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C E S U R E E P O C A L I di Silvano Lorenzoni A Atlantide + Mu B Iperborea C Futura ‘fascia continentale’ / ‘mondo civile’ D Lemuria / futuro ‘mondo infero’ 1

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Un libro che finalmente dona una spiegazione fisico matematica all'eterno problema dei cicli cosmici e delle cesure epocali trattate da ogni pensatore tradizionalista che si rispetti.Vi viene esposta la teoria delle catastrofi e dei frattali del grande matematico Renè Thom e vengono elencati i segni della cesura epocale che stiamo vivendo.Imperdibili spiegazioni sulla errata percezione del tempo e delle Ere geologiche (inesistenti) di darwinisti e geologi contemporanei ed elenco delle tracce archeologiche pre cesura.(8000-10000 a.C.)

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C E S U R E E P O C A L IdiSilvano Lorenzoni

A Atlantide + MuB Iperborea

C Futura fascia continentale / mondo civile

D Lemuria / futuro mondo infero

E Oceano anulare

F Gondwana / mondo infero di allora, adesso Antartide

G Antartide di allora, adesso ingoiata da una specie di super-Antartide

0.INTRODUZIONE Lo scrivente, in un suo libro di recente pubblicazione - Cosmologia alternativa (01) - ha fatto il punto di quella che, in base agli sviluppi che Hugo Dingler aveva applicato alle idee gnoseologiche di Immanuel Kant, doveva essere la struttura spazio-temporale del cosmo percepito dalluomo superiore (la sua prigione kantiana). E aveva anche cercato di dare una dimensionalit quantitativa allo spazio esistenziale dellumano superiore si utilizzavano, a scopo descrittivo, le geometrie non euclidee per dare unidea di come potesse essere percepito landamento al bordo dello spazio. Quanto al tempo, la problematica della sua misura era stata affrontata con un discreto dettaglio, pure senza arrivare ad alcuna conclusione definitiva. In quel medesimo saggio, lo scrivente aveva abbozzato altre casistiche: (a) come la percezione analoga del mondo da parte dei componenti di insiemi umani e non umani (insiemi bhleriani), fra i quali ci sia un alto grado di comprensione reciproca, lascia aperta la possibilit di vedere in quellinsieme il determinante della dimensione quantitativa dello spazio percepito e nel quale quegli individui agiscono; (b) si affrontava la tripartizione umana classica (02), corpo, anima, spirito, sconfinando sia pure limitatamente nel campo della parapsicologia (03), e si dimostrava lassurdit di confondere la mente con lencefalo: (c) si metteva a fuoco la fenomenologia delle cesure epocali suggerendo che, dato il legame fra mondo materiale e mondo psichico, uno stravolgimento psichico di sufficiente entit potrebbe comportare un corrispondente stravolgimento anche nel mondo materiale.

In questo libro lo scrivente ha la pretesa di portare pi avanti la trattazione delle cesure epocali, usando lo strumento delle geometrie non euclidee per dare unidea di come possa essere percepito landamento oltre il bordo del tempo. Questo, comporta, per incominciare, una trattazione pi dettagliata della temporalit come categoria kantiana e della misura del tempo di quanto non sia stato fatto nella Cosmologia alternativa. Nel contempo, necessario ampliare e approfondire lo studio della componente psichica delle cose, estendendo il concetto di tripartizione classica in modo di trascendere lindividuo singolo per applicarlo a tutto linsieme bhleriano. (E qui affiora unimportante analogia non identit con il concetto di subconscio collettivo di Carl-Gustav Jung [4].) Solo cos si potranno interpretare certi ricordi e continuazioni sovraindividuali che scavalcano le cesure epocali e nel contempo dare ragione del fatto che le lesioni psichiche collettive, se sufficientemente forti, possano innescare cesure epocali.

Si tenga presente che sia lindividuo umano superiore che, specularmente, linsieme bhleriano al quale esso appartiene, non sono delle dinoccolate marionette fatte di unanima e un corpo essenzialmente autonomi e messi insieme simbioticamente. Senza volere qui entrare nella casistica dello spirito (ci che sta al di fuori e al di sopra di ogni prigione kantiana [5]), lesistenza piena quella che c quando anima e corpo fanno tuttuno (6). Non a caso nella lingua paleoindoeuropea non esistevano vocaboli per lanima e il corpo, ma uno solo per la persona, composto inscindibile di componente psichica e di componente somatica il fantasma un meno rispetto alla persona vivente. E il mondo dei vivi il mondo per eccellenza, un pi rispetto al mondo dei morti.

Naturalmente, non si ha intenzione di azzardare speculazioni sul perch dellessere, perch ci siano un mondo somatico e uno animico e presumibilmente un non meglio definibile luogo al di l e al di sopra di ambedue. Speculare in riguardo ne conveniva anche Julius Evola inutile: come volere mettere piedi al serpente, come afferma un proverbio giapponese.

(01) Silvano Lorenzoni, Cosmologia alternativa, Primordia, Milano, 2010. Quanto trattato in questo testo sviluppava spunti gi pubblicati dallautore in altri due suoi scritti, ormai esauriti: Chronos, Carpe Librum, Nove, 2001, e Sottomondo, sovramondo e centralit umana, Congresso Occidentale, Trieste, 2003 (del quale una seconda edizione dovrebbe vedere la luce nel 2011 per i tipi di Primordia, Milano).(02) Cfr. Julius Evola, Sintesi di dottrina della razza, Ar, Padova, 1994 (orig. 1941); Mircea Eliade, Trait dhistoire des rligions, Payot, Paris, 1948.

(03) Su di questo argomento lo scrivente, tempo e circostanze permettendo, ha idea di stendere un breve scritto specifico.

(04) Su Carl-Gustav Jung, cfr. Peter Waldrich, Grenzgnger der Wissenschaft, Ksel, Mnchen, 1993. Alcuni scritti sintetici di Jung sono di utile consulta: Die Psychologie der unbewussten Prozesse, 1917, e Die Struktur des Unbewusstes, 1916, ed. it. La Psicologia dellinconscio, Newton, Roma, 1989; anche: ed.it. Gli Archetipi dellinconscio collettivo, Bollati Boringhieri, Torino, 2002.(05) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(06) Cfr. Erwin Rohde, Psyche, Mohr, Tbingen, 1925 (orig. 1895), dove riportato il celebre discorso del fantasma di Achille nella Catabasi di Ulisse che fa parte dellOdissea. Anche: Julius Evola, La Dottrina del risveglio, Scheiwiller, Milano, 1973 (orig. 1943).

1.LA CESURA EPOCALE1.1 Che cosa si deve intendere per una cesura epocale. Per una cesura epocale si deve intendere una frattura nel tempo cio un momento, nel tempo, quando il mondo, come visto e percepito da un determinata insieme bhleriano (secondo una sua propria prigione kantiana e cio una sua spazialit, temporalit, causalit) cessa di sussistere per venire sostituito da un altro. Secondo il paradigma interpretativo qui adottato, il mondo, per un determinato insieme bhleriano, quel sistema (spazio, tempo, causalit) nel quale esso si viene a trovare secondo la sua kantianit e la cesura epocale comporta un cambiamento nellinsieme bhleriano. Gli abitanti del nuovo insieme bhleriano, che ha sostituito quello anteriore, ancora legati dalla loro memoria alla kantianit appena scomparsa, percepiranno il cambiamento come catastrofico o per lo meno incomprensibile (vedi pi avanti).

Unidea dellandamento di una cesura epocale pu essere data dai fenomeni transienti (non disgiunti, sul piano temporale, dalla teoria matematica dei frattali) (01) un transiente essendo quel periodo di tempo che fa da transizione fra una condizione iniziale, di equilibrio, al regime di raggiunto nuovo equilibrio. Nella teoria dei sistemi si parla generalmente di un sistema dato (che sempre il medesimo, prima e dopo) che passa dallessere retto da un determinato sistema di equazioni differenziali a essere retto da un sistema diverso di equazioni differenziali. Bisogna per tenere in mente che lanalogia fra il cambio di stato del sistema descrivibile per mezzo di un sistema di equazioni differenziali e una vera cesura epocale solo formale. Lesempio addotto implica due cose: (a) che landamento del sistema sia osservato da un osservatore posto fuori dal sistema stesso e (b) che questo osservatore riferisca le sue osservazioni a un progredire cronologico/tempo che sempre lo stesso o per lo meno, con riferimento al sistema osservato, esista un percepibile e comprensibile prima e dopo la cesura. Cos, anche se un altro osservatore posto allinterno del sistema dovesse avere perso ogni memoria della condizione pre-cesura dopo che la medesima fosse avvenuta, per losservatore posto fuori dal sistema non cambierebbe niente. Diversa la situazione per un osservatore posto allinterno del sistema cio: del mondo da lui percepito e con il quale interagisce e che faccia parte del medesimo. Secondo lo schema qui proposto, in modo che ci possa essere una cesura epocale (sia pure come conseguenza di cambiamento esistenziale/di prigione kantiana dellumano osservatore) necessario presupporre una memoria dellosservatore/dellinsieme degli osservatori facenti parte del medesimo insieme bhleriano. Questo comporta unestensione della causalit temporale di Jakob von xkll (02). La causalit temporale di Jakob von xkll si riferisce alla condizione per cui il soggetto kantiano riconosce s stesso lungo il procedere del tempo ed il riconoscere s stesso in modo totale in ogni istante del procedere del tempo, con tutti i suoi contenuti psicologici (impressioni, percezioni, sensazioni e anche impressioni di tempi anteriori) ci che sta alla base del fatto memoria. (La memoria qualcosa che lumano superiore ha in comune con il selvaggio, lanimale e la pianta; la consapevolezza del futuro e il vivere in funzione del medesimo propria dellumano superiore [03].) Lo scrivente propone che il fenomeno memoria possa essere esteso agli insiemi bhleriani, per cui ci possano essere delle memorie collettive dei medesimi. (Questo potrebbe anche essere visto come un nudo assioma, ma concorda abbastanza bene con le idee di Carl-Gustav Jung.) Ci sono delle nozioni collettive che possono essere interpretate come ricordi (collettivi) che suggeriscono la sussistenza di condizioni altre in tempi anteriori e remoti (il fatto tempo particolarmente complesso, si veda il prossimo capitolo). assunto dello scrivente che ci sono nozioni/ricordi che attingono alle cesure epocali del passato; il che, naturalmente, presuppone che la kantianit delle umanit pre-cesura, ogni volta, non sia stata eccessivamente diversa da quella delle umanit post-cesura, per quanto la cesura stessa sia venuta a essere la conseguenza di uno stravolgimento esistenziale rovinoso dellumanit pre-cesura con conseguente cambiamento nella qualit nellinsieme bhleriano umano superiore. Altrimenti, si cadrebbe in una situazione per cui le condizioni pre-cesura e la cesura stessa sarebbero inimmaginabili e inconoscibili per lumanit post-cesura una situazione, quindi, di tempo troncato/segmentario (04). opinione dello scrivente che c una sufficiente variet di impronte, sia psichiche che materiali, delle cesure (che saranno considerate in dettaglio pi avanti), in primis la nozione dei continenti perduti il cui inabissamento o comunque catastrofica distruzione corrispose ogni volta a una cesura epocale causata da interazione umano-cosmologica a seguito di uno stravolgimento psichico/degradazione della corrispondente umanit superiore. Lultima catastrofe del genere sarebbe stata quella dellinabissamento dellAtlantide, la penultima quella della Lemuria e la terzultima quella dellAntartide/Gondwana (05). Lo scrivente non conosce alcuna indicazione pre-antartidea ma cesure epocali ce ne devono essere state in numero infinito e non detto che uno studio minuzioso e dettagliato della documentazione esistente non potesse fare affiorare indicazioni, per quanto smozzicate, anche su cesure pre-antartiche. Chiudiamo questa sezione indicando due casi di memoria individuale che si trasmette attraverso vere e proprie cesure strutturali, tratti ambedue da dallo studio delletologia degli insetti. Anche se queste casistiche non sono direttamente correlate al nostro argomento, dimostrano chiaramente che la memoria pu oltrepassare certe trasformazioni a dir poco traumatiche e fondamentali: (a) Una certa vespa paralizza un grillo colpendolo in modo esattissimo in determinati gangli nervosi. Poi essa depone le uova sul grillo paralizzato, che la sua larva divorer vivente dopo la sua nascita, fino ad arrivare allo stadio adulto. Sembra certo che la larva, divorando il grillo, acquista una dettagliata conoscenza della sua anatomia che ricorda dopo il trapasso da larva a insetto adulto; e questa conoscenza permetter alla vespa adulta di colpire un altro grillo in modo perfetto quando viene il momento di deporre le uova (06):

(b) Le farfalle ricordano esperienze avute quando erano ancora dei bruchi (07).

1.2 Come ci si pu immaginare che venga percepita la cesura epocale. Sono utili due righe sul modo in cui, presumibilmente, lumano superiore percepir esistenzialmente la cesura epocale una volta che il punto di rottura sar raggiunto. C da credere che le forme estreme possano essere: (a) quella catastrofica, per cui il cambiamento nello spazio e nel tempo esistenziali comporta ristrutturazioni nel percepibile che avranno il valore di vere e proprie catastrofi, sul tipo dellinabissamento dellAtlantide,

(b) quella dolce/sorniona: a un certo punto non si riesce pi a collegare il passato con il presente, le cose si mettono a svolgersi in modo incomprensibile e nel giro di qualche generazione e dopo il trascorrere di qualche unit di cronologica (anno, per esempio) chi ancora ci sar si sar abituato alla nuova condizione. Il cambiamento comunque non sar esente da disordini psicologici e sociali generalizzati n dalla attualizzazione di un ambiente altro rispetto a quello che la memoria pre-cesura ci ha trasmesso.

Non si escludono, naturalmente,

(c) possibilit miste.

Il caso (b) non mancherebbe di una certa analogia con le fenomenologie del tempo pietrificato, nonch del tempo accelerato, conosciute dalla psichiatria gerontologica, descritte in modo perfetto da Alexis Carrel e da Adriano Segatori (08). Quando condizioni psicologiche del genere, per cui cambia la percezione del tempo, dovessero colpire collettivamente linsieme bhleriano, assumendo anche un andamento acuto, ci si troverebbe presumibilmente davanti a una casistica del tipo (b). Viceversa, un assaggio di tipo (a) ci viene presentato da Guillaume Corvus (09). Il Corvus, senza presupporre alcun cambiamento di prigione kantiana, presenta la possibilit di un collasso catastrofico della compagine socio-culturale centrata sullumanit superiore attuale; collasso che potrebbe acquisire gradi variabili di intensit. Le analisi del Corvus hanno unanalogia con la cesura epocale quale essa presa in considerazione in questo libro e le fenomenologie prospettate dal Corvus potrebbero anche costituire i prodromi di una cesura. Gli sviluppi matematici di Ren Thom (cfr. pi sopra) sono indicati esplicitamente dal Corvus come appropriati per la descrizione delle fenomenologie catastrofiche da lui considerate. C stato un lettore che in unoccasione ha domandato allo scrivente come si potrebbero accomodare le strutture molecolari, atomiche, subatomiche, alle cesure epocali. La risposta giusta che si tratta di un problema falso, in quanto dette strutture non sono altro che concetti di tipo strumentale usati per assemblare quei modelli matematici che in qualche modo rispecchiano realt sperimentali/empiriche fattuali e che costituiscono la scienza empirico-matematica (10). N la soluzione atomica obbligatoria: essa soltanto una moda culturale derivante da uno specifico processo storico. C uno studio molto profondo dovuto a Kurt Hbner (11) nel quale si descrive il paradigma interpretativo della realt empirica applicato nel mondo classico e medioevale (interpretazione mitica di contro a quella razionalistica [si fa per dire] adesso in voga), pure supponendo che le percezioni grezze/la spazialit e la temporalit delluomo mitico fossero identiche a quelle delluomo moderno. Non qui il caso di entrare nei dettagli di questo argomento; sia qui solo ricordato che Hbner dimostra, fra laltro, che sotto un paradigma mitico, la possibilit dellarricchimento tecnologico del tutto aperta.1.3 La problematica dellinterpretazione dei residui/impronte post-cesura. Avendo preso liniziativa di estendere la tripartizione umana classica allinsieme bhleriano delluomo superiore, e avendo identificato la causa delle cesure epocali ogni volta in uno stravolgimento psichico del medesimo che poi si riflette anche nel mondo materiale, vale la pena di soffermarsi sulla componente psichica umana quando si vogliano identificare e interpretare i residui/impronte lasciati dal mondo pre-cesura in quello post-cesura. Le impronte del mondo materiale pre-cesura, le impronte psichiche del medesimo e quelle miste saranno esaminate nel prosieguo cio quei residui delle pre-cesure che le cesure stesse abbiano potuto scavalcare. Valgono per alcune osservazioni e messe a punto preliminari.

(a) Conoscenza del mondo psichico. Questo un argomento che lo scrivente ha idea di affrontare in un breve futuro saggio, tempo e circostanze permettendo, come gi indicato in nota pi sopra. Qui si daranno alcune brevissime indicazioni.

Laspetto del mondo psichico che interessa al massimo dal punto di vista di quanto qui trattato, sono le sue interazioni con quello materiale dalle quali scaturisce anche il composto umano e in particolare quali siano le leggi/i meccanismi (se cos ci si pu esprimere) che reggono quellinterazione in quei particolari momenti che sono la nascita e la morte fisica dellindividuo. Questo un aspetto della ricerca psichica che ha ricevuto pochissima attenzione; come altrettanto poca attenzione ha ricevuto il tentativo si sviscerare la natura/struttura del mondo psichico come tale almeno per quel che sia dato di capirci. Avendo estrapolato e questo uno dei presupposti fondamentali di questa trattazione (12) la stratificazione/tripartizione umana allinsieme bhleriano; ed essendo ovvio che i fenomeni di nascita e morte individuale sono la micro-immagine delle cesure epocali a livello di ecumene bhleriano,diventa chiaro quanto importanti questi campi di ricerca psichica potrebbero divenire. Dagli studi di medicina psicosomatica e di psichiatria non detto che qualche risultato valido non potrebbe scaturire e difatti, per esempio, Adriano Segatori (13) qualche pertinente risultato lo ha raggiunto. Ma nel suo insieme il campo della psichiatria stereotipa inficiato da esiziale freudismo (14), il che fa da blocco a qualsiasi tipo di ricerca intelligente. La parapsicologia promette di pi a patto di potere vagliare, nella pletora della documentazione esistente, il valido dal meno valido e ci che pertinente al nostro assunto da ci che non lo . Delle indicazioni di tipo del tutto generale sono state date dallo scrivente nella sua Cosmologia, dove il lettore interessato trover anche una bibliografia indicativa. Anche la ricerca parapsicologica ha subito delle limitazioni. In termini generali, la tendenza adesso quella di cercare di accertare quelle fenomenologie (non poche, a dire il vero) che si lasciano avvicinare in termini scientifici standard e in particolare che sono classificabili statisticamente fatti di per s indicativi ma sulla cui interpretazione non si approfondito. (Quel lato importantissimo della ricerca parapsicologica che ruota attorno alle esperienze fuori dal corpo e alla complessa fenomenologia della seduta spiritica stato molto spesso indirizzato a volere dimostrare ipotetiche sopravvivenze post-mortem, incastrabili in paradigmi cristianeggianti non scevri da commistioni moralistiche, oppure riincarnazionistici secondo lidea che della riincarnazione hanno quelli che la prendono come consolazione-Ersatz al posto della beatitudine eterna.) Sta di fatto che il mondo psichico non ha niente di sovrannaturale esso fa parte della natura e, per dirla con Julius Evola, proprio natura per eccellenza. E linsigne parapsicologo Hans Bender (15) ci dice che il concetto di natura, come inteso al giorno doggi, si limita a quella parte ridotta della realt che pu essere compresa di spazio e tempo, quindi che un aspetto parziale di una realt pi amplia. Questo, a parere dello scrivente, potrebbe anzi dovrebbe essere ampliato e completato asserendo che quella parte ridotta della realt che viene detta natura il contenuto della prigione kantiana dellosservatore umano superiore con la sua specifica spazialit e temporalit e nella quale vale una causalit espressa dalla logica aristotelica. Ci sono indicazioni secondo le quali nel mondo psichico disincarnato potrebbe valere una logica non aristotelica (o magari varie): e questo non mai stato preso in sufficiente considerazione. Il mondo psichico, in quanto natura, opinione dello scrivente che deva essere passibile di descrizione/trattamento matematico, ma che la matematica alluopo appropriata dovrebbe essere una matematica fondata su una o varie logiche non aristoteliche. Anche se matematici estremamente qualificati (16) hanno potuto asserire che le logiche non aristoteliche hanno da vedersi come estranee alla matematica, opinione dello scrivente che questaffermazione dovrebbe essere completata con la precisazione che la matematica alla quale ci si riferisce quella valida per la nostra prigione kantiana. Per la descrizione di certe fenomenologie parapsicologiche era stato suggerito (cfr. Cosmologia) che si potessero utilizzare certe branche di punta della matematica moderna, sul tipo della topologia differenziale di Ren Thom (o magari le dimensioni frazionarie in uso nella teoria dei frattali). Qui vale losservazione che tutte queste teorie sono state sviluppate in base a procedure aristoteliche e che quindi anche i loro risultati restano chiusi dentro alla nostra specifica prigione kantiana. Esistono anche delle branche della matematica, sul tipo della statistica/probabilit, la teoria dei giochi e dellazzardo, ecc. che pure aristoteliche nella loro struttura formale (altrimenti, nella nostra prigione kantiana, i risultati da loro proposti sarebbero del tutto incomprensibili), sono dirette alla descrizione di eventi nei quali si percepisce/intuisce che devano avere una logica sottostante (se cos ci si pu esprimere), la quale per rimane inaccessibile o incomprensibile (17). I risultati statistici possono essere visti, almeno in certi casi, come la mappatura sul nostro mondo esistenziale di procedure, magari non-aristoteliche che, di per s, sono obbligatoriamente incomprensibili. Un riscontro empirico in riguardo c, e sono le intelligenze collettive. (b) Le intelligenze collettive. Si pu a buon diritto parlare di intelligenze collettive quando ci si trova di fronte a un aggregato di individui biologicamente definiti ognuno dei quali non esibisce una intelligenza particolarmente alta, ma laggregato nel suo insieme giudica e agisce dimostrando una grande intelligenza. Lazione collettive la risultante statistica di un grandissimo numero di azioni individuali che sembrerebbero essere completamente disordinate e senza coordinamento alcuno. Ci si trova davanti a un individuo collettivo appartenente a una prigione kantiana almeno parzialmente divergente da quella umana superiore, la cui mente collettiva funziona in base a qualche logica non aristotelica e le cui decisioni vengono mappate su di un mondo aristotelico, secondo procedure che non possono essere descritte da chi sta nella prigione kantiana aristotelica se non per mezzo di algoritmi statistici (o usando la teoria dei giochi o dellazzardo). Quando Hanns-Heinz Ewers (18) oppure Kurd Lasswitz (19) tentarono di descrivere il mondo umano superiore come, secondo loro, avrebbe potuto essere visto e interpretato da una formica (in realt: dal formicaio, immaginato come psicologicamente individualizzato in ununica formica estremamente intelligente) non poterono se non ripiegare sullincomprensione assoluta sulla constatazione pura. Segue un elenco, sicuramente incompleto, delle forme biologiche ad andamento psicologico o parapsicologico collettivo:

(I) Insetti sociali: formiche, api, termiti. Gi agli inizi del Novecento il medico, poeta e naturalista sudafricano Eugne Marais (20) aveva indicato come il termitaio, nel suo insieme, avesse un comportamento che indicava una notevole intelligenza collettiva. Pi recentemente, il mirmecologo-principe Rmy Chauvin (21) descrisse il comportamento del formicaio nei medesimi termini, indicando anche che lintelligenza collettiva del medesimo (nonch dellalveare e del termitaio) la pi grande esistente in natura dopo quella umana.

(II) Lucciole. Certe popolazioni di lucciole del Sud-Est asiatico emettono i loro lampeggiamenti con una rigorosa simultaneit: un lampeggiamento al secondo con un sincronismo migliore di tre millisecondi. Misure elettro-fisiologiche indicano che fra uno stimolo visuale e la risposta luminosa della lucciola singola passano almeno quaranta millisecondi. Quindi: nessun direttore dorchestra. Siamo davanti a un effetto parapsicologico che si rivela in un comportamento collettivo (22).(III) Piante. Certe piante, quando sono in gruppo, sono capaci di iniziative collettive sia per evitare lintrusione nel gruppo di specie diverse che per favorire la diffusione di individui della loro stessa specie. Queste iniziative sono innescate dalla trasmissione di segnali da pianta a pianta attraverso le radici, segnali che hanno un effetto statisticamente orientato verso lo scopo utile, come nel caso degli insetti sociali (23).

(IV) Batteri. accertato che almeno determinati tipi di batteri, quando sono in gruppo, hanno unintelligenza collettiva che permette loro di prendere decisioni e di pianificare strategie collettive scambiandosi segnali chimici che, statisticamente, sono finalizzati a determinati scopi (24). stato suggerito che per sconfiggere questo tipo di batteri si dovrebbero manomettere i loro segnali indirizzandoli a prendere decisioni sbagliate (25). stato segnalato linteressante fatto che delle fenomenologia socio-psicologiche di tipo alveare si danno anche in certe colonie di mammiferi roditori (cani delle praterie [26], ratti [27]), nonch, in altri tempi, addirittura in determinati insediamenti umani della Siberia orientale (28).

Il concetto di intelligenza collettiva, intelligenza larvale constatabile ma incomprensibile, stato utilizzato in alcune opere, anche pregevoli, di narrativa fantastica (29).

(c) Lintersezione delle prigioni kantiane. Lo scrivente ha gi osservato (30) che le prigioni kantiane delle diverse variet umane, animali, vegetali e (perch no) minerali, anche se obbligatoriamente trasgredienti quanto alla percezione di tempo e spazio, non lo sono certo per quel che riguarda linterazione reciproca; e che queste interazioni sono spesso distruttive. In altre parole, per quel che riguarda, appunto, linterazione reciproca, esiste o pu esistere unintersezione fra le prigioni kantiane diverse. Un eccellente esempio in riguardo quello proposto da Hugo Dingler (31) riguardo al formicaio e lumano studioso che sul medesimo fa ricerca (32). Una conseguenza di questa constatazione che quando la prigione kantiana di un determinato insieme bhleriano, con tutti i suoi componenti individuali, cambia di qualit (e quando un insieme bhleriano cambia la sua kantianit ben difficilmente pu essere immaginato che qualcuno sia lasciato indietro), ci si pu aspettare che le intersezioni della nuova prigione kantiana con altre gi esistenti possano cambiare (n necessario che quando cambia la prigione kantiana per esempio umana devano cambiare anche tante altre a essa presupposte coesistenti). Un possibile effetto sarebbe allora lemergere di nuove specie, percepite occasionalmente anche come mostruose e, in qualche caso, fattualmente nemiche e pericolose, fatto che accompagnerebbe linsorgere di una nuova biosfera. (Pi avanti si dar considerazione, con qualche dettaglio,alla fenomenologia dei residui subumani, animali, al limite vegetali che in via del tutto naturale possano essere stati lasciati indietro dalle umanit squassate dalle cesure epocali. In riguardo a quei residui ragionevole presupporre che le loro prigioni kantiane siano dei sottomultipli di quella che pot essere la prigione kantiana di precedenti umanit superiori. Ma non assolutamente detto che tutti gli esseri con i quali luomo superiore odierno ha interazione devano essere residui, materiali, psichici, misti, di umanit superiori appartenenti a eoni passati. Un interessante autore, Edgar Dacqu [33], sul quale si ritorner anche pi avanti, ha spesso indicato limportanza delle fiabe quali lasciti psichici del mondo aurorale e nelle fiabe abbondano i mostri e le condizioni incomprensibili. N manca una certa analogia fra il mondo delle fiabe e quello degli archetipi dellinconscio collettivo di Carl-Gustav Jung.)

Un cenno va fatto sulla teoria biologica della vicarianza, proposta dal geobiologo torinese Leone Croizat (34). Croizat ha dimostrato come la vita biologica vada insieme (non segua) ai cambiamenti geologici, nel senso che ogni ambiente comporta la vita biologica a esso adatta (qui Croizat, pure senza menzionarlo, adotta almeno approssimativamente un punto di vista che fu di Plotino [Enneadi], secondo il quale la natura crea in modo fulmineo): biologia e geologia evolvono assieme. Limplicazione di questo fatto peraltro, sia ripetuto, assolutamente documentato che gli ambienti geobiologici sono gi pronti salvo manifestarsi unitariamente a seconda che se ne presenta loccasione allumano osservatore. Qui si pu prospettare, in termini del tutto ipotetici, una spiegazione di questo fatto appoggiandosi sullidea di una variabile kantianit dellumano osservatore (a sua volta facente parte di un suo specifico insieme bhleriano) idea gi abbozzata dallo scrivente in un suo ormai datato scritto (35). Se, a seconda che il tempo trascorre (sullargomento tempo, tuttaltro che scontato, cfr. il prossimo capitolo), si dovesse ammettere che ci sono delle variazioni/derive/oscillazioni comunque: cambiamenti nella prigione kantiana dellumano osservatore, diverrebbe naturale che anche il mondo concepito e con il quale si interagisce diverrebbe diverso e senza alcun intervallo di adattamento/evoluzione.1.4 Lequilibrio antropocosmico i re. Lungo tutto il tempo storico o anche mitico conosciuto, risulta che luomo civile ha sempre sentito esistenzialmente di essere legato agli astri del cielo; e questo legame veniva percepito come duplice. Da una parte i destini umani venivano messi in relazione con le influenze astrali e da l il fondamento della scienza astrologica. Dallaltra, lordine cosmico dipendeva dallordine umano un disordine nella compagine umana superiore doveva comportare uno stravolgimento nel cosmo: questo, lequilibrio antropocosmico (36). Secondo lottica adottata in questo testo, uno stravolgimento nellinsieme bhleriano superiore che comporti un cambiamento nella prigione kantiana del medesimo comporter anche un cambiamento nellordine cosmico, in quanto tale ordine quello percepito esistenzialmente dalluomo superiore. Non a caso nelle mitologie pagane si vedeva la Luna (37) sia come causante che come esecutrice delle catastrofi cosmiche. Ci concorda con il nostro punto di vista, in quanto la Luna che scandisce il tempo e un cambiamento di prigione kantiana comporta linsorgere di un tempo diverso e non riducibile a quello di prima (salvo per quel che riguarda la sequenzialit prima-dopo). Quindi, dopo ogni cesura insorge unaltra Luna. Il legame uomo-cosmo reso obbligatorio dallo schema della prigione kantiana, per cui uomo e cosmo non sono autonomi ma formano un insieme inscindibile. Fu sempre Plotino, nelle sue Enneadi, a notare che se luomo osservante non avesse in s la natura del cosmo che osserva, non potrebbe percepirlo e questo fu messo in forma poetica da Johann Wolfgang Goethe (38). di Rudolf Binding il detto secondo il quale Das gttliche aber trage der Mensch in die Welt [luomo il portatore del divino nel mondo], mentre lo svedese Frithjof Hallman scriveva che Nur die knnen die Gtter wirklich begreifen die selbst etwas Gttliches in oder an sich haben [soltanto coloro che hanno in s stessi qualcosa di divino possono capire per davvero gli dei ]. E la persona divina, luomo magico/psichico per eccellenza , in tutte le societ civili fu il re (39) al quale le collettivit delegavano il compito di tenere lontane le catastrofi cosmiche. In questo senso, il re veniva a essere un personaggio pi che umano, e nel contempo egli era preposto a sorvegliare che la condotta dei suoi sudditi fosse confacente a che lordine antropocosmico fosse mantenuto.

In Europa, la cosmicit della funzione regale attestata gi da Omero e da Esiodo (40) e si prolunga, passando per gli imperatori romani, fino al Medioevo, con la casistica dei re taumaturghi (41). In Asia, la troviamo sia nellarea indoeuropea India (42) che nellestremo Oriente cosmocrati furono gli imperatori della Cina (43) e i re del Tibet (44). In America la funzione cosmica dei re attestata sia in Per (45) che in Messico (46), dove funzione dello stato azteca era quella di impedire lirruzione del nulla nel mondo. E garanti dellordine antropocosmico erano anche i re polinesiani (47). Una funzione cosmica sembrano avere avuto anche i re del Madagascar (48), terra adesso, e da tanto tempo, prettamente terzomondiale. Per il Madagascar, riguardo sia allantichit del suo popolamento che a tante sue strane caratteristiche culturali e antropologiche, una terra parecchio misteriosa. Denis Saurat (49) suggeriva che delle umanit enormemente arcaiche, poste addirittura prima della penultima cesura epocale, avessero potuto imbrigliare le forze psichiche dei termitai come aiuto per dirigere il corso degli astri. Questa ipotesi straordinariamente interessante, ma difficilmente, in riguardo si potr fare unadeguata ricerca.

1.5 Le cesure epocali nel pensiero tradizionalista. Di cesure epocali o di cicli storico-cosmologici, concetto equivalente in quanto ogni ciclo inizia e finisce con una cesura parlarono anche i pensatori di area tradizionalista; nel secolo XX essenzialmente Ren Gunon (di cesure epocali) e Julius Evola (di cicli storico-cosmologici). Si tratt di due pensatori molto diversi (anche se furono amici e intrattennero unistruttiva corrispondenza), che in comune ebbero solo il fatto di fare tutti e due riferimento al concetto di tradizione (quod ubique, quod ab omnibus et quod semper Julius Evola). Si tratta di una casistica legata a quella terza componente del composto umano (e, secondo lottica adottata in questa sede, bhleriano), posta al di fuori da ogni prigione kantiana, che ha forse da essere equiparata al buddistico nirvana (50) e attorno alla quale ruota il fatto religioso. In questo scritto essa non sar sfiorata che occasionalmente. Le cesure epocali di Ren Gunon (51) si riferiscono a cambiamenti radicali nel modo di percepire e di dare considerazione al mondo e al sovramondo (terza componente) nonch alla loro correlazione, da parte delluomo superiore. Gunon sovrappone un tempo sempre uguale a s stesso e omologabile a quello umano superiore quale esso adesso (il tempo alcunch di enormemente complesso, vedi il prossimo capitolo) e le sue cesure epocali avvengono in epoche databili nel passato secondo questa scala di misura cronologica. Le cesure epocali/barriere temporali di Gunon vengono da lui poste (a) nel VI secolo avanti Cristo, quando anche la speculazione metafisica divenne razionalit pura (52); (b) nel V millennio avanti Cristo quando il contatto esistenziale con ci che sta al di sopra della materialit pura incominci ad andare un poco alla volta perduto (inizio del vedico Kali-Juga); (c) nel XII XIII millennio avanti Cristo , epoca dellinabissamento dellAtlantide, ultimo grande cataclisma terrestre. Questo viene citato per dovere di completezza: Ren Gunon fu un sacerdotalista assoluto, dallo spirito semiticheggiante e in riguardo a lui lo stesso Julius Evola ebbe a dire che la sua opera, pure ricca di spunti del tutto validi, non ha valore normativo. Julius Evola (53), facendo riferimento alla tradizione sapienziale dei popoli civili e soprattutto indoeuropei, prospetta il susseguirsi di cicli storico-cosmologici separati gli uni dagli altri da cesure epocali; lultimo ciclo incominci dopo linabissamento dellAtlantide e tenderebbe a chiudersi nei nostri tempi (vedi pi avanti), anche se non detto che ogni ciclo storico-cosmologico deva chiudersi in modo catastrofico e definitivo con perdita totale o quasi di memoria di quanto venne prima. Difatti (si veda pi avanti) le impronte lasciate da ogni ciclo nel seguente sembrerebbero indicare che questo normalmente il caso. Se la chiusura di un ciclo dovuta alla rottura dellequilibrio antropocosmico, preceduta e accompagnata da obnubilazione psichica generalizzata dellecumene bhleriano, allinizio del nuovo ciclo ci si pu aspettare una nuova umanit superiore/insieme bhleriano con caratteristiche fresche di capacit psichica, certo superiori a quanto potevano essere alla vigilia del tracollo. Quindi genuina rinascita dellinsieme bhleriano, analoga alla nascita di ogni singolo, quando in esso si riscontrano potenzialit psichiche potenziate (54).(01) Si consultino, Ludwig von Bertalanffy, ed. it. Teoria generale dei sistemi, Mondadori, Milano, 1983 (orig. 1969); Ren Thom, ed. it. Stabilit strutturale e morfogenesi, Einaudi, Torino, 1980 (orig. 1972). Uno scorrevole libretto che da una messa a punto abbastanza semplice su questi difficili argomenti : Tiziano Terranova, Dizionario di realt virtuale e vita artificiale, edizioni dellOrtica, Bologna, 1995.(02) Jakob von xkll, Theoretische Biologie, Suhrkamp, Frankfurt am Main, 1973 (orig. 1928); Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(03) Cfr. Arnold Gehlen, Der Mensch, Athenaion, Frankfurt am Main, 1974 (orig. 1950).

(04) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(05) SullAtlantide ci potrebbero essere fino a 40.000 fra libri e articoli di rivista e giornale; e sullAtlantide ci sono anche riviste specializzate. Sul resto della casistica dei continenti perduti c molto meno. Si consultino, Serge Hutin, Hommes et civilisations fantastiques, Jai lu, Paris, 1970; Silvano Lorenzoni, I Continenti perduti, la Luna e le cesure epocali, Primordia, Milano, 2001; Roberto Pinotti, Atlantide, il mistero dei continenti perduti, Mondadori, Milano, 2001. Questo libro riporta la bibliografia sullargomento compilata in russo nel 1968 da Nikolaj irov, poi tradotta in americano e dallamericano in italiano dal Pinotti. Libro discutibile ma utile come fonte nozionistica e bibliografica. Cfr. anche Silvano Lorenzoni, Mondo aurorale, Primordia, Milano, 2010.(06) Cfr. Rmy et Bernadette Chauvin, Le monde animal et ses comportements complexes, Plon, Paris, 1977.

(07) Cfr. Il quotidiano Libero (Milano) del 6 marzo 2008.

(08) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(09) Guillaume Corvus, La Convergence des catastrophes, Diffusion International dition, Paris, 2004.

(10) Cfr. Hugo Dingler, Geschichte der Naturphilosophie, Junker und Dnnhaupt, Berlin, 1932; anche Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(11) Kurt Hbner, Die Wahrheit des Mythus, Beck, Mnchen, 1985.

(12) Estrapolazione non certo arbitraria o fuori luogo essa ha delle precise analogie (senza essere la stessa cosa) con la psicologia dellinconscio collettivo di quel conosciuto psicologo che fu Carl-Gustav Jung.

(13) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(14) Sul conto del quale si consulti per esempio Herv Ryssen (uno pseudonimo), Psychologie du judasme, Baskerville, Levalois, 2009. Secondo listituzione psichiatrica ufficiale americana, di stretta osservanza freudiana, avere una religione (qualsiasi) costituisce una patologia psichica.

(15) Hans Bender, Unser sechster Sinn, Telepathie, Hellsehen, Spuk, Deutsche Verlagsanstalt, Stuttgart, 1972.(16) Nicolas Bourbaki (pseudonimo collettivo), lments dhistoire des mathmatiques, Hermann, Paris, 1960.

(17) La teoria della probabilit, iniziata da Blaise Pascal nel Seicento e raffinata da Pierre-Simon de Laplace nel Settecento, era stata sviluppata con lo scopo di dare una descrizione dinsieme/macroscopica del comportamento di sistemi costituiti da un numero tanto alto di componenti da rendere in pratica impossibile seguire il comportamento individuale di ognuno componenti per i quali per si immaginava/postulava che valessero leggi deterministiche se si fosse potuto, ipoteticamente, osservarli da vicino. Adesso si tende a vedere nelle leggi statistiche un tipo specifico di leggi che hanno una validit propria avulsa da qualsiasi determinismo.

(18) Hanns-Heinz Ewers, Ameisen, Georg Mller, Mnchen, 1925.

(19) Kurd Lasswitz, Aus dem Tagebuche einer Ameise, antologia Wissenschaftlich-phantastische Tiergeschichten, Neues Leben, Berlin, 1985 (orig. 1890).(20) Eugne Marais, Die siel van die mier, antologia Die beste van Eugne Marais, Rubicon, Kaapstad (Sud Africa), 1986 (orig. anni Trenta).

(21) Rmy Chauvin, Le monde des fourmis, ditions du Rocher, Monaco, 1969; Les socits animales, Presses Universitaires de France, Paris, 1982; Dieu des fourmis, dieu des toiles, Belfond, Paris, 1988.

(22) Cfr. Jean-Marie Bassot, Vers luisants et lucioles, mensile Science, progrs, dcouverte (Paris) di agosto 1970.

(23) Cfr. I quotidiani Libero (Milano) del 4 maggio 2006; Stuttgarter Zeitung (Stuttgart) del 15 giugno 2007; Die Welt (Berlin) del 16 giugno 2007.(24) Cfr. il quotidiano Libero (Milano) del 12 marzo 2005 e del 22 aprile 2005.

(25) Cfr. il quotidiano Libero (Milano) del 2 gennaio 2008.

(26) Notizia data da Giovanni Monastra, Le origini della vita, Il Cerchio, Rimini, 2000.

(27) Robert Sullivan, ed. it. Ratti, ISBN edizioni, Milano, 2007.

(28) Alexej Pawlowitsch Okladnikow, ed. ted. Der Mensch kam aus Sibirien, Molden, Wien, 1974.

(29) Per esempio: John Wyndham (pseudonimo di John Harris), ed. it. Il Giorno dei trifidi, antologia Universo a sette incognite, Mondadori, Milano, 1970 (orig. 1951); Kenneth Gantz, ed. it. LAbitatore, Mondadori, Milano, 1974 (orig. 1963).

(30) Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(31) Hugo Dingler, Das Experiment, sein Wesen und Geschichte, Reinhardt, Mnchen, 1928.

(32) stato calcolato che le formiche si contano a milioni di miliardi e costituiscono circa il 10% della biomassa animale mondiale. Se si dovessero muovere in blocco alla conquista del mondo ci riuscirebbero certamente. Gi prima della guerra lo scrittore francese Jacques Spitz aveva prospettato, nel suo La guerre des mouches, Gallimard, Paris, 1938, che se le mosche dovessero organizzarsi per soppiantare luomo, non ci sarebbe scampo possibile.(33) Edgar Dacqu fu uno scrittore anche molto apprezzato da Julius Evola e le sue opere sono ricchissime di ottimi spunti, anche se sono inficiate da antroposofia e da gnosticismo cristianeggiante. La sua opera principale Urzeit, Sage und Menschheit, Oldenbourg, Mnchen/Berlin, 1928; ma di ottima consulta sono anche Leben als Symbol, Oldenbourg, Mnchen/Berlin, 1928; Natur und Seele, Oldenbourg, Mnchen/Berlin, 1928; Aus den Tiefen der Natur, Pfister und Schwab, Bdingen, 1944 e, soprattutto, Die Urgestalt, Insel, Leipzig, 1943.(34) Leone Croizat onor lo scrivente della sua amicizia verso la fine degli anni Settanta. La sua teoria esposta e ampliamente documentata nella sua opera principale, Space, time, form, the biological synthesis, edizione dellautore, Caracas (Venezuela), 1962, che egli scrisse in lingua americana per cercare di darle una maggiore diffusione senza grande successo. Essendo egli un antidarwinista militante, fu sempre tenuto al margine della (pseudo)scienza ufficiale.(35) Silvano Lorenzoni, Chronos, cit.(36) Su questo argomento lautore aveva pubblicato nel passato un breve libretto ormai esaurito; Silvano Lorenzoni, Equilibrio antropocosmico e snaturamento del tempo, Primordia, Milano, 2001.

(37) Cfr. Mircea Eliade, Trait, cit.(38) Wre nicht das Auge sonnenhaft / die Sonne knnte es nie erblicken / lge nicht in uns des Gottes eigene Kraft / wie knnte uns Gottliches entzcken? [se locchio non avesse una natura solare / mai esso potrebbe vedere il Sole / se non ci fosse in noi la potenza di un dio / come potrebbe entusiasmarci la divinit?].(39) Di ottima consulta generale Mircea Eliade, Histoire des croyances et des ides rligieuses, Payot, Paris, 1981 (3 voll.).

(40) Cfr. Victor Magnien, Les Mystres dEleusis, Payot, Paris, 1950 (orig. 1938) ed. it. Ar, Padova, 1996.

(41) Cfr. Jacques Le Goff, ed. it. Il Re nellOccidente medioevale, Laterza, Bari/Roma, 2006; anche Ernst Kantorowicz, ed. it. Federico secondo di Svevia, ed. it.Garzanti, Milano, 1940 (orig. 1931).

(42) Cfr. Mircea Eliade, Mphistophels et landrogine, Gallimard, Paris, 1962.

(43) Cfr. Paolo Santangelo, Storia della Cina, Newton, Roma, 1994.

(44) Cfr. Alexandra David-Nel, Mystiques et magiciens du Tibet, Plon, Paris, 1968 (orig. 1929).(45) Cfr. Mario Polia, Gli Inca, Xenia, Milano, 1999.

(46) Cfr. Jacques Soustelle, Les Aztques, Hermann, Paris, 1974; LUnivers des aztques, Hermann, Paris, 1979.

(47) Cfr. Giovanna Salvioni, LIsola di Pasqua, Xenia, Milano, 1997.

(48) Cfr. Serge Hutin, cit.; Mircea Eliade, Trait, cit.

(49) Denis Saurat, La Civilisation des gants et la religion des insects, Jai lu, Paris, 1955.

(50) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologia, cit.(51) Ren Gunon, Le Rgne de la quantit et les signes des temps, Gallimard, Paris, 1950. Unottima sintesi del pensiero gunoniano su questo argomento stata data da Piero Di Vona sul mensile Diorama letterario (Firenze) di settembre 1991.

(52) Vi sono momenti nella storia in cui si affermano nuove categorie del pensiero e nel sentire e quindi nellagire una di queste svolte si verific fra il VIII e il VI secolo a.C. ed ebbe in questultimo la sua acme Questo fenomeno si manifesta con lo sbocciare e il prevalere dellintelletto logico-discorsivo di contro allintelligenza intuitiva e ispirativa che aveva prevalso prima Pio Filippani-Ronconi, Il Buddismo, Newton, Roma, 1994.(53) Julius Evola, Rivolta contro il mondo moderno, Mediterranee, Roma, 1969 (orig. 1934).

(54) Cfr. Silvano Lorenzoni, Cosmologie, cit.; Hans Bender, cit.; Jean-Paul Bourre, Les Enfants extra-sensoriels et leurs pouvoirs, Tchou, Paris, 1978.

2.VALUTAZIONE E MISURA DEL TEMPO

2.1 Definizione del problema. Lo scrivente, nella sua Cosmologia alternativa, aveva gi dedicato un capitolo al tempo e alla sua misura. Bisogna sempre fare distinzione fra la misura e la cosa misurata; e la confusione fra luna e laltra particolarmente nociva e causa di assurdit quando ci si riferisca al tempo (non accidentale che questo tipo di confusioni siano uno dei cavalli di battaglia delleinsteinismo-relativit).(a) Il tempo, direzione pura, (I) inconcepibile, (II) non misurabile. Gi Immanuel Kant aveva proposto che lunico modo in cui ci si pu rappresentare il tempo nella fattispecie di una linea, percorribile in una sola direzione (01). Siccome lo spazio esistenziale intrinseco dellumano superiore quello euclideo risulta che, per convenienza, la linea lungo la quale ci si rappresenta il tempo rappresentazione sterificata del tempo, che permette anche la sua misura una linea retta e il tempo rappresentato anchesso euclideo. Una ipotetica rappresentazione del tempo lungo una linea curva e in particolare un cerchio o altra linea chiusa comporta specifiche conseguenze sulle quali pi avanti.(b) La misura del tempo, quindi, solo possibile dopo averlo sterificato, secondo appena accennato; ed essa avviene mettendo a profitto il fatto che ci sono fenomeni che la memoria (conseguenza dellxklliana causalit temporale per cui losservatore riconosce s stesso lungo lo scorrere del tempo) ci indica come ripetitivi cio indistinguibili fra di loro: e a ognuno di loro viene attribuita convenzionalmente unuguale durata. Questi fatti ripetitivi vengono allora a costituire segmenti consecutivi di uguale lunghezza sulla linea (retta) che serve di supporto per rappresentare il decorrere del tempo. (In riguardo, assolutamente fondamentale la percezione della Luna, le cui fasi vengono a essere il fondamento essenziale di ogni misura del tempo. Tutte le altre misure cronologiche vengono a essere sottomultipli derivati dalla temporalit lunare.) Questo tipo di rappresentazione del tempo e la conseguente derivata misura permette di trattarlo matematicamente come una dimensione spaziale percorribile in una sola direzione ; e questo si rivelato empiricamente valido per affrontare i problemi ingegneristici (per fare, matematicamente, predizioni) allinterno della nostra prigione kantiana. Ma quale possa essere il valore di quel tempo misurato, dipende esclusivamente dalla temporalit di chi quel tempo vive e misura e a questo punto mancano i mezzi lessicali per potersi esprimere in modo pi specifico. Quindi questo era gi stato abbozzato dallo scrivente nel suo Chronos lestrapolazione temporale in termini di tempo esistenziale attuale verso il passato, o magari verso il futuro, lecita soltanto fino a che ragionevolmente si possa essere sicuri che cerano/ci saranno esseri umani compartecipi della nostra stessa kantianit. In direzione del passato, ragionevolmente, fino allultima cesura epocale, corrispondente allinabissamento dellAtlantide circa 10.000 anni addietro. A volere retrocedere oltre linabissamento dellAtlantide e presupponendo, pure ragionevolmente, che la freccia del tempo sia rimasta la stessa, da passato a futuro (su di questo pi avanti) ci si pu riferire soltanto a un prima e un dopo, separati da intervalli cronologici simbolici non omologabili al nostro tempo vissuto. Cercare di dare una dimensione quantitativa a quegli intervalli, secondo la nostra temporalit, pu essere un esercizio anche divertente e spassoso, ma che in fondo non ha alcuna concreta validit. Si questo si era accorto anche Edgar Dacqu (02) che parlava di una accelerazione del tempo esistenziale, diverso per chi visse nelle epoche remote e per luomo attuale: ma Edgar Dacqu presumeva che ci fosse, al di l e al di fuori dellumanamente vissuto, un qualche tempo di riferimento. Secondo il punto di vista adottato in questa sede, invece, ogni tempo deve essere un tempo vissuto altrimenti si nel non-tempo di quella terza componente del composto umano e bhleriano (03). Adesso si imposta una moda culturale, le cui origini hanno da vedersi nellistaurarsi del monoteismo e che impera incontrastata, secondo la quale una non meglio definibile natura, allumano osservatore assolutamente aliena, ha per una sua intrinseca temporalit che identicamente quella dellosservatore in questione la soggettivazione dellobiettivo di Ernst Barthel (04). Questa temporalit sarebbe indefinitamente estrapolabile verso il passato oppure verso il futuro, e in obbedienza alla quale la natura procede per conto suo indipendentemente dallesistenza o meno di un osservatore, in quanto questultimo , per definizione, accidentale ad essa esterno e alieno. Su di questa base si procede a elaborare le metodologie per la datazione di eventi passati (05). Ci sono procedure botaniche (studio dei pollini, delle stratificazioni legnose nei tronchi degli alberi, ecc.), mineralogiche (stratificazioni minerali nelle stalattiti e stalagmiti, ecc.), geologiche (susseguirsi di depositi di detriti lasciati da ghiacciai, sedimenti lasciati dai fiumi, ecc.), astronomiche (fondate sulla variazione, presuntamente retta da determinate leggi, nella posizione degli astri), magnetiche (congelamento del magnetismo di determinati minerali, attribuito a cambiamenti nellorientamento del magnetismo terrestre) tutti metodi, in ogni caso e per ammissione di chi li ha sviluppati e di chi li usa, permettono di risalire nella storia passata di qualche millennio. Per andare pi indietro si mette mano alla misura dei tassi di disintegrazione radioattiva, metodo ritenuto molto pi sicuro in quanto tali tassi di disintegrazione dovrebbero essere tetragoni a cambiamenti di temperatura, di magnetizzazione, di legame chimico, ecc. - Si tratta sempre di estrapolazioni lineari verso il passato di cambiamenti fisici che hanno dimostrato un determinato andamento cronologico nella durata della vita dello sperimentatore o che concordano con documentazione proveniente da qualche generazione addietro: non a caso i risultati sono tanto pi accurati, a detta degli specialisti stessi, quanto pi a noi cronologicamente vicini. Quanto alle misure radioattive anchesse spesso soggette a ogni tipo di interpretazioni, vedi pi avanti i tassi di disintegrazione dei preparati radioattivi possono essere influenzati psichicamente (06), quindi essi potrebbero essere stati altri a seconda delle epoche, improntate da diversi tipi di comunit bhleriane ammesso che argomentare su misure spaziali o cronologiche di qualsiasi genere possa avere qualche valore per i tempi precedenti lultima cesura epocale. Oscar Gonzlez Quevedo (07) ci assicura che le facolt parapsicologiche umane di retrocognizione e di precognizione hanno unestensione cronologica di pochi secoli. Essendo probabilmente questa facolt lunico scandaglio cronologico che sia allumano propriamente intrinseco, si tentati di concludere che la profondit cronologica entro la quale, usando qualsiasi metodo, ci si pu sentire del tutto al sicuro, sia proprio limitata a qualche secolo.2.2 Evoluzione. Delle particolari difficolt vengono a galla quando si voglia applicare la bartheliana soggettivazione dellobbiettivo alla temporalit della biosfera, della quale fa parte anche la componente somatica umana, singola e bhleriana. Qui duopo confrontarsi con lidea dellevoluzione, che deriva dallimmaginarsi (a) un tempo misurabile euclideamente ed estrapolabile indefinitamente verso il passato, (b) una biosfera cambiante lungo questo asse temporale (si fa volentieri confusione fra il tempo e la sua misura), per cui le forme biologiche, non esclusa quella umana, derivano da quelle che le precedettero per filiazione e i discendenti si scostano morfologicamente dagli antenati in base a meccanismi che vengono inventati a seconda dellimmaginazione o della presa di posizione dottrinale di chi si inventa queste cose. Lalternativa allevoluzione, anche a volere perseverare in una visione temporale bartheliana, quella di Plotino e della vicarianza del gi menzionato Leone Croizat: lhabitat e i suoi abitatori si accompagnano armoniosamente a seconda che il dopo segue cronologicamente al prima, costituendo ununit inscindibile senza che ci siano adattamenti reciproci, richiedenti durate pi o meno lunghe o immaginate tali (perch non dovrebbe essere la geologia che si adatta alla biologia? nessun evoluzionista sembra che lo abbia ancora suggerito). (La biologia e la geologia evolvono insieme, diceva Croizat, che si autodichiarava evoluzionista, anche se le sue idee erano proprio il contrario di quelle di qualsiasi visione evoluzionistica.) In termini generali, le fantasie evoluzionistiche possono essere classificate in due filoni: (a) quello teleologico monoteistico, sostenuto da cristiani, cristianeggianti, gnostici, teosofi e antroposofi, ecc., (b) quello bancario-usurocratico (08), detto anche darwinismo, che ancora adesso di stretta osservanza nella scienza ufficiale e al quale devono aderire o fare finta di aderire coloro che, nellambito accademico non vogliono rischiare il posto di lavoro e fare carriera. Qualche scienziato serio e coraggioso comunque c lo stesso, che contesta la dogmatologia darwinista, la quale risulta erosa sempre di pi (09). In ogni caso, un assunto di base di qualsiasi visione evoluzionistica che nel mondo biologico ci sono forme pi primitive/semplici e meno primitive/semplici e che quelle meno primitive devono derivare da quelle pi primitive (si ricordi che per gli evoluzionisti la biosfera non alcunch di olistico e armonioso, ma un macchinoso procedere biochimico o magari dialettico) un tempo, adesso meno, si sosteneva che gli organismi animali dovevano discendere dalle piante. Lassunto dei teleologo-monoteisti invariabilmente che c un pi o meno imperscrutabile disegno che fa da motore allevoluzione con lo scopo preciso di raggiungere la pienezza del creato cio luomo quale noi lo conosciamo (unico essere ad avere uno psichismo veramente completo [10]), raggiunto il quale scopo o essa si fermerebbe definitivamente o prenderebbe degli andamenti pi o meno fantasiosi ma in ogni caso del tutto diversi di quanto pot essere il caso prima di giungere a quella pienezza. A questa linea di pensiero apparteneva anche un grande etologo, il gi citato Rmy Chauvin (11); e in questo filone pu essere incluso anche Edgar Dacqu (12). Dacqu proponeva una forma primordiale/Urgestalt (una specie di platonica entelechia) la quale, procedendo in direzione passato-futuro nel tempo (la cui precisazione, anche per Dacqu, si dimostra problematica), si lascia indietro le forme animali e vegetali, per raggiungere finalmente la forma uomo che ha adesso e che rappresenta la fine del percorso evolutivo. Quindi, per Dacqu a differenza di come se lo immaginava Julius Evola il ciclo storico-cosmologico finisce in gloria e non chiaro se, more monoteistico, ci si sar fermati a questo punto o se ci sar un capovolgimento che nuovamente scatener un ciclo analogo. Dacqu un autore ricco di notizie e di interessantissimi spunti, ma che dal punto di vista dottrinale, appesantito com dalla sua antroposofia e dal suo gnosticismo cristianeggiante, di dubbio valore. Vale anche la pena di fare il punto di quali sono i difetti fondamentali dellapproccio darwinistico il quale tanto pagliaccesco che non meriterebbe neppure un confronto, se non fosse per il fatto che essendo divenuto moda culturale e uno dei dogmi portanti della modernit, la sua demolizione sistematica diviene meritoria sia sul piano pratico che su quello dellonest scientifica. Ancora adesso, a quasi due secoli di distanza dallinizio della cabala darwinistica, la (pseudo)scienza ufficiale ha per riferimento il dogma di Charles Lyell (1797 1875) secondo il quale le rocce/formazioni geologiche dovevano essere sempre pi antiche a seconda che si procedeva in profondit e si dovevano essere formate in un tempo enormemente lungo per giustapposizione di un numero grandissimo di strati minerali (13). Egli definiva poi i cosiddetti fossili caratteristici, per cui in ogni strato geologico il grado di complessit (come se la immaginava lui) dei fossili del medesimo pi caratteristici indicavano lantichit dello strato/roccia (14). Gi Lyell, dunque, gettava le basi di quellargomento circolare per cui la roccia, a seconda della sua antichit, doveva contenere determinati residui di forme viventi/fossili; e nel contempo i fossili indicavano lantichit della roccia: levoluzione, in questo modo, si autogiustifica. E quando qualche ritrovato non coincideva/coincide con lidea evoluzionistica, esso viene semplicemente e sbrigativamente dichiarato un falso (15). Nello stesso tempo che falsi sono tutti i ritrovati che tenderebbero a contraddire il dogma, vengono semplicemente ignorati i fatti catastrofici capaci di scombussolare la cronologia stratigrafica ufficiale e dei quali c abbondante evidenza. Lo spesso citato Hans-Joachim Zillmer (che pure accetta lapproccio cronologico bartheliano di cui si parlato) indica come nel passato il catastrofismo geologico e biologico deva essere stato piuttosto la norma che leccezione e mette lultima catastrofe globale fra 5.000 e 10.000 anni fa, in certo e qual modo in coincidenza con linabissamento dellAtlantide (pure adottando un punto di vista molto diverso dal nostro). Maurizio Blondet (16) descrive un interessante evento, lesplosione del vulcano St. Helens, nellAmerica del Nord, nel 1980, che in meno di 36 ore diede origine a una stratificazione di depositi minerali identico a quelli a cui i geologi alla moda attribuiscono milioni di anni. Inoltre, i tentativi di puntellare le datazioni circolari di Lyell per mezzo dellinfallibile cronometro radioattivo (e indipendentemente dal fatto che anche quello potrebbe essere stato falsato psichicamente, vedi pi sopra) si sono dimostrati fallaci (17). Pure ammesso che le misure dei decadimenti radioattivi siano corrette, la loro interpretazione sempre dubbia, in quanto poggia su presupposti inverificabili sulle proporzioni iniziali delle diverse sostanze radioattive. Un esempio specifico quello celeberrimo del carbonio 14 per la datazione di residui organici (18) i cui risultati dipendono da quale sia stata la presunta concentrazione di carbonio nellatmosfera in cui gli organismi in questione si sono trovati a vivere. C evidenza che il contenuto di anidride carbonica nelle atmosfere del passato (neppure remotissimo) possa essere stata molto diversa da quella che adesso . La datazione dellet della vegetazione lungo le autostrade, usando questo sistema, sempre errata in ragione del suo eccessivo contenuto di carbonio dovuto allemissione dei gas di combustione da parte del traffico automotore lungo le medesime.

Altre due insuperabili difficolt per levoluzionismo in generale e per il darwinismo in particolare sono: (a) la totale mancanza di forme intermedie (anelli di congiunzione) fra le specie. Su di questo argomento si soffermano sia Giovanni Monastra che Maurizio Blondet (19) e quelle forme che sono state spacciate per intermedie nel passato si sono dimostrate, quelle s, dei falsi; (b) i cosiddetti fossili viventi, forme biologiche che, secondo la scala temporale ufficiale, si sono bloccate nella loro evoluzione ancora in tempi improbabilmente lontani (il peripato, il limulo, il celacanto, il hoatzin, ecc.). Riguardo a questi esseri stato giustificatamente osservato che non stata mai proposta alcuna ragione valida (dal punto di vista evoluzionistico) del perch essi non si siano pi evoluti (20). Per concludere si vuole dare una panoramica di quellimportante casistica secondo la quale, quando sia ammesso lo schema cronologico che dice che la natura procede per contro proprio con un tempo proprio identico a quello esistenziale dellumano osservatore (barthelismo) e anche che, evoluzionisticamente, le forme biologiche pi primitive (secondo certuni) devono essere apparse prima di quelle meno primitive (secondo i medesimi), non escluso lumano, ci si trova con una pletora di ritrovati che non quadrano fatto sistematicamente ignorato dalla (pseudo)scienza ufficiale.

I ritrovamenti che non quadrano vanno classificati in due tipologie: (a) resti di svariati organismi (pi o meno primitivi), non esclusi resti umani, vengono trovati assieme, negli stessi strati geologici, mentre evoluzionisticamente sarebbe impossibile che fossero coesistenti. In un caso specifico fu trovato il tronco di un albero che attraversava diversi strati geologici e quindi, secondo la cronologia scientifica, quellalbero doveva essere vissuto per diverse centinaia di milioni di anni (21); (b) in tutte le epoche immaginabili, assieme a trilobiti, paleoinsetti, dinosauri, ecc. si trovano resti inequivoci di unumanit (in senso lato) sempre capace di una tecnologia pi o meno avanzata di cui restano le tracce. In riguardo, particolarmente informativo lo spesso citato Hans-Joachim Zillmer (22), mentre conosciutissima ancora da fine Ottocento quellimpronta di una mano umana a fianco di quella di una zampa di dinosauro, riportata, per esempio, da Edgar Dacqu (23).Per quel che riguarda specificamente la paleografia umana e tecnologico-umana, vale il classico di Michael Cremo e Richard Thompson (24), opera nella quale non solo si dimostra che luomo, anche secondo la scala cronologica ufficiale deve essere di immemorabile antichit, ma si mettono a nudo gli imbrogli e anche gli atti arbitrari e anche violenti portati a termine dallinquisizione darwinistica per sopprimere o falsificare levidenza che avrebbe potuto contraddire lufficialit nonch per mettere fuori gioco qualsiasi dissenziente o libero pensatore.2.3 Fantastoria. In un suo vecchio scritto lautore di queste righe ebbe a dire che ci che si pu vedere come parte obiettiva di una qualsiasi ricostruzione storica basata su di un qualsiasi tipo di resto materiale ci che pu essere omologato al tempo esistenziale di chi scrive la storia, cio ci che lo storico pu rendere descrittivamente immaginabile a dei lettori suoi contemporanei; e ci dipende in grande misura dallo storico stesso e dalla sua Weltanschauung e questo tanto pi vero quanto pi si vuole andare a ritroso verso il passato. (25) E unopinione del tutto analoga fu espressa, per il campo della storia comparata delle religioni, da Mircea Eliade (26). Il problema della presentazione distorta della storia dei tempi post-Christum stato affrontato in dettagli da un brillante e poco conosciuto storico, Wilhelm Kammeier (1889 1959) (27). I suoi studi sono tuttora proseguiti da una Wilhelm Kammeier Verein di Colonia/Kln (28) Kammeier wohl als der grsste Historiker des 20. Jahrhunderts bezeichnet werden muss [Kammeier deve essere considerato il pi grande storico del secolo XX ]. Gi il Kammeier affrontava gli ipotetici slittamenti delle datazioni nella stesura ufficiale della storia medioevale. E pi avanti ancora si spinge un altro ricercatore storico, Heribert Illig (29), che prosegue lopera di Wilhelm Kammeier. LIllig sostiene che il periodo storico settembre 614 agosto 911 stato interpolato di sana pianta ( dieser Karl der Grosse in Wahrheit Karl der Fiktive genannt werden darf un muss [ questo Carlo Magno in realt potrebbe e dovrebbe essere detto Carlo il Fittizio].

Questi esempi dimostrano come lincertezza cronologica possa avvicinarsi molto al nostro tempo, addirittura nella zona di sicurezza post-ultima cesura. Pur senza volere esprimersi in modo definitivo in questo pure complesso argomento (le sabbie mobili cronologiche) si tentati di ridurre la certezza cronologica forse a quei pochi secoli quando ci fa da garante la parapsicologia, almeno secondo Oscar Gonzlez Quevedo, di cui si parlato pi sopra.

2.4 La freccia del tempo. In questa sezione si considereranno brevemente alcuni argomenti legati alla problematica della freccia del tempo, gi considerati pi o meno sommariamente dallo scrivente nel suo Chronos. Questo sar fatto soprattutto per rendere chiaro a quali complicazioni si pu verosimilmente andare incontro quando non si tenga in considerazione che una cosa il tempo e unaltra la sua misura. Perch si possa ragionevolmente parlare delluno e dellaltra bisogna che il tempo sia avvicinato come categoria kantiana propria dellosservatore e sperimentatore la bartheliana soggettivazione dellobiettivo comporta impensate complicazioni. Si gi detto, vedi pi sopra, che lunica maniera di rappresentarsi il tempo, direzione pura, come una linea percorribile in una sola direzione - questo era gi stato visto da Immanuel Kant; e la rappresentazione come movimento unidirezionale su di una linea comporta la possibilit di combinare spazio e tempo, fatto postulato da Jakob von xkll come movimento/Bewegung. Inoltre, la linea del tempo deve essere una linea retta in uno spazio euclideo (che lo spazio esistenziale dellumano superiore osservante), essendo questo tipo di rappresentazione quello che permette la sterificazione del tempo secondo una modalit misurabile che ha dimostrato la sua adeguatezza nel trattamento matematico del tempo come dimensione con risultati concretamente validi nel campo dellingegneria e quindi dellinterazione dellumano con il mondo. Cio: il tempo misurato della prigione kantiana dellumano superiore deve essere anchesso euclideo, se quella misura deve essere utile e significativa. Dal punto di vista esclusivamente teorico si potrebbe anche procedere a rappresentare il tempo su di una linea curva invece che su di una retta. Se la curva fosse chiusa, tipo un cerchio, questo comporterebbe la rappresentazione di un tempo che cambierebbe freccia ogni due epoche specifiche, con la conseguenza di un rimbalzo ogni volta per una medesima durata, ma senza invecchiamento: una situazione a dir poco paradossale. Se invece la curva fosse prolungabile ad libitum ma non fosse contenuta tutta in un determinato piano euclideo e si sviluppasse in uno spazio a pi di due dimensioni, si rischierebbe di cadere nella casistica dei tempi pluridimensionali, menzionata e brevemente discussa nella Cosmologia alternativa. Quando la temporalit esistenziale umana venga barthelianamente proiettata su di una natura immaginata come disgiunta dallumano osservatore, si apre la porta a strani sviluppi. In quella natura vengono osservati fenomeni che hanno decorsi deterministici e anche statistici (e anche di altro tipo, vedi pi avanti, ma per il momento fermiamoci qui). Di questo ultimo tipo sono i processi termodinamici, e la seconda legge della termodinamica (quella che impedisce la costruzione del perpetuum mobile di secondo grado) dice che ogni sistema fisico tende, per via naturale con il trascorrere del tempo, a passare da una condizione di alta polarizzazione/ordine e bassa probabilit a una di bassa polarizzazione/disordine e alta probabilit - e il concetto di probabilit legato a quello termodinamico di entropia. Ne segue che un ipotetico osservatore (dalla kantianit umana) che si ponesse fuori dalla natura e osservasse stati diversi di un medesimo sistema (magari la natura stessa, nel suo insieme), constatando che la sua entropia cambia in senso crescente secondo una data sequenza cronologica, egli dovrebbe concludere che gli stati di maggiore entropia sono posteriori a quelli di minore entropia (cio che la corrispondente freccia del tempo da passato a futuro). Questa conclusione potrebbe essere del tutto automatica; ed proprio quello che, secondo il matematico Olivier Costa de Beauregard (30), ogni essere vivente fa, inconsapevolmente, in ogni istante della sua vita: cos egli regola la sua condotta in base alle condizioni che egli sa che con un massimo di probabilit prevarranno nel prossimo istante. Questo, in termini tecnici, viene detto predizione cieca: una forma di predizione cronologica istintiva , sia pure approssimata e a corta scadenza. Secondo Olivier Costa de Beauregard la ragione per la quale si pu avanzare in una sola direzione temporale - da passato a futuro, che quella di entropia crescente che lessere umano e, in generale, linsieme degli esseri viventi, devono stare dietro alla natura/stare in sintonia con la natura nel suo progredire da bassa ad alta entropia, perch altrimenti la loro vita non sarebbe possibile. Questo un fatto certo ma, a ben vedere le cose, il Costa de Beauregard non sta dando alcuna ragione per la specificit della freccia del tempo, ma constatando la sua fattualit. A volere prendere largomento di Costa de Beauregard come causa effettiva della direzione della freccia del tempo, passato futuro, allora risulta che percorrere il tempo in direzione contraria, futuro passato, cio in senso di entropia decrescente, renderebbe possibile un processo di retrodizione cieca, identicamente tanto accurato come quello di predizione cieca, che verrebbe a essere la sua immagine speculare. Questo renderebbe non solo possibile ma obbligatoria unesistenza biologica a sua volta immagine speculare di quella vissuta fattualmente sotto le normali condizioni di esperienza sensoriale di veglia: se linseguimento dellentropia crescente la ragione per la quale il tempo umano e biologico va da passato a futuro, linseguimento dellentropia decrescente deve essere causa perch una nostra immagine speculare lo percorra da futuro a passato. Dunque, secondo questo schema, si in ogni istante confrontati con un altro s stesso che proviene dalle profondit del futuro e del quale, per, sotto circostanze ordinarie, non si ha percezione. Eccoci davanti a una fenomenologia allucinante (proprio allucinante, perch nei fenomeni allucinatori si nel contempo attore e spettatore, agente e agito) identica a quella del doppio/sosia/Doppelgnger descritta in modo magistrale da Erich T. A. Hoffmann nel suo straordinario romanzo Die Elixire des Teufels (31). Una rappresentazione cronologica come quella che deriva dalle argomentazioni di Costa de Beauregard, per cui si va avanti e nel contempo indietro in ogni istante, verrebbe a corrispondere a quella su curva chiusa di cui si parlato poco fa. E una rappresentazione del genere potrebbe rivelarsi utilizzabile per lapproccio cronologico formale a certi sistemi retti da forme specifiche di causalit cibernetica, cio che si autoregolano in base a un programma informativo a essi e solo a essi proprio e inerente. Secondo il pregevole biologo Roberto Fondi (32) un sistema del genere potrebbe essere la biosfera. (Roberto Fondi, nel proporre questa possibilit, fa riferimento a certe forme standard che, a seconda che scorre il tempo, barthelianamente considerato, si manifestano come costanti nella biosfera.) Siccome un sistema cibernetico funziona ugualmente bene da passato a futuro che da futuro a passato (la freccia del tempo dellosservatore non ha alcunch di assoluto ma una conseguenza del suo adattamento a un ambiente che procede da minore a maggiore entropia) risulta che anche la biosfera del futuro, per quanto virtuale, ha uninfluenza sulandamento della biosfera presente, tanto quanto quella del passato (che non virtuale ma storica, secondo una misura del tempo nel senso di entropia crescente). Queste idee di Roberto Fondi erano tenute in seria considerazione anche dallo spesso citato Rmy Chauvin (33). Per concludere, sia qui ricordata unantica, persistente e generalizzata nozione alchemica (34) secondo la quale i metalli maturerebbero nellutero sotterraneo delle miniere sotto linfluenza degli astri; per esempio, in un tempo sufficientemente lungo si formerebbe loro per influenza del Sole, largento per influenza della Luna, ecc. A volere applicare anche in questo caso uno schema cronologico bidirezionale, diverrebbe lecito immaginarsi gli astri come effetti di maturazione dovuti a cause ctonie e anche qui si sarebbe, in modo inusitato, davanti a quellabisso bidirezionale delle cosmologie gnostiche.(01) Jakob von xkll, cit. classificava la possibilit di mettere insieme spazio e tempo (movimento/Bewegung) come una delle possibilit/causalit fondamentali dellessere senziente, soggetto alla categorie kantiane di spazio, tempo, causalit.(02) Edgar Dacqu, Urgestalt, cit.

(03) Il romanziere francese Jacques Spitz, ed. it. LOcchio del purgatorio, Mondadori, Milano, 1985 (orig. 1945) suggeriva che, almeno in certi casi, leffetto mortale dei batteri patogeni fosse dovuto al fatto che essi, dotati di un tempo proprio accelerato rispetto a quello umano, trascinavano con s il paziente verso il futuro causando il suo invecchiamento e morte prematura. La penetrazione tentacolare di tempi altri, con tutte le strane conseguenze del caso, era stata proposta da Ernst Jnger, An der Zeitmauer, Klett, Stuttgart, 1959 e anche dallo scrittore fantascientifico Alfred Crispin, ed. it. Il Guardiano del tempo, Garden, Milano, 1991.

(04) Attribuire a una natura immaginata come assolutamente aliena la kantianit di chi la osserva quanto Ernst Barthel, Vorstellung und Denken, Reinhardt, Mnchen, 1931, chiamava soggettivazione dellobiettivo.(05) Di ottimo riferimento in riguardo Herbert Franke, Die Sprache der Vergangenheit, Union, Stuttgart, 1962.

(06) Notizia data da Hans-Peter Waldrich, cit.(07) Oscar Gonzlez Quevedo, El Rostro oculto de la mente, Sal terrae, Santander, 1971.Negli anni Sessanta e Settanta lispano-brasiliano Oscar Gonzlez Quevedo fu uno dei principali parapsicologi a livello mondiale.

(08) Lo scrivente ha fatto uno schizzo abbastanza acuto di questo indirizzo nel suo Il Selvaggio, Ghenos, Ferrara, 2005. Ma dellusurocratismo di Darwin si era accorto ai tempi suoi anche Friedrich Nietzsche, cfr. Enrico Goni, Nietzsche e levoluzionismo, Allinsegna del veltro, Parma, 1989.

(09) Ancora di ottima consulta il classico, in lingua italiana, di Giuseppe Sermonti e Roberto Fondi, Dopo Darwin, Rusconi, Milano, 1980. Pi recenti sono i testi di Giovanni Monastra, cit., Hans-Joachim Zillmer, Darwins Irrtum, Langen-Mller, Mnchen, 1998; Maurizio Blondet, LUccellosauro e altri animali, Effedieffe, Milano, 2002.

(10) Cos Rmy Chauvin, La Biologie de lesprit, ditions du Rocher, Monaco, 1990.(11) Rmy Chauvin, Biologie, cit.; Dieu des fourmis, cit.

(12) Cfr.anche Silvano Lorenzoni, Selvaggio, cit.

(13) Tale Giovanni Arduino (1714 1795) aveva fatto una proposta analoga a quella di Lyell verso met Settecento, senza per elevarla allo status di dogma. DallArduino Lyell scopiazz lidea senza mai menzionarlo (cfr. Maurizio Blondet, Uccellosauro, cit.).

(14) Cfr. Maurizio Blondet, Uccellosauro, cit.; Hans-Joachim Zillmer, cit.

(15) Non solo levoluzione in senso generico si autogiustifica in questo modo; si autogiustifica anche il darwinismo, ormai divenuto dogma. Quando un determinato incomprensibile cambiamento anatomico viene attribuito a una qualche specie in progresso evolutivo, i darwinisti pontificano che esso deve essere stato vantaggioso (secondo lottica bancario-usurocratica) anche se non si capisce come (cfr. Hans-Joachim Zillmer, cit.).

(16) Maurizio Blondet, Fossilizzazione, teoria degli strati fossili confutata, su internet, www.effedieffe.com, 4 novembre 2008.

(17) Cfr. Maurizio Blondet su internet, cit.; Uccellosauro, cit.; Hans-Joachim Zillmer, cit.

(18) Cfr. Hans-Joachim Zillmer, cit.

(19) Maurizio Blondet, Uccellosauro, cit.; Giovanni Monastra, cit. Giovanni Monastra propende anche, documentatamente, per lidea della natura esperimento estetico, di nietzscheana memoria.

(20) Cfr. Maurizio Blondet, Uccellosauro, cit.; Peter Kolosimo (pseudonimo di Pietro Colosimo), Il Pianeta sconosciuto, Sugarco, Milano, 1977.

(21) Cfr. Hans-Joachim Zillmer, cit.

(22) Ma anche Maurizio Blondet, Uccellosauro, cit., libro diretto pi alla demolizione del darwinismo come tale che allanalisi dei ritrovati paleontologici. Per chi usi internet, il sito misteri dalla preistoria allantichit ricco di indicazioni su ritrovati di ogni genere che si pongono fuori dalla cosiddetta scienza ufficiale.(23) Edgar Dacqu, Urwelt, cit.

(24) Michael Cremo e Richard Thompson, ed. it. Archeologia proibita, Newton, Roma, 1996.

(25) Silvano Lorenzoni, Chronos, cit.

(26) Mircea Eliade, Initiations, rites, socits secrtes, Gallimard. Paris, 1959.

(27) Le opera complete di Wilhelm Kammeier, in tre volumi (Die Flschung der deutschen Geschichte; Der zweite grosse Angriff; Die Flschung der Geschichte des Urchristentums) sono state ripubblicate dalla Verlag fr ganzheitliche Forschung, Vil, 2008 (orig. 1936 1939). Cfr. Anche Gerrit Ullrich, Der geflschte Mensch, GUWG-Verlag, Kerpen, 2004.

(28) Associazione fondata dal recentemente scomparso Gerrit Ullrich Postfach 45 03 22, D 50878 Kln.

(29) Heribert Illig, Das erfundene Mittelalter, Econ, Dsseldorf, 1996. Heribert Illig anche animatore di una pubblicazione nel campo del revisionismo nelle cronologie storiche, Zeitsprunge.(30) Olivier Costa de Beauregard, ed. it. Irreversibilit, entropia, informazione, Di Renzo, Roma, 1994 (orig. 1963).

(31) Erich T. A. Hoffmann, Die Elixire des Teufels, Reclam, Stuttgart, 1975 (orig. 1815). Sia qui brevemente notato che la qualit del Doppelgnger hoffmanniano parecchio diversa (anche se non completamente aliena) da quella del sosia/dvojnik di Fjodor Dostojevskij, che si riferisce invece piuttosto a circostanze psicopatologiche. In riguardo, cfr. Natalie Reber, Studien zum Motiv des Doppelgngers bei Dostojevskij und E. T. A. Hoffmann, Kommissionsverlag Wilhelm Schmitz, Giessen, 1964.

(32) Roberto Fondi, Organicismo ed evoluzionismo, Il Corallo Settimo Sigillo, Roma, 1984. Lapproccio di Roberto Fondi poggia sugli studi di Olivier Costa de Beauregard.

(33) Rmy Chauvin, Dieu des fourmis, cit.

(34) Cfr. Mircea Eliade, Forgerons et alchimistes, Flammarion, Paris, 1956, dove citato un importante trattato in riguardo, il Bergbchlein pubblicato ad Augsburg nel 1505. - Bombast von Hohenheim Teophrastus Paracelsus parla del trufat occulta virt delle miniere, la quale stimola e predispone ogni metallo al compimento cui destinato, cfr. Gerard Dorn, ed. it. Dizionario paracelsiano, Primordia, Milano, 2006 (orig. 1587). Anche: Pietro Borrelli, Alchimia, satanismo, Cagliostro, Gattopardo, Roma, 1971.

3.

IMPRONTE DELLE CESURE

3.0 Introduzione. Si gi menzionato il fatto che perch si possa parlare di cesura necessario che ci sia una progressione temporale attraverso la medesima per cui ci possa essere un ricordo dei tempi pre-cesura, anche se i tempi in questione dovevano essere qualitativamente diversi di quello di adesso. Presumere che non ci sia o che non ci possa essere alcun ricordo dei tempi interposti fra le successive cesure implicherebbe, de facto, una caduta nel tempo segmentario proprio del monoteismo, per cui sarebbe come se i mondi pre-cesura proprio non fossero mai esistiti. Questo comporterebbe tutte le difficolt inerenti al volere dare una spiegazione al fatto che detti ricordi empiricamente ci sono e che in ogni caso, filosoficamente, lidea del tempo segmentario (creazione ex-nihilo seguita da scomparsa dopo un tempo finito euclideo) insostenibile e porta a unassurdit dietro laltra (01). In particolare, importante la testimonianza della mitologia, fatto al quale giustamente faceva spesso riferimento Edgar Dacqu. Inoltre, la storia comparata delle religioni ci informa che lescatologia di tutte le popolazioni civili coincide nel considerare landamento storico come legato a quello cosmologico, secondo un andamento ciclico e a gestire ogni capovolgimento storico e nel contempo cosmologico la Luna, misura del tempo (02). Ogni cambiamento storico-cosmologico comporta quindi una variazione nella qualit del tempo. E parere dello scrivente il lascito pi importante e pi esplicito (e anche pi utilizzabile) che ci hanno lasciato gli eoni passati proprio il ricordo del loro trascorrere, che ha preso, psicologicamente, la forma della diffusa e persistente nozione dei continenti perduti/scomparsi, come conseguenza di svariati e non meglio precisabili cataclismi.

Assodato che il lascito fondamentale delle cesure epocali proprio la nozione/ricordo collettivo della loro fattualit storica, quando si tratti di affrontare la problematica di quali altre tracce dei mondi pre-cesura ci possano essere (e a prescindere che non il caso di cercare omologazioni con gli attuali spazio, tempo, causalit; su di questo si riverr pi avanti), tali tracce devono essere (a) riconosciute e (b) interpretate. (Sia qui ricordato che Julius Evola [03] indicava acutamente che i dati per potere dare uninterpretazione al passato che non fosse quella stereotipa delle cattedre pseudoscientifiche, ci sono; limbarazzo solo la scelta. Ma chi interpreta i lasciti del passato deve avere una mente libera: i dati in s sono muti, lo studioso che da loro un significato.) E tali tracce possono essere sia materiali che psichiche che, normalmente, miste questo in ragione della composizione soma-anima (psiche)-animus (spirito) del composto umano e bhleriano, di cui si gi spesso parlato. Dovrebbe essere ovvio che non si propone certo che la componente psichica del composto umano e quindi anche bhleriano cavalchi o possa cavalcare indenne la cesura epocale. Luomo nuovo, che accompagnato da una sua specifica prigione kantiana insorge dopo ogni cesura, si distingue da quello anteriore sia nel soma che nella psiche, la cui qualit, di necessit, sar altra rispetto a quella che poteva essere prima dello stravolgimento che ha causato la cesura. N si dimentichi che una componente psichica ce lhanno anche i selvaggi, gli animali, le piante, le cose (04). Ne segue che nessun lascito pu essere considerato come puramente materiale o puramente psichico, ma al massimo come prevalentemente fisico o psichico oppure, in altre parole, come avente un interesse pi psichico che fisico o viceversa. A cavalcare le cesure, ammesso che cos ci si possa esprimere, non pu essere se non quel terzo componente umano/bhleriano che sta al di sopra e al di fuori di ogni prigione kantiana e quindi anche della categoria tempo. Qualche osservazione va fatta a proposito del tipo di civilt che ci si pu aspettare sia stata quella dei tempi immediatamente post-cesura. Sicuramente la cesura si sar rivelata un trauma (come, nel caso della persona umana, traumatica la nascita fisica) e probabilmente, a livello tecnologico i primi tempi post-cesura avranno potuto essere di semplicismo anche se non necessariamente barbari (06). Diverso dovette essere landamento nel campo psichico, di questo si parlato pi sopra. In qualche modo parallela a questa questione come si possa immaginare la civilt pre-cesura. Difficilmente ci si pu fare unidea in proposito ed eventuali tracce di quei tempi (ma vedi pi avanti) avranno dovuto subire leffetto distruttivo della cambiata qualit di spazio, tempo, causalit (ipoteticamente, un invecchiamento accelerato). In ogni caso, lo scrivente si trova daccordo con Louis Charpentier (07), secondo il quale unalta civilt non deve necessariamente essere una ad alta tecnologia come quella che lumanit superiore presente ha sviluppato negli ultimi secoli ( cest une dmarche desprit assez commune notre temps qui refuse tout savoir ceux qui neurent pas ou nappliqurent pas notre science [ un modo di considerare le cose molto comune ai nostri tempi quello di rifiutare ogni sapere scientifico a coloro che non ebbero o non applicarono la nostra scienza]). Quale fosse la civilt pre-cesura (atlantidea, speculare sulle civilt anteriore a cesure ancora pi lontane ancora pi azzardato) probabilmente impossibile dire ed pura speculazione immaginarsi le sue possibilit tecniche probabile che il suo lascito pi percepibile siano i megaliti, su di cui pi avanti. In ultima, un quesito che affiora spesso quello del se la civilt atlantidea/pre-cesura dovesse essere immaginata come avente un carattere di universalit oppure no. Che la civilt atlantidea dovesse ramificata su tutto il globo proposto da non pochi fra i pi validi studiosi di antichit (08) e a sostegno di questa tesi viene portato anche il fatto delluniversalit del fenomeno megalitico su tutte le terre emerse (09). Questo tipo di argomentazioni in pro o in contro possono avere una loro validit solo se si presuppone che lumanit superiore pre-cesura, nella sua prigione kantiana, percepisse il suo mondo come chiuso (come noi percepiamo il nostro, chiuso e specificamente sferico) e interagisse con il medesimo in conseguenza. Questo presupposto non mai reso esplicito da coloro che di questi studi si occupano. opinione dello scrivente che il presupposto della finitudine del mondo pre-cesura, come percepito dai suoi abitatori, per lo meno ragionevole, e questo in considerazione del fatto che la misura del tempo presuppone che ci sia una Luna (che ci doveva essere quindi anche nelle epoche pre-cesura) e che ben difficilmente una Luna pu essere accomodata in un mondo iperbolico su di questo pi avanti. In quanto segue vengono elencate quelle che, a parere dello scrivente, sono le tracce del mondo pre-cesura (lelenco non ha alcuna pretesa di essere totale), classificate in modo approssimato, come si gi menzionato pi sopra, a seconda che in esse predomini lelemento psichico oppure quello fisico nel considerare quelle tracce che siano di tipo misto si tenter di avvicinare, sia pure limitatamente, anche la terza componente del composto umano e bhleriano.

3.1 Tracce psichiche. Per tracce (prevalentemente) psichiche lo scrivente ha scelto di riferirsi a certe forme dello psichismo (per le quali, forse, si potrebbe coniare il neologismo di psichemi, nello stesso modo che nella storia comparata delle religioni si parla di mitologemi) che verosimilmente devono accompagnare la condizione dellesistenza di un osservato e di un osservatore, il quale non scisso dallosservato e che lo percepisce e agisce con il medesimo secondo la sua particolare prigione kantiana. Questi psichemi (che hanno una certa analogia ma che non sono la stessa cosa degli archetipi di Carl-Gustav Jung) vengono a costituire la negazione di qualsiasi fisima evoluzionistica, anche nel campo della psichicit (nel campo della materialit, se ne gi parlato):(a)la memoria, fatto sul quale ci si gi dilungati pi sopra. Il ricordo dellesistenza di una successione di cesure epocali, al quale viene data forma nella nozione dei continenti perduti, della massima importanza;(b) lastrologia, come fondamento della quale ha da vedersi la percezione di abitatori/presenze del mondo psichico a loro volta legate agli astri e della loro azione gli astri, a loro volta, sono visti non secondo la visione ufficiale moderna ma secondo quanto proposto dallo scrivente nella sua Cosmologia (10);(c)lalchimia, che qualcuno ha potuto qualificare come la sorella gemella dellastrologia. Largomento alchimia particolarmente complesso e se in qualche caso esso ha attinenza con quella terza componente del composto umano della quale in questa sede non ci si sta occupando in profondit (11), in altri casi una tecnica che comporta la messa in azione della psichicit delloperatore, per ottenere la trasmutazione (12), donde la sua parentela con lastrologia. Non a caso molti fra i pi valenti studiosi di alchimia (13), sia dal punto di vista descrittivo che dal punto di vista storico, si vedono costretti a porre le sue origini in un remotissimo passato prima dellinabissamento dellAtlantide;

(d) il comportamento/etologia. Non c dubbio, a parere dello scrivente, che a volere sviscerare gli studi degli etologi pi seri e validi, sul tipo di Konrad Lorenz, Irenus Eibl-Eibesfeldt, Rmy Chauvin, dal punto di vista dellottica adottata in questo saggio, ne risulterebbero degli indirizzi comportamentali negli esseri viventi capaci di gettare luce anche sui tempi pre-cesura. In questa sede ci si limiter a fare delle osservazioni sul fenomeno schiavit. Il gi citato Louis Charpentier faceva notare che ci sono certi animali (