Catalogo Kel 12, India EDIZIONE SPECIALE - dedicata a Dominique Lapierre

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INDIA EDIZIONE SPECIALE - dedicata a Dominique Lapierre

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Il viaggio come scoperta, tramite l’immersione empatica in nuovi orizzonti culturali, il viaggio come crescita spirituale, attraverso un profondo tracciato d’incontri coninedite realtà, il viaggio come mezzo per entrare in contatto con la storia di unpaese; le sue leggende, la sua civiltà, le sue tradizioni, dalla religione al folclore. La ricerca dell’eccezionalità unita alla curiosità costante per la quotidianità. Lo spirito prima della materia, il cuore prima del corpo.Questa è sempre stata la prospettiva attraverso la quale abbiamo trovato il nostrosignificato e la nostra interpretazione al termine viaggiare. Così, l’incontro con lostraripante e commovente esempio di umanità, disegnato dalle parole ed i raccontidi Dominique Lapierre, non poteva lasciarci indifferenti. Dominique Lapierre è lasublimazione, l’esaltazione di cosa significhi davvero viaggiare. Perché attraversoil viaggio e la conoscenza di un paese straordinario come l’India, si è spinto oltre,come solo chi è illuminato da una forza speciale può fare.Ogni giorno, infatti, lotta e s’impegna per sovvertire la storia della parte più sfortunatadi quella terra che sa essere tanto meravigliosa quanto efferata. E se noi, comepersone, avremmo il piacere di fare qualcosa per Dominique, come viaggiatori, neabbiamo l’obbligo.Per questo Kel 12 ha deciso di creare questo catalogo speciale che, se lo vorrete, vidarà la possibilità di scoprire e toccare con mano l’opera di Dominique a Calcutta,e soprattutto che contribuirà ad aiutare la sua opera donando una parte del ricavatodi ogni viaggio presente in queste pagine.

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INDI

AEDIZIONE SPECIALE - dedicata a Dominique Lapierre

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Scegliendo questi viaggi contribuisci a sostenere la fondazione umanitaria, creata da Dominique Lapierre, “City of Joy AID”,

e a non permettere che tutte le sue strutture chiudano.

Tutto ciò che non viene donato va perduto. (proverbio indiano)

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Il viaggio come scoperta, tramite l’immersione empatica in nuovi orizzonti culturali, il viaggio come crescita spirituale, attraverso un profondo tracciato d’incontri con inedite realtà, il viaggio come mezzo per entrare in contatto con la storia di un paese; le sue leggende, la sua civiltà, le sue tradizioni, dalla religione al folclore. La ricerca dell’eccezionalità unita alla curiosità costante per la quotidianità. Lo spirito prima della materia, il cuore prima del corpo. Questa è sempre stata la prospettiva attraverso la quale abbiamo trovato il nostro significato e la nostra interpretazione al termine viaggiare. Così, l’incontro con lo straripante e commovente esempio di umanità, disegnato dalle parole ed i racconti di Dominique Lapierre, non poteva lasciarci indifferenti. Dominique Lapierre è la sublimazione, l’esaltazione di cosa significhi davvero viaggiare. Perché attraverso il viaggio e la conoscenza di un paese straordinario come l’India, si è spinto oltre, come solo chi è illuminato da una forza speciale può fare. Ogni giorno, infatti, lotta e s’impegna per sovvertire la storia della parte più sfortu-nata di quella terra che sa essere tanto meravigliosa quanto efferata. E se noi, come persone, avremmo il piacere di fare qualcosa per Dominique, come viaggiatori, ne abbiamo l’obbligo. Per questo Kel 12 ha deciso di creare questo catalogo speciale che, se lo vorrete, vi darà la possibilità di scoprire e toccare con mano l’opera di Dominique a Calcutta, e soprattutto che contribuirà ad aiutare la sua opera donando una parte del rica-vato di ogni viaggio presente in queste pagine.

OLTRE IL VIAGGIO

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DOMINIQUE LAPIERRE Dominique Lapierre nasce in Francia nel 1931. Il primo assaggio di fama seguì l’estate dei suoi 17 anni quando lasciò Parigi con soli 30 $, lavorò a bordo di una nave, sbarcò negli Stati Uniti e viaggiò per 30.000 miglia lungo il continente americano. Quest’av-ventura consegnò a Lapierre il suo primo best seller, Un dollaro mille chilometri. Da allora ha continuamente cercato nuove storie.

Mentre terminava il servizio militare nel 1954 incontrò un soldato americano di nome Larry Collins; da quest’incontro nacque una duratura amicizia ed un proficuo sodalizio. Anni dopo avrebbero, infatti, collaborato in alcuni dei libri più memorabi-li del ‘900, come Parigi brucia?, Alle Cinque della sera, Gerusalemme! Gerusalemme!, Stanotte la libertà, Il Quinto cavaliere. Ha poi scritto da solo lavori altrettanto celebri. C’era una volta l’Urss, Chessman Told Me.

Nel 1981 ha fondato un’associazione umanitaria che opera a favore dei bambini sof-ferenti di lebbra dei sobborghi di Calcutta, l’associazione è sostenuta anche dai diritti d’autore dei suoi successi letterari.

Lapierre tornò a Calcutta, dove rimase oltre due anni, per visitare i suoi “figli” e narrò quest’esperienza in La città della gioia; questo libro, che è diventato anche un film, ha venduto oltre otto milioni di copie e racconta la storia dell’epica sopravvivenza della popolazione di uno dei sobborghi più poveri dell’India.

A Calcutta Lapierre diventò anche un intimo collaboratore di Madre Teresa che gli concesse l’esclusiva per un film sulla sua vita e sul lavoro delle sue sorelle, le Missio-narie della Carità. Il film, Madre Teresa - Nel nome dei poveri di Dio, con Geraldine Chaplin nel ruolo di Madre Teresa, è stato trasmesso in prima serata su molti canali europei e su Family Channel negli Stati Uniti.

Nel 1991 ha pubblicato Più grandi dell’amore e nel 1997 Mille soli, una cronaca dei personaggi e degli eventi che hanno plasmato la vita dell’autore filantropo. Il suo romanzo, Mezzanotte e cinque a Bhopal, è il vero e proprio reportage di una tragedia annunciata.

I suoi scritti sono stati premiati dal prestigioso premio Humanitas Prize per gli alti valori morali comunicati. Con i diritti d’autore dei suoi tre ultimi libri, Un arcobaleno nella notte, India mon amour e Gli ultimi saranno i primi, Lapierre lotta per continua-re a finanziare la sua azione umanitaria.

CITY OF JOY AID City of Joy Aid è un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro dedicata ad aiu-tare alcune delle persone più svantaggiate del mondo. Ha sede a Calcutta, in India, dove, dal 1981, attraverso una rete di cliniche, scuole, centri di riabilitazione e barche-ospedale, porta sollievo ai più poveri.

è stata fondata e finanziata da Dominique Lapierre e da sua moglie. L’organizzazione non ha né appartenenza religiosa, né politica. Attraverso le royalties generate dai best-seller internazionali di Lapierre, gli introiti delle lezioni e le donazioni da parte dei lettori, l’organizzazione ha salvato 50.000 bambini affetti da lebbra, malnutrizione, tubercolosi; ha creato 645 pozzi per l’acqua potabile; ha fornito assistenza medica a oltre 5 milioni di pazienti negli ultimi 30 anni; ha insegnato alle donne di un migliaio di villaggi a leggere e scrivere.

Lapierre segue personalmente l’associazione, assicurandosi che ogni euro devoluto giunga a destinazione. A livello locale si avvale della collaborazione di organizzazioni indipendenti per lo sviluppo sociale:

- Asha Bhavan Centre (The House of Hope) - centro riabilitativo per bambini affetti da gravi disabilità motorie o cerebrali

- Udayan (Risurrezione) - centro riabilitativo per bambini affetti da lebbra

- Howrah South Point, per bambini disabili

- ICOD (Interreligious Centre of Development), per i più bisognosi

- SHIS - un centro contro la tubercolosi

- UBA (Associazione dei Fratelli uniti) - sviluppo sociale e educazione

- Belari Poli Bikash Samity - centro medico e scuola

- Barche-ospedale sul Gange per portare aiuto medico agli abitanti di 54 isole

- Paras Padma - organizzazione per bambini con disabilità motorie o cerebrali

- Organizzazione di Padre Ceyrac, in Madras - educazione di migliaia di bambini

- Clinica Ginecologica in Bhopal

- Organizzazioni in Sudafrica, in Guinea equatoriale e in Guatemala.

(www.cityofjoyaid.org/ www.indiamonamour.it/)

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MOn IndE bIEn-AIMéEpar Dominique Lapierre

L’Inde ! Un continent, une immense mosaïque de peuples, de races, de castes, de religions, de cultures. Un pays d’un million et demi de villages, d’un milliard deux cents millions d’habitants, où l’on parle plus de sept cent cinquante langues. Où l’on adore vingt millions de divinités. Un étonnement perpétuel. Un émerveillement de tous les instants. Un foisonnement de spectacles où l’atroce se mêle parfois au sublime, mais où la beauté s’impose partout et toujours.

Depuis soixante ans que je la parcours, l’Inde n’a jamais cessé de m’ensorceler, de me bouleverser, de me révéler de nouveaux trésors, de me combler de nouvelles joies. Il faudrait dix vies pour percer tous ses mystères. Je suggère toujours au voyageur occidental de commencer sa découverte par une plongée dans une fabuleuse province. Plus qu’une province, le Rajasthan est un monde en soi. Un autre monde. Quelques exemples entre mille : à trente kilomètres de la forteresse d’Ajmer, le village de Pushkar abrite un petit temple au bord d’un lac. Une fois l’an, à l’occasion de la pleine lune de novembre, ce site devient une foire de cent mille chameaux et che-vaux, la kermesse délirante d’un demi-million de pèlerins, une fête comme seule l’Europe du Moyen Age a dû en connaître.

A peine arrivé, vous êtes englouti dans un flot de fidèles et de saints hommes au corps strié de rouge et de cendres. C’est là que j’ai vu un jeune ascète qui se tenait sur un seul pied, les bras s’appuyant sur une corde fixée à une branche d’arbre pour l’empêcher de basculer en avant. Il avait fait le vœu de rester dans cette position sa vie entière. Plus loin vous attend tout un monde grouillant de bateleurs, de montreurs d’animaux savants, de marchands ambulants, de lutteurs, de manèges, de courses de chameaux, d’artisans de tous genres. Des milliers de fa-

LA MIA AMATA IndIAdi Dominique Lapierre

L’India! Un continente, un immenso mosaico di popoli, di razze, di caste, di religioni, di culture. Un paese di un milione e mezzo di villaggi, di un miliardo e duecento milioni di abitanti, in cui si parlano più di settecentocinquanta lingue. In cui si ado-rano venti milioni di divinità. Un perpetuo stupore. Un incanto ad ogni istante. Un

pullulare di spettacoli in cui l’atroce si mescola talvolta al sublime, ma in cui la bellezza s’impone sempre e dovunque.Da quando la percorro, e sono ormai più di ses-sant’anni, l’India non ha mai cessato di stregarmi, di sconvolgermi, di rivelarmi nuovi tesori, di col-marmi di nuove gioie. Ci vorrebbero dieci vite per penetrare tutti i suoi misteri.Suggerisco sempre al viaggiatore occidentale di cominciare la scoperta dell’India da un tuffo in una favolosa provincia. Più che una provincia, il Rajasthan è un mondo a sè. Un altro mondo. Qualche esempio tra mille: a trenta chilome-tri dalla fortezza di Ajmer, il villaggio di Pushkar ospita un piccolo tempio sulla riva di un lago. Una volta all’anno, in occasione del plenilunio di novembre, questo sito diventa una fiera di cento-mila cammelli e cavalli, la kermesse delirante di mezzo milione di pellegrini, una festa come solo l’Europa del Medio Evo ha dovuto conoscerne. Appena arrivati, si è inghiottiti in un fiume di fe-deli e di santoni dal corpo striato di rosso e di cenere. è là che ho visto un giovane asceta che si

reggeva su un solo piede, con le braccia appoggiate ad una corda fissata al ramo di un albero per impedirgli di cadere in avanti. Aveva fatto il voto di restare in quella posizione tutta la vita. Più in là vi aspetta tutto un mondo brulicante di saltimban-chi, di addestratori di animali sapienti, di venditori ambulanti, di lottatori, di giostre, di corse di cammelli, di artigiani di ogni sorta. Migliaia di famiglie stanno accampate

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milles campent sous leurs chars à bancs délicieusement décorés, au milieu des bêtes qu’elles sont venues vendre ou acheter, tandis que, dans un vaste corral, des cavaliers enturbannés de rouge et de jaune caracolent jour et nuit sur de superbes étalons. On est ivre de couleurs, de bruits, d’odeurs. Ici, l’Inde vous saisit par tous les pores, vous submerge par tous les sens.

A Mysore, l’ex-capitale de l’un des Etats princiers les plus riches, le festival de Dussehra est une réjouissance à la fois royale et populaire.

Mysore nous a légué ses jardins, ses avenues monumentales et le palais le plus extravagant sans doute jamais construit par un souverain. Pendant six jours et six nuits, vous êtes pris dans un cortège d’éléphants caparaçonnés d’or et d’argent, de dromadaires, de chevaux richement harnachés.Quelques kilomètres plus loin, votre voiture risque d’être engloutie dans une mer de pèlerins qui marchent vers une statue colossale dressée au sommet d’une colline.

Dans cette foule disparate et surprenante se mêlent riches marchands, femmes cou-vertes de bijoux, pénitents au crâne rasé, nonnes masquées drapées de blanc, ascètes si nus qu’on les dit « vêtus d’espace », enfants de tous âges… Le responsable de cette immense procession est Bahubali, le plus jeune fils du premier des vingt-quatre pro-phètes de la religion des jaïns dont la statue, tous les douze ans, reçoit l’onction de milliers de litres d’eau provenant des rivières sacrées de l’Inde et d’un déluge de lait, de jus de canne, de grains de riz, de poudre de safran et de santal. Les fidèles se bouscu-lent pour recevoir leur part de cette divine mousson, pour y tremper leurs vêtements, qu’ils essorent ensuite afin d’en faire couler le précieux liquide dans des flacons qu’ils rapporterons chez eux.

Vous aurez encore dans les yeux ces images de folle ferveur quand les phares de vo-tre voiture éclaireront un panneau de signalisation à l’entrée de la ville de Bangalore : India’s Satellite and Space Center. Le Centre spatial des satellites de l’Inde n’est qu’à cinq kilomètres. Un autre chemin du ciel. Ce pays béni ne connaît pas la pesanteur ! Ni l’indifférence à toutes les expressions du sacré.

De tous les hauts lieux de foi et d’espérance que peut trouver en Inde le visiteur, au-cun ne constitue à mes yeux une étape plus poignante que la sainte cité de Bénarès-Varanasi. Comme Jérusalem pour les chrétiens et les juifs, comme La Mecque pour les musulmans, Bénarès est un phare qui attire les multitudes hindoues assoiffées d’éternité. De ses mille sanctuaires, le plus vénéré est la rive occidentale du fleuve qui la baigne, le Gange, ce grand canal funèbre et purificateur, rivière des dieux pour les huit cents millions d’adeptes du brahmanisme. Quel choc d’aller dès l’aube se mêler

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sotto i loro carri deliziosamente decorati, in mezzo alle bestie che sono venuti a vendere o a comprare, mentre, in un vasto recinto, cavalieri dai turbanti rossi e gialli caracollano giorno e notte su splendidi stalloni. Si è ebbri di colori, di rumori, di odo-ri. Qui, l’India vi afferra da tutti i pori, vi sommerge da tutti i sensi.

A Mysore, l’ex-capitale di uno dei principati più ricchi, il festival di Dussehra è una festa al contempo regale e popolare.

Mysore ci ha lasciato in eredità i suoi giardini, le sue vie monumentali e il palazzo più stravagante probabilmente mai costruito da un sovrano. Per sei giorni e sei notti si è trascinati in un corteo di elefanti ricoperti d’oro e d’argento, di dromedari, di cavalli riccamente bardati. Qualche chilometro più in là, la vostra macchina rischia di essere inghiottita in un mare di pellegrini che camminano verso una statua colossale costruita sulla cima di una collina.

A questa folla disparata e sorprendente si mescolano ricchi mercanti, donne ricoperte di gioielli, penitenti dal cranio rasato, monache mascherate vestite di bianco, asceti così nudi che vengono chiamati “vestiti di spazio”, bambini di ogni età … Il respon-sabile di questa immensa processione è Bahubali, il figlio più giovane del primo dei ventiquattro profeti della religione degli jainisti, la cui statua, ogni dodici anni, riceve l’unzione di migliaia di litri d’acqua proveniente dai fiumi sacri dell’India e di un di-luvio di latte, succo di canna, grani di riso, polvere di zafferano e di sandalo. I fedeli si spintonano per ricevere la loro parte di questo divino monsone, per imbeverne i loro abiti che poi strizzano al fine di farne colare il prezioso liquido in boccette che porteranno a casa.

Avrete ancora negli occhi queste immagini di folle fervore quando i fari della vostra macchina illumineranno un cartello stradale all’entrata della città di Bangalore: In-dia’s Satellite and Space Center. Il Centro spaziale dei satelliti dell’India è solo a cin-que chilometri. Un altro viaggio verso il cielo. Questo paese benedetto non conosce la forza di gravità! Né l’indifferenza a tutte le espressioni del sacro.

Tra tutti i luoghi di fede e di speranza che il visitatore può trovare in India, nessuno costituisce ai miei occhi una tappa più scioccante della città santa di Benares-Vara-nasi. Come Gerusalemme per i cristiani e gli ebrei, come La Mecca per i musulmani, Benares è un faro che attira le moltitudini indù assetate di eternità. Dei suoi mille luoghi sacri, il più venerato è la riva occidentale del fiume che la bagna, il Gange, questo grande canale funebre e purificatore, fiume degli dei per gli ottocento milioni di adepti del bramanesimo. Quale shock si prova ad andare fin dall’alba a mescolarsi

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ai pellegrini per scendere con loro i ghats, queste scale di pietra monumentali che suggellano l’unione di Benares con il suo fiume! Tutti hanno portato in offerta una piccola coppa di foglie in cui brucia una fiammella in un po’ di canfora o di burro liquefatto. Immersi fino alla cintola nel fiume, con le loro lucciole posate sull’acqua, i fedeli sono tutti assorbiti nella meditazione. Aspettano il rinnovarsi del miracolo che le folle indiane salutano ogni giorno con tanto fervore, l’apparizione di Surya, il dio Sole, origine di tutte le forme di vita. La sera, all’ora in cui esso scompare all’orizzon-te, mi affretto a ritornare sulla riva del Gange per ascoltare devotamente il muggito delle conchiglie usate come strumenti a fiato.

Questo è uno dei mille riti della città santa, la puja vespertina, il culto del crepu-scolo. A questo appello, su ogni scala, su ogni piattaforma, degli officianti dal corpo cosparso di cenere agitano dei campanelli, simbolo della vibrazione cosmica primor-diale, prima di fare agli dei l’offerta dei cinque elementi che sono l’acqua, la terra, il fuoco, l’aria e quel pezzetto di stoffa che, secondo la tradizione indù, “avvolge tutte le cose dell’Universo”. Al ritmo dei tamburi, dei gong, dei campanelli, la cerimonia si prolunga mentre cade la notte.

Cinque e trenta del mattino sulla Lower Circular Road (rinominata oggi AJC Bose Road), un largo viale di Calcutta, l’antica capitale dell’impero della regina Vittoria, i cui monumenti e palazzi testimoniano sempre lo splendore passato. I marciapiedi sconnessi sono ingombri di dormienti avvolti nel loro dhoti come in un sudario.

Al numero 54/A si trova un grande edificio grigio, la casa madre della congregazione delle Missionarie della Carità fondata da Madre Teresa.

Inginocchiate nella cappella, ci sono un buon centinaio di giovani Indiane dalla pelle bruna, venute da tutte le regioni del paese a portare un po’ d’amore e di sollievo agli uomini più abbandonati del nostro pianeta. Dopo la messa, lasciano il convento due a due per recarsi, in autobus, in tram o a piedi, nei centri di accoglienza per mo-ribondi, storpi e malati di mente: orfanotrofi, dispensari, lebbrosari. Quando queste fragili figure si disperdono nelle strade della città désastre, un’ondata di generosità e di amore si diffonde al loro passaggio, come una vibrazione portatrice di speranza che annuncia agli infelici: “Noi siamo qui, vi amiamo, non abbiate paura.”

Gustatevi questo catalogo di Kel 12. Ad ogni pagina troverete delle nuove ragioni per andare e per ritornare alla scoperta di questo paese magico. L’India ci offre uno dei più ricchi patrimoni di monumenti storici, palazzi, templi sacri che esistano al mondo. Ma l’India, sono anche le cattedrali nucleari della baia di Bombey, i satelliti educativi che girano nello spazio per colmare l’appetito di sapere di folle immense,

aux pèlerins pour descendre avec eux les ghats, ces escaliers de pierre monumentaux qui scellent l’union de Bénarès avec son fleuve ! Tous ont apporté en offrande une coupelle de feuilles dans laquelle brûle une petite flamme dans un peu de camphre ou de beurre liquéfié. Enfoncés jusqu’à la taille dans le fleuve, leurs lucioles posées sur l’eau, les fidèles s’absorbent dans leur méditation. Ils attendent le renouvellement du miracle que les foules indiennes saluent chaque jour avec tant de ferveur, l’apparition de Surya, le dieu Soleil, origine de toutes les formes de la vie. Le soir, à l’heure où il di-sparaît à l’horizon, je me hâte de revenir au bord du Gange pour écouter pieusement le mugissement des conques. C’est là l’un des mille rites de la sainte cité, la puja vespérale, le culte du crépuscule. A cet appel, sur chaque escalier, sur chaque plateforme, des officiants au corps enduit de cendres agitent des clochettes, symbole de la vibration cosmique primordiale, avant de faire aux dieux l’offrande des cinq éléments que sont l’eau, la terre, le feu, l’air et ce morceau d’étoffe qui, d’après la tradition hindoue, « enveloppe toutes les choses de l’Univers ». Rythmée par les tambours, les gongs, les clochettes, la cérémonie se prolonge tandis que tombe la nuit.Cinq heures trente du matin sur Lower Circular Road (renommée aujourd’hui AJC Bose Road), une large avenue de Calcutta, l’ancienne capitale de l’empire de la reine Victoria dont les monuments et les palais attestent toujours la splendeur passée. Les trottoirs défoncés sont encombrés de dormeurs emmitouflés dans leur dhoti comme dans un linceul. Au numéro 54/A se trouve une grande bâtisse grise, la maison mère de la congréga-tion des Missionnaires de la Charité fondée par Mère Teresa.Agenouillées dans la chapelle, elles sont une bonne centaine de jeunes Indiennes à la peau sombre, venues de toutes les régions du pays apporter un peu d’amour et de soulagement aux hommes les plus abandonnés de notre planète. Après la messe, elles quittent le couvent deux par deux pour se rendre, en autobus, en tram ou à pied, dans les centres d’accueil pour mourants, éclopés et malades mentaux ; les orphelinats, les dispensaires, les léproseries. Quand ces frêles silhouettes se dispersent dans les rues de la ville désastre, une onde de générosité et d’amour se répand sur leur passage, telle une vibration porteuse d’espoir qui annonce aux malheureux : « Nous sommes là, nous vous aimons, n’ayez plus peur. »Savourez avec gourmandise ce catalogue de Kel 12 Viaggi. A chaque page vous y trouverez de nouvelles raisons d’aller et de retourner à la découverte de ce pays magique. L’Inde nous offre l’un des plus riches patrimoines de monuments histori-ques, de palais, de temples sacrés qui soient au monde. Mais l’Inde, ce sont aussi les cathédrales nucléaires de la baie de Bombay, les satellites d‘éducation qui tournent

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i miracoli della rivoluzione verde del Panjab che ha contribuito ad eliminare le care-stie. Sono anche i sublimi paesaggi delle piantagioni di tè che scalano i contrafforti dell’Himalaya; le immensità lunari del Ladakh; il mondo incantato e multicolore del Cachemire; le giungle piene di tigri e di elefanti selvaggi del Kerala o dell’Assam; lo sfavillare barocco delle chiese di Goa; gli impressionanti templi brahmanici dell’O-rissa e del Tamil Nadu. è sempre un formicaio impazzito, un’irruzione continua di immagini forti e di sensazioni.

Per me, questa terra - che ha dato al mondo Budda, Mahavira, Gandhi, Ramakrishna e tante altre grandi anime e maestri dello spirito - è prima di tutto e resterà sempre una fonte inesauribile di umanità; un tesoro di uomini, donne e bambini la cui di-gnità, il coraggio e la generosità spazzano via tante idee false, tanti a priori ancorati nelle nostre coscienze di Occidentali.

Dopo così numerosi viaggi, sempre ricchi di scoperte e di meraviglie, se dovessi mantenere nella memoria una sola immagine di questo paese affascinante, sarebbe il volto di quella bambina incontrata una sera sulla piccola diga di una risaia del Ben-gala. Camminava a fatica sulla piccola diga che separava due campi di riso. Tornava da scuola, ed ero sicuro che dall’alba non aveva mangiato più niente. Mi rivolse un bel sorriso e mi salutò: namasté. Mi frugai in tasca sperando di trovarvi qualcosa da offrirle. Ne estrassi soltanto un biscotto e glielo diedi. Mi ringraziò come se le avessi messo in mano la luna, poi riprese il cammino. La seguii con lo sguardo. Qualche minuto dopo incrociò un cane scheletrico. Vidi che la bambina spezzava in due il biscotto e ne dava la metà all’animale.

Ho capito quel giorno ciò che volevano dire i miei amici di Calcutta quando affer-mano che «Tutto ciò che non è donato è perduto». Ho capito anche la grandezza del messaggio contenuto in quella poesia letta, un giorno, sul muro di una stazione del Kerala:

Se hai due pezzi di paneDanne uno ai poveriE vendi l’altroPer comprarti dei giacintiPer nutrire la tua anima

D. L.

dans l’espace pour combler l’appétit de savoir de foules immenses, les miracles de cette révolution verte du Panjab qui a contribué à supprimer les famines. Ce sont aussi les sublimes paysages des plantations de thé escaladant les contreforts de l’Himalaya ; les immensités lunaires du Ladakh ; les féeries multicolores du Cachemire ; les jungles pleines de tigres et d’éléphants sauvages du Kérala ou de l’Assam ; les ruissellements baroques des églises de Goa ; les impressionnants temples brahmaniques de l’Orissa et du Tamil Nadu. C’est toujours une fourmilière en folie, un déferlement perpétuel d’images fortes et de sensations.

Pour moi, cette terre - qui a donné au monde Bouddha, Mahavira, Gandhi, Ramakri-shna et tant d’autres grandes âmes et maîtres spirituels - est avant tout et restera toujours une source inépuisable d’humanité ; un trésor d’hommes, de femmes et d’enfants dont la dignité, le courage et la générosité balayent tant d’idées fausses, tant d’a priori ancrés dans nos consciences d’Occidentaux.

Après de si nombreux voyages, toujours aussi riches de découvertes et d’émerveille-ments, si je devais garder en mémoire une seule image de ce pays fascinant, ce serait le visage de cette fillette rencontrée un soir sur la diguette d’une rizière du Bengale.

Camminava a fatica sulla piccola diga che separava due campi di riso. Tornava da scuo-la, ed ero sicuro che dall’alba non aveva mangiato più niente. Mi rivolse un bel sorriso e mi salutò « namaste ». Mi frugai in tasca sperando di trovarvi qualcosa da offrirle. Ne estrassi soltanto un biscotto e glielo diedi. Mi ringraziò come se le avessi messo in mano la luna, poi riprese il cammino. La seguii con lo sguardo. Qualche minuto dopo incrociò un cane scheletrico. Vidi che la bambina spezzava in due il biscotto e ne dava la metà all’animale.

J’ai compris ce jour-là ce que voulaient dire mes amis de Calcutta quand ils affirment que «Tutto ciò che non è donato è perduto». J’ai compris aussi la grandeur du message de ce poème lu, un jour, sur le mur d’une gare du Kérala :

Si tu as deux morceaux de pain,

Donnes-en un aux pauvres

Et vends l’autre

Pour t’acheter des jacinthes

Et nourrir ton âme.

D. L.

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MAhA KuMbh MELADal 27 gennaio al 25 febbraio 2013 quando il sole entra in Ariete e simultane-amente Giove è nell’Acquario, secondo gli astrologi vedantici si creano le con-dizioni ideali per una perfetta meditazione e concentrazione e si ritiene che le acque del Gange si trasformino nel mitico nettare dell’immortalità che preserva la vita e, caricandosi di positive radiazioni del sole, della luna e di Giove, purifichi dal cattivo karma accumulato assicurando a chi vi si immerge la rinascita in una forma più elevata. Milioni di fedeli si riversano a Prayag (l’attuale Allahabad) per immergersi nel luogo di confluenza delle acque dei fiumi Gange, Yamuna e il mitico Saraswati. “Mela” equivale a festa, ma non è una semplice cerimonia reli-giosa, è un coinvolgente grandioso pellegrinaggio che si svolge in corrispondenza di fiumi associati alle saghe della letteratura sacra hindu.

Le origini di questo evento senza eguali si perdono nella mitologia. Dei e demoni (deva e asura) si contendevano l’urna sacra (khumbh) che racchiudeva l’amritha, il nettare dell’immortalità. Il dio Jayantha si tramutò in corvo e riuscì a sottrarre l’urna fuggendo inseguito dai demoni. Durante la fuga si fermò quattro volte ed ogni volta alcune gocce di nettare uscirono dal vaso bagnando il suolo.

Da queste gocce nacquero le quattro città sacre: Haridwar, Allahabad, Ujjain e Nasik. La fuga durò dodici giorni, ma poiché un giorno degli dei corrisponde ad un anno degli uomini, il grande pellegrinaggio, il Maha Kumbh Mela, si celebra ogni dodici anni e sempre ad Allahabad.

Milioni di hindu, dimenticando la casta a cui appartengono, la regione di prove-nienza e lo status sociale si riversano nel Fiume Sacro per un bagno purificatore. Processioni di sadhu dal corpo ricoperto di cenere, di asceti dipinti di tutti i simboli delle loro divinità d’appartenenza, di rinuncianti che danzano al ritmo di mantra ipnotici irrompono maestose, si incrociano, si confondono, attraver-so il fitto reticolato delle lingue di terra che dalle rive affondano lentamente nell’acqua olivastra del Gange. Per più di un mese decine di milioni di pellegrini pernotteranno nella più gigantesca tendopoli mai allestita nella storia dell’uomo.

Questo è il Maha Kumbh Mela, il giubileo hindu, il mese in cui il Cielo feconda la Terra e lo fa in India, sotto gli occhi dei partecipanti al più grande raduno uma-no di tutti i tempi. è il primo e ultimo sguardo che chi è attratto dall’India può lanciare sulla Terra degli Dei.

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IL VIAGGIO1° giorno: Italia - Delhi - Kathmandu2° giorno: Kathmandu3° giorno: Valle di Kathmandu4° giorno: Valle di Kathmandu5° giorno: Kathmandu - Chitwan Park6° giorno: Chitwan Park7° giorno: Chitwan Park - Kathmandu 8° giorno: Kathmandu - Calcutta (in aereo)9° giorno: Calcutta10° giorno: Calcutta 11° giorno: Calcutta - Varanasi (in aereo)12° giorno: Varanasi - Allahabad 13° e 14° giorno: Allahabad e il Maha Kumbh Mela15° giorno: Allahabad - Varanasi - volo per Delhi16° giorno: Delhi - Italia

16 giorni / 14 notti

PARTEnZA: 2 febbraio 2013in compagnia di Paolo Ghirelli

Quota di partecipazione a partire da € 4.900minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

NEPAL E MAhA KuMbh MELA: INTrECCIO DI SPIrITuALITà E NATurA

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Il Nepal, paese magico sospeso tra cielo e terra,e la straordinaria esperienza del Maha Kumbh Mela.Kathmandu, dove antico e moderno si mescolano, ci appare come una città con più anime: casette con tetti e facciate di legno intarsiato, meravigliosi stupa, stradine non asfaltate, traffico impazzito. Eppure, in mezzo a tutta questa confusione, nell’aria pregna di polvere e smog, si respira un’atmosfera di pace, un misto tra storia e spiritualità, dove è facile sentirsi immersi in un’epoca diversa.

Altre antiche cittadine, sparse nella valle, a pochi chilometri di distanza, ci permettono di constatare la proverbiale tolleran-za religiosa del Nepal. Templi e statue buddhiste si ergono vicine a quelle hindu, testimonianza di come religione e credenze di diversi culti possano convivere e mescolarsi. Sulle sponde del sacro fiume Bhagmati, i sadhu recitano ininterrottamente il mantra e la bellezza del paesaggio si fonde con gli insegnamenti spirituali, inondandoci di bellezza e pace. Nella mistica valle di Kathmandu siamo trasportati in un tempo passato, quando i mercanti tibetani si fermavano qui per ringraziare le divinità di averli protetti durante l’impervia traversata dell’Himalaya. Dalle meraviglie dei templi, alle meraviglie della natura: il Royal Chitwan National Park rappresenta uno dei più importanti santuari della fauna selvatica di tutto il mondo. In questo para-diso sono previsti due pernottamenti al fine di avvistare rinoceronti, tigri del Bengala, coccodrilli e molte varietà di uccelli. Infine, si lascia il Nepal per raggiungere l’India e la coinvolgente Calcutta e per assistere, a Allahabad, al Maha Kumbh Mela.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 150

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi 2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - volo per Indore - Omkareshwar - Maheshwar4° giorno: Maheshwar: escursione a Mandu5° giorno: Maheshwar - Amla6° giorno: Amla - ujjain - Indore7° giorno: Indore - Jaipur (in aereo)8° giorno: Jaipur - Fatehpur Sikri - Agra9° giorno: Agra10° giorno: Agra - Jhansi (in treno) - Orchha - Khajuraho11°giorno: Khajuraho - rewa12°giorno: rewa - Allahabad13° e 14°giorno: Allahabad e il Maha Kumbh Mela15°giorno: Allahabad - Sarnath - Varanasi16° giorno: Varanasi - Delhi (in aereo)17° giorno: Delhi - Italia

17 giorni / 15 notti

PARTEnZA: 2 febbraio 2013 in compagnia di Raffaella Musso

Quota di partecipazione a partire da € 4.350minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

NEL CuOrE DELL’INDIA IN OCCASIONE DEL MAhA KuMbh MELA

un viaggio straordinario: visitare il Madhya Pradesh ed assistere al Maha Kumbh Mela, la più importante incredibile indescrivibile festa religiosa indiana.Il Madhya Pradesh è una meta interessante e di approfondimento per conoscere un’India genuina e non ancora turistica.In questa “terra di mezzo”, così chiamata per la sua posizione intermedia tra le pianure del Gange a nord e i rilievi montuosi del Deccan a sud, è custodito un patrimonio artistico di grande importanza, non ancora pienamente valorizzato: infatti, oltre alla stra-ordinaria e famosissima architettura tantrica di Khajuraho, restano ancora molte pietre miliari storiche e artistiche poco conosciute e visitate. I sorprendenti affreschi di Orchha, la romantica cittadella di Mandu, il magnifico complesso templare di Maheshwar, le fortezze medievali di Amla e Rewa sono le mete insolite e preziose che questo itinerario raccoglie.

Abbiamo incluso nell’itinerario Jaipur e Agra, due “icone” imperdibili per chi con questo viaggio si avvicina all’India per la prima volta e possono essere un gradito approfondimento per chi ha già avuto modo di ammirare la bellezza della “città rosa” e la raffi-natezza del Taj Mahal.

Dal Forte di Rewa, ultima tappa del percorso in Madhya Pradesh, si raggiunge Allahabad, palcoscenico del Maha Kumbh Mela, a cui vale la pena di assistere almeno una volta nella vita.

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - udaipur (in aereo)4° giorno: udaipur - bijaynagar 5° giorno: bijaynagar - Pushkar - Jaipur 6° giorno: Jaipur 7° giorno: Jaipur - Fatehpur Sikri - Agra 8° giorno: Agra - Jhansi (in treno) - Orchha - Khajuraho9° giorno: Khajuraho - Varanasi (in aereo)10° giorno: Varanasi - Sarnath - Allahabad 11° e 12° giorno: Allahabad e il Maha Kumbh Mela13° giorno: Allahabad - Varanasi - volo per Delhi14° giorno: Delhi - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 4 febbraio 2013 in compagnia di beatrice Lucianer

Quota di partecipazione a partire da € 3.800minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

LE ATMOSFErE FIAbESChE DEL rAJASThAN E IL MAhA KuMbh MELA

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Dalle atmosfere lussuose dei regali palazzi del rajasthan, alla variopinta umanitàdel Maha Kumbh Mela, un viaggio alla scoperta di un’India da fiaba.Non solo Maha Kumbh Mela, ma anche un occasione per visitare il Rajasthan, capace di regalare, tra medioevo e modernità, atmosfere fiabesche e mete sorprendenti. Lo garantiscono i luoghi, la raffinatezza artistica, la religiosità, la preziosità dei palazzi fastosi e il fascino delle antiche haveli.

Lo garantisce l’animazione dei colorati bazar e la gente nei villaggi che mantiene inalterati abbigliamento e tradizioni antiche. Un viaggio intenso, denso di visite e coinvolgimenti emotivi, ma non difficile. Soggiorneremo quasi sempre in dimore storiche ristrutturate (più o meno spettacolari, secondo la località), e questa nostra scelta non è una concessione al lusso fine a sé stessa, è invece una scelta quasi obbligata, in armonia con il percorso che affronteremo nel corso delle due settimane di viaggio.

Scopriremo il fascino di fortezze e palazzi cesellati, una delle ricchezze del Rajasthan, terra che vanta un’innumerevole varietà di edifici regali costruiti fin dall’epoca medievale. Una terra che fu dei Rajput, i figli di re, che divisi in tanti clan, hanno fatto sì che ogni città divenisse un piccolo regno a sé. Infine, termineremo il viaggio raggiungendo Allahabad, variopinto palcoscenico del Maha Kumbh Mela, un’esperienza che vale l’intero viaggio.

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia- Dubai2° giorno: Dubai - Calcutta3° giorno: Calcutta4° giorno: Calcutta 5° giorno: Calcutta - Allahabad (in aereo) 6° e 7° giorno: Allahabad e il Maha Kumbh Mela8° giorno: Allahabad - Sitamarhi – inizio navigazione sul Gange - Virojpur 9° e 10° giorno: Virojpur - navigazione sul Gange - Chunar11° giorno: Chunar - navigazione sul Gange - Varanasi12° giorno: Varanasi13° giorno: Varanasi - Delhi (in aereo)14° giorno: Delhi - Dubai - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 9 febbraio 2013in compagnia di Giancarlo d’Anna

Quota di partecipazione a partire da € 4.100minimo 10 partecipantimassimo 12 partecipanti

IN bArCA SuL GANGE PEr IL MAhA KuMbh MELA: VIAGGIO DEI SENSI, DELLA MENTE, DELLO SPIrITO

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Dalla coinvolgente visita di Calcutta alla sorprendente navigazione sul fiume Gangee la scoperta del Maha Kumbh Mela: un viaggio indimenticabile fra terre e acque.Un itinerario pensato per chi ama l’India, la conosce e non esita ad accettare qualche disagio a favore di un’esperienza straordinaria: assistere al Maha Kumbh Mela, la più importante festa religiosa indiana, navigando sulle acque del Gange tra Allahabad e Varanasi, le due città sacre dal grande potere mistico.

L’itinerario prende avvio dalla straordinaria Calcutta, materializzazione di quell’idea che ognuno di noi possiede dell’India. Si pro-seguirà in aereo verso la città di Allahabad, palcoscenico del Maha Kumbh Mela.

Le emozioni continueranno per quattro giorni con la navigazione nel Gange, facendo tappa in luoghi non toccati dal flusso tu-ristico, per cogliere gli aspetti più suggestivi dell’India meno nota e più autentica: villaggi rurali, santuari sconosciuti, ritualità lon-tane da strade e rumori; tutto questo a bordo della tradizionale imbarcazione locale, utilizzata dalle genti di quei luoghi lontani.

Per tre sere, nella quiete della riva del fiume, verrà posato il campo tendato. Con l’arrivo a Varanasi, segnalato dai fuochi delle pire accese lungo le rive, l’atmosfera magica e l’incanto della navigazione, lasciano il posto ad un mosaico fantasmagorico brulicante di vita, in una geografia mistica che non ha paragoni.

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Varanasi (in aereo)4° giorno: Varanasi - Allahabad 5° e 6° giorno: Allahabad e il Maha Kumbh Mela7° giorno: Allahabad - Varanasi - volo per Delhi8° giorno: Delhi - Italia

8 giorni / 6 notti

PARTEnZA: 10 febbraio 2013 in compagnia di Paolo brovelli

Quota di partecipazione a partire da € 2.500minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

MAhA KuMbh MELA:GLI ILLuMINATI SI CONCENTrANO quI!

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L’India più mistica e il fascino secolare del festival religioso più famoso del mondo: la cerimonia del bagno nel sacro fiume Gange.Il viaggio, volutamente molto breve, è studiato per il viaggiatore che in pochi giorni vuole regalarsi un’emozione unica e indimen-ticabile, un’esperienza coinvolgente, anche dal punto di vista emotivo. L’itinerario, inizialmente prevede la visita di Delhi e Varanasi e proseguirà alla volta di Allahabad, la città sita alla confluenza dei tre fiumi sacri più famosi dell’India: Gange, Yamuna e Sarasvati, lo straordinario scenario dove si celebra il festival religioso più partecipato al mondo, il Maha Kumbh Mela. Quaranta giorni di rappresentazioni sacre, musica devozionale, incontri, dibattiti filosofici; un happening mistico che si svolge ogni dodici anni, da tempo immemore, il pellegrinaggio hindu di massa che più caratterizza l’India e concentra l’attenzione di milioni di persone. Qui i pellegrini si immergono insieme, in un tripudio di colori, odori, musiche, linguaggi e danze nelle acque del Gange per celebrare l’universalità della vita spirituale. Per chi desidera prolungare il soggiorno, proponiamo un’estensione a Calcutta, città che coinvolge il visitatore straniero più di qualsiasi altra megalopoli indiana per il forte impatto che indubbiamente provoca. In questo luogo senza tempo e fuori dal tempo, visiteremo un luogo che lascia il segno: il Centro Udayan, assistito da City of Joy Aid, l’organizzazione umanitaria fondata e finan-ziata dallo scrittore e saggista Dominique Lapierre.

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Calcutta2° giorno: Calcutta 3° giorno: Calcutta 4° giorno: Calcutta- New Jalpaiguri in treno notturno5° giorno: New Jalpaiguri- Darjeeling6° giorno: Darjeeling- Gangtok7° giorno: Gangtok8° giorno: Gangtok - Kalimpong9° giorno: Kalimpong- Phuntsholing10° giorno: Phuntsholing -Thimpu11° giorno: Thimphu: escursione ai villaggi di Tango e Cheri12° giorno: Thimpu - Punakha13° giorno: Punakha - Wangdiphodrang- Punakha14° giorno: Punakha - Paro15° giorno: Paro ed il festival16° giorno: Paro - Delhi -Italia17° giorno: Italia

17 giorni / 15 nottiPARTEnZA: 12 marzo 2013 in compagnia di Anna CanutoQuota di partecipazione a partire da € 4.800minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

SIKKIM E bhuTAN, OrIZZONTI hIMALAYANI IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI PArO

Il Tibet che non c’è più e che rivive nello stupefacente scenario del Sikkim, il polmone verde dell’India e il mistico bhutan, da visitare in occasione delle feste religiose. Il Sikkim, piccolissimo stato indiano, è culturalmente quanto di più simile al vecchio Tibet, ma con la specificità tutta propria di una natura selvaggia, severa e gentile. Le valli meridionali, caratterizzate da un clima subtropicale che rapidamente muta salendo verso il nord, sono un giardino delle meraviglie che si estende ai piedi del Kanchenjunga, la terza montagna più alta del mondo e di altre otto cime spettacolari della catena orientale himalayana.

Risparmiato dalla deforestazione selvaggia, oggi il Sikkim resta uno dei polmoni verdi di questo angolo d’Asia. è una terra pervasa di spiritualità e pace, impreziosita da numerosi e piccoli monasteri, perle di architettura e arte, risalenti al XVII e XVIII secolo. I mantra can-tati dai lama vestiti di rosso, il frusciare delle ruote da preghiera ed il vento che agita gli stendardi votivi, sono tra i pochi suoni udibili, gli unici, oltre a quelli della natura circostante.

Il Bhutan, che da poco più di vent’anni ha scelto di aprirsi esclusivamente ad un turismo rispettoso della sua cultura e delle sue tradi-zioni, offre un paesaggio di commovente e intatta bellezza: villaggi sperduti, meravigliosi templi e monasteri buddhisti aggrappati a vertiginosi strapiombi. Un paese da visitare soprattutto in occasione delle grandi feste religiose quando si riempiono di pellegrini e si animano di danze.

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Calcutta (notte a bordo)2° giorno: Calcutta3° giorno: Calcutta - Jorhat (in aereo) - Kaziranga4° giorno: Kaziranga- Tezpur - North Lakhimipur5° giorno: North Lakhimipur - Zero6° giorno: Zero e Festival di Myoko7° giorno: Zero - North Lakhimipur8° giorno: Lakhmipur- Silapathar- basar - Along 9° giorno: Along10° giorno: Along- basar- Dibrugarh11° giorno: Dibrugarh - Sibsagar - Mon12° giorno: Mon13° giorno: Mon - Dibrugarh14° giorno: Dibrugarh - Calcutta (in aereo)15° giorno: Calcutta16° giorno: Calcutta - Italia

16 giorni / 14 notti

PARTEnZA: 17 marzo 2013in compagnia di Raffaella Musso Quota di partecipazione a partire da € 3.550minimo 10 partecipantimassimo 15 partecipanti

L’INDIA PIù SEGrETA: AruNAChAL E NAGALAND IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI MYOKO

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Alla scoperta della frontiera nordorientale, la regione delle mille etnie, fra pianure, giungle, montagne e il parco Kaziranga, meraviglioso patrimonio dell’umanità unesco. Il nord-ovest dell’India offre una diversificazione del territorio, sotto il profilo geografico, etnico e culturale, caratteristiche che lo rendono unico. La mescolanza etnica degli abitanti di questo territorio è forse una delle più peculiari del pianeta per la capacità di molte comunità di preservare una propria identità culturale e linguistica. L’avventura inizia dalla fertile pianura del Bramaputra per avvistare il rinoceronte unicorno nel Parco di Kaziranga, patrimonio UNESCO e continua nella valle degli Apatani in Arunachal. Molto legati alle loro tradizioni ancestrali, gli Apatani, tra le varie tribù della zona, occupano un posto speciale. I loro sciamani sono i pochi rimasti nel mondo tribale che ancora invocano gli spiriti in ogni occasione e durante il festival Myoko sarà possibile assistere a questa ancestrale prassi magico-religiosa. Poi ecco sopraggiungere le giungle e le montagne del Nagaland, terra dei Konyak, taglia-tori di teste fino a pochi decenni, fa di cui visiteremo i principali villaggi. Calcutta, ultima tappa del viaggio è la materializzazione di quell’idea che ognuno di noi ha dell’India. Questo viaggio richiede un notevole spirito di adattamento. Le sistemazioni in albergo o guesthouse sono di basso livello; spesso la pulizia e il cibo lasciano a desiderare; si percorrono lunghi trasferimenti su strade dissestate. è necessario un permesso speciale da richiedere molto tempo in anticipo, quindi è indispensabile prenotare al più presto.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120 www.kel12.com

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Leh (volo)4° giorno: Leh - hemis - Thiksey - Shey - Leh5° giorno: Leh - Chumatang - Tso Moriri _Korzok6° giorno: Festival di Korzok7° giorno: Korzok - Chumathang - Leh8° giorno: Leh - Kardung La - Nubra Valley9° giorno: Nubra Valley - Leh10° giorno: Leh - uleytokpo11° giorno: uleytokpo - Lamayuru - Leh12° giorno: Leh - Tak Thok Festival13° giorno: Leh - Delhi (volo)14° giorno: Delhi - Italia

I pernottamenti e le visite potranno subire modifiche sulla base delle date definitive dei festival

14 giorni / 12 nottiPARTEnZA: 5 luglio 2013 in compagnia di Elena dacome

Quota di partecipazione da definireminimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

Nel piccolo ex regno buddhista, lembo più settentrionale dell’India, protetto dai monsoni grazie alle altissime cime himalayane. Sbaglia chi pensa, trovandosi sulla sommità del mondo, a paesaggi brulli o solo di alta montagna; qui, accanto alle alte vette innevate, si aprono scenari verdi di ampio respiro, la nuda roccia è lambita da fiumi ora impetuosi ora dallo scorrere lento, dai passi di montagna si dominano muraglie di abeti e ridenti pianure, sulla sabbia dei fondovalle si aggirano i cammelli. Questa piccola terra dalla storia antica non offre solo paesaggi superbi e mozzafiato, ma anche l’incontro con una coraggiosa popolazione di monaci, di pastori e di conta-dini che, pervasa da profonda spiritualità, tiene testa alle mire espansionistiche dei pakistani e dei cinesi. è il luogo in cui il buddhismo tibetano ha meglio conservato le tradizioni: grandi e piccoli monasteri in cui assistere a suggestive cerimonie; castelli e antichi palazzi reali, pregevoli esempi di arte indiana e nepalese sono solo alcuni dei molti motivi d’interesse di un “paese tutto in verticale”. Nella stagione estiva in Ladakh la popolazione si riunisce nei grandi monasteri per celebrare feste sontuose. In questo viaggio si assisterà a due Festival che hanno luogo nel monastero di Korzok presso il lago Tso Moriri ed in quello di Tak Thok a 55 km da Leh. Nella corte dei due monasteri, simulando il combattimento fra spiriti benigni e forze del male, i monaci si abbandonano a convulse danze rituali maneggiando spade e strumenti simbolici. Al suono di cimbali, trombe, tamburi e gong, saltano, piroettano, ondeggiano, muovendo vorticosamente nell’aria le gonne coloratissime e disegnando simbologie con le mani.

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LADAKh: I FESTIVAL DI KOrZOK E TAK ThOK

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Leh (volo)4° giorno: Leh 5° giorno: Leh - Kardung La - Nubra Valley6° giorno: Nubra Valley (Deskit - hundar)7° giorno: Nubra Valley - Leh8° giorno: Leh - Festival di hemis - uleytokpo9° giorno: uletokpo - Lamayuru - Alchi - Leh10° giorno: Leh - Thiksey - Tso Kar (rupso Valley)11° giorno: Tos Kar - Tso Moriri - Korzok12° giorno: Korzok - Chumathang - Leh13° giorno: Leh - Delhi (volo)14° giorno: Delhi - Italia

I pernottamenti e le visite potranno subire modifiche sulla base delle date definitive dei festival

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 9 giugno 2013 in compagnia di nicola Pagano

Quota di partecipazione da definireminimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

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Nel lembo più settentrionale dell’India, il piccolo ex-regno buddhista dai verdi panorami e dalle pareti rocciose percorse da impetuosi torrenti.Siamo sulla sommità del mondo e davanti ai nostri occhi non si estende il classico panorama brullo, roccioso e talvolta innevato. Nel Ladakh sorprendono gli scenari verdi ampi e smisurati, dove la nuda roccia è lambita da fiumi impetuosi e dove è possibile percorrere passi di montagna che incontrano ridenti pianure e muraglie di abeti, dove sulla sabbia dei fondovalle si aggirano i cam-melli. è questo il luogo in cui il buddhismo tibetano ha meglio conservato le tradizioni: grandi e piccoli monasteri in cui assistere a suggestive cerimonie; castelli e antichi palazzi reali, pregevoli esempi di arte indiana e nepalese sono solo alcuni dei molti motivi d’interesse di un “paese tutto in verticale”. In estate la popolazione si riunisce nei grandi monasteri per celebrare sontuose feste, alcune delle quali dalle radici religiose e altre legate alla vita sociale. In questo viaggio si assisterà al Festival di Hemis che ha luogo presso il monastero più grande del paese e celebra la nascita del Guru Padmasambhava. Nella corte del monastero, simulando il combattimento fra spiriti benigni e forze del male, i monaci si abbandonano a convulse danze rituali maneggiando spade e stru-menti simbolici. Al suono di cimbali, trombe, tamburi e gong, saltano, piroettano, ondeggiano, muovendo vorticosamente nell’aria le gonne coloratissime e disegnando simbologie con le mani. I ladakhi, che a migliaia partecipano all’evento, interpretano con emozione i messaggi dei danzatori che narrano gli eventi che diedero luce alla nascita del Buddhismo tibetano.

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LADAKh IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DI hEMIS

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Leh (volo)4° giorno: Leh - hemis - Stok - Leh5° giorno: Leh - uletokpo6° giorno: uletokpo - Lamayuru - Leh7° giorno: Leh - Kardung La - Nubra Valley8° giorno: Nubra Valley (Deskit e hundar)9° giorno: Nubra Valley - Leh10° giorno: Leh - Thiksey - Tso Kar (rupso Valley)11° giorno: Tos Kar - Tso Moriri - Korzok12° giorno: Korzok - Chumathang - Leh13° giorno: Leh - Delhi (volo)14° giorno: Delhi - Italia

14 giorni / 12 nottiPARTEnZA: 3 agosto 2013 in compagnia di Elena dacome 10 agosto 2013 in compagnia di Fabrizio dembech 17 agosto 2013 in compagnia di Elena dacomeQuota di partecipazione da definireminimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

L’esplorazione del deserto d’alta quota, il luogo del mondo più vicino al cielo. un viaggio affascinante fra preziosi monasteri e incantevoli panorami.Circa 43 milioni di anni fa il continente India, figlio del Gondwana, entrò in collisione con l’Asia meridionale, conti-nuando poi ad infilarsi al di sotto di quest’ultima, cosa che fa ancora oggi. L’antico oceano che una volta separava queste terre, e che gli scienziati hanno chiamato “Tethys”, si è chiuso per sempre, e dall’unione di questi continenti sono nati l’altopiano tibetano e l’altissima ed imponente catena dell’Himalaya. Il Ladakh è una di quelle regioni in cui è ancora possibile vedere i resti dei fondali di quell’oceano scomparso, insieme alle testimonianze di un antico regno buddhista dove la cultura tibetana è ancora intatta, sopravvissuta anche all’invasione più infida e recente, quella della modernità e delle lusinghe del progresso.

è un affascinante, remoto deserto ad alta quota, che beneficia solo in parte dei monsoni che bagnano il resto dell’India, e in cui ogni albero, e persino ogni filo d’erba ci parlano dell’uomo e della sua fatica, della sua ostinazione, del suo orgoglio di vivere da sempre, con poveri e arcaici mezzi materiali, ma con profonda e ostinata fede, lassù, nel luogo del mondo più vicino al cielo.Un viaggio sulla strada dei suggestivi monasteri tibetani, dove l’arte secolare indiana e nepalese affiora fra vette e vallate, sul percorso di passi montuosi che regalano panorami sterminati, oasi dal verde abbagliante e la maestosa visione del fiume Indo.

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LADAKh, LASSù IN FONDO AL MArE

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi - Srinagar (in aereo)3° giorno: Srinagar - Gulmarg - Srinagar4° giorno: Srinagar - Kargil 5° giorno: Kargil - rangdum6° giorno: rangdum - Pensi La - Sani 7° giorno: Sani - Tongde - Tsazar - Zangla - Sani8° giorno: Sani - Festival di Karsha - Sani9° giorno: Sani - Parkachik10° giorno: Parkachik - Mulbekh - Lamayuru11° giorno: Lamayuru - Dha - uleytokpo12° giorno: uleytokpo - Alchi - Likir - Phyang - Leh13° giorno: Leh - Delhi (in aereo)14° giorno: Delhi15° giorno: Delhi - Italia

15 giorni / 13 notti

PARTEnZA: 29 giugno 2013 in compagnia di Paolo Ghirelli Quota di partecipazione a partire da € 3.900minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

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L’esplorazione di un territorio lontano, abitato da due culture agli antipodi che convivo-no dalle verdi vallate del Kashmir fino alle vette scabre del Ladakh.

Lo Zanskar, cuore segreto del Ladakh, entusiasma ogni viaggiatore dotato di spirito d’avventura e desiderio di scoperta: paesaggi d’incomparabile bellezza con picchi alti oltre seimila metri, una cultura millenaria, figlia della filosofia buddhista ed una notevo-le produzione artistica legata ai luoghi di ritiro dei mistici che giunsero dalla valle del Kashmir e dal resto dell’India.

La mancanza di strutture alberghiere e l’altitudine superiore a quella del Ladakh fanno sì che solo pochi turisti visitino l’incan-tevole valle dello Zanskar e grazie alla difficile accessibilità del territorio, tutto è rimasto inalterato: le popolazioni dal sorriso aperto e lo sguardo sereno, le costruzioni dei villaggi e l’arte dei monasteri; uno spaccato originale e incontaminato che descrive il modo di vivere di una terra lontana da tutto.

Il festival che si tiene a Karsha, nel più grande monastero Gelugpa dello Zanskar, è un evento da non perdere, l’occasione per osservare costumi, usi ed abitudini di uno dei popoli più isolati e interessanti della regione himalayana.

Un itinerario avventuroso, che prevede 8 campi-tenda ma esclude lunghi tragitti a piedi.

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IL KAShMIr, LA VALLE DELLO ZANSKAr E IL FESTIVAL AL MONASTErO DI KArShA

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi - Srinagar (in aereo) 3° giorno: Srinagar - Gulmarg - Srinagar 4° giorno: Srinagar - Kargil 5° giorno: Kargil - rangdum 6° giorno: rangdum - Pensi La - Sani 7° giorno: Sani - Tongde - Tsazar - Zangla - Sani8° giorno: Sani - Festival di Naro Nasjal - Karsha - Sani9° giorno: Sani: Festival di Naro Nasjal10° giorno: Sani - Parkachik 11° giorno: Parkachik - Mulbekh - Lamayuru 12° giorno: Lamayuru - Dha - uleytokpo13° giorno: uleytokpo - Alchi - Likir - Phyang - Leh14° giorno: Leh - Delhi (in aereo)15° giorno: Delhi - Italia

15 giorni / 13 notti

PARTEnZA: 14 luglio 2013 in compagnia di Paolo Ghirelli

Quota di partecipazione a partire da € 3.900minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

Dalle verdi vallate del Kashmir fino alle vette scabre del Ladakh, un itinerario straordinario alla scoperta di due culture opposte, quella musulmana e quella buddhista.Lo Zanskar, cuore segreto del Ladakh, entusiasma ogni viaggiatore dotato di spirito d’avventura, che vuole scoprire paesaggi d’incomparabile bellezza, con picchi alti oltre seimila metri, testimoni di una cultura millenaria. Queste terre sono impregnate di quella filosofia buddhista che ha generato la preziosa e variopinta produzione artistica che caratterizza i luoghi di preghiera dei mistici, che giunsero dalla valle del Kashmir e dal resto dell’India.

La mancanza di strutture alberghiere e l’altitudine superiore a quella del Ladakh fanno sì che solo pochi turisti visitino l’incante-vole valle dello Zanskar, lasciando intatta la sua bellezza, mantenendo fedele nei secoli tradizioni, usi e costumi delle popolazio-ni locali, gentili e dal sorriso aperto. Uno spaccato incontaminato di tradizioni millearie, visibili nell’architettura delle cotruzioni dei villaggi e dei monasteri.

Il festival di Naro Nasjal, che si tiene al monastero di Sani, il più antico della regione, è un’importante celebrazione religiosa in cui viene evocata la presenza di Naropa con le danze dei lama e l’esposizione della veneratissima statua del maestro. Un itinerario avventuroso, che prevede 8 campi-tenda ma esclude lunghi tragitti a piedi.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 130

IL KAShMIr, LA VALLE DELLO ZANSKAr E IL FESTIVAL AL MONASTErO DI SANI

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Nella piccola città di Anandpur, che durante la festa di holla Mohalla diventa meta del variopinto raduno sikh. un viaggio interessante anche sotto il profilo architettonico.

Ogni anno in primavera, quando in tutta l’India terminano le celebrazioni della variopinta festa di Holi, in una delle città sante del Punjab si svolge la grande festa sikh di Holla Mohalla, che raduna migliaia di fedeli impegnati nella preghiera ed in combattimenti e gare fra combattenti in ogni angolo, nelle piazze, nel mercato, intorno al tempio.

Ad Anandpur Sahib, piccola città sulle basse pendici dell’Himalaya, tutto è magico e sorprendente. La festa, ricca di suggestioni e rituali sacri, riporta il viaggiatore indietro nel tempo, quando i guerrieri Nihang, difendevano la fede sikh combattendo il “Gatka”, un’arte marziale praticata da secoli e che viene riproposta da uomini adorni di turbanti d’argento, lunghe barbe e vistosi baffi. Il grande pal-coscenico della festa di Holla Mohalla prevede rievocazioni di antiche battaglie, corse a cavallo, cerimonie religiose, riti, letture religiose e suggestive processioni.Il pellegrinaggio verso il tempio di Keshgarh Sahib, luogo sacro dei Sikh è un’esperienza unica e coinvolgente.

L’itinerario prevede anche interessanti escursioni al magnifico tempio d’oro di Amritsar e la visita al complesso architettonico di Chan-digarh, progettato da Le Corbusier.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 100

IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno : Delhi - Amristar3° giorno: Amristar4° giorno: Amristar - Anandpur Sahib5° e 6° giorno: Anandpur Sahib: festa holla Mohalla7° giorno: Anandpur Sahib - Chandigarh8° giorno: Chandigarh - Delhi9° giorno: Italia

9 giorni / 7 notti

PARTEnZA: 24 marzo 2013 in compagnia di Pierfranco Viano

Quota di partecipazione a partire da € 2.800

minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

IN PuNJAb, TESTIMONI DELLA FESTA SIKh DI hOLLA MOhALLA

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Jaipur4° giorno: Jaipur 5° giorno: Jaipur - Fatehpur Sikri - Agra 6° giorno: Agra - Treno Per Jhansi - Orchha - Khajuraho 7° giorno: Khajuraho - Varanasi (In aereo)8° giorno: Varanasi 9° giorno: Varanasi - Kathmandu (In aereo)10° giorno: Valle di Kathmandu11° giorno: Valle di Kathmandu12° giorno: Kathmandu - Chitwan Park13° giorno: Chitwan Park 14° giorno: Chitwan Park - Kathmandu15° giorno: Kathmandu - Italia

15 giorni / 13 notti

PARTEnZA: 25 novembre 2012accompagnatore dall’Italia

Quota di partecipazione a partire da € 4.100

minimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

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Dal rajasthan alla piana del Gange, fino al Nepal. una splendida sintesi di arte, religione e natura; un ottimo primo approccio alla complessa e vasta cultura dell’India.L’itinerario ideale per chi vuole avvicinarsi per la prima volta al subcontinente indiano, alla scoperta di arte, misticismo e bellezze na-turali incontaminate; un viaggio da Delhi a Kathmandu alla scoperta dell’India che tutti sognano e che pochi vivono veramente. Un viaggio fra le atmosfere fiabesche, i colori vivaci e i marmi cesellati, espressione della pittoresca e romantica tradizione rajasthana.

Ad Agra, il viaggiatore scoprirà il Taj Mahal, celeberrima icona dell’arte mughal e poi via in treno, alla scoperta di altre terre, miste-riose ed affascinanti. Le emozioni continuano fra le cupole della magica Orchha, davanti alle sculture raffinate di Khajuraho e sulle rive del Gange, nella città santa di Varanasi, dove l’induismo intero cerca la strada della salvezza.

L’aereo condurrà il viaggiatore a Kathmandu, la città che domina una vallata che offre un concentrato di templi hindu e buddhisti, testimonianza di come religione e credenze di diversi culti possano convivere e mescolarsi. Uno splendido ed incredibile mix cul-turale e mistico che solo una terra come l’India può offrire.

Il viaggio si concluderà nel Royal Chitwan National Park, uno dei patrimoni dell’Umanità UNESCO; qui l’itinerario dalle meraviglie architettoniche lascia il posto a quelle della natura.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 130

L’INDIA DEL NOrD, LA VALLE DI KAThMANDu ED IL PArCO DI ChITWAN

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi 3° giorno: Delhi - Jaipur 4° giorno: Jaipur5° giorno: Jaipur - ranthambore 6° giorno: ranthambore7° giorno: ranthambore - Agra 8° giorno: Agra9° giorno: Agra - Jhansi (in treno) - Jhansi - Khajuraho 10° giorno: Khajuraho - bandhavgarh 11° giorno: bandhavgarh12° giorno: bandhavgarh/Khajuraho - Khajuraho/ Varana-si (in aereo)13° giorno: Varanasi - Delhi (in aereo)14° giorno: Delhi: Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 20 gennaio 2013 accompagnatore dall’Italia

Quota di partecipazione a partire da € 3.550minimo 12 partecipantimassimo 16 partecipanti

Il fascino delle grandi città, ricche di storia e di cultura e il safari nella jungla misteriosa, popolata dalla tigre, l’animale nazionale, uno dei simboli dell’India.Un viaggio alla scoperta della grandi città dell’India, Delhi, Agra e Khajurao, ricche di testimonianze del passato, tradizioni millenarie e di una cultura fra le più affascinanti e sorprendenti del mondo.

Luoghi vivi, dove la tradizione parla, la bellezza incanta e la diversità affascina. L’itinerario prevede la visita alla città di Varanasi, sulle rive del fiume sacro per eccellenza, il Gange, dove più che altrove si avverte la spiritualità della religione indiana. Il fiume, nelle cui acque torbide e limacciose gli indù trovano purificazione interiore, cura i peccati e le malattie del corpo.

L’elemento che caratterizza maggiormente questo viaggio e lo rende straordinario è la misteriosa jungla indiana, la cui esplorazione avviene a bordo di jeep. L’itinerario prevede la visita nei due parchi dove è facile poter avvistare il felino più grande al mondo, la tigre, l’animale nazionale che rappresenta uno dei simboli dell’India. Il parco di Bandhavgarh e il parco di Ranthambhore, sono veri paradisi per i fotografi, qui vive numerosa la fauna selvatica e prede e predatori mettono in scena il loro dramma quotidiano.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120

VIAGGIO NELL’INDIA DEL NOrD: TEMPLI E IMPrONTE

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un viaggio in rajasthan rappresenta l’incontro con l’India dell’immaginario collettivo: i favolosi palazzi dei Marajah, lo sfarzo, l’aspetto marziale e severo degli uomini, il portamento altero delle donne, le fortezze imprendibili, i tesori d’arte.Ecco, chi va in Rajasthan alla fine scopre che l’India raccontata dai viaggiatori dei secoli andati e quella dei romanzieri esiste davvero. Oggi infatti troviamo testimonianze di inestimabile valore artistico, immerse in un bell’ambiente naturale dove il costume locale è rimasto legato alle tradizioni, sia nel vestire che nelle rappresentazioni di musica e danza. Partecipare a festival e fiere è sicuramente il valore aggiunto ad un percorso nella cultura rajasthana e quello di Pushkar è diventato il più famoso; ma ve ne sono altri di pari im-portanza anche se meno noti. In questa nostra proposta offriamo l’opportunità di assistere a due eventi di grande interesse culturale e folcloristico: la fiera di Nagaur e il festival di Baneshwar, che si tengono a pochi giorni di distanza nel mese di febbraio. Il poderoso forte di Nagaur fa da cornice ad uno dei principali mercati di bestiame del Rajasthan dove si riuniscono le comunità tribali di tutta la zona. Donne bellissime adorne di pesanti gioielli volteggiano in un turbinio di gonne e veli, uomini con turbanti variopinti fanno sfoggio della forza e della velocità dei loro animali, il tutto in un’atmosfera di grande partecipazione. Intorno al Tempio di Baneshwar si radunano centinaia di Bhil, il gruppo etnico dominante della zona, per immergersi in un bagno rituale e consegnare le ceneri dei propri defunti alla confluenza dei due fiumi sacri Som e Mahi

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120

IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi 2° giorno: Delhi - Mandawa 3° giorno: Mandawa - Nagaur 4° giorno: Nagaur e la Fiera del bestiame5° giorno: Nagaur - Jodhpur 6° giorno: Jodhpur - treno per Jaipur - Samode 7° giorno: Samode - Jaipur - Samode8° giorno: Samode - bundi9° giorno: bundi - Dungarpur10° giorno: Dungarpur ed il Festival di baneshwar11° giorno: Dungarpur - udaipur 12° giorno: udaipur - Kumbalgarh - ranakpur - udaipur13° giorno: udaipur - Delhi (in aereo)14° giorno: Delhi - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 15 febbraio 2013 in compagnia di Pierfranco Viano

Quota di partecipazione a partire da € 3.850minimo 12 partecipantimassimo 16 partecipanti

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L’INCrEDIbILE rAJASThAN CON I FESTIVAL DI NAGAur E bANEShWAr

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi 2° giorno: Delhi 3° giorno: Delhi - Mandawa4° giorno: Mandawa - bikaner5° giorno: bikaner - Jaisalmer 6° giorno: Jaisalmer 7° giorno: Jaisalmer - Jodhpur 8° giorno: Jodhpur - ranakpur - udaipur9° giorno: udaipur 10° giorno: udaipur - Pushkar - Jaipur 11° giorno: Jaipur12° giorno: Jaipur - Agra 13° giorno: Agra - Delhi14° giorno: Delhi - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 23 marzo 2013 in compagnia di Annamaria Fumagalli

Quota di partecipazione a partire da € 3.100minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

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Palazzi lussuosi e atmosfere da sogno, la terra dei figli del re nei giorni dell’holi Festival.Un viaggio classico nell’atmosfera fiabesca del Rajasthan, terra sospesa tra il medioevo e la modernità. Il viaggiatore si troverà a contatto con un mondo sorprendente, tra cittadelle fortificate e fastosi palazzi, in un tripudio di raffinata arte e depositari di tra-dizioni millenarie. Il Rajasthan è la regione che fu dei Rajput, i figli di re, che divisi in tanti clan hanno trasformato ogni città in un piccolo regno.

Il viaggio prevede la partecipazione al variopinto Holi Festival, una delle più antiche celebrazioni hindu della stagione primaverile, una festa trascinante, che coinvolge migliaia di persone. In tutto il paese, adulti e bambini attendono questa ricorrenza che rompe le regole degli status e autorizza i partecipanti a lanciarsi reciprocamente secchi colmi di vernice o di polvere colorata.

L’atmosfera della festa, che celebra l’arrivo della primavera e il trionfo del bene sul male, è simile a quella delle feste carnasciali di antica tradizione occidentale. In Europa si gettano frammenti di carta colorata, in India si lanciano direttamente i colori!

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 110

rAJASThAN IN OCCASIONE DELLA FESTA DEI COLOrI

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Mandawa 4° giorno: Mandawa - Churu- Gajner5° giorno: Gajner - bikaner Gajner 6° giorno: Gajner - Nagaur - Khimsar7° giorno: Khimsar - Jaisalmer 8° giorno: Jaisalmer - Pokharan - Jodhpur9° giorno: Jodhpur - Mount Abu 10° giorno: Mount Abu - Jharole - Dungarpur11° giorno: Dungarpur12° giorno: Dungarpur - udaipur 13° giorno: udaipur - Devigarh 14° giorno: Devigarh - Kumbalgarh 15° giorno: Kumbalgarh - ranakpur - Deogarh16° giorno: Deogarh - Minal - bundi17° giorno: bundi - bardoli - bundi 18° giorno: bundi - Samode 19° giorno: Samode - Jaipur - Samode 20° giorno: Samode - bharatpur21° giorno: bharatpur - Agra - Delhi22° giorno: Delhi - Italia

22 giorni / 20 notti

PARTEnZA: 3 agosto 2013 in compagnia di Pierfranco Viano

Quota di partecipazione da definireminimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

C’era una volta il rajasthan, un viaggio che tocca le mete classiche e si addentra nell’India inalterata, dove è facile emozionarsi di fronte ad un presente che sembra passato.Un viaggio intenso perché denso di coinvolgimenti emotivi e visite. Lo garantiscono i luoghi, l’arte, la religiosità, la preziosità dei palazzi fastosi e il fascino delle antiche haveli, le dimore nobiliari. Lo garantisce la gente nei villaggi e l’animazione dei bazar non soffocati o imbarbariti da un turismo di massa. Un viaggio non difficile ma che ha nel tempo necessario forse la sua maggiore difficoltà: occorrono tre settimane per allontanarsi dai circuiti del turismo tradizionale e vivere così un Rajasthan “diverso”. Ideale per chi ha già visitato l’India e per chi vuole approfondire fin da subito il suo rapporto con questa meravigliosa terra.

Sono cinque le mete “classiche” d’obbligo (Bikaner, Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur, Jaipur) e moltissimi i luoghi periferici, dove addentrarsi e scoprire il romanticismo quasi irreale dell’India. In queste regioni meno conosciute, la popolazione mantiene inalterati abbigliamento e tradizioni antiche: gioielli, tessuti, turbanti, fogge e colori indimenticabili. Ed è qui che si possono ammirare antichi complessi templari indù di grande pregio. L’itinerario prevede l’alloggiamento in antiche regge e palazzi nobiliari, una scelta quasi obbligata e in armonia con il percorso. Due notti, invece, saranno trascorse in eleganti bungalow in muratura con il soffitto rivestito di robusta tela. Un viaggio indimenticabile, fra monumenti antichi e villaggi dove il tempo si è fermato, a bordo di jeep, calessi, dromedari e pullman.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 150

rAJASThAN, VIAGGIO IN uNA FIAbA ANTICA

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi - Agra3° giorno: Agra - Fatehpur Sikri - Jaipur4° giorno: Jaipur5° giorno: Jaipur - bundi6° giorno: bundi - Chittorgarh - udaipur7° giorno: udaipur8° giorno: udaipur - ranakpur - Mount Abu9° giorno: Mount Abu - Modhera - Patan - Ahmedabadh10° giorno: Ahmedabadh11° giorno: Ahmedabadh - Lothal - bhavnagar12° giorno: bhavnagar: escursione a Palitana13° giorno: bhavnagar - Mumbai 14° giorno: Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 25 gennaio 2013 in compagnia di Annamaria Fumagalli

Quota di partecipazione a partire da € 3.550minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

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I sontuosi palazzi dello stato del rajasthan, in bilico fra medioevo e contemporaneità e la scoperta del Gujarat, terra di confine, fra templi maestosi e sconosciute etnie. Il viaggio prende le mosse da Agra, celeberrima icona dell’arte mughal, ed attraversa in diagonale il Rajasthan, lo Stato indiano considerato il più turistico, ma ancora capace di regalare, grazie ai contrasti tra medioevo e modernità, atmosfere fiabesche nella profusione di cittadelle fortificate e fastosi palazzi cesellati. Il Rajasthan, è luogo di edifici di grande raffina-tezza artistica, religiosità e preziosità, offre esperienze suggestive nelle città, nei colorati bazar e fra la gente dei villaggi, che mantiene inalterati abbigliamento e tradizioni antiche. Dalla “Terra dei Re” si entra nel cuore del Gujarat, un’India certamente meno nota, custode di un patrimonio artistico e culturale di grande valore, primo fra tutti, Palitana meta di pellegrinaggio ai sublimi templi jain in marmo bianco. Il Gujarat, è terra di confine, si affaccia sul mare arabico e oltre a celare i grandiosi monumenti religiosi è custode delle tradizioni delle numerose etnie che la popolano, gruppi che hanno conser-vato nel tempo modi di vivere e una cultura intatta. La visita ai villaggi offre un mosaico di esperienze e tradizioni millenarie da scoprire. Il fascino di questi luoghi è rappresentato anche dagli elementi decorativi e dalle lavorazioni tipiche locali che si tramandano nel corso del tempo, come la produzione di tessuti di cotone tinti con i colori delle varie etnie. Un itinerario pensato per viaggiatori esperti ed infaticabili che non temono lunghi trasferimenti in pullman.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120

rAJASThAN E GuJArAT: SONTuOSI PALAZZI E TEMPLI SubLIMI

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Mumbai 2° giorno: Mumbai - volo per bhuj 3° giorno: bhuj: escursione ai villaggi del Grande rann di Kutch4° giorno: bhuj - Gondal 5° giorno: Gondal - Junagadh - riserva di Sasan Gir6° giorno: riserva di Sasan Gir - Somnath - Diu7° giorno: Diu - bhavnagar 8° giorno: bhavnagar: escursione a Palitana9° giorno: bhavnagar - Lothal - Dasada10° giorno: Dasada: escursione nel Piccolo rann di Kutch11° giorno : Dasada - Modera - Patan - Ahmedabad12° giorno: Ahmedabad13° giorno: Ahmedabad - volo per Mumbai 14° giorno: Mumbai - Italia

14 giorni /12 notti

PARTEnZA: 26 dicembre 2012 in compagnia di Raffaella Musso 15 febbraio 2013 in compagnia di Annamaria Fumagalli

Quota di partecipazione a partire da € 3.580minimo 6 partecipantimassimo 10 partecipanti

una meta per pochi e curiosi viaggiatori, un luogo lontano dal tempo e meraviglioso, alla scoperta di antichi templi e villaggi, trasportati dalle tipiche portantine di bambù.è’ una terra meno nota, è il Gujarat, al confine con il Pakistan e con il famosissimo Rajasthan. Eppure la regione custodisce un patri-monio artistico, culturale, sociale e naturale di inestimabile valore. L’itinerario proposto ne svela le affascinanti sfaccettature: stili di vita arcaici nel deserto del Grande e Piccolo Rann di Kutch abitato da isolate e fiere tribù nomadi; caratteristiche architetture di villaggi intorno a Bhuj; straordinari capolavori di artigianato tribale; avvistamenti (se si è fortunati) del leone asiatico nella Riserva di Sasan Gir.

Il viaggiatore si potrà facilmente imbattere in pellegrini, fra i sublimi templi jain di Palitana e nel suggestivo tempio di Somnath. Un percorso costellato di tesori, fra severe fortezze e sontuoasi palazzi principeschi. Da non perdere le atmosfere perdute della tranquilla isoletta di Diu, gli splendidi esempi di architettura hindu a Modhera e Patan; le meraviglie indo-islamiche di Ahmedabad, quartier generale di Gandhi durante la lunga lotta per l’indipendenza dell’India.

Un viaggio che tutti possono affrontare, anche chi teme la salita alla rocca di Palitana che può essere raggiunta in “dholi”, la tipica portantina di bambù. è previsto un campo tendato a Sasan Gir, in tende con veranda, bagno privato e aria condizionata.

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IL GuJArAT: TErrA DI DEI E PASTOrI

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Dubai - Calcutta2° giorno: Calcutta3° giorno: Calcutta4° giorno: Calcutta5° giorno: Calcutta - Gothkhali - Parco nazionale delle Sunderbans 6° giorno: Parco nazionale delle Sunderbans 7° giorno: Parco nazionale delle Sunderbans - Gothkhali - Calcutta8° giorno: Calcutta - Dubai - Italia

8 giorni / 6 notti

PARTEnZA: 17 novembre 2012 accompagnatore dall’Italia

Quota di partecipazione a partire da € 2.650minimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

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Dalla città di Madre Teresa, alle mangrovie del parco nazionale di Sunderbans: un viaggio breve, ma pieno di fascino e suggestioni.Siamo nell’India del nord, a Calcutta, città leggendaria, dove si materializza quell’idea che ognuno di noi ha del subconti-nente indiano. La miseria e lo splendore si fondono in una città che è unica al mondo. L’incredibile sovrapposizione tra aree di aspetto e morfologia completamente diverse crea una straordinaria e sorprendente alchimia che ha qualcosa di antico, quasi poetico. In questa città senza tempo e fuori dal tempo, il viaggiatore potrà visiterare un luogo che più d ogni altro lascia il segno: il Centro Udayan, assistito da City of Joy Aid, l’organizzazione umanitaria fondata e finanziata dallo scrittore Dominique Lapierre.

Dalla città della dea Khali è irrinunciabile una visita al Parco Nazionale delle Sunderbans nel delta del Gange, la più grande foresta di mangrovie del mondo, inserita nel Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997. L’enorme foresta, che si estende anche fuori confine, nel Bangladesh, è noto per la sua enorme varietà di fauna; fra cui le tigri Bengala e numerose specie di uccelli, coccodrilli e serpenti. Un viaggio di breve durata ma intenso per chi desideri lasciarsi emozionare da una coinvol-gente atmosfera.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 110

LA CITTà DI CALCuTTA E IL PArCO DI SuNDErbANS, PErLE DEL bENGALA

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Calcutta2° giorno: Calcutta3° giorno: Calcutta - Krishnanagar - Murshidabad - Farakka, imbarco sulla “Sukapha”4° giorno: navigazione sul Gange: rajmahal e Manihari Ghat5° giorno: : navigazione sul Gange: bateshwar, Vikramshila, Colganj6° giorno: navigazione sul Gange: bhagalpur, riserva Gangetic Dolphim e Sultanganj7° giorno: navigazione sul Gange: Monghyr, Pirpahar hill e Sita Kund8° giorno: navigazione sul Gange: Mokameh e barh9° giorno: navigazione sul Gange: Nalanda, rajgir e barh10° giorno: navigazione sul Gange: Patna11° giorno: sbarco a Patna - bodhgaya12° giorno bodhgaya - Varanasi13° giorno: Varanasi - Sarnath - Varanasi14° giorno Varanasi - Calcutta (in aereo)15° giorno: Calcutta16° giorno: Calcutta - Italia

16 giorni / 14 notti

PARTEnZA: 20 febbraio 2013, ideato da Mario Romualdi e accompagnato da Elena dacomeQuota di partecipazione a partire da € 4.750minimo 15 partecipantimassimo 18 partecipanti

Lo scorrere della vita osservata da un’imbarcazione sul fiume sacro dell’India. un’esperienza di viaggio unica, alla scoperta degli angoli meno noti del subcontinente.L’acqua del Gange è nerastra, a tratti limacciosa, vi galleggiano impurità, ma trasporta la purezza delle passioni e delle speranze, la spi-ritualità e le illusioni. Seguiremo le fiammelle che le mani degli uomini e delle donne lasciano in balia delle acque per portare l’offerta il più lontano possibile. Un viaggio che include luoghi come Calcutta, Varanasi, Sarnath, Bodhgaya, dove ammireremo edifici storici e religiosi noti per le preziosità artistiche e per la loro grandiosità. Ma anche un viaggio sulle acque del fiume sacro: per una settima-na navigheremo su un’imbarcazione che useremo come albergo e ristorante, con servizi privati, aria condizionata e area massaggi, sostando in luoghi che spesso non vengono indicati neppure sulle guide turistiche. Ci inoltreremo in luoghi dove non troveremo siti archeologici rinomati e architetture maestose; ci accompagnerà la dolce noia di un affascinante viaggio sulle acque di un fiume mistico che per giorni e giorni sarà la nostra culla. Saremo in India, ma lontani da quell’idea di India creata dal mondo occidentale. La capacità di osservazione del viaggiatore darà valore a questa esperienza di viaggio, nel pieno rispetto dello scorrere della vita quo-tidiana della gente che incontreremo. In questa normalità fatta di semplici gesti, abitudini, rapporti tra uomini e divinità, ritualità che si ripetono da secoli è presente la straordinarietà di un mondo ancora sconosciuto e decisamente affascinante.

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VIE D’ACquA NELL’INDIA DEL GANGE

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi2° giorno: Delhi 3° giorno: Delhi - Varanasi4° giorno: Varanasi5° giorno: Varanasi - bodhgaya 6° giorno: bodhgaya7° giorno: bodhgaya - rajgir - Nalanda - Patna 8° giorno: Patna - Vaishali - Kushinagar 9° giorno: Kushinagar - Lumbini 10° giorno: Lumbini - Kapilavastu - Sravasti 11° giorno: Sravasti - Lucknow 12° giorno: Lucknow - Delhi 13° giorno: Delhi - Italia

13 giorni / 11 notti

PARTEnZA: 30 marzo 2013 accompagnatore dall’ItaliaQuota di partecipazione a partire da € 3.400minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

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un viaggio a ritroso nel tempo, quando l’India era buddhista.Monumenti e testimonianze sui luoghi santi della vita del maestro.“Il Buddha - disse Nehru - è il più grande figlio dell’India”.

Da Delhi in poi, un lungo viaggio sulle orme della religione che garantì all’India pace e prosperità per lungo tempo. Da dieci secoli i monaci buddisti con le loro vesti arancione non percorrono più le trafficate strade delle città del subcontinente, ma del loro passaggio ne sono testimoni centinaia di costruzioni e templi.

Il viaggio, dopo la città di Delhi, farà tappa a Varanasi, Bodhgaya, Rajgir e via via racconterà la storia dell’imperatore Ashoka che governò l’India tutta nel periodo di maggior diffusione del buddhismo. Un periodo d’oro di concordia e ricchezza che precedette l’attuale periodo induista, nel quale la venerazione è aperta alla moltitudine di divinità che popolano quell’olimpo così facile da pregare.

La parola dell’antico Maestro sembra definitivamente dimenticata, ma rimangono i monumenti, la loro architettura e il loro valore artistico. Questo viaggio attraversa il luoghi santi legati alla sua vita: là dove egli nacque e dove morì, dove ebbe l’Illuminazione e dove predicò la sua dottrina.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120

ALLA SCOPErTA DELL’INDIA ANTICA E buDDhISTA SuLLE OrME DEL MAESTrO

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia- Delhi 2° giorno: Delhi3° giorno: Delhi - Allahabad (in aereo) 4° giorno: Allahabad - Sitamarhi - inizio della navigazione sul Gange - Virojpur 5° e 6° giorno: Virojpur - navigazione sul Gange - Chunar7° giorno: Chunar - navigazione sul Gange - Varanasi8° giorno: Varanasi 9° giorno: Varanasi - Patna 10° giorno: Patna - Sonepur - Patna11° giorno: Patna - Calcutta (in aereo)12° giorno: Calcutta13° giorno: Calcutta 14° giorno: Calcutta - Delhi - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 19 novembre 2012 in compagnia di Anna Canuto

Quota di partecipazione a partire da € 3.900minimo 8 partecipantimassimo 12 partecipanti

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un viaggio in barca sulla via d’acqua per eccellenza: il Gange, toccando con mano l’India più autentica, scoprendo nelle piccole cose, le tradizioni più antiche. L’India diversa, quella meno nota, lontana dai percorsi del turismo di massa, affascinante perchè svelata agli occhi nel corso di quattro giorni di navigazione sul grande fiume sacro, tra Allahabad e la città santa di Varanasi. Un viaggio che lambisce luoghi di una bellezza semplice e sorprendente, rendendo il viaggiatore testimone di episodi di vita rurale quo-tidiana, osservatore meravigliato di santuari sconosciuti e di ritualità lontane da strade e rumori.L’itinerario prende avvio nei pressi di Allahabad dove una tradizionale imbarcazione guiderà il gruppo fino a Varanasi, fra abbaglianti banchi di sabbia e nugoli di uccelli che attraversano il cielo. La navigazione prevede sbarchi che permetteran-no di visitare sia villaggi agricoli sia templi e santuari. Per tre sere, nella quiete della riva del fiume, verrà posato il campo tendato. Il percorso prosegue con sosta a Varanasi, città santa resa frenetica dal brulicare senza sosta di pellegrini, santoni, venditori e mendicanti. Le emozioni continuano a Sonepur per l’appuntamento annuale con la più grande fiera del be-stiame di tutta l’India. Ultima tappa Calcutta, città di contraddizioni, di odori intensi e rumori assordanti; metropoli che travolge per la sua energia quasi ipnotica. Un viaggio pensato per chi ama l’India e, non esita ad accettare qualche piccolo disagio a favore di un’esperienza straordinaria.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 120

IN bArCA SuL GANGE IN OCCASIONE DELLA FIErA DI SONEPur

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MErAVIGLIE E TESOrI DELL’INDIA CENTrALE

un’eccellente proposta per scoprire l’intreccio delle molteplici culture presenti nel subcontinente e coglierne i tesori più preziosi. L’india, per sua natura, non ha una precisa definizione, non è soltanto hindu, buddhista, jain o musulmana. L’India è l’insieme di tutto questo, è un meraviglioso sovrapporsi di culture e religioni. Questo grande viaggio porta a conoscerne lo straordinario sincretismo, toccando non solo i tracciati tradizionali, ma anche i luoghi insoliti del Madya Pradesh e del Maharashtra.

Il viaggiatore potrà scoprire gli elegantissimi palazzi di Gwalior, i sorprendenti affreschi di Orchha, il sito archeologico buddhista di Sanchi e la città santa di Ujjain. L’itinerario prevede una visita alla cittadella di Mandu, dal fascino incomparabile e al magni-fico complesso templare di Maheshwar.

Fra le mete di questo viaggio anche le grotte di Ajanta ed Ellora, grandiose e straordinarie.Il viaggio percorre regioni poco frequentate dal turismo ma non presenta difficoltà né richiede particolare spirito di adattamento.

Gli eventuali minimi disagi dovuti ad un paio di lunghi spostamenti saranno ampiamente compensati dallo charme della dimo-ra principesca in cui si soggiornerà a Maheshwar.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 150

IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Delhi 2° giorno: Delhi 3° giorno: Delhi - Khajuraho  (in aereo)4° giorno: Khajuraho - Orchha5° giorno: Orchha - Gwalior 6° giorno: Gwalior - bhopal  (in treno) 7° giorno: bhopal 8° giorno: bhopal - ujjain - Maheshwar9° giorno: Maheshwar 10° giorno: Maheshwar - Mandu - Maheshwar 11° giorno: Maheshwar - Indore - volo per Aurangabad via Mumbai12° giorno: Aurangabad: escursione alle grotte di Ajanta 13° giorno: Aurangabad- escursione alle grotte di Ellora - volo per Mumbai14° giorno: Mumbai - Italia

14 giorni / 12 notti

PARTEnZA: 12 gennaio 2013 accompagnatore dall’Italia

Quota di partecipazione a partire da € 4.900minimo 10 partecipantimassimo 16 partecipanti

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - bangalore2° giorno: bangalore - Srirangapatnam - Mysore 3° giorno: Mysore: escursione a Somnathpur4° giorno: Mysore - Sravanbelagola - Chikmagalur5° giorno: Chikmagalur: escursione a belur e halebid 6° giorno: Chikmagalur - Chitradurga - hospet7° giorno: hospet - hampi - hospet 8° giorno: hospet - Aihole - Pattadakal - badami 9° giorno: badami - hubli 10° giorno: hubli - Goa11° giorno: Goa12° giorno: Goa - volo per Mumbai 13° giorno: Italia

13 giorni / 11 notti

PARTEnZA: 28 ottobre 2012 in compagnia di Maria Grazia Modesti

Quota di partecipazione a partire da € 3.280minimo 8 partecipantimassimo 16 partecipanti

KArNATAKA: GIOIELLI DI PIETrA E PrOFuMI DI SPEZIE

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Alla scoperta di uno fra i luoghi più belli e meno noti dell’India, terra dalle affascinanti radici indovediche, ricca di cultura e di un’architettura templare dalle linee purissime.C’è una terra dove sono presenti grandi templi e complessi rupestri che rappresentano un eccezionale patrimonio dell’umanità; luoghi preziosi, non solo per il loro interesse archeologico, ma soprattutto per le atmosfere che donano all’ambiente circostante. Visitare il Karnataka è un viaggio molto appagante, che consente di immergersi in una cultura vigorosa e millenaria, senza tuttavia tralasciare il profilo paesaggistico estremamente suggestivo: grandi distese coltivate a spezie e caffè, colline dai profili frastagliati, gole scavate da fiumi. Un’ampia area, prevalentemente rurale, dove l’incontro con la popolazione non presenta contraddizioni esasperate, tipiche delle grandi città meta del turismo di massa. Da Bangalore, modernissima capitale delle nuove tecnologie, l’itinerario è un susseguirsi di gioielli: i sontuosi palazzi di Mysore, città della seta e del sandalo, le sculture esuberanti dei templi di Belur e Halebid, il sito archeo-logico di Vijayanagar, uno dei più imponenti al mondo, gli splendidi santuari di Pattadakal e Aihole e gli spettacolari templi rupestri di Badami. L’itineriario termina su una delle celebri spiagge di Goa, ultima meta prima della partenza per Mumbai e il rientro in Italia. Un viaggio facile, per chi ama lasciarsi conquistare dall’arte fantasiosa e maestosa di templi e palazzi antichi e per chi predilige l’India della quiete, quella meno nota, ma ugualmente affascinante. Gli unici piccoli disagi potrebbero essere un paio di lunghi trasferimenti e due alberghi modesti, ma dignitosi.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 110 www.kel12.com

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IL VIAGGIO:1° giorno: Italia - Chennai 2° giorno: Chennai - Kanchipuram - Mahabalipuram3° giorno: Mahabalipuram - Tiruvannamalai 4° giorno: Tiruvannamalai - Pondicherry5° giorno: Pondicherry - Chidambaram - Kumbakonam - Darasuram - Tanjore 6° giorno: Tanjore - Trichy - Tanjore7° giorno: Tanjore - Karaikudi 8° giorno: Karaikudi - Madurai 9° giorno: Madurai: Periyar 10° giorno: Periyar - Kumarakom 11° giorno: Kumarakom - Allepey - Crociera nelle backwaters 12° giorno: Allepey - Cochin 13° giorno: Cochin 14° giorno: Cochin - volo per bangalore 15° giorno: Italia

15 giorni / 13 nottiPARTEnZA: 27 dicembre 2012 in compagnia di Maria Grazia ModestiQuota di partecipazione a partire da € 4.050minimo 12 partecipantimassimo 16 partecipanti

TAMIL NADu E KErALA: L’INDIA PIù INDIANA

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Il viaggio nell’India più tipica, navigando sul filo dell’acqua, alla scoperta dei tesori della cultura dravidica.L’India è terra di straordinarie contaminazioni, dove convivono culture diverse, in un gioco di contrasti e sovrapposizio-ni. La parte meridionale del subcontinente è il luogo dove si svela agli occhi del viaggiatore l’India più “indiana”, dove la cultura dravidica non ha ceduto alle lusinghe della cultura occidentale e straniera, dove gli invasori si sono arresi alla secolare tradizione locale.

Percorrendo il Tamil Nadu e il Kerala, il viaggio regala un mosaico di suggestioni ed esperienze: immense città-tempio dai raffinati intagli di pietra affollate di pellegrini, santuari monolitici costruiti sulla spiaggia, sontuose dimore di geniali mercanti di spezie, antiche tradizioni religiose e teatrali.

Un itinerario di quindici giorni che non manca di offrire piacevoli momenti di contemplazione e relax, in un tripudio di palme e risaie strette tra i monti e il mare. Nella lenta navigazione su confortevoli imbarcazioni houseboat, fra canali ritagliati nella vegetazione tropicale, scorre un mondo pacifico e silenzioso, fatto di villaggi di pescatori, isolotti coltivati, lagune e giardini di profumate spezie.

Tutto ciò che non viene donato, va perduto.Per ogni partecipante a questo viaggio, il contributo per CITY OF JOY AID sarà di & 130 www.kel12.com

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Un ringraziamento particolare a M.me Dominique e M. Dominique Lapierreche hanno ispirato la creazione di questo catalogo e ad Angela Prati, le cui immagini ci regalano

il volto più bello e sorprendente dell’incredibile India.

Questa pubblicazione è stata realizzata con la collaborazione di Indiatourism Milan.

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una parte dei viaggi proposti si possono effettuare da soli o con un gruppo di amici; mentre in alcuni casi è indispensabile la presenza di un accompagnatore Kel12.

Chiedete ai nostri esperti, vi sapranno consigliare il viaggio più adatto alle vostre esigenze, fornendo la soluzione migliore, tenendo conto delle particolarità di ogni singolo itinerario,

in conformità con la vostra idea di viaggio.

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