Presepe Contemporaneo

“PACE DONA ALLE GENTI” collettiva di pittura, fotografia e scultura

DAL 12 AL 30 DICEMBRE 2015

MANSOURCING SPAZIO CONTEMPORANEO

VIA ACQUANUOVA 244 CALTAGIRONE (CT)

CURATORE DEMETRIO DI GRADO

TESTO IN CATALOGO

NICOLA ANIELLO BRAVO

FOTO DAVIDE DI PASQUALE

per FOTOUMERTO.IT FELICE DI PRIVITERA

IMPAGINAZIONE E GRAFICA

DEMETRIO DI GRADO

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In collaborazione con:

ISTITUTO SACRO CUORE

CALTAGIRONE

PACE DONA ALLE GENTI

C’era una volta un bambino, nato in una stalla e poi sfuggito ad una strage studiata progettata e perpetrata da uno dei tanti

signori della guerra che hanno infestato la storia dell’umanità.

La storia di questa nascita è arrivata fino a noi attraverso l’opera di San Francesco d’Assisi, che, come la tradizione attribuisce,

organizzò con personaggi veri un presepe, come strumento didattico rivolto agli umili, agli ultimi, per i quali la rappresentazione, per

immagini e per racconto orale, serviva da insegnamento e da cultura di base.

La scolarizzazione ha sostituito il valore didattico e ora le famiglie si riuniscono anche sotto un albero purtroppo talvolta di plastica;

rimane intatto però il significato profondo che il presepe ha voluto rappresentare: il Natale è la nascita per eccellenza, nascita

splendente e miracolosa contrapposto alla natura che in questo periodo è addormentata, avvolta dal freddo e pervasa dalle tenebre

che vengono squarciate dalla nascita di un umile Bambino, un piccolo sole che sconfigge il buio e fa trionfare la vita sulla morte. Il

presepe è la metafora del cammino dell’uomo, di ogni singolo uomo, chiamato a prendere posizione nella società: un percorso, per

chi crede, di fede nell’accogliere il figlio di Dio che continua a venire in mezzo a noi; ma anche viaggio laico per quanti pensano che

ci siano ancora a spazi e tempi per creare relazioni, per impegnarsi per la costruzione di una civiltà autenticamente umana e più

giusta Per questo motivo cinquanta artisti, pittori, fotografi, scultori, hanno costruito nello spazio Mansourcing a Caltagirone questo

presepe; ognuno contribuendo con la propria diversità e sensibilità ad arricchire con un linguaggio contemporaneo la nascita come

simbolo universale, che appartiene a tutti.

Ed è proprio questa proprietà comune che fa del presepe un simbolo universale: ci sono i buoni e i cattivi, i belli e i brutti, gli

impegnati e gli indifferenti ma a tutti è data l’opportunità di compiere il cammino verso la luce, la conoscenza, l’umanità e la fede.

Un cammino che non è mai né semplice né comodo.

Nello spazio che accoglie questo presepe il viaggio e le relative difficoltà sono ben identificate, nell’idea degli organizzatori, dalle

scale che portano al praesepium, alla luce, alla conoscenza, che non è mai senza fatica, senza difficoltà, senza sacrificio. Gli artisti

che hanno creato questa istallazione sono come i personaggi del presepe, tutti diversi ma tutti insieme rappresentano l’uomo e

l’umanità che non vuole arrendersi al buio e alle tenebre.

Un ultimo pensiero fondamentale: il presepe è dei Bambini che rappresenta tutti i bambini perché ognuno di loro è speranza,

ognuno di loro è luce.

Nostro onere di adulti l’accompagnarli nel loro cammino, aiutarli a salire le ripide scale della vita tenendoli per mano. Se

assolveremo al compito di renderli più forti per superare gli ostacoli, se li indurremo a essere più tolleranti, solidali, partecipi nei

confronti degli altri, avremo contribuito anche noi a rendere questo mondo migliore, a donare pace alle genti.

Nicola Aniello Bravo

Foto di Davide Di Pasquale per FotoUmberto.it

Allestimento

Foto di Felice Privitera

Opening 12.12.2015