Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy 518

11
Lapierre Froggy 518 TEST

description

Lapierre Froggy tested

Transcript of Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy 518

Page 1: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

Lapierre Froggy 518

TEST

Page 2: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

Lapierre è una casa dalla l unga storia. I’iniziatore,

Gaston Lapierre, fondò il mar chio digionese nel

1947, ben 63 anni fa. Nel 1960 la gest ione del-

l’a zienda passò al figlio Jacky. Nel 1996 il gruppo

olandese Accel (possessore fra gli altri di Ghost e

Ha i Bike) com pra il mar chio fran cese, af fidando

a Gilles Lapierre, nipo te del fondatore Gaston, il

ruolo di Managing Director. Occ uparsi di bici in casa

Lapierre è sem pre stato un vizio di famiglia. La bici

che abbiam o testato per voi è una Froggy 518 del

2010, il m o dello di Lapierre dedicato alle disci-

pline enduro/fre eride. L’idea di base della Froggy

è quella di po ter disporre di un mezzo altamente

performante in discesa che risult i com o do an che

per trasferiment i in salita.

La bici: La 518 rappresenta la media gamma del modello Froggy e

si posiziona fra il modello entry level 318 ed il top di gamma 718.

La bici offre 180mm di travel alla ruota posteriore ed adotta un

sistema a quattro punti d’infulcro brevettato da Lapierre e de-

nominato OST. Il montaggio della 518 presenta un ammo Fox DHX

RC4 (240x76), forcella Fox 36 VAN RC2 FIT da 160mm, guarni-

tura, deragliatore e manettini Shimano SLX, cambio Shimano

Saint, freni formula RX con dischi da 203mm, ruote con mozzi

Lapierre e cerchi Alex Rims FR32 a 32 fori, attacco manubrio Syn-

cros FR50 31.8x50mm, piega Syncros FR2014 con rise da 40 e

larga 710mm e gomme Continental Rubber Queen TR da 2.40. Il

telaio è realizzato con tubazioni in alluminio idroformato, il tutto

con un risultato estetico molto elegante in perfetto stile Lapierre.

Page 3: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518
Page 4: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518
Page 5: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

TESTLapierre Froggy 518

La Froggy è davvero curata nei minimi dettagli. Sul tubo piantone un collarino in al-

luminio anodizzato che fa da indicatore per una scala numerica posizionata sul fodero

alto del carro vi permette di controllare con precisione la quota di sag. Sotto il tubo

orizzontale sono già predisposti i passacavi per l’utilizzo di un tubo sella telescopico

con comando al manubrio. Rifiniture ai massimi livelli insomma.

Salita: La Froggy 518 non ha certo la salita come suo campo d’azione prediletto, tut-

tavia i brevi trasferimenti tipici di un’uscita sui trails per le montagne vicino casa non

presentano alcun problema. Certo i suoi 16.3kg dopo un poco si fanno sentire, ma

complessivamente il carro è molto neutrale in fase di pedalata e questo rende la bici

molto reattiva. Per i più estremi fra gli enduristi si potrebbe pensare di pedalare la

Froggy 518 anche per giri un poco più lunghi in stile enduristico, ma a quel punto fiato

e gambe assumono un ruolo determinante. In fondo si tratta pur sempre di un

prodotto gravity oriented.

Page 6: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518
Page 7: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

Discesa: Quando la ruota anteriore punta verso valle la Froggy

entra nel suo elemento. Cominciamo col dire che la scelta di

Lapierre di equipaggiare un telaio con 180mm di travel con una

forcella da 160mm potrebbe fare storcere il naso a qualcuno, tut-

tavia dobbiamo dire che il risultato ci è sembrato abbastanza

equilibrato.

Veloce: su percorsi molto veloci e scorrevoli con tanto air time la

Froggy da decisamente il meglio di sé, un vero e proprio attrezzo

da bike park. Grazie al passo discretamente lungo, 1130mm nella

misura 43”, all’angolo di sterzo di 66,5° ed all’altezza del movi-

mento centrale di 360mm (quasi quote da dh), la bici risulta es-

sere molto stabile alle alte velocità. Il peso contenuto e le

geometrie equilibrate la rendono maneggevole ed allo stesso

tempo ben bilanciata in fase aerea. Il sistema OST di Lapierre non

teme in alcun modo i fondo corsa, questo permette di non

esagerare con la compressione in fase finale sul Fox DHX RC4.

L’utilizzo di un ammo dal lungo interasse, (240x76), permette di

sfruttare un volume d’olio maggiore, aumentando l’idraulica a

disposizione migliorano di conseguenza le prestazioni per quel

che riguarda la sensibilità della sospensione e la precisione dei

settaggi. In fase di frenata il carro lavora discretamente, la ruota

posteriore rimane ben aderente al terreno contribuendo ad una

frenata fluida e controllata. I Continental Rubber Queen TR lavo-

rano molto bene e la tenuta in curva è superiore alle nostre as-

pettative. Le coperture mostrano qualche limite nella tenuta su

bagnato in presenza di rocce.

Tecnico stretto: in questo contesto la Froggy mostra qualche

limite, in parte legato alle geometrie ed in parte legato alla scelta

della componentistica. La lunghezza della bici la rende non proprio

maneggevolissima sullo stretto, in particolare in contesti con

fondo tecnico, forte pendenza e curve molto strette. Un

sostanziale miglioramento lo si avverte con la sostituzione della

piega. Il manubrio in dotazione è un Syncros FR2014 con rise da

40, quota forse un po’ troppo alta per una bici di questo tipo.

Page 8: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518
Page 9: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

La sensazione, soprattutto sul ripido, è quella di essere legger-

mente alti ed un po’ arretrati. Una piega con un rise da 25/30 per-

metterebbe di stare molto più sull’anteriore e controllare meglio

l’avantreno con il peso del corpo. Anche la scelta delle serie sterzo

non ci è sembrata azzeccatissima per queste condizioni. Una

scatola sterzo da 1,5” permetterebbe l’utilizzo di una serie sterzo

zero stack, la Froggy invece monta una serie sterzo Lapierre che

risulta essere abbastanza alta sia sopra che sotto la scatola

sterzo. La complessiva altezza dell’avantreno data dalla serie

sterzo abbinata al rise pronunciato della piega trasmettono certo

una sensazione di sicurezza sul ripido ma a nostro parere con-

dizionano negativamente la posizione di guida. Ci è comunque

bastato montare una piega con rise da 15 ed eliminare qualche

distanziale per sentirci nuovamente a nostro agio in tutte le con-

dizioni di guida.

Impressioni conclusive: La Froggy 518 è senza alcun dubbio una

bici da bike park con piste preparate ricche di drops e salti. Leg-

gera, maneggevole, molto stabile alle alte velocità, ben bilanciata

in aria e sempre composta in fase d’atterraggio. Il peso contenuto

e la neutralità del carro la rendono adatta anche ad uscite più ped-

alate, ma attenzione a non strafare perchè sotto il sedere avete

sempre una bici da più di 16,5 kg con tutti i pedali. Le rifiniture

sono di altissimo livello, come del resto ci ha abituati Lapierre. Una

bici quindi molto curata e dalle linee essenziali ed allo stesso

tempo eleganti. In alcuni casi la componentistica ci ha lasciato

perplessi, in particolare per quel che riguarda la serie sterzo (una

zero stack sarebbe l’ideale) e la piega dal rise troppo pronunciato.

Consigliamo di eliminare i distanziali da sotto l’attacco manubrio

ed accorciare il cannotto della forcella.

Page 10: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518
Page 11: Tri-ride Newspaper - Lapierre Froggy  518

peso, rifiniture, sistema sospensione OST

foto: Andrea Paternò

testo e grafica: Viktor

piega dal rise troppo pronunciato, serie sterzo troppo alta

+

-

peso: 16.3kg (pedali esclusi)

prezzo al pubblico: 3399 euro

importatore: Releven (www.r11.it)