CENTRO DI SPIRITUALITÀ MADONNA DELL’UVA SECCA: UN … · "Famiglia, vivi la gioia della fede!"....

Red

azio

ne: P

.zza

IV N

ovem

bre,

2 -

Res

pons

abile

don

Dan

iele

S.

CENTRO DI SPIRITUALITÀMADONNA DELL’UVA SECCA:UN SOGNO CHE PUÒ DIVENTARE REALTÀ

4 LA SORGENTE - Novembre 2013

C on il meeting 2013 in Arena, per i ragazzi delle medie si è uffi-

cialmente aperto il nuovo anno di catechismo. Il meeting è stato il punto di incontro tra il campo-scuola estivo ed il nuovo anno, diventando così l’inizio di un nuovo percorso. Lo è per i ra-gazzi del 2000 che con il meeting hanno cominciato il cammino in preparazione alla cresima; lo è per quelli del 2001 che sono a metà del percorso e che devono continuare senza arrendersi; lo è per quelli del 2002 che arri-vando dalla quinta elemen-tare, che si stan-no per lanciare in questa nuova esperienza. Per la prima e seconda media gli incontri si svolgono la do-menica mattina e sono raggrup-

pati in tre moduli composti cia-scuno da quattro incontri dome-nicali. In ogni modulo viene trattata una particolare tematica sviluppata ogni domenica da punti di vista e sfaccettature di-verse. Il primo modulo occupa l’intero mese di novembre, i successivi si svolgeranno nei periodi compresi tra gennaio-febbraio e marzo-aprile. Nel cammino dei ragazzi sono previ-sti due campiscuola: uno inver-nale ad inizio gennaio, ed uno estivo. Per quanto riguarda la terza me-

dia invece, gli incontri sono il lunedì sera dalle 20 alle 21. Per i futuri cresimandi, sono pre-viste inoltre alcune due giorni (in cui si dormirà fuori per una notte), il campo estivo a Torino e l’udienza con il Papa a set-tembre. Tutti, ma veramente tutti, i ragazzi, sono invitati ad unirsi ai nostri nuovi incontri ed ai campiscuola, perchè cate-chismo vuol dire preghiera, di-vertimento e soprattutto condi-visione! Provare per credere!

I catechisti

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO Catechismo I, II, III media

LA SORGENTE - Novembre 2013 5

Il Circolo NOI organizza: RASSEGNA PRESEPI NATALE 2013

•••• Per conservare e diffondere la tradizione del Presepio in famiglia L’obiettivo è far sperimentare a tutti la gioia nel realizzare un segno artistico di fede che ci richiama ai fondamenti di amore e semplicità

•••• Gli incaricati passeranno nelle settimane di Natale per fotografare i presepi che

saranno esposti nella mostra fatta il giorno dell’Epifania.

Sì, ma a quale dei miei impegni rubare quest'ora di lettura quoti-diana? Agli amici? Alla tivù? Agli spostamenti? Alle serate in famiglia? Ai compiti? Dove trovare il tempo per leggere? Grave problema. Che non esiste. Nel momento in cui mi pongo il proble-ma del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. Poiché, a ben vedere, nessuno ha mai tempo per leggere. Né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. La vita è un perenne ostacolo alla lettura. "Leggere? Vorrei tanto, ma il lavoro, i bambi-ni, la casa, non ho più tempo...". “Come la invidio, lei, che ha tempo per leggere!" Il tempo per leggere è sempre rubato. Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. E' forse questa la ragione per cui la metropolitana - assennato simbolo del suddetto dovere - finisce per essere la più grande biblioteca del mondo. Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo di vivere. Se dovessimo considerare l'amore tenendo conto dei nostri impe-gni, chi si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo di amare? Non ho mai avuto il tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potu-

to impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva. La lettura è, come l'amore, un modo di essere. La questione non è di sapere se ho o non ho tempo per leg-gere (tempo che nessuno, d'altronde, mi darà), ma se mi concedo o no la gioia di essere lettore. Daniel Pennac

Come un romanzo

Riscopri anche tu il piacere di Riscopri anche tu il piacere di leggere con illustri ospitileggere con illustri ospiti e interessanti dibattiti.e interessanti dibattiti. Quest’anno, a Natale,Quest’anno, a Natale, regala un libro!regala un libro!

MOSTRA DEL LIBROMOSTRA DEL LIBRO 7 e 8 dicembre presso il circolo NOI7 e 8 dicembre presso il circolo NOI

Per info www.noipovegliano.itPer info www.noipovegliano.it


C are famiglie! Buonasera e benvenute a Roma! Siete venute pellegrine da tante parti del mondo per

professare la vostra fede davanti al sepolcro di San Pietro. Questa piazza vi accoglie e vi abbraccia: siamo un solo popo-lo, con un’anima sola, convocati dal Signore che ci ama e ci sostiene. (…) Avete voluto chiamare questo momento "Famiglia, vivi la gioia della fede!". Mi piace, questo titolo. (…) E allora ci domandiamo: come è possibile vivere la gioia della fede, oggi, in famiglia? Ma io vi domando anche: E’ pos-sibile vivere questa gioia o non è possibile? 1) - C’è una parola di Gesù, nel Vangelo di Matteo, che ci viene incontro: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e op-pressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28). La vita spesso è fatico-sa, tante volte anche tragica! Abbiamo sentito recentemente … lavorare è fatica; cercare lavoro è fatica. E trovare lavoro oggi chiede tanta fatica! Ma quello che pesa di più nella vita non è questo: quello che pesa di più di tutte queste cose è la mancanza di amore. (…) Pesano certi silenzi, a volte anche in famiglia, tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli. Senza amore la fatica diventa più pesante, intollerabile. Pen-so agli anziani soli, alle famiglie che fanno fatica perché non sono aiutate a sostenere chi in casa ha bisogno di attenzioni speciali e di cure. Care famiglie, il Signore conosce le nostre fatiche! E conosce i pesi della nostra vita. Ma il Signore cono-sce anche il nostro profondo desiderio di trovare la gioia del ristoro! Ricordate? Gesù ha detto: «La vostra gioia sia pie-na» (Gv 15,11). Gesù vuole che la nostra gioia sia piena! Lo ha detto agli Apostoli e lo ripete oggi a noi. (…) Venite a me, famiglie di tutto il mondo - dice Gesù - e io vi darò ristoro, affinché la vostra gioia sia piena. E questa Parola di Gesù portatela a casa, portatela nel cuore, condividetela in famiglia. Ci invita ad andare da Lui per darci, per dare a tutti la gioia. 2) - La seconda parola la prendo dal rito del Matrimonio. Chi si sposa nel Sacramento dice: «Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella ma-lattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Gli sposi in quel momento non sanno cosa accadrà, non sanno quali gioie e quali dolori li attendono. Partono, come Abramo, si mettono in cammino insieme. E questo è il matrimonio! Partire e camminare insieme, mano nella mano, affidandosi alla grande mano del Signore. Mano nella mano, sempre e per tutta la vita! (…) Con questa fiducia nella fedeltà di Dio si affronta tutto, senza paura, con responsabilità. Gli sposi cristiani non sono ingenui, conoscono i problemi e i pericoli della vita. Ma non hanno

paura di assumersi la loro responsabilità, davanti a Dio e alla società. (…) Certo, è difficile. Per questo ci vuole la grazia, la grazia che ci dà il Sacramento! I Sacramenti non servono a decorare la vita (…) I cristiani si sposano nel Sacramento perché sono consapevoli di averne bisogno! Ne hanno biso-gno per essere uniti tra loro e per compiere la missione di genitori. "Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella ma-lattia". Così dicono gli sposi nel Sacramento e nel loro Matri-monio pregano insieme e con la comunità. Perché? Perchè si usa fare così? No! Lo fanno perché ne hanno bisogno, per il lungo viaggio che devono fare insieme: un lungo viaggio che non è a pezzi, dura tutta la vita! E hanno bisogno dell’aiuto di Gesù, per camminare insieme con fiducia, per accogliersi l’un l’altro ogni giorno, e perdonarsi ogni giorno! (…) Alcune settimane fa, in questa piazza, ho detto che per porta-re avanti una famiglia è necessario usare tre parole. Voglio ripeterlo. Tre parole: permesso, grazie, scusa. Tre parole chiave! Chiediamo permesso per non essere invadenti in famiglia. "Posso fare questo? Ti piace che faccia questo?". Col linguaggio del chiedere permesso. Diciamo grazie, grazie per l’amore! Ma dimmi, quante volte al giorno tu dici grazie a tua moglie, e tu a tuo marito? (…) Sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace. La pace si rifà ogni giorno in famiglia! "Scusatemi", ecco, e si rincomincia di nuo-vo. (…) 3) - E per finire, l’icona della Presentazione di Gesù al Tem-pio. È un’icona davvero bella e importante. Contempliamola e facciamoci aiutare da questa immagine. Come tutti voi, anche i protagonisti della scena hanno il loro cammino: Maria e Giu-seppe si sono mesi in marcia, pellegrini a Gerusalemme, in obbedienza alla Legge del Signore; anche il vecchio Simeone e la profetessa Anna, pure molto anziana, giungono al Tem-pio spinti dallo Spirito Santo. La scena ci mostra questo in-treccio di tre generazioni: Simeone tiene in braccio il bambino Gesù, nel quale riconosce il Messia, e Anna è ritratta nel ge-sto di lodare Dio e annunciare la salvezza a chi aspettava la redenzione d’Israele. Questi due anziani rappresentano la fede come memoria. Ma vi domando: "Voi ascoltate i nonni? Voi aprite il vostro cuore alla memoria che ci danno i nonni? I nonni sono la saggezza della famiglia, sono la saggezza di un popolo. E un popolo che non ascolta i nonni, è un popolo che muore! Ascoltare i nonni! (…) Ogni famiglia, come quella di Nazareth, è inserita nella storia di un popolo e non può esiste-re senza le generazioni precedenti. E perciò oggi abbiamo qui i nonni e i bambini. I bambini imparano dai nonni, dalla gene-razione precedente. •

PAPA FRANCESCO NEWSPAPA FRANCESCO NEWSPAPA FRANCESCO NEWSPAPA FRANCESCO NEWS

Il discorso fatto durante l’incontro con le Famiglie a Roma


FESTA DELFESTA DELFESTA DELFESTA DEL VOLONTARIATO VOLONTARIATO VOLONTARIATO VOLONTARIATO

- del 5 e 6 ottobre -

L a festa è cominciata sa-bato sera in teatro con la proiezione del film “Un

sogno per domani”. “Passa il favore” è il filo conduttore della pellicola. Un professore di scuo-la media chiede ai propri alunni di svolgere un tema: “Trova u-n’idea per poter cambiare il mondo e mettila in pratica”. Dallo scritto di un ragazzino esce un’idea geniale: “Per cam-biare il mondo bisognerebbe che ciascuno di noi si impegnasse ad aiutare tre persone che sono in grave difficoltà e queste tre per-sone a loro volta ne aiutassero altre tre, così’ da formare una catena di solidarietà. L’idea avrà delle ripercussioni positive in tutto il mondo… (se a qualcuno interessa vederlo, il film è a di-sposizione). “Passa il favore” ci ha ispirato anche nella costruzione di un segno che i volontari hanno e-sposto a tutte le messe. Un enor-me puzzle con i nomi dei 13 gruppi che fanno parte di “Verso gli Altri” e un pezzo di puzzle, senza nome, che rappre-senta tutte le persone che com-piono gesti di solidarietà al di fuori di un’associazione.

La do-menica mattina i volon-tari era-no in piazza, nono-stante il tempo piovo-so, con il mate-riale infor-mativo e la possibi-lità di scam-biare due parole con loro. A rendere più bella la mattinata, ci hanno aiutato le volontarie dell’ABIO che hanno distribuito palloncini e caramelle a tutti i bambini. Inoltre Fidas Donatori di San-gue si è prodigata per preparare un rinfresco e distribuire pallon-cini. I volontari hanno animato la Messa delle ore 11.00 e uno di loro ha portato una testimo-nianza. Il brutto tempo è conti-nuato anche nel pomeriggio, ma

non ha fermato i tanti bambini che con entusiasmo hanno par-tecipato ai laboratori e al nutella party. Buona anche la partecipa-zione al laboratorio per gli a-dulti. Anche quest’anno l’inizia-tiva quindi è stata un’occasione per sensibilizzarci e coltivare con idee nuove una costante a-pertura agli altri.

[email protected] Andrea 3479188157 Rosaria 3496350633


Il Gruppo Verso gli Altri organizza per Sabato 30 (dopo la S. Messa delle 18.00 sul sagrato della chiesa) e Domenica 1 dicembre in piazza per tutta la giornata in concomitanza con il Mercatino dell’ Antiquariato una

MOSTRA DI BENEFICENZAMOSTRA DI BENEFICENZAMOSTRA DI BENEFICENZAMOSTRA DI BENEFICENZA “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…”

VOLONTARIVOLONTARIVOLONTARIVOLONTARI

SOTTO L’ALBEROSOTTO L’ALBEROSOTTO L’ALBEROSOTTO L’ALBERO

Domenica 24 novembre ci sarà il mercatino del Gruppo Missionario Junior a favore dei bambini poveri dei

nostri missionari.

Il gruppo San Vincenzo organizza per il 7 e l’8 dicembre, in orario Sante Messe una

Straordinaria raccolta fondi per la carità All’uscita della chiesa ognuno potrà aiutare i bisognosi con un’offerta libera. A chi contribui-rà sarà consegnato un simpatico omaggio …

Il gruppo Verso gli Altri organizza la

Raccolta del giocattolo e di indumenti per bambini Domenica 8 dicembre dalle 9.00 alle 18.00 presso la mega tenda che verrà allestita sul piazzale davanti alla Chiesa. E’molto gradita la cancelleria!!!

Anche quest’anno, in occasione della festa di Santa Lucia, la FIDAS Pove-gliano organizza l’ormai consueto ap-puntamento per grandi e piccini. Si tratta della nona giornata di sensibiliz-zazione al dono del sangue e si terrà Domenica 08 dicembre. Nell’arco della giornata, presso il Circolo NOI, saranno presenti alcuni donatori volon-

tari per dare informazioni su come e dove recarsi per donare il sangue. Inol-tre verranno esposti i lavori fatti dai ragazzi delle elementari e medie in seguito al “Progetto Scuole”. Alle 16.30 la compagnia teatrale Fate-avolatro, con il patrocinio dell’Ammini-strazione Comunale, proporra’ presso il teatro San Martino la nuova favola

teatrale “LE PRINCIPESSE” di Massi-mo Begnoni. L’ingresso sarà gratuito. A fine spettacolo saremo felici di avere fra noi…… Santa Lucia !! Concludere-mo la giornata con un momento di fe-sta, occasione per scambiarci gli augu-ri. [email protected] facebook

ASPETTANDO SANTA LUCIAASPETTANDO SANTA LUCIAASPETTANDO SANTA LUCIAASPETTANDO SANTA LUCIA

Il gruppo Verso gli Altri organizza per Sabato 14 (dopo la S. Messa delle 18.00 sul sagrato della Chiesa) e Domenica 15 dicembre per tutta la mattinata una

MOSTRA DI BENEFICENZA IL RICAVATO ANDRÀ A FAVORE DEI GRUPPI DI VOLONTARIATO SOCIALE DI POVEGLIANO.


FESTA DELFESTA DELFESTA DELFESTA DEL VOLONTARIATO VOLONTARIATO VOLONTARIATO VOLONTARIATO

- del 5 e 6 ottobre -

L a festa è cominciata sa-bato sera in teatro con la proiezione del film “Un

sogno per domani”. “Passa il favore” è il filo conduttore della pellicola. Un professore di scuo-la media chiede ai propri alunni di svolgere un tema: “Trova u-n’idea per poter cambiare il mondo e mettila in pratica”. Dallo scritto di un ragazzino esce un’idea geniale: “Per cam-biare il mondo bisognerebbe che ciascuno di noi si impegnasse ad aiutare tre persone che sono in grave difficoltà e queste tre per-sone a loro volta ne aiutassero altre tre, così’ da formare una catena di solidarietà. L’idea avrà delle ripercussioni positive in tutto il mondo… (se a qualcuno interessa vederlo, il film è a di-sposizione). “Passa il favore” ci ha ispirato anche nella costruzione di un segno che i volontari hanno e-sposto a tutte le messe. Un enor-me puzzle con i nomi dei 13 gruppi che fanno parte di “Verso gli Altri” e un pezzo di puzzle, senza nome, che rappre-senta tutte le persone che com-piono gesti di solidarietà al di fuori di un’associazione.

La do-menica mattina i volon-tari era-no in piazza, nono-stante il tempo piovo-so, con il mate-riale infor-mativo e la possibi-lità di scam-biare due parole con loro. A rendere più bella la mattinata, ci hanno aiutato le volontarie dell’ABIO che hanno distribuito palloncini e caramelle a tutti i bambini. Inoltre Fidas Donatori di San-gue si è prodigata per preparare un rinfresco e distribuire pallon-cini. I volontari hanno animato la Messa delle ore 11.00 e uno di loro ha portato una testimo-nianza. Il brutto tempo è conti-nuato anche nel pomeriggio, ma

non ha fermato i tanti bambini che con entusiasmo hanno par-tecipato ai laboratori e al nutella party. Buona anche la partecipa-zione al laboratorio per gli a-dulti. Anche quest’anno l’inizia-tiva quindi è stata un’occasione per sensibilizzarci e coltivare con idee nuove una costante a-pertura agli altri.

[email protected] Andrea 3479188157 Rosaria 3496350633







nostri missionari.













MOSTRA DI BENEFICENZA MOSTRA DI BENEFICENZA MOSTRA DI BENEFICENZA MOSTRA DI BENEFICENZA “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…” “NATALE PER TUTTI, ANCHE PER I POVERI…”

VOLONTARI VOLONTARI VOLONTARI VOLONTARI

SOTTO L’ALBERO SOTTO L’ALBERO SOTTO L’ALBERO SOTTO L’ALBERO


nostri missionari.








ASPETTANDO SANTA LUCIA ASPETTANDO SANTA LUCIA ASPETTANDO SANTA LUCIA ASPETTANDO SANTA LUCIA









nostri missionari.

















nostri missionari.

















nostri missionari.












•••• Progetto compiti e giochiamoci su A tutti i ragazzi delle elementari e delle medie offriamo la possibilità e lo spazio per fare i compiti scolastici per circa un ora e trenta e poi giocare per circa un’-altra ora e trenta nello stile dell’esperienza vissuta al grest. Da lunedì e giovedì, dalle 14.30 alle 17.30 presso la sala del circolo NOI. Apertura lunedì 18 novembre. info 349.3154587 Il servizio è gestito dalla parrocchia insieme con il servizio educativo del comu-ne. Cerchiamo volontari maggiorenni per rendere sempre più efficiente que-sta proposta.

Domenica 24 novembre festa di CRISTO RE È la festa che conclude l’anno liturgico della chiesa e apre poi al cammino dell’-Avvento. In questa occasione proponiamo diverse iniziative - Raccolta straordinaria per il riscaldamento della chiesa. - Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero. - Raccolta di firme per la richiesta di buone cure nella assistenza psichiatrica dei malati mentali, dopo la chiusura dei manicomi. www.leparoleritrovate.com

Domenica 1 DICEMBRE: INIZIO DELL’ AVVENTO Si invita alla partecipazione del cammino che ci prepara al Natale in particolare

- alle celebrazioni liturgiche, almeno domenicali; - alla preghiera quotidiana personale e familiare. - nella vigilanza cristiana: svegli per riconoscere il Signore che viene. Meno Feste commerciali e babbi natali e più Gesù nelle nostre case e cuori!

La comunità propone Preghiera nelle scuole in preparazione al Natale - per i ragazzi delle elementari lunedì 16 martedi 17 mercoledi 18 dicembre ore 7,40 - per i ragazzi delle medie giovedì 19, venerdì 20, sabato 21 dicembre ore 7,40 - per i giovani incontro di preparazione al Natale sabato 21 ore 18 a Bosco-chiesanuova. Conclusione al palaghiaccio

-- Terza media: incontro vicariale in preparazione al Natale domenica 22 a partire dalle 14 con possibilità delle confessioni 1a - 2a media ritiro genitori e ragazzi in preparazione al Natale dalle 9 alle 1630

CONFESSIONI. La disponibilità dei sacerdoti è al sabato pomeriggio; Sa-bato 14 e 21 anche al mattino. Lunedì 23 e martedì 24 il giorno intero.

Gli adolescenti avranno le confessioni giovedì 19 dicembre ore 2030

- Le famiglie che hanno ammalati o anziani impossibilitati a raggiungere la chiesa, diano avviso ai sacerdoti o ai ministri straordinari dell’ Eucarestia per una visita e i Sacramenti.

PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre10 LA SORGENTE - Novembre 2013










PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre10 LA SORGENTE - Novembre 2013










PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre











PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembreLA SORGENTE - Novembre 2013 11

CANTO DELLA STELLA 12 -13 - 16 - 17 - 18 - 20 dicembre Il canto della stella passerà per le vie di tutto il paese portando a tutti gli au-guri della parrocchia. La raccolta delle offerte avrà due scopi uno rivolto alla comunità come contributo per i lavoro di sistemazione del centro di acco-glienza e formazione al santuario, e uno rivolto ai nostri missionari in Brasile.

CERCASI VOLONTARI (Contattare i sacerdoti):

• per le pulizie delle opere parrocchiali, della chiesa, della cripta e del NOI;

• per l’ animazione della musica e del canto nelle celebrazioni liturgiche; • per allestire il Presepio parrocchiale; • Per il “Piccolo Coro”. Tutti i sabati, alle ore 15.00: prove per ragazzi e

ragazze dalla terza elementare alla terza media in chiesa.

Domenica 8 dicembre SOLENNITÀ DI MARIA IMMACOLATA al Santuario dell’Uva secca: visita ai lavori di ristrutturazione del futuro Centro di spiritualità e formazione:

- dalle 13.30 Visita alla struttura con i lavori svolti fino ad ora. - ore 14.30 Presentazione del progetto di ristrutturazione. Inizio della campagna di sensibilizzazione per il nuovo Centro per gruppi auto-gestiti. - ore 15.00 Rosario al Santuario e a seguire piccola lotteria e rinfresco… SIAMO TUTTI INVITATI!

Una volta al mese ci sarà una raccolta straordinaria parrocchiale di fondi per la costruzione del bellissimo casolare del Santuario

CAMPI INVERNALI. Iscrizioni in canonica • Campo invernale 1a - 2a media a Boscochiesanuova 3 - 6 gennaio

• Campo invernale adolescenti organizzato dalle parrocchie di Poveglia-no e di Dossobuono per tutti i ’97 - ’98 - ’99 della Diocesi, dal 27 al 30 dicembre a Campofontana, fino ad esaurimento posti.

• Capodanno giovani dal 30 dicembre al 1 gennaio • Campo famiglie a Gorgusello dal 27 al 29 dicembre. È una 3gg.

di convivenza per distendersi un po’, divertendosi, con momenti co-muni di riflessione, preghiera e giochi assieme.

PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre LA SORGENTE - Novembre 2013 11

CANTO DELLA STELLA 12 -13 - 16 - 17 - 18 - 20 dicembre Il canto della stella passerà per le vie di tutto il paese portando a tutti gli au-guri della parrocchia. La raccolta delle offerte avrà due scopi uno rivolto alla comunità come contributo per i lavoro di sistemazione del centro di acco-glienza e formazione al santuario, e uno rivolto ai nostri missionari in Brasile.

CERCASI VOLONTARI (Contattare i sacerdoti):

• per le pulizie delle opere parrocchiali, della chiesa, della cripta e del NOI;

• per l’ animazione della musica e del canto nelle celebrazioni liturgiche; • per allestire il Presepio parrocchiale; • Per il “Piccolo Coro”. Tutti i sabati, alle ore 15.00: prove per ragazzi e

ragazze dalla terza elementare alla terza media in chiesa.

Domenica 8 dicembre SOLENNITÀ DI MARIA IMMACOLATA al Santuario dell’Uva secca: visita ai lavori di ristrutturazione del futuro Centro di spiritualità e formazione:

- dalle 13.30 Visita alla struttura con i lavori svolti fino ad ora. - ore 14.30 Presentazione del progetto di ristrutturazione. Inizio della campagna di sensibilizzazione per il nuovo Centro per gruppi auto-gestiti. - ore 15.00 Rosario al Santuario e a seguire piccola lotteria e rinfresco… SIAMO TUTTI INVITATI!

Una volta al mese ci sarà una raccolta straordinaria parrocchiale di fondi per la costruzione del bellissimo casolare del Santuario

CAMPI INVERNALI. Iscrizioni in canonica • Campo invernale 1a - 2a media a Boscochiesanuova 3 - 6 gennaio

• Campo invernale adolescenti organizzato dalle parrocchie di Poveglia-no e di Dossobuono per tutti i ’97 - ’98 - ’99 della Diocesi, dal 27 al 30 dicembre a Campofontana, fino ad esaurimento posti.

• Capodanno giovani dal 30 dicembre al 1 gennaio • Campo famiglie a Gorgusello dal 27 al 29 dicembre. È una 3gg.

di convivenza per distendersi un po’, divertendosi, con momenti co-muni di riflessione, preghiera e giochi assieme.

PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre 10 LA SORGENTE - Novembre 2013










PROSSIME ATTIVITA’ PARROCCHIALI novembre/dicembre


“Ed eccomi qua senza una meta senza una strada senza sapere quanto manca e dove vado cosa non vedo”.

E ra il 2007 e i The Sun tornavano da un lun-go tour, vuoti, la loro amicizia vacillava. Avevano perso la strada, provato ogni cosa,

anche la droga. “Una circostanza abbastanza nor-male del panorama musicale … - dice Francesco, voce e chitarra del gruppo, - però alla fine di quella tournèe ci fu una vera e propria crisi, Riccardo il batterista era devastato dall’alcool, noi quasi non ci parlavamo più. Ho iniziato a farmi molte doman-de”. Poi una sera sua mamma gli dà un volantino, con un’immagine di Cristo, che invita a partecipare a un gruppo di preghiera. Francesco sente come una voce che lo spinge ad andare. Entra in parrocchia dove dei giovani raccontano la storia di Gesù, parla-no di amore e socialità. Capisce subito di avere mol-to in comune con loro. Da quel momento tutto cam-bia. Gli altri lo aspettano in studio, devono preparare il nuovo album ma lui stravolge la sua vita e si dedi-ca a qualcosa che mai avrebbe immaginato: LA PREGHIERA.

Improvvisamente, dopo alcuni dischi cantati in in-glese, inizia a scrivere i loro brani in italiano e quan-do gli altri cominciano a intraprendere il cammino insieme a Francesco, tutto diventa più semplice. L’e-vento che segna il nuovo orientamento e il nuovo volto christian rock della band è il concerto a Bet-lemme. Nel 2011 i The Sun vengono invitati in Pa-lestina a esibirsi per la pace contro il muro di segre-gazione eretto da Israele. Un viaggio che li porta a suonare ovunque, negli ospedali, negli orfanotrofi e

persino presso i che-ckpoint militari. Un’e-sperienza che li segna così profondamente da portare un nuovo frutto: la produzione dell’album Luce, u-scito nel 2012. Potrebbe essere defi-nito come la rivelazio-ne, la svolta, il cam-biamento. Francesco, Riccardo, Matteo e Gianluca hanno visto veramente quel ba-gliore in fondo al tun-

nel che li ha illuminati e li ha risvegliati. Hanno ca-pito di avere ancora obiettivi concreti che meritano di essere raggiunti perché la vita è una sola e deve essere vissuta. “Io sono un uomo libero figlio di un sogno vivo e sono in VIAGGIO accolgo il mondo non mi spaven-to anche se sbaglio con te son salvo”. Questo viag-gio richiede CORAGGIO e sacrificio ma come can-tano loro stessi in Voglio coraggio: “È adesso il mo-mento di dare il meglio a viso aperto questo è corag-gio: buttarsi anche se c’è il vuoto svegliati orgoglio difendi chi è più nel bisogno voglio coraggio chi cambia sé, cambia il mondo”. La parola coraggio, che sembra quasi ridondante, ripetitiva, si trova sia nel titolo che nel testo, si abbina perfettamente alla parola destino perché solo chi ha coraggio può scri-vere il proprio destino, nonostante tutti gli ostacoli che incontrerà lungo il percorso. Onda perfetta inaugura l’album del ritorno, una can-zone scritta per sconvolgere in modo positivo chi ascolta, chi è fragile, chi ha bisogno di essere spro-nato, di essere compreso e capito, di sentirsi amato, chi ha bisogno di fare per sentirsi utile, di continuare a viaggiare perché : “Questo è il mio viaggio un’on-da perfetta dove tutto combacia anche quando non sembra dove ogni mattino è una pagina bianca di un nuovo destino, di un nuovo cammino”. L’incontro per pregare sembra un qualcosa di nor-male per chi crede, per chi vive tutti i giorni a contat-to con la fede. Ma per quelli che si allontanano esso appare come un sogno, a volte un incubo, una cosa frivola, insensata. Ma ecco una luce che da lontano viene e libera, illumina il cammino e guida verso la meta. “LA LUCE SCHIUDE E NON PRECLUDE, QUESTA È LA MIA FEDE!”

Vanessa Bertaiola

IL ROCK PER LA FEDE


G enitori, cosa volete dai vostri figli? Volete che siano se stessi o una

“brutta copia” di voi? Queste due domande racchiudono un po’ quello che succede in molti casi nello sport. Genitori che pur di essere loro stessi al centro del-l’attenzione fanno di tutto al fi-glio affinché sia il migliore e si affermi sugli altri. E’ il caso di un ragazzo di 14 anni di Treviso che veniva costretto dal padre ad allenamenti massacranti di nuoto e ad assumere dosi spropositate di integratori.Il padre era convin-to di avere in casa un campione e voleva che vincesse sempre; in base ai risultati ottenuti nelle gare veniva premiato o rimpro-verato. Il ragazzo voleva solo divertirsi ed invece il padre sca-ricava sul figlio sogni inespressi della sua passata giovinezza. Un altro caso è accaduto in Spa-gna, dove durante una partita dei pulcini, un bambino di 5 anni si è messo tra l’allenatore e l’arbi-tro con le braccia aperte per divi-derli durante una discussione. Il giovane Alejandro ha compiuto un gesto spontaneo e di enorme semplicità tipico dei bambini: «Stavano discutendo e io mi so-no messo in mezzo perché volevo continuare la partita. Chiedevo soltanto di giocare, nel calcio

bisogna divertirsi». Cosa può volere un bambino se non il di-vertimento? Che “contorno” spiacevole sono costretti a vede-re e a vivere? I ragazzi assistono ad un “sistema degli adulti” che non li porta a crescere nella lealtà e nel rispetto: allenatori che spingono alla furbizia, genitori esagitati, dirigenti che non vogliono il be-ne dei ragazzi. E’ questo che vo-gliamo? E’ questo il metodo con cui si pensa di educare i giovani? In Italia si sta cercando di educa-re i ragazzi all’autogestione e all’auto-responsabilità (nei pulci-ni è stato deciso di togliere l’ar-bitro). E’ un passo importante, ma non ancora sufficiente. Que-sto aspetto però, è realmente condiviso da tutti? Ritengo che solamente dalla collaborazione di genitori, allenatori e dirigenti-sia possibile ottenere buoni risul-tati. Il lavoro è molto e difficile,

ma opportuno e fondamentale per la crescita dei futuri uomini. Lo sport è fonte primaria di edu-cazione. Educa, infatti, al rispet-to e a credere in se stessi, raffor-zando l’autostima. Chi è dispo-sto a costruire un futuro sereno e felice per i ragazzi, deve aver chiaro l’obiettivo primario: il divertimento. Senza questo “ingrediente” essenziale, le qua-lità non emergono e i ragazzi non sono se stessi. Genitori, allenatori e dirigenti volete essere d’aiuto o d’intral-cio alla crescita dei ragazzi? Fe-lice Pulici diceva, con gusto del paradosso, ma non troppo, che quando allenava le giovanili avrebbe voluto solo squadre di orfani. La speranza è che non si voglia davvero questo. Voi geni-tori, allenatori e dirigenti, cosa volete?

Matteo Zanon

GENITORI: buoni o cattivi maestri?


M ario Balotelli per l’en-nesima volta è finito nell’occhio del ciclone

per gli insulti all’arbitro Banti (dopo Milan-Napoli). Questo è uno dei tanti episodi in cui Mario ha scate-nato la sua ira contro qualcuno. Cesare Prandelli nell’ultima paren-tesi della Nazionale non ha voluto (giustamente) castigarlo ancora di più (dopo squalifica e multa per il fattaccio in campionato) e lo ha convocato. Don Mazzi condivide la scelta del ct: “Mario non va puni-to, ma aiutato a crescere”. Credo che questo sia l’obiettivo che tutti coloro che lo conoscono devono

cercare di raggiungere. Ci si chiede: come mai ricade pe-rennemente in questo vortice nega-tivo? La psicologa Caterina Steritra-mite delle considerazioni sulla “sindrome dell’abbandono” mette in luce le conseguenze di questo disagio: “la paura dell’abbandono, ovvero il timore di rimanere soli, privi di un legame affettivo, senza che nessuno si occupi di loro, spes-so colpisce le persone. Talvolta questa paura non viene gestita e si trasforma in una vera e propria sindrome attraverso la ma-nifestazione di un forte disagio”. Credo che in un certo senso questa

sindrome possa spiegare le difficol-tà di Mario: un’infanzia difficile, un carattere particolare e le pressioni del mondo professionistico aggra-vano questa paura. Ciò non lo giu-stifica affatto. Ci fa capire però che forse ha bisogno di essere “curato” e aiutato, e non minacciato, casti-gato e criticato in ogni suo compor-tamento e aspetto. In molti casi ci mette del suo e lo si sa, ma credo che sia proprio questo il motivo per cui occorre aiutarlo.

Occorre fargli capire che sicu-ramente oltre alle enormi po-tenzialità che mette in luce sul campo, ne ha altrettante che lo possono rendere un uomo mi-gliore, maturo, vero. Aiutarlo a frenarsi nei momenti in cui den-tro di lui prevalgono rabbia e istinto può essere una strada, una strada maestra che parte da un presupposto: prima l’uo-mo, poi il calciatore.

Matteo Zanon

BALOTELLI E LA PAURA DELL’ABBANDONO


B enedetto XVI ha così definito uno degli strumenti più antichi e più preziosi che l’uomo ha

mai creato. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi: si hanno notizie di un organo greco del III sec. A.C. e di un altro strumento, per molti il primo vero organo, datato 275 a.C. e realiz-zato ad Alessandria d’Egitto. Uno stru-mento di circa 2300 anni, che ha svolto all’inizio diversissime funzioni, nel mondo ellenico, bizantino, romano e medievale, tra le quali, alla nascita, quello di automa sperimentatore dell'a-zione delle forze naturali. Successiva-mente diventato molto di moda nel mondo antico è stato usato negli stadi per competizioni musicali o accompa-gnamento di gare sportive o ludi gla-diatori. A Bisanzio era oggetto di mera-viglia, suonato a palazzo solo dalla corte imperiale. Nel mondo romano diventa talmente di moda da costituire una specie di pianoforte verticale ante litteram, entrando in quasi tutte le case romane che potevano permetterselo. Successivamente, osteggiato dai Padri della Chiesa per la sua fortissima va-lenza profana, sparisce dalla circola-zione e si rifugia nei monasteri come strumento privilegiato per lo studio dell'armonia. L'organo dovette ancora assolvere diversi compiti profani prima

di divenire strumento principe della musica sacra occidentale. Tra essi anche quello di macchina bellica, trai-nata su un carro, adatta a terrorizzare i nemici con un suono potentissimo. L’inizio della piena accettazione nelle chiese avvenne soprattutto attraverso l’insegnamento. Nell’872 papa Giovan-ni VIII chiese l’invio a Roma di uno strumento bavarese, assieme all’orga-nista, per l’apprendimento della musica dei chierici romani. Oltre agli organi delle cattedrali, per il cui funzionamen-to erano impiegate decine di persone, vennero costruiti organi di dimensioni assai più ridotte: l’organo portativo, che si suonava con la mano destra, mentre la sinistra aziona va un piccolo manti-ce; e l’organo positivo, poco più grande del portativo, che si suonava con le due mani, mentre un’altra persona era addetta al mantice. Nei paesi nordici (soprattutto nella Germania del nord) si affermarono i primi strumenti con più tastiere e con i vari corpi separati; la pedaliera si estese notevolmente e acquistò importanza. Nella seconda metà dell’Ottocento fu introdotta la trasmissione elettrica dalla tastiera al somiere, e per l’alimentazione dell’aria si adottarono ventilatori elettrici. L’or-gano è formato da varie parti: la FAC-CIATA, ossia la parte più in alto, visibi-le e decorata dello strumento. Contie-

ne le CANNE, generalmente in metallo e legno, sono di varia lunghezza e larghezza per produrre tutta la gamma di suoni e timbri necessari a dare “voce” allo strumento. Il numero delle canne può arrivare a diverse migliaia. Il SOMIERE è una cassa di legno che comprime e distribuisce alle canne l’aria prodotta dai mantici. I MANTICI sono i polmoni dell’organo: ora hanno la funzione di serbatoi a supporto del motore e di stabilizzatori di pressione nei somieri, ma nei tempi antichi erano una delle parti dell'organo più curata in quanto l'unica fonte di produzione del vento (azionati a mano dai maticeri). Le TASTIERE dell’organo possono essere molteplici. In alcuni grandissimi organi se ne contano addirittura 6. Queste vengono chiamate manuali e controllano i differenti corpi d’organo (famiglie di canne) dello strumento. I REGISTRI sono una serie di pomelli o pulsanti azionando i quali l’organista può scegliere gruppi di canne differen-ti, corrispondenti a diversi timbri. La PEDALIERA è formata da aste di le-gno lunghe e corte, come per le tastie-re; attraverso la pedaliera si producono i suoni più gravi. Le STAFFE si trovano generalmente sopra la pedaliera. Si azionano con i piedi e servono a con-trollare l’intensità del suono prodotto.

Pietro Guadagnini

ORGANO:ORGANO:ORGANO:ORGANO:

Storia di uno strumento che dà voce a Dio L'organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, per-ché riprende tutti i suoni della creazione e dà riso-nanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. (...) Esso è in grado di dare risonanza a tutti gli ambiti dell'esistenza umana. Le molteplici possibilità del-l'organo ci ricordano in qualche modo l'immensità e la magnificenza di Dio.


Festival Cinema Africano 2013

R itorna a Verona dal 15 al 24 no-vembre il Festival del Cinema Africano organizzato dal Centro

Missionario Diocesano, Nigrizia Multime-dia e Progetto Mondo Mlal (Movimento laici America latina). Una settimana all’insegna del cinema e dell’Africa con proiezioni, feste, concerti, party, focus e laboratori, incontri di prestigio e conferenze. Appuntamento. Nata nel 1981 per volontà del Centro Missionario Diocesano e della rivista comboniana Nigri-zia, la rassegna giunge quest'anno alla sua 33ª edizione. Dal 2007 si è evoluta in festi-val. Essa ha riscosso un crescente successo presentando l’eccellenza della creatività afri-cana. La manifestazione gode di collabora-zioni nazionali (Milano, Padova e Bari) e in-ternazionali (Burkina Faso e Zanzibar). Pochi sanno che oggi in africa occidentale l’indu-stria cinematografica è notevolmente svilup-pata e in Nigeria, dove è chiamata Nollywood (Nigeria + Hollywood), è la principale risorsa economi-ca dello stato. Nollywood, per importanza, si colloca dopo Hollywood e il cinema commerciale indiano Bol-lywood (Bombay + Hollywood). Titolo emblematico dell’edizione di quest’anno è "kALEIDOsCOPE", lo strumento ottico che, grazie ad un gioco di riflessioni multiple, è in grado di produrre svariatissime forme geometriche, simmetriche, colora-te in movimento. Si tratta quindi di immagini, di movi-mento, di punti di vista in continuo cambiamento per generare evoluzioni e prospettive diversificate, imma-gini riflesse di narrazioni allo specchio. Il Festival non si limita alla mera presentazione dei film africani di maggior successo dell’anno in corso. Il Co-mitato organizzatore è fortemente impegnato a sensi-bilizzare le giovani generazioni di studenti verso com-

portamenti “accoglienti” e pro-attivi nei confronti dei coetanei stranieri all’interno dei plessi scolastici; e per tale fine si avvale dello strumento filmico per far cono-scere l’Africa con gli occhi e il cuore dei ragazzi africa-ni, attori o registi che siano. Il coinvolgimento del mon-do della scuola in questo progetto, ha l’obiettivo non solo di favorire la partecipazione degli studenti in un'i-niziativa di respiro internazionale, ma principalmente quello di proporre cinema di qualità e, contemporanea-mente, promuovere la scoperta dell’altro in un conte-sto di dialogo interculturale. La rassegna è perciò una proposta culturale da non perdere. Prossimamente troverete su internet e nella bacheca del Gruppo Missionario collocata in chiesa, il calendario della manifestazione.

Giorgio Perina


Come Maria e con Maria meditiamo

la Parola di Dio Dal Vangelo di Matteo Cap. 5, versetto 3):

“Beati i poveri in spirito, perché di essi

è il regno dei cieli”

E’ la prima beatitudine della serie e si trova

nel “discorso della montagna”, il manifesto programmatico di Gesù. Chi sono questi poveri di cui parla Gesù? Matteo specifi-ca: poveri “in spirito”. Sono co-

loro che non solo non hanno nulla, ma che ne sono consape-voli e non avanzano pretese. Si presentano davanti a Dio a mani vuote, disarmati, bisognosi, u-milmente coscienti della loro condizione. E le mani vuote so-no precisamente quelle che atti-rano la pienezza di Dio. Chi ha le mani piene e magari chiuse su se stesse, non ha bisogno di nes-suno, nemmeno di Dio. Si ritie-ne ed è sicuro ed appagato. Pen-sa di regnare sulla realtà; se ne considera il padrone; il mondo è suo. Che spazio c’è per qualcosa o per qualcun altro? Lo spa-zio è già tutto

occupato da lui. . Invece il “povero in spirito” è disponibile ad accogliere un nuovo assetto della realtà, è pronto a fare spa-zio ad un nuovo ordine di cose: il regno di Dio, appunto. L’espressione “regno dei cieli”, così cara a Gesù, significa pro-prio questo: un mondo dove Dio è accolto e dove la sua azione è sentita come liberante, arric-chente, portatrice di significato. Un mondo che è già “il cielo in terra”. Dove la condizione di bisogno e di limite non rappre-senta un’umiliazione o uno svantaggio, ma al contrario con-sente a Dio di intervenire con la libertà e la forza di un amore che ti fa sentire a casa, accolto e capace di accogliere. Il povero in spirito, che sa di non essere bastante a se stesso, è capace di accogliere questo “regno” e vi-ve di riconoscenza per questo “nuovo mondo” che Dio offre. La “signoria” di Dio non ti to-glie la dignità, non ti rende sud-dito, ma al contrario si pone al tuo servizio. Questo è il “regno” che la prima beatitudine evoca: Dio che entra nella tua vita e tu che lo lasci fare, collaborando responsabilmente con lui. Unica condizione: che tu sia “povero in spirito”, cioè umilmente co-sciente di non essere il padrone né delle cose né dei tuoi fratelli e sorelle. Preghiamo con te, Maria:

CRONACHE

Santuario dal

a cura di Fratel Vincenzo

“L’anima mia magnifica il Signore perché Dio ha guardato

all’umiltà della sua serva. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente;

ha rovesciato i potenti ha innalzato gli umili


RICORDARSI DEI SANTI SIGNIFICA

RICORDARE CHE ESISTE

UN MODO DI AMARE

MERAVIGLIOSO E SUPERIORE

ANCHE IN QUESTA TERRA.

Stephen Littleword

L’ESEMPIO DEI SANTIL’ESEMPIO DEI SANTIL’ESEMPIO DEI SANTIL’ESEMPIO DEI SANTI

Martino di Tours, in latino Martinus (Sabaria, 316 o 317 – Candes-Saint-Martin, 8 novembre 397), è stato un vescovo e confessore francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da quella copta. È uno tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa. Era nativo di Sabaria Sicca (l'odierna Szombathely), in Pannonia (oggi Ungheria). La ricorrenza cade l'11 novembre, giorno dei suoi funerali a Tours. Martino nacque in un avamposto dell'Impero Romano alle frontiere con la Pannonia, l'odierna pianura ungherese. Il padre, tribuno della legione, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Ancora bambino, Martino si trasferì coi genito-ri a Pavia. A quindici anni, in quanto figlio di un militare, dovette entrare nell'eser-cito. Come figlio di veterano fu subito promosso al grado di circitor e venne invia-to in Gallia, presso la città di Amiens. Durante una ronda notturna avvenne l'epi-sodio che gli cambiò la vita: Martino incontrò un mendicante seminudo. Veden-dolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendi-cante. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantel-lo militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi. La sua vita cambiò: la Pasqua seguente fu battezzato e iniziò a lottare l’eresia ariana (per questo fu frustato e allontanato). Dopo 4 anni di eremita, divenne monaco. Nel 371 i citta-dini di Tours lo vollero loro vescovo e lui diffuse la Parola di Dio nell’occidente fondando uno dei primi monasteri. Uomo molto diretto, personalmente andava nelle campagne a professare la fede. Morì in missione, mettendo pace in un clero. In Italia è famosa l’Estate di San Martino, giorni invernali particolarmente miti che Dio ha riservato ad un San Martino privo del mantello. L’11 novembre è inoltre l’inizio/fine del ciclo coltivo nelle campagne, dell’anno agrario, dei contratti d’affitto. Per questo motivo molte famiglie rurali si trasferivano in altra campagne, traslocando. Da qui nasce il detto veronese “far san martìn”, ossia traslocare. •

SAN MARTINO Vescovo di Tours

Ricordiamo che tutte le persone anziane, prive di automezzi o con difficoltà a camminare, possono effettuare prelievi di san-gue a domicilio. E’ necessario portare la ricetta medica presso la sede del Centro Anziani “La Madonnina” nei pomeriggi di apertura della sede. I prelievi si faranno tutti i lunedì e giovedì al mattino dalle ore 7 in poi. I risultati delle analisi saranno recapitati a domicilio da una volontaria. Si chiede un contributo di € 5,00 a prelievo. L’Associazione è a disposizione per qual-siasi informazione. LA DIREZIONE

A. N. T. E. A. S. “La Madonnina” AVVISO a tutti gli anziani soci e non

BOBHSBGF!

Vivono nel Signore

DONISI Teresa (Bianca) di anni 86 FENZI Rosa di anni 86 ZUCCHER Giuseppe di anni 71 POLETTI Valentina di anni 70 MARTARI Carla di anni 82 GEROIN Gianfranco di anni 78

CENTRO DI SPIRITUALITÀ MADONNA DELL’UVA SECCA: UN … · "Famiglia, vivi la gioia della fede!"....

Documents

Transcript of CENTRO DI SPIRITUALITÀ MADONNA DELL’UVA SECCA: UN … · "Famiglia, vivi la gioia della fede!"....