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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 30 settembre 2015

Pagina I

60° CONGRESSO NAZIONALE INGEGNERI

Innovazione per crescita e lavoroItalia Oggi 30/09/15 P. 37 1

INFRASTRUTTURE

Ponte sullo Stretto. Rivive il progetto dalla storia infinitaCorriere Della Sera 30/09/15 P. 1 Sergio Rizzo 3

Torna il ponte sullo Stretto. Governo divisoCorriere Della Sera 30/09/15 P. 6 Andrea Ducci 6

Ncd: Ponte sullo Stretto per i treni. Delrio frena: «Non è sul tavolo»Sole 24 Ore 30/09/15 P. 8 Alessandro Arona 7

SICUREZZA INFORMATICA

Cyber-sicurezza, a Cosenza il polo italo-giapponeseSole 24 Ore 30/09/15 P. 12 Donata Marrazzo 8

APPALTI

Anas, bandi in vista per 800 milioniSole 24 Ore 30/09/15 P. 17 9

«Prioritario dare certezza a imprese e Pa»Sole 24 Ore 30/09/15 P. 17 Mauro Salerno 10

Cantiere Anno Santo, maratona sui fondi, si tratta per 45 milioniRepubblica Roma 30/09/15 P. IV Mauro Favale 11

TECNOLOGIA

Anche la svolta elettrica compromessa dallo scandaloSole 24 Ore 30/09/15 P. 5 Andrea Malan 12

ENERGIA

Gli anti trivelleCorriere Della Sera 30/09/15 P. 25 Stefano Agnoli 13

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Un galateo negli studiItalia Oggi 30/09/15 P. 36 Gabriele Ventura 15

COMPETENZE GEOMETRI

Competenze: dialogo avviatoItalia Oggi 30/09/15 P. 39 Maurizio Savoncelli 16

RICERCA

Genova accelera sulla fusione nucleareSole 24 Ore 30/09/15 P. 12 Raoulde Forcade 17

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Via (1l 60° CUrlgresso n(1.ZZoír.(zle degli Z12gC',.,7'1('1°7 117PiUMrC117217111 (l T '12(' l(Xjij10 (il 2 ottobre

Innovazione per crescita e lavoroDalla categoria focus su occupazione , sanità e turismo

r

arà ancora il lavoroil quadro di riferi-mento del prossimocongresso del Cni, il

cui, in merito a sviluppo eoccupazione , secondo il Cni.Alcuni dati appaiono moltosignificativi in questo senso:secondo una ricerca commis-sionata da Google a OxfordEconomics , incrementandoe migliorando l'accesso aicontenuti turistici online sipotrebbe dare un impulsoall'economia italiana taleda generare 250 mila postidi lavoro, con un aumentodel pil dell'1%. Nel com-parto sanità la rivoluzionedigitale potrebbe finanzia-re la modernizzazione delsistema, fornendo beneficiper circa 15 miliardi l'anno.L'Italia non può rinunciaread investire nell'innovazio-ne, pena l'accumulo di unritardo sempre più gravesul versante occupazione»,spiega il presidente delCni Armando Zambrano,che riprende : «A Veneziasi parlerà dei possibili sce-nari e dell 'innovazione disistema per gli ingegneriliberi professionisti e quel-li dipendenti pubblici eprivati, della creazione divalore tecnologico socialeper i colleghi che operanonel campo dell ' industria,di mercato , competizione ericambio generazionale perchi esercita la libera profes-sione» . L'Ingegno andrebbeinteso quindi anche comefucina di idee e di progettiper diventare sempre piùcompetitivi.

«Uno degli obiettivi diVenezia », continua FabioBonfà vicepresidente vica-rio Cni, «sarà pertanto quel-lo di avanzare una serie diproposte utili alla ripresaeconomica che focalizzino lemodalità con cui l'ingegne-ria può contribuirvi le risor-se che possiamo mettere adisposizione per esperien-za e capacità sono davveromolte e di elevata qualità.Purché le istituzioni com-prendano l'importanza disviluppare una politica diinvestimenti consistente

e di medio/lungo periodo:dalle infrastrutture mate-riale e immateriali alla pre-venzione, dalla biomedicaall'energia ad oggi soltantoil 4,8% del prodotto internolordo italiano è riconducibi-le a ICTechnology, mentre laGermania impiega il 6,9%,la Francia il 7%.

Un divario che si traducein 25 miliardi di euro l'an-no di mancati investimentiin innovazione digitale ri-spetto alla media europea,un divario che, se colmato,garantirebbe al pil italianoun'ulteriore crescita aggiun-tiva di un punto e mezzopercentuale e consentireb-be la creazione di 700 milanuovi posti di lavoro». «Sel'investimento rappresentauna chiave di crescita indi-spensabile , l'altro pilastrosu cui agire», concludono gliingegneri , «è lo snellimentodella pubblica amministra-zione. Lento , imbrigliato inun sovrannumero di regolecomplesse , il sistema Italia

è obsoleto».Infine , spazio alle inizia-

tive della giornata conclu-siva : si inizia con Scintille,format dedicato a progettie idee innovative . Ora l'ini-ziativa si avvale di una nuo-va prestigiosa partnership,quella con il Cern di Gine-vra, con cui è sto siglato unaccordo nei mesi scorsi.

Quindi la presentazionedi Ingenio al femminile,progetto di valorizzazionedella figura femminile, giàselezionato da forum « We -Women for Expo » di Padi-glione Italia. A Venezia saràillustrata la terza edizioneprevista per il 2016.

Quindi la premiazio-ne delle Borse di studio,progetto ideato dal Cni incollaborazione con Isnaaf,avente come obiettivo quel-lo di facilitare il contattoe l'interazione tra gli in-gegneri italiani e il mondodella ricerca , dell'industriae delle professioni del NordAmerica.

sessantesimo , organizzatoa Venezia dal 30 settembreal 2 ottobre. L'uscita dallarecessione non è ancoradefinitiva e resta il deficitoccupazionale l'elementodi maggiore criticità eco-nomica italiana da affron-tare. Capire perciò in qualedirezione le politiche delPaese si stanno orientan-do, confrontarle con le ne-cessità più dirette espressedall'ingegneria , ridefinire iperimetri del mercato dellavoro nei diversi settoricosì come il rapporto tra ilivelli generazionali, sonoalcune delle ancore attornoalle quali l'assise di Vene-zia si propone di annodarei propri contenuti e le istan-ze espresse dalla categoria:dalla riqualificazione degliedifici esistenti alla tuteladel territorio, dalla digita-lizzazione della p.a. all'am-modernamento tecnologicodella sanità e del turismo,solo alcuni dei segmentichiave che verranno appro-fonditi nelle varie tavole ro-tonde dell 'assise veneta inchiave di creazione di nuoviposti di lavoro . Banda larga,Comunication Information& Tecnology, infrastruttureimmateriali , sono parole econcetti che, per gli inge-gneri, dovranno trasferirsinell'applicazione quotidia-na delle politiche governa-tive ed insieme nella con-sapevolezza culturale dellerealtà economiche e socialiche operano per la crescitadel paese. Sono molteplicii settori dove la tecnologiaincide, e potrebbe farlo inmisura ancora maggiorecon investimenti più cospi-

Pagina a cura

DELL 'UFFICIO STAMPADEL CONSIGLIO

NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

60° Congresso Nazionale Ingegneri Pagina 1

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Si alza il siparioI lavori inizieranno oggi alle ore 9 con la registrazione(delegati-osservatori), per poi proseguire alle 10:30con i saluti istituzionali e alle 11:30 con «Narrarel'ingegno di Sandro Veronesi», scrittore. Prevista, poi,per le 12, la relazione di apertura del congresso conil presidente del Cni Armando Zambrano; alle 13 illunch. A conclusione del lunch si terranno gli inter-venti di: Associazione italiana zincatura, «Durabilitàe prevenzione per le strutture in acciaio». Relatore:Romeo Fratesi, Prof. ord. di Scienza e tecnologia deimateriali Università politecnica delle Marche pressosala Pasinetti; Mapei, «partner nella progettazione erealizzazione di grandi opere». Relatore: Arch. ClaudioAzzena, Divisione grandi progetti Mapei Spa, pressoSala Zorzi. In programma alle 14:30 la tavola rotonda«Professioni in Europa tra concorrenza e deontologia»e, alle 16.45 la tavola rotonda «Ingegneri, industria:creazione di valore tecnologico sociale». Alle 18:30 laChiusura dei lavori.Giovedì 1° ottobre avrà inizio alle 9.30 la relazione diFabio Bonfa, vicepresidente vicario del Consiglio na-zionale ingegneri; alle ore 10 Barbara Degani, sottose-gretario Ambiente, tutela del territorio e del mare; alle10:15 avrà luogo la tavola rotonda «Ingegneri, pubblicaamministrazione: scenari possibili e innovazione disistema» e alle 12 la tavola rotonda «Fare professione:mercato, competizione e ricambio generazionale». Alle13.30 lunch. A conclusione del lunch si terranno gliinterventi di: Dual Italia per gli Ingegneri: un'offertaa 360°. Le nostre polizze di Re Professionale, relato-re: Mauro Semenza, Underwriting & Sales Director,presso Sala Pasinetti; Creation Italia: Riqualificazio-ne energetica con la Facciate Ventilate, relatore: Dott.Stefano Zanchetta, presso Sala Zorzi. Alle 15 ci saran-no gli interventi programmati, alle 15:45 il dibattitocongressuale per preparazione mozione e alle 18:30 laconclusione lavori.Venerdì 2 ottobre chiusura lavori all'insegna di Imma-ginare, creare opportunità e innovare. Via alle ore 9con la presentazione di Gianni Massa, vicepresidenteConsiglio nazionale ingegneri, alle 9:15 Talks Scintille;alle 10:15 Ingenio al femminile, alle 10:35 PremiazioneBorse di Studio Issnaf, alle 11 Immaginare il futuro,Edoardo Boncinelli. Prevista alle 11.30 la presentazio-ne mozione, approvazione e alle 13:30 presentazioneCongresso 2016 - chiusura Congresso 2015; alle 14lunch.

11 vicepresidente vicario Cni Fabio Bonfá

60° Congresso Nazionale Ingegneri Pagina 2

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LA, _MOZIONE ALFAN{) ESULTA, I)I:I,12IO FRENA

Ponte sullo StrettoRivive il progetto

00 nitadalla storia infidi Sergio Rizzo

e uno ha un grande amore dall'altra par-te dello Stretto potrà andarci anche alle

quattro del mattino senza aspettare il traghet-to», prometteva dieci anni fa agli amanti SilvioBerlusconi. Ah, l'amore... non esiste motiva-zione più potente. Neppure Cupido, tuttavia, èriuscito a trasformare in realtà la grande illu-sione. E certo il ponte è stata la più grande ditutte.

Ma che cosa sarebbe la politica italiana senzapromesse e illusioni? Sono così reali, talvolta,che si finisce per crederci.

continua a pagina 6con un articolo di Andrea Ducci

Infrastrutture Pagina 3

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Tante promesse(e passi ïndïetro)Quei 3 chilometridi spese milionarie

Nel 1956 stamparono unacartolina con la fotografia.«Vera foto», c'era scritto ac-canto alla minuziosa descri-zione dell'opera: «Il ponte so-speso sullo Stretto di Messinaprogettato dall'ing. Mario Pal-mieri, Italo-Americano, sarà ilpiù lungo del mondo. La sualunghezza sarà di m. 3.710. Ledue campate centrali sarannodi m. 1.200 ciascuna. Sarà sor-retto da 3 piloni (...). Il costocomplessivo dell'opera sarà diloo miliardi di lire».

E boom economico era ini-ziato. I cantieri dell'autostradadel Sole, che sarebbe statacompletata in soli otto anni alritorno di 94 chilometri l'annosi erano appena aperti, e nullavietava di sognare lo stesso so-gno che da millenni si faceva.Il sogno di materializzare ilmiracolo di San Francesco daPaola, traslato da Scilla a Ca-

venne affidata a una societàcontrollata dall'Iri, la Stretto diMessina spa. Il suo capo eraGianfranco Gilardini, un exmanager Fiat scrupoloso finoall'inverosimile. La Guerrafredda imperversava e lui pre-tese un test di resistenza delponte alla bomba atomica.Mentre Zio Paperone, in unTopolino del 1982, faceva iltest dei palloncini con cui te-nere il ponte di Messina solle-vato nell'aria. Tanto parevaleggero...

Bettino Craxi lo brandì nellacampagna elettorale del 1992.Tangentopoli lo seppellì. Poi

Berlusconi lo resuscitò per gliamanti. E fra promesse e illu-sioni fu colui che ci andò piùvicino. Lasciò il contratto fir-mato con il general contractorImpregilo a Romano Prodi, ilquale l'avrebbe riposto nelcassetto. Chissà se il Professo-re ricordava ciò che aveva det-to nel 198,5 da presidente del-l'Iri: «I lavori cominceranno alpiù presto. L'auto risparmierà40 minuti, l'autocarro 35 e iltreno 92».

Berlusconi lo resuscitò dinuovo, ma poi inaspettata-mente lo tramortì e toccò aMario Monti recitare il de pro-fundis. In attesa della prossi-ma resurrezione. Ovviamenteillusoria. Con una sola inquie-tante realtà: i 300 milioni giàspesi e il miliardo di penaleche rischiamo di pagare ai ti-tolari del contratto firmatodieci anni fa che hanno fattocausa. Perché il ponte, comeha scritto il GUall Street Jour-nal, «spicca come il monu-mento allo Stato dell'Italia peruna ragione: non è mai statocostruito. É l'emblema dellacronica indecisione che inca-tena l'Italia al proprio passa-to...».

CAMPATAUNICA

I l sognoDai consoli romani aBerlusconi che diceva:così si raggiunge subitoun grande amore di là

riddi via mare, camminandosulle acque. L'avevano sognatoconsoli romani, viceré spa-gnoli e pure Benito Mussolini,che aveva appena precipitatol'Italia nell'abisso della guerramondiale: «Dopo la vittoriagetterò un ponte sullo strettodi Messina...». Sappiamo co-m'è andata.

Di sicuro l'illusione non sidoveva fermare. Così nel 1971il Parlamento approvò unalegge per «l'attraversamentostabile dello Stretto». La volleun ministro dei Lavori pubbli-ci socialista, il siciliano Salva-tore Lauricella, nel governo diEmilio Colombo. L'età dell'in-nocenza del Dopoguerra erasvanita, si era già negli annibui. Ma la spesa pubblica ave-va preso a galoppare e i soldidegli appalti oscuravano or-mai i progetti, come raccontòal Corriere il padre dell'Auto-sole Fedele Cova. La pratica

Sergio Rizzo© RIPRODUZIONE RISERVATA

La campata è lo spazio tradue piloni: se è unica, unponte si regge solo su duepiloni. Così è il progetto peril ponte sullo Stretto diMessina (mare che traGanzirri e Cannitello haprofondità di circa 80metri, ma supera, poco piùa sud, i 1.200). La campataprincipale è il metro perconfrontare la lunghezzadei ponti. Il record è inGiappone: l'Akashi-Kaikyoha una campata principaleda 1.991 metri (3,9 km lalunghezza complessiva).

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Com'erto il progettopoi messo da parte

Corriere della Sera

Infrastrutture Pagina 5

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Torna il ponte sullo Stretto. Governo dívísoSi della maggioranza alla mozione di Ned. Palazzo CMg7 valuterà il dossier. Delrio frena

ROMA Il progetto per il ponte sullo Stretto di Mes- Forza Italia si astienesina riaffiora come un fiume carsico e alimenta II testo passa allalo scontro politico. Ieri alla Camera una mozione,

Camera con 289 voti eche impegna il governo a mettere mano alle in-frastrutture del Mezzogiorno, è stata oggetto di 98 contrari. II partito diun tira e molla sulla possibilità di accettare l'in- Beriusconi si astienetento dell'esecutivo a rivalutare il progetto delponte tra Sicilia e Calabria. In prima battuta ilsottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del I treniBasso De Caro (Pd), ha invitato i deputati di Ncd e L'idea di crearloUdc a eliminare ogni riferimento a impegni sulla

trenirealizzazione del ponte. Poi il cambio di rotta, soltanto per i

spiegato dallo stesso Del Basso De Caro, specifi- Protesta Sei: è uncando che l'esecutivo è pronto «a valutare l'op- favore ad Aifanoportunità del progetto del Ponte sullo Stretto co-me infrastruttura ferroviaria, previa valutazionedel rapporto costi-benefici». Un suggerimentoinserito nella mozione che alla fine è approvatacon 289 voti favorevoli e 98 contrari (Forza Italia i si alla

si è astenuta). Via libera, insomma, all'idea che il mozione di Ncd

governo si rimetta a studiare il progetto del super alla Camera

ponte, sebbene solo per fare transitare i treni. che impegna il

La mozione fa esultare Ncd e il suo leader An- governo a

gelino Alfano che dice: «Era un qualcosa che si mettere mano

era fermato e noi l'abbiamo rimesso in cammino. alle opere del

Il Sud torna protagonista nell'agenda del gover- Sud, compreso

no». Ma l'esito del voto innesca la reazione im- il Ponte dimediata di Sel che per bocca del capogruppo alla Messina per i

Camera, Arturo Scotto, contesta: «Con un colpo treni (98 i no)di scena il governo cambia idea e per tenersi buo-no l'alleato Ncd apre alla costruzione del ponte».Altrettanto dura la reazione del Movimento 5Stelle, che rimarca l'inutilità e i costi di un pro-getto voluto da Alfano. Dal fronte del governo è ilministro delle Infrastrutture a replicare. Grazia-no Delrio premette:«Noi non abbiamo il dossiersul tavolo in questo momento - e aggiunge -se una forza politica o il Parlamento ci invita a va-lutare se un domani potremo riaprilo, noi nondiciamo di no. Non abbiamo pregiudizi, la valu-tazione si fa sempre». L'esecutivo pare, dunque,lasciarsi uno spiraglio su una delle opere pubbli-che più controverse e politicamente insidiose.

Andrea Ducci0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Infrastrutture Pagina 6

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Governo.le[ La Camera approva mozione riformulata da Del Basso De Caro

Ncd: Ponte sullo Stretto per i treniDelrio frena «Non è sul tavolo»AlessandroAronaROMA

IlfantasmadelPontesulloStrettodiMessina torna ad agitare le acquedella politica italiana. Spaccandoquestavoltalamaggioranzacheso-stiene H governoRenzi, conAlfanoeisuoiparlamentaridiAp-Ncdaso-stenere la "riconsiderazione" del-l'opera,eIlPd(quasitutto) aconfer-marechel'operanonètraleprioritàe non sarà rimessa in pista. Gli alfa-niani riescono a far approvare conunblitzunamozioneparlamentareche spinge il governo a rivalutarecosti e benefici dell'opera come«infrastruttura ferroviaria»,l'op-posizione grida allo scandalo, ll go-vernogetta acqua sul fuoco.

La storia infinita di questa megainfrastruttura sembrava conclusaall'inizio del 2013, negli ultimi mesidel governo Monti. Con l'articolo34-decies del Dl 18 ottobre 2012, n.179 (convertito con la legge221/2012) si era stabilitala "caduca-zione ex lege" del contratto del20o6 con il general contractor Eu-rolink (Salini Impregilo al 45%, poila spagnola Sacyr, Condotte, Cmc)se non fossero state rispettate unaserie di scadenze pervalutare la fat-tibilità tecnica ed economico-fi-nanziaria del progetto. Ma Il gene-ral contractor denuncia ll meccani-smo come illegittimo, non firmal'addendum entro fine febbraio2013 e apre Il contenzioso giudizia-rio.Inbaseallanormadileggeil con-tratto (che valeva 4.730 milioni dieuro,conuncostocomplessivodel-l'opera di 5.795 milioni) decade au-

tomaticamente e la società Strettodi Messina (controllata dall'Anas)viene messa in liquidazione dal go-vernoMonti.

Lastrutturadelcommissariorestaoggiinpiedi solopergestireil conten-zioso (ilgeneral contractor avevafat-to capire di pretendere oltre un mi-liardodieurodiindennizzi).

Dell'opera non si occupanopiù i governi Letta e Renzi. Fino

IL CASOAlfa no esulta: il Sud riparteSel: colpo di scena per farefavore a Ncd. M5S: perAlfanogoverno smentisce se stessoMa il Pd ribadisce lo stop...........................................................................

ad arrivare a ieri.AllaCamerasidiscutonomozio-

ni sull'autostrada Salerno ReggioCalabria; quelle di Forza Italia eNcd-Ap,leuniche,contengonounaparte che chiede di riavviare Il pro-getto del Ponte sullo Stretto. Il go-verno chiede prima ad Ap-Ncd diritirare Il passaggio relativo al Pon-te,poiinvece, suiniziativa delsotto-segretario alle Infrastrutture Um-berto Del Basso De Caro (Pd, cam-pano), si arriva a un testo di media-zione che impegna il governo a«valutare l'opportunità di una ri-considerazione del progetto delPontesullo Strettocomeinfrastrut-tura ferroviaria previa valutazioneeanalisirigorosadelrapportocosti-benefici». La mozione passa con

289 voti a favore e solo 98 contrari.Subito dopo è arrivato il tweet

del leader di Ap-Ncd, il ministrodell'Interno Angelino Alfano: «Sìdalla maggioranza e dal governoalla nostra mozione sul Ponte sul-lo stretto. Il Mezzogiorno riparte,un altro successo». «L'opera haun valore strategico - ha poi ag-giunto parlando a Catania - per itrasporti eper ilrilan cio del Sud».Ma il ministro delle InfrastruttureGraziano Delrio, anche lui ieri inSicilia, frena: «Il sottosegretarioDel Basso De Caro ha semplice-mente accolto l'invito fatto al go-verno di valutare, se lo vorremo,l'opportunità di riguardare i costie benefici di quel pr oget t o. D ovr e-movalutaremainquestomomen-to il dossier non è sul mio tavolo,abbiamo dossier più urgenti».

Rincara la dose Ermete Realacci,presidente Pd della commissioneAmbiente e Lavoripubblici della Ca-mera «Ponte sullo Stretto? Solo neif lmfantasysiresuscitanoidinosauri».

Ma intanto l'opposizione attac-ca: «La maggioranza del governoRenzi è in balia dei deliri al cemen-to dell'Ncd di Alfano», dice Il ca-pogruppo del Movimento 5 Stelledel Senato, Gianluca Castaldi. «Ilgoverno cambia idea -cosìArturoScotto, Sel-pertenersibuono l'al-leato dell'Ncd».

Quell'operazione-rincaraiWwf-«èstatosoloungrandesprecodide-naropubblico,perforaggiaregli stu-didiprogettazione,conoltre3oomi-lioni di euro sp esi in carta».

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Solo ferrovia.Si torna a parlaredel Pontesullo Stretto: ilprogetto era statoarchiviato dalgoverno Monti

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Tecn . Progetto di Poste italiane con Ntt Data

Cyber-sicurezza,a Cosenza il poloitalo-giapponese

Donata Marrazzo

COSENZA

Cosenza? Una tecnocity al-l'avanguardia. Almeno nell'ideadell'Ntt Data, colosso giappone-se specializzato in IT services(con sede aTokyo) che,insieme aPoste Itali an e, ha realizzato in cit-tàilprimo distretto di cyber secu-rity, piattaforma territoriale im-pegnata nella ricerca sulla sicu-rezza informatica. All'interno delpalazzo storico delle Poste Vec-chie trionfa la cultura digitale:40tra informatici c ingegneri studia-no l'impatto dello sviluppo tec-nologico sulla vita sociale.Un'operazione da 3omilioni dicuro, cofinanziata dal ministerodell'università, che dopo lunghevicissitudini burocratiche e unaccurato restauro da parte di Po-ste Italiane, è partita con tre pro-getti di ricerca industriale. Il pri-moriguarda ilmobile e irischi de-rivanti dalla navigazione in rete edalla frequentazione dipiattafor-me social. «L'attenzione è rivoltain particolare aiminori e aigiova-ni, spesso più superficiali nel-l'analizzare contenuti e credibili-tà degli interlocutori virtuali -spiegaGiorgioScarpelli,vicepre-sidente di Ntt Data Itali a -. È fre-quente che gli utenti si imbattanoin applicazioni inoculate davirusche trasferiscono poi informa-zioni non proprio a scopi leciti».

Dunque, è necessario daunlatosalvaguardare la raccolta dei BigData, dall'altro è urgente tutelare idiritti degli utenti, le cui difese in-formatichevengono spess oviola-te. Per proteggersi è opportunoan che salvaguardare i servizi digi-

tali e di pagamento elettronico:«Bisognatenere presente cheicy-ber criminali sono capaci di gesti-re con competenze tecnologicheIl grand e busines s del malware».

La ricerca del distretto cala-brese si concentra così su archi-tetture di rete più evolute come IlCloud computing e dispositivi inmobilità. E sulla "Dematerializ-zazione sicura": conservazione,utilizzo, copia, condivisione, tra-sformazione dei documenti digi-taliingrado di resistere negli anni.Un metodo sperimentato da NttData già con la digitalizzazionedella biblioteca vaticana e che

1-' ---) ' 1-.Tecnici informaticie ingegneri al lavorosu tre progetti : tutela minori,raccolta dei datie sviluppo di reti evolute..........................................................................

evolverà nei prossimi mesi inchiave di ricerca.

Sulla costa tirrenica calabrese,anche il Santuario di San France-sco di Paola ha richiesto un pro-gramma di digital preservationperi suoi preziosi documenti.

Con un totale di 25o dipendentiin Calabria, la società giapponeseha contribuito a fare dell'area co-sentina,giàafortevocazioneinfor-matica, un centro di eccellenza nelmondo: «Le nostre competenze eIl nostro impegno manageriale so-no fortemente radicate in questoterritorio - conclude il vicepresi-dentediNttDataltalia-perilqualele ricadute economiche di iniziati-ve come la nostra sono importanti.Si prevede che Il distretto di cybersecurity cresca ancora».

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Sicurezza Informatica Pagina 8

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LAVORI PUBBLICIAnas , bandi in vistaper 800 milioniLa società nazionale per lestrade ha in programma neiprossimi tre mesi , entro lafine dell'anno, lapubblicazione di 56 bandi digara di lavori sulla propriarete, per oltre 8oo milioni dieuro di valore. Si tratterà di45 gare per interventi dimanutenzionestraordinaria, per unimporto di oltre Zoo milionidi euro, e il gare per "nuoveopere", per oltre 700milioni di valore. Traqueste ultime il 1°lottodell'adeguamento dell'asseurbano della Ss 554Cagliaritana , per 147 milionidi curo.Questa ondata di bandi,tuttavia, non baseterà acompensare un'annata cheper i bandi Anas è statafinora "ai minimi": 395avvisi per 401 milioni dicuro di valore , il 58% inmeno dello stesso periododel 2014 (gennaio-agosto).

Appalti Pagina 9

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. Michele Corradino, consigliere Anac

«Prioritariodare certezzaa imprese e Pa»Mauro Salerno ventare operative. Imprese e PaROMA vogliono sapere quali sono vali-

Inquestomomentolapriori- dee quali no, senza che ci siabiso-tà è dare certezza a chi vive nel gno dell'intervento di ungiudice.mondo degli appalti. E di certo Certo,poibisognacheilriordinonon possiamo farci trovare in ri- complessivo arrivi in un tempotardo con il recepimento delle breve, come del resto prevedenuove direttive europee». C'è l'emendamento dei relatori.piena sintonia dell'Anac guidata L'altra novità è l'attuazioneda Raffaele Cantone con il piano affidata alle linee guida Anac-di separare il destino del recepi- Mit. Funzionerà?mento delle nuove direttive Ue La priorità è semplificare Il si-su appaltie concessionida quello stema. Non a caso nella delega sidel riordino complessivo del co- parla di «drastica riduzione»dice dei contratti che, su impulso dell'apparato normativo. Il ri-del governo, ha preso forma in un schio di semplificare è che il vuo-emendamento presentato dai re- to venga colmato dalle ammini-latori alla legge delega in discus- strazioni con proprie interpreta-sione alla Camera. zioni, mentre c'è bisogno diomo-

Lo dice chiaramente Michele geneità dei comportamenti. LeCorradino, consigliere dell'Au- linee guida servono a questo.torità con delega agli appalti, nel Con l'aggiunta del carattere fles-giorno in cui la commissione sibile di questo tipo di regolazio-Ambiente di Montecitorio torna ne, pensato essere sottoposto aa riunirsi (alle 20.30) per votare tagliandi e revisioni periodichealla presenza del ministro delle in modo da restare al passo con IlInfrastrutture Graziano Delrio. mercato e con le esigenze dei sin-Al centro della discussione ci sa- goli settori. Il parere delle Came-rà proprio l'emendamento che re dà equilibrio a tutto il sistema.riscriveilpercorsodiriformadel Se non avranno la forma disistema, sdoppiandolo in due fa- un regolamento che «natura»si. Entro Il i8 aprile 2016 H recepi- normativa e che grado di co-mento delle nuove regole Ue. genzaavranno?Nei tre mesi successivi, entro 1131 Non ci sono dubbisulla cogen-luglio, Il riordino e l'abrogazione za, visto che con la delega diven-del vecchio codice appalti e del teranno vincolanti altri attisuo regolamento attuativo, que- dell'Autorità come i bandi tipo.st'ultimodasostituire conlelinee Non c'è un problema di legittimi-guida elaborate di concerto tra le tà. Semmai può essere utile chie-Infrastrutture e l'Anac. dersi se sia ancora da considerare

L'attuazione in due tempi «soft» questa regolamentazionenon rischia di disorientare il flessibile se al contrario nonvadamercato? considerato come uno strumen-

Al contrario. Può dare certez- to capace di rinnovarsi rispettan-ze agli operatori. C'è grande atte- do per il resto tutti i criteri dellasa sulle nuove direttive, destina- legge cui siamo abituati.te amodificare profondamente il 2I PRODIIZIO NE RISERVATA

sistema degli appalti, introdu-cendo nuove opportunità di svi- , APPROFONDIMENTO ONLINEluppo. Molte misure sono «self

executing»: non hanno bisogno L'analisi di Giorgio Santini

neppure di essere recepite per diedïliziaeterritorïo .ïlso1e24ore.com

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Tra le priorità la manutenzione dei treni metroUlteriori stanziamenti "appesi" alla legge di stabilitàMAURO FAVALE

1r V ENTI milioni da spendere subito, entro il 2015V oppure 40-45 da poter utilizzare per investimenti

anche nel 2016. Sono queste le cifre di cui in questeore si sta discutendo in un giro vorticoso di riunioni etelefonate tra Campidoglio e Palazzo Chigi in vista del

Giubileo. Oggi ilvicesindaco Marco Causidovrebbe inviare al sottosegretario allaPresidenza del Consiglio, Claudio DeVincenti, un ulteriore elenco di spese che ilComune di Roma dovrà sostenere perattrezzare la città all'Anno Santo. A partire,

per esempio, dalla manutenzione dei treni dellemetropolitane, anche per evitare i guasti e gliinconvenienti come quello che due giorni fa ha tenuto lalinea A chiusa per ore e che, di fronte a centinaia dimigliaia di pellegrini in città, potrebbero mettere in seriadifficoltà la gestione quotidiana dell'evento. Se nearriveranno solo 20-25 da spendere subito sarà possibileriparare meno di una decina di convogli. Se, invece, siraddoppierà la cifra si potrà intervenire su una trentina di

treni, a questo punto facendo slittare i pagamenti anchenel 2016. Da cosa dipende? Dall'interpretazione giuridicae contabile di alcune norme, in base alle quali decidere se"caricare" su quest'anno o spostare anche sul prossimo lerisorse finanziarie che il governo deciderà di sbloccare alCampidoglio. Tecnicismi coi quali, però, bisogna fare iconti per capire quante e quali cose potranno essererealizzate quando mancano poco più di due mesiall'apertura della Porta Santa.Discorso diverso per le spese correnti che serviranno, adesempio, perla protezione civile, il volontariato ol'illuminazione. Nelle intenzioni del Comuneservirebbero una cinquantina di milioni per gestire al

meglio tutta la macchina. Probabile che ci si accordi peraltri 35-40 mili oni sui quali, al momento, si è però in altomare. É possibile che alla fine si dovrà aspettare ancora earrivare all'approvazione della legge di stabilità.L'orientamento del governo, infatti, è quello di inserire

una norma ad hoc nel testo che poi dovranno approvare leCamere. Intanto, però, il tempo stringe.

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L'ANA LIS I

AndreaMalan

Anche la svoltaelettricacompromessadallo scandalo

" 1 ritardo con cui la TeslaModel X è arrivata sulmercato, forse non è stato

proprio un male. Il primoesemplare del Model X, primoSUV interamente elettrico esecondo modello della marcacaliforniana, è stato consegnatoieri notte all'acquirente. ElonMusk, numero uno di Tesla, sistarà fregandole mani perl'aiuto insperato che lo scandaloamericano dei dieselVolkswagen fornirà alle suesportive a emissioni zero.

Paradossalmente ma nontroppo, l'affare dei dieseltruccati è scoppiato proprio incoincidenza con il lancio daparte del gruppo Volkswagen diun'offensiva tecnologicasull'elettrico e sull'ibrido: alrecente Salone di Francoforte,per esempio, Audi ha presentatoil prototipo di SUV e-tronquattro e Porsche una sportivaelettrica. Lavolontà dirincorrere la start-up

Volkswagen

Il titolo a Francoforte1,5

-44,72 V

californiana è evidente, anchese, nonostante gli incentivi avolte generosi concessi da variGoverni, l'auto elettrica stenta adecollare. Troppo alto il costodelle batterie e quindi il gap diprezzo con le auto acombustione interna; troppobassa l'autonomia, ancoratroppo lunghi i tempi di ricarica.

La California - proprio loStato le cui autorità ambientalihanno svelato la frode Vw -scommette peraltro sulleemissioni zero: entro dieci anniil 15% di tutte le auto e SUVvenduti dovranno essereelettrici (o a celle dicombustibile), un targetadottato da altri nove stati Usa,compreso NewYork. Iprogressi nella tecnologia sonolenti ma graduali (in questigiorni la Nissan lancia una Leafche vanta un'autonomia di 250chilometri); il successo di Teslanel segmento delle sportive diprestigio, con il model S cheproprio quest'anno hasorpassato la Leaf in California(14.5oo contro 12.400 in ottomesi) ha reso l'elettrico "cool"oltre che ecologico; la 5ooe, chepure Sergio Marchionne vendecontrovoglia «perché ci perdo14mila dollari a vettura»,rappresenta quasi un terzo dellequasi 2omila unità vendute negliUsa in otto mesi dalla piccolaFiat. E un vero e propriomaestro del "cool" incombe sulfuturo del settore: laApple, chesecondo le più recentiindiscrezioni punterebbe apresentare entro fine decenniola suavettura elettrica (anche senon ancora a guida autonoma).

La mutazione tecnologica inatto sarà lenta e graduale. Per iprossimi dieci anni il grosso delbusiness di Vw e degli altricolossi sarà ancora costituito daauto diesel e a benzina, magaricon la tecnologia dell'ibridoplug-in; lo scandalo di questigiorni potrebbe contribuire acambiare gli scenari, soprattuttose le autorità nazionali e localireindirizzassero gli incentiviverso le nuove tecnologie.Questo rimane però per leautorità il dilemma maggiore,poiché ogni tecnologia ha perora vantaggi e svantaggi (anchesolo dal punto di vistadell'impatto ambientale): Ildiesel emette molti Nox eparticolato; Il motore a benzinaconsuma di più e quindi emettepiù C02, l'elettrico ha emissionilocali zero ma il suo impattocomplessivo dipende da comel'energia elettrica vieneprodotta. Un esempio diproblemi a livello europeo: sedallo scandalo Vw dovesseemergere - per motiviregolamentari o di preferenzedei clienti - una penalizzazionedel diesel, sarebbe molto piùcomplicato raggiungere gliobiettivi Ue di riduzione delC02 a 95 grammi/chilometroentro il 2020 (lasciando da parteper un attimo il problemadell'attendibilità dei test).

E la Volkswagen? AWolfsburg la tegola è arrivata almomento sbagliato: la crisid'immagine potrebbe pesaresulle vendite in generale; ladecapitazione del settoretecnico complicherà lavita algruppo nel pieno di una sfidatecnologica decisiva, senzacontare che il salassoeconomico -tra multe,risarcimenti e costo dei richiami- sottrarrà risorse finanziariealla ricerca. Poiché le risorsetecniche non mancano, lasperanza è che il terremoto inatto - se gestito correttamente-dia alla struttura la forza percambiare davvero pelle.

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28/08 29/09

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Dieci Regioni chiedono il referendum. Il nodo dell'indipendenza energeticaL'appuntamento è per questa mattina, alla Corte

di Cassazione di Roma. I rappresentanti di dieciRegioni italiane - ieri la pattuglia delle prime ottoè cresciuta in extremis con il sì di Campania e Li-guria - depositeranno la richiesta di referendumnazionale abrogativo per alcune parti dell'articolo35 del decreto legge sviluppo e dell'articolo 38 del-lo sblocca-Italia. Le norme, cioè, che nelle inten-zioni dei governi che le hanno ideate (Monti e Ren-zi) avrebbero dovuto spingere la produzione di pe-trolio e gas nazionali, ammorbidendo il divieto diesplorazione marina entro le 12 miglia e dando al-lo Stato il potere necessario per le autorizzazioni.

La richiesta di referendum - oggi è l'ultimogiorno per presentarla e secondo la Costituzionesono sufficienti cinque Regioni - sarà il punto dipartenza di una procedura che dopo il passaggiodalla Corte Costituzionale (sentenza attesa entro il1o febbraio) si potrebbe concludere con la chiama-ta degli italiani a una consultazione popolare a suomodo storica, più o meno a cavallo tra metà aprilee metà giugno. Un evento paragonabile ai due chenel 1987 e nel 2011 (dopo i disastri di Chernobyl eFukushima) segnarono la fine del nucleare italia-no. Perché, in fondo, non bisogna nasconderlo: ilreferendum voluto dalle Regioni, sostenuto da al-ami partiti o parti di essi (Pd, MSs, Forza Italia) edagli ambientalisti dei comitati «no-triv» - no al-

sommato simili. C'è chi prosegue su una consoli-data linea «green» come la Puglia di Michele Emi-liano (eletto col sostegno Pd) e chi risponde a pro-messe elettorali che non può eludere dopo la tor-nata della scorsa primavera. Ci sono eccezioni: laSicilia del pd Rosario Crocetta, ad esempio, non siè unita per pochi voti al trend generale. L'ex sinda-co di Gela (sede di raffineria, e giacimenti) teme dimettere in discussione gli accordi con l'Eni, e le ri-cadute su occupazione e presenza industriale.L'Emilia-Romagna del pd Stefano Bonaccini, piùallineata, non crede al referendum e cerca di me-diare proponendo una revisione dell'articolo 38.Uno dei nodi principali sta lì: l'interesse non pro-prio ambientalista delle Regioni a riprendersi lafetta di potere sulle questioni energetiche che losblocca-Italia ha tolto loro, rimettendo in primopiano il governo nelle decisioni strategiche. Unconflitto sul quale le affinità di partito tendono adattenuarsi. Restano confinate nel dibattito le que-stioni strategiche alle quali una politica energeticadovrebbe rispondere. Difficile pensare che ridi-mensionare l'industria petrolifera nazionale a fa-vore delle rinnovabili risolva problemi storici. Pe-trolio, gas e carbone coprono più dell'8oi dei con-sumi energetici italiani. Una buona fetta di rinno-vabili è composta da vecchio idroelettrico, che nonha prospettive. In Basilicata c'è il maggior giaci-mento petrolifero europeo di terraferma, ma l'Ita-

Alleanze trasversaliPezzi di Partito democratico e ForzaItalia, ambientalisti e grillini: la stranaalleanza contro il progetto di Romaper produrre più gas e petrolio

le trivelle - avrà il significato di un verdetto sullaproduzione di petrolio e gas in Italia. Se i cittadinidecideranno per l'abrogazione di quelle norme sa-rà bocciato un cardine della «Strategia energeticanazionale», nella parte che punta all'uso e allo svi-luppo di risorse interne per diminuire la dipen-denza dall'estero, spingere gli investimenti, l'occu-pazione e gli incassi (tasse e royalties) per il Fisco.

Lo scenario è complicato: Regioni (non tutte)contro lo Stato centrale; l'anima «verde» del Pd(con i 5 Stelle) contro la linea della maggioranzadel partito; ambientalisti contro compagnie petro-lifere. A muovere le Regioni (Abruzzo, Basilicata,Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Pu-glia, Sardegna, Veneto) sono motivazioni tutto

lia dipende comunque per il 77% dall'estero (e perl'88% per il gas) quando l'Europa è al 53%. La di-pendenza dalla Russia è un'arma a doppio taglio. liprimo fornitore di greggio è l'Azerbaigian, nonproprio una democrazia compiuta. Finora la poli-tica energetica italiana è stata decisa con atti am-ministrativi (chi ricorda il Cip6/92?) o referen-dum. Visti gli esiti forse servirebbe qualcosa di più.

Stefano AgnoliRIPRODUZIONE RISERVATA

Energia Pagina 13

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I punti

1 10 Consigli re.gionaìi

(consumiPetrolio, gas ecarbonecoprono oltrel'80 per centodei consumienergeticiitaliani. Tra lerinnovabili,l'idroelettricocopre la fettapiù ampia

L'export

L'Italia dipende

per il 77% del

fabbisogno

energetico

dall'estero(88% per il

gas), l'Europa è

al 53%. II pe-

trolio viene per

lo più dall'Azer-

baigian

Le distanzeDopo il disastrodi Macondonel Golfo delMessico (2010)venneintrodottoil divietodi esplorazione

marina entro le

12 miglia, ora

ammorbidito

II votoCon il voto a

favore di 10

Consigli

regionali è

stato superato

il quorum che

consente la

richiesta di un

referendum.

Sotto esame

sei quesiti

La mappaLa posizionedelle Regionie i luoghidelle estrazioni

LEGENDA

Le 5 areeconsideratepiù "redditizie"

Zone marinedove potrebberoessere estrattigli idrocarburi

a

Aree vietate

Aree soggetteall'accertamentodi eventuali rischi

In mareLa piattaformapetrolifera«Vega Alfa» nelCanale di Sicilia

Basilicata . Marche, Puglia,

- iabria, Liguria,Campania,

saEise

Energia Pagina 14

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COMMFRCJA1 iSní'T/ Codice deontologico tra i temi del Congresso

galateoUn negli studiCompens i per iscritto . Mente spot s m s it i

DI GABRIELE VENTURA

n arrivo il nuovo codicedeontologico dei com-mercialisti. Che vieta lapubblicità sul sito Inter-

net del professionista o dellostudio associato di cui fa par-te, obbliga il commercialistaa pattuire per iscritto la mi-sura del compenso, garantireun rimborso spese forfettarioal tirocinante dopo i primisei mesi di pratica, osserva-re una serie di regole in casodi sostituzione di un colleganello svolgimento di un inca-rico e in caso di irreperibilitàdel cliente. Sono le principa-li novità contenute nel nuo-vo codice deontologico dellaprofessione, aggiornato e re-visionato dalla Commissionenazionale di studi «Deontolo-gia» del Cndcec, e in pubblicaconsultazione sul sito Inter-net istituzionale. Le eventua-li osservazioni al testo, speci-fica nella nota informativa n.73/2015, il presidente Gerar-do Longobardi, dovranno per-venire al Consiglio nazionaleentro il 23 ottobre prossimoall'indirizzo e-mail dedicato.Al termine della consulta-zione, il Cndcec approverà iltesto definitivo, che sostituiràquello emanato nel 2008. Ca-tegoria che si appresta quindia rinnovare le proprie regoledeontologiche e che, il 15 e 16ottobre prossimi, si riunirà aMilano per il congresso na-zionale, che sarà focalizzatosulla semplificazione, comeannunciato ieri in conferen-za stampa.

Responsabilità il Previsto l'obbligo di copertura assicurativa peri rischiprofessionale JL professionali

- -----------------r-: r_ ffl introdotto il riferimento al consiglio di disciplina quale

disciplinare giudice disciplinare

Tirocinio Trascorsi i primi sei mesi obbligo di rimborso speseforfettario

Divieto di riferimenti pubblicitari sul sito internet deli il p r l1

Compenso Obbligo di individuare per iscritto la misura deiprofessionale compenso

Le novità del codice.Al nuovo testo posto in con-sultazione in questi giorni»,afferma Giorgio Lucchetta,consigliere nazionale dele-gato, «risponde innanzituttoall'esigenza di aggiornarei contenuti alla novità legi-slative intervenute in questiultimi anni in materia diprofessioni intellettuali». Inparticolare, infatti, per quan-to riguarda la responsabilitàprofessionale è stato previstol'obbligo di copertura assicu-rativa per i rischi professio-nali. In tema di responsabi-lità disciplinare, invece, sonostati precisati alcuni para-metri riguardo alla propor-zionalità della sanzione daprendere in considerazionein sede di procedimento di-sciplinare (gravità del fatto,grado della colpa, eventualesussistenza del dolo e suaintensità ecc). In materia ditirocinio, è stata ribadita la

natura gratuita del rapporto,che «non determina l'instau-razione di rapporto di lavorosubordinato anche occasio-nale». «Tuttavia», si leggenel testo , «trascorsi i primisei mesi di tirocinio , il pro-fessionista dovrà concordarecon il tirocinante un rimborsospese forfettario». In tema dipubblicità informativa, inve-ce, è stato introdotto il prin-cipio secondo il quale «il sitointernet del professionista odello studio associato di cuifa parte non può contenereriferimenti commerciali opubblicitari». Inoltre, «sonostate introdotte importantiprecisazioni alla luce dellacasistica emersa in questiprimi anni di applicazio-ne del codice deontologico»,spiega Lucchetta. In partico-lare, sulle condotte da porrein essere nei rapporti con icolleghi , con i clienti e con idipendenti e i collaboratori.

Il congresso . Ieri a Mila-no, come detto , si è svolta lapresentazione del congres-so di categoria , dal titolo«Semplificare per crescere.I commercialisti, energiaper lo sviluppo ». Alla gior-nata, oltre a Longobardi,hanno partecipato il presi-dente dell'Ordine di Milano,Alessandro Solidoro , il vicepresidente della Camera dicommercio di Milano, Al-berto Meomartini, il vicepresidente di Assolombar-da, Carlo Bonomi, l'asses-sore all'economia, crescitae semplificazione della re-gione Lombardia, MassimoGaravaglia e il direttoredelle Entrate Lombardia,Giovanna Alessio. A l nostroobiettivo», ha sottolineatoLongobardi, «è fornire del-le proposte al legislatoremettendoci dei panni delcittadino, dell'imprenditoree anche del fisco».

Deontologia Professionale Pagina 15

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Il presidente del Cngegl Savoncelli sulle novità legate al parere del Consiglio di stato n. 2539

Competenze: dialogo avviatopronunciamento innovativo che segna

DI MAURIZIO SAVONCELLI,

PRESIDENTE CNGEGL

i è ampiamente di-scusso, soprattuttonell'ambito delle pro-fessioni tecniche, del

parere n. 2539 espresso dalConsiglio di stato in meritoalle competenze dei geome-tri. Un parere che ho subitodefinito innovativo rispetto aiprecedenti pronunciamenti,non sempre in grado di scio-gliere le ambiguità più ricor-renti. A distanza di qualchesettimana e di un numeroimprecisato di letture, ap-profondimenti e confronti, ag-giungo un secondo aggettivo:inequivocabile. Partendo dal-la disamina degli argomentipresentati nel 2013 dall'inter-pellante Regione Toscana, igiudici di palazzo Spada han-no sancito con estrema chia-rezza: l'abrogazione del R.d

del 1939, che elimina riservein capo ad alcune categorie;il principio generale della«collaborazione tra titolaridi diverse competenze pro-fessionali», precisando checiascun tecnico risponderàdella progettazione «per laparte di sua competenza esotto la sua responsabili-tà»; anche per le modestecostruzioni civili, il geome-tra può progettare, con l'usodel cemento armato, «piccolecostruzioni accessorie, chenon richiedano particolarioperazioni di calcolo e nonimplichino per destinazionepericolo per l'incolumità del-le persone»; la competenzadei geometri nell'attività di«progettazione e direzionedei lavori, incentrata sugliaspetti architettonici dellamodesta costruzione civi-le»; solo nelle zone ad altorischio sismico il professioni-

nuovo corso

La sede dei Consiglio di stato

sta strutturista interverrà fin (la progettazione statica, indalle prime fasi della proget- questi casi, avrà la prevalen-tazione, assumendo il ruolo za sulla progettazione archi-di capofila e interagendo con tettonica).il progettista architettonico Ho più volte sostenuto che

il tema delle competenzenell'ambito delle costruzio-ni debba essere affrontato erisolto tra le categorie diret-tamente interessate: inge-gneri, architetti e geometri,un bacino di quasi 500 milaprofessionisti. L'attuale egeneralizzato clima positi-vo induce a pensare che ilparere possa rappresentareil terreno comune sul qualeapprofondire un dialogo datempo avviato all'internodelle Rete delle professionitecniche: l'obiettivo condivi-so è arrivare in tempi brevia una definizione chiara edesaustiva delle reciprochecompetenze, a patrimonio deiliberi professionisti e dell'in-tera collettività.

Pagina a curaDEL CONsIGLIo NAZIONALE

GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI

Competenze Geometri Pagina 16

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Realizzato il primo modulo di magnete superconduttore per il reattore sperimentale nell'ambito del programma Iter

Genova accelera sulla fusione nucleareUna collaborazione tra Asg Superconductors (Malacalza), Enea e Walter Tosto

Raoulde Forcade

GENOVA

semm- È italiana ed è stata costruita aGenova «la più grande bobina su-perconduttrice mai realizzata». Asottolinearlo è il commissario del-l'Enea, Federico Testa, nel corsodella presentazione del primomodulo di magnete supercondut-tore per il reattore sperimentaledi fusione nucleare Jt-6oSa, in co-struzione a Naka in Giappone edestinato a riprodurre la stessa re-azione che avviene nel sole e nellaaltre stelle. Il componente è statorealizzato nel capoluogo ligure,presso gli stabilimenti di Asg Su-perconductors, azienda che fa ca-po alla famiglia Malacalza (chel'ha rilevata nel 2001 da AnsaldoEnergia). La bobina è frutto di unacollaborazione tra Asg, Enea e lasocietà Walter Tosto.

Il reattore Jt-6oSa costituisceuna tappa fondamentale del pro-

gramma Iter, uno dei più grandi ecomplessi progetti sulla fusione alivello mondiale, attualmente infase di realizzazione a Cadarachein Francia, del quale Enea è capofi-la nazionale. L'Ue, come Paeseche ospita l'iter, spiegano Vincen-zo Giori, ceo diAsg, e Aldo Pizzu-to, direttore del Dipartimento fu-

PRIMATO HI-TECHNove delle 18 speciali bobinesono made in Italye il nostro Paese ha ottenutoi160% delle commessepari a un miliardo di euro

sione di Enea, «copre da sola il

45% del costo del progetto, con uninvestimento di 6,6 miliardi».

E l'Italia, aggiunge Testa, si è ag-giudicata «il 6o% delle commessehi-techdilter ,pariaunmiliardo dieuro divalore . Il che ha consentitolo sviluppo di grandi ma anche dimedie e piccole imprese che lavo-rano nel settore . In effetti , nel Pae-

Tecnologia italiana . Nella foto, la prima bobina superconduttrice perjt69saprodotta da Asg Superconductors nello stabilimento di Genova

Le componenti italiane

Commesse di Iter all ' Italia La fornitura di EneaIl controvalore è pari a circa un A Enea la fornitura di metà dellemiliardo di euro bobine per il magnete

se ci sono aziende che, nonostantele piccole dimensioni, riescono astare su un mercato particolarecome questo. E abbiamo impreseche hanno una grande capacità diadattamento e che sono in gradodi trovare soluzioni che non sonomai state affrontate prima».

Le bobine realizzate da Enea eAsg, servono a comporre, comesi è accennato, il magnete super-conduttore di Jt-6oSa, cuore delreattore afusione, conilcompitodi confinare in un particolareimpianto (detto Tokamak) ilplasma, la materia di cui sonocomposte le stelle, che raggiun-ge una temperatura di 15o milio-ni di gradi, in modo da replicarelo stesso processo diproduzionedi energia del sole.

L'Italia si è impegnata a contri-buire all'attuazione dell'accordobilaterale traUe e Giappone,perilreattore affidando all'Eeneala for-nitura di 9 delle i8 bobine del ma-gnete superconduttore. Il valoredi questa prima commessa superai i7 milioni di europerAsg, ai qualivanno aggiunti io milioni per i

componenti strutturali realizzatidalla Walter Tosto e 12 milioni cir-ca per i sistemi di alimentazioneelettrica dei magneti. La partner-ship Enea-Asg, spiega una nota,«ha portato al completamento ditutti gli avvolgimenti di bobinaprevisti contrattualmente e il pri-mo dei Scomponenti ègià stato in-serito nellarelativa cassa di conte-nimento, fornita dall'Enea con lacollaborazione della Tosto».

Davide Malacalza, presidentedi Asg Superconductors, sottoli-nea che «grazie alle competenzeacquisite negli stabilimenti in Ita-lia, siamo in condizione di compe-tere su mercati internazionali perl'aggiudicazione dicommesseperla fornitura di magneti per appli-cazioni industriali, il settore med-tech ed energia. Stiamo inoltresviluppando tecnologie innovati-ve made inItaly come il filo super-conduttivo in MgB2 diboruro dimagnesio, che potrebbe avere im-portanti ambiti di applicazionenel settore dei sistemi di accumu-lo e trasporto di energia».

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