Che cos'è l'ADHD -...

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Che cos'è l'ADHD DOTT.SSA PAOLA CERRATTI Psicologa 333.5031546 [email protected]

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Che cos'è l'ADHD

DOTT.SSA PAOLA CERRATTI

Psicologa

[email protected]

Caratteristiche cliniche del disturbo ed espressività del disturbo in adolescenza

Cos'è l'ADHD

Modelli cognitivi e neuropsicologici dell'adhd– Cornoldi

– Sonuga-Barke

– Posner e Rothbart

– (Barkley)

Espressività del disturbo nel ciclo di vita

L'adolescente ADHD

Autoregolazione e temperamento

Cos'è l'ADHD?

È un disturbo del neurosviluppo i cui sintomi si articolano in 3 domini

Disattenzione Iperattività

Impulsività

AUTOCONTROLLO

Incapacità di una personadi agire selettivamente

sull'attività che deve svolgere,

inibendo l'interferenza di stimoli estranei

o concorrenti

Eccessiva attività motoria o verbale AFINALISTICA eNon adeguata al contesto

Tendenza a rispondere alle Stimolazioni in modo

Eccessivamente rapido e non adeguato alle situazioni

o alle richieste

4

Il bambino non riesca a regolare...

Concentrazione e attenzione

Il b. non riesce a regolare...

Pianificazione

Autostima

Comportamento con gli altri

Comportamento motorio

Risponde con impulsività

Le emozioni

Motivazione e l'impegno

5

Il bambino non riesca a regolarsi

AUTOREGOLAZIONE

“la capacità che un organismo ha di controllare le sue reazioni in relazione alle esigenze della situazione in

cui si trova” (Cornoldi)

● Regolare il proprio comportamento in relazione al CONTESTO

● Regolare le reazioni fisiologiche e psicologiche in relazione allo STIMOLO

Lambruschi 2014

Espressività del disturboEspressività del disturbo

Il disturbo si manifesta secondo tempi e modalità differenti nel corso dello sviluppo.

Primi anni di vita: i b. sono irritabili, inclini ad un pianto inconsolabile, con difficoltà di sonno e di alimentazione, facilmente frustrabili.

Espressività del disturbo alla scuola dell'infanzia

É il periodo con il massimo livello di iperattività

● Cambia spesso gioco perché si annoia

● Nei giochi vuole fare a modo suo non rispettando le regole

● Non riesce a controllare l'impulso di strappare di mano il gioco all'amichetto (GRATIFICAZIONE IMMEDIATA) o di infastidire i compagni perché “voleva fare uno scherzo” (NO CONSEGUENZE AZIONI)

Espressività del disturbo alla scuola dell'infanzia

● il bambino può essere litigioso e non riuscire a tollerare la frustrazione fino ad avere anche delle crisi di rabbia (AGGRESSIVITÀ REATTIVA)

● il bambino mostra assenza di paura e questo porta spesso a dei piccoli incidenti.

● Durante la spiegazione delle consegne ha uno sguardo sfuggente e non ascolta efficacemente le istruzioni.

● Durante le attività di gruppo “sta in un mondo tutto suo”; i contenuti cognitivi sono aderenti alla realtà e c'è una chiara distinzione tra il mondo fantastico (più eccitante) e quello reale.

Espressività del disturbo nella scuola primaria

● Comportamento poco maturo

● Si alza dal banco senza chiedere il permesso

● Risponde senza aspettare che gli venga data la parola

● Non scrive i compiti sul diario

● Continua a far cadere gli oggetti dal banco distraendo tutta la classe

● Non è mai colpa sua (ATTRIBUZIONE ESTERNA COME AUTOGIUSTIFICAZIONE)

● Durante lo svolgimento delle verifiche è preoccupato della quantità di esercizi e continua a controllare quanto manca alla fine senza tuttavia riuscire a fare una gerarchia che gli permetta di capire da dove iniziare.

Espressività del disturbo nella scuola primaria

● Il metodo di lavoro è talmente dispersivo che presenta spesso il lavoro incompleto e non revisionato.

● VARIABILITÀ DI COMPORTAMENTO

A volte svolgono bene i compiti, facendo pochissimi errori e rispettando i tempi di esecuzione...

… alcune materie sono più divertenti, richiedono poco sforzo, possono essere svolte in poco tempo, se ne può verificare la correttezza immediatamente

Interesse, brevità, verifica immediata

Espressività del disturbo alla scuola secondaria

● Atteggiamento immaturo; “potrebbe fare di più”

● Fa interventi poco opportuni e a volte cerca di fare lo spiritoso.

● Continua a non scrivere tutti i compiti sul diario.

● Alle interrogazioni o alle verifiche scritte risponde con frasi telegrafiche.

● Manca della capacità di cogliere l'idea principale, di fare una sintesi organica, poca capacità di organizzare e stile cognitivo poco strategico.

● Le materie di studio e la produzione dei testi scritti sono le aree più colpite: scrive troppo in maniera caotica o troppo poco.

● Ha pochi amici,

L'adolescente ADHD

● Storia pregressa di ADHD

● 4 delle seguenti caratteristiche:

Iperattività motoria persistente dalla fanciullezza

Deficit attentivo persistente dalla fanciullezza

Labilità affettiva

Incapacità a terminare i compiti

Temperamento eccitabile ed esplosivo

Impulsività

Insofferenza allo stress

L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive

Selezionare e focalizzarsi su stimoli rilevanti nell'ambiente

● Procrastinazione nei compiti e lavori noiosi.

● Studiano all'ultimo minuto.

● Se gli si fa una richiesta rispondono “Sì, subito” ma hanno già dimenticato la richiesta.

● Possono essere molto indecisi: sopraffatti da un gran numero di stimoli non sanno quale scegliere perché non riescono a focalizzare l'attenzione.

● Possono sembrare ipoattivi: hanno un funzionamento cognitivo lento, pigro.

L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive

Mantenere la concentrazione e resistere alla distrazione

● A metà strada deviano su qualcos'altro lasciando il compito incompleto o completandolo in modo non adeguato.

Difficoltà di passaggio da un'attività all'altra

● A causa della eccessiva focalizzazione su un dettaglio della situazione, escludono tutti gli altri aspetti rilevanti mostrando poca flessibilità (rigidità cognitiva)

L'adolescente ADHD: le difficoltà attentive

Organizzazione, dimenticanza e recupero delle informazioni apprese

● Arriva in classe impreparato o senza il materiale scolastico

● Sbaglia nell'annotare i compiti sul diario

● Non gestisce il tempo ed è incapace di programmare delle priorità

● Sono sempre in ritardo.

L'adolescente ADHD: l'iperattività

● Logorrea ● Importuna con richieste insistenti facendogli

perdere la pazienza● Sono attività di giorno e di notte● Possono aver bisogno anche solo di 4/5 ore di

sonno a notte● Devono costantemente avere qualcosa da fare

altrimenti sentono di stare per impazzire● Irrequietezza

L'adolescente ADHD: l'impulsività

Difficoltà ad attivare risposte inibitorie

● Vuole avere le cose immediatamente, non sa aspettare fino a diventare anche capriccioso

● Non riflette sulle conseguenze prima di agire● È precipitoso nell'esecuzione dei compiti● È impaziente

L'adolescente ADHD: l'instabilità emotiva

● Mostra un intenso desiderio di libertà: vuole sempre decidere da solo cosa fare e dove andare.

● Percepisce le relazioni in modo estremo.

→ le persone che diventano per lui un punto di riferimento, rappresentano per lui un metro di giudizio

→ dipendente da queste figure

● Intensa labilità emotiva: reagisce aggressivamente o deprimendosi, e dà subito sfogo al suo malumore.

● Vede tutto dalla sua prospettiva (è testardo, polemico e replicativo)

● Ha la percezione che guardino tutti lui: “sempre me...”

● È saccente e completamente convinto di sé stesso.

L'adolescente ADHD: l'instabilità emotiva e difficoltà sociali

...vede tutto dalla sua prospettiva...

Le difficoltà sociali

SFERA COMPORTAMENTALE● Comportamenti intrusivi e irritanti

interrompono, invadenti, aggressività non pianificata

● Comportamenti disattentinon ritengono in ML le regole del gioco

● Comportamenti impulsiviiniziano a giocare prima ancora di aver compreso le regole

● Comportamenti rischiosirischiano di far male agli altri

Le difficoltà sociali

SFERA SOCIALE● Ridotta reciprocità sociale

difficoltà ad organizzare il discorso in risposta a domande altrui, o a rispettare i turni conversazionali

● Limitato repertorio di abilità socialil'impulsività verbale viene fuori senza considerare i sentimenti altrui

● Difficoltà nel rispetto dei turnoa causa della ridotta tolleranza all'attesa e alla frustrazione

Le difficoltà sociali

SFERA COGNITIVA ED EMOTIVA● Locus of control esterno

attribuisco le cause all'esterno

● Ridotta autoconsapevolezzadelle proprie difficoltà

● Distorsioni percettive e attributiveil bambino tende a percepire in modo limitato situazioni sociali complesse, attribuendo di conseguenza intenzioni errate e ostili agli altri.

Il sistema di attribuzioni

Le attribuzioni sono “quei processi attraverso i quali ogni individuo analizza i suoi successi o insuccessi per capire chi o che cosa è responsabile della riuscita o meno dei compiti di diverso tipo”

L’attribuzione causale è un processo di mediazione fondamentale nel momento in cui l’individuo mette in atto un processo autovalutativo.processo autovalutativo.

Locus of controlLocus of control

InternoInterno EsternoEsterno

StabileStabile StabileStabileInstabilInstabilee

InstabilInstabilee

IncontrollabileIncontrollabile ControllabileControllabile IncontrollabileIncontrollabile ContrControlol

IncontrolIncontrol

Abilità/ Abilità/ IncapacitàIncapacità

Impegno/ Impegno/ DisimpegnDisimpegnoo

Facilità / Facilità / DifficoltàDifficoltà

Aiuto/ Aiuto/ Non aiutoNon aiuto

FortunaFortuna/ / SfortunSfortunaa

Il sistema di attribuzioni

Autostima

Autoefficacia

Prestazione

Successo

Fasi dell'elaborazione dell'informazione sociale (Dodge e Newman, 1981)

1.Percezione: il soggetto pone attenzione allo stimolo-relazione in cui è immerso.

2.Interpretazione: viene fornito un significato personale rilevanti agli eventi percepiti.

3.Definizione degli obiettivi: viene individuato uno stato delle cose ottimale/da raggiungere rispetto alla situazione percepita e interpretata.

4.Formulazione di alternative con le quali vengono prodotte una serie di ipotetiche strade per raggiungere gli obiettivi prefissati.

5.Scelta e implementazione dell'alternativa considerata più efficace ed efficiente rispetto al raggiungimento dell'obiettivo.

Fasi dell'elaborazione dell'informazione sociale (Dodge e Newman, 1981)

Deficit nelle prime due fasi, la fase Percettiva (ad es. attraverso il restringimento del focus attentivo) e nella fase Interpretativa (con l'attribuzione di intenzioni ostili agli altri) sono alla base di numerosi comportamenti aggressivi.

Un bambino con ADHD può tendere a percepire solo alcune parole dell'interlocutore, senza considerarle all'interno di un discorso più ampio e focalizzarsi solo su un dettaglio della mimica emotiva ignorando gli altri.

Cercano di burlarsi di me...

Sarà capitato altre volte...

➔Non vengono percepite altre alternative

Criticità relazionali dell'ADHD

COMPORTAMENTO● Comp. irritanti● Comp. distraenti● Comp. impulsivi● Comp. rischiosi.

RELAZIONE● Ridotta reciprocità

sociale● Limitate abilità

sociali● Difficoltà nei turni

EMOTIVO● Locus of control

esterno● Ridotta

autoconsapevolezza● Distorsioni percettive

e attrivbutive

Isolamento ed esclusione sociale

Atteggiamenti clowneschi e bullismo

Caratteristiche dell'ADHD

Oppositività e iperattività

Il bambino oppositivo● Si mostra oppositivo soprattutto

con le figure d'autorità e in presenza di specifiche istruzioni

● Diviene problematico soprattutto durante attività poco gradite

● Presenta maggiore situazionalità dei comportamenti disturbanti

● Evidenzia indebolimento delle opposizioni con il passare del tempo

● È maggiormente in grado di giustificare la propria condotta

Il bambino iperattivo● Mostra difficoltà di

autoregolazione con la maggior parte degli interlocutori

● Ha difficoltà a seguire regole e istruzioni anche durante attività gradite

● Presenta una forte pervasività dei comportamenti disturbanti

● Lamenta irrigidimento della condotta con il passare del tempo

● Non è in grado di giustificare la propria condotta

Autoregolazione e temperamento

PERSONALITÀ = + ambientetemperamento

È l'insieme di differenze individuali ● nella REATTIVITÀ emozionale, cognitiva e

comportamentale e ● nelle STRATEGIE REGOLATIVE usate per modulare

questa reattività.

Eccitabilità e responsività dei sistemi fisiologici e

comportamentali dell'individuo

Insieme dei processi neurali e comportamentali che modulano

ll temperamento: Rothbart et al. (2001)

Tre dimensioni temperamentali possono essere valutate nei bambini.

1.Emotività negativa: comprende la tristezza, la paura, la mancanza di schiettezza e la frustrazione.

2.Controllo (EFFORTFUL CONTROL): la misura in cui l'individuo fa uso della restrizione, dell'inibizione de della scrupolosità

la capacità di inibire una risposta dominante a favore di la capacità di inibire una risposta dominante a favore di una non dominante, di rilevare gli errori e pianificareuna non dominante, di rilevare gli errori e pianificare

3.Estroversione (emozionalità positiva): implica la mancanza di timidezza, l'impulsività, l'intenso divertimento – simile alla socievolezza.

L'attenzione secondo Posner e Rothbart

3 reti neurali:

● ALLERTA: il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di alta sensibilità agli stimoli in arrivo

● ORIENTAMENTO: permette la selezione di informazioni tramite l'allineamento dell'attenzione con una sorgente di stimoli sensoriali.

● ATTENZIONE ESECUTIVA: meccanismi di monitoraggio e risoluzione dei conflitti tra pensieri, sentimenti ed emozioni

L'attenzione esecutiva

DRD4 Dopamina

● ADHD● Sensation

seeking

Attenzione e temperamento

Effortful Control Attenzione esecutiva

● + Att → + EC

I genitori descrivevano questi bambini come meno frustrabili, meno impulsivi, con maggiore capacità di shifting e di focalizzazione dell'attenzione.

● I bambini che mostravano < capacità inibitorie (attenzione) presentavano > ansia

l'attenzione modula le risposte emotive

Teoria della mente

Empatia

Effortful Controle

Attenzione

Coscienza > EC> empatia< aggressività

Difficoltà emotive e comportamentali

Si annoia

Ha bisogno della gratificazione immediata

Attribuzione esterna della responsabilità

La scuola

Trenholme e Rose (1981) hanno identificato 5 categorie di comportamenti ideali che gli insegnanti dovrebbero stimolare nei loro allievi.

● Risposte appropriate ai compiti;

● Controllo dell'impulsività e buone capacità di problem solving;

● Adeguate interazioni con i coetanei;

● Coinvolgimento nelle attività di classe;

● Capacità di adeguare il proprio comportamento a contesto durante le varie attività di classe

Gli obiettivi degli insegnanti

Obiettivi di padronanzaOrientati al compitoSviluppare competenza

Obiettivi di prestazioneDimostrare competenza

Incoraggiano lo sviluppo delle abilità

Forniscono ricompense estrinsecheUtilizzano modelli comparativi di valutazione

Pur di non essere percepiti dagli altri come incompetenti, i soggetti tendono ad evitare il compito (obiettivo orientato all'evitamento del compito)

Modello Competitivo.Se gli studenti nutrono uno scarso livello di autoefficacia...

Gli obiettivi degli insegnanti

Porre l'accento sui risultati ottenuti, piuttosto che sul confronto con gli altri, accresce il senso

di autoefficacia, le aspirazioni, un pensiero analitico efficiente, la soddisfazione personale e

il successo nella prestazione

Strategie emotive: L'AUTOSTIMA

I Sistemi Motivazionali Interpersonali

Sistemi di controllo del comportamento diretto a una meta

● Sistema dell'attaccamento

● Sistema di accudimento

● Sistema agonistico o di rango

● Sistema sessuale

● Sistema cooperativo

Sistema agonistico o di rango

DOMINANZA

● Rabbia (da sfida)● Trionfo e

potenza● Orgoglio,

disprezzo verso lo sconfitto

● Sentimento di superiorità

SOTTOMISSIONE

● Vergogna● Umiliazione ● Tristezza da

invidia● Paura da

giudizio

Come non entrare in sfida?

È la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza

prevaricare né essere prevaricati.

ASSERTIVITÀ

Lo stile assertivo

“Vedo che ora sei furioso. Quando ti sarai

calmato ne discuteremo”

“ Smetti di insultare o sarai escluso dal gioco”

L’insegnante si mostra calmo e rispettoso ma

autorevole e sicuro di sé. Esprime una

comunicazione ferma, chiara e diretta.

Comunicare col bambino

- Fare richieste in modo gentile ma fermo

- Guardare il bambino negli occhi

- Non rivolgere ordini in modo interrogativo

- Non usare mediatori per parlare col bambino

- Trattare in privato anziché in pubblico

- Evitare i confronti

- Evitare il sarcasmo e l’ironia

- Essere concreti e precisi

- Presentare l’aspetto positivo della critica

- Suggerire soluzioni realistiche e accettabili

La comunicazione assertivaVERBALE● Frasi che incoraggiano la collaborazione:

cosa ne pensi? Secondo te...

● Frasi cooperative che includano il noi

facciamo, proviamo, potremmo...

● Fare riferimento ad eventi

non sono stati rispettati i patti...

● Riferimenti ad episodi specifici

● Critiche dirette ai comportamenti...

mi interrompi spesso quando parlo...

● ...e non alle persone

sei maleducato...

NOINOI

La critica costruttiva

● Descrive il comportamento

Quando non mi ascolti...

● Indica gli effetti pratici di quel comportamento utilizzando il messaggio IO

...mi sento frustrato...

● Afferma i motivi della sua critica

...perché temo di non essere compreso.

● Specifica i possibili suggerimenti per migliorare

Preferirei che quando ti parlo tu ponga maggiore attenzione alle mie parole...

● Sottolinea i vantaggi dei tuoi suggerimenti

...in questo modo potremo capirci meglio e trovare un accordo.

Complimenti assertivi

● SpecificaSpecifica quale comportamento o caratteristica personale apprezziamo nel nostro interlocutore.

● ArgomentaArgomenta i motivi dell'apprezzamento anziché limitarsi a dichiarazioni generiche e stereotipate.

● Comporta l'essere sinceriessere sinceri (congruenza tra verbale e non verbale).

Ho visto il compito che hai fatto ed ho Ho visto il compito che hai fatto ed ho apprezzato l'impegno e la precisione con cui apprezzato l'impegno e la precisione con cui l'hai fatto. Davvero un buon lavoro. Bravo!l'hai fatto. Davvero un buon lavoro. Bravo!

Gestire la Rabbia

AIUTARE IL RAGAZZO A REGOLARSI● Riconoscere le espressioni di rabbia del bambino

Vedo che sei molto...

● Validare le emozioni

Hai i tuoi buoni motivi per essere arrabbiato

● Contenere e reindirizzare l'emozione

Cosa possiamo fare per far sbollire questa rabbia? Che ne dici di andare a fare una passeggiata?

● Riflettere su quanto accaduto e applicare il problem solving.

Strategie emotive:RIGIDITÀ DEL PENSIERO

ALTERNATIVE

CONSEGUENZE