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IMPRESE ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioni MERCATO Meteo sotto controllo IMPRESE Illuminazione e domotica DISTRIBUZIONE Terminale di cavo “intelligente” IMPRESE Vetrina della sicurezza EVENTI UPS e qualità dell’energia elettrica IMPRESE Un futuro più intelligente per la luce ILLUMINAZIONE Primi vincitori Oscar Top Level FEDERAZIONE Break the wall FEDERAZIONE Il rating e i suoi utilizzi ECONOMIA COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 5, N. 5- GIUGNO - LUGLIO 2014 e 7,00 5 Giugno 2014 www.commercioelettrico.com

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MID.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

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è una pubblicazioneInnova Editore S.r.l.Via Giovanni Prati 9, 20145 MilanoTel 02 84269700 – Fax 02 84269719E-mail: [email protected] MI - 1986203 – P.I. 07855960964Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 5 – Giugno - Luglio 2014 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Hanno collaboratoMauro Alfonso, Guido Buttarelli, Carlo Carrara, Gabriele Contini, Giampaolo Ferrari, Elisa Pastorino, Amerigo Rossi,Marco Scarpinato, Franco Vitali Grafica e DTPAndrea Piomboni, Ugo Greissing

Coordinamento EditorialeElisa Pastorino

[email protected]

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719mail: [email protected]

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Alessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146

Ufficio abbonamentiInnova Editore Srl Tel: 02 [email protected]

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Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Innova Editore S.r.l. o telefonando al numero 02 84269700. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

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Un futuro più intelligente per la luceSoluzioni e innovazioni LED per l’illuminazione interna ed esterna

Illuminazione e domoticaL’azienda fiorentina Chelli ha recentemente aperto un nuovo spazio

dimostrativo per I’illuminazione degli ambienti, ma non solo...

I sistemi di allarme e sorveglianza per le abitazioniUn’opportunità da valorizzare, lavorando su comunicazione,

segmentazione e proposta commerciale

ILLUMINAzIONE

DISTRIBUzIONE

MERCATO

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Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico?Quali saranno le tendenze che si stanno delineando

negli attuali scenari?

Break the wallLa crisi finanziaria ha da tempo fatto emergere il ruolo determinante

del processo legato al credito all’interno di tutte le imprese

Primi vincitori Oscar ToplevelI primi vincitori e le loro opinioni

Portare all’estero Metel o aprirsi verso gli standard stranieri?Carlo Carrara, in occasione dell’uscita dal CDA Metel,

ci saluta con una riflessione sul futuro dell’azienda

Il rating e i suoi utilizziChe cos’è, cosa si deve fare ed a cosa può servire il rating

ECONOMIA18

FEDERAzIONE

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RUBRICHE

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Anno 5, N.5www.commercioelettrico.com

3M Italia SrlVia Norberto Bobbio, 2120096 Pioltello, Milanowww.3melettrici.it

Vetrina della SicurezzaNumeri in crescita, grandi ritorni e nuovi servizi innovativi

EVENTI42

Meteo sotto controlloMonitorare automaticamente l’irraggiamento solare

per ridurre i consumi

Terminale di cavo “intelligente”Un caso di successo tutto italiano nel mondo delle Smart Grid

UPS e qualità dell’energia elettricaL’alto contenuto tecnologico di molte apparecchiature elettroniche

richiede un adeguato livello di continuità e qualità dell’elettricità

Coniugare estetica, sicurezza e risparmio energeticoLa proprietà del nuovo parcheggio di Corso d’Italia, a Roma, ha scelto

una soluzione tecnologica innovativa per l’illuminazione degli spazi

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ANIE: progetto di aggregazione per le rinnovabili

ABB: premiata l’efficienza energetica

04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5

Sono cinque le aziende italiane che hanno ricevuto l’ABB Energy Efficiency Award nel 2014. Terzia-rio, industria, utility e trasporti i settori rappresentati, nei quali, grazie all’applicazione di soluzioni per l’efficienza energetica in bassa, media e alta tensione, sono stati raggiunti apprezzabili risul-tati in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e di costi. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 29 maggio al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano e ha visto alternarsi le testimonianze dei vincitori: AFV Acciaierie Beltrame (industria metallurgica), A2A Ambiente (utility), Albasolar (building), Galbani – Gruppo Lactalis Italia (industria alimentare) e Grandi Navi Veloci (trasporti), che hanno evidenziato, con fatti e numeri, i vantaggi concreti ottenuti grazie all’applicazione delle soluzioni ABB per l’efficien-za energetica.L’aggiudicazione del Premio è stata affidata al Comitato Tecnico Scientifico di ABB, mentre per la validazione dei risultati è stata selezionata una Giuria qualificata, composta da rappresentanti di Assolombarda, AEIT e del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.«Anche quest’anno l’ABB Energy Efficiency Award è stato assegnato a realtà molto diverse fra loro, sia per dimensioni, sia per settore di attività, a conferma della trasversalità della tematica dell’efficienza energetica e della possibilità di avere un ritorno economico significativo anche con investimenti contenuti», ha affermato Matteo Marini, Amministratore Delegato di ABB. «Dobbia-mo incrementare le leve che spingono gli investimenti in efficienza energetica, a livello sia pubbli-co, sia privato, puntando su informazione, formazione e semplificazione della normativa. Il Paese ne guadagnerà in competitività».Anche in questa edizione dell’Award ABB ha voluto premiare giovani neo laureati che hanno elabo-rato le loro tesi sul tema dell’efficienza energetica, con soluzioni orientate ad un elevato contenuto tecnologico e al risparmio economico. Tra ventitré candidati sono stati selezionati quattro giovani neo laureati, provenienti dal Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Genova. L’ABB Energy Efficiency Award è stato, inoltre, l’occasione per discutere dei trend globali dell’efficienza energetica, della visione di executive manager ed esperti del settore e delle opportunità che l’ef-ficienza energetica può offrire per supportare il sistema economico e produttivo. Durante questo intervento, a cura di Matteo Marini, è stata presentata la seconda edizione del documento di ri-ferimento del Gruppo ABB per l’efficienza energetica “Trend globali dell’efficienza energetica”. Al termine, il Direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, Fiorenzo Galli, ha illustrato un approfondito audit realizzato da ABB sull’edificio storico che ospita il Museo stesso, mettendo in luce opportunità di efficientamento energetico e delineando le priorità di intervento.

Lo scorso 7 maggio è stato presentato al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ac-compagnato dal Direttore Generale Marcella Panucci e dal vice Presidente Antonella Mansi, il progetto di aggregazione del settore energie rinnovabili in ANIE, la Federazione nazionale che rappresenta l’industria elettronica ed elettrotecnica italiana.Il Presidente di ANIE, Claudio Andrea Gemme, era accompagnato dal Direttore generale di ANIE, Maria Antonietta Portaluri, dal Presidente di ANIE Energia, Matteo Marini, e dal Presidente del GIFI (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), Emilio Cremona.È stato, infatti, deliberato di costituire in Federazione una nuova Associazione, ANIE Rin-novabili, che riunisce: i costruttori di componenti e di impianti chiavi in mano per la pro-duzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, mini idraulico; le aziende interessate a promuovere la costruzione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile in Italia e all’estero; i promotori di nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili.Il progetto si muove nell’ottica promossa dalla Commissione Pesenti di favorire l’aggrega-zione e la rappresentanza unitaria in Confindustria.«Con la nascita di ANIE Rinnovabili», ha spiegato il Presidente di ANIE, «la Federazione aggregherà le aziende che lavorano per l’efficientamento del sistema energetico nazionale. Questa operazione ci permetterà di cogliere le potenzialità di tutte quelle nuove tecnologie che, nate sulla scia del grande sviluppo delle rinnovabili, sono oggi in realtà perfettamente

integrate in un sistema bilanciato e costituiscono una ricchezza per tutto il Paese».

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CEI: Premio miglior Tesi di laurea

06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5

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Giunto alla diciannovesima edizione, il Premio CEI – Miglior Tesi di Laurea premierà quest’anno tre Tesi di Laurea con un riconoscimento pubblico ed ufficiale e l’asse-gnazione di un contributo in denaro così suddiviso: primo premio 2.500 euro; secondo premio 2.000 euro; terzo premio 1.500 euro.I premi verranno attribuiti alle tre migliori tesi dedicate a sviluppare e approfondire tematiche connesse alla normazione tecnica nazionale, comunitaria ed internazionale, anche con riferimento alle ricerche preparatorie e prenormative inerenti l’attività di certificazione ed il perseguimento della regola dell’arte.Possono riguardare tutti i campi di attività coinvolti nell’applicazione della normati-va: da quello strettamente tecnico, alle implicazioni in campo giuridico, economico, sociale, storico, ecc. Ulteriori approfondimenti possono considerare gli sviluppi del benessere economico e sociale legati alla normativa nazionale ed internazionale e all’evoluzione della tecnologia, le nuove tecnologie di informazione e le peculiarità del

linguaggio tecnico e normativo.Al Premio possono partecipare tutti i Laureati o Laureandi (Laurea pre-cedente ordinamento o Laurea Magistrale) delle Facoltà di Ingegneria (Civile, Della Prevenzione e della Sicurezza, Elettrica, Elettronica, Ener-getica, Dei Sistemi Edilizi, Per l’ambiente e il territorio, Informatica, Meccanica), Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche e Sociali di tutte le Cattedre nazionali che avranno discusso la Tesi e conseguito la Laurea nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 28 febbraio 2015.Il Premio CEI è stato istituito nel 1999 allo scopo di stimolare la ricerca accademica sui temi legati all’attività normativa nei settori elettrotec-nico, elettronico e delle telecomunicazioni.

Si è tenuta mercoledì 14 maggio la cerimonia di premiazione della seconda edizione de: “Un progetto di classe”, il concorso ideato da Gewiss Professional rivolto a tutti gli istituti di istruzione secondaria. Ad aggiudicarsi l’edizione 2013/2014 del concorso è stato l’ISIS Zanussi di Pordeno-ne; completano il podio gli istituti ENGIM Lombardia di Brembate Sopra (BG) (secondo classificato), e l’ISS di Cairo Montenotte (SV) (terzo classificato). La giuria ha ritenuto, inoltre, di assegnare tre premi speciali: il Premio Creatività, assegnato all’istituto Tutor di Piacenza, per i migliori plastico e video valutati nel loro insieme; il Premio Professio-nalità, assegnato all’IPSIA Garelli di Mondovì (CN), per la presentazione più “vicina” ad un vero lavoro fatto da professionisti; il Premio Miglior Progetto Illuminotecnico, asse-gnato all’ABF di Albino (BG).Al Concorso hanno aderito oltre 100 istituti di istruzione secondaria e oltre 2.000 stu-denti provenienti da tutto il territorio nazionale, cui è stato chiesto di lavorare alla pro-

gettazione elettrica e illuminotecnica di un villaggio turistico. Studenti e docenti hanno dovuto realizzare schemi elettrici, redigere preventivi, dimensionare impianti di illuminazione, configurare quadri elettrici, compilare dichiarazioni di con-formità e definire la documentazione completa da allegare al progetto.La selezione dei progetti migliori è stata effettuata da una giuria tecnica, composta da 3 esperti Gewiss, tenendo conto della varietà dei software utilizzati, dell’utilizzo di soluzioni adatte al luogo e allo scopo, della completezza e chiarezza della documentazione fornita, della semplicità ed economici-tà delle soluzioni adottate, dell’assenza di errori formali.Le classi vincitrici del concorso si sono aggiudicate materia-li didattici utili ad approfondire alcune tematiche inerenti il mondo elettrotecnico: domotica, illuminazione e normative di settore.

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Ecolamp: raccolta differenziata delle sorgenti luminose

L’Italia si posiziona al quinto posto nella raccolta di lampadine a basso consumo in Eu-ropa nell’anno 2013, con 2.380 tonnellate di sorgenti luminose raccolte e trattate. Lo ha reso noto Ecolamp, il Consorzio italiano che opera nel riciclo dei rifiuti del comparto R5 dei RAEE, l’unico segmento dei rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE) a registrare un segno positivo anche a chiusura del 2013.Se, come evidenziato dal rapporto Ambiente Italia 2014, l’Italia è leader europeo nell’in-dustria del riciclo, in particolare dei metalli ferrosi, plastica e tessili, per la raccolta delle lampadine a basso consumo scende al quinto posto. In termini assoluti, l’Italia segue la

Spagna (oltre 2.500 tonnellate), la Francia (4.590 tonnellate), il Regno Unito (5.370 tonnellate) e la Germania (oltre 9.600 tonnellate). Buoni risultati per l’Italia dal punto di vista dell’incremento annuo, con il 14 per cento in più di lampadine raccolte sul 2012. Dal dato di raccolta procapite risulta che in media un cittadino italiano ha raccolto circa 0,039 kg di lampadine a basso consumo nel 2013, mentre un cittadino tedesco ben 0,117 kg.I dati elaborati provengono dal network che riunisce i principali Con-sorzi europei di raccolta di lampadine a basso consumo, cui Ecolamp aderisce. Le elaborazioni tengono conto sia della raccolta avvenuta tramite i canali obbligatori, sia di quella proveniente da eventuali canali volontari: il dato italiano, quindi, prende in considerazione il conferimento del materiale alle Isole Ecologiche cittadine e quello derivante dai canali della distribuzione (1.116 tonnellate), oltre alla raccolta volontaria di Ecolamp dedicata ai professionisti del settore (1.264 tonnellate).

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08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.5

Conergy: fornitura di energia elettrica

AVe: 110 anni di storia

Con l’obiettivo di costituire un efficace portafoglio di prodotti e servizi, Conergy ha recentemente aggiunto un nuovo servizio e sarà in grado di stipulare contratti di fornitura di energia elettrica con i propri clienti. Dopo aver ampliato le gamme prodotti, l’azienda ha finalizzato un accor-do di collaborazione con un importante operatore del mercato energia, Enegan (Gruppo Gan), società trader di energia elettrica e gas, per avvia-re questa nuova e importante attività.La rete di Installatori Accreditati Conergy Italia (IFAC) potrà d’ora in avanti proporre interessanti contratti di fornitura di energia ai propri clienti esistenti e potenziali, diventando sempre più i referenti a 360° per la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici e industriali.Enegan si distingue per la trasparenza della proposta e per il forte orientamento al cliente, al quale si rivolge con un approccio di consu-lente in materia di energia. Da sempre segue le linee guida di garanzia energetica e attenzione all’ambiente, facendosi promotrice di soluzioni ecocompatibili.Tutte queste caratteristiche rendono l’azienda un partner ideale per Co-nergy che con la sua rete di vendita, le competenze tecniche e commer-ciali, le conoscenze e le professionalità specifiche nel settore e il rispetto di standard qualitativi implementerà al meglio la nuova iniziativa.La fornitura di energia elettrica va ad ampliare ulteriormente il già ricco portafoglio di Conergy, che mira ad offrire la massima qualità disponibile sul mercato per realizzare impianti completi, integrati e all’avanguardia.

Quest’anno AVE celebra 110 anni di attività e ha deciso di festeggiare il nuovo ed importante traguardo con le persone che nel corso degli anni hanno dato il loro contributo nel far crescere l’azienda, fino a farla diventare una realtà di eccellenza nell’ambito dei produttori di apparec-chiature elettriche ed elettroniche di qualità, capace di offrire risposte razionali ed adeguate all’evoluzione delle esigenze impiantistiche civili ed industriali.Fondata nel 1904, Ave ha sede a Rezzato, in provincia di Brescia e conta più di 200 dipendenti. Guidata dal Dottor Alessandro Belli, nei primi anni del Duemila ha visto l’ingresso dei figli Emanuele, Tommaso e, in seguito, Clementina, sui quali si basa la continuità e il futuro dell’a-zienda stessa, con ruoli di primo piano nel marketing e comunicazione e nel commercio.Fin dai suoi esordi, la società ha seguito una filosofia aziendale ben precisa, dove l’innovazio-ne tecnologica e l’attenzione al design hanno dominato l’intera produzione aziendale. Non a caso architetti e designer di fama come Giò Ponti, Andries Van Onck e Makio Hasuike hanno collaborato con l’azienda nella realizzazione di soluzioni sempre più presenti in ogni angolo del mondo.In un ambito in continua evoluzione, l’azienda ha saputo comprendere rapidamente le nuove

esigenze del mercato ed offrire soluzioni basate sull’elevata tecnolo-gia e sull’indubbia personalità ed eleganza estetica, creando prodotti all’avanguardia adatti a stili ed ambienti differenti.Oggi conta al suo interno ben 6 Divisioni strategiche di prodotto di-stinte in: Serie Civili; Domotica e Gestione Alberghiera; Sicurezza; Scatole, Contenitori e Centralini; Apparecchi Modulari; Ventilazione.L’elevato grado di specializzazione e di attenzione alla qualità, con gestione e controllo di tutti i processi aziendali, dalla progettazione alla produzione, dall’amministrazione alla logistica, le ha consentito di ottenere, fin dal 1995, la Certificazione Sistemi di Qualità - CSQ in conformità alle severe norme UNI EN ISO 9001.

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Solarexpo: il fotovoltaico in italia è vivo

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Si è chiusa l’edizione 2014 di Solarexpo - The Innovation Cloud, a Fiera Milano, con il dato di 14.200 visitatori professionali in tre giornate di manifestazione.A conferma della crescente domanda di aggiornamento professionale, indispensabile nell’era post incentivi, i 50 convegni ed eventi speciali hanno registrato 6.000 presenze e l’intervento di 400 relatori. «La significativa affluenza di visitatori, per di più quest’anno particolarmente profilati dal punto di vista professionale», ha affermato Luca Zingale, Direttore scientifico dell’evento, «è un chiaro segnale della fiducia che il mercato interno stia ripartendo. In parallelo, le aziende dovranno mantenere un forte orientamento verso l’estero, dove la domanda di energia verde è in crescita esponenziale».Anche dopo la fine degli incentivi nell’estate scorsa, il fotovoltaico in Italia è vivo e vegeto. Grazie alle detrazioni fiscali del 50 per cento in 10 anni per le ristrutturazioni edilizie, installare pannelli solari per produrre elettricità resta ancora un ottimo investimento per le famiglie. Un piccolo impianto da 3 kW, con un costo indicativo di circa 7÷7.500 euro, che produce 3.300÷4.500 kWh l’anno (a secondo della località italiana in cui è situato), con gli sgravi si ripaga in 6÷8 anni e sulla sua vita utile (almeno 25 anni) garantisce un risparmio netto di oltre 20.000 euro, come mostrano i dati emersi nel corso della manifestazione.Anche per le imprese, l’opzione fotovoltaico è economicamente interessante, sebbene queste non possano godere degli sgravi fiscali. Le PMI italiane, che pagano l’energia il 30 per cento in più della media dell’Eurozona, possono alleggerire notevolmente la bolletta installando sul proprio tetto un impianto fotovoltaico. Il risparmio è tanto più elevato quanto più i consumi si concentrano nelle ore di produzione giornaliere: utilizzando di-rettamente l’elettricità solare prodotta dal proprio impianto non si paga il costo del kWh prelevato dalla rete, con un risparmio che può arrivare al 37÷50 per cento in meno.Grazie al forte calo del prezzo degli impianti e alla combinazione tra bollette salate e una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta “grid parity”, cioè il momento in cui prodursi l’elettricità dal solare è conveniente rispetto ad acquistarla dalla rete, anche senza alcun incentivo. Oggi la parola d’ordine per imprese e famiglie è autoconsumo. Senza più incentivi è meglio utilizzare l’elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, facendo, quindi, coincidere produzione e consumi. Ma non sempre ciò è possibile. Diventa allora molto utile abbinare al fotovoltaico una serie di tecnologie come i sistemi di domotica, che gestiscono in modo intelligente i carichi elettrici; oppure per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni potranno ser-vire le pompe di calore, apparecchiature ad alta efficienza alimentate dall’elettricità che consentono di risparmiare sul gas. Per elevare la quota di autoconsumo da solare c’è grande attenzione anche per le batterie e per gli inverter integrati con accumuli, nuovi componenti del sistema fotovoltaico che permettono di immagazzinare l’energia dell’im-pianto che non si consuma sul momento, per poterla utilizzare, ad esempio, di sera.

SpS IpC DrIveS ItalIa: vetrina della tecnologia

Con 21.128 visitatori (+17% sulla precedente edizione) si è chiusa al di sopra delle più rosee previsioni SPS IPC Drives Italia, la tre giorni dell’automazione di Parma.Dal 20 al 22 maggio i visitatori e i 584 espositori (+13%) hanno dato vita ad una manifestazione in cui si è respirata un’aria carica di positività e di voglia di fare, in linea con la tendenza di mercato del comparto dell’automazione, che prevede quest’anno una crescita pari al 5÷7%.

Il format della manifestazione si è confermato vincente, in quanto ha favorito l’incontro e il confronto tra operatori del mercato e ha offerto numerosi spunti di riflessione e approfondimento per i prossimi mesi.Particolarmente apprezzate le Tavole Rotonde dedicate ai vari settori dell’industria, alle quali hanno partecipato responsabili di numerose aziende italiane e utilizzatori finali di componenti di automazione.I risultati ottenuti quest’anno non possono che rappre-sentare un nuovo stimolo per l’edizione del prossimo anno (Parma, 12-14 maggio 2015), per renderla ancora più ricca di contenuti e riconfermarla come vetrina italia-na della tecnologia.

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BTicino: cambio al vertice

Forum meccaTronica: innovare e competere con le tecnologie dell’automazione

Capofila del Gruppo Legrand in Italia, BTicino ha un nuovo Amministratore Delegato: è Franco Villani, attuale Vice Direttore Generale, che subentra nella posizione a Paolo Perino, chiamato dal Gruppo francese ad assumere il ruolo di Direttore della Business Unit Building Systems. Perino conserva la carica di Presidente e la responsabilità delle funzioni industriali dell’azienda italiana.Villani, classe 1962, novarese, sposato e padre di una figlia, è laureato al Politecnico

di Milano in Ingegneria Elettrotecnica. Dopo una breve esperienza in Enel, entra nel 1990 in BTicino come Assistant Product Manager e continua il suo percorso fino alla posizione di Marketing Manager per i prodotti industriali.A quella maturata nella funzione marketing associa successivamente un’e-sperienza significativa in ambito vendite, nel ruolo di Responsabile della Regione Lombardia, ed infine, nel 1997, arriva a ricoprire la posizione di Di-rettore Commerciale.In questo ruolo ha gestito il processo d’integrazione delle varie marche del Gruppo Legrand in Italia e delle varie acquisizioni realizzate: Legrand, Zuc-chini, Cablofil, Metasystem Energy e Vantage.Lo scorso mese di aprile è stato nominato alla Presidenza di Metel, società partecipata dalle principali Associazioni della filiera elettrotecnica e dell’illu-minazione.Franco Villani, oltre a quella di Amministratore Delegato, manterrà ad interim anche la posizione di Direttore Commerciale di BTicino.

Rinnovata la collaborazione tra ANIE Automazione e Messe Frankfurt Italia in vista dell’organizzazione della prima edizione del Forum Meccatronica: “Inno-vare e competere con le tecnologie dell’automazione”, in programma a Berga-mo presso l’avveniristica struttura del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso il prossimo 24 settembre.Il Forum nasce dall’esigenza di creare un evento fortemente verticale, non solo dal punto di vista settoriale, ma anche territoriale, coinvolgendo di volta in volta differenti distretti industriali del panorama italiano.Un nuovo evento, dunque, che focalizza l’attenzione su progetti atti alla divul-gazione della conoscenza delle tecnologie e alla promozione delle stesse sul mercato. Il format è quello di una mostra/convegno rivolta ai costruttori di mac-chine per la produzione industriale e agli utilizzatori finali di tecnologie mecca-troniche. L’obiettivo della giornata è il confronto aperto e fattivo tra realizzatori e utilizzatori di soluzioni meccatroniche e fornitori di componenti e sistemi per l’automazione avanzata. Investire in innovazione significa porre le basi per la crescita futura di un Paese, soprattutto in una fase congiunturale che presenta forti elementi d’instabilità come quella odierna e che limita, di fatto, le risorse per nuovi investimenti. Investire in innovazione è essenziale per intercettare le opportunità che potranno scaturire dal consolidamento della ripresa interna-zionale.Fra i nuovi mercati nati dalle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica si colloca la Smart factory, ossia la fabbrica resa evoluta e intelligente dove le tecnologie meccatroniche rivestono un ruolo fondamentale. La meccatronica ha un’importante ricaduta sulla competitività di un’azienda; infatti, progettare in un’ottica meccatronica significa integrazione di tecnologie e soluzioni, ma anche nuove metodologie gestionali e di utilizzo della conoscenza. Nella fase di sviluppo il principale driver è costituito dalle esigenze specifiche del cliente che grazie alla meccatronica ottiene una macchina sempre più affidabile e in grado di implementare servizi sofisticati ed innovativi. Un impegno costante alla riduzione dei consumi energetici può rappresentare per il sistema industriale uno strumento per abbattere i costi del processo produttivo e un’occasione per sollevare il proprio standard competitivo sui mercati internazionali. In tale am-bito, ai fini della realizzazione d’interventi di efficienza energetica, l’impiego di soluzioni meccatroniche consente un’ottimizzazione dell’utilizzo di energia.

Franco Villani, Amministratore Delegato BTicino

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Vortice: 60 anni di attività

B&r AutomAzione industriAle: sicurezza in primo piano

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Lodevole traguardo quello raggiunto da Vortice Elettrosociali, che quest’anno compie i 60 anni di attività, chiudendo il 2013 con un fatturato di circa 52 milioni di euro.Era il 1954 quando Attilio Pagani seppe intuire e anticipare i bisogni ancora inespressi in un’Italia che stava rinascendo dalle macerie della guerra e fondò, in un capannone di Viale Montenero a Milano, un’impresa che in pochi anni si pose ai vertici di mercato nella creazione di prodotti in grado di migliorare la qualità della vita di coloro che li avrebbero utilizzati.Dal nome di un aspiratore per cucina, primo prodotto di successo che si afferma sul mercato, nasce Vortice Elettrosociali che nel corso degli anni amplia sempre più la sua produzione nel settore del trattamento dell’aria. Dopo le cappe aspiranti, gli umidificatori, gli aspiratori e i ventilatori, che hanno reso ogni ambiente più abitabile, nasce la linea degli apparecchi che eliminano le impurità dell’aria, contribuendo alla salvaguardia dell’igiene. Iniziano così importanti collaborazioni con Laboratori e Istituti universitari per attività di ricerca sui temi dell’aerazione, della ventilazione e della depurazione.Nel 1962 avviene la realizzazione del primo vero insediamento industriale di 6.000 m2 a

Peschiera Borromeo, ai confini di Milano, ma, a fronte del cre-scente successo si rende necessario, dieci anni dopo, un poten-ziamento degli apparati produttivi. Nasce così nel 1972 l’attuale stabilimento a Zoate di Tribiano (MI), che oggi impiega circa 170 dipendenti e ospita dalla Direzione Generale, alle funzioni Commerciali e di marketing, il Centro di Ricerca e sviluppo con i laboratori, la produzione e il servizio di pre e post vendita.Nel 1974 Attilio Pagani inizia la sua espansione all’estero con l’a-pertura di una Filiale in Francia, a Parigi, e nel 1978 a Londra. Oggi il Gruppo Vortice vanta 3 Filiali Commerciali in Francia, Inghilterra e Costa Rica, 1 Società Commerciale e Produttiva in Cina e 1 Ufficio di Rappresentanza in Russia.A metà degli anni ’70, quando la crisi del petrolio aveva causato l’aumento del costo dell’energia, il dinamico Imprenditore decide

di entrare nel settore dei piccoli apparecchi per il riscaldamento elettrico, producendo ter-moconvettori e negli anni ’80 entra nel mercato con una gamma di ventilatori da soffitto, lanciandone così la moda.Fin dalle sue origini, la produzione Vortice ha sempre dato una grande rilevanza alla forma estetica e al design dei prodotti, mantenendo costanti collaborazioni con studi di Architetti e Designer affermati del calibro di De Matteis, Zanuso, Trabucco, Vecchi, ottenendo nel corso degli anni numerosi riconoscimenti come il Premio “Compasso d’Oro” conferito all’Azienda nel 1987 per “l’impegno posto nella qualificazione di prodotti attraverso il design”.

Dall’esperienza e dalla collaborazione di tre aziende ai vertici nei rispettivi settori operativi – B&R, Comau e Heidenhain, nascono due appuntamenti con un unico obiettivo: illustrare in modo realistico, chiaro ed esaustivo come l’adeguamento alle normative sulla safety rappresenti un’opportunità da sfruttare a proprio vantaggio per migliorare la produttività e la competitività sul mercato, e non solo un’incombenza necessaria.Con SafeMotion Experience, i temi della sicurezza in ambito di automazione industriale saranno, infatti, al centro dell’attenzione il 18 giugno, a Bologna, e il 2 luglio, a Milano.L’agenda degli incontri prevede, attraverso un percorso logico ben definito, l’analisi dei diversi aspetti legati alla sicurezza delle macchine e dei singoli componenti delle stesse con interventi tecnici delle tre aziende organizzatrici. Sarà dimostrato come sia possibile operare con parti di macchine e impianti in movimento senza dover arrestare il processo.Le giornate saranno arricchite dalla presenza di un esperto in ambito di certificazione dell’I.C.E.P.I., in apertura e chiusura delle sessioni mattutine, che fornirà informazioni e consigli pratici per l’adeguamento alle normative in materia di sicurezza.Nel pomeriggio saranno protagoniste le aziende utilizzatrici con la presentazione di casi applicativi reali.

Entrambi gli appuntamenti “SafeMotion Experience” sono rivolti a costruttori di macchine, utenti finali, system integrator e, più in generale, agli operatori coinvolti sui temi della sicurezza di macchine e impianti.

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ConCord: illuminazione museale

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Helvar: collaborazione con samsung per i moduli led

Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia ha ospitato, fino al 2 marzo scorso, la prima mo-stra monografica e antologica dedicata al pittore veneziano Carlo Saraceni.La mostra si snoda in maniera cronologica e l’allestimento è pensato per scandire con i colori le varie fasi della poetica di Saraceni: dalle opere giovanili più improntate al natu-ralismo, passando per i dipinti del periodo maturo commissionati dalle più illustri per-sonalità del tempo, fino ad arrivare ad esempi della diffusione del linguaggio del pittore attraverso la sua scuola.Grandi strutture autoportanti anteposte alle pareti delle sale ospitano al loro interno le creazioni di Saraceni: quasi a creare stanze nelle stanze, queste architetture dalle tinte forti e il pavimento scuro realizzato con la moquette blu, contrastano con il “tromp l’oeil” delle pareti e i soffitti a cassettoni rinascimentali.

L’illuminazione generale delle sale è volutamente quasi assente e, quindi, gli ambienti rimangono nel loro insieme poco illuminati: per contrasto le opere, perfettamente illuminate grazie al progetto dello Studio Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi, emergono dalla penombra e catturano la scena con i loro colori vividi esaltati dalle tinte forti delle pareti. La luce crea un effetto scenografico molto suggestivo. I dipinti sembrano galleggiare sostenuti dalla luce che si origina direttamente dalle pareti.Per ottenere questo risultato i corpi illuminanti, tutti a LED, sono stati nascosti nelle velette e nelle basi che fanno da cornice alle pa-reti e sono del tutto invisibili agli occhi dei visitatori. Contrariamente a quanto avviene di solito, l’illuminazione principale è posta sotto ai quadri ed è fornita da 1 o 2 barre a LED.In numerosi casi tuttavia tale illuminazione è stata potenziata ag-giungendo nella parte superiore faretti Beacon LED Diode Pro Ac-cent di Concord, che permettono di illuminare le opere più grandi nella loro interezza, o di evitare le ombre portate, determinate sui dipinti dalle cornici più sporgenti.

Azienda che produce componenti energeticamente effi-cienti e soluzioni per l’illuminazione e il controllo della luce, Helvar ha annunciato ufficialmente l’ingresso nel mercato dei moduli LED attraverso un accordo di colla-borazione con Samsung, che le metterà a disposizione il meglio delle proprie tecnologie applicate ai moduli LED per poter offrire ai clienti una gamma di soluzioni sempre più completa nell’ambito delle tecnologie per il lighting.In questo modo la società finlandese, che negli ultimi anni ha sviluppato una gamma di alta qualità di driver e dispositivi di controllo della luce per i LED, potrà offrire ai propri clienti soluzioni complete tra le più efficienti, compatibili e affidabili sul mercato. Helvar ha presenta-to le prime 3 famiglie di moduli LED durante il Light + Building, ottenendo un notevole riscontro da parte dei propri clienti. I primi moduli lanciati sul mercato sono le famiglie COB (Chip On Board), Linear e Multiplex, destinate rispettivamente alle tre principali categorie di apparecchi: downlight, apparecchi lineari e quadrati. I prodotti saranno in commercio a breve. Oltre ai nuovi articoli che andranno ad arricchire il catalogo di pro-dotti, Helvar completerà il lancio con un’interessante offerta di strumenti di calcolo e progettazione e conti-nuerà, comunque, ad investire massicciamente nell’in-teressante settore della tecnologia LED.

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editoriale

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Cari lettori e cari Soci FME,i mesi che precedono la pausa estiva saranno mesi importanti, densi di avvenimenti e incontri finalizzati a dare seguito ai progetti e alle iniziative sulle quali la Federazione sta lavorando.Come già anticipato, nel corso del mese di giugno e di luglio io e i miei collaboratori saremo presenti agli incontri delle Associazioni Regionali con la finalità e l’obiettivo di compattare e ri-vitalizzare i gruppi regionali, alcuni dei quali hanno particolarmente accusato questo momen-to di crisi accantonando, come spesso purtroppo capita, gli appuntamenti locali, ritenendo erroneamente che fossero in alcuni casi perdite di tempo e ci fossero altre attività a cui dare priorità.Indubbiamente, inutile negarlo, il lungo periodo di difficoltà del settore non ha certo contri-buito negli ultimi tempi a creare le condizioni idonee per un sano sviluppo di quello spirito collaborativo tra colleghi che è la base della vita associativa. Però è altrettanto indubbio che è proprio nei momenti di difficoltà che dallo stare assieme possono nascere soluzioni a problemi comuni e progetti che possono contribuire a far crescere il nostro business.Cito solo, per fare alcuni esempi, alcune iniziative sulle quali FME sta lavorando e che trovano negli ambiti regionali il contesto ideale per svilupparsi e portare ai soci quei vantaggi reali e concreti per i quali sono state pensate e sviluppate.Indirizzate al comparto aziendale va citato il consolidamento della centrale rischi, la certifica-zione dell’area Credito Management e la certificazione del rating, così come l’invio a tutti i soci dello studio di Benchmarking dei bilanci di produttori e distributori, patrimonio di informazioni utili per posizionare la propria azienda nel contesto del settore di riferimento.Verso il mercato non si può non parlare, invece, del Listino Servizi e del Listino Cavi, delle statistiche, di Electrocod, così come di assoluta priorità, anche per gli sviluppi che potrà avere nell’immediato futuro, è Communication Warehouse.Di questo e di tanto altro parleremo e ci confronteremo con gli imprenditori locali nelle riunioni in Piemonte, Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, per poi via via visitare anche le restanti zone d’Italia. Come già detto per altro ci piacerebbe che questi incontri fossero anche l’occasione per ascoltare nuove proposte e suggerimenti fatte diretta-mente dai Soci al fine di venire sempre più incontro alle richieste della base associativa.Prima di chiudere questo spazio vorrei menzionare un’altra importante iniziativa che, se andrà in porto, potrà portare vantaggi indiscutibili alla nostra categoria: mi piace parlarne anche perché dimostra come FME sia cresciuta in fatto di credibilità e di rappresentatività tanto da essere al fianco di ANIE nella proposta che come Prosiel stiamo portando all’attenzione del MISE, Ministero per lo Sviluppo Economico, relativa ad un provvedimento governativo che ab-bia ad oggetto il tema delle verifiche degli impianti elettrici nelle abitazioni. Con l’obiettivo pri-mario di salvaguardare la sicurezza degli impianti nelle case, evitando e riducendo gli incidenti domestici ancora molto numerosi, si può ottenere, infatti, un grosso ritorno economico nel rifacimento degli impianti stessi, puntando soprattutto sulla domotica, sulle nuove tecnologie di controllo e modulazione dell’energia e su tutte le altre nuove possibilità. Senza entrare per ora troppo nel merito, essendo ancora nella primissima fase di studio di fattibilità del progetto, anticipiamo che la proposta è quella di costituire un Ente, copartecipato pubblico/privato sul modello dell’analogo Consuel operante in Francia che, partendo da una dotazione economica iniziale, si faccia carico di effettuare le verifiche a campione. La proposta per ora è quella di partire con un test su Roma, su un campione di circa 10.000 abitazioni.L’iter è sicuramente lungo e sappiamo bene che quando si ha a che fare con le istituzioni nulla è mai certo, però la prima risposta avuta dal Ministero è stata positiva ed è indubbio che se l’i-niziativa andasse in porto il nostro settore potrebbe beneficare di ritorni economici importanti.Vi terremo ovviamente aggiornati, intanto buona lettura a tutti!

Giampaolo FerrariPresidente FMEVuoi dire la tua opinione sull’editoriale o

suggerire argomenti su cui dibattere?Scrivi a: [email protected]

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Quali saranno le tendenze che si stanno delineando negli attuali scenari?

Quale futuro per la distribuzione di materiale elettrico?

Lo chiediamo ad Antonello Garzoni, Docente di strategie competitive presso l’Università Bocconi e Direttore del Master in Impren-ditorialità e Strategia Aziendale della SDA Bocconi, che ha illustrato la sua visione nel corso dell’evento organizzato da FME in oc-casione di Solarexpo 2014, tenutosi a Fiera Milano lo scorso 7 maggio.

Che ne pensa del mercato elettrico attuale?«È un mercato sicuramente difficile di que-sti tempi; però ci sono spazi di crescita in aree come la domotica, oppure con l’iden-tificazione di nuovi ambiti come la cantieri-stica navale o l’automazione. Comunque la necessità è quella di specializzarsi».

Quali consigli per un mercato così frammentato?«In un contesto come questo bisogna fare squadra, lavorare con un gruppo compatto che sia in grado di giocare un ruolo impor-tante sia per un migliore servizio a livello lo-cale, sia per la capacità di giocare una par-

tita con i clienti di mercati importanti, dove si ha la capacità di specializzarsi in ambiti interessanti e su delle nicchie di maggiore crescita e maggior valore».

È vero che si salveranno grandi e piccoli distributori e soccomberanno i medi?«Al contrario; io credo che i piccoli hanno si-curamente delle difficoltà legate alla massa critica, ma comunque riescono a presidia-re il loro mercato. Il grande distributore in questo momento ha delle grandi difficoltà perché reagisce male alla contrazione di mercato. Sul medio, bisogna prima di tut-to capire che cosa s’intende per medio. Il medio/grande è quello che nel mercato va bene, come dimostrano peraltro i dati di redditività, mentre il medio/piccolo è quello che probabilmente ha le maggiori difficoltà. In questo contesto, è importante gestire un discorso di cooperazione ad ampio raggio, ovvero la capacità di giocare un ruolo un po’ più ampio per un presidio dei mercati più interessanti e per dare anche un servizio all’industria (che qui è grande) e necessita di partner preparati. Quindi riuscire a diven-tare più grande diventa un obiettivo primario per gli attori medio/piccoli».

I movimenti di aggregazione tra distributori sono un’inevitabile conseguenza?«L’Italia non è fatta normalmente da im-prenditori con un alto grado di altruismo e desiderio cooperativo. L’obiettivo non è dun-que quello di forzare processi aggregativi, ma di fare un vero gioco di squadra. Con un ruolo che possa essere di sistema e di van-taggio per tutti».

a cura della Federazione

Antonello Garzoni, Docente di strategie competitive presso

l’Università Bocconi e Direttore del Master in Imprenditorialità e Strategia

Aziendale della SDA Bocconi

Negli ultimi anni, il livello di redditività media del settore della distribuzione è progressivamente diminuito, attestandosi su livelli molto bassi

Nello stesso periodo, la redditività del comparto dei produttori di materiale elettrico appare decisamente più stabile e si attesta su livelli mediamente più elevati

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Break the wall

La crisi finanziaria ha da tempo fatto emergere il ruolo determinante del processo legato al credito all’interno di tutte le imprese

Mentre su tutti gli indicatori relativi alla fiducia delle imprese e del mercato, si as-siste ad un timido trend positivo anche per i prossimi mesi, sul versante finanziario le imprese italiane del terziario tornano timidamente a fare capolino negli uffici degli istituti di credito nel primo trime-stre 2014 per chiedere un fido, un finan-ziamento, oppure la rinegoziazione di un fido o di un finanziamento esistente: sono state il 14,6 per cento contro il precedente 10,8 per cento.Resta problematica la situazione della domanda e dell’offerta di credito. È bene, tuttavia, evidenziare come in qualche modo la riduzione del credito concesso alle im-prese da parte delle banche sembri lieve-mente allentarsi con l’inizio del 2014.Rimane, infatti, bassa, ma in leggera cre-scita, la cosiddetta area di stabilità, ovvero la percentuale di coloro che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta (25,4 per cento su 23,8 per cento) e diminuisce l’area di irri-gidimento, corrispondente alla quota delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e delle imprese che non se lo sono viste accordare affatto (50,7 per cento su 52,3 per cento).La situazione resta, comunque, preoccu-pante, non fosse altro per il fatto che la quota delle risposte negative si conferma più elevata rispetto a quella delle domande accolte (come accade ormai da un anno e mezzo).Alla luce di tutto ciò, si assiste ad una so-stanziale invarianza nei giudizi negativi de-gli imprenditori relativamente ai costi dei servizi bancari nel loro complesso.Al di là di quanto possa fare l’intervento della banca centrale penalizzando i deposi-ti bancari, oggi gli indicatori sul fabbisogno finanziario relativi alla capacità di far fron-te agli impegni assunti sono e rimarranno negativi; da qui nasce il titolo dell’articolo:

il “muro da rompere”. I grossisti, sollecitati da FME, hanno applicato con successo, dalla sua uscita nel 2012, la legge 192 re-lativa al mancato rispetto dei termini di pa-gamento della Pubblica Amministrazione, ma ancora oggi sono chiamati a reggere da soli il peso finanziario verso la propria clientela con la conseguenza che l’indica-tore dei giorni crediti verso la stessa sta aumentando anche quest’ anno.L’aumento è dovuto ad una serie di fatto-ri quali: riduzione dei fatturati di vendita, continue richieste di piani di rientro e una persistente insolvenza; l’insieme di que-sti fattori fa sì che la velocità di rientro sia inferiore alle attese logiche e ai rischi settoriali, con presumibili perdite che non giustificherebbero i rischi assunti, specie di fronte alla perdita di marginalità degli ultimi anni.I grossisti dovrebbero fare su questi temi maggior sistema, insieme ai fornitori, visto che anche questi ultimi sono interessati al fenomeno, sia per le loro vendite dirette alla clientela “comune”, sia per condivi-derne i rischi e monitorare la “salute” fi-nanziaria dei propri clienti e del mercato, evitando inutili e dannosi “transfer order” in sottocosto.Occorre, quindi, abbattere il muro della riservatezza in un processo orizzontale di trasparenza al mercato, iniziando dalla richiesta istruttoria delle procedure di af-fidamento sul modello bancario, creando e diffondendo un progetto di filiera con l’ap-poggio del sistema bancario (vedi Confidi), nel quale potranno trovare la giusta collo-cazione tutte quelle Associazioni che han-no interesse a far crescere e consolidare le imprese socie, abbattendo così il muro at-tuale e ricostruendo quel clima necessario e consapevole per lo sviluppo del settore di fronte alle nuove sfide dei mercati a “valore aggiunto”.

Giancarlo Profeti

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EGiancarlo Profeti, Direttore FME

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I primi vincitori e le loro opinioni

Primi vincitori oscar toPlevelAbbiamo intervistato alcuni collaboratori delle società che si sono aggiudicate il primo OSCAR TOPLEVEL, dedicato all’associato FME che più si è distinto nella crescita professionale dei propri collaboratori.I primi ad aggiudicarsi l’OSCAR TOPLEVEL sono MEF e il Gruppo Fogliani.Siamo andati a fargli visita e abbiamo raccolto le loro opinioni su CommunicationWarehouse.Ci hanno raccontato le loro professionalità e le attività quotidiane che svolgono, la loro visione sul portale, elencando i motivi che li portano a leggere regolarmente le newsletter dei produt-tori. Ne abbiamo ricavato sei video interviste che ora condividiamo con tutti gli utenti del por-tale. Dalla loro esperienza abbiamo acquisito i vantaggi offerti da CommunicationWarehouse, sopra a tutti la tempestività nella ricezione del-le informazioni sui prodotti che ricevono diret-tamente sulla propria postazione, informazioni facili che aiutano nel lavoro quotidiano e che permettono di essere al passo con i tempi.In molti casi ci segnalano di aver trovato, nelle newsletter di CommunicationWarehouse, delle soluzioni che sono state immediatamente utili nella soddisfazione del cliente.In sintesi ci hanno lasciato il messaggio che “essere informati tempestivamente e con sem-plicità è utile per migliorare la soddisfazione del cliente”.Come spesso accade l’appetito vien mangiando e di conseguenza sono emerse le richieste, pri-ma fra tutte “aumentare il numero di produttori aderenti a CommunicationWarehouse”.Allargare la gamma di prodotti trattati nel portale coprendo tutti i prodotti che gestiscono quotidianamente.Altro punto da incrementare è una maggiore profondità tecnica sui prodotti presentati.Ancora una volta emerge la sete d’informazioni da parte delle migliori figure professionali, forti della consapevolezza che “solo un maggiore livello di conoscenza può fare la differenza nel soddisfare clienti sempre più esigenti”.

Enrico Renato Viscardi

Claudio Casarotto Fogliani

Paolo TassiFogliani Franchini

Mirko IavaroneFogliani

Stefano Solli MEF

Antonio PeccerilloMEF

Laico PossematoMEF

ABBBM GroupBocchiottiBTicinoComelitFox & ParkerGewissHagerOsramPhilipsRiello UPSScame ParreSchneider ElectricSiemensSoler & PalauVimarVortice

I Partner dI CommunICatIonWarehouse2

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Portare all’estero Metel o aPrirsi verso gli standard stranieri?

Carlo Carrara, in occasione dell’uscita dal CDA Metel, ci saluta con una riflessione sul futuro dell’azienda

Analizzando il contesto italiano, Metel ha avuto una rapida evoluzione in termini tec-nologici ed un’accentuata penetrazione del mercato da quando ai servizi di base di tra-smissione dei documenti, sono stati affian-cati servizi aggiuntivi volti alla risoluzione di problematiche settoriali ed individuali, e fina-lizzati a migliorare notevolmente l’efficacia e la completezza dello scambio informativo nel contesto della filiera elettrica.Stiamo, tuttavia, raggiungendo una situazione di stallo: il parco utenti negli anni di significa-tiva espansione è stato mantenuto circoscrit-to a solo due livelli della filiera: produttori e distributori. Solamente nell’ultimo triennio si è riusciti a raggiungere una modesta apertu-ra verso quelle Software House che offrono servizi proprio ai soggetti della filiera elettri-ca. Ciò nonostante, non si è ancora riusciti a fare accettare totalmente il concetto che sta alla base di uno “standard”, ovvero che per essere tale ed affermarsi in modo solido e duraturo, debba essere diffuso il più possibile e non essere limitato a diventare il linguaggio di pochi. Chi adotta uno “standard” lo fa con l’intento di ridurre i costi e semplificare le operazioni di scambio documentale ed infor-mativo, e deve avere la certezza che questi si diffondano in modo permanente e stabile nel mercato in cui opera. Ogni atteggiamento di chiusura verso la libera diffusione aumenta il rischio che altri standard finiscano col sop-piantare lo “standard riservato” fino al punto di renderlo inutile.Con lo standard Metel si sono raggiunti risul-tati importanti nella filiera elettrica in Italia (pur considerando l’esclusione degli installa-tori), mentre nel contesto europeo ci si trova in una posizione molto fragile, soprattutto se la si rapporta alla diffusione, alla potenza, e

all’“anzianità” di standard non soggetti a li-mitazioni di sorta. Penso quindi che se Metel rimarrà chiusa continuando a blindare il par-co degli utenti, non reggerà al confronto con gli standard diffusi in Europa. Al momento non penso che ci siano prospettive di cam-biamento radicale di questa impostazione che ha ormai assunto un ruolo strategico, ed è consolidata e radicata in modo indiscutibi-le. Le rigide posizioni dei due soci principali, anziché essere affrontate sui giusti tavoli di discussione, sono state portate irrisolte an-che nell’organo di controllo di Metel, che non ha alcuna competenza per poterle discutere e modificare.È per questo motivo che definisco sostanzial-mente di stallo la posizione attuale di Metel.In questo quadro non molto edificante, vedo tuttavia una strada molto interessante non nel rimuovere gli ostacoli, ma nell’aggirarli, con grosse opportunità di ulteriore sviluppo e consolidamento anche su un mercato aperto all’Europa. La chiave di questo nuovo terreno di sviluppo sta nell’“integrazione” con gli altri standard europei: non potendo far loro con-correnza per la debolezza e limitatezza della sua diffusione, Metel si dovrebbe aprire per interfacciarsi con i principali standard euro-pei creando di fatto la possibilità di comuni-care con tutti. Il primo standard verso cui si dovrebbe rivolgere è Etim, che consolidato nel Nord, sta diffondendosi anche nel resto dell’Europa e nei Paesi dell’Est europeo.Una corretta “integrazione” con Etim aprireb-be agli standard Metel orizzonti decisamente molto più ampi di quelli attuali, a patto che non emergano nuovi fattori destinati a con-trastare una tale evoluzione.

Carlo Carrara

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Carlo Carrara

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Che cos’è, cosa si deve fare ed a cosa può servire il rating

Il ratIng e I suoI utIlIzzI

Il rating è un’opinione sulle capacità di un soggetto di adempiere alle proprie obbligazioni finanziarie.In particolare, i rating di credito pos-sono essere utilizzati per valutare il rischio di:- debiti sovrani;- titoli obbligazionari;- società non finanziarie (imprese);- società finanziarie;- prodotti di finanza strutturata.

I rating possono qualificarsi come rating pubblici, nel caso in cui la va-lutazione espressa con il rating sia un’informazione aperta a tutti, o come rating privati, nel caso in cui la valutazione sia riservata al richie-dente (e condivisibile con terzi solo in casi specifici e regolamentati).

Diversamente dagli score di credito, che possono essere ottenuti attraver-so algoritmi statistici calcolati sulla base di dati quali/quantitativi relativi al soggetto valutato (nel caso delle imprese dati di bilancio, precedenti casi di insolvenza, ecc.), i rating hanno sempre una componente “judgemen-tal”: in altri termini, la valutazione finale è sempre oggetto di un giudizio di un analista o di un team di analisti.

A chi devo rivolgermi? Posso scegliere io o ci sono elenchi ufficiali da consultare?Nell’Unione Europea, l’attività di rating è oggetto di una rigorosa regolamen-tazione che fa capo all’Esma (Europe-an Securities and Markets Authority), l’Autorità europea che ha la respon-sabilità della registrazione e supervi-sione delle agenzie di rating. Possono, quindi, emettere un rating solo le agenzie riconosciute dall’Esma.Se autorizzati anche dalla Banca d’Italia, i rating possono essere uti-lizzati dalle banche nell’ambito della determinazione del requisito minimo patrimoniale di Basilea con il metodo standardizzato. Infine, i rating pos-sono essere impiegati in ambito Ecaf (Eurosystem credit assesment fra-mework) per il rifinanziamento degli istituti di credito presso la Banca Cen-trale Europea.Le uniche agenzie di rating operanti in Italia che, oltre ad essere ricono-sciute dall’Esma, sono riconosciute anche dalla Banca d’Italia e dalla Banca Centrale Europea sono Cer-ved, DBRS, FitchRatings, Moody’s e Standard & Poor’s.

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Come si ottiene un rating pubblico? Quanto tempo ci vuole?Nel caso di Cerved, l’emissione di un rating pubblico è un processo che consta di otto fasi e che può essere ultimato in sole cinque settimane, nel caso in cui l’impresa oggetto di valu-tazione abbia rapidamente a disposi-zione le informazioni necessarie per la valutazione:1) mandato: la società che richiede un rating formalizza un mandato a Cer-ved;2) raccolta delle informazioni: l’anali-sta o gli analisti raccolgono le infor-mazioni rilevanti dagli archivi di Cer-ved e richiedono alla società oggetto di valutazione una serie di informazioni aggiuntive (business plan, budget, pia-ni finanziamento in essere, prospetto centrale rischi, ecc.), che consentono di completare e di aggiornare il set di dati utili a una corretta valutazione del rischio di credito;3) analisi dei dati da parte della/e persona/e incaricata/e da Cerved;4) visita presso la sede aziendale: du-rante l’incontro, l’analista (o gli anali-sti) approfondisce con le persone chia-ve dell’azienda gli aspetti più rilevanti per valutare il rischio dell’azienda;5) valutazione dell’azienda: sulla base dei dati e delle informazioni raccolte nei database societari o presso l’a-zienda da valutare, l’analista (o gli analisti) elabora un giudizio di rating che sottopone al Comitato di Rating;6) confronto pre-emissione: l’analista (gli analisti) comunicano all’azienda il rating assegnato e le argomentazioni che hanno portato a quella valutazione;7) emissione: passato un giorno la-vorativo, Cerved emette il rating che diventa pubblico;8) monitoraggio: dopo l’emissione del rating, la società è sotto il moni-toraggio di Cerved; questo significa che il rating viene ri-emesso nel caso di nuove informazioni che cambiano in modo rilevante il profilo di rischio dell’azienda.

Quali dati vengono analizzati per il mio rating? Perché?Per l’emissione del rating sono ana-lizzate tutte le informazioni che pos-sono influenzare il rischio di default di un’impresa. Parte di queste informa-zioni sono pubbliche – come, ad esem-pio, i bilanci o l’apertura/chiusura di sedi legali che per legge devono es-sere depositate presso il registro delle

imprese – parte devono, invece, essere fornite dall’azienda oggetto di valuta-zione alla società di rating: ad esem-pio, il business plan, il budget, i piani di finanziamento in essere. Oltre a un set d’informazioni standard, esistono dei dati che dipendono dalla natura parti-colare del business dell’impresa e che possono essere più o meno rilevanti ai fini della valutazione del rischio.A una valutazione più accurata, quindi supportata da un set di dati più ampio e rilevante, corrisponde una maggiore trasparenza per il mercato, che si tra-duce per l’impresa valutata in un costo minore del finanziamento.

Devo fornire dati o documenti a sca-denze precise?La società oggetto di valutazione è tenuta a fornire informazioni aggior-nate e accurate all’agenzia di rating. La tempestività della fornitura dei dati consente di accorciare i tempi dell’e-missione del rating ed è in genere nell’interesse della stessa impresa.

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Cerved Rating Agency è l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese non finanziarie. I rating di Cerved Rating Agency sono riconosciuti in ambito europeo e utilizzabili a fini regolamentari.Cerved Rating Agency, nasce dallo scorporo delle attività di rating di Cerved Group con l’obiettivo di valorizzare le competenze sviluppate dal gruppo nel campo delle valutazioni del merito di credito e offrire al mercato un servizio di alta qualità, raf-forzando i presidi di indipendenza dell’attività di rating.Le valutazioni rilasciate da Cerved Rating Agency sono di elevata qualità; si basano su una metodologia rigorosa e sistematica che garantisce un alto livello di accura-tezza e di robustezza.

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Posso negoziare il giudizio finale? Come posso migliorare il mio rating?Il giudizio finale non è in alcun caso oggetto di negoziazione tra l’agenzia di rating e la società valutata.L’assegnazione di un rating è comun-que un processo che aiuta l’azienda a individuare le proprie aree di miglio-ramento, sia perché “costringe” la società valutata a produrre una docu-mentazione utile per autovalutarsi, sia perché è accompagnato da un rappor-to con il quale gli analisti argomentano le ragioni che hanno portato all’asse-gnazione del rating, compresi i punti di forza e di debolezza, analisi di scenario che possono simulare l’evoluzione del rischio.

È obbligatorio avere il rating?La legge non impone alcun obbligo, ma il rating è un elemento fondamentale per gli eventuali investitori di Mini-Bond, perché offre un’informazione sintetica sul grado di rischio che si corre a fronte del rendimento del titolo che metterà in portafoglio.

Perché devo chiedere il rating?Il rating può migliorare l’accesso alle fonti di finanziamento di un’impresa, supportandone la crescita, ed è il primo passo che un’azienda deve fare per va-lutare se l’opzione Mini-Bond è adatta al progetto di sviluppo della società.In rating è, infatti, lo strumento attra-verso il quale un’azienda può allineare la propria percezione a quella delle banche e di altri potenziali finanziatori, migliorando in modo decisivo la consa-pevolezza delle proprie potenzialità, tra le quali quella di finanziarsi attraverso l’emissione di Mini-Bond.Un buon rating può essere impiegato come strumento per migliorare il dialo-go con le banche, sia in ottica di conces-sione di un nuovo finanziamento, sia in ottica di rinegoziazione delle condizioni in essere. La valutazione di un’agenzia riconosciuta dall’Esma e dalla Banca d’Italia, le stesse valutazioni presenti nel rapporto che accompagna il rating, possono infatti fornire utili indicazioni per completare e migliorare il set di in-formazioni necessarie alla banca nella concessione di un prestito.Inoltre, un rating positivo aiuta l’azien-da a ottenere credito commerciale dalle proprie controparti o a migliorare le condizioni correnti. Il rating pubblico è, infatti, uno strumento che aiuta i forni-tori dell’azienda a includere un’azienda

solida tra i buoni pagatori, spingendoli a offrire condizioni commerciali più flessibili.Il rating può poi essere utilizzato con la propria assicurazione creditizia, per ri-durre la polizza o per innalzare la soglia di copertura.Il rating è anche uno strumento che supporta la crescita, sia sui mercati nazionali, sia sui mercati internaziona-li. Una valutazione positiva certificata da un’agenzia di rating riconosciuta è in alcuni casi un requisito necessario per accedere a gare della Pubblica Amministrazione o per evitare di pre-sentare fidejussioni bancarie. Il rating è anche un passaporto internazionale che agevola la conclusione di accordi o di partnership all’estero: essendo uno strumento riconosciuto a livello inter-nazionale, consente, infatti, di allineare la percezione del rischio delle imprese italiane a quella di aziende tedesche, statunitensi o di altri Paesi, svincolan-dola da quella del rischio-paese.

il giudizio espresso da un’agenzia di rating è riconosciuto da tutti o qualcu-no può chiedermi di fare un’altra valu-tazione con un’agenzia di sua fiducia?Le valutazioni espresse da agenzie riconosciute sono pubblicate sul sito dell’Esma se i rating sono pubblici e quindi quei giudizi possono essere uti-lizzati erga omnes. Ciò non impedisce la possibilità per un soggetto di richie-dere più valutazioni a diverse agenzie di rating, che tra loro possono anche differire.

Mauro Alfonso Amministratore DelegatoCerved Rating Agency

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Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention

Fiera Milano (Rho) 12.14 NOVEMBRE 2014

THE INTERNATIONAL NETWORK

Feira Internacional de Segurança e ProteçãoInternational Fair of Safety and ProtectionSão Paulo - Brasil 08.10 Ottobre 2014São Paulo - Brasil 13.15 Maggio 2014

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Un’opportunità da valorizzare, lavorando su comunicazione, segmentazione e proposta commerciale

I sIstemI dI allarme e sorveglIanza per le abItazIonI

Il tema della sicurezza delle famiglie e, in particolare, delle abitazioni è ogget-to di diverse rilevazioni svolte dall’Istat e da altri Enti, tra cui le forze dell’or-dine e il Ministero dell’interno: l’Istat intervista periodicamente oltre 20.000 famiglie nell’ambito delle sue indagini multi scopo, rilevando tra l’altro i reati subiti e i danni che ne sono conseguiti, la percezione di sicurezza, i mezzi di difesa adottati; le forze dell’ordine rile-vano le denunce ricevute. La ricchezza dei dati raccolti consente di analizzare i fenomeni con un elevato dettaglio, in base all’area geografica, all’età, al sesso e ad altre caratteristiche. Pur-troppo, non sempre i dati sono aggior-natissimi.

Il CESDE studia questi dati, e ove necessario, effettua delle stime ag-giornate sulla base dei trend storici, accettando naturalmente un margine di approssimazione più elevato. Que-sto mese presentiamo un’analisi sui furti nelle abitazioni e i reati connes-si, di grande interesse per valutare il mercato dei sistemi di allarme e sor-veglianza per le abitazioni.

I furtI nelle abItazIonI: un fenomeno rIlevante per le famIglIe e In rapIda crescItaI furti negli appartamenti e i rea-ti connessi (come i furti nelle parti esterne dell’abitazione, i vandalismi, le intrusioni abusive) costituiscono un fenomeno di grande rilevanza per le famiglie italiane: ogni anno oltre il 2 per cento delle famiglie è colpito da un attacco alla propria abitazione; nell’arco di una vita vi è la quasi cer-tezza di subire più di un furto nella propria abitazione.I soli furti denunciati alle forze dell’or-dine sono oltre 200.000 l’anno; si tratta di un dato che non include vandalismi, danneggiamenti e intrusioni abusive, non comprende i furti tentati senza successo, e non considera i furti non denunciati alle forze dell’ordine: infat-ti, circa il 30÷35 per cento dei furti in abitazione, secondo le indagini Istat, non viene denunciato, nella convin-zione, corretta, che la probabilità di recuperare i beni derubati sia minima.Il numero di furti in abitazione, dopo

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Figura 1: Dinamica dei furti in abitazione 2006-2012

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un lungo periodo di stasi o di riduzio-ne, ha ripreso a crescere velocemente dal 2009, in corrispondenza dell’ag-gravarsi della crisi economica: la cre-scita, tra il 2009 e il 2012, è stata pari al 58 per cento (figura 1); si noti che nello stesso periodo le altre tipologie di furti sono in calo o in lieve crescita, con l’eccezione dei furti con destrezza. In sintesi, il problema dei furti in abi-tazione non è un problema nuovo, ma sta assumendo una nuova rilevanza, e questo è destinato ad avere riflessi sul mercato di tutti i sistemi per la prote-zione dell’abitazione.Per numerosità dei sinistri e per di-mensione economica del danno, il furto nell’abitazione costituisce per le famiglie la principale fonte di danni economici da criminalità dopo quelli relativi ai veicoli (furti di auto e moto-veicoli, di loro parti, di oggetti all’in-terno di essi, vandalismi), e prima di tutti gli altri, quali i furti subiti fuori dall’abitazione, i borseggi, gli scippi, le rapine.Il danno medio da furto nell’abitazione principale è intorno ai 3.700 euro, e nel 60 per cento dei casi il danno supera i 500 euro; valori più elevati si riscontra-no solo per il furto di auto, con valori medi intorno ai 5.000 euro, mentre per tutti gli altri tipi di furto hanno valori medi decisamente più bassi (figura 2).Gli oggetti rubati più spesso nelle abitazioni sono il denaro, i gioielli e le pellicce (tutti oltre il 50 per cento dei casi denunciati); altri oggetti rubati con una certa frequenza (in generale intorno al 15 per cento dei casi per ciascuna tipologia di articoli), sono

TV e altri equipaggiamenti elettronici (stereo, computer, ecc.), oggetti di ar-genteria, porcellana, quadri e oggetti di arte.Mentre chi ha subito il furto di un vei-colo lo recupera in circa la metà dei casi (oltre il 40 per cento di moto e motorini, circa il 60 per cento di auto e camion), chi ha subito un furto in abi-tazione non recupera i beni e non viene risarcito in oltre il 90 per cento dei casi: i beni derubati sono recuperati in circa il 2÷4 per cento (tra recupero integrale e parziale), mentre in meno del 2 per cento dei casi vi è un rimborso assicu-rativo (figura 3). Si noti che le famiglie che hanno una polizza contro i furti in casa sono poco meno del 20 per cento.Il fenomeno dei furti e dei reati contro l’abitazione è fortemente segmentato secondo il tipo di comune (figura 4): è più debole nei Comuni più piccoli, e cresce man mano che ci si sposta ver-so i Comuni più grandi. La frequenza dei furti è maggiore nelle aree metro-politane, ma in quest’ambito i comu-ni centrali dell’area (Milano, Torino, Roma, Napoli, ecc.) hanno meno reati contro l’abitazione dei comuni periferi-ci che li circondano: si tratta di aree di pendolari, che lasciano vuote le case per gran parte della giornata, una si-tuazione che facilita i furti.Il quadro fin qui delineato si rispecchia nelle percezioni delle famiglie rispetto ai reati fin qui considerati: il furto in abitazione preoccupa molto o abba-stanza il 60 per cento dei cittadini, oltre 10 punti più di scippi, borseggi, rapine e quasi 15 punti in più dei furti in auto (fi-gura 5). La preoccupazione è maggiore

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Figura 2: Danno medio della famiglia per tipo di reato (euro)

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per le donne (64 per cento) rispetto agli uomini (54 per cento), e per le classi di età centrali (35÷54 anni: 64-65 per cento) rispetto ai giovani fino a 24 anni (56 per cento) e agli ultra sessantacin-quenni (52 per cento) (figura 6).La difesa dai furti in casa è basata so-prattutto sui sistemi di difesa passiva, quali le porte blindate (47 per cento), il bloccaggio (28 per cento) e le inferriate alle finestre (23 per cento), e la colla-borazione con i vicini (39,4 per cento). I sistemi di allarme hanno una diffusio-ne ancora relativamente limitata (18,1 per cento), mentre il collegamento a istituti di vigilanza è inferiore al 5 per cento. Solo il 5,9 per cento delle fami-glie ha un custode o un servizio di por-tierato. Si tratta di dati rilevati nel 2009 (figura 7): sulla base dei trend storici si può ritenere che, per tutte le voci relative a sistemi di difesa attivi e pas-sivi vi sia stato un incremento, mentre il gap tra sistemi fisici ed elettronici dovrebbe essersi ridotto. Entro questo quadro nazionale si osserva una forte segmentazione territoriale:- nei comuni centrali dell’area metro-politana è maggiore il ricorso alle dife-se passive (ad esempio, il 56 per cento delle famiglie ha adottato le porte blindate), al portierato (22 per cento), mentre è minore l’utilizzo dei sistemi di allarme (15,6 per cento);- nei comuni periferici dell’area me-tropolitana vi è il massimo ricorso ai sistemi di allarme (25 per cento) e alla collaborazione dei vicini (44 per cento);- nei centri medi e piccoli è relati-vamente maggiore il ruolo dei vicini (41÷43 per cento), dei cani da guardia, delle armi e, in parte, degli istituti di vigilanza.

I sIstemI dI allarme per le abItazIonI: un’opportunItà da coglIereEsiste, quindi, una domanda potenziale di sistemi per la difesa dell’abitazione: il problema dei furti in casa è rilevante per frequenza ed entità del danno ed è cresciuto rapidamente negli ultimi anni; le famiglie lo percepiscono con chiarezza e sono già abituate a spen-dere per la sicurezza dell’abitazione, per investimenti (porte, finestre, siste-mi) e, in misura minore, tendenzial-mente limitata alle famiglie a reddito più elevato, per servizi (custodia, vigi-lanza, assicurazioni).Tra i sistemi e i servizi a difesa dell’a-bitazione, i sistemi di allarme e sorve-glianza sono in questa fase di partico-lare interesse per vari motivi connessi alla maturazione delle tecnologie: ab-bassamento dei prezzi, ormai scesi a

Figura 3: Che cosa è avvenuto alla refurtiva?

Figura 4: Dove è più intenso il fenomeno dei furti e degli altri reati contro l’abitazione?

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valori che si collocano tra qualche cen-tinaio e qualche migliaio di euro per si-stema installato da un professionista; sviluppo della tecnologia “wireless”, che evita le opere murarie; sviluppo della tecnologia delle “webcam”, che permette la sorveglianza a distanza da un PC, da tablet o direttamente da cellulare, a costo molto contenuto.Potenzialmente i numeri di questo mercato sono molto interessanti: se si ipotizza, ad esempio, un prezzo medio di 1.000 euro per sistema (installazio-ne inclusa), su 30 milioni di abitazioni il mercato cumulato potenziale sarebbe nell’ordine di 30 miliardi di euro, senza contare le sostituzioni. Naturalmente si tratta di valori limite, ma sufficienti per comprendere quanto possa essere rilevante questo comparto.Tuttavia, i tempi di diffusione sono sto-ricamente lenti, nell’ordine di meno di un punto l’anno, sempre al netto delle sostituzioni: tra il 1998 e il 2009, la percentuale di famiglie con sistema di allarme nell’abitazione è cresciuta dal 13,4 per cento al 19,1 per cento. Non abbiamo dati comparabili così precisi per il quadriennio 2009-2013, ma le indicazioni di cui disponiamo non se-gnalano un boom nel tasso di penetra-zione.I sistemi di allarme per le abitazioni costituiscono, quindi, un’opportu-nità di notevole interesse per tutti gli attori della filiera: produttori, distributori e installatori. Tuttavia, per fare emergere questa domanda latente occorre investire sulla co-municazione al mercato finale, sulla differenziazione dell’offerta in fun-zione della segmentazione della do-

manda, sulla strategia commerciale:- la comunicazione è necessaria anche per superare le diffidenze che ancora frenano la diffusione dei sistemi di allarme: “richiedono troppi fili”, “sono sistemi troppo complicati da gestire”, “non sono affidabili, scattano anche solo se passa il gatto”, “si neutraliz-zano con facilità”, “assordano i vicini senza allontanare i ladri”. Inoltre, è necessaria un’opera di acculturazio-ne, che aiuti i consumatori ad orien-tarsi tra le diverse tipologie di sistemi, e a comprendere il ruolo specifico dei sistemi di vigilanza e allarme e l’inte-grazione con gli altri sistemi e stra-tegie di difesa dell’abitazione. Ancora oggi, troppo spesso, la famiglia vede i diversi sistemi, ad esempio le infer-riate e gli allarmi, come alternativi, anche per ragioni di budget;- la differenziazione dell’offerta deve seguire i diversi segmenti di domanda:

Figura 5: Percentuale persone molto o abbastanza preoccupate di subire alcuni reati

Figura 6: Percentuale di persone molto o abbastanza preoccupate di subire furti in abitazione per età e sesso

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ad esempio, deve tenere conto delle caratteristiche del territorio, adattan-dosi e integrandosi con gli altri sistemi di difesa e automazione già adottati dalle famiglie del luogo; deve adattarsi alle capacità di spesa e alle “compe-tenze tecnologiche” delle famiglie, deve adeguarsi alle caratteristiche dell’immobile e alle sue condizioni (diverso intervenire in fase di ristruttu-razione o ad appartamento finito);- la strategia commerciale deve porre più attenzione ai segmenti di popola-zione più sensibili al tema della sicu-rezza dell’abitazione, come le donne, le fasce centrali di età, le famiglie delle aree metropolitane e delle città grandi e medio/grandi; deve, inoltre, porre attenzione a nuove tipologie di interlocutori, tipicamente i condomini, soprattutto per la videosorveglianza; può, inoltre, integrarsi con l’offerta di sistemi di automazione e sicurez-za domestica, ad esempio controllo incendi, fughe di gas, allagamenti, o telecontrollo del riscaldamento. In prospettiva si potrebbero considerare alleanze con gli operatori dei comparti complementari, per offerte congiunte: ad esempio, con i fornitori di sistemi di difesa passiva (porte blindate, in-ferriate), con i servizi di vigilanza, con le assicurazioni (riduzione dei premi delle polizze contro i furti).

conclusIonII furti nelle abitazioni e i reati connes-si costituiscono per le famiglie la fon-te di danni da reato più rilevante, con la parziale eccezione dei furti di e sui

veicoli. Più ancora del furto di veicoli, il furto in casa ha conseguenze psico-logiche rilevanti, perché la casa è la “tana” da cui ci si aspetta la massima protezione. Il problema si è accentuato dramma-ticamente a seguito della crisi eco-nomica, con una crescita dei furti del 58 per cento tra il 2009 e il 2012. Le famiglie percepiscono il problema e la sua rilevanza, e sono già abituate a spendere per la sicurezza dell’abita-zione, focalizzandosi soprattutto sulle protezioni passive (porte blindate, in-ferriate). La progressiva maturazione delle tecnologie digitali, con la riduzione dei costi e il continuo arricchimento delle funzioni dei sistemi elettronici di allarme e sorveglianza, apre inte-ressanti opportunità per la commer-cializzazione di questi sistemi. Per cogliere questa opportunità è, però, necessario investire, soprattutto sul-la comunicazione al mercato finale, sulla differenziazione dell’offerta in funzione della segmentazione della domanda e sulla strategia commer-ciale.

Marco Scarpinato

Figura 7: Percentuale di famiglie che hanno adottato sistemi e strategie di difesa contro i furti nell’abitazione

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Meteo sotto controllo

Monitorare automaticamente l’irraggiamento solare per ridurre i consumi

Per chi progetta gli edifici, le scelte che riguar-dano la geometria di una chiusura trasparente, le proprietà ottiche e il fattore solare del vetro e la previsione di schermature sono tutti ele-menti fondamentali di progettazione del con-trollo dell’irraggiamento solare.Per ridurre il fabbisogno di energia necessaria per riscaldare e raffrescare un edificio è, quin-di, necessario controllare la radiazione solare sulle finestre e portefinestre della struttura.La corretta progettazione dell’involucro e l’utilizzo di opportune schermature possono contribuire, quindi, al mantenimento di condi-zioni ottimali di comfort termico e luminoso, riducendo i consumi energetici, sia in inverno, sia in estate.Negli edifici con uffici rivolti a sud, in estate l’effetto serra apporta parecchio calore indesi-derato e, di conseguenza, provoca un aumento del consumo energetico per l’impianto di raf-frescamento. Può essere, quindi, conveniente controllare l’ombreggiamento, in modo da oscurare il più possibile l’ambiente e, nel con-tempo, far filtrare più luce possibile per non ricorrere all’illuminazione artificiale.Nella stagione invernale, in presenza di sole, può essere, invece, opportuno oscurare il meno possibile, per un apporto di calore dal sole, riducendo l’utilizzo dell’impianto di riscalda-mento.Riguardo agli edifici, come evidenziato dalla Norma EN15232 che si riferisce all’impatto dell’automazione sulle prestazioni energetiche degli edifici, si nota, inoltre, come per la classe energetica B o A sia necessaria il controllo au-tomatico dell’ombreggiamento solare.La stazione meteo 140KNX di Theben è in grado di conoscere la quantità e la posizione del sole in ogni istante e di regolare di conseguenza gli impianti motorizzati di ombreggiamento.Si tratta di un dispositivo multifunzione per il controllo degli impianti tecnologici dell’edificio. Rileva la temperatura esterna per i controlli

del condizionamento o, semplicemente, attiva resistenze elettriche per evitare in inverno il formarsi del ghiaccio sui percorsi pedonali o le rampe dei box auto.Rilevando la pioggia con una speciale super-ficie autopulente e riscaldata per evitare il prolungamento dell’allarme, consentendo, ad esempio, di chiudere automaticamente finestre a tetto o di interrompere l’irrigazione in caso di pioggia.Misura in modo affidabile la velocità del vento e, alla soglia prestabilita, ritira automatica-mente le tende esterne o altri dispositivi, evi-tando danni.Naturalmente si possono combinare tra di loro differenti allarmi: ad esempio, l’azione si può attivare solo con la coesistenza della pioggia e del vento.Nella stazione sono presenti anche 3 sensori di luminosità, utilizzabili per diversi controlli, dal più semplice controllo dell’illuminazione esterna ad una determinata soglia di lux fino a complesse operazioni in funzione dell’illumina-zione esterna.Può, inoltre, controllare l’orientamento dei pan-nelli solari motorizzati, per ottenere il massimo rendimento dell’impianto fotovoltaico, oppure attivare le coperture delle serre, per creare il clima migliore in funzione delle colture.

a cura della Redazione

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Per ottenere la classe energetica B o A di un edificio è necessario

il controllo automatico dell’ombreggiamento solare

Stazione meteo 140KNX di Theben

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L’azienda fiorentina Chelli ha recentemente aperto un nuovo spazio dimostrativo per I’illuminazione degli ambienti, ma non solo...

IllumInazIone e domotIca

Inaugurato lo scorso 16 maggio il nuovo Show Room Luce di Chelli, impresa di Pontassieve (FI) che opera nel settore dell’illuminazione, del materiale elettri-co, delle energie rinnovabili e dell’home & building automation.In via Lisbona, all’interno della sede dell’azienda, è stato completamente ri-strutturato lo spazio espositivo luce rivol-to al clienti finali, ai professionisti ed agli Installatori, che potranno vedere diretta-mente come diverse soluzioni possano illuminare, arricchire e valorizzare gli ambienti, dai locali pubblici ai negozi, da-

gli uffici agli appartamenti, dai musei alle esposizioni. Uno Show Room che mette in mostra corpi illuminanti e soluzioni singole, ma anche installazioni complete, rendendo l’idea dell’effetto e dell’atmo-sfera creata ad hoc per ogni esigenza.Specializzata nello studio e nell’assisten-za progettuale delle soluzioni illumino-tecniche, con il nuovo Show Room l’a-zienda mette in evidenza il design e punta molto su tecnologia e innovazione, grazie ad un sistema domotico che gestisce le accensioni di tutti i prodotti esposti.Ed è proprio la domotica un altro settore

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Il nuovo Show Room all’interno della sede della Chelli a Pontassieve (FI)

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su cui l’azienda, che ha origine negli anni ’60 sul territorio fiorentino, sta puntando, mettendo a disposizione della clientela, dei professionisti e degli installatori, uno strumento ancor più sorprendente ed innovativo: l’H.A.C. (Home Automation Center), un appartamento completa-mente domotico (in via del Campuccio, a Firenze), realizzato in collaborazione con BTicino.Un vero e proprio appartamento inte-ramente domotico, che potrà mostrare concretamente come in un’abitazione che si avvale di un sistema Hi Tech e panello touch screen, gestibile anche in remoto con un semplice smartphone, si possa comodamente controllare illuminazione, elettrodomestici, impianto di climatiz-zazione, allarme intrusione, tapparelle e impianto audio.Due spazi dimostrativi che portano con sé un grande valore aggiunto, che risiede non solo nella semplice vendita del sin-golo prodotto, ma nell’accompagnare il cliente ed il professionista fino alla rea-lizzazione finale di tutto il sistema. Chelli, infatti, che si occupa dello studio degli ambienti e della progettazione illumino-tecnica, con l’attenzione al gusto e alle necessità, offre le soluzioni più adeguate e, avvalendosi di collaboratori profes-sionali qualificati, fornisce in un unico e semplice percorso un servizio completo e qualificato.Per l’azienda, che da anni opera anche nel campo della cooperazione internazio-nale con una Onlus che realizza nei Paesi in via di sviluppo impianti fotovoltaici stu-

diati ad hoc per dare energia elettrica a piccoli villaggi, l’investimento effettuato per lo Show Room e per l’appartamento domotico è stato certamente molto impe-gnativo, non soltanto in termini economi-ci, ma soprattutto per il tempo dedicato e per gli sforzi materiali profusi. Lo staff di Chelli è, tuttavia, certo che tutto que-sto rappresenti un fattore determinante, non soltanto per lo sviluppo delle attività dell’azienda, ma anche per le attività dei propri collaboratori professionali.

Amerigo Rossi

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La Galleria della luce

II pannello domotico consente di gestire tutta l’illuminazione

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Un caso di successo tutto italiano nel mondo delle Smart Grid

Terminale di cavo “inTelligenTe”

Nelle cabine di distribuzione dell’e-nergia sono presenti apparecchiature installate anche 40÷50 anni fa che, col passare degli anni, sono state aggior-nate secondo le esigenze emergenti.Con l’avvento delle fonti di energia rinnovabile (che vengono immesse

direttamente all’interno della rete di distribuzione), i gestori si sono trovati a dover governare maggiori flussi di energia, che arrivano non coordinati e spesso anche in direzioni diverse creando sovratensioni, e ad arginare buchi di tensione che, se non gestiti, possono causare danni ingenti alla rete elettrica e alle apparecchiature collegate.L’esigenza tecnica dei principali ge-stori del mercato elettrico ha trovato in 3M un partner qualificato e attento nel trovare soluzioni (terminazioni con sensori) in grado di identificare i gua-sti nella rete dovuti alle perturbazioni e ai disservizi e semplificare così l’in-terconnettività tra apparecchiature di vecchia generazione, ancora esistenti, e sistemi di monitoraggio di nuova ge-nerazione.La necessità impellente è stata quella di rinnovare l’hardware esistente, sen-za dover sostituire le componentisti-che fisse nelle cabine di distribuzione. La sostituzione della cabina secon-daria di distribuzione e/o del quadro comporta, infatti, costi ingenti.

Soluzione Smart3M Italia ha studiato le necessità del mercato e fornito una soluzione ad hoc. Ha inventato il primo terminale di cavo “intelligente” di media tensione che consente di misurare la tensione e la corrente e si può facilmente montare sui cavi esistenti delle cabine secondarie.Le terminazioni con sensori prodotte da 3M sono collegate a specifici hardware e

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Sensored termination

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software che consentono di riconoscere la posizione del guasto e di risolverlo in poco tempo. All’interno dei cavi si trovano dei parametri primari che permettono di riconoscere gli sbalzi rispetto al normale equilibrio e di tra-smettere le relative informazioni ad un hardware che le interpreta, grazie a un software che può essere sviluppato dai gestori o da terze parti.In questo modo si crea la possibilità di aprire/chiudere in modo automatico interruttori e nodi di rete distributiva per intervenire sul guasto, riducendo i tempi di black out e misurare conti-

nuamente la qualità dell’energia. Con questa soluzione 3M ha soddisfatto perfettamente le esigenze delle Power Utility, consentendo un utilizzo ottima-le delle cabine secondarie di distribu-zione e quadri di distribuzione, senza dover pensare unicamente alla loro sostituzione definitiva.

un’importante collaborazioneLa collaborazione tra 3M Italia e le principali Power Utility italiane inizia nell’ottobre 2010 in seguito ad appro-fonditi dialoghi tecnici con i tecnici della sede della società di Marcallo (MI), centro di eccellenza italiana nel mondo elettrico per la produzione di forniture tecnologicamente avanzate, in particolare connettori per cavi a media tensione autoretraibili.Nel 2011 un team multifunzionale 3M ha iniziato a lavorare al progetto, pre-sentando alla fine dello stesso anno una soluzione tecnologica contenente diversi brevetti depositati.Nel 2012 sono state effettuate le prime prove sul campo della nuova tecnologia inventata da 3M e, nel con-tempo, è stata avviata la fase di qua-lificazione presso laboratori esterni per l’ottenimento di tutte le certifica-zioni necessarie.Attualmente, sono diverse centinaia le terne (confezioni tripolari) installate sul territorio nazionale dal 2012 e, in particolare, la “piastra” di EXPO 2015 è stata attrezzata con questa innovativa tecnologia: questi importanti risultati validano ulteriormente la “bontà” di una tecnologia ormai affermata.

a cura della Redazione

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Sensored plug-in

Il gRuppo 3M In ItalIa e nel Mondo3M cattura il potenziale delle nuove idee e lo trasforma in migliaia di prodotti utili e ingegnosi. La cultura della collaborazione creativa che contraddistingue il Gruppo produce un flusso continuo di tecnologie efficaci, che rendono la vita migliore. 3M è l’impresa innovativa, che non smette mai di progettare il futuro.Con un fatturato globale di 31 miliardi di dollari nel 2013, dà lavoro a 89.000 persone nel mondo ed è presente con proprie sedi in oltre 70 Paesi. 3M ha da poco superato il traguardo dei 100.000 brevetti registrati, che fanno riferimento a 47 piattaforme tecnologiche. Il portafoglio di 75.000 prodotti si articola in cin-que principali aree: Salute, Industria, Consumo, Sicurezza e Grafica, Elettronica ed Energia.In Italia, 3M ha una presenza forte, consolidata in oltre 50 anni di attività: una sede ecosostenibile a Pioltello (MI) e una a Roma; tre unità produttive, di cui ben due focalizzate nel mondo dell’energia elettrica; un centro di distribuzione. 3M Italia impegna mille persone, ha un fatturato di oltre 446 milioni di euro e una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche innovative.

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Soluzioni e innovazioni LED per l’illuminazione interna ed esterna

Un fUtUropiù intelligente per la lUce

In occasione del Light + Building 2014 di Francoforte, Toshiba ha presentato le sue innovazioni nel campo dell’il-luminazione e le sue ultime soluzioni per costruire un futuro più intelligen-te, confortevole ed efficiente basato sull’illuminazione LED.Grazie ai grandi progressi ottenuti

tramite la duplice esperienza nell’illu-minazione e nell’elettronica, l’azienda ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua storia e si è impegnata nel creare sistemi “smart ready”. Infatti, l’obiet-tivo per il 2014 è quello di fornire so-luzioni intelligenti per l’illuminazione sia interna, sia esterna.Le soluzioni globali per l’edilizia e le infrastrutture pubbliche presentate vogliono soddisfare le esigenze di tutti i quattro principali segmenti di mercato: casa, ufficio, retail ed ester-ni. Toshiba sta lavorando alacremente per fornire:•illuminazione residenziale più con-

fortevole;•illuminazione d’ufficio più efficiente;•illuminazione retail più attraente;•illuminazione da esterno più intelli-

gente.

SiStema di illuminazioneintelligenteLa costruzione ecoefficiente del “Lyon Smart Community Demonstration Project” è un esempio di come un sistema di illuminazione intelligente possa contribuire a risparmiare ener-gia. A Lione l’azienda ha collaborato con architetti e designer della luce per creare il concept e il progetto industriale delle innovative illumina-zioni a LED.Il nuovo rilevatore di movimento, che usa un sensore CMOS, è in grado di lavorare su aree di movimento più piccole e definite rispetto all’impianto di rilevamento di movimento tradizio-nale. Utilizzando questo sistema sen-sibile, il responsabile della struttura

Tra i principali obiettivi di Toshiba un’illuminazione

d’ufficio più efficiente

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può, ad esempio, impostare aree di rilevazione separate, utilizzando un solo sensore CMOS. Queste tecno-logie offrono grandi vantaggi per un ulteriore risparmio di energia, in par-ticolar modo negli edifici da ufficio.

oled traSparenteDopo il tradizionale LED inorganico, l’OLED (LED organico) è stato an-nunciato come la fonte di luce di ul-tima generazione per le sue proprietà esclusive.L’ultimo sviluppo di Toshiba in questo campo è stato la creazione di un pan-nello OLED trasparente, con emissio-ne di luce da un unico lato. Rispetto ai pannelli OLED trasparenti tradiziona-li, che emettono luce equamente da entrambi i lati, questo nuovo pannello emette la maggior parte della sua luce verso una sola direzione desi-derata, illuminando efficacemente gli oggetti e consentendo ai clienti di ve-dere attraverso un lato del pannello, anche quando questo viene girato.I prototipi di illuminazione che usano i nuovi pannelli OLED trasparenti of-frono una luce confortevole, non ac-cecante all’accensione e si adattano perfettamente all’atmosfera grazie alla loro trasparenza quando vengono spenti.

illuminazione Stradale a ledLa nuova gamma di luci stradali è compatibile con il sistema di comu-nicazione wireless più avanzato, a dimostrazione del contributo della società a favore di un’illuminazione stradale intelligente. I principali van-taggi sono:1. risparmio energetico, ad esempio attraverso tecnologie di sensori di movimento che consentono a queste luci stradali di illuminare precisa-mente ed accuratamente solo quando è necessario;2. ottimizzazione della manutenzione, dovuta al fatto che il controllo wire-less delle luci stradali consente ai fornitori del servizio di identificare un singolo guasto all’interno di un intero tratto di strada;3. servizi alla comunità, inclusi i be-nefici della rete wireless 6 LoWPAN, che pone le basi per una comunica-zione affidabile tra dispositivi su scala regionale o addirittura nazionale. Consente la gestione efficiente dei parcheggi, del carico elettrico, del

traffico e l’incremento della sicurezza in città.Rispetto alle soluzioni esistenti, l’illu-minazione stradale a LED è altamen-te flessibile e dimmerabile, al punto che l’intensità della luce può essere controllata dallo 0 al 100 per cento, con i segnali di attenuazione DALI, 0÷10 V, o 1÷10 V.

retrofitLa serie LED floodlight di Toshiba, con le sue tre distribuzioni di luce, fornisce una valida alternativa ai si-stemi alogenuri metallici tradizionali con lampadine da 1 kW.Può generare fino al 46 per cento di risparmio energetico e ha un ciclo di vita circa 4 volte più lungo rispetto alla soluzione tradizionale. Questi sistemi floodlight riducono significativamente l’onere di manutenzione e sono adatti per progetti su larga scala come gli stadi. Beneficiando di funzioni di ac-censione e spegnimento istantanee, i floodlight possono ottimizzare l’illu-minazione degli spazi.

Gabriele Contini

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L’ultimo sviluppo di Toshiba nel campo degli OLED è stato la creazione di un pannello trasparente, con emissione di luce da un unico lato

La nuova gamma di luci stradali a LED consente di risparmiare energia, ottimizzare la manutenzione e gestire efficientemente le infrastrutture

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L’alto contenuto tecnologico di molte apparecchiature elettroniche richiede un adeguato livello di continuità e qualità dell’elettricità

UPS e qUalità dell’energia elettrica

La soLuzione uPsGli UPS, agendo come interfaccia tra la rete e le applicazioni, forniscono al dispositivo da proteggere un’alimenta-zione elettrica continua di alta qualità, indipendentemente dallo stato dell’ali-mentazione. Un UPS è, in altre parole, una fonte di alimentazione provvisoria che protegge di norma le apparecchiatu-re più importanti. Ma non assicura solo la continuità dell’alimentazione durante un black out o un calo di tensione: molti dei più recenti sistemi di UPS “condizio-nano” l’alimentazione proveniente dalla rete pubblica, correggendo i cali di ten-sione, le sovratensioni, le interferenze, i picchi e tutti gli altri disturbi dell’alimen-tazione. Il limite dell’UPS per le applica-zioni domestiche risiede nell’autonomia: infatti, la maggior parte degli UPS è stata studiata per la protezione delle apparec-chiature informatiche, ove l’esigenza pri-maria è quella di salvare i dati e chiudere correttamente il sistema operativo. Per questo motivo è raro trovare in commer-cio UPS con autonomie superiori ai 30 minuti.

Rischi deLLa scaRsa quaLità deLL’eLettRicitàFrequenti casi di sottotensioni e sovra-tensioni possono provocare perdite di dati e danni permanenti ai computer domestici, ai sistemi di intrattenimento (televisori, Hi Fi, videogiochi), all’impian-to di sicurezza.

UPS convenzionali monofase Whad

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L’energia elettrica rappresenta un bene insostituibile, da cui dipende il nostro be-nessere in casa. Le apparecchiature oggi “indispensabili” nelle abitazioni sono moltissime: elettrodomestici, telefoni cordless, automatismi elettrici (porte, cancelli, ecc), impianti di allarme, router Wi Fi.Un improvviso black out, rischia di bloc-care la vita domestica, senza considera-re i danni connessi al funzionamento di un congelatore o di un frigorifero.

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PeRdita di memoRiaNelle case sono presenti, oggi, apparec-chi che incorporano un orologio digitale quali sveglie, DVD player e recorder, for-ni a microonde. Molte applicazioni sono sensibili ai temporanei buchi o a piccole variazioni di tensione. Capita di rientra-re in casa e trovare un orologio digitale lampeggiante sullo 00:00. Sono piccoli inconvenienti, ma è fastidioso perdere la programmazione di un DVD recorder o di un microonde, o non alzarsi perché la sveglia non suona.

danneggiamento deLLe aPPaRecchiatuReTra i rischi più costosi c’è il danneg-giamento delle apparecchiature elet-troniche che, come i motori degli elet-trodomestici, sono soggette a danni da oscillazione della tensione. Piccole cadute o picchi di tensione possono danneggiare irreparabilmente compu-ter, DVD player, TV, stereo, alimentatori, cellulari, tablet. Gli impianti Hi Fi e le altre apparecchiature elettriche sono progettati per fornire le migliori pre-stazioni con un’alimentazione elettrica con requisiti ben precisi. In presenza di alimentazione anomala, si possono manifestare inconvenienti. Il dispositivo può non presentare difetti apparenti, ma la variazione di tensione può alterarne il corretto funzionamento sul lungo termi-ne e accorciarne la vita utile.

PeRdita di dati e inteRRuzioni deL funzionamento deLLe aPPLicazioni nei disPositivi infoRmaticiLa grande disponibilità di dispositivi informatici ha reso più semplice per le persone lavorare da casa e non solo dall’ufficio. Parallelamente, è aumentata la richiesta di memoria per applicazioni tipicamente consumer, come immagini, filmati musica, giochi. Lavorando da casa o in ufficio il problema più frustran-te è l’interruzione dell’applicazione o la perdita dei dati. Interruzioni elettriche della durata di meno di un secondo pos-sono causare una perdita delle informa-zioni. Questo significa, il più delle volte, ore di tempo spese inutilmente di fronte ad un PC ed altrettante spese per ri- creare i file o reinserire i dati persi, o peggio la perdita definitiva degli stessi. Le causeÈ utile prendere coscienza della natu-ra delle principali anomalie della rete

elettrica dell’abitazione (variazioni di tensione, sovratensioni, disturbi ad alta frequenza, black out, distorsione armo-nica).Per funzionare correttamente le appa-recchiature elettriche richiedono una tensione prossima al valore nominale per cui sono state progettate, valore di-chiarato su istruzioni ed etichette. Una tensione diversa o soggetta a variazioni provoca surriscaldamenti, sospensioni e difetti nel servizio, perdite di memoria e programmi, ecc. Le utility italiane, di norma, immettono nella rete energia di buona qualità, ma non possono impedi-re che essa si deteriori lungo le linee di distribuzione, soggette a forti variazioni di assorbimento, disturbi e interferenze di ogni genere.Per proteggere le utenze sono disponibi-li dispositivi con diversi livelli di efficacia in funzione delle caratteristiche, della complessità e del costo di ciascuno. La scelta va fatta valutando il grado di pro-tezione desiderato, l’entità delle anoma-lie che si potrebbero generare e i costi, diretti e indiretti, che queste potrebbero causare. Una protezione globale può comportare una spesa sproporzionata rispetto al valore o alla funzione delle utenze, mentre una protezione econo-mica può non avere un’affidabilità suf-ficiente.

contRoLLo PReciso e costante deLL’eneRgiaPer risolvere questi problemi, Legrand mette a disposizione del mercato Daker DK e Whad, UPS on line doppia conver-sione con microprocessore DSP, per garantire un controllo preciso e costante dell’erogazione dell’energia.Progettati con tecnologia on line doppia conversione senza trasformatore, resti-tuiscono una elevata qualità dell’energia in uscita, con rendimenti fino al 92 per cento, tensione in uscita opportunamen-te stabilizzata e perfettamente sinusoi-dale, proteggendo così le tante utenze sensibili ai frequenti sbalzi di tensione.Grazie ai pacchi batteria aggiuntivi, che garantiscono il raggiungimento di lun-ghe autonomie in poco spazio, è pos-sibile far fronte ai black out anche più lunghi. Sono, quindi, adatti ad evitare notevoli disagi agli utenti privati e a tutte quelle attività commerciali per le quali è prioritaria la disponibilità di una buona autonomia rispetto all’elevata potenza.

Franco Vitali Gruppo statico di continuità Daker

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La proprietà del nuovo parcheggio di Corso d’Italia, a Roma, ha scelto una soluzione tecnologica innovativa per l’illuminazione degli spazi

Coniugare estetiCa, siCurezza e risparmio energetiCo

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La scelta dell’illuminazione a LED e di un impianto domotico di gestione integrata sintetizza efficacemente la mission di eccellenza della proprietà immobiliare: coniugare la piacevolezza estetica della modernità e della raf-finatezza dell’ambiente (ogni piano è caratterizzato da un colore diverso) con l’efficienza tecnologica di un sistema all’avanguardia.Il progetto è relativo ad un parcheggio auto, strutturato su sei piani, per una superficie complessiva di 5.600 m2, con riporto delle segnalazioni di allarme, dei comandi e degli stati utenze su due touch panel ABB Comfort Touch, posi-

zionati in portineria e nell’alloggio del custode.

RazionalizzaRe la gestione dell’il-luminazione e RispaRmiaRe eneRgiaIl parcheggio di Corso d’Italia è tra i primi garage in Roma completamente illuminato a LED. Per l’intero impianto sono stati utilizzati oltre 400 apparec-chi illuminanti, in prevalenza plafonie-re tubolari stagne, ciascuna corredata con 12 LED. A testimonianza del carat-tere estremamente innovativo dell’im-pianto, i LED sono stati realizzati appositamente per questo progetto, per soddisfare i particolari requisiti di

Il parcheggio fa parte di un complesso residenziale di grande prestigio, le cui unità abitative sono anch’esse gestite da impianti domotici

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protezione ambientale (IP67) e di omo-geneità nella diffusione luminosa.Il sistema di building automation, ba-sato su standard KNX e fornito da ABB, ne gestisce in modo efficiente l’attiva-zione e la disattivazione, secondo gli scenari predefiniti e le indicazioni dei sensori volumetrici. Di notte il livello di illuminazione è mantenuto a livelli minimi, mentre l’illuminazione totale è attivata solo nel caso venga rilevata la presenza di auto.Nelle ore diurne di maggiore utilizzo, al passaggio delle vetture il sistema KNX attiva in sequenza gruppi di LED sempre diversi. Questa soluzione equi-libra tra i vari gruppi illuminanti il nu-mero di ore di utilizzo (e quindi il tasso di usura), con una migliore affidabilità rispetto alle situazioni in cui i LED in funzione sono sempre gli stessi.I vantaggi della soluzione adottata sono di due tipi: funzionale ed economico. Rispetto alle soluzioni convenzionali, i punti illuminanti a LED garantiscono, infatti, un livello luminoso di 100 lux, mentre le Norme ne prescrivono 70, ed una migliore uniformità di diffusione. Inoltre, consentono un risparmio ener-getico del 50%, pari a circa 7.500 W. Tenendo in considerazione il maggior costo d’acquisto, il ritorno sugli inve-stimenti è atteso in due/tre anni.

abbinaRe oppoRtunamente ali-mentatoRi e caRichi, gRazie al KnXIl sistema KNX svolge un’importante funzione di monitoraggio dei circa 120 alimentatori switching che servono i vari gruppi di LED, tenendone sotto os-servazione non solo i valori della ten-sione di uscita, ma anche quelli della temperatura operativa. I sensori di temperatura installati nei quadri col-legati al sistema KNX, al superamento dei limiti di temperatura, generano segnali che permettono di attivare im-mediatamente la ventilazione.In caso di lunghe sequenze di veicoli in transito, tuttavia, la temperatura negli ambienti cresce molto e rapidamente e la ventilazione da sola non sempre riesce ad intervenire in modo efficace. Per contrastare il surriscaldamento degli alimentatori, il sistema di buil-ding automation commuta il carico su altri gruppi di alimentatori, dislocati nei piani a temperatura più favorevole. La gestione via KNX dei gruppi di ali-mentatori, dunque, oltre ad aumentar-ne l’efficienza energetica, ne prolunga

la durata di esercizio, garantendo con-dizioni ottimali di funzionamento.Questa capacità di assegnare in manie-ra intelligente ai vari gruppi di alimen-tatori carichi diversi (ridondanza attiva) gioca un ruolo fondamentale durante le emergenze. Nel caso, ad esempio, di danneggiamento per incendio degli alimentatori dei corpi illuminanti di un piano, se ne può mantenere attiva l’illuminazione, facendola alimenta-re dagli elementi degli altri piani non coinvolti dall’emergenza. Il sistema basato su KNX è in grado, dunque, di decidere tempestivamente, in funzione delle esigenze, quali gruppi di alimen-tatori collegare alle varie utenze.

uso cReativo delle funzioni domoti-che in un edificio di gRandi dimensioniUna delle caratteristiche più interes-santi di questo progetto è l’utilizzo di due eleganti pannelli Comfort Touch ABB, interfaccia di controllo e comuni-cazione, in un contesto differente dalla home and office automation.Il touch screen è stato preferito ai tradizionali PC come front end di si-stema in primo luogo per la semplicità dell’interfaccia utente, molto più ac-cessibile agli operatori del garage, non

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In ogni area della struttura sono state installate delle telecamere di sicurezza che consentono di avere sempre sotto controllo tutti gli ambienti adibiti a parcheggio

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in possesso di particolari conoscenze tecnologiche. L’utilizzo di un terminale pre programmato evita le complica-zioni generate dalle infinite opzioni di scelta nei PC. Inoltre, rende molto più rapida la gestione del sistema nelle si-tuazioni di emergenza, cui l’operatore è in grado di reagire tempestivamente, come nel caso di due macchine che si incrocino sulle rampe.Per beneficiare di questi vantaggi sono state personalizzate le funzioni dei Comfort Touch, originariamente pen-sate per la home automation, come quelle relative alla climatizzazione domestica, utilizzate, invece, per il già citato controllo delle temperature nei quadri elettrici.La personalizzazione alle specificità del progetto è stata resa possibile an-che grazie alla flessibilità e al supporto del team tecnico/commerciale di ABB, che si è rivelato un ausilio supplemen-tare per la realizzazione del sistema.

inteRvento da due siti, 24 oRe al gioRnoL’impiego dei due Comfort Touch con-sente all’operatore di essere attivo sia dalla postazione nel parcheggio, sia dall’abitazione, ubicata nella palazzina prospiciente il parcheggio, per mo-nitorare attraverso le telecamere la situazione in tutti i piani e intervenire

prontamente in caso di necessità.La totale operatività durante tutte le 24 ore è particolarmente importante per-ché il parcheggio è utilizzato dagli abi-tanti degli edifici soprastanti, oltre che dall’utenza cittadina, anche in periodi della giornata in cui la postazione del parcheggio non è presidiata.In qualsiasi orario, attraverso il si-stema di diffusione sonora presente ai piani e collegato al sistema KNX, l’operatore del parcheggio può comu-nicare direttamente da casa, assisten-do e rassicurando gli utenti in caso di emergenza. Durante il giorno, questo tipo di comunicazione è invece gestito tramite l’impianto audio collegato alla postazione nel parcheggio.La diffusione sonora a ciascun piano è un ulteriore esempio della flessibi-lità ottenuta modificando le funzioni originariamente previste per la home automation.Attraverso la rete LAN, il segnale audio viene trasmesso dalla postazione nella casa del gestore al secondo Comfort Touch nel parcheggio e da qui agli alto-parlanti attraverso l’uscita audio, origi-nariamente pensata per la diffusione della musica in ambienti domestici o d’ufficio.Analogamente, tramite rete LAN sono presenti su un solo conduttore, oltre

Quadro per il controllo dei servizi domotici Quadro generale posizionato al 1° piano inferiore cui fanno capo i quadri di piano periferici

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all’audio, i segnali video delle teleca-mere e tutti quelli di controllo e rileva-zione sensori.La piena operatività anche da casa permette al gestore, in situazioni pro-blematiche, di staccare, ad esempio, l’energia elettrica, attivare l’illumina-zione d’emergenza, agire sul gruppo elettrogeno attraverso le pagine di controllo e visualizzazione del Comfort Touch.La flessibilità del sistema basato su KNX lascia aperta la possibilità di in-stallare un terzo Comfort Touch, situa-to in un altro parcheggio della zona e permanentemente presidiato. In que-sto caso, data la significativa distanza tra le postazioni, il collegamento avvie-ne tramite ADSL.

Rilevazioni allaRmi e contRomisuReTutti gli impianti d’allarme, come ad esempio quello di rilevazione fumi, sono interfacciati con il sistema KNX con segnalazioni visualizzate central-mente sul Comfort Touch tramite fine-stre pop up, non escludibili dall’utente. Ad ogni allarme vengono attivati gli in-terventi opportuni, come ad esempio la disattivazione automatica da parte del sistema KNX dell’energia elettrica nei piani interessati da incendio.Il sistema antincendio prevede due li-velli di allerta: di preallarme, quando un solo sensore viene attivato, e di al-larme generale, quando i sensori coin-volti sono più di uno. Nel primo caso, il sistema di building automation spegne l’illuminazione di rete al piano dell’al-larme e attiva l’illuminazione di emer-genza che, alimentata a batteria, non genera situazioni di pericolo in caso di impiego di idranti. Nel caso, invece, di allarme generale o attivato manual-mente da un utente, il sistema di buil-ding automation toglie l’alimentazione da rete elettrica in tutto il parcheggio, accende l’illuminazione d’emergenza, attiva il gruppo elettrogeno e lo collega solo alle pompe del sistema antincen-dio.La possibilità di scegliere l’utenza da collegare al sistema elettrogeno è un ulteriore esempio della flessibilità del sistema. Negli impianti tradizionali, il collegamento elettrico tra quadro e gruppo elettrogeno è fisso e rappre-senta un potenziale pericolo in caso d’incendio. Con la soluzione gestita tramite KNX, questo collegamento può, invece, essere interrotto, per ali-

mentare un’utenza appropriata alla situazione (le pompe), che verrà poi attivata dal sistema antincendio. Un efficace e flessibile gioco di squadra.Infine, il Comfort Touch attiva ogni 15 giorni un test automatico del gruppo elettrogeno, tramite accensione e spe-gnimento, garantendo così una verifica funzionale che si aggiunge a quella, manuale e con cadenza mensile, pre-vista per legge.

centRalizzazione del monitoRaggio e delega dei testLa scelta progettuale è stata di non sostituire le intelligenze dei singoli ap-parati e componenti (UPS, soccorritori, lampade di emergenza autoalimenta-te) con il sistema KNX, ma di lasciare a quest’ultimo esclusivamente il com-pito di visualizzarne gli stati e i risultati dei test.Si ottiene in questo modo il vantaggio di centralizzare nei Comfort Touch il monitoraggio dello stato dell’intero sistema e di evitare il rischio che even-tuali problemi alla struttura centraliz-zata (Comfort Touch oppure Bus KNX) blocchino l’autodiagnostica e pregiudi-chino la funzionalità complessiva.In sintesi si possono, dunque, ipotizza-re due possibili situazioni d’emergen-za:1) si verificano problemi alla struttura centralizzata (KNX, Comfort Touch): le varie parti periferiche del sistema re-stano, comunque, perfettamente ope-rative e in grado di lanciare routine di

I piani del parcheggio si differenziano fra loro per le diverse colorazioni di muri e colonne

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autodiagnosi. È il caso, ad esempio, dei gruppi di continuità, in grado di suben-trare autonomamente, in caso d’inter-ruzione dell’alimentazione elettrica da rete pubblica;2) una delle parti periferiche del siste-ma va in anomalia: il Comfort Touch ne rileva immediatamente lo stato ed attiva tempestivamente gli appropriati interventi risolutivi.

gaRantiRe una sicuRezza supeRio-Re allo standaRd della noRmativaNelle due trombe di scale per gli ascensori si è preferito utilizzare i LED al posto delle lampade di emergenza, per alzare il livello di protezione e si-curezza degli utenti, con un’interpreta-zione migliorativa delle Norme. Impie-gando i LED anche per le emergenze, si è scelto di garantire sulle scale un livello luminoso più alto di quello pre-visto dalla pertinente normativa, per favorire l’orientamento e prevenire così le situazioni di panico. Questa decisione progettuale ha reso neces-sario l’impiego di soccorritori. Questi ultimi sono una categoria particolare di UPS, dotati di elettronica ridondan-te, ossia di due circuiti indipendenti di alimentazione, in conformità alle normative relative all’alimentazione d’emergenza dei corpi illuminanti. I soccorritori sono collegati al sistema KNX, che è quindi in grado di riceve-re e visualizzare gli eventuali allarmi, offrendo il vantaggio di garantirne il controllo continuo e di rispondere così al requisito di monitoraggio costante previsto dalla normativa. La scelta dei soccorritori ha imposto più stringenti requisiti normativi per i cavi elettrici ad essi collegati. Questi ultimi sono, infat-ti, separati rispetto al resto degli im-pianti, e, oltre ad essere in grado di re-sistere alle fiamme fino a 110 °C, sono stati alloggiati in tubi di acciaio zincato.

contRollo centRalizzato di tutte le funzioniLe pagine del Comfort Touch sono organizzate secondo le funzioni pre-sidiate tramite il sistema di building automation. Ogni impianto è gestibile nel suo complesso oppure per singolo piano.Riassumendo quanto visto finora, que-sto è il prospetto complessivo delle funzioni controllate attraverso il touch screen:- gestione automatizzata dell’illumi-nazione interna ai piani, con controllo dello stato dei LED e comando diretto da parte del gestore;- il sistema KNX supervisiona co-stantemente lo stato dei soccorritori impiegati nell’illuminazione d’e-mergenza, segnalandone tempe-

Sala di controllo di tutte le aree adibite a parcheggio e di quelle di accesso. Dal touch panel è possibile controllare e gestire tutti i servizi domotici installati

Partner tecnologici

Progettazione impianto elettrico e impianti specialiFranco Di Stefano - Roma

consulenza impianto illuminazione a leD e personalizzazione apparecchi illuminanti Società 3MP Design - Roma

esecuzione e installazione impianto elettrico e sistema domoticoSocietà Nova - Roma

Distributore materiale elettricoGruppo C.E.T. - Roma

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stivamente ogni eventuale guasto;- gestione impianti di illuminazione esterna e delle rampe d’accesso tra-mite interruttori crepuscolari, che attivano i punti luce delle zone che progressivamente entrano in oscurità;- gestione allarmi alta temperatura dei quadri elettrici;- visualizzazione scattato relè e rela-tiva ubicazione nei 25 quadri elettrici distribuiti nella struttura. I contatti “aux” di scattato relè degli interruttori automatici magnetotermici differen-ziali sono collegati al sistema KNX, per visualizzare sul Comfort Touch la segnalazione di eventuali aperture per guasto;- gestione dell’automazione relativa alla commutazione da rete a gruppo elettrogeno. In occasione della man-canza rete, il sistema KNX collega il gruppo elettrogeno al quadro generale per alimentare le utenze privilegiate: illuminazione, ascensore, utenze in-formatiche. In caso, invece, di ricezione allarme incendio dalla centrale, il sistema scollega il gruppo dalle utenze del ga-rage per alimentare esclusivamente le pompe antincendio. Inoltre, una pagina del touch screen è dedicata alla gestio-ne del gruppo elettrogeno: accensione, erogazione, blocco, verifica dello stato delle funzioni essenziali;- gestione di sette telecamere IP a fini di monitoraggio generale. Si tratta di telecamere dome, che possono ruo-tare di 360° e sono dotate di zoom e orientamento digitali, ideali per sor-vegliare grandi ambienti; sei sono ai piani, mentre la settima è puntata sul quadro generale. La pagina dedicata del Comfort Touch consente l’intera-zione con i dispositivi di ripresa senza altre interfacce, grazie alla rete LAN cui sono collegate Comfort Touch e telecamere;- gestione comunicazioni vocali verso gli utenti del garage, in caso di proble-mi;- gestione allarmi dei bagni per diver-samente abili;- riporto sul Comfort Touch della casa custode dell’allarme intrusione nella portineria;- segnalazione su pagina del touch screen di eventuali proble-mi del gruppo di continuità, che autonomamente esegue periodi-che routine di test e ne trasmette i risultati al sistema tramite KNX;

- interfacciamento con centrale antin-cendio;- connessione interfonica tra i due ComfortTouch.

canaline passacaviUn piccolo dettaglio che testimonia l’attenzione complessiva è l’impiego delle canaline passacavi ABB che, grazie al trattamento di zincatura, si presentano lucide e di colore uniforme anche a distanza di tempo, contri-buendo così alla gradevolezza estetica dell’ambiente. Grazie al fatto che le canaline hanno dimensioni minori del-lo standard (l’altezza è di soli 5 cm) è stato possibile posizionarle al di sopra e, quindi, fuori dal raggio d’azione degli sprinkler, gli ugelli erogatori dell’im-pianto antincendio.

QuadRisticaDiversi sono i quadri ABB utilizzati:- generale, cui fanno riferimento i qua-dri di tutti i singoli piani, con apparec-chi di protezione e strumenti di misura;- relativi ai servizi domotici: generale, ed uno per ciascun piano;- di controllo dei servizi generali ester-ni ai parcheggi: luci, irrigazione, ac-cessi comuni, comando dei gruppi di continuità.

guido Buttarelli

Le rampe di accesso/uscita auto di ogni piano sono dotate di rilevatori di presenza Watchdog Professional 220 che permettono l’accensione automatica del sistema di illuminazione

IMP

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Numeri in crescita, grandi ritorni e nuovi servizi innovativi

Vetrina della Sicurezza

A cinque mesi all’inaugurazione della manifestazione Sicurezza, in programma a Fiera Milano

Rho dal 12 al 14 novembre prossimi, ci sono già tutti i presupposti per preve-dere un’edizione di successo.Il 75 per cento della superficie esposi-tiva è stato già assegnato, con aziende provenienti da 21 Paesi. Un risultato estremamente positivo, che unisce alle riconferme delle realtà da sempre fe-deli alla manifestazione un importante numero di espositori che, dopo qual-che edizione di assenza, sono tornati a dar fiducia all’evento o l’hanno scelto per la prima volta.«Il progetto di Sicurezza 2014 sta raccogliendo importanti conferme e attestazioni di fiducia. Due dati, for-

se più degli altri, parlano da soli: la quasi totalità degli espositori del 2012 ha riconfermato la presenza e il 27 per cento delle aziende iscritte oggi è rappresentato da espositori “nuovi”, che hanno scelto di sposare il nuovo progetto o sono tornati a crederci», ha dichiarato Giuseppe Garri, Exhibition Manager della manifestazione. «Un risultato importante, frutto dei nume-ri estremamente positivi ottenuti la scorsa edizione, ma anche del forte impegno di ascolto e di collaborazione che abbiamo avviato ormai molti mesi fa con aziende e Associazioni. Parlare con chi vive il mercato quotidianamen-te, ascoltare gli apprezzamenti, ma anche le critiche costruttive, investire per costruire un progetto che rispon-

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Sicurezza è in programma a Fiera Milano Rho dal 12

al 14 novembre 2014

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desse alle loro esigenze concrete è stata una scelta che di certo sta pa-gando. Avremo, dunque, un’edizione più grande, ma anche più rappresen-tativa, non solo in termini numerici, ma soprattutto qualitativi. I grandi nomi ci saranno, moltissime le novità e le an-teprime e, accanto ad un’offerta molto forte dei comparti CCTV e controllo accessi, avremo un ampio panorama di prodotti e soluzioni anche sul fronte antincendio, difese passive e building automation».

Servizi e innovazionePer venire incontro alle esigenze di espositori e visitatori e favorire l’otti-mizzazione di tempi e di costi, Sicurez-za 2014 ha investito sulla realizzazione di una serie di servizi altamente inno-vativi.Gli operatori interessati a venire in fie-ra per la prima volta potranno non solo preregistrarsi, ma anche acquistare il proprio biglietto on line. Basterà compilare il form sul sito della mani-

festazione ed effettuare la transazione in tutta sicurezza per ottenere un PDF il cui barcode verrà letto direttamen-te dai tornelli di ingresso, anche da smartphone o tablet.Per gli espositori, invece, non solo verrà attivato l’e-service, il negozio virtuale per il noleggio di allestimenti e attrezzature, che si presenta con una veste rinnovata e semplificata, ma è disponibile anche un nuovo servizio di tracciatura dei passaggi allo stand, che permetterà di identificare “live” gli operatori in visita, semplicemente usando un’App sul proprio smartpho-ne. Per supportarli nella ricerca di nuovi clienti in Italia e all’estero è, invece, a disposizione degli espositori l’EMP (Expo Matching Program), l’in-novativa piattaforma studiata da Fiera Milano che consente di contattare i Buyer prima che la manifestazione ab-bia inizio e concordare appuntamenti mirati. Nella piattaforma gli espositori potranno consultare e valutare i profili di potenziali compratori italiani, prove-

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EVEN

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Cresce la spinta internazionale di Sicurezza, con 100 top buyer selezionati provenienti in particolare da Balcani, Europa dell’Est, Russia, Turchia e Nord Africa

Giuseppe Garri, Exhibition Manager di Sicurezza 2014

Sensored plug-in

Una piattaforma integrata e ricca d’opportUnitàIl Gruppo Fiera Milano mette a disposizione di tutte le aziende dei comparti se-curity e safety una piattaforma integrata e ricca d’opportunità. Oltre a Sicurez-za, offre l’opportunità di crescere su un mercato in espansione come quello del Brasile, dove a São Paulo, attraverso il Grupo Cipa Fiera Milano, organizza Ex-posec, Salone Internazionale della Security, in programma dal 13 al 15 maggio 2014, e FISP, Fiera Internazionale su Safety e Protezione Personale, dall’8 al 10 ottobre 2014. Queste tre manifestazioni, insieme, rappresentano un’occasione unica per crescere sul mercato internazionale.

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nienti in particolare dal Sud, ma anche dei 100 top buyer esteri, selezionati e invitati da Fiera Milano, provenienti da Balcani, Europa dell’Est, Russia, Tur-chia e Nord Africa. Infine, per facilitare la visita, Sicurezza propone, in collabo-razione con l’agenzia viaggi ufficiale, Trenitalia e alcuni vettori aerei, dei competitivi pacchetti “chiavi in mano” viaggio+hotel: con una sola chiamata si potrà non solo organizzare il viaggio, ma anche risparmiare.

Formazione e aggiornamentoSicurezza 2014 si conferma il contesto ideale per fare “cultura” e formazione per tutti gli operatori del settore. Cre-scita professionale e integrazione rap-presentano, infatti, una delle principali

dimensioni della manifestazione, for-temente orientata alla valorizzazione del know how degli operatori.Grazie alla collaborazione con i prin-cipali editori e con le Associazioni di settore, i tre giorni di manifestazione proporranno numerosi appuntamenti. Si andrà dalle analisi di scenario, per valutare stato dell’arte e prospettive del mercato, ad appuntamenti più verticali, dedicati a tematiche chiave come la Privacy, il Nuovo Regolamen-to Europeo, le smart city, le soluzioni verticali per il mondo della cultura o il retail, fino a parlare di network di imprese e d’innovazione di processo e sistema.Non mancheranno occasioni di for-mazione, con format originali e coin-volgenti. Così in manifestazione si ter-ranno incontri di approfondimento per installatori elettrici e di sicurezza sulle normative e la regola dell’arte dell’im-piantistica, le Pillole di formazione in Sicurezza, che si completeranno attra-verso le Prove pratiche di sicurezza in programma nella Security Academy, uno spazio dedicato alla formazione tecnica e alla pratica.La competenza degli operatori in visita sarà, inoltre, protagonista del Video Live Security Award: un vero contest che vedrà prodotti TVCC di importanti aziende testati sul campo attraverso due laboratori comparativi: uno per le IP Camera, l’altro per gli NVR. A valu-tare i prodotti con maggiori prestazioni saranno, infatti, direttamente, durante la manifestazione, i visitatori.

elisa pastorino

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Nel corso della manifestazione non mancheranno occasioni di formazione, con format originali e coinvolgenti

Sicurezza 2014 si conferma il contesto ideale per fare “cultura” e formazione per tutti gli operatori del settore

Sensored plug-in

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S’inserisce all’interno della nuova gamma di prodotti di allarme intrusione proposti da AVE il nuovo rivelatore a doppia tecnologia ad effetto tenda (codice AF973F), studiato e progettato per garantire ogni esigenza di protezione peri-metrale (porte, finestre e varchi) e contribuire, quindi, a migliorare la sicurezza e la serenità degli utilizzatori finali.La protezione ad effetto tenda viene creata da tre lenti diverse posizionate sul rivelatore, che permettono di regolare con precisione il diagramma di copertu-ra del rivelatore in modo da identificare efficacemente il tentativo d’intrusione o di transito, segnalando immediatamente l’effrazione.L’installatore può adattare il diagramma di copertura del rivelatore in base alla situazione installativa, ottimizzando notevolmente la protezione del varco interessato. Inoltre, una speciale lente consente di identificare piccoli animali domestici ed evitare in questo modo la segnalazione di falsi allarmi.Tecnologico, sicuro e facile da installare, il nuovo dispositivo presenta un’eleva-ta flessibilità d’applicazione e, grazie alle sue dimensioni compatte, garantisce un facile posizionamento anche in spazi ristretti ed un impatto visivo limitato.Il nuovo rivelatore ad effetto tenda è stato realizzato in accordo con i requisiti indicati nella Norma di prodotto EN50131-2-4, Grado 2, classe ambientale III (esterno protetto), che ne consente l’installazione sia all’interno, sia in am-bienti esterni protetti. Il processo di tropicalizzazione applicato alla scheda elettronica del dispositivo, garantisce il corretto funzionamento del rivelatore anche in situazioni atmosferiche di forte umidità e di alte temperature.Il basso consumo (17 mA in stand by), unito all’elevata corrente (1,5 A o 4 A) fornita dagli alimentatori appartenenti alle centrali espandibili (AF949 e AF999EXP) offre, inoltre, la possibilità di utilizzare un elevato numero di dispo-sitivi, evitando l’utilizzo di alimentatori supplementari.

AVE: rivelatore a doppia tecnologia ad effetto tenda

Sull’esperienza maturata nel riarmo automatico dei differenziali, è stata sviluppata la nuova gamma TeleREC di sistemi di protezione a riarmo au-tomatico di GE Industrial Solutions, un’offerta completa e aggiornata che comprende tre serie: TeleREC 2, TeleREC Top e TeleREC Plus.TeleREC 2 è una serie di interruttori differenziali puri (2 o 4 poli) e interrut-tori magnetotermici/differenziali (2 poli protetti) con dispositivo di richiusu-ra automatica. I prodotti, in conformità ai requisiti della Norma EN 50557, effettuano una verifica preventiva dell’isolamento del circuito protetto per garantire la massima sicurezza degli utenti, in particolare negli impianti civili. La serie è in classe A, fino a 100 A di corrente nominale, sensibilità 0,3 e 0,03 A, anche nelle versioni selettive o ad alta immunità contro gli sganci intempestivi. Inoltre, la versione con magnetotermico/differenziale verifica anche la presenza di cortocircuito sulla linea protetta, prevenendo la richiusura in caso di guasto.TeleREC Top è il sistema di riarmo automatico programmabile, con prote-zione differenziale integrata, per interruttori magnetotermici. È possibile

gestire con la massima flessibilità i cicli di richiusura, impostando il numero dei tentativi di riarmo, l’inter-vallo tra i tentativi e il tempo di reset del conteggio riarmi. La protezione differenziale è integrata tramite sensori esterni (trasformatori toroidali), mentre la corrente differenziale nominale e le modalità di riar-mo sono programmabili.I nuovi TeleREC 2 e TeleREC Top si aggiungono al pre-esitente TeleREC Plus, il blocco di riarmo automatico da associare agli interruttori differenziali puri Serie FP, adatto ad automatizzare interruttori già installati. Il dispositivo effettua fino a 6 tentativi di richiusura, senza verifica preventiva della dispersione a terra pri-ma del riarmo, per la massima continuità di servizio nelle installazioni industriali.

GE IndustrIAl solutIons: flessibilità del riarmo automatico

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Con la nuova gamma di contatori elettronici EQ Meters, ABB offre la possibilità di gestire in modo ottimale l’energia per conseguire elevati livelli di efficienza energetica nei settori commerciale, residenziale e industriale, in funzione di ogni specifica esigenza.L’applicazione distribuita dei contatori nei diversi impianti, in particolare per quelli a maggior assorbimento energetico come gli industriali, è fondamentale per conoscere esattamente quando, dove e come l’energia viene utilizzata, così da potere effettuare l’allocazione precisa dei consumi ed eventualmente iden-tificare aree o macchinari dove tali consumi risultino eccessivi e richiedano interventi correttivi e migliorativi per l’ottimizzazione energetica degli impianti stessi.La gamma EQ Meters è composta da tre serie di contatori: serie C, per inser-zione diretta in reti 230 Vca fino a 40 A; serie B, per sistemi monofase (B21) o trifase, trifase + neutro (B23, B24) per inserzioni sia diretta fino a 65 A, sia

con trasformatore di corrente, in reti 230 Vca; serie A, per sistemi monofase (A41) o trifase, trifase + neutro (A43, A44) per inserzioni sia diretta fino a 80 A, sia con trasformatore di corrente, in reti 230 Vca.Le funzionalità specifiche dei contatori per le appli-cazioni industriali sono: misura dei valori di picco, per consentire di livellare eventuali punte di carico ed evitare penali da parte del gestore dell’energia; segnalazione di allarme all’avvicinarsi dei consumi ai livelli di penalizzazione; misura della massima potenza media; misura del THD, per consentire la riduzione della distorsione armonica che può influire negativamente sul funzionamento delle apparec-chiature; misura dell’energia reattiva, per consentire, anche in questo caso, di evitare penali dal gestore.I nuovi contattori, inoltre, possono integrarsi per-fettamente con qualsiasi sistema di supervisione, grazie all’implementazione dei più diffusi protocolli di comunicazione.

ABB: contatori di energia

I recuperatori di calore Vort HRI Phantom di Vortice sono apparecchi per la ventilazione centralizzata con recupero di calore caratterizzati da elevata effi-cienza di scambio termico (92%) nelle condizioni (+5 °C, +25 °C, 28% UR) fissati dalla vigente normativa internazionale (EN 308) e da bassi consumi (200 m3/h, il modello 200; 350 m3/h, il modello 350).Appositamente progettati per l’installazione in controsoffitto, grazie alle di-mensioni ridotte e al peso contenuto.Sono disponibili in 4 modelli, con involucro in lamiera d’acciaio zincata rive-

stita internamente di materiale fonoassorbente resistente al fuoco.Lo scambiatore di calore ad alta efficienza è del tipo a flussi incrociati in controcorrente, in resina PS, mentre i ventilatori sono equipaggiati di ventole centrifughe azionate da motori EC brushless a 3 velocità impostabili in fase d’installazione.L’elettronica di controllo con display LCD permette la confi-gurazione iniziale, l’impostazione manuale della modalità di funzionamento, la gestione automatica della funzione free cooling, la sorveglianza continua del corretto funzionamen-to, il costante monitoraggio dello stato dei filtri e l’aggior-namento del software di gestione attraverso porta dedicata.Infine, il grado di protezione è IPX2.

Vortice: recuperatori di calore residenziali

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La qualità dell’aria è una delle condizioni indispensabili per creare un am-biente di comfort e benessere. Con l’obiettivo di garantire un equilibrato livello di umidità in casa, Mitsubishi Electric ha sviluppato la nuova serie di deumificatori MJ. Elevata qualità costruttiva, funzioni innovative e bassi consumi energetici sono i “plus” dei 4 nuovi modelli di deumidificatori, che controllano accuratamente il livello di umidità dell’ambiente e lo riportano alle condizioni ideali di benessere, lontano dal livello di proliferazione di muffe e dei comuni allergeni domestici. Inoltre, dispongono di un efficace sistema di filtrazione dell’aria, che contribuisce a trattenere polveri ed al-lergeni, migliorando la qualità dell’aria di casa.Grazie alla consolidata esperienza dell’azienda giapponese, i deumidifica-tori sono semplici da utilizzare, con il pannello comandi in lingua italiana, silenziosi, efficienti e allo stesso tempo estremamente compatti e facil-mente trasportabili grazie alla maniglia o alle pratiche rotelle in dotazione.La nuova gamma comprende 4 modelli a controllo elettronico: MJ E14EG-S1, MJ E12CH-S1, MJ E14CG-S1, MJ E21BG-S1, che integrano numerose funzioni per soddisfare le diverse esigenze di benessere in casa:- i deflettori dell’aria accelerano l’eliminazione dell’appannamento dei ve-tri o l’essiccazione di un muro umido;- la funzione di asciugatura automatica del bucato ottimizza i tempi e i consumi elettrici;- il funzionamento anche a basse temperature consente l’utilizzo in locali come cantine e taverne;- il display LCD permette di visualizzare ed impostare il livello di umidità della stanza in cui viene posizionato il deumidificatore.

Inoltre, il modello MJ E14EG è dotato di “occhio magico”, un sensore che rileva la temperatura di ciò che sta nel raggio d’azione del deumidificatore, come panni stesi ad asciugare, pareti umide, finestre appannate, e indi-rizza in autonomia il flusso d’aria verso le zone più umide, ottimizzando il funzionamento e velocizzando la deumidificazione dell’ambiente. La pre-senza di deflettori orizzontali e verticali motorizzati permette di coprire un ampio raggio d’azione.

Presentati da Conergy due nuovi moduli monocristallini: PE 245M-265M Noir e PE 265M-280M R.Il primo, con celle, laminato e cornice neri, offre un design ele-gante e conferisce al tetto un “total look noir”, limitando l’im-patto estetico dell’impianto. Abbina ad un prezzo competitivo, ottime prestazioni di rendimento e una lunga vita di prodotto, oltre ad essere conforme alle Norme ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.Il secondo è caratterizzato da elevate classi di potenza, grazie all’innovativa tecnologia delle celle “full square”, ovvero con geometria quadrata anziché la tradizionale geometria ad angoli smussati tipica delle celle monocristalline. Questa tecnologia fa sì che la superficie utile per la conversione fotovoltaica sia mag-giore rispetto a un normale modulo monocristallino e, per tale ragione, grazie all’elevato rendimento, aumenta di conseguenza la potenza. Anche la produzione di questo modulo è certificata in conformità con ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.I moduli Conergy PE sono leggeri perché pesano solo 18,2 kg e sono dotati di tolleranza sulla potenza positiva (-0/+5 Wp) e resistenza fino a 5.400 Pa. Ogni modulo conta 60 celle monocri-stalline e misura 1.650 mm x 991 mm x 40 mm.Entrambi i moduli sono dotati della junction box IP 67, compatta ed efficiente, interamente sigillata per evitare infiltrazioni di ac-qua o di polvere nella parte vitale del modulo fotovoltaico.

Mitsubishi ElEctric: nuova gamma di deumidificatori

conErgy: moduli monocristallini

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La nuova generazione di colonnine luminose SL7 (diametro 70 mm) e SL4 (diametro 40 mm) di Eaton, migliorata nel funzionamento e con un design più elegante, è oggi più visibile, caratteristica fonda-mentale per gli operatori che possono rilevare lo stato del sistema tempestivamente, intervenire più rapidamente e ottenere la riduzione dei tempi di fermo impianti.Le nuove colonnine si contraddistinguono, inoltre, per la rapidità di montaggio e smontaggio, grazie al sistema a baionetta che consente di installarle senza l’utilizzo di attrezzi, e per la modularità È possibile, infatti, combinare fino a 5 moduli in un’unica colonna per una segnalazione estremamente chiara, una maggiore luminosità degli elementi e una adeguata potenza e varietà dei segnali acustici ottenibili.Il nuovo sistema a baionetta ad innesto rapido semplifica le operazioni di spostamento delle macchine, riducendo i tempi operativi del 50 per cento. La parte del sistema fissata alla macchina viene cablata una sola volta e resta ancorata solidamente alla carpenteria. La colonnina vera e propria si smonta e rimonta a scatto su di essa, realizzando in un unico gesto le connessioni meccanica ed elettrica. Oltre al sistema ad innesto rapido, è disponibile una vasta gamma di accessori per il fissaggio delle stesse. Tutte le colonnine luminose sono robuste e hanno grado di protezione IP66, senza la necessità per questo di utilizzare accessori aggiuntivi e senza dover rinunciare all’aspetto estetico della macchina.La gamma di segnalazioni ottenibile è ampissima: indicatori luminosi con scelta tra 6 colori (rosso, giallo, verde, blu, bianco ed arancio/ambra), a luce continua, flash, strobe e multistrobe, mentre per i segnalatori acustici esistono 8 differenti tonalità per distinguere chiaramente i diversi stati da segna-lare e possibilità di regolazione del volume fino a 100 dB per ambienti molto rumorosi.Nell’ottica di Lean Solution, la tecnologia SmartWire-DT di Eaton consente con molta rapidità di pia-nificare, progettare, cablare, provare, mettere in servizio e effettuare la manutenzione di macchine e impianti elettrici, con un risparmio garantito fino al 30 per cento.Le colonnine di segnalazione sono un elemento fondamentale di questa tecnologia, dal momento che una funzione di preallarme fornisce all’operatore le informazioni necessarie ad evitare il fermo mac-china e ad incrementare la disponibilità della stessa. Gli eventuali guasti, non solo sono riconosciuti tempestivamente da apparecchi di comando intelligenti, ma sono anche segnalati dalle colonnine di segnalazione con SmartWire-DT.

Eaton: colonnine di segnalazione

Proposta da Gewiss una nuova versione di ReStart Autotest, il dispositivo di protezione che garantisce la sicurezza delle persone e dei dispositivi collegati all’impianto elettrico domestico.Semplice da montare (bastano due fili) ed installabile in qualsiasi centralino di casa, l’interruttore differenziale protegge la casa da eventuali guasti all’impianto o da eventi imprevedibili, quali fulmini o disturbi passeggeri nella rete.

Infatti, quando la corrente salta a causa di uno sbalzo di tensione o di un temporale, l’apparecchio la ripristina automaticamente in meno di dieci secondi, solo dopo aver verificato che non ci siano pericoli per le persone; se, invece, l’intervento è stato provocato da un guasto di tipo permanente (ad esempio, un cortocircuito o un filo scoperto), ReStart entra in blocco, segnalando l’anoma-lia mediante una spia luminosa. E abbinando il contatto ausiliario presente nel dispositivo ad un combinatore elettronico, è possibile ricevere segnalazioni via SMS su eventuali interruzioni di energia o guasti all’impianto. In questo modo è possibile essere sempre informati anche in caso di assenza dall’abitazione.Inoltre, l’innovativo dispositivo svolge settimanalmente, in modo automatico e senza togliere tensione all’impian-to, un test completo di sgancio del relè differenziale. Nei differenziali tradizionali questo test deve essere attivato manualmente tramite l’apposito tasto “T” e costringe a togliere tensione all’impianto, obbligando successiva-mente a riprogrammare radiosveglie, videoregistratori, forni a microonde, allarmi, fax, segreterie, eccetera.

GEwiss: protezione intelligente

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Nelle nuove abitazioni caratterizzate da un isolamento termico ad alta efficienza è fondamentale il ricambio dell’aria attraverso una gestione meccanica controllata. Vaillant, per rispondere a queste esigenze, lan-cia recoVAIR, il nuovo sistema di ventilazione meccanica controllata che, oltre ad eliminare fino al 95 per cento di sostanze dannose per la salute attraverso un sistema di filtraggio, mantiene costante la temperatura interna e garantisce il 30 per cento in meno di consumo energetico.Il sistema permette di rinnovare l’aria, filtrare gli agenti inquinanti e re-cuperare il calore contenuto nell’aria espulsa e si adatta perfettamente al comportamento dell’utente e al clima, fornendo aria salubre comple-tamente rinnovata ogni due ore. Consente, inoltre, la protezione degli ambienti attraverso la regolazione dell’umidità, che evita la formazione di condense e muffe.È dotato del sistema AguaCare, che regola il funzionamento in base ai cambiamenti di umidità nell’aria dell’abitazione, del clima e dalle abitu-dini. Durante i periodi freddi, infatti, l’umidità necessaria rimane negli ambienti e in “modalità automatica” la portata d’aria viene regolata au-tomaticamente per fornire il massimo comfort.Un dispositivo integrato (by pass) consente di escludere lo scambiatore dal funzionamento del sistema. In questo modo l’aria esterna più fredda, specialmente nelle notti estive, può raggiungere direttamente gli am-bienti interni. Inoltre, i filtri (filtro F7 di serie per l’aria in ingresso, G4 per l’aria esausta e F9 opzionale) permettono una rimozione efficace e salutare delle polveri sottili e degli inquinanti contenuti nell’aria.Il sistema è disponibile in 3 differenti versioni: VAR 150/4, fino a 90 m2; VAR 260/4, fino a190 m2; VAR 360/4, fino a 290 m2.

Vaillant: aria nuova e pulita in casa

Recentemente presentato da Osram Lightify, sistema di illumi-nazione che permette agli utenti di sfruttare un’ampia gamma di opzioni attraverso un’App per smartphone o tablet e che s’integra facilmente nelle reti WLAN esistenti, permettendo d’impostare tante atmosfere diverse. La casa, lo studio, i terrazzi e i giardi-ni si possono così tingere di tante atmosfere diverse: basta uno smartphone o un tablet per configurare liberamente e controllare gli scenari, anche in movimento. L’App, inoltre, crea effetti pro-grammati e realistici (come l’alba), selezionabili anche a partire da fotografie. Oltre ad essere impiegato per scopi decorativi, Ligh-tify incrementa il senso di benessere: la luce giusta, infatti, aiuta a sentirsi più attivi la mattina e a dormire meglio la notte.Con la modalità assenza, prima o durante le vacanze, si possono impostare profili dinamici che offrono una maggiore protezione dai ladri rispetto ai sistemi standard con timer.Tutte le lampade e gli apparecchi LED collegati al sistema posso-no essere controllati a prescindere dalla posizione, in corridoio o nella casa, in terrazzo, in giardino o, per gli impianti professionali, in ufficio. Con il sistema Lightify, Osram utilizza un approccio in-tegrato, offrendo i prodotti richiesti da un unico fornitore. Sono compatibili anche sistemi e prodotti di altri fabbricanti conformi agli standard ZigBee Light Link o Home Automation. Il sistema, inoltre, dispone di un’interfaccia DALI, una tecnologia largamente utilizzata nelle applicazioni professionali in Europa.Lightify dovrebbe essere disponibile a partire da ottobre, in una versione per consumatori e in una per professionisti; lo starter kit per consumatori comprende un gateway e una lampada. L’App è gratuita e disponibile nell’App store.

Osram: tutte le opzioni della luce

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Estrema funzionalità e semplicità d’uso sono i segni distintivi della nuova linea di citofoni e videocitofoni con cornetta Agata, che completa la linea di videocitofoni Bpt di nuova generazione: un concentrato di tecnologia tutta italiana.La purezza delle linee, il raffinato design dal minimo spessore e il colore bianco Ice, rendono la soluzione ideale per qualsiasi ambiente, nel quale s’inserisce in modo discreto ed elegante, integrandosi armoniosamente con ogni tipo di arredamento, cui conferisce una nota tecnologica. Disponibili nelle versioni citofonica e videocito-fonica, quest’ultima con display LCD a colori o bianco e nero da 3,5’’, sono pensati per l’installazione a parete attraverso un supporto dedicato e sono utilizzabili per il sistema 2 fili X1, per il sistema digitale XIP o per il sistema multifilare 200.La versione videocitofonica prevede di serie le funzioni apriporta, autoinserimento video dei posti esterni con selezione ciclica, esclusione suoneria con segnalazione luminosa, palleggio video, regolazione della saturazione colore, della luminosità e del volume suoneria, esclusione suoneria con segnalazione luminosa, funzione Master/Slave e due pulsanti per l’attivazione di funzioni ausiliarie.La versione Building offre, poi, alcune funzioni aggiuntive, ossia 5 chiamate per intercomunicanti con il sistema 200, che possono arrivare fino a 8 con il sistema X1, e il tasto “Panico” per la richiesta di soccorso al portiere. In caso di chiamata con-temporanea, verrà attivata la comunicazione audio/video sul derivato interno dal quale si risponde, sia esso principale (Master) o secondario (Slave), senza l’ausilio di nuovi alimentatori e cavi.La versione citofonica annovera, invece, tra le funzioni base l’apriporta e il ta-sto ausiliario per il sistema X1, mentre tra le funzioni aggiuntive nella versione Building, 6 chiamate per intercomunicanti con il sistema 200, che possono arrivare fino a 10 con il sistema X1, la regolazione e l’esclusione del volume suoneria con segnalazione luminosa e il tasto “Panico” per la richiesta di soccorso al portiere in caso di necessità.Tutti i modelli, disponibili anche in pratici kit, sono accomunati dalla semplicità d’uso, dalla funzionalità e dalla continuità di stile con gli altri videocitofoni di nuova generazione della società.

BPT: citofoni e videocitofoni di nuova generazione

A fronte di una sempre maggiore urgenza relativa all’ottimizzazione dei consumi energetici, la differenza è fatta oggi senza dubbio dalle tecnologie, l’elemento dal quale tutti si aspettano soluzioni capaci di ottimizzare l’efficienza energetica e di contenere l’impatto ambienta-le, indipendentemente dalle dimensioni del dispositivo elettrico che si utilizza, grande o piccolo che sia.Sentendo propria questa linea di pensiero, nel suo costante percorso di ricerca e sviluppo, K.E.R.T. ha ulteriormente migliorato la già bril-lante prestazione energetica dei mini alimentatori della serie AS, oggi pienamente conformi alla normativa europea EuP (Energy-using Pro-ducts) che consente un consumo massimo a vuoto di 400 mW in stand by. Più precisamente, tutti i minialimentatori della serie hanno un consumo a vuoto di 395 mW (versione 12 V, 1 A: resa maggiore dell’80 per cento; versione 24 V, 0,5 A: resa maggiore dell’85 per cento).Questa è solo l’ultima innovazione in ordine di tempo che ha riguar-dato questi prodotti: a pochi mesi fa risale, infatti, il restyling dei mini alimentatori. Il prodotto mantiene le stesse caratteristiche tecniche della precedente versione, ovvero 2 varianti, da 12 V, 1 A, e da 24 V, 0,5 A, entrambe disponibili anche con cavetto polarizzato in dotazione. Il nuovo contenitore, di dimensioni più ridotte rispetto alla precedente versione, è in materiale plastico ignifugo a doppio isolamento e ciò fa sì che il minialimentatore non necessiti della messa a terra. Le due varianti sono, inoltre, disponibili con conteni-tore IP66, completamente resinato, progettato per l’installazione in luoghi particolarmente umidi, a contatto con l’acqua, con capacità di sopperire anche a momentanee inondazioni.

K.E.R.T.: risparmio ed efficienza energetica

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Per sviluppare Litecom, Zumtobel ha chiamato i migliori specialisti delle discipline più svariate. Dalla collaborazione con la IBM, responsabile dello sviluppo del softwa-re, è nato un sistema di gestione della luce innovativo, destinato a cambiare i coman-di degli edifici. Un nuovo modo di gestire la luce basato su tre elementi essenziali: l’intuitività del Web, la semplicità e l’apertura della tecnica d’installazione, la libertà di gestire le funzioni con plug in.Per l’utente questo significa configurazione facile, guida intuitiva, flessibilità massi-ma. Tutto ciò è reso possibile dall’unione di controller, touchpanel e software in un unico sistema: Litecom è una piattaforma di gestione aperta e, quindi, non più vinco-lata a determinati sistemi Bus. In compenso offre un modello di automazione inte-rattivo e modulare in cui si possono inserire diverse strutture Bus. Come superficie grafica si utilizza esclusivamente il linguaggio interfaccia HTML5. Pertanto l’accesso è possibile da qualsiasi laptop, tablet o smartphone con le opportune dotazioni. Il software di struttura modulare è scritto per intero in Java ed è compatibile sia con i sistemi operativi Windows, sia con altri sistemi come Linux.I plug in del sistema di gestione sono variabili, di fatto costruiti come una App, in modo da non porre limiti alle preferenze personali. Dal semplice cambio di colore del display ai comandi della luce diurna, dalle sequenze dinamiche al programma più complicato di luce di emergenza, il sistema riesce comunque a dare la priorità alle esigenze particolari: ogni cliente riceve un pacchetto di App confezionato su misura in funzione delle funzioni richieste, dei tipi di locali e di necessità. Le impo-stazioni base sono già programmate per gestire e adattare ogni funzione.In più ci sono singole App strutturate esattamente per le funzioni di un determinato apparecchio. Con un’opportuna App, Litecom può essere usato anche per il controllo centrale di un’illuminazione di emergenza alimentata da batterie singole.Il sistema implementa l’intera costruzione reale di un edificio e ne visualizza tutte le dotazioni tecniche. Si possono riunire locali o loro parti facendoli confluire in piani o altri settori dell’edificio, in modo da suddividere con flessibilità apparecchi illumi-nanti, sensori e interruttori, compresi i loro legami reciproci.

Una delle applicazioni più diffuse nel campo delle applicazioni di sicurezza è rappresen-tata dal controllo in sicurezza del riparo mobile con l’ulteriore funzione per il blocco dello stesso.Questa funzione è attualmente risolta con l’applicazione dei classici interruttori ad azio-namento meccanico con incorporato un elettromagnete, che ha il compito di bloccare il riparo. Per richiedere lo spegnimento della macchina e poi sbloccare e bloccare il riparo è necessario predisporre una scatola pulsantiera con relativo cablaggio e costi d’instal-lazione.Questa soluzione ha un limite importante per quanto riguarda il livello di sicurezza rag-giungibile; infatti, con la cessazione della Norma EN 954-1, il calcolo delle funzioni di sicurezza è diventato più restrittivo e l’applicazione di un solo interruttore per il controllo di porta chiusa consente di raggiungere livelli di sicurezza molto bassi (PLc). Anche la funzione di blocco del riparo attuata dal singolo solenoide incorporato nell’interruttore non permette di superare il livello di sicurezza PLc, secondo EN 13849-1.Per consentire una soluzione più moderna e di alte prestazioni, Pilz ha realizzato il si-stema di sicurezza PSENsgate in tecnologia RFID, che assicura prestazioni e livelli di sicurezza molto più elevati delle soluzione elettromeccaniche tradizionali.La soluzione è costituita dall’interruttore da fissare alla parte fissa del riparo, che incor-pora: morsettiera, LED di segnalazione, pulsanti di emergenza, di sblocco e di blocco ed, infine, l’elettromagnete a comando bistabile per il blocco/sblocco del chiavistello.L’altra componente è l’attuatore, da fissare alla porta a battente, che incorpora il chiavi-stello; quest’ultimo è dotato di antenna RFID il cui codice viene riconosciuto dall’interrut-tore. Il chiavistello dispone anche di opportuni fori per l’inserimento di lucchetti per esclu-dere il blocco della porta in presenza di manutentori all’interno della zona pericolosa.PSENsgate consente di controllare e bloccare i ripari in modo semplice, con cablaggio e installazione limitati e di rapida esecuzione, raggiungendo elevati livelli di sicurezza per il controllo sia di porta chiusa (PLe), sia di porta bloccata (PLD oppure PLe, in funzione del cablaggio).

Zumtobel: gestione della luce in autoregia

PilZ: controllo e blocco di ripari mobili a battente

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A completamento della vasta gamma di prodotti dedicati alla protezione da sovratensioni, Socomec propone i nuovi modelli di tipo 1 e 2, Surgys G100-F e Surgys G50FE.Applicabile in Power Center o quadri elettrici equipaggiati con strumenti elettronici o Sistemi di Gestione Tecnica, la gamma Socomec di scarica-tori modulari è concepita per rispondere a tutte le necessità di protezione contro le sovratensioni, per gli impianti sia industriali, sia del terziario, secondo quanto prescritto dalla Norma IEC 61643-11.L’impiego sempre più frequente degli scaricatori di tipo 1 e 2 è dovuto alle ottime prestazioni offerte e al buon compromesso tra ingombri e co-sti. Rispetto a quelli di tipo 1, offrono un livello di protezione Up più basso e sono, quindi, più adatti alla protezione di carichi sensibili, mantenendo comunque valori di corrente di scarica molto alti. I dispositivi di tipo 2, invece, hanno tradizionalmente caratteristiche meno prestazionali in termine di corrente di scarica e possono richiedere specifiche valutazioni d’utilizzo. Lo scaricatore di tipo 1 e 2 offre valori In e Imax più alti, così da concedere all’utente una maggiore flessibilità al momento della scelta del prodotto idoneo.Gli scaricatori Surgys sono modulari e adatti ad essere installati in tutti i tipi di quadri elettrici, semplicemente attraverso l’utilizzo di guida DIN. Queste protezioni sono, infine, provviste di un contatto ausiliario di se-gnalazione che, in ridondanza con l’indicatore frontale, informa l’opera-tore in caso di fine vita dello scaricatore, incrementando la sicurezza di funzionamento del sistema.

Socomec: protezione delle apparecchiature elettriche

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Il moderno lavoro di ufficio è diventato un mix di concentrato impegno mentale, creativi processi e normali compiti amministrativi. Affidandosi a sistemi di gestione della luce di fa-cile uso, si ha la possibilità di regolare il flusso luminoso in modo da permettere una sem-plice illuminazione secondo le esigenze del caso, anche di singole postazioni di lavoro con uso di videoterminale. Un tipo di illuminazione dinamica concepita per un mondo del lavoro altrettanto dinamico presuppone un know how specifico, come ad esempio quando si tratta di far interagire una luce piatta e senza riflessi con una direzionata e specifica alla zona di lavoro ma anche e soprattutto quando ci sono delle normative specifiche da rispettare. Trilux facilita il lavoro ad architetti, progettisti e artigiani come anche ai gestori di immobili adibiti ad uffici, supportandoli in tutti gli aspetti legati all’illuminazione di uffici moderni. Dalla messa a punto di una strategia di illuminazione all’installazione degli apparecchi e configurazione dei sistemi di gestione della luce finanche alla scelta concreta dei prodotti.Arimo Slim CDP LED, soluzione ultrapiatta per progetti di risanamento, con una profondità utile di appena 20 mm, può essere incassato con pochi interventi manuali nella griglia del soffitto già esistente. Un alimentatore può essere condiviso da un massimo quattro apparecchi, a beneficio di un’installazione ancora più veloce e di una ulteriore riduzione dei costi. Il risultato è una luce piatta e omogenea, anche esente da riflessi a Norma UGR 19, che garantisce il massimo comfort visivo e una gradevole atmosfera lavorativa in ufficio.Arimo Slim MRX LED, con l’ottica costituita da un nuovo tipo di microriflettori, permette un’illuminazione gradevole e senza riflessi anche con valori di flusso luminoso elevati. Altri pregi di questo apparecchio, che lo rendono adatto sia per progetti di risanamento, sia per una nuova installazione, sono l’alta efficienza energetica (fino a 110 lm/W) e la struttura compatta, che rende possibile un’installazione anche in spazi di soffitto ristretti.Grazie alla linearità, al design essenziale senza tempo e alla lastra trasparente al centro, l’apparecchio a sospensione Lateralo Line LED s’integra in modo sobriamente armonioso in ogni tipo di ambiente. La luce piatta, grazie al nuovo Light Guide System (LGS), risulta qui particolarmente piacevole e, grazie alla perfetta sintonia delle componenti di luce diretta e indiretta, praticamente senza zone d’ombra.Grazie ad una nuova ottica speciale con punti prismatici su due livelli, Lateralo Plus LED fornisce anche un’illuminazione che garantisce il massimo comfort visivo, combinando le componenti diretta e indiretta in modo da realizzare una luce al tempo stesso chiara, gra-devole, senza riflessi né zone d’ombra

Trilux: soluzioni illuminotecniche per l’ufficio

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Divisione di Logitech, Lifesize rinnova i sistemi di videoconferenza intro-ducendo Lifesize Cloud: mix perfetto tra software, hardware, servizi ed esperienza utente, è un servizio innovativo in grado di fornire una connes-sione fluida tra smartphone, tablet o laptop e sale per videoconferenza.Fornito come “software-as-a-service” (SaaS), è pensato per le organiz-zazioni di tutte le dimensioni che cercano soluzioni professionali per la collaborazione video, che non incidano particolarmente sul budget o sulle risorse IT.La nuova soluzione introduce nuove modalità di collaborazione e connes-sione, consentendo d’instaurare una comunicazione istantanea o pianifi-cata estremamente naturale, utilizzando qualsiasi tipo di dispositivo, nella

piena compatibilità con i sistemi utilizzati dai clienti.«Il bisogno di comunicazioni video nelle aziende è in deciso aumento ed è alimentato principalmente da applicazioni gratuite incentrate sull’utente. Di conseguenza, gli utenti si aspettano di poter utilizzare simili semplici soluzioni anche in ufficio, per collegarsi a tutti i dispositivi. Soddisfare que-sta aspettativa non era mai stato possibile fino ad ora», ha spiegato Craig Malloy, fondatore e CEO di Lifesize. «Lifesi-ze è in grado di fornire una soluzione completa, efficace ed economica per consentire ad ogni dipendente dell’azienda di collaborare via video con la massima qualità».La soluzione sarà distribuita nel nostro Paese da Allnet Italia di Casalecchio di Reno (BO).

Lifesize: soluzione di videoconferenza cloud

La società Olimpia Splendid amplia ulteriormente la sua presen-za nel segmento deumidificatori ad uso domestico presentando il nuovo Secco 16, un modello portatile a controllo digitale, ideale per abbattere il ristagno dell’umidità ambientale e per garantire un’asciugatura rapida, uniforme e senza odori al bucato nel loca-

le lavanderia.Il nuovo deumidificatore combina la maneg-gevolezza e il ridotto ingombro di un formato compatto (300 cm x 427 cm x 258 cm) con la praticità e la semplicità d’uso dei comandi raggruppati in un pannello digitale multifun-zione, grazie al quale è possibile impostare il livello di umidità desiderata e attivare la Funzione SuperDry, che ottimizza il processo di asciugatura del bucato, facendo funzionare il deumidificatore in continuo alla massima potenza.L’apparecchio è, inoltre, dotato di un display LCD retroilluminato che fornisce a colpo d’occhio le informazioni su temperatura e livello di umidità.Come se non bastasse, è tra i deumidificatori più silenziosi della sua categoria. Il suo fun-zionamento, infatti, sviluppa appena 36 db(A).

OLimpia spLendid: deumidificatore

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È disponibile su CEI Webstore la prima edizione del volume: “La-vori su impianti elettrici”; in versione sia cartacea, sia elettronica.La pubblicazione raccoglie tre importanti Documenti Normativi:- la Norma CEI 11-27: “Lavori su impianti elettrici”, giunta alla IV edizione, che si applica alle operazioni ed attività di lavoro sugli impianti elettrici fissi, mobili, permanenti o provvisori, destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla di-stribuzione e all’utilizzazione dell’energia elettrica. La Norma, che presenta una struttura identica alla CEI EN 50110-1-2014, da cui deriva, fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività su-gli impianti elettrici e, in particolare, si applica alle procedure di lavoro e a quelle di esercizio durante i lavori e la manutenzione;- il Rapporto tecnico CEI 11-81, che illustra le novità dei contenuti della nuova e quarta edizione della Norma CEI 11-27, motivando-ne e giustificandone la scelta;- la Norma CEI EN 50110 - Parte 1, che costituisce una revisione della precedente edizione del 2004, che rimane comunque valida fino al febbraio 2015, con ultime definizioni, nuovi paragrafi e ag-giornamenti dei riferimenti normativi e della bibliografia.

In merito ai lavori su impianti elettrici, è stato aggiornato anche il relativo Corso di formazione CEI 11-27.

CEI: lavori su impianti elettrici

È stato recentemente presentato il nuovo portale www.motorielettrici.enea.it, re-alizzato da ENEA in collaborazione con il Gruppo Macchine Rotanti di ANIE Ener-gia. L’obiettivo del progetto è quello di raccogliere sul sito i prodotti conformi al Regolamento della Commissione (CE) 640/2009 su efficienza energetica e classi di efficienza, oltre a segnalare le future evoluzioni normative sul tema.Tutte le aziende che producono o commercializzano prodotti conformi al Re-golamento possono volontariamente aderire al sito tramite una sottoscrizione. Attraverso l’adesione, l’azienda s’impegna a trasmettere ad ENEA le dichiara-zioni di conformità e i relativi test report prima di ogni successiva introduzione di nuovi motori elettrici. In tale contesto, ENEA potrà esercitare controlli sulle informazioni riportate nel sito in relazione alla conformità dei motori elettrici al Regolamento 640/2009 e verifiche a campione o su segnalazione, mediante l’effettuazione di test specifici.Il Regolamento 640/2009, adottato il 22 luglio 2009, specifica i requisiti in materia di progettazione ecocompatibile per i motori elettrici e l’uso del controllo elet-tronico della velocità, e definisce i tempi di introduzione delle classi di efficienza:- dal 16 giugno 2011 i motori immessi sul mercato devono essere in classe di efficienza IE2;- dal 1° gennaio 2015 i motori con potenza tra 7,5 e 375 kW dovranno essere in classe di efficienza IE3 oppure IE2 se accoppiati ad inverter;- dal 1° gennaio 2017 la classe di efficienza imposta per i motori con potenza tra 0,75 e 375 kW sarà IE3 oppure IE2 se essi verranno accoppiati ad inverter.

Nell’ambito di tale Regolamento, il Ministero dello Sviluppo Economico ha rico-nosciuto in ENEA il suo braccio operativo per tutto ciò che riguarda l’ErP (Energy Related Products).Attualmente, in Europa e in Italia non esistono istituti di prova di parte terza che possano testare questi motori in tutta la loro gamma (0,75÷375 kW). La collabo-razione tra ENEA e ANIE Energia assume, dunque, un ruolo particolarmente im-portante nell’ottica di avvio di una vera attività di controllo del mercato, che sarà gestita dalle istituzioni competenti una volta predisposte le necessarie strutture per le prove.Nel contesto europeo, l’Italia gioca un ruolo da pioniere: è, infatti, il primo Paese a divenire parte attiva per lo sviluppo di un sistema di controllo del mercato.

EnEa/anIE EnErgIa: efficienza energetica dei motori elettrici

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Lo scorso 30 maggio, in occasione della Riunione forza vendite Italia, è stato presentato il nuovo Catalogo Generale Palazzoli 2014 - 2015: oltre 5.000 ar-ticoli in 464 pagine, ricche di contenuti tecnici e informazioni commerciali.Il catalogo, disponibile sul sito www.palazzoli.it, presenta una prima grossa novità.La rubrica di 11 tacche che rappresenta i prodotti delle principali 4 sezioni: Installazione, di colore verde; ATEX, di colore arancio; Navale, di colore blu; Automazione, di colore rosso; ed, infine, i servizi.In apertura, la panoramica mondiale della presenza di Palazzoli sul mercato, la cronologica dei prodotti storici e delle novità; un breve cenno al passato, ed i valori che accompagnano l’azienda da 110 anni.Ogni famiglia di prodotto è rappresentata da una foto emozionale di applica-zione; a seguire i vantaggi del prodotto e, prima dell’offerta con i codici a 6 cifre del prodotto da ordinare, la scheda tecnica, considerando la risponden-za normativa, i materiali di fabbricazione, i gradi IP e di resistenza agli urti e vibrazioni, correnti, tensioni, ecc. e la voce di capitolato.Le tabelle dell’offerta sono completate da informazioni aggiuntive quali: spe-cifiche caratteristiche di gamma, dotazioni, impieghi, e rimandi alle pagine degli schemi dimensionali e alle caratteristiche tecniche.Un’altra importante novità: le icone dei complementi tecnici, legate alle sin-gole tabelle dell’offerta che, a colpo d’occhio, ricordano all’utente che cosa potrebbe servire per completare l’impianto.Infine, i servizi: la parte dei ricambi è seguita da una documentazione manua-listica delle nuove Direttive e Norme armonizzate, prove di laboratorio, prese con interruttore di blocco, sezionatori, impianti elettrici nei cantieri edili e apparecchi per tunnel, impianti elettrici ATEX.

PalazzolI: catalogo generale

È stata pubblicata da ANIE Energia la nuova Guida al “Rifasamento elettrico industriale: opportunità di efficientamento energetico”.Il nuovo documento, disponibile on line sul sito ANIE, si rivolge alle industrie che hanno nei propri impianti molti carichi che, secondo la nuova Delibera dell’Au-torità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, dal 1° gennaio 2016 dovranno essere rifasati a 0,95 per evitare di incorrere in penali.La pubblicazione nasce dall’esigenza di fare chia-rezza sulla nuova normativa e sul concetto di rifa-samento, una pratica che permette di ridurre lo sfasamento introdotto nella linea elettrica da un carico, oltre a permettere la riduzione delle perdite per potenza dissipata nelle reti e aumentarne così la loro efficienza.In molti contesti industriali di bassa tensione, inoltre, sono proliferati negli ultimi anni impianti di produzio-ne elettrica da fonte solare. L’introduzione di questa ulteriore fornitura di energia porta ad una variazione delle caratteristiche elettriche del sistema. La Guida evidenzia quali sono le principali criticità e fornisce consigli per migliorare la scelta del rifasamento in presenza di impianti elettrici dotati di fotovoltaico con scambio sul posto. Affronta, infine, il tema degli in-centivi e quello dell’ottenimento dei titoli di efficienza energetica, che nel caso di rifasamento elettrico sono di Tipo I, ovvero “attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi finali di energia elettrica”.

anIE: le opportunità del rifasamento

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3M 30ABB 04-36-46ANIE 04-55AVE 08-45B&R Automazione Industriale 11BPT 50BTicino 10CEI 06-54Cerved 18Chelli 28Concord 12Conergy 08-47Eaton 48Ecolamp 07ENEA/ANIE Energia 54Forum Meccatronica 10GE Industrial Solutions 45Gewiss 06-48Helvar 12

Azienda Pagina

K.E.R.T. 50Legrand 34Lifesize 53Mitsubishi Electric 47Olimpia Splendid 53Osram 49Palazzoli 55Pilz 51Sicurezza 2014 42Socomec 52SolarExpo 09SPS Drives Italia 09Theben 27Toshiba 32Trilux 52Vaillant 49Vortice 11-46Zumtobel 51

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