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Centro Studi C.N.I. 23 dicembre 2016

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Centro Studi C.N.I. 23 dicembre 2016

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 23 dicembre 2016

Pagina I

LAUREE PROFESSIONALIZZANTI

Tutto pronto per le lauree professionalizzantiItalia Oggi 23/12/16 P. 37 1

APPALTI

Appalti, concessioni e spese Si alza il velo sugli atti pubbliciCorriere Della Sera 23/12/16 P. 40 Andrea Ducci 2

ANTICORRUZIONE

Anticorruzione, ordini all'operaItalia Oggi 23/12/16 P. 36 Gabriele Ventura 3

DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO

Sos, sanzioni sproporzionateItalia Oggi 23/12/16 P. 35 Luciano De Angelis 4

APPALTI

Serve uno scatto vero per cambiare le regoleCorriere Della Sera 23/12/16 P. 27 Giangiacomo Schiavi 5

INVESTIMENTI

Investimenti per 350 milioniSole 24 Ore 23/12/16 P. 13 Marzio Bartoloni,Carmine Fotina

6

ILVA

«In arrivo il parere dell'Ambiente sui piani per l'Ilva»Sole 24 Ore 23/12/16 P. 13 Domenico Palmiotti 8

INNOVAZIONE

L'economia circolare alla prova del mercatoSole 24 Ore - Nova 23/12/16 P. 14 Elena Comelli 9

START UP

Dall'idea alla startup: la banca dà credito al valore che si rigeneraSole 24 Ore - Nova 23/12/16 P. 14 13

TORINO-LIONE

La città metropolitana riporta la sindaca all'Osservatorio TavSole 24 Ore 23/12/16 P. 13 Augusto Grandi 14

SALERNO-REGGIO CALABRIA

Gentiloni «vara» la Salerno-Reggio, decreto per il SudSole 24 Ore 23/12/16 P. 21 Marzio Bartoloni 15

VERIFICHE POST SISMA

Agibilità post sisma per tutti i tecniciItalia Oggi 23/12/16 P. 36 17

GOVERNO E LEADERSHIP

Tra i talenti di un leader quello di farne crescere altriSole 24 Ore 23/12/16 P. 21 18

Tutto pronto per le lauree professionalizzantiApprovato lo scorso 12 dicembre il dm(n.987116) sull 'accreditamento dei corsidi studio che, tra le altre cose, contiene iprincipi cardine per istituire le nuove lau-ree «a orientamento professionalizzante».Dal prossimo anno accademico 2017118,quindi, si partirà con questo nuovo model-lo formativo fortemente voluto dal Cnpi.Il principio è quello di avviare una primasperimentazione per alcune classi di laureaintervenendo sugli ordinamenti didatticigià esistenti e soprattutto con corsi a nu-mero chiuso (non più di 50 studenti a cor-so) che dovranno garantire la presenza di

un adeguato numero di tutor di imprese oordini coinvolti nel processo formativo. Ilprovvedimento prevede una minore blin-datura dei crediti formativi caratterizzan-ti, comunque non inferiori al 50%, con laconseguente possibilità, di incrementare ilpeso delle discipline professionalizzanti,delle attività, di laboratorio e di quelle deitirocini disciplinari a cui dovranno esserededicati almeno 50 crediti e non più di 60. Ilprogetto formativo, infatti sarà, sviluppatomediante convenzioni «con imprese qua-lificate, ovvero loro associazioni, o ordiniprofessionali».

Lauree professionalizzanti Pagina 1

Appalti, concessioni e speseSi alza il velo sugli atti pubbliciDa oggi risposta entro 30 giorni a chi chiede l'accesso ai documentiROMA Prevenire la corruzione eaumentare la trasparenza.L'intera pubblica amministra-zione, a livello centrale e a li-vello locale, è chiamata adadeguarsi alle nuove regoledell'accesso civico generaliz-zato previsto da uno dei decre-ti Madia da oggi in vigore. Inpratica, i cittadini potranno fa-re richiesta per accedere a tuttigli atti, e ai dati ad essi correla-ti, delle amministrazioni pub-bliche. Qualche esempio resti-tuisce la portata della novità.Un cittadino interessato a co-noscere i dettagli sul contrattodi appalto per ristrutturare gliuffici comunali, il museo civi-co o l'asilo nido sotto casa po-trà farne domanda. Il Comunedovrà rispondere entro 30

giorni, e in caso di diniegomotivarne le ragioni. Se l'og-getto di interesse, per esem-pio, fossero gli studi di fattibi-lità e i costi per il ponte sullostretto di Messina il meccani-smo resta identico.

Così come lo è nel caso diuno studente universitario chebenefici di prestazioni agevo-late per la mensa e la retta gra-zie all'Isee (Indicatore situa-zione economica equivalente),un compagno di corso che vo-lesse accertare se ne ha dirittopuò fare domanda degli attiche hanno concesso quelle fa-cilitazioni. Vale precisare che ilsoggetto controinteressatopuò opporsi, con motivazioniadeguate, alla richiesta di ac-cesso. Qualche altro esempio

riassume come cambia l'ordi-namento italiano con l'intro-duzione dell'istituto anglosas-sone che va sotto il nome diFreedom of information act(Fola). A livello locale sarà pos-sibile avere i dati su tutte leconcessioni per suolo pubbli-co, affissioni, gestione di benimobili e immobili. Allo stesso

Le regole II decreto

La nuova Ieri sonoforma di entrate inaccesso civico vigore le nuovestabilisce la regolepossibilità di dell'accessorichiedere civico previsteanche gli atti da uno deiper i quali non decreti Madiaesiste unobbligo dipubblicazione

Il cittadinorichiedente nondovrà avere uninteressesoggettivorelativo allarichiesta

I cittadinipotrannochiedere diaccedere a tuttigli atti e ai datidelle Pa

modo un comitato di cittadinipotrà ottenere i dettagli di unprovvedimento autorizzativodi un impianto di depurazioneo di un termovalorizzatore.L'obiettivo del decreto è «favo-rire forme di controllo sul per-seguimento delle funzioniistituzionali e sull'utilizzo del-le risorse pubbliche e di pro-muovere la partecipazione».

La nuova forma di accessocivico stabilisce la possibilitàdi richiedere anche gli atti peri quali non esiste un obbligo dipubblicazione. Il secondo ele-mento che certifica il passag-gio «dal bisogno di conoscereal diritto di conoscere» è costi-tuito dal fatto che il richieden-te non dovrà avere un interes-se soggettivo relativo alla ri-chiesta. Questo non significache tutti avranno accesso atutto. Il decreto fissa paletti ri-gidi per gli atti tutelati da inte-ressi di pubblica sicurezza, or-dine pubblico, difesa. Il quelcaso l'amministrazione ne-gherà l'accesso. Il decreto di-sciplina anche i ricorsi e le im-pugnazioni dei cittadini chenon si arrenderanno al primoostacolo.

Andrea Ducc!

Appalti Pagina 2

La 1'dCO 72lzlOl'le di Italla0go;1 sZLlle U'L.ZzLCLtlI'C' de/le categorie ZYZ ULStCX ClC'ljCL SCCLdC'YIzCC odierna

Anticorruzione, ordini all'operaRush finale per mettere in regola le realta territoriali

DI GABRIELE VENTURA

rdini professionali alrush finale per ade-guarsi agli adempi-menti anticorruzione.

Scade infatti oggi il termineper mettersi in regola con gliobblighi previsti dal dlgs n.97/2016, ossia la normativaanticorruzione e trasparenzaentrata in vigore il 23 giu-gno scorso. Le categorie, però,sono andate in ordine sparsonel dare le istruzioni del casoai consigli locali, e proprio inquesti giorni stanno monito-rando l'effettivo adeguamentoagli obblighi previsti dalla leg-ge, il cui termine era previstoinizialmente per il 23 giugnoed è stato rinviato di sei mesi.ItaliaOggi ha monitorato al-cuni siti di ordini di avvocati,commercialisti, consulenti dellavoro, ingegneri e architetti.Tutti hanno attivato il link«Amministrazione trasparen-te» in home page e generalmen-te è rispettato uno schema dibase nella stesura delle in-formazioni anche se, in mol-ti casi, le sezioni sono ancora

in aggiornamento . A titolo diesempio , le pagine degli ordi-ni dei commercialisti di Torino,Palermo e Catania risultanoancora in fase di lavorazione,così come la sezione dell'ordi-ne degli avvocati di Bologna.Per quanto riguarda loschema base, il primolink è quello relativoalle disposizioni ge-nerali , che contieneil programma perla trasparenza egli atti generali. Aseguire l'organiz-zazione dell'ordine, iconsulenti e collabo-ratori, il personale,dove sono ripor-tati gli incarichiamministrativi

Raffaele Cantone, ;r€:si€ enic A .ac

di vertice , i dirigenti , le posizio-ni organizzative, la dotazioneorganica e così via . Successi-vamente, i bandi di concorso,bandi di gara e contratti, glienti controllati , le attività e i

procedimenti , i provvedi-menti e i bilanci.

Sono indicati,

, , , ; 1 1111 i0ir %9%G9i j

ministrazione e altri contenu-ti. Come detto, però, i consiglinazionali non hanno ancoraun monitoraggio sugli ordiniterritoriali , tranne in alcunicasi. I 106 consigli provincialidell'Ordine dei consulenti dellavoro , infatti , stanno attuandole previsioni normative. «En-tro oggi», assicura il presidentedella Fondazione studi , RosarioDe Luca , «l'intero sistema deiconsulenti del lavoro avrà onli-ne una sezione aggiornata de-dicata all'amministrazione tra-sparente con tutti i documentinecessari per adempiere allenormative di legge». Riguardoalle criticità emerse in questimesi e legate all'attuazionedella normativa Anac, secon-do De Luca « sono stati partico-larmente colpiti i consigli pro-vinciali più piccoli che hannosubito pesantemente l'impattodegli oneri scaturiti da quantoprevisto dalla normativa. Per-tanto, il Consiglio nazionaledell'Ordine ha intrapreso del-le iniziative di supporto con lacreazione di una piattaformainformatica che agevola l'in-dividuazione dei contenuti da

inoltre, nelloschema clas-sico, i beniimmobili egestione delpatrimonio,il patrimonioimmobilia-

re, i canonidi locazione o

affitto, i servizi

erogati, i paga-menti dell'am-

pubblicare per adempiere agliobblighi di legge e offrendoun supporto personalizzatocon un servizio di help deskdi primo e secondo livello».Anche il Consiglio nazionaleforense ha supportato gli or-dini territoriali nell'attuazio-ne della normativa , fornendotutte le istruzioni in una cir-colare con allegata la schedadi analisi dell'ufficio studi, unmodello di piano per la preven-zione della corruzione integra-to con le misure da adottarein materia di trasparenza, lanota esplicativa al modello dipiano integrato, l'applicati-vo recante l'individuazionedelle aree di rischio nonchéle misure di controllo e dicontrasto, la nota esplicativadell'applicativo. Il Consiglionazionale degli ingegneri, in-vece, ha dato vita pochi gior-ni fa a un evento formativodedicato alla normativa an-ticorruzione e trasparenza.Infine, per quanto riguardai commercialisti il Consiglionazionale non ha un moni-toraggio sulla situazioneattuale.

anticorruzione Pagina 3

Per Ciara, C,ridcec e Cîaf da rivedere la bozza di dl <s di recepérneralo della de'rellcva aralcricicla ;ro

Sos, sanzioni sproporzionateDocumentazione da definire per le mancate segnalazíoní

Di LUCIANO DE ANGELIS

bbassamento dellesanzioni relative allemancate segnalazionidi operazioni sospette

ritenute decisamente troppoelevate, necessità di delimitaree chiarire la documentazionespecifica in merito agli obblighidi conservazione documenta-le, ripristino delle situazioni diesonero inerenti la redazionee trasmissione delle mere di-chiarazioni fiscali. Sono alcunedelle più rilevanti richieste diemendamento presentate con-giuntamente al Mef dai Con-sigli nazionali del Notariato,dei Dottori commercialisti edesperti contabili e degli avvo-cati, in merito alla bozza di dlgsdi recepimento della DirettivaUe 2015/849 (cd. IV direttivaantiriciclaggio).

Le sanzioni per la se-gnalazione di operazionisospette . Molte le istanze dimodifica inoltrate dai tre con-sigli nazionali rispetto al testopubblicato sul sito Mef a finenovembre. Si segnala in parti-colare, la modifica dell'art. 58sulle sanzioni per inosservan-za delle disposizioni relativeall'obbligo di Sos che è passatoda una sanzione amministrati-va dal 1% al 40% dell'importodell'operazione a una da 30mila a 300 mila euro. In pro-posito, i Consigli nazionaliosservano, innanzitutto, chel'inciso «ovvero la effettuanotardivamente» riferito allasegnalazione, andrebbe elimi-nato non esistendo un termi-ne perentorio per effettuare lastessa. Inoltre, si propone undrastico taglio all'importo dellesanzioni, sostituendo «30.000»con «10.000»; ciò con l'intentodi calibrare le sanzioni in mi-sura proporzionata alla viola-zione commessa ed alle diversetipologie di soggetto destinata-rio degli obblighi antiriciclag-gio. Sul punto si rileva che lamisura del minimo edittalefissato pare esageratamenteelevata, tenuto conto soprat-tutto che si rientra nell'areadella negligenza e delle vio-lazioni amministrative e nondi comportamenti dolosi, fro-datori, di rilevanza penale. Inproposito basti considerare che

per un'omessa segnalazionerelativa ad una prestazioneprofessionale (mediana) tra100 mila e 300 mila euro lasanzione minima attualmen-te prevista è nella forbice tra1.000 e 3 mila euro, mentrecon i nuovi importi il minimocomminabile sarebbe di ben 30mila, ossia addirittura fino a 30volte superiore, senza pensarepoi, alla situazione irrazionalein cui all'omessa segnalazioneper un'operazione da 10 milagiuro si potrebbe rischiare dipagare una sanzione tripla ri-spetto all'illecito stesso.

Obblighi di conservazio-ne. L'obbligo di conservazionedei dati e informazioni risultanotevolmente ampliato rispet-to all'attuale, poiché non silimita ai documenti inerentil'adeguata verifica e le opera-zioni compiute dai clienti, masi estende alle informazioniutili all'espletamento di inda-gini su operazioni di riciclaggioo strumentali allo svolgimentodelle analisi effettuate dallaUif, rischiando di trasformaregli studi professionali in unasorta di «satellite» delle atti-

vità di indagine. Da un puntodi vista pratico, poi, andrebbespecificato che l'espressione«purché non modificabile» siariferita esclusivamente allaconservazione in formato elet-tronico. Sul tema andrebbealtresì salvaguardata la pre-visione secondo cui se i dati ele informazioni sono conservatiin formato cartaceo sono residisponibili entro tre giorni dal-la richiesta; e che il termine ditre giorni soddisfa il requisitodi tempestività.

Esonero delle dichiara-zioni . Evidenziando in par-ticolare per i commercialisti,l'eliminazione di quanto at-tualmente previsto dall'art.12, co. 3 che contemplaval'esonero ai fini dell'adeguataverifica, in relazione allo svol-gimento della mera attività diredazione e/o di trasmissionedella dichiarazione dei redditie degli adempimenti in ma-teria di amministrazione delpersonale, se ne richiede lareintroduzione.

Collegi sindacali . Anche intema di obblighi di comunica-zione degli organi di controllo

si rileva la necessità di emen-damenti. La norma, infatti, fariferimento agli organi di con-trollo societari presso i soggettiobbligati, mentre in tutti gli al-tri soggetti non destinatari (es.società industriali/commercia-li) sarebbe opportuno precisareche l'obbligo riguarda esclusi-vamente i componenti degliorgani di controllo delegatianche alla revisione legale deiconti. Difatti, il controllo sulleviolazioni all'uso del contante,ad esempio, mai potrà essereassolto dal collegio privo di talefunzione. Da specificare, inol-tre, che restano esclusi tutti glialtri soggetti nei confronti deiquali non trovano applicazio-ne né gli obblighi di adeguataverifica, né quelli di conserva-zione, comunicazione e segna-lazione. Un'ultima notazione,riguardo l'aspetto operativo, èche l'obbligo debba essere as-solto a livello collegiale e nonindividuale. Diversamente, os-servano i Consigli nazionali, lasegnalazione di un componentecreerebbe le condizioni per de-cretare l'omessa segnalazioneda parte degli altri.

Direttiva antiriciclaggio Pagina 4

EXPO E ALTRI APPALTI

SERVE UNOSCATTOVEROPER CAMBIARE REGOLE

di Giangiacomo Schiavi

ell'autosospensionedel sindaco Sala re-sta solo il puntoesclamativo, un ge-sto di insofferenza

dunque: rientrata l'ipotesi delledimissioni, impossibile la dele-ga del ruolo, si può dire che èstato come un brivido lungo laschiena di Milano. La città si ètrovata spiazzata tra politica egiustizia, tra la necessità di con-tinuare il percorso di crescitanel rispetto delle regole e la pa-ura di inciampare in certi anti-chi vizi. I ragionamenti fatti so-no stati di due tipi. Il primo. Seil sindaco viene iscritto al regi-stro degli indagati e un'inchie-sta chiusa viene riaperta, vuoldire che su Expo c'è ancoraqualcosa di non detto e la magi-stratura deve dare risposte.L'avviso di garanzia ha una tra-iettoria che porta verso il rinvioa giudizio e questo significaaria di crisi, sbandamento nelcentrosinistra, fine anticipatadel nuovo corso. Il secondo. Seil sindaco reagisce in modo cosìforte vuol dire che è talmentesicuro della sua onorabilità chenon accetta di vederla messa indiscussione dalla sera alla mat-tina, considerando l'integritàmorale un prerequisito per lafunzione che svolge. Senza quelgesto, non previsto dall'accade-mia del bon ton politico, il sin-daco di Milano però sarebbe ri-masto sotto scopa, tallonatoogni giorno dal sospetto che si

Ostacolì La fiducia nelle normesi recupera rimuovendo i tranefliburocratici che favorisconogli imbroglioni e mettonoin difficoltà le persone perbene

insinua dietro le frasi fatte chein genere finiscono così: sonofiducioso nell'operato della ma-gistratura.

L'appello a rientrare nellepiene funzioni e la fiducia nel-l'azione dei giudici hanno rista-bilito un percorso che toglieMilano da una imprevista situa-zione di incertezza. E questo èbene. Ma resta aperta una que-stione enorme, legata agli ap-palti pubblici, alla correttezzadegli atti e ai tempi della buro-crazia. Nel caso che riguarda ilsindaco di Milano era in ballo ildestino di Expo, partito in ritar-do, bloccato dalle faide tra Re-gione e Comune e dalle indagi-ni doverose sull'intreccio mal-sano tra politica e affari. Il tem-po era il valore più importanteper raggiungere il traguardo diExpo, ma il tempo del cantiere equello delle procedure noncoincidono mai. Uno ha fretta,l'altro un po' meno. Ci può stareuna retrodatazione, cioè un fal-so in atto pubblico, per non do-ver sospendere i lavori e noncompromettere l'evento? Con ilclamore per l'inchiesta riaper-ta, le risposte della Procura ge-nerale diventano fondamentaliper ogni amministratore pub-blico: si può derogare, senza fi-nire sotto processo, in virtù diuna scadenza da rispettare cheha finalità importanti per il Pa-

ese? La prima risposta dellaProcura ha tenuto conto di que-sto: non c'è stato illecito penale.La seconda risposta deve arriva-re.

Ma se si vuole dare un sensoa quel che è successo a Milanocon il testacoda del sindaco, sideve trovare un meccanismoper conciliare trasparenza eonestà con tempi e burocrazia.Rispettare le procedure e finirei lavori in tempo è il giusto mixper garantire un percorso cor-retto e pratico agli appalti pub-blici. La nuova legge del marzo2016 è un passo avanti, perchéinette alcuni paletti control'opacità di un sistema che hacreato difficoltà agli imprendi-tori onesti lasciando spazio aquelli più disinvolti. Ma è rima-

sto il criterio del massimo ri-basso nelle gare, quello , per di-re, che ha permesso alla societàMantovani di aggiudicarsi l'ap-palto contestato per Expo. Conqueste offerte anomale si vinco-no le gare e poi scattano le va-rianti che tirano su il prezzo. Ri-muovere le condizioni che con-sentono l 'imbroglio , come hasuggerito l'Autorità contro lacorruzione di Raffaele Cantone,è un punto sul quale serve unoscatto, politico e morale. Biso-gna recuperare la fiducia nelleregole . Quelle regole che sem-brano scritte da uno Stato bor-bonico e lasciano in molti citta-dini la sensazione di essere stri-tolati in un labirinto di insidieburocratiche, tranelli, li chia-mava Piero Calamandrei, neiquali cadono le persone o le im-prese perbene , e servono a chi èin malafede . Per uscire da que-sta zona d'ombra, qualche tem-po fa a Milano l 'Ambrosianeumorganizzò un seminario controla corruzione . Gli atti pubblicatisono una base importante permettere la museruola agli illeci-ti negli appalti . Le regole attualinon sono neutrali. Milano hal'opportunità di dare risposteper il futuro al mondo delle im-prese che in questi mesi scon-tano una crisi senza precedentie le lentezze della burocrazia.

Appalti Pagina 5

Calenda firma 10 intese con altrettante grandi aziende che si impegneranno soprattutto al Sud

ee-e s MÛRInvestîmentî,. 5 0Entro il prossimo giugno il Mise punta a siglare altri 51 accordi per 2,5 miliardi

Marzio BartoloniCarmine Fotina

Dieci contratti di sviluppoappena siglati per 350 milioni dieuro di investimenti concentratisoprattutto a1Sud (solo5 inCam-pania e poi in Basilicata, Sarde-gna, Puglia, Sicilia e Lombardia)con aziende dipunta - come Avioaereo, Garofalo, Natuzzi, Besana- nella manifattura, nell'arredo,nel turismo e nell'agroalimenta-re. E altri 51 contratti di sviluppoin pipeline da firmare da qui alprossimo giugno che mobilite-ranno, secondo l'ambizioso ca-lendario del ministero dello Svi-luppo economico 2,5 miliardi -tra risorse private e pubbliche (ilCipe ha sbloccato in agosto qua-si i miliardo) - beneficiando an-che del restyling appena varato(si veda il Sole 24 Ore del 2 di-cembre) che li rende più veloci,semplici e con una "fast track"per quelli digrandi dimensione oche declinano progetti «4.0».

I nuovi contratti di svilupposono infatti diventati nella nuo-va strategia degli incentivi app e-na ridisegnata dal Mise lo stru-mentonumerounoperpromuo-vere gli investimenti privati conun mix di agevolazioni che van-no dal finanziamento agevolatoal contributo in conto interessifino al contributo in conto im-pianti e a quello diretto alla spe-sa. E ieri in occasione della sigladi lo contratti di sviluppo il mini-stro Carlo Calenda assieme rI-l'ad di InvitaliaDomenico Arcu-ri ne hanno ribadito l'importan-za: «I nuovi contratti di svilup-po - avverte il ministro -rientrano nel più complessivoriassetto degli incentivi con ilquale abbiamo ridottole misureda 21 a 5». La razionalizzazioneha toccato soprattutto vecchieforme di agevolazione per gli in-vestimenti produttivi, accorpa-te dal nuovo contratto di svilup-po, ma anche gli interventi per lacreazione di nuove imprese e

quelli per la ricerca e sviluppo.Ora, per il triennio 2014-2016, re-stano complessivamente a di-sposizione 2,7 miliardi di cui il70% per le Pini e il 75-8o% per ilSud. «Sugli incentivi alle impre-se - aggiunge Calenda - Invitaliasarà l'Agenzia implementativamentre la direzione generale delministero avrà il compito di de-finire linee guida e obiettivo è dimonitorare i risultati».

I nuovi contratti di sviluppoprevedono una forte riduzione(-3000) dei tempi di valutazionedelle proposte e di erogazionedelle agevolazioni, passandocomplessivamente da 150 a nogiorni. Un'accelerazione si chie-de però "nche alle aziende, che

I nuovi contratti prevedonouna forte riduzione dei tempidi valutazione delle propostee di erogazionedelle agevolazioni

Così cambiano i contrattiCome anticipato dal Sole 24

ore del 2 dicembre i contratti disviluppo diventano lostrumento principale perl'attrazione investimenti.Previsti tempi più rapidi e menoburocrazia e una fast track per iprogetti grandi e «4.0»

dovranno inviare la comunica-zione di avvio dell'investimentoal massimo entro sei mesi dallasottoscrizione del contratto, pe-na la decadenza delle agevola-zioni. Le proposte di contratto disviluppo di rilevanti dimensioniprevedono poi un ruolo direttodelle amministrazioni regionaliche, attraverso la stipula di spe-cifici accordi, possono cofinan-ziare i progetti. In più questigrandi accor di - almeno 5 o mili o-ni diinvestimento, con grandiri-cadute occupazioni o nel segnodi industria «4.0» - avranno unacorsia preferenziale e tempi diistruttoria ancora più veloci chescendono ago giorni. «La nostrasfida- ha spiegato Calenda- è at-tivare 51 contratti di sviluppo en-tro giugno 2017, attivando così 2,5miliardi di investimenti in cui ilgoverno mette 950 milioni». Diquesti circa la metà dovrebberoseguire la "fast track".

Ieri intanto sono stati siglati locontratti (con le vecchie rego-le) per 350 milioni di investi-menti (196 milioni di agevolazio-ni) con un impatto di circa milaoccupati. Siva dal potenziamen-to delle linee di produzione perBesana (12,8 milioni di investi-mento) all'aumento di capacitàdi stivaggio e l'acquisto di 3 nuo-ve linee produttive per il pastifi-cio Garofalo (49,5 milioni). E poil'introduzione del «lean manu-facturing» alla Natuzzi leadernegliarredi (27,9 milioni) e l'am-pliamento della produzione diturbine e camere di combustio-ne per motori aeronautici diAvioAereo di Ge (494milioni) oil recup ero di unvillaggio turisti-co abbandonato dai anninelco-mune di Pollina in Sicilia da par-te di Aeroviaggi (25,6 milioni).Vale infine 32,9 milioni l'investi-mento per l'imbottigliamentodel nuovo stabilimento "Toka"di Rionero in Vulture della Gau-dianello Spa.

C) RI PRO DD ZIO NE RISERVATA

Investimenti Pagina 6

La mappa dei 10 Contratti di Sviluppo

Investimento (min di euro)Industriale Ricerca e sviluppo/ innovazione Occupazione salvaguardata /aggiuntiva (unità)

45' PARALLELO

AEROVIAGGIS.p.A.

GAUOIANELLOS.p.A.

,a

25,6

32,9

459

I

123

RENOVO24 8 29

BIOEDIL,

j

109A

NATUZZIS.p.A.

27,7 10,1

BESANAS.p.A.

GAROFALOS,p.A.

GE AVIO

LA DORIAS.p.A,

CARTIERACONFALONE

47,8

47,7

1

12,8

23,9

1.048

689

1,5 90

Investimenti Pagina 7

it L'annuncio del ministro De Vincenti

«In arrivo il pareredellAmbientesui piani per l'uva»

Domenico Palmiotti

TARANTO

«Gli esperti incaricati divagliare i piani ambientalipresentati dalle due cordatein gara per l'Ilva hanno con-cluso il loro lavoro e rimessoilparere al ministro dell'Am-biente. Che a giornilo rende-rà noto ai commissari dell'Il-va, i quali lo comunicheran-no agli offerenti. Dopodi-chè, in base alla legge, cisaranno 15 giorni nei quali gliofferenti potranno integra-rei loro piani ambientali ma,soprattutto, presentare ilpiano industriale e l'offertavincolante».

Ieri in Prefettura a Tarantoper il Tavolo istituzionaleche sovrintende al Contrattodi sviluppo per la città, il mi-nistro per il Mezzogiorno,Claudio De Vincenti, dichia-ra che «per l'Ilva siamo abuon punto. A febbraio - af-ferma - individueremo ilcompratore e confermiamoper giugno prossimo il trasfe-rimento degli asset el'entratain carico della nuova socie-tà». Circa l'eventualità che inuovi gestori dell'Ilvapossa-no ridurre l'occupazione di-retta a Taranto, oggi di llmilaunità, così come temono sin-dacatie imprese, De Vincenti- che coordinava il Tavolo giàda sottosegretario alla presi-denza - dichiara: «Ora la no-stra priorità è il piano am-bientale. Quando ci sarà pre-sentato quello industriale,vedremo. L'Ilva deve rima-nere un grande gruppo, lea-der in Europa, con tutela am-bientale e della salute».

Sull'Ilva, aggiunge il mini-stro, «abbiamo registrato

quest'importante accordoper acquisire 1.200 milionipiu altri 200 come riparazio-ne del danno dapartedellafa-miglia Riva e rafforzamentodello stabilimento di Taran-to. Siamo in una fase di conti-nuità e di accelerazione perdare segnali molto concretialla città». Sui lavoratori delporto, invece, è in arrivo ilprovvedimento, «urgente»,per la costituzionedell'Agenzia che servirà aTaranto e a Gioia Tauro.

De Vincenti consuntivapoi il Contratto di sviluppo erende noto che «siamo aduna spesa di oltre 144 milionigià erogati sugli 882 previsti.

Il titolare del dicastero delMezzogiorno: «A febbraioindividueremo il compratoree confermiamo pergiugno lacessione dell'impianto»

Avviati poi interventi per al-

tri 225 e stiamo finalizzando

gli altri 400 tra ospedale San

Cataldo, piastra logistica e

bonifica del Mar Piccolo».

Infine sul potenziamento

della sanità a Taranto per

fronteggiare l'emergenza

ambientale, De Vincenti an-

nuncia che «saranno previ-

ste risorse adeguate per po-

tenziare le attrezzature e le

tecnologie perla diagnosi e la

cura. Si andrà oltre i 5o milio-

ni inizialmente previsti con

l'emendamento della legge

di Bilancio e la tempistica sa-

rà il 2017, prima, quindi, che si

costruisca il nuovo ospeda-

le» ma è necessario anche ri-

vedere il piano sanitario del-

la Regione in termini di mag-

giore attenzione a Taranto.

0 RI1RODUZIONE RISERVATA

ILVA Pagina 8

Modelli industriali Interazioni Aziende, cittadini, politica

L'economia circolarealla prova del mercato

Per una produzione sostenibilel'«usa e getta» dovrà essererimpiazzato dall'«usa e ricicla»Molte imprese hanno iniziatoa trasformare l'idea in realtà

di Elena Comelli

mozione dell'economia circolare dopo il ritiro dal-l'attività agonistica. Blériot ha partecipato alla suaavventura fin dall'inizio e ha contribuito alla nasci-ta del pacchetto sull'economia circolare dell'Unio-ne Europea, in quanto esperto chiamato dall'alloraCommissarioJanez Potoénik a sedersial tavolodel-l'elaborazione del controverso pacchetto.

«La produttività delle risorse nell'Ue è cresciutadel 2o% nel periodo 2000-2011», si legge nella co-municazione della Commissione Europea "Versoun'economia circolare", alla base della normativaeuropea invia di definizione. «Se questa evoluzio-ne si manterrà costante, entro il 2030 avremo un

Non più usae getta, mausa e ricicla. Dopola rivo-luzione dei prodotti monouso, partitadalle lametteGillette all'inizio del secolo scorso e oggi estesa avaste fette del mercato dei beni di consumo, il pen-dolo torna indietro, verso l'economia circolare. Lapopolazione mondiale cresce al ritmo di 80 milionidi individui all'anno e potrebbe toccare gli 11 mi-liardi alla fine di questo secolo, dai 7,4 miliardi dioggi. L'ascesa sociale delle fasce più povere del-l'umanità è ancora più rapida: da qui al 203o ben 3miliardi di nuovi consumatori entreranno nellaclasse media e spingeranno la domanda di beni eservizi a livelli senza precedenti. D'altro canto la co-perta delle risorse è sempre più corta, la plastica stainvadendo gli oceani e l'inquinamento ci togliel'aria, perciò il sistema industriale deve ripensare isuoi modelli di produzione e i suoi prodotti finali,trasformando i rifiuti in una risorsa. Mantenere ilmodello di sfruttamento lineare, nella logica segui-ta finora di scavare, confezionare, consumare ebuttare, significa rendere il pianeta sempre più in-vivibile e confrontarsi con la crescente scarsità del-le materie prime, che già oggi manifestano una for-te volatilità dei prezzi, con un incremento mediodel 1s0% nell'ultimo decennio.

«Molte imprese hanno raggiunto questa consa-pevolezza, ora si tratta di colmare il divario fra ideae azione», commentajoss Blériot, numerounodel-la Ellen MacArthur Foundation, la società che haportato l'economia circolare al centro delle politi-che istituzionali europee, puntando soprattutto suivantaggi economici del cambio di modello, a parti-re dal famoso rapporto di McKinsey uscito nel 2012su commissione della fondazione, il primo del suogenere a considerare le opportunità economiche edi business per la transizione verso un modello cir-colare. Per MacArthur, grande velista inglese famo-sa per averbattuto il record dellapiù rapida circum-navigazione del globo in solitaria a meno di tren-t'anni, la passione per la salvaguardia dell'ambien-te è sempre stata fondamentale. E l'esperienza dimarinaio le ha insegnato il valore del riciclo. Da quila decisione di dedicarsi completamente alla pro-

ulteriore aumento del 30%, corrispondente a unincremento del Pil quasi dell'1%e alla creazione dioltre 2 milioni di posti di lavoro in più rispetto allostatus quo». Obiettivi ambiziosi, a cui il sistemaproduttivo europeo deve prepararsi. Ma come su-perare le logiche lineari, che prevalgono nell'at-tuale sistema di produzione industriale? Nelle pri-me fasi del cerchio le resistenze sono chiare. Sullascelta delle materie prime, a fare resistenza sonosoprattutto le normative, che innalzano barrierecontro l'uso delle materie prime seconde. La cul-tura del consumo incide molto: il recupero dellematerie prime seconde e frenato dalla difficoltadi far accettare al consumatore finale prodotti conuna performance marginalmente inferiore ri-spetto alle alternative tradizionali, fabbricate conmaterie prime vergini. Per fortuna esistono ancheforze centripete che aiutano la circolarità, come adesempio il vantaggio perle imprese di sottrarsi al-lavolatilità dei prezzi delle materie prime, il taglio

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dei costi derivante dal risparmio energetico e lenuove opportunità di mercato legate allo sviluppodi prodotti verdi.

«Le sostanze tossiche, oggi usate a piene maninel manifatturiero, sono il problema principaleda risolvere nella riconversione dei processi indu-striali verso la circolarità», rileva Blériot, che si ri-fà alla filosofia Cradle to Cradle, il sistema inven-tato da Michael Braungart e William McDonoughper la riconversione dei processi industriali da li-neari a circolari. Chi entra nell'ottica della produ-zione rigenerativa, deve creare dei prodotti senzasostanze tossiche, che si possano facilmente di-sassemblare per riutilizzare i materiali tecnici dicui sono costituiti, mentre i materiali organici ri-tornano alla terra. Non è un processo facile, maper costruire una nuova supply chain, in cui tutti imateriali usati per i nuovi prodotti abbiano giàavuto una vita precedente, conviene basarsi sullerisorse presenti sul territorio. Per Blériot, l'econo-mia circolare parte sempre dal territorio. Con ilToolkit for Policymakers, presentato l'anno scor-so al World Economie Forum di Davos, la fonda-zione ha preso ad esempio i casi più virtuosi in Eu-ropa di territori circolari, in particolare la Dani-marca, e li ha documentati, per mettere questiesempi a disposizione degli altri.

«L'interazione locale fra industria, cittadini e

politica è essenziale per andare nella giusta dire-zione, come dimostrano molti casi di territori vir-tuosi, ad esempio le Fiandre», precisa Blériot. «Neldialogo con le imprese, la politica può dedurre qua-li sono le barriere normative da abbattere per alli-neare gli sforzi, coinvolgendo nella circolarità tuttii player rilevanti». Resta il fatto che un'indicazionechiara a livello europeo può facilitare notevolmen-te tutto il processo. «Se da Bruxelles arriva una di-chiarazione forte a favore dell'economia circolare,poi i Comuni, come le piccole e medie imprese, sisentono più sicuri a investire in quella direzione».D'altro canto, è importante che la politica europeanon sia troppo prescrittiva, nel qual caso rischia disoffocare l'innovazione. «Sull'economia circolarenon abbiamo già tutte le risposte, si tratta anche diprocedere per prove ed errori. Il governo danese hafatto abbastanzabene, offrendo deroghe tempora-nee su alcune normative per incentivare la circola-rità dei processi. Questo è un approccio sperimen-tale, che forse potrebbe essere adottato anche al-trove». Come in tutti i processi innovativi, ivantag-gi economici evidenti dell'economia circolare nonbastano per innescare la transizione: bisogna pri-ma abbattere i rischi d'investimento, per le impre-se e per i territori.

(áelenacomelli

Promotore . Joss Blériot guida la Ellen MacArthurFoundation, che promuove l'economia circolareaffinché venga adottata nelle politiche europee

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spreco risorsaSPRECHI E COSTI STRUTTURALI

Alimentare

CIBO

II ]otto che viene sprecato

Sprechidei consumatori

Sprechi nellacatena produttiva

Mobilità

USO DELLE AUTOMOBILI

a di passeggeri per auto

Nel traffico

In cerca di parcheggio

Ferma in parcheggio

Edilizia

Perdite del motore

Minimo del motore

COSTRUZIONI UTILIZZO RISORSE

La percentualedi tempo in cuile strade sonopiene

La percentualedi strade copertadalle macchine

La percentualedi terreno urbanooccupatoda parcheggi,strade, stazioni

degli incidenti provocato di servizio eda errore umano segnali stradali

FINE VITA : URBANISTICA

I terreni urbanioccupati dainfrastrutture

La quota dei materiali La quota di uffici europei La quota di energiache viene dispersa non utilizzata neanche che non viene dispersain fase di costruzione in orario di lavoro negli edifici esistenti

La quota dei materiali Le famigliedi demolizione che viene che vivonointerrata. In alcuni Paesi in abitazioninon supera il 6% ' insufficienti

Standard positivi La maggior parte

L'aumento annuo Gli abitanti residenzialida edifici passivi dei materiali non

II costodi produttività nella che vivono in spazi

per la maggior parte é riutilizzabile perchédei trafficodelle nuove costruzioni, contiene elementi

maggior parte eccessivi in percentualedei paesi europei

che sono però una tossicidel Pii in molte

tra ]11990 e ü 2015minoranza del totale

città

FERTILIZZANTI

'I__ Usata perla parte noncommestibile del prodotto

Non utilizzati dal prodotto.Rilasciano emissioni digas serra e inquinamentoc ll'acqua potabile

USO DEL CARBURANTE

MALNUTRIZIONE

-ti causate dall'obesità

rinlla popolazionerof ìeperil

sovrappesoobesa

lo

popolazione a rischiodi denutrizione

TERRENO

Quota dei terrenieuropei colpiti dadeterioramentodella terra,percentualeche dipendedalla definizionee dai datiutilizzati

MORTI E FERITI SULLA STRADA i STI;AoE

rante che non arriva alle ruote N in incedenti (feriti 120.000)

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MODULIDE ECOHONiEACIRCOLARE

AGRIC-TURA DI RRELISIqUE RATIC%E AqRILOLE RIGC%ERLTIVE

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Alimentare

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Mobilità

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SENZA PILOTA , DUREVOLE

AGGIORNAMENTO FACILE,

FACILMENTE RIPARABILE

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Strategie ,,' Investimenti Nuovi modelli

Dall 'idea alla startup: la bancadà credito al va lore che si rigenera

Intesa Sanpaolo promuovebusiness sostenibili conla fondazione Ellen MacArthur

È andato avisitarlianche Ban Ki-moon, di passag-gio a Torino per un seminario dei dirigenti Onu. Gliuomini e le donne dell'innovazione di Intesa Sanpa-olo lo hanno accolto al 31esimo piano della sede tori-nese, nel loro laboratorio della banca del futuro. Do-ve l'istituto di credito disegna le strategie per caval-care l'onda dell'economia circolare.

«Nei prossimi dieci anni sono prevedibili oltre500 miliardi d'investimenti in Europa sui sistemicircolariin uno scenariocostante e oltre 300 miliardiinpiù se riusciremoa spingere afondo nella strategiavaratadalla Commissione per rafforzare lacompeti-tività delle imprese», spiega Maurizio Montagnese,Cio di Intesa Sanpaolo, in margine alla StartUp Ini-tiative sull'economia circolare organizzata nella se-de di Londra. Incentrato su 4 hub a Londra, NewYork, Hong Kong e Dubai, con una forte presenza inIsraele, l'Innovation Center del gruppo ha organiz-zato dal2oo9 ad oggi 94 iniziative per presentare agliinvestitori start up innovative, con oltre 5o casi disuccesso di matchmaking. «L'obiettivo è creare unecosistema dinamico, in cui i nostri clienti interagi-scano con startup, università, istituzioni e fondi spe-cializzati per supportare le miglioripratiche e maga-ri adottarle», precisa Montagnese.

Nel caso dell'economia circolare, Intesa Sanpaoloè stato il primo (e unico) gruppo bancario al mondo adiventare partner della Fondazione Ellen MacAr-thur, riferimento globale per la promozione dei si-stemi circolari. Da questa collaborazione si è svilup-pata l'iniziativa di Londra per le startup e ne segui-ranno altre. «In una logica sistemica, una banca so-stenibile aiuta i clienti a diventare sostenibili»,spiega Massimiliano Tellini, capo del progetto Cir-cular Economy del gruppo. «Labanca ha anche que-sto ruolo: trasferire l'esperienza delle grandi multi-nazionali, avviate su un percorso di economia circo-lare, alle Pmi, che fanno più fatica a innovare», fa no-tare Tellini. Ridisegnare i cicli produttivi perdisaccoppiare l'utilizzo delle risorse finite dalla cre-scita non è facile, ma ormai il rischio di non innovaresta diventando superiore alle incognite dell'innova-zione e restare fermi significa perdere competitività.

In questo snodo, il peso di una finanziamento adhoc può spostare il piatto della bilancia verso unasvolta. Intesa sta studiando come promuovere uncambiamento di prospettiva con prodotti finanziarispecifici. «La domanda è: come finanziare un siste-macircolare?Nonè unprodottomaunprocesso, unapiattaforma innovativa», si chiede Tellini. Cambiacompletamente il profilo di rischio di un'impresa,manonè un assettangibile. Innalzairendimenti, manon si può prendere in mano e testare. Spesso, però,si può abitare. Tellini fa l'esempio del complesso diuffici Park2o2o vicino ad Amsterdam, il primo nelsuo genere che abbia completamente abbracciato lafilosofia Cradle to Cradle, conilpatrociniodell'archi-

tetto William McDonough. «Con un rendimento del18-20% superiore alla media di mercato, il Park2o2oè stato unottimoaffare perchici ha investito», ragio-naTellini. Non è uncasoche questo progetto sia natoin Olanda, un Paese che punta a un'economia allo0%circolare entro il 2050, con la prospettiva di au-mentare di oltre 7 miliardi di euro il Pil nazionale.

Per l'Italia, la riconversione è meno immediata.Frale startup che si sonopresentate a Londradavan-ti a una cinquantina di investitori interessati all'eco-nomia circolare, l'unica italiana è Personal Factory,una start up nata a Simbarìo, un paesino della Cala-bria, che punta a rivoluzionare il settore dell'edilizia.L'intuizione di Francesco Tassone, ingegnere35enne e figlio di un imprenditore nei materiali perl'edilizia, è che con gli strumenti giusti tutti possonodiventare produttori di malta a chilometro zero, evi-tando i costi ambientali ed economici del trasporto,in un settore dove la logistica tradizionale sta esplo-dendo. Insieme al fratello Luigi, Francesco ha ideatouna miscelatrice tascabile, Origami, che non occupapiù di 6 metri quadri per 4 di altezza e usa un sistemadigitalizzato per ottenere le miscele giuste. Costrut-tori o rivenditori la possono usare per realizzare di-versi composti, dagli intonaci agli adesivi per pia-strelle. Con i milione e 6oomila euro di vendite nel2oi5, Personal Factory ha chiuso il primo bilancio inpareggio: un'azienda che sta uscendo dalla fase distartup, con una crescita esponenziale. Specie al-l'estero, da dove arriva il 90% degli ordini.

- El.C.© RI PRODUZIONE RISERVATA

nova

Start Up Pagina 13

L'ex provincia ribalta la scelta 5Stelle

La città metropolitana ri porta0 Illa sindaca a

111'0-%sseirvatorio Tav

Augusto Grandi

TORINO

Il Consiglio Comunale diTorino, che ha una maggio-ranza del Movimento 5 stelle,aveva votato nei giorni scorsiperl'uscita della cittàdall'Os-servatorio sulla Torino-Lio-ne. Ma ieri il Consiglio dellaCittà Metropolitana (in pra-tica l'ex Provincia di Torino)ha ribaltato la decisione, ob-bligando il sindaco pentasel-lato, Chiara Appendino, aproseguire l'attività di parte-cipazione all'Osservatorio.

In mome della Tav, dun-que, il Pd ed il centrodestra si

sono compattati per metterein minoranza i 5 stelle. Più ungesto dimostrativo che altro,considerando i limitatissimipoteri della Città Metropoli-tana e le risorse ancora piùscarse. Ma anche la presa diposizione del Comune di To-rino era poco più di un gestodi sfida senza conseguenzepratiche di rilievo. Utile ami-gliorare le relazioni dellamaggioranza con le frangeNo Tav già deluse per le scel-

Intanto l'opera ferroviariaè stata approvata ieria Parigi definitivamentedai deputati transalpini:a gennaio toccherà al Senato

te urbanistiche della nuovagiunta, in contrasto con gliimpegni della campagna elet-torale (dal tracciato della fu-tura linea 2 del metrò sino alsottopasso di corso Grossetodalle concessioni per nuovisupermercati e centri com-merciali sino a quelle per unnuovo zoo urbano).

Ma ieri i sostenitori dell'al-ta velocità ferroviaria hannoanche potuto festeggiare ilpenultimo passo per l'accor-do sul collegamento tra Tori-no e Lione. Il provvedimento,che era stato approvato inviadefinitiva dal Parlamento ita-liano, è stato approvato ieridall'Assemblée nationalefrancese. Manca soltantol'ultimo passaggio, al Senatotransalpino. Ma se ne riparle-

rà all'inizio del 2017 perché ilavori parlamentari a Parigisono terminatiper le festivitàdi fine anno e riprenderannoil io gennaio.

A quel punto, dopo l'ap-provazione definitiva ancheda parte francese, potrannoessere lanciati i bandi entroil 2017 per poter poi aprire icantieri l'anno successivo. Ilavori dovrebbero prosegui-re perunadozzina d'anni perarrivare all'ultimazione diun'opera considerata, daisostenitori dalla Tav, strate-gica per l'intero continente.Soprattutto in considerazio-ne della velocità con cui sista procedendo alla cistru-zione della Via della Setaferroviaria che metterà inrelazione l'Europa (ed ilNord Africa) con l'Asia sinoa Pechino, passando per laRussia e l'Asia Centrale.Un'opera colossale che po-trebbe proseguire utilizzan-do proprio l'alta velocità daTrieste a Torino per rag-giungere poi Lione.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Torino-Lione Pagina 14

L'autostrada A3 ribattezzata «A2-Automed»»- Delrio: cambiare il nome per cambiarne il destino - Armani: da simbolo negativo a esempio positivo

Gentiloni «vara» la Sa1ernoReo, decreto per il SudChiuso dopo 55 anni l'ultimo cantiere - Il premier: scusate il ritardo ma promessa mantenuta

Marzio Bartoloni

Il Governo riparte dal Sud.Quello che in gran parte havolta-to le spalle alle urne all'ex pre-mier Renzi lo scorso 4 dicembre.Nell'agenda delle priorità delnuovo presidente del ConsiglioPaolo Gentiloni accanto al-l'emergenza Monte dei Paschispunta infatti proprio il Mezzo-giorno acuiil Governo dedicheràil suo secondo decreto, dopoquello attesissimo per il salvatag-gio dellabanca senese. Nel prov-vedimento atteso oggi in consi-glio dei ministri un pacchetto dimisure, alcune ripescate tra quel-le non entrate nella manovra, chevanno dalle risorse perlasanitàdi

rr, a

Nel provvedimento d'urgenzaspazio alle misure perTarantorimaste fuori dalla manovra ealla nomina di un commissarioper le acque reflue.............................................................................

Taranto (oltre 5o milioni) perl'acquisto di attrezzature diagno-stiche all'intervento con lapossi-bile nomina di un commissarioper la gestione delle acque refluesu cui pende una possibile multaUe da 62 milioni fino alla creazio-ne di agenzie di transhipment persalvaguardare l'occupazione dicirca mille lavoratori portuali diGioa Tauro e Taranto che saran-no riqualificati.

«Se c'è una priorità del nostrogoverno, in questa fase di com-pletamento delle riforme degliultimi due anni, èlaprioritàdella-voro nel Mezzogiorno. Non è uncaso che abbiamo previsto unmi-nistro per il Sud», ha spiegato ieriGentiloni all'inaugurazione dellacerimonia di completamento Sa-lerno-Reggio Calabria ribattez-zata Autostrada del Mediterra-neo o più semplicemente «Auto-med». Un'opera, questa, comple-tata dopo 55 anni - «Scusate ilritardo» ha d etto ieri Gentiloni ci-tando il famoso film di MassimoTroisi- e tralo scetticismo dimol-ti, ricordato ieri anche da MatteoRenziinuntweetironico destina-

to alla stampa estera. «C'è stataqualche ironia, è comprensibile -ha aggiunto anche Gentiloni rin-graziando il suo predecessore aPalazzo Chigi -, ma l'Italia è ungrande Paese perché è affidabile.Abbiamo dimostrato che quandoprendiamo un impegno siamocapaci di mantenerlo».

11 ministro delle Infrastrutture

e dei Trasporti, Graziano Delrio

ha sottolineato come con il cam-

bio del nome della Salerno-Reg-

gio Calabriain «Automed» ci sia

l'impegno anche a «cambiarne il

destino». «È vero - ha spiegato

Delrio - che le infrastrutture non

bastano acreare sviluppomasen-

za infrastrutture non ci può esse-

re sviluppo». «Abbiamo lavorato

in questi mesi - ha spiegato il pre-

sidente di Anas, Gianni Vittorio

Armani - per trasformare l'A3 da

simbolo negativo di eterna in-

compiuta d'Italia a esempio posi-

tivo di una grande autostradamo-

derna ed efficiente che sia anche

una porta d'accesso alla straordi-

naria scelta di mete turistiche of-

ferte dalle aree che attraversa».

La nuova autostrada completata

definitivamente ieri conl'apertu-

ra della galleria Larìa (in provin-

cia di Cosenza) - tutta a quattro

corsie e in alcuni tratti a sei - assu-

merà il nome diA2 come naturale

prosecuzione dell'itinerario

Nord-Sud chenasce aMilano con

laAi e inizierà aFisciano, dove ha

sede l'università di Salerno, per

terminare a Villa San Giovanni

(Reggio Calabria).

Oggi - presumibilmente dopoil Cdm- Gentiloni sarà a Pompeicon il ministro dei Beni culturaliDario Franceschini per la ria-pertura di una parte importantedegli scavi nell'ambito del«grande progetto Pompei» dicui verrà presentato lo stato diavanzamento complessivo. Ungesto simbolico questo comequello della scelta di MatteoRenzi di fare aTaorminailverti-ce del G7 a maggio «per portare igrandi leader del mondo in Sici-lia, nel Mezzogiorno e sfatare iluoghi comuni e presentare unvolto di straordinaria cultura,civiltà e bellezza».

0 RIPRODDZIO N E RISERVATA

I chilometri della «Automed»L'Autostrada delmediterraneo - così è stataribattezzata -è scandita dalpassaggio da 3 a 2 corsie allosvincolo di Sicignano degliAbruzzi,dall'attraversamento dellagalleria Sella Rotonda, la piùlunga della A3, fino adarrivare all'ultimo cantieredell'autostrada, il cosiddetto"Cantiere dei record", che sisviluppa su un'altezza dicirca mille metri, ed è lungo20 chilometri realizzati indue anni e mezzo perilvaloredi 680 milioni: qui si trova ilViadotto Italia, 1.125 metri dilunghezza, 19 campate e 260metri di altezza dal suolo ilviadotto più alto d'Italia e ilsecondo d'Europa. Ilmomento clou del viaggio èstata l'apertura al trafficodella carreggiata sud (la nordera aperta da ottobre) dellaGalleria Laria, l'ultima operaad essere completata nelMacrolotto 3.2, che siestende per circa 20chilometri da Laino Borgo aCampo Tenese (Cosenza):l'opera più complessacdell'intero tratto, che harichiesto un investimentocomplessivodi circa 54 milioni

Gli anni percommpletarlaIl 21 gennaio del 1962 a [lapresenza del presidente delConsiglio di allora AmintoreFanfani partono i lavori.Fanfani dichiara chetermineranno due anni dopo,nel 1964. Ci vorrà invece poiun altro mezzo secolo percompletare l'eternaincompiuta, la cuirealizzazione è costata 368miliardi di lire e altri 7,5miliardi di euro (dagli anniNovanta) per ammodernarla

Salerno-Reggio Calabria Pagina 15

Lavori finiti Ilpremier PaoloGentiloni a VillaSan Giovannidove ha datol'annuncio dellachiusura deilavorisull'autostradaSalerno-ReggioCalabria cheprende adesso ilnome diAutostrada delMediterraneo

Salerno-Reggio Calabria Pagina 16

per tutti i tecniciTutti i professionisti di area tecnicapotranno verificare l'agibilità postsisma. A stabilirlo le ordinanze n.10/2016 della presidenza del consi-glio dei ministri, pubblicata ieri inGazzetta Ufficiale n. 298 e l'ordi-nanza 422/2016 del capo dipartimen-to della Protezione civile in corso diin corso di pubblicazione in Gazzet-ta Ufficiale. «Nel dettaglio », ha fat-to sapere il Consiglio nazionale deiperiti industriali e periti industrialilaureati tramite una nota pubblicatasul portale, «la precedente procedu-ra stabiliva che le verifiche venisse-ro effettuate solo da tecnici abilitatialla compilazione delle schede Ae-des, ma a fronte dell 'elevato numerodi edifici da sottoporre ai controlli,le nuove ordinanze hanno dispostoche, dal giorno della pubblicazionein Gazzetta Ufficiale, tutti i tecniciiscritti all'albo potranno procederealla compilazione delle stesse». Lanuova procedura stabilisce che leverifiche di agibilità devono esse-re svolte secondo le istruzione delManuale per la compilazione dellascheda di 1° livello di rilevamentodanno e pronto intervento . Ê sotto-lineato , inoltre, che per l 'ottenimen-to dei contributi per la ricostruzio-ne privata è necessario attestare lanon agibilità dell 'edificio attraversola compilazione della scheda Aedes.Ogni professionista , inoltre, potràredigere al massimo 30 schede Ae-des. Nel caso di accertamento di unascheda falsa o errata, infine, si prov-vederàalla can-cellazio-ne dellastessa.

10

IRW

Verifiche post sisma Pagina 17

Tra i talentidi un lea erquello di farnecrescere altriMontesquieu

C

apitain questi giorniall'ex sindaco di Roma (etanto d'altro) Francesco

Rutelli quello che la politica nonconcede spesso, soprattutto achi può ancora goderne, ed ingiovane età: il riconoscimentodella abilità di scoprire talenti,di valorizzarli senza soffocarlidopo lo svezzamento, di gioiredei loro successi. Come dire:dell'(auto)rottamazione eritorno, almeno sotto il profilomorale e virtuale. Per ora.

Successi copiosi, se sipensasoprattutto aquello più recentee prestigioso diGentiloni a capodelgoverno: ma anche amoltialtri, quasi tutti all'interno dellagalassia al momentodominante, quellarenziana. Enonostante le sostanzialidifferenze trai due, Rutelli eRenzi: includente, incline allebuone mediazioni, di buoncarattere, romano, il primo. Inperpetua ricerca di sfide e disfidanti, escludente, urticante,fiorentino il secondo. Exsindaco, nonchè egli stessorutelfiano atipico.

Incontestabili, e infatti noncontestati, i meriti di FrancescoRutelli: a suavolta privilegiatodall'essere allievo, con altri, delpiù fecondo, indimenticabile(epperò presto dimenticato)

allevatore di talenti politici,Marco Pannella. Rapportiduraturi, quelli diRutelli conleproprie creature, come si vedeanche oggi; assai più lunatici equasi sempre sul finireburrascosi, quelli del grandecapo radicale.

Chi ritiene che la selezionequalitativadellaclasse dirigentedelpaese siail primo deiproblemi nazionali, può bencapire quale spessore contenga ilriconoscimento di scopritore eformatore di talenti, della loromessaadisposizione del paese,senza egoismi, gelosie, pretese dieternaautorità. C'èunmetrosicuro ed esclusivo perlavalutazione di un grandedirigente, e ancor più di un leaderpolitico: la capacità di lasciareuna o più ipotesi di successione ase stessi al livello più elevato,come simbolo della transitorietàdi ogni mandato, e dellacontinuità di ogni incarico. Aquesto proposito non stona unaccenno all'assoluta qualità delgruppo dirigente del partitosocialistacraxiano.

Non a caso purtroppo, nelleamministrazioni italiane` l'insostituibilità"ègiudicataancora oggi, alla stregua di ungrande complimentoperilsoggetto cui è riferita, anziché lamisuradell'incapacità- opeggio-dellamancatavolontàdiraggiungere uno dei principaliobiettividelmandato: quello dioperare per il futuro attraverso lasuccessione a se stessi.Probabilmente, questo è tm temacheglielettoriitalianisitroveranno ad affrontare di qui anonmolto.Maanche esoprattutto H temaprincipale-quello della selezione della classedirigente, nonsolopolitica-pergliaspirantileaderdioggi edidomani

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Governo e leadership Pagina 18