Centro Sudi PIM | Rendiconto & Programma 2014-2015

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM RENDICONTO PROGRAMMA 2015 2014 rp & 100 a Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM Milano, 26 marzo 2015

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100a Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM 26 marzo 2015 pp. 76

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AT TIVITÀ DEL CENTRO S T U DI PIM

R E N D I C O N T O

P R O G R A M M A 20152014

rp&

100a

Assemblea dei Soci delCentro Studi PIM

Milano, 26 marzo 2015

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CENTR STUDI

AT TIV IT À DE L C E NT RO S T U DI PIM

R E N D I C O N T O 2 014

P R O G R A M M A 2 015

100a

Assemblea dei Soci del Centro Studi PIMMilano, 26 marzo 2015

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Il gruppo di lavoro

che ha curato la realizzazione

del documento è composto da:

Franco Sacchi (Direttore responsabile);

Fabio Bianchini (capo progetto),

Massimiliano Zappa

(staff PIM)

Attività del Centro Studi PIM.

Rendiconto 2014 e Programma 2015 è stato

approvato dalla 100ª Assemblea dei soci

del 26 marzo 2015 (Delibera n° 5).

Progetto grafico e impaginazione

Paolo Marelli (Studio AM:PM)

ARC_AP_2015_R&P_01

I Rendiconto & Programma

del Centro Studi PIM relativi

alle diverse annualità sono

scaricabili all’indirizzo

www.pim.milano.it/rendiconto.html

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Rendiconto delle attività svolte nel 2014

Il Centro Studi PIM

Programma delle attività per il 2015

Schede illustrative delle attivitàrealizzate nel corso del 2014

1. 2.

3. 4.

Indice

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I l Centro Studi PIM

1.

- C h i s i a m o

- Att i v i t à : co n o s ce re , p i a n i f i ca re e p ro g e tta re

i l te r r i to r i o

- 5 0 a n n i d i i d e e , r i ce rch e e p ro g e tt i

- I l va l o re d e l l a co n o s ce n z a

- C o m p e te n z a , e s p e r i e n z a , i nte g ra z i o n e d i s c i p l i n a re

e re t i re l a z i o n a l i

- U n a d ota z i o n e i n fo r m at i ca ava n z ata

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Il Centro Studi PIM

Il Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana, già Pia-no Intercomunale Milanese) è un’associazione volontaria di Enti Locali senza scopi di lucro, iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche, che svolge attività di supporto operativo e tecnico-scientifico nei confronti della Città Metropolitana di Mi-lano, della Provincia di Monza e Brianza, dei Comuni di Milano e di Monza, degli altri Comuni associati, nonché di altri soggetti pubblici in materia di governo del territorio, ambiente e infrastrutture.

Il PIM realizza studi, piani e progetti nei settori dell’urbanistica e del territorio, della mobilità, del paesaggio, dell’ambiente e dello sviluppo socio-economico locale nell’a-rea milanese e lombarda. L’attività del PIM è rivolta innanzitutto agli Enti associati ed è organizzata sulla base di programmi annuali approvati dall’Assemblea dei Soci. Tali programmi comprendono:

la realizzazione di studi, indagini e ricerche riguardanti l’assetto e le trasformazioni sia dell’insieme della regione urbana milanese sia dei diversi sistemi locali;

l’elaborazione di dati e informazioni di natura territoriale e socio-economica organizzati in un Sistema Informativo Territoriale;

le attività di consulenza e assistenza riguardanti le iniziative di pianificazione-programmazione e progettazione, anche con riferimento agli aspetti procedurali e di relazione tra i diversi attori istituzionali coinvolti.Al fine di valorizzare le proprie risorse, umane, materiali e conoscitive, il PIM svolge, accanto alle attività istituzionali a favore dei Soci, ulteriori attività accessorie di natura commerciale, su richiesta degli stessi Soci, di altri Enti pubblici o di soggetti privati.

Nella sua cinquantennale esperienza il PIM ha realizzato un vastissimo repertorio di studi, ricerche e progetti riguardanti non solo la pianificazione territoriale, ma anche interventi operativi in materia di infrastrutture di mobilità, di sistemazione ambientale, di sviluppo socio-economico locale. Coerentemente con la sua missione istituzionale, il Centro Studi PIM ha prodotto i principali documenti di pianificazione generale e settoriale dell’area metropolitana milanese (dal Piano “turbina” del 1963, al Piano Territoriale Comprensoriale del 1982, al Piano Direttore Territoriale Provinciale del 1991) e ha promosso e sviluppato idee-progetto che oggi sono diventate concrete realizzazioni, come il “passante ferroviario” o i parchi metropolitani. Negli ultimi venti anni, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali (collaborazione ai Piani territoriali delle Province di Milano, Novara, Como e, più re-centemente, il supporto al processo di adeguamento dei PTCP delle Province di Milano e di Monza e Brianza), il PIM ha elaborato documenti di pianificazione strategica e d’area (Malpensa, Master Plan Navigli, collaborazione al Piano Territoriale d’Area Na-vigli, Area Varesina, Nord Milano, Abbiatense, Sud Milano, Sud-Est Milano, Castanese,

Chi s iamo

At tivit à: conoscere , p ianif icare

e proget t are i l ter r itorio

50 anni di idee , r icerche e

proget t i

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Documento di inquadramento dell’AQST di Pedemontana) e di pianificazione paesisti-co-ambientale (Piani Territoriali e Piani di Settore del Parco Agricolo Sud Milano, del Parco di Monza e del Parco Adda Sud, Piano Cave della Provincia di Monza e Brianza, studi per l’avvio di progetti di sistemi agro-ambientali in ambito metropolitano). Più recentemente, a seguito dell’approvazione della L. 56/2014, il PIM ha collaborato alle attività volte alla costituzione della Città Metropolitana di Milano e sta supportan-do il processo di pianificazione strategica.Inoltre, hanno acquisito sempre più rilievo i temi della pianificazione del traffico e del-la viabilità (collaborazione alla predisposizione del piano del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile della Provincia di Monza e Brianza; analisi del traffico re-lative a SS36 del Lago di Como e dello Spluga nella tratta Cinisello-Monza, SP46 Rho-Monza nella tratta Paderno-Rho-Nuovo Polo Fieristico, ex SS35 Milano-Meda nella tratta Milano-Cesano Maderno, A7 Nodo di Binasco, analisi dell’accessibilità all’area Expo 2015; monitoraggio dei principali interventi infrastrutturali a scala regionale; predisposizione o collaborazione ai Piani Urbani del Traffico/Piani della Mobilità di Milano, Arese, Casorezzo, Cassano d’Adda, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cor-sico, Desio, Gaggiano, Gessate, Lainate, Lodi, Novate Milanese, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Seveso, Trezzano sul Naviglio). Analogamente, cruciale importanza hanno assunto i temi della pianificazione-proget-tazione integrata delle grandi infrastrutture (Pedemontana, Tangenziale Est Esterna, linea ferroviaria Varese-Mendrisio, ristrutturazione della direttrice Valassina-SS36, Gronda Ferroviaria Ovest, Secondo Passante Ferroviario), nonché della pianificazione-progettazione integrata della viabilità provinciale e della riqualificazione e potenzia-mento delle reti e dei servizi di mobilità (SS415 Paullese a San Donato Milanese, Nuo-va Vigevanese, variante ex SS233 Varesina, SP40 Binaschina, Ferrovia Milano-Mortara, Gronda Ferroviaria Est, connessione viaria SP3-SP342dir nella tratta Ronco-Briantino-Osnago, connessione viaria SP119-ex SS527 in variante alla SP175 a Senago, variante nord ex SS527 a Solaro, SP41-ex SS342dir nel tratto A51 Tangenziale Est Milano in Lomagna, connessione viaria SP13-SP13dir in Monza-Caponago e SP121 in Agrate, connessione viaria SP59-SS494-SP114 in Trezzano sul Naviglio, interventi per la sicu-rezza stradale in Desio, riqualificazione itinerari in Cesano Maderno e Seveso). Oltre a ciò, il Centro Studi PIM ha condotto significative esperienze nel campo del co-ordinamento delle politiche e degli strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio, elaborando studi di valutazione di impatto ambientale di grandi infrastrut-ture e attrezzature urbane (SIA della Pedemontana, SIA delle linee ferroviarie Novara-Vanzaghello e Saronno-Seregno, SIA dei prolungamenti delle linee metropolitane M3 a Paullo e M2 a Vimercate, SIA della SP46 Rho-Monza, SIA della “piastra” Expo 2015 e osservatorio ambientale), analisi territoriali paesistiche e ambientali (Progetto defi-nitivo Tangenziale Est Esterna), studi e progetti di tutela e valorizzazione paesistico-ambientale per uno sviluppo sostenibile (progetto “Camminando sull’acqua”, Parco Agricolo Locale della Cavallera, atlante dei PLIS della provincia di Milano, progetto

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

“Sistema delle ville del nord Milano”, MiBici Sud e Sud-Est Milano), analisi del sistema dei servizi di livello sovracomunale della provincia di Milano, linee guida per le politiche abitative insieme a strumenti di programmazione per l’edilizia residenziale pubblica (piano CIMEP, indagine Regione-Federcasa su fabbisogno e offerta abitativa, Osserva-torio Metropolitano Casa).Sul versante della pianificazione urbanistica locale, con riferimento all’attività più re-cente, il Centro Studi PIM ha elaborato strumenti di riorganizzazione dell’assetto urba-no (Documenti di Inquadramento di Abbiategrasso, Brugherio, Carpiano, Cassina de’ Pecchi, Corsico, Lodi, Zibido San Giacomo) e del sistema dei servizi (Piani dei Servizi di Carpiano, Cinisello Balsamo, Vernate), sempre con particolare attenzione alle temati-che relative alle relazioni intercomunali.Successivamente all’entrata in vigore della LR 12/2005, il Centro Studi ha collaborato con il Comune di Milano, prima alla predisposizione del PGT e, a seguito della revoca del PGT approvato, alla verifica delle osservazioni e alla predisposizione delle contro-deduzioni, fino all’approvazione del PGT medesimo, supportando l’Amministrazione anche nelle prime fasi attuative. Inoltre, ha predisposto o collaborato a PGT portati in approvazione e/o alle relative varianti (Comuni di Arese, Buccinasco, Carpiano, Cas-sano d’Adda, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Melegnano, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni, Trezzano sul Naviglio). Sempre nell’ambito degli adempimenti previsti dalla Legge per il Governo del Territorio, il PIM ha realizzato la Valutazione Ambientale Strategica dei PGT dei Comuni di Mila-no, Cassano d’Adda, Cesano Maderno, Gaggiano, Melegnano, Peschiera Borromeo e Solaro, nonché del PTCP della Provincia di Milano, del PTC del Parco Adda Sud e della Variante urbanistica del polo Expo 2015.Inoltre, il PIM ha compiuto rilevanti studi su struttura e trasformazioni socio-econo-miche e territoriali della regione urbana milanese (in primo luogo per il PGT di Milano, ma anche per il PTCP della Provincia di Milano, per diversi piani d’area e per alcuni ambiti specifici come l’Alto Milanese e Malpensa). Infine, il PIM sviluppa attività e servizi di varia natura, restituiti sul proprio sito web (www.pim.mi.it):

pubblica, nella collana Argomenti & Contributi, monografie su temi riguardanti territorio, paesaggio-ambiente, mobilità e sviluppo socio-economico;

realizza una Newsletter che, oltre a fornire informazioni sull’attività del Centro Studi, si incarica di “fare il punto” su temi d’interesse sia per i Soci sia per una platea più vasta di specialisti in materie territoriali;

appronta un canale Youtube PIM che riproduce interviste e servizi video su temi di interesse metropolitano;

predispone un servizio di selezione della normativa di interesse per gli Enti locali, accompagnato da segnalazioni e commenti sulle novità in tema di giurisprudenza e normativa stessa;

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

organizza cicli formativi dedicati ad amministratori e tecnici degli Enti pubblici e a liberi professionisti a supporto del miglior governo del territorio e incontri/seminari di discussione su questioni territoriali.

Il Centro Studi PIM, oltre a disporre di una vasta conoscenza sulla struttura, le fun-zioni, le modalità operative degli Enti locali, ha accumulato un ampio patrimonio di conoscenze sul territorio metropolitano (trasformazioni fisiche, quadri ambientali, di-namiche socio-economiche, politiche, piani e progetti) che organizza attraverso un Sistema Informativo Territoriale (SIT), in grado di offrire un quadro conoscitivo ampio e aggiornato sul territorio della regione urbana milanese. Tale strumento è articolato in cinque macro-sezioni tematiche integrate, progettate secondo una logica GIS (Ge-ographic Information System): SIT Urbanistica (comprendente SIT PGT e SIT Progetti urbani), SIT Parchi/Ambiente (comprendente, in particolare, il MOSPAR-Mosaico in-formatizzato dei Piani delle aree regionali protette), SIT Mobilità (comprendente il SIT Progetti infrastrutturali e il Modello di Traffico), Banca dati socio-economica, Archivio cartografico storico.Con l’obiettivo di rendere più ampiamente fruibili le conoscenze territoriali a scala metropolitana, il PIM, insieme all’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano e ad Assimpredil-ANCE, ha recentemente realizzato una mappa “navigabile” delle trasfor-mazioni in corso e programmate. Infine, il PIM è in grado di supportare i Comuni nei processi di strutturazione dei propri SIT.

Il PIM può contare su un collettivo di ricercatori-professionisti capace di coniugare elevata competenza disciplinare - nei settori dell’urbanistica e del territorio, dell’eco-nomia regionale, della viabilità e trasporti, delle tecnologie ambientali e della pianifi-cazione paesistica, della progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali - a una consolidata esperienza sedimentata nella realtà milanese e lombarda.Il PIM dispone di un’organizzazione flessibile in grado di integrare le risorse interne con risorse esterne, attraverso collaborazioni specialistiche e sinergie con Università, altri centri di ricerca o tecnostrutture pubbliche.Grazie all’ampia e consolidata rete di relazioni istituzionali, sociali e tecniche, il PIM è, inoltre, in grado di accompagnare efficacemente i processi di concertazione delle politiche territoriali.Il sistema di gestione per la qualità del PIM è certificato, fin dal 2002, in conformità alla normativa UNI EN ISO. Nel 2010, il PIM ha conseguito la certificazione ISO 9001:2008.

Il PIM dispone di una strumentazione hardware e software costituita da una rete locale di workstation UNIX e PC che, oltre all’ordinaria attività di office automation, è dedicata all’utilizzo di GIS, CAD e 3D. Tale strumentazione, compatibile con quella utilizzata dai SIT della Regione Lombardia e delle Province lombarde, consente la produzione di documenti digitali (CD-Rom, DVD, DAT, ecc.) e cartacei a colori fino al formato A0.

I l valore del la conoscenza

Competenza , e sperienza , integ ra zione disc ipl inare e ret i re la zional i

Una dot a zione infor matica avanzat a

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Rendiconto del le att iv ità svolte nel 2014

2.

- Att i v i t à i s t i t u z i o n a l i

Att i v i t à d i a g g i o r n a m e nto -s v i l u p p o d e l S i s te m a I n fo r m at i vo Te r r i to r i a l e

Att i v i t à d i s u p p o r to a l l a p i a n i f i c a z i o n e - p ro g e tta z i o n e p rov i n c i a l e e i nte rco m u n a l e

Att i v i t à d i fo r m a z i o n e , d i a s s i s te nz a e s e r v i z i o , d i p ro m oz i o n e e p u b b l i c a z i o n i

Att i v i t à g e s t i o n a l i

- Att i v i t à s u co m m e s s a

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Rendiconto delle attivitàsvolte nel 2014

Anche nel corso del 2014 l’attività del PIM è stata segnata da un rilevante impegno a favore dei Soci, in particolare volto a supportare i processi di pianif icazione sia di scala locale sia di scala sovralocale.Tra le attività istituzionali a favore della Provincia di Milano spiccano quelle a supporto della pianif icazione di settore, con la realizzazione della VAS del Piano di Indirizzo Forestale e Valutazione di Incidenza.Per quanto concerne le attività a favore della Provincia di Monza e Brianza, nel corso dell’anno è stato fornito supporto tecnico agli atti di pianif icazione, con particolare riferimento al Piano Strategico della Mobilità Ciclistica e al Progetto Moving Better.Per quanto riguarda, invece, le attività istituzionali a favore del Comune di Milano, si segnalano l’attività di supporto tecnico-operativo all’attuazione del PGT e alla predisposizione di successivi atti di pianif icazione, l’attività ricognitoria in ordine alle criticità riguardanti il conf ine amministrativo del Comune di Milano, insieme al completamento dell’attività di supporto tecnico alla predisposizione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, con particolare riferimento al quadro sovracomunale.Sempre nel corso del 2014 sono state svolte attività f inalizzate ad accompagnare il processo di costituzione della Città Metropolitana. In particolare, sono stati aggiornati, a seguito dell’approvazione della L 56/2014, i dossier tematico-territoriali, volti a mettere a fuoco le nuove funzioni attribuite alla Città Metropolitana di Milano, e ne sono state redatte le relative sintesi. In secondo luogo, è stato fornito supporto alla predisposizione dello Statuto della Città Metropolitana. Inoltre, è stata effettuata un’attività di informazione, pubblicizzazione e discussione di temi e questioni connessi alla costruzione del nuovo Ente, svolta attraverso la partecipazione a numerosi dibattiti pubblici, avvalendosi anche del supporto di una piattaforma web, di un social network e di un canale YouTube. Inf ine, è stato redatto un report che, analizzando casi italiani ed esteri di pianif icazione strategica, è stato f inalizzato a mettere a fuoco requisiti e linee di indirizzo per la costruzione del Piano strategico triennale del territorio metropolitano.Ancora nel corso dell’anno sono state svolte attività istituzionali a favore di altri Comuni Soci, tra le quali emergono quelle prestate al Comune di Sesto San Giovanni per la def inizione della Rete Ecologica Comunale e per la verif ica di assoggettabilità alla VAS della variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi, al Comune di Seveso relativamente alla predisposizione del PGTU e al Comune di Opera per l’adeguamento del Reticolo Idrico Minore.Sono state inoltre avviate attività istituzionali a favore del Comune di Novate Milanese per l’aggiornamento del PGTU, del Comune di Cassano d’Adda per la correzione degli errori materiali del PGT e per la strutturazione del SIT.Per quanto riguarda le attività formative rivolte al personale degli Uff ici Tecnici degli Enti soci, nel corso dell’anno sono stati organizzati cicli di incontri, in tema di organizzazione di SIT comunali; varianti di PGT e studi di settore; pianif icazione del traff ico; reti ecologiche e PLIS, consumo di suolo; vincoli paesaggistici e procedure autorizzative; politiche per la mobilità sostenibile.Per quanto riguarda le attività di promozione, è stato ancora arricchito il sito web del PIM

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

attraverso la Newsletter (5 numeri), inviata a oltre 2.000 destinatari, e il canale YouTube. Inoltre, è proseguito il servizio di selezione della normativa, con cadenza quindicinale, accompagnato da segnalazioni e commenti sulle novità in tema di giurisprudenza e normativa per gli enti locali, inviato a tutti i soci e reso disponibile sul sito web del PIM.Per quanto riguarda le attività svolte su specif ica commessa, il 2014 ha registrato un impegno sui temi urbanistici e territoriali, con particolare riferimento alle attività che hanno portato all’approvazione del PGT del Comune di Garbagnate Milanese.Altro tema di lavoro ha riguardato le politiche in campo ambientale (es. Osservatorio ambientale Expo, Piano Cave della provincia di Monza e Brianza, ecc.). Inoltre, intenso impegno è stato profuso in tema di infrastrutture per la mobilità, con particolare attinenza agli studi di fattibilità, alle analisi e ai piani del traff ico e della sicurezza stradale (es. studi di fattibilità per sistemazioni viarie nei comuni di Arese, Besana in Brianza, Cesano Maderno, Seveso, progetti per la sicurezza stradale in Desio, studi di traff ico relativamente al nodo di Binasco e alla Rho-Monza, PGTU di Cassano d’Adda, ecc.). Inf ine, è stato avviato un nuovo f ilone di attività relativo alle strutturazione di SIT comunali, con una esperienza pilota nel Comune di Solaro.Sotto il prof ilo gestionale, si è provveduto, in particolare, a implementare e a migliorare il sistema qualità del PIM (certif icazione UNI EN ISO 9001:2008) e, nel contempo, è stata curata, sotto il prof ilo tecnico, la progettazione del nuovo sito web, del canale YouTube e della Newsletter PIM.

2.1 Attività istituzionaliRispetto al complesso delle attività che il Centro Studi PIM ha svolto nel periodo aprile 2014 - marzo 2015, si segnalano in primo luogo quelle istituzionali, in quanto finalizzate a sviluppare le conoscenze sull’insieme del territorio dell’area milanese e a fornire un adeguato supporto agli Enti associati nel promuovere iniziative di pianificazione e progettazione.Di ciascuna attività, tematicamente ordinata, vengono di seguito specificati il titolo, l’eventuale Ente socio beneficiario, la data di ultimazione e il relativo codice identificativo.

Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo TerritorialeNel 2014 è stato compiuto un ulteriore passo in avanti nell’attività volta alla riorga-nizzazione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) in dotazione al Centro Studi PIM. Per la parte Hw/Sw, varie sperimentazioni con software commerciali e da OpenSource hanno fatto emergere l’esigenza di un applicativo a corredo e sostegno del SIT del PIM di struttura solida per l’architettura Client/Server, come solo il software ArcGIS per il momento si è dimostrato.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’aggiornamento del SIT Progetti urbani ha portato alla firma dell’accordo PIM/Regio-ne Lombardia, per la partecipazione all’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale (IIT) di Regione Lombardia, per l’aggiornamento di mappe georeferenziate relative alle trasformazioni urbanistiche di 24 Comuni (Milano e i Comuni della prima cintura mi-lanese). Per quanto riguarda la sezione Parchi/Ambiente, dopo l’aggiornamento della struttura che accoglie il MOSPAR, si è ripartiti con gli aggiornamenti dei Parchi Regionali e Lo-cali della regione urbana.Nel corso del 2014 si è provveduto a completare il riordino dei SIT “tematici” Mobilità/Ferro e Mobilità/Strade. L’attività è consistita nella definizione dei file univoci per linee ferroviarie, metropolitane/metrotranviarie, stazioni ferroviarie e metropolitane/metro-tranviarie, rete stradale, nodi di svincolo e progetti stradali; la verifica/rettifica delle informazioni associate a ciascun elemento graficizzato; la creazione di legende, per ciascuno dei file univoci “rappresentativi”; la predisposizione di una scheda descrittiva. Infine, si è disposta la sistematizzazione/organizzazione di altre informazioni docu-mentali riferite al tema del “ferro” e delle “strade”, quali normative e Piani di settore.In tema di traffico, si è provveduto all’aggiornamento degli input del modello di simu-lazione relativo all’area metropolitana: grafi di rete, matrici degli spostamenti, pedaggi sul sistema autostradale e altro. In particolare, il grafo relativo alla rete stradale di progetto è stato aggiornato con i rispettivi avanzamenti progettuali delle opere stradali in progetto e il grafo relativo alla rete stradale esistente si è arricchito in relazione alle importanti inaugurazioni di arterie stradali: BreBeMi e opere connesse, Arco TEEM, Tratta A Sistema Pedemontano Lombardo, Tangenziali di Como e di Varese, ecc. Attraverso i rilievi dei flussi di traffico sulla rete esistente e grazie a ulteriori informazio-ni acquisite in occasione delle microsimulazioni di traffico in specifici ambiti della rete stessa, si è poi provveduto all’aggiornamento delle matrici degli spostamenti relative rispettivamente alla situazione attuale 2015 e agli scenari futuri.Per la banca dati socio-economica, sono stati fatti i canonici aggiornamenti dei dati di fonte ISTAT relativi ai movimenti anagrafici e si proceduto all’elaborazione dei dati relativi ai Censimenti popolazione e attività economiche 2011.

Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunalePROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per il 2014, nel corso dell’anno è stata conclusa la seguente attività: Collaborazione al PTCP della Provincia di Milano – Quarta fase: pubblicazione del

Piano, VAS del Piano di Indirizzo Forestale e Valutazione di IncidenzaAttività istituzionale a favore della Provincia Milano - Area Programmazione e Promozione Territoriale, marzo 2015 (IST_02_14).

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Monza e della Brianza per il 2014, nel corso dell’anno è stata conclusa la seguente attività: Collaborazione e supporto alle attività di pianificazione della Provincia di Monza e

della Brianza (2013 e 2014 prima fase)Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e della Brianza - Settore Pianificazione Territoriale, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile, Interventi Strategici, Parchi, dicembre 2014 (IST_01_14).

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DEL COMUNE DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per il 2014, nel corso dell’anno sono state concluse le seguenti attività: Supporto tecnico-operativo all’attuazione del Piano di Governo del Territorio (PGT)

e agli atti di pianificazione del Comune di Milano Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, dicembre 2014 (IST_04_13); Supporto tecnico alla predisposizione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

(PUMS) del Comune di Milano: Quadro sovracomunaleAttività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Mobilità, Strade e Viabilità, dicembre 2014 (IST_06_13); Progetto Milano Città Metropolitana – Fase 2

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Direzione di Progetto Area Metropolitana e Municipalità, dicembre 2014 (IST_13_13).

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DEL COMUNE DI MONZA

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Monza per l’anno 2013, nel corso dell’anno è proseguita la seguente attività: Collaborazione alla stesura del Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di

Monza Attività istituzionale a favore del Comune di Monza (IST_08_13).

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DI ALTRI SOCI

Nell’ambito del Programma di attività a favore degli altri Soci per il 2014, nel corso dell’anno sono state concluse le seguenti attività: Collaborazione alla definizione della Rete Ecologica Comunale e procedura di

verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT di Sesto San Giovanni Attività istituzionale a favore del Comune di Sesto San Giovanni, ottobre 2014 (IST_14_13); Collaborazione alla stesura del Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di

Seveso e del Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino Attività istituzionale a favore del Comune di Seveso, dicembre 2014 (IST_12_13);

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Collaborazione all’adeguamento del Reticolo Idrico Minore del Comune di Opera Attività istituzionale a favore del Comune di Opera, marzo 2015 (IST_09_13).

Nell’ambito del Programma di attività a favore degli altri Soci per il 2014, nel corso dell’anno sono state avviate le seguenti attività: Aggiornamento fase analitica PGTU e VAS del PGTU del Comune di Novate Milanese

Attività istituzionale a favore del Comune di Novate Milanese (IST_03_14); Supporto tecnico alla correzione degli errori materiali degli atti di pianificazione

del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cassano d’Adda, collaborazione alla predisposizione di atti di pianificazione comunale e formazione del personale del Settore Tecnico del Comune all’uso del GISAttività istituzionale a favore del Comune di Cassano d’Adda (IST_07_14).

Attività di formazione, di assistenza e servizio, di promozione e pubblicazioniNell’ambito del Programma di attività formative, pubblicistiche e di promozione a favore dei Soci per il 2014, nel corso dell’anno sono state concluse le seguenti attività: Realizzazione della Newsletter, schede selezione normativa, aggiornamento del

canale Youtube e adeguamento del sito internet PIM (2014)Attività istituzionale a favore degli Enti soci, marzo 2015 (IST_04_14); Realizzazione di giornate di formazione per il personale degli Uffici Tecnici degli

Enti locali, di seminari pubblici e di attività di supporto tecnico ai soci (2014) Attività istituzionale a favore degli Enti soci, marzo 2015 (IST_05_14); Attività di catalogazione del patrimonio culturale in ambito SIRBeC

Attività istituzionale a favore degli Enti soci con contributo della Regione Lombardia, marzo 2015 (IST_06_14).

Nell’ambito del Programma di attività di studio e ricerca a favore dei Soci per il 2014, nel corso dell’anno è stata avviata la seguente attività: Letture e interpretazioni del territorio milanese. Un’analisi dei dati del Censimento

2011Attività istituzionale a favore dei Soci. Il documento sarà pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 16.

Attività gestionaliNell’ambito del Programma di attività gestionali per il 2014, nel corso dell’anno è stata avviata la seguente attività: Riorganizzazione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) del Centro Studi PIM –

Fase 2 Attività gestionale (GES_01_14).

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Sempre nel corso del 2014, la struttura interna del PIM ha curato gli adempimenti tecnici necessari per l’aggiornamento/potenziamento del sito web, l’implementazione del canale YouTube e la predisposizione/invio della Newsletter e della selezione della normativa sui temi d’interesse per gli enti locali.Inoltre, in adeguamento alla normativa sopravvenuta, si è provveduto alla predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, costruendo sul sito web l’apposita pagina “Amministrazione trasparente”.Infine, è proseguita l’attività di miglioramento del sistema qualità del PIM, in particolare attraverso l’implementazione delle procedure previste dalla certificazione UNI EN ISO 9001:2008.

2.2. Attività su commessaSempre nel periodo considerato (aprile 2014 – marzo 2015), il Centro Studi PIM ha portato a conclusione 9 attività di studio-progettazione, realizzate sulla base di specifiche commesse.Anche in questo caso, per ognuna di tali attività vengono di seguito specificati il titolo, il committente, la data di ultimazione e il relativo codice identificativo.

Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano e dei Piani Particolareggiati del Comune di Cassano d’AddaComune di Cassano d’Adda, aprile 2014 (CON_07_12)

Supporto alla strutturazione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di SolaroComune di Solaro, aprile 2014 (CON_11_13)

Documento di Piano e del Piano delle Regole. Controdeduzioni alle osservazioni del PGT del Comune di Garbagnate MilaneseComune di Garbagnate Milanese, luglio 2014 (CON_15_12)

Studio di Fattibilità e Progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale nel Comune di Desio nell’ambito del 4° e 5° Piano Nazionale Sicurezza StradaleComune di Desio, luglio 2014 (CON_14_13)

Collaborazione per accompagnamento ai primi lavori dell’osservatorio ambientale Expo in merito ai temi: quadro di riferimento programmatico; assetto urbanistico-territoriale; mobilità, accessibilità e logisticaMetropolitana Milanese spa, novembre 2014 (CON_10_12)

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Itinerario est-ovest tra i comuni di Cesano Maderno e Seveso. Individuazione dell’itinerario e predisposizione di uno studio di fattibilità tecnico-economicaNORD_ING srl, dicembre 2014 (CON_02_14)

Studio viabilistico per l’ambito BAL_P1 e connessione viaria fra le vie Piave e Gerolo-San Camillo in Besana Brianza. Studio di fattibilità tecnico-economicaComune di Besana Brianza, dicembre 2014 (CON_03_14)

Piano Attuativo Comparto TR1 in comune di Segrate. Procedura di verifica di assog-gettabilità a Valutazione Ambientale Strategica e verifica di assoggettabilità a VIAEuropa 2000 srl, gennaio 2015 (CON_03_13)

Aggiornamento del Piano di Rischio Aereo, correzione degli errori materiali e rettifiche del PGT del Comune di Peschiera Borromeo Comune di Peschiera Borromeo, marzo 2015 (CON_01_14)

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Programma del le att iv ità per i l 2015

3.

- Att i v i t à i s t i t u z i o n a l i

Att i v i t à d i a g g i o r n a m e nto -s v i l u p p o d e l S i s te m a I n fo r m at i vo Te r r i to r i a l e

Att i v i t à d i s u p p o r to a l l a p i a n i f i c a z i o n e - p ro g e tta z i o n e p rov i n c i a l e e i nte rco m u n a l e

Att i v i t à d i fo r m a z i o n e , d i a s s i s te nz a e s e r v i z i o , d i p ro m oz i o n e e p u b b l i c a z i o n i

Att i v i t à g e s t i o n a l i

- Att i v i t à s u co m m e s s a

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Programma delle attività per il 2015

Il nuovo Consiglio Direttivo del Centro Studi, eletto nel corso dell’Assemblea dei soci del 3 dicembre 2014, ha individuato tre nuove linee d’azione, da avviare nel 2015, che si integrano alle attività tradizionalmente svolte dal PIM sul fronte urbanistico, ambientale e della mobilità. Cooperazione intercomunale. Operativamente questo impegno si tradurrà nel: monitoraggio continuo delle dinamiche socio-economiche e nell’accompagnamento delle esperienze di cooperazione dal basso che stanno riemergendo in diversi contesti locali; sostegno alle azioni di coordinamento orizzontale, contribuendo alla qualif icazione di progettualità in grado di catturare f inanza di progetto europea, nazionale e regionale; accompagnamento della progettualità in rete con territori prossimi.Qualità dello sviluppo. Oltre ad alimentare un dibattito di stringente attualità, dal punto di vista programmatico ci si propone di accompagnare le Amministrazioni locali, in primo luogo i Soci, aiutandole a coordinarsi e a co-progettare nuovi sentieri di sviluppo che coniughino dimensione socio-economica e centralità assunta dalla conoscenza e dal ruolo generativo delle attività culturali.Formazione di una classe dirigente diffusa. Il PIM dovrà lavorare ancor più intensamente nei territori per il consolidamento di una comunità politico-amministrativa e tecnica impegnata nei processi di governo locali/metropolitani. Concretamente tale impegno dovrà tradursi in un rafforzamento della formazione e dei percorsi di mutuo apprendimento tra l’azione amministrativa, produzione di saperi e pratiche sociali, conf igurando il PIM come un luogo di sperimentazione e qualif icazione delle forme di partecipazione pluralistica degli interessi.Alla luce di tali prospettive, nel corso del 2015 si prevede un articolato programma di attività a favore dei Soci volto, in particolare, a supportare i processi di pianif icazione-progettazione sia di scala locale sia di livello sovralocale. L’impegno principale sarà a sostegno dei processi di pianif icazione strategica della Città Metropolitana di Milano, che condurranno alla predisposizione del Piano Strategico Triennale del Territorio Metropolitano entro la f ine dell’anno (individuazione delle reti di attori, monitoraggio dei progetti e delle policy, supporto ai tavoli di lavoro e alla def inizione dei contenuti amministrativi, collaborazione alla stesura dei documenti, ecc.).Per quanto riguarda la Provincia di Monza e Brianza, l’impegno sarà principalmente rivolto a supportare gli Uff ici nella fase di parziale adeguamento del PTCP (revisione delle norme, correzioni degli errori materiali, adeguamento cartograf ico, monitoraggio VAS, ecc.), al sostegno alle politiche a favore della mobilità sostenibile, nonché alla collaborazione all’implementazione del Sistema Informativo Territoriale Integrato (SITI).Allo stesso tempo, si confermano le attività volte a fornire supporto tecnico e assistenza agli atti di pianif icazione urbanistica del Comune di Milano, anche in rapporto al processo di pianif icazione strategica della Città Metropolitana.Anche nel corso del 2015, si prevede un consistente impegno istituzionale verso gli altri Comuni associati. Proseguirà infatti il supporto alla predisposizione del Piano Generale del Traff ico Urbano e del Piano della Sosta del Comune di Monza, saranno completati l’aggiornamento del PGT di Cassano d’Adda e la stesura dei PGTU di Novate Milanese, mentre si avvierà la collaborazione alla redazione del PGTU di Pieve Emanuele e all’aggiornamento degli oneri di

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

urbanizzazione del Comune di Paullo.Nel corso del 2015, sarà inf ine conclusa la predisposizione del prossimo numero della collana “Argomenti & Contributi”, dedicato alla messa a punto di letture e interpretazioni del territorio milanese alla luce dei dati socio-economici censuari. Per quanto riguarda le attività formative, nel corso del 2015 saranno nuovamente organizzati cicli di incontri di formazione su temi territoriali, rivolti al personale degli Uff ici Tecnici degli Enti Soci e proseguirà l’attività di organizzazione di momenti di confronto pubblico.Continuerà, inoltre, l’invio ai soci della scheda di selezione della normativa in tema di enti locali.Impegno ulteriore sarà dedicato al potenziamento delle basi informative del SIT sia attraverso l’aggiornamento dei data-base esistenti, con particolare riferimento alla sezione del SIT riguardante i progetti urbani e territoriali di scala sovralocale, sia attraverso interfacce utenti più amichevoli e comunicative, rinnovando il sito web del PIM, sia attraverso innovazioni di natura gestionale e procedurale.Per quanto riguarda le attività svolte su specif ica commessa, si prevede per il 2015 la conferma dell’impegno sui temi urbanistici e territoriali, con particolare riferimento alla variante al PGT di Gaggiano e alla VAS del PGTU di Gorgonzola. Altro tema di lavoro riguarderà le politiche ambientali, con particolare attenzione alla zonizzazione acustica di Solaro. Inf ine, largo impegno sarà profuso in tema di infrastrutture per la mobilità, con particolare attinenza agli studi di fattibilità (sottopasso ferroviario a Seveso), ai piani del traff ico e ai relativi piani particolareggiati (Novate Milanese e Arese).Per quanto riguarda le attività gestionali, nel 2015 si curerà, sotto il prof ilo tecnico, la riorganizzazione del sito web del PIM, in relazione al canale YouTube, alla Newsletter PIM e ai nuovi servizi internet connessi. Inf ine, si provvederà al rinnovo del Sistema di Gestione della Qualità secondo le procedure UNI EN ISO 9001:2008.

3.1 Attività istituzionali

Anche nel corso del 2015, il Centro Studi PIM avvierà molteplici attività a carattere istituzionale, finalizzate ad affinare analisi e interpretazioni in ordine al territorio della regione urbana milanese e a coadiuvare gli Enti associati nelle iniziative di pianificazione e progettazione.Anche in questo caso, di ciascuna attività, tematicamente ordinata, viene di seguito specificato il titolo e l’eventuale Ente socio beneficiario.

Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo TerritorialeNel corso del 2015, proseguirà l’attività di riorganizzazione del Sistema Informativo

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Territoriale (SIT) in dotazione al Centro Studi PIM che, oltre all’aggiornamento di tutte le banche dati territoriali in esso ospitate, prevede la loro sistematizzazione, con l’obiettivo di fornire una più intuitiva consultazione delle informazioni territoriali e maggior facilità nell’elaborazione cartografica delle stesse. Rispetto ai dati e alle informazioni di natura urbanistica e territoriale, si prevede di integrare le informazioni esistenti con quelle relative alla pianificazione locale e sovralocale presenti sul Geoportale regionale, mettendo a punto un sistema di aggiornamento periodico delle stesse. Sono state definite differenti modalità di restituzione dei dati raccolti, con l’obiettivo di fornire agli utenti del SIT una base cartografica di riferimento univoca e sempre aggiornata.Accanto all’aggiornamento del SIT Urbanistica, nel corso dell’anno proseguirà, in accordo con l’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale di Regione Lombardia, l’attività di aggiornamento del SIT relativo ai Progetti urbani. L’obiettivo è quello di estendere il campo territoriale di analisi rispetto alla Mappa Trasformazioni, in primis coinvolgendo i Comuni Soci PIM. Si sta valutando l’opportunità di inserire tale attività nel sistema di integrazione e monitoraggio dei Piani Attuativi all’interno degli Ambiti di trasformazione, definito da Regione Lombardia, anche attraverso la messa a punto di un applicativo che verrà fornito ai tecnici comunali che saranno chiamati ad aggiornare i dati e a digitalizzare gli interventi tramite un WebGIS.

Per quanto riguarda la sezione Parchi/Ambiente, nel corso dell’anno proseguirà l’aggiornamento del mosaico dei Piani delle aree protette della regione urbana.Con riferimento ai dati e alle informazioni di natura infrastrutturale, oggetto di riorganizzazione nel corso dell’anno passato, nel 2015 si provvederà a un loro aggiornamento e una più accurata digitalizzazione dei dati territoriali, in modo da permetterne la restituzione alle differenti scale di rappresentazione.Inoltre, nel corso del 2015 proseguirà l’aggiornamento del modello di simulazione del traffico relativo all’area metropolitana: grafi di rete, matrici degli spostamenti, pedaggi sul sistema autostradale e altro ancora.Nel corso dell’anno, si provvederà al periodico aggiornamento delle banche dati di fonte ISTAT.Anche in vista di un radicale ammodernamento del sito del Centro Studi PIM, la comunicazione dei dati territoriali attraverso il web ricoprirà un ruolo principe nei prossimi mesi, a partire dalla sperimentazione di strumenti come le StoryMap di ESRI, il deposito di database su Cloud fino alla creazione di WebGIS tematici o dedicati alle necessità dei singoli Soci, che miglioreranno e rinnoveranno le modalità di comunicare e pubblicizzare il patrimonio in termini di banche dati territoriali che da sempre contraddistingue il Centro Studi PIM.Infine, riprenderà il programma di aggiornamento che prevede la virtualizzazione di parte della struttura informatica PIM.

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunalePROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Città Metropolitana di Milano per l’anno 2015, si prevede la realizzazione della seguente attività: Collaborazione alla predisposizione del Piano Strategico Triennale del Territorio

Metropolitano nel quadro di una messa a punto di un complessivo processo di pianificazioneAttività istituzionale a favore della Città Metropolitana di Milano.

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Monza e della Brianza per l’anno 2015, si prevede la realizzazione della seguente attività: Collaborazione e supporto alle attività di pianificazione e progettazione della

Provincia di Monza e della Brianza (2014 seconda fase – 2015)Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e della Brianza - Settore Territorio- Pianificazione Territoriale, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile, Interventi Strategici, Parchi.

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DEL COMUNE DI MILANO Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per l’anno 2015, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: Collaborazione alla predisposizione degli atti di pianificazione del Comune di

MilanoAttività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale; Progetto Milano Città Metropolitana – Fase 3

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Direzione di Progetto Area Metropolitana e Municipalità.

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ A FAVORE DI ALTRI SOCI

Oltre a portare a conclusione le attività istituzionali avviate nel 2014, nell’ambito del Programma di attività a favore degli altri Soci per il 2015, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: Collaborazione alla predisposizione del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU)

e della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Comune di Pieve EmanueleAttività istituzionale a favore del Comune di Pieve Emanuele; Collaborazione all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione del Comune di

PaulloAttività istituzionale a favore del Comune di Paullo.

Attività di formazione, di assistenza e servizio, di promozione e pubblicazioniOltre a portare a conclusione le attività avviate nel 2014, nell’ambito del Programma di

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

attività formative, di assistenza e servizio, pubblicistiche e di promozione a favore dei Soci per l’anno 2015 si prevede la realizzazione delle seguenti attività: Realizzazione della Newsletter, schede selezione normativa, aggiornamento del

canale Youtube e adeguamento del sito internet PIM (2015)Attività istituzionale a favore degli Enti soci; Realizzazione di giornate di formazione per il personale degli Uffici tecnici degli Enti

locali, di seminari pubblici e di attività di supporto tecnico ai soci (2015) Attività istituzionale a favore degli Enti soci; Monitoraggio dell’attuazione dei Piani di Governo del Territorio, con particolare

riferimento agli ambiti di trasformazione (Milano e 23 Comuni di cintura)Attività istituzionale a favore degli Enti soci in partnership con Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo.

Attività gestionaliNel corso del 2015, la struttura interna del PIM, oltre a curare gli adempimenti tecnici relativi all’avvio della seconda fase di riorganizzazione del SIT del PIM, completerà l’attività di riconfigurazione della struttura e della grafica del sito web PIM. Contemporaneamente, proseguirà l’attività “ordinaria” di aggiornamento dei contenuti del sito stesso, con particolare attenzione al potenziamento dello spazio dedicato ai Soci, l’ulteriore arricchimento del canale YouTube, con nuovi video, e la predisposizione/invio della Newsletter e delle schede di selezione della normativa di interesse per gli enti locali.Infine, proseguirà l’attività di miglioramento del sistema qualità del PIM, in particolare attraverso il rinnovo del Sistema di Gestione della Qualità secondo le procedure UNI EN ISO 9001:2008.

3.2. Attività su commessaIl Centro Studi PIM ha in corso di realizzazione 11 attività di studio-progettazione, commissionate da Enti e soggetti diversi in base a specifici contratti. Anche in questo caso, per ognuna di tali attività vengono di seguito specificati il titolo, il committente, la data prevista di ultimazione e il relativo codice identificativo.

Analisi di traffico per il nuovo casello di Binasco e viabilità di adduzione Milano Serravalle Milano Tangenziali spa, aprile 2015 (CON_09_12)

Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8/A52 Rho-Monza. Studio di traffico e analisi comparativa tecnico-ambientale tra soluzioni alternative

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

per la tratta in Paderno Dugnano compresa tra gli svincoli A52 e SP46Milano Serravalle Milano Tangenziali spa, aprile 2015 (CON_01_13)

Viabilità principale in Arese: itinerario Sempione-Resegone-Gran Paradiso-Nuvolari-Moro. Supporto tecnico al progetto definitivo ed esecutivoComune di Arese, aprile 2015 (CON_16_13)

Sottopasso veicolare e ciclo-pedonale via Sanzio-Corridoni in Seveso. Studio di fattibilità tecnico-economicaNORD_ING srl, aprile 2015 (CON_05_14)

Piano Particolareggiato del centro, comprensivo del tema della sostadel Comune di Arese Comune di Arese, aprile 2015 (CON_06_14)

Piano Regolatore Cimiteriale del Comune di SevesoComune di Seveso, aprile 2015 (CON_09_14)

Piano Provinciale Cave della Provincia di Monza e della Brianzacon gli elaborati connessi alla VAS e Valutazione di Incidenza sui Siti “Natura 2000”Provincia di Monza e della Brianza, giugno 2015 (CON_02_12)

Piano di Classificazione Acustica del Comune di SolaroComune di Solaro, giugno 2015 (CON_01_15)

Piano Particolareggiato del Traffico Urbano e Piano Particolareggiato della Sosta del Comune di Novate MilaneseComune di Novate Milanese, novembre 2015 (CON_07_14)

Nuovo documento di Piano, Variante parziale al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole e Valutazione Ambientale Strategica del Comune di GaggianoComune di Gaggiano, dicembre 2015 (CON_08_14)

Collaborazione alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Generale del Traffico e del Piano della Mobilità Ciclabile del Comune di GorgonzolaComune di Gorgonzola, dicembre 2015 (CON_02_15)

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Schede i l lustrat ivedel le att iv ità real izzate

nel corso del 2014

4.

- Po l i t i ch e e s t r u m e nt i p e r l a r i q u a l i f i ca z i o n e e l o sv i l u p p o d e l te r r i to r i o

- R i q u a l i f i ca z i o n e e p ote n z i a m e nto d e l l e re t i

e d e i s e r v i z i p e r l a m o b i l i t à

- Tu te l a e va l o r i z z a z i o n e a m b i e nta l e p e r u n o sv i l u p p o s o s te n i b i l e

- A l t re att i v i t à

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Comune di Solaro, aprile 2014 (CON_11_13)

1. Supporto alla strutturazione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Solaro

Comune di Garbagnate Milanese, luglio 2014 (CON_15_12)

2. Revisione del Documento di Piano e del Piano delle Regole. Controdeduzioni alle osservazioni del PGT del Comune di Garbagnate Milanese

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, dicembre 2014 (IST_04_13)

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Direzione di Progetto Area Metropolitana e Municipalità, dicembre 2014 (IST_13_13)

3. Supporto tecnico-operativo all’attuazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) e agli atti di pianificazione del Comune di Milano

4. Progetto Milano Città Metropolitana – Fase 2

Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e della Brianza - Settore Pianificazione Territoriale, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile, Interventi Strategici, Parchi, dicembre 2014 (IST_01_14)

5. Collaborazione e supporto alle attività di pianificazione della Provincia di Monza e della Brianza (2013 e 2014 prima fase)

Comune di Peschiera Borromeo, marzo 2015 (CON_01_14)

6. Aggiornamento del Piano di Rischio Aereo, correzione degli errori materiali e rettifiche del PGT del Comune di Peschiera Borromeo

Politiche e strumenti per la riqualif icazione e lo sviluppo del territorio

Schede illustrative delle attività realizzate nel corso del 2014

Riqualif icazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità

Comune di Cassano d’Adda, aprile 2014 (CON_07_12)

Comune di Desio, luglio 2014 (CON_14_13)

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità, dicembre 2014 (IST_06_13)

7. Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cassano d’Adda

8. Studio di Fattibilità e Progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale nel Comune di Desio nell’ambito del 4° e 5° Piano Nazionale Sicurezza Stradale

9. Supporto tecnico alla predisposizione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Milano: Quadro sovracomunale

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Attività istituzionale a favore del Comune di Seveso, dicembre 2014 (IST_12_13)

NORD_ING srl, dicembre 2014 (CON_02_14)

Comune di Besana Brianza, dicembre 2014 (CON_03_14)

10. Collaborazione alla stesura del Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di Seveso e del Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino

11. Itinerario est-ovest tra i comuni di Cesano Maderno e Seveso. Individuazione dell’itinerario e predisposizione di uno studio di fattibilità tecnico-economica

12. Studio viabilistico per l’ambito BAL_P1 e connessione viaria fra le vie Piave e Gerolo-San Camillo in Besana Brianza. Studio di fattibilità tecnico-economica

Attività istituzionale a favore del Comune di Opera, marzo 2015 (IST_09_13)

Attività istituzionale a favore della Provincia Milano - Area Programmazione e Promozione Territoriale, marzo 2015 (IST_02_14)

Attività istituzionale con contributo della Regione Lombardia, marzo 2015 (IST_06_14)

Attività istituzionale a favore del Comune di Sesto San Giovanni, ottobre 2014 (IST_14_13)

Metropolitana Milanese spa, novembre 2014 (CON_10_12)

Europa 2000 srl, gennaio 2015 (CON_03_13)

16. Collaborazione all’adeguamento del Reticolo Idrico Minore del Comune di Opera

15. Piano Attuativo Comparto TR1 in comune di Segrate. Procedura di verifica di assoggettabilità a VASe verifica di assoggettabilità a VIA

17. Collaborazione al PTCP della Provincia di Milano – Quarta fase: pubblicazione del Piano, VAS del Piano di Indirizzo Forestale e Valutazione di Incidenza

18. Attività di catalogazione del patrimonio culturale in ambito SIRBeC

13. Collaborazione alla definizione della Rete Ecologica Comunale e procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT di Sesto San Giovanni

14. Collaborazione per accompagnamento ai primi lavori dell’osservatorio ambientale Expo in merito ai temi: quadro di riferimento programmatico; assetto urbanistico-territoriale; mobilità, accessibilità e logistica

Tutela e valorizzazione ambientale per uno sviluppo sostenibile

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Attività istituzionale a favore degli Enti soci, marzo 2015 (IST_05_14)

20. Realizzazione di giornate di formazione per il personale degli Uffici tecnici degli Enti locali, di seminari pubblici e di attività di supporto tecnico ai Soci (2014)

Altre attività

Attività istituzionale a favore degli Enti soci, marzo 2015 (IST_04_14)

19. Realizzazione della Newsletter, schede selezione normativa, aggiornamento del canale Youtube e adeguamento del sito internet PIM (2014)

I documenti sono consultabili, previa autorizzazione dei committenti, presso la Biblioteca del Centro Studi PIM. I numeri di A&C sono scaricabili all’indirizzo www.pim.milano.it/ricerche.html.Tutte le Newsletter sono disponibili all’indirizzo www.pim.mi.it/Newsletter/ArchivioNews.html. Le interviste filmate e i servizi video dei seminari sono pubblicate nella pagina Youtube www.youtube.com/user/CentroStudiPIM?feature=watch. Il servizio di selezione della normativa è disponibile all’indirizzo http://www.pim.mi.it/normative.asp, mentre la segnalazione e i commenti in ordine alle novità in tema di giurisprudenza e normativa per gli enti locali sono disponibili all’indirizzo www.pim.mi.it/giurispru-denza.html.I materiali presentati nell’ambito delle attività formative sono disponibili all’indirizzo http://www.pim.mi.it/spa-zio_soci.html.Alcune elaborazioni realizzate a partire dalle infor-mazioni messe a disposizione dal SIT sono disponibili all’indirizzo www.pim.mi.it/SIT.html, con particolare riferimento alla Mappa delle trasformazioni dell’area metropolitana milanese (www.pim.mi.it/SIT/Mappa_trasformazioni.htm).

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Si è realizzato un primo nucleo di SIT Comunale basato interamente su software OpenSource Quantum GIS (QGis), rivolto all’Ufficio Tecnico comunale, con ampi gradi di modularità per l’ampliamento fino alla possibile realizzazione del SIT integrato del Comune di Solaro.L’attività è stata suddivisa in tre fasi principali, una prima fase incentrata sulla definizione delle esigenze dell’am-ministrazione comunale e alla formazione dei tecnici comunali; una seconda fase di costruzione di una prima banca dati geografica, a partire dalla verifica dei dati esistenti, all’integrazione e messa a sistema delle banche dati afferenti ai diversi uffici tecnici e amministrativi, al recupero delle informazioni e dei dati raccolti durante le varie fasi di redazione del PGT comunale e la loro ridigitalizzazione in ambiente GIS. Infine una terza fase di definizione della struttura gestionale dei SIT comunale, archiviazione e implementazione dei dati, creazione di mappe territoriali condivise a partire dagli elaborati del PGT vigente, creazione di servizi pubblici finalizzati alla condivisione delle informazioni territoriali.La centralizzazione dei dati e delle informazioni in una banca dati geografica condivisa nonché la sua integrazione in un SIT comunale sarà in grado di garantire da un lato elevati livelli futuri di aggiornamento dei dati, dall’al-tro permetterà una migliore gestione, fruizione e valorizzazione compartecipata del territorio, oltre a fornire un servizio efficiente sia ai soggetti della pubblica amministrazione sia agli utenti esterni, attraverso la più aperta condivisione di dati, tramite l’individuazione, l’attivazione e l’erogazione di servizi interni ed esterni alla pubblica amministrazione, ovvero ai cittadini e ai professionisti.L’utilizzo di una piattaforma Cloud OpenSource messa a disposizione dal software Quantum GIS, su cui si è ba-sato tutto il lavoro, ha consentito la messa in condivisione di una selezione delle tavole del PGT, Variante 2013, e la progettazione di servizi Web quali un Web Gis per la visualizzazione delle singole tavole di PGT con funzione di interrogazione dei dati. Inoltre, un servizio WMS per il caricamento degli stessi dati tramite altri software, quali altri GIS/CAD, fornendo un valido appoggio ai professionisti.Con il supporto di professionisti esterni si è fornito anche il servizio pronto uso con tutte le tavole del PGT e del Catasto Comunale utilizzabili via web.Infine, si sono tenute lezioni teorico/pratiche ai tecnici comunali per l’istruzione all’uso del software QGis, al fine dell’indipendenza tecnica nell’aggiornamento dei dati e per la possibile evoluzione al SIT Comunale Integrato.

1.Supporto alla strutturazione del Sistema Informativo Territoriale del Comune Solaro

Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Angelo Armentano, Alma Grieco [staff PIM]; Magellano Progetti [collaboratori esterni]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

RELAZIONE (pp. 114)1. Struttura del SIT - 1.1 Schema gestionale - 1.2 Schema strutturale e contenuti - 1.3 Le mappe/progetti del SIT - 2. SIT Locale - 2.1 Impostazioni preliminari: Impostazioni del server interno e Impostazioni hardware e software, con plugin da installare - 2.2 Struttura e dati contenuti - 2.3 Interrogazione dei dati: visualizzazione e interrogazione dati, query link e query locator - 2.4 Stampa estratti cartografici: estrazione in scala e stampa - 2.5 Implementazione dati: Dati tabellari/Dati vettoriali modifica e integrazione e Conversione del sistema di coordinate/TRASPUNTO - 3. SIT Web - 3.1 Impostazioni preliminari: Impostazioni di rete, hardware, software, plugin - 3.2 Servizio web: Strumenti di navigazione desktop, Strumenti di interrogazione dei dati del WebGis, Stampa online estratti cartografici - 3.3 Servizio WMS, Caricamento di un layer WMS - 3.4 Servizio mobile - 3.5 Implementazione dati, QgisCloud: accesso, upload dati e pubblicazione mappa - 4. Pubblicazione del SIT - 4.1 Comunicazione dei servizi SIT sul sito comunale, Servizio web/Mappe dinamiche desktop, Servizio WMS/Istruzioni all’utilizzo dei dati WMS, Servizio mobile/Mappe dinamiche mobile - 4.2 Il Visualizzatore cartografico, Servizio PGTonLine, Servizio CatastoItalia - ALLEGATO: Le lezioni - Guida all’utilizzo del software QGIS

Attività svolta su incarico del Comune di SolaroMilano, maggio 2014 (CON_11_13)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’elaborazione del PGT del Comune di Garbagnate Milanese (approvato il 22 giugno 2014, pubblicato sul BURL serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6/08/2014) è il risultato di un insieme di sinergie di gruppo, all’interno delle quali, in stretta collaborazione con l’Ufficio Tecnico comunale incaricato della predisposizione del Piano dei Servizi, il Centro Studi PIM ha redatto il Documento di Piano e il Piano delle Regole, mentre Poliedra ha seguito la procedu-ra di Valutazione Ambientale Strategica. Lo scenario futuro che il Piano propone parte dal riconoscimento dei principali elementi di valore già presenti in questo territorio, perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo organico e sostenibile, volto a una caratterizzazione dell’offerta funzionale e ambientale. In questo quadro, il piano muove da alcune linee politiche di intervento: Il verde come risorsa; Infrastrutture per la mobilità; “Ricostruire la città costruita”: la trasformazione della città esistente; Lo sviluppo produttivo e commerciale; I servizi e le attrezzature collettive.

Oggi, la città si caratterizza per la presenza di elementi di elevato pregio ambientale, in particolare di valenza so-vracomunale: il Parco delle Groane e il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Pineta di Cesate; il canale Villoresi, da cui prenderà avvio la Via d’Acqua di Expo 2015; il PLIS del Lura di cui si propone l’ampliamento. Alla scala vasta, se il Parco delle Groane costituisce la “spalla verde” posta a oriente della città, la proposta di ampliamento del PLIS del Lura andrà e costituire la dorsale verde occidentale. È su queste due “dorsali principali” che si appog-

Realizzazione: Cristina Alinovi (capo progetto), Dario Corvi [staff PIM]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

DOCUMENTO DI PIANORELAZIONE (pp. 159)RELAZIONE “INQUADRAMENTO SOCIO–ECONOMICO” (pp. 30)INDIRIZZI NORMATIVI (pp. 14)SCHEDE AMBITI DI TRASFORMAZIONE (pp. 42)ALLEGATO: Album dei dati socio-economici (pp. 41)TAVOLE Quadro Conoscitivo1.1dpA Sistema insediativo esistente e previsto - 1.2dpA Sistema Infrastrut-turale esistente e previsto, dei servizi e del commercio - 1.3dpA Sistema am-bientale esistente e previsto - 2.1dpA Fasi di sviluppo - 2.2dpA Destinazioni d’uso prevalente - 2.3dpA Destinazioni d’uso del piano terra e stato di utiliz-zo - 2.4dpA Tipologie edilizie - 2.5dpA Densità fondiaria per isolato e altezza degli edifici - 2.6dpA Nuclei d antica formazione: stato di conservazione e ri-lievo qualitativo - 2.7dpA Uso dello spazio aperto - 2.8dpA Carta del paesag-gio - 2.9dpA Stato di attuazione del PRG Vigente - 2.10dpA Rete Ecologica - 2.11adpA Vincoli sovraordinati e di difesa del suolo - 2.11bdpA Vincoli ri-guardanti il sistema paesistico ambientale - 2.12dpA Mappatura delle istanze Progetto1dp Strategie e Ambiti di Trasformazione - 2dp Sistema del verde urbano e delle nuove connessioni - 3dp Sensibilità del paesaggio - 4dp Zone agricole da PRG Vigente e ambiti agricoli nel PGT a confronto - 5dp Compatibilità con il PTCP: verifica del consumo di suolo - 6dp Carta dei Vincoli - 7dp Rete ecologica - 8dp Previsioni di Piano

PIANO DELLE REGOLERELAZIONE (pp. 14)NORME Tecniche di Attuazione (pp. 65)ALLEGATO alle NTA “Manuale Urbanistico edilizio” (pp. 45)TAVOLE 1pr Classificazione in ambiti territoriali omogenei - 2.1-4pr Clas-sificazione del territorio in ambiti omogenei e disciplina - 3pr “Disciplina e prescrizioni morfologiche per i nuclei di antica formazione - 4.1pr Carta dei Vincoli - 4.2pr Sistema territoriale paesistico-ambientale. Adeguamento della disciplina urbanistica comunale alla pianificazione sovraordinata - 5pr Ambiti ed elementi del paesaggio

Attività svolta su incarico del Comune di Garbagnate MilaneseMilano, luglio 2014 (CON_15_12)

2.Revisione Documento di Piano e Piano delle regole. Controdeduzioni alle osservazioni del PGT del Comune di Garbagnate Milanese

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

giano tre differenti connessioni trasversali che il Piano mantiene: la fascia agricola, a ovest di Santa Maria Rossa; il tracciato del Villoresi con il relativo e articolato sistema di aree verdi che si snodano lungo il suo tracciato; la fascia non urbanizzata posta all’estremità nord del comune, con vocazione agricola.

Due sono i progetti strategici, con queste finalità: l’“anello verde-azzurro locale”, che identifica un progetto di “caratterizzazione e valorizzazione” del percorso

lungo il Villoresi; la “greenway”, progetto di riutilizzo del vecchio tracciato ferroviario dismesso che collegava lo stabilimento Alfa

Romeo con la stazione FNM, finalizzato alla previsione di un nuovo percorso per la mobilità lenta. Dal punto di vista infrastrutturale, il Piano recepisce le previsioni a scala vasta, coniugandole con i progetti a scala locale, al fine di valorizzare possibili ricadute positive per l’intera città. Relativamente alle nuove previsioni insediative del PGT, va precisato che si è tenuto conto della storia recente di questo territorio, che ha registrato, e che in parte registra ancora, la presenza di diversi interventi di nuova edifi-cazione (sia per funzioni residenziali sia per funzioni legate alle attività economiche), rilevanti non solo dal punto di vista dimensionale, ma anche per la programmazione di interventi viabilistici connessi, come per il PE4. A tutto ciò si aggiunge la presenza di un elemento di particolare “delicatezza” per il futuro della città, quale l’area ex Alfa Romeo. Il Documento di Piano nel suo insieme elabora un progetto complessivo contenuto, anche in rapporto alla dimen-sione delle previsioni insediative in realizzazione, che nei prossimi anni interesseranno il territorio di Garbagnate Milanese e che sono da ricondurre a scelte urbanistiche vigenti. Il dimensionamento del DdP, pertanto, è finalizzato, in primo luogo, a mantenere un’adeguata dotazione di servizi e attrezzature di interesse generale, tenendo in considerazione anche aspetti di natura sovralocale come l’ex Alfa Romeo, la cui trasformazione, per dimensione oggettiva dell’area e per rilevanza territoriale, avrà rilevanti ricadute sul Comune, producendo esternalità oggi di difficile quantificazione.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’attività istituzionale, a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale, sviluppatasi nel secondo semestre 2013 e protrattasi per tutto il 2014, è consistita nel supporto tecnico-operativo all’attuazio-ne del PGT e più in generale agli atti di pianificazione promossi dal Comune di Milano. L’attività si è articolata in due principali sezioni.PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Sulla scorta degli indirizzi forniti dall’Amministrazione comunale, sono stati in primo luogo individuati 30 ambiti tematici afferenti al PGT approvato, meritevoli di approfondita analisi e valutazione. Per ciascuno di tali ambiti, attraverso un lavoro coordinato con la Consulta Tecnico-Scientifica (CTS) del PGT e in stretto rapporto con l’Uf-ficio di Piano, sono state prodotte schede dedicate, che si incaricano di fornire l’inquadramento del tema e delle relazioni con la specifica strumentazione urbanistica, di individuare le criticità rilevate nelle prime fasi attuative del piano, di formulare una proposta di trattamento del tema rilevato sia sotto il profilo normativo che cartografico. In secondo luogo, al fine di avviare una riflessione più generale sul PGT milanese nel contesto della pianificazione urbanistica nazionale, sono stati predisposti, a cura del Direttore del PIM e di alcuni membri della CTS, tre articoli per la rivista Urbanistica (INU edizioni), n. 152, luglio-dicembre 2014, raccolti in un’apposita sezione dal titolo “Piani, progetti e politiche. Milano: urgenze e problemi, oltre le retoriche”: Franco Sacchi, “Verso una riforma dell’urbanistica milanese”; Andrea Arcidiacono, Laura Pogliani, “Realismo operativo: strategie pubbliche per rilanciare le trasformazioni

incompiute”; Stefano Pareglio, Piergiorgio Vitillo, “Milano: metabolismo urbano nella città ordinaria”;

Infine, sono stati predisposti tre pannelli (“Il telaio ecologico e infrastrutturale”, “I luoghi della trasformazione”, “I luoghi della rigenerazione urbana”), con lo scopo di illustrare i contenuti principali del PGT in occasione di mostre, convegni, manifestazioni, ecc.REVISIONE E RETTIFICA DEI CONFINI AMMINISTRATIVIL’attività, condotta secondo gli indirizzi concordati nei diversi incontri svolti con il Settore Pianificazione Urba-nistica Generale, si proponeva di fornire una puntuale analisi/ricognizione delle caratteristiche e delle criticità

Realizzazione: Franco Sacchi (capo progetto), Angelo Armentano, Dario Corvi, Piero Nobile, [staff PIM]; Marika Leonardi [collaboratrice esterna]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

Piano di Governo del Territorio 30 SCHEDE TEMATICHE3 ARTICOLI (Urbanistica, n. 152, luglio-dicembre 2014)3 PANNELLI: Il telaio ecologico e infrastrutturale; I luoghi della trasforma-zione; I luoghi della rigenerazione urbana

Revisione e rettifica dei confini amministrativiRELAZIONE TECNICA (pp. 234)TABELLA 01: Rilevazione degli elementi di criticità lungo i confini ammini-strativi del comune di Milano 19 ESTRATTI CARTOGRAFICI: Ambiti di criticità lungo i confini amministra-tivi del comune di MilanoMAPPA DINAMICA / WEBGISINDIVIDUAZIONE CRITICITÀ LUNGO I CONFINI

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Direzione Settore Pianificazione Urbanistica Generale - Programma di collaborazione 2013Milano, dicembre 2014 (IST_04_13)

3.Supporto tecnico-operativo all’attuazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) e agli atti di pianif icazione del Comune di Milano

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

riguardanti il confine del comune di Milano, con lo scopo di apportare, in una fase successiva, eventuali correzioni ai limiti amministrativi che separano Milano dai comuni confinanti per quei tratti dove si presentano situazioni di incongrua ed errata definizione degli stessi. Il riferimento è in particolare alla presenza di strutture edilizie e rela-tive pertinenze tagliate dal confine, che possono arrecare problemi alle Amministrazioni interessate nella gestione del territorio e avere ricadute sui cittadini in relazione alla mancata univocità di riferimento amministrativo.A tale riguardo, si è proceduto all’analisi dell’intero perimetro del confine lungo circa 110 Km, che mette in rela-zione la città di Milano con 23 Comuni. Ciò ha permesso di evidenziare le principali caratteristiche del territorio interessato dallo stesso confine, che presenta un’elevata complessità dovuta a un articolato tessuto urbano, ap-poggiato a una fitta trama di reti di mobilità, ora frammisto ad ampi spazi aperti, ora, in molte sue parti, concen-trato a formare un sistema insediativo senza soluzione di continuità tra un Comune e l’altro.Il lavoro si è sviluppato in diverse fasi: impostazione della metodologia di lavoro; analisi e individuazione dei casi con diverso grado di criticità; verifica e condivisione dei casi e delle proposte di soluzione tecnica, predisposizione di un Web GIS al fine di fornire una più efficace rappresentazione dei diversi casi.L’attività ha consentito di individuare poco meno di cinquanta situazioni considerate critiche; circa trenta casi di media criticità e ottanta situazioni che non evidenziano particolari elementi di rilievo.Tale attività rappresenta pertanto la base delle conoscenze sulle problematiche territoriali del limite amministra-tivo, necessarie per avviare, in successive fasi, le eventuali procedure di correzione dei confini comunali, secondo quanto stabilito dal quadro normativo regionale.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Nel corso della Fase 2 del Progetto Milano Città Metropolitana, promosso dal Comune di Milano, è stato realiz-zato un complesso lavoro di indagine/ricerca, di accompagnamento delle attività istituzionali e di comunicazio-ne/divulgazione che ha messo a disposizione degli Enti, dei corpi intermedi e dei cittadini un solido patrimonio conoscitivo, un’istruttoria delle questioni in agenda, nonché proposte e supporto alle deliberazioni dei diversi organismi coinvolti nel processo di costruzione della Città Metropolitana. In particolare, sono state realizzate le seguenti attività.

AGGIORNAMENTO DOSSIER TEMATICI ALLA LUCE DELL’APPROVAZIONE DELLA L 56/2014I dossier tematico-territoriali, realizzati nel corso del 2013, sono stati interamente aggiornati e integrati alla luce dell’approvazione della L. 56/2014, che ha mutato significativamente il quadro di riferimento rispetto alla nor-mativa precedente.A integrazione di questa attività, è stato prodotto un database che, elaborando dati ANCI, restituisce il quadro delle funzioni esercitate dalle Province lombarde su delega della Regione.

Realizzazione: Franco Sacchi (capo progetto), Francesca Boeri, Dario Corvi, Piero Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Francesco Locatelli [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

DOSSIER (aggiornamento a seguito dell’approvazione della L 56/14)00 [QR] Quadro di riferimento (pp. 21)01 [ES] Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale (pp. 50)02 [PT] Pianificazione territoriale (pp. 53)03 [SP] Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici (pp. 74)04 [TP] Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pub-blico (pp. 57)05 [RV] Programmazione delle reti di viabilità (pp. 62)06 [TA] Tutela e valorizzazione ambientale (pp. 64)Allegato - Ricognizione di Enti pubblici, società partecipate ed Enti di diritto privato controllati (pp. 40)SINTESI DOSSIER00 [QR] Quadro di riferimento (pp. 8)01 [ES] Promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale (pp. 8)02 [PT] Pianificazione territoriale (pp. 8)03 [SP] Sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici (pp. 8)04 [TP] Programmazione delle reti infrastrutturali e servizi trasporto pub-blico (pp. 8)05 [RV] Programmazione delle reti di viabilità (pp. 8)06 [TA] Tutela e valorizzazione ambientale (pp. 8)

COLLABORAZIONE ALLA PREDISPOSIZIONE DELLO STATUTO DELLA CITTÀ METROPOLITANA (PARTE II – FUNZIONI)

Rapporto di ricerca: QUALE PIANIFICAZIONE STRATEGICA PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO? (pp. 47)

COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONEPiattaforma web www.milanocittametropolitana.org Social network www.facebook.com/MilanoCittaMetropolitana; https://twitter.com/CittaMetropolitCanale YouTube www.youtube.com/micittametropolitanaArticoli e interviste, convegni e incontri pubblici Interviste ai responsabili di Settore e di Servizio

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Direzione di Progetto Area Metropolitana e Municipalità – Programma di Collaborazione 2014Milano, dicembre 2014 (IST_13_13)

4.ProgettoMilano Città Metropolitana – Fase 2

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

rio metropolitano”, provando a declinare in particolare le specificità del territorio milanese. A questo fine sono stati presi in considerazione quattro elementi d’indagine, che rappresentano altrettante sezioni del documento: analisi comparata e valutazione delle principali esperienze di pianificazione strategica, italiane ed europee,

attraverso schede analitiche dei casi; ricostruzione critica dei “tentativi” di pianificazione strategica nell’area milanese; interpretazione della funzione di pianificazione strategica come proposta dalla L 56/2014; valutazioni e indicazioni utili a individuare un possibile “modello” di pianificazione strategica per Città

Metropolitana di Milano.

COLLABORAZIONE ALL’ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PUBBLICIZZAZIONELe attività comunicative e di interlocuzione/discussione sono state, da una parte, finalizzate all’illustrazione della legge e delle problematiche relative alla sua applicazione ai Sindaci e ai Consiglieri Comunali, dall’altra, esse si sono rivolte ad una platea più vasta, costituita sia dal complesso degli stakeholder metropolitani sia dai cittadini, al fine di stimolare partecipazione e cittadinanza attiva nel processo costitutivo del nuovo Ente.Questo impegno si è articolato attraverso molteplici attività.a) Predisposizione delle Sintesi dei Dossier tematici, raccolti in un apposito cofanetto e stampati in circa 3 mila copie, inviate, in particolare, a tutti i Sindaci e Consiglieri Comunali della Provincia di Milano.b) Partecipazione, in qualità di relatori, a circa 20 convegni e incontri pubblici; tra questi si distingue la collabora-zione all’ideazione e all’organizzazione del convegno, promosso da Comune di Milano, ANCI Lombardia e Centro Studi PIM, dal titolo “Le funzioni della Città Metropolitana di Milano” (Palazzo Reale, Sala delle Conferenze, Milano, 9 settembre 2014).c) Gestione del sito web e dei social network collegati: solo nel 2014 si sono contati circa 60 mila visitatori del sito, migliaia di interazioni via Facebook, centinaia di utenti Twitter, 40 video interviste, 10 servizi fotografici.d) Predisposizione di articoli e interviste per giornali, riviste e radio, oltre ai “redazionali” pubblicati su diversi numeri della Newsletter del PIM, inviata a oltre 2.000 destinatari istituzionali e/o specializzati.

COLLABORAZIONE ALLA PREDISPOSIZIONE DELLO STA-TUTO E SUPPORTO LAVORI DELLA COMMISSIONE STA-TUTO E DEL CONSIGLIO METROPOLITANOIl Centro Studi ha collaborato con il Gruppo di lavoro, in-sediato presso la Direzione di Progetto Area Metropolitana e Municipalità e costituito da quattro Università milanesi (Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore, Uni-versità Bocconi), nella fase di preparazione di materiali utili per la predisposizione dello “Schema di Statuto della Città Metropolitana”. In particolare, il contributo del PIM, si è concentrato sulle funzioni da assegnare al nuovo Ente, dive-nute oggetto della Parte II (artt. dal 33 al 46) dello Statuto approvato dalla Conferenza metropolitana in data 22 di-cembre 2014. Nell’ambito dell’attività il PIM ha inoltre for-nito supporto tecnico ai lavori della Commissione Statuto e al Consiglio metropolitano nella fase di vaglio delle diverse proposte ed emendamenti emersi durante la discussione.

Rapporto di ricerca “QUALE PIANO STRATEGICO PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO?” Il rapporto di ricerca si propone di offrire alcune idee utili alla definizione di una metodologia con la quale approccia-re la formazione del “Piano strategico triennale del territo-

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Nell’ambito del Programma di collaborazione istituzionale a favore della Provincia di Monza e della Brianza - Set-tore Pianificazione Territoriale, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile, Interventi Strategici, Parchi per gli anni 2013 e 2014 (prima fase), il Centro Studi PIM, ha fornito un contributo allo svolgimento delle attività di pianificazione, con particolare riferimento al supporto ai lavori per l’attuazione del PTCP e del Progetto Moving Better, nonché alla collaborazione per il completamento dell’iter di approvazione del Piano Strategico della Mobilità Ciclistica.Il lavoro del PIM, condotto in accordo con i referenti Responsabili dei Settori della Provincia, ha riguardato tre attività.

Attività A - Collaborazione all’istruttoria tecnica per l’opposizione ai ricorsi al PTCP di Monza e Brianza

Si è trattata di un’attività che rivestiva carattere di urgenza e assumeva aspetti fortemente operativi e di servizio, in quanto era parte integrante del processo di istruttoria in opposizione ai 122 ricorsi avversi al PTCP approvato. In dettaglio, il PIM ha fornito la collaborazione e il supporto allo svolgimento dell’analisi tecnica dei ricorsi, con-cernente l’evidenziazione degli aspetti urbanistici territoriali e localizzativi.Come primo momento si è proceduto a impostare la scheda di analisi dei ricorsi per la messa in evidenza dei prin-cipali elementi di caratterizzazione e per la loro classificazione secondo macrotipologie e sottotipologie. In segui-to, si è curata l’analisi dei contenuti dei singoli ricorsi e sono state riportate le informazioni salienti nella scheda.Altra parte del lavoro ha riguardato la localizzazione delle aree oggetto dei singoli ricorsi. Tale compito è stato ese-guito assumendo come base i dati catastali disponibili e gli altri elementi identificativi ed applicando le procedure di localizzazione concordate. Questo lavoro ha portato alla fornitura di un supporto digitale (shp) georeferenziato delle aree oggetto di ricorso e alla definizione delle modalità di collegamento dei dati localizzativi con la scheda di analisi.

Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto Attività A), Francesca Boeri (capo

progetto Attività B), Paola Pozzi (capo progetto Attività C), Angelo Armentano,

Francesca Cella [staff PIM]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

TABELLE Istruttoria ricorsi (Attività A)

SHAPEFILE

Attività A: Localizzazione dei ricorsi e nota descrittiva - Attività B: Shapefile

delle tavole - 1.a Rete ciclabile comunale (Ovest) - 1.b Rete ciclabile comunale

(Est) - 2.a Rete ciclabile comunale e sistema degli attrattori/generatori

di mobilità ciclabile (Ovest) - 2.b Rete ciclabile comunale e sistema degli

attrattori/generatori di mobilità ciclabile (Est) – 3. Rete ciclabile comunale e

sistema di Trasporto Pubblico – 4. Rete ciclabile provinciale. Aree prioritarie

di intervento

Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e della Brianza - Settore Pianificazione Territoriale, Infrastrutture, Mobilità Sostenibile, Interventi Strategici, Parchi - Programma di collaborazione 2013 e 2014 prima faseMilano, dicembre 2014 (IST_01_14)

5.Collaborazione e supporto alle attività di pianif icazione della Provincia di Monza e della Brianza (2013 e 2014 prima fase)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Attività B - Collaborazione all’analisi delle osservazioni, predisposizione delle controdeduzioni e aggiornamento cartografico al

Piano Strategico della Mobilità Ciclistica della Provincia di Monza e della Brianza

L’attività era a completamento dell’impegno dedicato dal Centro Studi PIM nell’ambito di un precedente Program-ma di collaborazione (IST_02_11), che contemplava la redazione del Piano Strategico della Mobilità Ciclistica della Provincia di Monza e della Brianza. Pertanto, dopo l’adozione dello stesso Piano - e in vista dell’approvazione poi avvenuta con Delibera del Consiglio Provinciale n. 14 del 29/05/2014 - il PIM ha fornito la collaborazione all’analisi delle osservazioni pervenute, alla controdeduzione ed alla predisposizione dei documenti modificati in accoglimento delle osservazioni.

Attività C - Collaborazione alle fasi attuative e divulgative del Progetto Moving Better

L’attività rientrava nello sviluppo della collaborazione fornita dal Centro Studi PIM riguardo al Progetto Moving Better, di cui si era curata l’elaborazione nell’ambito di un precedente Programma di collaborazione (IST_02_11). In questa fase, l’impegno è stato finalizzato a dare visibilità al Progetto Moving Better nel quadro delle azioni svol-te dal PIM per la divulgazione e la conoscenza di esperienze in materia di mobilità sostenibile. A tale scopo si è operato nel riservare uno specifico collegamento, nell’ambito del sito web del Centro Studi PIM, alla documentazione del Progetto Moving Better. Inoltre, le esperienze in tema di mobilità sostenibile e in partico-lare il Piano Strategico della Mobilità Ciclistica della Provincia di Monza e della Brianza, componente del Progetto Moving Better, sono state oggetto di presentazione nell’ambito delle “Giornate di formazione rivolte ai tecnici del Enti Locali” promosse dal PIM nel corso del 2014 (cfr. il programma dell’incontro del 13 marzo 2014 dal titolo “Normativa tecnica e pianificazione di settore per lo sviluppo della mobilità ciclistica”) e sono state oggetto di illustrazione entro la Newsletter del PIM.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’incarico è consistito nel supporto tecnico all’Amministrazione Comunale, per l’espletamento di tutte le operazio-ni necessarie alla predisposizione dei materiali utili per l’aggiornamento del Piano di Rischio Aereo, con particolare riferimento ai seguenti punti e alla Circolare Enac “APT- 33” del 30/08/2010 e per la correzione errori materiali degli atti del PGT, nonché all’adeguamento dei vincoli di natura settoriale non costituenti variante agli stessi. L’attività di collaborazione tecnica è stata articolata in 3 fasi. La prima fase è consistita nella predisposizione dell’aggiornamento del Piano di Rischio Aereo articolato in due fasi.

Fase conoscitiva

Inquadramento territoriale contente la planimetria dell’aeroporto, riportando l’impronta dell’area di tutela, evidenziando anche i confini comunali dei comuni interessati.

Fase propositiva

Elaborazione della tavola di progetto di PGT con l’individuazione delle aree di tutela. Analisi delle previsioni urbanistiche vigenti con restituzione dell’area di tutela. Elaborazione di una relazione nella quale venga principalmente valutata la coerenza degli strumenti urbanistici

vigenti con le misure di tutela previste nel Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti. L’analisi e la valutazione delle eventuali indicazioni/misure addotte dall’Enac. Misure che potranno prevedere la

ridefinizione delle attività compatibili e l’adeguamento/riduzione delle previsioni su tali aree. Predisposizione della documentazione del Piano di Rischio Aereo:

P01 - Elaborato grafico contenente la planimetria dell’aeroporto e la base cartografica del territorio sulla quale viene riportata l’impronta delle aree di tutela;P02 - Elaborato grafico di raffronto fra le previsioni del previgente PRG e del PGT approvato all’interno dell’im-

Realizzazione: Cristina Alinovi (capo progetto), Dario Corvi (staff PIM)

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIPIANO DEL RISCHIO AEREORELAZIONE con allegato normativo (pp. 85)TAVOLE P01-P04

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO RELAZIONE TECNICA di accompagnamento alla prima correzione degli errori materiali e rettifiche del PGT

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, elaborati modificati:DOCUMENTO DI PIANOQuadro ConoscitivoRELAZIONE (pp. 157)TAVOLE 1.3dpA - 2.9dpA - 2.12dpA - 2.13dpA ProgettoTAVOLE 4dp - 6dp

PIANO DELLE REGOLETAVOLE 1.1pr-1.3pr - 2.1pr-2.7pr - 3.1pr-3.3pr - 4.1pr-4.3pr

PIANO DEI SERVIZIRELAZIONE (pp. 105)TAVOLE 1.1ps-1.3ps - 2.1ps-2.3ps - 3ps

NORME Tecniche di Attuazione (pp. 50)

Attività svolta su incarico del Comune di Peschiera BorromeoMilano, marzo 2015 (CON_01_14)

6.Aggiornamento del Piano di Rischio Aereo, correzione degli errori materiali e rettif iche del PGT del Comune di Peschiera Borromeo

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

pronta delle aree di tutela.R01- Relazione riportante la valutazione già effettuata, all’interno del Piano di Governo del Territorio (in par-ticolare nella Relazione del Documento di Piano e nella Relazione del Piano delle Regole), sulla coerenza delle previsioni del PGT stesso con le misure di tutela previste nel Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti. P03a e P03b - Elaborati grafici riportanti, in parte, il territorio del limitrofo comune di San Donato Milanese e il relativo azzonamento, come risultante dagli strumenti di pianificazione comunale e sovraordinata e, per la parte relativa al Comune di Peschiera Borromeo, i contenuti del PGT Vigente desunti dalle tavole del PGT nn. 1.1pr, 1.2pr e 1.3pr - Classificazione del territorio comunale in ambiti omogenei, scala 1:5.000;P04 - Elaborato grafico riportane i vincoli vigenti, compresa l’impronta del Piano del Rischio, che andranno ad integrare poi le tavole del PGT Vigente riguardanti il sistema dei vincoli.

predisposizione degli elaborati del Piano di Governo del Territorio idonei per l’approvazione a seguito delle modifiche derivanti da rettifiche/integrazioni degli atti del PGT come adeguamento a vincoli di natura sovraordinata derivanti dall’approvazione del Piano di Rischio Aereo da parte di Enac non costituenti variante agli stessi.

La seconda fase ha riguardato la predisposizione degli elaborati del Piano di Governo del Territorio a seguito delle modifiche derivanti da correzione di errori materiali e da rettifiche degli PGT, nonché dall’adeguamento a vincoli di natura sovraordinata e settoriale, come l’elaborato tecnico ERIR, non costituenti variante agli stessi.La fase finale ha comportato la redazione del materiale per il SIT regionale attraverso la predisposizione dei file con i requisiti indicati dalle Circolari emanate dalla Regione Lombardia per rispondere alle esigenze di formazione del SIT integrato regionale ed indispensabili per ottenere la pubblicazione sul BURL, con la conseguente entrata in vigore del PGT.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

La Giunta Comunale di Cassano d’Adda, con DelGC n. 76 del 8/05/14 ha adottato l’Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Centro e della SS11(tratto Einstein-fiume Adda). Il PGTU è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. In sintonia con le previsioni di più ampio respiro (PGT e interventi infrastrutturali sovracomunali, linea ferroviaria Alta Capacità Milano-Venezia, Brebemi e Variante SS11 Padana Superiore), individua le risposte idonee alla risoluzione delle criticità esistenti per le diverse componenti della mobilità: pedoni, cicli, trasporto pubblico, autovetture e mezzi pesanti.Il quadro conoscitivo, che fotografa la situazione attuale in termini di dotazioni sia infrastrutturale (caratteristiche delle strade, delle piste ciclabili, dei marciapiedi, ecc.) sia di servizio offerto (capillarità e frequenza del traspor-to pubblico locale, dotazione di spazi per la sosta, ecc.), ha evidenziato nel complesso una discreta dotazione, insieme ad una serie di criticità legate, in particolare, alla limitata sezione della maggior parte delle vie, alla re-golamentazione/geometria di alcune intersezioni, al traffico veicolare lungo la SS11 ed in particolare nel tratto corrispondente a via Vittorio Veneto, alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, alle problematicità in prossimità dei plessi scolastici e legate al tema della sosta (conflittualità fra residenti e fruitori dei servizi presenti). Per quanto riguarda la sosta è stata effettuata un’indagine capillare estesa a tutte le vie del centro volta a individuare il tasso

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Sara Bonvissuto, Matteo Gambino, Alessandro Picco [collaboratori esterni]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIRELAZIONE (pp. 102)1. Il Quadro sovracomunale - 1.1 Inquadramento infrastrutturale - 2. Il sistema della viabilità e lo stato di attuazione del PGTU vigente - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 4.1 L’offerta di spazi per la sosta - 4.2 L’indagine sulla sosta - 4.3 L’analisi dei dati rilevati - 5. La rete ciclabile - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi di traffico - 7.1 Analisi dei flussi di traffico - 8. Individuazione delle criticità e delle necessità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: Obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità nello scenario di Piano - 10.1 La classificazione funzionale - 10.2 L’istituzione delle isole ambientali - 10.3 Interventi proposti - 10.4 Quadro Particolareggiato Alzaia Martesana - 10.5 Riqualifica via papa Giovanni XXIII - 10.6 Riqualifica via Cristo Risorto - 10.7 Quadro Particolareggiato Europa-Pola-Quintino Divona – 11. Piano Particolareggiato del centro storico – 12. Piano Particolareggiato SS11 (tratto Einstein-fiume Adda) – 13. La politica della sosta – 14. Indirizzi di riqualifica del trasporto pubblico su gomma – 15. La mobilità dolce: pedoni e ciclisti – 16. Il Regolamento viario – 17. Le fasi d’attuazione del Piano

TAVOLE A. Assetto delle reti di mobilità. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – B. Assetto delle reti di mobilità. Scenario di progetto. Inquadramento comunale - 0. Toponomastica essenziale - 1. Schema di circolazione - 2. Stato di attuazione del PGTU vigente - 3. Trasporto pubblico locale - 4. Regolamentazione della sosta – 4b. Area d’indagine – 4c. Tasso d’occupazione (7.00-14.00) – 4d. Durata media della sosta (7.00-14.00) - 5. Rete mobilità dolce (pedoni e ciclisti) - 6. Incidentalità anno 2011 – 7a. Rilievi di traffico ora di punta del mattino 7.30-8.30 – 7b. Rilievi di traffico ora di punta della sera 18.00-19.00 – 8. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di Piano (breve periodo) – 9. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di medio periodo – 10. Inquadramento Interventi – 11. Quadro Particolareggiato Europa-Quintino Divona - 12. Piano Particolareggiato Centro Storico – 12a. Piano Particolareggiato piazza Garibaldi - 13. Piano Particolareggiato SS11 (tratto Einstein-fiume Adda) – 14. Riorganizzazione e razionalizzazione dei percorsi - 15. Itinerari mobilità dolce- 16. Fasi d’attuazione

Attività svolta su incarico del Comune di Cassano d’Adda Milano, aprile 2014 (CON_07_12)

7.Aggiornamento Piano Generale del Traff ico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cassano d’Adda

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

d’occupazione, la durata media della sosta, il rispetto della limitazione temporale negli spazi regolamentati a disco orario, ecc).Il quadro propositivo/progettuale individua le linee generali e fornisce le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare (in sintonia con le previsioni di più ampio respiro), finalizzate alla risoluzione delle problematiche emerse nel quadro conoscitivo. Il Piano individua due serie di interventi: la prima comprende opere che possono essere realizzate in attesa della variante alla SS11, coerenti con la realizzazione della Variante, la seconda contem-pla interventi da realizzarsi a seguito o in presenza della Variante alla Padana Superiore. In particolare il Piano propone: interventi sugli assi stradali, al fine di mettere in sicurezza tutte le componenti della mobilità; l’istituzione, sulle strade locali, di sensi unici di marcia, al fine di ridurre la carreggiata stradale, ridurre

conseguentemente la velocità dei veicoli e la quota di traffico d’attraversamento, aumentare gli spazi per la sosta e per la realizzazione di marciapiedi anche ciclo-pedonali; l’individuazione di isole ambientali: aree con movimenti veicolari ridotti, finalizzate al recupero della vivibilità

degli spazi urbani; l’individuazione di una rete di percorsi ciclabili all’interno della città di connessione con i principali poli attrattori

(Comune, fermata ferroviaria, aree verdi, plessi scolastici, alzaia Martesana, ecc.). Vengono, infatti, individuati percorsi in promiscuo con il traffico veicolare (all’interno delle isole ambientali) e percorsi in sede propria, al fine incentivare e mettere in sicurezza la mobilità dei pedoni e dei ciclisti e disincentivare l’uso dell’auto privata.Contestualmente al Piano sono stati sviluppati 2 Piani Particolareggiati (Centro e SS11 tratto Einstein-fiume Adda) e approfondimenti in specifici ambiti Cristo Risorto, Papa Giovanni, Alzaia Martesana, Quintino Divona-Europa, Leonardo da Vinci, Frazioni Gropello e Cascina San Pietro. In ciascuno di essi, con riferimento alle spe-cificità dell’ambito, è stata formulata una proposta di riqualifica degli spazi (stradali e non), al fine di risolvere le criticità esistenti, individuando, in relazione al ruolo delle strade oggetto di riqualifica, la soluzione più idonea a garantire in sicurezza l’uso di tali spazi per tutte le componenti della mobilità. Per quanto riguarda via Vittorio Veneto (SS11) e piazza Garibaldi, con l’obiettivo di ricucire il cuore della città e azzerare il traffico veicolare in particolare quello di attraversamento a favore dello mobilità debole (pedoni e cicli), il Piano Particolareggiato propone la realizzazione di un ambito a prece-denza pedonale che progressivamente partendo da specifiche fasce orarie possa divenire un ambito esclusivamente pedonale, nel quale è consentito l’accesso solo ai residenti (per accedere ai box) e ai mezzi commerciali per la fornitura di merci agli esercizi commerciali presenti.È stato inoltre predisposto il regolamento viario, indicante le principali norme (da seguire in occasione di inter-venti di messa in sicurezza/riqualifica/realizzazione in materia di piste ciclabili, strade, marciapiedi, ecc.). Gli interventi di Piano sono stati, infine, organizzati in tre fasi temporali distinte (breve-medio-lungo periodo). La gradualità del Piano è giustificata, oltre che dalla limitatezza delle risorse, dalla necessità di accompagnare la sua verifica e la sua attuazione con un programma di informazione e di coinvolgimento della popolazione in un pro-cesso di progettazione partecipata.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Il Centro Studi PIM ha supportato la struttura tecnica del Comune di Desio nella predisposizione degli elaborati progettuali finalizzati alla riduzione/eliminazione della sinistrosità in specifici punti della rete stradale urbana, nell’ambito dell’attuazione del 4° e 5° Piano Nazionale Sicurezza Stradale (PNSS).La prima di fase del lavoro è consistita nell’accompagnamento del Comune socio nella predisposizione della docu-mentazione richiesta dal bando regionale, al fine di conseguire il cofinanziamento degli interventi.A seguito dell’approvazione degli interventi proposti da parte della Regione Lombardia, sono stati predisposti gli elaborati tecnici del progetto definitivo-esecutivo.Gli interventi in progetto riguardano tre ambiti specifici della città: via Tagliabue, via Pozzo Antico e l’intersezione Ferravilla-Parini-Serao (localizzati rispettivamente a est, nel centro e a ovest del territorio di Desio), caratterizzati da problematiche inerenti la sinistrosità e non interessati in futuro da interventi di riqualifica previsti a livello sovracomunale.Il quadro generale dell’incidentalità nella città di Desio, ottenuto attraverso l’analisi della distribuzione mensile, giornaliera e oraria, della tipologia di collisione, delle condizioni del fondo stradale e degli utenti coinvolti, evi-denzia che nel triennio 2009-2011, il 54% degli eventi incidentali è a carattere lesivo, quindi con presenza di feriti o

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto) [staff PIM]; Matteo Gambino, TRM CIVIL DESIGN (progettazione def initiva/esecutiva) [collaboratori esterni]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

STUDIO DI FATTIBILITÀ: ELABORATI TECNICI RICHIESTI PER IL COFINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTIRELAZIONE DI PROGETTO1. Inquadramento degli ambiti oggetto d’intervento - 2. Tagliabue - 3. Ferra-villa-Rovagnati-Parini-Serao - 4. Pozzo Antico - 5. Quadro economicoRELAZIONE INCIDENTALITA’ STRADALE1. L’incidentalità. - 1.1 Il quadro generale - 1.2 Gli ambiti oggetto d’intervento - 1.3 Il quadro emerso dal PGTU.TAVOLE1. Corografia - 2. Planimetria d’insieme - 3. Riqualifica Tagliabue - 4. Riqua-lifica Pozzo Antico - 5. Riqualifica Ferravilla-Parini-Serao

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO: ELABORATI TECNICIRelazione tecnico-generale - Relazione di calcolo illuminotecnico - Computo metrico estimativo - Elenco prezzi - Stima incidenza manodopera - Crono-programma, piano di sicurezza e coordinamento - Capitolato speciale d’ap-palto - Piano di manutenzione - Schema di contratto - Quadro economico - Accordo per la regolarità e la sicurezza sul lavoroTAVOLE Riqualifica intersezione Ferravilla-Parini-Serao0. Corografia - 1. Inquadramento - 2. Rilievo topografico – 3. Planimetria di progetto – 4. Planimetria di sovrapposizione – 5. Planimetria segnaletica – 6. Planimetria illuminazione – 7. Planimetria smaltimento acque – 8. Planime-tria sottoservizi esistenti - 9. Profili longitudinali – 10. Sezioni trasversali – 11. Sezioni tipo – 12. Particolari costruttivi - 13. Macrofasi di lavoroRiqualifica Pozzo Antico0. Corografia - 1. Inquadramento - 2. Rilievo topografico – 3. Planimetria di progetto – 4. Planimetria di sovrapposizione – 5. Planimetria segnaletica – 6. Planimetria illuminazione – 7. Planimetria smaltimento acque – 8. Planime-tria sottoservizi esistenti - 9. Sezioni tipo – 10. Particolari costruttivi - 11. Macrofasi di lavoroRiqualifica Tagliabue0. Corografia - 1. Inquadramento - 2. Rilievo topografico – 3. Planimetria di progetto – 4. Planimetria di sovrapposizione – 5. Planimetria segnaletica – 6. Planimetria illuminazione – 7. Planimetria smaltimento acque – 8. Planime-tria sottoservizi esistenti - 9. Verifiche manovre mezzi TPL - 10. Profili longi-tudinali – 11. Sezioni trasversali – 12. Sezioni tipo – 13. Particolari costruttivi - 14. Macrofasi di lavoro

Attività svolta su incarico del Comune di DesioMilano, luglio 2014 (CON_14_13)

8.Studio di Fattibilità e Progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale nel Comune di Desio nell’ambito del 4° e 5° Piano Nazionale Sicurezza Stradale

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

di indagine, ammonta a circa 1.650.000 €.Gli interventi proposti risultano in sintonia con il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) della città di Desio (il cui iter approvativo è in fase di completamento). Il primo ambito (via Tagliabue) e il secondo (intersezione Ferravilla-Parini-Serao) sono localizzati su importanti assi urbani, utilizzati dal trasporto pubblico locale, di rela-zione con i Comuni contermini e fra i diversi quartieri della città; mentre il terzo ambito riguarda una strada ur-bana locale nel centro storico, che presenta una larghezza eccessiva rispetto al suo ruolo, con conseguente elevata velocità dei veicoli che la percorrono.Tutti e tre gli interventi, in relazione al ruolo delle strade su cui insistono, prevedono una riqualificazione dell’asse stradale, mediante la riduzione a 3,50 m della corsia veicolare, il recupero di spazi per la mobilità dolce (pedoni e ciclisti) e la riqualificazione delle intersezioni presenti. Gli interventi sono finalizzati a ridurre la sinistrosità presente attraverso la moderazione della velocità dei veicoli, la modifica della geometria delle intersezioni e la messa in sicurezza dei percorsi e degli attraversamenti per la mobilità debole. Per l’asse di via Tagliabue, in relazione anche al suo ruolo funzionale (cfr. classificazione funzionale della rete stradale del PGTU), il progetto propone la riduzione a 7 m della carreggiata stradale, l’ampliamento del marcia-piede lato sud (nel tratto a ovest della SS36 Valassina), al fine di realizzare un percorso ciclopedonale protetto, la realizzazione di intersezioni rialzate a livello marciapiede al fine di ridurre ulteriormente la velocità dei veicoli e conseguentemente la sinistrosità fra gli stessi e garantire in sicurezza l’attraversamento dei pedoni e dei cicli e la percorribilità del trasporto pubblico.Per l’intersezione Parini-Ferravilla-Serao si propone la realizzazione di una rotatoria, in sostituzione di una pseudo rotatoria e un’intersezione a “T” ravvicinate, recuperando tra l’altro spazi per garantire in sicurezza la mobilità della componente dolce.Per l’asse di via Pozzo Antico, il progetto propone, oltre al ridimensionamento dell’asse stradale, una diversa gia-citura ed andamento sia dell’asse stradale stesso che degli spazi destinati alla sosta veicolare, recuperando anche in questo caso spazi per l’utenza debole.Il progetto definitivo-esecutivo dei tre interventi, è stato approvato dalla Giunta Comunale di Desio (DelGC n. 191 del 22/07/14) e il quadro economico degli interventi ammonta a 652.000 €.

morti, mentre nel restante 46% si verificano solo dan-ni materiali. Tale quadro, con riferimento alle linee guida ministeriali “Studio di valutazione dei Costi Sociali dell’incidentalità stradale” (Decreto Dirigen-ziale n. 000189 del 24/09/ 2012), induce un costo so-ciale pari a 34.664.490 €, ripartiti equamente per cia-scuno dei tre anni.I tre ambiti individuati re-gistrano, nel triennio 2009-11, 50 eventi incidentali con un sensibile indice di lesività (circa 50%), in linea con quello dell’intero co-mune (54%). Il costo socia-le dell’incidentalità rilevata in tali ambiti, nel triennio

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’attività istituzionale, a favore del Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità del Comune di Milano, sviluppatasi nel secondo semestre 2013 e protrattasi nel 2014, è consistita nel supporto tecnico-operativo alla predisposizione del PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Milano, con particolare riferi-mento alle elaborazioni utili alla definizione del quadro sovracomunale (attuale e futuro) della domanda e offerta di mobilità.L’attività, sviluppata in stretta collaborazione con AMAT (Agenzia per la Mobilità l’Ambiente e il Territorio) inca-ricata del piano e con il Comitato Scientifico del PUMS, si è articolata in tre parti.La prima ha riguardato la ricognizione degli interventi progettuali relativi alle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico su ferro (ferrovie, metropolitane e metrotranvie) nell’area metropolitana milanese, per i quali si è prov-veduto alla catalogazione e alla mappatura cartografica, fornendo una prima proposta di individuazione degli interventi costituenti gli scenari di riferimento (alle diverse soglie temporali) e di quelli possibili da valutare per la definizione degli scenari di piano. Successivamente, si è proceduto nella predisposizione, per ciascun intervento (con l’esclusione di quelli intera-mente ricadenti entro i confini comunali di Milano), di una specifica scheda descrittiva, che ne sintetizza le carat-teristiche e le informazioni salienti (localizzazione geografica, descrizione delle opere ed obiettivi, costi, tempi e fasi, ecc.). Infine, sono state elaborate tavole di confronto tra gli interventi sulle reti infrastrutturali nei diversi scenari definiti e i principali ambiti di trasformazione previsti nei comuni di area urbana.Accanto alla predisposizioni delle elaborazioni menzionate, i tecnici del Centro Studi PIM sono intervenuti al con-vegno di presentazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Milano, tenutosi il 03/07/2013 a Palazzo Marino, hanno partecipato a numerose riunioni del Comitato Scientifico del PUMS e all’attività dei relativi tavoli tematici, fornendo inoltre apporti specifici sul complesso della documentazione prodotta.

Realizzazione: Paola Pozzi [capo progetto], Alma Grieco, M. Evelina Saracchi [staff PIM]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATISCHEDE DI RICOGNIZIONE DI INTERVENTI E PROGETTI: TRASPORTO PUBBLICO (pp. 42)Inquadramento degli interventi – Scenario programmatico – Scenario di piano

SCHEDE DI RICOGNIZIONE DI INTERVENTI E PROGETTI: RETE STRADALE (pp. 120)Inquadramento degli interventi – Scenario programmatico – Scenario di piano

TAVOLEInterventi sulla rete del trasporto pubblico – Interventi sulla rete stradale – Interventi previsti sulle reti infrastrutturali e principali ambiti di trasfor-mazione

MAPPEAmbiti di trasformazione (AT) che generano slp rappresentati per funzione prevalente - Comuni classificati per quantità di slp a destinazione preva-lente residenziale - Comuni classificati per quantità di slp a destinazione prevalente produttivo - Comuni classificati per quantità di slp a destinazione prevalente terziario - Popolazione teorica generata dalla slp a destinazione prevalente residenziale in rapporto alla popolazione residente 2012 - Aree a destinazione prevalente produttivo e terziario in rapporto alle aree per inse-diamenti industriali artigianali e commerciali (Dusaf 3.0)

Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità - Programma di Collaborazione 2013Milano, dicembre 2014 (IST_06_13)

9.Supporto tecnico alla predisposizione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Milano: Quadro sovracomunale

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Il Piano Generale del Traffico Urbano e i Quadri Particolareggiati, del Comune di Seveso sono stati elaborati nell’ambito delle attività istituzionali a favore del soci per l’anno 2013, in sinergia con il PGT.Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo (durata biennale), finalizza-to a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’in-quinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. Esso fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Molti di questi obiettivi sono correlati fra di loro: per esempio, con una migliore definizione della gerarchia della rete e l’applicazione di strumenti di mo-derazione, si ottiene la riduzione della congestione, il miglioramento della sicurezza delle strade, l’incentivazione della mobilità non motorizzata, la riduzione dell’inquinamento e un miglioramento dell’ambiente urbano. Il PGTU, in sintonia con le previsioni di più ampio respiro (PGT e interventi infrastrutturali sovracomunali: Itinerario est-ovest Cesano Maderno-Seveso e Sistema Pedemontano), individua le risposte idonee alla risoluzione delle criticità esistenti per le diverse componenti della mobilità: pedoni, cicli, trasporto pubblico, autovetture e mezzi pesanti.Il quadro conoscitivo, che fotografa la situazione attuale in termini di dotazioni sia infrastrutturale (caratteristiche delle strade, delle piste ciclabili, dei marciapiedi, ecc.) sia di servizio offerto (capillarità e frequenza del trasporto pubblico locale, dotazione di spazi per la sosta, ecc.), ha evidenziato nel complesso una buona dotazione, insieme ad una serie di criticità legate a: barriere naturali (Certesa e Seveso) e artificiali (SPexSS35 Milano-Meda e linee ferroviarie Milano-Asso e

Saronno-Seregno), che limitano fortemente (la linea Milano-Asso) le relazioni interne alla città;limitata sezione delle vie nei nuclei di più antica formazione; regolamentazione/geometria di alcune intersezioni; sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e alle problematicità in prossimità dei plessi scolastici; traffico veicolare di attraversamento che si diffonde a pioggia; regolazione della sosta (conflittualità fra residenti e fruitori dei servizi presenti).

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Alessandro Picco, Matteo Gambino, Sara Bonvissuto, Valentina Gambirasio [collaboratori esterni]; Natale Izzo [stagista]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIRELAZIONE (pp. 103)1. Il Quadro sovracomunale - 2. Il sistema della viabilità - 3. Il trasporto pub-blico - 4. La sosta - 5. La rete ciclabile - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi di traf-fico - 8. Individuazione delle criticità e delle necessità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità nello scenario di Piano - 11. Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino – 12. La politica della sosta – 13. Indirizzi di riqualifica del trasporto pubblico su gomma – 14. La mobilità dolce: pedoni e ciclisti – 15. Il Regolamento viario – 16. Le fasi d’attuazione del PianoTAVOLEA. Inquadramento territoriale e assetto delle reti di mobilità. Scenario di pro-getto - 0. Toponomastica essenziale - 1. Schema di circolazione - 2. Traspor-to pubblico locale - 3. Regolamentazione della sosta - 4. Rete mobilità dolce (pedoni e ciclisti) - 5. Incidentalità anno 2012 – 6a. Analisi di traffico. Flussi ora di punta del mattino (2008-13) – 6b. Analisi di traffico. Flussi ora di punta della sera (2010-2013) – 6c. Analisi di traffico. Quadro sovracomunale (2009) – 7. Principali ambiti da sottoporre ad approfondimento – 8a. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenario di Piano (breve periodo) – 8b. Classifi-cazione funzionale della rete viaria. Scenario di medio-lungo periodo – 9. In-quadramento Interventi – 10. Quadro Particolareggiato ambito via Manzoni - 11. Quadro Particolareggiato Piazza Roma - 12. Quadro Particolareggiato intersezioni S. Carlo-Vignazzola-Carducci - 13. Quadro Particolareggiato Isonzo-Montecassino - 14. Itinerari mobilità dolce - 15. Fasi d’attuazione

Attività istituzionale svolta a favore del Comune di Seveso - Programma di Collaborazione 2013Milano, dicembre 2014 (IST_12_13)

10.Collaborazione alla stesura del Piano Generale del Traff ico Urbano del Comune di Seveso e del Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Il quadro propositivo/progettuale individua le linee generali e fornisce le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare (in sintonia con le previsioni di più ampio respiro), finalizzate alla risoluzione delle problematiche emerse nel quadro conoscitivo. In particolare, il Piano propone: interventi sugli assi stradali, al fine di mettere in sicurezza tutte le componenti della mobilità; l’istituzione, sulle strade locali, di sensi unici di marcia, al fine di ridurre la carreggiata stradale, ridurre

conseguentemente la velocità dei veicoli e la quota di traffico d’attraversamento, aumentare gli spazi per la sosta e per la realizzazione di marciapiedi anche ciclo-pedonali; l’individuazione di isole ambientali: aree con movimenti veicolari ridotti, interne alla maglia viaria comunale

principale, finalizzate al recupero della vivibilità degli spazi urbani; l’individuazione di una rete di percorsi ciclabili all’interno della città di connessione con i principali poli attrattori

(Comune, fermate ferroviarie, aree verdi, plessi scolastici, ecc.). Vengono, infatti, individuati percorsi in promiscuo con il traffico veicolare (all’interno delle isole ambientali) e percorsi in sede propria, al fine di incentivare e mettere in sicurezza la mobilità dei pedoni e dei ciclisti e disincentivare l’uso dell’auto privata.Contestualmente al Piano sono stati sviluppati il Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino e 3 Quadri Parti-colareggiati (Ambito Manzoni, Ambito Piazza Roma e intersezioni S. Carlo-Vignazzola-Carducci). In ciascuno di essi, con riferimento alle specificità dell’ambito, è stata formulata una proposta di riqualifica degli spazi (stradali e non) al fine di risolvere le criticità esistenti, individuando, in relazione al ruolo delle strade oggetto di riqualifica, la soluzione più idonea a garantire in sicurezza l’uso di tali spazi per tutte le componenti della mobilità. È stato inoltre predisposto il regolamento viario indicante le principali norme da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualifica/realizzazione in materia di piste ciclabili, strade, marciapiedi, ecc. Gli interventi di Piano sono stati organizzati in tre fasi temporali distinte (breve, medio, lungo periodo). La gradua-lità del Piano è giustificata, oltre che dalla limitatezza delle risorse, dalla necessità di accompagnare la sua verifica e la sua attuazione con un programma di informazione e di coinvolgimento della popolazione in un processo di pro-gettazione partecipata, in particolare per quanto riguarda la progettazione/realizzazione delle “isole ambientali”.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Il Centro Studi PIM è stato incaricato da NORD_ING srl di predisporre uno studio di fattibilità tecnico-economica finalizzato: all’individuazione di un itinerario (Attività A), al confine fra i Comuni di Cesano Maderno e Seveso di connessione

fra la SPexSS35 Milano-Meda (tratta B2 del Sistema Pedemontano Lombardo) e la SP44bis, che permetta di migliorare la mobilità all’interno delle città e di ridurre il traffico sugli assi urbani storici (quali ad esempio le vie Garibaldi, San Carlo Borromeo di Cesano Maderno e Isonzo, San Martino di Seveso); allo sviluppo degli elaborati di progetto per la soluzione individuata (Attività B).

L’itinerario individuato (Attività A) è stato condiviso con gli Enti territorialmente interessati e approvato dagli stes-si con specifica deliberazione di Giunta Comunale (Cesano Maderno, DGC n.159 del 22/07/2014 e Seveso, DGC n.105 del 31/07/2014). Esso affronta/analizza: gli interventi previsti relativi alla rete stradale e al trasporto pubblico su ferro, il quadro urbanistico e ambientale

nel quale l’intervento andrà ad inserirsi e i carichi di traffico rilevati sulla rete esistente e attesi nello scenario di progetto a breve e medio periodo; la lettura-valutazione degli studi/progetti/ipotesi finora elaborati e resi disponibili, evidenziandone i punti di

forza e di debolezza; la lettura e analisi delle caratteristiche geometriche e prestazionali e delle problematicità degli assi viari esistenti

nella fascia territoriale interessata dall’intervento; l’individuazione dell’itinerario est-ovest fra i comuni di Cesano Maderno e Seveso; le analisi modellistiche relative all’itinerario individuato, che mostra un discreto potere attrattivo ed induce

consistenti benefici in termini di riduzione dei carichi di traffico veicolari sugli assi storici delle due città.Parallelamente agli interventi prettamente stradali connessi all’itinerario est-ovest, lo studio, in sinergia con i PGTU di Cesano Maderno e Seveso, individua una serie di interventi volti a: razionalizzare e fluidificare l’asse stradale esistente di via Don Sturzo, mettendo in sicurezza le intersezioni

presenti con la riduzione delle manovre ammesse; riqualificare e mettere in sicurezza gli assi afferenti all’itinerario individuato al fine di migliorare l’accessibilità

ai comparti e recuperare spazi di sosta per le attività presenti;

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Alessandro Picco, Matteo Gambino [collaboratori esterni].

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI (pp. 68)

RELAZIONE1. Inquadramento territoriale, urbanistico e ambientale - 2. Studi e ipotesi individuate nel recente passato - 3. Il rilievo delle caratteristiche tecnico funzionali del sistema stradale esistente - 4. Analisi di traffico - 5. Individuazione dell’itinerario Est-Ovest Cesano Maderno-Seveso - 6. Mobilità dolce (pedoni e cicli) - 7. Fattibilità tecnica

TAVOLE A. Inquadramento territoriale e assetto delle reti di mobilità nello scenario di progetto. – B. Inquadramento urbanistico – C1. Inquadramento paesistico-ambientale: vincoli ambientali, paesistici e aree protette – C2. Inquadramento paesistico-ambientale: carta del paesaggio - 1. Rilievo della situazione esistente - 2. Analisi di traffico. Flussi ora di punta del mattino - 3. Individuazione dell’itinerario - 4. Itinerari mobilità dolce - 5. Planimetria di progetto - 6. Planimetria di progetto su fotopiano

Attività svolta su incarico di NORD_ING srlMilano, dicembre 2014 (CON_02_14)

11.Itinerario est-ovest tra i comuni di Cesano Maderno e Seveso. Individuazione dell’itinerario e predisposizione di uno studio di fattibilità tecnico-economica

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

mitigare gli impatti del traffico e favorire la mobilità dolce.L’itinerario individuato si snoda lungo un corridoio denso di edificazioni; si tratta per la maggior parte di comparti a carattere produttivo/industriale in grado quindi di recepire quote di traffico anche importanti che oggi gravitano sui centri storici dei due comuni e su fronti residenziali.Nonostante la complessità del contesto, il tracciato individuato è piuttosto fluido e diretto, caratteristica essen-ziale affinché sia appetibile al traffico veicolare, in particolare come alternativa agli assi storici.Unitamente all’individuazione dell’itinerario, si sono definite le porte di connessione dei diversi comparti e la ricu-citura/messa in sicurezza della viabilità locale con la rete urbana nella sua totalità, in particolare per quegli ambiti interclusi fra i corsi d’acqua (Seveso e Certesa) e la linea ferroviaria.Oltre all’assetto veicolare viene proposta una ricucitura e messa in sicurezza dei percorsi ciclo-pedonali esistenti e previsti con riferimento agli strumenti di Pianificazione vigenti/disponibili e alle opere sostitutive previste per bypassare la linea ferroviaria.Nell’Attività B viene sviluppata la soluzione progettuale per l’itinerario individuato (di lunghezza pari a 2 km). La nuova strada è a carreggiata unica con una corsia per senso di marcia da 3,75 m, di tipo C (banchine laterali da 0,50 m) nel tratto in superamento della linea ferroviaria e di tipo E (con marciapiedi da 1,50 m su entrambi i lati) nei restanti tratti.L’intervento in progetto è accompagnato dalla stima dei costi ed è stato disaggregato in 4 lotti funzionali. A – Superamento del fiume Seveso e della linea ferroviaria (tratto Volta-Sabotino). B – Riqualifica/potenziamento Cadore-Sturzo (tratto Sabotino-C.na Rossa). C – Riqualifica/potenziamento via Sturzo (tratto C.na Rossa-rotatoria APL). D – Riqualifica/potenziamento via delle Grigne (tratto rotatoria APL-Montecassino).

Il quadro economico degli interventi ammonta a circa 13.700.000 € di cui l’Importo Lavori è pari a circa 8.900.000 €. Il lotto A risulta quello tecnicamente ed economicamente più complesso ed oneroso, in quanto contempla il superamento del fiume Seveso e della linea ferroviaria, la ricucitura della viabilità locale veicolare e non e la riso-luzione dell’interferenza con due importanti sottoservizi (il collettore fognario e il gasdotto). Lo Studio è stato approvato, dal punto di vista tecnico, in Regione Lombardia il 3/12/14, in occasione della sua presentazione agli Enti comunali interessati.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Il Centro Studi PIM è stato incaricato di predisporre uno studio viabilistico finalizzato all’individuazione: delle ricadute derivanti dall’attuazione dell’ambito produttivo denominato BAL_P1 in Besana in Brianza e della

sua connessione con il comparto produttivo del Comune di Monticello Brianza sull’asse urbano Piave-Garibaldi; dei necessari interventi di moderazione/mitigazione (Attività A); di uno Studio di Fattibilità Tecnico-Economica della connessione viaria (prevista dal PGT vigente) fra le vie

Piave e Gerolo-San Camillo in Besana in Brianza (Attività B). Lo studio affronta, nella fase analitica, l’inquadramento territoriale, urbanistico, ambientale e in particolare: gli interventi previsti (relativi alla rete stradale e al trasporto pubblico su ferro); il quadro urbanistico ed ambientale, nel quale l’intervento andrà ad inserirsi; i carichi di traffico rilevati sulla rete esistente e attesi nello scenario di progetto a breve e medio periodo; il corridoio individuato dal PGT per la connessione fra le vie Piave e San Camillo.

Analizzate le condizioni al contorno, viene effettuata una lettura-valutazione: della stima dei carichi di traffico generati/attratti dal comparto produttivo oggetto dell’ambito di trasformazione; della stima, con riferimento alle informazioni rese disponibili, dei carichi di traffico indotti dal comparto

produttivo esistente in Monticello Brianza; delle caratteristiche geometriche e prestazionali degli assi viari esistenti a servizio del comparto produttivo,

degli assi Piave-D’Acquisto e San Camillo ed in particolare dell’asse di via Garibaldi.In relazione alla situazione attuale, alle previsioni d’intervento e alle criticità emerse nella fase analitica, lo studio propone un riassetto viabilistico, considerando sia lo scenario di breve periodo (Attività A) che quello di medio-lungo periodo in presenza della variante (Attività B).Nel breve periodo, lo studio propone interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dell’asse di via Garibaldi (volti a ridurre la velocità dei veicoli, mitigare gli impatti del traffico sugli ambiti residenziali in affaccio e a favorire

Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Alessandro Picco, Sara Bonvissuto, Matteo Gambino [collaboratori esterni]; Natale Izzo [stagista]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

RELAZIONE (pp. 67)1. Inquadramento territoriale, urbanistico e ambientale - 1.1 Inquadramento territoriale e reti di mobilità - 1.2 Quadro urbanistico - 1.3 Quadro ambientale - 2. L’ambito di trasformazione BAL_P1 e i comparti produttivi esistenti - 2.1 Carichi di traffico attesi e caratteristiche dell’ambito BAL_P1 - 2.2 Opere viarie e ac-cessibilità all’ambito BAL_P1 - 2.3 Il comparto produttivo esistente - 3. Rilievo delle caratteristiche tecnico funzionali del sistema stradale esistente - 4. Analisi di traffico - 4.1 Le sezioni di rilievo - 4.2 Analisi dei flussi di traffico - 4.3 I flussi di traffico sulla rete comunale (PGTU) - 4.4 I flussi di traffico sulla rete provinciale - 5. Interventi proposti - Piano Particolareggiato via Garibaldi - 6. Fattibilità tecnica connessione Piave-Gerolo-S. Camillo - 6.1 Caratteristiche generali delle opere in progetto - 6.2 I lotti individuati - 6.3 Lotto 1 - 6.4 Lotto 2 - 6.5 Stima dei costi - 6.6 Considerazioni conclusive

TAVOLEA. Inquadramento territoriale e assetto delle reti di mobilità. Nello scenario di progetto. – B. Inquadramento urbanistico nello scenario di progetto – C1. Inquadramento paesistico-ambientale: vincoli ambientali, paesistici e aree protette – C2. Inquadramento paesistico-ambientale: carta del paesaggio - 1. Rilievo della situazione esistente – via G. Garibaldi - 2. Analisi di traffico. Flussi ora di punta del mattino - 3. Analisi di traffico. Distribuzione dei flussi di traffico - 4. Interventi proposti - 5. Piano Particolareggiato G. Garibaldi - 6. Planimetria su fotopiano - 7. Planimetria di progetto. Lotto 1 (SP122-D’Acquisto)- 8. Planimetria di progetto. Lotto 2 (D’Acquisto-Piave).

Attività svolta su incaricodel Comune di Besana in BrianzaMilano, dicembre 2014 (CON_03_14)

12.Studio viabilistico per l’ambito BAL_P1 e connessione viaria fra le vie Piave e Gerolo-San Camillo in Besana Brianza. Studio di fattibilità tecnico-economica

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

la mobilità dolce) ed interventi finalizzati a razionalizzare, potenziare, fluidificare e mettere in sicurezza i nodi di connessione (Largo Libertà).Le analisi modellistiche evidenziano inoltre che gli interventi viari previsti nell’ambito di trasformazione BAL_P1 inducono forti benefici in termini di riduzione dei carichi di traffico veicolari sull’asse di via Immacolata (Monti-cello Brianza).Complessivamente, gli interventi proposti per l’asse di via Garibaldi si pongono l’obiettivo, a fronte delle limitate sezioni geometriche disponibili, di mettere in sicurezza la componente debole, privilegiarne gli spostamenti rispet-to a quelli veicolari, ridurre drasticamente la velocità di percorrenza al fine di disincentivarne l’uso da parte del traffico di attraversamento.Nel medio-lungo periodo, confermando la connessione Piave-S.Camillo prevista dal PGT, vengono individuate due soluzioni alternative.La connessione Piave-San Camillo è costituita essenzialmente da due tratte: il “tronco ovest” (lotto 1), corrispondente all’esistente asse Salvo D’Acquisto-S. Camillo, che si attesta sulla

SP112-via Rivabella; il “tronco est” (lotto 2), di nuova realizzazione tra le vie Piave e D’Acquisto.

Dal punto di vista trasportistico, i soli carichi di traffico attesi non giustificano la realizzazione della connessione Piave-San Camillo; tale connessione inoltre dà origine ad un itinerario (Bocconi-Italia Unita, Piave-S.Camillo) alternativo all’itinerario Bocconi-SP6 che richiamerà quote di traffico aggiuntive, quest’ultimo però permetterà di creare una dorsale a servizio del comparto produttivo e a protezione degli ambiti residenziali.Le politiche che si vorranno attuare all’interno della città di Besana e gli esiti del monitoraggio sui carichi di traffico e sulle condizioni dell’asse di via Garibaldi a seguito dell’attuazione della Zona 30 e degli altri interventi connessi, potranno meglio collocare lo scenario temporale della connessione Piave-San Camillo.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Rapporto Preliminare VAS

La Variante, oggetto del Rapporto preliminare, comporta modifiche e integrazioni al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi e interessa l’apparato normativo del PGT perseguendo i seguenti obiettivi:a) chiarire alcune parti delle norme non sufficientemente esplicite e che hanno suscitato problemi interpretativi e adeguarle, quando necessario, al quadro normativo regionale e nazionale; tali modifiche rientrano tra quelle indicate nella DelGR n. IX/3836 necessarie a fornire “interpretazioni autentiche di disposizioni normative tra loro contrastanti” e a “specificare la normativa di piano, nonché a renderla coerente con disposizioni normative so-pravvenute”, escluse dalla valutazione ambientale e dalla verifica di assoggettabilità;b) risolvere problemi di coerenza interna tra articolato dello stesso atto e/o differenti atti del PGT;c) modificare o integrare le norme a seguito di una precisazione degli obiettivi e finalità del piano;d) definire la Rete Ecologica Comunale, in coerenza con le indicazioni regionali (RER) e provinciali (REP).Sulla base dei precedenti obiettivi, verificata anche l’insussistenza di effetti sui siti di Rete Natura 2000, si è con-cordata la possibilità di effettuare la procedura di verifica di assoggettabilità alla VAS.Il Rapporto preliminare, predisposto in conformità a quanto disposto dall’allegato 1a della DelGR n. 9/761 del 10/11/2010, è finalizzato ad accertare l’insussistenza, relativamente alle matrici ambientali investigate, di rica-dute negative, al fine di assicurarne la piena sostenibilità e quindi di dimostrare la necessità di procedere o non procedere con la Valutazione Ambientale Strategica.Le variazioni alla normativa del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi non presentano elementi di incoerenza rispetto agli obiettivi strategici individuati dal PGT vigente; la definizione della Rete Ecologica Comunale risponde all’obiettivo di PGT di completamento del sistema del verde, avendo i suoi capisaldi nel Parco Nord e nel Parco della Media Valle del Lambro e, come tessuto connettivo tra questi due elementi, la trama verde esistente e pre-vista. Il disegno della REC, inoltre, si appoggia a diversi ambiti di trasformazione, interni al tessuto consolidato,

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Fabio Bianchini, Alma Grieco [staff PIM]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIRAPPORTO PRELIMINARE VASRELAZIONE (pp. 54)1. Aspetti normativi e procedurali - 1.1 Quadro normativo della VAS - 1.2 Verifica di assoggettabilità alla VAS della Variante al PGT del Comune di Sesto San Giovanni - 2. La Variante al PGT del Comune di Sesto San Giovanni - 2.1 Proposta di Variante - 2.2 Prime considerazioni sugli effetti della Variante - 2.3 Verifica di coerenza con gli obiettivi del Piano di Governo del Territorio di Sesto San Giovanni - 3. Definizione ambito di influenza della Variante al PGT - 3.1 Quadro programmatico di riferimento - 3.2 Quadro conoscitivo territoriale ed ambientale - 4. Verifica dei possibili effetti generati dalla Variante al PGT - 4.1 I contenuti dell’Allegato II della Direttiva 2001/42/CE - 4.2 La valutazione con i criteri di sostenibilità ambientale - 4.3 I possibili impatti sulle componenti ambientali - 5. Conclusioni circa l’assoggettabilità alla procedura di VAS

RETE ECOLOGICA COMUNALERELAZIONE (pp. 92)Introduzione – 1. Il quadro di riferimento - 1.1 La normativa di riferimento - 1.2 La Rete Ecologica Regionale - 1.3 La Rete Ecologica Provinciale - 1.4 La Rete Ecologica dei Comuni contermini - 1.5 I contenuti del progetto di Rete Ecologica Comunale - 2. Il quadro conoscitivo - 2.1 Aspetti territoriali e paesistico-ambientali - 2.2 Il sistema delle aree protette - 2.3 Le tipologie di verde - 2.4 Gli aspetti naturalistici - 2.5 Gli elementi detrattori - 2.6 I percorsi ciclabili - 2.7 Barriere infrastrutturali e sovrappassi/sottopassi - 2.8 I progetti e le proposte in atto - 3. Il progetto di Rete Ecologica Comunale - 3.1 Gli elementi costitutivi della REC - 3.2 La normativa - Indicazioni bibliografiche TAVOLE SE.02 Quadro conoscitivo - Sistema paesaggistico-ambientale a supporto della REC - SP.02 Quadro pianificatorio - Rete Ecologica Comunale RELAZIONE con allegato normativo (pp. 65)TAVOLE P01 –P02 – P03 - P04

Attività istituzionale a favore del Comune di Sesto San GiovanniMilano, ottobre 2014 (IST_14_13)

13.Collaborazione alla definizione della Rete Ecologica Comunale e procedura di verif ica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi del PGT di Sesto San Giovanni

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

sfruttandone le potenziali previsioni di spazi verdi al loro interno e indirizzandoli verso una funzione di connettività ecologica. In generale, dal punto di vista degli strumenti di pianificazione sovraordinata, le azioni previste dalla Variante al PGT vigente sono coerenti con le linee guida individuate dalla pianificazione sia di livello regionale, sia di livello provinciale. Dal punto di vista dei possibili impatti ambientali, derivanti dalle modifiche al PGT appor-tate dalla Variante proposta, l’analisi condotta ha permesso di ritenere potenzialmente positivi i probabili effetti della variante sull’ambiente, facendo ritenere che la Variante stessa possa essere esclusa dall’assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica.

Rete Ecologica Comunale

Nell’ambito della Variante al PGT, il Comune di Sesto S. Giovanni ha provveduto alla definizione della Rete Eco-logica Comunale (REC), ai sensi della DelGR n. 8/8515, che fornisce alle Province e ai Comuni i riferimenti per l’attuazione delle rispettive reti ecologiche. In particolare, la definizione della REC prevede: il recepimento delle indicazioni di livello regionale (RER) e provinciale (REP), nonché il loro adattamento alla

scala locale; il riconoscimento degli ambiti di valore (esistenti e di progetto), comprendendo sia quelli sottoposti a regime di

tutela sia quelli con salvaguardia specifica nel PGT, al fine di garantirne la conservazione e la corretta trasformazione nel tempo, anche sotto il profilo della funzionalità dell’ecosistema; la definizione e il riconoscimento di concrete misure attuative della REC; l’introduzione di strumenti per garantirne l’attuazione e la sostenibilità economica.

La formazione della rete ecologica, il cui obiettivo principale è quello di offrire un substrato polivalente alla tutela dell’ambiente e a uno sviluppo sostenibile del territorio, mettendo a sistema gli elementi che concorrono alla fun-zionalità dell’ecosistema di area vasta, risulta oggi di primaria importanza per la conservazione della biodiversità. I principali obiettivi della REC sono rappresentati dal consolidamento del corridoio primario lungo il Lambro e dall’individuazione di una connessione trasversale fra il Parco Nord e il PLIS della Media Valle del Lambro.Gli elementi costitutivi della REC (nodi, corridoi ecologici, linee di connessione del verde, ambiti di supporto, ecc.) sono strutturati da corsi e specchi d’acqua e dal sistema delle aree verdi pubbliche, fra cui i giardini storici, dal Parco Nord e dal PLIS della Media Valle del Lambro, che rappresenta per la città un fondamentale ambito di ricostruzione ambientale, oltre che di valorizzazione di una naturalità in larga parte compromessa.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Il Centro Studi PIM è stato incaricato di fornire un accompagnamento ed un supporto tecnico a Metropolitana Milanese spa, responsabile della progettazione e realizzazione della cosiddetta “piastra” di Expo 2015, nei lavori dell’Osservatorio Ambientale regionale istituito al fine di verificare l’ottemperanza delle prescrizioni del provvedimento di compatibilità ambientale del progetto della Piastra Espositiva, la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale nelle diverse fasi (ante-operam, di realizzazione degli interventi, dell’“evento” e di dismissione delle opere temporanee), la corretta individuazione e programmazione degli interventi di compensazione, la gestione di specifiche criticità ambientali e la divulgazione delle informazioni ambientali.Il contributo del PIM riguarda in particolare i temi inerenti il quadro di riferimento programmatico e i sistemi urbanistico-territoriale e della mobilità, in linea con quanto già svolto nelle attività di redazione della VAS della

Realizzazione: M. Evelina Saracchi (capo progetto], Francesca Boeri [staff PIM]; Sara Bonvissuto [collaboratrice esterna]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABI-LITÀ A VIA – MODIFICHE ATTIVITÀ DI CANTIERE

RELAZIONE (pp. 167)1. Introduzione – 2. Principali modifiche al quadro delle attività di cantiere – 2.1 Cronoprogramma e modalità gestionali del cantiere – 2.2 Organizzazione della viabilità di cantiere – 2.3 Volumi di materiali da scavo e relativi flussi in ingresso/uscita dal sito – 2.4 Flussi di materiali – 3. Principali variazioni degli impatti previsti – 3.1 Mobilità, accessibilità e logistica – 3.2 Energia e emissioni climalteranti – 3.3 Qualità dell’aria – 3.4 Biodiversità ed ecosistemi – 3.5 Rumore e vibrazioni – 3.6 Rifiuti – ALLEGATI

Nota. Il documento comprende anche i contributi di Tecno Habitat, NQA e Poliedra. Il contributo di competenza del PIM è riportato al § 3.1.

PROGRAMMA DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO PER LA FASE “ANTE OPERAM”

RELAZIONE (pp. 16)1. Obiettivi e criteri generali delle attività di monitoraggio – 2. Quadro bibliografico di riferimento – 3. Parametri e indicatori da rilevare – 4. Criteri di scelta dei punti di monitoraggio – 5. Localizzazione dei punti di monitoraggio – 5.1 Rilievi da reperire presso i gestori della rete stradale – 5.2 Rilievi da effettuare direttamente su strada – 6. Frequenze di monitoraggio e criteri per la programmazione delle campagne di misura – 7. Metodiche di esecuzione delle misure – 8. Tipologie di analisi da effettuare – 9. Modalità di acquisizione dei dati – 10. Criteri di restituzione dei dati e di interpretazione dei risultati ottenuti

RELAZIONE TECNICO AMBIENTALE – MODIFICHE ATTIVITÀ DI CANTIERE MARZO 2014

RELAZIONE (pp. 23)Premessa – 1. Principali modifiche al quadro delle attività di cantiere – 1.1 Volumi di materiali da scavo e relativi flussi in ingresso/uscita dal sito – 1.2 Distribuzione viaggi/giorno – 2. Principali variazioni degli impatti previsti – 2.1 Mobilità, accessibilità e logistica – 2.2 Qualità dell’aria – 2.3 Rumore – ALLEGATI

Nota. Il documento comprende anche i contributi di Tecno Habitat, NQA e Poliedra. Il contributo di competenza del PIM è riportato al § 2.1.

Attività svolta su incarico di Metropolitana Milanese spaMilano, novembre 2014 (CON_10_12)

14.Collaborazione per accompagnamento ai primi lavori dell’osservatorio ambientale Expo in merito ai temi: quadro di riferimento programmatico; assetto urbanistico-territoriale; mobilità, accessibilità e logistica

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Variante urbanistica dell’area Expo e del SIA del progetto definitivo della Piastra Expo, integrandosi con le attività di analisi/valutazione delle altre componenti ambientali, effettuate dagli altri soggetti che hanno concorso alla redazione del SIA (Tecno Habitat, NQA e Poliedra).

L’ “assistenza standard” fornita dal PIM ha riguardato la partecipazione alle riunioni plenarie dell’Osservatorio Ambientale ed agli incontri dei Sottogruppi (in particolare “Progettazione e servizi”, “Compensazioni ambientali” e “Terre e rocce da scavo”), contribuendo all’elaborazione della documentazione inerente le modalità di recepimento degli impegni assunti nel SIA e delle prescrizioni contenute nel decreto VIA sui temi di competenza.Un’attività specifica, conseguente alle variazioni del bilancio delle terre intervenute rispetto a quanto previsto nel progetto definitivo della “piastra” di Expo, ha riguardato il progressivo aggiornamento delle valutazioni già contenute nel SIA in merito agli impatti degli scavi e della movimentazione delle terre ed il successivo contributo all’elaborazione dello “Studio Preliminare Ambientale per la Verifica di assoggettabilità a VIA delle modifiche dell’attività di cantiere”, sempre relativamente agli impatti del traffico dei mezzi pesanti.Un’ulteriore attività ha, infine, riguardato l’elaborazione delle indicazioni sulle modalità di effettuazione del monitoraggio del traffico per la fase ante-operam, da fornire, quali linee guida, agli estensori del Programma di monitoraggio stesso.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

15.Piano Attuativo Comparto TR1 in comune di Segrate. Procedura di verif ica di assoggettabilità a VAS e verif ica di assoggettabilità a VIA

La previsione d’intervento relativa al comparto TR1, puntando al completamento del tessuto residenziale a nord di Segrate, prevede la realizzazione di un nuovo comparto edilizio a destinazione prevalentemente residenziale; l’am-bito ricopre un ruolo strategico, in quanto costituisce l’opportunità di costruire relazioni tra quartieri e unificare gli edificati di Milano Due e di Rovagnasco, partecipando così alla costruzione di una struttura urbana unitaria.La proposta di Piano attuativo è conforme al PGT vigente del Comune di Segrate e dà altresì attuazione alle pre-visioni urbanistiche della Scheda di Ambito del PGT che, in sede di valutazione strategica ambientale, ha definito l’assetto localizzativo delle nuove previsioni e delle dotazioni territoriali, gli indici di edificabilità, gli usi ammessi, i contenuti planivolumetrici, tipologici e costruttivi degli interventi, dettando i limiti e le condizioni di sostenibilità delle trasformazioni previste.Il progetto in esame rientra nel campo di applicazione di cui all’Allegato B della LR 5/2010 “Progetti sottoposti alla

verifica di assoggettabilità a VIA di cui all’articolo 6” ed in particolare, nella fattispecie di cui al punto 7, b1 del predetto Allegato B, ossia dei “Progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superfici superiori ai 40 ettari

all’esterno del tessuto urbano consolidato così come definito dal piano delle regole di cui all’articolo 10 della L.R. 12/2005”. Ai sensi dell’art. 2, comma 1, LR n. 5/2010 e dell’allegato C, parte I, della stessa legge, Regione Lombardia è Au-torità competente all’espletamento della procedura.Lo Studio preliminare ambientale per la Verifica di assoggettabilità a VIA è stato redatto ai sensi dell’art. 20 del DLgs. 16/01/2008 n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del DLgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante nor-me in materia ambientale” e ai sensi della LR 5/2010 “Norme in materia di Valutazione di Impatto Ambientale”, che costituisce il riferimento legislativo per l’applicazione delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità in Regione.Lo Studio preliminare ambientale si articola nei seguenti contenuti principali: descrizione del progetto, con particolare riferimento al dimensionamento, alla descrizione delle tecniche

previste per prevenire le emissioni degli impianti e per ridurre l’utilizzo delle risorse naturali e alla presentazione

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Mauro Barzizza, Fabio Bianchini, Evelina Saracchi [staff PIM]; Valentina Gambirasio, Tecno Habitat spa [collaboratori esterni]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATI

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS - Relazione AmbientaleRELAZIONE (pp. 82)1. Caratteristiche del Piano Attuativo Comparto TR1 - 2. Quadro program-matico di riferimento - 3. Quadro conoscitivo ambientale del territorio e dell’area di interesse - 4. Verifica possibili effetti generati dalla proposta di Piano Attuativo

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIAStudio preliminare AmbientaleRELAZIONE (pp. 192)1. Caratteristiche del progetto – 2. Conformità con gli strumenti di pianifica-zione territoriale ed urbanistica - 3. Contesto ambientale e territoriale di in-serimento del progetto - 4. Verifica possibili effetti generati dalla proposta di Piano Attuativo - 5. Conclusioni circa l’assoggettabilità alla procedura di VIA

Allegato 1 Valutazione previsionale di impatto acustico (pp. 67)Allegato 2 Valutazione previsionale di clima acustico (pp. 67)

Integrazioni richieste da Regione LombardiaAllegato 1 Uso del suolo - Rischi industriali - Aspetti trasportistici (pp. 35)Allegato 5 Esame paesistico del progetto. Relazione paesistica (pp. 79)Allegato 6 Inquinamento atmosferico (pp. 38)Allegato 7 Inquinamento acustico (pp. 13)

Attività svolta su incaricodi Europa 2000 srlMilano, gennaio 2015 (CON_03_13)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

del progetto di preverdissement, previsto dalle norme specifiche del PGT di Segrate, che assicura un incremento delle dotazioni vegetazionali dell’area e, più in generale, degli spazi pubblici di fruizione collettiva, contribuendo così al miglioramento del valore ambientale dell’intero territorio comunale; la definizione del contesto di inserimento del progetto, con particolare riferimento al quadro programmatico e al

sistema dei vincoli paesistico-ambientali e storico-monumentalI. Rispetto agli obiettivi e alle previsioni contenute negli strumenti di pianificazione e di programmazione sovraordinata, si rileva che la proposta di Piano Attuativo si inserisce con caratteristiche coerenti e significativamente concorrenti al loro favorevole conseguimento; la descrizione delle componenti ambientali potenzialmente soggette ad impatti derivanti dalle azioni e dagli

interventi previsti dal Piano attuativo, quali uso del suolo, paesaggio, traffico, aria, clima acustico, risorse idriche; la verifica dei possibili effetti generati dalla proposta di Piano Attuativo. Lo studio ha permesso di individuare i

potenziali effetti determinati dalla realizzazione del progetto ed identificabili in due macrocategorie: effetti legati al cambiamento del paesaggio ed effetti determinati dalla presenza umana che andrà ad insediarsi all’interno del comparto. Nel primo caso, è evidente che la trasformazione dell’area, pur adottando criteri dall’elevata qualità formale, determini localmente un’alterazione dei caratteri morfologici del luogo. È, comunque, possibile prevedere un effettivo beneficio della trasformazione, in quanto la proposta di Piano attuativo consentirebbe di restituire alla fruizione collettiva una vasta area ad oggi privata e dismessa dall’attività agricola. Nel secondo caso, il progetto affronta il tema dell’incremento del carico antropico determinato dai nuovi abitanti previsti nel comparto, mettendo in atto una serie di provvedimenti tecnici necessari a ottenere il massimo risparmio di risorse (energetiche e idriche) e a ridurre il peso della pressione antropica.Lo Studio preliminare ambientale è stato depositato in Regione Lombardia il 30/10/2013; nella fase istruttoria seguita alla presentazione dello Studio, Regione Lombardia ha ritenuto necessario acquisire chiarimenti ed inte-grazioni alla documentazione depositata. Oggetto dell’integrazione è stata la redazione di elaborati integrativi relativi al Quadro di riferimento programmatico (analisi previsioni insediative al contorno) e al Quadro di riferi-mento ambientale (Atmosfera, suolo, paesaggio, rumore, viabilità e traffico).

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

16.Collaborazione all’adeguamento del Reticolo Idrico Minore del Comune di Opera

L’attività di identificazione del Reticolo idrico minore e delle relative fasce di rispetto, svolta a favore del Comune di Opera, rappresenta un aggiornamento della documentazione precedentemente predisposta da TASM spa e Stu-dio Ambientale sas e consegnata in Regione Lombardia nel novembre 2011. L’aggiornamento è stato richiesto da Regione Lombardia stessa con una nota del marzo 2012, in seguito alla emanazione di nuovi riferimenti normativi e alla necessità di chiarire la suddivisione dei reticoli e delle diverse competenze, riportate nella relazione e nelle cartografie consegnate. Il materiale prodotto è costituito da una Relazione tecnica d’indagine, dal Regolamento normativo e da due elaborati cartografici (scala 1:5.000), dove risultano individuati il reticolo idrico e le fasce di rispetto del reticolo minore e principale. L’azione conoscitiva è stata sviluppata secondo le indicazioni legislative ed ha teso alla: individuazione del reticolo principale, in base all’elenco fornito da Regione Lombardia nell’Allegato A alla DGR

X/2591 del 31 ottobre 2014, ultimo provvedimento normativo regionale emesso. Sui corsi d’acqua costituenti il “Reticolo Idrico Principale” (RIP), le funzioni di Autorità idraulica sono attribuite alla Regione Lombardia, così come le attività di polizia idraulica; individuazione dei corsi d’acqua gestiti dai Consorzi di Bonifica (Allegato C alla DGR X/2591 del 31 ottobre

2014), sui quali i consorzi di Bonifica svolgono le funzioni di polizia idraulica; individuazione del reticolo di competenza dei privati analizzando le concessione di derivazioni presentate alla

Provincia; individuazione del reticolo minore, secondo i criteri previsti nell’Allegato D alla DGR X/2591 del 31 ottobre

2014, su cui il Comune svolge le funzioni di polizia idraulica; individuazione delle fasce di rispetto per i corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrico minore e principale.

Il lavoro di individuazione del reticolo idrico minore si è sviluppato a partire dal reticolo idrografico MASTER, carto-grafia fornita al Comune da Regione Lombardia, che individua il Reticolo Idrografico Principale, il Reticolo di Bo-nifica (se presente), l’idrografia del Database Topografico Regionale e il reticolo digitalizzato dalla Carta tecnica regionale alla scala 1:10.000.L’individuazione del RIM è stata inoltre supportata da un rilievo speditivo di campagna e dall’analisi dei seguenti elaborati: componente Geologica nell’Ambito del Piano Regolatore Generale; studi territoriali di area (PTCP della Provincia di Milano); cartografia esistente (carte catastali e/o cartografie ufficiali quali IGM, CTR, DBT); Database della Provincia di Milano; Ortofoto dell’area.

Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), M. Evelina Saracchi [staff PIM]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIRELAZIONE (pp. 28)Premessa - 1. Contenuti del lavoro - 2. Programmazione – 2.1 Obiettivi -2.2 Metodologia seguita - 3. Individuazione del reticolo idrografico – 3.1 Normativa di riferimento – 3.2 Modalità operativa – 3.3 Classificazione del reticolo idrico – 4. Conoscenza del territorio – 4.1 Localizzazione geografica – 4.2 Caratteristiche geomorfologiche – 4.3 Caratteristiche idrogeologiche – 4.4 Vincoli idrogeologici – 4.5 Aspetti geologici – 4.6 Fattori climatici – 4.7 Inquadramento del reticolo idrografico - 5. Individuazione del reticolo – 5.1 Raccolta dati – 5.2 Linee guida regionali per la digitalizzazione del reticolo idrografico minore – 5.3 Individuazione del reticolo idrico – 5.4 Competenze sul reticolo idrico minore – 6. Conclusioni – 6.1 Fasce di rispetto – 7. Allegati cartografici – 8. Bibliografia

REGOLAMENTO NORMATIVO (pp. 36)

TAVOLE 1. Reticolo idrico principale e minore - 2. Reticolo idrico minore: individuazione della fasce di rispetto

Attività istituzionale a favore del Comune di Opera per l’anno 2013Milano, marzo 2015 (IST_09_13)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

Una volta proceduto alla classificazione dei corsi d’acqua presenti nel territorio comunale di Opera, il Reticolo Idrico Minore di Opera risulta costituito da tutti quei corsi d’acqua presenti sul territorio comunale, che non appartengono al Reticolo Idrico Principale, al reticolo di competenza dei Consorzi di Bonifica e che non siano canali privati. Individuato il Reticolo idrico, sono state definite le rispettive fasce di rispetto, che costituiscono le aree di riferimento per l’effettuazione dell’attività di polizia idraulica di competenza comunale; le fasce di rispetto costituiscono altresì le aree di applicazione dei canoni regionali, ai sensi dell’Allegato F della DGR X/2591 del 31 ottobre 2014. L’individuazione della fascia ha tenuto principalmente in considerazione l’aspetto legato alla neces-sità di garantire azioni di manutenzione idraulica e salvaguardia ambientale, rispetto alla componente del rischio di esondazione, che per i canali ad uso irriguo risulta poco rilevante. Le fasce di rispetto che vengono proposte per il reticolo minore e per quello principale sono per ambo i lati pari a 10 m.Il Regolamento normativo, redatto secondo le disposizioni dell’Allegato E alla DGR X/2591/2014 “Linee guida di Polizia Idraulica”, contiene la definizione delle attività vietate o soggette a concessione o nulla-osta idraulico all’interno delle fasce di rispetto.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Nell’ambito del Programma di collaborazione istituzionale a favore della Provincia di Milano, la prima attività ha riguardato il completamento del lavoro di supporto all’Ufficio di Piano provinciale, impegnato nel processo di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) alla LR 12/05. Nello specifico la col-laborazione è consistita nell’accompagnamento dell’Ufficio di Piano nel processo di pubblicazione del PTCP di Milano per la sua entrata in vigore, dopo che il Consiglio Provinciale con delibera n. 93 di del 17/12/2013 lo aveva approvato. L’attività si è sostanziata nel supporto all’elaborazione dei livelli informativi contenuti nel PTCP per la predisposizione dei file necessari alla formazione del Sistema Informativo Territoriale integrato della Pianificazione Provinciale, previsto ai sensi della LR 12/05 (cfr. artt. 3 e 17 comma 10).Una seconda attività ha riguardato la collaborazione alla redazione degli elaborati necessari e richiesti per la Va-lutazione Ambientale Strategica del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano, ai sensi dell’art.4 della L.R. 12/2005 e degli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” approvati con D.C.R. del 13/3/2007 e ss. mm. e ii.La Provincia di Milano ha dato avvio alla revisione del Piano di Indirizzo Forestale e del relativo procedimento di VAS con Deliberazione di Giunta n. 41 del 19/02/2013.Il Rapporto Ambientale costituisce il documento conclusivo del processo di valutazione del Piano. Secondo la Di-rettiva 2001/42/CE il Rapporto Ambientale è il documento che accompagna la proposta di piano e che individua, descrive e valuta gli effetti significativi che l’attuazione del piano potrebbe avere sull’ambiente; costituisce, quindi,

Realizzazione: Pierluigi Nobile e Francesca Boeri (Capi progetto), Francesca Cella, Evelina Saracchi [staff PIM]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATIPTCP PROVINCIA DI MILANOPredisposizione dei file necessari alla formazione del Sistema Informativo Territoriale integrato della Pianificazione Provinciale

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICARapporto preliminare Ambientale - Documento di scopingRELAZIONE (pp. 96)1. La Valutazione Ambientale Strategica – 2. La Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano - 3. Il quadro di riferimento programmatico – 4. Ambito territoriale di influenza del Piano – 5. Analisi preliminare delle componenti ambientali - 6. Piano di Indirizzo Forestale vigente: prime osservazioni e considerazioni - 7. Prima individuazione degli obiettivi di sostenibilitàRapporto AmbientaleRELAZIONE (pp. 81)Premessa - 1. La Valutazione Ambientale Strategica – 2 Quadro di riferimento territoriale ed ambientale – 3. Obiettivi e contenuti del Piano di Indirizzo Forestale – 4. Analisi di coerenza esterna del Piano di Indirizzo Forestale - 5. Valutazione delle politiche e delle azioni del Piano di Indirizzo Forestale - 6. Sistema di monitoraggioSintesi non tecnicaRELAZIONE (pp. 44)1. La Valutazione Ambientale Strategica – 2 Quadro di riferimento territoriale ed ambientale – 3. Obiettivi e contenuti del Piano di Indirizzo Forestale – 4. Analisi di coerenza esterna del Piano di Indirizzo Forestale - 5. Valutazione delle politiche e delle azioni del Piano di Indirizzo Forestale - 6. Sistema di monitoraggio

STUDIO DI INCIDENZARELAZIONE (pp. 68)Premessa - 1. Quadro di riferimento normativo - 2. Quadro di riferimento metodologico-procedurale - 3. Rete Natura 2000 in Provincia di Milano - 4. Il Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano - 5. Incidenza del Piano di Indirizzo ForestaleTAVOLE A1-A4 Studio di Incidenza

Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Area Programmazione e Promozione Territoriale – Settore Pianificazione e Programmazione delle Infrastrutture per l’anno 2014Milano, marzo 2015 (IST_02_14)

17.Collaborazione al PTCP della Provincia di Milano – Quarta fase: pubblicazione del Piano, VAS del Piano di Indirizzo Forestale e Valutazione di Incidenza

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

il documento fondamentale del processo di consultazione e partecipazione, in quanto si pone la finalità di garan-tire la trasparenza delle decisioni e delle valutazioni operate.Nella prima fase del processo di VAS è stato costruito il quadro di riferimento territoriale ed ambientale, operazio-ne necessaria per avere gli elementi conoscitivi di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione.Il passo successivo, dopo una breve descrizione degli obiettivi e dei contenuti del Piano, fornisce un inquadramen-to del Piano all’interno del contesto della pianificazione territoriale in vigore, attraverso un’analisi di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti a livello sovraordinato, volta ad indagare il grado di accordo tra il Piano e i piani vigenti sul territorio con cui esso immediatamente si relaziona, con particolare riguardo ai suoi contenuti ambientali. L’analisi parte dalla considerazione dei sistemi di obiettivi dei diversi strumenti di programmazione e pianificazione allo scopo di esaminare la coerenza tra i vari livelli.Il punto centrale del Rapporto Ambientale è costituito dalla verifica della rispondenza del piano (dei suoi obiettivi, delle sue strategie e delle sue politiche-azioni) agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, verificandone il complessivo impatto ambientale, ovvero la diretta incidenza sulla qualità dell’ambiente.Tutti i criteri di sostenibilità ambientale scelti risultano positivamente influenzati dalle politiche e dalle azioni messe in campo dal Piano di indirizzo Forestale. Questa circostanza mette in evidenza l’impostazione già tenden-zialmente sostenibile con la quale è stato definito il sistema degli obiettivi e delle azioni del PIF.D’altra parte gli obiettivi principali del PIF e le politiche/azioni promosse sono essenzialmente finalizzate a miglio-rare l’assetto strutturale e floristico dei diversi soprassuoli forestali e a valorizzarne, anche nell’ambito della rete ecologica e della Rete Verde provinciale, le funzioni ecologiche e ambientali, nonché quelle paesaggistiche e produt-tive. In tal senso, gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione del PIF possono ritenersi sicuramente sostenibili.Lo Studio di Incidenza ha, infine, valutato i possibili effetti del Piano di indirizzo Forestale sui Siti di Importanza Comunitaria, inclusi nel territorio della Provincia di Milano. La Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia ha espresso, con decreto n. 391 del 23/01/2015, parere favorevole sulla valu-tazione di incidenza effettuata, ovvero ha riscontrato assenza di possibilità di arrecare una significativa incidenza negativa sull’integrità dei Siti Natura 2000 e sull’integrità della Rete Ecologica Regionale del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano, a condizione che si ottemperi alle prescrizioni contenute nel medesimo prov-vedimento. Le suddette prescrizioni sono state recepite nell’ambito della documentazione del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

In vista di Expo 2015, Regione Lombardia ha voluto dare risalto al proprio patrimonio storico-artistico, architet-tonico e archeologico attraverso un’adeguata valorizzazione dei dati descrittivi contenuti nel Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali (SIRBeC) e pubblicati sul portale Lombardia Beni Culturali.Il SIRBeC, realizzato in osservanza degli standard predisposti dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documen-tazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali è realizzato con il concorso continuativo delle province lom-barde e di enti e istituti culturali del territorio, fra cui il PIM.In tale ottica, Regione Lombardia ha avviato nel 2013 un intervento straordinario di catalogazione ex novo e di revisione di catalogazioni già effettuate nell’ambito di SIRBeC, comprensivo anche di parziale traduzione dei con-tenuti in lingua inglese finalizzato a coprire l’intero territorio regionale.Expo 2015 rappresenta un’importante occasione per proporre a un pubblico di provenienza planetaria il pa-trimonio storico-architettonico non solo del capoluogo ma di un territorio più vasto facilmente raggiungibili

Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Cristina Alinovi, Alma Grieco [staff PIM], Monja Faraoni, Antoniofrancesco Mazza [collaboratori esterni]

Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATISCHEDECentri urbani - 1. Bergamo - 2. Brescia - 3. Como - 4. Cremona - 5. Lecco - 6. Lodi - 7. Mantova - 8. Milano - 9. Monza - 10. Pavia - 11. Sondrio - 12. Varese - 13. Vigevano - 14. Sistema navigli Grande e Pavese - 15. Crema - 16. Salò - Borghi, spazi urbani e piazze - 1. Buccinasco Castello - 2. Bernate Ticino - 3. Cassinetta di Lugagnano - 4. Castelletto di Cuggiono - 5. Fagnano - 6. Robecco sul Naviglio - 7. Milano S. Babila-Vittorio Emanuele-Duomo-Galleria - 8. Milano Piazza Mercanti - 9. Milano Cordusio-Dante - 10. Milano Foro Bonaparte-Sempione - 11. Milano Brera - 12. Milano Oberdan-Repubblica - 13. Milano Piazza S. Ambrogio - 14. Milano Darsena e navigli - Architetture - 1. Chiesa S. Maria Nuova (Abbiategrasso) - 2. Villa Arconati (Bollate) - 3. Villa Clari Monzini (Cassinetta d. L.) - 4. Grattacielo Pirelli - 5. Palazzo dell’Arte - 6. Duomo di Milano - 7. Università Statale - 8. Chiesa di S. Maria presso S. Satiro - 9. Chiesa di S. Maria della Passione - 10. Chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore - 11. Chiesa di S. Fedele - 12. Chiesa di S. Pietro in Gessate - 13. Palazzo Fontana Silvestri - 14. Palazzo Marino - 15. Casa degli Omenoni 16. Basilica di S. Eustorgio - 17. Cappella Portinari - 18. Palazzo della Ragione - 19. Palazzo arcivescovile - 20. Monastero Maggiore - 21. Cappella di S. Aquilino - 22. Campanile di S. Gottardo in Corte - 23. Galleria Vittorio Emanuele II - 24. Cimitero Monumentale - 25. Rotonda della Besana - 26. Portico della chiesa di S. Maria dei Miracoli presso S. Celso - 27. Arco e caselli di Porta Ticinese - 28. Chiostri di S. Eustorgio - 29. Basilica di S. Vittore al Corpo - 30. Palazzo Carmagnola - 31. Stazione Centrale - 32. Torre Nolare di Chiaravalle - 33. Arco della Pace 34. Monastero Olivetano di S. Vittore al Corpo - 35. Monastero di S. Celso - 36. Palazzo Bagatti Valsecchi - 37. Abbazia di Chiaravalle - 38. Basilica di S. Nazaro - 39. Colonne di S. Lorenzo - 40. Milano – Basilica di S. Lorenzo Maggiore - 41. Mausoleo di Gian Giacomo Trivulzio (presso S. Nazaro) - 42. Stadio Giuseppe Meazza - 43. Villa Gaia (Robecco s. N.) - 44. Abbazia dei SS. Pietro e Paolo in Viboldone - 45. Chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Viboldone - 46. Centrale Idroelettrica Taccani (Trezzo s. A.) - Musei - 1. Museo Diocesano d’Arte Sacra (Lodi) - 2. Museo Paolo Gorini (Lodi) - 3. Museo San Francesco (Lodi) - 4. Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura (S. Angelo L.) - 5. Museo del Pane (S. Angelo L.) - 6. Museo Storico-artistico (S. Angelo L.) - Collezioni – 1-3. Museo Diocesano d’Arte Sacra (Lodi) – 4-5. Museo San Francesco (Lodi) - 6-8. Museo Storico-artistico (S. Angelo L.) - Opere d’arte - 1. Pala di Scipione Piazza (Abbadia C.) – 2-3. Opere d’arte di Palazzo Mozzanica (Lodi) – 4-14. Opere d’arte della Chiesa di San Francesco (Lodi) – 15-17. Opere d’arte del Convento di S. Filippo (Lodi) – 18-23. Opere d’arte del Duomo (Lodi) – 24-33. Opere d’arte del Museo Diocesano (Lodi) – 34. Opere d’arte di Palazzo Barni (Lodi) – 35. Polittico della Chiesa di S. Agnese (Lodi) – 36. Decorazione della chiesa di S. Lorenzo (Lodi) – 37. Affreschi della Basilica di S. Bassiano (Lodi Vecchio) - 38. Decorazione di Villa Cavazzi della Somaglia (Orio Litta) – 39-41. Opere d’arte della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (Ospedaletto Lodigiano) – 42-53. Opere d’arte del Castello di S. Angelo L.

Attività istituzionale concontributo della Regione LombardiaMilano, marzo 2015 (IST_06_14)

18.Attività di catalogazione del patrimonio culturale in ambito SIRBeC

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

stata orientata sulle eccellenze del patrimonio culturale conservato nei musei e diffuso sul territorio (beni architet-tonici ma anche centri urbani, borghi e piazze, musei, collezioni, opere d’arte). In particolare, sono state realizzate le seguenti tipologie di schede: 16 Schede Centri urbani; 14 Schede Borghi, spazi urbani e piazze; 46 Schede A (architetture, comprensive di scheda VAL); 6 Schede LDC (musei); 8 Schede COLL (collezioni); 53 Schede OA (opere d’arte, comprensive di scheda VAL).

Particolare rilievo, nell’ottica di fornire un contributo in merito alla comunicabilità di uno strumento per sua natura analitico, assumono i testi che accompagnano le schede principali e contenuti nella scheda VAL – Valoriz-zazione, che prevedono un testo descrittivo e un testo storico redatti secondo criteri omogenei e con linguaggio facilmente leggibile e comprensibile, utilizzabili quali schede sintetiche per la divulgazione su web.Tali testi, che mettono in evidenza le relazioni che uniscono tra loro i beni e che li legano al territorio, generando un valore che può essere percepito a una scala “sistemica”, saranno pubblicati sul portale Lombardia Beni Culturali (www.lombardiabeniculturali.it) e verranno resi disponibili anche nell’ambito di “E015 – Digital Ecosystem”, am-biente digitale di cooperazione aperto per lo sviluppo di servizi integrati offerti ai cittadini tramite la rete internet, che rappresenta una importante opportunità per lo sviluppo del territorio e che nasce da una collaborazione tra Expo 2015 spa, Confindustria, CCIAA di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio.

da Milano e dal sito Expo. Si rende necessario, quindi, fornire ai numerosi visitatori un insieme di contenuti informativi semplici ma esaurienti, in grado di interessare un pubblico quanto mai eterogeneo per provenienza e formazione.Il quadro delle informazioni presenti nel SIRBeC hanno evidenziato la necessità di catalogazione e descrizione ex novo di manufatti, nonché la revisione di catalogazioni già effettuate, al fine di ottenere uno strumento caratterizzato da uno stile più comunicativo, adatto ad una ra-pida consultazione anche su supporto mobile.Al PIM è stato assegnato un contributo econo-mico da parte di Regione Lombardia relativo al bando “Approvazione delle modalità presenta-zione di progetti di catalogazione del patrimo-nio culturale in ambito SIRBeC - anno 2014” (Dds n° 3508 del 28/4/2014).In particolare, l’attività PIM e consistita nella catalogazione ex novo, volta a una efficace co-municazione su web, e nella revisione di catalo-gazioni già effettuate, carenti o non adeguate a questa modalità di comunicazione. La selezione dei beni oggetto di catalogazione, effettuata in accordo con gli uffici regionali; ha interessato un totale di 143 beni che interes-sano gli ambiti provinciali di Milano e di Lodi.Per proporre ai visitatori di Expo un sistema di informazioni in grado di incrementare l’attrat-tività turistica, la campagna di catalogazione è

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’attività prevede una serie di azioni riguardanti le modalità di servizio/informazione/comunicazione del Centro Studi PIM con i propri Soci e con i soggetti che a vario titolo si occupano di pianificazione e programmazione territoriale nell’area metropolitana milanese. Quattro sono state i principali ambiti coinvolti in modo integrato fra di loro: realizzazione di 5 numeri della Newsletter; aggiornamento del canale Youtube; aggiornamento del sito internet del PIM; predisposizione delle schede di selezione della normativa.Assieme al sito internet del PIM e al canale Youtube, le Newsletter costituiscono, oltre che uno strumento di comunicazione su avvenimenti recenti, un luogo di sedimentazione di studi piani e ricerche del PIM e di accesso facilitato ai loro contenuti. Tale strumento di comunicazione è stato confermato e rafforzato, presentandosi come un servizio ai soci, capace di interloquire anche con una platea più ampia, attraverso un aggiornamento sulle at-tività svolte o in programma e sulle principali novità rispetto ai temi riguardanti il governo del territorio dell’area metropolitana milanese. Le Newsletter sono organizzate secondo una struttura prestabilita che contiene un tema del mese e altri quattro testi. A questi, si affiancano una serie di sezioni (“Strumenti di lavoro”, “Servizio ai soci”, “Finestra sulla regione urbana”, “Recensioni”, “Video”) che richiamano altrettante pagine internet contenute nel sito del PIM e nel canale Youtube e costituiscono l“interfaccia” per accedere a informazioni, servizi e attività del Centro Studi. Le Newsletter vengono inviate ad Amministratori e tecnici degli Enti locali dell’area metropolitana, ad altri centri di ricerca e pianificazione, a ricercatori e docenti universitari e a quanti si occupano di tematiche relative alla pianificazione territoriale, allo sviluppo socio-economico, all’ambiente e alla mobilità. Durante questa attività, l’indirizzario, composto da oltre 2.000 destinatari, è stato costantemente aggiornato per meglio gestire

Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Cristina Alinovi, Angelo Armentano, Francesca Boeri, Francesca Cella, Dario Corvi, Alma Grieco, Pietro Lembi, Piero Nobile, Paola Pozzi, Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Andrea Reboli [collaboratore esterno]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATINEWSLETTER NL n°19 (27 maggio 2014): Il DDL Costituzionale di riforma del Titolo V - Città metropolitana e servizi pubblici - Città metropolitana, tutela e valorizzazione ambienta-le - Pianificazione integrata a Trezzano sul Naviglio - L’aggiornamento del PGTU e dei Piani Particolareggiati di Cassano d’AddaNL n°20 (21 luglio 2014): Verso la riforma urbanistica nazionale - Contenimento del consumo di suolo - Città metropolitana di Milano è partita - Il Parco Agricolo Sud Milano - Sistemi Informativi Territoriali comunali NL n°21 (10 ottobre 2014): Aperta la discussione sulla proposta di riforma ur-banistica nazionale - Contenimento del consumo di suolo in Lombardia - Città metro-politana: funzioni, statuto, ruolo dei Sindaci… - Al via la revisione degli strumenti di pianificazione regionali - Sicurezza stradale a Desio NL n°22 (20 gennaio 2015): PIM all’altezza delle nuove sfide - Approvata la legge sul consumo di suolo in Lombardia - Legge sul consumo di suolo: occasione per una nuova forma di pianificazione? - Approvato lo Statuto della Città metropolitana - Una mobilità più sostenibile a Seveso NL n°23 (25 marzo 2015): Pianificazione strategica metropolitana - Corsi e se-minari di Formazione PIM - Mobility Conference 2015 - Il SIT Mobilità e progetti infrastrutturali” del Centro Studi PIM - LR 2/15: Principi per la pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi SCHEDE SELEZIONE NORMATIVA Realizzazione di 22 schede, contenenti le novità normative in materia di ur-banistica e territorio, infrastrutture e mobilità, sviluppo socio-economico, paesaggio-ambiente e ordinamento istituzionaleCANALE YOUTUBE – VIDEO CARICATIPlaylist: “Progetto Milano Città Metropolitana”: 28 video con interviste a Sindaci o attinenti attori e questioni del processo di istituzione della nuova Istituzione (https://www.youtube.com/user/CentroStudiPIM)SITO INTERNET PIMNel corso dell’anno sono state aggiornate le sezioni del sito internet del PIM ed aggiunte nuove sezioni collegate ad altri progetti (Mappa trasformazioni, Dossier Città Metropolitana, ecc.)

Attività istituzionale a favore dei SociMilano, marzo 2015 (IST_04_14)

19.Realizzazione della Newsletter, schede selezione normativa, aggiornamento del canale Youtube e adeguamento del sito internet PIM (2014)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

i diversi tipi di spedizioni e invii (newsletter, informazioni su corsi di formazione per tecnici comunali e convegni, invio di materiale cartaceo, aggiornamenti sulla normativa, ecc.) che presuppongono classi di interlocutori diverse (amministratori, tecnici, ecc.).Per quanto riguarda il canale Youtube, in cui vengono pubblicati video su temi attinenti le attività del PIM e dei suoi Soci, sono stati caricati 28 video, realizzati principalmente sul tema dell’istituzione della città metropolitana, pubblicati contemporaneamente anche nel sito www.milanocittametropolitana.org. Infine, il sito internet del PIM ha visto una serie di aggiornamenti e novità, divenendo sempre più come un luogo di interfaccia di servizi diversi, che possono essere o solo richiamati nelle sue pagine o direttamente erogati via internet. Durante questo periodo sono state costantemente aggiornate, anche con richiami entro la Newsletter, diverse sezioni del sito: “Finestra sulla regione urbana”, che segnala convegni, seminari e incontri previsti in particolare nell’area milanese, selezionati consultando diverse fonti, ”Recensioni” realizzate ad hoc su pubblicazioni ritenute particolarmente interessanti, “Normative”, col relativo motore di ricerca. Inoltre, in adeguamento alla normativa sopravvenuta, è stata aggiunta la sezione “Amministrazione Trasparente“.Infine, prosegue l’invio a tutti i Soci della selezione quindicinale delle novità normative in materia di urbanistica e territorio, infrastrutture e mobilità, sviluppo socio-economico, paesaggio-ambiente e ordinamento istituzionale: si tratta di un pdf “cliccabile” che per ogni voce rimanda direttamente al relativo documento, archiviato nel sistema informativo del Centro Studi PIM.Per tutte le attività ricordate (Newsletter, canale Youtube, pagine internet, Schede selezione normativa) viene ef-fettuato un monitoraggio periodico con statistiche riferite a diversi indicatori (accessi, modalità di visualizzazione, ecc.), per un miglioramento continuo dei servizi.Sempre nel corso dell’anno è stato avviato un processo di ammodernamento e di revisione dell’interfaccia grafica del sito web del PIM, destinato ad accogliere in forma più amichevole comunicativa l’insieme dei contenuti pubblicati.

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

L’attività, a favore dei soci, ha riguardato la realizzazione di momenti di formazione, indirizzati specificatamente agli Uffici Tecnici e agli Amministratori degli Enti soci e dei Comuni dell’area metropolitana.Al fine di migliorare il servizio offerto ai soci ci si è impegnati per ottenere, attraverso la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, il riconoscimento di crediti formativi per i partecipanti ai Corsi ed ai Seminari.I Seminari hanno visto il contributo sia di relatori del PIM che di esperti esterni. Casi concreti sono stati poi illu-strati da rappresentanti degli Enti soci. Le giornate hanno sempre previsto una parte di relazione “frontale” e una di interazione con e tra i partecipanti. Le giornate di formazione hanno visto la partecipazione di 463 iscritti, in rappresentanza di 63 Comuni (di cui 40 Soci PIM), della Provincia di Milano/Città Metropolitana, della Provincia di Monza e Brianza e della Regione Lombardia. Nelle 7 giornate formative sono stati impegnati i seguenti esperti: “SIT comunali e open source: il caso concreto del Comune di Solaro”

Angelo Armentano, Francesca Cella (PIM), Marina Di Rienzo (Comune di Solaro) “Varianti al PGT e Studi di settore”

Cristina Alinovi (PIM), Luciano Salomoni (Avvocato amministrativista), Roberto Russo (Comune Cinisello Bal samo), Alice Casiraghi (Comune Melzo), Claudio Costa (Esperto tecnico in acustica), Pietro Breviglieri (“Studio Idrogeotecnico”)

“Pianificazione del traffico e tecniche di moderazione” Mauro Barzizza (PIM), Luigi Fregoni (Comune Desio), Alessandro Bordonaro (Regione Lombardia) “Rete ecologica: RER-REP-REC e il ruolo dei PLIS”

Fabio Bianchini (PIM), Francesca Oggionni (Agronoma), Fabrizio Scelsi (Regione Lombardia), Bruno Grillini (Provincia Monza e Brianza), Alessandro Casati (PLIS Media Valle del Lambro), Laura Gatti (Agronoma, PLIS Grugnotorto Villoresi)

“LR 31/2014 sul consumo di suolo. Gli interrogativi che emergono da una prima lettura” Pierluigi Nobile (PIM), Marco Cassin (Regione Lombardia), Carlo Cerami (Avvocato amministrativista)

“Verifica di assoggettabilità alla VAS”Cristina Alinovi, Francesca Boeri (PIM), Marco Felisa (Città Metropolitana di Milano), Bruno Grillini (Provincia di Monza e Brianza)

“Politiche della sosta per una mobilità sostenibile”Mauro Barzizza (PIM), Natale Giuliano Izzo (stagista), Jonathan Monti (Comune Sesto San Giovanni), Simone Uggetti, Carlo Passerini (Comune Lodi).

Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Cristina Alinovi, Angelo Armentano, Mauro Barzizza, Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Cella, Alma Grieco, Pierluigi Nobile [staff PIM]; Marina di Rienzo, Luciano Salomoni, Roberto Russo, Alice Casiraghi, Claudio Costa, Pietro Breviglieri, Luigi Fregoni, Alessandro Bordonaro, Francesca Oggionni, Fabrizio Scelsi, Bruno Grillini, Alessandro Casati, Laura Gatti, Marco Cassin, Marco Felisa, Natale Giuliano Izzo, Jonathan Monti, Simone Uggetti, Claudio Passerini [relatori esterni]Direttore responsabile: Franco Sacchi

ELABORATISEMINARI DI FORMAZIONE“SIT comunali e open source: il caso concreto del Comune di Solaro” (8 ottobre 2014)“Varianti al PGT e Studi di settore” (30 ottobre con replica il 13 novembre 2014)“Pianificazione del traffico e tecniche di moderazione” (20 novembre 2014)“Rete ecologica: RER-REP-REC e il ruolo dei PLIS” (11 dicembre 2014)“LR 31/2014 sul consumo di suolo. Gli interrogativi che emergono da una prima lettura” (29 gennaio 2015)“Verifica di assoggettabilità alla VAS” (12 marzo 2015)“Politiche della sosta per una mobilità sostenibile” (26 marzo 2015)

I materiali relativi ai singoli seminari sono scaricabili dal sito del Centro Studi PIM all’indirizzo: http://www.pim.mi.it/spazio_soci.html

Attività istituzionale a favore dei SociMilano, marzo 2015 (IST_05_14)

20.Realizzazione di giornate di formazione per il personale degli Uff ici tecnici degli Enti locali, di seminari pubblici e di attività di supporto tecnico ai Soci (2014)

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM

Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Milano, Comu-ne di Monza e 59 Comuni dell’area milanese e briantea: Abbiategrasso, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Bareggio, Basiglio, Besana in Brianza, Binasco, Buccinasco, Carpia-no, Casarile, Cassano d’Adda, Cassina De’ Pecchi, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cormano, Corsico, Cusago, Dairago, Desio, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Gessate, Gorgonzola, Lacchiarella, Lainate, Liscate, Lissone , Locate Triulzi, Melegnano, Melzo, Nova Milanese, Novate Milanese, Opera, Pantigliate, Paullo, Pero, Peschiera Borromeo, Pessano con Bornago, Pieve Emanuele, Pregnana Milanese, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Sedriano, Segrate, Sesto San Giovanni, Settala, Settimo Milanese, Seveso, Solaro, Trezzano sul Naviglio, Vanzago, Ver-nate, Vizzolo Predabissi, Zibido San Giacomo.

L’Assemblea dei Soci è costituita dai rappresentanti degli Enti associati, in persona del Sindaco di ciascun Comune, del Sindaco della Città Metropolitana e del Presidente della Provincia o Assessore o Consigliere da loro delegato.

Il Consiglio Direttivo è composto da 5 membri effettivi tra cui il Presidente, 1 dei quali di diritto indicato dal Comune di Milano, 1 dalla Città Metropolitana di Milano, i re-stanti eletti dall’Assemblea.

Il Consiglio Direttivo, eletto nel corso della 99a Assemblea dei Soci, tenutasi il 3 dicem-bre 2014, è così composto:Matteo Goldstein Bolocan, Presidente [designato dal Comune di Milano];Maria Enrica Galbiati;Claudio Palmerini;Angelo Rocchi;Oliviero Tronconi [designato dalla Provincia di Milano, dal 1 gennaio 2015 Città Metropolitana di Milano].

Enti a ssociati

A sse m b l e a

P re s ide nte e Con s igl io

D i re t t ivo

Centro Studi PIMCentro Studi per la Programmazione Intercomunale del l ’area Metropol i tana

Organizzazione e r isorse

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RENDICONTO 2014 E PROGRAMMA 2015

È composta da 18 dipendenti. Accanto a specialisti in materie urbanistiche e territoriali operano esperti in economia urbana e regionale, in viabilità e trasporti, in tecnologie ambientali, in pianificazione paesistico-ambientale e in progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali.

DirettoreFranco Sacchi

Responsabili delle attività di ricerca-progettazioneCristina Alinovi, Angelo Armentano, Mauro Barzizza, Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Cella, Dario Corvi, Pierluigi Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi

Addetti ai servizi tecnico-operativiAlma Grieco, Cinzia Vanzulli

Addetti ai servizi amministrativi e generaliPaola Baraldo, Monica Falcetta, Roberta Guerinoni, Vanda Migliavacca, Massimiliano Zappa

Struttu ra tec n i co -

ope rativa

O rgan i g ram m a

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CENTR STUDI

via F. Orsini 21 - 20157 Milano - tel. 02 6311901 - fax 02 653954e-mail [email protected] - sito internet: www.pim.milano.it -

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