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MENSILE DI INFORMAZIONE PER LA CITTA' DI MONTEFIASCONE Anno XIV (XXIX) - N° 7 - LUGLIO 1996 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 549/95 art. 2 comma 27 «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 • Tel. 826050 c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita 01027 Montefiascone (VT) Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 - Editoria Coop. Fani Servizi - Via del Collegio, 27 - Viterbo • Tel. Fax 303231 Tipo-Lito «Silvio Pellico»» s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c • Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 Le Maestre Pie in Albania Sono andato il Albania a far visita alle Mae- stre Pie della nostra diocesi, missionarie in quella nazione. Da alcuni mesi, Suor Maria e Suor Settimia svolgono il loro apostolato in aiuto alla comunità cristiana di Tirana, a nome della nostra diocesi e per incarico dell'arcive- scovo di quella chiesa particolare. Noi dobbiamo tanta riconoscenza all'Istitu- to delle Maestre Pie per questa scelta che ri- sponde ad una necessità urgente della Chiesa Albanese e ad un dovere irrinunciabile della nostra Chiesa. L'arcivescovo di Tirana ha affidato alle due Maestre Pie la cura pastorale di due parrocchie di campagna, distanti circa 30 km dalla capita- le. Come tutte le parrocchie dell'Albania stanno risorgendo dalle macerie. Tutto è stato distrut- to: chiesa e locali parrocchiali. Per 50 anni è stato proibito ogni atto religioso, pena la mor- te. Una cortina di silenzio su un vuoto di vita. C'è da ricominciare. Le due maestre stanno svolgendo un'opera meravigliosa tra i ragazzi, i giovani, le famiglie. La gente vuole loro bene e le segue. Gente che non ha risorse materiali ed ha tanto desiderio di Dio. Le Maestre fanno catechesi, animano la liturgia, entrano nella case e nelle scuole: desi- derate ed accolte. Non immaginavo che in po- chi mesi, con tante difficoltà prime fra tutte la lingua straniera, si sarebbero inserite in modo così radicale. Gli incontri che ho avuto col Nunzio Apostolico e con l'Arcivescovo me ne hanno dato conferma: l'uno e l'altro hanno la massima fiducia in loro. £ llÉllilillb i ìif ' MHfiÉÉ r i Sr. Marisa e Sr. Settimia insieme a P. Anton Luti, di anni 86, di cui 28 passati in carcere In quella parrocchie dove operano non c'è nessuna struttura pastorale: appena una tet- toia e qualche banco. Ma la nostra diocesi non si tirerà indietro. Con l'aiuto della Provvidenza faremo al più presto un progetto per aiutare un popolo cristiano che è passato attraverso la persecuzione e la prova a ritrovare una nuova giovinezza. Ne ha diritto. Ed è Cristo che ce lo chiede. + Fiorino, vescovo 2 Giugno 1946: Nasce la Repubblica Italiana Il Capo dello Stato solo altre due volte è intervenuto al Parlamento in seduta comune: Gronchi per il centenario dell'unità d'Italia, Cossiga per i 40 anni della Repubblica. Scalfaro per i 50 anni della Repubblica Italiana, in un intervento di poco più di trenta minuti, ancora aperte. L'Italia non venga mai meno ai valori umani e cristiani «... Cinquantanni fa, il 2 giugno 1946, nasceva la Repubblica Italiana. Nella fausta ricorrenza di quello storico evento desidero rivolgere a tutti i cittadini italiani il mio augu- rio cordiale di progresso nella giustizia e nella libertà per un futuro di concordia e di pace. Possa la Nazione, che nella Carta costitu- zionale «riconosce e garantisce i diritti invio- labili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua perso- nalità» (art. 2), non venir mai meno a quei valori umani e cristiani che formano il patri- monio più autentico della sua storia. Affido a Dio nella preghiera questi miei voti, invocando sui cittadini e sui governanti l'abbondanza delle sue benedizioni...» Giovanni Paolo II ha sensibilizzato Governo e Parlamento su diverse questioni «La libertà ha sempre un prezzo e chi vi crede deve pagarlo ogni giorno, e se pochi sono disposti a pagarlo, il prezzo per costoro diverrà altissimo, quasi insostenibile». E' il monito per l'oggi ricordando il contributo di chi si sacrificò per la nascita dell'Italia. Ha toccato poi il problema urgente delle riforme, esso deve nascere da una «volontà corale» in modo tale che ogni cittadino possa riconoscersi nella legge fondamentale dello Stato. L'unità nazio- nale deve rimanere intoccabile, anche sé deve essere portata avanti la riforma regionalista e comu- nale. La lotta alla disoccupazione e il divorzio tra Nord e Sud del Paese sono altri temi presenti nel discorso del Capo dello Stato. «La disoccupazione è oggi una piaga sociale, ma quando una piaga invade più della metà del corpo si ha il dovere di temere per la vita». • La politica «deve riprendere il suo spazio» mentre sembra «aver lasciato il passo all'azione della magistratura», «deve - al contrario - riprendere la sua alta responsabilità non sostituibile». • La corruzione ha « duramente ferito la coscienza democratica del nostro Paese». La giustizia deve fare il suo corso, ma senza lasciare sospetti alimentati da avvisi di garanzia. • Per quanto riguarda il problema degli ex-terroristi ancora in carcere, il Presidente auspica che siano valutate le singole situazioni, senza offendere le vitime di tale terrorismo. • Ha invitato, infine, a riesaminare la questione della disposizione transitoria della Costituzione che vieta l'ingresso in Italia dei successivi maschi dei Savoia. Date 2 giugno 1946: Referendum istituzionale, gestito dal grande statista Alcide De Gasperi. ricordare 7 gennaio 1948: Nasce la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.

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MENSILE DI INFORMAZIONE PER LA CITTA' DI MONTEFIASCONE

Anno XIV (XXIX) - N° 7 - LUGLIO 1996 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 549/95 art. 2 comma 27

«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 • Tel. 826050 c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita • 01027 Montefiascone (VT) • Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 - Editoria Coop. Fani Servizi - Via del Collegio, 27 - Viterbo • Tel. Fax 303231

Tipo-Lito «Silvio Pellico»» s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c • Montefiascone - Tel. e Fax: 826297

Le Maestre Pie in Albania

Sono andato il Albania a far visita alle Mae-stre Pie della nostra diocesi, missionarie in quella nazione. Da alcuni mesi, Suor Maria e Suor Settimia svolgono il loro apostolato in aiuto alla comunità cristiana di Tirana, a nome della nostra diocesi e per incarico dell'arcive-scovo di quella chiesa particolare.

Noi dobbiamo tanta riconoscenza all'Istitu-to delle Maestre Pie per questa scelta che ri-sponde ad una necessità urgente della Chiesa Albanese e ad un dovere irrinunciabile della nostra Chiesa.

L'arcivescovo di Tirana ha affidato alle due Maestre Pie la cura pastorale di due parrocchie di campagna, distanti circa 30 km dalla capita-le. Come tutte le parrocchie dell'Albania stanno risorgendo dalle macerie. Tutto è stato distrut-to: chiesa e locali parrocchiali. Per 50 anni è stato proibito ogni atto religioso, pena la mor-te. Una cortina di silenzio su un vuoto di vita. C'è da ricominciare.

Le due maestre stanno svolgendo un'opera meravigliosa tra i ragazzi, i giovani, le famiglie. La gente vuole loro bene e le segue. Gente che non ha risorse materiali ed ha tanto desiderio di Dio. Le Maestre fanno catechesi, animano la liturgia, entrano nella case e nelle scuole: desi-derate ed accolte. Non immaginavo che in po-chi mesi, con tante difficoltà prime fra tutte la lingua straniera, si sarebbero inserite in modo così radicale. Gli incontri che ho avuto col Nunzio Apostolico e con l'Arcivescovo me ne hanno dato conferma: l'uno e l'altro hanno la massima fiducia in loro.

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Sr. Marisa e Sr. Settimia insieme a P. Anton Luti, di anni 86, di cui 28 passati in carcere

In quella parrocchie dove operano non c'è nessuna struttura pastorale: appena una tet-toia e qualche banco. Ma la nostra diocesi non si tirerà indietro. Con l'aiuto della Provvidenza faremo al più presto un progetto per aiutare un popolo cristiano che è passato attraverso la persecuzione e la prova a ritrovare una nuova giovinezza. Ne ha diritto. Ed è Cristo che ce lo chiede.

+ Fiorino, vescovo

2 Giugno 1946:

Nasce la Repubblica Italiana

Il Capo dello Stato solo altre due volte è intervenuto al Parlamento in seduta comune: Gronchi per il centenario dell'unità d'Italia, Cossiga per i 40 anni della Repubblica. Scalfaro per i 50 anni della Repubblica Italiana, in un intervento di poco più di trenta minuti, ancora aperte.

L'Italia non venga mai meno ai valori umani e cristiani

«... Cinquantanni fa, il 2 giugno 1946, nasceva la Repubblica Italiana. Nella fausta ricorrenza di quello storico evento desidero rivolgere a tutti i cittadini italiani il mio augu-rio cordiale di progresso nella giustizia e nella libertà per un futuro di concordia e di pace.

Possa la Nazione, che nella Carta costitu-zionale «riconosce e garantisce i diritti invio-labili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua perso-nalità» (art. 2), non venir mai meno a quei valori umani e cristiani che formano il patri-monio più autentico della sua storia.

Affido a Dio nella preghiera questi miei voti, invocando sui cittadini e sui governanti l'abbondanza delle sue benedizioni...»

Giovanni Paolo II

ha sensibilizzato Governo e Parlamento su diverse questioni

• «La libertà ha sempre un prezzo e chi vi crede deve pagarlo ogni giorno, e se pochi sono disposti a pagarlo, il prezzo per costoro diverrà altissimo, quasi insostenibile». E' il monito per l'oggi ricordando il contributo di chi si sacrificò per la nascita dell'Italia. • Ha toccato poi il problema urgente delle riforme, esso deve nascere da una «volontà corale» in modo tale che ogni cittadino possa riconoscersi nella legge fondamentale dello Stato. L'unità nazio-nale deve rimanere intoccabile, anche sé deve essere portata avanti la riforma regionalista e comu-nale. • La lotta alla disoccupazione e il divorzio tra Nord e Sud del Paese sono altri temi presenti nel discorso del Capo dello Stato. «La disoccupazione è oggi una piaga sociale, ma quando una piaga invade più della metà del corpo si ha il dovere di temere per la vita». • La politica «deve riprendere il suo spazio» mentre sembra «aver lasciato il passo all'azione della magistratura», «deve - al contrario - riprendere la sua alta responsabilità non sostituibile». • La corruzione ha «duramente ferito la coscienza democratica del nostro Paese». La giustizia deve fare il suo corso, ma senza lasciare sospetti alimentati da avvisi di garanzia. • Per quanto riguarda il problema degli ex-terroristi ancora in carcere, il Presidente auspica che siano valutate le singole situazioni, senza offendere le vitime di tale terrorismo. • Ha invitato, infine, a riesaminare la questione della disposizione transitoria della Costituzione che vieta l'ingresso in Italia dei successivi maschi dei Savoia.

Date 2 giugno 1946: Referendum istituzionale, gestito dal grande statista Alcide De Gasperi.

r i c o r d a r e 7 gennaio 1948: Nasce la nuova Costituzione della Repubblica Italiana.

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

Salvo D'Acquisto verso la beatificazione Gent.mo Don Agostino, Le invio alcuni accenni più salienti, rievocativi, stralciati dalla Rivista n. 5/c.a. della Associazione Nazionale Ca-

rabinieri di cui faccio parte, riferiti ad atti eroici compiuti da alcuni Carabinieri. Come quello del Vice Brig. Salvo D'Acquisto: il 23 settembre p.v. ricorrerà il cinquantatreesimo anniversario

del suo martirio a Torre di Palidoro nei pressi della Capitale. Il fatto: un soldato tedesco muore a seguito dello scoppio di una bomba. Tutto lascia supporre che l'ordigno esplosivo si trovasse lì per dimenticanza e lo scoppio fosse stato provocato

inavvertitamente dagli stessi militari, precedentemente installatisi nella ex caserma della Guardia di Finanza sita nei pressi della Torre di Palidoro.

Il 23 settembre 1943 due militari tedeschi si portarono alla Caserma dei Carabinieri di Torrimpietra, accusando il militare dell'Arma di omessa vigilanza verso la loro incolumità: fu portato davanti al plotone di esecuzione con altri 22 ostaggi, come lui innocenti, per essere fucilato, a meno che qualcuno si fosse dichiarato colpevole.

Perchè altri avessero salva la vita non esitò a prendersi l'intera responsabilità e poco dopo, alla base della Tor-re di Palidoro, affrontava la morte, mostrando il petto al grido «Viva l'Italia», cadeva sotto il piombo sparato da quel-le persone seguaci di un sistema folle chiamato hitleriano.

Il suo nome è scolpito su tante piazze e vie cittadine italiane. Ogni volta che ho avuto l'onore di presenziare allo scoprimento della lapide il mio comportamento mar-ziale di soldato ha tradito l'emozione.

Per il suo atto eroico e umanitario, attendiamo con fiducia la benedizione e il riconoscimento delle virtù e-roiche da parte del Santo Padre.

Non è da meno l'atto eroico pagato con la vita da parte dei Carabinieri Alberto La Rocca, Fulvio Sbar-retti e Angelo Marandola, in forza alla Stazione Cara-binieri di Fiesole (FI): quando erano ormai al sicuro, al-lontanatisi per unirsi alle truppe alleate, vennero a cono-scenza che i tedeschi per ritorsione avevano preso in o-staggio alcune persone.

Perchè questi avessero salva la vita non esitarono a ritornare sui propri passi e il 12 agosto 1944 cadevano sotto il piombo tedesco, pagando con la propria vita la loro responsabilità. Con alto senso del dovere e sprezzo del pericolo va ricordato l'atto compiuto dall'Appuntato Cataldo Quercia. Il 9 febbraio, 1937, mentre transitava in Via Monte del Gallo in Roma, visto il parroco Don Ma-rio, disperato a causa dell'incendio della sua chiesina con l'interno strutturato in legno, forse per una candela lasciata accesa, non esitava a lanciarsi all'interno u-scendo poco dopo ferito con la divisa bruciata, stringen-do al petto la Pisside con le Sacre Speci.

In data 22 febbraio 1937 su proposta da parte di Sua Eminenza, Cardinale Pacelli, allora segretario di Stato, Sua Santità Pio XI lo ricompensava di ecceziona-le valore con medaglia di benemerenza.

Questi sono alcuni valori che tanti Carabinieri hanno consacrato con la loro vita e fatto grande una istituzione al servizio dei cittadini.

Distinti saluti e ringraziamenti al personale della re-dazione per la loro disponibilità e cortesia riservataci.

Alfredo Camicia Arenzano, 24/5/1996

Euntes Asian Center Zamboanga - Filippine (19.5.96)

Caro Don Agostino, non è morto nessun Papa! sta tranquillo. Anzi Giovanni Paolo II sta celebrando il suo 73° anno di età in Slovenia tra bambini e con l'abbraccio di 30.000

giovani. Ti ricordo sempre! ma solo raramente riesco a prendere in mano ta penna. Fra pochi giorni col 1° Giugno i-nizierà il 5° corso col tutto esaurito, con 31 partecipanti da 12 paesi asiatici. Due vengono da Kiribati (?). Sai dove è? La novità di questo corso non è solo Kiribati, ma soprattutto la presenza del Vice-direttore P. Bruni, missionario in Giappone per 15 anni, con diritto di successione. Deve prendere in mano la direzione con il sesto corso. Uno che con me condividesse la conduzione dell'Euntes a tempo pieno per prevederne la direzione, è stata la mia richiesta da 4 anni, cioè fin dall'inizio dell'Euntes. Per cui sono contento. Se tutto va bene, come spero, il prossimo anno sa-rò libero di tornare in Bangladesh, il paese delle mie radici missionarie. Torniamo alle radici. Penso anche di fare u-na scappata in Italia. Ricevo regolarmente «La Voce» che mi porta alle «radici» naturali, mentre in Bangladesh ten-go le radici di «Adozione». Tu come stai? Perchè non vieni a fare ancora una visita a Zamboanga?. Una vacanza invernale. Qui è sempre estate. Salutami tanto tutti gli amici. E non sono pochi a Montefiascone. Ricordami anche nella preghiera. Ne ho sempre bisogno. Tempo fa da Roma ho ricevuto i 6 milioni. Sono tanti. Grazie. Ho già inizia-to a celebrare le Messe. Ti abbraccio con affetto. Sempre tuo

Enzo Corba D. Enzo è venuto in Italia il 15 giugno ed è ripartito per la sua missione l'8 luglio. Una boccata d'aria del paese natio, ossigena i polmoni, specialmente sul piano spirituale. Ora D. Enzo

è di nuovo sul campo di lavoro, e gli auguriamo buona salute e buon lavoro. Quest'anno abbiamo avuto la visita anche di P. Enrico, ma è stato talmente breve il suo soggiorno falisco che non si è trovato il tempo neppure per salutarci. Ciao P. Enrico e l'augurio che abbiamo fatto a P. Enzo vale anche per te.

P E K s o w s i g g v o DEjC JVIESE

PAOLO GìfttiLOREVZO PfilCjenk Pc» Lieo -Giornalista

II) Hitieyì fort tee. «re-

di Zelindo Licinio remo

Il letto di Procuste Adesso senti che la Padania Vorrebbe lo stivale decollato Sull'incubi notturni hanno ammirato Le vacche grasse, della cispadania.

Per divide l'Italia, quanta smania! Dall'alpi al mar, tutti hanno collaborato In tante guerre, il sangue fu versato Per riunirlo:- or vi è chi lo dilania.

Tutta l'Italia, con l'emigrazione Raggiunse il nord, e lì prese dimora Dando man forte a la sua produzione.

E se in Padania, il popolo lavora non deve trascurare il Meridione La Bassa-Italia, lì è presente ancora.

Chi soffia al fuoco della secessione L'Europa unita veramente ignora Vive lo spettro della Divisione.

Diodato Piciollo di anni 83

Da Seul - Pasqua 1996

VenerdìSanto ! Una sera rientrando a casa mi viene in mente

Matteo e tutti i problemi che lo affliggono da un po' di tempo: licenziamento, alcool, litigi in famiglia.... Così, senza pensarci troppo, decido di fargli una vi-sita. Suono il campanello ripetutamente... non c'è ri-sposta. Insisto, chiamo ad alta voce: «Sono padre Vincenzo, aprimi». Dopo un breve silenzio da den-tro mi risponde una voce roca: «Vattene, non voglio vedere nessuno. Odio anche te!» Forte dell'amicizia che mi lega a lui riprendo con più determinazione, finché si fa avanti e mi apre. Il volto stravolto, barba lunga, occhi stralunati.... Da quando sua moglie, per evitare le botte, se ne è andata da casa, non man-gia niente. Inizia a parlare, mi apre il cuore, si sfo-ga. E' arrabbiato con se stesso e con la società in-tera. Lo ascolto. Poi indicandomi 5 bottiglie di liquo-re e una tanica di kerosene mi confida: «Avevo de-ciso di ubriacarmi e poi dar fuoco a me e alla casa. Perché sei venuto? Non ho risposta. Alla fine mi consegna l'accendino e mi licenzia. Quanta dispe-razione! Dio non c'è in quel tugurio.

Il tabernacolo è aperto.... è vuoto! Questa no-stra società, con i suoi dolori e contraddizioni, appa-re vuota della presenza di Dio... anche il mio cuore è aperto... è vuoto!

Ho 40 anni ed in alcuni momenti percepisco il peso delle esperienze fatte ed il prezzo, forse trop-po alto, che per esse ho pagato.

Ho giocato la mia vita non in un ascetico e con-fortevole convento tra marmi tirati a lucido, talari sempre ben stirati e melodie di liturgia ben curate. Ho scelto di vivere immerso nei pezzi di friggiticcio della mensa dei poveri dove lavoro ogni giorno. Ho buttato la mia giovane esistenza allo sbaraglio nei quartieri dove la gente soffre di più. Ho abbracciato chi soffriva e vibrato con chi gioiva. Ho amato pro-fondamente e per amore ho sofferto. Ho insegnato poco. Ho imparato molto. E domenica di Pasqua!

Grazie Signore che ti sei fatto mio compagno di cammino. Dona anche a me la forza di farmi com-pagno e fratello di chi soffre. Non dimenticarti, però, di donarmi la luce per scorgere, pur tra mille man-chevolezze le scintille della tua presenza in questo contraddittorio mondo. Il sepolcro è spalancato, è vuoto. Tu vivo, cammini in mezzo a noi.

Con affetto sincero vi saluto. P. Vincenzo Bordo

P.S.: A fine anno sarò in Italia per le mie vacan-ze in quell'occasione spero di incontrarvi tutti.

P. Vincenzo è di Piansano e attualmente è missionario a Seul-Corea.

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

1 9 5 3 / 5 4 E' il sig. Aldo lacoponi insieme alla Superiora, Sr. Giuseppina, delle Suore Vincenziane, che facevano servizio all'ospedale di Montefiascone. La bambina è la nipotina della Superiora. Lo ricordia-mo tutti il famoso «cappellone» delle Suore Vincen-ziane.

Il sig. Aldo era stato assunto con la qualifica di datti-lografo amministrativo, mentre Presidente del Consi-glio era il dr. Gian Luigi Vaggi. Funse anche da economo fino alla nuova ammini-strazione Bologna. Poi Aldo dovette lasciare, perché colpito dal male che ancora lo costringe a casa la-sciando però libera la mente e la parola. L'altra foto riguarda una gita turistica con alcuni di-pendenti del Civico Ospedale, ora quasi tutti in cielo. Da sinistra: +Caterina Belella, guardarobiera; Dr. Gaetano Collinvitti, attualmente a Perugia; +Dr. Diego Finauro; +sig.a Poli Pierina, ostetrica; +sig.a Vittoria Ceccariglia, infermiera. Seduti: Aldo lacoponi, impiegato amministrativo; +Concettina Perfetti, la «tremenda» portinaia; +sig.a Domenica Tofi, «Zecchitella» infermiera.

La costruzione della strada del lago di Giancarlo Breccola

P e r r a g g i u n g e r e la s p i a g g i a de l l a g o di M o n t e f i a s c o n e e s i s t e v a n o , f i no ag l i in iz i de l nos t ro seco lo , t re pe rco rs i an t i ch i , n e s s u n o de i qua l i c o i n c i d e n t e c o n que l lo u t i l i zza to ai nostr i t emp i .

li p r imo, d i m e z z a costa , in iz iava a l l ' imboc-c o de l l 'a t tua le v ia Ber t ina, p rosegu iva ve rso le C o s t e in d i rez ione del la mi l lenar ia ch iesa di S. P a n c r a z i o , s c e n d e v a po i in d i r e z i o n e de l l o s c o m p a r s o conven to di San Pietro cost ru i to in p ross im i tà de l lago1 .

Il secondo , sul ve rsan te oppo-sto de l la va l le in p o s i z i o n e quas i specu la re , d i r amava d a via Veren-t a n a a l l ' a l t e z z a d e l l a c h i e s a d i Mon tedoro , ca lava ve rso la ch iesa del la M a d o n n a del la Va l le , si inne-s tava inf ine ne l pe rco rso di fondo val le, f i anchegg iando il co rso d 'ac-qua c h e a l imen tava i vecch i mul i-ni.

Il terzo, compos i to , p resen tava t re d i f fe ren t i a c c e s s i c h e conve r -g e v a n o al la fon tana di Ro jano: un p r i m o i m b o c c o e ra s i t u a t o in v ia de i Pini a l l 'a l tezza del l 'a t tua le pro-pr ie tà Bo logna ; un s e c o n d o nel le ad iacenze del c o n v e n t o di S. Ago-s t i n o ; il t e r z o , c o i n c i d e n t e c o n quel lo del t racc ia to od ie rno , si t ro-vava a l l 'a l tezza del la vecch ia Sta-z ione di Posta .

Tut t i quest i percors i e rano sort i per rende-re più agevo le l ' accesso al la so rgen te del Ro-jano, fon te d ' acqua p r imar ia per la popo laz io -ne di M o n t e f i a s c o n e r e s i d e n t e ne l v e r s a n t e nord-ovest de l paese .

Da Ro jano, g raz ie ad un sent iero p iu t tosto scosceso , si po teva poi ca la re rap idamen te in basso f ino a r ico l legars i al la s t rada dei mul in i di f ondo val le.

Appa re ch ia ro c h e nessuno di quest i t rac-c iat i s o d d i s f a c e v a le n u o v e e s i g e n z e di per -corr ibi l i tà che s tavano al lora n a s c e n d o e con-seguen te r isulta l 'e laboraz ione di un p roget to per un m o d e r n o e c o m o d o percorso .

«...Ogni forestiero che visita la nostra citta-dina mentre rimane estatico dinanzi all'incan-

tevole panorama che offre la vista del lago, nel tempo stesso si meraviglia come manchi ancora una strada per potervi accedere con meno disagi...»

(da l 'ECO del 21 lugl io 1917) .

Il p r o g e t t o , i n i z i a to t ra i n c e r t e z z e e per -plessi tà2 ve rso la f ine del 1918 graz ie al l ' inte-r e s s a m e n t o d e l l ' a v v o c a t o M a u r o M a u r i , si

conc luse nel 1921 t ra di f f icoltà e imprev is t i . «RELAZIONE FINALE SULLA COSTRUZIONE DELLA STRADA AL LAGO DI BOLSENA3».

«Sullo scorcio del 1918 un comitato cittadi-no con accapo l'egregio Com. Av. Mauro Mau-ri Dep. Prov. offriva all'Amministrazione comu-nale di allora presieduta dal Sig. Bizzarri Emi-lio il progetto per la costruzione di una strada rotabile conducente, attraverso la ridente no-stra valle, dalla Città al lago di Bolsena.

Il progetto compilato dal valente Ing. Cav. Faure Enrico richiedeva una spesa che era stata preventivata in £ 80.000 dovendosi ese-guire i lavori in economia con l'opera dei pri-gionieri. L'Am. Com. con deliberazione consi-liare 27-12-1918 approvata dalla G.P.A. con verbale N. 182 in data 31-1-1919 deliberava la costruzione della strada.

Nel marzo del 1919, giunto un primo drap-pello di prigionieri si iniziarono risolutamente i lavori sotto la direzione dell'Ing. Faure incari-cato con deliberazione 10 marzo 1919.

Venuti a mancare improvvisamente i pri-gionieri nel novembre del 1919 i lavori furono proseguiti con un esiguo drappello di operai borghesi già aggregati ai prigionieri.

Ma il ritiro dei prigionieri ed il forte aumen-to della mano d opera e dei mate-riali portarono uno sconvolgimento nel piano finanziario in modo che con una perizia suppletiva compila-ta dall'lng. Faure la spesa preventi-vata salì a £ 207.987,75, con un aumento per cui di £ 127.987,75.

I lavori furono seguitati fino al 30 settembre 1920 poi l'Ammini-strazione Bizzarri ultimati i fondi re-alizzati sospese i lavori non cre-dendo opportuno creare altro mu-tuo per l'imminenza delle elezioni.

Nel marzo 1921 l'Amministra-zione Cernitori contrasse un nuovo mutuo ed i lavori furono ripresi per portarli ad ultimazione.

II 1° agosto 1921 l'Ing. Faure per altre incombenze si ritira dalla direzione ed i lavori furono prose-guiti sotto la mia direzione che il 30 settembre 1921 posso annunciare

all'Amministrazione la fine dei lavori compien-do l'ultimo stato di avanzamento che si acclu-de. Le spese totali dell'opera sono ascese a Lire 172.879,50.

Rimangono a pagarsi ancora la maggior parte degli espropri in £ 15.485,55, più gli inte-ressi sul mutuo provvisorio con la Banca Cimi-na di £ 76.000 prevedibile a £ 7.500 circa per l'anno 1922. L'Amministrazione Comunale si riserva di domandare il sussidio governativo su queste ultime partite rimaste sospese».

1 - La località ove sorgeva l'antico convento di San Pietro si trova nelle adiacenze dell'attuale tratto-ria «Da Morano».

2 - Vedi sull 'argomento «La Vocé», novembre 1987, pag. 3.

3 - Questa relazione è stata redatta dal geometra Guido Bartolozzi Casti nell'anno 1921.

Preparazione della massicciata per l'asfaltatura della strada del lago realizzata verso la fine degli anni '50

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pag. 4 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

RuMsùcg, a, cuna, d i 'l/mbesita Ricci

D i s o c c u p a t i , e c c o l e c i f r e

Sono 1.394 i disoccupati iscritti nelle liste di collocamento del comune di Montefiascone. Di que-sti, 102 riguardano il settore dell'edilizia e sono tutti uomini. Diversa è la situazione negli altri comparti produttivi, dove prevalgono le donne in cerca di pri-ma occupazione o rimaste inattive. Ad eccezione dell'industria, dove si registrano 114 disoccupati uomini e soltanto 19 donne. I disoccupati dell'agri-coltura sono 16 uomini e 35 donne. Ma questa pro-porzione è in crescendo per quanto riguarda gli altri settori. In quello dei servizi, per esempio, a fronte di 63 disoccupati maschi, ve ne sono 282 del gentil sesso. Più accentuato è il divario nell'affollato com-parto impiegatizio. Qui le donne senza lavoro sono 528, mentre gli uomini 235. In totale, a Montefiasco-ne, gli uomini disoccupati sono 530 e le donne 864. Dati sconfortanti che il sindaco Mario Trapè com-

menta così: «Il comune di Montefiascone ha visto incrementare, nell'ultimo decennio, l'indice di vec-chiaia della popolazione residente a fronte di un tasso occupazionale costante. Purtroppo, però -prosegue il primo cittadino - l'incidenza del tasso generale di disoccupazione interessa soprattutto i giovani dai 18 ai 28 anni ed in particolare le donne. Ma se nel suo complesso la piaga della disoccupa-zione è più grave in quella fascia d'età, questa si fa sentire anche fra gli adulti, per riduzioni di persona-le o cessazione di attività di diverse ditte che hanno licenziato decine di operai e impiegati». La giunta comunale di Montefiascone, per ovviare, almeno in parte, al deleterio fenomeno, in crescendo, della di-soccupazione, ha istituito dei cantieri scuola che stanno dando lavoro ad una sessantina di disoccu-pati ed altri cantieri che stanno decollando. «Sicco-

me la disoccupazione di lunga durata - afferma il sindaco Trapè - interessa per lo più gli iscritti all'uf-ficio di collocamento con bassa qualifica professio-nale, ci sembra utile realizzare una progettualità oc-cupazionale riferita alle varie classi di età, sia fem-minili che maschili, nonché a varie qualificazioni. Le attività ed i progetti previsti dalla legge regionale 31/1989 - conclude il sindaco - possono essere un valido strumento per combattere la diffusa disoccu-pazione locale».

Ed è proprio in quest'ottica che il comune di Montefiascone sta predisponendo altri due cantieri scuola che daranno lavoro a 66 disoccupati per 261 giorni, con una paga giornaliera di 58.600 lire. Que-sti sono i settori interessati: l'assistenza domiciliare agli anziani ed ai portatori di handicap, con 39 as-sunzioni e la tutela dell'ambiente, con l'utilizzo di 27 addetti. Il costo totale di questi due nuovi cantieri sarà di un miliardo e mezzo, con un intervento fi-nanziario della Regione Lazio di lire 504.721.800.

Artisti non si nasce, si diventa Ha avuto grande successo

di visitatori, all'interno dei saloni della Rocca dei Papi a Monte-fiascone, la mostra «I giovani e l'arte» Si è trattato dei lavori re-alizzati dai ragazzi di età scola-re che hanno f requen ta to il «Laboratorio della creatività» della giovane artista svizzera Sasha Menting.

«Artista non si nasce - so-stiene Sasha - ma si può diven-tarlo, basta avere entusiasmo e passione. Svegliare nei giovani la curiosità per l'arte, tramite un approccio alle diverse tecniche espress ive , è tra i pr incipal i scopi del laboratorio».

Le opere esposte alla Roc-ca sono il risultato di otto mesi di intenso lavoro dei giovanissi-mi artisti. Le tecniche utilizzate sono raffresco, la pittura ad olio, la decora-zione della ceramica, pittura sul tessuto, maschere di gesso, sculture di pa-sta di sale, creazione di burattini, ombre e scatole magiche. Questi i loro no-mi: Elisa Lacchini, Emanuela Coralloni, Jacopo Breccola, Federico Lucerna, Francesca Bertuccini, Marco Bellacima, Fabrizio Pascucci, Luigi Grande, Riccardo Chiara, Daniele Cevolo, Sara Capotosto, Katia Ceccarelli, Jessica Zedda, Enrica Lanzi, Marta Consoli, Gabriele Mezzetti, Daniele Mezzetti, Giorgio Mecali, Lorenzo Grande, Giulia Ciuchi, Paolo Pieri, Alessandro Se-ga, Guido Paolini, Tommaso Senni, Stefano Billi, Lorenzo Saleppichi, Luisa Lanzi, Riccardo Zampetta, Roberta Pesci, Alessio Vittori, Emilia Carelli, Ma-ra Marinelli, Daniele Presciuttini, Andrea Bronzetti, Paolo Fabene, Alessan-dro Fabene, Filippo Chiricozzi, Giacomo Menchinelli, Daniele Ciripicchio, Fa-bio Rosetta, Matteo Viola, Guido Granata, Benedetta Viola, Marco Tassoni, Valerio Cirielli, Adelaide Ranucci, Laura Fabbri, Sara Gnasso, Carlotta Ma-cera, Elena Lanzi, Estella Ricci.

Alcune opere saranno donate al Comune e ai medici pediatri e verranno esposte nella Biblioteca Comunale e nelle sale d'attesa degli studi medici.

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«Le comari a la balocca» Teatro dialettale che passione! E quante emozioni vissute sull'onda dei ricordi di

un tempo passato e che non tornerà più. Ma che può essere, per così dire, rivisitato con buona volontà e amore per le tradizioni. E' quello che hanno fatto i ragazzi della frazione rurale delle Coste di Montefiascone i quali si sono esibiti nel corso dei re-centi festeggiamenti di S. Pancrazio.

Fanno parte della Compagnia Dialettale «Giuseppe Gianlorenzo», intitolata al poeta-contadino, indimenticato sindaco di Montefiascone negli anni sessanta. Tre sono state le rappresentazioni teatrali che hanno mandato in visibilio l'attento pubbli-co: «Le comari a la balocca: l'ordegne de oje», «La divieta»» entrambe scritte da Euro Notazio e «Mirate belle pizzo, San Martino», tratta dal libro di Giorgio Zerbini «La buca de la strega». Hanno interpretato brillantemente i personaggi i giovani at-tori: Luigi Ceccariglia, Loredana Cimarello, Gianni Ferlizzi, Paola Moscetti, Elia San-tini, Elisabetta Stecconi, Graziella Trapè e Lucia Trapè. Ha presentato Maria Teresa Ricci. Ha curato la regia, con eccezionale bravura, Euro Notazio.

Corsi professionali alla Scuola Salotti Presso la Scuola «Cardinal Salotti» di Montefiascone sono state aperte le iscri-

zioni ai corsi di formazione professionale istituiti dalla Regione Lazio e gestiti dallo IAL. Ai corsi, completamente gratuiti possono accedere i giovani di ambo i sessi che abbiano conseguito la licenza media. Le specializzazioni del prossimo anno scolasti-co sono: Impiegato Amministrativo con procedure Informatiche, Dattilografo, Elettri-cista Montatore Manutentore; Montatore Manutentore Termoidraulico. La durata dei corsi è di due anni, durante i quali gli allievi svolgeranno anche degli stages presso aziende ed imprese del settore. Di norma i corsi di cui trattasi possono essere fre-quentati dai giovani di età fra i 14 e i 18 anni. Per i diplomati di età tra i 18 e i 25 anni il Centro «Cardinal Salotti» svolge altri corsi di breve durata in varie specializzazioni del settore informatico. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del Centro IAL Cl-SL « Cardinal Salotti» di Montefiascone, tel. 826136.

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

NOTE DI AGRICOLTURA

# 1 Passato l'inverno, il sole primaverile

addolcisce l'aria. I frutteti, come d'incan-to, si risvegliano e si abbelliscono ornan-dosi di fiori con petali colorati di magnifi-che tinte pastello. La fioritura è il vestito nuziale che indossano con trepidazione le piante a primavera per stimolare e fa-vorire la visita degli insetti pronubi o, me-glio, degli insetti impollinatori. Per impolli-nazione si intende il t rasfer imento del polline vitale dalle antenne sugli stigmi, cioè il passaggio del polline dall'apparato maschile all'apparato femminile dei fiori. Un ottimo allegamento e di conseguenza una buona fruttif icazione, si ottengono con l' impollinazione incrociata. I vecchi frutteti venivano impiantati con diverse varietà dello stesso frutto proprio per ot-tenere una sicura produttività; oggi, con i frutteti specializzati, l ' impollinazione in-crociata è più ricercata ma nello stesso tempo è più difficile da attuare. Dopo una buona impollinazione, il granello di polli-ne emette rapidamente un tubo pollinico che, partendo dagli stigmi, cioè dall'ester-no dell 'apparato femminile, si inserisce nella cavità dello stilo fino ad arrivare al-l'ovulo che viene perforato per raggiun-gere l'embrione in cui scarica i gameti o germi maschili. A fecondazione avvenuta l'ovario si ingrossa e pian piano, caduti i petali, si trasforma in un bel frutto per la delizia del nostro palato. Le api sono ri-conosciute come i mezzi biologici più effi-caci per effettuare le impollinazioni incro-ciate. Ma, come dice il proverbio, gratis non canta cieco; ed allora le piante, per ricompensare la comare ape per essersi adoperata con discrezione e tatto in tal delicato servizio, le ammanniscono una leccornia servita, in queste cose non si bada a spese, in un tranquillo angoletto chiamato nettàrio. E' localizzato nel fiore in posizioni diverse secondo le varie spe-cie, ma per lo più si trova in prossimità del pistillo degli stami ed è costituito da una ghiandola vegetale che produce il nettare. Secondo le antiche leggende, il nettare era la bevanda che gli dei usava-no correntemente e rendeva immortale chi lo beveva. E' una sostanza che con-tiene principalmente zuccheri, da cui le a-pi ricavano il miele. Nell'agricoltura mo-derna l'allevamento della api è diventata una attività marginale, ma finché non fu inventata l'estrazione dello zucchero dal-la barbab ie to la saccar i fera, r icopr iva un'importanza primaria, essendo il miele l'unica sostanza a disposizione per dolci-ficare, oltre ad essere un ottimo alimento e di facile conservabilità. In Spagna sulle

p a r e t i d e l l a Cueva de la Arana, la raccol-ta del m ie le è messa in ev idenza da un'elo-q u e n t e pittura ru-pestre ri-s a l e n t e a l l ' e t à

della pietra, confermando che il miele fa-ceva parte dell'alimentazione umana del-la preistoria, incluso nei prodotti sponta-nei del mondo vegetale. Gli antichi Egi-ziani lo adoperavano come antisettico e per curare le malattie dell'apparato dige-rente. I greci e gli egiziani lo adoperava-no come cicatrizzante, come prodotto co-smetico e per la cura delle malattie inter-ne.

In oriente ha avuto un posto d'onore nei libri di medicina come speciale regi-me dietetico in miscela col latte. Nella no-stra campagna, fino ad alcuni anni fa, era considerato il migliore nutrimento e usato per la cura delle infiammazioni delle vie respiratorie. Circa due secoli fa furono i-dentificati gli zuccheri ed i grassi come i fattori indispensabili per l'alimentazione-umana e da allora vengono chiamati pro-duttori di energia. La macchina umana per tenersi in ottima efficienza e funzio-namento ha bisogno di energia che rica-va dal cibo. Se un impiegato di ufficio consuma circa duemila calorie al giorno, un agricoltore ne ha bisogno del doppio, cioè brucia circa quattromila calorie quo-tidiane. I grassi forniscono otto calorie per grammo e gli zuccheri quattro calorie per grammo; ma i criteri che determinano l'utilizzazione alimentare delle sostanze vegetali e animali da parte dell'uomo, so-no legate, oltre al potere nutritivo, soprat-tutto al potere di digeribilità. Gli zuccheri che assumiamo con gli alimenti, princi-palmente il saccarosio, devono essere scissi prima di essere utilizzati dall'orga-nismo. il miele deriva dal nettare per tra-sformazione nell 'apparato digerente. In altre parole, il nettare che è composto da saccarosio viene predigerito dalle api e trasformato in destrosio, diventando così un alimento di notevole valore energetico e di facile digeribilità, non a caso è chia-mato il latte dei vecchi.

GIMBERTO

L e a l l e r g i e

a cura del Dr. A. Cempanari

(continua dal numero precedente) Il quadro clinico viene valutato at-

traverso alcuni dati fondamentali come come l'età di insorgenza, le variazioni in rapporto all'ambiente (luoghi chiusi, a-perti, in presenza di animali, in occasio-ne di lavoro ecc.) e l'evoluzione nel tempo.

L'ESAME OBIETTIVO Permette di valutare, specie nel ca-

so di asma bronchiale, l'intensità e la coesistenza di processi infettivi.

I dati forniti dall'esame obiettivo so-no utili al medico per intraprendere tem-pestivamente una terapia sintomatica.

TESTS CUTANEI La facile esecuzione, la rapidità di

risposta, l'affidabilità e il basso costo, fanno di questa indagine la metodica più importante ai fini della diagnosi.

II PRICK Test consiste nell'applica-zione di una goccia , contenente l'e-stratto allergenico, sulla superficie del-l'avambraccio e pungere attraverso tale goccia gli strati superficiali del derma con una lancetta sterile monouso.

E' necessario eseguire un controllo negativo (liquido dell'estratto) e uno po-sitivo (istamina). La reazione viene letta dopo 10-15 minuti valutando la gran-dezza del ponfo.

TESTS SIEROLOGIt - IgE totali Valori elevati di IgE totali si riscon-

trano nelle malattie allergiche, ma pos-sono essere elevate in molte altre pato-logie come malattie infettive, parassita-rie, tumori ecc.; quindi non rappresenta-no una indagine specifica e la loro alte-razione deve essere completata da altri accertamenti.

TERAPIA delle ALLERGOPATIE La terapia può essere farmacologi-

ca e specifica. TERAPIA FARMACOLOGICA Il Cromoglicato disodico e il Che-

totifene, pur diversi clinicamente, sono adatti alla prevenzione dei sintomi al-lergici in quanto capaci di stabilizzare le membrane plasmatiche dei mastociti, impedendone la degranulazione.

Gli Antistaminici sono antagonisti per i recettori dell'istamina, cioè sono capaci di legarsi per competizione sugli stessi recettori dell'istamina senza pro-vocare, però, la degranulazione delle cellule bersaglio.

Il loro effetto collaterale più comune è la sedazione, peraltro quasi assente con le molecole più recenti.

I Cortisonici rappresentano, spe-cie nelle forme più severe, un rimedio insostituibile. L'attività terapeutica di

questi farmaci è dovuta al loro effetto immunosoppressivo.

I.T.S. (Immuno Terapia Specifica) L'I.T.S., detta anche terapia ipo-

sensibilizzante specifica è ormai ge-neralmente considerata quale presidio fondamentale per il trattamento delle al-lergopatie e consiste nella somministra-zione di estratti allergenici specifici a dosi scalari, progressivamente crescen-ti, al fine di ottenere una riduzione delle manifestazioni cliniche provocate nel singolo paziente da questi stessi aller-geni. Gli allergeni inalanti che sicura-mente hanno fornito i risultati migliori sono i pollini, gli acari, i derivati epider-mici e i micofiti.

L'efficacia dell'I.T.S. è valutabile in-tomo all'80% ed è dose dipendente.

Va sottolineato che l'I.T.S. deve es-sere considerato, oltre che curativo, co-me trattamento preventivo, quindi da i-niziare prima possibile o nelle fasi di re-missione della sintomatologia e da pro-trarre in maniera continua per almeno 3-5 anni o comunque per almeno 2 anni dopo la remissione dei sintomi.

Particolare attenzione deve esse-re dedicata alla scelta dell'allergene (gli estratti acquosi sono da conside-rare sorpassati), alla titolazione e alle modalità di somministrazione. Duran-te l'esecuzione dell'I.T.S. possono in-sorgere reazioni indesiderate ma per fortuna con moderni estratti, queste rea-zioni sono per lo più locali e di breve durata. E' particolarmente importante che il medico sia dotato di provata e-sperienza e che segua scrupolosa-mente tutte le attenzioni possibili, meglio se specialista allergologo.

Infatti, l'attuazione della I.T.S. impli-ca che il medico attui tutte le misure di prevenzione codificate: osservare il soggetto per almeno 20-30 minuti dopo la somministrazione ed avere a disposi-zione idoneo materiale di pronto soccor-so. A titolo di contropartita per questi lievi e potenziali rischi, l'I.T.S. resta og-gi l'unico presidio terapeutico effica-ce, che agendo sui meccanismi causali sia in grado di indurre reali mutamenti della risposta immunitaria antigene spe-cifica, con conseguente miglioramento della sintomatologia clinica.

Oggi è assodato, infatti, che i'I.T.S. provoca una riduzione delle IgE specifi-che, un aumento delle IgE protettrici, un aumento dei linfociti T suppressor, una riduzione del rilascio dei mediatori chi-mici e un ridotto stimolo sugli eosinofili indotto specificatamente dall'allergene.

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pag. 4 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

Taccuino economico e tributario a cura del Dott. Franco Radicati

Se ne parlava già prima delle recenti e-lezioni, quando si discuteva se ad attuarla avrebbe dovuto provvedere il Governo Dini oppure il nuovo Governo r isul tante dal la consultazione elettorale: di fatto, la mano-vra di aggiustamento dei conti pubblici ap-provata il 20 giugno è stata il pr imo atto concreto in materia di f inanza pubblica del Governo Prodi.

il provvedimento approvato, che si inti-tola «misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica» consentirà allo stato il re-cupero di ben 16.000 miliardi, necessari per far fronte al l 'aumento del fabbisogno, che per il 1996 è ora stimato in 130 mila miliar-di. Lo stesso Consiglio dei Ministri, nel co-municato con il quale ha illustrato i contenu-ti della manovre, ha dichiarato che il recu-pero di 16 mila miliardi, da attuare in soli sei mesi, rappresenta uno sforzo eccezionale per tutta la comunità nazionale. Ci auguria-mo perciò che lo sforzo oggi richiesto al pa-ese possa essere compensato da una ri-presa economica, da molto tempo attesa e da più parti auspicata.

A tale scopo mentre scriviamo sono an-cora forti le richieste di una riduzione dei tassi di interesse, che potrebbero incentiva-re nuovi investimenti e consentire un recu-pero dell'occupazione. Nonostante però l'in-flazione tendenziale abbia ormai superato al ribasso il quattro per cento, al momento la Banca d'Italia sembra non abbia ancora maturato l'intenzione di procedere in tempi brevissimi alla riduzione del tasso ufficiale di sconto, anche se è probabile che quando queste righe saranno pubblicate sia già e-mersa qualche novità in proposito.

Illustriamo per sommi capi il contenuto di alcuni punti della manovra, principalmen-te con riguardo ai suoi effetti per le tasche dei cittadini.

Sanità: dopo le polemiche scaturite dal-l ' idea di assogget ta re le pens ion i ad un contr ibuto sanitario, si è deciso di rispar-miare principalmente sui prezzi dei farmaci. Il r isparmio g ioverà soprattut to alle USL,

che dovranno rimborsare sempre il prezzo minore per farmaci diversi dello stesso tipo.

E' inoltre previsto un maggiore controllo sulle prescrizioni che faranno i medici cu-ranti, che verranno in tal modo incentivati a prescrivere solo i farmaci strettamente ne-cessari.

Pensioni e invalidità: entro il 30 set-tembre 1996 tutti gli invalidi che ricevono pens ion i , indenni tà o assegni , dovranno presentare al Ministero del Tesoro un certi-ficato del proprio medico curante che attesti il permanere dello stato di invalidità. Chi non presenterà il cert i f icato o qualora lo stesso non risulti conforme ai precedenti accertamenti, l'invalido perderà i benefici ed insieme al medico correrà il rischio di san-zioni.

Imposta di registro: diverranno molto più cari atti e contratti relativi ad immobili dopo l 'aumento dell' imposta di registro, ipo-tecaria e catastale in misura fissa, che pas-sa da lire 150.000 a lire 250.000. L'aumen-to non si applica però ai contratti di affitto e locazione.

Gratta e vinci: tempi duri per gli scom-mettitori: visto il successo della lotteria, le Finanze hanno creduto bene di alzare la posta da 2.000 a lire 2.500.

Ri tenute sug l i in teress i : tempi duri an-che per i risparmiatori (ma maggiormente per le banche, che vedranno ridursi la rac-colta diretta a vantaggio dei titoli di stato), per l 'al l ineamento delle ritenute sugli inte-ressi dei depositi bancari e dei certificati di depos i to , che passe ranno tut te al 27%, mentre sinora erano del 30%, del 25% e del 12,5%.

Altri tagli alle spese riguardano maggior-mente rapport i t ra lo Stato ed Enti qual i FFSS ed ANAS, che avranno effetto solo indiretto (in termini di servizi) sulla vita di tutti i giorni.

SICILIA: 18-25 agosto Le iscrizioni le riceve «Il Viandante» - Tel. 824666. Pochi posti rimangono disponibili.

MONTEROTONDO - P. PIO: 31 agosto - 1° settembre Oltre ai luoghi sacri di P. Pio, si prevede la visita del famoso santuario dell'Incoronata a Foggia e la chiesa del Miracolo eucaristico di Lanciano. Le iscrizioni presso Scoponi Massimo - Tel. 912014 oppure 0360/616450. E' il pellegrinaggio al quale parteciperà D. Agostino.

Informazioni di difesa delle colture e di politica agraria a cura del Dott. Agr. Massimo Angeloni

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Per questo appuntamento vorrei parlare della lotta fitosanitaria predisposta dalla Regione Lazio a propo-sito del Reg. CEE 2078/92 per le principali colture a-grarie.

Al di là dei singoli criteri d'intervento (campiona-menti da effettuare, le soglie previste eccetera) credo che sia importante fare una puntualizzazione sui prin-cipi attivi autorizzati per le principali malattie, questo perché l 'esperienza mi ha insegnato che c'è troppa confusione su questo punto: i principi attivi autorizzati sono da riferirsi alle singole patologie, nel senso che per esempio il mancozeb sulla vite è autorizzato solo nel caso dell'escoriosi e non per la peronospora, per cui nell'acquisto del fitofarmaco non devo comperare un formulato che contiene sia mancozeb i principi atti-vi della peronospora se non ho nel mio appezzamento anche l'escoriosi.

Per scendere in particolari, cominciamo con l'oli-vo.

Per la mosca e la tignola dell'olivo è autorizzato il Dimetoato con diversi accorgimenti come per esem-pio non superare tre trattamenti annuali.

Per la cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) sono sconsigliati i trattamenti chimici, ma co-munque sono autorizzati alcuni oli minerali bianchi e polisolfuro di bario.

Per l'occhio del pavone, la rogna e la lebbra sono consentiti poltiglia bordolese, ossicloruro di rame e i-drossido dì rame; nel caso dell'occhio di pavone co-munque è anche consentito un trattamento annuale con dodina.

Sulla vite da vino, per la peronospora bisogna seguire queste regole:

1) in prefioritura si devono usare prodotti di con-tatto

2) in fioritura si eseguono due trattamenti con fun-gicidi sistemici miscelati a prodotti di copertura non ra-meici

3) in post-fioritura solo prodotti rameici. I principi attivi autorizzati sono: idrossido di rame,

ossic loruro di rame, polt igl ia bordolese, benalaxyl , metalaxyl, oxadixyl, etilsofito di alluminio, cimoxanyl. Da ricordarsi che non si possono effettuare più di due trattamenti con prodotti sistemici all'anno.

Per l'oidio i principi attivi sono: esaconazolo, fena-rimol, myclobutani l , penconazolo, tr iadimenol, zolfo bagnabile comune e micronizzato, colloidale e in pol-vere. Anche qui non si possono superare i due tratta-menti all 'anno con prodotti sistemici con i quali si deve sempre miscelare zolfo bagnabile.

Per la botrite (muffa grigia) si usano antibotritici specifici: clozolinate, iprodione, promicidone e vinclo-zolin. in alcuni casi si consiglia di utilizzare questi pro-dotti TMTD (nelle zone ad alto rischio di prechiusura del grappolo e a tre settimane dalla raccolta e nel ca-so che la stagione fosse particolarmente piovosa e u-mida anche all'inizio dell'invaiatura).

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

Notiziario religioso M A R T I R I M O D E R N I

La sera di giovedì 23 maggio il «gruppo islamico armato (Già)» comunicava «di aver tagliato questa mattina la gola» ai sette monaci rapiti dal loro monastero di Notre-Dame dell'Atlas, in Algeria, il 27 marzo scorso.

Il ritrovamento è avvenuto a qualche chilometro dalla città di Medéa, a 80 chilometri da Algeri.

Le vittime sono: Fratel Lue Dochier, entrato nel monastero nel 1946, cinquant'anni di vita trascorsi in Algeria, il 4° in piedi da sinistra;

* Padre Don Christian de Chergé, il 1° in piedi da sinistra; * Padre Christophe Lebreton, il 1° in basso a sinistra; * Fratel Michel Fleury, l'ultimo in basso a destra; * Padre Bruno Lemarchand. superiore dal 1992 dell'annessa Casa De L'Atlas a

Fès, in Marocco, di passaggio all'Atlas nel giorno del rapimento (27 marzo); * Padre Celestin Ringeard; * Fratel Paul Favre Miville, il più giovane dei sette. I sette monaci, uomini che avevano consacrato la loro vita alla preghiera e alla ricer-

ca della pace, erano tutti di nazionalità francese e avevano ricevuto la loro formazione in diversi monasteri di Francia.

II monastero di Notre-Dame de l'Atlas in Algeria, al quale appartenevano, è stato fondato nel 1934,

Padre Christian de Chergé ha lasciato questo testamento scritto tra il 1993 e il 1996. Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere anche oggi) di essere vittima del terro-

rismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, mi piace-rebbe che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a quel Paese.

Che essi accettassero che il Padrone unico di ogni vita non può essere estraniato da questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come potrei essere trovato degno di questa offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violen-te, lasciate nell'indifferenza dell'anonimato. La mia vita non ha prezzo più alto di un'altra. Non vale né di meno né di più. In ogni caso non ha l'innocenza dell'infanzia.

Ho vissuto abbastanza per considerarmi complice del male che sembra, ahimè, pre-valere nel mondo, e anche di quello che mi può colpire alla cieca. Mi piacerebbe, se ve-nisse il momento, di avere quello sprazzo di lucidità che mi permetterebbe di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nel tempo stesso di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse ferito.

Non posso auspicare una morte così. Mi sembra importante dichiararlo. Infatti non vedo come potrei rallegrarmi del fatto che un popolo che amo sia indistintamente accu-sato del mio assassinio. Sarebbe un prezzo troppo caro, per quella che forse chiameran-no la «grazia del martirio», doverla ad un algerino qualsiasi, soprattutto se questi dice di agire nella fedeltà a ciò che crede l'Islam. So bene il disprezzo del quale si è arrivati a bollare gli algerini globalmente presi. Conosco anche le caricature dell'Islam che un cer-

to islamismo incoraggia. E' troppo facile mettersi la coscienza in pace identificando que-sta religione con gli integrismi dei suoi estremisti. L'Algeria e l'Islam per me, sono un'al-tra cosa, sono un corpo e un'anima. Ho proclamato abbastanza, credo, davanti a tutti, quel che ne ho ricevuto, ritrovandovi così il filo conduttore del vangelo appreso sulla gi-nocchia di mia madre (tutta la mia prima Chiesa), proprio in Algeria e, già allora, con tut-to il rispetto per i credenti mussulmani.

Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli che mi hanno considera-to con precipitazione un naif o un idealista: «Ci dica adesso ciò che pensai». Ma queste persone devono sapere che la mia più lancinante curiosità verrà finalmente soddisfatta. Ecco che potrò, a Dio piacendo, immergere il mìo sguardo in quello del padre, per con-templare con lui ì suoi figli dell'Islam come luì lì vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua Passione, investiti dal dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre stabilire la comunione, ristabilire la rassomiglianza, giocando con le differenze.

Questa vita perduta, totalmente mia, totalmente loro, rendo grazie a Dio che sembra averla voluta interamente per quella gioia, nonostante tutto e contro tutto. In questo Gra-zie in cui è detto tutto, ormai della mia vita, comprendo certamente voi, amici di ieri e di oggi, e voi, amici di questa terra, accanto a mia madre e a mio padre, alle mie sorelle e ai miei fratelli, centuplo accordato secondo la promessa. E anche te, amico dell'ultimo minuto, che non sapevi quel che facevi. Sì, anche per te voglio prevedere questo Grazie e questo Addio.

E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati, in Paradiso, se piacerà a Dio, nostro Pa-dre comune. Amen! Insciallah.

Il Papa, nel giorno di Pentecoste, così ha parlato dell'avvenimento : «L'odierna celebrazione della solennità di Pentecoste è rattristata dalla tragica noti-

zia della scomparsa di sette monaci della Trappa di «Notre- Dame d'Atlas» in Algeria, ul-timo di una serie di deprecabili episodi di violenza che sconvolgono, da lungo tempo, la vita della Nazione algerina, senza risparmiare i nostri fratelli cattolici.

Nonostante il nostro profondo dolore, rendiamo grazie a Dio per la testimo-nianza d'amore data da quei religiosi. La loro fedeltà e coerenza fanno onore alla Chiesa e sicuramente saranno seme di riconciliazione e di pace per il popolo alge-rino, di cui si erano fatti solidali.

La nostra preghiera raggiunga anche le loro famiglie, l'Ordine Cistercense e la pic-cola Comunità ecclesiale che si trova in Algeria: in questa tragica prova non manchino mai loro il coraggio del perdono e la forza della speranza, fondati su Cristo che ha vinto la morte.

Con le parole del libro della Genesi: «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo , a ognuno di suo fratello» (Gn 9,5), rivolgo un appello a tutti gli uomini di buona volontà, ed ancor più a coloro che si riconoscono figli di Abramo, affinché mai più in Algeria o al-trove. si ripetano simili azioni: esse costituiscono l'offesa più grave che possa esse-re perpetrata contro Dio e contro l'uomo».

Cinquant'anni dalla Istituzione della «gerarchia cattolica» in Cina: 11 aprile 1946.

Il 28 ottobre 1926 Pio XI ordinò i primi Vescovi cinesi. Nel 1949 i cristiani cinesi erano 3.500.000, i Vescovi erano 146 di cui 60 ci-

nesi, 5.800 sacerdoti di cui 2700 cinesi, 7.806 i religiosi e le religiose. Con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, 1949, la religione,

in quanto «fenomeno inutile e dannoso» sarebbe dovuta scomparire. I missionari cominciarono ad essere espulsi. Vescovi, sacerdoti, religiosi, re-

ligiose e laici dovettero abbandonare i luoghi di apostolato. La repressione si fece più dura verso i cattolici nel 1955, perché si rifiutava-

no di aderire al «movimento della Chiesa in Cina». Nel 1957 si dette vita all'»As-sociazione Patriottica». Da allora la persecuzione si fece sempre più pesante: un esempio per tutti. Il Vescovo cinese Ignatius Gong Pin-Mei, s'è fatto 30 anni di carcere, è stato creato cardinale dal Papa attuale il 28 giugno 1991, il Vescovo Pietro Giuseppe Fan Xueyan, è morto in prigionia il 16 aprile 1992, giovedì santo, all'età di 85 anni. L'attuale Papa il 21 marzo 1982 convocò la Chiesa Uni-versale ai piedi dell'altare della Confessione in San Pietro per una giornata di preghiera per la comunità cristiana in Cina. Più di una volta ha fatto presente al-l'autorità cinesi la necessità del rispetto della libertà religiosa. Concetto ribadito ai giovani cinesi nella giornata mondiale della gioventù a Manila.

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pag. 4 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

a cura di Giuseppe Ferlizzi L'Amministrazione Comunale sta portando avanti una se-

rie di interventi per migliorare le strutture pubbliche e rende-re più efficienti i servizi a disposizione della collettività.

urismo * Un gruppo di al imentar ist i si è dichiarato disponibi le ad effet tuare

un turno fest ivo di aper tura durante i mesi di luglio e agosto. Si potranno perc iò acquis tare gener i a l imentar i al matt ino del la domen ica presso gli eserciz i che par tec ipano al l ' iniziat iva che tornerà di grande comodi tà an-che per i forest ier i di t ransi to o in v i l leggiatura nel la nostra città.

* Necess i ta curare con migl iore impegno la pul izia del le vie e delle p iazze con part icolare at tenz ione al lo smal t imento dei rifiuti osservando le seguent i raccomandaz ion i :

- Depos i t iamo i rifiuti nei cassonet t i solo dopo il t ramonto. Evi teremo le esalaz ioni durante le ore calde.

- Depos i t iamo i rifiuti la sera del la domen ica e non il sabato; Evitere-m o quel lungo, non igienico e brutto spet tacolo durante i giorni festivi.

- Ce rch iamo di r idurre il vo lume dei rifiuti. - R ich iud iamo sempre il cassonet to dopo il deposi to. - Evi t iamo di lasciare rifiuti nel le sedi non abitual i ( lago, giardini, roc-

ca o altro). - R icord iamo che è sempre disponibi le una discar ica gratui ta per i ri-

fiuti ingombrant i p resso il c imi tero comuna le . Basta r ivolgersi al custode. Con la co l laboraz ione di tutt i il serv iz io può migl iorare per il nostro

benessere, per l ' igiene, per l ' immagine del paese. MONTEFIASCONE PIÙ' PULITA E' PIÙ' BELLA.

E SARA ' MERITO NOSTRO. * Sono in fase di comple tamento i lavori al l 'arenile del lago consistenti

in diga frangiflutti, ampie aree da destinare a verde per passeggiate e par-chi-gioco. Ri facimento della strada l i toranea nel tratto «Il Faro» - Marta.

* Si s t a n n o e l i m i n a n d o i due vecch i serv iz i « ig ien ic i» insta l la t i in p iazza Ind ipendenza e in v ia S. Flaviano, ormai diventat i infrequentabi l i s ia dal punto di v is ta strut turale che igienico. I relativi locali, opportuna-mente rifatti ed adattat i al lo scopo, saranno dest inat i a pubbl ici uffici. I due nuovi impiant i prefabbr icat i r i spondono ai migl iori requisit i estet ici ed igienici e ver ranno ubicat i nel le zone più f requentate del la cit tà (piazza centra le e por ta di borgo) .

anita Due nuovi impor tant iss imi apparecch i saranno fornit i al nostro ospe-

dale per potenz iarne la g ià ot t ima funzional i tà attuale. Il Comune , con propr ia de l ibera consi l iare, ha del iberato l 'acquisto di

un Ecodoppler al f ine di sodd is fare le necessi tà di numeros i degent i di dett i repart i e dei cit tadini a t tua lmente costrett i , con comprensib i l i d isagi, a r ivolgersi ad altri ospedal i o strut ture private. Da parte del la Uni tà Sani-tar ia è stato del iberato altresì l 'acquisto di un Ecografo per i relativi, im-portanti , accer tament i d iagnost ic i .

ete idrica Con una ser ie di accorg iment i tecnic i si s ta p rovvedendo al potenzia-

mento e r i fac imento de l l 'acquedot to comuna le Capo luogo-Zepponami . Spesa prevista: £. 200 mil ioni.

La sost i tuz ione del le attual i p o m p e con due e le t t ropompe mult is tadio ad asse or izzontale, una di r iserva all 'altra, sa ranno in grado di so l levare 40 litri a secondo contro gli attual i 24.

altura La nost ra bibl ioteca comuna le , così bene real izzata e così ben gesti-

ta, necess i ta di un impianto ant i fur to a protez ione del notevo le va lore de l mater ia le in essa contenuto: at t rezzature video, vo lumi e archiv io stor ico del la città. Pertanto l ' intero edif icio ver rà dotato di impianto elet tr ico di a-l imentaz ione del la centra le ant int rus ione e del le relat ive apparecch ia ture .

ituazione amministrativa 1995 I conto consunt ivo del C o m u n e di Monte f iascone del 1995, p r imo an-

no del la Ammin is t raz ione Trapè si è ch iuso con un avanzo di ammin i -s t raz ione di £. 450 .947 .285 - e con un fondo cassa al 31 d icembre di £. 1.664.824.842. Visto l 'andazzo genera le del la Pubbl ica Ammin is t raz ione in Italia, espr im iamo v ivo comp iac imen to per la gest ione del la nost ra e-conomia , tanto più che le real izzazioni consegu i te non sono state né pic-cole né poche!

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

20 Luglio - Sabato

S. Margherita E' la festa della Patrona di Montefiascone, è quindi la fe-

sta di tutta la città. Con S. Margherita inizia l'estate falisca con le varie manifestazioni culturali-folcloristiche, per cui sarebbe auspicabile, come si ripete ogni anno, che i vari co-mitati si unissero e mettessero insieme almeno le iniziative più importanti per dare tono a questo periodo di tempo con un richiamo di turisti e di forestieri, richiamo che andrebbe a vantaggio di tutti. Speriamo che prima o poi ci si riesca.

Il programma dei festeggiamenti religiosi prevede: Triduo di preparazione. Processione la vigilia della festa, cioè venerdì sera do-

po cena. Il percorso sarà: S. Lucia, Piazza, Nazionale, O. Borghesi, Cassia, Corso Cavour, S. Margherita.

Si invitano tutti a mettere fuori drappi con le margheriti-ne (rivolgersi ad Angelo Menghini) e lasciarli fuori anche il giorno della festa.

La festa del giorno 20 sarà caratterizzata dal Pontificale di Sua Ecc.za il Vescovo con concelebrazione di sacerdoti che quest'anno celebrano il loro giubileo sacerdotale.

Invitate (come è ormai tradizione) le coppie di sposi che celebrano l'anniversario (25° - 50° ecc.) di matrimonio, per la processione del venerdì sera, la S. Messa del giorno di festa e la funzione serale, dopo la quale riceveranno dalle mani del Vescovo un delicato pensiero e avranno modo di ri-cordare l'avvenimento posando per la foto ricordo con il Ve-scovo stesso.

I festeggiamenti civili prevedono: 20 Luglio 1996

ore 7,00: p Vittorio Emanuele - L.go Plebiscito - via S. Lucia

Filippini. 8S Most ra Mercato di p iante e fiori,

ore 15,00: c.so Cavour: M o s t r a M e r c a t o d i A n t i q u a r i a t o -

Art ig ianato - Oggett ist ica,

ore 17,30: p Vittorio Emanuele: Se lez ione Bamb in i pa r tec ipan t i

allo Z E C C H I N O D 'ORO,

ore 18,00: Campo sportivo comunale (via G. Contadini): 2 TOR-

N E O D E L C U O R E : incontro tra I N T E R F O R Z E : Pol iz ia

di Stato, A rma dei Carabin ier i e Pol iz ia di Stato contro

Vecch ie Glor ie Montef iasconesi .

ore 21,30: p Vittorio Emanuele: S p e t t a c o l o M u s i c a l e c o n la

F I S O R C H E S T R A «C i t tà di O s i m o » c o m p o s t a d a 2 5

f isarmonic ist i (19 parte),

ore 22,30: p . Vittorio Emanuele: Est raz ione di una T O M B O L A di £.

3 .000.000.

ore 23,00: p_ Vittorio Emanuele: S p e t t a c o l o M u s i c a l e c o n la

F I S O R C H E S T R A «Città di Os imo» (2a parte).

21 Luglio 1996 ore 16,00: via Bandita - via O. Borghesi: 1 3 Prova Interregionale di

«Carrozzet te». ore 17,30: P. Vittorio Emanuele: 5° Raduno Bandist ico, ore 21,30: P. S . Margherita: C o n c e r t o c o n la « C o r a l e S .

Margher i ta».

ore 23,00: P. della Rocca: Fantasmagor ic i F U O C H I P IROTECNI -CI di ch iusura.

Montefiascone e la sua infiorata — di Luigi Boccadoro vescovo —

Fu lunga e ricoprì tutto il percorso della processione, dalla Cattedrale alla Cattedrale, senza interrompersi mai.

Avevano lavorato tutti fin dall'alba e ogni incaricato dell'incetta dei fiori aveva percorso la campagna ed era entrato in ogni giardino.

Ma per la festa ravvicinata quest'anno e la primavera in ritardo, i fiori non erano bastati, costringendo a ripiegare sulla segatura e i trucioli e alle varie tinte. Comunque con la collaborazione di tutti, grandi e piccoli, uomi-ni e donne, tutto fu pronto per le undici. Immagini, disegni, simboli, scritte si rincorrevano con eleganza e vera arte, servendosi di tutti i colori e i pro-fumi della flora mediterranea che qui affonda ed esplode.

Fu gara tra quartiere e quartiere, comunità e comunità, casa e casa. Caratteristico ed elegante l'angolo del Monastero Benedettino. Degni

di nota quei tre balconi di gerani insuperabili. La Chiesa del Divino Amore, il Seminario, la via S. Lucia coperta per intero da una unica guida a cura delle Maestre Pie. Qui nessuno si chiese perché tanto spreco e fatica. Tutti sapevano il perché e tutti vi si prestarono gioiosamente.

Si trattava di esprimere la propria fede nella reale e permanente pre-senza di Cristo nelle apparenze del Pane. Quel Pane disceso dal cielo, che dà la vita, che ci fa crescere nella carità. La Chiesa intendeva manife-starla pubblicamente, solennemente e il popolo falisco ha accolto il desi-derio e si è prestato, come mai nel passato e senza che nessuno lo solle-citasse. Fenomeno strano questa esplosione di fede. E' il popolo che sen-tendosi tradito da chi doveva salvarlo, ritiene che la sua sicurezza sia solo in Cristo?

Forse è cosi ché il popolo del Signore è sempre profetico. Ma quanto è ancora lontana la sua morale da questa fede. Sarà un drizzare la proda del proprio andar verso rive e approdi più sicuri. E' una felice occasione per i pastori d'anime che debbo-no orientare questo cam-biamento di rotta.

E' appena una schiarita dopo tante scelte dirom-penti in una società con-traddittoria che coltiva più la morte che la vita. E comunque un momento buono per tutti coloro che «sentendo con Cristo» si cercano a vicenda per meglio servire il bene comune.

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

S. Margherita e la festa dei sacerdoti Oltre ai t re sacerdot i diocesani che celebrano il loro 50° di ordinazione: D. Luigi Picotti, nostro di nome e di fatto essendo proprio della comunità di S. Margherita; Mons. Pietro Frare, ex vicario gene-rale della Diocesi; D. Sebastiano Ferri, parroco della sofferenza, accettata con gioia, dobbiamo ricor-dare e invitare per la festa di S. Margherita altri due nostri confratelli:

D. Giovanni De Angeli, che il 29 giugno ha ce lebra to il 50° de l la sua ord inaz ione sacerdo-t a l e , u n p a d r e de i G i u s e p p i n i de l M u r i a l d o , a t t u a l m e n t e Pa r roco di S. Mar ia de l le Far ine. E' un v i c e n t i n o , a V i c e n z a in fat t i è na to il 7 o t t o b r e 1 9 1 9 e d a V i c e n z a è s ta to o r d i n a t o s a c e r d o t e . H a qu ind i i nsegna to per 4 ann i al Semina r i o minore di Montecch io , per 2 anni è s t a t o c a p p e l l a n o a l l a M a d o n n a d e l l ' O r t o a Venez ia . Dal l 'o t tobre 1957 f ino al 1973 è stato P a r r o c o a S. P I O X d i P a d o v a . Da l 1 9 7 3 è v e n u t o a V i te rbo , d o v e è Pa r roco a S. Mar ia de l le Far ine . U n sace rdo te p repara to (è stato i nsegnan te anche nel la Scuo la E lementare ed h a c o n s e g u i t o la L i c e n z a in Pas to ra l e ) , a l la m a n o , b u o n o e d è a t t u a l m e n t e A s s i s t e n t e

D i o c e s a n o d e i C o l t i v a t o r i D i r e t t i , e s o t t o q u e s t a v e s t e , p i ù d ' u n a v o l t a , è stato p resen te al la S. M e s s a d i r i n g r a z i a -m e n t o p e r i Co l t i va to r i de i c a m p i nel la nos t ra ch iesa di S. Margher i ta .

Ques t ' anno spe r i amo di aver lo , ins ieme a d altri sacerdot i del la sua Cong regaz ione , c o m -p r e s o il l o ro s u p e r i o r e , il n o s t r o D. C e s a r e C o t e m m e , il 2 0 l u g l i o p e r l a f e s t a d i S . Margher i ta .

P. Domenico Lassandro o.f.m. è parroco e Super io re del Conven to S. Mar ia del Paradiso.

Nato a San te ramo il 31 .3 .1944 ha studiato ad Ar tena (Roma) ed è stato consacra to sacerdo te il 4 lugl io 1971 nel la ch iesa del l 'Ara Coel i a Roma. Ques t ' anno dei sacerdot i è so l tanto lui che r icorda il 25 ° di c o n s a c r a z i o n e e lo inv i t iamo ad essere p resen te per la fes ta del la Santa Patrona.

S. E. Mons. D'Ascenzi sta per lasciare

il governo pastorale

Dall 'Osservatore Romano del 9 giugno abbiamo appreso la notizia seguente:

«Il Santo Padre ha accettato la rinun-cia al governo pastorale della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (Italia), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Giovanni D'Ascenzi, in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

PROVVISTA DI CHIESA Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Arezzo-Cor tona-Sansepolcro (Italia) il R e v e r e n d o P a d r e F l a v i o R o b e r t o C a r r a r o , O . F . M . C a p . , g ià M i n i s t r o G e n e r a l e de l l 'O rd ine e A t t u a l m e n t e Segre tar io Naz iona le del Mov imen to Francescano.

A Sua Ecc.za Mons. D'Ascenzi, nati-vo di Vaientano, ma vissuto sempre a Montefiascone, fino alla nomina di Assistente Nazionale dei Coltivatori Diretti, porgiamo il nostro devoto augurio, con la speranza di rivederlo presto nella nostra cittadina, quan-do sarà completamente libero dai suoi doveri di Pastore.

A.LD.O. Associazione Italiana Donatori Organi Dopo aver illustrato, in modo più approfondito, nei numeri

di maggio e giugno le finalità dell'AVIS in questo numero illu-streremo perché cosa si adopera VA.I.D.Q. (Associazione Ita-lia Donatori Organi).

Rammentiamo velocemente i fondamenti dell'Associazio-ne:

libera Associazione diffusa su tutto il territorio nazionale, non ha fini di lucro, è apartitica, aconfessionale, interetnica, co-stituita tra donatori volontari che vi aderiscono depositando il proprio atto olografo di donazione post mortem, al donato-re viene fornita una tessera indicante l'appartenenza al sodali-zio.

Sono finalità dell'Associazione: - promuovere il rafforzamento della solidarietà umana; - determinare la coscienza della necessità della donazio-

ne di parti del proprio corpo, dopo la morte, per i trapianti tera-peutici;

- sollecitare gli enti competenti ad attuare la prevenzione e l'educazione sanitaria collaborando con essi;

- diffondere la conoscenza dei problemi relativi alla dona-zione e al trapianto terapeutico;

- provvedere, per quanto di competenza, alle formalità necessarie per l'esecuzione della volontà dei donatori;

- operare perché si realizzi un efficiente servizio di prelievi e di trapianto con norme e strutture adeguate;

- realizzare intese operative di azione con altre Associa-zioni di volontariato.

LA DONAZIONE La legge italiana prevede che qualsiasi organo possa es-

sere prelevato, ad eccezione dei genitali e del cervello. Per semplicità espositiva dividiamo gli organi in due grandi gruppi: quelli irrorati dal sangue e quelli non irrorati.

I primi (irrorati), tra i quali troviamo il cuore, i polmoni, i re-ni, il fegato ecc. possono essere prelevati soltanto nei reparti di rianimazione degli Ospedali su persone di età massima fino a

50 anni circa; i secondi (non irrorati), tra i quali troviamo la cor-nea, possono essere prelevati sia in ospedale che a domicilio su perso di età anche superiore ai 50 anni.

Esiste poi un terzo gruppo di organi, quali il midollo osseo, che possono essere prelevati solo da persone viventi tra con-giunti di stretta parentela.

Gli organi non irrorati possono essere conservati con op-portune metodiche anche per parecchio tempo, mentre quelli irrorati devono essere trapiantati nel più breve tempo possibile.

Chi è il ricevente? Il ricevente è una persona malata per-ché cardiopatico, cirrotico, cieco, leucemico o thalassemico, af-fetto da sordità, ustionato, colpito da malattie renali, pancreati-che o polmonari ecc. che necessita di un trapianto per poter tornare alla normale vita quotidiana.

Nel momento in cui viene inserito in una lista di attesa, il candidato al trapianto viene sottoposto ad accertamenti accu-rati, gli stessi cui vengono sottoposti gli organi prelevati.

Entrambi vengono quindi tipizzati. Ciò è indispensabile per poter stabilire quale affinità esiste tra i tessuti del donatore e quelli del ricevente.

Infatti, un organo prelevato non può essere impiantato su qualsiasi soggetto, ma deve essere inserito nel soggetto «più uguale» a quello da cui l'organo è stato prelevato. Se non esi-stesse compatibilità tra i due organi, quello trapiantato potreb-be essere rifiutato dall'altro: si avrebbe cioè «il rigetto».

per poter trovare l'affinità tra un organo donato e riceven-te, sono nate nel mondo varie strutture, che - in stretto colle-gando tra loro -permettono in pochissimo tempo di stabilire do-ve si trovi il soggetto più idoneo a ricevere l'organo.

Non ci divulgheremo oltre perché vorremmo, a conclusio-ne di questo articolo, presentarvi un pensiero tratto da Selezio-ne Reader's Digest firmato R.N.T. su cui riflettere.

«PER RICORDARVI DI ME» Verrà un giorno in cui il mio corpo giacerà su un lenzuolo

bianco rincalzato con cura sotto i quattro angoli di un materas-so in un ospedale.

A un certo momento, un medico dichiarerà che il mio cer-vello ha cessato di funzionare e che la mia vita si è fermata a tutti gli effetti. Allora non cercate di prolungare la mia vita artifi-cialmente con l'aiuto di una macchina. E non chiamate quel let-to il mio letto di morte; chiamatelo il letto di vita e lasciate che tutte le parti del mio corpo vengano utilizzate perché altri pos-sano vivere meglio.

date i miei occhi ad un uomo che non ha mai visto una au-rora, il viso di un bambino e l'amore negli occhi di una donna. Date il mio cuore ad una persona che per esso ha patito infinite sofferenze.

date i miei reni a chi è legato a una macchina per soprav-vivere.

Togliete dal mio corpo tutte le ossa, i muscoli, i nervi e stu-diate il modo di utilizzarli per far camminare un bimbo minorato.

Esplorate ogni angolo del mio cervello. Prendete le mie cellule, se necessario e conservatele; forse un giorno serviran-no affinché un ragazzo privo della parola possa urlare quando gli lanciano il pallone e una bimbetta sorda possa sentire il tic-chettio della pioggia sui vetri.

bruciate quel che resta di me e spargete le ceneri al vento, serviranno a far crescere i fiori.

Se dovete seppellire qualcosa, seppellite i miei difetti, le mie debolezze e tutti i pregiudizi contro i mei simili.

Date i miei peccati al diavolo, la mia anima a Dio. Se vorrete ricordarvi di me, fatelo con una buona azione o

con una parola di conforto per qualcuno che bisogno di voi. Se farete tutto ciò vivrò per sempre. Come già indicato in premessa in questo numero non ab-

biamo volontariamente parlato dell'AVIS per concedere spazio informativo all'AIDO ma comunque ti ricordiamo che:

DONARE SANGUE E' UN GESTO IMPORTANTE PER SE STESSI E PER GLI ALTRI

Per ogni informazione sulle due Associazioni puoi contat-tarci al seguente recapito - Via Nino Bixio 6, Montefiascone -tel. 826288

Poi abbiamo il neo sacerdote D. Claudio Sperapani di Grotte di Castro che sarà presente per la festa di S. Margherita e il 15 agosto, quando verrà per celebrare con noi la «Giornata per il Seminario».

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

19 Maggio 1996 - 51a Giornata in onore dei

Caduti e Dispersi in Guerra

L' invi to è a non d iment icare quest i nostr i fratelli e il loro sacrif icio e ad operare perché queste memorie non vadano disperse, ma co-stituiscano monito severo per i giovani di oggi e del futuro, aff inché queste tragedie non si ripe-tano mai più.

I Cadut i sono stati commemorat i dal Cav. Giuseppe Ferlizzi.

Moment i di intensa commozione si sono a-vuti con la lettura, da parte di Guido Filiè, della PREGHIERA DEI CADUTI.

Dopo la Santa Messa, partendo dalla Con-cattedrale, un massiccio corteo formato dalle rappresentanze delle Forze Armate: Aeronauti-ca Militare, Aviazione Leggera Esercito, Bersa-glieri, Mar ina Militare, Polizia di Stato, Carabi-nieri e Scuola Allievi Sottufficiali, nonché da nu-merosi cittadini, preceduto dal Sig. Sindaco, dal Gonfalone del Comune e dalle bandiere asso-ciative, che hanno accompagnato la Corona di Alloro, portata dagli Orfani di Guerra Angelo LJ-baldi e Stefano Paolini e da volonterosi Donati Mauro e Cicoria Roberto, aff iancata dalla ban-diera dell 'Ass. Naz. Fam. Caduti e Dispersi in guerra, por tata da Francesca Canul l i e dal la band ie ra de l l 'Ass. Naz. Mut i la t i e Inval idi di Guerra, portata da Fiora Donati, e da un valido complesso bandistico che ha percorso al ritmo di inni patriottici, la via principale della città e si è portato al Monumento dei Caduti, dove il Sin-daco ha deposto la corona di alloro e ha pro-nunciato un breve discorso in onore dei caduti di tutte le guerre.

Sono poi echeggiate, lente e solenni, le no-te del Silenzio, suonate dal «trombettiere della Scuola Allievi Sottufficiali», vero professionista, e dalla Banda Musicale Cittadina, che ha into-nato l'Inno nazionale; presenti tutte le autorità.

II Filiè, ha poi ringraziato tutti i presenti au-gurandos i una sempre migl iore r iuscita del la giornata.

Si è svo l ta a Monte f iascone, organ izzata dal la locale Sezione del l 'Associazione Nazio-nale Famigl ie dei Caduti e Dispersi in guerra, DOMENICA 19 MAGGIO 1996 alle ore 11 nella Basil ica Concattedrale di Santa Margherita, la cer imonia religiosa, dedicata alla 51° giornata del Suffragio Cristiano, organizzata e coordina-ta alla perfezione dalla Medaglia d'Oro e Croce di Guerra al Merito sig. Guido Filiè.

Un te legramma è pervenuto da S.E. Rev. Mons. Luigi Boccadoro Vescovo Emerito di Viterbo

Montefiascone, 10/5/96. «Caro Guido, avevo accettato con entusia-

smo di celebrare la festa dei Caduti credendo di essere libero per domenica 19 maggio. Mi è giunto invece l'ordine di andare per il 19 in Li-guria a presiedere un convegno religioso. Ho avvertito don Agostino il quale provvederà.

Intanto vi assicuro le mie preghiere per le a-nime dei caduti e i migliori auguri di buona sa-lute per i superstiti.

Mi confermo Dev/mo Obbl.mo + Luigi Boc-cadoro»

Telegrammi di partecipazione sono perve-nuti:

- Dal Santo Padre Giovanni Paolo II «Santo Padre rivolge affettuoso saluto at

component i associaz ione Familiari Caduti et Dispersi in guerra che in Montefiascone r icordano loro cari con solenne partecipa-zione eucaristica et mentre invoca per tutti conforto della fede esorta at fiduciosa pre-ghiera per la pace et imparte benedizione a-postolica.

Cardinale Angelo Sodano Segretario di Stato di Sua Santità».

- Dal Presidente della Repubblica «Sig. Guido Filiè, il Presidente della Re-

pubblica impossibilitato a partecipare alla Santa Messa in onore dei caduti e Dispersi di ogni nazione e di tutte le guerre, che sarà celebrata da S.E. Mons. Luigi Boccadoro domenica 19 maggio 1996 nella Basilica Cattedrale di Santa Margherita di Montefia-

scone, esprime il proprio rin-graziamento per il cortese pen-siero rivoltogli, unitamente l'i-deale adesione alla liturgia che vuole ricordare quanti hanno pagato il prezzo più alto per l'a-dempimento del dovere.

Con viva cordialità Gaetano Gifuni segretario

Generale Presidente della Re-pubblica».

- Dal Prefetto di Viterbo «Sig. Guido Filiè precedenti

improcrastinabili impegni non mi consentono partecipare at cerimo-nia giorno 19 maggio p.v.

Assai spiacente contrattempo ringrazio cortese invito informan-dola che mi rappresenterà Dr. ssa Emiliana Carelli Vice Prefetto I-spettore.

Cordiali saluti, Mario Licciar-delli Prefetto Viterbo».

- Dal l 'Amm. Dr. Lillo Coman-dante dello Stato Maggiore del la Marina U.A.G. - Roma 26/4/96.

«Ass. Naz. Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra Sez. di Mon-tefiascone

Ho disposto intervento rappre-sentanza Marina Militare parteci-pano 2 Ufficiali, 2 Sottufficiali e 2 Marinai, alla Santa Messa in suffragio dei glo-riosi caduti e dispersi in ogni nazione e di tutte le guerre, che sarà celebrata a Montefiascone il 19 maggio p.v. nella Basilica Concattedrale di

Santa Margherita. Amm. Comandante dello Stato

Maggiore della Marina Militare».

- Dal Gene ra le C o m a n d a n t e della Regione Militare Centrale

Roma 13 maggio 1996 «Egregio Sig. Guido Filiè Mi riferisco al Suo cortese invi-

to a partecipare alla Santa Messa che sarà celebrata domenica 19 maggio p.v. presso la Basilica di S. Margherita.

Al riguardo, sono spiacente di doverle comunicare che improro-gabili impegni non mi consentiran-no di essere presente.

Ho disposto, comunque, che una rappresentanza del 1° Reggi-mento Bersaglieri partecipi alla cerimonia unitamente ad altri re-parti del Presidio Militare di Viter-bo.

Nel ringraziala per l'attenzio-ne riservatami, colgo l'occasione per inviarLe fervidi voti augurali per l'ottima riuscita della manife-stazione religiosa.

Cordiali saluti, il Generale Co-mandante della Regione Militare Centrale».

- Dal Presidente della Provincia di Viterbo «Ass. Naz. Fam. dei Caduti e Dispersi in

guerra Sez. di Montefiascone. Impossibilitato partecipare Vostra iniziativa

invio fervidi auguri ottima riuscita 19/5/1996 Ugo Nardini Presidente Provincia»

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

L'eresia dei Testimoni di Geova

Rifiutano il culto alla Madonna/

ai Santi e alla Croce Secondo i «Testimoni» è idolatria: la Bibbia proibisce il culto delle immagini e invita a

non rendere onori idolatrici a creature. Contestano in modo particolare la Croce ritenuta segno pagano e strumento di ignomia: « forse si venera il patibolo, la mannaia, la ghigliotti-na che uccide un condannato?».

L'INSEGNAMENTO CRISTIANO Ne l l a B ibb i a si l e g g e r e a l m e n t e c h e D io

pro ib ì ag l i Ebre i di f a re scu l tu re e d i m m a g i n i e di adora r le ; m a D io d i e d e q u e s t a p ro ib iz io -n e a g l i E b r e i s o p r a t t u t t o a m o t i v o d e l l a d u r e z z a del loro c u o r e e per a l lon tanar l i da l -l ' ido la t r ia c h e e ra u n m a l e c l ass i co de l t e m p o (Deu t 4 ,16 -18 ; Es. 32)

C ' è un 'a l t ra ser ie di tes t i c h e c o m a n d a di f a r l e . C o s ì E s 2 5 , 8 - 1 0 (i c h e r u b i n i s o p r a l 'Arca) ; N m 2 1 , 8 - 9 (il s e r p e n t e di b ronzo ; cf. 2 R 18,4: v i ene d is t ru t to ; G v 3 ,14 -15 ; h a p re-f i gu ra to Cr is to) ; 1 R e 6 , 2 3 - 2 6 (due che rub in i e n o r m i di 5 me t r i c i a s c u n o , v e n g o n o m e s s i add i r i t tu ra ne l S a n t o de i Sant i , la pa r te p iù s a c r a d e l t e m p i o ) ; E z 4 1 , 1 7 - 2 0 . 2 5 ; 1 R e 7 , 2 5 . 3 6 ; 1 0 , 1 9 - 2 0 . L ' A T , p e r c i ò c o m a n d a le i m m a g i n i q u a n d o h a n n o v a l o r e di s i m b o l o ; per es. , i che rub in i ( c o m u n i s s i m i a n c h e ne l -l ' a m b i e n t e m e s o p o t a m i c o ) s o n o il s i m b o l o de l l uogo d o v e d o v e Dio s iede ; si pens i a l la f rase : « J a h v é è a s s i s o sui che rub in i » ( 1 S a m 4,4 ; 2 S a m 6,2 ; 22 ,11 ; 1Re 19,15; Sa i 80 ,2 ; 9 9 , 1 ; 1 C r o n 13 ,6 ; Is 3 7 , 1 6 7 ) . Le p r o i b i s c e q u a n d o si v u o l e m a t e r i a l i z z a r e D io (Dt 4 ,9 -2 0 ) ; q u a n d o s o n o s e m p l i c e m e n t e ido l i ( E s

20 ,5 ) , ecc .

C r i s t o ne l la s u a d u p l i c e n a t u r a - u m a n a e d i v ina , è « i m m a g i n e de l D io inv is ib i le» (Co l 1 , 1 5 ) , « è i m m a g i n e d i D i o » ( 2 C o r 4 , 4 ) . G i u s t i f i c a , q u i n d i , n e l m o d o p i ù p r o f o n d o l ' uso de l le i m m a g i n i .

C o m e c o n t r o p r o v a , si not i c h e il NT , m e n -t re p ro i b i s ce gl i idol i ( 1Ts 1,9; 1 G v 5 ,21) , n o n h a la p ro i b i z i one de l le i m m a g i n i .

D ' a l t r a p a r t e i T d G h a n n o i m m a g i n i ne i loro libri; per es. in II millenario Regno di Dio..., p. 188 (Russe l ) ; p. 2 4 7 (Ru the r fo rd ) . N o n o s t a n t e q u e s t o a f f e r m a n o c h e Es 2 0 , 4 d e v e e s s e r e p r e s o in s e n s o le t tera le .

C o m e al so l i to , a n c h e qu i i T d G r ispo lve-r a n o e res ie p a s s a t e .

L a C h i e s a , f in da i p r im i seco l i , h a s e m p r e

d i s t ruz ione di G e r u s a l e m m e e la c roc i f iss io-ne di m ig l i a ia d i eb re i .

L a C h i e s a h a s e m p r e r i t e n u t o m o t i v o a s c e t i c o il c u l t o a G e s ù , a i S a n t i e a l l a C r o c e .

L a d e v o z i o n e a i S a n t i e il c u l t o d e l l e i m m a g i n i l ' ha c o n s i d e r a t o un m e z z o per gu i -d a r e i fede l i a G e s ù e un inv i to a segu i re l 'e-s e m p i o di co lo ro c h e l ' h a n n o m a g g i o r m e n t e a m a t o .

v e n e r a t o la M a d o n n a e i Sant i . Lo c o n f e r m a -no i graf f i t i de l le c a t a c o m b e , c h e ra f f i gu rano s p e s s o G e s ù c o m e b u o n p a s t o r e e l a M a d o n n a c o n il B a m b i n o in g r e m b o .

I test i l i turgic i de i pr imi 5 seco l i , s ia o r ien-ta l i c h e occ i den ta l i , ne l le p rec i e u c a r i s t i c h e n o m i n a n o s e m p r e la M a d o n n a e la p o n g o n o in s t re t to rappo r to c o n G e s ù , v e r o D io e v e r o u o m o . .

I Padr i Apos to l i c i esa l t ano , a l l ' unan im i tà , la d i v i n a m a t e r n i t à di M a r i a e la i n v o c a n o c o n il t i to lo di M a d r e di Dio. A l t re t tan to i sant i Pad r i e i Do t to r i de l l a C h i e s a . Il C o n c i l i o di E f e s o , IV s e c o l o , l ' ha de f in i ta T E O T O K O S , c i oè m a d r e di Dio!

I T e s t i m o n i di G e o v a s o s t e n g o n o a n c h e che Gesù non è stato messo in croce, ma è stato messo al «palo».

Questo argomento ha pochissima impor-tanza teologica, in quanto Cristo rimane sempre nostro Redentore nonostante la diversa forma della croce; ne ha invece molta sul piano psicologico ed è per quest'ul-timo che lo trattiamo.

La B ibb ia d i ce e s p r e s s a m e n t e c h e G e s ù fu c roc i f i sso (Mt 2 7 , 3 5 ; M e 15 ,24 ; Le. 23 ,33 ; Gv . 19 ,18 ; At . 2 ,23 ) . L a tes i g e o v i s t a è f ru t to d e l l a f a l s a t r a d u z i o n e d e l t e r m i n e g r e c o stauros, reso palo anziché Croce.

Q u e s t o è c o n f e r m a t o n e l l a s to r i a , ne l la q u a l e si l e g g e c h e G e s ù n o n fu g i u s t i z i a t o dag l i Ebre i , m a da i R m a n i , i qua l i f a c e v a n o u s o de l la c roce .

A n z i mol t i s tud ios i r i t e n g o n o v e r a la not i -z ia c h e la c r o c e di G e s ù fu in s e g u i t o t rova ta , i n s i e m e a q u e l l a de i 2 l ad ron i , d a S. E lena , m a d r e d e l l ' i m p e r a t o r e C o s t a n t i n o . F u p o i i d e n t i f i c a t a in m o d o m i r a c o l o s o a l l o r c h é fu a c c o s t a t a a d u n a m m a l a t o c h e , al s u o con -ta t to g u a r ì . S i l e g g a , a p r o p o s i t o G i u s e p p e F lav io in «La g u e r r a g i u d a i c a » d o v e na r ra la

E' la rivi-ita che i Testimoni di Geova diffondono nelle case e con la quale combattono soprattutto i principi cristiani.

La «croce e la corona» furono stampate nella copertina di «La Torre di Guardia» fino al 15 ottobre 1931; i T.d.G. portarono questo simbolo come loro distintivo sulla giacca fino al 1928; dopo hanno cambiato. Quindi, una setta guidata o ispirata da Dio - come essi dico-no - ha portato un segno pagano per metà della sua esistenza: errore davvero sconcertante! (Per i cam-biamenti ricordati sopra, si veda Annuario 1976, p. 147).

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

Scodili© g ' t e

Così era scritto su una torta che ha concluso un lauto pranzo il giorno 8 giugno presso il ristorante «Il Caminetto» durante il quale il personale insegnante e non insegnante della Scuola Media «A. Manzoni» ha salutato le prof.sse Laura Lampani e llda Nicoletta Pappagallo che hanno deciso di scegliere il meritato riposo dopo u-na vita sempre più impegnativa a contatto con i giovani.

* LAURA LAMPANI. Montefiascone DOC. da alcuni anni abitan-te a Viterbo ed ora presso Vitorchiano, con trentaquattro anni a ser-vizio negli anni scolastici 1975-6 fino all'80-81 presso la Scuola «Cardinal Salotti» per poi passare alla Manzoni e per le sue doti di simpatia e disponibilità sarà ricordata a lungo da insegnanti ed alun-ni. Ha promesso che verrà spesso a trovarci anche perché il figlio Fabrizio è titolare del negozio di Video Service di Via A. Moro.

* ILDA PAPPAGALLO è conosciuta da tutti: proveniente dalla nativa Terlizzi, provincia di Bari, ha iniziato ad insegnare presso l'I-stituto delle Benedettine nel 1959 poi ha prestato servizio alle Vene-rini di Viterbo, quindi alla «C. Pinzi» sempre a Viterbo; ad Acqua-pendente, Grotte di Castro, Onano. Dal 1962 è stata stabile a Mon-tefiascone nella Scuola Media Manzoni, dove ha trovato una valida guida nel Preside Pietro Volpini che ancora ricorda con immutato affetto. La signorina llda, puntualissima professionista, ha dedicato il meglio di sé alla vita della scuola ed ha lasciato un'impronta indele-bile nell'animo degli allievi cui ha trasmesso una importante forma e-spressiva: quella figurativa. Ha voluto concludere la sua attività di-dattica in bellezza allestendo una mostra inaugurata il 6 giugno e gli scenari di due rappresentazioni teatrali del 28 maggio e 11 giugno. Gli alunni forse le mancheranno, ma troverà realizzazione personale nei suoi numerosi impegni a vantaggio della comunità montefiasco-nese. Ricordiamo per esempio la sua attività grafica come realizza-trice di testate de «La Voce»; di inviti di numerose iniziative, specie delle Maestre Pie Filippini, e come instancabile collaboratrice del Corteo Storico, avendo elaborato negli anni disegni per realizzare costumi, bandiere, gonfaloni.

* La scuola, tra varie attività didattiche, successi sportivi (1° Pre-mio dei giochi della gioventù, nella pallacanestro e II" nella pallavo-lo) rappresentazioni delle classi a tempo normale e prolungato, ha i-noltre festeggiato la scelta del meritato riposo di Cordovani Gilda, l'ausiliaria che è stata festeggiata con un abbondante rinfresco nei locali della scuola il 12 giugno.

* L'alunna Cimarello A. Rita della classe III B ha saputo 1*11 giugno di aver vinto il 1° premio del concorso indetto dall'Arma dei Carabinieri ed è stata premiata dalla Preside con due prestigiose pubblicazioni inviate da Roma al Comando della locale Caserma.

* La Preside Anna Lozzi non ha che da esprimere la sua soddi-sfazione per una scuola piena di fermenti, di belle esperienza e di-ciamolo... di successi.

LA VOCE E GRATA Al SUOI CAVALIERI: Chiricotto Silvia, Giancarlo Silvi, Monanni Luigi, D. Gabriele lanna-riello, Bracoloni Gino, Pezzato Florido, Porroni Maddalena, lacoponi Angelo, Lozzi Nolberto, Carelli Alberto, Silvestri Orella, Sireus Mariano, Basili Pieri Maria, Ubaldi Angelo, Carelli Vincenzo, Moscetti Ida.

BENEMERITI: Tofanicchio Piero, Troccaioli Giovanbattista, Cannavacciolo Vin-cenzo, Andreozzi Maria Grazia, Tini Maria, Cantilli Cecilia.

SOSTENITORI: Crocetti Angelo, Marinelli Emilio e Giampaolo, Troccaioli Mauro, Carelli Nina, Lombardelli Stefano, Starnini Lucia Elettra, Ceccarelli Manuela, Ro-scani Teresa, Brachini Rosella, Napoli Claudio, Romitelli Felicetto, Rovegno Enri-co, Governatori Giuseppe, Bacchiarri Innocenzo, Marziantonio Luciana, Caporali Elena.

AMICI: Liverzani Massimo, Bassi Luigi, Savignoni.

AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli «amici della cattedrale»: Rampiconi Gioia, Monanni Luigi, Crocetti Angelo, Braguti Ottavio, lacoponi Aldo, Andolfi Ginevra, Carelli Vin-cenza, Ceccarelli Ciarmatori Caterina, Romoli Lucci Lionella, Manzi Secondiano, Putano-Bisti, Scoponi Nunziata, Coveccia Barbara, Zampetta Francesco, Pepponi Lucia e sorella, Bonelli Maria, Pascucci Paoletti Florido, Rivici Angelo, Cricco An-tonio, Ceccarelli Valerio, Polidori Teresa, Manzi Ida in Bracoloni, Ficari France-sca, Loreti Enrica e Marcello Carelli, Balestra Adriano, Tini Maria, Alberigi Amalia, fotografo Lidio, Anna Maria Presciuttini e Domenico Moscetti. I familiari in suffragio di Leone Leonetti, Agata Cernitori, Manlio Fabbro.

ANAGRAFE CITTADINA NATI: Ricci Valentina di Italo e Benedetti Rosella (31.5); Frausilli Chiara di Massimo e Pigliavento Paola (3.6); Veneri Giulio di Mario e Terzoli Stefania (5.6); Bartolozzi Casti Nico di Guido e Tredici Loredana (31.5); Leonardi Nicola di Venanzio e Assunti Rita (12.6); Carlini Christian di Valerio e Ercolani Michela (30.5).

MATRIMONI: Lini Sergio e Pezzato Romina (2.6); Bevilacqua Fabrizio e Laura Anastasia (9.6): Tosti Stefano e Cevolo Rossana (9.6): Lombardelli Evaldo e Polleggione Antonella (8.6); Pagliaccia Massimo e Mattei Alessandra (8.6); Fetoni Michele e Sassara Sandra (26.5); Saraca Pietro e Rendina Filomena (30.5); Merlo Angelo e Maggi Sabina (1.6); Di Cosimo Gianluca e Alberti Sonia (16.6).

MORTI: Benella Armando (5.6); Ercolani Mario (7.6); Lanzi Luigi (8.6); Morucci Riccardo (10.6); Tarantello Elena (10.6); Paoletti Guerrino (18.6); Leonetti Leone (23.5); Scoparo Emilia (20.5); Burla Angelo (31.5); Guerra Felicita (6.6); Ranucci Benigna (7.6); Mirali! Paolo (8.6); Cernitori Agata (9.6); Serafini Assunta (15.6).

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 m. 4,6)

Giuseppe Menghini Emilio Nardini 26.6 .1904 - 26 .3 .1996

Sembrava destinato a varcare la soglia dei cento, nonno Emilio (nato il 26.6.1904), con il suo tenace attaccamento alla vita, la sua vivacissima e sorprendente memoria di cose passate e pre-senti, la saggezza derivata da tanta esperienza, la forza di chi ha lottato caparbiamente per farsi strada in que-sto mondo. Ci ha lasciato il 26 marzo, consapevoli dell'ineluttabilità di questo distacco ma, allo stesso tempo, con tanta tristezza nel cuore. Ci conforta il pensiero della tua nuova vita nel cielo, da dove, speriamo continuerai, caro nonno, a voler-ci bene e a proteggerci.

Tua nipote

14.12.1909 - 11.5 .1996

Molti lo conoscevano è vissuto per circa 55 ann i a l la Scuo la Salotti, poi andando in pensione si era ritirato nella sua casa vicino la Chiesa del Corpus Domin i dove v iveva con la mogl ie Anna (morta nel 1991) e la sorella Maria, assistiti da l le due f ig l ie G i o v a n n i n a e Agnese. Aveva 86 anni ma era pieno di volontà, voleva partecipare a tutto, era sempre presente alla S. Messa; è stato uomo onesto e lavoratore. E' vissuto in silenzio e così se n'è andato in punta di piedi, lasciando un vuoto incolmabile nei suoi familiari. Dal cielo, insieme alla sposa Anna, pre-gherà per loro.

Ponziano Capaldini 2.12.1924 - 21 .4 .1996

Il s ig . Ponz iano , dopo essere stato un c a m i o n i s t a c o s c i e n z i o s o e bravo, a Fi renze, dove ha un f ig l io sposato , è voluto r i t o rna re al suo paese di Montefia-scone, per godersi, con la sposa , la meritata pensione. D e v o t o de l la Madonna, si sentiva e voleva essere un bravo cri-stiano.

Senonché, dopo due anni e mezzo, il solito male l'ha aggredito non lasciandogli scampo. Costretto a casa, la mattina di Pasqua, all'insaputa dei suoi, ha preso la macchina ed è voluto andare in Chiesa; anche se poi, è dovuto tornare indietro. E' stato l'atto di fede più bello nella Risurrezione, che ora s'è verificata per lui, che dal 21 aprile vive felice in Dio.

Amerigo Porroni Margherita Bronzetti 10.9.1913 - 1 .5.1996 20.7.1915 - 17.3 .1996

Dura è stata la vostra vita, ma felice, perché vi siete voluti bene sul serio, tanto che la morte dell'una ha causato la morte dell'altro. Ora vivete «gioio-si» in Dio, dove il sor Amerigo avrà l'incarico d'intrattenere i beati con le sue battute scherzose ed allegre. La gioia eterna sia con voi!

Gino lacoponi 24.11.1925 - 13.5 .1996

Gino, dal cui volto traspare la bontà dell'a-nimo, soffr iva di cuore, che, durante la notte, ha cessato di battere, facendolo tro-vare improvvisamente, ma pronto, dinanzi a Dio Padre, lasciando nel dolore la sposa Assunta Burla e la figlia Maria Concetta, preziosa impiegata alla Banca Cattolica. Gino era uno dei sei figli, di cui tre sono ormai in cielo: Mario e Marcello, e tre: Giuseppe, Renata e Iole, con t inuano anco ra a lo t ta re su q u e s t a te r ra . Costruttore edile si metterà ora a disposizione di quel Dio Padre che è costruttore di tutto ciò che esiste

unico vero

David Fetoni 5.4 .1900 - 8 .5 .1996

Ha sfiora-to il seco-lo, r icco del l 'espe-rienza del passato e de l p re -s e n t e , dopo i c a m b i a -m e n t i a v v e n u t i con le due guerre mondiali, le rivoluzioni politiche degli stati europe i -Solo Dio è rimasto immutabile, quel Dio che costituirà la sua gioia eterna.

Agata Cernitori 7.7 .1914 - 9 .6 .1996

E' la s p o s a de l s ig . A n t o n i o M a g n o , v i s s u t a s e m p r e a Monte f iascone . Una s ignora nel vero senso della parola, provata, come tan te m a m m e , da l do lo re della perdita del piccolo Carlo che la Madonna Assunta di mezzo agosto ha voluto con sé nel 1944. Ha voluto essere sepolta a Toro, per essere vicina al suo Carlo. Le altre due figlie, Elisa e Adriana felicemente sposate, hanno donato alla mamma 4 nipoti e 3 pro-nipo-ti, di cui l'ultimo, Ruggero, ha solo 4 mesi. Prima che si presentasse a Lui, il Signore le ha permesso un purgatorio di tre anni, per cui ora, purificata, vive sicuramente nella gioia eterna di Dio.

Vittorio Cristi 1938 - 1996

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 15

E' tempo di confetti e di impegni seri - testimone Dio stesso - per tante coppie che, tremanti per il futuro ma rassicurate dalla benedizione del Signore, si giurano fedeltà eterna ini-ziando a costruire nuove famiglie cristiane. ' I M O aprile in alto, alla Rocca si sono giurati amore Ric-cardo Luigi Achilli e Maria Francesca Morleschi, alla quale seguirà l'unione della sorella, sempre sotto lo sguar-do materno della Madonnina della Rocca, Silvia Morleschi e l'ultimo rampollo dell'indimenticabile prof. Pietro Volpini: Alessandro, il 6 luglio.

* Il primo maggio si sono uniti in matrimonio due simpatici sposetti: Maria Cristina Fanelli e Paolo Montalto. * Il 9 giugno, sotto lo sguardo materno della Madonna delle Grazie, hanno pronunciato il loro «sì» eterno: Rossana Cevolo e Stefano Tosti. Si è preoccupata di dare la notizia la sorella della sposa, sig.na Donatella, mentre gli sposi e-rano presi nella contemplazione delle Piramidi egiziane. * Il 23 giugno, nella Basilica di S. Margherita si sono uniti per sempre Anna Maria Presciuttini e Domenico Mo-scetti andando poi ad abitare nella loro bella casa dei Fior-dini.

Coppie di sposi e S. Margherita

E' Zerbini Paolo e Donatella Bronzetti, con il fi-glio Piergiorgio che avevano celebrato in silenzio il lo-ro 25° di matrimonio, invitano tutte le coppie che ricor-dano il loro anniversario di matrimonio nella festa di S. Margherita per ringraziare il Signore, per dare testimo-nianza di gioia sulla vita coniugale, per incontrarsi con il Vescovo che parlerà soprattutto con loro, confermerà la loro unione con la benedizione di Dio e farà loro un pic-colo omaggio tale da ricordare la fausta circostanza.

* Il 29 è stata la volta di Ornella Giraldo e Favilla Giusep-pe, mandando in subbuglio tutta la frazione dei Fiordini. * Il 30 si sono giurati fedeltà per sempre Enrica Fortunati e Fausto Napoli, con la benedizione di P. Chiti. * E sempre il 30 giugno si sono uniti Sandro Zampetta e Carla Maiucci. * Il 6 luglio, nella Basilica di S. Flaviano, Valerio Vittori, l'ultimo di 8 figli, s'è involato con Elena Ranucci. * Il 7 luglio hanno pronunciato il loro «sì» per sempre Pao-lo Armenio Loreti e Raffaela Torrigiani. * Il 13 luglio hanno deciso di unire le loro vite Sabrina Ron-cella e Gianfranco Moisè. * Il 27 luglio, presso il Santuario de «La Quercia», si scam-beranno le fedi Maria Assunta Santini e Paolo Perugini, celebrante Mons. Luigi Mocini, che non sa più fare il con-to dei parenti sposati e da sposare. E naturalmente è gran-de festa per il sig. Aldo e consorte Claudia Savignoni co-me per il sig. Vittorio e consorte Gelsa Mocini. *ll 3 agosto - con il solleone - è la volta di Sandra Fantera e Osvaldo Calevi (addio belle scivolate per la ringhiera delle scale, vero Sandra?).

A tutte le coppie che in questo periodo di tempo hanno unito le loro vite, con la benedizione di Dio, porgiamo i nostri migliori auguri di felicità e gioia!

E' una delle tante coppie

che il 2 giugno, presso la Chiesa della Madonna delle Grazie, dopo 25 anni, ha rinnovato la propria pro-messa di matrimonio. Fernando Bracoloni e Augusta Cappannella avevano già festeggiato il loro anniversa-rio il 18.04.96, circondati dall'affetto di amici e parenti e in particolare delle figlie Daniela e Simona e delle mamme Ida e Rosa, ma hanno voluto ugualmente par-tecipare ai festeggiamenti organizzati da Don Biagio per tutte le coppie della parrocchia che festeggiano il loro 25° anniversario nel '96.

Manlio Fabbro ( 1 4 / 3 / 3 7 - 10/6/96) Il 10 giugno scorso il nostro babbo è volato in cielo a bordo della sua vespetta. Un tragico incidente ce l'ha portato via preco-cemente. «Quando eravamo bambini eri il nostro gigante buono, il nostro eroe! Crescendo ci siamo ac-corti che anche tu eri vulnerabile, come ogni al-tro essere umano, ma non per questo ti abbia-mo meno amato. Ti amiamo e ti ameremo sem-pre, perché l'amore viene dall'anima e l'anima non muore! Ciao Babbo»

Luciana e Piero

Al burino rifatto Che fae, quell'o', affacciato milli? Gocce, che ber barcone ch'adae, però! Mah, mo' ch'ad'è tutta 'sta gran boria... Per caso... N'ce conoscemo più chè? Allora, stappa 'st'orecchie che c'hae... e le tenghe col pruciutto drento... Già, mo' capisco... Prima cill'ie stappe... T'aricorde, quanno te facia commodo... ? Mo', me guarde e... manco ce conoscemo... Mo' te spiego tutto 'I perché de que': tu un po' de quatrinucci ha' fatto mbeh, che voi di'... che semo poarette? Leete da mecchì..., passa via... Noe, semo sempre noe. Tu, lo voe sape' che se' addiento? Il classico, ruspente, villan rifatto: prima, che noe eraomo pappa e ciccia, mo' co' chi te fa comodo lo sei... Ma non sa, pure lue, poarino, finirà, come noe, la ma'! cestino dando un calcione a tutto il passato... Ma chi te pare d'essa, poro cretino, affacciato millì, su quel balcone? Lo sai chi sei, sei stato e sarae un bel... un bel... saettonaccio.

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

Teatro e Scuola Media Come ormai consuetudine, anche quest'anno la Scuola Media «A. Manzoni»

ha concluso le lezioni con il teatro. Due sono stati gli spettacoli proposti dagli a-lunni presso la Sala Teatro della Scuola «Cardinal Salotti» alla presenza di geni-tori, insegnanti ed autorità cittadine.

Nel primo spettacolo, 28 maggio, si è rappresentata la parodia della Divina Commedia realizzata appositamente dalla professoressa Luigina Silvestri con le coreografie ed i costumi approntati dalla professoressa llda Pappagallo ed i sotto-fondi musicali curati dal Professore Mario Nardi.

In questo spettacolo parole, mimica e musica si sono fuse in un insieme diver-tente e scorrevole. I piccoli attori delle classi del corso D e della classe seconda E hanno visitato l'inferno, il purgatorio ed il paradiso danteschi in modo nuovo e gra-devole dando vita ai noti personaggi del lavoro in una luce quanto mai singolare e nuova. Il folto pubblico non ha certo lesinato gli applausi confermando, in tal mo-do, la validità didattica dell'insieme.

Il secondo spettacolo, invece, si è tenuto l'11 giugno ed è ormai classico della scuola media falisca; infatti è stata messa in scena nientemeno che la Tu-randot di Giacomo Puccini, nel 70° anniversario della «Prima» avvenuta il 25 a-prile 1926 al Teatro alla Scala con la direzione del grande Arturo Toscani (Puccini scomparso da 2 anni).

Gli alunni delle terze classi sezioni A, B, C con l'aggiunta di alcuni alunni delle classi prime e seconde, hanno vestito i panni dei personaggi dell'importante melo-dramma pucciniano in forma esemplare, da Turandot (Daniela Amorosi) a Calaf (Emiliano Corbianco) a Liù (Anna Rita Cimarello), Ping (Paolo Vittori), Pang ( Fe-derico Cuccari), Pong (Fabio Rastrello) fino all'imperatore Altoum (Massimiliano Conticchio) al principe di Persia (Enrico Manzi) al mandarino (Emanuele Giraldo) al Carnefice (Andrea Soldati) alle guardie imperiali, alle ancelle, ai servi del carne-fice, ai popolani, ai dignitari di corte, ecc.

Ottima la prestazione mimica dei ragazzi mentre la base musicale veniva dif-fusa da un efficace impianto di amplificazione, tanto che molte persone del pubbli-co hanno affermato, con meraviglia, di aver avuto l'impressione di trovarsi ad una

vera serata all'opera. Lo spettacolo è stato realizzato dal Professor Mario Nardi con le sceno-

grafie ed i sontuosi costumi creati dalla professoressa llda Pappagallo e la collaborazione delle Professoresse Luigina Silvestri e Rosella Scorsino.

Sono diversi anni che la Media montefiasconese chiude l'anno scolastico con il Melodramma, basti ricordare i successi ottenuti negli anni scorsi con Ca-valleria Rusticana, Traviata, Bhoème, tutte recitate dagli alunni.

La Preside della scuola, Anna Lozzi, presentando i due spettacoli ha messo in risalto l'importanza didattica e educativa del teatro che fa vivere nel ragazzo il lavoro rappresentato e che lascerà il segno nell'animo dello stesso.

Gli spettacoli verranno replicati nell'estate a Zepponami, nell'ambito delle varie attività della Parrocchia di S. Maria del Giglio volute dal Parroco D. Fa-bio Fabene.

tacite ìwMkte p Le manifestazioni: Fiera del Vino

(continua dal numero precedente) Che la sua attuale impostaz ione è da considerars i supera ta lo san-

no anche i bambini , o rmai è solo una scato la vuota senza più a lcun ri-fer imento al mot ivo per cui e ra nata.

Il suo relat ivo af fo l lamento è dovuto semp l i cemente alla favorevo le ub icaz ione ed al fel ice per iodo del l 'anno in cui si svolge.

Di proposte r iguardo al mig l io ramento del la s tessa questo g iornale ne ha pubbl icate cent inaia, g ià negli anni set tanta c 'era chi sos teneva che urgeva un camb iamen to del la Fiera per restare al passo con i tem-pi, sp iace constatare col senno del poi che tanta lung imi ranza non è stata ascoltata. Ora non ci resta che raccogl iere i cocc i di tanta t rascu-ratezza, sa lvare la attuale kermesse spos tando la alla rocca dei papi o per le vie del centro stor ico non farebbe altro che a l lungarne l 'agonia, ampl iare il numero degl i esposi tor i ad altri provenient i da altre cit tà si-gn i f icherebbe entrare in concor renza con le mani festaz ioni più blaso-nate e dubi to a lquanto che i migl iori produttor i opt ino per la nostra ano-• i i iua f iera r ispetto al altre mul to più conosciute.

Megl io al lora un tagl io netto con il passato, e non parlare più di fiera f ino a q u a n d o non d ispor remo di un n u m e r o di produttori ed imbott igl iatori locali suff icienti per creare una mani festaz ione degna di tale nome .

Sugger i re i a proposi to di apr i re in un punto carat ter ist ico del centro stor ico uno s tand che racco lga tutte le cant ine che in tendano parteci-pare, se ciò non è possib i le o cons idera to poco val ido si faccia il tutto nel bel sa lone del p iano interrato de l Caste l lo papale.

Ques ta p iccola eno teca dov rebbe stare aper ta a lmeno per il classi-co per iodo est ivo, con orar io cont inuato po iché il tu r ismo può passare a quals ias i ora, ed oltre a garant i rgl i la degus taz ione e la vendi ta del prodot to gli forn i rebbe tutte quel le in formazioni e quei depl iants che al-t r iment i è quas i impossib i le ot tenere.

A v r e m m o così con cost i p iut tosto ridotti, bas tano 3 o 4 ragazzi, per dare al v is i tatore un fantast ico bigl ietto da visi ta del la città, invi tandolo a fermarsi , anz iché il c lass ico mord i e fugg i verso altri post i più acco-glienti.

Il p iazzale R o m a non ver rebbe affat to penal izzato da ciò, anzi svol-gerebbe megl io quel la funz ione di fu lcro commerc ia le del la cit tà che altr imenti una rec inz ione gli negherebbe.

Le m a n i f e s t a z i o n i p o t r e b b e r o e s s e r e o r g a n i z z a t e c o m u n q u e , a quals iasi n o m e lo si vogl ia m a per car i tà separ iamole dal d iscorso del-la Fiera del V ino. Pe rsona lmen te prefer i re i m e n o lustr ini e qua lcosa più di concre to e m e n o rumoroso, bene il c i nema al l 'aperto, megl io an-cora il teat ro ed anche qua lcosa per chi a m a il bal lo spec ia lmente nel la ro tonda del prato giardino.

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LA VOCE-n° 7-Luglio 1996 pag. 17

mercoledì I Soci della Banca Cattolica dal Santo Padre L'Assemblea della Banca Cattolica, quest'anno, al posto del pranzo sociale (che lascia il tempo che trova) ha voluto organizzare una visita a Roma per partecipare all'Udienza del mercoledì, che ogni settimana tiene il Santo Padre.

Grazie all'interessamento di Sua Ecc.za Mons. Fiorino, il 29 maggio, circa 300 persone tra soci e familiari, diversi sacerdoti, compresi tutti i par-roci di Montefiascone, hanno trovato un posto, particolarmente di prestigio, dinanzi alla Basilica di S. Pietro, a fianco del Santo Padre.

L 'Osservatore Romano del 30 maggio così ha riportato la presenza dei soci della Banca Cattolica.

«Accompagnati dal Vescovo di Viterbo, Mons. Fiorino Tagliaferri,

hanno partecipato all'incontro con il Papa anche trecento pellegrini legati alla Banca Cooperativa Cat-tolica di Montefiascone.

Sorta nei primi decenni del se-colo per iniziativa di alcuni sacer-doti, essa ha costituito un impor-tante aiuto agli agricoltori e ai pic-coli artigiani di quel tempo, vittime dell'usura.

Lo spirito di solidarietà e di co-munità continua oggi ad animare l'attività dell'istituto, indirizzata an-che verso opere sociali ecclesiali e civili. »

Al termine del discorso che il Santo Pa-dre ha tenuto sul dogma dell' «Immacolata Concezione» della Madre di Dio, il Vescovo, il Presidente Dr. Manzi, il Direttore R. Ra-spanti, il Consigliere Avv. Perugini, hanno a-vuto modo di stringere e baciare la mano al santo Padre, a nome di tutti i soci della Ban-ca.

Terminata l'udienza è stato consumato il pranzo presso la Domus Mariae, un pranzo semplice ma abbondante e ben servito.

Subito dopo i 6 pullmans hanno riportato a casa i pellegrini soddisfatti e contenti.

Se ogni anno l'Assemblea decidesse di effettuare una gita a Roma o altrove, (ci sarebbero tante belle cose da vedere!), sa-rebbe un bell'atto di aggregazione, di cultura oltre che di piacere.

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

ASTRONOMIA: come osservare la cometa Hale-Bopp con un anno di anticipo

L'assaggio imprevisto della cometa Hyakutake, che pur bellissima come poche altre in questo secolo, poca cosa dovrebbe essere stata se paragonata alla cometa Hale-Bopp che passerà al perielio la prossima primavera 1997.

In quell'occasione, infatti, dovrebbe raggiungere u-na luminosità tale da rivaleggiare con la luna piena. Al-lora tutti saranno in grado di vederla ad occhio nudo o al massimo, per evidenziarne meglio i dettagli, con l'au-silio di un binocolo anche modesto. In quell'occasione quindi, a nulla o quasi serviranno le attrezzature e stru-menti ottici sofisticati, né conoscenze astronomiche par-ticolari.

A noi astronomi dilettanti però, le cose troppo facili non ci attraggono più di tanto quindi, proveremo insie-me a rintracciare ed osservare la cometa Hale-Bopp a-desso, durante Testate-autunno 1996.

Per fare questo dobbiamo tenere sottomano questo numero de «La Voce» aiutandoci con la mappa stellare riportata in figura.

Nel mese di maggio la cometa si trovava nella co-stellazione del Sagittario dove si è spostata con lentez-za in direzione Est-Ovest. La sua distanza dal Sole era di 4-4,5 Unità astronomiche (U.A.=150 milioni di Km cir-ca), la sua luminosità era tra la 8° e la 7° magnitudine (più la magnitudine di un oggetto astronomico è bassa più la sua luminosità è alta).

La sua altezza sull'orizzonte è stata di circa 32°. Nel mese di giugno la sua luminosità dovrebbe au-

mentare fino alla magnitudine 6,5 e l'altezza sull'oriz-zonte intorno ai 35°. In questo mese attraverserà tutto il Sagittario fino alla piccola costellazione dello Scudo.

Finalmente nel mese di luglio, precisamente il gior-no 4, sarà in opposizione al Sole rendendosi osservabi-le per tutta la notte.

La sua altezza sull'orizzonte sarà arrivata a 37° e la sua luminosità intorno alla 6° magnitudine, ciò significa che, solo per chi possiede una vista perfetta, potrebbe essere individuata anche a occhio nudo.

La sera del 14 luglio passerà vicino ad un ammas-so stellare aperto NGC 6649 che ha un diametro di 6' dàrco ed e formato da una cinquantina di stelle.

Nel campo di un binocolo da 10-15 ingrandimenti i due oggetti saranno facilmente visibili. Nel mese di a-gosto la sua luminosità aumenterà fino alla 5° magniti^ dine e l'altezza sull'orizzonte salirà fino a 40°.

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— di A. Cempanari —

In questo mese attra-verserà la Coda del Ser-pente per entrare nella co-stellazione di Ofiuco dove rimarrà fino a tutto novem-bre. Forse sarà ancora troppo lontana dal Sole per mostrare un accenno di coda, ma sicuramente una chioma ricca di particolari.

A settembre la come-ta Hale-Bopp sarà stazio-naria e dopo il 30 invertirà il proprio moto (apparente) muovendosi da Ovest ver-so Est. La sua altezza sul-l'orizzonte sarà di 42° e la sua luminosità intorno alla 5° magnitudine.

Avrà un diametro di pochi primi d'arco ed un a-spetto sof fuso simi le a quello degli ammassi glo-bulari più luminosi.

Nel mese di ottobre la cometa si abbasserà fino a 30° sull'orizzonte, dall'1 al 15 le osservazioni saranno disturbate dalla presenza della Luna dopo di che si troverà a transitare a pochi primi d'arco a Sud di M14.

Questo è un ammasso globulare di magnitudine 7,7 abbastanza denso e visibile senza difficoltà anche con un buon binocolo. I due oggetti avranno probabilmente dimensioni simili, ma la cometa risulterà almeno dieci volte più luminosa. A partire dal giorno 29 la Hale-Bopp potrà essere osservata a 24° di altezza sull'orizzonte 0 -vest-Nord-Ovest durante il crepuscolo. La luminosità sarà tra la 5° e la 4,5 magnitudine comunque visibile, sotto un cielo limpido e scuro, ad occhio nudo.

La sua distanza dal Sole sarà scesa a 2.5 U.A. e da questo momento in poi mostrerà sicuramente una apprezzabile coda.

Verso la fine dell anno la cometa raggiungerà la

massima elongazione dal Sole e per osservarla dovre-mo alzarci prima dell'alba, ma non sarà più conveniente fare dei sacrifici per osservarla perché di li a qualche mese, durante la primavera 97, la sua luminosità do-

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vrebbe aumentare in maniera sorprendente fino a rag-giungere la 1° magnitudine a disposizione di tutti quelli che la vorranno vedere. La mappa stellare qui riporta-ta mostra il percorso della cometa nei mesi citati nel testo, dove viene evidenziato il mese, la data e la luminosità (il Sud è in basso).

Per utilizzare correttamente la mappa stellare, mu-niti di un binocolo, è necessario posizionarla davanti a noi facendo coincidere il Sud riportato sulla mappa con il sud del luogo e cercando di individuare le stelle più lu-minose che caratterizzano la costellazione, poi con un binocolo osservare nella direzione dove dovrebbe esse-re la cometa. Come già detto la cometa non apparirà brillante e puntiforme come le stelle, ma come un og-getto debole e soffuso tanto che la prima impressione sarà quella di non riuscire nella messa a fuoco del bino-coli

Ultimi consigli: effettuare le osservazioni intorno alla mezzanotte, abituare la vista al buio per almeno 15-20 minuti, individuare bene le costellazioni e l'ammasso globulare M14, dopo di che buon divertimento.

La Banca CattaHca Montefiascone BaaebaN cerca una faticosa rimonta Il campionato di serie B di baseball è giunto alla

fine del girone di ritorno, secondo giro di boa per questo torneo che prevede la disputa di un secondo girone di andata di seguito a quello di ritorno. La Banca Cattolica Montefiascone Baseball ha disputa-to un girone di ritorno decisamente più proficuo di quello di andata, pur se a corrente alternata. Infatti la formazione allenata dal venezuelano Laya ha raccol-to 6 vittorie in 10 incontri disputati, nettamente me-glio della prima fase in cui i successi erano stati sol-tanto 3.

In effetti la compagine falisca ha sfruttato al me-glio il fattore campo, vincendo tutti gli incontri giocati in casa. Non è riuscita a far sua la posta, invece, nelle due lunghissime trasferte di Matino (Lecce) e Paterno (Catania), trasferte per di più rese disagevo-li dagli ampi tempi di trasferimento e dalle condizioni ambientali torride. Inoltre nella gara di Matino le as-senze di alcuni giocatori hanno condizionato in mo-do importante il risultato, non tanto per le minori ca-pacità dei sostituti, quanto perché alcuni di loro han-no ricoperto ruoli non abituali.

Al momento attuale la situazione di classifica della squadra è non troppo brillante, con un quinto posto che non soddisfa nessuno, ma c'è di positivo che la classifica è molto «corta», le squadre sono tutte molto vicine tra loro e, quindi, infilando una

buona serie di risultati c'è la possibilità di risalire in modo importante. Forse la formazione falisca non potrà lottare per la vittoria, ma ci si potrà avvicinare. In fondo all'articolo potrete vedere i risultati e le clas-sifiche aggiornate al 20 giugno.

Due parole vanno ora spese per i Cadetti. I ra-gazzi allenati da Massimo Fortunati stanno letteral-mente dominando il loro campionato e si avviano ad un autentico trionfo, che sarebbe il primo per la so-cietà falisca in questa categoria. In seguito ci saran-no i play-off per disputarsi come obiettivo finale il ti-tolo nazionale. A contenderlo alla formazione giallo-verde sarà con ogni probabilità il Nettuno con il qua-le già da tempo a livello giovanile la nostra società si batte ad armi pari. E non dimentichiamo che Nettuno milita con la formazione maggiore nella massima se-rie e rappresenta il Baseball italiano, la culla da cui, nel dopoguerra, si è diffuso questo splendido sport in tutta Italia. E' quindi motivo di grande orgoglio per la società montefiasconese lottare alla pari con ra-gazzi che negli anni a venire verranno poi lanciati nell 'ol impo del baseball nazionale. Segno che la scuola di baseball falisca è di prim'ordine. Minor for-tuna per la squadra dei Ragazzi che, come abbiamo già avuto modo di riferire, è composta da elementi quasi tutti inesperti e deve quindi farsi le ossa.

Francesco Monachello

RISULTATI CAMPIONATO SERIE B

26 maggio QUASAR PERUGIA 16-17/19-4 MONTEFIASCONE CAPANNELLE 13-10/9-4 PATERNO' MATINO 12-14/22-8 2 giugno PERUGIA PATERNO' 14-6/15-17 CAPANNELLE QUASAR 34-33/11-1 MATINO M.FIASCONE 17-4/18-8 9 giugno PERUGIA CAPANNELLE 15-8/9-2 QUASAR MATINO 21-13/6-8 PATERNO' M.FIASCONE 28-18/11-10 16 giugno MATINO PERUGIA 17-7/23-1 CAPANNELLE PATERNO' 18-11/2-5 MONTEFIASCONE QUASAR 17-16/18-8

Classifica al 16 giugno

MATINO PATERNO' CAPANNELLE PERUGIA MONTEFIASCONE QUASAR

G V P % 18 12 6 667 17 9 8 529 20 10 10 500 17 8 9 471 20 9 11 450 18 7 11 389

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LA VOCE - n° 7 - Luglio 1996 pag. 19

5 Maggio - Stadio Comunale di Como

Ai giovani COME RICONOSCERE LA CHIAMATA DI DIO? Cari amici so che il vostro Vescovo tiene mol-

to alle vocazioni sacerdotali e a quelle di particola-re consacrazione. Questo tema vi viene ripresen-tato con insistenza. Per questo mi avete interroga-to circa il motivo di tale richiamo, che va in senso contrario alla mentalità oggi diffusa nell'opinione pubblica. Mi domandate come riconoscere la chiamata di Dio per rispondere ad essa gene-rosamente.

Vorrei anzitutto precisare che l'invito ad una scelta di radicalità evangelica nella verginità per il Regno non nasce da una diminuita stima nei con-fronti del matrimonio e della famiglia. Scaturisce piuttosto dalla convinzione che l'appartenenza a Cristo in modo diretto ed esclusivo costituisce un richiamo concreto ed efficace alla verità ultima dell'amore umano, che anche nel matrimonio è chiamato a trascendersi, aprendosi a Dio attraver-so il coniuge.

Ciò premesso, una constatazione s'impone: una comunità ecclesiale che vive le esigenze e la gioia del vangelo riesce ad esprimere la ricchezza delle diverse vocazioni cristiane. Esprimere la ric-chezza, la diversità, delle diverse vocazioni cri-stiane. Ecco, allora, un invito per tutti. Sostate, cari amici, in preghiera davanti al Signore per ascoltarlo: può essere che Egli vi chieda qualco-sa di più della via «usuale» della famiglia, della professione, del servizio nella società. Non pensa-te di avere già chiarito il vostro futuro, se ancora non vi siete posti, con disponibilità interiore, da-vanti al Signore per domandargli dove vi vuple e come vi vuole. E questo, direi, è una caratteristica significativa della gioventù: essere giovani vuol dire chiedersi qual'è la mia vocazione, che co-sa Dio vuole da me, che cosa si aspetta.

Così subito si vede che la vostra umanità gio-vane è dinamica, e aperta, ha un futuro.

OCCORRE UNA GUIDA SPIRITUALE Allora davanti al Signore chiedeteGli luce per

capire quale disegno Egli abbia su di voi ed implo-rate la forza necessaria per attuarlo. Non crediate di risolvere il problema della vostra vocazione da soli. Avete bisogno di una Guida spirituale, di un Sacerdote che vi aiuti a vedere con ampiez-za e profondità la situazione che vi si apre da-vanti, per decifrare gli impulsi del cuore che ri-sponde alla grazia. Il Padre spirituale non si so-stituirà certo a voi nella scelta; vi darà però corag-gio e vi sosterrà nei momenti difficili della prova. La pace, che vi nascerà in cuore dopo la decisio-ne, sarà il segno più chiaro della giustezza del vo-stro «sì» a Cristo. E questo vi dice un uomo che ha fatto esperienza della stessa realtà, della stessa strada. E appunto a questa vostra età, in questi vostri anni. Sono gli anni di una gran-de riscoperta.

Mi chiedete, infine, come dovete prepararvi a svolgere in modo efficace il vostro compito missionario nei confronti di chi non crede ancora, o non crede più. La domanda è importante e voi la ponete in modo intelligente. Vi interrogate infatti sul come prepararvi, mostrando con ciò di esse-re coscienti delle difficoltà di un simile compito.

Conviene intanto prendere atto che di compi-to si tratta. La missione non è un «optional», qualcosa di facoltativo per il cristiano. E' piuttosto un'esigenza che scaturisce dal suo incontro con Cristo nella comunità ecclesiale. Se a chi è in ricerca voi vi limitaste a portare un aiuto umano senza la proposta cristiana, vi ridurreste a sempli-ci operatori sociali. La Chiesa non è una società filantropica, bensì il sacramento di Cristo, «Luce

Ci piace pubblicare la seconda parte del discorso che il Papa ha fatto ai giovani, rispon-dendo alle loro domande.

to, che ha bisogno di incontrare persone liete, sorriden-ti e capaci di futuro. Vi illumini l'esempio del Beato Pier-giorgio Frassati. Questo incontro di oggi si può chiamare anche «incontro del sorriso». Si cantava, si danzava, si gri-dava, si parlava, ma si sorrideva soprattutto. Siamo stati u-niti nel sorriso e questo vuol dire apertura del cuore, il mon-do intorno a noi sta sorridendo, questi monti, questo lago. E noi dobbiamo scoprire questo sorriso della creazione per sorridere nell'amore verso Dio e verso gli altri. Chiamiamo Maria Santissima causa della nostra letizia. Questa causa della nostra letizia e giovinezza, vi è accanto

delle genti» (cfr Lumen gentium, 1). Ecco la con-vinzione da cui dovete partire.

Talvolta incontrerete ostilità, più spesso indif-ferenza. Non perdetevi d'animo. Iniziate dai «vici-ni» per giungere ai «lontani». La parrocchia e, in essa, l'oratorio sono la palestra della missione cri-stiana.

Ci sono, è chiaro, altri «ambienti», quali la scuola, il lavoro, il tempo libero, che vi attendono e che possono divenire contesti di autentica testi-monianza cristiana. Tuttavia la scelta della parroc-chia come momento iniziale e decisivo della mis-sione rientra in una strategia pastorale che vi in-coraggio a perseguire con tenacia. Anche io ho fatto questa stessa esperienza.

Non restringete, però, l'attenzione alle vostre comunità. Siate anche pronti ad aiutare e - per-ché no? - a partire per le missioni «ad gen-tes»

Sentitevi cittadini del mondo, chiamati ad apri-re sentieri di fraternità e di speranza al di là di o-gni frontiera.

CUSTODIRE IL SORRISO DEL MONDO Cari Giovani, gli uomini e le donne di oggi

sembrano non di rado vivere con un vuoto e-norme nell'animo: sono in attesa che qualcu-no parli loro di Cristo. Tante illusioni sono crolla-te miseramente e tanti progetti umani sono stati travolti dall'onda di violenza collettivistica o indivi-dualistica. Rimane quasi soltanto la Chiesa a pronunciare le parole più semplici e più decisive riguardanti il destino della persona e della comuni-tà. Sono le parole di Cristo, quelle che fecero e-sclamare all'apostolo Pietro: «Signore, da chi an-dremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).

Se saprete trasmettere ai vostri amici questo messaggio di vita nuova, voi renderete loro il ser-vizio più necessario ed urgente. Ecco perché al termine di questo nostro incontro, vi esorto ad in-serirvi nella società come fermento che trasfor-ma silenziosamente la massa. Fate in modo che il vostro pensare e il vostro agire siano coerenti con la fede che professate e fate sorgere delle pre-senze comunitarie, ispirate al vangelo nell'inter-pretazione autentica che ne dà la Chiesa.

Oggi i credenti - e specialmente i giovani -hanno un incarico urgente da svolgere. Il loro compito è di custodire il sorriso del mondo: di un mondo talvolta rabbioso o deluso o annoia-

Calendario Parrocchiale 11 luglio: S. Benedetto, Patrono d'Europa giovedì Festa delle Benedett ine

12 luglio: Festa della Madonna dell 'Arco

15 luglio: S. Bonaventura, Patrono di Bagnoregio lunedì

1 6 - 1 7 - 1 8 1 luglio

SANTA MARGHERITA

ore 18,30: Triduo di preparazione

19 luglio: Vigilia della festa venerdì ore 21,15: Primi Vespri e Processione

con la Sacra Testa per via Trento, Rocca, Piave, Piaz-za, Nazionale, O. Borghesi, Cassia, Cavour, S. Lucia, S. Margherita

20 luglio: Festa di Santa Margherita ore 11,00: Pont i f i ca le di Sua Ecc .za

Mons. Vescovo, e concele-brazione dei sacerdoti che ricordano il loro anniversa-rio di consacrazione. Invita-te le coppie di sposi

ore 18,00: Il Vespri e funzione eucari-stica. Omaggio del Vesco-vo alle coppie presenti

23 luglio: S. Brigida martedì La Santa è ricordata nella cupo-

la di S. Margherita per essere venuta in Montefiascone a pre-gare Urbano V perché non ritor-nasse più ad Avignone, Francia

26 luglio: Santi Gioacchino ed Anna venerdì Sante Messe nella Chiesa di

S. Andrea

1 agosto: giovedì

5 agosto: lunedì

Si può lucrare dal mezzogiorno di ogg i a l la mezzano t te di domani «l'indulgenza plenaria» detta anche «Porziuncola» o «perdono di Assisi»

Fes ta de l l a M a d o n n a de l l a Neve (Rocca dei Papi)

Pro Defunctis 6 luglio: Castra Antonio; 12 luglio: Cernitori Agata; 19 luglio: Leonetti Leone.

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pag. 10 LA VOCE - n°7 - Luglio 1996

Nozze di diamante E vi par poco? Sono qua t t ro

generazioni riunite per festeggiare ses-santa anni di matri-monio di Innocenzo ed Ada Bacchiarri. Sotto la protezione della Madonna delle Grazie si sono riuni-t i: I n n o c e n z o ed Ada, la figlia Anna col marito Alberto, i n ipo t i P ie t ro e V i n c e n z o con r i spe t t i ve mog l i : A n t o n e l l a e Sandra; ultime arri-vate ma non meno desiderate le pronipoti Cristina e Francesca. E per finire le persone che vi vogliono bene vi dicono: auguri Innocenzo ed Ada, con l'aiuto della Madonna delle Grazie ci vediamo al sessantacinquesimo anniversario.

e d'oro! Volevano r icordare le loro

nozze d'oro in silenzio. Si sono sposati alle Coste (li ha benedet-ti D. Domenico Stefanoni) il 18 magg io 1946 e il 19 magg io 1996 son venuti alla Messa di m e z z o g i o r n o a S. Luc ia e lì hanno pregato insieme ai loro cari, senza dir niente a nessuno. Il sacerdote stava celebrando un 25° di mat r imon io e pensava che fossero parenti degli sposi, mentre erano lì per ringraziare il Signore.

E' vero sig. Pietro Scoponi e sig.ra Ida Giraldo? Li festeggiavano i loro figli: Fernanda con il marito Angelo Castellani e le

figlie Daniela con lo sposo Corrado Pulcini; Guido insieme alla sposa Cesarina Pagliolo e le figlie Tiziana e Monia; Marilena con lo sposo Adriano Cipriani e la figlia Federica; Angelo con la sposa Ornella Stefanoni e i figli Valentino e Alessia.

Complimenti! Per l'occasione avete dato una tintarella beige ai capelli, ma siete belli lo stesso. Ora ci rifaremo quando festeggerete le nozze di diamante!

Una simpatica nonnina

E' la vita Zia Antonietta Merlo annuncia la nascita di Caterina Merlo (del peso di 4 kg.), avvenuta ad Ancona l'undici giugno 1996, da mamma Barbara larlori e papà Giorgio Merlo. Basta la notizia per osannare la vita! Complimenti!

Auguri, sig. Generale! Anche se è in pensione, merita un saluto degno del l 'Arma, il dr. Car lo l^ascioli, che il 5 giugno ha compiuto - in piena salute - circondato dall'affetto della sposa, ottanta anni di vita. Il 5 giugno ricorre anche la festa dell'Arma e quando è nato il sig. Carlo, sembra che la madre esclamasse: farà il carabi-niere! Era una profezia... è andato in pensione da Generale del l 'Arma! Auguroni!

Sapori italiani Finalmente a Montefiascone, in Corso Cavour n° 20, di fronte alla Farmacia,

si è da poco aperto: SAPORI ITALIANI, un negozio che di inferiore ha solo i prezzi, nuovo nel suo genere, altamente specializzato in Formaggi - Salumi - Gastronomia.

Il consumatore può scegliere fra una vastissima gamma di salumi accurata-mente selezionati nella qualità, tipici di tutte le regioni italiane; si aggiunge poi un vasto assortimento di formaggi freschi e stagionati italiani ed esteri, ma la particola-rità da evidenziare è il Parmigiano Reggiano di prima scelta destinato in gran parte ai mercati esteri.

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VISITATECI, VI ASPETTIAMO!

Federica: gioia grande!

AVETE BISOGNO? - D'assistenza per gli anziani o per altro tipo di lavoro domestico, la sig.ra Battaglia è disponibile tutto il giorno oppure mezza giornata. Tel. 824899

- Oppure ragazza disposta allo stesso lavoro. Tel. 824754.

La s ig . ra B a r b a r a Covecc ia , è o rma i novan-tenne pe rché nata il 25 otto-bre 1906. Nel 1987 ha perdu-to lo sposo F e r d i n a n d o Mat te i , per ques to la signora vive ora con la figlia Caterina ai Fiordini, perché sposata con Agrippino Morello. Ha un'al-tra figlia: Antonia che è sposata a Roma con il sig. Martini.

La signora è nata ad Amatrice (Rieti) ma poi è vissuta a Roma, dove oltre alla mamma di famiglia è stata anche guardarobiera presso un collegio americano e presso alcune famiglie. Ora si gode la pensione, e in piena salute e l'augurio nostro è che possa giungere a festeggiare il secolo di vita!

Altra novantenne La sig.ra Rosa (o Nunziata) è il perno della

famigl ia Presciuttini, amata e rispettata da tutti. Perdendo lo sposo molti anni fa, è vissuta lavorando, pregando, inculcando ai suoi figli l'a-more per il Signore, la patria, la famiglia. Sono quattro i suoi eredi: Pietro sposato con Nicolai Rosa, nonni di un bel nipote, Simone, nato da l la f ig l ia Anna Rita e Enzo Pagliaccia; Giuseppe, sempre indaffarato ma legato a sua madre insieme alla sposa Felicita Menghini, vive infatti in casa con loro che hanno tre figli: Rosella s p o s a t a con Maurizio Mangiulli, Daniela sposata con Luca Censi e il giovane universitario Pier Luigi (è in fotografia a fianco della nonna); Gina con lo sposo Costanzo Pieretti ha regalato alla madre due nipoti: Roberto che, unitosi con Simona Bernardini, ha fatto, circa 3 mesi fa, diventare bisnonna la sig.ra Nunziata con il piccolo Francesco e Rossana che ormai pensa ai confetti!. Fr. Mario dei Carissimi, attualmente Superiore ed esperto di Catechesi, vive a Roma e viene spesso a Montefiascone ad abbracciare la vecchia, ma giovane di spirito e di cuore, madre.

La sig.ra Nunziata ha una sorella dalle Madri Benedettine, Sr. Vincenza, di 88 anni, sempre serena, anche se costretta a camminare o sulla carrozzella o con il bastone. Un'altra sorella, sig.ra Rita, vive a Marta, vedova, la quale ha due figlie: Giuliana e Ottavia

Auguroni sig.ra Nunziata. Allo scoccare del secolo di vita i figli si ripromettono di fare i fuochi d'artificio tali da far concorrenza a quelli di S. Margherita!

...Nella famigliola di Brucchi Mauro e Delia Mocini. Nata il 14 marzo e rinata alla vita della grazia domenica 23 giugno è venuta a sconvolgere tre fami-glie: quella di papà e mamma (Mauro, che quest'anno compie 40 anni di vita, sembra ritornato bambino quando si coccola la sua Feder ica! ) , quel la della signora Tatiana, insieme alla f am ig l i o l a di suo f ig l io dr . Stefano Mocini, alla quale non sembra vero di stringere conti-nuamente tra le braccia una bella nipotina come Federica, e quella dei nonni Francesco e Giulia, che per la prima volta hanno acquisito il titolo nobiliare di nonni.

La vita è vita e quando viene accettata con amore procura gioia vera e deside-rio di aggiungere altra vita! Complimenti!

Il nonno, rinomato fotografo ed oculista, lo senti cantare, se passi per il Corso Cavour, ed è disposto a ceder tutto gratis per un certo periodo di tempo...!