’hardware per la portata nella piattaforma mobile. La piattaforma OEM mobile è disponibile in due confi gurazioni, entrambe con un’opportunità di esecuzione fi no a 19 h al giorno: LD60, in grado di trasportare fi no a 60 kg (velocità massima 1,8 m/s), e LD90, in grado di trasportare fi no a 90 kg (velocità massima 1,35 m/s).

Radici Group

PA 6.10, PA 6.12, copolimeri 6.10/6.6, polimeri speciali e innovativi

Sono oggi disponibili le nuove poliammidi a catena lunga di Radici Group: Radilon D su base PA 6.10 da fonte parzialmente rinnovabile, Radilon DT su base PA 6.12 e i copolimeri di PA 6.10/6.6, anch’essi parzialmente bio. La PA 6.12 viene impiegata nel settore del personal care, grazie alla fl essibilità, al ritorno elastico e alla resistenza chimica. Se ben formulata con la tecnologia della compoundazione, trova impiego anche nella realizzazione di tubi e ne viene apprezzata la caratteristica della

Prodotti_News.indd 57 26/04/17 09:05

Page 60: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Prodotti

n. 2 Marzo-Aprile 2017 58

trasparenza dei manufatti. La PA 6.10 è utilizzata per la produzione di monofi li per applicazioni industriali, grazie alla sua resistenza chimica e alle caratteristiche di ritorno elastico e per la produzione di tubi adatti al trasporto della benzina nei circuiti carburante, principalmente per la sua intrinseca resistenza alla scoppio.I copolimeri 6.10/6.6 sono adatti per realizzare imballaggi, fi lm e pellicole, anche nell’alimentare. Usando questo polimero, è stato formulato un materiale metal detectable utilizzato per la realizzazione di spazzole per la pulizia di dispositivi nel settore alimentare. La particolare formulazione permette la rilevabilità di residui di plastica che possono rimanere dopo la pulizia sugli oggetti che devono venire in contatto con gli alimenti.

Robuschi

L’innovativo pannello di controllo HMI per ROBOX screw Hi pressure 65/2P

Robox screw è il gruppo compressore oil-free ad alto rendimento disponibile nelle confi gurazioni ad alta pressione, a bassa pressione e in vuoto, che coniuga le consolidate caratteristiche di semplicità e affi dabilità degli ormai noti gruppi soffi anti Robox. Robox screw è ora dotato di un innovativo pannello HMI, un sistema touch screen di ultima generazione.Il nuovo pannello di controllo (HMI) è in grado di monitorare il funzionamento dell’intero gruppo e di permettere la connessione remota tramite cavo ethernet o via web. In questo modo è possibile controllare costantemente il funzionamento della macchina ovunque ci si trovi. Diagnostica remota e manutenzione predittiva contribuiscono a ridurre i periodi di fermo-impianto. Il dispositivo è facile da utilizzare e programmare, grazie a un menu intuitivo e al sistema Windows CE. Sul pannello HMI, sono visualizzabili i seguenti comandi: stato della macchina, pressioni e velocità, temperatura, allarmi, la funzionalità trend, che visualizza grafi camente l’andamento dei valori di pressioni, temperature, velocità.

Rockwell Automation

FactoryTalk TeamONE, la App che velocizza la dignostica di impianto e la collaborazione

La nuova app FactoryTalk TeamONE, per smartphone IOS e Android si collega senza soluzione di continuità

alla tecnologia che le aziende produttrici hanno scelto di adottare nel corso della propria trasformazione digitale. L’applicazione incrementa la produttività dei team consentendo agli utenti di collaborare e condividere le conoscenze, visualizzare immediatamente la diagnostica di produzione, interagire con gli allarmi delle macchine e con i dispositivi per la risoluzione dei problemi. L’utilizzo della app FactoryTalk TeamONE permetterebbe di fatto alla squadre di ridurre il tempo medio di riparazione (MTTR).Grazie alla disponibilità quasi immediata di dati su incidenti e dispositivi, la produzione, i progettisti e gli operatori IT possono collaborare come una squadra per risolvere rapidamente i problemi. Gli addetti possono, direttamente dal proprio smartphone, scegliere tra una varietà di moduli per visualizzare direttamente le informazioni da dispositivi, come ad esempio le unità Allen-Bradley PowerFlex, oppure verifi care lo stato di salute ad alto livello di qualsiasi dispositivo EtherNet/IP.

SICK

Nuovi inclinometri della serie TMS/TMM, misura di inclinazione precisa senza contatto

Gli inclinometri della famiglia TMS/TMM di Sick eff ettuano una misura senza contatto dell’angolo di inclinazione di un oggetto in riferimento alla gravità terrestre. Grazie all’utilizzo della tecnologia capacitiva senza contatto MEMS, questi sensori sono estremamente precisi, affi dabili e robusti. Gli inclinometri TMS/TMM sono disponibili in versione monoasse, con range di misura fi no a 360°, e in versione doppio asse, in grado di rilevare in contemporanea due assi fi no a ± 90°, oltre che nelle declinazioni con uscita analogica (0-10 V e 4-20 mA) e CAN Open. Con classe di protezione IP 67, i sensori di inclinazione sono adatti per l’utilizzo sia indoor sia outdoor. La serie TMS/TMM può quindi trovare impiego in molteplici settori: AGV, macchine agricole, presse, turbine eoliche, veicoli per la raccolta rifi uti, trivellatori. Ogni applicazione richiede un particolare controllo, come ad esempio l’antiribaltamento, la discesa planare o le misure angolari, e tutti i parametri possono essere rilevati dagli inclinometri SICK con precisione e in tempo reale grazie al tool di programmazione PGT-12-Pro, senza l’ausilio di un PLC.

Prodotti_News.indd 58 26/04/17 09:05

Page 61: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

A cura della Redazione

59n. 2 Marzo-Aprile 2017

Product NewsEnglish

Allen-Bradley

1719 Ex I/O modules

1719 Ex I/O is an intrinsically safe distributed I/O platform that can be mounted in zone 2 or class I, Div 2 and integrates devices in hazardous areas via EtherNet/IP.Tight integration with integrated architecture allows easy confi guration and a compact, chassis-based I/O design provides maximum effi ciency in a small space.Features: provides intrinsically safe I/O to satisfy application requirements, certifi ed for zone 2 or class I, Div 2 mounting; integrates with the Integrated Architecture® system for easy confi guration connects on EtherNet/IP; supports in RSLogix 5000® v24 and above with Add-on Profi le; off ers compact, chassis-based I/O design where power supply is contained on the chassis; includes DLR adapter and optional power supply redundancy; off ers HART 7 support that is standard on all analog modules.

B&R

APROL, reduce alarm rates efficiently

The alarm statistics report in B&R’s APROL provides a clear, intuitive overview and makes it easy to reduce the frequency of nuisance alarms. A sustainable approach to alarm management can relieve plant personnel and improve safety. APROL helps users process alarms effi ciently and reliably. The alarm statistics report provides an overview of alarms that is clearly organized and intuitive. It provides key performance indicators (KPIs) for effi cient alarm management per the requirements of EEMUA 191, ANSI/ISA 18.2 and IEC 62682. The consequential alarm report eff ectively identifi es cause-and-eff ect relationships between alarms to help minimize the occurrence of consequential alarms. APROL alarm reports are available via the intuitive web-based user interface that requires no additional software other than a web browser. With APROL, implemen-ting alarm management could hardly be easier.APROL helps users process alarms effi ciently and reliably. The alarm statistics report provides an overview of alarms that is clearly organized and intuitive.

New SIZE A motor perfect for any application

B&R is adding two new sizes to its 8LS series of servo motors. Size A off ers extremely high torque with a fl ange size of 70 mm and an extremely compact design, while size

9 rounds off the upper end of the performance spectrum with up to 75 kW of power. Both of these options make it possible for machine manufacturers and system integrators to adapt motors betters to actual requirements.Compact size A motors are the perfect choice where high torque density is needed in a very tight footprint. The fully sealed stator allows a high degree of effi ciency as well as high continuous torque. With a maximum torque of up to 1,000 Nm, size 9 motors open up entirely new applications with high demands on power and dynamics. They can be combined with any of B&R’s many gearbox options and shipped as pre-assembled motor-gearbox combinations.All motors from the 8LS series are off ered with an optional digital encoder and scalable safety functions. Motors up to size 7 are also available with B&R’s robust single-cable solution, which combines the cables for the motor and encoder. This reduces cabling to a minimum and substantially reduces installation costs.

Koch Membrane Systems

Causti-cor nanofiltration systems for caustic recovery

Causti-COR Nanofi ltration Standard Systems for caustic recovery and reuse are specifi cally designed to recover and purify caustic for reuse in food, beverage and industrial applications.Causti-COR Systems off er a cost-eff ective, environmentally friendly way to recover up to 95 percent of caustic from solutions used to clean process equipment in industrial applications. Patented KMS SelRO spiral wound elements allow purifi cation of up to 20 percent sodium or potassium

Prodotti_News.indd 59 26/04/17 09:05

Page 62: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Product NewsEnglish

n. 2 Marzo-Aprile 2017 60

Core can be intuitively confi gured and comfortably put into operation. The microScan3 indicates its operational status clearly via the multicolored display. Not one of many, but many things in one: The microScan3 from Sick.

TriSpector1000, intuitive 3D inspectio n

The TriSpector1000 is a stand-alone confi gurable sensor for cost-effi cient 3D inspections. No matter what the shape, color or orientation of the product, the sensor is up to the challenge. Now content, completeness and emptiness can be verifi ed in all dimensions. It is perfectly suited for solving quality control applications in the consumer goods and packaging industry. Thanks to its intuitive user interface, the TriSpector1000 ensures easy commissioning and operation. Even quick device replacement is easy with guaranteed fi eld of view and re-use of saved settings.

hydroxide at solution temperatures up to 70 °C (160 °F). Six models of Causti-COR systems are available to handle fl ow rates up to 32 m3/hr (200,000 GPD). There are three batch mode systems for processing feed fl ow rates between 1 and 15 m3/hr (6,000 – 100,000 GPD) and three continuously operated systems for processing feed fl ow rates between 4 and 32 m3/hr (25,000 – 200,000 GPD). Custom-engineered systems are available to treat larger or application-specifi c fl ow rates.

Sauer Compressors

Breeze series, a new generation of air-cooled compressors

The BREEZE series from Sauer Compressors is set apart by its fl exible modular system, which has nine diff erent cylinder/piston combinations that make it suitable for a wide range of requirements.The innovative CubeCooler cooling concept reduces recooling temperatures by one-third. A protective cover comes as standard and has an integrated gauge panel, ensuring outstanding usability with the highest safety standards. The fi rst model in the series is the BREEZE WP323LM Basic. This 3-stage air-cooled compressor generates a fl ow rate of 390 m³/h with a fi nal pressure of 40 bar(g). In addition to air compressors with fi nal pressures up to 500 bar(g), there will be booster versions based on the modular system with inlet pressures up to 16 bar(g), as well as special gas-tight versions for gases such as helium, natural gas and hydrogen.

Sick

MicroScan 3 Core, the new generation of safety laser scanners

MicroScan3 Core: the beginning of a new generation of safety laser scanners from Sick. The microScan3 Core reliably protects hazardous areas, accesses, and hazardous points. The innovative safeHDDM scan technology sets new benchmarks. It combines a compact design and a large scanning range in one device. The housing of the microScan3 is rugged, its reliability is outstanding against dust and ambient light. Its smart connectivity saves costs with cabling due to standardized interfaces. Using the Safety Designer software the microScan3

Prodotti_News.indd 60 26/04/17 09:05

Page 63: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

“CM chimica magazine” www.chimicamagazine.com

Rivista bimestrale

6 numeri all’anno

“CM chimica magazine” è il “periodico tecnico” di ri-ferimento dell’industria chimica italiana, che coinvolge tutti i settori del comparto. Si avvale della collaborazio-ne di esponenti del mondo industriale e universitario e interagisce attivamente con le principali realtà associa-tive dei settori coinvolti. Ogni fascicolo fornisce puntuali informazioni B2B ri-guardanti l’industria di processo chimico-farma-

ceutico, l’automazione e i comparti dell’engineering, dell’impiantistica, del petrolchimico e dell’Oil&Gas. Inoltre, le rubriche tematiche approfondiscono gli argomenti relativi a settori fondamentali, come quelli dell’ambiente, dell’energia e delle tecniche di gestione della manutenzione. La rivista ospita anche contributi sugli scenari economici e di mercato, con news e reports, e partecipa ai principali eventi fi eristici.

Via Medardo Rosso 11 | 20159 Milano

““

w

R

6

““ftnitOg

Vedi tariff e sul retro

visita il nostro sito www.chimicamagazine.com

invia una mail a: [email protected]

telefona allo 02/60 85 23 32 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00)

PER INFORMAZIONI

CM.indd 61 26/04/17 09:09

Page 64: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

SCELGO LA SEGUENTE FORMULACM € 105,00 CM+LAB € 156,00

DATI PER LA SPEDIZIONENome ....................................................................Cognome ..................................................................................................Indirizzo .............................................................................................................................n. .................................................Città ................................................................................................... CAP ........................Prov. ............................................E-mail per i servizi e le comunicazioni on line ........................................................................................................................

DATI PER LA FATTURAZIONERagione sociale ......................................................................................................................................................................Indirizzo ............................................................................................................................ n. .................................................Città .................................................................................................. CAP ......................Prov. .............................................P. IVA ...................................................................C.F. (obbligatorio) ...................................................................................Tel. ....................................................................... Fax ............................................................................................................E-mail ......................................................................................................................................................................................

TIPOLOGIA D’AZIENDAChimica di base Farmaceutica Cosmetica Chimica ne Petrolchimico/Oil&Gas Plastica e gomma Vetro Vernici Consulenti ASL Ente locale Ente di ricerca Ministero Società di ingegneria e impiantisticaEnergia (tradizionale e alternativa) Manutenzione impianti Trattamento acque/boni cheMacchine e impianti/componenti Automazione/strumentazione/c ontrollo di processo/software Altro

MODALITÀ DI PAGAMENTO Versamento su c/c postale n. 21747209, intestato a Point Vétérinaire Italie srl - Via Medardo Rosso, 11 - 20159 Milano Boni co bancario IBAN IT89CO569601620000010074X07 Carta di credito (CartaSì, Visa, Mastercard)

1 - CM chimica magazine - 6 numeri € 105,002 - CM chimica magazine - 6 numeri + lab - IL MAGAZINE DEL LABORATORIO € 156,00

Informativa ai sensi dell’art. 13 del Decreto legislativo 196/2003Titolare del trattamento dei dati personali è Point Vétérinaire Italie srl, con sede in Milano - Via Medardo Rosso, 11- 20159, che potrà utilizzare i dati forniti dall’utente per nalità di marketing, newsletter, attività promozionali, o erte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. Indicandoci i Suoi dati, sarà aggiornato sulle iniziative di Point Vétérinaire Italie srl, tramite posta ordinaria, posta elettronica, fax, sms e mms. Qualora non desiderasse ricevere alcuna comunicazione la preghiamo di barrare la casella.

Data ............................................................................. Firma e Timbro. ................................................................................

CM.indd 62 26/04/17 09:09

Page 65: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

case history

©ic

po

nli

ne

.it

case history.indd 63 26/04/17 09:16

Page 66: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

case history

e all’eccellenza dei propri prodotti, anche al risparmio econo-

mico, all’efficienza energetica e alla salvaguardia ambientale.

L’IMPIANTO AB – LISCATE

L’attività dell’impianto di Liscate (MI) è finalizzata alla pro-

duzione di farmaci iniettabili e biosimilari, set e pompe di

infusione. L’impianto, un ECOMAX® 20 HE, alimentato

a gas metano, è una soluzione modulare in container, di

potenza nominale complessiva a pieno carico pari a 2.004

kW e con potenza termica complessiva introdotta di 4.477

Hospira-Pfizer e AB, la cogenerazionea supporto dell’efficienza nell’industria farmaceuticaHospira, leader mondiale nella produzione, lavorazione e distribuzione di prodotti per la cura della salute, appartenente al gruppo Pfizer, guarda al futuro dimostrando un forte impegno non solo verso la sanità e il benessere dell’intera comunità ma anche nel miglioramento delle prestazioni nei propri stabilimenti in termini di efficienza, ambiente, salute e sicurezza. Per questo motivo, nell’ottica di una razionalizzazione nell’utilizzo delle fonti di energia fossile, Hospira si è affidata al leader di settore AB per l’installazione di un impianto di cogenerazione presso il sito produttivo di Liscate (MI).

Hospira, azienda leader nel settore farmaceutico, parte della

multinazionale Pfizer, considera la responsabilità ambientale

parte fondamentale della propria visione e si impegna a colti-

vare una cultura organizzativa incentrata sul raggiungimento

di elevati standard di sostenibilità (foto 1). Per questo moti-

vo, Hospira ha scelto AB, leader del proprio settore a livello

internazionale, per progettare e realizzare un impianto di

cogenerazione presso il sito produttivo di Liscate, in provincia

di Milano. La cogenerazione industriale, in particolare l’alta

tecnologia ingegneristica offerta da AB, si dimostra un’ottima

soluzione per aziende di diversi settori, oltre a quello farma-

ceutico, che pongono grande attenzione, oltre che alla qualità

Foto 1. Stabilimento produttivo AB, Orzinuovi (B S).

case history.indd 64 26/04/17 09:16

Page 67: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

65n. 2 Marzo-Aprile 2017

kW (foto 2). L’energia elettrica prodotta dal nuovo impianto

viene interamente impiegata per soddisfare le esigenze ener-

getiche del complesso. Anche l’energia termica prodotta viene

interamente impiegata per il sostentamento energetico del

complesso sotto forma di acqua calda a 85 °C e vapore saturo a

8 bar. L’operatività del gruppo è pari a circa 8.340 h/anno. Sul

circuito fumi è stato installato uno scambiatore a tubi di fumo

per produrre vapore utilizzato dall’azienda per i propri scopi

produttivi. Il nuovo impianto permette un grande risparmio

di tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera (tabella 1).

L’energia elettrica prodotta è ceduta alla rete di distribuzione

interna dell’azienda alla tensione di 15 kW, mentre l’alimen-

tazione del gas metano necessario per il funzionamento del

gruppo viene garantita da una linea dedicata, collocata in

prossimità dell’area di installazione dell’impianto. L’utilizzo

dell’impianto avviene senza cessione di energia elettrica in

rete e con totale autoconsumo dell’energia elettrica prodotta.

L’impianto può essere considerato “Cogenerativo ad Alto

Rendimento” (CAR), in quanto consente di ottenere un rispar-

mio di energia primaria (PES) pari almeno al 10% rispetto

alla produzione separata, ed è stato progettato per rispettare

ampiamente i limiti di emissioni per i motori a gas. Infatti,

l’impianto è dotato di sistema di analisi continua delle emissio-

ni in atmosfera per i parametri CO, NOX, NH3, O

2, tempera-

tura e umidità, portata e stato dell’impianto, sempre collegato

a un PC in grado di effettuare elaborazione e archivio dei

dati misurati. Inoltre, i prodotti di combustione subiscono

un processo di abbattimento del monossido di carbonio e

degli ossidi di azoto all’interno di un reattore SCR, regolando

automaticamente il rapporto aria/combustibile e riducendo

al minimo le concentrazioni inquinanti.

CHI È AB

Fondato a Orzinuovi nel 1981 da Angelo Baronchelli, AB

(www.gruppoab.com) opera nei settori della cogenerazione

e della valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. AB

è oggi il riferimento globale della cogenerazione, grazie alle

proprie soluzioni modulari Ecomax® da 100 a 10.000 kWe.

Fino a oggi, sono stati installati oltre 1.100 impianti, per un

totale di potenza elettrica nominale che supera i 1.300 MW.

Negli ultimi anni, la capacità produttiva è quadruplicata e

il numero di dipendenti ha superato le 600 unità. AB è oggi

presente con filiali dirette in Europa, Russia, Israele, Turchia,

Nord America, Messico e Brasile.

Press Info ABAndrea Cucchetti | Tel. 02 36565485 - Fax 349 [email protected]

CHI È HOSPIRA

Hospira è il fornitore leader mondiale nel campo dei farmaci

iniettabili e delle tecnologie di infusione ed è un’azienda

leader a livello globale nel campo dei biosimilari. Attraverso

un’ampia offerta integrata di prodotti, Hospira è in una posi-

zione unica per favorire il benessere, migliorando la sicurezza

di pazienti e operatori e riducendo i costi in sanità. I farmaci

iniettabili, i sistemi di somministrazione e i servizi di Hospira

sono riconosciuti per sicurezza, affidabilità ed efficacia da

operatori sanitari di tutto il mondo. L’azienda ha sede a Lake

Forest, Illinois, e conta circa 17.000 dipendenti.

Tabella 1

Dati caratteristici del cogeneratore

PCI gas naturale kWh/Nm3 9,5

Consumo gas naturale Nm3/h 471

Potenza introdotta kW 4.477

Potenza meccanica erogata kWe 2.058

Potenza elettrica erogata kWe 2.004

Potenza termica recuperabile kWt 1.911

Rendimento elettrico % 44,8

Rendimento termico % 42,7

Rendimento complessivo % 87,5

Foto 2. Impianto Hospira, Liscate (MI) Ecomax® 20 HE.

case history.indd 65 26/04/17 09:16

Page 68: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

greenWorld

green.indd 66 26/04/17 12:15

Page 69: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

• Sversamenti di petrolio, più a rischio le coste europee atlantiche• Farmaci, i fattori che ne favoriscono la persistenza nell’ambiente

Aria SUOLO

Acqua

green.indd 67 26/04/17 12:15

Page 70: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

greenWorld

n. 2 Marzo-Aprile 2017 68

Rischio inquinamento

Il metodo utilizza modelli in grado di simulare l’eff etto di una

fuoriuscita di petrolio in mare lungo un tratto della costa eu-

ropea. La modellizzazione prende in considerazione la distan-

za tra la costa e il punto di fuoriuscita del petrolio, l’entità

della perdita di petrolio, la forma e la lunghezza del tratto del-

la costa che potrebbe essere interessata, la direzione e la velo-

cità delle correnti oceaniche al momento dell’incidente, nonché

i dati disponibili sugli episodi di sversamenti accidentali di

idrocarburi verifi catisi nelle acque europee dal 1970 al 2014.

Si è così giunti all’elaborazione di un indice di rischio per gli

sversamenti di petrolio, che classifi ca ogni regione NUTS3

Sversamenti di petrolio, più a rischio le coste europee atlantiche

a cura della Redazione

I Paesi europei che si affacciano sull’oceano Atlantico sono esposti a un rischio più elevato di sversamenti di petrolio rispetto ai Paesi mediterranei o baltici e il Regno Unito è in cima alla classifica. Un nuovo indice di rischio consente di valutare la potenziale vulnerabilità delle regioni costiere alle fuoriuscite di petrolio.

Gli sversamenti di petrolio in mare possono essere eventi de-

vastanti, in quanto l’inquinamento che ne deriva è responsa-

bile di gravi danni alla fauna marina e di altrettanto gravi ri-

percussioni sulle comunità costiere, con particolare

riferimento alle attività direttamente o indirettamente collega-

te alla pesca e al turismo che, in molti e tristemente noti casi,

hanno dovuto abbassare la saracinesca.

Per venire incontro alle necessità dei responsabili della prote-

zione degli ambienti marini, un recente studio1 ha proposto un

metodo per misurare e confrontare il rischio di sversamenti di

petrolio in mare cui sono esposte le regioni costiere europee.

Riquadro 1

Principi e caratteristiche delle regioni NUTS

Principio 1 – Soglie demografi cheIl regolamento NUTS defi nisce soglie demografi che minime e massime per le dimensioni delle regioni NUTS.

Livello Minimo Massimo

NUTS1 3.000.000 7.000.000

NUTS2 800.000 3.000.000

NUTS3 150.000 150.000

Per quanto riguarda i livelli amministrativi NUTS, è suffi ciente che la dimensione media delle regioni corrispondenti si situi entro i limiti soglia. Per i livelli non amministrativi, ogni regione deve rispettare la soglia fi ssata per questi livelli. Tuttavia, esistono delle eccezioni, legate a situazioni geografi che, socioeconomiche, storiche, colturali o ambientali specifi che. Nonostante la volontà di riunire nello stesso livello NUTS regioni di dimensione simile, ogni livello comporta ancora regioni con scarti di popolazione anche notevoli.

Principio 2 – NUTS privilegia le divisioni amministrativePer ragioni pratiche, la nomenclatura NUTS, in genere, rifl ette la divisione amministrativa territoriale degli Stato membri. Ciò favorisce la disponibilità dei dati e la capacità di attuare le politiche previste.

Principio 3 – Cambiamenti regolari e straordinariLa nomenclatura NUTS può essere modifi cata, inizialmente rispettando un intervallo di almeno 3 anni. I cambiamenti, in genere, sono dettati da modifi cazioni a livello di struttura territorio di uno o più Stati membri.In caso di riorganizzazione sostanziale della struttura am-ministrativa di uno Stato membro, i cambiamenti della no-menclatura NUTS possono essere adottati anche a intervalli inferiori a 3 anni, situazione che si è verifi cata, ad esempio, nel 2014, per il Portogallo.

green.indd 68 26/04/17 12:15

Page 71: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

OBIETTIVO SU... | PETROLIO

69n. 2 Marzo-Aprile 2017

(Nomenclature of Territorial Units for Statistics) (riquadro 1)

proprio in funzione di tale rischio. Lo studio ha preso in con-

siderazione ben 429 di queste regioni, localizzate in 28 Paesi.

I RISULTATI

L’indice di rischio elaborato dal ricercatore che ha eff ettuato lo

studio ha evidenziato che la zona maggiormente a rischio di

sversamenti di petrolio in mare è la costa occidentale del Regno

Fonte: Science for environment policy: European Commission DG environment news alert service, (ed.) SCU, University of the West of England, Bristol.1. Fernández-Macho J. Risk assessment for marine spills along European coastlines. Mar. Pollut. Bul., 2016; 113(1-2):200-210.

Figura 1

Sversamento petrolio, le zone costiere più a rischio del Regno Unito

Unito. Infatti, delle 25 regioni NUTS3 più a rischio per una

fuoriuscita di petrolio, 20 sono situate lungo la costa del Regno

Unito e sempre al Regno Unito appartengono le 3 regioni che

occupano i primi posti in questa classifi ca poco esaltante, ossia

Torbay, Swansea e Blackpool (fi gura 1).

Delle restanti 5 regioni, quattro si trovano in Grecia, e sono Ar-

golida, Arkadia, Korinthia e Voiotia, e una in Spagna, ossia Ceu-

ta, posizionata lungo la costa settentrionale dell’Africa.

Le coste del Regno Unito rappresentano le aree maggiormen-

te a rischio per la presenza delle correnti oceaniche, che spin-

gono in petrolio verso le zone costiere, anche se, in generale,

le correnti marine tendono a disperdere il petrolio lontano

dalla terra ferma. Per quanto riguarda gli altri Paesi europei

che si aff acciano sull’oceano Atlantico, quelli che hanno

fatto registrare il maggior livello di rischio sono, in ordine

decrescente e, ovviamente, dopo il Regno Unito, la Germania,

i Paesi Bassi, la Francia, la Spagna e il Portogallo. In ogni caso,

anche alcuni Paesi del bacino del Mediterraneo hanno eviden-

ziato un alto rischio di sversamenti di petrolio, quali la Grecia,

l’Italia e la Turchia. Per contro, altri Paesi, tra cui la Polonia,

Cipro, l’Albania, la Lituania e il Montenegro, che si aff acciano

o sul mar Mediterraneo o sul mar Baltico, corrono rischi rela-

tivamente bassi di incidenti all’origine di inquinamento da

petrolio. L’Islanda, dal canto suo, nonostante la sua posizione

geografi ca la collochi nell’area di maggior rischio, vale a dire

quella atlantica, ha ottenuto il livello più basso di rischio rispet-

to a tutti gli altri Paesi oggetto dello studio.

CONCLUSIONI

Secondo l’autore dello studio, uno dei principali motivi per cui

le coste europee atlantiche sono a maggior rischio rispetto alle

coste di altri mari europei, come il Mediterraneo e il Baltico, è

il passaggio delle principali rotte internazionali di trasporto via

mare, che tendono a percorrere buona parte dei loro tragitti

vicino e lungo la costa atlantica.

Questo studio potrebbe essere particolarmente utile a coloro

che sono preposti alla gestione dei rischi delle zone costiere, in

quanto identifica le regioni più vulnerabili di fronte all’im-

patto di uno sversamento di petrolio e consente di adot-

tare misure preventive idonee per evitare eventuali inci-

denti futuri.

©shu

tterst

ock.c

om

green.indd 69 26/04/17 12:46

Page 72: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

greenWorld

n. 2 Marzo-Aprile 2017 70

Contaminazione delle acque

bioticoresistenze nei batteri presenti nel terreno e, una volta

raggiunti i corpi idrici, potrebbero esercitare eff etti negativi

sugli organismi acquatici.

LE SOSTANZE PERSISTENTI

Per la valutazione del rischio associato a una sostanza chimica

si devono prendere in considerazione diversi fattori, tra cui le

proprietà tossicologiche della sostanza stessa e i tempi necessa-

ri per la sua biodegradazione. Tutte le sostanze chimiche in

grado di accumularsi nell’ambiente sono potenzialmente peri-

colose, in quanto possono accumularsi nelle parti alte della

catena alimentare e, lì, raggiungere livelli tossici. Inoltre, alcune

sostanze chimiche persistenti possono anche “percorrere” lun-

ghe distanze e contaminare aree molto lontane dalla fonte.

Nei Paesi dell’Unione europea, l’inquinamento da farmaci è

una preoccupazione in continua crescita. Si deve infatti tener

presente che i farmaci somministrati per via orale vengono

eliminati fi no al 90% con le urine di animali e persone, me-

diante le quali possono diff ondersi negli ambienti acquatici

ed esercitare così eff etti negativi sulla fauna selvatica.

Un recente studio1 ha focalizzato l’attenzione sui sulfamidici,

un gruppo di molecole ampiamente utilizzate per la loro

azione antibatterica.

Attualmente, i sulfamidici vengono utilizzati solo di rado

nell’uomo, ma sono pur sempre principi attivi di ampio im-

piego in medicina veterinaria. Basti pensare che per produr-

re un solo chilo di carne si possono utilizzare fi no a 58 mg

di sulfamidici e che, di conseguenza, un chilo di letame può

arrivare a contenerne anche 400 mg. Il passaggio di tali mo-

lecole nell’ambiente potrebbe favorire l’insorgenza di anti-

Fino al 90% dei farmaci consumati viene immesso nell’ambiente, con conseguenti effetti negativi sulla fauna selvatica. E ciò è tanto più vero quanto più lunghi sono i tempi per la loro biodegradazione. Un recente studio ha voluto valutare sperimentalmente la persistenza dei sulfamidici nelle acque dei fiumi, dimostrando che diversi fattori inibiscono la loro biodegradazione: basse temperature, inquinamento da metalli pesanti e pH.

Farmaci, i fattori che ne favoriscono la persistenza nell’ambiente

Foto 1. Dato l’effetto negativo che le basse temperature hanno sul processo di biodegradazione, è possibile che il rischio ambientale associato ai sulfamidici sia maggiore durante la stagione invernale.

a cura di Gabriella Carcassola

green.indd 70 26/04/17 12:15

Page 73: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

OBIETTIVO SU... | SULFAMICIDI

71n. 2 Marzo-Aprile 2017

Ma quando una sostanza può essere defi nita persistente?

Secondo le linee guida della convenzione di Stoccolma, le

sostanze con un tempo di dimezzamento in ambiente acqua-

tico superiore a 2 mesi (ossia, occorrono più di 2 mesi affi n-

ché la concentrazione iniziale si riduca del 50%) possono

essere classifi cate come persistenti. Tuttavia, nonostante i

dati suggeriscono che l’emivita di alcuni sulfamidici è supe-

riore a 2 mesi, queste molecole non sono considerate inqui-

nanti persistenti.

SULFAMIDICI, I FATTORI CHE INFLUENZANO LA VELOCITÀ DELLA BIODEGRADAZIONE

Molti fattori possono infl uenzare la velocità di biodegradazione

dei sulfamidici, quali la luce, il pH dell’acqua e la presenza di

ossigeno. Per valutarne la biodegradabilità, i ricercatori hanno

studiato il “comportamento” di quattro sulfamidici: sulfanila-

mide, sulfametossazolo, sulfadiazina e sulfatiazolo. Più in par-

ticolare, dopo aver disciolto queste molecole in campioni di

acqua prelevati da due fi umi polacchi, hanno valutato l’infl uen-

za delle condizioni meteorologiche e della qualità dell’acqua. In

totale, sono stati raccolti 19 campioni di acqua da due fi umi

altamente inquinati, che scorrono attraverso una delle più este-

se aree urbane dell’Unione europea (regione industriale dell’Al-

ta Slesia), che conta più di 12 miniere di carbone attive, industrie

metallurgiche e una popolazione di circa 3 milioni di abitanti.

Subito dopo la raccolta, i campioni sono stati addizionati con

una soluzione concentrata dei quattro sulfamidici oggetto del-

lo studio e, al fi ne di valutarne le variazioni di concentrazione,

sono stati sottoposti ad analisi per oltre 28 giorni. Prima di

iniziare gli esperimenti di biodegradazione, gli studiosi hanno

valutato l’eff etto dei sulfamidici sui batteri presenti nei campio-

ni, osservando, dopo 18 ore di incubazione, una sensibile ridu-

zione della crescita e, dopo 2 giorni, un calo dell’eff etto iniben-

te. Ciò sta a indicare che i batteri sono sensibili all’azione dei

sulfamidici nelle fasi iniziali, ma nel tempo si adattano alla loro

presenza.

Successivamente, i ricercatori hanno esaminato l’entità della

biodegradazione operata dai microrganismi di ogni molecola

di sulfamidico, tenendo presente che l’attività microbica può

dipendere sia dalle caratteristiche del singolo sulfamidico sia

dalle condizioni esterne, tra cui la temperatura, un fattore in

grado di indurre complesse interazioni.

Il sulfametossazolo si è rivelato il sulfamidico più resistente alla

biodegradazione, con un’emivita media di 72 giorni, valore che

lo colloca tra gli inquinanti organici persistenti. Il sulfatiazolo,

per contro, è risultato il più biodegradabile, ma anche i due ri-

manenti sulfamidici hanno fornito ottimi risultati in tal senso.

In termini di biodegradazione, i ricercatori hanno dimostrato

che il fattore più “infl uente” è la temperatura: le basse tempera-

ture riducono sensibilmente il processo, in quanto riducono e

inibiscono le popolazioni microbiche. È possibile quindi dedur-

re che il rischio ambientale associato ai sulfamidici potrebbe

essere maggiore durante la stagione invernale (foto 1).

Gli autori hanno osservato anche un legame con il pH, il con-

tenuto salino dall’acqua, la torbidità e la presenza di metalli

pesanti. In pratica, l’acidità e un elevato grado di salinità ridu-

cono il processo di biodegradazione; di conseguenza, si può

presupporre che rimuovendo i sali dalle acque di scarico che

vengono riversate nei fi umi è possibile aumentare la biodegra-

dazione dei sulfamidici. Anche i metalli pesanti, inevitabilmen-

te presenti nei fi umi che scorrono in aree altamente industria-

lizzate, hanno un eff etto negativo. Infi ne, si deve prendere in

considerazione anche il ruolo svolto dalle particelle in sospen-

sione presenti nelle acque, che fungono da “supporto” per i

microrganismi: minore è la torbidità, minore è il numero di

microrganismi presenti e, di conseguenza, minore è la biode-

gradazione.

CONCLUDENDO…

Da quanto riportato nello studio, è evidente che molti fatto-

ri sono in grado di infl uenzare l’entità della biodegradazione

dei sulfamidici e che il rischio ambientale ad essi associato può

essere particolarmente elevato in inverno.

Per questo, è necessario condurre ulteriori ricerche al fi ne di

determinare con maggior precisione il livello del rischio eco-

logico associato a questi principi attivi in diverse condizioni

ambientali.

Fonte: Science for environment policy: European Commission DG environment news alert service, (ed.) SCU, University of the West of England, Bristol.1. Adamek E., Baran W., Sobczak A. Assessment of the biodegradability of selected sulfa drugs in two polluted rivers in Poland: effects of seasonal variations, accidental contamination, turbidity and salinity. J. Hazard. Mater., 2016; 313:147–158.

green.indd 71 26/04/17 12:15

Page 74: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

n. 2 Marzo-Aprile 2017 72

OTC2017

QUANDO: 1-4 MAGGIO 2017

DOVE: HOUSTON, TEXAS

L’Offshore Technology Conference (OTC) è il luogo in cui i profes-

sionisti dell’energia si incontrano per scambiare idee e opinioni

sulle conoscenze scientifiche e tecniche più avanzate destinate al

mondo delle risorse offshore e alle tematiche ambientali.

Fondata nel 1969, la conferenza di punta di OTC si svolge ogni anno

all’NRG Park (precedentemente Reliant Park), a Houston. Ma OTC

si è ampliato tecnicamente e globalmente con la Artic Technology

Conference, OTC Brasil, OTC Asia e d5. OTC è sponsorizzato da

13 organizzazioni di settore e società, che lavorano insieme per

sviluppare il programma tecnico. OTC consente l’accesso alle infor-

mazioni tecniche più all’avanguardia, alla più grande esposizione

di attrezzature del settore e a preziosi nuovi contatti professionali,

grazie a un programma tecnico selezionato da professionisti

competenti ed esperti, alla possibilità di “toccare con mano” le

innovazioni più rivoluzionarie e incontrare i principali fornitori di

prodotti e servizi in soli quattro giorni. Alla conferenza partecipano

professionisti provenienti da oltre 120 Paesi, con la possibilità di

organizzare riunioni con i potenziali clienti, effettuare proposte

commerciali e seguire corsi di formazione aziendale.

web: 2017.otcnet.org

A&T

QUANDO: 3-5 MAGGIO 2017

DOVE: TORINO, ITALIA

A&T 2017 è l’evento commerciale di riferimento in Italia per le

industrie manifatturiere, i system integrator, i centri di ricerca.

È un’imperdibile appuntamento al servizio del mondo pro-

duttivo, con un esclusivo programma di concreta utilità per le

aziende che desiderano incrementare il proprio livello compe-

titivo. A&T collabora con il mondo scientifico, con i principali

enti, istituzioni e associazioni e con aziende leader nell’ambito

dell’innovazione tecnologica a livello nazionale e internazionale,

assumendo il ruolo di piattaforma ideale per il trasferimento

tecnologico e di opportunità informativa e formativa per le

aziende manifatturiere interessate all’innovazione competitiva.

L’esposizione attira migliaia di operatori provenienti da tutto

il mondo per tre giorni di anteprime, presentazioni, confronti

tecnico-applicativi con potenziali clienti, decision maker e

fornitori di tecnologie utili a incrementare la competitività.

A&T è il luogo ideale dove essere protagonisti con la propria

comunicazione e presentare in anteprima prodotti e novità

direttamente ai clienti e agli integratori provenienti dal territorio

italiano e da importanti Paesi esteri.

web: affidabilita.eu

Cosmofarma Exhibition

QUANDO: 5-7 MAGGIO 2017

DOVE: BOLOGNA, ITALIA

Anche per l’edizione 2017 Cosmofarma Exhibition propone 4

focus tematici, individuati tramite un’indagine svolta tra le aziende

espositrici e i visitatori: diagnostica e prevenzione, management

e digitale, dermocosmesi e tricologia, alimentazione e stile di vita.

Numerose le iniziative, già proposte nelle edizioni precedenti:

Cosmofarma Business Conference, cui parteciperanno personalità

influenti del settore; Innovation & Research Award, che darà visi-

bilità alle novità tecnologiche delle aziende espositrici, in linea

con i 4 focus tematici della manifestazione; Start Up Village, che

metterà in primo piano le start up e i loro prodotti sviluppati

per il mondo della farmacia; Oltre la Cura, con un nuovo format

di approfondimento sulla formazione del farmacista, con tre

moduli per spiegare l’importanza del rapporto con clienti/pazienti

affetti da patologie croniche, malattie autoimmuni e sottoposti a

terapie invasive; Laboratorio Pediatria, con pediatri, nutrizionisti,

farmacisti, aziende specializzate e giornalisti; Laboratorio IISBE, in

cui si parlerà delle forme della bellezza attraverso l’arte, la pelle e

lo stile di vita; Osservatorio Cosmofarma, centrato sulla dermo-

cosmesi; Arena by Cosmofarma, in cui studenti in Farmacia o CTF

entreranno in contatto con rappresentanti di diverse professioni.

web: cosmofarma.com

PCIC Europe

QUANDO: 16-18 MAGGIO 2017

DOVE: VIENNA, AUSTRIA

PCIC Europe è il principale forum europeo per lo scambio di

esperienze nell’applicazione pratica dell’energia elettrica e

Agenda.indd 72 20/04/17 15:56

Page 75: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

7373n. 2 Marzo-Aprile 2017

della strumentazione nelle industrie petrolifere, chimiche e

farmaceutiche, comprese tutte le attività a monte e a valle.

Utenti finali, società di ingegneria e produttori, appaltatori,

autorità di certificazione, organismi di standardizzazione,

organismi di regolamentazione presenteranno contributi con

l’intenzione di informare i partecipanti circa la loro esperienza

e i recenti progressi. Durante la conferenza, un’Hospitality Area

sarà messa a disposizione nell’hotel in cui si svolge il forum per

permettere discussioni fruttuose tra tutti i partecipanti, scambiare

esperienze e creare un lavoro in rete efficiente e cordiale. PCIC

Europe ha da sempre promosso attivamente la partecipazione

di un’ampia base di rappresentanti del settore energia, con par-

ticolare attenzione per il settore ingegneristico. I partecipanti

saranno incoraggiati a partecipare alle attività tecniche, visto che

PCIC Europe offrirà lezioni dirette volte al miglioramento della

tecnica, della comunicazione e delle competenze degli ingegneri

dell’industria chimica e del petrolio.

web: pcic-europe.com

LABVOLUTION

QUANDO: 16-18 MAGGIO 2017

DOVE: HANNOVER, GERMANIA

Dopo il primo evento di successo dello scorso anno, LabVolution

si sta preparando per confermare la sua reputazione di vetrina

privilegiata per tutto il mondo della tecnologia per il laboratorio.

Come nel 2016, LabVolution prevede diverse sezioni, tra cui

“smartLab”, che offre ai visitatori una panoramica delle nuove

tendenze che acquisteranno, giorno dopo giorno, un ruolo di

primo piano nel campo della ricerca e dello sviluppo, il nuovo

“LabUser Exhibitors Forum”, la piattaforma perfetta per cono-

scere gli ultimi prodotti e servizi innovativi per i laboratori, la

“3D Printing in Science conference”, che esplorerà i numerosi

vantaggi della stampa 3D nella produzione di protesi, materiali

da laboratorio e biomateriali per la creazione di tessuti con

applicazioni mediche e non mediche, il “Biotechina Forum”, con

lezioni organizzate da PhotonicNet (polo di innovazione per le

tecnologie ottiche) e BIO Deutschland, che si concentrerà sulle

tendenze nel Big Data e nella digitalizzazione, il “Life Science

Spotlight Forum”, che si occuperà delle capacità innovative

delle life sciences.

web: labvolution.de

FICWTM 2017QUANDO: 21-24 MAGGIO 2017DOVE: PALERMO, ITALIA

Oggi, la multidisciplinarietà è la chiave per la risoluzione dei problemi nel settore dell’acqua, settore in cui è stata ampiamente dimostrata l’importanza delle tecnologie innovative e della model-lizzazione matematica e la crucialità dello scambio di informazioni scientifiche e tecniche tra ricercatori e professionisti.FICWTM 2017, Frontiers International Conference on Wastewater Treatment, la conferenza internazionale sul trattamento delle ac-que reflue, mira a creare un forum per promuovere la discussione tra scienziati, professionisti e accademici che operano in diverse arre dell’ingegneria ambientale e delle scienze. Per facilitare gli incontri e le discussioni non sono previste sessioni parallele e il numero di partecipanti sarà limitato ai professionisti più motivati. La conferenza sarà incentrata su numerosi argomenti, tra cui: bioreattori a membrana, carbonio – rimozione dei nutrienti e recupero, digestione anaerobica, fluidodinamica computazione e acque di scarico, sistemi MBBR e ibridi, nuove frontiere nel trattamento delle acque reflue.

web: ficwtm2017.it

SPS IVC DRIVESQUANDO: 23-25 MAGGIO 2017DOVE: PARMA, ITALIA

SPS IPC Drives Italia, sorella della tedesca SPS IPC Drives, da oltre 25 anni la manifestazione di riferimento dell’automazione industriale in Germania e in Europa, è la fiera annuale, organizzata da Messe Frankfurt Italia, che riunisce fornitori e produttori del mondo dell’automazione industriale, affermandosi come importante punto di riferimento per il panorama italiano.Grazie alla collaborazione dei principali player del settore, SPS IPC Drives Italia si prepara a offrire di nuovo una proposta sempre più completa nel panorama dell’automazione industriale, declinata in quattordici categorie merceologiche: sistemi e componenti di azionamento, componenti elettromeccanici e dispositivi periferici, sensori, tecnologia di controllo, IPC, software industriale, tecno-logia di interfacciamento, dispositivi di commutazione in bassa tensione, dispositivi di interfaccia uomo macchina, comunicazione industriale, formazione e consulenza, system integrator, editoria tecnica, associazioni di categoria.

web: spsitalia.it

Agenda.indd 73 20/04/17 15:56

Page 76: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

n. 2 Marzo-Aprile 2017 74

IVS - IndustrialValveSummit

QUANDO: 24-25 MAGGIO 2017

DOVE: BERGAMO, ITALIA

IVS – IndustrialValveSummit è l’evento gestito dall’industria

per l’industria ed è organizzato al fine di riunire tutti i decisori

coinvolti nelle tecnologie delle valvole e nelle soluzioni di flow

control. L’evento è nato per coinvolgere l’intera filiera del settore

valvole. IVS è un forum biennale dove i leader del settore

possono affrontare questioni tecniche, introdurre tecnologie

pioneristiche e condividere le proprie conoscenze su valvole

e soluzioni di flow control. Numerose sono le ragioni per

scegliere IVS 2017, in quanto è l’evento che raggruppa un

pubblico esclusivo, in genere suddiviso in decine di altri eventi,

interessato a tutte le tecnologie delle valvole legate a proget-

tazione, ingegneristica, costruzione, gestione e manutenzione

di impianti industriali. IVS 2017 è studiato e realizzato per

offrire un approccio integrato al bisogno di informazioni in un

settore complesso come quello delle tecnologie delle valvole e

delle soluzioni di flow control.

Lo spazio espositivo e gli argomenti trattati nelle sessioni della

conferenza si completano a vicenda, mentre una rete internazio-

nae di esperti e specialisti è sempre a disposizione dei visitatori.

web: industrialvalvesummit.com

Chemspec Europe

QUANDO: 31 MAGGIO-1 GIUGNO 2017

DOVE: MONACO, GERMANIA

Chemspec Europe 2017 è il salone internazionale per la chimica

fine e di specialità. È una piattaforma chiave per produttori,

fornitori e distributori per esporre i loro prodotti e servizi a un

pubblico dedicato di professionisti al settore. Questo evento

internazionale offre eccellenti opportunità di networking e una

serie di conferenze incentrate sugli ultimi risultati dei progetti

in corso di R&D: Chemspec agrochemical outlook conference

(by Agrow); Pharma outsourcing best practices panel (by Magid

Abou-Gharbia, Moulder center for drug discovery research),

Regulatory services conference (by ReachReady), RSC symposium

(by Royal Society of Chemistry), Chemspec careers clinic (by

Chemical Search International).

La 32a edizione accoglierà manager aziendali, manager di

produzione e sviluppo, manager R&D, progettisti, responsabili

acquisti, responsabili tecnici, chimici e consulenti provenienti

da ampia gamma di industrie di processo.

web: chemspeceurope.com

Global Petroleum Show

QUANDO: 13-15 GIUGNO 2017

DOVE: CALFARY, CANADA

Global Petroleum Show (GPS) è giunto al suo 49° anno. Il GPS

fornisce l’accesso diretto a tutta la catena di approvvigionamento,

alle tecnologie più innovative, ai prodotti e ai servizi del settore

del petrolio, grazie anche e soprattutto e un altissimo numero di

seminari di formazione riguardanti il settore energetico.

Global Petroleum Show è un evento leader del settore, in cui più

di 50.000 professionisti dell’energia provenienti da più di 90 paesi

convergono per tre giorni per rafforzare i rapporti commerciali e di

rete e fare affari con più di 1.000 espositori. 8 su 10 dei espositori

affermano che partecipare al GPS è il modo più rapido per raggiun-

gere gli obiettivi di business e aumentare la visibilità del proprio

marchio. GPS è la piattaforma ideale per contribuire a soddisfare

vecchi e nuovi clienti, sempre alla ricerca di tecniche innovative

per soddisfare le loro esigenze aziendali in continua evoluzione

web: globalpetroleumshow.com

UTC, Underwater Technology ConferenceQUANDO: 20-22 GIUGNO 2017

DOVE: BERGEN, NORVEGIA

Il settore sottomarino, come gli altri settori dell’Oil&Gas, è

stato gravemente scosso dalla più grave recessione dell’epoca

dell’energia da idrocarburi. In questo momento, ci sono segni

che indicano che il fondo è stato toccato, ma alcuni esperti si

attendono una rapida ripresa.

Considerando l’incertezza di ciò che il futuro porterà, il comitato

del programma UTC di quest’anno ha deciso di sfidare tutti gli

attori dell’Oil&Gas per presentare idee, esperienze, innovazioni

tecnologiche e modelli di business per plasmare il futuro del

settore sottomarino e spiegare come e perché è questo il settore

Agenda.indd 74 20/04/17 15:56

Page 77: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

7575n. 2 Marzo-Aprile 2017

del futuro. La fiera UTC 2017 avrà a disposizione un’ampia area

espositiva, direttamente collegata con le strutture adibite alle

conferenze, e in cui si svolgeranno i coffee break e i pranzi. Le

aziende partecipanti potranno esporre i loro prodotti di maggiori

dimensioni o intere costruzioni. La UTC è nota per la parteci-

pazione di oratori altamente competenti sui temi più attuali e

importanti del settore sottomarino. Alla conferenza di quest’anno

sono attesi più di 700 professionisti e 40 espositori.

web: utc.no

MIOGE, Moscow International Oil and Gas ExhibitionQUANDO: 27-30 GIUGNO 2017

DOVE: MOSCA, RUSSIA

Gli espositori sono produttori e fornitori di attrezzature e tecno-

logie per il settore Oil&Gas russi e internazionali, nonché società

di servizi petroliferi interessate a utilizzare strumenti efficaci per

attirare nuovi clienti direttamente dalle regioni di produzione del

petrolio e del gas. Esporre alla MIOGE è uno strumento efficace

per aumentare ed espandere le aree geografiche di vendita delle

attrezzature e delle tecnologia dedicate all’Oil&Gas. Alla fiera,

gli espositori hanno l’opportunità di presentare i loro prodotti e

tenere incontri faccia a faccia con un gran numero di professionisti

del settore. Anche i visitatori sono professionisti appartenenti

a compagnie produttrici di petrolio e gas, fornitrici di servizi e

istituti di progettazione responsabili della scelta delle attrezzature.

I visitatori hanno l’opportunità di scoprire una vasta gamma

di attrezzature direttamente dai principali produttori russi e

internazionali e scegliere i prodotti più indicati alle loro esigenze.

La fiera è completata da sessioni speciali, sessioni di formazione

e seminari tecnici.

web: mioge.ru

4th International workshop on pericyclic reactions and synthesis of hetero-and carbocyclic systems

QUANDO: 28-30 GIUGNO 2017

DOVE: MILANO, ITALIA

I 4° workshop internazionale sulle reazioni pericicliche e sintesi

di sistemi etero- e carbociclici è organizzato dal Centro interu-

niversitario delle reazioni pericicliche, che accoglie così tutti gli

scienziati appassionati di queste reazioni, alle loro applicazione

e alla sintesi eterociclica ricorrendo metodologie moderne.

Le reazioni pericicliche sono un antico strumento per ottenere

eterocicli, carbociclici e strutture chimiche complesse, che

rappresentano un passo fondamentale in molte applicazioni

moderne come la chimica medicinale, la chimica dei materiali,

polimeri, nanomateriali e materiali bidimensionali.

Organizzando questo workshop, l’Università di Milano offre

l’occasione per tutti i partecipanti, e soprattutto ai giovani

ricercatori, di discutere sulle più recenti ricerche in questo

campo e sulle loro applicazioni, così come sugli aspetti teorici e

meccanicistici dell’uso di questo antico ma moderno strumento.

web: sites.unimi.it/cirp_workshop/

Automation Instrumentation Summit

QUANDO: 5-6 LUGLIO 2017

DOVE: cASTELLO DI BELGIOIOSO, ITALIA

La AIS-ISA Conference and Exhibition “Automation Instrumen-

tation Summit” offrirà un’eccellente opportunità a tutti gli attori

del settore di partecipare a discussioni su automazione, strumen-

tazione, comunicazione, sistemi di controllo, SCADA, sicurezza,

gas, integrazione e sicurezza informatica. La recessione in tutto

il mondo può diventare un’opportunità per guardare a ciò che si

è fatto finora e identificare le migliori strategie per futuri miglio-

ramenti. Tutti i relatori avranno l’opportunità di presentare i loro

documenti sulla base di case history e condividere un’esperienza

comune con tutte le altre competenze nel corso della conferenza;

nel frattempo, i produttori potranno esporre i loro prodotti e le

loro soluzioni presso gli stand della mostra.

Agenda.indd 75 20/04/17 15:56

Page 78: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

n. 2 Marzo-Aprile 2017 76

Cinque saranno i temi principali: progressi nei sistemi di controllo,

controllo e sistemi di comunicazione, Internet industriale, 4.0 e

cybersecurity, strumentazione ed evoluzione della tecnologia

degli analizzatori, business e management.

web: aisisa.it

46° Congresso mondiale di Chimica

QUANDO: 9-14 LUGLIO 2017

DOVE: SAN PAOLO, BRASILE

Il tema principale dell’incontro, organizzato dalla IUPAC, è “Diversità

e sostenibilità attraverso la Chimica” e permetterà di accogliere

chimici provenienti da diversi ambiti di ricerca diversi, dando loro

la possibilità di interagire tra loro e con giovani ricercatori, che

avranno la possibilità di presentare i loro lavori tramite poster e

sessioni orali apposite. Sono previsti più di 100 simposi su ben

dodici tematiche diverse, quali cioè analytical & food chemistry,

chemistry education, chemistry for industry innovation, chemi-

cal synthesis, energy, water and environmental sciences, green

chemistry and biotechnology, inorganic and structural chemistry,

macromolecules and materials, medicinal chemistry and chemical

biology, nano science and technology, natural products and bio-

diversity, physical, biophysical and computational chemistry, oltre

a conferenze plenarie tenute da scienziati di altissima fama, tra cui

spiccano ben tre premi Nobel, Ada Yonath (2009), Kurt Wuthrich

(2002) e Robert Huber (1988).

web: iupac2017.org

OGA2017

QUANDO: 11-13 LUGLIO 2017

DOVE: KUALA LUMPUR, MALESIA

Nata nel 1987, la fiera dell’Oil&Gas della Malesia conta oggi più

partecipanti e aziende espositrici rispetto a qualsiasi altra fiera

della regione. Tra il 2011 e il 2015, il numero degli espositori è

aumentato del 44% e quello dei partecipanti del 48%.

Il Sud-Est asiatico conta circa 412 siti offshore attivi e la Malesia

ha il più elevato numero di progetti offshore. Negli ultimi dieci

anni, il petrolio, il gas e il settore energetico della Malesia hanno

contribuito per circa un quinto al Pil nazionale. Per sostenere e

aumentare la produzione di petrolio e gas, l’attenzione è rivolta

soprattutto all’esplorazione delle acque profonde. È quindi fon-

damentale che la Malesia continui a mettere in evidenza il suo

potenziale produttivo di petrolio e gas con le ultime innovazioni

e tecnologie, al fine di rafforzare la propria posizione.

L’Oil&Gas dell’Asia (OGA) 2017 è una piattaforma fondamentale per

i fornitori di tecnologia per il settore e per sfruttare le opportunità

di business che la dinamica del mercato della Malesia offre.

web: oilandgas-asia.com

Aqua Nor

QUANDO: 15-18 AGOSTO 2017

DOVE: trONDHEIM, NORVEGIA

Dal 1979, Aqua Nor è un importante punto di incontro interna-

zionale per il settore dell’acquacoltura, ed è oggi la più grande

fiera della tecnologia di acquacoltura al mondo. Negli ultimi anni,

la fiera Aqua Nor motra ha attirato circa 20.000 visitatori prove-

nienti da 76 nazioni per le sue sale. Il settore dell’acquacoltura

è cresciuto enormemente nel corso degli anni e ad Acqua Nor

sono presenti tutte le principali nazioni dedite all’acquacoltura,

come espositori, visitatori o in delegazioni ufficiali.

L’acquacoltura moderna è oggi un settore che sfrutta tecnologie

molto avanzate, in tutti i campi: allevamento, alimentazione,

controllo delle biomasse, costruzione e gestione di gabbie

galleggianti, reti, dispositivi di sicurezza, barche, lavorazione del

pesce, medicina veterinaria, vaccini. Le più recenti innovazioni

vengono presentati ad Aqua Nor. Acqua Nor organizza anche

seminari, miniconferenze e conferenze, presentazioni e dibattiti

per fornire ai visitatori gli ultimi aggiornamenti professionali.

web: aqua-nor.no

SPE Offshore Europe 2017

QUANDO: 5-8 SETTEMBRE 2017

DOVE: ABERDEEN, REGNO UNITO

SPE Offshore Europe è riconosciuto dai professionisti dell’offsho-

re come l’evento europeo più importante di E&P. Partecipare

significa stare al passo con le tecnologie più innovative e po-

tersi connettere a una rete che conta più di 56.000 partecipanti.

Agenda.indd 76 20/04/17 15:56

Page 79: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

7777n. 2 Marzo-Aprile 2017

I visitatori possono confrontarsi direttamente con tecnici

esperti appartenenti a più di 1.500 aziende fornitrici e con i

leader del mercato internazionale per trovare le soluzioni più

efficaci e idonee alle loro esigenze. Organizzata in associazione

con SPE, Offshore Europe offre quattro giorni di contenuti

all’avanguardia che consentono ai partecipanti di rimanere

informati e competitivi. Numerose sono anche le conferenze

tenute da esperti dell’industria e incentrate sui temi più

innovativi del settore.

web: offshore-europe.co.uk

ISSS 2017, 23rd International Symposium in Separation ScienceQUANDO: 19-22 SETTEMBRE 2017

DOVE: vienna, austria

Il 23rd International Symposium in Separation Science è l’evento di

punta del Central European Group for Separation Sciences (CEGSS)

e sarà, come i precedenti incontri, nuovamente la piattaforma

per presentare e discutere i nuovi sviluppi in tutti i campi delle

scienze di separazione e di rivelazione in spettrometria di massa.

Nuovi sviluppi e autorevoli recensioni sullo stato dell’arte delle

separazioni cromatografiche e elettroforetiche, nuove e importanti

applicazioni saranno presentati da un ampio schieramento di

oratori. ISSS 2017 sarà un’ottima opportunità per coloro

che cercano consigli e l’interazione con i colleghi sullo stato

attuale e gli sviluppi futuri in tema di nuovi materiali e tecni-

che per la separazione cromatografica e la preparazione dei

campioni, le nuove strumentazioni e sistemi di rilevazione

emergenti, nonché le loro applicazioni in diversi campi, dalla

sicurezza alimentare ai beni culturali.

web: isss2017.at

Analytica Anacon India & IndiaLabExpoQUANDO: 21-23 SETTEMBRE 2017

DOVE: HYDERABAD, INDIA

Analytica Anacon India e IndiaLabExpo sono le più grandi e

importanti piattaforme dell’India per il mercato dell’analisi, delle

tecnologie per il laboratorio

e delle biotecnologie, con

più di 300 espositori e più di

visitatori 8.500.

Entrambi gli eventi coprono

l’intero settore dei laboratori

industriali e di ricerca e vedono la partecipazione dei leader

del mercato internazionale e dei produttori indiani. Le ne-

cessità degli acquirenti provenienti da settori come ospedali,

laboratori diagnostici, olio e prodotti petroliferi, chimici, co-

smetici e dipartimenti governativi possono essere pienamente

soddisfatte. Durante le sessioni della conferenza esperti inter-

nazionali presentano le ultime innovazioni tecniche in tutti i

settori applicativi, consentendo alla platea di intervenire e di

discutere sugli ultimi sviluppi tecnologici e sulle prospettive

future. Particolarmente interessante il seminario “How to set up

a laboratory”, in cui gli esperti mettono a disposizione la loro

esperienza per suggerire le strategie e le soluzioni necessarie

per avviare un laboratorio.

web: hanaliticanet.com.br; indialabexpo.com

Powtech 2017QUANDO: 26-28 SETTEMBRE 2017

DOVE: nORIMBERGA, GERMANIA

Powtech è la fiera leader mondiale per il trattamento, l’analisi e

la movimentazione di polveri, granulati e materiali sfusi. Questo

evento fornisce una piattaforma di presentazione per le inno-

vazioni e gli avanzamenti nei processi per la fabbricazione per

tali prodotti, ma anche per il settore ambientale e il riciclaggio.

I principali settori merceologici presenti sono: tecnologie

per il trattamento base di polveri e materiali sfusi, impianti e

Agenda.indd 77 20/04/17 15:56

Page 80: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Agenda

n. 2 Marzo-Aprile 2017 78

componenti, confezionamento e riempimento, misurazione,

controllo e automazione, tecnologia delle nanoparticelle,

dispositivi di sicurezza fisica e ambientale, controllo qualità,

servizi. Powtech è il luogo giusto per tutti coloro che sono

interessati agli ultimi sviluppi dal mondo delle tecnologie

delle lavorazioni meccaniche e che vorrebbero stabilire

nuovi contatti. La fiera offre una visione panoramica a 360°

dell’intera catena delle tecnologie della lavorazione e gli

ultimi sviluppi in diversi campi, come analisi, vagliatura,

miscelazione, trasporto, dosaggio e compattazione.

web: powtech.de

Analitica Latin America

QUANDO: 26-28 SETTEMBRE 2017

DOVE: SAN PAOLO, BRASILE

Analitica Latin America, la 14a Fiera internazionale per

la tecnologia di laboratorio, analisi, biotecnologia e con-

trollo qualità, è uno dei principali punti di riferimento per

l’industria chimica e analitica. In questo evento biennnale,

fornitori, distributori e produttori avranno a disposizione

5.000 m2 espositivi, che verranno visitati da più di 7.000

visitatori. Saranno rappresentati tutti i settori merceolo-

gici, tra cui: attrezzature, impianti e strumentazione per

laboratorio e analisi cliniche, automazione per laboratori,

strumenti di analisi, accessori per laboratori, strumenti per

test e misurazioni, controllo qualità, produttori e fornitori di

reagenti chimici, gas per laboratorio, arredi da laboratorio,

biotecnologie, diagnostica, controllo contaminazione,

camere bianche, trattamento acque reflue, trasporto e

logistica, consulenza, servizi. Ciò che caratterizza la fiera

sarà la Knowledge Arena per le presentazioni scientifiche

sui temi più innovativi, il Live Lab, che accoglierà laboratori

perfettamente equipaggiati per demo dal vivo, l’Innovation

Area, dove le compagnie potranno presentare le loro novità,

il Congresso Analitica, per promuovere l’integrazione tra

accademia, industria, centri tecnologici e di ricerca, e il

Scientific Work, che raccoglierà le pubblicazioni scientifiche

di Università, centri di ricerca e industrie selezionate dal

comitato scientifico del congresso.

web: hanaliticanet.com.br

LAB Innovations 2017

QUANDO: 1-2 NOVEMBRE 2017

DOVE: BIRMINGHAM, REGNO UNITO

Lab Innovations è la fiera ideale per incontrarsi con i fornitori, assicurarsi

i prodotti e i servizi più recenti e rimanere al passo con le tendenze del

settore. Questo evento di due giorni, fornisce la piattaforma perfetta per

concludere affari rapidamente. Gli espositori comprendono fornitori e

distributori di prodotti e servizi per: attrezzature da laboratorio, strumenti

analitici, life sciences, biotecnologie, tecnologia delle camere, dei materiali

e delle superfici puliti. La fiera, unico evento del Regno Unito dedicato ai

professionisti del laboratorio, fornisce opportunità di apprendimento e

di business. Con oltre 20 ore di seminari e conferenze ogni professionista

può trovare gli approfondimenti e gli aggiornamenti sugli argomenti di

suo interesse.

web: easyfairs.com/lab-innovations-2017

ECOMONDO

QUANDO: 7-10 NOVEMBRE 2017

DOVE: RIMINI, ITALIA

Ecomondo è la piattaforma tecnologica per la Green e Circular Economy

nell’area Euro-Mediterranea. È il luogo ideale dove entrare in contatto con

gli operatori dell’industria della Green economy e dell’economia circolare,

chiudere accordi commerciali, generare valore e acquisire clienti. È la vetrina

più completa nell’area Euro-Mediterranea sulle soluzioni tecnologiche più

avanzate e sostenibili per la corretta gestione e valorizzazione del rifiuto

in tutte le sue tipologie; per la gestione e la valorizzazione di acqua, acque

reflue, siti e comparti marini inquinati; per l’efficienza nell’uso e nella

trasformazione delle materie prime e seconde e l’utilizzo di materie prime

rinnovabili. Inoltre, è il luogo giusto dove capire come accedere ai fondi

nazionali ed europei. Ecomondo ospita numerosi progetti speciali, tra cui:

• H2R - Mobility for sustainability: promosso dal CNR, è il più importante

salone italiano dedicato alla mobilità sostenibile, con l’esposizione e la

messa su strada delle tecnologie automobilistiche con minor impatto

ambientale;

• SAL.VE: è il principale salone europeo dei veicoli per l’ecologia in Europa

e accoglie tutti i costruttori europei leader nella produzione dei veicoli

industriali e/o speciali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi e

liquidi.

web: ecomondo.com

Agenda.indd 78 20/04/17 15:56

Page 81: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

Ais-Isa 11

Amec IV di Cop

Ametek 6

Bosch 23

Eff ebi 3

Ivs 37

Olpidürr 43, 47

Omac II di Cop.

Plastifer 31

Stahl 15

INDICE DEGLI INSERZIONISTI

ins_colophon.indd 79 08/05/17 12:39

Page 82: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

80 n. 1 Gennaio-Febbraio 2017

ISSN 2532-1706

Abbonamento per 12 mesi

• Italia: € 105,00 • Estero: € 200,00L’abbonamento comprende 6 fascicoliL’abbonamento può essere sottoscritto in qualsiasi giorno dell’anno, vale 12 mesi (6 numeri) e decorre dal numero immediatamente successivo alla data di ricezione della rimessa.• N. 1 copie: € 10 + spese di spedizione• N. 1 copie arretrate: € 20 + spese di spedizione

Modalità di pagamento• Versamento su c/c postale n° 21747209

• Bonifico bancario: IBAN IT89C0569601620000010074X07• Carta di credito: CartaSì, Visa, Mastercard

IVA assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74, primo comma, lett. C) del D.P.R. n. 633/1972 successive modificazioni e integrazioni.La ricevuta di pagamento del conto corrente postale è documento idoneo e sufficiente a ogni effetto contabile, pertanto non si rilasciano fatture.

Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati

Il contenuto redazionale e grafico della rivista non può essere riprodotto neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione. Non è consentita la memorizzazione delle informazioni contenute sulla rivista su qualsiasi supporto informatico o cartaceo, salvo espressa comunicazione scritta.Manoscritti, fotografie, disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.La casa editrice declina ogni responsabilità per i possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni risultanti dall’uso dell’informazione contenuta nella rivista. Le opinioni espresse dagli autori degli articoli non impegnano la direzione della rivista.

Registrazione Tribunale di Milanon° 303 del 5 dicembre 2016Iscrizione al R.O.C. nr 3276 del 30/11/2001

StampaAziende Grafiche Printing srl - Peschiera Borromeo (MI)

Direttore responsabileGabriele Lanzarotti

Coordinamento redazionaleGabriella CarcassolaTel.: (+039)02 [email protected]

Collaboratori di redazioneLea Fanti, Antonella Rampichini

PubblicitàBarbara GuglielmanaCell.: 335 [email protected] MerlottiCell.: 333 [email protected] PavanCell.: 348 [email protected]

Assistente PubblicitàMarika RabboniTel.: (+039)02 [email protected]

Grafica e impaginazioneMaria Pilia

AbbonamentiDonatella SgariaTel.: (+039)02 [email protected]

EditorePVI S.r.l. – Socio unicoVia Medardo Rosso, 1120159 MilanoTel.: (+039)02 60852300Fax: (+039)02 [email protected]: http://www.edizionipvi.com

Questa rivista è stata inviata tramite abbonamento. L’informativa sul trattamento dei dati

personali è consultabile sul sito www.edizionipvi.com

www.chimicamagazine.com

ins_colophon.indd 80 05/05/17 13:13

Page 83: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

“labbbbbb ––– ILL MMAAAAAGAZINNEE DEL LABOOOORRRRATORRIIOOOOOO”””” èè iill “““““““““pppppppppeeeeeeeeeerrriiiiiiiioooooooooddiiccccccccoo tttttttttteeeeeeeeccnniiccoo”” ddii rriiffeerriiimmmmmmmmmmmeeeennntttoo ddddeeeeeeeeelllll sseettttoorree llaabboorrrraaaaaaaattttttttttoorriissstttiiicccccccccccccooo... VVVaannttttaa llaa ccoollllaabboooorrraazziioonnee ddddddiiiiii eessppppoooooooonnnnnnnneeeeeeeeeeennnnnnnnnntttttttttii ddeeeeeeeelll mmmmmmmmooonnddoo ddeell llaabboorraaaaattttoorriiiiooo,, ddeelllllllllllaaaaaaaaaa rriicceerrccaa ee ddeellllllllllll’’’aaaaaaaaaaaaaannnaaallliiisssiiiii ee iinntttteeeerraaggiissccee aattttiivvvvvvvvvvaammeenntteeeeeeeeeeee ccoonn lllleeeeeee rrrrreeeeeeaaaaaaallllllltttttttààààààà aaaaaasssssssssoocciiaattiivvee pprreesseennnnttttii iinn ooogggnnnnnnnniiiiii ccaammppoo cccoooiiinnvvvvvvvvooooooooooooollllllllltttttttttooo.. OOOOgggggggggggnnniii nnnnuuuummmmeerroo ffoorrnniisscccccceee iinnffoorrrrrrrrmmmmmmmmmmmaaaaaaazzzzzzzzziiiiiioooooonnnnnnnnnnniiiii ppppppppppuuuuunnnnnnnnnntttttttttuuuuuuuuuaaaaaaaaaalllllllliiiiii BBBBBBB22222222BBBBBBBBBBB rriigguuaarrddaannttii llleeee lliifffeee ssscccciiieeeeeeeeeennncceess,, llee tteeccnnnnnnnnniiiiiiiiiiiicccccccccchhhhhhhee aaaannnnnaaaaaalllllllllliiiitttttttiiiiiiiiiccccchhhhhheee,, llllllaaaaaaa sssttrruummeennnnntttttttaazziiooonnnnnnnneeeeeeeee,,, iiiillll mmmoooooooonnnnnnnndddddddddooo fffaaaaarrmmmmmmmmaaaccceeeuuttiiccoo ee mmeedddiiiiiiiccaalleee eeee iiii sssssssoooooooooooffffttwwaarree ddiiiiiiiii ggggggggggggeeeeeeeessttiioonneeee........ IIIIIIInnnnnooooooooollllllttttttrrrrrreeeee,,, ccoonn rruubbbrrriiiccccccchhhhhhee ttttttteeeemmmmmmmmaaaaaaattttiiicccccccchhhhhhhhee,,,,, vvvvvveeeenngggooooooooonnnooo aapppppprrooffoonnddiittii ggllii aaarrggoommeeeennnnnnntttttttttiiiiiii rreellaatttiiiiiivvvvvvvvvviiiiii aaaaaaa ssseettttoorrii ffoonnnndddddddaaammmeeennnnttttaallii,, ccoommee qqqqqqquueeeeelllllliii dddeeeeellllll’’’aaaaammmmmmmmbbbbbbbbbiiiiiiieeeeeeennnnnnnnttttttttteeeee eeee ddddddddeeeeeeeeellllllllaaaaaaa ssiiccuurreezzzzzaaaa iiiinnn lllaabboorraattoorrriiiooooo,,,,,, ooooooollllllllttttttttrrrrrrrreeeeeee aaaaddd aaaarrrrtttiiiccccccooooooolllllliiiiii tttttteeeeecccccnnnnnniiiiiicccccciiiiii ddddddddddaaaaaallllll mmmmmmmmmmoooooooooonnnnnnnnnndddddddooooooo ddddddddeeeeeeeelllllllllllllllaaaaaaa rrrrrriiiiiicccceeeeeerrrrrrrccccccaaaaaa,,,, sssssssiiiiiiiiiaaaaaaa dddiiiiii bbbbbbaaaaasssssssseeeeeeee sssiiaaaaaaaaa aaaaaaaaaaapppppppplliiccaattttaaaaaaaaa... LLLLLLLLLaaaaa rrrriiivvviiisssttttaaa ooosssppppiiiittttaaaaaa iiiiiinnnnnnnoooooooollllllttttttttrrrrrrrrreeeeee cccccccooooonnntttrrriiibbbuuttttiii sssuuuggggglllliiii sssssccccceeeeeennnnaaaaaaaarrrrrrrrrriiiiiiiiii dddddddddddddiiiiii aaatttttttttttttuuuaaaaaaaalllllllliiiiiiiittttttttààààà eeeeee ddddddddiiiiiii mmmmmmmmmeeeeeeeerrrcccaaatttoooo nnnnnnneeeeeeeeellll ccccaaammmmmmmpppppppppppooo ssccciieeennnnnnnttttttiiififififi cccccooo,, ccooonnn nnneeewwwsss eee rrrreeeeppppoooorrrrrrttttttt,,, eee pppaaaaaarrrrrrtttttttteeeeeeeccccccciiiiiiipppppppaaaaaa aaaaaaiiiiiiiii ppprriiiiiinnncciiippppaaalllliii eeeeevvvvvvveeennnnntttttiii fififi eeerrriiissstttiiicccciii....

www.labmagazine.it

Via Medardo Rosso 11 | 20159 Milano

visita il nostro sito www.labmagazine.com

invia una mail a: [email protected]

telefona allo 02/60 85 23 32

(dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00)

PER INFORMAZIONI

Rivista bimestrale

6 numeri all’anno

Cop con dorso copia.indd 2 05/05/17 11:24

Page 84: CHIMICA FINE E DI SPECIALITÀ DOSSIER 2 2017 APRILE MARZO · INTERVISTA: Agrofarmaci italiani, un comparto normato e controllato a cura di Lea Fanti 38 ... 2010 THESIS SELENE ANTARESANTARES

CM

hi

ii

|

amecfw.com

connected excellence

We operate across the whole of the oil and gas industry.

From production through to refining, processing and distribution of derivative products

and in the mining, power and process, pharma, environment and infrastructure markets.

We design, deliver and maintain strategic and complex assets for our customers.

StudiesFront-end design

Project managementEngineering

ProcurementConstruction

Commissioning & qualificationEnvironmental & sustainability

DecommissioningOperations & maintenance

Supply chain managementTraining & development

Asset support

Cop con dorso copia.indd 1 05/05/17 11:23