Incontri - Ottobre 2014

32
OTTOBRE 2014 INGRESSI SOLIDALI Scendere in strada e sentirsi a casa ANIMATORE Animatrice per un’estate CHE LAVORO FAI? La ludoteca che fa cucù Il gioco dell’arcobaleno Imparare giocando il Notiziario dell’Operatore Sociale incontri

description

 

Transcript of Incontri - Ottobre 2014

Page 1: Incontri - Ottobre 2014

OTTO

BRE 2

014

ingressi solidaliScendere in strada e sentirsi a casa

aniMaToreAnimatrice perun’estate

che lavoro fai?La ludotecache fa cucù

il gioco dell’arcobaleno

Impararegiocando

il Notiziario dell’Operatore Sociale

incontri

Page 2: Incontri - Ottobre 2014

ABBONATI A VITA.E IL 2014 SARÀ SPECIALE

Il 2014 non sarà un anno qualunque. VITA compie 20 anni. E vogliamo festeggiarli con l’unica forma di �nanziamento pubblicoche conosciamo. Quello dei nostri abbonati.Quelli che si confermano. E quelli nuovi. Perché è grazie a loro che abbiamo potuto costruire questa storia di informazione indipendente, a servizio della società civile e del Terzo Settore. Il loro sostegno ci permetterà di scrivere altri capitoli di questa storia. Abbonarsi è il modo più semplice, più comodo e più economico per vivere insieme un altro anno di informazione e cultura della solidarietà.

VITA è il mensile dell’Italia responsabile.Ogni mese in edicola e ogni giorno su www.vita.it

12 numeri

50€1€ alla settimana

Un anno con VITA.12 numeri, sia nella versione

Carta, spedita dove desideri, che nella versione Digital,

consultabile in anteprima nella tua area riservata su vita.it

Abbonati su store.vita.it

Page 3: Incontri - Ottobre 2014

ABBONATI A VITA.E IL 2014 SARÀ SPECIALE

Il 2014 non sarà un anno qualunque. VITA compie 20 anni. E vogliamo festeggiarli con l’unica forma di �nanziamento pubblicoche conosciamo. Quello dei nostri abbonati.Quelli che si confermano. E quelli nuovi. Perché è grazie a loro che abbiamo potuto costruire questa storia di informazione indipendente, a servizio della società civile e del Terzo Settore. Il loro sostegno ci permetterà di scrivere altri capitoli di questa storia. Abbonarsi è il modo più semplice, più comodo e più economico per vivere insieme un altro anno di informazione e cultura della solidarietà.

VITA è il mensile dell’Italia responsabile.Ogni mese in edicola e ogni giorno su www.vita.it

12 numeri

50€1€ alla settimana

Un anno con VITA.12 numeri, sia nella versione

Carta, spedita dove desideri, che nella versione Digital,

consultabile in anteprima nella tua area riservata su vita.it

Abbonati su store.vita.it

Editoriale

Incontri, ovvero il sociale da tutti i punti di vista

Vivace, eclettico, ricco di testimonianze preziose: così si presenta questo numero di Incontri, con tanti articoli da leggere a partire dalla rubrica “In Pratica”, che vede protagonisti tre tirocinanti negli ambiti dell’animazione, infanzia e multiculturalità, ognuno con le sue impressioni, le sue motivazioni e i progetti futuri. Nello spazio “Ex allievi raccontano” ecco invece l’intervista ad Elisa Cavazzana, oggi alla guida della ludoteca Cucù che, oltre ad offrire un’ampia gamma di laboratori e momenti ludico-educativi, gestisce in convenzione con il Comune vari servizi per l’infanzia. Quindi la storia di Chiara Milordi, partita un po’ per gioco e sfociata in un’appassionante esperienza professionale. Interessante

anche la testimonianza di Rita Zuliani, responsabile della Cooperativa Sociale Onlus Il Girasole: positivamente colpita dalla professionalità delle tirocinanti Cortivo, si è recentemente rivolta al Servizio Segnalazione Allievi per ottenere alcuni nominativi in vista di un possibile inserimento nell’organico dell’asilo nido che gestisce. C’è poi la rubrica “Il sociale tra carta e pellicola”: qui troverete informazioni sul bel film con Claudio

Bisio “Si può fare”, commedia dai risvolti sociali che parla del processo riabilitativo dei malati psichiatrici attraverso il lavoro, nonché sul libro per ragazzi “Il posto giusto”. Scritto da Beatrice Masini e illustrato da Simona Mulazzani, è stato pubblicato da Chartesia in occasione dei quindici anni di Casa Ronald in Italia: parte del ricavato delle vendite andrà a sovvenzionare la costruzione di nuove case d’accoglienza per famiglie con bambini ricoverati in ospedali sparsi in tutto il mondo. Da non perdere anche gli articoli dedicati a onlus, blog e social: leggerete degli “angeli” dell’UNHCR impegnati nel pronto soccorso ai profughi in fuga dai teatri di guerra, dei giovani blogger affetti da Sclerosi Multipla che, lontani dal piangersi addosso, utilizzano la rete per dialogare, progettare ed esprimere la loro gioia di vivere e, infine, dell’inedita formula dei Social Street, cioé un modo per costruire una comunità solidale fra vicini di casa e abitanti nella stessa via attraverso il passaparola su Facebook, l’agorà del ventunesimo secolo.

La redazione

INCONTRI Ottobre 2014 1

Page 4: Incontri - Ottobre 2014

Sommario

01 EDITORIALE 04 ingressi solidali Dentro le strutture Scendere in strada e sentirsi a casa 06 arriVano i nosTri Parla la squadra Cortivo Eclettico per scelta, formatore per natura

08 in praTica: sTimoli, conferme,

sVolTe laVoraTiVe 10 ANIMATORE Animatrice per un’estate

12 INFANZIA Due tirocini per ottimizzare

competenze e professionalità 14 MULTICULTURALITà Un operatore multiculturale

con la mediazione nel DNA

14

I desideri dei bambini danno ordini al futuro

(Erri De Luca)

1006

Istituto Cortivo EditoreStampa Litocenter srl - Zona industriale nuova 35016 Piazzola sul Brenta (PD)

Progetto grafico e impaginazione: immagina.biz

04

12

2 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 5: Incontri - Ottobre 2014

16 “cHe laVoro fai?”: eX allieVi racconTano 16 LA LUDOTECA ChE FA CUCù

18 hO INIZIATO QUASI PER GIOCO...

20 cHi semina raccoglie: Speciale seminari

“Laboratorio di scrittura autobiografica” 22 Novembre 2014

“Essere genitori oggi” Roma, 15 Novembre 2014 Milano, 13 Dicembre 2014

22 educ’aZioni Imparare giocando Il gioco dell’arcobaleno

24 il sociale Tra carTa e pellicola Il libro Un tenero racconto per un

grande progetto Il film Niente è impossibile, tutto “Si può fare”

26 a pesca di siTi Il sociale in rete Avviso ai naviganti: fra

i tanti mondi del web ve ne proponiamo due che davvero vale la pena di scoprire e conoscere

28 serViZio segnalaZione allieVi Opportunità, indicazioni, soluzioni.

16 18

24 2622

INCONTRI Ottobre 2014 3

Page 6: Incontri - Ottobre 2014

Scendere in strada e sentirsi a casa

4 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 7: Incontri - Ottobre 2014

Quante volte abbiamo sentito ripetere che la tecnologia è disu-manizzante, che continuando di questo passo i contatti reali con le altre persone si faranno più rari e affonderemo nel mondo virtuale, passivi terminali della rete globale con mani, occhi e orecchi impegnati a seguire uno schermo che vuole solo per sé tutta la nostra attenzione! E, in effetti, nei primi tempi la ten-denza sembrava essere proprio questa: nessuna speranza per chi vive connesso, l’isolamento appariva come l’unico destino possibile. Invece vari fenomeni emergenti dimostrano che non è così. In tante occasioni, via via nel tempo sempre più larghe e diffuse, il tam tam mediatico si sta rivelando un potente fattore di socializzazione, un velocissimo vettore di reciproche informazio-ni, un vastissimo mondo in cui andare alla scoperta di interessi da condividere. Dai primi raduni alle biciclettate in compagnia, dai social network a Skype, dal car sharing allo scambio delle case, dalla partita di calcetto ai contatti internazionali abbiamo visto cre-scere prepotentemente nella rete il desiderio di andare incontro al resto dell’umanità, di agire positi-vamente assieme agli altri…Splendido esempio in questo sen-so è l’esperienza di Social Street,

nata nel settembre del 2013 grazie al gruppo Facebook “Residenti in Via Fondazza - Bologna”. E come spesso succede per le cose più belle, anche questa è scaturita dal caso: Federico Bastiani, il fonda-tore, era in cerca di un amichetto con cui suo figlio potesse giocare e ha pensato bene di inoltrare la richiesta ai suoi vicini di casa attraverso Facebook. Trovato ben presto l’amichetto e conosciuti i genitori, capì che poteva essere un’idea eccellente per migliorare i rapporti di vicinato e decise di continuare a promuoverla. Da questo episodio di un anno fa è partita la storia di Social Street che oggi, quasi per moto spon-taneo, conta all’incirca 340 realtà diffuse in tutte le regioni d’Italia e coinvolge più di 25 mila persone. Un successo davvero travolgente che testimonia la bontà di un’ini-ziativa tanto semplice quanto ef-ficace, all’insegna dell’inclusività, rivolta non tanto a qualche spe-cifica categoria di persone, ma a tutti coloro che abitano nella stes-sa strada. Ed è proprio per questo che Social Street assume infinite forme, a seconda della città e del quartiere in cui prende vita. Ed è davvero straordinario il fatto che uno strumento ultramoderno come il web sappia dimostrarsi il passepartout ideale per poter ri-tornare alle tradizioni di una vol-

ta, quando i rapporti di vicinato erano l’essenza della quotidianità. Con Social Street il vicino con cui a malapena si scambiava un buongiorno può rivelarsi un vero amico e il problema che fino a poco tempo prima poteva sem-brare irrisolvibile trova soluzione grazie all’intervento dei vicini, che offrono la loro disponibilità per andare a far la spesa, a pagare la bolletta per gli anziani o per chi ha problemi di mobilità ma anche a guardare i bambini per il tempo necessario. Oppure, se qualcuno ha bisogno di un mobile o di un elettrodomestico, succede spesso che qualcun altro ha proprio quella cosa in cantina a fare la muffa ed è ben lieto di regalarla. E poi scambi di libri e musica, serate in compagnia, feste… Ecco, si può dire che con Social Street la via in cui si abita improvvisamente si anima di persone e sentimenti, favorisce i legami e le azioni di solidarietà fra i residenti e gli eventuali ne-gozianti, insomma crea comunità dal basso, senza ruoli e gerarchie, sollecitando tutti a partecipare nei limiti del possibile. Se vo-lete sapere come si fa a fondare una Social Street basta cliccare www.socialstreet.it e seguire le istruzioni: potrete cambiare la vostra vita assieme a quella dei vostri vicini!

Se non sapete nemmeno chi abita nel vostro condominio sappiate che oggi, grazie a Facebook, potete trasformare la vostra via in una Social Street, ovvero una comunità in cui ognuno può sentirsi circondato da persone amiche, alle quali dare e dalle quali ricevere solidarietà e aiuto.

ingressi solidali dentro Le strutture

INCONTRI Ottobre 2014 5

Page 8: Incontri - Ottobre 2014

“Dopo aver concluso gli studi supe-riori in un liceo classico ternano che al tempo era considerato uno fra i dieci più rigidi a livello nazionale - ricorda Fabio Arditi di Perugia - mi sono concesso con il beneplacito della mia famiglia un paio d’anni di esperienze in giro per l’Europa, qualche lavoretto e finalmente tanta libertà, dopo aver subito altrettanta costrizione sui libri. Nel frattempo, anche per darmi uno scopo, mi ero iscritto alla Facoltà di Giurispru-

denza, ma con scarso successo. Il tempo passava e non riuscivo a decidere quale strada percorrere. A rimettermi in carreggiata ci pensò il servizio militare, durissimo, ber-sagliere ad Aviano, in Friuli, zona operativa… Alla fine avevo bisogno di ossigena-re la mente e ho maturato la scelta: lasciata definitivamente Giurispru-denza mi sono iscritto a Psicologia e qui ho trovato l’ambiente che faceva per me, un percorso felice

concluso con un 110 e lode! Tre mesi dopo avevo già trovato lavoro nelle strutture socio-sanitarie ter-ritoriali di una ASL dell’Umbria. In pratica facevo lo psicologo nelle scuole, dalle materne alle superiori, seguendo casi di bambini e ragazzi in difficoltà. Ho portato avanti que-sto lavoro sino al 1994, quando ho deciso di lasciare l’attività nel ser-vizio pubblico per dedicarmi alla libera professione come psicologo clinico e aziendale”.

Eclettico per scelta,formatore per natura

Fabio Arditi, insegnante presso il Centro Didattico di Perugia

Giramondo, psicologo, skipper, corista, formatore (anche) della protezione civile: ritratto di un docente

6 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 9: Incontri - Ottobre 2014

È andata bene?“Per quindici anni benissimo, di-sponevo di un background molto articolato e non mi sono mancati né soddisfazioni, né apprezzamen-ti. Poi è iniziata la crisi, che stiamo ancora attraversando, e le cose sono peggiorate al punto che, a 50 anni, ho deciso di riprovare la carta dell’estero. A partire dal 2008 ho fatto lo skipper in barca a vela in Croazia e nei Caraibi, proponendo anche attività di team building per le aziende: avevo esperienza nel campo, in passato ero stato uno dei primi a portare la formazione outdoor in Italia. Successivamente, sono approdato in Inghilterra, dove avevo inviato varie domande per un impiego come psicologo e dove - alla fine - ho trovato un posto come project manager in programmi di prevenzione ed educazione sanita-ria, ma la cosa è durata solo diciotto mesi: mia moglie e mio figlio mi mancavano moltissimo e alla fine, preso dalla nostalgia, nel corso del 2011 sono rientrato in Italia”.

Hai trovato subito qualcosa da fare?“Grazie a un curriculum che ormai era quasi un libro mi sono inserito in vari ruoli: come contrattista con l’Invalsi e come formatore sia nella Protezione Civile, sia nel set-tore dell’automotive, con una delle maggiori case automobilistiche

americane. Nel frattempo, però, mi capitava di parlare spesso dell’Isti-tuto Cortivo con una mia collega psicologa. Lei ci lavorava da 13 anni, era stata la figura cardine per l’in-troduzione del Cortivo in Umbria ed ero molto incuriosito dalle sue parole, sempre piene di entusiasmo per questa realtà che lei valutava interessante, ben organizzata e ric-chissima dal punto di vista umano. Ed è stato così che nel 2013, quando lei ha dovuto lasciare questa attività, sono stato davvero entusiasta di venire convocato per sostituirla al Centro Didattico di Perugia”.

Dopo due anni al Cortivo l’entu-siasmo è ancora lo stesso?“Direi che è cresciuto: ho toccato con mano un mondo che non co-noscevo, dove ho potuto riversare non solo quel particolare DNA per la didattica che ho ereditato dalla mia famiglia (madre e sorella entrambe insegnanti), ma anche un’esperienza ventennale come formatore. Insegno con grande soddisfazione le materie dell’area psicologica (Psicologia, Sociologia e Psicopedagogia), ma soprattutto mi rendo conto sempre di più che il Cortivo è una struttura che dà vera formazione e solide competenze operative. Gli allievi sono contenti e io ancor più di loro, anche per i colleghi da cui sono circondato, tut-

ti ad un livello professionale molto alto. Mi piace insegnare a persone che si impegnano, che danno il me-glio per riuscire anche nelle prove più difficili: la parte monografica, ad esempio, che prevede lo studio di cinque testi, equivale come mole a un esame universitario, e vedo che gli studenti lo affrontano sempre con una passione ed una determinazione fantastiche”.

In quali altre attività extra-Corti-vo sei coinvolto?“Frequento due realtà bellissime, in cui non perdo occasione per far riflettere i più giovani sulle oppor-tunità di inserimento lavorativo disponibili nel sociale, sempre che si abbia una formazione adeguata. Nello specifico, partecipo alle attività del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Bastia Umbra e canto come corista nel Trasi-meno Gospel Choir, realtà molto conosciuta in Umbria. Oltre alle esibizioni ‘usuali’, abbiamo fatto diversi concerti di beneficenza e fundraising, tra cui quelli per l’Associazione umbra “Amici del Malawi”, operante in Africa nel settore dello sviluppo sociale e so-ciosanitario, e per l’Associazione di volontariato “Le Api”, che si occupa di assistenza palliativa domiciliare ai malati terminali nella zona della Valnerina”.

arrivano i nostri ParLa La squadra cortivo

INCONTRI Ottobre 2014 7

Page 10: Incontri - Ottobre 2014

8 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 11: Incontri - Ottobre 2014

IN PRATICA:

STImolI, CoNfeRme,

SvolTe lAvoRATIve

Molto spesso il tirocinio non rappresenta solo l’atto finale della

formazione, ma si rivela una tappa determinante per gli allievi che

desiderano proseguire al meglio il loro percorso professionale

nell’ambito del sociale.

Nelle pagine che seguono troverete le storie di tre tirocinanti, ognu-

no dei quali ha saputo ricavare dal tirocinio un piccolo ma prezioso

patrimonio di competenze da mettere a frutto, immediatamente o

nel prossimo futuro. Kamal Laftomi, mediatore culturale e linguisti-

co, ha progettato un nuovo servizio per le persone che si rivolgono

al Centro per le Famiglie. Claudia Scopel ha invece suddiviso le

300 ore fra due realtà diverse, un Resort di Club Med e un asilo

nido, che le hanno dato davvero molto. Valentina Aloise, infine, si

è divertita tantissimo facendo l’animatrice in un villaggio turistico e

non vede l’ora di riprovarci!

INCONTRI Ottobre 2014 9

Page 12: Incontri - Ottobre 2014

“Pensavo che inserirmi come tiroci-nante in una situazione già consoli-data non fosse facile e invece è stato tutto molto più semplice e spontaneo di quanto pensassi. Gli altri anima-tori mi hanno accolto con simpatia e mi hanno messo subito nella condi-zione di poter esprimere tutte le mie potenzialità”.

Prima di cimentarti come animatri-ce e operatrice per l’infanzia facevi altro?“Lavoravo nel settore ristorativo come addetta al bar o cameriera. Inoltre, da queste parti ci sono molti locali in cui si organizzano banchetti e matrimoni e mi è quindi capitato anche di fare da animatrice agli in-vitati più piccoli… Stare con loro mi divertiva e mi piaceva anche quello che vedevo fare agli animatori. Ho pensato che potesse essere un’ulterio-re opportunità professionale”.

Raccontaci del tirocinio al Princi-pessa Village…“È una struttura splendida e super at-trezzata, impossibile per gli ospiti an-noiarsi. C’è tutto: ristorante, piscina, spiaggia privata, impianti sportivi… E poi la squadra di animatori, sempre impegnati a organizzare attività di ogni tipo, dai tornei sportivi ai giochi fino agli spettacoli teatrali”.

In quanti eravate e di cosa vi occu-pavate?“Eravamo in sette, tutti più o meno coetanei, sempre indaffaratissimi, motivatissimi e con una gran voglia di divertirci in qualsiasi occasione. Si respirava un’aria d’allegria che contagiava tutti i villeggianti, adulti e bambini. Facevamo un po’ di tutto: al mattino risveglio muscolare a suon di musica, acqua gym in piscina, danze, tornei sportivi, tiro con l’ar-co, bocce… Organizzavamo molti

Animatriceper un’estate

10 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 13: Incontri - Ottobre 2014

giochi di squadra ma c’erano anche la lettura collettiva del quotidiano, i racconti popolari, l’ascolto della musica, il canto, le feste a tema con giochi a premi, ballo e spettacoli. A me piaceva lavorare soprattutto con i bimbi, li accompagnavo sui gonfiabili ed era tutto un saltare, buttarsi, far capriole… Lo confesso, a volte sem-bravo più bambina di loro! Insieme disegnavamo oppure allestivamo pic-coli spettacoli, li aiutavo a preparare

comiche gag con barzellette e teatro”.

Hai anche recitato?“No, non sono ancora così disinvol-ta… Però ho lavorato dietro le quinte occupandomi del trucco e dei costu-mi. Ho fatto altro: disegnato fumetti che poi i bimbi hanno regalato alle mamme, pittura con le dita e altro ancora. Insieme abbiamo anche di-pinto di blu un’animatrice, con una parrucca gialla in testa sembrava proprio Puffetta…”.

Ti è rimasto un bel ricordo di que-sto tirocinio. Cosa conti di fare ora?“Voglio terminare anche il corso di OSA per gli anziani ma l’obiettivo rimane quello di cercare lavoro in strutture per l’infanzia e, perché no, continuare a fare l’animatrice d’estate: troppo divertente!”.

uno sPLendido viLLaggio turistico, iL mare di amantea, un efficiente e motivato staff di animatori: La dimen-sione ideaLe Per famigLie in vacanza che non vogLiono annoiarsi mai… questo iL mondo in cui vaLeria aLoise, di BeLmonte caLaBro in Provincia di cosenza, ha svoLto un travoLgente tirocinio come animatrice.

INCONTRI Ottobre 2014 11

aniMatore racconti degLi aLLievi

Page 14: Incontri - Ottobre 2014

“Mi sono iscritta all’Istituto Cortivo nel 2012 perché convinta che il sociale fos-se la dimensione ideale per realizzarmi professionalmente. Avevo già qualche esperienza come volontaria nell’ambito della clownterapia, quello che invece mi mancava era un corso di formazione che assecondasse la mia passione per i bambini”.

E così ti sei iscritta al corso OSA per l’infanzia…“Che concluderò a breve dopo aver sostenuto l’esame finale. Nel frattempo sto frequentando anche quello per diventare operatore multiculturale, per il quale al momento sono alla ricerca della struttura giusta per il tirocinio”.

A proposito, raccontaci del tirocinio che hai già portato a termine.“Avrei dovuto svolgere tutte le 300 ore in un’unica struttura, invece, per una serie di motivi indipendenti da me, è successo che i tirocini sono stati due. Per fortuna, mi viene da dire, perché da entrambe le esperienze ho imparato moltissime cose”.

Raccontaci…“Ho trascorso tutto il mese di luglio presso il villaggio turistico Napitia Club Med, bellissima struttura sulla spiaggia di Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, una vera oasi di relax, perfetta per or-ganizzare giochi e attività. L’équipe era formidabile e preparatissima, molto disponibile a seguirmi e consigliarmi. C’erano gruppi di una decina di anima-tori per le varie fasce d’età che andava-no dai quattro ai dieci anni. Venivano organizzati tornei sportivi e praticate attività come tennis, vela, canoa, tiro con l’arco, piscina e calcio. Ma c’era anche molto altro: giochi d’acqua, con la sabbia, spettacolini e intrattenimenti vari…”.

Cosa hai imparato da questa esperien-za?“A parte il ricco repertorio di canzon-cine e un’ampia gamma di giochi di gruppo, ho affinato le tecniche di intrat-tenimento basilari per fare della buona animazione. Ma non solo: i bambini vanno seguiti in ogni momento della giornata e quindi

Due tirocini per ottimizzare competenze e professionalità

12 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 15: Incontri - Ottobre 2014

particolare attenzione va prestata per esempio durante i pasti perché, o per motivi religiosi o per allergie varie, le abitudini alimentari possono essere diverse, oppure bisogna ricordarsi di mettere loro la crema solare, ascoltarli, stare attenti alle loro esigenze… Sono al villaggio per una vacanza ed è fondamentale che tutto fili alla perfe-zione”.

L’altro tirocinio invece? “L’ho svolto qui, a Roma, presso l’asilo nido ‘Gli Scoiattoli’ ed è stato bellissimo. Lo ammetto: i piccolini dai pochi mesi sino ai tre anni mi sono più congeniali, mi sento più portata per il maternage che richiede massima dolcezza e tante, tenere coccole”.

Un altro mondo rispetto al villaggio turistico…“Decisamente, anche se ritengo impor-tante aver imparato a gestire ragazzini scatenati con tanta voglia di divertirsi. Comunque, sia al nido, sia al Club Med ho affrontato situazioni particolarmen-te stimolanti grazie alle quali ho potuto migliorare il livello delle mie compe-tenze”.

Nel futuro?“Una volta concluso anche il corso per la multiculturalità, il sogno vero, quello che mi accompagna da sempre, è lavo-rare con i bambini, di ogni età e cultura, magari in un asilo nido o, perché no, in una struttura totalmente innovativa, ideata da me ”.

Prima come animatrice in un viLLaggio turistico e Poi come oPeratrice in un nido d’infanzia, cLaudia scoPeL di roma ha svoLto iL tirocinio in amBiti diversi acquisendo maggiore consaPevoLezza neLLe ProPrie PotenziaLità. oggi è Più sicu-ra di sè, convinta soPrattutto che Lavorare con i BamBini sia iL mestiere Più BeLLo deL mondo.

INCONTRI Ottobre 2014 13

inFanZia racconti degLi aLLievi

Page 16: Incontri - Ottobre 2014

14 INCONTRI - Ottobre 2014

“Sono uscito dal triennio delle supe-riori con la qualifica di cuoco - spiega Kamal Laftomi - ma in realtà, a parte qualche esperienza lavorativa nei ristoranti della Riviera Adriatica e di Piacenza, la città dove abito, non ho proseguito su questa strada. Mi piace-va piuttosto dedicarmi al volontariato, attività che ho iniziato quando avevo 17 anni. Prima mi sono dedicato all’ac-compagnamento dei disabili e poi ho cominciato un bel percorso in diversi ambiti: mi sentivo a mio agio nel socia-le, mi dava tanta soddisfazione poter aiutare il prossimo, dare una mano a chi aveva bisogno. Ho fatto l’educatore, per sei mesi anche il tutor in una casa

famiglia per minori stranieri non ac-compagnati, insomma ogni giorno che passava capivo che era proprio questo che mi sarebbe piaciuto fare nella vita. Ed è proprio a partire da questa presa di coscienza che ho sentito la necessità di dotarmi di un titolo adeguato. Da qui al Cortivo il passo è stato breve…”.

Perché proprio il Cortivo?“Ho confrontato varie proposte di formazione in internet e quella del Cortivo mi è sembrata non solo la più qualificata ma anche quella che più delle altre esprimeva i valori in cui credo, l’accoglienza, la solidarietà, la vocazione per l’assistenza. Mi sono iscritto a tre specializzazioni: Opera-tore Multiculturale, Operatore Socio Assistenziale per l’infanzia e Ammini-stratore di Sostegno. Sono arrivato alla conclusione della prima specializzazio-ne e ho già tante cose da fare…”.

Ovvero?“La svolta è venuta con il tirocinio, che ho fatto presso la Cooperativa Socio Educativa ‘Fata Morgana’ di Piacenza. Gestisce due asili ma io sono stato incaricato di seguire assieme ad altri operatori una nuova convenzione con il Comune dedicata all’area infanzia, con corsi di formazione di pedagogisti e un vero e proprio spazio gioco per i bambini con ogni genere di attività ludiche, dal gioco libero a quello più creativo. Ed è proprio in questo ruolo che le mie origini marocchine si sono dimostrate particolarmente preziose: i piccoli erano infatti una specie di mondo in miniatura, arabi, maghrebini, romeni, albanesi, sudamericani, e l’opera di me-diazione culturale che riuscivo a svol-gere era molto importante, soprattutto

Un operatore multiculturale con la mediazione nel DNA

Page 17: Incontri - Ottobre 2014

INCONTRI Ottobre 2014 15

per riuscire a dare a tutti delle regole di convivenza e condivisione. È stata un’esperienza bellissima, una volta a settimana si organizzavano in-contri fra bimbi e adulti con disabilità, era meraviglioso vedere come si accet-tavano reciprocamente e, per entram-bi, i risultati erano davvero importanti. Ecco, è stata quella l’occasione per farmi conoscere e apprezzare da colle-ghi e dirigenti al punto che mi hanno chiesto di continuare nella mia opera di mediazione culturale e linguistica nel Centro per le Famiglie del Comune di Piacenza”.

Di cosa si tratta?“È una struttura rivolta a mamme, papà e bambini, dai neonati a quelli che frequentano le scuole elementari. Accoglie italiani e stranieri e offre un servizio molto interessante prestato da medici, pedagogisti e psicologi, al quale probabilmente si aggiungerà ben presto un progetto che ho messo personal-mente a punto”.

Hai elaborato un nuovo progetto?“Sì, ho pensato che poteva essere molto utile un punto di ascolto qui, nel quartiere Farnesiana, per ragazzi dai 18 ai 28 anni e per i loro genitori, arabi ma non solo, che svolgesse la funzione di filtrare le loro richieste e direzionarli presso gli enti territoriali che possono soddisfare le loro neces-sità, soprattutto per quanto riguarda le pratiche burocratiche, le cure mediche e l’orientamento al lavoro. Ci sono buone possibilità di avviarlo, devo solo fare prima due mesi di formazione e aggiornamento a Torino e poi credo proprio che possa partire”.

Bravo, bella iniziativa! Intraprenden-te come sei, chissà quanti programmi hai per il tuo futuro…“Mah, in realtà vorrei solo poter conti-nuare su questa strada. Mi piacerebbe iscrivermi all’università, fare Scienze della Formazione o della Comunica-zione ma solo per accrescere le mie conoscenze in modo da poter fare sempre meglio ciò che già sto facendo”.

MUltiCUltUralità racconti degLi aLLievi

Page 18: Incontri - Ottobre 2014

La ludoteca che fa cucù

“Abbiamo rimesso a posto con le nostre mani tutti gli ambienti, abbia-mo verniciato mobili, dipinto muri e disegnato pareti, naturalmente usando solo prodotti ecologici. Il nostro progetto ha visto la solidarie-tà e la partecipazione di tutto il pae-se. È grazie ai nostri concittadini, ad esempio, che possiamo vantare una nutrita biblioteca per ragazzi”.

Come e quando è nata l’idea?“Avevo sempre fatto animazione negli oratori ed è stata proprio questa passione che mi ha fatto poi iscrivere al Cortivo. Appena terminata la formazione mi sono lanciata e ho subito aperto la ludoteca. Al mio paese e nel suo territorio mancava uno spazio come questo, non c’era nulla per bambini e ragazzi e io non ho fatto altro che colmare un’esigenza”.

Cosa offrite?“Siamo multitasking e andiamo dal servizio di baby sitting full o part time per bambini da uno a tredici anni sino all’aiuto compiti di pomeriggio, un arco di attività che comprende anche momenti creativi, ludici e laboratoriali. Il sabato, ad esempio, si fanno pittura, decorazioni con la pasta di sale, fo-tografia, computer… Siamo inoltre disponibili per feste e compleanni durante i quali, su richiesta, faccia-mo anche animazione: siamo brave con il ‘truccabimbi’ e insuperabili con i palloncini... Abbiamo anche un appalto con il Comune”.

Per fare cosa?“Diamo servizi di assistenza per il prescuola, la mensa e il doposcuola. Siamo una presenza costante e or-mai in paese i bambini ci conoscono

bene. Alla ludoteca sono iscritti quindici ragazzini ma, prima o poi, in ludoteca ci passano tutti…”.

Qualche attività è particolarmente gradita?“Non ci sono preferenze, piacciono tutte: dai lavoretti in cartapesta o pa-sta di sale alle attività motorie. Gran-de successo riscuote anche la cucina con la preparazione di torte, pizze e muffin. Poi ci sono le favole…”.

Le raccontate?“Non solo: le raccontiamo, le adattia-mo per spettacolini teatrali, costruia-mo le scenografie, prepariamo i costu-mi, le rappresentiamo e le filmiamo. È un’attività che i ragazzi fanno con grande entusiasmo. Creiamo anche eventi particolari: tempo fa abbiamo chiamato un’esperta che ci ha intro-dotto nel ‘Mondo dei Draghi’, un tuffo

“Che lavoro fai?” ex allievi raccontanoquesta rubrica è dedicata alle esperienze e alle testimonianze di ex allievi dell’istituto cortivo. storie in presa diretta di persone in cammino verso la piena realizzazione personale e professionale.

L’antico ma sempre attuale gioco del cucù è diventato il nome di una bella ludoteca aperta a gignese, in provincia di verbania, da elisa cavazzana con la cugina silvia. è un’allegra e colorata struttura dove ogni dettaglio esprime la creatività e l’entusiasmo delle conduttrici.

16 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 19: Incontri - Ottobre 2014

nel fantasy che è piaciuto tantissimo”.

Avete anche il giardino?“Sì, certo, e anche attrezzato con percorsi ludici. Questo ci permette di lavorare bene anche in estate, quando in paese arrivano le famiglie di villeggianti. Abbiamo avuto molti piccoli turisti fra gli ospiti estivi della ludoteca e con alcuni di loro siamo rimaste in contatto via mail. Per i genitori in vacanza la ludoteca è un’ottima alternativa al solito par-co giochi. Finalmente qualcosa per i loro figli che qui non si annoiano, giocano e si fanno nuovi amici”.

La vostra ludoteca è un vulcano di attività… Stanche?“Sì, ma molto soddisfatte. Abbiamo aperto lo scorso maggio e i riscontri per ora sono più che buoni. Meglio di così non poteva andare”.

“Che lavoro Fai?” ex aLLievi raccontano

INCONTRI Ottobre 2014 17

Page 20: Incontri - Ottobre 2014

“Ho sempre avuto in famiglia tanti bambini più piccoli di me - spiega Chiara Milordi di Genzano di Roma - e sin da bambina ho imparato a prendermi cura di loro. Poi, quando frequentavo il liceo scientifico, ho fatto dei lavoretti come baby sitter. Per questo, quando mi sono diplomata ed ero in cerca di qualcosa da fare, per aiutarmi mia zia mi ha organizzato un incontro con una sua amica, titolare della scuola materna e asilo nido “Tutti giù per terra” di Ariccia, a soli quat-tro chilometri da casa mia”.

Ci sei andata?“Certo, sono passata di là senza grandi speranze, quasi per gioco. La titolare mi ha proposto di ini-

ziare senza un vero e proprio ruolo, come aiutante jolly, tanto per capire se quello poteva essere il mondo in cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Ho accettato e per un po’ di mesi, da dicembre alla fine dell’anno, mi sono inserita benissimo, ho dimostrato di avere esperienza e capacità di affrontare le situazioni al punto che nel secondo anno, era il settembre del 2010, sono stata messa al fianco di un’educatrice per seguire una classe dell’asilo, bimbetti da otto mesi a tre anni che sono una meraviglia da seguire giorno dopo giorno nei loro pro-gressi nel parlare, nel camminare, nel mangiare. E poi il passaggio dal pannolino al vasetto, i giochi, tutto bellissimo!”.

Continui a lavorare li?“Sì, e spero proprio di continuare a starci a lungo. E’ una struttura pia-cevole e interessante, con la cucina personalizzata per ogni bimbo e un bel giardino attrezzato, che adotta il metodo Feuerstein per lo sviluppo dell’intelligenza dei bambini. Ho fatto anche un corso per spe-cializzarmi in questa tecnica che dà davvero dei buoni risultati”.

E poi ti sei iscritta all’Istituto Cortivo?“Ho preso la decisione nel 2012, quando ho capito che avevo biso-gno di un titolo che mi qualificasse come Operatrice per l’Infanzia. Nel tempo, però, mi sono resa conto che non stavo solo conseguendo un at-

18 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 21: Incontri - Ottobre 2014

Ho iniziato quasi per gioco...

testato ma che stavo crescendo in preparazione: avevo infatti modo di confrontare continuamente la pratica quotidiana con la teoria e trovavo di continuo conferme del-le mie competenze che mi davano una sempre maggiore sicurezza sul lavoro. E’ stato un bel modo di studiare, supportato anche dalla chiarezza e dall’essenzialità dei testi e dalla disponibilità dei do-centi della sede di Roma. Così gli esami sono andati via uno dopo l’altro e adesso sono in attesa di ricevere l’attestato”.

Raccontaci un po’ dell’asilo e del metodo Feuerstein…“Le attività che facciamo sono quelle tipiche di un buon nido,

sensoriali, motorie... Program-miamo un tema all’inizio dell’an-no e lo svolgiamo con modalità diverse a seconda delle varie età. Per quanto riguarda il Feuerstein, il concetto di base è di non affer-mare le cose dall’alto ma dare ai piccoli la possibilità di pensare e di esprimersi. Ad esempio non gli diciamo “Sei contento?” o “Guarda che bello” ma invece “Come ti senti?” e “Cosa vedi?”: domande che mettono in moto il loro pensiero astratto e che li portano già a due anni a ragionamenti originali, spesso molto divertenti. Altra caratteristica dell’asilo è il coin-volgimento dei genitori, ai quali mostriamo cosa facciamo con i

loro tesori e ogni tanto proponia-mo incontri a tema con esperti su vari argomenti”.

Sei molto giovane, quali aspetta-tive hai per il tuo futuro?“Ho 25 anni e 5 di esperienza con l’infanzia. Mi piacerebbe, anche se non è fa-cile conciliare lavoro e frequenze obbligatorie, iscrivermi all’uni-versità, a facoltà come Logopedia o Scienze dell’Educazione. Non è un passo facile, ma so che ci sono dei corsi universitari on line, forse con quelli riuscirei a farcela, a raggiungere un’ulteriore specia-lizzazione per poter fare sempre di più e sempre meglio per i miei bambini”.

da un esordio un po’ casuale è nata la passione per l’infanzia di chiara milordi, oggi osa con cinque anni di esperienza lavorativa e una specializzazione nel metodo feuerstein per lo sviluppo dell’intelligenza dei bambini.

“Che lavoro Fai?” ex aLLievi raccontano

INCONTRI Ottobre 2014 19

Page 22: Incontri - Ottobre 2014

laboratorio di Scrittura autobiografica Seminario organizzato dall’Istituto Cortivo a villa ottoboni, Padova, il 22 novembre 2014, dalle 10.00 alle 17.00

Le parole del cuore, della memoria, quelle che raccontano la nostra storia sono leggere e intime, evocative e calde. Cristina Zuppel, psicologa, esperta di comunicazione e di scrittura autobiografica, ci condurrà a scoprire le mille potenzialità della parola nella definizione della nostra identità.Sarà una giornata dove giocheremo e ci divertiremo, lavorando con “carta, forbici, penna colori, immagini post it e tanta fantasia”, per scoprire tecniche autobiografiche di base, applicabili nei luoghi di lavoro, dall’asilo nido alla residenza per anziani.Cristina Zuppel ha frequentato la “Libera Università dell’Autobiografia”, fondata ad Anghiari dai Professori Saverio Tutino e Duccio Demetrio.L’autobiografia può aiutare le persone di ogni età a costituire e rafforzare la propria identità, a conoscere meglio le proprie radici, a nutrire più fiducia in sé stesse e a migliorare l’autostima.Un percorso alla portata di tutti, quindi, che ci può far capire quanto sia importante ricordare e quanto il ricordo sia sempre e comunque un atto espressivo e creativo.Perché ricordare è rivivere. In un altro tempo e da un’altra prospettiva.

La partecipazione ai seminari è come sempre gratuita.Per iscriverti, compila i form che trovi in fondo alle pagine dedicate nel nostro sito. Per informazioni: Istituto Cortivo, Centro di Formazione - Via E. Ramin, 1 - 35136 PadovaTel. 049 8901222 - Fax 049 8901213 - www.cortivo.it/seminari - e-mail: [email protected]

Due opportunità da prendere al volo.Riscoprire sé stessi e gli altri attraverso le tecniche dell’autobiografia.Apprendere nuovi modi di essere genitore. Appuntamenti da non mancare per crescere insieme.

20 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 23: Incontri - Ottobre 2014

eSSere geNitori oggi Seminario organizzato dall’Istituto Cortivopresso l’Università Seraphicum, via del Serafico, 1 – roMaSabato 15 novembre 2014 - dalle 09.30 alle 12.30

presso il Centro filologico Milanese, via Clerici, 10 - MilanoSabato 13 dicembre 2014 - dalle 09.30 alle 12.30

Diventare genitori consapevoli del proprio ruolo e del proprio tempo: non esiste esperienza più naturale e più meravigliosamente complessa e completa. Questo seminario, che nasce all’interno del progetto ParentAbility, e con il sostegno dell’Istituto Cortivo, vuole aiutare le coppie e gli individui desiderosi di sviluppare le proprie abilità genitoriali a sentirsi “al posto giusto” in una prospettiva sistemica.La visione sistemica introduce nuovi punti di osservazione e fornisce stimoli interessanti e utili anche per i professionisti (educatori, assistenti sociali, counselor...) che, a vario titolo, accompagnano l’evoluzione delle famiglie, tradizionali o meno.

La partecipazione ai seminari è come sempre gratuita.Per iscriverti, compila i form che trovi in fondo alle pagine dedicate nel nostro sito. Per informazioni: Istituto Cortivo, Centro di Formazione - Via E. Ramin, 1 - 35136 PadovaTel. 049 8901222 - Fax 049 8901213 - www.cortivo.it/seminari - e-mail: [email protected]

Conducono il seminario:

Massimiliano BaBUsCi, Counselor Sistemico - ParentAbilityMarco Marson, Counselor Sistemico - ParentAbilityFabio Cortese, Facilitatore Relazionale - Istituto Cortivo

Evento accreditato Sicool: 3 crediti ECPEvento accreditato Synesis: 3 crediti ECP

Chi seMina raCCoglie sPeciaLe seminari

INCONTRI Ottobre 2014 21

Page 24: Incontri - Ottobre 2014

Questo è un gioco ideale per i bimbi dai tre ai sei anni: è semplice, divertente e permette di

imparare a distinguere i colori al ritmo di una graziosa filastrocca. Non sappiamo chi l’abbia

scritta ma, chiunque ne sia l’autore, a lui i nostri complimenti! L’abbiamo trovata nel sito

www.igiochidielio.it con le indicazioni per l’attività. Ci vogliono almeno una quindicina di

bambini e materiali di tutti i colori (Elio consiglia di utilizzare dei grossi pennarelli ma possono

essere sostituiti da veli colorati o fogli dipinti nei colori dell’arcobaleno).

Il gioco dell’arcobaleno

22 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 25: Incontri - Ottobre 2014

ModalitàOgni bambino viene dotato di un pennarello, foglio o velo colorato, magari rispettando le indicazioni della filastrocca (il rosso al bimbo più piccino e il viola al più alto).I bimbi formano un semicerchio. Tutti devono stare in silenzio e ascoltare…Man mano che il conduttore recita la filastrocca, i bambini alzano a turno il colore appena nominato tenendolo in alto sino a quando, con un gesto, il conduttore indica di abbassarlo. La frase finale (“guardate c’è l’arcobaleno”) viene pronunciata da tutti i bambini in coro alzando tutti insieme i propri colori. Il gioco può essere ripetuto più volte, variando la velocità della filastrocca o variando l’ordine dei colori all’interno della filastrocca. Non ci sono vincitori ma, alla fine del gioco, si possono realizzare tanti bei disegni o collage sul tema dei colori e dell’arcobaleno.

Il gioco dell’arcobaleno

edUC’aZioni imParare giocando

C’era una volta un paese lontanodove i colori si davano la mano:

Tra tutti il rosso era il piu’ piccolinoe l’arancione gli stava vicino.Rideva forte il giallo brillante

e il verde li’ accanto parlava alle piante.Alti nel cielo l’azzurro e il blu

guardavano la terra e stavan lassu’.Piu’ grande e piu’ scuro degli altri era il viola,

ma i sette sembravano una cosa solae chi li vedeva nel cielo serenodiceva “Guardate... L’arcobaleno!”.

INCONTRI Ottobre 2014 23

Page 26: Incontri - Ottobre 2014

È un bel libro per bambini “Il posto giusto” che, scritto da Beatrice Masini e illustrato da Si-mona Mulazzani, con preziosi con-tributi dello psi-coterapeuta dott. Domenico Barillà, è stato presentato

al pubblico in occasione dei primi dieci anni di Casa Ronald a Firenze, struttura d’accoglienza per famiglie con bambini malati situata a breve distanza dall’Ospedale Pediatrico Meyer. Il libro, con ineffabile levità e poesia, spiega come “casa” sia il luogo in cui non ci si può mai sentire soli proprio perché, sotto lo stesso tetto, abitano le persone che ci vogliono bene. A pubblicare la storia, in collabo-razione con la Fondazione Case Ronald, è l’editrice

Chartusia. Nel libro, oltre al delizioso racconto di Beatrice Masini, si trovano alcune pagine interattive che i giovani lettori possono usare per “raccontare” con parole e disegni qual è per loro “il posto giusto”. Potete acquistarlo in tutte le librerie o sul sito www.fondazioneronald.it. Parte del ricavato con-tribuirà al finanziamento di nuovi progetti della Fondazione per l’infanzia Ronald Mc Donald.

La prima casa Ronald è stata fondata 40 anni fa a Philadelphia negli Stati Uniti d’America. Oggi sono tantissime le Case Ronald sparse nel mondo, tutte realizzate all’interno o vicino a centri pediatrici di primaria importanza.

Beatrice Masini illustrazioni di Simona Mulazzani

il posto giustoCarthusia Edizioni - 30 pagine

Il libroUn tenero racconto per un grande progetto

24 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 27: Incontri - Ottobre 2014

Uscito nelle sale cinemato-grafiche nel 2008, “Si può fare” è uno dei film italiani più riusciti sulla disabilità psichica e la sua relazione con il sociale. Diretto da Giulio Manfredonia e sce-neggiato dello stesso regista in collaborazione con Fabio Bonifacci, la pellicola tratta con efficace e comica legge-

rezza il problema dell’integrazione delle persone con patologie psichiatriche. I protagonisti sono i pazienti della Cooperativa 180 (dal numero della legge voluta dal famoso psichiatra Basaglia, provvedimento che sancì la chiusura dei manicomi) “parcheggiati” in una struttura pseudo riabilitativa dove vengono gestiti con ottuso paternalismo dal dottor Del Vecchio, psichiatra che non nutre alcuna speranza nella riabilitazione dei suoi utenti. A dare una scossa alla situazione arriva il nuovo direttore che, vecchio sindacalista “rottamato”

dai suoi compagni, si ritrova calato in una dimensione a lui sconosciuta. I pazienti sono chiusi in una stanza, rassegnati e amorfi, ma quando il direttore, con un approccio a dir poco approssimativo, in un’assemblea gli fa capire che il lavoro potrebbe essere un’alternati-va alla triste apatia delle loro vite, alla domanda “che cosa vorreste fare”, qualcuno propone di provare a fare i posatori di parquet… Il direttore non ci pensa su e afferma che “si può fare”. Viene riattivata la Cooperativa (siamo negli anni ’80) e i pazienti vengono responsabilizzati come soci lavo-ratori. Il lavoro, nonostante la singolare composizione dei suoi operai, comincia ad andare bene… Non sarà un percorso facile ma, alla fine, dopo vari ed esilaranti episodi, momenti drammatici e azioni risolutrici, la Cooperativa 180 si afferma con successo grazie alla realizzazione di splendidi pavimenti in legno intarsiati… Formidabile Claudio Bisio, fantastici i “matti”, bra-vissimo nella parte dello psichiatra basagliano l’allora quasi esordiente Giuseppe Battiston.

Il film

Si può fare

2008, regia di Giulio Manfredonia

Niente è impossibile, tutto “si può fare”

iL fiLm è un omaggio agLi oPeratori Più tenaci, convinti che Per ogni ProBLe-ma esista La giusta soLuzione. come dire che di fronte aLLe situazioni che aPPaiono imPossiBiLi è necessario saPer “Lanciare iL cuore oLtre L’ostacoLo”.

il soCiale tra Carta e PelliCola

INCONTRI Ottobre 2014 25

Page 28: Incontri - Ottobre 2014

Angeli, amici o tutte e due le cose? A voi la scelta!

www.angelodeirifugiati.it

tutti saPPiamo quanto Bisogno di aiuto e soLidarietà c’è neL mondo d’oggi, dentro e fuori dai nostri confini, e tutti vorremmo dare iL nostro con-triButo. in queste Pagine vi segnaLiamo due ottime oPPortunità Per farLo, secondo Le vostre PossiBiLità, con un sostegno economico o con un segno di umana ParteciPazione…

Il primo sito è www.angelodeirifugiati.it, un nome al singolare anche se in realtà loro sono tantissimi, sempre di più e sempre più generosi. Sono gli angeli dell’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite con il compito di fornire protezione e assistenza a tutti co-loro che sono in fuga dalla propria casa e dal proprio paese per sfuggire a guerre, persecuzioni e violenze. Accolgono questi profughi che hanno perso tutto nei campi allestiti per assisterli in un primo momento con cibo, medicinali, acqua, tende, coperte e, nel tem-po, restituire loro dignità, diritti, ambulatori medici e scuole, insomma il necessario per ricominciare a spe-rare in una vita migliore. È un’opera difficile, faticosa e rischiosa, che però cresce al passo con le sempre più numerose emergenze da fronteggiare in un contesto che lo stesso papa Francesco ha definito la terza guer-ra mondiale, ma a pezzi. Attualmente l’UNHCR, in collaborazione con 640 partner, gestisce centinaia di

campi nei quali protegge 36 milioni di persone e, nel 2012, ha effettuato ben 129 ponti aerei per raggiungere i luoghi in cui è scoppiata una crisi umanitaria. Il suo team di emergenza interviene nel giro di 48 ore per salvare il maggior numero possibile di vite umane nei primissimi momenti del soccorso, quelli cruciali per la sopravvivenza. Ed è soprattutto per questo motivo che gli angeli dell’UNHCR sono alla ricerca di altri angeli, di persone generose e disponibili a contribuire con una donazione anche minima ma costante, per poter reagire con prontezza in ogni momento, con i magazzini sempre pieni, per non dover mai decidere a chi dare una tenda e a chi no. Una donazione regolare consente inoltre di creare reti organizzative più solide e di poter quotidianamente dare l’indispensabile a chi non ha più nulla. Donare è una scelta consapevole, fatelo e vi sentirete più vicini a chi fugge, ogni giorno, in tutto il mondo.

26 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 29: Incontri - Ottobre 2014

a PesCa di siti iL sociaLe in rete

www.giovanioltrelasm.itLa sclerosi multipla è una patologia che riguarda so-prattutto i giovani. Giovani con un problema ma con una grande voglia di vivere, profondamente coscienti del loro disagio ma altrettanto desiderosi di contatti, sentimenti, divertimenti e interessi di ogni genere. E chi poteva creare, se non loro stessi, un blog molto vivace, www.giovanioltrelasm.it, dove si presentano come blogger per un mondo libero dalla sclerosi multipla? Ed hanno le idee chiare, anzi, chiarissime, talmente chiare che preferiamo fare un passo indietro e lasciare a loro stessi la parola: “C’era una volta un sito - esordiscono nella pagina ‘chi siamo’ del loro blog - con notizie, schede, documenti realizzati per informare i giovani sulla sclerosi multipla. Si chia-mava Giovanioltrelasm e, già dal nome, lanciava un messaggio ai ragazzi colpiti dalla patologia: informa-tevi, parliamo, discutiamo, stiamo insieme perché no-nostante la SM si può vivere una vita piena. Poi sono arrivati facebook, twitter, youtube e tutto il mondo dei social network ma soprattutto sono arrivati i blog ed improvvisamente il sito ci è sembrato troppo ingessa-to per parlare veramente con gli altri ragazzi toccati da questa subdola malattia. Perché non apriamo un blog - ci siamo detti - ed eccoci qua. Giovanioltrelasm

è nato così: siamo un gruppo di ragazzi che hanno voglia di raccontare e di raccontarsi, di condividere le proprie vite e di accoglierne altre. Amori, lavoro, vacanze, le sfide della SM, i nostri progetti, quello che ci fa gioire e arrabbiare, quello che ci fa indigna-re e sognare. Vogliamo che nessuno si senta solo e indifeso di fronte agli ostacoli posti da questa ‘socia’ ingombrante. Vogliamo che tutti capiscano che la vita va vissuta intensamente e con entusiasmo, alla faccia della SM, anzi, oltre la SM, appunto”. Come già avrete capito, Giovanioltrelasm è un blog collaborativo, dove sarete caldamente accolti e invitati a leggere e scri-vere ma anche a inviare foto e video per raccontare, partecipare, creare amicizie e veri legami con questi giovani molto speciali.

INCONTRI Ottobre 2014 27

Page 30: Incontri - Ottobre 2014

un punto d’incontro tra domanda e offertaAttraverso il Servizio Segnalazione Allievi le strutture possono chiederci – per tirocini o impiego – i nomi-nativi degli allievi che hanno concluso il percorso formativo, mentre gli allievi possono conoscere le richieste pervenute e segnalare il loro interesse e la loro disponibilità.

ServiZio SegNalaZioNe allievi Opportunità, indicazioni, soluzioni.

ServiZio SegNalaZioNe allievi

istituto cortivocentro di formazione via e. ramin, 1 - 35136 Padovatel. 049 8901222 - fax 049 8901213e-mail: [email protected]

Quest’anno, alla fine di agosto, è giunta al Servizio Segnalazione Allievi la richiesta da parte della Coo-perativa Sociale Onlus Il Girasole di nominativi di ex allieve da inserire, previa selezione, nell’organico di un asilo nido. A mandare il messaggio da Bracciano, provincia di Roma, era la responsabile Rita Zuliani. Incuriositi, l’abbiamo contattata per conoscere i motivi che l’hanno portata a rivolgersi al nostro Istituto.

“Tutto risale al giorno in cui è arrivata qui Sabrina. Era un’allieva del Cortivo e chiedeva di essere ac-colta per il tirocinio. E’ ri-masta con noi per quattro mesi ed è stata un’espe-rienza ottima, ha seguito molto bene anche una non vedente, e ho cercato

di insegnarle tutto ciò che sapevo di questo lavoro che è delicato per vari aspetti, non tanto nel rapporto con i bimbi quanto con i genitori, sempre pronti a mettere in discussione i criteri educativi. Il problema è che sono quasi tutti figli unici, viziati, non sanno giocare assieme e vogliono tutto per loro. A due anni pretendono di co-mandare a bacchetta ma io faccio l’educatrice e il mio compito è educarli a diventare adulti. Per questo do delle regole e questo è il principale motivo di contrasto con mamme e papà che pensano di fare la loro felicità accontentandoli sempre. In effetti i bambini imparano

in fretta i giusti comportamenti, con grande sorpresa dei genitori che ritenevano impossibile imporre qual-cosa ai loro piccoli tesori. Ecco, questo e tanto altro ho trasmesso a Sabrina, che oggi lavora in un asilo nido a Trigoria, il paese dove c’è il ritiro della Roma”.Un incontro felice al quale adesso vuoi dare continu-ità…“Sì, qui ho sempre molto da fare, oltre a gestire l’asilo offriamo in convenzione con il Comune un servizio di telesoccorso e telecompagnia per anziani e, personal-mente, mi occupo di pre e post scuola per bimbi dalla materna alle elementari a favore di madri lavoratrici. Mi serviva un aiuto e dove potevo rivolgermi con fi-ducia se non al Cortivo, di cui conosco la serietà della formazione e la preparazione delle allieve? Così ho fatto, ho ricevuto vari nominativi, ho provato a telefo-nare e ho riscontrato che buona parte delle ex allieve aveva già trovato lavoro o avviato un nido famiglia o, ancora, un asilo nido assieme ad altre amiche… Visti i tempi non facili dal punto di vista occupazionale, è stata davvero una sorpresa inaspettata. Comunque fra le tante mi è piaciuta in particolare Alessia, con espe-rienza di animatrice per l’infanzia nei Club Med della Sardegna, la sto aspettando e spero proprio che si riveli la collaboratrice giusta per il mio nido. Volevo anche approfittare di questa occasione per confermare la mia piena disponibilità ad accogliere tirocinanti Cortivo, sono sicura che saranno esperienze positive, per me e per loro…”.

“Mi serviva un aiuto e dove potevo rivolgermi con fiducia se non al Cortivo…”

28 INCONTRI - Ottobre 2014

Page 31: Incontri - Ottobre 2014

Corsi di formazione per: Operatore Socio Assistenziale (OSA) per infanzia, anziani, disabili, dipendenze, Operatore Multiculturale, Assistente turistico per disabili, Amministratore di sostegno, Animatore, Operatore Socio Sanitario (OSS); Counselor.

Istituto Cortivo - via Padre E. Ramin, 1 - 35136 Padova www.cortivo.it

isTiTuTo corTiVo: diventa protagonista nel sociale.

Dal 1984 progettiamo attività formative nel sociale, un mondo ricco di umanità che è da sempre il nostro esclusivo e coinvolgente orizzonte di impegno. Trent’anni di esperienze, scelte e fatti concreti hanno dato vita ad una struttura forte e dinamica che forma professionisti motivati e competenti.

Perché l’assistenza alla persona non è mai un lavoro qualsiasi.

Con i nostri Centri Didattici siamo presenti in tutte le principali città italiane. La nostra sede centrale è a Padova.

ORGANIZZAZIONECERTIF ICATA

SA8000

Rating di legalità: ★★ AGCM - Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Rif. RT/2 del 22 Maggio 2013 (Prot. n. 0030291)

Accreditamenti e certificazioni

SGQ certificato a frontedella norma ISO 9001:2008

A U QSERCE

RTI IF CAZIONIS...RL

Scuola accReditata da

Page 32: Incontri - Ottobre 2014

Associati subito e diventa un professionista apprezzato e riconosciuto, anche sul piano giuridico.

E se hai completato un corso di formazione dell’Istituto Cortivo puoi iscriverti a Synesis a condizioni agevolate.

Synesis, il welfare del futuro passa di qui.

Per maggiori informazioni vai su www.assosynesis.com

Synesis è un’Associazione Europea di Professionisti del Benessere e dell’Assistenza alla persona nata per applicare concretamente la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 che riconosce le professioni non organizzate in ordini. Propone soluzioni di Welfare privato efficiente e flessibile a Enti, strutture, famiglie che sempre di più cercano risposte assistenziali di alta qualità.

Synesis ti offre formazione e aggiornamento continui; valorizza e riconosce le tue competenze; ti dà visibilità e distinzione come professionista attraverso l’iscrizione al R.E.P.A.B. (Registro Europeo di Professionisti del Benessere e dell’Assistenza).

Synesis dà valore alle tue competenze.

Associazione europea di professionistidel benessere e dell’assistenza alla personaVia Amedeo Parmeggiani, 8 - 40131 BOLOGNA Tel. 051/0416514 - Fax 051/0416474e-mail: [email protected]

131

ww

w.im

mag

ina.

biz