Centro FARE - RS 2013

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RASSEGNA STAMPA 2013 CENTRO FARE Centro specialistico per la dislessia e l'apprendimento Centro accreditato presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale Ufficio stampa

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Rassegna stampa relativa all'attività 2013 del Centro FARE (Formazione – Abilitazione – Ricerca - Educazione) di Perugia, centro specialistico per la dislessia e i disturbi specifici dell'apprendimento. www.centrofare.it

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RASSEGNA STAMPA2013

CENTRO FARE

Centro specialistico per la dislessia e l'apprendimentoCentro accreditato presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale

Ufficio stampa

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Centro FARE, una storia umana e imprenditoriale di successo

A guardare il suo curriculum si capisce chiaramente che c'è stato un prima e un dopo. L'anno che fa da spartiacque è il 1997. Fino a quel momento Marina Locatelli, classe 1959, nata in Brasile, trasferitasi dopo anni di studi all'estero in Italia, a Perugia, si occupa di consulenza e gestione dei rapporti per conto di aziende italiane interessate a sviluppare produzioni all'estero, in particolare estremo oriente, nel settore tessile. Dopo quella data nel suo curriculum si parla invece di dislessia. La sua è una storia imprenditoriale che nasce da una vicenda personale e si sviluppa per cercare delle risposte alle tante domande alle quali si trova di fronte. A scuola suo figlio (ora frequenta l'Università di Urbino, Facoltà di Psicologia) non ottiene buoni risultati, in alcune materie i voti non corrispondono al suo impegno. Dalla scuola i messaggi non sono incoraggianti: il ragazzo non si impegna abbastanza, è svogliato, distratto. Marina vuole vederci a fondo, da casa, al pomeriggio il ragazzo si impegna, studia, si danna, ma poi questi sforzi non si traducono nei tanto sperati buoni voti. Dopo un lungo girovagare tra servizi e centri privati, finalmente, nel 1997, una diagnosi chiarisce a Marina e Fabio, suo marito, l’origine della difficoltà del bimbo a scuola. Il ragazzo è dislessico, questa è la diagnosi. Che fare, a chi rivolgersi, come intervenire? E i suoi studi, la sua formazione, il suo futuro? Queste le domande che Marina e Fabio, come molti genitori che si trovano nella stessa situazione, cominciano a porsi, non senza una certa ansia. In quegli anni la dislessia si conosce ancora poco, tanto meno in ambito scolastico e istituzionale; c'è tanta confusione e spesso i ragazzi vengono bollati come svogliati o peggio con deficit di intelligenza. Oggi la situazione è totalmente diversa: c'è una legge nazionale e delle linee guida del Ministero dell'Istruzione che le scuole seguono per offrire pari diritti agli studenti dislessici. In Umbria poi, come spiega Marina Locatelli: “Il quadro è molto confortante. C'è un'attenzione diffusa e un buon livello operativo in quasi tutte le scuole. Nella nostra regione si è sperimentato con successo, grazie all'Usr (Ufficio Scolastico Regionale) e alla Regione Umbria una rete che dalla formazione insegnanti, alla diagnosi e alla didattica in classe ha coinvolto scuola, privati, famiglie e servizi in alcuni progetti innovativi che vanno avanti ormai da anni. Nel '97, come dicevo, invece eravamo, parlo della mia famiglia e di mio figlio, soli. Da subito cercai qualche referente, qualcuno già organizzato sul fronte dislessia. Presi contatto con l'Aid (Associazione Italiana Dislessia) e iniziai un periodo di volontariato che mi servì per fondare, era il 2003, la sezione Aid di Perugia”. La sensibilità intanto sta cambiando, partono in collaborazione con le istituzioni i primi progetti di formazione nelle scuole, di screening per l’individuazione precoce delle difficoltà e i primi sportelli per insegnanti e genitori. A coordinare e progettare le iniziative c’è Marina con il contributo di insegnanti e operatori sanitari, che con entusiasmo portano avanti le iniziative proposte. In questa fase molto importante è l'aiuto degli altri genitori con figli dislessici, che nel fra tempo hanno trovato nella sezione Aid di Perugia un punto di riferimento. È stata proprio l'esperienza dell'Aid a Perugia e poi nel consiglio direttivo nazionale che fa nascere nella testa di Marina l'idea di creare un luogo dove la famiglia e il ragazzo possano essere accolti e trovare risposte ai loro bisogni. L’idea a questo punto è matura: aprire un centro con esperti psicologi, logopedisti, pedagogisti e educatori che possano, grazie ad un lavoro di equipe, dare risposte chiare alle famiglie e supporto ai ragazzi oltre a promuovere un dialogo con la scuola. Siamo al 2008, Marina fonda a Perugia il Centro F.A.R.E. (Formazione Abilitazione Ricerca Educazione), oggi il centro è una vera e propria impresa con una sede a Perugia e sedi distaccate e Gubbio e Castiglione del Lago, conta 15 collaboratori tra logopedisti, psicoterapeuti, educatori, psicologi, una realtà aperta dove i ragazzi con l'utilizzo di strumenti compensativi e con metodi di studio personalizzati trovano i loro percorsi formativi di successo. Una struttura all'avanguardia che fa ricerca, tiene corsi di formazione in ambito universitario e che nel corso degli anni si è messa in evidenza per la qualità dei suoi percorsi (F.A.R.E. è un centro accreditato, riconosciuto dalla Regione Umbria), divenendo un modello a livello nazionale. Marina ha realizzato il suo sogno, il sogno di una mamma di un ragazzo dislessico, un centro costruito intorno alle esigenze della famiglia nato da una vicenda personale,

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una storia di successo che ha la missione di contribuire a creare storie di successo per i ragazzi con difficoltà di apprendimento.www.centrofare.it

DISLESSIA - La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato).

Il Centro F.A.R.E. offre a bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento e di linguaggio e alle loro famiglie un aiuto per la diagnosi, la riabilitazione e l'assistenza scolastica.Integra ruoli e professionalità diverse sia per la diagnosi iniziale sia per le attività di recupero e rieducazione. Offre alle famiglie un aiuto concreto nel rapporto con la scuola e sostiene i ragazzi nelle attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti attraverso strategie di studio personalizzate. Offre alle scuole un aiuto per poter promuovere l'apprendimento degli studenti con difficoltà.

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A Perugia, Castiglione del Lago e Gubbio

Spazio didattico pomeridiano per studenti della scuola primaria e secondariaNon solo compiti! A Perugia, Castiglione del Lago e Gubbio, presso le sedi del Centro F.A.R.E., spazi didattici dedicati allo svolgimento dei compiti scolastici e al consolidamento di un efficace metodo di studio. Non solo compiti è aperto a tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie, è rivolto in particolare a tutti gli studenti con DSA ed è organizzato dal Centro F.A.R.E, centro specialistico sull'apprendimento.Per info su costi, sedi e orari: Tel 075 44317 Email: [email protected] - www.centrofare.it

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Si tratta di un'iniziativa del Centro Fare, centro specialistico per la dislessia e i disturbi dell'apprendimento

Sportelli di consulenza gratuiti sulla dislessia: tre in Umbria le sedi a cui rivolgersi

Su prenotazione a Perugia, Castiglione del Lago e Gubbio è possibile incontrare gli esperti del Centro Fare

Fornire informazioni corrette, chiarire i dubbi dei genitori, offrire un'assistenza su strumenti e tecniche di apprendimento. Sono queste le funzioni dei tre sportelli gratuiti dislessia attivi in Umbria. Si tratta di un'iniziativa del Centro Fare di Perugia, centro specialistico per la dislessia, accreditato dalla Regione Umbria per effettuare la diagnosi DSA (Disturbi specifici dell'apprendimento) e rilasciare la relativa certificazione, che presso le sue tre sedi regionali, su prenotazione, offre gratuitamente a genitori e insegnanti un punto di ascolto e di consulenza sui problemi legati alla dislessia. Ad oggi sono tre le sedi del Centro Fare attive in Umbria dove è possibile rivolgersi gratuitamente: Perugia, Castiglione del Lago e Gubbio.Come spiega Marina Locatelli, direttore del Centro Fare: “Abbiamo deciso di fornire questo servizio gratuito per rispondere all'esigenza di genitori e insegnanti di avere chiarimenti su caratteristiche e dubbi nell'ambito degli apprendimenti in età evolutiva. Per questo abbiamo ritenuto utile proporre degli spazi aperti, nella formula dello sportello su prenotazione, dove è possibile incontrare esperti del nostro Centro. Il riscontro è ampiamente positivo e confermiamo quindi la proposta presso le nostre sedi”.Le sedi, i giorni e gli orari: a Perugia il mercoledì, presso la sede di Largo Massimo D'Azeglio, 12, dalle 17.30 alle 18.30; a Castiglione del Lago il giovedì, in via Carducci, presso la libreria Libri Parlanti, dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 17.30 alle 18.30; a Gubbio il martedì, in via Fontevole, 46, dalle 17.30 alle 18.30. il Centro Fare è una struttura operativa in crescita nel territorio regionale che integra ruoli e professionalità diverse (psicologi dell'apprendimento, medici, logopedisti, insegnanti, pedagogisti). Offre alle famiglie un aiuto concreto nel rapporto con la scuola e sostiene i ragazzi nelle attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti attraverso strategie di studio personalizzate. Offre, inoltre, alle scuole un aiuto per poter promuovere l'apprendimento degli studenti con difficoltà. www.centrofare.it - [email protected]

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Un percorso partito nel 2004 e che nel corso degli anni ha coinvolto circa 7.000 bambini

La scuola per tutti: al via nei prossimi giorni gli screening per ricercare i disturbi dell'apprendimento. Test ad oltre 2.500 bambini in tutta l'Umbria

“La tempestività è un elemento fondamentale per affrontare la dislessia: la precocità della diagnosi e quindi dell’intervento, sono tra i fattori più importanti per una buona evoluzione del disturbo, la possibilità di anticipare la diagnosi di DSA è una sfida prioritaria”

Individuare le difficoltà di apprendimento per intervenire in maniera tempestiva ed efficace mettendo, al contempo, la scuola nella condizione di svolgere in autonomia il proprio lavoro. Prevenire il disagio scolastico approntando, dove necessario, strumenti e metodi di studio mirati. Questi gli obiettivi del progetto “La scuola per tutti in Umbria”, un'attività unica a livello nazionale per le sue caratteristiche specifiche, partita nell'anno scolastico 2004/2005 e che in maniera continuativa prosegue il suo percorso ormai da 9 anni. Un'azione avviata con un numero ristretto di scuole in via sperimentale e che ormai coinvolge molti istituti in tutta l'Umbria con risultati notevoli. Proprio in questi giorni, grazie all'auto finanziamento delle stesse scuole e alla loro volontà di proseguire nella direzione avviata, gli screening stanno ripartendo: saranno oltre 2.500 i bambini che affronteranno le prove nell'anno scolastico 2012/2013.Prendendo in considerazione i bisogni speciali dei bambini e divulgando agli insegnanti e alle famiglie le nuove conoscenze relative ai Dsa (disturbi specifici dell'apprendimento), si è realizzato un processo di formazione capillare del territorio, eterogeneo ma molto sensibile alle problematiche del disagio scolastico e alla prevenzione dell’insuccesso scolastico. La significatività di questo progetto sta nel fatto di proporre percorsi di identificazione precoce delle difficoltà fotografando l’andamento della classe, ma soprattutto nel formare gli insegnanti circa l’evoluzione naturale dei percorsi di apprendimento, le eventuali difficoltà e la possibilità di progettare ed attivare attività laboratoriali guidate che permettano di rinforzare il processo di apprendimento. Come spiega Moreno Marazzi, psicologo del Centro Fare, centro accreditato dalla Regione Umbria per effettuare la diagnosi DSA (Disturbi specifici dell'apprendimento) e rilasciare la relativa certificazione, tra i referenti scientifici del progetto: “La nostra esperienza di centro specialistico ci porta a ritenere di fondamentale importanza in questo campo una stretta collaborazione tra insegnanti e clinici. Un’insegnante preparata riesce ad interfacciarsi in maniera efficace ed efficiente con i clinici che intervengono sui singoli casi, attraverso la condivisione di un linguaggio comune, ma soprattutto è in grado di ridurre invii non adeguati al servizio pubblico”.I numeri di questo progetto, che ha visto la nostra regione tra le prime a prendere iniziativa a livello nazionale, anche grazie alle sollecitazioni della sezione Aid (Associazione Italiana Dislessia) di Perugia, sono notevoli, a dimostrazione dell'impegno messo in campo da Istituzioni, Usr (Ufficio scolastico regionale) e scuole su tutti, Regione Umbria, Comuni e Asl. Lo screening ha interessato nel corso degli anni circa 7.000 bambini in quasi 70 scuole del territorio regionale (Perugia, Magione, Deruta, Foligno, Orvieto, Castiglione del Lago, Gubbio, Gualdo, Città di Castello, Assisi, Bettona, Deruta, Terni, Passignano, Bastia, Petrignano, etcc.) Come spiega Marina Locatelli, sez. Aid di Perugia e direttore del Centro Fare, centro specialistico sull'apprendimento, coordinatore del progetto: “L’utilizzo della forma della Ricerca-Azione (identificazione dei disturbi e formazione insegnanti), che coinvolge direttamente le scuole ed il corpo docente, è volto a garantire il radicamento dell’esperienza all’interno della scuola e a rendere l’identificazione precoce delle difficoltà uno strumento di lavoro proprio. La realizzazione del progetto su tutti i bambini umbri in forma longitudinale ha permesso di misurare e di raffinare la sensibilità e specificità degli strumenti utilizzati in modo da ridurre al minimo la percentuale di falsi positivi (bambini che appaiono a rischio, ma non hanno un DSA) e di falsi negativi (bambini che non appaiono a rischio, ma svilupperanno un DSA)”.

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Cos'è e come funziona l’identificazione precoce e perché è utile: l’età minima in cui è possibile effettuare una diagnosi certa dei disturbi specifici di apprendimento coincide generalmente con il completamento del secondo anno della scuola primaria. In questo periodo infatti si completa il ciclo dell’istruzione formale al codice scritto e si ha una riduzione significativa dell’elevata variabilità interindividuale nei tempi di acquisizione della lettura (e quindi una significativa attendibilità della formulazione diagnostica). Questo implica, nella realtà dei fatti, che solo alla fine del secondo anno di scuola ci si ponga il problema della probabile esistenza di un disturbo e si avviino le procedure di segnalazione alla famiglia ed ai servizi sanitari. Di fatto si arriva ad una formulazione diagnostica alla fine del terzo anno di scuola primaria e quindi ad un avvio dell’intervento in 4 classe.Poiché nei disturbi di sviluppo, a cui i DSA appartengono, la precocità della diagnosi e quindi dell’intervento, sono tra i fattori più importanti per una buona evoluzione del disturbo, la possibilità di anticipare la diagnosi di DSA è una sfida prioritaria. I risultati del progetto “La scuola per tutti in Umbria” sono evidenti: diminuzione di casi di bambini in difficoltà nelle prove di maggio se dopo la prima prova di gennaio vengono intrapresi percorsi didattici specifici di rinforzo per i soggetti a rischio; diminuzione di invii impropri ai servizi (falsi positivi) nel primo anno di scuola primaria; l’ottenimento di risultati soddisfacenti con l’utilizzo di un percorso economico che prevede la somministrazione di semplici prove collettive (dettato di 16 parole a gennaio e maggio ed una prova di lettura a maggio) che, sotto la supervisione di esperti sanitari, gli insegnanti che hanno seguito costantemente le attività di formazione possono gestire autonomamente. www.centrofare.it – www.aiditalia.org

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A Castiglione, Passignano e Piegaro screening per circa 300 bambini

Dislessia, l'esperienza di alcune scuole del comprensorio del Trasimeno: percorsi scolastici e strategie di studio mirate dalle elementari fino alle medie

Nel corso degli anni le azioni sono state autofinanziate dalle stesse scuole e dalle famiglie

La filiera dell'apprendimento, si potrebbe definire in questo modo il sistema messo in campo, ormai da qualche anno, nei comuni di Castiglione del Lago, Passignano sul Trasimeno e Piegaro. Una serie di azioni concrete per supportare e affiancare i bambini con dislessia messe in campo con la collaborazione della sezione Aid di Perugia (Associazione italiana dislessia), il Centro F.a.r.e., centro specialistico sull'apprendimento, struttura accreditata con il SSN Regione Umbria, e grazie al supporto attivo delle stesse famiglie degli studenti. Un percorso di ricerca-azione, che con il progetto “La scuola per tutti in Umbria” volto all’individuazione precoce dei casi con difficoltà significative negli apprendimenti scolastici e alla formazione degli insegnanti, solo per quest'anno coinvolge quasi 300 bambini delle prime elementari dell'istituto comprensivo Birago di Passignano, dell'istituto comprensivo Piegaro e dell'omnicomprensivo Rasetti di Castiglione.Una serie di attività che partono dalla prima elementare e che continuano in maniera condivisa fino alla scuola secondaria. Un modello a suo modo unico che rappresenta un esempio di condivisione di metodi e strategie volte a supportare i bambini con dislessia e difficoltà di apprendimento nel loro percorso scolastico.Come spiega Patrizia Cappelli, maestra presso la scuola primaria Rasetti di Castiglione, che fa parte della direzione didattica che in più plessi ospita circa 900 bambini tra elementari e materna: “Attraverso il progetto “La scuola per tutti in Umbria”per l’individuazione precoce, in prima e seconda elementare monitoriamo le difficoltà dei bambini per capire se siamo di fronte a dislessia o a semplici problematicità passeggere. Successivamente vengono approntate strategie di studio mirate per i bambini dislessici. Si tratta di un progetto coordinato, fortemente voluto dalla direzione didattica e dagli stessi genitori, che nel corso degli anni l'hanno anche finanziato”. Infatti, nel corso degli anni il progetto “La scuola per tutti in Umbria” è stato autofinanziato dalle stesse scuole e dalle famiglie su approvazione dei consigli d'istituto. Per l'anno scolastico in corso il progetto a Castiglione prosegue grazie all'impegno e al finanziamento di una banca locale.Come spiega Marina Locatelli, direttore del Centro F.a.r.e.: “Si tratta di un iniziativa molto importante nella sua unicità, la caratteristica principale sta nel fatto che i bambini vengono seguiti e supportati dalle elementari e per tutto il loro percorso scolastico fino alle medie. Come centro F.a.r.e. e Aid sono ormai anni che seguiamo questo progetto mettendo in campo competenze e affiancando il lavoro degli insegnanti, proponendo loro metodi e strategie che consentano alla scuola di garantire percorsi adeguati alle caratteristiche di ogni studente ”.Il progetto, oltre la direzione didattica Rasetti di Castiglione coinvolge anche l'Istituto comprensivo Birago di Passignano e l'Istituto comprensivo Piegaro. Come spiega Eleonora Tesei, dirigente scolastico dell'istituto omnicomprensivo Rasetti, che ospita elementari e medie: “E' un progetto nel quale crediamo molto e che coinvolge numerose figure professionali: i nostri insegnanti, gli psicologi e i pedagogisti del Centro F.a.r.e. Per gli allievi con diagnosi di dislessia e disturbi di apprendimento si mettono in atto degli interventi adeguati che dalla primaria alla scuola secondaria di primo grado li sostengono per buona parte del loro percorso scolastico. Attraverso una serie di azioni coordinate si elaborano percorsi condivisi tra insegnanti, famiglie ed esperti. In questo modo le famiglie si sentono tutelate e i bambini stimolati e i risultati scolastici ce lo dimostrano”.

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I laboratori del Centro Fare. si terranno venerdì 19 aprile e sabato 20 aprile presso l'infopoint di Piazza della Repubblica e presso la Rocca Paolina, a Perugia

Leggere con le orecchie e con le mani, al Fantacity si può Fare

All'interno del festival i tre laboratori gratuiti tenuti dagli esperti professionisti del Centro e aperti a tutti i bambini

Didattica e creatività, queste le parole d'ordine dei tre laboratori gratuiti che il Centro Fare, centro specialistico per l'apprendimento, accreditato presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale, terrà all'interno del ricco programma di Fantacity 2013. Il primo laboratorio previsto per questa edizione del festival sarà “Leggere con le orecchie: creazione di un audiolibro”, e si terrà venerdì 19 aprile dalle ore 9 alle 10.30 presso l'Infopoint di Piazza della Repubblica a Perugia. L'audiolibro sta ormai diventando un supporto tecnologico molto importante non solo per chi ha disturbi specifici dell'apprendimento, in alternativa al libro tradizionale. Sfruttando un'attività antica, quella della trasmissione orale della cultura e della lettura ad alta voce, questo supporto attuale ha oggi portato maggior consapevolezza sul fatto che l'ascolto della lettura riesce a far crollare la barriera che non permette a tutti di vivere e godersi la lettura.Il secondo laboratorio, “Leggere con le mani: costruzione di un libro tattile”, si terrà sabato 20 aprile presso l'Infopoint di Piazza della Repubblica a Perugia, dalle ore 11 alle 12.30. Durante questa esperienza i professionisti qualificati del Centro Fare faranno conoscere le diverse metodologie di lettura, per stimolare la creatività dei bambini, i quali potranno apprendere le storie dal tatto e quindi dall'uso delle mani. Questo laboratorio, interamente gratuito, sarà aperto ai bambini con diversa abilità visiva per metterli in grado di accedere liberamente alla lettura e alla cultura, giocando con la creatività.Contemporaneamente, venerdì 19 ore 10.30-11.30 e sabato 20 aprile ore 9-10 il Centro Fare sarà protagonista presso la Rocca Paolina, con il Laboratorio “Percorsa a Mappe. Liberare idee mappando”. Tramite l'uso della LIM - Lavagna Interattiva Multimediale – i ragazzi saranno guidati alla costruzione di una mappa, che permetterà loro di rappresentare graficamente concetti, ricordi, eventi, teorie ed immagini esplicitandone i legami. La mappa concettuale ha una forte valenza didattica e formativa perché “costringe” chi la costruisce a riflettere sulle proprie conoscenze, a correlare idee e dati e a facilitare la comunicazione. Il Centro Fare opera da anni nel settore dell’educazione e dell’apprendimento, svolgendo attività di formazione per insegnanti, bambini e genitori e laboratori didattici per il recupero e consolidamento degli apprendimenti.Attraverso l’impiego di strategie di studio personalizzate e di tecnologie per l’apprendimento il Centro Fare promuove l’autonomia e il successo formativo degli studenti.Il Centro è accreditato presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale per effettuare la diagnosi di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e rilasciare la relativa certificazione.Fantacity giunge nel 2013 alla sua settima edizione introducendo la novità dei due filoni Kids, dedicato ai bambini e Young, dedicato a ragazzi e giovani adulti. Il festival si svolgerà in tre giornate da venerdì 19 a domenica 21 aprile e avrà come location alcuni dei luoghi più suggestivi del centro storico del capoluogo umbro.Per info e prenotazioni: www.centrofare.it – [email protected] - Tel 075 44317

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Mercoledì 29 maggio dalle 17 alle 19 il convegno a Gubbio

Io @pprendo, una rete di successo: attività scolastiche e ricadute nei percorsi didattici dei ragazzi con dislessia

Previsti gli interventi dei sindaci dei Comuni dell'Ambito territoriale 7 dell'Umbria

Si terrà mercoledì 29 maggio, dalle 17, presso l'aula magna dell'Istituto Tecnico Industriale Cassata - Via del Bottagnone, 40 - a Gubbio, il convegno aperto a genitori, insegnanti, studenti e operatori del settore per presentare le attività svolte e le ricadute nei percorsi scolastici dei progetti nei comuni dell'ambito territoriale 7 dell'Umbria. Un appuntamento che presenterà il percorso fatto dal 2005 ad oggi sul fronte integrazione scolastica dei ragazzi dislessici. Un metodo innovativo, una best practices umbra, che anche per quest'anno scolastico è stata finanziata dai Comuni. Un modello di intervento molto interessante che vede la collaborazione dell'associazionismo, dei privati, dei servizi e del pubblico. Una rete che dal 2005 mette insieme l'USR dell’Umbria, l'Asl 1 Distretto Alto Chiascio, l'Aid (Associazione italiana dislessia), l'associazione Dis e dintorni, il Centro Fare, (centro specialistico per l'apprendimento, riferimento nazionale per i disturbi dell'apprendimento e centro accreditato dalla Regione Umbria e dal Servizio Sanitario Nazionale) e i comuni della Zona sociale 7 (Gubbio, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia e Pascelupo). Nel corso del pomeriggio saranno presentati i risultati, i progetti e gli obiettivi raggiunti attraverso i diversi interventi messi in campo in questi anni. L’obiettivo del Tavolo di co-progettazione tra i diversi soggetti è stato quello di andare ad una lettura congiunta della domanda sociale presente e quindi di lavorare per una riqualificazione dell’offerta sociale sul territorio complessivamente intesa nell’area del disagio legato alla dislessia e disturbi dell’apprendimento. Si è avviato così un percorso con l'intento di promuovere il rispetto dei ragazzi dislessici in relazione ad una didattica più conforme al loro stile di apprendimento, cercando di evitare l'insuccesso scolastico. Il progetto ha messo in campo diversi interventi: dall'individuazione precoce dei disturbi, all'attivazione di un punto di ascolto per i genitori e insegnanti, ai laboratori con l'utilizzo di strumenti compensativi tecnologici, strategie di studio, all'utilizzo di tecnologie nella didattica, ai campus e poi incontri e momenti di approfondimento rivolti a genitori ed insegnanti con formazione e convegni. Mercoledì 29, dopo i saluti di David Nadery, dirigente ITIS “Cassata”, che parlerà anche del passaggio alle scuole superiori per i ragazzi con DSA, ci sarà la presentazione del progetto da parte di Marina Locatelli, direttore del Centro F.A.R.E., di Paola Tomassoli, responsabile Servizio Età Evolutiva ASL 1 e di Stefania Monacelli, presidente Associazione DIS e Dintorni. A seguire gli interventi sul fronte dell'impegno delle istituzioni di Silvia Minelli, presidente della Conferenza politica della Zona Sociale 7 dell'Umbria e dei sindaci dei Comuni della Zona Sociale 7 dell'Umbria. Focus anche sulla valenza formativa degli “studenti tutor” con i contributi di Chiara Franceschetti, docente referente per i DSA presso ITIS “Cassata” di Gubbio e di Donatella Guidarelli, docente referente per i DSA presso Liceo “Mazzatinti” di Gubbio. Previsti gli interventi di Cristina Gaggioli, coordinatore pedagogico Centro F.A.R.E., Isa Dalla Ragione, dirigente scolastico “M. Giorgio” e “O.Nelli” di Gubbio, Maria Marinangeli, dirigente scolastico “F. Storelli” di Gualdo Tadino e Catia Comanducci, funzione strumentale dei bisogni educativi speciali – I.S.C. Sigillo.

Per info: Tel 075 44317 - [email protected] - www.centrofare.it

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Dal 7 al 13 luglio e dal 25 al 31 agosto 2013, a Ponte Pattoli (Perugia). I campus sono rivolti a ragazzi dai 10 ai 18 anni

Campus @pprendo per ragazzi dislessici, un'esperienza educativa tra coetanei in un contesto ludico e informale

I ragazzi avranno la possibilità di vivere una settimana divertente e rilassante all’insegna dell’amicizia e di conoscere gli strumenti e le metodologie didattiche più innovative

Favorire l'autonomia dei ragazzi dislessici e promuovere occasioni d'incontro e confronto tra coetanei. Questi gli obiettivi dei due campus estivi organizzati dall'AID (Associazione Italiana Dislessia), in collaborazione con il Centro FARE, centro specialistico per l'apprendimento di Perugia, struttura accreditata presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale, rivolti a ragazzi dai 10 ai 18 anni. Dal 7 al 13 luglio e dal 25 al 31 agosto 2013 prendono il via in Umbria i campus dislessia con focus inglese. Si tratta della 9° e 10° edizione, gli operatori, che negli anni hanno maturato una grande esperienza, proporranno percorsi formativi di successo con una particolare attenzione alle specificità del singolo ragazzo. I ragazzi avranno la possibilità di vivere una settimana divertente e rilassante all’insegna dell’amicizia e di conoscere gli strumenti e le metodologie didattiche più innovative, che possono diventare per loro un’indispensabile supporto allo studio. Le iscrizioni sono aperte a ragazze e ragazzi provenienti da tutto il territorio nazionale. L'esperienza del campus è di tipo residenziale con arrivo la domenica e partenza il sabato successivo. I ragazzi saranno ospitati presso Villa Taticchi, una splendida residenza di origine medievale, immersa nel verde e nella quiete dalla campagna umbra, a Ponte Pattoli (Perugia).Per info: 075 44317 - [email protected]

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Lo sportello, aperto tutti i martedì dalle 17 alle 19, è gratuito ed è rivolto agli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo perugino

I dislessici all'Università: a Perugia (caso unico in Italia) arriva lo sportello gratuito di supporto

L'idea del Centro Fare, condivisa e realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, è quella di garantire ai dislessici che vanno all’università ambienti accoglienti e preparati

Offrire supporto didattico agli studenti universitari con disturbi dell'apprendimento. È l'idea dello sportello di consulenza gratuito attivo da qualche giorno a Perugia, presso la sede del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione (piazza Ermini, 1) dell'Università degli Studi. Si tratta di un progetto unico, ideato dal Centro Fare, centro specialistico per l'apprendimento. Lo sportello si propone di essere un valido supporto nei confronti degli studenti che presentano difficoltà o che hanno bisogno di perfezionare le proprie strategie didattiche e i propri percorsi di apprendimento. Come spiega Moreno Marazzi, psicologo del Centro Fare di Perugia, consulente dello sportello: “è raro ma, succede che ci siano studenti all'Università che hanno ancora problemi di metodologie di studio dovute o a difficoltà strategiche o riconducibili a dislessia. L'obiettivo di questo spazio è quello di offrire una consulenza e delle valutazioni sulle difficoltà di letto-scrittura e di guidarli personalmente a migliorare l'approccio allo studio, migliorando di conseguenza i risultati accademici”. Lo sportello ha una duplice finalità: si rivolge infatti anche agli stessi professori universitari con l'obiettivo di supportarli nell'elaborazione di percorsi didattici e nei metodi di valutazione degli studenti e di informarli circa l'utilizzo delle strategie compensative e o dispensative. L'idea del Centro Fare, condivisa e realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, è quella di garantire (aumentandone il numero) ai dislessici che vanno all’università ambienti accoglienti e preparati, oltre che di raccogliere informazioni riguardo le caratteristiche di dislessici adulti. Lo sportello, aperto tutti i martedì dalle 17 alle 19, è gratuito ed è rivolto agli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo perugino. Come spiega Stefano Federici, professore di psicologia generale all'Università degli Studi di Perugia: “si tratta di un'iniziativa molto interessante, nonché abbastanza unica nel panorama accademico nazionale. In questo modo si vuole offrire agli studenti che presentano difficoltà di diversa natura un supporto indispensabile per il loro successo universitario”. Per ulteriori informazioni e prenotazioni per la consulenza: [email protected] - Tel 075-44317.

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Dal 25 al 31 agosto 2013 a Ponte Pattoli (Perugia). I campus sono rivolti a ragazzi dai 10 ai 18 anni

Campus @pprendo per ragazzi dislessici, un'esperienza educativa tra coetanei in un contesto ludico e informale

I ragazzi avranno la possibilità di vivere una settimana divertente e rilassante all’insegna dell’amicizia e di conoscere gli strumenti e le metodologie didattiche più innovative

Favorire l'autonomia dei ragazzi dislessici e promuovere occasioni d'incontro e confronto tra coetanei. Questi gli obiettivi dei due campus estivi organizzati dall'AID (Associazione Italiana Dislessia), in collaborazione con il Centro FARE, centro specialistico per l'apprendimento di Perugia, struttura accreditata presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale, rivolti a ragazze e ragazzi dai 10 ai 18 anni. Dal 25 al 31 agosto 2013 prende il via in Umbria il campus dislessia con focus inglese. Si tratta della 10° edizione, gli operatori, che negli anni hanno maturato una grande esperienza, proporranno percorsi formativi di successo con una particolare attenzione alle specificità del singolo ragazzo. I ragazzi avranno la possibilità di vivere una settimana divertente e rilassante all’insegna dell’amicizia e di conoscere gli strumenti e le metodologie didattiche più innovative, che possono diventare per loro un’indispensabile supporto allo studio. Le iscrizioni sono aperte a ragazze e ragazzi provenienti da tutto il territorio nazionale. L'esperienza del campus è di tipo residenziale con arrivo la domenica e partenza il sabato successivo. I ragazzi saranno ospitati presso Villa Taticchi, una splendida residenza di origine medievale, immersa nel verde e nella quiete dalla campagna umbra, a Ponte Pattoli (Perugia).Per info: 075 44317 - [email protected]

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Lo sportello, aperto tutti i martedì dalle 17 alle 19, è gratuito ed è rivolto agli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo perugino

I dislessici all'università: a Perugia riparte lo sportello gratuito di supporto

L'idea del Centro Fare, condivisa e realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, in particolare nelle persone del professore Stefano Federici e del Direttore del dipartimento Francesco Federico Mancini, è quella di garantire agli studenti con difficoltà di apprendimento ambienti accoglienti e preparati

Dopo la pausa estiva riapre a Perugia lo sportello di consulenza per gli studenti con dislessia e difficoltà di apprendimento dell'Università degli Studi. In attesa che riprendano le lezioni universitarie, ormai ci siamo quasi, lo sportello di piazza Ermini si prepara ad accogliere matricole e studenti per eventuali colloqui orientativi prima dell'inizio vero e proprio dell'anno accademico. Il progetto, ideato dal Centro Fare, centro specialistico per l'apprendimento, si propone di offrire un valido supporto nei confronti degli studenti che presentano difficoltà o che hanno bisogno di perfezionare le proprie strategie didattiche e i propri percorsi di apprendimento. Lo sportello è attivo presso la sede del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione (Perugia, piazza Ermini, 1) dell'Università degli Studi di Perugia. Come spiega Moreno Marazzi, psicologo del Centro Fare di Perugia, consulente del servizio: “ci sono studenti all'università che hanno ancora problemi di metodologie di studio dovute o a difficoltà strategiche o riconducibili a difficoltà di apprendimento. L'obiettivo di questo spazio è quello di offrire loro una consulenza e delle valutazioni sulle difficoltà di letto-scrittura e di guidarli personalmente a migliorare l'approccio allo studio, migliorando di conseguenza i risultati accademici”. Lo sportello ha inoltre una duplice finalità: si rivolge infatti anche agli stessi professori universitari con l'obiettivo di supportarli nell'elaborazione di percorsi didattici e nei metodi di valutazione degli studenti e di informarli circa l'utilizzo delle strategie compensative e o dispensative. L'idea del Centro Fare, condivisa e realizzata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, in particolare nelle persone del professore Stefano Federici e del Direttore del dipartimento Francesco Federico Mancini, è quella di garantire agli studenti universitari con difficoltà di apprendimento ambienti accoglienti e preparati, per permettere percorsi di studio efficaci, oltre che di raccogliere informazioni riguardo le caratteristiche delle difficoltà di apprendimento negli adulti. Lo sportello, aperto (su prenotazione) tutti i martedì dalle 17 alle 19, è gratuito ed è rivolto agli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo perugino. Per ulteriori informazioni e prenotazioni per la consulenza: [email protected] - Tel 075-44317.

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L'incontro di mercoledì 9 ottobre sarà tenuto dalla dottoressa Paola Tomassoli, responsabile Servizi Età Evolutiva Gubbio ASL 1 e da Cristina Gaggioli, pedagogista del Centro Fare

Esempi di cittadinanza attiva tra studenti: a Gubbio i ragazzi delle superiori diventano tutor degli studenti dislessici delle scuole medie

Un'iniziativa inserita all'interno del più ampio progetto “Io @pprendo” finanziato e sostenuto dai Comuni della zona sociale 7 , che prevede una serie di azioni tra laboratori didattici per ragazzi con diagnosi di dislessia e formazione a insegnanti e genitori

Si terrà mercoledì 9 ottobre 2013, alle 17, presso l'Itis Cassata di Gubbio (in via del Bottagnone) l'incontro formativo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che per l'anno scolastico appena iniziato saranno chiamati a svolgere il ruolo di assistenti tutor dei loro colleghi dislessici delle scuole secondarie di primo grado della zona Sociale 7 dell'Umbria. Un'iniziativa inserita all'interno del più ampio progetto “Io @pprendo”, finanziato dagli stessi Comuni della zona sociale 7 e che prevede una serie di azioni tra laboratori didattici per ragazzi con diagnosi di dislessia e formazione a insegnanti e genitori. Un'azione tra le più interessanti sviluppate in Umbria negli ultimi anni, che ha l'obiettivo di facilitare l'incontro tra studenti, favorendo nei due gruppi di ragazzi una crescita comune e condivisa. Saranno infatti i colleghi delle superiori che per tutto l'anno scolastico accompagneranno, guidati dagli esperti del Centro Fare, gli studenti dislessici delle scuole secondarie di primo grado nei percorsi di promozione di metodologie di studio specifiche tese a facilitare gli apprendimenti e innalzare i livelli di istruzione dei giovani dislessici favorendone l’autonomia e il successo scolastico e formativo. La finalità di tale coinvolgimento è essenzialmente lo sviluppo di una cittadinanza attiva e informata per una maggiore sensibilizzazione delle generazioni future rispetto a queste tematiche. Le testimonianze degli anni passati hanno evidenziato come questo tipo di esperienza risulta importante per la crescita degli studenti che condividono momenti irripetibili e accrescono le rispettive esperienze educative. Si tratta di un progetto pluriennale che il Centro Fare, centro specialistico per l'apprendimento, struttura accreditata presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale, porta avanti in collaborazione con l'associazione Dis e dintorni, i Comuni e alcune scuole della Zona Sociale 7 dell'Umbria, l'Asl 1 e il Comune di Gubbio e che nel corso degli anni ha dato i sui frutti. Come spiega Marina Locatelli, direttore del Centro Fare: “Il progetto mira a proseguire il lavoro di successo portato avanti negli anni, che grazie alla qualità e alla continuità degli interventi attuati ha portato alla costruzione di una solida rete sociale che ha coinvolto scuole,famiglie, studenti, servizi sociali e Istituzioni della Zona Sociale 7. La finalità perseguita è l’impegno verso i ragazzi con dislessia a realizzare interventi di carattere psico-educativo a sostegno delle potenzialità di ciascun individuo e di una didattica più conforme al loro stile di apprendimento e autonomia nello studio, che consenta alla loro carriera scolastica di non essere segnata come spesso accade”. L'incontro di mercoledì sarà tenuto dalla dottoressa Paola Tomassoli, responsabile Servizi Età Evolutiva Gubbio ASL 1 e da Cristina Gaggioli, pedagogista del Centro Fare. Nelle prossime settimane la formazione degli studenti-tutor proseguirà presso l'Itis Casimirri di Gualdo Tadino.Per info: Tel 075 44317 - [email protected] – www.centrofar.it

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Questa che raccontiamo è la storia di un successo personale e allo stesso tempo collettivo, la dimostrazione di come attraverso strategie didattiche mirate, impegno, passione e dedizione si possa raggiungere qualsiasi traguardo. La storia di una ragazza dislessica di Gubbio, diventata, in poco tempo, attraverso la rete e il passa parola, un esempio per tutti i dislessici d'Italia. Gloria Chiocci, 21, eugubina, studentessa all'Università per Stranieri di Perugia, dislessica; anzi, come lei stessa dice: “un po' tutta dis”, Gloria è anche disgrafica e dicalcula, oggi è diventata la ragazza simbolo per la comunità dei dislessici italiani. La sua storia ha affascinato e coinvolto quasi tutti, genitori e ragazzi dislessici, insegnanti e ovviamente chi le è stato e le sta vicino, in primis la famiglia e i suoi compagni e colleghi, le persone che nel corso degli anni hanno costruito insieme a Gloria un percorso e un approccio allo studio innovativo ed efficace.Qualche settimana fa Gloria si è aggiudicata il primo premio del Creativity Camp Umbria, un concorso, promosso dall'Aur (Agenzia Umbra Ricerche), rivolto a selezionare idee imprenditoriali innovative nei diversi settori. Gloria è stata premiata da Mogol, che ha ospitato, presso la sua struttura di Avigliano la fase finale del Creativity Camp. La sua idea dal titolo “Non vedo, Non parlo, Non leggo...Aiutami tu”, è stata selezionata da una commissione di esperti tra le oltre cinquanta in gara. Il suo progetto mira a creare una piattaforma multimediale per favorire l'autonomia e l'apprendimento dei dislessici, e si rivolge anche ai sordo muti e ai ciechi. Un'idea dall'anima umana e solidale che, attraverso l’utilizzo di un software, favorirà la collaborazione e l’interazione tra insegnanti professionisti e giovani con Dsa. Per capire il valore di questo premio, oltre la bontà dell'idea di impresa, bisogna conoscere il percorso personale e di studi di Gloria, un percorso comune a molti tra ragazze e ragazzi con la sua stessa difficoltà. Gloria a scuola, sin da subito, riscontra molti problemi, in prima e in seconda elementare gli insegnanti si accorgono che, nonostante non presenti nessun deficit cognitivo, i risultati sono molti distanti da quelli dei suoi compagni. Gloria resta indietro nella comprensione, nella scrittura e anche nelle prime operazioni di conto. A questo punto si attiva la famiglia che da subito riesce ad ottenere una diagnosi chiara: Gloria è dislessica, anzi, soffre anche di discaculia e digrafia. Si tratta di una situazione molto complicata, in altri casi e senza la rete che ha assistito e supportato Gloria, ci saremmo potuti trovare di fronte al più classico degli insuccessi, con conseguente abbandono scolastico e successivi problemi psicologici e sociali che ne sarebbero conseguiti. Parliamo di un po' di anni fa, siamo alla fine degli anni 90 e la situazione per quanto riguardava la conoscenza del fenomeno dislessia era molto diversa rispetto a quella attuale. Oggi la situazione è molto differente, la scuola e i servizi hanno messo a punto interventi efficaci, c'è una legge nazionale che tutela e garantisce gli studenti dislessici. L'Umbria poi, grazie al lavoro dell'Usr (Ufficio scolastico regionale), dei servizi, delle istituzioni, assieme al mondo dell'associazionismo e ai centri privati accreditati, è una delle regioni all'avanguardia sul fronte dislessia.Nonostante le difficoltà personali, Gloria frequenta le medie e le superiori con successo. Grazie al supporto degli strumenti compensativi, le sue strategie e alla sua determinazione si iscrive all'università e adesso le mancano quattro esami al conseguimento della laurea in Comunicazione internazionale e pubblicitaria all'Università per Stranieri di Perugia.Come spiega Marina Locatelli, Aid Umbria e direttore del Centro Fare, centro specialistico per le difficoltà di apprendimento, riferimento nazionale e accreditato dal Servizio Sanitario Nazionale, che nel corso degli anni ha supportato a più riprese il percorso di Gloria: “è tutta l'Umbria ad essere soddisfatta di questo premio ricevuto da Gloria, la sua è una storia emblematica per tutti i dislessici. Nonostante le difficoltà, Gloria non si è arresa e attraverso strategie didattiche personalizzate e la sua dedizione ora sta per laurearsi. La sua è una storia che ci da lo stimolo ulteriore e aggiunge motivazioni per proseguire nel lavoro che noi come centro, la scuola e le istituzioni stiamo facendo”Come spiega Gloria: “Il mio è stato un percorso difficile, ma entusiasmante. Sono molto contenta del premio ricevuto dal Creativity Camp, grazie alla borsa di studio vinta (una borsa del valore di 5.000 euro) potrò realizzare il mio progetto. Un progetto che nasce dalla reale esigenza di offrire a chi ha delle difficoltà uno strumento disponibile gratuitamente on line. Questa piattaforma era il

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mio sogno. In definitiva ha vinto il mio sogno. Questa idea è quello che avrei voluto per me stessa quando ero ragazzina”. I ragazzi e le ragazze con dislessia in Italia sono circa il 5% della popolazione in età scolastica. Recenti statistiche dicono che nel nostro Paese un ragazzo su venti soffre di disturbi specifici dell’apprendimento. Molti di questi ragazzi abbandonano la scuola e non si iscrivono all’università per vergogna e disagio. La piattaforma vuole essere una spinta a non nascondersi.

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Venerdì 13 dicembre, dalle 8.30, presso la Sala dei Notari di Perugia, la presentazione delle esperienze più innovative e interessanti sul fronte dislessia attive oggi in Italia

Dislessia e azioni di supporto, a Perugia il convegno per presentare le migliori esperienze nazionali. Una giornata di confronto per genitori, insegnati e operatori

La giornata è organizzata dal Centro Fare, centro specialistico sull'apprendimento, con il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Usl 1 e 2 dell'Umbria, Ufficio scolastico regionale e le sezioni Aid di Perugia e Terni

Dislessia: individuazione precoce tra difficoltà e disturbo, azioni di potenziamento durante le prime fasi di apprendimento. È questo il titolo del convegno nazionale che si terrà a Perugia venerdì 13 dicembre, dalle 8.30, presso la Sala dei Notari. Momento di confronto e di presentazione delle esperienze più innovative e interessanti sul fronte delle difficoltà di apprendimento nei vari gradi di scuola attive oggi in Italia, il convegno ha l'obiettivo di fare il punto a dieci anni di distanza dall'avvio in Umbria delle prime azioni di supporto e ricerca sul fronte dislessia mettendole a confronto con i modelli e le strategie di altre regioni. Uno scenario notevolmente cambiato che, nel corso di pochi anni, ha visto crescere la specializzazione di operatori e insegnanti e del sistema educativo in generale fino ad arrivare all'emanazione di una legge, la N° 170 del 2010, (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) fortemente voluta dall'Aid (Associazione Italiana Dislessia) e dalle altre principali associazioni nazionali e che offre tutte una serie di tutele e strumenti ai ragazzi con difficoltà di apprendimento.Quella di venerdì sarà una giornata - ad ingresso libero - dedicata ad insegnanti, genitori, operatori sanitari e del settore, organizzata dal Centro Fare, centro specialistico sull'apprendimento, struttura accreditata presso la Regione Umbria e il Servizio Sanitario Nazionale, con il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Usl 1 e 2 dell'Umbria, Ufficio scolastico regionale e le sezioni Aid di Perugia e Terni. Ad aprire i lavori i saluti istituzionali di Carla Casciari, assessore alle Politiche Sociali della Regione Umbria e di Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia di Perugia. Come spiega Marina Locatelli, direttore del Centro Fare, promotrice del convegno: “il convegno sarà un momento molto importante, presenteremo i numeri, i casi e i risultati del lavoro fatto in Umbria, come AID e Centro Fare, in collaborazione con istituzioni e servizi, nel corso degli ultimi dieci anni. Una rete di intervento diventata modello che, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti (istituzioni, servizi sanitari, associazioni, centro privati e scuola), e riuscita ad offrire e garantire un supporto e una tutela alle famiglie e ai ragazzi dislessici, con risultati notevoli sul fronte del successo scolastico, della diminuzione del numero dei casi di abbandono e del vissuto emotivo da parte dei bambini/ragazzi e delle famiglie”. L’Art. 3 della legge n. 170 dice che è compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, interventi tempestivi, idonei ad individuare precocemente le difficoltà di apprendimento. Proprio questo è stato l’orientamento delle formazioni e dei progetti di individuazione precoce svolti in Umbria, regione all’avanguardia per quanto riguarda la prevenzione, grazie ad un importante lavoro di rete tra istituzioni pubbliche e private, che ha promosso progetti mirati nelle scuole.Tra i temi al centro del convegno i rischi e le opportunità legati all'individuazione precoce, i modelli e gli approcci volti al potenziamento delle abilità di letto scrittura durante le prime fasi di apprendimento. Tra gli interventi più interessanti “Non è mai troppo presto” (un progetto AID-FTI): dati e riflessioni sul riconoscimento precoce dei DSA nella scuola primaria, a cura di Roberta Penge, Università di Roma Sapienza, AID. “E' sempre ora di..”, dati e riflessioni sui Bisogni Educativi Speciali a cura di Sabrina Boarelli, USR dell’Umbria. Nel pomeriggio ci sarà un focus sul ruolo strategico della competenza osservativa, metodologica e didattica dei docenti per l’individuazione precoce e il potenziamento, a cura di Luciana Ventriglia, docente specializzata in pedagogia clinica, coordinatore del progetto SCO.le.DI A.I.D. Toscana. Altro momento di

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confronto, sempre nel corso del pomeriggio, sarà l'intervento sulla condivisione delle caratteristiche dei DSA con i compagni di scuola. Comunicazione di esperienze a cura di Giovanna Lami, Università di Modena e Reggio Emilia, presidente AGE Modena DISLESSIA. Chiuderà il convegno un intervento di Floriana Falcinelli, Università di Perugia, sulle strategie educativo-didattiche nell’ambito dell'apprendimento.Il convegno è ad ingresso libero, si consiglia l'iscrizione on line.Per iscrizioni online: www.centrofar.it – per info: [email protected]

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HANNO PARLATO DI NOI

Rai TGR dell'Umbria

Umbria Radio

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Corriere dell'Umbria2 febbraio 2013

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Giornale dell'Umbria6 febbraio 2013

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Giornale dell'Umbria11 febbraio 2013

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Corriere dell'Umbria11 febbraio 2013

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Piacere Magazine (1/2)Marzo 2013

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Piacere Magazine (2/2)Marzo 2013

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Giornale dell'Umbria13 marzo 2013

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Corriere dell'Umbria21 marzo 2013

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Viva PerugiaAprile 2013

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Il Messaggero Umbria18 aprile 2013

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Viva PerugiaMaggio 2013

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Corriere dell'Umbria29 maggio 2013

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La Nazione Umbria10 giugno 2013

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Corriere dell'Umbria6 giugno 2013

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Il Salvagente20 giugno 2013

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La Nazione Umbria10 giugno 2013

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Il SalvagenteGiugno 2013

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Giornale dell'Umbria24 giugno 2013

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Il Messaggero Umbria29 giugno 2013

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Viva PerugiaLuglio 2013

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Viva PerugiaAgosto 2013

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Corriere dell'Umbria9 agosto 2013

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Giornale dell'Umbria9 agosto 2013

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La Nazione Umbria23 agosto 2013

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Giornale dell'Umbria6 settembre 2013

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Giornale dell'Umbria9 ottobre 2013

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Il Messaggero Umbria30 novembre 2013

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Viva PerugiaDicembre 2013

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Il Messaggero Umbria13 dicembre 2013

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Corriere dell'Umbria14 dicembre 2013

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Perugia Today5 febbraio 2013

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Cesvol Perugia5 febbraio 2013

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Orizzonte Scuola5 febbraio 2013

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Umbria Left5 febbraio 2013

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TuttoOggi7 febbraio 2013

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Orvieto News12 febbraio 2013

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Affari Italiani12 febbraio 2013

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Fredsco di Web21 marzo 2013

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Corriere Nazionale12 aprile 2013

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Comune di Gubbio28 maggio 2013

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Umbria Journal28 maggio 2013

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SuperAbile INAIL29 maggio 2013

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Disabili.com10 giugno 2013

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La Stampa.it12 giugno 2013

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Redattore Sociale12 giugno 2013

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Umbria Update12 giugno 2013

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Orizzonte Scuola14 giugno 2013

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Umbria dei Bambini14 giugno 2013

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SuperAbile INAIL17 giugno 2013

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Superando6 luglio 2013

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Pianeta Donna9 luglio 2013

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Allegri Briganti BLOG18 luglio 2013

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Umbria Cronaca18 luglio 2013

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Umbria Journal19 luglio 2013

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Corriere Nazionale19 luglio 2013

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Oasi delle Mamme30 luglio 2013

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Umbria Online6 agosto 2013

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Umbria Journal8 agosto 2013

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Umbria Journal6 settembre 2013

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Radiophonica18 settembre 2013

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Umbria Journal18 settembre 2013

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Umbria Left18 settembre 2013

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Umbria Journal7 ottobre 2013

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Live Gubbio8 ottobre 2013

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Umbria Journal10 dicembre 2013

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Orizzonte Scuola11 dicembre 2013

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Umbria Left11 dicembre 2013

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La Tramontana11 dicembre 2013

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SuperAbile INAIL12 dicembre 2013

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Umbria 2412 dicembre 2013

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