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CENTRO DIURNO “IL CONVENTO” AREA SAN BARTOLO Febbraio – marzo 2011

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CENTRO DIURNO “IL CONVENTO”

AREA SAN BARTOLO

Febbraio – marzo 2011

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La ricchezza di un viaggio non si limita all'emozione della novità e non si

esaurisce con ritorno, ma si può rinnovare ravvivando la memoria dell'esperienza. Il percorso di Archeoterapia è stato pensato come momento di riscontro e di approfondimento per un gruppo di pazienti coinvolti in un laboratorio creativo di disegno/scrittura ed in gran parte già accomunati dell'esperienza di toccare con mano frammenti di opere d'arte, evocativi di frammenti interiori altrettanto delicati e preziosi. Quattro incontri/tappe hanno permesso di recuperare memorie, di rivivere emozioni, di attivare identificazioni.

Fin dall'inizio c'è il calore ed il piacere di ritrovarsi. Le foto e pochi cenni risvegliano ricordi ed emozioni che prendono forma, si fanno vedere, attraverso i disegni e le parole: “L ‘anno scorso sono andato a visitare gli scavi di Claterna che si trova vicino a Bologna”. E' ancor viva la traccia del rapporto con figure appassionate e competenti che aiutano a misurarsi con il vedere ed il fare: “Con i volontari gaf , sona andata a visitare come si fanno gli scavi una cosa molto interessante da vedere e anche da provare a fare”... “C' era l’archeologo che spiegava ... lui era molto appassionato degli scavi”.

Riemergono inalterate le emozioni provate nel “fare”archeologia:“Affondavo le mani nel fango sentivo la terra e i reperti che venivano alla luce. E’ stato meraviglioso”...“ Lavare e trovare i cocci mi entusiasma”... “Ogni volta che pulisco dei pezzi mi fa venire in mente cosa troverò mai ?” ...”Un'altra emozione è l’importante scoperta di un pezzo di ceramica decorata con raffigurati dei guerrieri con la lancia dove c’è da capire l’iconografia mitologica e la storia che ne viene fuori” .

Il piacere della conoscenza rende tollerabile la delusione per non aver trovato un tesoro: “ Il mio desiderio era aver trovato anche un pezzettino di oro, ma non è capitato pazienza ma l’importante è aver fatto una bella esperienza e aver anche imparato molte cose”. Chi non ha eseguito il lavaggio dimostra di essere stato un osservatore attento e specifica l'area di partecipazione attiva: “Sciacquavano i cocci poi li passavano in una specie di colapasta”...”Si mettono i cocci su una carta assorbente e si asciugano poi si raccolgono in sacchetti a seconda della qualità del materiale. Io ho partecipato alla raccolta dei tasselli e dei resti di ossa di cinghiale”.

Il clima positivo nel gruppo rende piacevole anche il lavoro di separazione:“I momenti più belli passati con i miei compagni di lavoro sono stati quando abbiamo selezionato i vari reperti archeologici e li abbiamo messi nei vari sacchetti”. La consapevolezza del valore sociale dei reperti, della loro funzione di testimoni del passato è un altra fonte di soddisfazione:“ Sono pezzi che hanno almeno duemila anni e mi soddisfa molto che tutti le possono così vedere e tuffarsi così nel passato”. La massima soddisfazione è ,naturalmente, riuscire ad assemblare i cocci ritrovati:“Il momento più significativo per me è stato assemblare un’anfora di piccole dimensioni, circa 20 cm. colorata di marrone”.

I reperti archeologici offrendo un appoggio alla fantasia, aiutano ad immaginare il passato: “ Se con una macchina del tempo fossi arrivato a Claterna, mi troverei sulla piazza detta il foro ad osservare i carri di bestiame che trasportano

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il grano per gli approvvigionamenti della popolazione. Ad un tratto passano gli armigeri in formazione di squadra vestiti con le tuniche romane con le daghe, lance e arco e lo scudo”. Rendono anche possibile evidenziare le differenze tra il passato ed il presente: “ Oggi ho disegnato una casa antica e due case moderne per fare vedere le differenze tra una casa antica ed una moderna”. La domanda: “Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca? “, evoca una ricchissima la gamma di identificazioni che ci dicono molto delle vicissitudini della soggettività di ciascuno: “Non mi sarebbe piaciuto nascere a quei tempi, se però ci fossi nata avrei potuto essere un cavaliere per andare a combattere per tornare vincitore”...”Se fossi nata a quell’epoca mi sarebbe piaciuto essere una damigella di corte a servizio della regina “...“Se fossi romana avrei fatto l’insegnante”...“Se fossi vissuto ai tempi dei romani avrei certamente fatto il buffone o meglio il cantastorie infatti l’analfabetismo era molto vasto fra il popolo”...“Io penso che ... farei l’architetto ... Però mi piacerebbe anche aiutare gli altri e anche avere un negozio di alimentari. Sarei una schiava cioè la donna di casa perché le donne devono lavorare cioè fare tutti i fatti di casa”...“Vivendo in quel tempo degli antichi romani come anche oggi avrei voluto fare la cuoca di una villa padronale”...“Mi sarei ingioiellata avrei cucinato e mi sarei preoccupata per i rifornimenti e avrei pregato. Le stesse cose che faccio nel 2000 dell’ era cristiana”.

Le testimonianze concordi dei partecipanti sembrano confermare come si sia consolidato un ponte di reciproco riconoscimento e valorizzazione tra archeologia e riabilitazione psicosociale attraverso tutti gli attori sociali che hanno animato l'esperienza:“A me è piaciuto molto lavorare in questo gruppo perché mi aiuta a distrarmi... mi tiene impegnata ...così non sento le voci, e mi sento meglio...Mi piace partecipare a quest’attività e vorrei proseguirla ancora”...“A volte stare insieme a le altre persone aiuta molto, oggi sono andata un po’ in crisi, ma l’importante essere riuscita a venire e penso che questo sia positivo, io saluto i signori d’archeologia con un forte abbraccio e saluto, ma questo non vuol dire certo un addio”. Interpretando il sentimento del gruppo un partecipante afferma che quello dell'Archeologia ( proprio per come è stata vissuta armonicamente integrata con la polarità terapeutico riabilitativa): “E’ un lavoro che mi piacerebbe continuare”. Dare risposta positiva a tale desiderio, offrendo continuità al lavoro fin qui svolto dovrebbe essere un dovere e al tempo stesso un piacere per tutti.

Roberto Boccalon, psichiatra Direttore Istituto di Psicoterapia Espressiva

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Istituto di Psicoterapia Espressiva

All’interno del progetto “ Curiosiamo in provincia” si è sviluppato un sottoprogetto di “archeoterapia” che abbiamo pensato come riscontro dell’impegno di questi anni da parte delle istituzioni (AUSL, Istituto di Psicoterapia Espressiva, del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e del GAF), verso un gruppo di pazienti che frequentano l’Area di San Bartolo ( Residenza e Centro Diurno) ponendosi come scopo il miglioramento dei pazienti .

Il gruppo, costituito in prevalenza da persone che già frequentano il corso di Disegno Creativo e Italiano al Computer, si è arricchito di alcune persone che si accostavano per la prima volta al disegno o allo strumento tecnico e che ci hanno stupiti per l’impegno e per l’entusiasmo. Abbiamo lavorato in perfetta armonia con l’Ing. Gianfranco Mascellani del GAF, che ad ogni incontro ha introdotto la parte storico-archeologica, suscitando le emozioni di un lavoro recente arricchito da una visita nel sito archeologico di Claterna. La classe si è mostrata sempre attenta, vigile, partecipe e non ha accusato né stanchezza né ha fatto cenno a quelle esigenze personali che distraggono i partecipanti ad un corso. Sono trascorse le due ore stabilite per ciascun incontro in perfetta armonia e serenità e i corsisti fra loro hanno interagito positivamente rispettando le regole e lo spirito di gruppo. Chi non aveva mai partecipato ad un setting di lavoro gestito da noi si è inserito, cogliendo istintivamente il modus e le regole, rispettando i tempi, i compagni ed i docenti. Nonostante gli argomenti fossero difficili da interpretare graficamente nessuno si è perso d’animo e ha espresso velocemente l’emozione o il ricordo o l’aspettativa richiesta, passando poi a tradurla in parole attraverso il computer. Un accostamento, quello degli antichi “cocci”, con la tecnologia all’avanguardia. Un risultato entusiasmante dato che sono stati tradotti graficamente e verbalmente anche concetti astratti.

In questi incontri i corsisti hanno espresso, sebbene con qualche incertezza manuale nell’uso del PC, il loro entusiasmo per l’esperienza che li ha portati a vivere in un mondo fuori del loro tempo. Hanno ricordato la visita fatta sul terreno degli scavi, i particolari paesaggistici oltre che storici, l’incontro con l’archeologo e la sua assistente, le curiosità subentrate all’incontro e, non di poco conto per loro, il momento del pranzo al ristorante. In aula poi, dopo la relazione del volontario del GAF, le immagini prodotte nel disegno hanno fatto sì che la loro mente si aprisse maggiormente al ricordo e sono emerse sufficientemente vivide le impressioni avute in quel momento. La presenza di Gianfranco è stata utile anche durante lo svolgimento della parte scritta poiché alcuni di loro hanno posto domande sui tempi e gli argomenti storici. Questa esperienza si è conclusa alla presenza della responsabile del Centro Diurno che ha chiesto a tutti le impressioni e i pareri sul corso, dando la possibilità a ogni persona di esprimere e commentare il proprio operato e verificare se lo scopo del corso aveva avuto un riscontro positivo sui pazienti.

Indispensabile è stata la presenza degli operatori, intervenuti anche durante il corso estivo del lavaggio dei cocci e alla visita al sito di Claterna. Al termine del progetto “Curiosiamo in Provincia” verrà dato a tutti un fascicoletto riassuntivo e un attestato di partecipazione.

Carla Bolognini – Pier Giorgio Ragazzi

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G.A.F. Gruppo Archeologico Ferrarese I° INCONTRO Ci siamo ritrovati dopo tanto tempo e mi ha vivamente colpito il calore ed il piacere con cui ci hanno accolti .In questo primo incontro, inerente il nuovo progetto, abbiamo rivissuto insieme il viaggio fatto a Claterna lo scorso anno ricordando con l'aiuto di alcune fotografie i vari momenti della giornata. Abbiamo parlato degli scavi, di ciò che era venuto alla luce e di tutto quello che gli archeologi presenti sul posto ed in particolare Maurizio Molinari che ci aveva accompagnato per tutta la giornata, avevano spiegato. Sono stati sufficienti alcuni cenni sulla visita al museo di Ozzano per risvegliare in ciascuno il ricordo del reperto o dei reperti che più erano rimasti impressi suscitando emozioni e curiosità. II° INCONTRO Questo secondo incontro è stato dedicato esclusivamente alla DOMUS,si è parlato delle varie fasi di costruzione avvenute in epoche diverse (parte in età repubblicana, parte in età imperiale), delle varie parti che la componevano : le fondazioni, i pavimenti, le stanze , il peristilio e per ultimi i mosaici . Da queste spiegazioni sono scaturite molte richieste di chiarimenti ad esempio:come si costruivano i muri,come venivano posate le tessere di mosaico,come venivano riscaldati gli ambienti adibiti a terme ,quali altri tipi di costruzioni concorrevano a comporre la città e quali fossero i mestieri più comuni. Le semplici risposte a queste domande hanno messo in evidenza con grande stupore come moltissime cose o azioni comuni oltre 2000 anni fa siano ancora oggi ,fatte salve alcune trascurabili varianti,di estrema attualità. III° INCONTRO Nel corso di questo terzo incontro abbiamo affrontato la storia di Claterna e del territorio circostante descrivendo come già dal Neolitico nella vallata del fiume Quaterna esistessero villaggi di grandi dimensioni composti da capanne di legno e canne , e delle quali sono state ritrovate nel corso di scavi, un gran numero di buche in cui erano conficcati i pali di sostegno che ne componevano la struttura portante. Altri scavi nella zona circostante Claterna, più precisamente a Villanova di Castenaso, hanno restituito oggetti e materiali di origine Villanoviana, (da cui il nome della cittadina),popolazione da cui discendono gli Etruschi che occuparono l'intera area compresa la zona collinare circostante fino al II° secolo A.C. Solo in questo periodo la pianura Padana fu occupata dai Romani (II° guerra punica), ed è in seguito a questa occupazione che nel 150 A.C. circa nascerà la Claterna romana città che si sviluppò e fu popolata per circa quattro secoli. Intorno agli inizi del IV secolo d.c. Inizia poi la decadenza e la città verrà praticamente abbandonata. Come nei precedenti incontri questi brevi racconti sono stati seguiti con estrema attenzione e partecipazione dai presenti che più volte hanno chiesto chiarimenti o approfondimenti sui vari argomenti. IV° INCONTRO In questo ultimo incontro abbiamo ricordato tutti insieme i momenti più gioiosi della giornata trascorsa a Claterna. Con l'aiuto di fotografie scattate in quella occasione ci siamo rivisti seduti al ristorante per il pranzo ricordando oltre all'ottimo menù anche il piacere di stare insieme perfettamente rilassati e felici. Sempre guardando le fotografie che ci ritraevano mentre camminavamo sorridenti in mezzo all'erba alta dei campi per raggiungere i vari siti, abbiamo rivissuto ed in alcuni casi raccontato episodi della nostra infanzia .Abbiamo per ultimo ricordato come anche camminando per percorsi accidentati ed impervi , aiutandosi l'un l'altro e sostenendoci vicendevolmente sia facile superare gli ostacoli ed arrivare alla meta. Gianfranco Mascellani

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Corsista: BORGHETTI EMANUELA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Oggi abbiamo disegnato ciò che avremo voluto ritrovare nel fango per sentirci più gratificati.. Io ho disegnato un anfora , un vaso e una chiesa dove si possono ritrovare dei referti archeologici e si trova di fianco al museo. Se fossi nata a quell’epoca mi sarebbe piaciuto essere una damigella di corte a servizio della regina che governava a quel tempo. Le avrei potuto fare il bagno pettinare i capelli e profumarla con dei sali sciolti nell’acqua infine le avrei potuto scegliere i vestiti da mettersi per l’occasione.

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Corsista: BORGHETTI EMANUELA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

E’ da un anno che metto le mani nella terra per cercare dei frammenti di ceramica e di mosaico, le prime volte provavo una grande emozione nel lavare via la terra dai pezzi di tesserine di mosaico. Adesso per me è diventata un’abitudine e provo solo della soddisfazione nel selezionare i vari pezzi e metterli nel sacchetto numerato a seconda di cosa sono. Provo ancora una grande emozione quando trovo dei pezzi di mosaico e li metto nella scatolina di cartone perché le tesserine di mosaico sono veramente rare e soprattutto belle da vedere. Sono pezzi che hanno almeno duemila anni e mi soddisfa molto che tutti le possono cosi’ vedere e tuffarsi cosi’ nel passato.

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Corsista: BORGHETTI EMANUELA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Oggi abbiamo disegnato come si facevano i vasi di creta nei tempi antichi e come si procede per la produzione dei vasi ai nostri tempi con la catena di montaggio. Nei tempi antichi si usavano le mani per dare forma al vaso che si voleva riprodurre, oggi invece si riproducono i vasi con un macchinario che li prepara alla cottura finale che avviene in un grande forno dove vengono cotti in serie

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Corsista: BORGHETTI EMANUELA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

I momenti più belli passati con i miei compagni di lavoro sono stati quando abbiamo selezionato i vari reperti archeologici e li abbiamo messi nei vari sacchetti numerati a seconda dei vari pezzi trovati dopo la loro lavatura. Abbiamo trovato dei pezzi di mosaico, di carbone di pavimento ed è stato molto emozionante quando abbiamo trovato anche dei pezzi di ossa di animali preistorici e anche delle conchiglie fossili e li abbiamo catalogati a seconda dei loro valori.

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Corsista: CALAMANDREI ANITA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Siamo stati a vedere gli scavi e stato bello e mi è piaciuto vedere gli scavi e i mosaici . E’ stata una bella giornata .

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Corsista: CALAMANDREI ANITA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

IL MIO COMPITO RACCOGLIERE I COCCI E DIVIDERLI PER TIPO, MI PIACE MOLTO. VORREI CHE CONTINUASSE E VORREI TROVARE DEL MOSAICO.

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

IL MIO COMPITO RACCOGLIERE I COCCI E DIVIDERLI PER TIPO, MI PIACE MOLTO. VORREI CHE CONTINUASSE E VORREI TROVARE DEL MOSAICO.

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Corsista: CALAMANDREI ANITA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Oggi abbiamo fatto antico e nuovo in disegno. Io ho fatto giardinetti con fiori e orme di animali come venivano ritrovati negli scavi.

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Corsista: CALAMANDREI ANITA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

I MOMENTI PIU’ BELLI SONO STATI QUANDO SIAMO ANDATI A VADERE GLI SCAVI E ABBIAMO VISTO DEI SASSI CHE SERVIVANO PER FARE I MURI, I PAVIMENTI IN MOSAICO, I COCCI CHE SERVIVANO PER SEGNARE LE STRDE.

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Corsista: CARLINI DANIELA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Non mi sarebbe piaciuto nascere a quei tempi, se però ci fossi nata avrei potuto essere un cavaliere per andare a combattere per tornare vincitore.

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Corsista: CARLINI DANIELA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su

esso? Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Sono due anni che vado a lavare i frammenti di cocci di ceramica di mosaico. E’ un lavoro che mi piace poi mi piacerebbe continuare. I pezzi poi vengono selezionati, catalogati messi nei sacchetti.

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Corsista: CARLINI DANIELA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Quale lavoro avresti voluto fare se fossi nata a Claterna? Se fossi romana avrei fatto l’insegnante a scuola ai ragazzi. avrei insegnato l’archeologia. avrei mostrato i cocci di anfora e il mosaico .

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Corsista: CARLINI DANIELA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

Mi è piaciuto di più lavare i cocci e metterli insieme.. Poi ricostruita un’anfora . A Claterna ho pure disegnato

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Corsista: CHECCHI ANDREA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Se con una macchina del tempo fossi arrivato a Claterna, mi troverei sulla piazza detta il foro ad osservare i carri di bestiame che trasportano il grano per gli approvvigionamenti della popolazione. Ad un tratto passano gli armigeri in formazione di squadra vestiti con le tuniche romane con le daghe, lance e arco e lo scudo. Sulla piazza vedo i mercanti venditori di frutta e verdure e di spezie.. La popolazione abita in domus piccole ove ci sono le stalle per i buoi e i somari. In quel contesto storico mi sarebbe piaciuto fare il medico per aiutare gli ammalati di quel tempo.

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Corsista: CHECCHI ANDREA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Sembra impossibile trovare dei tasselli così ben squadrati e colorati che risalgono a tempi così remoti. Io non ho mai partecipato al lavaggio dei frammenti ma ho sempre osservato come facevano gli altri: sciacquavano i cocci poi li passavano in una specie di colapasta, essi si vedono riaffiorare dal fango che scompare. In questo momento incomincia la riscoperta dei reperti antichi e si riporta in vita quello che era sepolto da secoli nel terreno. Si mettono i cocci su una carta assorbente e si asciugano poi si raccolgono in sacchetti a seconda della qualità del materiale. Io ho partecipato alla raccolta dei tasselli e dei resti di ossa di cinghiale. Il momento più significativo per me è stato assemblare un’anfora di piccole dimensioni, circa 20 cm. colorata di marrone. Vorrei in futuro continuare a non lavare ma mi piace trovare i pezzi da assemblare.

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Corsista: CHECCHI ANDREA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Mi interessa pensare alla vita di quel tempo, i mercanti uniti nelle piazze con le merci disposte sulla strada, fatte da loro, essi erano artigiani, oggi invece ci sono i supermercati. Quando c’era la brutta stagione si ritiravano sotto dei portici o nei templi e facevano il mercato all’interno di essi. Con il cristianesimo è stato bandito il mercantinaggio all’interno delle chiese. Un tempo erano molto devoti agli dei dell’Olimpo, oggi si sente meno lo spirito religioso. Nell’antica Roma c’erano i Gladiatori che lottavano fra di loro o con i leoni affamati. I Cristiani venivano sbranati e uccisi divenendo dei martiri. In Spagna fanno la corrida che è simile come spirito, con la stessa voglia di sangue e violenza.

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Corsista: GAVIOLI OMBRETTA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Io penso che se vivessi al tempo di Claterna farei l’architetto e farei case di tanti colori, una diversa dall’altra, ognuna con la sua stradina con i suoi sassolini e dietro scritta la storia della sua vita. Però mi piacerebbe anche aiutare gli altri e anche avere un negozio di alimentari. Sarei una schiava cioè la donna di casa perché le donne devono lavorare cioè fare tutti i fatti di casa.

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Corsista: GAVIOLI OMBRETTA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

A me piace di più stare di dentro cioè non mi piace andare fuori che nella vita mondana all’esterno mi piace di più fare oppure la vita al chiuso però mi dispiace che ho perso i miei amici e le mie amiche che c’erano il primo anno che ci ha accompagnato la Raffaella Bessegato. A me piace fare il disegno e il computer e fare l’archeologia.

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Corsista: MENEGATTI ROSALIA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti. DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Sono andata a Claterna con i volontari gaf . Sona andata a visitare come si fanno gli scavi una cosa molto interessante da vedere e anche da provare a fare c’era l’archeologo che spiegava come si facevano gli scavi perchè lui era molto appassionato degli scavi . Dopo aver finito di spiegare tutto siamo andati al ristorante tutti insieme a mangiare in un ristorantino molto bello vicino Claterna, abbiamo mangiato a base di pesce e c’era anche il vino molto buono; è stata una bellissima gita e anche un’esperienza molto bella ma io penso che la cosa più bella sia stare bene fra noi diciamo che siamo si potrebbe dire quasi famiglia perchè è tanto tempo che ci conosciamo con Giorgio e Carla ma anche con Franco e Anna. Poi è anche vero che abbiamo setacciato la terra era molto bello setacciare la terra perchè si trovavano molte cose però il mio desiderio era aver trovato anche un pezzettino di oro ma non è capitato pazienza ma l’importante è aver fatto una bella esperienza e aver anche imparato molte cose . Penso di aver raccontato un po’ di cose penso che nel mio piccolo ho raccontato quasi tutto.

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Corsista: MENEGATTI ROSALIA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

il gruppo archeologico e un gruppo molto bello perchè impari molte cose interessanti della nostra vita , perchè si sta insieme a le altre persone e ti aiuta a tirarti via un po’ i tuoi pensieri che a volte sono tanti ma l’importante e superarli piano piano , e molto bello perchè si fanno delle gite e poi anche fare gli scavi e anche lavare i cocci perchè si possono trovare anche delle cose molto interessante perchè si sta in compagnia con gli altri compagni e questo e molto bello. A volte stare insieme alle altre persone aiuta molto, per me è un bel gruppo io sarei contenta di rifarlo ancora anche se io oggi sono andata un po’ in crisi ma l’importante essere riuscita a venire e penso che questo sia positivo io saluto i signori d’archeologia con un forte abbraccio e saluto ma questo non vuol dire certo un addio

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Corsista: MONALDI BEATRICE / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Siamo arrivati a Claterna in una bella giornata di sole vicino a Ozzano dell’Emilia accompagnati dai volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese Franco Ermanno; ci ha illustrato gli scavi l’archeologo Maurizio Molinari anche se erano ancora coperti da teli impermeabili. La Domus è stata fondata nel I° secolo avanti Cristo ed è stata abitata fino al 2° sec. d.C: di questo insediamento sono rimasti i pavimenti: i primi ad essere trovati sono i più recenti in cocciopesto, poi sotto sono stati scoperti i mosaici con disegni geometrici bianchi e neri ; inoltre sono state portate alla luce basi di colonne, tutte queste cose erano in buono stato di conservazione . Abbiamo poi attraversato la strada e ci siamo trovati all’incrocio tra il decumano e il cardo dall’ altra parte della via Emilia che collegavano questa con Voghiera. Poi siamo andati a visitare il Museo di Ozzano Emilia dove abbiamo visto alcuni dei tanti reperti trovati negli scavi del luogo.

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Corsista: MONALDI BEATRICE / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Quando metto le mani nella terra fangosa per trovare dei cocci è sempre una particolare emozione perché può essere un pezzo di storia che ci parla da tanto lontano per chi ha cultura archeologica lo può datare e considerare che tipo di vita facevano le persone che abitavano nel sito dello scavo in considerazione. L’emozione primaria è di precauzione perché è o può essere un pezzo delicato che si può scheggiare o ci possono essere delle incrostazioni da lasciare così. Un'altra emozione è l’importante scoperta di un pezzo di ceramica decorata con raffigurati dei guerrieri con la lancia dove c’è da capire l’iconografia mitologica e la storia che ne viene fuori. Poi anche vengono alla luce frammenti di denti di animali, di tessere di mosaico o singole o agglomerate così si può capire come erano i pavimenti delle varie epoche e di intonaco colorato di giallo o di rosso che sembrano quelli pompeiani

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Corsista: MOALDI BEATRICE / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Vivendo in quel tempo degli antichi romani come anche oggi avrei voluto fare la cuoca di una villa padronale,le ancelle mi portano gli ingredienti dal mercato su ordine della padrona di casa e mio ,poi le ancelle in cucina sotto i miei comandi li pulivano, mentre io cucinavo le portate che abbisognavano di più attenzione e cura, con ricette tramandate da generazioni di cuoche o anche inventate da me ,perché a me piace molto elaborare portate originali , le mie specialità sono i dolci: ho inventato una crema di banane mescolata con miele e cannella , questo è un segreto che non ho mai detto a nessuno. Un’altra portata che ha bisogno di cura particolare è la fiorentina alla brace perché la sua cottura deve essere simmetrica in entrambi i lati e in mezzo cruda.

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Corsista: MONALDI BEATRICE / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

I momenti più belli trascorsi con il gruppo archeologico sono quando abbiamo scoperto i reperti in pezzi nel fango, li pulivamo coordinandoci e andavamo d’accordo nei vari compiti,anche mettendo insieme i cocci. Un altro momento bello è stato la gita a Claterna perché eravamo tutti interessati alla scoperta degli scavi e alla storia della zona archeologica.

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Corsista: PADOVANI M.ELISA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

Era una bella giornata quando siamo andati a visitare la Domus di Claterna passeggiando nell’erba medica e negli scavi vicino alla via Emilia e ci hanno spiegato,all’interno degli scavi le zone riservate alle Dame che si ingioiellavano,cucinavano,preparavano il vino e con le piroghe ,si preoccupavano degli approvvigionamenti e facevano giocare i loro bimbi Come le signore del 2000.

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Corsista: PADOVANI M.ELISA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Lavando nel fango cocci sul rosso sul colore marroncino e sul verde da cui si ricostruiscono i loro gioielli le loro anfore le loro barche provo una emozione unica scoprendo che la vita di ieri è uguale alla vita di oggi. Di verde i giochi e i gioielli di rosso ad esempio i coppi e marroncino le anfore con cui cucinare e servire vino ingioiellate le dame di Spina.

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Corsista: PADOVANI M.ELISA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

Passeggiando per l’erba medica arrivando a visitare la domus partendo dalle visite al museo di spina dove ci sono dai vasi ai gioielli alle barche del tempo. Setacciando fra i cocci di spina quello che mi è piaciuto di più scoprire i giochi dei bambini che hanno vissuto nell’epoca di spina.

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Corsista: RATTI ANNAMARIA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

È stata una bella gita c’era un bel sole c’era caldo in mezzo agli scavi di Claterna… con noi c’era un archeologo e un’archeologa.. dopo aver visto gli scavi, siamo andati al ristorante dove abbiamo mangiato bene.

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Corsista: RATTI EMANUELA / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Dal primo momento di 2 anni fa a oggi le mie emozioni sono quasi le stesse. Perché lavare e trovare i cocci mi entusiasma un po’, è un lavoro particolare ed utile per tutti, l’archeologia è una testimonianza è un ricordo del passato.

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Corsista: RATTI ANNAMARIA / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Oggi ho disegnato una casa antica e due case moderne per fare vedere le differenze tra una casa antica ed una moderna. La casa antica era costruita in legno, molto semplice e il tetto era legno e rami sopra un prato di erba. Le due case moderne le ho costruite con mattoni e cemento, sono tipo villette e circondate da una aiuola con tante piante: sul tetto si vede l’antenna della televisione.

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Corsista: RATTI ANNAMARIA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

A me è piaciuto molto lavorare in questo gruppo perché mi aiuta a distrarmi e mi tiene impegnata. Mi è piaciuto lavare i cocci insieme ai miei amici, perché si sta fuori all’aperto e questo mi fa sentire meglio. Mi è piaciuta la gita a Claterna perché ho visto gli scavi e hanno spiegato cose interessanti. C’era il sole e abbiamo fatto una bella passeggiata, anche se un po’ faticosa, in mezzo all’erba e ho visto posti nuovi. Delle volte ho difficoltà a partecipare al gruppo, ma se le supero, mi distraggo, così non sento le voci, e mi sento meglio. In conclusione, mi piace partecipare a quest’attività e vorrei proseguirla ancora.

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Corsista: TOBALDO VALENTINA / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

In una bella giornata di sole assieme a Gabriella D. e i signori del GAF, noi ospiti siamo andati a Claterna in provincia di Bologna. Là ci aspettavano l’archeologo Maurizio Molinari e una ragazza sua collaboratrice. Insieme abbiamo camminato in mezzo all’erba per un po’, fino ad arrivare ad uno spiazzo di terra che in basso metteva in risalto i resti di pavimento a mosaico bianco e nero di una Domus risalente al primo secolo A.C. , ed è stata abitata per non molti secoli perché fu distrutta. Il dottor Molinari ci parlò di questi scavi messi in rilievo da lui appassionato fin da ragazzo in materia e ne parlava con gran profusione di particolari. Ci siamo poi portati sulla v. Emilia e raggiungemmo uno spiazzo che era una strada perpendicolare alla strada su indicata che collegava Claterna col castello di Belriguardo di Voghiera. Infine dopo pranzo, ci siamo recati al museo di Ozzano Emilia. Devo dire che oltre all’arricchimento culturale, è stata anche una gita al sole e all’aria.

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Corsista: TOBALDO VALENTINA / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

Da qualche anno partecipo a questo gruppo composto da alcuni di noi del centro diurno, volontari archeologi del GAF, e dai nostri operatori. Momenti rilassanti e simpatici si creano invariabilmente perché siamo molto affiatati: adesso che stiamo facendo archeoterapia, ho notato che siamo stati talmente coinvolti dai ricordi della gita bella, culturalmente e coivolgente……..

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Corsista: ZERBINI FABRIZIO / 1

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti l’esperienza relativa alla visita delle domus di Claterna e mostrano qualche immagine e foto del sito archeologico, dei reperti museali, delle ricostruzioni di oggetti/reperti.

DISEGNO: • Titolo Come disegnereste una domus a Claterna? • Che cosa avreste voluto ritrovare nel fango per sentirvi veramente gratificati?

ITALIANO: Ricordo della gita a Claterna. Se con la macchina del tempo foste stati trasportati a Claterna, che ruolo avreste avuto in quel tempo?

L’anno scorso assieme ai volontari del G.A.F, che vuole dire “gruppo archeologico ferrarese “ , che hanno dimostrato una grande dialettica, ho visto una domus romana assieme ai miei compagni di viaggio; penso che ognuno di noi sia rimasto sbalordito dallo stato di conservazione in cui erano. Si vedevano grandi superfici a mosaico (musivi). Si notavano bei disegni geometrici bianchi e neri. Questo mi ha insegnato come vivevano gli antichi romani e gli altri popoli.

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Corsista: ZERBINI FABRIZIO / 2

GAF: i volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la domus dei Mosaici, i pavimenti a coccio pesto decorato, il porticato attorno al peristilio, mostrando qualche immagine. DISEGNO: • Come vorreste fosse un mosaico nella vostra casa? Quale immagine rappresentereste su esso?

Immaginate d’essere cittadini di Claterna, come avreste costruito la vostra casa? • Disegnate il momento ispirato al ritrovamento di uno dei frammenti che vi è piaciuto di più.

ITALIANO : • Descrivete se si provano emozioni nel ritrovare frammenti • Fate il punto su questi due momenti di lavoro, una cronaca dettagliata su che provavate le

prime volte e ciò che provate ora.

Sono circa due anni che frequento il corso di archeoterapia, e ne sono entusiasta perché anche il contatto con le persone ed i frammenti è rimasto tale e quale le prime lezioni del GAF. Ogni volta che pulisco dei pezzi mi fa venire in mente cosa troverò mai ? Ed ogni volta è come la prima mi sento contento specialmente quando trovo pezzi di mosaico, vasellame e cose varie.

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Corsista: ZERBINI FABRIZIO / 3

GAF: i volontari del GAF parlano al gruppo dei pazienti del territorio di Ozzano Emilia, degli scavi iniziati fin dal 1891 e del ritrovamento di reperti interessanti quali terme, case, fognature, strade, iscrizioni, oggetti d’uso e ornamenti mostrando qualche immagine DISEGNO: • Cosa avreste voluto fare se foste vissuti in quell’epoca. • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono cambiate

molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, graficamente riuscite a fare un parallelo? • Che cosa vi ha stupito di più delle abitudini degli antichi, confrontandole con le nostre.

ITALIANO: • Avete visto che gli uomini di un tempo vivevano come gli uomini di oggi, non sono

cambiate molte cose, anzi, oggi ci ispiriamo al passato, descrivete con molti particolare le cose di ieri che ricordano l’oggi.

• Cosa vi stupisce di più delle abitudini degli antichi confrontandole con le nostre? • Vivendo in quel tempo che lavoro avreste voluto fare?

Se fossi vissuto ai tempi dei romani avrei certamente fatto il buffone o meglio il cantastorie infatti l’analfabetismo era molto vasto fra il popolo e perciò il cantastorie raccontava per tutti le filastrocche, e favole per strada oppure veniva chiamato dalle famiglie patrizie e per gli imperatori che li ricompensavano. Venivano raccontati anche degli interi poemi come L’Iliade, l’Odissea e L’Eneide.

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Corsista: ZERBINI FABRIZIO / 4

GAF: I volontari del GAF ricordano con il gruppo dei pazienti la parte ludica della gita al sito archeologico di Claterna. DISEGNO: • Disegnate un momento della vostra gita a Claterna che ricordate con piacere. • Disegnate come vedete voi stessi nei momenti più belli del laboratorio di archeoterapia con

operatori e i volontari del GAF • Avete costituito un buon gruppo di lavoro durante il laboratorio di archeoterapia, disegnate uno

o più compagni impegnati in questa attività

ITALIANO: • Descrivete i momenti più belli con il gruppo di archeoterapia • Descrivete i rapporti che avete allacciato con i volontari del GAF, gli operatori e i compagni di

laboratorio

L ‘anno scorso sono andato a visitare gli scavi di Claterna che si trova vicino a Bologna. Appena scesi dal pulmino io ed i miei amici ci siamo inoltrati con gli archeologi del GAF presso gli scavi. Mi sono affiatato col gruppo specialmente durante la pulizia dei reperti; affondavo le mani nel fango sentivo la terra e i reperti che venivano alla luce. E’ stato meraviglioso, un’esperienza da ripetere.