Fare Centro Numero Speciale

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La presente pubblicazione non è in vendita - è stampata in proprio e viene riportata sul sito Internet www.ancescaolazio.it REGOLE PER LA GESTIONE DEL TURISMO SOCIALE.............................5 TESSERAMENTO ANCESCAO 2011..............7 Uno degli indicatori della qualità delle vita delle persone, ormai da di- versi anni, è anche quello del turismo e delle vacanza. Negli ultimi decenni è stata rilevata la crescita della po- polazione che beneficia in qualche modo di turismo e vacanza sia nella modalità individuale e familiare che in quella sociale, tuavia rimane an- cora molto bassa la percentuale delle persone anziane, nonostante siano state aivate in maniera crescente iniziative di turismo sociale araver- so le organizzazioni delle persone anziane, le vacanze sociali da parte dei Comuni, con la possibilità di ac- cedere a prezzi e condizioni facilitate. Ricerche e studi confermano questo dato e la crisi economica in ao non fa pensare a sviluppi positivi per il prossimo futuro. Il turismo come qualità della vita si coniuga con il riposo, le ferie, la cul- tura, la socializzazione, la salute, il divertimento. La modalità cosiddea “sociale” facilita il raggiungimento di questi obieivi a condizioni economiche accessibili, con il valore aggiunto della socialità, della sicurezza, della qualità. Il compito delle organizzazioni as- sociative e sociali, per quanto ri- guarda il turismo, è proprio quello di raggiungere tui questi obieivi, predisponendo le condizioni per- manenti di partecipazione per tue quelle persone e gruppi sociali che diversamente resterebbero esclusi. I centri anziani sono il luogo par- ticolarmente idoneo a realizzate le condizioni per il turismo sociale che possa raggiungere tui gli obiei- vi che possono corrispondere alle esigenze delle persone anziane, sia in ragione della loro età, sia per consentire loro una idonea realiz- zazione di vita sociale, di crescita culturale e di buona salute, sia, per molti, di poter accedere a condizio- ni facilitate. Le organizzazioni dei centri anziani, tra queste in modo preminente l’ANCeSCAO, hanno la funzione di predisporre le migliori condizioni possibili per un turismo sociale di qualità, ma anche per dare copertura legale, assicurativa e di assistenza sia araverso le proprie struure che araverso le numero- se e qualificate agenzie turistiche e tour operator convenzionati. In questo modo le persone anziane che partecipano alle iniziative turi- stiche possono beneficiare non solo di maggior sicurezza, ma anche del- la affidabilità derivante dalla rete di socialità permanente e da regole condivise. Elio D’Orazio ANCeSCAO Lazio NUMERO SPECIALE Informazioni - Cultura - Arte - Attività ricreative - Turismo REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI ANZIANI DI ROMA..................................2 TURISMO E VACANZA PER LE PERSONE ANZIANE: un nuovo progeo per la qualità, affidabilità, accessibilità LEGGE 135- RIFORMA DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE DEL TURISMO............................4

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La presente pubblicazione non è in vendita - è stampata in proprio e viene riportata sul sito Internet www.ancescaolazio.it

REGOLE PER LA GESTIONE DEL TURISMO SOCIALE.............................5

TESSERAMENTO ANCESCAO 2011..............7

Uno degli indicatori della qualità delle vita delle persone, ormai da di-versi anni, è anche quello del turismo e delle vacanza. Negli ultimi decenni è stata rilevata la crescita della po-polazione che beneficia in qualche modo di turismo e vacanza sia nella modalità individuale e familiare che in quella sociale, tuttavia rimane an-cora molto bassa la percentuale delle persone anziane, nonostante siano state attivate in maniera crescente iniziative di turismo sociale attraver-so le organizzazioni delle persone anziane, le vacanze sociali da parte dei Comuni, con la possibilità di ac-cedere a prezzi e condizioni facilitate.

Ricerche e studi confermano questo dato e la crisi economica in atto non fa pensare a sviluppi positivi per il prossimo futuro.

Il turismo come qualità della vita si coniuga con il riposo, le ferie, la cul-tura, la socializzazione, la salute, il divertimento. La modalità cosiddetta “sociale” facilita il raggiungimento di questi obiettivi a condizioni economiche accessibili, con il valore aggiunto della socialità, della sicurezza, della qualità.

Il compito delle organizzazioni as-sociative e sociali, per quanto ri-guarda il turismo, è proprio quello di raggiungere tutti questi obiettivi, predisponendo le condizioni per-manenti di partecipazione per tutte quelle persone e gruppi sociali che diversamente resterebbero esclusi.I centri anziani sono il luogo par-ticolarmente idoneo a realizzate le condizioni per il turismo sociale che

possa raggiungere tutti gli obietti-vi che possono corrispondere alle esigenze delle persone anziane, sia in ragione della loro età, sia per consentire loro una idonea realiz-zazione di vita sociale, di crescita culturale e di buona salute, sia, per molti, di poter accedere a condizio-ni facilitate. Le organizzazioni dei centri anziani, tra queste in modo preminente l’ANCeSCAO, hanno la funzione di predisporre le migliori condizioni possibili per un turismo sociale di qualità, ma anche per dare copertura legale, assicurativa e di assistenza sia attraverso le proprie strutture che attraverso le numero-se e qualificate agenzie turistiche e tour operator convenzionati. In questo modo le persone anziane che partecipano alle iniziative turi-stiche possono beneficiare non solo di maggior sicurezza, ma anche del-la affidabilità derivante dalla rete di socialità permanente e da regole condivise.

Elio D’Orazio

ANCeSCAO Lazio

NUMERO SPECIALE

FARE CENTRInformazioni - Cultura - Arte - Attività ricreative - Turismo

REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI ANZIANI DI ROMA..................................2

TURISMO E VACANZA PER LE PERSONE ANZIANE:

un nuovo progetto per la qualità, affidabilità, accessibilità

LEGGE 135-RIFORMA DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE DEL TURISMO............................4

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NULLA DI “NUOVO” NEL REGOLAMENTO COMUNALE PER I CENTRI ANZIANI DI ROMA

L’impianto di base del “Nuovo” Regolamento non si allontana sostanzialmente dal prec-edente, lasciando il Centro nella condizione di “appendice” dei servizi sociali comunali, la cui autonomia è solo formale (comitato di gestione). Inoltre esso è inutilmente prolisso e non risolve i nodi del precedente regolamento. A tale proposito si fa notare quanto segue:

1. permane la dualità di formule (Centri senza Associazione e Centri con Associazione per ge-stire le attività complementari) anche se nel secondo caso viene affermato, correttamente, che gli iscritti al centro sono automaticamente iscritti all’associazione;

2. I Centri senza associazione continuano a non avere lo strumento di autonoma programmazi-one e gestione delle risorse e delle spese (turismo sociale, sottoscrizioni, feste, gestione distribu-tori automatici, ecc.);

Page 3: Fare Centro Numero Speciale

Pagina 3FARE CENTR3. gli iscritti al Centro ed alla associazione non hanno obbligo di pagamento di quota associa-tiva: non si dà in “natura”, né nelle leggi che i soci non paghino una quota, sia per il sostegno alle attività associative del centro, che per il versamento della quota alla associazione nazionale cui deve aderire;

4. non si fa obbligo di aderire ad associazione nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Interno: senza tale atto non è possibile beneficiare della esenzione dal trattamento fiscale relativo alla at-tività complementari ( e cioè commerciali);

5. non si fa alcun cenno allo statuto della associazione che in ogni caso non può configgere con quanto stabilito dalla legge 383/2000 e dal Decreto 460/97 sul trattamento fiscale degli enti associativi (scopo sociale, democraticità, autonomia, natura non lucrativa, eventuale sci-oglimento e liquidazione, ecc.);

6. la bocciofila, nel caso di attività aperte ai non soci del Centro, deve costituirsi in autonoma associazione allo scopo evitare problemi di gestione di polizze assicurative e di abusi; le bocci-ofile già esistenti trovano nel regolamento una atipica sistemazione;

7. per gli ospiti comunque non è prevista copertura assicurativa;

8. il Coordinamento cittadino continua ad avere solo potere consultivo, mentre dovrebbe anche avere potere gestionale di attività di servizio per i centri, anche avvalendosi delle asso-ciazioni nazionali dei centri (es. formazione, informazione, consulenze, servizi fiscali agli asso-ciati,) e di convenzioni con terzi (agenzie turistiche, ecc.) che viene assegnato impropriamente al Comune; inoltre si assegnano risorse senza dotare il coordinamento di uno strumento per ge-stirle;

9. il Collegio di Garanzia cittadino non viene designato pariteticamente dal Comune e dal Co-ordinamento cittadino con il solo scopo di sentenziare sui ricorsi degli iscritti;

10. viene ignorato nel modo più assoluto il ruolo e le funzioni delle associazioni nazionali alle quali “debbono” aderire i centri.

Inoltre si fa notare che, paradossalmente

1. i centri costituiti in associazione sono già esenti dal pagamento del Canone Rai dal 2003: non si capisce perché il Comune vuole per forza pagare il Canone per tutti i centri;

2. i diritti SIAE sono attualmente coperti dalla Convenzione Regione Lazio - SIAE

3. Occorre distinguere meglio la capienza del centro dal numero dei soci che può essere anche superiore, purché la presenza contemporanea degli iscritti non travalichi i limiti previsti.

Rimangono tutte valide le proposte di ANCeSCAO, ma per oscure ragioni esse non sono state prese in considerazione; né l’assessore o l’incaricato per la terza età si sono mai fatti scrupolo di ascoltare le nos-tre proposte. Purtroppo a farne le spese saranno ancora e sempre i Centri anziani e i loro iscritti.

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Premessa

La scheda segnala solo le parti della legge che hanno stretta relazione con il turismo sociale, e cioè con l’attività turistica che viene svolta da molti centri anziani a scopo sociale.

1. Tra i principi di particolare interesse figura l’affermazione che “la Re-pubblica promuove azioni per il superamento degli ostacoli che si frappon-gono alla fruizione dei servizi turistici da parte dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani percettori di redditi minimi ed ai soggetti con ridotte capacità motorie e sensoriali”. (art.1)

2. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro tre mesi dalla entrata in vigore della legge, viene stabilito tra l’altro, “per le agenzie di viaggio, le organizzazioni e le associazioni che svolgono attività similare, il livello minimo e massimo da applicare ed eventuali cauzi-oni, anche in relazione ad analoghi standard utilizzati nei paesi dell’Unione Europea” e “i requisiti e gli standard minimi delle attività ricettive gestite senza scopo di lucro”. Entro nove mesi dalla emanazione del suddetto de-creto le regioni dovranno “dare attuazione ai principi ed agli obiettivi stabiliti dalla legge”. (art.2)

3. Viene istituita la “Conferenza nazionale del Turismo” alla quale partecipano tutti i soggetti che operano nel campo turistico, comprese le as-sociazioni che operano nel turismo sociale e quelle senza scopo di lucro”. (art.3)

4. La legge istituisce la Carta dei diritti del turista. Il Ministero dell’industria e del commercio la emana, sentite le organizzazioni sindacali del settore e le organizzazioni di tutela dei consumatori.

5. L’art. 7 della legge riconferma quanto già noto in modo più chiaro ed esplicito: “le associazioni senza scopo di lucro….sono autorizzate ad es-ercitare le attività (turistiche) esclusivamente per i propri aderenti ed asso-ciati….”.

6. L’art. 10 istituisce il “Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico” a beneficio delle famiglie e dei singoli con bassi redditi. Il Minis-tero stabilirà i criteri per l’assegnazione.

La legge può avere utili conseguenze a livello locale e comunque riconferma il riconoscimento per le associazioni di promozione sociale a poter svolgere l’attività. La 460/97 aveva già riconfermato tutto ciò ai fini fiscali.

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Legge 29 marzo 2001, n. 135“Riforma della legislazione nazionale del turismo”

Scheda riassuntiva

FARE CENTR

Direttore

Elio D’Orazio

Comitato di Redazione

Alfredo De Felici,Rizziero Mattana,

Alessandro Cioccoloni

Redazioni Provinciali

Viterbo: Arnaldo Picchetto; Rieti: Giuliano Liberati;

Frosinone:MarioTarquini, Stefano Gaetani;

Latina: Aldo Pastore, Benina Mira.

Coordinamento Redazione

Gianni Gai

Direzione e Grafica

Luca D’Orazio

Stampa

Aldo Cipriani

Sede

Via di Casal Bruciato, 15 00159 Roma

Tel e Fax 0643599220

www.ancescaolazio.itE-mail: [email protected]

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Regole per la gestione del turismo sociale

I centri anziani hanno una lunga esperienza di turismo sociale, di vacanze e soggiorni per anziani. Tuttavia è sempre utile ricordare alcune regole fondamentali da rispettare per non commettere errori che potrebbero causare gravi danni economici e morali al centro stesso.Spesso i Centri anziani gestiscono per conto del Comune i soggiorni vacanza degli anziani, pagati in tutto o in parte dall’amministrazione comunale direttamente. Non di questo ci occuperemo in queste note. In questi casi infatti è il Comune che gestisce direttamente il rapporto con agenzie e vari fornitori di servizi, mentre il Centro svolge unicamente una attività di raccolta delle adesioni e cose simili, senza impegni finanziari diretti.Ci occupiamo invece del turismo sociale direttamente organizzato dai centri anziani (gite, soggiorni, vacanze, ecc.) e pagato dagli associati.

Le regole per la gestione diretta

La normativa europea e quella nazionale (legge nazionale sul turismo) consentono alle associazioni di pro-mozione sociale la gestione del turismo sociale solo per i propri associati.

Non tutte le associazioni però possono farlo in regime non commerciale

Nel caso specifico dei Centri anziani, possono agire in regime non commerciale solo quelli che aderiscono ad una associazione nazionale riconosciuta dal Ministero degli Interni come “ente con finalità assistenziale”. E’ il caso di tutti quei Centri che aderiscono ad Ancescao.

Ai fini del trattamento fiscale dei proventi di tale attività si fa riferimento al Decreto Legislativo 460/97 che regola gli Enti non Commerciali e di tipo associativo. Per i Centri che gestiscono il turismo sociale in prima persona le norme da rispettare sono le seguenti:

a) i proventi sono considerati di natura “non commerciale” e quindi tassabili secondo il Dlgs 460/97 in modo agevolato. Rimane tuttavia il pagamento dell’IVA sugli acquisti (pagamento hotel, viaggio);b) occorre tenere contabilità separata di tale gestione;c) le iniziative turistiche debbono essere strettamente connesse con le attività istituzionali del centro an-ziani (promozione sociale, culturale, solidarietà) e non debbono diventare prevalenti;d) qualora le attività turistiche diventano “prevalenti” o non sono strettamente “connesse”, si rientra nel trattamento di ente commerciale, con tutte le conseguenze in termini fiscali;e) In alcune Regioni le norme regionali prevedono che la gestione del turismo sociale sia affidata alla responsabilità di un “direttore” che sia patentato.

Regole per la promozione ed organizzazione indiretta

La gestione del turismo sociale richiede un impegno competente. Si consiglia perciò di avvalersi di agenzie turistiche per la gestione dei servizi (trasporto, alberghi, visite guidate, ecc.), riservando al Centro la funzione di promozione ed organizzazione dei partecipanti. L’agenzia rilascia documento di pagamento direttamente al partecipante.

A beneficio del Centro possono andare quote relative a questo servizio sotto forma di libero contributo da parte dei soci e da parte delle agenzie convenzionate. In questo caso gli introiti avrebbero forma di sotto-scrizione occasionale per lo svolgimento delle attività istituzionali del centro stesso.

Occorre sempre premunirsi di polizza assicurativa a tutela dei partecipanti. L’agenzia ne è responsabile

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Regole per la gestione del turismo sociale

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COSA E’ ?

ANCeSCAO è l’associazione alla quale aderiscono i Centri Anziani ed è costituita dagli iscritti agli stessi. Possono aderire anche altre associazioni ed i loro iscritti impegnate nel volontariato degli anziani.ANCeSCAO è associazione democratica, senza scopo di lucro, apartitica, aperta a tutte le persone senza discriminazione alcuna.I Centri Anziani aderenti ricevono annualmente un attestato, valido ai fini del riconoscimento di Enti di interesse assistenziale, come previsto dal Decreto del Ministero degli Interni; tale attestato è necessario per lo svolgimento delle attività complementari (bar, mensa, turismo sociale, raccolta fondi, ecc.) ed è al-trettanto necessario per le tutele assicurative del Centro, dei dirigenti (Presidente e Comitato di Gestione) e degli attivisti.

Gli iscritti al Centro aderente ricevono annualmente la tessera dell’ANCeSCAO, pagando una quota an-nualmente stabilita che dà diritto a partecipare alla vita democratica dell’associazione, alle attività da essa organizzate, a beneficiare delle attività complementari, alle tutele assicurative individuali (invalidità permanente e morte conseguente ad infortunio accaduta nell’ambito delle attività associative del Centro e dell’associazione, sostegno a spese di degenza e sanitarie)

ADESIONE dei CENTRI e TESSERAMENTO 2011

FARE PARTE DI ANCeSCAO è NECESSARIO,UTILE, INDISPENSABILE

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COSA FA ?

PER I CENTRI ANZIANI ADERENTI

1. Riconoscimento legale e fiscale per l’esercizio delle attività complementari (bar, mensa, turismo sociale, ecc.)2. Tutela assicurativa del Centro e dei suoi dirigenti ed attivisti3. Consulenza legale, fiscale, gestionale4. Sostegno per la programmazione5. Informazione: - mensile “Fare Centro”e - sito web www.ancescaolazio.it6. Corsi di formazione per i dirigenti7. Partecipazione a progetti dell’associazione8. Servizio amministrativo (su richiesta)

PER I TESSERATI1. Possibilità di accedere alle attività complementari organizzate dal Centro aderente e dall’Associazione (provinciale, regionale, nazionale)2. Tutela assicurativa individuale3. Accesso agevolato a servizi e beni convenzionati4. Partecipazione ai programmi di turismo sociale5. Servizi di aiuto per Dichiarazione dei redditi, pratiche per previdenza e assistenza, tutela come utenti e consumatori (tessera gratuita di Federconsumatori)

PER LE PERSONE ANZIANE1. Promuove una nuova qualità dei Centri Anziani per sviluppare partecipazione sociale, culturale, civile, lotta all’esclusione ed alla discriminazione 2. Propone politiche sociale, assistenziali e previdenziali per garantire alle persone anziane di vivere in buone condizioni economiche e di salute3. Interagisce con le Istituzioni e con le forze politiche per conquistare leggi e regole a vantaggio delle persone anziane, contro ogni tipo di discriminazione a causa dell’età.

PER LE ISTITUZIONI1. Invio per posta elettronica a tutti i Comuni della Regione, agli uffici dei servizi sociali, agli assessorati, del mensile “Fare Centro”2. Dialogo su tutte le questioni riguardanti le persone anziane ed i Centri Anziani3. Collaborazione nella definizione di programmi e progetti e nella gestione dei Centri

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Pagina 8 FARE CENTR

PER I SOCI DEI CENTRI SOCIALI ANZIANI ADERENTI ALL’ ANCeSCAO

SERVIZIO GRATUITO DI SEGRETARIATO SOCIALE

COMPILAZIONE E RACCOLTA MOD 730 CONTEGGI ICI E COMPILAZIONE DOMANDE DI RIDUZIONE E VARAIZIONE ICI ESAME DI CARTELLE ESATTORIALI ED EVENTUILI RICORSI CONSIGLI IN MATERIA FISCALE, PENSIONISTICA, ASSISTENZALE ACQUISTI COLLETTIVI, CONVENZIONI CON NEGOZI, AGENZIE TURISTICHE ORGANIZZAZIONI DI MOSTRE, INIZIATIVE CULTURALI, RICREATIVE INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PER VIAGGI, SOGGIORNI CONVENZIONI AMBULATORIALI, VISITE MEDICHE SPECIALISTICHE

ASSISTENZA LEGALE PER INDENNIZZI DA ASSICURAZIONE INFORTUNI DEGLI ASSOCIATI PER RESPONSABILITA’ CIVILE E PER SPESE LEGALI E PERITALI

DEI PRESIDENTI DEI CENTRI E ASSOCIAZIONI

RECAPITI TELEFONICI ED ORARI DI UFFICIOANCeSCAO REGIONALE E PROVINCIALE

TEL 06 43599220 UFFICIO FISCALE, TURISTICO E ALTRO

TEL 06 43580093 FAX 06 43564535 www.ancescaolazio.itE-mail [email protected]

PATRONATO SIAS Tel 06 3234486 06 32422291

OGNI GIOVEDI POMERIGGIO ORE 15.30 – 17.30 CONSULENZA DI PATRONATO E ASSICURATIVADAL LUNEDI AL VENERDI ORE 15.00 - 18.00 SERVIZI VARI SU INDICATI

POLIZZE ASSICURATIVEASSICURAZIONE INFORTUNI ASSOCIATI:INVALIDITA’ PERMANENTE,

MORTE, DEGENZA OSPEDALIERA

ASSICURAZIONI CONVENZIONE “APERTA”

Tra le Generali e l’ANCeSCAO è stata stipulata anche una Convenzione “Aperta” attraverso la quale è possibile fare polizze aggiuntive facoltative vantaggiose per i Centri e per gli associati.

COPERTURE PER I CENTRI ANCeSCAO

1. Piano Multirischio per il Centro (Incendio, Furto, Spese legali e peritali, Assistenza, Diaria di malattia) (sconto del 20%)2. Infortuni collettiva volontari del circolo3. Infortuni collettiva rischi della carica4. Incendio palloni presso statici e tensostrutture5. Responsabilità civile terzi

COPERTURE PER I SOCI ANCeSCAO

1. Polizza Generali Sei a casa (sconto del 25%)2. Polizza Valore Sicurezza Plus (sconto del 25%) (non autosufficienza)3. Polizza Generali sei in Salute-Alta Protezione (sconto del 10%)4. Polizza Generali Sei in Salute – Protezione Integrativa (sconto 15%)

I SERVIZI DI ANCeSCAO