Ce ottobre 2014

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Imprese Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Accordi FME Ecolamp Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE Operare in mobilità DISTRIBUZIONE Per un’energia ancora più sostenibile RINNOVABILI Terminali autorestringenti IMPRESE Sicurezza in primo piano EVENTI Misure elettriche IMPRESE Come sarà la casa del futuro? MERCATO Green economy EVENTI Retrofit con sorgenti a LED: rischi e responsabilità ILLUMINAZIONE Fallimenti, procedure e chiusure d’imprese ECONOMIA Serve una scossa all’industria italiana MERCATO COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 5, N. 7- OTTOBRE 2014 e 7,00

Transcript of Ce ottobre 2014

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COMMERCIOELETTRICO

è una pubblicazioneInnova Editore S.r.l.Via Giovanni Prati 9, 20145 MilanoTel 02 84269700 – Fax 02 84269719E-mail: [email protected] MI - 1986203 – P.I. 07855960964Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 7 – Ottobre 2014 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Hanno collaboratoGabriele Contini, Roberto Corti, Giampaolo Ferrari, Massimo Poletti, Giancarlo Profeti, Amerigo Rossi, Antonio Russo, Franco Vitali

Grafica e DTPAndrea Piomboni

[email protected]

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719mail: [email protected]

COMMERCIALE:

Alessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146

Ufficio abbonamentiInnova Editore Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Innova Editore S.r.l. o telefonando al numero 02 84269700. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

www.commercioelettrico.com

Serve una scossa all’industria italianaNella prima metà del 2014, fatturato e ordinativi dell’Elettrotecnica e

dell’Elettronica in risalita, ma ancora segno meno per la produzione

industriale

Come sarà la casa del futuro?Una recente ricerca cerca di rispondere a questa domanda cogliendo i

segnali già presenti nella realtà di oggi

MERCATO20

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Fallimenti, procedure e chiusure d’impreseI fallimenti verso un nuovo record nel 2014; in calo liquidazioni

volontarie e concordati preventivi

ECONOMIA22

Operare in mobilitàAmpliare i servizi a disposizione dei clienti e migliorare l’utilizzo

degli strumenti on line

DISTRIBUZIONE26

Retrofit con sorgenti a LED: rischi e responsabilitàGli aspetti tecnici e legali dell’immissione sul mercato di lampade

tubolari LED con attacco G5-G13. Raccomandazioni per evitare ogni

situazione di pericolo

ILLUMINAZIONE28

Per un’energia ancora più sostenibileCome orientarsi nelle nuove regole e rendere il fotovoltaico ancora

più pulito

RINNOVABILI32

18

19

Accordi FME EcolampObiettivi e vantaggi

News da FME

FEDERAZIONE

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RUBRICHE

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Sicurezza in primo pianoUna vetrina completa, specchio di un settore estremamente dinamico

e in continua evoluzione tecnologica

Green EconomySoluzioni per incrementare l’efficienza e ridurre i consumi

EVENTI42

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Terminali autorestringentiNuova gamma di terminali ad alte prestazioni

Misure elettricheUna soluzione semplice per costruire un sistema di misura

totalmente modulare

Colonne d’impiantoSoluzione di design per la centralizzazione dell’impianto

Una rivoluzione sottileNuova serie civile in linea con le esigenze del mercato, attenta al

design e alle tendenze della casa contemporanea

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Sonepar ItalIa: guardare al futuro con entusiasmo e determinazione

anIe: tecnologie per la sostenibilità

06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.7

Si terrà a Milano, il prossimo 10 dicembre, la tredicesima edizione della Giornata della Ricerca, appuntamento organizzato da ANIE Confindustria con l’obiettivo di condividere con gli Associati, la stampa e gli stakeholder di riferimento i progressi e le innovazioni tecnologiche dell’industria Elettrotecnica e dell’Elettronica e le loro applicazioni nella società e sul mercato.La XIII Giornata della Ricerca sarà dedicata al tema della sostenibilità nelle sue molteplici accezio-ni. È un concetto ampio, che abbraccia tematiche diversificate e ambiti di applicazioni trasversali, legati all’ambiente, all’efficienza energetica, alla sicurezza, alla mobilità sostenibile.Nell’ultimo decennio le imprese si sono trovate ad operare in un contesto radicalmente modificato rispetto al passato: la crisi economica, da un lato, e le mutate esigenze di cittadini e imprese, dall’altro, hanno prospettato nuove sfide, cui le Istituzioni sono chiamate a rispondere. L’Unione Europea lo ha fatto (da Strategia 2020 fino ad Horizon 2020), individuando proprio nella sostenibilità l’ambito in cui gli Stati Membri sono chiamati a intervenire con la ricerca di soluzioni e applicazioni sempre più abilitanti e pervasive.Le aziende ANIE esprimono da tempo una trasversale vocazione all’innovazione, che si concretizza in un’incidenza della spesa in R&S superiore alla media del manifatturiero nazionale. La giornata

della Ricerca è, dunque, tradizionalmente il momento in cui è possibile mettere a confronto industria, operatori e “media” sulle soluzioni tec-nologiche più innovative, messe a punto in risposta alle molteplici sfide ambientali, energetiche e sociali emerse negli ultimi anni.

Con poco meno di 100 punti vendita e un fatturato di circa 500 milioni di euro, Sonepar Italia fa parte del più grande Gruppo mondiale nella distribuzione di materiale elettrico, con un giro d’affari di oltre 16 miliardi di euro e più di 36.000 dipendenti. Presente in 40 Paesi nei 5 continenti, è composto da 190 società, cui fanno capo 2.300 punti vendita nel mondo.Un’Azienda unica in Italia, forte di una presenza capillare sul territorio dal nord al sud della penisola, con le insegne dei suoi marchi storici e con tre centri logistici di distribuzione a Padova, Roma e Catania.Un ambizioso progetto di restyling ha già visto coinvolti oltre 20 punti vendita Sonepar nel 2014. È in quest’ottica di rinnovamento, che vede la realizzazione in tutti i punti vendita di un layout espositivo omogeneo, innovativo e completamente rivisitato, che si inseriscono le recenti nuove aperture.Particolare risalto assume la nuova sede di Padova, inaugurata nel marzo scorso, che presen-ta un’ampia zona espositiva, Sonepar Expo, dove poter scoprire e scegliere le novità offerte dal mercato nei diversi settori in cui opera la società (lighting, risparmio energetico, safety & tools, automazione industriale, domotica). L’area vendita rimane un self-service supportato dal banco, per poter servire al meglio la clientela.Il rinnovato punto vendita di Casoria (NA) si presenta come uno dei più importanti “star center” della rete Sonepar in Italia, che sarà punta di diamante di crescita ulteriore nel sud Italia, con un’offerta di servizi innovativi e puntuali, dove è possibile toccare con mano l’ampia gamma di prodotti tecnologicamente all’avanguardia.In maggio, sono stati inaugurati il nuovo ufficio commerciale di Carpi (MO) e lo store di Pa-lazzolo (BS), altamente specializzato nel settore dell’illuminazione, degli impianti solari e

dell’automazione industriale. Il punto vendita di Palazzolo vanta, inoltre, un servizio interno di preventivazione rapida, e garantisce la consegna della merce disponibile entro le 24 h.Il 19 settembre è stato inaugurato il punto vendita di Cesena (FC), trasferito in Via Cipro 75, che ha visto raddoppiare lo spazio ed il personale a disposizione, per offrire ai propri clienti soluzioni integrate, con la massima competenza ed efficienza.Importante è l’imminente appuntamento con l’apertura della nuova sede di Cinisello Balsamo (MI) il 18 ottobre, trasferito in Via Pelizza da Volpedo 28, che diventerà il centro di riferimento sul territorio lombardo per lo sviluppo delle attività di Sonepar nell’hinterland milanese.Sempre ad ottobre avverrà, l’inaugurazione del nuovo CEDI di Catania con annesso moderno punto vendita, attraverso il quale Sonepar Italia è già in grado di offrire un servizio puntuale alle filiali ed ai clienti dell’isola.

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Unione eUropea: nuova rete di servizi pubblici per l’impiego

08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.7

palazzoli: 110 anni di crescita

Il miglioramento del sostegno offerto ai giovani dai servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri è essenziale ai fini dell’attuazione concreta dell’iniziativa Garanzia per i giovani, l’ambiziosa riforma a livello dell’ Unione Europea volta ad aiutare tutti i disoccupati con meno di 25 anni a trovare un lavoro.Per coadiuvare gli Stati membri nel coordinamento ulteriore delle loro politiche e azioni volte a contrastare la disoccupazione e rafforzare il quadro della governance economica europea, è stata ufficialmente presentata lo scorso 23 settembre la rete dei servizi pubblici per l’impiego.La nuova struttura di cooperazione si basa sulla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, adottata nel maggio 2014, di ottimizzare l’efficienza dei servizi pubblici per l’im-piego mediante una cooperazione più stretta, conformemente al pacchetto per l’occupazio-ne del 2012. Uno dei compiti più urgenti cui deve far fronte la rete è lo scambio di conoscenze e di buone pratiche per l’attuazione della Garanzia per i giovani, dal momento che i servizi pubblici per l’impiego costituiscono, nella maggior parte dei casi, i punti di contatto nazio-nali designati per questa fondamentale riforma. In molti Stati membri occorre migliorare il funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego al fine di garantire che i giovani ricevano un’adeguata consulenza personalizzata sulle opportunità di lavoro, di istruzione e di for-mazione più pertinenti per la loro situazione, da cui risulti un’offerta di lavoro concreta e su misura entro quattro mesi.La rete aiuterà inoltre gli Stati membri ad attuare meglio le raccomandazioni specifiche per Paese riguardanti i servizi pubblici per l’impiego, formulate dal Consiglio nell’ambito del semestre europeo. Nel 2014, undici Paesi sono stati destinatari di tali raccomandazioni (Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Ungheria, Italia, Portogallo, Romania, Slovac-chia, Slovenia e Spagna). I responsabili politici nazionali si avvarranno delle competenze della rete per definire, sviluppare e valutare le politiche in materia di occupazione.

Nel 2004, Palazzoli ha festeggiato il suo centesimo anniversario inaugurando una nuova piattaforma logistica altamente specializzata, capace di compiere operazioni in autonomia senza alcun presidio umano, con un inve-stimento che aveva superato all’epoca i dieci milioni di euro.Quest’anno, la società festeggia il suo 110° compleanno con un’attività che è, nel tempo, cresciuta, sia come investimento produttivo, che ha superato i 30 milioni di euro, sia come presenza sui mercati di riferimento: il fatturato aggregato del 2013 si è attestato sui 50 milioni di euro.Una nota importante è la crescita che Palazzoli ha avuto negli ultimi tre anni presso i distributori italiani: nono-stante un mercato generalmente cedente, il gradimento per i nuovi prodotti e il sevizio assicurato e tempestivo ha portato risultati con un +8 per cento, un +12 per cento e un +14 per cento, anno su anno.Anche la presenza all’estero è cresciuta nel 2013 del 20 per cento. Nel 2014, la società ha acquisito il 100 per cento di due realtà ben radicate con attività produttiva e, soprattutto, commerciale in Inghilterra, Lewden Metal Product, e in Scozia, Control Gear Direct.Nel grande mondo dell’elettromeccanica, Palazzoli ha mantenuto e sviluppato con carattere un’offerta di prodotti eccellenti sotto il profilo sia tecnico, sia della qualità, dimostrando che, con un forte impegno e il savoir faire bre-sciano, si possono ottenere risultati importanti ed essere apprezzati a livello mondiale. I programmi futuri vedono il consolidamento delle posizioni fin qui raggiunte e l’ampliamento nel mercato limitrofo, già in parte presidiato,

dell’illuminotecnica industriale, stradale, ferroviaria e delle aree urbane.«Tra tutto il lavoro, fatto in questi anni, è difficile scegliere un solo progetto e indicarlo come quello più responsabile del successo di Palazzoli. Il prodotto è un risultato, uno dei tanti, mutevoli, risultati, di una stessa matrice culturale, che lo ha originato. La matrice Palazzoli è, e continuerà ad essere: pulizia del progetto, chiarezza della funzionalità e qualità del-la manifattura», ha affermato nel messaggio per i 110 anni, il Presidente, Cavaliere Luigi Moretti. «Oltre questo, le nostre risposte sono riconosciute eccellenti in ogni luogo perché sono personalizzate con cura, altrimenti sarebbero solo buone, e non eccellenti risposte. Il nostro interesse e il nostro motivo di esistere non è competere in presenza anonima, ma offrire e diffondere, dove siamo presenti, le nostre soluzioni specializzate, quindi eccellenti, per ogni ambiente e cultura di installazione. È questa la nostra forza di oggi e spero che, so-stenuta dalla passione, diventerà la forza anche dei nostri figli che, come noi oggi, saranno ancora alla conquista di lavoro e di benessere per loro e per le loro famiglie».

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10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.6

Gewiss: III edIzIone de “Un progetto dI classe”

“Un progetto di classe” è il concorso ideato da Gewiss Professional con l’obiettivo di valorizzare e divulgare le buone pratiche della progettazione elettrica, attraverso l’uso di software profes-sionali.Il concorso, giunto alla sua III edizione, si rivolge a tutti gli Istituti di istruzione secondaria e prevede la progettazione elettrica e illuminotecnica di tre strutture “virtuali” all’interno di Expo 2015, di cui la società è “official sponsor”. Agli Istituti partecipanti viene richiesto di realizzare schemi elettrici, redigere preventivi, dimensionare impianti di illuminazione, configurare quadri elettrici, compilare dichiarazioni di conformità e definire la documentazione completa da alle-gare al progetto.Per le sue peculiarità, il concorso s’integra molto bene con il percorso formativo delle classi coinvolte, contribuendo a diminuire la distanza tra la scuola e il mondo del lavoro. I docenti possono, infatti, utilizzare il progetto per approfondire in maniera più dettagliata e stimolante i diversi aspetti del programma ministeriale. Allo stesso tempo, la parte di progettazione apre ampie possibilità per gli studenti, che possono immedesimarsi in un caso reale, imparare i ruoli in un team di lavoro e acquisire competenze tecniche di alto livello. La scalabilità del progetto su tre livelli di complessità, infine, offre la possibilità di calibrare il lavoro sulle esigenze formative della classe e sul tempo a disposizione per completarlo.Il concorso prevede la premiazione dei migliori progetti, suddivisi per ciascuno dei 3 livelli di complessità proposti, valutati secondo la varietà di software utilizzati, l’utilizzo di soluzioni adat-te al luogo e allo scopo, la completezza e la chiarezza della documentazione fornita, la sempli-cità e l’economicità delle soluzioni adottate e l’assenza di errori formali. Nell’assegnazione del punteggio finale concorrono, inoltre, l’eventuale realizzazione di un plastico del progetto e di

contributi audio/video integrativi.La Giuria, composta da 3 tecnici di Gewiss, può decidere di attribuire ulte-riori riconoscimenti a quei progetti ritenuti meritevoli per aspetti particolari.L’evento di consegna dei premi si terrà venerdì 8 maggio 2015: nell’occa-sione, ciascuna classe vincitrice sarà chiamata a presentare brevemente il proprio progetto, illustrando le scelte progettuali effettuate e le soluzioni tecniche adottate.

Forum retail: sIstemI, solUzIonI e tecnologIe per Il pUnto VendIta

Giunto alla quattordicesima edizione, Forum Retail, organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca, si conferma anno dopo anno quale appuntamento di riferimento del settore, un’occasione di networ-king tra utenti finali e fornitori e di confronto tra CIO, Direttori Marketing & Loyalty, Responsabili della Logistica, Security Manager e Responsabili Anticontraffazione.Dopo il successo dell’edizione 2013, che ha visto il coinvolgimento di 1.000 partecipanti e 70 sponsor, l’edizione 2014 si preannuncia all’insegna delle novità, a cominciare dalla rinnovata sede dell’evento, in programma il 25 e 26 novembre presso l’Atahotel Expo Fiera, una location più grande, che rispec-chia la crescita esponenziale dell’evento.Per quest’anno è stato costituito un advisory board composto da autorevoli specialisti in ambito IT del retail, il cui supporto e conoscenze rappresentano una garanzia di qualità dei contenuti del Convegno. L’area espositiva, tradizionale e strategico luogo d’incontro tra domanda e offerta, raddoppia i suoi spazi e i suoi tre corner ospiteranno ben 12 “free entry session” su tematiche legate all’innovazione: Fashion & Luxury/Marketing; Sistemi di pagamento; Sicurezza fisica; Crm & Loyalty; Fashion & Luxu-ry/IT; Soluzioni e sistemi per gestire le risorse umane; E-commerce & Digital Marketing; Soluzioni IT e tecnologiche per il retail; Logistica collaborativa; Smart Engagement & Nuove tecnologie nel punto vendita; Business intelligence & Big data; Gestione della supply chain.Nel corso delle due Premium Conference, altra rilevante novità del 2014, si potranno incontrare i leader del settore, per capire tendenze e strategie per competere con successo. Il primo giorno il tema centrale sarà: “Chi saranno i leader del futuro nel Retail & GDO? Quale il ruolo della tecnologia?”. A discutere su quale sia l’impatto della rivoluzione digitale sul mondo del retail e in che modo le aziende potranno cogliere questa trasformazione profonda, ci saranno prestigiosi ospiti tra cui Oscar Farinetti, Presidente e fondatore di Eataly. Il secondo giorno, invece, la Premium Conference sarà dedicata al tema: “Integrazione multicanale: what’s next?” e si parlerà di come gestire la complessità gestionale causata dal rapido aumento di punti di contatto con il cliente.Durante le due giornate di lavori del Forum Retail verranno presentate oltre 40 case study, con un panel di relatori completamente rinnovato rispetto al passato e con un programma studiato apposita-mente affinché ciascun partecipante possa strutturare l’agenda a suo piacimento.

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Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention

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Feira Internacional de Segurança e ProteçãoInternational Fair of Safety and ProtectionSão Paulo - Brasil 08.10 Ottobre 2014São Paulo - Brasil 13.15 Maggio 2014

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ANIE AutomAzIoNE: innovare e competere con l’automazione

Grande successo lo scorso 24 settembre per la mostra convegno sulla Mecca-tronica ideata e promossa dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione, con l’organizzazione di Messe Frankfurt Italia. La presenza delle principali aziende del settore, l’attualità delle tematiche scelte e l’innovativa formula con cui sono state affrontate hanno contribuito alla riuscita dell’evento, che ha visto la parteci-pazione di quasi 500 visitatori.Oltre all’alto livello tecnologico delle tematiche trattate, il Forum è stato un mo-mento di confronto fattivo tra realizzatori e utilizzatori di soluzioni meccatroniche e fornitori di componenti e sistemi per l’automazione avanzata.I temi principali affrontati nelle due tavole rotonde che hanno animato la giornata

sono legati, da un lato, alla progettazione delle macchine in un’otti-ca meccatronica e, dall’altro, ai processi di produzione, che devono garantire una sempre maggiore flessibilità. Temi moderni, ma non avveniristici, che le aziende manifatturiere si trovano ad affrontare quotidianamente. «La progettazione in un’ottica meccatronica, ovvero con un coordi-namento sempre più stretto tra le componenti meccanica, elettronica ed informatica» ha dichiarato Sabina Cristini, Presidente del Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione, «è un fattore di competitività im-portante oggi per i costruttori di macchine e per gli utilizzatori finali e lo sarà sempre più in futuro, dove l’introduzione dei moderni concetti di “Industrie 4.0” renderanno sempre più importante un approccio multidisciplinare a tutti i livelli della filiera industriale».

IllumINAzIoNE: nuova luce per milano

Entro agosto 2015, tutti i punti luce presenti sul territorio comunale di Milano, oltre 140.000, utilizzeranno apparecchi a LED grazie ad un piano di sostituzione voluto dal Comune di Milano e realizzato da A2A. Ma già entro l’inizio di Expo (1° maggio 2015) l’80 per cento degli impianti sarà rinnovato.Una scelta innovativa, sulla scia di città come Los Angeles, Copenaghen, Stoccolma e Oslo, che garantirà uguale efficienza e maggiore resa luminosa, un risparmio del 52 per cento dei consumi e del 31 per cento sulla bolletta del Comune di Milano.Grazie alla nuova illuminazione, infatti, il consumo annuo pro capite verrà dimezzato, passando dagli 87 kWh attuali ad una quota di 42 kWh. Nel complesso si passa da oltre 114 milioni di kWh annui a 55 milioni di kWh, corrispondenti: un risultato che porterà Milano ad un livello di consumo inferiore alla media registrata nell’Unione europea (pari a 51 kWh annui pro capite) e nei principali Paesi europei (Francia, Spagna e Germania), e al pari della Gran Bretagna.L’ammontare degli investimenti a carico del Gruppo A2A è di 38 milioni di euro in 2 anni, per sostituire tutti i corpi illuminanti della città, 500 quadri di comando ed installare il

sistema di telecontrollo. La scelta a favore dei LED significa un netto miglioramento in termini di efficienza, resa illuminante e sicurezza. I nuovi corpi illuminanti, infatti, garantiscono uguale efficienza rispetto alle tradizionali lampade fino ad oggi utilizzate (100 lumen/watt), ma con un migliore orientamento del fascio luminoso, oltre a un ciclo di vita molto più lungo (anche 5 volte di più rispetto alle tradizionali lampade) che, in termini di qualità del servizio e sicurezza, vuol dire meno luci guaste e spente sulle vie della città. E con la nuova tecnologia adottata, il telecontrol-lo, le informazioni sulle condizioni degli impianti e su eventuali malfunzionamenti arriveranno in tempo reale, consentendo di intervenire molto più rapidamente.Risparmio energetico vuol dire, anche, rispetto per l’ambiente. Il 52 per cento di energia elettrica in meno significa, infatti, ri-sparmiare ogni anno più di 11.000 TEP ed evitare l’immissione in atmosfera di 23.650 tonnellate di CO2.

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UNI/CEI: contribuire allo sviluppo del paese

ABB SACE: nuova sede a bergamo

Si è riunito lo scorso 30 settembre, presso la sede UNI, il “Comitato di Presidenza degli Enti di normazione” UNI e CEI, composto dai rispettivi Presidenti Piero Torretta ed Eugenio Di Marino, nonché dai Direttori Generali Alessandro Santoro e Roberto Bacci.D’ora in poi, i vertici degli Enti di normazione s’incontreranno con frequenza al massimo seme-strale per un necessario approfondimento e coordinamento sulle tematiche di comune interesse e per definire soluzioni sinergiche.Il coordinamento riguarderà:- le attività di normazione nazionali, europee e internazionali, che sempre più spesso presentano interconnessioni tra mondo “elettrico” e “non elettrico”;- i provvedimenti della Commissione Europea, che progressivamente riconoscono alla norma-zione uno status di strumento di sviluppo, d’innovazione e, quindi, di crescita per l’economia europea, ma anche di partecipazione, d’inclusione e di giustizia sociale (come previsto dal regola-mento UE 1025/2012 a proposito dell’accessibilità della normazione da parte dei “soggetti deboli” come microimprese, PMI, parti sociali e Organizzazioni ambientaliste);- i rapporti con la Pubblica Amministrazione italiana, per portare anche a livello nazionale il rico-noscimento che la normazione ha già a livello europeo: non solo del ruolo tecnico ed economico, ma soprattutto di semplificazione ed eliminazione dei vincoli burocratici per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema Italia. Se gli Enti di normazione si muovono insieme, la “buona tecnica” e la “regola dell’arte” aumentano la propria massa critica e possono influire maggiormente sullo sviluppo del Paese. CEI e UNI hanno accompagnato lo sviluppo industriale

del Paese (CEI dal 1909, UNI dal 1921) e tuttora sono il riferimento per l’innova-zione e la competitività perché la normazione contribuisce a promuovere la com-petitività delle imprese, agevolando in particolare la libera circolazione dei beni e dei servizi, l’interoperabilità delle reti, i mezzi di comunicazione, lo sviluppo tec-nologico. La normazione favorisce l’innovazione perché: diffonde la conoscenza; trasferisce la tecnologia; diffonde i risultati della ricerca; crea reti di rapporti tra le imprese e la ricerca; “mette alla prova” i vantaggi dell’innovazione; definisce il quadro di riferimento all’interno del quale si sviluppano i nuovi prodotti e mercati.Inoltre, le Norme possono contribuire ad affrontare le principali sfide di ca-rattere sociale, quali il cambiamento climatico, l’uso sostenibile delle risorse, l’innovazione, l’invecchiamento della popolazione, l’integrazione delle persone con disabilità, la protezione dei consumatori, la sicurezza dei lavoratori e le con-dizioni di lavoro.

Funzionale nella logistica, avanzata nelle soluzioni tecnologiche e attenta all’impatto ambientale: in un’area a pochi passi dal centro di Bergamo, dove già sorge il vecchio stabilimento, è stata inaugurata sabato 20 settembre la nuova sede della divisione ABB Sace a Bergamo. Il nuovo edificio è stato progettato per rispondere alle attuali esigenze delle funzioni della divisione, che progetta, sviluppa e costruisce interruttori per gli impianti elettrici di bassa tensione. Pensata e realizzata intorno a chi la vive ogni giorno, la nuova struttura è bella, moderna, efficiente e rap-presenta l’ambiente ideale per continuare a progettare e realizzare il futuro di ABB. Inoltre, la sua collocazione la rende maggiormente integrata con il Laboratorio Prove già presente nell’area, che costituisce una struttura d’avanguardia per dotazioni e competenze tecniche.L’edificio, la cui altezza massima raggiunge i quattro piani, è destinato ad uffici (per attività di progettazione e commerciali), spazi di rappresentanza (auditorium per conferenze), oltre agli spazi di accettazione e di servizio dipendenti (hall d’ingresso e mensa).La superficie complessiva non interrata è di oltre 8.500 m2, di cui 7.500 m2 destinati alle attività principali. Al piano seminterrato, una superficie di circa 2.300 m2 e oltre 1.500 m2 di cortili coperti, sono dislocati il Laboratorio Elettronico, l’Officina Campioni, una palestra, gli archivi aziendali e al-tri locali ad utilizzo tecnologico. Il piano interrato, adibito ad autorimessa (115 posti auto sfruttabili dai dipendenti e dai visitatori, oltre ad aree riservate ai motocicli), ricopre, invece, una superficie di oltre 4.500 m2. Progettato secondo le più recenti tecnologie edilizie ed impiantistiche, le cui caratteristiche di innovazione e sostenibilità ne riducono l’impatto ambientale, è stata prevista sull’intera superficie di copertura (circa 1.800 m2) la predisposizione di un impianto fotovoltaico. Le aree esterne a giardino e le coperture a verde (locale mensa), ne completano l’inserimento nel tessuto urbano circostante.

Da sinistra, Roberto Bacci, Eugenio Di Martino, Piero Torretta e Alessandro Santoro

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TrasporTi: finanziamento delle infrastrutture

Gli Stati membri dell’Unione Europea sono stati invitati a proporre alla Com-missione i propri progetti per utilizzare gli 11,9 miliardi di euro di finanziamenti destinati a migliorare i trasporti, progetti che si concentreranno su nove corri-doi per formare nel prossimo futuro la rete centrale dei trasporti, eliminando le strozzature, rivoluzionando i collegamenti est/ovest e snellendo le opera-zioni transfrontaliere di trasporto per le imprese e i cittadini in tutta l’UE. I finanziamenti destinati ai trasporti sono triplicati, passando da 8 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 a 26 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 nell’ambito del nuovo meccanismo per collegare l’Europa (CEF, Connecting Europe Facility), che rivoluziona radicalmente la politica delle infrastrutture

dei trasporti dell’Unione.La nuova rete centrale, che sarà istituita entro il 2030, colle-gherà 94 porti europei principali con infrastrutture ferroviarie e stradali e 38 aeroporti principali mediante linee ferroviarie diret-te verso grandi città. Saranno, inoltre, convertiti ad alta velocità 15.000 km di linee ferroviarie e realizzati 35 progetti transfron-talieri destinati a ridurre le strozzature.Gli Stati membri dovranno presentare le loro proposte entro il 26 febbraio 2015 e i finanziamenti saranno assegnati ai progetti più competitivi, ma questi ultimi dovranno essere cofinanziati dagli Stati membri. I risultati delle gare d’appalto e l’assegnazione dei progetti saranno annunciati nell’estate 2015.

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Borri: nuova realtà nel mondo degli uPs

Nasce una nuova importante realtà nella produzione di sistemi per l’erogazione e l’accu-mulo di energia per la continuità, frutto di una fusione per incorporazione di due società nazionali focalizzate sul mercato. Astrid Energy Enterprises e Borri, si sono, infatti, fuse per incorporazione sotto il nome di Borri S.p.A.Entrambe le società costituiscono nel territorio italiano delle eccellenze nei rispettivi ambiti di attività ed esportano oltre il 90 per cento della propria produzione.Grazie alla sinergia risultante da quest’operazione finanziaria e come coronamento di un processo d’integrazione industriale iniziato da qualche tempo, Borri, unendo i livelli tecnologici e i brevetti posseduti delle due realtà, aumenta considerevolmente la sua capacità competitiva, portando il Made in Italy nella fascia più elevata della competizione internazionale del settore.La crescita di esperienza e competenza tecnica realizzata mediante questa operazione permetterà di potenziare la peculiare capacità di eseguire internamente tutto il processo

di realizzazione del prodotto: dagli studi preliminari e la progettazione, sino alla produzione e all’assistenza post vendita.La nuova società, che conta numerose installazioni in tutto il mondo e annovera tra i clienti importanti aziende italiane, istituzioni internazionali di grande presti-gio e gruppi internazionali, prevede di realizzare nel 2014 un fatturato complessi-vo di circa 60 milioni di euro, con un organico di circa 180 dipendenti diretti e un indotto, composto per la maggior parte di ditte toscane, di ulteriori 100 persone.«Da tempo, nel settore dei gruppi di continuità si è verificando un accorpamen-to delle aziende tramite operazioni di acquisizione. Le società che operano nel settore sono ormai poche aziende multinazionali. Con quest’operazione, Borri intende rafforzare la presenza della realtà industriale italiana in uno scenario dominato da grandi aziende straniere, tenendo alta la reputazione del Made in Italy. A questo scenario si è aggiunta un’intensificazione della pressione compe-titiva che ha spinto a delocalizzare la produzione in Paesi dove i costi industriali sono più competitivi; grazie a questa fusione, si rende possibile proseguire nella tradizione che accomuna storicamente le due aziende ora fuse sotto il nome di Borri e che vede la produzione confinata al territorio nazionale», ha dichiarato Fausto Beoni, CEO della Borri.

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Conergy: corsi di formazione sull’illuminazione a led

Organizzato da Conergy Italia un ciclo di incontri formativi dedicati alla tec-nologia LED, con l’obiettivo di offrire nuove competenze nella progettazione e realizzazione di impianti di illuminazione a LED ai propri Partner Accreditati e di illustrare casi pratici di applicazione degli stessi per ampliare le possibilità di business.L’illuminazione LED si propone come un’importante e notevole fonte di rispar-mio dei consumi energetici. Questa tecnologia offre diverse possibilità d’impie-go e consente di personalizzare l’illuminazione in base alle diverse esigenze del cliente, intervenendo sull’intensità, la direzionalità e la temperatura di colore.Durante i corsi verranno illustrate le modalità per eseguire la corretta sostitu-zione delle fonti luminose tradizionali con quelle a LED, secondo le indicazioni delle normative vigenti (retrofit). Si parlerà inizialmente dei principi base dell’il-luminotecnica, di normativa, di comfort visivo e sorgenti luminose. Verrà, poi, approfondito il tema dell’illuminazione a LED con una parte teorica e una pratica e si proseguirà con la descrizione delle attività di sopralluogo e rilevazione dati.

Infine, il corso affronterà l’analisi finanziaria e i tempi di rientro sull’in-vestimento, oltre alla progettazione con il software Dialux.Le giornate di formazione sono organizzate in collaborazione con il partner specializzato I-dealux e con gli interventi di docenti universitari esperti in materia.Le tappe previste sono: a Roma, il 6 novembre, presso la sede di CNA, e a Bari, il 4 dicembre, presso il Nicotel Business Center.Ogni corso, gratuito per i Partner Accreditati Conergy, ha una durata di circa 8 ore ed è aperto a tutti gli operatori del settore tra cui installatori elettrici ed elettronici, progettisti, manutentori e commerciali e a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze e competenze sulla tecnologia e sui sistemi di illuminazione a LED.

SChneider eleCtriC: centro di eccellenza per le soluzioni smart city

Recentemente annunciata da Schneider Electric la creazione in Spagna, a Barcellona, del suo primo Centro di Eccellenza dedicato alle soluzioni smart per le città.La missione del Centro di Eccellenza sarà mettere a fattor comune tutte le competenze dell’a-zienda in tema di soluzioni smart city, frutto dell’esperienza, dei risultati e dei successi ottenuti nei progetti che la società ha realizzato in tutto il mondo. Il centro offrirà alle città soluzioni capaci di produrre un positivo impatto economico e sociale, con concreti vantaggi per i cittadini. Il lavoro della nuova struttura consentirà di guidare e supportare le città nel loro percorso per mettere in pratica un nuovo paradigma di gestione dell’efficienza, di vivibilità, di sostenibilità negli ambienti urbani, grazie all’adozione di soluzioni smart ed allo sviluppo di nuovi modelli di business.«Nei prossimi quarant’anni sperimenteremo una rivoluzione tecnologica nelle città. La crescente concentrazione di popolazione nei centri urbani e la sempre maggiore scarsità di risorse avran-no importanti ripercussioni sulla mobilità urbana, sulla qualità dell’aria, sui servizi sanitari e su molti altri elementi» ha dichiarato Julio Rodriguez, Executive Vice President Global Operations di Schneider Electric. «Oggi Schneider Electric sta lavorando con più di duecento città in progetti per la gestione intelligente dei sistemi urbani. Con questo Centro di Eccellenza esaltiamo la nostra capacità di offrire soluzioni evolute alle città».Insieme a Cisco, che ha a sua volta annunciato un investimento per la realizzazione di un centro

di ricerca, Schneider Electric è la prima azienda a stabilire il proprio Centro di Eccellenza nello Smart City Campus pro-gettato dalla municipalità di Barcellona nel distretto di Sant Marti. La struttura di ricerca, che ospiterà circa 40 operatori, sarà completamente in funzione entro la metà del 2016. Cisco e Schneider Electric posizioneranno i loro centri d’innovazione in uno spazio comune che in passato ospitava una fabbrica, incoraggiando così la collaborazione e lo scambio.

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editoriale

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Cari lettori e cari Soci FME,anche quest’anno la Federazione dà appuntamento a tutti gli amici Fornitori e a tutti i protagonisti del nostro mercato a Milano nel consueto incontro di fine anno: un momento divenuto ormai un appuntamento fisso e che vuol essere un’occasione, come sempre, per scambiarci alcune rifles-sioni sul momento che stiamo attraversando e soprattutto, con ottimismo, per lanciare le previsioni per l’anno ormai alle porte e per presentare ad una platea sempre altamente rappresentativa e prestigiosa i progetti che la nostra Federazione ha in serbo per i prossimi anni.È indubbiamente difficile fare previsioni in un periodo storico come l’attuale in cui tutto cambia così velocemente, dando vita a prospettive e scenari fino ad ora sconosciuti ed estranei al nostro mondo e con i quali, invece, da adesso in poi occorrerà necessariamente confrontarsi.Di questo e di tanto altro si parlerà a Milano, il prossimo 18 novembre nell’incontro organizzato da FME che, come ormai da abitudine si articolerà, in due momenti distinti: l’uno, la mattina, riservato e dedicato esclusivamente ai Colleghi Distributori Soci della Federazione convocati nell’Assemblea annuale; l’altro, aperto al confronto e al dibattito con tutti i Fornitori e con gli altri attori del nostro mercato.Mercato che continua ad essere il denominatore comune di tutti noi e per tutti noi ed è quindi di questo che si discuterà, toccando temi quali l’innovazione, argomento da cui non si può più prescin-dere, di scelte commerciali che tendendo solo alla logica del prezzo sviliscono il mercato, vuoi che a porle in atto sia la distribuzione o la produzione stessa; degli standard Metel verso i quali tutti i produttori dovrebbero tendere al fine di garantire sempre più quella qualità nell’informazione che consente importanti risparmi, per toccare anche aspetti di natura più prettamente politica, che prevedano e pongano in atto azioni finalizzate a iniziative e progetti che possano contribuire a ridare slancio all’intero nostro sistema quale, per esempio, ogni azione tesa alle verifiche degli impianti elettrici.Di tutto questo la Federazione intende parlare e di questi temi intende occuparsi avendo sempre bene a mente che il proprio compito è quello di tutelare i propri associati, salvaguardare il mercato e, quindi, le aziende stesse, cercando anche di fornire loro strumenti che possano essere loro d’a-iuto nella gestione del business.E allora … dall’esperienza di Communication Warehouse nasce uno strumento innovativo di uso quotidiano, dove per la prima volta si trova un legame tra domanda e offerta d’informazione e for-mazione.Semplicità d’uso, per il distributore e per il produttore, saranno la base del nuovo progetto che verrà lanciato e presentato ufficialmente proprio nel corso dell’evento del 18 novembre (Unione del Commercio – Milano) al quale, come al solito ci auguriamo vorrete essere tutti presenti.Buona lettura a tutti!

Giampaolo FerrariPresidente FME

Vuoi dire la tua opinione sull’editoriale o suggerire argomenti su cui dibattere?Scrivi a: [email protected]

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Obiettivi e vantaggiAccordi FME EcolAMp

Il nuovo Decreto legislativo 49/2014 di attuazione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ha introdotto il cosiddetto “1 contro 0”, cioè l’obbligo, per i punti vendita con superfici supe-riori a 400 m2, di ritirare gratuitamente i RAEE di piccole dimensioni, inferiori a 25 cm, presso i punti vendita, anche se chi lo consegna non effettua alcun acquisto. Il ritiro di questi rifiuti tecno-logici è, invece, facoltativo per i negozi con spazi di vendita inferiori ai 400 m2.Da segnalare come queste operazioni non siano attualmente finanziate e non siano ancora state emanate normative in merito alle caratteristiche dei con-tenitori destinati per l’immagazzina-mento e il trasporto dei RAEE raccolti. Inoltre, queste disposizioni non modi-ficano il servizio “Uno contro uno” che continua ad essere svolto secondo le attuali modalità.Alla luce di queste novità, e per evitare che il servizio venga svolto solo dalle grandi superfici (GDO), dirottando presso di loro potenziali clienti, FME ha richiesto ad Ecolamp, il Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature d’illuminazione, di estendere la precedente convenzione ai RAEE di piccolissime dimensioni, da raccogliere presso i distributori in base al D. Lgs. 49/2014 e/o al DM 65/2010, anche al fine di sperimentare, nel rispetto delle Norme vigenti ed in attesa del Decreto Ministeriale di cui al comma 4 dell’articolo 11 del D. Lgs. 49/2014, il ritiro dei RAEE di piccolissi-me dimensioni.Ecolamp si è detta disponibile all’e-stensione del Protocollo, ritenendo tale attività sinergica a quelle istituzio-nali del Consorzio, e non contrastante con il proprio Statuto, fermo il fatto che detta attività avverrà senza alcun fine di lucro per Ecolamp.Ai singoli distributori associati FME che ne facciano espressa e diretta ri-

chiesta, Ecolamp rende-rà, quindi, disponibile, in qualità d’intermediario, un servizio gratuito per la raccolta ed il trasporto fino all’impian-to di trattamento adeguato di RAEE di piccolissime dimensioni provenienti dalla Distribuzione e raccolti dai Distri-butori nell’adempimento delle prescri-zioni di legge.Sempre ai singoli distributori associati FME che ne facciano espressa e diret-ta richiesta Ecolamp, gratuitamente, metterà a disposizione, in comodato d’uso, appositi contenitori per la rac-colta dei RAEE presso i punti della distribuzione o i diversi punti di rag-gruppamento, nonché le relative unità di carico.Tali contenitori e le unità di carico do-vranno essere utilizzati dal Distributo-re secondo l’uso determinato dalla loro natura, dalle Norme, anche tecniche, di riferimento e dalle prescrizioni che Ecolamp impartirà separatamente nel rispetto delle autorizzazioni e iscrizioni delle Autorità competenti. Il Distributo-re sarà tenuto a restituire i contenitori e le unità di carico non ancora conferiti a semplice richiesta di Ecolamp.

a cura di FME

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notizie brevi da FMe

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Dall’esperienza di Communica-tionWharehouse e dalle esigenze di

un mercato che chiede sempre più efficienza, nasce “Wikielettrico” (www.wikielettrico.it) un servizio unico e innovativo per il nostro settore.Il 18 novembre, in occasione dell’annuale incon-tro con i produttori di materiale elettrico, FME ne illustrerà le carat-teristiche e i vantaggi che potrà offrire a produttori e distributori.

Umbertina Verdicchio (Edif) è il nuovo Consigliere per FME in Metel.

Lo scorso 10 luglio, l’Amel (Associazione distributori di mate-

riale elettrico del Lazio) ha rinnovato il proprio Consiglio.Nuovo Presidente è stato eletto Giancarlo Morlacco, titolare

della Elettrica Morlacco, che succede a Fabrizio Borghini.Il Consiglio è anche composto da Aldo Brizi (Elettroservice),

come Vicepresidente, e dai Consiglieri Fabrizio Borghini (Elettroforniture Borghini), Francesco Perrotta (Sonepar) e

Pier Mario Panzera (Elettrolazio).Direttore dell’Associazione è stato nominato

Giancarlo Profeti.

L’annuale in-contro di FME

con i produttori di materiale elettrico si terrà a Milano il

prossimo 18 novembre.

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Nella prima metà del 2014, fatturato e ordinativi dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica in risalita, ma ancora segno meno per la produzione industriale

Serve una ScoSSa all’induStria italiana

Luci e ombre caratterizzano l’andamento dei settori ANIE nella prima metà del 2014. Lo scenario economico internazionale in cui operano le imprese continua a caratte-rizzarsi per un’elevata incertezza, con indi-cazioni di recupero che si alternano a nuovi rallentamenti. Nell’area euro la ripresa resta lenta e fragile, con rischi di nuovi aggiustamenti al ribasso. Si consolida la crescita dell’economia statunitense, men-tre fra i Paesi emergenti si mantengono andamenti differenziati. In questo contesto, l’economia italiana stenta a imboccare una continuativa ripresa, penalizzata dalla co-stante debolezza di consumi e investimenti sul fronte interno.«C’è bisogno di una scossa, a livello di Sistema Paese, e non può essere che il nostro Governo a darla, con provvedimen-ti seri ed incisivi di politica industriale», spiega Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria. «Ora più che mai c’è bisogno di interventi mirati, e purtrop-po il DL competitività, che doveva essere una risposta concreta alle esigenze delle imprese italiane in crisi, appare del tutto insufficiente ad affrontare la situazione, come di fatto dimostrano le spaccature che stanno caratterizzando il dibattito politico e industriale. Basta pensare allo “spalma incentivi”, misura iniqua che ANIE non si stanca di denunciare come deleteria per il settore delle energie rinnovabili, già pro-strato in questi anni. A fine 2013 il fatturato aggregato dei settori ANIE è ritornato agli stessi valori di dieci anni fa, annullando i picchi di crescita antecedenti il 2007. In questo stesso arco di tempo, la nostra pro-duzione industriale ha perso nel complesso 30 punti percentuali, e la stragrande mag-gioranza delle nostre imprese non vede nel

2014 l’anno della ripresa. Occorre interve-nire con urgenza per sanare la situazione attuale. La riduzione degli oneri fiscali e contributivi, lo stimolo di moralità ed etica nei pagamenti fra privati, il saldo dei debiti della Pubblica amministrazione, l’allen-tarsi della doppia tenaglia della pressione fiscale e della burocrazia: queste devono essere le priorità per il nostro Esecutivo. Detassiamo, allora, tutti gli utili reinvestiti da parte di chi decide di riportare le atti-vità produttive in Italia. Semplifichiamo la macchina della tassazione, che si nutre di addizionali, di accise e di “tasse occulte” difficili addirittura da conteggiare. Spro-niamo le nostre aziende ad approfittare dei fondi nazionali ed europei per la ricerca e l’innovazione, quali per esempio i finan-ziamenti del programma Horizon 2020. Senza contare, poi, che la nostra industria dovrebbe essere agevolata nel percorso d’innovazione, sostenibilità e miglioramen-to delle performance ambientali, dei driver di sviluppo ormai imprescindibili nel nostro mondo in continua evoluzione. Si tratta di interventi che necessitano di una pianifica-zione e una programmazione pluriennali, che definiscano strategie e regole certe e univoche nella valutazione e nella sele-zione dei progetti presentati. Le aziende ANIE sono tradizionalmente molto attente all’innovazione, alla R&S, al miglioramento delle performance energetiche: investiamo ogni giorno in questi settori, ma abbiamo bisogno di non essere lasciati soli nel far-lo».Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, l’industria italiana dell’Elettrotecnica e dell’Elettroni-ca, rappresentata da ANIE Confindustria, ha mostrato nella prima parte del 2014 se-gnali contrastanti nella dinamica dei prin-

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Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria

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cipali indicatori. Restano negativi i dati in volume relativi alla produzione industriale: nella media dei primi cinque mesi del 2014, nel confronto con lo stesso periodo dell’an-no precedente, i settori ANIE mantengono un andamento cumulato negativo, più con-tenuto per l’Elettronica (-1,0 per cento), più ampio per l’Elettrotecnica (-6,9 per cento).Dopo un biennio critico, ad inizio 2014 i dati relativi al fatturato totale mostrano per i settori ANIE i primi e parziali segnali di tenuta. Nei primi cinque mesi del 2014, nel confronto su base annua, l’Elettrotecnica ha registrato una variazione positiva del fatturato totale dello 0,7 per cento, l’Elet-tronica dell’1,9 per cento (+1,7 per cento la variazione nella media del manifatturiero italiano). Sul risultato cumulato complessi-vo si riflette soprattutto il consolidamento delle potenzialità di crescita nei principali mercati esteri di sbocco. Fenomeni di rico-stituzione delle scorte nelle filiere interna-zionali e il miglioramento dello scenario in alcune aree hanno, in generale, fornito im-pulso alla domanda di tecnologie rivolta ai settori ANIE. Alcune indicazioni di recupero della domanda caratterizzano anche l’area europea, in forte sofferenza nel biennio precedente e mercato di sbocco di oltre la metà delle esportazioni settoriali.La stagnazione del mercato interno conti-nua a rappresentare il principale ostacolo all’avvio di una continuativa ripresa per il settore. Si riflette in particolare negati-vamente sull’evoluzione della domanda domestica la costante debolezza degli in-vestimenti infrastrutturali. Il profilo degli investimenti si mantiene fragile in tutto il territorio nazionale, anche nei mercati più strategici come energia, costruzioni e tra-sporti.Il portafoglio ordini fornisce indicazioni contrastanti sulla tenuta della ripresa per i settori ANIE nei prossimi mesi. Nei primi cinque mesi del 2014, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, l’ordi-nato totale ha evidenziato per l’Elettrotec-nica una crescita del 5,9 per cento, mentre per l’Elettronica ha registrato una flessione del 2,3 per cento. Segnali di recupero si mantengono circoscritti al canale estero, mentre non sembrerebbero emergere indi-cazioni di svolta nel mercato interno.In uno scenario internazionale complesso, il rafforzamento della domanda estera re-sta legato alla capacità degli operatori di cogliere opportunità nei mercati più dina-mici, caratterizzati da una maggiore tenuta degli investimenti. L’andamento settoriale potrebbe beneficiare nell’anno in corso dell’effettivo miglioramento delle condizio-ni economiche nell’area europea, tradizio-

nale bacino di sbocco delle esportazioni di tecnologie italiane.«In ogni caso, ci sono alcuni timidi segnali d’incoraggiamento nei dati di questi primi cinque mesi del 2014, che non possono essere ignorati e che dimostrano quanto le nostre aziende abbiano fatto per reagire a questo lunghissimo momento di difficoltà», conclude Claudio Andrea Gemme. «Il fattu-rato sta pian piano risalendo e il portafoglio ordini fa ben sperare per il prossimo futuro. La specializzazione delle imprese ANIE e del suo capitale umano è senz’altro un ele-mento fondamentale in questo scenario: la competenza e l’eccellenza tecnologica dei prodotti dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica costituiscono il valore aggiunto che ha consentito loro di resistere. Augu-riamoci allora che quelli che oggi sono solo segnali di ritorno alla crescita possano pre-sto stabilizzarsi e diventare realtà».

a cura della Redazione

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gennaio-maggio 2014/gennaio-maggio 2013

Industria manifatturiera

-1,8 1,1

Elettrotecnica -6,5 -6,9

Elettronica -3,9 -1,0

maggio 2014/maggio 2013

gennaio-maggio 2014/gennaio-maggio 2013

Industria manifatturiera

-0,2 1,7

Elettrotecnica 0,1 0,7

Elettronica 1,7 1,9

maggio 2014/maggio 2013

gennaio-maggio 2014/gennaio-maggio 2013

Elettrotecnica 15,0 5,9

Elettronica 2,5 -2,3

Industria Elettrotecnica ed Elettronica italianaandamento della produzione industriale, variazione % da dati in volume

Industria Elettrotecnica ed Elettronica italianaandamento del fatturato totale, variazioni %

Industria Elettrotecnica ed Elettronica italianaandamento dell’ordinato totale, variazioni %

Fonte: elaborazione Servizio Centrale Studi Economici Confindustria ANIE su dati ISTAT.

Fonte: elaborazione Servizio Centrale Studi Economici Confindustria ANIE su dati ISTAT.

Fonte: elaborazione Servizio Centrale Studi Economici Confindustria ANIE su dati ISTAT.

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I fallimenti verso un nuovo record nel 2014; in calo liquidazioni volontarie e concordati preventivi

Fallimenti, procedure e chiusure d’imprese

I dati Cerved relativi alle chiusure aziendali indicano che nel secondo trimestre del 2014 i fallimenti han-no fatto registrare un nuovo record, mentre risultano in calo le chiusure volontarie di imprese in bonis e le pro-cedure concorsuali non fallimentari, che scontano l’effetto delle modifiche legislative al concordato in bianco in-trodotte a settembre del 2013.

FallimentiNon si ferma la corsa dei fallimenti: tra aprile e giugno più di 4.000 im-prese hanno aperto una procedura fallimentare.Dopo il rallentamento registrato lo scorso trimestre, il fenomeno torna

a crescere con tassi a doppia cifra (+14,3 per cento), portando ad oltre quota 8.000 i fallimenti osservati nei primi sei mesi del 2014, +10,5 per cento rispetto al 2013 e record asso-luto per i primi sei mesi dell’anno dal 2001.Ad aumentare maggiormente sono i fallimenti delle società di capitale, la forma giuridica in cui si concentrano i tre quarti dei casi: nel primo seme-stre del 2014 aumentano del 12,9 per cento, oltre quota 6.000. Minore la crescita delle procedure tra le società di persone (+5,9 per cento) e tra le al-tre forme giuridiche (+1,8 per cento).Dal punto di vista settoriale, nel pri-mo semestre 2014 continua il forte aumento dei fallimenti nei servizi (+15,7 per cento), in accelerazione rispetto anche a quanto osservato nella prima parte del 2013 (+14,5 per cento). Continuano ad aumentare, ma rallentando, le procedure nel-le costruzioni e nella manifattura: i fallimenti di imprese edili crescono nei primi sei mesi del 2014 dell’8,2 per cento (+12,8 per cento nel 2013), mentre per le imprese manifatturiere l’aumento è del 4,5 per cento (+10,5 per cento nel primo semestre dello scorso anno).L’aumento delle procedure fallimen-tari tra gennaio e giugno 2014 riguar-da tutta la Penisola, con tassi ovunque a doppia cifra, ad eccezione del Nord

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Est, in cui si registra un aumento del 5,5 per cento a quota 1.500, livello più basso tra tutte le aree del Paese.In crescita del 14 per cento rispetto al primo semestre 2013 i fallimenti nel Mezzogiorno e nelle Isole, del 10,7 per cento nel Nord Ovest e del 10,4 per cento nel Centro.

Procedure non FallimentariContinuano a diminuire le domande di concordato in bianco: tra apri-le e giugno 2014 si contano 665 pre concordati aperti, il 52,2 per cento in meno del secondo trimestre 2013 e dato in assoluto più basso da fine 2012. Dall’introduzione della possi-bilità per i tribunali di nominare un commissario giudiziale a monito-raggio della condotta dell’impresa, il ricorso al concordato in bianco si è ridotto in modo tangibile: tra luglio 2013 e giugno 2014 sono state pre-sentate 3.200 domande di concordato in bianco, contro le oltre 4.200 della

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fase precedente al correttivo (-23 per cento). Il minore utilizzo del pre con-cordato ha contribuito al calo delle procedure non fallimentari: secondo gli archivi di Cerved, nel secondo tri-mestre 2014 si contano 683 procedure non fallimentari, in discesa rispetto al secondo trimestre 2013 del 25,1 per cento. Complessivamente, nei primi sei mesi del 2014, si registrano più di 1.400 procedure aperte, il 12 per cen-to in meno del primo semestre 2013.La riduzione rispetto ai primi sei mesi del 2013 è da attribuire sia al calo dei concordati con piano (-12,3 per cen-to), che comunque superano quota mille e si attestano a livelli superiori a quelli di due anni fa, sia alla diminu-zione delle altre procedure (-11,1 per cento).Il calo non coinvolge tutti i setto-ri dell’economia: continua, infatti, l’aumento delle procedure nelle co-struzioni, +4,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Diminuisce,

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invece, con tassi a doppia cifra il nu-mero di procedure non fallimentari sia nell’industria (-22,1 per cento), sia nei servizi (-12 per cento), in cui tuttavia si registra il maggior numero di procedure aperte nel semestre, più di 700.Dal punto di vista geografico, la ri-duzione riguarda tutte le aree del Paese: nel primo semestre del 2014 diminuiscono con tassi a doppia cifra le procedure nel Mezzogiorno e nelle Isole (-15,7 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2013), area dove se ne osserva il minore numero, e nel Nord Est (-20 per cento); meno accentua-to il calo nel Nord Ovest (-8,6 per

cento) e nel Centro (-4,3 per cento).

liquidazioni Si stima che circa 16.000 imprenditori abbiano avviato procedure di liqui-dazione tra aprile e giugno 2014, in diminuzione del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Calo che segna un’inversione di tendenza a livello semestrale dopo un lungo pe-riodo di aumento del fenomeno: nei primi sei mesi del 2014 le imprese li-quidate sono state circa 32.500, il 10,3 per cento in meno rispetto al primo semestre del 2013.La riduzione delle liquidazioni è un fenomeno che riguarda tutte le tipo-

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logie di società: diminuisce maggior-mente il numero di “vere” società di capitali liquidate (-14,1 per cento), mentre diminuisce del 7,8 per cento il numero di chiusure di società di persone e del 2,2 per cento quello di società “dormienti”, aziende che non hanno depositato alcun bilancio nei tre anni precedenti alla procedura.Tra le società di capitale non dor-mienti, il calo delle liquidazioni nei primi sei mesi del 2014 coinvolge tutti i settori e tutte le aree geografiche. In doppia cifra la riduzione delle impre-se liquidate nell’industria (-18,8 per cento) e nei servizi (-13,9 per cento), che si confermano il settore con il maggior numero di procedure (più di

10.000), mentre diminuiscono del 7,8 per cento le società liquidate nelle costruzioni.A livello geografico, la riduzione delle liquidazioni è con tassi in doppia ci-fra in tutte le aree della Penisola: nei primi sei mesi del 2014 si registra il 22,4 per cento di liquidazioni in meno rispetto al primo semestre 2013 tra le imprese del Centro, il 14,2 per cento in meno tra quelle del Nord Est, il 10,3 per cento in meno tra quelle del Mez-zogiorno e il 10,1 per cento tra quelle del Nord Ovest, che si conferma area con il numero maggiore di imprese liquidate in un semestre (oltre 4.500).

Roberto Corti

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Ampliare i servizi a disposizione dei clienti e migliorare l’utilizzo degli strumenti on line

Operare in mObilità

È nata Sonepar Italia Mobile, l’App dedicata agli utenti provvisti di tablet e smartphone Apple e Android intenzionati ad ottimizzare la propria esperienza di acquisto di mate-riale elettrico, domotico o illuminotecnico.Al progetto ha partecipato in modo attivo anche il team di S.I. Soluzioni Informati-che, che si è occupato della progettazione e sviluppo di diverse componenti dello strumento. L’App è l’estensione mobile della piattaforma Web di e-commerce B2B

“E-shop”, dedicata ai clienti di Sonepar Italia, che è stata costantemente sviluppa-ta e migliorata negli anni dal distributore italiano con l’ausilio di Soluzioni Informa-tiche.Con oltre 200.000 prodotti completamente classificati con caratteristiche tecniche, immagini e PDF allegati, l’utilizzo delle più aggiornate tecnologie di sviluppo Web 2.0, oltre a molti altri servizi, la soluzione “E-shop” di Sonepar Italia rappresenta attualmente uno dei migliori servizi on line che il mercato elettrico business può offrire in Italia.Il progetto dell’App “Sonepar Italia Mo-bile” nasce ad inizio 2013 dalla sempre crescente necessità, dei clienti di operare in mobilità e rapidità, magari durante una visita in cantiere o semplicemente in uno spostamento da un luogo ad un altro. Una necessità, anticipata dalle tendenze del mercato consumer e palesata, peraltro, dal traffico mobile, sempre crescente, sperimentato da Sonepar Italia sui portali di tutti i propri brand.Tra le caratteristiche principali, da eviden-ziare:- il motore di ricerca “IDEA”: offre un database unico nel mercato elettrico con oltre 200.000 articoli con immagini e infor-mazioni di dettaglio. Evoluto e sviluppato direttamente con la collaborazione di So-luzioni Informatiche per quanto riguarda interfaccia e funzioni avanzate;- la geolocalizzazione: la funzione “Trova il punto vendita” permette all’utente di ac-cedere immediatamente a un riferimento relativo alla sua posizione, con indicazione grafica molto chiara sui punti di vendita Sonepar Italia più vicini;

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- cataloghi: questa sezione rappresenta un esempio molto valido di apparato in-formativo testuale e grafico, offrendo a tutti gli utenti una navigazione dettagliata attraverso i principali cataloghi elettronici di Sonepar Italia;- carrello: dall’App è possibile procedere all’acquisto dei prodotti, disponendo di una scelta estremamente ampia tra ben 300.000 articoli. Soluzioni Informatiche si è occupata dello sviluppo dell’interfaccia E-Shop B2B per tablet e per smartphone (iOS e Android); tale interfaccia è relazio-nata ad un contenitore APP sviluppato dalla web agency NetBanana;- software & hardware: l’applicazione ecommerce di Sonepar Italia è posizio-nata sui server di S.I. che si è occupata anche dei programmi e delle funzioni di interscambio dati Sap/Web (schedulazioni, monitoraggio, avvisi mail, statistiche delle transazioni).

Abbiamo posto alcune domande su quest’innovativo progetto a Paolo Conte, Web Project Manager di Sonepar Italia, che ne ha diretto lo sviluppo in prima per-sona.

Quali sono, secondo voi, i punti di forza?«Certamente la possibilità di portare con sé un catalogo prodotti così ampio e det-tagliato rappresenta qualcosa che fino ad ora nessuno nel nostro mercato è stato in grado offrire ai propri clienti. È veloce e semplice da utilizzare e mantiene intatte le funzionalità dell’E-shop Sonepar Italia. Il mood grafico e gli stili utilizzati vanno nella direzione di una più semplice user experience per il cliente e di una ricono-scibilità grafica che caratterizza le rea-lizzazioni di Sonepar Italia. Inoltre, credo che sia un’applicazione ben ideata e rea-lizzata, anche grazie alle forti competenze ed esperienze messe in campo dai nostri partner informatici».

Quali obiettivi avete raggiunto e quali quelli futuri?«Abbiamo sicuramente ampliato il ven-taglio di servizi a disposizione dei nostri clienti e migliorato ulteriormente l’usabi-lità dei nostri strumenti on line».

Di quali ulteriori servizi possono beneficiare gli utenti?«Sono disponibili anche tool di produttività personale, come un semplice block notes e una livella a bolla, ed altri ne arriveran-no nell’immediato futuro. Inoltre, sono disponibili News di settore e argomenti generalisti, oltre a cataloghi e riviste co-

modamente sfogliabili tramite il proprio dispositivo».

Come è stata accolta l’App?«Con un ottimo riscontro. Quasi 2.000 download nei primi mesi di release e l’App posizionata, per diversi giorni, nella top 20, settore produttività, delle App in Apple Store. In generale, un grande apprezza-mento è stato espresso dai nostri clienti che ne hanno effettuato il download attra-verso sia le piattaforme Social (Linkedin e Store on line), sia attraverso il canale retail tradizionale».

Sonepar Italia Mobile è un prodotto carat-terizzato da un alto livello di usabilità, che coniuga l’attenzione alle esigenze pratiche dell’utente con un apparato grafico ef-ficace ed elegante, pensato per chi è già in confidenza con le specifiche visive del sito Web di Sonepar, ma anche con chi si avvicina per la prima volta a questo genere di strumenti.

Massimo Poletti

Paolo Conte, Web Project Manager di Sonepar Italia

Claudio Russo, Responsabile sviluppo applicazioni Web di S.I. Soluzioni Informatiche

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Gli aspetti tecnici e legali dell’immissione sul mercato di lampade tubolari LED con attacco G5-G13. Raccomandazioni per evitare ogni situazione di pericolo

RetRofit con soRgenti a LeD: Rischi e ResponsabiLità

Incrementare l’efficienza energetica di un im-pianto d’illuminazione e la qualità della luce emessa, riducendo allo stesso tempo i costi di manutenzione e funzionamento, è possibile in-stallando nuovi apparecchi d’illuminazione più efficienti. Tuttavia, se si decide per diverse ra-gioni di mantenere i corpi illuminanti già instal-lati, il mercato mette a disposizione lampade LED munite degli stessi attacchi delle sorgenti a fluorescenza tradizionali, che possono sosti-tuire queste ultime senza particolari interventi d’installazione.

AppArecchio d’illuminAzioneUn apparecchio d’illuminazione, al fine di con-sentire al progettista illuminotecnico una cor-retta progettazione dell’impianto, deve essere studiato e costruito in modo tale da soddisfare le prescrizioni di sicurezza e prestazionali previste dalle relative Norme (IEC-CENELEC, UNI-CEN) e/o Direttive dell’Unione Europea.Il costruttore dell’apparecchio appone, poi, ob-bligatoriamente la marcatura CE ad ogni appa-recchio per confermare che il prodotto soddisfi i requisiti di tutte le Direttive applicabili.

lAmpAde led G5-G13Sono disponibili attualmente sul mercato due tipologie di tubi LED G5-G13, come già eviden-ziato nel documento Raccomandazione LVD ADCO(1): “Safety of LED T-type replacement tube and modified luminaires”, pubblicato nel febbraio 2011 e modificato nell’aprile 2012):a) lampade LED Retrofit: sono lampade che sostituiscono le tradizionali lampade a fluore-scenza e sono destinate a funzionare all’interno di apparecchi d’illuminazione già esistenti (con cablaggio per lampade a fluorescenza), senza apportare alcuna modifica al cablaggio;b) lampade LED con alimentatore incorporato (Self-ballast): sono lampade previste per essere direttamente alimentate dalla rete di alimenta-zione e non necessitano di alcun alimentatore o

dispositivo di alimentazione previsto per le lam-pade a fluorescenza. Per poter far funzionare correttamente questa tipologia di lampada LED, si possono configurare questi due scenari:- apparecchi già installati e previsti per fun-zionare con lampade a fluorescenza; in questo caso, è richiesta una modifica al cablaggio, ge-neralmente eseguita dagli installatori;- apparecchi di nuova fornitura; in questo caso, è il costruttore dell’apparecchio che fornisce al mercato l’apparecchio (senza alimentatore) già cablato per questo tipo di lampade.

Sulla base di quanto sopra indicato, le responsa-bilità, da un punto di vista legale, del produttore dell’apparecchio, del produttore della lampada o dell’installatore che effettua modifiche posso-no essere diverse in funzione dei casi. Spesso i soggetti che immettono sul mercato o che mo-dificano i prodotti non sono consapevoli dei ri-

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schi e delle responsabilità che competono loro. Ci possono essere casi in cui le certificazioni e le dichiarazioni di conformità perdono di validità.

SicurezzA (direttivA 2006/95/ce – BASSA tenSione)In base alla Direttiva Bassa Tensione, un pro-dotto può essere immesso sul mercato solo se conforme ai requisiti essenziali (Allegato I della Direttiva). Tale conformità può essere verificata mediante l’applicazione di Norme armonizzate (pubblicate in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Eu-ropea – GUUE) oppure mediante un’analisi del rischio.Per le lampade LED G5-G13 non sono ancora attualmente disponibili Norme tecniche armo-nizzate e questo ha portato alla pubblicazione della già citata Raccomandazione LVD ADCO, con lo scopo di fornire una guida alle autorità competenti per la sorveglianza del mercato.In particolare, in questo documento è espressa-mente indicato che lampade LED che presenta-no rischio di scossa elettrica ad uno dei termi-nali, mentre l’altro è inserito nel portalampade, non sono conformi ai requisiti essenziali della Direttiva (figura 1).La lampada è normalmente un elemento so-stituibile dell’apparecchio. Se si considerano le normative tecniche, la lampada non rientra nella definizione di apparecchio d’illuminazione (cfr. definizione 1.2.1 della Norma EN 60598-1). Da questo ne deriva che la lampada e l’apparec-chio d’illuminazione, da un punto di vista legale e tecnico, sono due prodotti distinti.Pertanto, si possono considerare i seguenti casi.

Situazione normaleSe l’apparecchio è fatto funzionare con le lampade indicate in marcatura (normalmente lampade a fluorescenza), la responsabilità della sicurezza dell’apparecchio è del costruttore dell’apparecchio e la sicurezza della lampada è responsabilità del produttore della lampada. La conformità alle Norme tecniche dei due elemen-ti (apparecchio e lampada), ciascuno per quanto di competenza, è normalmente presunzione di conformità ai requisiti di sicurezza dei prodotti.

Lampade LED RetrofitAl costruttore della lampada, se dichiarata Retrofit, spetta l’onere di garantire la sicurezza della lampada e che quest’ultima non crei con-dizioni più onerose, per tutti gli aspetti connessi alla sicurezza, rispetto a quelle per cui l’appa-recchio è stato progettato. Tali condizioni devono tenere conto degli aspetti elettrici (in nessuna condizione normale, anormale o di guasto, la lampada deve presentare condizioni circuitali più onerose rispetto alla lampada a fluorescen-za), meccanici (peso e dilatazione termica) e termici (calore prodotto).La sostituzione dello starter con un altro di-

spositivo non costituisce generalmente una modifica all’apparecchio. L’uso di questi dispo-sitivi deve garantire, comunque, le condizioni di sicurezza in qualsiasi tipologia di combinazione.Per queste tipologie di lampade è in elaborazio-ne una Norma di sicurezza (Pr. EN 62776), con lo scopo di definire le condizioni di funzionamento e assicurare che la lampada LED non crei condi-zioni più onerose rispetto alla lampada che do-vrà sostituire, analogamente a quanto già fatto per le lampade retrofit E27, E14, con la Norma EN 62560 (lampade LED) o con la Norma EN 60968 (lampade a fluorescenza compatte). Que-sto Progetto di Norma prevede anche marcature specifiche, in quanto queste lampade LED non sono generalmente idonee ad essere inserite in apparecchi d’illuminazione d’emergenza.Inoltre, è prevista una classificazione delle lampade in base al grado IP in quanto l’utilizzo di lampade LED Retrofit in apparecchi in cui la tenuta è realizzata sulla superficie del vetro della lampada a fluorescenza, non garantisce la stessa tenuta.Ad oggi, in assenza di Norme armonizzate, la conformità delle lampade LED Retrofit alla Di-rettiva è assicurata tramite un’analisi del rischio che potrebbe non considerare tutte le condizioni sopra indicate. Questo è il motivo per cui i co-struttori di apparecchi non riconoscono alcuna responsabilità (garanzia, responsabilità da pro-dotto difettoso o certificazione) in caso di utilizzo di apparecchi con lampade diverse da quelle in marcatura.

Apparecchio modificato o appositamente previsto per lampade LED con alimentatore incorporatoSe l’apparecchio è modificato per poter fun-zionare con la lampada LED con alimentatore incorporato, il costruttore dell’apparecchio d’illuminazione originale non è più responsabile della sicurezza del prodotto. Tale responsabilità ricade su chi ha effettuato la modifica, che deve, quindi, assicurare la rispondenza ai requisiti delle Direttive comunitarie applicabili. Essendo il prodotto modificato ed essendo decadute tutte le responsabilità del produttore originale, anche le certificazioni decadono automaticamente.Chi immette sul mercato nuovi apparecchi appositamente cablati per lampada LED con alimentatore incorporato, ha la responsabilità di garantire la sicurezza del prodotto. Analoga Figura 1

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considerazione viene fatta per il costruttore della lampada. In ogni caso, non essendo al momento disponibili Norme o Progetti di Nor-me per la valutazione della sicurezza di questi prodotti, la valutazione deve essere fatta tramite un’analisi del rischio, ipotizzando tutti i requisiti essenziali previsti dalla Direttiva.In aggiunta a quanto già evidenziato per le lampade LED Retrofit, recenti studi hanno evi-denziato che nell’analisi del rischio si devono considerare i seguenti aspetti che non sono attualmente trattati dalle normative e che po-trebbero avere un forte impatto sulla sicurezza:- non essendo normalizzati i circuiti di alimen-tazione delle lampade LED con alimentatore incorporato, potrebbero essere immesse sul mercato lampade con differenti cablaggi. Nel caso in cui le lampade abbiano più di un’unità di alimentazione (controlgear) al loro interno, col-legate ai differenti pin, queste ultime potrebbero trovarsi in serie o in parallelo nei diversi circuiti. Ciò potrebbe causare un surriscaldamento della lampada stessa;- per lo stesso motivo, l’introduzione nell’appa-recchio di lampade con diversi cablaggi, potreb-be causare condizioni di cortocircuito. È, quindi, necessario proteggere l’apparecchio contro queste eventualità;- essendo l’apparecchio esteticamente simile ad uno tradizionale per lampade a fluorescenza (stesso attacco e stesso interasse tra i porta-lampade), si deve considerare la possibilità di un erroneo inserimento di una lampada a fluo-rescenza. Tale pericolo non può, peraltro, essere evitato utilizzando marcature con avvertenze di utilizzo. In alcuni casi, poi, si possono verificare condizioni di cortocircuito attraverso i catodi della lampada. Questa condizione crea dei flash ai catodi, rumore di scoppio e possibile rottura della lampada stessa. Oltre ad un pericolo diretto di scossa elettrica, va considerato anche il pericolo indotto dal fatto che questi eventi si verificano durante l’inseri-mento della lampada che potrebbe avvenire in condizioni di equilibrio precario (ad esempio, in cima ad una scala);- ipotizzando sempre un erroneo inserimento di una lampada a fluorescenza, potrebbe verificar-si il caso in cui la tensione di alimentazione sia applicata ai due lati opposti della lampada, una condizione che non genera normalmente l’inne-sco immediato della lampada. Una condizione prolungata in questa situazione, unitamente alla presenza di impulsi di tensione provenienti dalla rete, potrebbe provocarne l’innesco. Non essendoci nessun alimentatore che limita la corrente, si crea una condizione di cortocircuito attraverso la lampada (unballasted ignition). Anche in questo caso si possono verificare flash, rumore di scoppio e possibile rottura della lam-pada stessa;- marcatura dell’apparecchio, per assicura-

re l’utilizzo della lampada LED appropriata;- verifica della compatibilità termica dell’appa-recchio, in modo che non crei condizioni termi-che più gravose rispetto a quelle previste per la lampada;- possibili implicazioni nel corretto utilizzo di portalampade che non sono generalmente pro-gettati per supportare direttamente la tensione di alimentazione ai capi dei due contatti.

compAtiBilità elettromAGneticA (direttivA 2004/108/ce-emc)Analogamente a quanto avviene nella Direttiva Bassa Tensione, l’introduzione di una lampa-da non inizialmente prevista dal costruttore dell’apparecchio d’illuminazione, può alterare le condizioni di conformità ai requisiti essenziali.

Lampade LED RetrofitÈ responsabilità del costruttore della lampada assicurare che quest’ultima non crei condizioni di funzionamento tali da far superare all’appa-recchio i limiti previsti dalle normative tecniche che forniscono presunzione di conformità ai requisiti essenziali di tale Direttiva. Per quan-to riguarda le emissioni in radio frequenza, è in elaborazione una modifica alla Norma EN 55015 per definire le modalità di misura di que-sti prodotti (CISPR/F/628/CDV).In questo senso è necessario considerare anche il possibile “accoppiamento” del cablaggio della lampada LED retrofit con i conduttori di rete presenti nell’apparecchio originale, con conse-guente produzione di disturbi di tipo elettroma-gnetico.

Apparecchio modificato o appositamente previsto per lampade LED con alimentatore incorporatoIn questo caso, valgono le stesse considerazio-ne descritte al punto precedente.

conSiderAzioni di ecocompAtiBilità (direttivA erp 2009/125/ce)Le lampade LED G5 - G13 rientrano nel campo d’applicazione dei Regolamenti (CE) 244/2009 (per le lampade non direzionali) e (UE) 1194/2012.Va precisato che in base al punto 3.2 dell’Al-legato III del Regolamento (UE) 1194/2012, è consentito dichiarare che una lampada LED sostituisce una lampada a fluorescenza senza alimentatore integrato avente una data potenza solo se sussistono queste condizioni:- l’intensità luminosa in qualsiasi direzione at-torno all’asse del tubo non devia di oltre il 25 per cento dall’intensità luminosa media attorno al tubo;- il flusso luminoso della lampada LED non è inferiore al flusso luminoso della lampada a fluorescenza della potenza dichiarata. Il flusso luminoso della lampada LED è ottenuto molti-plicando la potenza dichiarata per i valori mi-

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nimi di efficienza luminosa corrispondenti alla lampada a fluorescenza di cui al regolamento (CE) n. 245/2009 della Commissione;- la potenza della lampada LED non è superiore alla potenza della lampada a fluorescenza che deve sostituire.

emiSSione luminoSALa scelta e l’installazione di un apparecchio di illuminazione è normalmente fatta a seguito di un progetto per fare in modo che il luogo sia conforme alle specifiche illuminotecniche ri-chieste per il compito visivo. Ci possono essere requisiti legali che prevedono prescrizioni di progettazione illuminotecnica in alcuni ambienti (ad esempio, i luoghi di lavoro).I parametri illuminotecnici (ad esempio, illu-minamento nelle aree del compito visivo, delle superfici verticali e delle aree di sfondo, abba-gliamento debilitante, luminanza delle sorgenti, ecc.) devono, quindi, essere rispettati anche in caso di utilizzo di lampade LED Retrofit o lam-pade LED con alimentatore incorporato.L’emissione luminosa di un apparecchio che uti-lizza lampade LED Retrofit o lampade LED con alimentatore incorporato è diversa in modo più o meno marcato, in funzione dei casi, dall’ap-parecchio con lampade a fluorescenza. La so-stituzione di lampade fluorescenti lineari con lampade LED G5-G13 potrebbe, quindi, compor-tare differenti valori di flusso verso le superfici del compito visivo rispetto alle lampade T5, T8 originali.Molte lampade LED modificano, poi, la curva di distribuzione luminosa e, di conseguenza, le parabole riflettenti contenute nell’apparecchio lavorano in maniera differente (figura 2).Essendo diversa la distribuzione delle intensità luminose, i sistemi di controllo dell’abbaglia-mento, predisposti con le ottiche originali che hanno permesso di valutare l’abbagliamento (UGR) nell’impianto iniziale, potrebbero facil-mente rivelarsi non più efficaci.Le lampade LED potrebbero, inoltre, avere una luminanza superiore rispetto alle T5 e T8 (lu-minanza della superficie emittente della lam-pada). È, dunque, necessario anche valutare se l’utilizzo di queste lampade continua a garantire i requisiti di luminanza degli apparecchi riflessa sui videoterminali.Tutto ciò porta alla conclusione che l’utilizzo di lampade LED Retrofit o lampade LED con ali-mentatore incorporato potrebbe non garantire gli stessi parametri illuminotecnici del progetto iniziale, rendendo necessario un nuovo calcolo illuminotecnico. L’apparecchio deve, quindi, essere sottoposto a nuove misure fotometriche.

concluSioniNella valutazione dell’idoneità di ogni prodotto o installazione devono essere tenuti in conside-razione i requisiti e le conseguenze legali della

scelta d’intervento programmata. Accade spes-so che il committente, o chi effettua la modifica, non sappia a quali responsabilità o requisiti sia soggetto.Mentre la responsabilità è di ogni organizzazione o persona che decide quali modifiche apportare all’impianto (nuovi apparecchi, lampade LED Retrofit o modifiche agli apparecchi esistenti), ASSIL ritiene che la miglior pratica dovrebbe almeno prevedere i seguenti elementi:- l’installazione di lampade LED dovrebbe esse-re supervisionata per assicurare che gli appa-recchi d’illuminazione siano idonei. Ad esempio, che non ci siano apparecchi d’illuminazione di emergenza o apparecchi con grado IP elevato con lampade esposte;- la scelta di lampade LED e degli apparecchi sia fatta a fronte di una valutazione del fornitore, per assicurarsi che abbia effettuato in maniera corretta le valutazioni dei rischi previste dalle Direttive, in assenza di normative tecniche ar-monizzate;- in caso di modifiche all’apparecchio esistente, una valutazione dovrebbe essere effettuata da un tecnico competente. Ad apparecchi d’illumi-nazione originali selezionati dovrebbero essere apportate le modifiche per poter essere pre-ventivamente provati in conformità alle relative Norme di sicurezza e di prestazione, inclusa la verifica delle prestazioni fotometriche. Tutta la documentazione dovrà essere mantenuta in un fascicolo tecnico per un periodo di almeno 10 anni seguenti la data in cui sono state effettuate le modifiche sull’apparecchio d’illuminazione originale;- i parametri illuminotecnici originali di progetto dell’impianto di illuminazione devono essere comparati con quelli ottenuti a seguito della modifica, per assicurare che siano mantenuti entro i valori normativi. Ogni mancato rispetto dei parametri deve essere compensato e cor-retto per soddisfare i requisiti, in particolare nei luoghi di lavoro.

Solo a seguito della rispondenza a quanto sopra, si potrà correttamente procedere con la modi-fica.

a cura di ASSIL - Associazione Nazionale Produttori Illuminazione

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ILLU

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AZIO

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Figura 2

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Come orientarsi nelle nuove regole e rendere il fotovoltaico ancora più pulito

Per un’energia ancora Più sostenibile

Il fotovoltaico è la fonte di energia rinnovabile e pulita per eccellenza, ma anche le apparecchiature e i com-ponenti per la produzione di energia dal sole hanno il problema della loro destinazione a fine vita.Mentre fino allo scorso mese di apri-le lo smaltimento ecosostenibile dei moduli fotovoltaici ormai esausti era demandato alla buona volontà di privati, produttori e rivenditori, con un unico sistema di raccolta e smal-timento su scala nazionale attivato, nel 2012, dal Sistema Collettivo ERP Italia, oggi sono in vigore nuove Nor-me: il Decreto Legislativo 49/2014, in recepimento della Direttiva europea

19/2012, infatti, ha esteso ai pannelli fotovoltaici le regole che valgono da tempo per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettro-niche (RAEE).Produttori, importatori e rivenditori sono ora tenuti a finanziare e organiz-zare la raccolta dei moduli fotovoltaici da “rottamare” e il loro conferimento in strutture attrezzate a separare le componenti riciclabili da quelle da smaltire in sicurezza perché nocive o dannose per l’ambiente.ERP Italia, filiale italiana di ERP - Eu-ropean Recycling Platform, ha stilato una sorta di “chi fa che cosa”, utile per orientarsi nelle nuove regole.

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1) Chi è tenuto a conformarsi alle nuove Norme?Sono tenuti a conformarsi tutti i “Pro-duttori” di moduli fotovoltaici, ovvero tutti i fabbricanti, importatori, distri-butori, rivenditori e venditori on line che immettono pannelli fotovoltaici sul mercato italiano. Qualora l’azien-da non abbia una sede legale in Italia, potrà designare con mandato scritto un rappresentante autorizzato, che sarà responsabile per l’adempimento degli obblighi del Produttore.

2) Quali sono gli obblighi da adempiere?Ogni produttore ha l’obbligo di: - organizzare e finanziare raccolta, trat-tamento, recupero e smaltimento dei rifiuti derivanti da pannelli fotovoltaici;- registrarsi al Registro nazionale dei Produttori di AEE e comunicare annualmente i volumi immessi nel mercato italiano;- raggiungere gli obiettivi di riciclo definiti dal D.Lgs. 49/2014;- fornire garanzie finanziarie;- fornire adeguate informazioni tecni-che agli impianti di trattamento;- fornire adeguate informazioni agli utilizzatori di pannelli fotovoltaici sulle modalità di smaltimento/ritiro/raccol-ta dei moduli a fine vita, degli eventuali effetti sull’ambiente e del significato del simbolo che indica la raccolta se-parata (il cassonetto barrato);- apporre un marchio visibile, leg-gibile e indelebile sui propri moduli fotovoltaici insieme al simbolo del cassonetto barrato.

3) Come sono classificati i rifiuti da moduli fotovoltaici?Tutti i rifiuti derivanti da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale inferiore a 10 kW sono considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici.Tutti i rifiuti derivanti da pannelli foto-voltaici installati in impianti di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW sono considerati RAEE professionali. In entrambi i casi, il Produttore dovrà dichiarare i propri moduli come appa-recchiature elettriche ed elettroniche (AEE) appartenenti alla categoria 4.9.

4) Può un’azienda creare un sistema di gestione indipendente per i rifiuti de-rivanti dai propri moduli fotovoltaici?Sì, ma a condizione che tale sistema sia autosufficiente e operante in modo

uniforme su tutto il territorio nazio-nale. Inoltre, deve essere fatta richie-sta di riconoscimento quale sistema individuale al Ministero dell’Ambien-te, allegando alla domanda il relativo progetto descrittivo.

5) A chi rivolgersi?I Sistemi Collettivi sono le organiz-zazioni idonee per l’adempimento di tutte le attività utili allo smaltimento dei rifiuti. Nello specifico, ERP Italia, per conto dei Produttori, si occupa di adempiere tutti gli obblighi documen-tali e operativi relativi alla gestione a norma dei RAEE (inclusi i rifiuti da pannelli fotovoltaici) e dei Rifiuti da Pile e Accumulatori (RPA) sull’intero territorio nazionale.

Amerigo Rossi

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Nuova gamma di terminali ad alte prestazioni

Terminali auToresTringenTi

Da sempre, 3M si pone l’obiettivo di sviluppare prodotti e tecnologie di alta qualità, utilità ed affidabilità, semplici e sicuri da utilizzare per soddisfare le esigenze dei clienti.In particolare, la Tecnologia Auto-restringente è stata inventata da 3M nel 1968 e successivamente applica-ta alla gamma dei terminali con lo scopo di aumentare le prestazioni, semplificando l’attività d’installazione con una notevole riduzione dei tempi di montaggio.Nel corso degli anni, ulteriori miglio-rie hanno portato allo sviluppo e al lancio della linea QT (QuickTerminal),

prima, e QTII (con controllo del campo elettrico integrato), successivamente, di cui il TB31QT20 ha raccolto grande riscontro sul mercato, attestandosi fra i prodotti di punta presenti sul catalogo della società. Oggi 3M si presenta al mercato elettrico con il lancio di una nuova gamma: i termi-nali QTIII, famiglia di terminazioni au-torestringenti di nuova generazione composta da 3 grandezze da esterno/interno alettato, per applicazioni per cavi unipolari 12/20 kV.Il terminale QTIII è composto da una speciale gomma siliconica di formu-lazione 3M che migliora la resistenza

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Struttura dei terminali della

serie QTIII

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ai raggi UV, all’erosione e all’antitrac-cia.Gli isolatori si presentano in un corpo unico con la sigillatura del capocorda ed il controllo del campo elettrico di nuova formulazione integrati.La speciale formulazione ad alta co-stante dielettrica riduce al minimo lo stress elettrico, distribuendo unifor-memente il campo elettrico sull’inte-ra superficie dell’isolatore, eliminan-do, così, l’uso del grasso nella zona critica (taglio del semiconduttore del cavo), impiegato nelle precedenti ver-sioni.Il terminale QTIII è stato concepito per offrire velocità e semplicità di esecuzione, aumentando l’affidabilità del prodotto installato.I principali vantaggi sono:- isolatore compatto;- tecnologia autorestringente senza impiego di grasso;- facile e veloce installazione (opera-zioni applicative minime);- maggiore alloggiabilità di sezioni cavo (riduce i costi d’inventario);

- sigillatura sul capocorda integrata;- controllo del campo elettrico ad alta costante dielettrica integrato.

a cura della Redazione

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Descrizione Tensione Sezioni Applicazione

92-ep621-2 12/20 kV 25-120 mm2 esterno/interno

92-ep631-2 12/20 kV 95-240 mm2 esterno/interno

92-ep641-2 12/20 kV 185-400 mm2 esterno/interno

Serie QTIII con sezioni di cavo alloggiabili e applicazione:

TensioneSezione[mm2]Tipo

25 50 70 95 120 150 185 240 300 400

12/20 kV 92-ep621-2

12/20 kV 92-ep631-2

12/20 kV 92-ep641-2

Alloggiabilità per sezione del cavo

- Isolatori siliconici QTIII- Molle a forza costante- Nastro in vinile- Nastro auto agglomerante 2230- Istruzioni di montaggio multilingua

Contenuto del kitFasi di installazione a cavo pronto (comune a tutte le tecnologie)

Applicazione della sigillatura sul cavo

Rimozione anima interna

Applicazione isolatore

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Una soluzione semplice per costruire un sistema di misura totalmente modulare

Misure elettriche

Vent’anni dopo la presentazione del sistema Diris, soluzione di multi mi-sura, Socomec lancia sul mercato un nuovo concentrato d’innovazioni tec-nologiche: Diris Digiware, il sistema di misura e monitoraggio dell’energia totalmente modulare e flessibile.La soluzione è composta da:- un display centralizzato ed un unico punto di misura di tensione. Diris Digi-ware condivide le informazioni con tutti i moduli presenti nel sistema;- uno o più moduli di misura corrente, collegati tra loro tramite bus Digiware (cavi RJ45) per permettere la misura dei consumi in vicinanza dei carichi. Ogni modulo può monitorare una o

più partenze tramite trasformatori di corrente con ingressi indipendenti (3, 4 o 6, in funzione del modulo). Con un modulo di corrente dotato di 3 ingressi è possibile monitorare una partenza trifase o tre partenze monofase.

Questi componenti sono il cuore del sistema. Per le applicazioni senza la necessità di un display locale, un mo-dulo d’interfaccia, Diris Digiware C-31, permette di centralizzare l’insieme dei dati del sistema. I dati dei moduli Di-giware e delle centraline isolate sono centralizzati su uno o più gateway di comunicazione Diris G. Ogni gateway ha un Web server a bordo, WebView, che permette di effettuare il monito-raggio delle grandezze in tempo reale e l’analisi dei dati di consumo.Un tablet touch, eventualmente in-stallato anche sulla porta del quadro, completa il sistema, collegandolo, tra-mite Ethernet o Wi-Fi (via router), per utilizzare i software di gestione ener-gia, come quelli della serie Vertelis Suite.Per punti di misura isolati, l’utente dispone anche di centraline di misura Diris B-30, che comunicano in Radio-frequenza o tramite RS485.

RendeRe la tecnologia una cosa sempliceL’apparente semplicità che esprime questo concetto è il frutto di una pa-dronanza totale da parte di Socomec delle tecnologie della misura elettrica e della comunicazione e di una visione

Diris Digiware è un sistema innovativo, preciso, flessibile, facile da installare ed economico

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chiara di come deve essere il sistema di misura del futuro: preciso, flessibile, multi partenze, plug & play ed econo-mico.Diversi i benefici concreti sia per gli in-stallatori e i quadristi, sia per gli utenti.Per i primi:- è una soluzione plug & play. Le con-nessioni RJ45 e RJ12, infatti, permet-tono di collegare molto rapidamente i moduli e di configurare automatica-mente i sensori di corrente collegati;- è, soprattutto, una soluzione molto economica. Il tempo di montaggio è diminuito di 4 volte, la compattezza dei moduli fa risparmiare spazio nei quadri e la condivisione delle funzioni di misura di tensione, display e comu-nicazione permette di risparmiare fino al 30 per cento sull’investimento.

Per i secondi:- la classe di precisione del sistemaassicura un’elevata accuratezza delle misure di energia, permettendo di ot-timizzare le azioni di efficientamento energetico;- la soluzione consente l’identificazio-ne dei carichi ad elevato consumo e il monitoraggio delle derive nelle gran-dezze elettriche. Grazie alle funzioni di monitoraggio della qualità dell’energia elettrica, è più semplice anticipare i malfunzionamenti elettrici della rete;- estremamente flessibile, Diris Digi-ware è adatto agli impianti con spazi limitati. Il sistema può essere usato facilmente in installazioni esistenti.

confoRmità alle noRmeLa precisione delle misure è garantita in conformità alla Norma IEC 61557-12: classe 0,5 per la catena di misura globale dal 2 al 120 per cento della corrente nominale In (con sensori di corrente TE o TF).

Gabriele Contini

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Il sistema Diris Digiware è composto da uno a decine di moduli di misura di corrente collegati al modulo di tensione e al display

Esempio di architettura con un solo gateway. Il sistema permette anche la centralizzazione dei dati su diversi gateway a cascata o in parallelo

Vista globale del sistema DIRIS Digiware

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Una recente ricerca cerca di rispondere a questa domanda cogliendo i segnali già presenti nella realtà di oggi

Come sarà la Casa del futuro?

Quello che si può fare per immaginare il fu-turo, per definizione sconosciuto, è pro-vare a cogliere alcuni segnali nel presente, che possano aprire

uno spiraglio sulla visione di ciò che sarà.Questo ragionamento è valido per ogni argo-mento, quindi anche e soprattutto per la casa, tema fondamentale per tutti: per questo, Leroy Merlin, insieme a Doxa, ha realizzato, nell’am-bito dell’Osservatorio sulla Casa, una ricerca che provasse a delineare la percezione degli italiani rispetto alla casa del futuro.Mentre le persone comuni hanno raccontato ciò che si aspettano dal domani, Leroy Merlin e Doxa hanno posto le stesse domande ad alcuni leader di settore, in grado di avere una visione più ampia: da architetti ad esperti di Smart City, tutti familiari con il tema casa, per capire

dove, e soprattutto come, abiteremo un giorno.Per comodità di sintesi, sono stati individuati quattro filoni in particolare, che acquisiranno sempre più importanza col passare del tempo.

La Casa mutanteLa prima caratteristica della casa del futuro, che emerge dalla ricerca, riguarda la flessi-bilità, la capacità di cambiare continuamente dentro e fuori, negli spazi e nelle atmosfere.Assisteremo ad un’evoluzione nelle modalità di arredare e distribuire gli spazi. Tutto sarà intercambiabile, gli spazi non saranno divisi in maniera fissa da muri, bensì si adatteranno ai cambiamenti di vita, alle esigenze del momen-to e agli stati d’animo, tramite un innovativo modo di utilizzare elementi come, ad esempio, la luce.A proposito di luce: gli intervistati conferiscono un valore d’importanza medio di 7,4 (con mas-simo 10) all’introduzione di sistemi sensibili

“La casa di domani”, un premio alle idee, dedicato a studenti e giovani architetti,

pensato per coinvolgere giovani talenti nel recupero di

aree urbane obsolete

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alla luce e alla presenza di persone negli am-bienti, che si accendano, spengano e regolino in totale autonomia.Le avvisaglie di questo cambiamento sono già sotto i nostri occhi: per trovare esperimenti di case in cui gli spazi sono in continuo cambia-mento non dobbiamo andare lontano, le grandi città ne sono piene, e già esistono soluzioni che permettono di variare la spaziatura interna di un’abitazione (ad esempio, le pareti mobili).Secondo uno degli esperti intervistati du-rante la ricerca, andiamo incontro a: «una casa fluida, dinamica. L’unico punto fisso sarà il perimetro esterno, ma forse neanche quello. Un ritorno all’essenziale, ma tecno-logicamente avanzato senza togliere niente all’ospitalità e al comfort».

La Casa CoLLettivaIl “gruppo” è da sempre parte integrante e fondamentale dell’esperienza umana, ma, mai come in questo periodo storico, siamo testi-moni di infinite possibilità di aggregazione. Gli

esempi abbondano, e principalmente è la rete a fornire queste opportunità d’incontro, ma non solo.Questo riguarda anche la casa: sempre più abitazioni riducono gli spazi individuali per espandere quelli condivisi, in cui sia possibile vivere appieno l’esperienza “sociale”. Nel futu-ro assisteremo sempre più al ripensamento di spazi individuali (ovviamente senza intaccare la sfera del personale), per tendere ad una visione collettiva. Per usare le parole di uno dei leader intervistati da Doxa: «la casa del futuro sarà una bolla di spazio tutta per sé, da rita-gliare in uno spazio comune».Tutto ciò non comporterà, tuttavia, una ridu-zione dell’importanza degli spazi personali inseriti in un contesto collettivo. Ciò è dimo-strato anche da un dato della ricerca, relativo ai motivi d’insoddisfazione in riferimento ad un’abitazione: un intervistato su quattro (il 25,3 per cento), infatti, si dichiara scontento a causa della mancanza di spazi personali.Sarà, quindi, fondamentale avere la possibilità

Sempre più abitazioni riducono gli spazi individuali per espandere quelli condivisi

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Nella splendida cornice dei chiostri di Società Umanitaria a Milano, si è svolta lo scorso 24 settembre la premiazione del contest indetto da Leroy Merlin: “La Casa di domani”: un premio di idee dedi-cato a studenti e giovani architetti, pen-sato per coinvolgere giovani talenti nel recupero di aree urbane obsolete, nello specifico lo stabile di via Paullo 3, a Mi-lano, di proprietà di Società Umanitaria.I vincitori del premio di idee sono: Alber-to Gadaleta, studente presso l’Universi-tà degli studi di Cagliari, nella categoria Studenti, con il progetto: “Con-Tenere l’abitare”, per l’alta qualità dei disegni e in generale del progetto stesso, oltre a

un interessante studio e uso della luce; Nicola Tognoni, del Politecnico di Mi-lano, nella categoria Giovani Architetti, con il “Progetto Cohousing - Recupero e Condivisione”, per la sua completezza e reale fattibilità, oltre all’idea di recupe-ro degli elementi strutturali dell’edificio esistente. Leroy Merlin sostiene i giovani garantendo visibilità e riconoscimento ai loro lavori e un premio in denaro di 5.000 euro a testa per i vincitori delle due ca-tegorie, consegnato ad entrambi durante l’evento di premiazione da Olivier Jonvel, Direttore Generale di Leroy Merlin Italia, e Amos Nannini, Presidente di Società Umanitaria.

Premiati i vincitori del contest “la casa di domani”

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di trovare rifugio e sicurezza in casa propria: questo bisogno non verrà mai a mancare, ma, allo stesso tempo, sarà egualmente essen-ziale che la casa sia inserita in un ecosistema sociale e urbanistico e connessa a un sistema di servizi, a un quartiere, a un territorio.

La Casa riCongiuntaIn futuro sarà sempre più forte, per l’uomo, il richiamo alla natura. Certo, ora ognuno avverte la necessità di sal-vaguardare il verde del pianeta, ma il segnale che sembra trasparire sul futuro riguarda una necessità fisica di ricongiungimento con la natura: non è più solo una questione di co-scienza sociale, bensì di bisogno.E non è un caso che le persone intervistate attribuiscano un valore d’importanza medio pari a 7,5 alla possibilità di avere uno spazio verde nel quale produrre alcuni alimenti (orto, orto verticale, ecc.).Il contatto con la natura sarà sempre più evidente nelle case del futuro e il continuo ri-mando a concetti inerenti alla terra, da parte delle persone e degli esperti intervistati, ne è la prova: «È una casa amica della natura, ma di cui la natura è parte. Una casa “cin-quesensi” che “profuma di natura”, perché è arredata con legni grezzi, tessuti, tappeti e oggetti in fibre naturali», e ancora: «L’uomo non potrà vivere bene al chiuso, dovrà rien-trare in contatto con gli elementi naturali e viverli ogni giorno: fare due passi a piedi nudi sull’erba del giardino non ha prezzo».In poche parole, il cambiamento riguarderà la presa di coscienza emotiva da parte dell’u-manità del fatto che, senza contatto primario con la natura, non si potrà vivere, non solo per questioni di convenienza, bensì di benessere.

La Casa “deviCe”Infine, in questo divagazione sul futuro, non è possibile non parlare di tecnologia, che è

già nelle nostre case e la cui presenza, pro-babilmente, andrà aumentando sempre più: per una conferma, basta osservare la realtà odierna e quanto tutto sia legato allo sviluppo tecnologico.In questo ambito, la fantasia degli intervistati ha avuto modo di esprimersi in libertà e i ri-sultati sono, tra gli altri, che il 78,5 per cento di loro auspica una connessione continuativa a distanza con servizi di sicurezza (soccorso medico, vigilanza, ecc.), mentre il 68,6 per cento desidera che le tende siano in grado di chiudersi e aprirsi in totale autonomia.Ciò che cambierà e di cui è complicato preve-dere l’evoluzione, è il modo in cui la tecnologia verrà sempre più implementata nelle nostre case. La parola chiave sembra essere “ende-mico”: i “dispositivi tecnologici” non saranno più accessori esterni, bensì faranno parte del DNA della casa, come un tavolo, una sedia, una tenda, ne fanno parte oggi.Paradossalmente, sarà meno visibile e inva-siva, ma molto più presente di adesso.Per dirlo con le parole degli addetti ai lavori intervistati: «Immagino una tecnologia evo-luta, ma invisibile, che restituisca agli arredi e agli accessori una patina artigianale, calda e naturale», e «fil rouge di tutto sarà la tec-nologia, endemica, nascosta alla superficie, ma motore e vettore delle nostre esperienze, emozioni e sensazioni».

ConCLusioniSolo il tempo sarà in grado di confermare come e quando questi segnali in avvicina-mento diventeranno esperienza concreta e quotidiana. Quello che risulta chiaro fin d’ora è che già oggi stiamo costruendo la casa del futuro, la direzione è stata presa, e, osservan-do con attenzione, si può intravedere ciò che sarà.

Franco vitali

Nel futuro, la tecnologia sarà meno visibile e invasiva, ma molto più presente di adesso

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Soluzione di design per la centralizzazione dell’impianto

Colonne d’impianto

Da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni da incasso, Gewiss propone le colonne d’impianto Domo Center, caratte-rizzate da un’elevata capacità modulare e un’ottima integrazione estetica con gli arre-di interni, facilitando così l’integrazione dei servizi tradizionali ed avanzati all’interno di un unico prodotto.Le colonne d’impianto sono state pensate e progettate per rispondere alle nuove esi-genze dell’abitare quotidiano, offrendo uno spazio installativo sufficiente a soddisfare le necessità degli impianti elettrici e ausiliari. L’elevata capienza modulare (fino a 320 mo-duli) consente di centralizzare all’interno di un unico prodotto tutti gli apparecchi e i di-spositivi per la distribuzione dell’energia, la domotica, la multimedialità e la sicurezza.Disponibili in due altezze esterne, 210 cm e 240 cm, sono ideali per locali con altezze minime, a lavori ultimati, pari a 240 cm o 270 cm. Le differenti configurazioni dispo-nibili consentono di realizzare colonne in versioni “senza porta” (con centralino e pannelli di finitura) e “con porta” (con pan-nelli sottoporta, porta e pannelli di finitura). Queste ultime sono disponibili anche nella caratterizzante “finitura integrale a spec-chio”.Domo Center offre soluzioni versatili e con-figurabili in funzione dell’ambiente e delle specifiche esigenze, svolgendo differenti funzioni: colonna per unità abitativa, colon-na generale di piano o colonna montanti. In questa configurazione, collega i servizi comuni dei diversi piani dell’edificio grazie all’utilizzo di un canale di attraversamento soletta, che unisce verticalmente le colonne d’impianto. Con le nuove colonne gli impianti domestici si trasformano in un complemento d’arre-do: una soluzione dal design moderno, de-clinabile e personalizzabile in modo da in-tegrarsi con l’ambiente esistente. L’utilizzo di specifici pannelli di tamponamento rifiniti come il resto della parete crea un esclusivo e caratteristico effetto sospensione della colonna d’impianto rispetto al pavimento e al soffitto. La sporgenza ridotta (soli 25 mm)

dalla parete, le personalizzazioni estetiche disponibili (7 diverse finiture, oltre a quelle standard Bianco RAL 9003 e a specchio) e il coordinamento estetico con il design dell’offerta civile Chorus, conferiscono per-sonalità, modernità e tecnologia a tutti gli ambienti.Ricerca del design, ma anche semplicità d’installazione. I fondi da incasso sono do-tati di piedini regolabili in altezza (da 0 a 205 mm) con tasselli per il fissaggio nella posi-zione desiderata. I vari componenti, modu-lari e non, possono essere preassemblati a banco e successivamen-te installati nelle colonne d’impianto in modo sem-plice e ordinato, grazie alle canaline di cablag-gio verticali in dotazione a tutti i telai. I fondi da incasso e le cornici ne-cessarie a completare ogni composizione, in-fine, sono costituite da due parti separate, che consentono di dimezzare il volume del packaging e facilitare le operazioni di trasporto.

a cura della redazione

Le colonne sono disponibili anche nella caratterizzante “finitura integrale a specchio”

Le differenti configurazioni disponibili consentono di realizzare colonne in versioni “senza porta” e “con porta”

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Una vetrina completa, specchio di un settore estremamente dinamico e in continua evoluzione tecnologica

Sicurezza in primo piano

Dal 12 al 14 novembre prossimi i principali player del settore s’incontreranno a Sicurez-za 2014, la Biennale Internazionale di Secu-rity e Fire Prevention, per presentare le ulti-me novità sul fronte della videosorveglianza e del controllo degli accessi, ma anche so-luzioni antincendio, difese passive, building automation e numerose proposte persona-lizzate per i settori verticali più sensibili al tema, dal banking al retail, dal residenziale al mondo industriale. Sarà un’edizione “uni-ca” in termini di superficie occupata (+15 per cento rispetto all’edizione 2012), ma so-prattutto per l’alto livello delle aziende che hanno scelto questa vetrina per presentare le proprie novità, italiane ed estere, queste ultime provenienti da 26 Paesi.«Quest’anno più che mai», ha dichiarato Giuseppe Garri, Exhibition Manager del-la manifestazione, «Sicurezza si presenta come una vetrina completa, specchio di un settore estremamente dinamico e in conti-

nua evoluzione tecnologica. A confermare questo ruolo leader sono sicuramente i numeri, ma soprattutto la presenza in ma-nifestazione delle principali aziende del settore, di numerosi ritorni dopo un periodo di assenza e di moltissimi nuovi espositori alla ricerca di strumenti per ampliare il giro d’affari. Un risultato sicuramente determi-nato dal rapporto di ascolto e condivisione del progetto avviato con i clienti e le Asso-ciazioni, ma anche dalla scelta, malgrado la situazione economica, di aumentare gli investimenti sul progetto, moltiplicando le iniziative a sostegno dello sviluppo del bu-siness e della formazione e puntando all’au-mento dei buyer esteri. Siamo certi che l’alto livello qualitativo dell’evento porterà in fiera visitatori sempre più qualificati e interessati a valutare nuove soluzioni e prodotti».I segnali positivi arrivano proprio dal mer-cato che, dopo la chiusura nel 2013 a +1 per cento, continua a mostrare tendenze in crescita.«Pur in un contesto economico che resta complesso», - ha affermato Rosario Roma-no, Presidente di ANIE Sicurezza, «il mercato ha confermato, anzi migliorato, i dati positivi del 2013. Il sentiment registrato tra i nostri associati ci dice che il settore della sicurezza si conferma anticiclico, e quindi positivo pro-prio nei momenti più difficili, quando cresce il bisogno percepito di sicurezza. Restano tuttavia alcune criticità storiche del settore sulle quali siamo quotidianamente impe-gnati, in particolare la mancanza di liquidità delle aziende, dovuta ai pagamenti bloccati, e la concorrenza sleale che ribassa i prezzi e la qualità dei prodotti».Oggi, infatti, la sicurezza di cose e persone è diventata una priorità diffusa, non solo nel mondo pubblico e professionale, ma sem-pre di più l’esigenza di protezione è sentita anche dai privati e dalle famiglie. Secondo i dati emersi dall’ultimo Rapporto BES 2014

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elaborato da Cnes e Istat, negli ultimi anni, in parte anche per effetto della crisi, sono purtroppo in crescita furti, rapine e truffe. Per fare degli esempi, si registra un incre-mento dei furti in abitazione del 40 per cento nel 2012 rispetto al 2010 e sono aumentate nell’ultimo anno anche le truffe e i delitti in-formatici denunciati (+21,2 per cento).Sicurezza offrirà, attraverso le numerose proposte espositive, soluzioni e prodotti rivolti a ogni tipo di utenza, da quella indu-striale, commerciale e urbana, fino al resi-denziale.

Tre giorni di formazione e culTuraSicurezza 2014 non è solo una vetrina a 360° sul mercato della Security e Fire Prevention, ma è anche un luogo dove: dif-fondere la “cultura della sicurezza”; fare il punto sugli scenari di mercato e delineare le prospettive future con il contributo delle Associazioni, delle imprese e degli sperti; gli operatori professionali possono trovare strumenti utili per ampliare il proprio bu-siness o per aggiornarsi e ascoltare dalla viva voce delle aziende leader del settore le ultime novità per la protezione di ambienti pubblici e privati.A dare il via alla manifestazione, il 12 no-vembre, un Convegno inaugurale di taglio istituzionale risultato della stretta collabo-razione tra le principali associazioni del set-tore (AIIC, AIPS, ANIE Sicurezza, ASSISTAL, ASSIV, ASSOSICUREZZA, ASSOTEL) che, per la prima volta, si trovano mobilitate in modo sinergico per “fare sistema” e sostenere insieme la crescita e lo sviluppo dell’intero settore. Focus dell’incontro sarà la sicurezza delle infrastrutture critiche, tema di grande attualità oggi anche a livello europeo, e so-prattutto trasversale a tutta la filiera, dalle tecnologie ai servizi, dalla progettazione al security management, dalla produzione all’integrazione.Durante i tre giorni della manifestazione si alterneranno, poi, convegni, seminari, eventi che affronteranno i temi più caldi del settore e il cui alto livello dei contenuti è garantito dalla presenza delle Associazioni di catego-ria. Si parlerà delle prestazioni delle aziende leader del settore, ma anche della necessità di “fare filiera” e di mettere a fattor comune le conoscenze per diventare più competitivi in un mercato che cambia molto rapidamente. Proprio con questo spirito di collaborazione tra comparti diversi, ma complementari, si metteranno a confronto installatori e istituti di vigilanza per affrontare insieme i diversi aspetti della convivenza nel mercato della sicurezza e cercare una via condivisa. Sem-pre sul tema della vigilanza sarà possibile esplorare le ultime frontiere del comparto

e scoprire se droni e cloud saranno davvero strumenti del cambiamento.Ci si confronterà sulle ultime normative eu-ropee, sugli standard e sulle certificazioni e sull’impatto del nuovo regolamento europeo sulla privacy nelle aziende italiane. Produt-tori, integratori, installatori, progettisti, po-tranno, inoltre, cogliere spunti di riflessione per il proprio business nel corso del tradizio-nale appuntamento con IP Security Forum.Tutti i professionisti interessati al tema del controllo degli accessi avranno modo di conoscere le ultime novità in questo campo durante un incontro dedicato: badge ma-gnetici, ottici, di prossimità attiva e passiva, biometria, impronte digitali, geometria del palmo della mano, iride e retina dell’occhio, geometria del volto, geometria dell’orecchio, impronte vocali, firma digitale.Non mancheranno, infine, occasioni di ap-profondimento su mercati verticali come le Smart City, il retail e la gestione del denaro; i tradizionali appuntamenti sulla normativa antincendio e un premio per il miglior pro-getto per la diffusione della cultura della sicurezza.

edizione sTraordinaria nel 2015Mentre fervono i preparativi per l’edizione di quest’anno, Sicurezza inizia già a pen-sare al futuro e pianifica un appuntamento speciale per il 2015, in calendario dal 16 al 18 settembre del prossimo anno. Sarà un’e-dizione molto particolare, non solo per la ricalendarizzazione, che la sposta negli anni dispari e la pone come unica manifestazione autunnale nel panorama internazionale nel suo anno di svolgimento, ma, in modo da rispondere sempre meglio alle sfide e alle

Giuseppe Garri, Exhibition Manager di Sicurezza

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richieste che arrivano dal mercato, sarà an-che caratterizzata da un concept innovativo, che avrà come filo conduttore l’integrazione.Sul fronte della proposta espositiva la mani-festazione manterrà la verticalità e la spe-cializzazione che la contraddistinguono ma, alla security, che rimane il suo core busi-ness, verranno affiancate altre merceologie.In un mondo sempre più interconnesso, in cui le “cose” diventano smart e dialogano tra loro e tutto – dalle infrastrutture, al mondo industriale, fino ai singoli – è ormai collegato a un dispositivo digitale e ad una rete, non si può trascurare la valenza trasversale della sicurezza, che diventa sempre più integra-ta con altri sistemi e si allarga a comparti sinergici. Non solo sicurezza fisica e logica convergono, ma la security in ogni ambito diventa elemento chiave per garantire pro-tezione, monitoraggio costante, ma anche efficienza e miglioramento delle prestazioni.Per questo l’edizione 2015, partendo dalle eccellenze della security, vedrà un amplia-mento dell’area dedicata alla domotica e agli edifici intelligenti, ovvero la gestione integrata di tutti i sistemi operativi di un edificio in modo da garantire maggiore ef-ficienza e sostenibilità, oltre che alla cyber security che, in un mondo sempre più con-nesso, sta assumendo un ruolo chiave sia per garantire la business continuity, sia per contrastare frequenti e sofisticati attacchi a banche, Istituzioni, Governi e, di conseguen-za, rappresenta per le aziende un mercato con grandi potenzialità di sviluppo. Nuova attenzione, inoltre, verrà dedicata al tema della sicurezza stradale, che comprenderà sia soluzioni di urban lighting, sia veicoli speciali e sistemi GPS. Si potranno, inoltre, trovare soluzioni, prodotti e servizi antincen-

dio per quanto riguarda sia la rilevazione, sia lo spegnimento.Vista la sempre maggiore convergenza tra i settori, verrà dato spazio anche alla safety, ovvero agli apparati che fanno riferimento all’incolumità della persona, antinfortunisti-ca e DPI (Dispositivi Protezione Individuale), per cui sarà possibile anche sviluppare inte-ressanti sinergie con FISP (International Fair of Safety and Protection), la manifestazione di Fiera Milano che si svolge in Brasile ed è leader in questo settore in Sud America.A partire dal 2017, invece, Sicurezza ripren-derà il suo corso biennale e tornerà a collo-carsi a novembre.

Paola Cipollini

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Rosario Romano, Presidente di ANIE Sicurezza

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Nuova serie civile in linea con le esigenze del mercato, attenta al design e alle tendenze della casa contemporanea

Una rivolUzione sottile

Minimo spessore, materiali di pregio e facilità d’installazione: è questa l’essenza della nuova Linea Air firmata BTicino, che offre ai professionisti del settore soluzioni in linea con le esigenze del mercato at-tente al design e alle tendenze della casa contemporanea.Versatili e duttili, le placche della Linea Air possono essere montate su qualunque installazione standard, ad un prezzo di li-stino estremamente competitivo.

Axolute AirÈ la nuova gamma di Axolute, sottilissima, con uno spessore di soli 3,5 mm, realizza-ta in metallo pressofuso, coniuga il design raffinato e originale di Axolute ad un prez-zo contenuto.Il classico tasto lucido Axolute, nelle fini-ture Bianco, Tech e Antracite, trova il suo ideale complemento nella nuova Axolute Air nelle finiture classiche Bianco Axolute,

Tech, Antracite, e nell’esclusiva finitura Bianco opaco. Il particolare trattamento della superficie di questa tonalità si pre-sta ad essere verniciata. La possibilità di tinteggiare le placche di finitura Bianco opaco di Axolute Air con la medesima to-nalità delle pareti su cui viene installata, consente di esaltare le caratteristiche di mimetismo delle placche sottili e di otte-nere una perfetta integrazione del punto luce nell’ambiente.

livinglight AirLa rivoluzione sottile di BTicino si declina anche con Livinglight Air, l’ormai classica gamma sottile di Livinglight. La placca metallica pressofusa, caratterizzata dalle linee curve che si raccordano con il muro, ha uno spessore massimo di appena 4,5 millimetri.Livinglight Air s’integra armonicamente con i tasti satinati della linea Livinglight nelle tonalità Bianco, Tech ed Antracite.Rappresenta una conveniente alternativa alle placche in tecnopolimero, consenten-do al professionista dell’impiantistica di offrire alla clientela un impianto di pregio, moderno e raffinato.

instAllAzione e montAggioAxolute Air e Livinglight Air s’installano sulle normali scatole da incasso, utiliz-zando supporti dedicati. Per mantenere la perfetta planarità del punto luce, è con-sigliabile utilizzare comandi assiali, ma si possono impiegare anche i tradizionali comandi basculanti.

FunzioniSui supporti Axolute Air e Livinglight Air possono essere installate tutte le funzioni, domotiche e tradizionali, delle rispettive linee.

a cura della RedazioneLivinglight Air

Axolute Air Bianca

Axolute AIR Verniciabile colorata

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Soluzioni per incrementare l’efficienza e ridurre i consumi

Green economy

Da 18 anni, Ecomondo rappresenta il punto di riferimento per tutti coloro che promuovo-no la cultura del riuso. Ciò che al debutto di

quella che è diventata una delle rassegne fieristiche più importanti d’Europa era quasi un esercizio creativo, con le imprese spesso timorose nel comunicare la loro at-tività di recupero e riutilizzo di materia, nel timore che l’azione venisse percepita come un disvalore del prodotto, oggi è diventato un vero e proprio sistema industriale.Rimini Fiera ha accompagnato questo pro-cesso positivo, che è stato culturale e, quin-di, economico e dei costumi, raccogliendo nei padiglioni tutto il mondo delle imprese, delle Università e dei Centri di ricerca, delle Associazioni e, in generale, degli operatori protagonisti di questo cammino.

Oggi Ecomondo, che negli anni ha generato ulteriori saloni che si svolgono in contem-poraneamente (quest’anno a Rimini Fiera dal 5 all’8 novembre si terranno anche: Key Energy, fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile; Key Wind, Salone dell’energia del vento; Cooperambiente, salone del sistema cooperativo legato all’ambiente; H2R - Mobility for Sustaina-bility, Città Sostenibile, la rete delle città intelligenti), si conferma piattaforma inter-nazionale di start up, green jobs, trasporto sostenibile e veicoli ecologici, innovation tecnology, eco design industriale.Una rassegna organica, completa, utile ad una filiera dinamica e contraddistinta da una forte capacità innovativa e orientata ad un profilo di internazionalizzazione, espor-tando know how e tecnologie verso Paesi alle prese con il loro cammino verso la so-stenibilità ambientale.

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Nelle quattro giornate della manifestazio-ne sono attesi 100.000 operatori da tutto il mondo, in particolare dell’area euromedi-terranea nella quale la manifestazione ha assunto un ruolo guida, diventando non solo la piattaforma tecnologica di riferi-mento sull’economia del futuro, con par-ticolare attenzione alle principali strategie europee ed internazionali sull’ecoinnova-zione e la trasformazione dei rifiuti in risor-sa, ma anche hub qualificato di formazione e informazione.Ecomondo rappresenta il binomio vincente di concreta opportunità di business legato alla Green Economy e alto profilo del ca-lendario di seminari, impostato dal board scientifico guidato dal professor Fabio Fava. La fiera attrae il contributo tecnolo-gico e progettuale di imprese e istituzioni al lavoro per alimentare il volano più potente per le attese di ripresa economica, quello che guarda all’innovazione, per consentire risparmi all’ambiente ed efficienza nell’u-so delle energie. Riunisce, inoltre, i grandi esperti europei per divulgare le conoscenze più avanzate in tema di ricerca scientifica, con particolare riguardo agli strumenti economici che la Commissione europea mette a disposizione per l’ecoinnovazione.Obiettivo primario di Ecomondo 2014 sarà l’aumento sostanziale del suo profilo d’internazionalità, che parte da una base significativa e consolidata, ma che tramite un programma di promozione ha stimolato i mercati più interessanti per le imprese del settore. È stata potenziata la rete commer-ciale e predisposto un ciclo di road show dove esperti, imprese e staff della mani-festazione hanno incontrato operatori ed istituzioni con tappe in Germania, Slovenia,

Bulgaria, Romania, Giordania, Colombia, Turchia, Serbia e Gran Bretagna.«I meeting», commenta Simone Castelli, Direttore Business Unit di Rimini Fiera, «sono stati estremamente utili per consen-tire alle imprese nostre clienti d’instaurare positive relazioni con i Paesi più dinamici sul fronte ambientale. Il road show si è confermato uno strumento commerciale concretamente utile alla Green Economy per affrontare con successo il nuovo busi-ness internazionale».

Stati Generali della Green economyA Ecomondo 2014, per il terzo anno e alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, si svolgeranno gli Stati Gene-rali della Green Economy, che quest’anno avranno per tema guida: “Imprese e lavori per una Green Economy”.Organizzati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, i lavori rappresenteranno la fase conclusiva e di sintesi del lavoro svi-luppato in questi mesi con il contributo di 66 organizzazioni di imprese impegnate nel settore ambientale, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico.Sempre in collaborazione con la Fondazio-ne per lo sviluppo sostenibile, si terrà an-che nel 2014 il Premio Sviluppo sostenibile, destinato alle imprese che si sono partico-larmente distinte per impegno innovativo ed efficacia dei risultati per uno sviluppo sostenibile, nonché per le start up dedicate alla produzione di beni e servizi della Green Economy.

Antonio Russo

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Il sistema domotico MyHome di BTicino è sempre più aperto all’interazione con sistemi ter-zi. BTicino ha, infatti, sviluppato una nuova piattaforma d’integrazione denominata “Driver Manager”, basata sul webserver F454, che permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di altre aziende.Oggi, ad esempio, tramite il sistema di termoregolazione a zone MyHome è possibile gesti-re sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei principali produttori presenti sul mercato come

Mitsubishi Electric, Daikin, Hitachi o Samsung.“Driver Manager” consente il collegamento del sistema MyHome con altri sistemi attraverso il caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTi-cino, sviluppati e provati in collaborazione con i produttori dei dispositivi da gestire o controllare.Per il controllo dei sistemi di termoregolazione è possibile impiegare la nuova sonda con display, che permette la misura ed il controllo della tem-peratura nella singola zona del sistema MyHome.Utilizzata con i driver d’integrazione, questa sonda funge da interfaccia utente per il controllo delle macchine VRV/VRF. È dotata di 4 tasti, con i quali è possibile selezionare la temperatura, le modalità di funzionamento (automatico, manuale, preset Eco, Comfort, Antigelo e Off) e, in caso di abbinamento a fan coil, gestire la velocità di rotazione della ventola, ed è disponibile per le linee civili Axolute e Livinglight.

BTicino: domotica integrata

Con l’obiettivo preciso di soddisfare le esigenze dei clienti che operano nei settori della ge-nerazione di energia, delle municipalizzate, dell’estrazione mineraria, petrolifera e del gas e del navale, GE Industrial Solutions ha lanciato la nuova linea di quadri di distribuzione (con accesso frontale) di media tensione SecoGear FA.La nuova soluzione si aggiunge all’ampia gamma di prodotti della consolidata famiglia di quadri di distribuzione di media tensione con interruttore sottovuoto GE SecoGear e consente una rapida installazione con funzionalità di sicurezza integrate di alto livello, che garantisco-

no la protezione di operatori e personale di manutenzione. Il quadro di distribuzione opera con una tensione nominale di eserci-zio fino a 17,5 kV e permette l’installazione e la manutenzione grazie all’accesso frontale completo ai componenti interni del pannello e alle soluzioni plug and play. Inoltre, le dimensioni compatte sempli-ficano i processi di progettazione e installazione degli impianti elet-trici. L’altezza totale del quadro (incluso il telaio di base e il condotto per lo scarico dei gas) è, infatti, pari a soli 2.700 mm, con larghezze di 650 mm, 800 mm e 1.000 mm.I quadri di distribuzione possono essere strutturati per ospitare fino a cinque colonne su ciascun telaio di base e possono essere in con-figurazione oppure addossati a parete, per garantire installazioni più rapide e flessibili.Le dimensioni compatte, l’accesso frontale, il grado di protezione IP43 e le configurazioni personalizzabili che li caratterizzano ne con-sentono l’installazione all’interno di cabinati o container, in modo af-fidabile e funzionale. Inoltre, il nuovo quadro prevede l’applicazione di contattori protetti da fusibili e questo rende i quadri particolarmente indicati per applicazioni di commutazione e avviamento motori.Gli interruttori sottovuoto (VCB) e i quadri di distribuzione GE sono dotati di dispositivi di interblocco elettrici e meccanici integrati ri-dondanti, che contribuiscono ad accrescere il livello di sicurezza per installatori e personale di manutenzione. Inoltre, gli operatori sono in grado di aprire manualmente gli interruttori in caso d’interruzione dell’alimentazione ausiliaria.

GE indusTrial soluTions: quadri di distribuzione di media tensione

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La gamma ABB dedicata al comando e protezione motori di bassa tensione è stata ampliata con i nuovi contattori della serie AF (da AF09 ad AF2650) per avviamenti motori da 18,5 kW a 200 kW.Tutti i contattori AF, rispetto alle versioni tradizionali disponibili ad oggi sul mercato, presentano: basso consumo d’energia (80 per cento in meno), design compatto (30 per cento in meno), ottimizzato numero di codici (90 per cento in meno), cablaggi e configurazione modulari con potenze e capacità di servizio elevate.L’innovativa tecnologia rappresentata dall’adozione di una bobina elettronica non polarizzata e multi tensione, alimentabile indifferentemente in corrente alternata o continua permette l’impiego dei contattori anche in condizioni di tensione di coman-do con forti fluttuazioni, garantendo un maggior livello di sicurezza nell’applicazione in caso di abbassamenti di tensione o reti instabili.Con soli 4 modelli di bobina (da 24 Vca fino a 500 Vca per frequenze 50/60Hz e 20 Vcc fino a 500 Vcc) si riesce a coprire l’intero campo di tensioni di comando più comu-nemente utilizzate, si semplificano le attività sia di progettazione dei quadri elettrici (quadri più piccoli, trasformatori più compatti senza ricorrere a ventilazione forzata), sia di manutenzione/installazione e, non da ultimo, si ottiene una drastica riduzione delle scorte a magazzino e dei costi di gestione.La tecnologia AF rende il montaggio, l’installazione e i collegamenti di questa gam-ma di contattori più facili, rapidi e sicuri, grazie alla disponibilità di soppressore di disturbi integrato, aggiunta di contatti ausiliari senza aumentare la larghezza dei prodotti, all’ampia gamma di accessori in funzione della taglia e ad altre caratteristi-che importanti, come la connessione frontale della bobina dalla taglia AF116 in poi.Tutti i contattori AF soddisfano i principali standard internazionali e nazionali desti-nati al comando e alla protezione del motore, oltre ad essere conformi alle direttive CE, cUL/CSA, CCC, EAC e RoHs.

ABB: funzionalità evolute nel comando e protezione motori

Il dispositivo di comando 442ABT4 di AVE è dotato di 4 pulsanti indipendenti e liberamente configurabili che permettono di gestire 4 funzioni standard e richiamare funzioni speciali, come gli scenari, attraverso l’interazione con altri dispositivi del sistema domotico Domi-naPlus, migliorando il comfort abitativo e il benessere per l’utente che lo utilizza. Il nuovo dispositivo è in grado di gestire, secondo differenti configurazioni, le seguenti funzioni:- la gestione dell’illuminazione (comandi On/Off bistabili e monostabili);- la regolazione dell’intensità luminosa;- la gestione degli scenari;- l’azionamento delle tapparelle.

La semplicità rappresenta uno dei punti di forza del nuovo comando. Premendo uno o più pulsanti è possibile accendere o spegnere le luci in ambienti diversi, stabilirne l’intensità luminosa e regolare l’attivazione delle tapparelle, in base alle proprie esigenze.L’ergonomia del comando domotico è liberamente configurabile. Ad esempio, è possibile scegliere di comandare l’apertura e la chiusura di una tapparella abbinando il comando al pulsante verso l’alto e, nel secondo caso, al pulsante verso il basso. È anche possibile sce-gliere di abbinare i comandi apri/chiudi al medesimo pulsante o a due pulsanti orizzontali.La gestione degli scenari permette di soddisfare, in modo semplice ed automatico, diverse esigenze abitative di comfort. In qualsiasi momento l’utente può predisporre l’ambiente desiderato e creare uno scenario personalizzabile. La casa risulta più confortevole e tutto è programmato su reali esigenze, evitando in questo modo sprechi di energia.

Il comando a 4 funzioni occupa un ingombro di due moduli ed è installabile in scatole da incasso. Una speciale scatola brevettata Ave consente una sporgenza a filo muro, assicurando un’estetica di pregio.L’applicazione installativa flessibile del nuovo dispositivo permette, inoltre, di ridurre i costi dell’impianto domotico, dimezzando potenzialmente il numero dei moduli di comando necessari in alcuni ambienti.La perfetta integrazione con le serie civili Sistema 44 di Ave (Allumia Touch, Ave Touch, Domus Touch e Life Touch) offre soluzioni in grado di soddisfare molteplici esigenze e stili d’arredo, grazie ad un design elegante e all’utilizzo di materiali esclusivi ed innovativi, garantendo così la sintesi perfetta tra estetica e funzionalità.

AVE: gestione delle funzioni domotiche

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Presentata da Osram Neptune LED, l’innovativa famiglia di apparecchi stagni in tecnologia LED per tutte le applicazioni a elevata intensità luminosa dove efficienza e robustezza siano di primaria importanza.Efficienti, robusti e compatti, gli apparecchi permettono una sostituzione sem-plice ed immediata dei corpi illuminanti stagni tradizionali, con il vantaggio di una lunga durata e di una straordinaria efficienza.La robusta struttura in alluminio, il diffusore in policarbonato con tecnologia prismatizzata di alta qualità e il grado di protezione IP65 contro gli spruzzi d’acqua, conferiscono all’apparecchio un’elevata resistenza, rendendolo idealeper le applicazioni industriali interne e di stoccaggio.L’installazione è semplice e veloce, grazie al flessibile sistema di montaggio con le staffe di montaggio incluse, per applicazioni a plafone o a sospensione.Con la nuova versione Large, la famiglia Neptune LED è ancora più completa ed è disponibile in tre diverse lunghezze e potenze:- Neptune LED Small: 25 W, 2.000 lm, 80 mm x 80 mm x 600 mm;- Neptune LED Medium: 50 W, 4.000 lm, 80 mm x 80 mm x 1.200 mm;- Neptune LED Large: 63 W, 5.800 lm, 80 mm x 80 mm x 1.500 mm.

Le principali caratteristiche comprendono: design compatto; corpo robusto in alluminio; cover in policarbonato ad alta resistenza; lunga durata media grazie alla tecnologia LED; ridotte esigenze di manutenzione; angolo di emissione di 110° con contenuta emissione indiretta al fine di convogliare il flusso luminoso, senza la tipica emissione indiretta di un apparecchio stagno tradizionale; kit antifurto in acciaio incluso nella dotazione standard.

Osram: nuova generazione di apparecchi stagni

Telecamera dome pan-tilt-zoom (PTZ), l’AutoDome IP 7000 HD di Bosch fornisce massi-ma qualità di immagini video IP in qualsiasi condizione d’illuminazione. Disponibili due versioni, la starlight e la dynamic, che garantiscono massimi dettagli dell’immagine di oggetti in movimento sia all’interno, sia all’esterno di edifici.La nuova telecamera starlight offre immagini video HD in situazioni estreme di scarsa illuminazione e cattura oggetti in movimento con risoluzione HD 720p fino a 60 foto-grammi al secondo. L’innovativa tecnologia dei sensori ed il sofisticato sistema di sop-pressione del rumore offrono una sensibilità di 0,052 lux in modalità colore e di 0,0103 lux in modalità monocromatica. Al fine di migliorare ulteriormente la qualità e la perti-nenza delle immagini video IP, entrambi i modelli dispongono di tecnologia antinebbia per regolare dinamicamente le impostazioni di contrasto della telecamera.

Un’altra caratteristica che contraddistingue le telecamere è l’Intelligent Video Analysis (IVA) incorporato, che permette di mo-nitorare automaticamente gli oggetti di interesse. Questa tecno-logia aggiunge anche informazioni e strutture al video mediante metadati, agevolando, così, il recupero rapido delle immagini desiderate all’interno di video complessi. Inoltre, il monitoraggio intelligente (iTracking) permette di rilevare prontamente ed inin-terrottamente un oggetto o un individuo in modalità automatica o in modalità click. Tutti i modelli AutoDome IP HD 7000 sono dotati di filtro virtuale che consente agli utenti di filtrare il movimento sullo sfondo presente nella scena.

BOsch security systems: telecamera in alta definizione

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Robusta e leggera, Thermologika Soleil Plus di Vortice è una lampada a reggi infrarossi con un elevato livello di protezione, per un uso particolar-mente adatto all’esterno.Il calore è diffuso per irraggiamento (come la radiazione solare) diretta-mente ai corpi da riscaldare, senza dispersioni d’aria. L’erogazione dell’ap-porto calorico è immediato: oltre il 90 per cento del calore emesso viene prodotto in circa 1 secondo, rispetto ai 30 secondi mediamente necessari per completare il ciclo di accensione/spegnimento standard di una lampada al quarzo convenzionale.Assenza di combustione, possibile fonte di odori e agenti inquinanti, elevata

efficienza radiante per consentire significativi risparmi sulla bolletta energetica, sicurezza d’impiego (il rivestimento al quarzo dei bulbi alogeni garantisce un’elevata resistenza agli shock termici) sono le caratteristiche funzionali della lampada, disponibile in un unico modello installabile a parete o soffitto, orizzontalmente e vertical-mente, o montata sul supporto Palologiko.La lampada (bulbo) di cui è equipaggiata è basata sulla tecnologia HeLen e garantisce alta efficienza e lunga durata (5.000 ore in am-biente esterno).La protezione IPX5 dai getti d’acqua la rende particolarmente idonea all’installazione in ambiente esterno, mentre due staffe in lamiera in dotazione assicurano l’ancoraggio della lampada alla superficie di destinazione, consentendone anche una corretta inclinazione.

Progettato per soddisfare le esigenze di supervisione videocitofonica e di control-lo dei dispostivi domotici, City Vision è il sistema di videocitofonia di Gewiss con cui è possibile realizzare impianti completi e funzionali, che vanno dalla singola abitazione alle realtà residenziali più estese, dalla semplice soluzione citofonica all’integrazione con le più moderne tecnologie.Si tratta di un sistema videocitofonico scalabile, che si basa sulla tecnologia a due fili e consente ampliamenti in termini d’estensione e numero di dispositivi connessi, utilizzando reti LAN e tecnologia IP. Garantisce soluzioni audio/video, solo audio e miste, con la possibilità d’integrare la soluzione standard a due fili ed estenderla utilizzando le infrastrutture digitali di edificio esistenti, consentendo di realizzare impianti anche per complessi condominiali molto strutturati e articolati dal punto di vista delle distanze e degli accessi.Il sistema City Vision prevede postazioni interne ed esterne specifiche in fun-zione dei differenti ambiti residenziali. Aesis è il dispositivo per esterni adatto per applicazioni fino ad un massimo di 4 unità abitative; Karalis e Antas sono postazioni esterne per grandi applicazioni (condomini, residence, edifici per il ter-ziario avanzato). Disponibili nelle versioni solo audio e audio/video, i dispositivi per esterno sono stati realizzati con materiali di alta qualità, che assicurano un grado di protezione (IP54) capace di resistere alle condizioni atmosferiche più avverse.Anche per le postazioni interne, Gewiss offre una vasta gamma di soluzioni che si adattano ad ogni tipo di richiesta, gusto o possibilità economica. È, infatti, possibi-le scegliere fra postazioni di tipo tradizionale, come Nora (il citofono a cornetta) e Velia (videocitofono da parete con tasti tradizionali disponibile nelle versioni audio e audio/video e con vivavoce), oppure fra dispositivi tecnologicamente d’avanguar-dia come Sena, postazione interna da parete o da incasso, con tasti soft touch e funzione vivavoce; Naxos, dotato di display touch, vivavoce con cornetta integrata e funzione di segreteria telefonica; Naxos Combi, un pannello combinato che alle funzioni di Naxos unisce quelle di supervisione domotica. Tutti i dispositivi City Vi-sion si caratterizzano per un design che all’eleganza coniuga lo spirito hi tech del-la contemporaneità: le geometrie delle postazioni interne ed esterne sono state, infatti, concepite per conferire agli edifici uno stile raffinato e discreto capace di valorizzare le scelte estetiche sia dell’edificio nella sua concezione architettonica, sia degli elementi d’arredo presenti nelle abitazioni.

Vortice: lampada a raggi infrarossi per riscaldamento localizzato

Gewiss: uno sguardo sul futuro

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Con i terminali operatore PMI di Pilz gli operatori possono controllare e supervisionare i proces-si tecnologici in tutta semplicità. L’ultima serie di pannelli operatore offre un’interfaccia touch screen resistivo in diverse dimensioni adatte alle proprie esigenze: dallo schermo VGA da 6,5” al widescreen con risoluzione WVGA da 7”, fino ad arrivare al modello PMI 538 con schermo XGA da 15”. Complessivamente l’azienda offre interfacce operatore con monitor in 7 differenti dimensioni.Gli attuali dispositivi hanno un processore ARM di ultima generazione con CPU da 1GHz, 256 MB di RAM, una memoria flash da 512 MB e adottano il sistema operativo Windows CE 6.0 Profes-sional. Gli operatori hanno in tal modo la possibilità di utilizzare una piattaforma conveniente e contemporaneamente efficiente per la visualizzazione grazie al basso consumo energetico e alla maggiore affidabilità e durata offerta dalla retroilluminazione a LED.Negli impianti dotati di terminali operatore PMI con la soluzione diagnostica PVIS la ricerca

di guasti nel caso di anomalie di funzionamento degli impianti è notevolmente semplificata. I messaggi dei dispositivi configurabili di sicurezza PNOZmulti, dei PLC della serie PSS 3000 e PSS 4000, dei protocolli di comunicazione di sicu-rezza SafetyBUS p e SafetyNET p e del Motion Control PMC vengono segnalati chiaramente, unitamente a suggerimenti per la loro individuazione e soluzione. Grazie a questa tecnologia l’operatore viene gradualmente accompagnato verso la soluzione dell’anomalia, riducendo fino al 50 per cento i tempi di fermo mac-china impiegati per la sua localizzazione.I terminali operatore PMI sono una piattaforma affidabile e aperta: il progettista può così scegliere e installarvi liberamente il software Scada più adatto alle proprie esigenze. Grazie all’utilizzo di interfacce standardizzate, per esempio Ethernet, è possibile connettere ai PMI dispositivi di terze parti. Inoltre, i ter-minali operatore PMI operano con software compatibile con Windows CE, in particolare con le applicazioni specifiche per Win CE 6 (ARM).

Pilz: diagnostica semplice e conveniente

Per trasportare con ordine e comodità l’attrezzatura di cui i professionisti hanno quotidianamente bisogno, USAG ha ampliato la gamma dei conteni-tori portautensili in tessuto introducendo nuovi e accattivanti modelli come l’organizer 007 ORV, la borsa porta notebook 007 PCV, lo zaino 007 SV e il trolley 007 TV.L’azienda ha posto la massima attenzione nella scelta dei materiali, pre-diligendo tessuti ad alta resistenza e abbinando allo studio ergonomico un design innovativo.Guardando con attenzione la nuova gamma di contenitori si noterà subito il grande numero di tasche e vani portautensili per avere sempre tutto a portata di mano, compresi documenti e personal computer.In funzione delle specifiche esigenze si può scegliere tra un vasto assor-timento: Organizer 007 ORV, dotato di 9 pratici vani; borsa 007 PCV, con 3 comodi vani portautensili e una tasca porta PC fino a 15,6”; borsa 007 V

(lunghezza 49 cm) con base rigida resi-stente all’acqua, pratici vani interni e ta-sca frontale porta seghetto, maniglione in alluminio con impugnatura rivestita in pelle, cinghia a tracolla per trasportare utensili fino a 15 kg di peso; zaino 007 SV con capacità di 30 litri, può trasportare carichi fino a 12 kg; trolley 007 TV dalle dimensioni di un bagaglio a mano (“cabin size”), può essere trascinato grazie alle ruote integrate nella struttura e all’asta telescopica oppure può essere traspor-tato a spalla come un vero e proprio zai-no essendo dotato di bretelle posteriori.

USAG: contenitori portautensili in tessuto

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È stato recentemente presentato da FLIR Systems il termometro ad immagine IR TG165, uno strumento potente, compatto e conveniente che permette di vedere la di-stribuzione del calore invisibile all’occhio umano, misurare le temperature con gran-de accuratezza e memorizzare immagini e dati di misura da integrare nei rapporti.Progettato sulla base dell’esclusiva micro termocamera Lepton, il nuovo apparecchio elimina congetture e diagnosi alla cieca, integrando un termometro IR e la potenza di una termocamera in un unico strumento compatto e robusto, che tutti possono utilizzare. Questa combinazione di tecnologie consente di accelerare la diagnosi dei problemi, facilitando la visualizzazione, a distanza di sicurezza, dei punti caldi e fred-di altrimenti invisibili all’occhio umano, consente di svolgere le necessarie indagini e

risolvere i problemi con grande rapidità.Veloce e di facile utilizzo, il TG165 non richiede alcun corso di formazione. Con il doppio laser contrassegna visivamente i bordi dell’area da misurare e il puntatore ne identifica il punto centrale. Progettato per soppor-tare cadute da due metri di altezza, è sufficientemente robusto per i professionisti che operano in ambito in-dustriale, offrendo al tempo stesso quella semplicità di utilizzo tanto apprezzata dagli utilizzatori amanti del fai da te.

Flir SyStemS: termometro ad immagine per ispezioni rapide e semplici

I problemi agli impianti elettrici legati alle sovratensioni aumentano in conti-nuazione. Oltre alle sovratensioni transitorie, anche quelle permanenti posso-no provocare danni. Queste sovratensioni possono essere causate ad esempio da reti instabili o da un’interruzione del conduttore di neutro. I dispositivi di protezione compatti Dehn SPD+POP 2/4 255 C... uniscono le proprietà della convenzionale protezione da sovratensione (SPD) con la protezione da sovra-tensioni permanenti (POP) in un dispositivo completo e facile da montare.Con l’impiego di un limitatore di Tipo 2 si garantisce la protezione da sovraten-sioni transitorie, che sono provocate, ad esempio, da accoppiamenti induttivi di una scarica di fulmine o da operazioni di commutazione. In questi casi, il limitatore soddisfa tutti i requisiti nazionali e internazionali di serie del prodot-to e dispone, inoltre, del dispositivo di controllo Thermo-Dynamic-Control, con doppia caratteristica d’intervento, per una sicurezza elevata degli apparecchi.I dispositivi di protezione POP 2/4 255 C... possono essere utilizzati in impian-ti in cui la protezione da sovratensioni transitorie sia già garantita da altre misure. Questi dispositivi corrispondono allo standard europeo di prodotti CEI EN 50550 (CEI 23-118) sui dispositivi di protezione contro sovratensioni permanenti.Se interviene una sovratensione permanente, tramite l’interruttore magneto-metrico accoppiato (MCB), avviene la separazione dell’impianto elettrico dalla rete in entrambe le varianti del dispositivo e in tal modo esso viene portato ad uno stato di sicurezza. Nel momento di riaccensione dell’interruttore magne-tometrico, si verifica un controllo della rete per quanto riguarda le sovraten-sioni. Se c’è ancora una rete instabile con tensioni asimmetriche, l’interruttore magnetometrico interviene nuovamente.Per ogni variante dell’apparecchio sono a disposizione diverse correnti d’inter-vento dell’interruttore magnetometrico. In tal modo si garantiscono la scelta e l’utilizzo del dispositivo di protezione adatto relativamente ai parametri dell’impianto elettrico.Nonostante la funzione completa, i dispositivi presentano una struttura molto stretta. Sono necessari tra quattro e sette moduli per la protezione di un im-pianto elettrico. Per questo motivo i dispositivi sono perfettamente adatti per un’installazione successiva in impianti elettrici già esistenti.

Dehn: protezione totale contro le sovratensioni

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Recentemente è stata abrogata la Guida CEI 81-3: “Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico”, di fondamentale importan-za ai fini della sicurezza delle installazioni.Alla luce di questa decisione, essendo necessario evitare interpretazioni non corrette, il CEI ne pre-cisa i motivi:- la Norma internazionale EN62305-2, recepita e tradotta dal CEI come CEI EN 62305-2, prescrive l’utilizzo di sistemi LLS (reti di localizzazione fulmini) e, se non disponibili, l’impiego di un opportuno algoritmo, non prevedendo altre modalità;- la Guida 81-3 era da ritenersi superata, in quanto disponibile una banca dati più aggiornata basata su sistemi di rilevazione LLS. Ciò è dimostrato dal confronto dei dati ottenuti dal nuovo sistema Pro-Dis e da quelli contenuti nella stessa Guida 81-3, confronto che ha dimostrato significative differenze di Ng per un numero rilevante di casi;- il CEI ha ritenuto opportuno rendere disponibili agli operatori i dati più aggiornati, utilizzando le migliori tecnologie impiegabili, anche in ottemperanza alle vigenti leggi in materia di sicurezza;- gli organi tecnici preposti del CEI hanno determinato la decisione in seguito ad approfondite analisi e studi compiuti nel corso di oltre un anno nell’ambito di un gruppo di lavoro specifico del Comitato Tecnico competente.

Per consentire il corretto impiego della nuova banca dati ProDis basata su sistema LLS, è stata richiesta al Comitato Tecnico competente la predisposizione di un’apposita Guida (CEI 81-30), pub-blicata nel mese di febbraio 2014.In merito al corrispettivo richiesto per l’accesso ai dati, lo stesso è in linea con analoghi esempi in ambito internazionale ed essendo il CEI un’Associazione che non persegue fini di lucro, è finalizzato unicamente alla copertura dei costi di acquisizione dei dati, di elaborazione e di gestione.Al fine di costituire la necessaria affidabilità per gli utilizzatori, il programma informatico che gesti-sce la banca dati è stato certificato da un istituto universitario di alto livello e di chiara fama.

CEI: abrogazione della guida Cei 81-3

Il Consorzio Ecolight ha realizzato una “Guida rifiuti”, scritta da Paolo Pipere – esperto di Diritto dell’Ambiente, di Politiche ambientali pubbliche e di Gestione ambientale d’impresa, nonché re-sponsabile del Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano – che si propone di essere una bussola nel mare degli obblighi e delle prescrizioni per imprese e profes-sionisti.Il testo, che è disponibile gratuitamente in formato elettronico sul sito www.ecolight.it, è strutturato in cinque capitoli: che cosa s’intende per rifiuti professionali; la loro gestione e gli adempimenti

richiesti; che cosa sono e come devono essere compilati i formulari di trasporto; i registri di carico e scarico; l’avvio al recupero e smaltimento, mentre un’appendice è dedicata alla dismissione dei beni aziendali.Considerando che la gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce e che le aziende e i professionisti hanno l’obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta, conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento, è importante saper distinguere un rifiuto pericoloso da uno che non lo è, saper leggere i codici che vengono attribuiti ai diversi materiali di scarto e conoscere come e perché devono essere compilati i vari formulari richiesti. Fondamentale poi, non solamente ai fini ambientali, ma anche fiscali, la questione legata al decespitamento dei beni aziendali. La legge introduce la cosiddetta “presunzione di cessione” per i beni che non si trovano più nell’azienda. Ma se sono materiali vecchi, quindi rifiuti, cosa fare? «Per “vincere” la presunzione di cessione, occorre provare che i beni sono stati regolarmente avviati a di-struzione e non sono stati, invece, venduti evadendo le imposte dovute», spiega Giancarlo Dezio, Direttore Generale di Ecolight.In questo mare di normative, emergono però anche vantaggi per le imprese. È possibile una riduzione della tassa comunale sui rifiuti: la legge, infatti, scorpora dalla tassa quelle superfici dove vengono prodotti rifiuti di cui è la stessa azienda che si occupa di gestire. Ovviamente con la documentazione alla mano.Conoscere il quadro normativo è, quindi, importante, così come sapere cosa fare.

EColIght: “guida rifiuti”

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La nuova release del Catalogo Generale Rittal, presentata in anteprima lo scorso novembre a Norimberga, è finalmente disponibile anche in Italiano.Una concezione innovativa differenzia l’attuale edizione dalle passate: il nuovo Ca-talogo si caratterizza, infatti, per una particolare impostazione, che rispecchia l’in-tegrazione produttiva tra le diverse aziende del Friedhelm Loh Group specializzate in soluzioni per i costruttori di armadi e quadri di comando.Il catalogo non si limita, dunque, a fornire una panoramica completa sulle soluzioni standard proposte dall’azienda, ma riserva ampio spazio per illustrare le possibi-lità operative e i vantaggi pratici ottenibili grazie alle sinergie garantite da “next level for industry”, la catena a valore aggiunto formata da Rittal, Eplan, Cideon e Kiesling.Sia nella sua versione cartacea, denominata “Catalogo 34”, sia in quella digitale “RiBook 34”, la nuova pubblicazione rappresenta un importante strumento di lavo-ro a disposizione dei clienti di tutti i settori industriali e del mondo IT. Riferimenti e rimandi interni alle pagine del Catalogo consentono di scegliere in modo univoco

gli accessori idonei e le opzioni di configurazione, mentre nella versione su CD Rom i link alle pagine del sito Internet permettono di accedere a informazioni di prodotto più dettagliate, fondamentali per l’ottimizzazio-ne della progettazione e dell’ingegnerizzazione dei processi produttivi: schede tecniche, modelli CAD 3D, certificazioni internazionali, testi di capitolato, istruzioni di montaggio, software di configurazione, guide tec-niche e strumenti professionali per una progettazione sicura.Tutte le informazioni sono organizzate per rendere la consultazione faci-le e rapida, grazie alla semplice struttura a rubriche, corrispondenti alle cinque linee di prodotto Rittal (Armadi comando, Distribuzione di corren-te, Climatizzazione, Infrastrutture IT, Software & Service), identificabili agevolmente nella versione cartacea attraverso l’indice punzonato posto sul bordo del volume.Vengono, infine, esaminate nel dettaglio anche le caratteristiche di Ri-Matrix S, il primo Data Center completo prodotto in serie con moduli preconfigurati, l’innovazione assoluta che introduce il concetto di stan-dardizzazione nel mondo delle infrastrutture IT.

RIttal: nuovo Catalogo generale

Con il catalogo/prezzi per il settore videosorveglianza, in vigore dal 1° aprile, Aci Farfisa presenta l’aggiorna-mento delle proposte in area “Sicurezza” con il mar-chio “Farfisa for Security”: un fascicolo più corposo ed elegante, curato nella grafica.Ovviamente il tema centrale è l’inserimento di nuovi prodotti, integrazioni tecnologicamente avanzate che completano l’offerta oggi in grado di soddisfare i più esigenti professionisti della Security. Spiegazioni det-tagliate, corredate di foto, dati tecnici e panoramiche su scenari possibili, suddivise nei capitoli: telecamere, prodotti con trasmissione digitale, ottiche, sistemi per la videoregistrazione digitale, monitor e accessori. A disposizione dell’utente alcune pagine guida con panoramiche di applicazioni ai sistemi TVCC, tabella di supporto alla scelta delle telecamere e informazioni utili per servizio di assistenza tecnica dell’azienda.Parallelamente alla presentazione, specchietti di comparazione per scoprire velocemente le differenze tra prodotti al fine di decidere l’articolo più adatto.

aCI FaRFIsa: Catalogo videosorveglianza

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3M 34ABB 14-49ACI Farfisa 55ANIE 06-20ANIE Automazione 12Assil 28AVE 49Borri 15Bosch Security Systems 50BTicino 45-48CEI 54Cerved 22Conergy 16Dehn 53Ecolight 54Ecomondo 46ERP Italia 32Flir Systems 53

Azienda Pagina

Forum Retail 10GE Industrial Solutions 49Gewiss 10-41-51Gruppo A2A 12Leroy Merlin 38Osram 50Palazzoli 08Pilz 52Rittal 55S.I. Soluzioni Informatiche 26Schneider Electric 16Sicurezza 2014 42Socomec 36Sonepar Italia 06UNI/CEI 14Unione Europea 08-15Usag 52Vortice 51

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