Bollettino Giugno-Luglio 2009

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cipino alla santa Messa festiva attra- verso le trasmissioni radiotelevisive, non altrettanto potrebbe dirsi di chi, mediante tali trasmissioni, volesse dispensarsi dall'andare in chiesa per partecipare alla Celebrazione eucari- stica nell'assemblea della Chiesa viva. «Actuosa participatio» degli infermi Considerando la condizione di coloro che per motivi di salute o di 2 (Continua)

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Partecipazione attraverso i mezzi di comunicazione

A causa dello sviluppo formidabi-le dei mezzi di comunicazione, negli ultimi decenni la parola «partecipa-zione» ha acquistato un significato più ampio che i n p a s s a t o . Tutti ricono-s c i amo con soddisfazione che questi stru-menti offrono nuove possibi-lità anche in riferimento alla Celebrazione eucaristica. Ciò richiede dagli o p e r a t o r i pastorali del s e t t o re una specifica pre-parazione ed un vivo senso di responsabi-lità. Infatti, la santa Messa trasmessa alla televisione inevitabil-mente acquista un certo carattere di esemplarità. Si deve fare perciò par-ticolare attenzione perché la cele-brazione, oltre a svolgersi in luoghi degni e ben preparati, rispetti le norme liturgiche.

Infine, quanto al valore della par-tecipazione alla santa Messa resa possibile dai mezzi di comunicazio-ne, chi assiste a tali trasmissioni deve sapere che, in condizioni nor-mali, non adempie al precetto festi-vo. Infatti, il linguaggio dell'immagi-ne rappresenta la realtà, ma non la riproduce in se stessa. Se è assai lodevole che anziani e malati parte-

cipino alla santa Messa festiva attra-verso le trasmissioni radiotelevisive, non altrettanto potrebbe dirsi di chi, mediante tali trasmissioni, volesse dispensarsi dall'andare in chiesa per partecipare alla Celebrazione eucari-stica nell'assemblea della Chiesa viva.

«Actuosa participatio» degli infermiConsiderando la condizione di

coloro che per motivi di salute o di

età non possono recarsi nei luoghi di culto, vorrei richiamare l'attenzio-ne di tutta la comunità ecclesiale sulla necessità pastorale di assicura-re l'assistenza spirituale ai malati, a quelli che restano nelle proprie case o che si trovano in ospedale. Più volte nel Sinodo dei Vescovi si è fatto cenno alla loro condizione. Occorre fare in modo che questi nostri fratelli possano accostarsi con frequenza alla Comunione sacra-mentale. Rinforzando in tal modo il rapporto con Cristo crocifisso e risorto, potranno sentire la propria esistenza pienamente inserita nella vita e nella missione della Chiesa

mediante l'offerta della propria sof-ferenza in unione col sacrificio di nostro Signore. Un'attenzione parti-colare deve essere riservata ai disa-bili; là dove la loro condizione lo permette, la comunità cristiana deve favorire la loro partecipazione alla celebrazione nel luogo di culto. In proposito, si faccia in modo che siano rimossi negli edifici sacri even-tuali ostacoli architettonici che impe-

discono ai disa-bili l'accesso. Infine, venga a s s i c u r a t a anche la comu-nione eucaristi-ca, per quanto poss ibi le , a i disabili mentali, battezzati e cre-s ima t i : e s s i ricevono l'Eu-caristia nella f e d e a n c h e della famiglia o della comunità che li accom-pagna.L'attenzione per i carcerati

La tradizione spirituale della

Chiesa, sulla scorta di una precisa parola di Cristo (cfr Mt 25,36), ha individuato nella visita ai carcerati una delle opere di misericordia cor-porale. Coloro che si trovano in questa situazione hanno particolar-mente bisogno di essere visitati dal Signore stesso nel sacramento dell'Eucaristia. Sperimentare la vici-nanza della comunità ecclesiale, par-tecipare all'Eucaristia e ricevere la santa Comunione in un periodo della vita così particolare e doloroso può sicuramente contribuire alla qualità del proprio cammino di fede e favorire il pieno ricupero sociale della persona. Interpretando i desi-

"Questa è l'opera di Dio:credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

(Continua)

Mistero

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deri espressi nell'Assemblea sinodale chiedo alle Diocesi di fare in modo che, nei limiti del possibile, vi sia un adeguato investimento di forze nell'attività pastorale rivolta alla cura spirituale dei detenuti.I migranti e la partecipazione all'Euca-ristia

Toccando il problema di coloro che per diversi motivi sono costretti a lasciare la propria terra, il Sinodo ha espresso particolare gratitudine verso quanti sono impegnati nella cura pastorale dei migranti. In que-sto contesto, un'attenzione specifica deve essere data a quei migranti che appartengono alle Chiese cattoliche orientali e per i quali, al distacco dalla propria casa, si aggiunge la difficoltà di non poter partecipare alla liturgia eucaristica secondo il proprio rito di appartenenza. Per questo, dove è possibile, venga loro concesso di essere assistiti dai sacer-doti del loro rito. In ogni caso, chie-do ai Vescovi di accogliere nella carità di Cristo questi fratelli. L'incontro di fedeli di riti diversi può diventare anche occasione di vicen-devole arricchimento. In particolare, penso al giovamento che può deri-vare, soprattutto per il clero, dalla

conoscenza delle diverse tradizioni.Le grandi concelebrazioniL'Assemblea sinodale si è soffer-

mata a considerare la qualità della partecipazione nelle grandi celebra-zioni che avvengono in circostanze particolari, in cui vi sono, oltre ad un grande numero di fedeli, anche molti sacerdoti concelebranti. Da una parte, è facile riconoscere il valore di questi momenti, special-mente quando presiede il Vescovo attorniato dal suo presbiterio e dai diaconi. Dall'altra, in tali circostanze possono verificarsi problemi quanto all'espressione sensibile dell'unità del presbiterio, specialmente nella preghiera eucaristica, e quanto alla distribuzione della santa Comunione. Si deve evitare che tali grandi con-celebrazioni creino dispersione. A ciò si provveda con strumenti ade-guati di coordinamento e sisteman-do il luogo di culto in modo da con-sentire ai presbiteri e ai fedeli la piena e reale partecipazione. Comunque, occorre tener presente che si tratta di concelebrazioni d'in-dole eccezionale e limitate a situa-zioni straordinarie.

La lingua latinaQuanto affermato non deve, tut-

tavia, mettere in ombra il valore di queste grandi liturgie. Penso in que-sto momento, in particolare, alle celebrazioni che avvengono durante incontri internazionali, oggi sempre più frequenti. Esse devono essere giustamente valorizzate. Per meglio esprimere l'unità e l'universalità della Chiesa, vorrei raccomandare quanto suggerito dal Sinodo dei Vescovi, in sintonia con le direttive del Concilio Vaticano II: eccettuate le letture, l'omelia e la preghiera dei fedeli, è bene che tali celebrazioni siano in lingua latina; così pure siano recitate in latino le preghiere più note della tradizione della Chiesa ed eventualmente eseguiti brani in canto gregoriano. Più in generale, chiedo che i futuri sacer-doti, fin dal tempo del seminario,

siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano; non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia.

Celebrazioni eucaristiche in piccoli gruppi

Una situazione assai diversa è quella che si viene a creare in alcu-ne circostanze pastorali in cui, pro-prio per una partecipazione più con-sapevole, attiva e fruttuosa, si favori-scono le celebrazioni in piccoli gruppi. Pur riconoscendo la valenza formativa sottesa a queste scelte, è necessario precisare che esse devo-no essere armonizzate con l'insieme della proposta pastorale della Diocesi. Infatti, tali esperienze per-derebbero il loro carattere pedagogi-co, se fossero sentite in antagonismo o in parallelo rispetto alla vita della Chiesa particolare. A tale proposito, il Sinodo ha evidenziato alcuni crite-ri ai quali attenersi: i piccoli gruppi devono servire a unificare la comu-nità, non a frammentarla; ciò deve trovare convalida nella prassi con-creta; questi gruppi devono favorire la partecipazione fruttuosa dell'inte-ra assemblea e preservare, per quan-to possibile, l'unità della vita liturgi-ca delle singole famiglie.

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2 Eucarestia, Mistero da credere4 Maria Assunta nella Gloria del Figlio5 Anno Sacerdotale6 Newman sarà Beato7 Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo8 Sottolaprotezionedell’Assunta8 Esprimonogratitudineall’Assunta9 Programma Festeggiamenti Assunta10 Appunti di cronaca12 Hanno collaborato con noi...13 In memoria di...15 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

Santuario dell’aSSunta82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di LonardoResponsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. Red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

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Stampato nel mese di agoSto 2009 da:TipoLitoGrafica NuOvA ImPRONTA

Cusano mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

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Nel cuore dell’estate le meritate vacanze. Dopo un anno di lavoro, di impegni, di stress è cosa buona fermarsi per mettere un po’ di ordi-ne dentro e fuori di noi e ritemprar-si per poter affrontare con maggiore slancio e forza il lavoro e le difficoltà future.

I cristiani, dovunque essi trascorrano le meritate vacanze, non vanno mai in ferie nella fede, anzi si recano in chiesa special-mente il 15 agosto per celebrare la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Tale giorno è per antonomasia, data la sua importanza per la pietà popolare, il giorno di Santa Maria.

In oriente la liturgia bizantina prevede per que-sta festa, come per il Natale e la Pasqua, un periodo di preparazione come una piccola quaresi-ma mariana.

La Pasqua di Gesù è il fondamento della nostra fede, con l’Assunzione il Risorto rende immediata-mente e totalmente parte-cipe Maria della vita, che non cono-sce tramonto, nella pienezza della sua persona, come madre Sua e madre nostra.

Maria quindi è la prima cittadina del cielo in anima e corpo, perché il Figlio ha vinto la morte ed Ella è il primo frutto di questa vittoria.

Maria è venerata come “ianua coeli”, porta del cielo: “Grazie all’Assunzione della Madre il cielo è aperto anche per i figli” (Benedetto

XVI). Regina gloriosa del cielo seduta

alla destra del Figlio, Maria non si è allontanata dal popolo cristiano, ma lo guida nel cammino della storia e

lo illumina con la fiaccola della spe-ranza.

Non fermiamo quindi la nostra attenzione solo alle cose della terra, ma alziamo lo sguardo verso le cose eterne perché Maria Assunta è un’immagine e un anticipo della risurrezione che ci attende, e invo-chiamola come avvocata, ausiliatri-ce, soccorritrice e mediatrice.

I Padri della Chiesa ci hanno tra-smesso che Maria ha aderito alla

Parola di Dio e di essa vive e cresce nella fede facendo un’offerta gene-rosa di tutto il suo essere a Dio. Per questo è immagine non solo della Chiesa sulla terra ma anche di quel-

la futura, vittoriosa e splendente, senza macchia né ruga. Ella, mediante la sua effica-c e i n t e r c e s s i o n e materna presso i l figlio Gesù, riversa sulla Chiesa l’abbon-danza delle grazie celesti ed è il modello perfetto e, allo stesso tempo, la maestra e la guida nella vita dello Spirito.

Maria nel Vangelo, oltre all’intercessione a Cana di Galilea, ci consegna il Magnificat che è il cantico della Madre di Dio e quello della Chiesa, il grazie gioioso che sale dal cuore dei poveri per-ché la loro speranza è realizzata dal compi-mento delle promesse divine.

Impariamo da Lei a contemplare le meraviglie che la misericordia di Dio compie per quelli che Lo amano, invochiamola con fede non solo perché ci consoli nei momenti difficili del nostro cam-mino terreno ma perché ci indichi la strada sicura verso i beni eterni senza tralasciare l’impegno quoti-diano sulla terra.

Pace e gioia.

Maria Assuntanella Gloria del Figlio

Padre Filippo Di Lonardo d. O.

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Il Santo Padre Benedetto XVI ha aperto il 19 giu-gno, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e Giornata di santificazione sacerdotale, alla presenza di una reliquia del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, uno speciale Anno sacerdotale che ha come tema: “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacer-dote”.

Quest’anno coinci-de con il 150° anniver-sario della morte del Santo Curato d’Ars, alla cui scuola sono invitati ad andare i sacerdoti per “favorire la loro tensione verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero”.

La chiusura, invece, sarà il 19 giugno del 2010 con un incontro Mondiale Sacerdotale in Piazza San Pietro.

Il Papa, con questo Anno speciale, vuole mostrare al mondo la bellezza e l’importan-za di queste vite che sono donate a Dio per servire i fratelli ma anche invitare l’intera comunità ecclesiale a riscoprire la figura del sacerdote nella sua autenticità. E’ vero che la sua umanità com-porta fragilità, debolezza e persino infedeltà, ma il sacerdote è una presenza necessaria perché è come un richiamo permanente all’Altro e all’Oltre, rispetto allo scontato, al quotidiano, all’interesse particolare.

Oggi, in una società secolarizzata, il rischio è di una visione del sacerdote come il grande organiz-zatore di servizi per la comunità, possiamo dire un operatore sociale, uno cioè capace di piazzare un articolo perché le persone sono viste come un “tar-get”. Ecco perché molti non riescono a cogliere la differenza con chi vende e chi non vende niente,

ma mette ogni giorno in gioco se stesso aspettando con pazienza che maturino le persone e che la cura spirituale e le indecisioni chiedono tempo per esse-re assimilate. La preghiera, l’ascolto e lo studio della Parola di Dio, la celebrazione dei sacramenti, l’evangelizzazione e la catechesi sono condizioni indispensabili anche per essere vicini alle necessità

spirituali e materiali dei fratelli.

Ma chi è il Santo curato d’Ars che ha tante cose da dire ai preti d’oggi?

Giovanni Maria Vianney nasce l’8 m a g g i o 1 7 8 6 a Dardilly, nella diocesi di Lione, da una famiglia di contadini poveri di beni mate-riali ma ricca di fede. Erano anni bui per la religione in Francia sia per il clima rivo-luzionario sia per il furioso anticlericali-smo. Giovanni rice-vette la prima comu-nione di nascosto. Fiorì nel suo cuore il desiderio di diventare sacerdote e si presen-tò a 17 anni per la prima volta sui ban-chi di scuola. Le diffi-coltà sono molte: impara a leggere, ma

appena a scrivere, fa fatica ad apprendere le regole del latino che non gli entrano proprio in testa. Chiamato alle armi, si arruola, ma, aiutato, diserta e si nasconde sotto falso nome. Quando ritornò l’aba-te Balley lo seguì negli studi, fino a quando, il 13 agosto 1815, fu ordinato sacerdote.

Giovanni Maria continuò a collaborare con il suo maestro e quando questi morì, nel 1818, il 13 feb-braio dello stesso anno fu nominato parroco di un villaggio molto piccolo, Ars, con appena 40 case e 270 abitanti. Per 41 anni sarà “curé”, cioè parroco,

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Anno Sacerdotale

San Giovanni Maria Vianney

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Apprendiamo con gioia dalla Procura Generale che Sua Santità Benedetto XVI, il 3 luglio 2009 ha ricevuto in Udienza S.E.R. Mons. Angelo Amato, S.D.B., Arcivescovo tit. di Sila, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato il decreto che riconosce l’autenticità del miracolo attribuito alla intercessione del Ven. Card. John Henry Newman, C.O.

Il 24 aprile 2008 avevamo appreso che la Consulta Medica della Congregazione per le Cause dei Santi aveva espresso all’unanimità giudizio positivo sulla straordinarietà della gua-rigione attribuita all’intercessione del Ven. Card. John Henry Newman C.O. e presentata dalla Postulazione come “miraco-lo” per l'auspicata beatificazione. Questo importante passo aveva certamente accelerato l’iter della Causa, che ormai è giunta a conclusione.

Ci uniamo alla gioia del Procuratore Generale, di tutta la Famiglia Oratoriana e rivolgiamo, inoltre, le più vive felicita-zioni al Preposito ed ai Confratelli della Congregazione dell’Oratorio di Birmingham che vedono coronato il loro impegno per la glorificazione del Fondatore del loro Oratorio.

fino alla morte. Era tale, nel villaggio, l’indifferenza o la tiepidezza religiosa, che quasi non si erano accorti dell’arrivo del nuovo parroco.

Il curato incominciò a conoscere le persone, ad ascoltare i loro problemi, a interessarsi della loro vita creando un clima di fiducia nei suoi confronti e la capacità di riscaldare i cuori con l’amore a Dio. La preghiera e la penitenza erano la vera prepara-zione delle sue prediche. Si dedicava agli altri tra adorazione eucaristica e opere sociali: istituì la scuola Provvidenza per accogliere, alfabetizzare e avviare ad un mestiere tante ragazze, la Confraternita del Rosario per le donne e quella del Santissimo Sacramento per gli uomini, tutti impe-gnati in attività di culto e caritative, con cui quoti-dianamente egli condivideva il suo scarso pane.

Nonostante questo, egli attraversò periodi di pro-fonda solitudine e angoscia, sotto il peso della responsabilità di non riuscire a fare abbastanza per la sua gente. Spesso provò anche il tormento delle presenze diaboliche. Più volte cercò di fuggire da Ars ma il popolo e il vescovo lo volevano lì, in quel confessionale (anche più di 15 ore) e su quel pulpi-to dal quale infiammava il cuore di tutti quelli che accorrevano ad Ars dalle molte regioni della

Francia, sia per confessarsi, sia per curiosità, sia per “vedere un santo”. I pellegrini aumentarono a tal punto da rendere necessari servizi regolari di tra-sporto, con biglietti della validità di otto giorni, essendo risaputo che, per riuscire a confessarsi ad Ars, ci voleva una settimana.

In questa oblazione completa si consumava la vita del curato d’Ars, che concluse serenamente il suo pellegrinaggio terreno il 4 agosto 1859. Pio XI lo canonizzò il 31 maggio 1925 e nel 1929 lo dichiarò patrono dei parroci. Benedetto XVI ha annunciato che lo proclamerà patrono di tutti i sacerdoti.

Ai preti il Papa ha ricordato il senso di lode cari-co di ammirazione, di riconoscenza a Dio e di pro-fonda responsabilità che il curato d’Ars manifestava, quando parlava del suo sacerdozio: “Umilissimo ma consapevole, in quanto prete, d’essere un dono immenso per la sua gente…parlava del sacerdozio come se non riuscisse a capacitarsi della grandezza del dono e del compito affidati ad una creatura” e cita una commovente espressione del vecchio santo parroco: “Se comprendessimo bene che cos’è un prete sulla terra, moriremmo non di spavento, ma di amore”.

Newman sarà Beato

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Il 16 giugno il gruppo di preghiera di San Pio da Pietrelcina “Il tralcio”, guidato dal parroco P. Filippo Di Lonardo, ha effettuato il pellegrinaggio annuale a San Giovanni Rotondo.

L’organizzazione del pellegrinaggio è stata curata dalla presidente del gruppo Fortunata Mazzacca, coa-diuvata da Maria Gianna De Vincentis, Laura Gambuti e Marisa Florio.

Il pulman di devoti è partito alle ore 5,00 da piazza

Municipio. Durante il viaggio la preghiera ha aiutato i pellegrini, eredi della spiritualità di San Pio da Pietrelcina, a rafforzare la fede e attingere nuove ener-gie spirituali per aprire il cuore di Dio ed entrare in intimità con Lui, con la Vergine Maria, con gli angeli e tutti i santi. Come diceva San Pio: “La preghiera è la miglior arma che abbiamo; è una chiave che apre il cuore di Dio”.

Arrivati alla meta, prima di raccoglierci in preghiera ai piedi di San Pio, abbiamo intrapreso il percorso della Via Crucis. Il pio esercizio è stato un momento di vera penitenza per il caldo afoso della giornata.

Alle ore 11,30 abbiamo partecipato alla messa cele-brata nel Santuario della Madonna delle Grazie perché la chiesa nuova era chiusa per i preparativi necessari

in vista della visita del Santo Padre prevista per dome-nica 21 giugno.

All’inizio della celebrazione il presidente dell’assem-blea ha ricordato che proprio 7 anni fa a Piazza San Pietro il papa Giovanni Paolo II proclamava Santo il frate di Pietrelcina. Un applauso spontaneo ha accolto questo ricordo impresso nella mente dei devoti di San Pio presenti in chiesa. Tutta la celebrazione eucaristica è stata trasmessa in diretta sulla televisione satellitare

“San Pio”.Dopo la Messa abbiamo visitato il “Centro Gruppi

di Preghiera” in via dei Cappuccini per lasciare un contributo per dare un aiuto all’ospedale voluto da Padre Pio.

Il pranzo è stato consumato, quasi da tutti, presso il ristorante il “Cavallino rosso”.

Il pomeriggio, come raccomandava Padre Pio, ci siamo fermati al santuario dell’Incoronata a Foggia dove siamo stati accolti con calore e affetto dai sacer-doti dell’Opera di San Luigi Orione.

Alle ore 20,30 siamo rientrati a Guardia, dandoci appuntamento al 23 settembre per celebrare le meravi-glie che Dio ha compiuto per mezzo del suo servo San Pio da Pietrelcina.

Pellegrinaggio aSan Giovanni Rotondo

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Maria Tribisonna

I familiari per i suoi 80 anni la affidano alla protezione della

Vergine Assunta.

Lorenzo PascaleNata il 25-07-2009

I nonni materni affidanoil loro nipotino sotto la protezione

della Vergine Assunta.

Carmen Colangelo

I nonni materni la pongono sotto la celeste protezione

della Vargine Assunta.

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Martina e Maria GiuliaDi Palma

I genitori Massimo e Lillinain occasione del 1° compleanno

della piccola Martina,affidano entrambe le sorelline

sotto la protezionedella Vergine Assunta,

affinché le accompagni semprenel cammino della loro vita.

si sono uniti in matrimonioGiugno

4 – Mignone Giuseppe e Lombardi Maria.21 – Pengue Michele e Labagnara Letizia.

28 – Falato Antonio e Del Vecchio Ida.Luglio

4 – Nicolella Luca e Foschini Patrizia.11 – Vecchi Emilio e Cioccia Claudia.

15 – Di Gregorio Gentile e Petruccelli Teresa.18 – Garofano Vittorio e Plenzick Irma.

19 – Fusco Claudio e Plenzick Antonella.25 – Del Vecchio Walter e Ceniccola Irma.

Esprimono gratitudineall’AssuntA

GIuGno 20099 - Mattarelli Filippo e Alterisio Raffaella (Australia).14 -una devota.28 -Del Vecchio Filippo e Bonenzio olga Veronica per il 25° di matrimonio.

LuGLIo 200912 - Sebastianelli Amato e Foschini Assuntina per il 25° di matrimonio.16 - Alcuni devoti.19 - Falato Maria.20 - Impavido Di Virgilio Antonio e Foschini Maria per il 40° di matrimonio.25 - Pingue Domenico Antonio e Roattino Silvia per il 25° di matrimonio. Petronzi Pietro e orsini Luisa per il 25° di matrimonio. Falato Giuseppe e Garofano Maria per il 25° di matrimonio.

sotto la protezione dell’Assunta

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Giugno 2009Il tempo si è mantenuto bello

con alcune giornate caldissime nei primi venti giorni, poi è arrivata la pioggia che ha abbassato un po’ le temperature e riportato il tutto a valori non normali per il periodo.

In parrocchia, dopo il primo saba-to con l’Assunta (6) celebrato nel modo solito in chiesa, c’è stato il

s econdo tu rno de l l e Prime Comunioni (domenica 7 ore 10:30). Questa volta sono stati 31 i ragazzi della parrocchia che per la prima volta hanno ricevuto l’Eucarestia. La S. Messa nel Santuario è stata cele-brata da P. Giustino Di Santo, il gruppo delle catechiste ha prepara-to la celebrazione ed i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchia-le “Cantate Domino in laetitia” diret-ta dalla maestra Maria Grazia d’An-gelo.

La festa del Corpus Domini (dome-nica 14) ha avuto lo svolgimento consueto. Dopo la S. Messa delle ore 18 al Santuario, celebrata dal Parroco, il corteo processionale ha seguito l’itinerario solito per le vie del paese. Sono intervenuti tutti i

gruppi parrocchiali con i loro stendardi e le loro bandiere a precedere l’Ostenso-rio Eucaristico porta-to in processione da P . G i u s t i n o D i S a n t o . L’Amministrazione Comunale era presente in forma ufficiale con il gonfalone ed il sindaco Nicola

Ciarleglio indossava la fascia trico-lore. Circa venti gli altarini sistemati lungo il percorso e sempre molte le coperte appese ai balconi in onore dell’Eucarestia che ha fatto il giro di Guardia S. accompagnata dal grup-

po bandistico Città di Martina Franca. Particolarmente suggestiva, come da molti anni, è stata l’infiora-ta realizzata al la f ine di via Campopiano dagli abitanti del luogo. Al microfono, a guidare i canti, le litanie e le preghiere lungo il percorso è stato il parroco P. Filippo Di Lonardo. Al termine, prima di entrare nel Santuario, c’è stata la benedizione eucaristica e i fuochi d’artificio curati dal Comitato Festa che quest’anno ha preparato una sorpresa: la sera in piazza San Filippo c’è stata ancora l’esibizione del Gran Concerto Bandistico “Città di Martina Franca” diretto dal Maestro Direttore e Concertatore

prof. Paolo Addesso. La sera prece-dente (sabato 13) sono iniziati i festeggiamenti con la proiezione del film “Sant’Antonio di Padova” nel cortile dell’Oratorio.

Il Gruppo di Preghiera San Pio

cronaca

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da Pietrelcina è stato in pellegrinag-gio sulla tomba di Padre Pio (16, vedi a r t i co lo a pa r te su ques to Bollettino).

L’asilo Brizio guidato dalle dina-miche suore Vittime Espiatici ha realizzato il saggio di fine anno nel cortile dell’Oratorio (giovedì 18 ore 18:00) ed è stato un momento di grande impegno, professionalità e gradita festa. Altro appuntamento consueto per l a n o s t r a comunità par-rocch i a l e è stato la parte-cipazione al S o l e n n e O t t a v a r i o Eucaristico a Casoria (vener-dì 19) nella Chiesa delle Suore Vittime Espiatr ici di G e s ù Sacramentato fondato dalla Bea t a Suo r Maria Cristina Brando. Il pel-legrinaggio dell’Asilo Brizio, guidato da Suor Giuliana, è partito con due pullman da cinquanta posti ciascu-no da piazza Municipio alle 15,30. Ha animato con canti la S. Messa la cora le parrocchia le “Cantate Domino in laetitia” diretta dalla maestra Maria Grazia d’Angelo, mentre i fedeli guardiesi del Gruppo Eucaristico hanno preparato l’offer-torio e alcuni ragazzi con vesti ed ali d’angelo a corona dell’altare. Il gruppo ha fatto ritorno in paese alle 21:30.

Ultimo giovedì del mese a S. Sebastiano (25, ore 19) con l’ora di preghiera e di adorazione eucaristi-ca che ha avuto come tema di rifles-sione: “Rallegratevi nel Signore sem-pre” dalla lettera di S. Paolo agli Efesini.

In paese c’è stato il Torneo di cal-cetto che si è svolto nell’apposito campetto vicino la scuola media. L’Istituto Comprensivo Statale “S. Guidi”, sabato 20 alle ore 21 in piazza Croce, ha presentato lo spet-tacolo teatrale dal titolo: “L’auciello grifone” di Antonella Izzo, realizza-to nell’ambito del progetto Scuole Aperte. Vicino al municipio si è svol-ta la terza edizione di “Giochi d’esta-

te” organizzato dall’Arciguardia (29 giugno–12 luglio), con tornei di biliardino a coppie, calcio tennis, scacchi, tennis da tavolo, calcio balilla umano, beach volley e play-station.

La Pro Loco Guardia Sanframondi ha organizzato il concorso “Guardia fiorita” insieme a “Benvenuta esta-te”, una serie di piacevoli e diver-tenti manifestazioni pubbliche che si sono svolte domenica 21 in mon-tagna e sabato 27 in piazza Castello.

LUGLIO 2009Il mese è iniziato proprio cattivo

con mattinate afose e pomeriggi con la pioggia fino al nubifragio (domenica 5) che ha fatto parecchi danni alle colture ed anche nelle abitazioni con grandine ed allaga-menti. Per questo enorme disastro

sono stati chiesti i benefici della calamità naturale. Poi il tempo si è aggiustato ed è stato sicuramente estivo.

In parrocchia c’è stata regolare attività, con qualche pausa nei grup-pi parrocchiali in concomitanza con le ferie estive. Si è regolarmente tenuto il pellegrinaggio alla Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita nel giorno della festa (giovedì 2). Alle

c i n que d e l mattino, dopo il raduno vici-no la fontana della Sorgente, i fedeli si sono mossi a piedi, i n c o l o n n a t i dietro la croce, gu i da t i d a l p a r r o c o P . F i l i p p o D i Lonardo , ed hanno r ag -g i u n t o i l S a n t u a r i o . Dopo la cele-brazione della S. Messa fissa-ta alle ore 7,

ognuno, come da programma, ha fatto ritorno a casa con i propri mezzi.

Nel Santuario il tradizionale appuntamento del primo sabato con l’Assunta (4): prima, alle 21, incon-tro di preghiera con recita del rosa-rio, delle litanie e canti e poi, alle 22, celebrazione della Santa Messa.

Come sempre i devoti dell’icona della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo che si trova lungo Corso Umberto hanno voluto sottolineare la ricorrenza della festa. Con le offerte raccolte è stata celebrata una Santa Messa in San Sebastiano il giorno della festa (giovedì 16 ore 18). Discreta la partecipazione di fedeli alla cerimonia.

Sono intanto iniziati i lavori alla chiesa di San Sebastiano con i fondi

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dell’otto per mille della Conferenza Episcopale Italiana e sono stati affi-dati alla ditta Silverio di San Lorenzello . Essi preve-dono la revisione del tetto con la sua comple-ta pulizia. Infatti da un po’ di tempo si erano notate infiltrazioni di acqua all’interno della chiesa e subito fu chie-sto l’intervento della Curia Vescovile, cui la chiesa appartiene, per prevenire ogni danno. Adesso è stata sistemata tutta l’impalcatura ester-na per eliminare ogni infiltrazione dal tetto.

E’ iniziata (giovedì 23, ore 21,30) la proiezione di film all’aperto nel cortile dell’Oratorio. La manifesta-zione, organizzata dai giovani della parrocchia, quest’anno ha scelto sei film da proiettarsi la sera di ogni giovedì fino a tutto il mese di ago-

sto e si è data come argomento per la loro scelta: “la comicità napoleta-na dagli anni cinquanta ad oggi”. In

effetti sono stati scelti film rappre-sentativi della loro epoca che hanno fatto divertire molto il pubblico. Il primo film presentato è stato “Miseria e Nobiltà” seguito da “Non ci resta che piangere” (giovedì 30). Buono il numero delle persone coinvolte che si sono dette entusia-ste dell’iniziativa.

Le attività del mese si possono dire chiuse con la festa del Patrocinio di S. Filippo (domenica

26). Dopo la S. Messa delle 18 in basilica c’è stata la pro-cessione sulla piazza, quindi la benedizione e il bacio della reliquia del santo. Il tutto è stato chiuso da nume-rosissimi fuochi d’artificio.

In paese è iniziata (dome-nica 5 nel cortile della scuola elementare) l’ottava Rassegna N a z i o n a l e d i T e a t r o Amatoriale Città di Guardia Sanframondi, “Il Grifone”, riservato alle compagnie tea-

trali esordienti, organizzato dal loca-le Laboratorio Teatrale presieduto da Silvio Capocefalo. Quattro in tutto le compagnie in gara per i nove premi da conquistare, e le altre tre rappresentazioni si sono tenute domenica 11, sabato 18 e domenica 19.

Luca Iuliani

DA GUArDIA: Foschini Irma – D’Onofrio Alfredo – Di Santo Antonio – Filippelli Rosa – Plenzick Filomena – Colangelo Maria – Gambuti Giovanna – Di Staso Delfina – Di Stadio Lombardi Checchina – Gambuti Angelo – Pigna Silvia in De Cesare – Ceniccola Maria Teresa – Ceniccola Luisa – Silvestri Angelina – Di Lonardo Filippo – Blandino Angelo – Foschini Nina – Garofano Maria – Falato Carlo e Morone Rosalia – Pezzullo Giovannina – Del Vecchio Umberto – Iuliani Cristina – Iuliani Maria – Del Vecchio Elvira – Bosco Massimo – Pascale Michele – Tribisonna Tommaso – Rossi Erminia – Pengue Giovanni.

DALL’ITALIA: Sebastianelli Mario, Erba (CO) – Mostratisi Saverio, Comeana (FI) – Del Vecchio Benito, Albavilla (CO) – Casbarra Pasqualina, Sanremo (IM) – Ciarleglio Campolattano Tittina, Benevento – Lombardi Italo, Pinerolo (TO) – Armellino Filippo e Filomena, San Lupo (BN) – Longo Flaviano, Torrazza Piemonte (TO) – Colangelo Flaviano, Napoli – Foschini Floriano, Telese Terme (BN) – Di Lonardo Assunta, Benevento – Di Paola Gennaro, S.Salvatore Telesino (BN).

DALL’ESTErO: Fusco Maria e Giovanni, Inghilterra – Gambuti Ernesto, Australia – Carlesimo Rosa, Inghilterra – Lombardi Angela e Rita, USA.

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

Dalla Congregazione dell'Oratorio di GenovaLa Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Genova e le famiglie Vigo-Bollero annunciano con

gioia l’Ordinazione Sacerdotale di P. Giacomo Vigo C.O., per l’imposizione delle mani e la preghiera consa-cratoria di S.Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova. L’ordinazione sacerdotale è avvenuta nella Cattedrale di San Lorenzo in Genova, Domenica 21 giugno 2009, alle ore 16,00. La prima S. Messa è stata celebrata dal Novello Presbitero presso la Chiesa di San Filippo Neri, in Via Lomellini a Genova, Sabato 27 giugno, alle ore 18,00. Ci uniamo alla gioia della nostra Congregazione Consorella e faccia-mo giungere al neo sacerdote i più fervidi auguri di un apostolato secondo il Cuore di Cristo e lo spirito di San Filippo Neri.

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Mario Foschini

Pasqualina Foschinin. 27-8-1930 – m. 17-6-2009

Il marito e le figliela ricordano a quantila conobbero in vita e

la affidanoalla misericordia divina.

Fausto Falaton. 7-1-1927 – m. 27-5-1979

La moglie Ceniccola Luisae i figli lo ricordano con immutato

affetto e lo affidanoalla preghiera della Chiesa e

alla misericordia divina.

Angiolina Penguen. 2-3-1930 – m. 13-4-2009

I familiari la ricordanoa quanti la conobberoin vita e la affidano

alla misericordia divina.

Carmela Spataron. a Bombile (RC) 1-1-1919

m. in Australia 21-12- 2008

La ricorda e la affidaalla misericordia divinala cara amica AngiolinaDe Blasio ved. Garofano.

Rosalia Ceniccolan. 30-3-1942 – m.27-10- 1989

La sorella Letizia la ricordacon immutato affetto e la affida alla misericordia del Signore.

Franco FoschiniMario Foschini

Filomena Ceniccola -Menina-

n. 19-5-1941 – m. 24-7-2007

Nel secondo anniversariodella morte, il marito Luigi,il figlio Giovanni e nuora,

i nipoti Luigi ed Alessiala ricordano con affetto.

Michele Gambutin. 13-12-1931 – m. 7-6-1996

La moglie e le figlielo ricordano a quantil’hanno conosciuto ed

amato, per una preghiera.

Lorenzo Iannottin. 16-11-1932 – m. 31-3-2009

Il compare Pietro Ceniccolalo affida alla Vergine Assunta e

alla misericordia divina.

Giovanni De Vincentisn. 11-11-1932 – m. 29-4-2009

La moglie e i figli, con grande fede nella Risurrezione,

lo affidano al Signore della vita, perché gioiscanella luce dei giusti.

Il congiunto Floriano li ricordaa quanti li ebbero cari in vita e li affida alla misericordia di Dio.

in memoria di...

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Angela Del Vecchion. 12-11-1923 – m. 29-7-2003

Gigi e Vale

Nel secondo anniversarioi familiari li affidano alla misericordia divina e alla

Vergine Assunta.

Silvio Lombardin. 1-7-1923 – m. 12-7-2005

I familiari lo ricordanocon tanto affetto e lo affidano

alla Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Elvio Borrellin. 9-1-1931 – m. 17-6-2009

I familiari, con immutatoaffetto, lo affidano

alla preghiera della Chiesae alla misericordia infinita

del Signore.

Pasquale Sanzarin. 6-11-1930 – m. 15-6-1995

La moglie con immutatoaffetto lo affida

alla misericordia infinitadel Signore.

Giovannina Rossin. 21-7-1936 – m. 9-8-2008

I familiari la ricordanoa quanti la conobbero per

una preghiera e la affidano alla misericordia divina

Libero Antonio Foschinin. 1-7-1916 – m. 6-2-2009

Adamo Sanzarin.16-9-1933 – m. 13-7-2006

La moglie e i figlilo ricordano con immutato

affetto e lo affidano alla preghiera della Chiesa.

Margherita Barbaton. 17-11-1921 – m. 19-6-1992

Vincenzo De Cristofaron. 1-4-1927 – m. 1-5-2009

Luigi De Nicolan. 1-6-1925 – m. 20-5-2009

La moglie Elvira e i figlilo affidano alla infinita

misericordia divina e alla Vergine Assunta in cielo.

Elio Conten. 26-11-1935 – m. 29-5-2006

La moglie e i figli con grande fede nella Risurrezione,

lo affidano al Signore della vita, perché gioisca nella

luce dei giusti.

in memoria di...

I figli li affidano alla misericordia divina ealla Vergine Assunta in cielo.

La figlia Giovanna li affidaalla misericordia divina e alla Vergine Assunta.

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in memoria di...

Giugno 20091 - Di Palma Lucia, nata a San Lupo il 15 giugno 1930, vedova Garofano Giuseppe.14 - Morgillo Angelo, nato a Guardia Sanframondi il 29 settembre 1939, coniugato Colella

Rita.17 - Borrelli Elvio, nato a Guardia Sanframondi il 9 gennaio 1931, coniugato Del Vecchio

Maria. - Foschini Pasqualina, nata a Guardia Sanframondi il 27 agosto 1930, coniugata Pascale

Luigi.18 - Ceniccola Sebastiano, nato a Guardia Sanframondi il 27 ottobre 1926, coniugata

Pengue Luisa.

24 - Del Nigro Gennaro, nato a Guardia Sanframondi il 1934, coniugato.Luglio 20093 - Garofano Giovanni, nato a Guardia Sanframondi il 23 dicembre 1908, vedovo

Garofano Adelina.7 - Sanzari Domenico, nato a Guardia Sanframondi il 22 dicembre 1923, coniugato De

Blasio Filomena.16 - Pengue Livia, nata a Guardia Sanframondi il 3 novembre 1919, nubile. 17 - Garofano Romeo, nato a Guardia Sanframondi il 22 dicembre 1949, coniugato

Santillo Giuseppina.

sono tornati alla casa del Padre

GIUGNO 20091 - De Vincentis Giovanni (trigesimo), la

moglie e figli.2 - Di Crosta Pascasio (trigesimo), la moglie

e figlia. - Romano Maria (trigesimo), il cognato e le

cognate.3 - Mariconte Lorenzo, la famiglia. - Iacobucci Carlo, la moglie Filomena.5 - Morone Renato, la moglie e figli.6 - Garofano Generico, la moglie e figli. - Pingue Eligio, la moglie e figli.7 - Gambuti Michele, la moglie e figlie. - Garofano Giovanni e Teresa, i familiari. - Labagnara Raffaele, la moglie e figli. - Del Vecchio Lazzaro e Maria Giuseppa, i

figli - Grillo Alfredo e Maddalena, la nipote

Renata.8 - Labagnara Roberto, la moglie Clara.11 - Garofano Filippo, la moglie Elena

Iacobucci (USA).13 - Marotta Nella, il fratello.14 - Filippelli Ettore, la moglie e figlia. - Pelosi Angelantonio e Giovannina, il figlio

Michele. - Verrillo Giuseppe, la moglie Lina. - Tutti i defunti, Vincenzo Di Crosta. - Orso Angelo, la moglie Concetta.17 - Foschini Elvio (settimo), la sorella Nina.19 - Casalino Cataldo e Morone Esterina, la

figlia.20 - Cerbo Alfredo (anniversario), i familiari.21 - Falato Pasquale, i familiari. - Falluto Antonio e Antonietta, i figli. - Garofano Pasquale e Del Vecchio Angelina,

la figlia Lina. - De Curtis Guido, la moglie e figlia. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia

Renata.22 - Iuliani Floriano (anniversario), la moglie

e figlie.

23 - De Nicola Luigi (trigesimo), la moglie e figli.

2 - Abate Alberto e Filomena, la figlia Giovanna.

26 - Longo Maria Rosaria (trigesimo), i figli. - Parente Sisto (trigesimo), la moglie e figli. - Romano Silvio e Garofano Ida, il figlio

Giovanni.27 - Ceniccola Giovanni, la moglie e figli.28 - Sebastianelli Giuseppe e Pigna Rossana, i

genitori. - Di Lonardo Silvio, Giuseppe e Luisa, la

congiunta Maria. - Florio Pasquale e Maria, il congiunto

Giuseppe. - De Blasio Giovanni, la moglie e figli. - Sanzari Mario e Pasqualino, la congiunta

Ida.29 - Garofano Generico, la moglie e figli. - Calabrese Salvatore (trigesimo), la

moglie.

LUGLIO 20091 - Di Palma Lucia (trigesimo), la figlia.3 - Pengue Egidio,la moglie.4 - Guarnieri Gino, la moglie e figli. - Foschini Marino, i figli.5 - Garofano Vincenzo e Luisa, i figli. - Pezzullo Salvatore e Pengue Giovannina, la

figlia Angelina. - Barbato Margherita e De Cristofaro

Vincenzo, i familiari. - Assini Emma e Pengue Michele, la figlia

Ida. - Tambuzzo Giuseppe e Cervo Angelo, la

figlia. - De Blasio Francesco, Concettina e

Pasquale, i familiari.6 - Di Donato Mario e Pengue Carmela, i figli.10 - Morelli Giuseppina, il marito e figlie.11 - Di Crosta Claudio e Maria, la figlia Angela. - Rubicondo Maria, le figlie.

12 - Pengue Ersilia, il figlio e la nuora. - Ceniccola Giovanni, i genitori. - Varrone Nicola e Filomena e Falato Aldo,

dall’amica Renata Falato. - Sanzari Adamo, la moglie e figli.15 - Morgillo Angelo (trigesimo), la moglie e

figli.16 - Borreli Elvio (trigesimo), la moglie e figli.17 - Ceniccola Sebastiano (trigesimo), la

moglie e figli. - Di Lonardo Giuseppe (anniversario), la

moglie e figli.18 - Caruso Sandro e Foschini Orlando, la con-

giunta Teresa. - Sanzari Pasquale e Selleroli Teresa, la

nuora Ida.19 - Morone Angelo, i genitori. - Foschini Provino e Barbato Antonietta, la

figlia Maria. - Falato Fausto, la moglie e figli.

- Ceniccola Ilda, il marito e figlie.20 - Foschini Pasqualina (trigesimo), il marito

e figlie. 21 - Plenzick Domenico, i figli. - Falato Silvio, il figlio Antonio e la nuora22 - Falato Ettorino (anniversario), i figli.23 - Falato Pasqualantonio, i familiari.24 - Del Nigro Gennaro (trigesimo), la moglie

e figli.25 - Mancini Ludovico, la moglie.26 - Ceniccola Filomena, il marito e figlio. - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia

Renata. - Sanzari Giovanni, la moglie e figli. - Garofano Domenico e Rosalia, la sorella.28 - Crocco Antonio, (anniversario), i figli.29 - Garofano Vittorio (anniversario), la

moglie.30 - Sanzari Domenico, il figlio Silvio.

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