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Centro Studi C.N.I. 21 novembre 2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 21 novembre 2018

Pagina I

SERVIZI DI INGEGNERIA

INGEGNERI, GARE CON MENO VINCOLIItalia Oggi 21/11/18 P. 39 MASCOLINIANDREA

1

EQUO COMPENSO

EQUO COMPENSO PARTE 2Italia Oggi 21/11/18 P. 41 LE DAMIANI MICHE 2

BREVI - APPELLO RPT-CUP SULL'EQUO COMPENSOSole 24 Ore 21/11/18 P. 30 3

RICOSTRUZIONE POST SISMA

ISCHIA, CONDONO SENZA LIMITI DI VOLUMI VINCOLI STORICO-PAESAGGISTICISUPERABILI

Sole 24 Ore 21/11/18 P. 35 SAPORITOGUGLIELMO

4

CASSA GEOMETRI

LA CASSA DEI GEOMETRI CAMBIA NOME E LOGOItalia Oggi 21/11/18 P. 41 D'ALESSIO SIMONA 5

CONSULENTI DEL LAVORO

"CERCHIAMO UN INGEGNERE PER LE ATTIVITA' ESTERE"Corriere Della Sera 21/11/18 P. 31 ALVERA' MARCO 6

ABUSI EDILIZI

LA GUIDA DEL CONSIGLIO DI STATO PER CONTESTARE GLI ABUSISole 24 Ore 21/11/18 P. 35 LONGO FRANCESCO 7

GRANDI OPERE

LA TORRE SI RADDRIZZACorriere Della Sera 21/11/18 P. 29 Marco Gasperetti 8

OICE

L'OiceItalia Oggi 21/11/18 P. 37 10

PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

PROCEDIMENTO DISCIPLINARE PER UN COMMERCIALISTA SU VENTISole 24 Ore 21/11/18 P. 29 MICARDI FEDERICA 11

IL PROCESSO PENALE SOSPENDE L'AZIONE DELLA GIUSTIZIA ORDINISTICASole 24 Ore 21/11/18 P. 29 CAMERA GUIDO 13

TAV

DELLA TAV ABBIAMO BISOGNO ED ECCO COME RISPARMIARECorriere Della Sera 21/11/18 P. 30 BELLONI EUGENIO 14

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Foglio i

Chiarimenti Anac sull 'affidamento dei servizi

Ingegneri, garecon meno vincoli

DI ANDREA MASCOLINI

are per servizi di ingegneriaeG architettura con requisitimeno vincolanti. Più facile di-mostrazione dei «due servizi

di punta». E' legittimo che un proget-tista che potrebbe fare il capogruppo,scelga di partecipare come mandantedi un raggruppamento temporaneo. E'quanto precisa il Consiglio dell'Autoritànazionale anticorruzione con due chia-rimenti, nella seduta del 14 novembre2018 che interviene su due importantiaspetti applicativi del «Bando-tipo» n.3 sugli affidamenti di servizi di inge-gneria e architettura, in vigore dal 27agosto scorso per tutte le procedure diimporto superiore a 100.000 euro di cor-rispettivo. Il primo chiarimento è riferi-to al requisito dei «due servizi di punta»(punto 7.4 del Bando-tipo) da possedereper dimostrare la capacità tecnica deglioperatori economici concorrenti. I Anacspecifica innanzitutto che «il divietodi frazionamento riguarda il singoloservizio di ogni "coppia di servizi» dipunta relativi alla singola categoria eId (identificativo opera, n.d.r.) che deveessere espletato da un unico soggetto».Ciò detto, richiamando la nota illustra-tiva al bando tipo n. 3 (punto 7 pag. 11),l'Anac fa discendere che <d due servizidi punta possono essere svolti sia da ununico soggetto sia da due soggetti diver-si del raggruppamento - mai da tre o piùsoggetti visto il divieto di frazionamen-to - per un importo complessivo pari aquello richiesto dagli atti di gara nel sin-

golo Id». Quando l'affidamento riguardadiversi Id, per cui sono richiesti i servizidi punta, si prescrive alle stazioni appal-tanti di ammettere «la dimostrazionedel requisito anche da parte di differenticomponenti del raggruppamento». Inve-ce è assolutamente vietato, dice l'Anac,la previsione di un bando che richiede«la dimostrazione del requisito per tuttele Id da parte di un solo componente delraggruppamento temporaneo di proget-tisti». Se poi il raggruppamento è di tipoverticale )(ogni componente si qualificaper una sola attività che svolge per inte-ro) «ciascun componente deve possede-re i doppi servizi di punta in relazionealle prestazioni che intende eseguire,con l'eccezione dei due servizi di puntaattinenti alla categoria prevalente chedevono essere posseduti dalla manda-taria». Altro punto chiarito attiene airequisiti in capo al soggetto mandata-rio del raggruppamento temporaneo diprogettisti. In questi casi le stazioni ap-paltanti richiedono che la mandatariapossegga i requisiti in misura maggio-ritaria rispetto alle mandanti. Uno deipunti sui quali interviene l'Anac è se sialegittimo che un operatore economico,in possesso di requisiti anche in misu-ra superiore alla mandataria, partecipicome mandante «spendendo» solo partedei suoi requisiti. Secondo l'Anac «il pos-sesso dei requisiti in misura maggiorita-ria da parte della mandataria di cui alpunto 7.4 deve essere inteso come talein relazione ai requisiti richiesti dallalex specialis di gara, a prescindere dagliimporti totali posseduti».

Auticorruzioue, peculato soft

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Servizi di ingegneria Pagina 1

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Pagina 41Foglio i

Da Cup e Rpt un appello per rafforzare la norma introdotta nel 2017

Equo compenso parte 2Il 27 novembre un tavolo tecnico al ministero

DI MICHELE DAM~

Equo compenso di-menticato. Per ora.Rispondendo all'ap-pello lanciato ieri dai

professionisti, che lamenta-no l'assenza di una norma inlegge di Bilancio che rafforzil'equo compenso, il sottose-gretario alla giustizia Jaco-po Morrone ha convocato untavolo tecnico al ministero alquale parteciperanno gli or-ganismi di rappresentanzaper affrontare l'argomentodei compensi dei lavoratoriautonomi. L'incontro è fissatoper il prossimo 27 novembre.«Nonostante le dichiarazionidi alcuni tra i più autorevoliesponenti dell'esecutivo», silegge nella nota congiunta dif-fusa ieri dal Comitato unitariopermanente delle professioni(Cup) e dalla Rete delle pro-fessioni tecniche (Rpt), «nellalegge di bilancio non c'è trac-cia della norma che punta arafforzare l'equo compensoper i professionisti. E oltre anon essere presente in ma-novra, durante il passaggio

E Molfetta modifica la garaStop alle gare gratuite per i professionisti tecnici aMolfetta. Il comune pugliese, infatti , ha modificato l'av-viso pubblico per la realizzazione del piano regolatorecomunale generale in cui non veniva previsto nessuncompenso per i professionisti tecnici incaricati, cheavrebbero ricevuto un rimborso spese complessivo di4 mila euro ( i prescelti sarebbero stati tra i tre ed icinque, si veda ItaliaOggi del 17 novembre 2018). Ilbando , pubblicato lo scorso 13 novembre , è stato mo-dificato con avviso pubblico lunedì 19 novembre. Lanuova gara, che prevede l'affiancamento ad un profes-sionista senior da parte di giovani under 40 , definisceora un compenso forfettario di 2 mila euro per ciascunprofessionista . Cambia anche il numero degli interessa-ti, che si abbassa a due: di conseguenza aumenta anchela quota destinata al rimborso spese.

in commissione sono stati re-spinti tutti gli emendamentisul tema. Nel corso di questimesi», continua la nota, «invarie occasioni, i più autore-voli esponenti dell'esecutivohanno manifestato, anche par-lando alle platee dei congressidelle categorie rappresentateda Cup e Rpt, la volontà diampliare le norme introdot-te dal decreto fiscale e dalla

legge di bilancio 2018 in ma-teria di equo compenso per iprofessionisti». L'impegnoassunto dal governo è statoesplicitato, inoltre, nella notadi aggiornamento al Def, dovesi può leggere che «per contra-stare il precariato si procederàall'estensione dell'equo com-penso». Nonostante questopreciso riferimento, non èprevisto nessun intervento

sul tema in manovra. Inol-tre, «si apprende che tuttigli emendamenti, presentatida deputati di diversi grup-pi parlamentari, sono statidichiarati inammissibili perestraneità di materia». Unagiustificazione che, secondole due sigle, è contradditto-ria: prima di tutto perchèla norma originaria è stataintrodotta con la scorsa leg-ge di bilancio e, in quel caso,non si è parlato di estraneitàdi materia. Inoltre, la dispo-sizione è «parte integrantedel Documento di economiae finanza». Tra gli emenda-menti dichiarati inammissi-bili ce ne sono due a primafirma Andrea Mandelli (Fi).Gli emendamenti puntava-no a risolvere due problemiapplicativi della norma: ladefinizione dei parametriper le professioni non rego-lamentate e una norma chegarantisca maggiore certezzagiuridica in materia di appli-cazione dell'equo compensoda parte della p.a. «Un'occa-sione persa» è il commentodel deputato Mandelli.

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Equo compenso Pagina 2

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D Sole28

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GOVERNO/2

Appello Rpt-Cupsull'equo compenso

La Rete delle professionitecniche e il Comitato unitariodelle professioni, preso attoche sono stati dichiaratiinammissibili tutti gliemendamenti alla leggedi Bilancio tesi a rafforzarel'equo compenso per iprofessionisti, hanno chiestoin una nota congiuntaindirizzata al Governo dirispettare gli intentimanifestati nel Def.

Pagina 30

Foglio i

01, lorlettario 0cl2018

- per le attività partite mi 2014

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Equo compenso Pagina 3

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D Sole28

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Foglio i

Ischia, condono senza limiti di volumiVincoli storico-paesaggistici superabili

DECRETO GENOVA

Doppio sistema di regoleper le due sanatorieinserite nel decreto 109

Per il Centro Italiavengono riaperti i terminigiungendo fino al 2016

Guglielmo Saporito

Diverse sono le procedure per ripa-razioni e ricostruzioni nei territoriinteressati da eventi sismici, del2017 (Ischia) e 2016 (Centro Italia).Identico è il principio, cioè accorda-re benefici solo a proprietà regolarisotto l'aspetto edilizio.

Nell'Isola verde, l'articolo 25 delDi 109 (ora legge 130/2018)esclu-de limiti di volume e superficie,come la legge 47/1985; nel CentroItalia, l'articolo 39 ter prevede in-vece accertamenti sulla conformi-tà dell'immobile rispetto alla di-sciplina vigente alla presentazionedel progetto (post 2016). Quindi,ad Ischia si ripara con contributo,previa sanatoria, ciò che è statooggetto di domanda di condono fi-no al 30 settembre 2003, mentre inCentro Italia questa data si supera,giungendo al 2016.

Sui limiti di superficie e di volu-

PAROLA CHIAVE

# Condono

Le sanatorie edilizie varate finorasono tre. La prima, a cui fariferimento il decreto Genova perle istanze pendenti a Ischia, risaleal 1985 (legge 47/85), la secondaal 1994 (legge 724/94), la terza al2003 (decreto legge 269/03)

me le situazioni divergono: nelCentro Italia, si ripara con contri-buto pubblico solo se vi è confor-mità al piano urbanistico vigenteal momento della domanda (cioèal 2o18). Si sostituisce cioè all'ac-certamento di «doppia conformi-tà» (al momento dell'abuso ed almomento della regolarizzazione),il nuovo accertamento di «singolaconformità» (solo al momentodella domanda, nel 2018).

Nei tre Comuni dell'Isola verde ilprincipio è opposto: si sana tutto ciòche è stato dichiarato entro settem-bre 2003 (data dell'ultimo condono,269/2003), con l'unica esclusionedi ciò che contrasta con vincoli diinedificabilità assoluta. I piani ur-banistici, sia del 1983 che successi-vi, non sono rilevanti. Sulla defini-zione dei vincoli di inedificabilitàassoluta (gli unici che ad Ischia sa-rebbero rilevanti) è sorto un contra-sto che riflette la larghezza dellemaglie del condono.

Ad Ischia, la norma di riferimen-to è solo la legge 47/1985, sicchénon valgono nè i limiti di superficiee volume (previsti dal 1994 in poi),nè i vincoli di inedificabilità assolu-ta successivi alla costruzione abusi-va. L'unico limite al condono adIschia è quello dell'inedificabilitàassoluta che derivi dalla previsionedi un'opera pubblica (una strada) oda motivi strutturali (una frana atti-va o la presenza di un bene archeo-logico) o da un rilevante motivo

igienico ambientale (rispetto cimi-teriale). Ma, come si è detto, talevincolo deve essere anteriore al-l'abuso edilizio, e dev'essere tuttoraattuabile. Un vincolo di inedificabi-lità che sia stato più volte violato,diventa infatti irrealizzabile, perchèil sovrapporsi degli abusi prevalesulla fattibilità dell'opera pubblicaprogettata.

Tutti gli altri vincoli, cioè quellidi «inedificabilità relativa», sonoderogabili (ad Ischia) da condonicon «prescrizioni», che ad esempioimpongano una mitigazione di co-lori e materiali edili oppure parzialieliminazioni (ad esempio, il torrinodi un ascensore). Ma poiché entrosei mesi dal novembre 2018 i tre Co-muni d'Ischia devono concluderel'esame delle istanze di condono(articolo 25 comma 2 DI 109/2018),è verosimile che saranno adottatelinee generali in cui la massa degliabusi prevarrà sui singoli vincoli.

Le maglie del condono, per le zo-ne soggette a vincolo (dai centri sto-rici alle aree di pregio paesaggisti-co) saranno quindi, nell'Isola, ancorpiù elastiche come conseguenzadell'adozione di provvedimenti col-lettivi, emessi all'indomani di con-ferenze di servizi. Oltretutto, a taliconferenze partecipa, con poteri dideroga, il Commissario straordina-rio, cui sono affidate (articolo 18let-tere f bis ed f ter) le demolizioni e lavigilanza su riparazioni.

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Ricostruzione post sisma Pagina 4

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Cassa Geometri Pagina 5

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CORRIERE DELLA SERA

L'offerta di lavoro

Pagina 31

Foglio i

«Cerchiamo un ingegnere per le attività estere»S

nam è in cerca di un giovane ingegnere da inserire a tempoindeterminato nella divisione dell'azienda dedicata alle

attività estere, che coordina il portafoglio delle societàpartecipate in Europa (in Austria, Francia, Regno Unito eGrecia). La figura ricercata, che deve avere un'ottimaconoscenza della lingua inglese (e preferibilmente anche ditedesco o francese) e un'esperienza di due anni in una societàdel settore ingcgneristico o impiantistico, si occuperà delleattività di operazione e manutenzione (O&M) sulleinfrastrutture estere di Snam, che insieme a quelle italianecompongono la rete più estesa del continente per il trasportoe lo stoccaggio di gas naturale- Tl futuro O&M optimization

Volengincer sarà un punto di riferimento perla divisione esterosulla gestione e manutenzione degli impianti, sui temi Ogni mercoledìsostenibilità, sicurezza, ambiente e qualità e sulle tecnologie pubblichiamodi informazione e comunicazione, partecipando ai tavoli di la lettera di unlavoro dei comitati di gestione delle partecipate, imprenditoreanalizzandone le performance e individuando possibili che cercainiziative di miglioramento e opportunità di sviluppo di personaleservizi tecnici specialistici in ambito O&M. La sede di lavoro èSan Donato Milanese. Tra le qualità apprezzate ci sono lacapacità di analisi, l'orientamento al risultato, l'attitudine allavoro di squadra e la visione prospettica.

Marco Alverà, amm. delegato Snam,carrierc@snam_it

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Consulenti del lavoro Pagina 6

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D Sole28

0IS

IL DECALOGO

Pagina 35

Foglio i

La guida del Consiglio di Stato per contestare gli abusi

Dichiarazioni sostitutive,contratti e rilievi aereiprovano la legittimità

Francesco Longo

Un decalogo del Consiglio di Stato, perprovare il momento di realizzazionedi un'opera e, così, contestare il fattoche sia stata considerata abusiva.

È il senso della sentenza 5988 del2018 che, tornando sul tema del mo-mento di realizzazione di un inter-vento, elenca gli elementi di provache possono aiutare: dichiarazioni

sostitutive, rilievi aerofotogramme-trici e contratti.

La demolizione di un'opera abusi-va è evitatafornendo all'amministra-zione questi elementi: che l'ultima-zione dei lavori sia avvenuta entrouna certa data, dimostrando chel'opera rientra tra quelle per le qualipuò essere ottenuta una sanatoriaspeciale; che si tratta di opere per lequali non era richiesto titolo inragio-

ne al tempo di esecuzione ; che l'ese-cuzione delle opere abusive è avvenu-ta in epoca antecedente all'apposizio-ne di un vincolo paesaggistico.

In secondo luogo, la prova deve es-sere fornita dal soggetto interessato amantenere la conservazione dell'ope-ra abusiva, in quanto non conforme alpiano regolatore comunale o aunvin-colo paesaggistico . E ciò perché è ilprivato «l'unico soggetto ad esserenella disponibilità di documenti edelementi di prova in grado di dimo-strare con ragionevole certezzal'epo-ca di realizzazione del manufatto».

Con questa pronuncia , il Supremoorgano di giustizia amministrativaaffronta nuovamente il problema direndere la prova del momento di rea-lizzazione di un 'opera, afronte di unacontestazione di abuso edilizio, dellaquale non si conosce la data di realiz-zazione, indicando una sortadideca-logo degli elementi da, considerarsiidonei e sufficienti.

Questi elementi probatori posso-no essere così riassunti : i rilievi aero-fotogrammetrici , in grado di docu-mentare e ricostruire la situazione di

fatto temporalmente esistente in or-dine agli ambiti territoriali di inte-resse, in particolare , i carteggi del-l'Istituto geografico militare di epo-ca anteriore alla «legge ponte», la761/67, con la quale sorge l'obbligodella licenza edilizia da acquisirsipreventivamente rispetto alle realiz-zate costruzioni da eseguirsi (anche)al di fuori del perimetro del centrourbano; i documenti contrattuali, seesistenti , inerenti all'acquisto delbene immobile in contestazione; ledichiarazioni sostitutive , che do-vranno essere coerenti con una plu-ralità di altri elementi di fatto, ancor-ché indiziari , tra loro concordi (Con-siglio di Stato 4703/2017).

Diversamente , le dichiarazioni so-stitutive sarebbero un mezzo di provainidoneo ad aggirare ilimiti dellapro-vatestimoniale , in quanto nonhannodi per sé rilevanza giuridica le dichia-razioni che provengono dalle stessepersone interessate o da una personache non è possibile interrogare nel ca-so di dubbi sulla sua attendibilità.

2 RIPRODUZIONERISERVATA

- ,'Incolismrico-paesa isicisuperabili

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Abusi edilizi Pagina 7

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La Torre09si raddrizza

4CentimetriÈ la misuradel raddriz-zamentodella Torredi Pisanegli ultimi17 anni

PISA La Torre di Pisa si è rad-drizzata. Quattro centimetriin 17 anni, per l'esattezza. Chesi sommano ai circa 41, risul-tato della straordinaria mis-sione del Comitato interna-zionale, coordinato da Miche-le Jamiolkowski, che dal 1993operò sino al 2001. «E come seil campanile fosse ringiovani-to di quasi due secoli», spiegaSalvatore Settis, già direttoredella Scuola Normale che gui-da il Gruppo di sorveglianza.Eppure in passato l'inclina-zione era continuata ad au-mentare, addirittura raddop-piando la velocità dopo gli an-ni Trenta. «Nel 199o la pen-denza cresceva di 6 arcose-condi l'anno, corrispondentia un movimento al culmine di1,5 millimetri ogni 12 mesi»,

In 17anni recuperatiquattro centimetri«Così il tesorodi Pisa è ringiovanitodi due secoli»

ricorda Settis. E ci furono atti-mi terribili, come il famigera-to «settembre nero» del 1995quando, a lavori avviati, si te-mette per la stabilità del capo-lavoro che iniziò a muoversiin modo non previsto sino aquando i tecnici riuscirono a

II geotecnico

«Missione impossibile. Ma ci siamo riusciti»

All'ombra della Torre, NunzianteSqueglia, ingegnere e oggi docente diGeotecnica all'università di Pisa, ha

trascorso anni memorabili. «Quel settembredel 1995, il settembre nero della Torre, me loricordo sempre racconta . Nel congela-re il terreno per sostituire i piombi con an-coraggi, come previsto dal regolamento, ac-caddero cose impreviste e imprevedibili. Isensori e i computer ci mostrarono una Tor-re impazzita, che oscillava paurosamente».Squeglia, che allora era un giovane dottoredi ricerca, ricorda la battaglia lunghissima e

i successi esaltanti. «Sembrava una missio-ne impossibile continua e il raddrizza-mento un sacrilegio. Eppure non solo cisiamo riusciti, ma abbiamo fatto tornareindietro nel tempo questo monumentostraordinario. Il raddrizzamento si fermeràpresto e, se per qualche strano sortilegionon dovesse accadere, per avere una torredritta ci vorrebbero 4 mila anni. Tra pochianni tornerà nuovamente a pendere. Maquesta sarà un'altra storia».

M. Ga.@ RIPRODUZIONE RISERVATA

bloccare la reazione inattesa.Il sistema di contrappesi e

micro gallerie realizzate sottoil prato scongiurarono il col-lasso. Poi , nel 2001, i contrap-pesi furono tolti, i micro cana-li riempiti e sostituiti da unarete di sensori capaci di per-cepire il minimo movimento.

Quasi un prodigio nellapiazza chiamata dei Miracoli.Perché oggi si può dire conscientifica certezza che la Tor-re non solo si è fermata, macontinua a raddrizzarsi, sepur in modo impercettibile.Insomma, se vogliamo usareuna metafora, è come se ilmonumento avesse cambiatometabolismo e la pendenza,che ha sempre avuto nel suodna, si è invertita. Non dureràin eterno, perché la «natura-le» inclinazione del campani-le tornerà ad avere il soprav-vento. «Nessuno ha fatto l'er-rore storico e concettuale di

La missioneSettis: «Non vogliamoperdere la sua unicità,ma mantenerlaevitando ogni rischio»

farla raddrizzare sorrideSettis . Si è cercato di com-pensare la pendenza, che vamantenuta evitando ogni ri-schio di crollo». t questo ilcompito dei «Guardiani dellaTorre», il gruppo di sorve-glianza voluto dall'Opera dellaPrimaziale (che sovrintendepiazza dei Miracoli) e dal mi-nistero dei Trasporti. Massimiesperti del monumento che siriuniscono ogni tre mesi pervalutare le analisi dei movi-menti. Mentre la torre più fa-mosa al mondo, sfidando lagravità, continua ad emanarebellezza.

Marco Gasperetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Grandi opere Pagina 8

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Gli interventi e i benefici nel tempoICONTRAPPESI

Negli anni Novantala torre raggiungeil massimo strapiombo.Sulla base del lato nordnel 1993 vengonoinseriti 94 contrappesiper un totale di 599tonnellate: la torreinverte le rottae comincia a muoversiverso nord

LO SCAVO

Nel'99 si usano 41 trivelle che,sul lato nord a 8 metri di profondità,asportano 40 metri cubi di terreno.Tra il '99 e il 2001 il campanilesi raddrizza di 41 cm

Tubo di estrazione (compostoda 41 segmenti di un metro ciascuno)

Macchine Terreno rimossoestrattrici dalla scavatrice

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4 metri

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IL MOVIMENTO

Tolti piombi e trivelle nel 2001,il campanile continua il suo camminoverso nord: ora la torre ha raggiuntouna pendenza di 4 metri

nel 1350 nel 1817

1,40 metri [27J 3,80 metri

corriere della Sera

Grandi opere Pagina 9

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jPagina 29

ui(/ ' Foglio 1 12

Procedimento disciplinareper un commercialista su venti

1 DATI DEL CNDCEC

Aperte 5.926 istruttoriedal 2017 a oggi, con 529censure e 48 radiazioni

L'85% sotto tiro per quote eformazione - Miani: «Rigoreper le mancanze più gravi»

Federica Micardi

In un anno e mezzo quasi il 6% dei com-mercialisti è finito sotto esame dagliorganismi di disciplina di categoria, eun commercialista ogni dieci giorni èstato radiato dall'Albo. Due le principalicause: il mancato rispetto degli obbli-ghi di formazione e il mancato paga-mento delle quote di iscrizione sono ledue motivazioni che coprono oltre1'85%dei procedimenti, motivi che co-munque non hanno mai portato allaradiazione. «Quandohaiunacomuni-tà di 12omilapersone - spiegail presi-dente del Consiglio nazionale della ca-tegoria Massimo Miani - puoi trovaregente che non si comporta corretta-mente. E anche se è una netta mino-ranza rovina la reputazione di tutta lacategoria, perché quanto dibuono fan-no i commercialisti non finisce suigiornali, a differenza di quanto accadeconi fatti negativi». Per ovviare a questicomportamenti il Cndcec guidato daMiani ha rivisto il Codice disciplinare,fatto il Codice delle sanzioni -operativo

dal 1° gennaio 2017 - e, sottolinea Miani,«adottato una linea rigorosa verso icomportamenti gravi». A dimostrare lacrescente attenzione sulla "questionemorale" ci sono i 5.926 procedimentiaperti dagli Ordini locali dal 2o17 ad og-gi. Nello stesso periodo sono statecomminate 1.909 sospensioni, 529censure e48 radiazioni. Questi numeriemergono da un monitoraggio avviatoin questi mesi dal Consiglio nazionalepresso i 131 ordini locali (hanno rispo-sto in 126); l'indagine è stata curata daiconsigliuii nazionalirespons abili perladeontologia professionale Giorgio Lu-chetta e Francesco Muraca.

Sono 118.333 gli iscritti all'Albo deidottori commercialisti al 1° gennaio2018, la percentuale di professionistisottoposti a verifica nell'arco di unan -no e mezzo è stata in media 115%; que-

sta percentuale sale al5,8%se consi-deriamo solo iprofessionisti che svol-gono la libera professione (pocopiù di96mila), perché è sudi loro che si foca-lizzano i controlli. Da quest'indagineemerge anche che sul territoro ci so-no delle sostanziali differenze.

L'Ordine di Roma spicca per nume-ro assoluto diprocedimerlti avviati, intutto 1.238, circa il12%degli iscritti to-tali (10.238); di questi,1.181 sono partitisu iniziativa dell'organismo discipli-nare. Il secondo Ordine per numero diiscritti, con 8.842 commercialisti atti-vi, è quello di Milano dove la percen-tuale di iscritti "osservati speciali" èdello 0,74%. L'Odcec di Milano, che haavviato in 18 mesi 65 procedimenti a dicui 57 su segnalazione di tergi estranei

alla professione , spiega cosìquéstinu-meri: «Quando si rilevano mancatiadempimenti formativi e/o ritardi dipagamento delle quote , visto il mo-mento particolare che la categoria staaffrontando , prima di segnalare in di-sciplina il collega l'Ordine ha scelto co-me strategia di contattarlo personal-mente per comprendere le cause diinadempimento. Se non si trova unasoluzione si procede con la segnala-zione all 'organo disciplinate».

I numeri raccolti dal Cndeec sonouna novità nel panorama nazionaledove, almeno fino ad ora, era estre-mamente complicato avere informa-zioni puntuali sui disciplinari.

«Ho sentito la necessità di peri-metrare la situazione disciplinare -spiega il responsabile per ladeonto-logia Giorgio Luchetta - rcl ►̂é ri-tengo che l'autorevoleza della miacategoria parta proprio dal$. tegoledeontologiche che l'ïscritt&déve ri-spettare per onorare latuteladélTtin-teresse pubblico . Da tempo insiemeal Consiglio stiamo continuando alavorare per garantire l'alto livelloanche etico dei nostri !scritti - prose-gue Luchetta - siamo stati la primaprofessione a introdurre un Codicedisciplinare e delle sanzioni condivi-so con gli iscritti proprio perché con-vinti che la partecipazione anche suquesta importante attività sia unmodo di fare categoria e che, in que-sto frangente , la giustizia ordinisticasarà esercitata secondo criteri ogget-tivi . Per questo - conclude Luchetta- monitoriamo in modo puntuale,quanto accade sul territorio».

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D Sole28 Pagina 290ISFoglio 2 1 2

I NUMERI DEGLI ORGANISMI DI DISCIPLINA

5.926 2.486 9,4 mesiProcedimenti avviatiDa gennaio 2017 a giugno2018 sonostati avviati quasi6mila procedimenti: 3.865 suiniziativa dall'organismo didisciplina, 715 segnalati dalConsiglio nazionale, 579 su"denuncia" di terzi, 131 suindicazione di altri iscrittiall'albo e negli altri casi sualert di magistratura, agenziaEntrate e media

Sanzioni erogateTre sono le sanzionidisciplinari che vengonoerogate: la censura (529 casi),la sospensione (1.909 casi) ela radiazione, decisa in 48 casi.I radiati a Palermo sono stati15 seguono Vallo della Lucania(7); Lamezia T. (4); Lucca (3);Ancona, Bergamo, Mantova,Roma e Verona (2), seguonoaltri 9 Ordini con un radiato

Durata media procedimentii La durata media è di 9,4mesi, nel dettaglio però si vadai 2 mesi di Vercelli eSavona agli oltre 30 mesi diBergamo e Como. I primi dueOrdini per dimensione sonoRoma e Milano, nel primo ladurata media è di 14 mesiper 1.234 procedimentitrattati, nel secondo 12 mesiper 65 procedimenti.

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11 Sole28

0IS

IN PRESENZA DI REATI

Pagina 29Foglio i

Il processo penale sospendel'azione della giustizia ordinisticaLo stop, sancito dallaCassazione a Sezioni Unite,

non opera nelle cause civili

Guido Camera

Il disciplinare di categoria, in caso dicomportamenti penalmente rilevantitenuti dal professionista nello svolgi-mento dellapropriaattività, si incrociacon la magistratura ordinaria e con lesue regole. In questi casi, è opportunoche la giustizia disciplinare attendal'esito del processo penale: a condizio-ne, però, che il fatto storico in contesta-zione sia esattamente identico. Si trattadi una regola di carattere generale, sta-bilita dall'articolo 653 del Codice dipro-cedurapenale: questa norma stabilisceche la sentenza penale irrevocabile- diassoluzione o condanna, ma non dipatteggiamento - ha efficacia di giudi-cato nell'ambito del giudizio discipli-nare. È chiara la ragione: evitare con-flitti di giudicati daglieffetti paradossalie ingiusti (si pensi a un professionistaassolto con formula piena dal giudice

penale, ma per lo stesso fatto preceden-temente radiato dall'Albo). Il processopenale, a differenza di quello discipli-nare, dispone di mezzi che consentonounaricostruzioneaccuratadelfatto: in-tercettazioni, ispezioni, perquisizioni,esame incrociato dei testimoni. Dun-que è bene che la giustizia "ordinistica"sospenda il giudizio contro il proprioiscritto sino a quando il processo pena-le nonharicostruitoil fatto, se questo èla fonte anche della responsabilità di-sciplinare. Lo ha stabilito anche laCas-sazioneaSezioni Unite, conlasentenza2223/2010. La sospensione non operase il professionista è sottoposto solo aprocedimento civile (ad esempio peruna richiesta di danni fatta dal cliente).

I regolamenti disciplinari di quasitutte le professioni prevedono la pos-sibilitàdi sospendere il giudizio controun proprio iscritto in presenza di unprocesso penale: le uniche eccezioniriguardano ingegnerie architetti, cheespressamente la escludono. Il che de-sta qualche perplessità, alla luce dellacitata giurisprudenza dellaCassazio-ne. Una nota a parte meritala giustiziadegli avvocati: dopo la riforma dell'or-

dinamento forense (legge 247/2012),la sospensione del procedimento di-sciplinare è stata circoscritta ai soli casiin cui sia «indispensabile acquisire attie informazioni appartenenti al proces-so penale». Il giudizio davanti al consi-glio didisciplina però non puòrimane-refermo più di due anni: poi deve cele-brarsi, anche se non è stata emanatauna sentenza penale irrevocabile. Finoa quando il procedimento disciplinarerimane, sospeso, anche laprescrizionedel relativo illecito è congelata.

Gli organi di giustizia della maggiorparte delle professioni possono so-spendere cautelarmente il proprioiscritto anche prima dell'emanazionedella sentenza penale irrevocabile, inpresenza di gravi indizi di reità. Gene-ralmente, questi discendono da unprovvedimento non definitivo dellamagistratura penale, quale una misuracautelare o una condanna in primogrado perun reato strettamente colle-gato all'esercizio della professione. Lasospensione cautelare non può peròessere infinita, ma ha dei limiti che va-riano per ciascuna professione.

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Norme&'T'ribufl

procedimento disciplinareper un commercialista su venti

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CORRIERE DELLA SERA

LA PROPOSTA

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Foglio i

DELLA TAV ABBIAMO BISOGNOED ECCO COME RISPARMIARE

Eugenio BelloniCaro direttore, l'Italia

ha bisogno dell'Altavelocità, infrastruttu-ra indispensabile dalpunto di vista strate-

gico, geopolitico ed economi-co, e può realizzarla riducen-done significativamente i co-sti, inizialmente stimati in 15miliardi di euro solo per l'Ita-lia, poi ridotti in modo signifi-cativo, ma ancora molto si puòfare.

Secondo ResPublica, nellevalutazioni sull'opportunitàdella Tav non si tiene contodella possibilità di ottenereun'importante riduzione deicosti semplicemente replican-do il modello di realizzazionedelle due linee già in esercizio,che attraversano le Alpi, Got-tardo e Sempione-Loetsch-berg. Queste infrastrutturefanno parte del progetto sviz-zero AlpTransit i cui costi direalizzazione, molto controlla-ti, sono a carico degli automo-bilisti elvetici con l'aumento di

tasse e accise sui carburanti.Come noto, il progetto della

Tav si articola in due tratte, laprima di competenza naziona-le (Torino-Susa) e la secondaun tunnel internazionale, cofi-nanziato per il 40 per centodall'Unione Europea. La pro-posta di ResPublica prevedeun risparmio per entrambe lesezioni del progetto e si basasu due concetti chiave: «ferro-via di pianura» e «più elettro-nica e meno cemento». Unaferrovia in galleria senza accli-vità permetterebbe il passag-gio di treni più lunghi (700metri) e più pesanti (2.000tonnellate), dimezzando cosìil costo per unità trasportata.Mantenere poi in piano la li-nea storica, potenziandola, co-me già ora tutto il tracciato delGottardo, consentirebbe pa-rallelamente di evitare il dan-neggiamento del territorio neitratti di pianura e fondo valle.

Per la tratta nazionale traTorino e Susa, l'Italia potrebberisparmiare la quasi totalità

del costo del suo investimen-to, pari ad oltre 1,7 miliardi dieuro, utilizzando la linea sto-rica esistente senza la galleriadi Avigliana, prevedendo soloun intervento di migliora-mento dell'attrezzaggio elet-tronico.

Per la realizzazione del tun-nel di base internazionale adue canne, si stima invece unrisparmio di oltre 1 miliardo dieuro (circa 15 per cento del co-sto del tunnel), di cui 350 mi-lioni sarebbero a carico del-l'Italia, seguendo la strategiagià adottata lo anni fa per iltunnel di base del Loetsch-berg (30 chilometri sulla lineadel Sempione da Briga a Basi-lea). Si può infatti procederecon la perforazione di entram-be le canne del tunnel, arman-done in una prima fase solouna con traffico a senso unicoalternato, lasciando la secon-da canna in funzione di galle-ria di sicurezza (già dotata diuna sezione definitiva per unpossibile armamento succes-

sivo). Qualora l'aumento deltraffico rendesse utile questosecondo intervento, si potràfacilmente armare l'altro tun-nel, risparmiando per ora ilsuo elevato costo di attrezzag-gio. La galleria del Loetsch-berg, inaugurata nel 2007, èancora adesso per la maggiorparte rimasta a canna unica asenso alternato in quanto suf-ficiente per le attuali necessitàdi traffico.

La soluzione proposta daResPublica consentirebbe, an-che a queste condizioni, lapercorrenza dei treni velocidella tratta da Torino a Cham-bery nei tempi previsti dall'ac-cordo Ten-T (reti di trasportotranseuropee, dall'ingleseTrans-European Networks-Transport, ndr) migliorandoin modo significativo i para-metri attuali dell'Acb (Analisicosti/benefici) di tutta l'ope-ra.

TagliSecondo la FondazioneResPublica è possibileridurre i costi di2 miliardi su 4,7 previsti

IpotesiL'idea è di realizzareun tunnel a canna unicae di potenziarela sola linea storica

PresidenteFondazione ResPublica

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