casertafocus 37
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CaSERTa. Dopo la “pena esem-
plare” inflitta ai sindaci di Castelvol-
turno, Maddaloni e Casal di Principe
il 31 dicembre 2009, con lo sciogli-
mento per il mancato raggiungimento
delle percentuali di raccolta differen-
ziata, almeno nelle intenzioni, il pro-
blema dello smaltimento, è diventato
uno tra i primi punti nelle agende po-
litiche degli amministratori di Terra di
Lavoro.
A leggere, però, i dati diffusi nei giorni
scorsi dall’osservatorio regionale sui
rifiuti, si direbbe che questa grande
attenzione non si traduce in risultati
concreti.
Secondo l’osservatorio regionale
della Campania, infatti, la media pro-
vinciale di raccolta differenziata nel
2011 è del 34,64%.
Si tratta di un dato complesso da ana-
lizzare, dal momento che, non c’è
una sorta di continuità territoriale tra
le percentuali di raccolta come è ve-
rificabile dalla tabella a pagina 2.
Si passa dallo 0,54% di San Marcel-
lino, al 65,02% di Valle di Maddaloni,
primo comune in Terra di Lavoro ed
unico ad essere in linea con gli stan-
dard europei sulla raccolta differen-
ziata.
In mezzo a queste cifre, una varietà
sterminata di percentuali che dimo-
strano come i Comuni non siano an-
cora attrezzati per raggiungere delle
cifre di raccolta differenziata significa-
tive per poter pensare di risolvere il
problema dello smaltimento dei rifiuti.
In questo momento, lontani dall’obiet-
tivo, soprattutto i grandi Comuni.
Se Capua si può collocare in una fa-
scia medio-alta con un 48,98% niente
male, la percentuale già scende
quando si passa a Caserta.
Il capoluogo, infatti, si ferma al
38,32% ben lontano dal 65% a cui
dovrebbero arrivare i Comuni. La mu-
sica non cambia nemmeno per gli
altri grandi Comuni. Maddaloni si
ferma al 20,19, più vicina agli stan-
dard di legge Marcianise con il 42,96.
Tra i grandi Comuni, il migliore è San
Felice a Cancello con il 55,86% egua-
gliato con percentuale fotocopia dai
cugini di Santa Maria a Vico. Com-
lpeta il quadro per le grandi realtà
Santa Maria Capua Vetere con il
43,61%.
(In)differenziataLontanissima la percentuale del 65%, ecco i dati
PRIMARIE big ederby in campoSubito in campo Renzi e D’Alema.
Ecco le sfide nei Comuni più im-
portanti. Pag.3
Chi ben comincia è a metà del-
l’opera, e, questa volta, pare che
il Partito democratico sia partito
con il piede giusto. Dopo mesi di
stallo, di dialettica e di confronto,
le prossime primarie per il candi-
dato premier hanno riacceso
l’entusiasmo un po’ di tutti, diri-
genti, maggiorenti, militanti, neo-
fiti... e chi più ne ha più ne metta.
Questa volta, però, non si è par-
titi all’insegna della guerra di po-
sizione fine a se stessa, basata
su campanilismi, invidie e me-
schinità che, troppo spesso
hanno rallentato il dibattito e
compromesso il processo di cre-
scita del Partito democratico.
Questa volta si è partiti a razzo. I
renziani vogliono dimostrare di
essere la novità, di affasciare, di
coinvolgere, di cambiare, di mi-
gliorare e hanno subito calato il
pezzo da novanta, facendo ve-
nire domenica a Caserta il sin-
daco di Firenze in persona.
Niente male.continua a pag. 4
diFrancesco Marino
L’editoriale
REGGIA controllipotenziatiIl sindaco dispone una presenza
maggiore di vigili nell’area dopo i
problemi dei crolli. Pag.5
DON FILIPPO 40 anni di fedeIl sacerdote festeggia quarant’anni
da quando ha preso i voti con la
presentazione del suo libro. Pag.7
continua a pag.2
Primarie un elettrochoc chefa bene al Pd
ANFITEATROecco 17 milioniL’amministrazione Di Muro tenta il
restyling attraverso un maxi-finan-
ziamento regionale. Pag.8
BILANCIO arriva il no dei revisoriAntropoli alle prese con la grana
della manovra economica rischia lo
scioglimento. Pag.9
I bidoni della raccoltadifferenziata
CANDIDATUREil rebus CerretoIl sindaco se vuole il parlamento,
deve dimettersi entro il 28 ottobre.
Manovre in corso. Pag.10
FRASCA campionedelle acconciatureIl parrucchiere casertano vince i
mondiali di Milano dopo il successo
a squadre. Pag.4
Anno III n. 3713/10/2012
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, GraficProcessing ACERRA (NA). Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
segue da pagina 1
Al di la della cattiva volontà dei cit-
tadini che, pure c’è, i dati così bassi
di raccolta differenziata trovano la
loro origine anche in un sistema di
gestione dei rifiuti che non funziona
in Terra di Lavoro.
Il mancato decollo della Gisec e i
continui problemi del consorzio
unico di bacino, giocano un ruolo im-
portante nella crisi del sistema dei ri-
fiuti in Terra di
Lavoro.
Senza voler en-
trare nel merito
delle questioni
sindacali, i conti-
nui scioperi dei la-
voratori del
consorzio deter-
minano problemi
sul miglioramento
delle percentuali
della raccolta dif-
ferenziata.
Una raccolta a
singhiozzo sul
territorio che, so-
prattutto in alcune
realtà, da gennaio
ad oggi è stata
una costante, determina un sistema,
per così dire, a gambero, della diffe-
renziata.
Quando il sistema di raccolta si
ferma per alcuni giorni, le ditte che
si occupano del servizio, sono co-
strette a portare in discarica tutta
l’immondizia senza differenziarla.
Questo processo determina un arre-
tramento della raccolta, con tutte le
conseguenze che la cosa comporta.
Altro fattore non da trascurare è
quello delle bonifiche. Da prima
dell’estate ad oggi, l’Astir, grazie
all’ex commissario Franco Malvano
ha promosso sul territorio un’azione
invasiva per quello che riguarda le
bonifiche.
In base ad un dispositivo della Pro-
vincia di Caserta, però, i rifiuti rac-
colti in occasione delle bonifiche, i
cosiddetti big bag, non rientrano in
un contesto emergenziale e, quindi,
devono essere considerati rifiuti nor-
mali.
Ovviamente, andando a smaltire
nell’ordinario questa spazzatura, il
dato della raccolta differenziata si
abbassa ulteriormente.
Il sindaco di Maddaloni Antonio
Cerreto, per la bonifica dell’area di
Santa Fede, ha stimato un arretra-
mento di circa il
6% della percen-
tuale di raccolta
differenziata.
La provincia di
Caserta è, co-
munque, in linea
con il resto della
nazione.
L’Italia è in forte ri-
tardo sugli obiet-
tivi di raccolta
differenziata e il
raggiungimento
degli standard del
2006 previsti dalla
normativa nazio-
nale, non erano
ancora stati rag-
giunti nel 2009. In
forte ritardo le regioni del sud Italia,
bene solo il nord-est con a capo il
Trentino Alto Adige e il Veneto.
È quanto emerge dall’elaborazione
condotta da Fondazione Impresa di
Mestre su dati Istat in riferimento
alla raccolta differenziata 2009; se-
condo la normativa nazionale infatti,
l’Italia avrebbe dovuto raggiungere
l’obiettivo del 35% di raccolta diffe-
renziata entro il 2006, del 40% entro
il 2007, del 45% entro il 2008, del
50% entro il 2009, del 60% entro il
2011 e 65% entro il 2012. Dall’ela-
borazione invece, l’Italia risulta in ri-
tardo di ben 3 anni con il
raggiungimento del 33,6% solo nel
2009 e un accumulo un deficit di
oltre 16 punti percentuali rispetto
agli standard.
Francesco Marino
bonifiche caos smaltimentoI big bag fanno arretrate le percentuali anche del 6%
2 13/10/2012 CASERTA
COMUNE % R.D.
Ailano 41,69
Alife 49,70
Alvignano 30,54
Arienzo 52,97
Aversa N.D.
Baia e Latina 24,60
Bellona 59,31
Caianello 44,15
Caiazzo 52,84
Calvi Risorta N.D.
Camigliano 52,50
Cancello ed Arnone 3,78
Capodrise 32,18
Capriati a Volturno N.D.
Capua 45,98
Carinaro 33,71
Carinola 48,42
Casagiove N.D.
Casal di Principe 8,56
Casaluce 42,05
Casapesenna 41,36
Casapulla 53,87
Caserta 38,13
Castel Campagnano 53,86
Castel di Sasso 36,71
Castel Morrone 58,83
Castel Volturno N.D.
Castello del Matese 52,33
Cellole 17,56
Cervino N.D.
Cesa 33,04
Ciorlano 39,04
Conca della Campania 25,02
Curti 52,34
Dragoni 5,45
Falciano del Massico 32,66
Fontegreca 19,77
Formicola N.D.
Francolise 55,43
Frignano 23,13
Gallo Matese 6,43
Galluccio 32,20
Giano Vetusto 20,40
Gioia Sannitica 50,87
Grazzanise 23,40
Gricignano di Aversa 4,44
Letino 47,46
Liberi 8,14
Lusciano N.D.
Macerata Campania 46,07
Maddaloni 20,19
Marcianise 42,96
Marzano 38,75
Mignano Monte Lungo 29,85
Mondragone N.D.
Orta di Atella 38,26
Parete N.D.
Pastorano 27,48
Piana di Monte Verna 54,72
Piedimonte Matese 40,53
Pietramelara 38,73
Pietravairano 51,76
Pignataro Maggiore 43,72
Pontelatone 26,37
Portico di Caserta 43,51
Prata Sannita 31,61
Pratella 28,85
Presenzano 40,68
Raviscanina 23,19
Recale 48,03
Riardo 37,96
Rocca d'Evandro N.D.
Roccamonfina 40,46
Roccaromana 51,71
Rocchetta e Croce 30,10
Ruviano N.D.
San Cipriano d'Aversa 35,53
San Felice a Cancello 55,86
San Gregorio Matese 8,24
San Marcellino 0,54
San Marco Evangelista 34,27
San Nicola la Strada 34,43
San Pietro Infine 16,41
San Potito Sannitico 41,44
San Prisco 35,44
San Tammaro 30,31
Santa Maria a Vico 55,86
Santa Maria Capua Vetere 43,61
Santa Maria la Fossa 50,91
Sant'Angelo d'Alife 41,83
Sant'Arpino 24,52
Sessa Aurunca 34,67
Sparanise N.D.
Succivo 14,03
Teano 32,31
Teverola 20,46
Tora e Piccilli 36,75
Trentola-Ducenta 28,22
Vairano Patenora N.D.
Valle Agricola 45,43
Valle di Maddaloni 65,03
Villa di Briano 13,66
Villa Literno 22,73
Vitulazio 40,72
Media provinciale 34,64
Franco Malvano
CASERTA. E’ già tempo di primarie
in provincia di Caserta. Nemmeno il
tempo per l’area Renzi di organiz-
zare l’evento di domenica mattina
con il sindaco di Firenze al teatro co-
munale che dalla segreteria provin-
ciale è arrivata la risposta a
sostegno di Pierluigi Bersani. Lu-
nedì ad Orta di Atella, infatti, è pre-
vista la visita di colui il quale, in
questo momento è il rivale di Renzi,
cioé Massimo D’Alema.
Una sfida tra componenti che, per il
momento, sta assumendo toni alti
visto che ha trasformato la provincia
di Caserta in una mini-capitale della
politica.
Ma quali sono le forze in campo in
questo momento? E, quali i possibili
derby?
A San Nicola la Strada, ad esempio,
la sfida è tutta tra la consigliere re-
gionale Lucia Esposito impegnata
con la mozione Bersani, e Raffaele
Narducci, ex candidato a sindaco
per il centrosinistra a San Nicola la
Strada.
Stessa situazione si vive a Santa
Maria Capua Vetere dove il capo-
gruppo Carlo Troianiello e l’asses-
sore Giuseppe Russo sostengono
la posizione del sindaco di Firenze e
il capogruppo alla Provincia Giu-
seppe Stellato, è al fianco del coor-
dinatore nazionale Bersani. Renzi
non ha fatto breccia tra i big del par-
tito, dal momento che i due deputati
Stefano Graziano e Pina Picierno,
l’altro consigliere regionale Nicola
Caputo, il segretario provinciale
Dario Abbate, il sindaco di Piedi-
monte Enzo Cappello, quello di Ma-
cerata Campania Luigi Munno
sostengono tutti la candidatura di
Bersani. Con Renzi, invece, la ca-
puana Loredana Affinito, il segre-
tario cittadino di Caserta Mauro
Desiderio e il consigliere comunale
del capoluogo Carlo Marino. Con il
primo cittadino di Firenze anche il di-
rigente provinciale Carmine De
Lucia e molti rappresentanti dei
Giovani democratici. Nelle prossime
ore, comunque, la segreteria provin-
ciale si dovrà riunire assieme ai rap-
presentanti dell’area Renzi per fis-
sare regole e luoghi dove poter ce-
lebrare le primarie. La tensione
politica in provincia è già alle stelle
per l’evento. Ora è necessario che
si proceda a mettere a regime la
macchina organizzativa.
Primariemania big e derbyArrivano Renzi e D’Alema. Tutte le forze in campo
313/10/2012CASERTA
Matteo Renzi e Massimo D’Alema
CASERTA. Quando si dice un’ac-
conciatura mondiale. Angelo Frasca,
parrucchiere di Caserta, ha vinto il
titolo mondiale nella categoria taglio,
colore ed extension nell’ambito della
rassegna iridata che si è svolta a Mi-
lano dal 6 all’8 ottobre scorsi. A fare
coppia con il talento casertano la
modella Lucia Altiero sulla quale è
stata effettuata l’acconciatura che
ha permesso a Frasca di guada-
gnare il titolo individuale. Il successo
per l’acconciatore casertano pesa
doppio, dal momento che è stato
raccolto in età giovanissima grazie
ad un talento innato e ad una crea-
tività che trova pochi eguali nel set-
tore.
Angelo è nato il 15 agosto, del 1985,
ma la sua carriera si può dire che sia
cominciata già da bambino. Un de-
stino segnato il suo, dal momento
che, all’età di sei anni già frequen-
tava il negozio del padre a Via Batti-
sti 89, dove ha potuto apprendere i
segreti del mestiere e dove ha po-
tuto sviluppare un senso del gusto
che lo ha poi portato a vincere la
manifestazione. Angelo inizia a ga-
reggiare all'età di 10 anni al teatro
San Ariston Remo, dove ottiene i
primi riconoscimenti. Comincia a ga-
reggiare in tutta Italia e a distinguersi
per la sua qualità di acconciatore. Lo
spartiacque, per lui, è, però, all'età
di 20 anni quando apre il suo nego-
zio a Via Marchesiello ancora oggi
lavoro.
La svolta, si ha, però, 2008 quando
viene scelto dalla nazionale accon-
ciatori e partecipa a Chicago alla
competizione mondiale. Il suo eso-
erdio è soddisfacente, dal momento
che, ottiene un incoraggiante ottavo
posto.
E’ due anni più tardi poi a Parigi che
Frasca mette in mostra tutte le sue
qualità, quando, a solo 25 anni con-
quista l’Olimpo degli acconciatori.
Nel 2011 a Dublino viene chiamato
dal suo allenatore Alessandro Ian-
naccone di Roma e vince gli europei
arricchendo la sua già importantis-
sima bacheca di un altro successo.
Il 7 ottobre, poi, la conferma del ti-
tolo mondiale con il successo di Mi-
lano.
4
acconciatura mondialeIl parrucchiere Frasca conquista il titolo iridato
13/10/2012 CASERTA
continua da pag.1
E, i bersaniani, cosa hanno fatto?
Di certo non potevano e non sono
rimasti a guardare... Anziché or-
chestrare un gioco al massacro,
hanno risposto ad un big con un
big.
Lunedì ad Orta di Atella c’è Mas-
simo D’Alema, un pezzo di storia
che cammina, della sinistra, del
centrosinistra e dell’Italia moderna.
Come dire, se si vuole la guerra,
l’artiglieria pesante l’abbiamo tutti...
Beh.
Meno male. La presenza di Renzi
e D’Alema, ovviamente, proietta
Caserta in una dimensione extra-
territoriale. Fa in modo che i grandi
temi della politica passino anche
per Terra di Lavoro. Una sorta elet-
trochoc che fa bene al nostro terri-
torio. La speranza è che la carica
di entusiasmo che ha accompa-
gnato questi avvenimenti, non si
esaurisca, non si affievolisma man
mano che Renzi e D’Alema lascino
Caserta. Il centrosinistra ha biso-
gno di una scossa e di riprendere a
proporre temi e questioni. Si sa
che, quando ci sono di mezzo le
elezioni, il mondo della sinistra si
galvanizza. La sfida per renziani e
bersaniani deve essere quella di
riuscire a tenere assieme questo
entusiasmo, ad alimentarlo, a nu-
trite questo senso di partecipa-
zione, in modo da avere un partito
pronto per le prossime elezioni. Le
lezioni di Caserta e Aversa dovreb-
bero essere bastate, almeno si
spera. Un Pd al 5% in provincia di
Caserta, giusto per citare il dato
del capoluogo normanno potrebbe
dire, indipendentemente da quale
sarà la legge elettorale, un Partito
democratico non rappresentato in
Parlamento. Un lusso che Terra di
Lavoro non si può assolutamente
permettere...
Per informazioni328.3997148
Alessandro Frasca
Referendum, si parteCASERTA. Parte la
campagna referenda-
ria a Caserta a cura
del Movimento 5
stelle. I banchetti sa-
ranno allestiti sabato
13 e Domenica 14 fi-
nalizzati alla raccolta
firme per la petizione
"AttiViamo i Referen-
dum Comunali a Ca-
serta". L’inizio della
campagna referenda-
ria segna l’avvio delle attività dei
grillini nel capoluogo. In città c’è
particolare interesse sul movi-
mento dal momento che è al suo
esordio assoluto sullo scenario
politico nostrano. Staremo a ve-
dere.
CASERTA. «Continuiamo nella no-
stra attività di programmazione e
svolgiamo, attraverso la Polizia Mu-
nicipale, il controllo di piazza Carlo
III.
Proseguiamo in tal modo tutta la no-
stra attività finalizzata, dall'avvio di
questa Amministrazione e in stretto
collegamento con la prefettura, al
controllo del territorio e, riguardo alla
Reggia, nelle più ampie attività utili
alla sua piena promozione e valoriz-
zazione, nel solco di tutte le inizia-
tive finora adottate, comprese quelle
immediatamente esperite in occa-
sione del più recente crollo subito
dal bene monumentale più impor-
tante della città e che tanta appren-
sione e significativa vicinanza ha
suscitato in tutti i cittadini casertani».
Lo dichiara il sindaco Pio Del Gau-
dio a proposito del servizio dispo-
sto, dal comandante Alberto
Negro, sulla scorta delle indicazioni
del sindaco e del vicesindaco Enzo
Ferraro, per pattugliare l'area di
piazza Carlo III con attività di polizia
stradale, commerciale, amministra-
tiva, ambientale e controllo del terri-
torio.
L'attenzione dell'amministrazione
speriamo possa portare a ridare alla
Reggia la dignità che merita. I crolli
che si sono registrati nei giorni
scorsi e l’atteggiamento di suffi-
cienza che sembra avere la soprin-
tendenza non aiutano nel rilancio
del monumento vanvitelliano che
dovrebbe essere il fiore all’occhiello
e il volano di sviluppo del capoluogo
e di tutta la sua provincia. Un primo
risultato, comunque, è stato rag-
giunto come si evince leggendo la
pagina Facebook del sindaco di Ca-
serta Pio Del Gaudio.
«Reggia senza auto. Finalmente
una spettacolo che aspettavamo da
anni - scrive il primo cittadino sulla
sua pagina - Ottima iniziativa della
sovrintendente.
Le nostre visite al Ministero invo-
cando una sinergia tra istituziini in-
cominciano ad essere comprese da
tutti.
La città di Caserta deve vivere la
Reggia. Non la può subire».
reggia finalmente il presidioDel Gaudio potenzia la presenza dei vigili urbani
513/10/2012CASERTA
La Reggia di Caserta
�
CASAGIOVE. Dottoressa Ferrante,
ci racconti di lei, di come sia nata
la passione per la politica, della
sua esperienza di amministratore.
«Comincio a partecipare alla vita
della scuola e, dunque, della città,
nel Consiglio di istituto e di classe co-
stituiti negli anni ’70. La passione
per la politica è la passione per la vita
stessa; facciamo politica ogni giorno,
vivendo con gli altri e portando avanti
i nostri ideali, rispettando le idee
degli altri e facendoci carico dei biso-
gni di tutti. La mia esperienza di am-
ministratrice della nostra città mi ha
consentito di ascoltare, capire e pre-
stare attenzione alla gente comune.
Ho scoperto che è possibile realiz-
zare tante cose, purché si viva nel
proprio territorio, non come star o
eroi, ma con spirito di servizio».
Finalmente il gruppo donne del Pd
ha una coordinatrice, come nasce
la sua candidatura?
«Da un progetto che aspira a creare
una migliore condizione, da subito,
per tutte le donne Casagiovesi. La
mia candidatura è di servizio e coe-
rente con questo progetto. Alle ami-
che che mi hanno proposto e votato
va il mio ringraziamento per la fiducia
accordatami e la rassicurazione sul
mio pieno impegno».
Qual è il suo progetto?
«Il progetto si propone di ottenere
una maggiore attenzione delle istitu-
zioni sui diritti delle donne il cui ri-
spetto è un segno, irrinunciabile, di
civiltà. Tra gli obiettivi poniamo il la-
voro, la sua emersione dalla clande-
stinità e la fine dello sfruttamento, la
sicurezza, la difesa dalla violenza e,
dunque, centri deputati ad ascoltare
e lavorare su questi temi. Puntiamo
ad un miglioramento dei servizi so-
ciali destinati alle famiglie e agli an-
ziani; alla difesa della salute
attraverso la prevenzione e l’informa-
zione; alla difesa della scuola e della
cultura nonché all’educazione delle
nuove generazioni di donne al corag-
gio e al rispetto di se stesse».
Crede che in un partito che voglia
dirsi democratico sia giusto es-
sere scelti per sesso o per quote
rosa senza considerare le capa-
cità ed il merito?
«Le capacità ed i meriti dovrebbero
sempre prevalere al momento della
scelta. Ci battiamo per questo, anche
se, spesso, le donne sono fatte og-
getto di mille forme di emargina-
zione. A Casagiove le donne
occupano il 50% dei posti nel coordi-
namento cittadino del Pd e hanno un
loro coordinamento autonomo. Ma
anche nel Pd non sempre sussiste la
stessa parità. Vanno bene le quote
rosa se permettono, finalmente d’eli-
minare le barriere sempre opposte
alle donne sul lavoro e in politica.
Tocca alle donne, al loro impegno e
al loro orgoglio, dimostrare che
sanno meritare il ruolo loro asse-
gnato».
Donne e lavoro, donne e crisi,
temi attuali e delicati.
«Le donne sono il fattore di successo
sul quale un Paese intelligente deve
saper puntare. Il bassissimo tasso di
occupazione delle donne, specie al
sud, è un segno dell’arretratezza del
sistema produttivo e della sua non
competitività. La crisi attuale sta
ancor più aggravando il problema e
sta ricacciando le donne entro i con-
fini familiari, togliendo non solo op-
portunità, ma anche la speranza di
un lavoro. Il berlusconismo ha fatto
danni immensi alla lotta delle donne,
ne ha offeso la dignità e la storia. Au-
spico presto il Pd al governo del
Paese per cambiare le condizioni di
base e invertire la rotta».
Non è più auspicabile una politica
senza la donna, motore del cam-
biamento, quali parole vorrebbe
sentire dire più spesso dai nostri
amministratori?
«Vorrei sentire qualche parola in
meno e vedere qualche fatto in più.
Le donne Casagiovesi sanno pen-
sare e agire, perché dotate del ben
dell’intelletto, e non possono non
avere rappresentanze istituzionali.
Tenerle fuori dalla guida della città è
inutile e dannoso».
Auspica un rinnovamento della
stessa cultura politica?
«Certamente un rinnovamento delle
idee ed un ritorno agli ideali che la
politica spesso dimentica è indispen-
sabile. La politica è il mezzo per
avere un paese migliore e non il fine
per raggiungere vantaggi o per pen-
sare a rendere migliore la propria vita
a scapito di quella degli altri».
Il gruppo donne Pd da lei coordi-
nato ha più volte cercato di farsi
partecipe nel dare suggerimenti
agli attuali amministratori, quali
sono i suoi giudizi verso di loro?
«Ascoltare le esigenze dei cittadini e,
naturalmente, delle cittadine può
solo aiutare chi governa la città. Pur-
troppo, penso, che quest’amministra-
zione abbia bisogno di un buon
otorino, (hanno dimenticato d’inse-
rirlo nell’equipe medica). La condi-
zione femminile in Casagiove ha
subito una regressione rispetto agli
anni ’90. Le donne non sono più riu-
scite a collaborare o avere ruoli de-
terminanti nel governo cittadino: non
sono presenti nelle consulte, nel con-
siglio comunale, nella giunta e da
nessun’altra parte. Non credo che
servano lauree per amministrare una
città, basta avere chiari alcuni prin-
cipi sui quali fondare un progetto per
il bene comune, non per il proprio
egocentrismo».
Crede nel rinnovamento?
«Rinnovare è naturale. Ha un carico
di violenza il termine rottamare e non
mi piace. Ci sono giovani nati vecchi
e vecchi che rimangono giovani. La
verità è che la politica deve ritornare
a saper rispettare le idee, a scegliere
con onestà intellettuale, non corrotta
dalle promesse, dalle clientele, dai ri-
catti, dalle camorre, le proprie rap-
presentanze nelle istituzioni e nei
partiti. Il merito e le professionalità, la
passione, il disinteresse personale,
la capacità d’essere solidali, l’attitu-
dine a cogliere i bisogni della gente,
la capacità di dare ad essi risposte,
l’essere sempre e comunque dalla
parte della legalità sono i criteri di va-
lutazione e di scelta».
Nel nostro Paese è in atto una
vera è propria regressione cultu-
rale che si manifesta nell’uso che
fa del corpo femminile. Conosce
un antidoto?
«Educare le nuove generazioni a
dare e ad avere un rispetto maggiore
per quello che c’è dentro di noi e non
fuori di noi. Demolire i miti di alcune
trasmissioni TV dozzinali e povere,
sia artisticamente che intellettual-
mente, dare ai nostri ragazzi dei mo-
tivi validi per essere, più che apparire
e riportare l’attenzione sui concetti di
dignità, rispetto, uguaglianza. Edu-
care i giovani alla responsabilità non
dicendo questo è proibito, ma alla
valutazione critica e libera delle cose
e degli avvenimenti. Negli ultimi anni
è emersa una nuova forma di schia-
vitù femminile: dover sedurre a tutti i
costi è diventato un linguaggio che si
sostituisce a tutti gli altri. Questo, per
la donna è assolutamente perdente.
Troppe donne stanno subendo vio-
lenza atroci e assassinate nell’am-
bito delle mura domestiche. La
violenza va individuata e ricono-
sciuta, in ogni sua espressione, per
essere contrastata e per difendersi
da essa».
Luigi Di Costanzo
il governo dei maschilistiFerrante denuncia: donne escluse da tutto a Casagiove
6 13/10/2012 APPIA
Giovanna Ferrante
CASAPULLA. Una due giorni all’in-
segna della fede, la spiritualità, ma
anche della festa.
Sono questi i sentimenti che ani-
mano le manifestazioni organizzate
per la celebrazione dei quarant’anni
di sacerdozio di don Filippo Me-
lone, parroco della chiesa di San
Luca a Casapulla.
Sabato, a partire dalle 18,30, è pre-
vista la presentazione del libro di
poesie del religioso intitolata “Parole
come chiodi”.
A presentare il libro, una figura sto-
rica della cultura religiosa di Terra di
Lavoro come don Peppino Centore
e il provveditore agli studi di Caserta
Maurizio Piscitelli.
Il libro è una raccolta di liriche scritte
da don Filippo Melone negli anni del
suo sacerdozio che raccontano e
analizzano, attraverso la poesia, gli
aspetti della fede, ma anche quelli
della quotidianità.
Il volume assume un valore ancor
più importante perché contiene l’ul-
timo scritto del vescovo di Capua
Schettino prima della sua morte. Il
vescovo, infatti, ha curato la prefa-
zione in cui definisce l’opera «spazi
di verità dove l’autore si confronta
con il mistero e si valuta con l’estasi,
di ciò che è, di ciò che avrebbe vo-
luto essere».
L’apprezzamento di monsignor
Schettino per don Filippo e la sua
opera è in altri passaggi della prefa-
zione.
«Ogni poesia è una cornice dove
ognuno può inquadrare se stesso,
vedendosi nella bellezza della sua
umanità e nel dramma della propria
miseria – ha scritto Schettino – leg-
gendo hai la sensazione di vivere
qualcosa di tuo. Il perché in ognuno
c’è un poeta, che si scopre tale, so-
prattutto quando, leggendo, si vede
raccontato nella storia del suo vis-
suto».
Proprio monsignor Schettino, il sa-
bato successivo a quello del suo de-
cesso aveva in programma di
presentare il libro per dare un pro-
prio contributo alla festa dei qua-
rant’anni di sacerdozio di don Filippo
Melone.
Di alto profilo anche l’introduzione
della raccolta di poesie che è stata
curata da Monsignor Giovanni So-
ligo, presidente Icsc. Di grande
stima ed affetto anche il tenore delle
parole di monsignor Soligo. «E’ un
onore per me aver conosciuto mon-
signor Filippo Melone – esordisce –
posso senza alcun dubbio dire che
la vena poetica che traspare da ogni
verso è davvero speciale». La festa
non si esaurisce con la presenta-
zione del libro. Domenica, sempre
alle 18,30, è prevista la celebrazione
per il quarantennale di don Filippo.
Il sacerdote è stato ordinato sacer-
dote il 23 settembre del 1972, e, dal
1978 cura le anime della chiesa di
San Luca a Casapulla. Attualmente
don Filippo è anche presidente del-
l’istituto di sostentamento clero di
Capua e direttore dell’ufficio tecnico
diocesano, oltre ad essere giudice
del tribunale ecclesiale della Cam-
pania.
Ad entrambe le manifestazioni è
prevista una massiccia presenza di
fedeli che non perderanno l’occa-
sione di festeggiare il loro pastore.
don filippo 40 anni di fedeFesta a San Luca con la presentazione del libro di poesie
713/10/2012APPIA
Don Filippo Melone
Riequilibrio, 4 consiglieri sfogliano la margherita
SAN NICOLA LA STRADA. La se-
duta consiliare relativa al Riequi-
librio di Bilancio sarà il vero
banco di prova per tutti i Consi-
glieri della maggioranza di cen-
trodestra che, approvandolo, si
assumeranno una grossa re-
sponsabilità, visto quello che, al-
l’indomani dell’approvazione del
Bilancio di Previsione 2012, era
stato certificato con una nota dal
segretario generale, Salvatore
Massi, nella quale denunziava nu-
merose criticità oltre ad essere
stato notevolmente sottostimato.
Fra l’altro, a quella seduta erano
assenti due consiglieri di centro-
destra, Enrico Nuzzi dell’allora
lista civica “Insieme” ed Alfonso
Letizia del Pdl, e non avendolo
votato risulta difficile credere che
lo facciano ora che, secondo voci
di corridoio, anche i consiglieri
Raffaele della Peruta ed Antonio
Megaro, si trovano in seria diffi-
coltà ad approvarlo.
A seguito della lettera del segre-
tario generale, si sentirono chia-
mati in causa anche i componenti
del Collegio dei Revisori dei Conti
che, con una nota a firma del Vin-
cenzo Cucco, Presidente del Col-
legio dei Revisori dei Conti
dell’Amministrazione comunale
di San Nicola La Strada, avvisava
l’ente su cosa fare e come inter-
venire per “riequilibrare il bilancio
sottostimato”. In definitiva, sono
in arrivo nuovi aumenti per i citta-
dini sannicolesi, a cominciare
dall’aumento della T.I.A. Il Colle-
gio chiarì che: “……Le variazioni
di bilancio potranno interessare:
1) esclusivamente gli stanzia-
menti di spesa, effettuando una
redistribuzione delle risorse fra
interventi diversi dello stesso ser-
vizio o di servizi diversi, dimi-
nuendo gli stanziamenti real-
mente eccedenti il valore
complessivo delle spese inerenti,
ed adeguando gli stanziamenti re-
sisi insufficienti: in questo caso i
totali complessivi del bilancio
non subirebbero mutamenti; 2)
entrambi gli stanziamenti, delle
entrate unitamente a quelli delle
spese: vengono in tal caso modi-
ficati i totali complessivi del bilan-
cio. Relativamente alla revisione
delle somme appostate per il ser-
vizio TIA. Si ricorda che lo stessa
è stata deliberata secondo le
norme vigenti con una copertura
del costo al 100%, pertanto le ul-
teriori spese dovranno sempre ri-
spettare l’enunciato principio”. Si
legge dalla nota che “da quanto
emerso in seguito al passaggio di
tesoreria comunale pare che vi
sia un’attestazione del responsa-
bile finanziario, Perrotta e del Col-
legio dei Revisori che allo stato
non vi sono somme vincolate.
Tale affermazione, ove vera, è
tanto più errata quanto dannosa”.
In merito questo Collegio osserva
che la verifica di cassa effettuata
in occasione del cambio del teso-
riere è avvenuta ai sensi dell’art.
223, comma 1 TUEL, ed è stato
sottoscritto regolare verbale di
verifica (peraltro in possesso
dell’Ente) dal quale è possibile
verificare tutte le attestazioni rila-
sciate.
I successivi adempimenti avve-
nuti tra vecchio e nuovo tesoriere
sono avvenuti in assenza del Col-
legio ed è a questi ultimi che bi-
sogna fare riferimento per
eventuali indicazioni su somme
cosiddette vincolate.
Nunzio De Pinto
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Da mesi il dibattito politico samma-
ritano ha assunto sfumature che i
politologi di oggi definirebbero “tec-
nicheggianti”, si perdoni il neologi-
smo.
Si discute, ormai da tempo, delle
spese del comune, dell’innalza-
mento delle tasse e del bilancio pre-
visionale che tarda ad arrivare. In
questo calderone di numeri, ali-
quote, dati e percentuali è spuntata
nei giorni scorsi una parola che da
tempo a Santa Maria Capua Vetere
sembravano aver dimenticato: cul-
tura.
L’ha annunciato il sindaco Biagio Di
Muro: «Diciassette milioni di euro
per il futuro della Capua Antica»,
soldi che l’amministrazione spera di
ottenere dal Governo centrale e che
serviranno per la «valorizzazione del
patrimonio storico e archeologico
della città con interventi strutturali di
restauro e recupero dei siti e dei
contesti urbani in cui si trovano».
Sette progetti, «quasi tutti immedia-
tamente cantierabili», spiega Di
Muro.
Sette progetti, però, dei quali l’as-
sessore alla Cultura Busico sembra
non sapere niente: con tecniche da
veterano della politica il neo asses-
sore elude le domande. Per fortuna
i chiarimenti arrivano dal vicesin-
daco Antonio Scirocco.
Dottor Scirocco, l’amministra-
zione ha chiesto 17 milioni di euro
al Governo per la valorizzazione
del patrimonio archeologico della
città, ci può spiegare meglio la vi-
cenda?
«Il Comune ha partecipato al bando
del ministero delle Infrastrutture nato
nell’ambito del ‘Piano nazionale per
le città’, abbiamo inviato il nostro
progetto (come hanno fatto altri 50
comuni italiani) e speriamo che a
Roma prenderanno in considera-
zione la nostra proposta».
Ma concretamente di che inter-
venti stiamo parlando? Insomma,
per cosa saranno spesi quei 17
milioni?
«Si tratta di alcuni progetti che
hanno l’obiettivo di valorizzare le
grandi risorse archeologiche della
città. E’ per esempio previsto il re-
stauro dell’Anfiteatro e dell’antico
arco in pietra intorno al quale,
stando ai piani dell’amministrazione,
nascerà una enorme piazza circo-
lare chiusa al traffico automobili-
stico».
Ma concretamente, quante possi-
bilità ha Santa Maria di veder ar-
rivare quei soldi?
«Crediamo fortemente nel nostro
progetto, che inoltre gode della
‘sponsorizzazione’ del consigliere
Stellato, ben visto a Santa Maria
quanto a Roma. Inoltre, qualora i
soldi dovessero arrivare in Terra di
Lavoro, il Comune è pronto a finan-
ziare i lavori di restauro per altri
500.000 euro».
Tra le spese che l’amministra-
zione ha preventivato c’è il rifaci-
mento del manto stradale di via
Anfiteatro. Cosa c’entra la pavi-
mentazione di una strada con la
valorizzazione del turismo cultu-
rale in città?
«C’entra eccome. Via Anfiteatro si
trova al centro di una zona di fortis-
simo interesse archeologico ed è
una delle poche strade che a Santa
Maria presenta una copertura in ba-
salto. Restaurare quell’importante
via di comunicazione è un modo per
dare lustro all’area archeologica cit-
tadina agli occhi dei turisti».
E’ già previsto il restauro dell’An-
fiteatro. Ma non crede che senza
un efficace piano di gestione e
manutenzione della struttura gli
interventi di “lifting” siano fini a
sé stessi?
«Purtroppo la gestione dell’Anfitea-
tro non è affidata al Comune ma alla
Sovraintendenza, se ci sono state
delle carenze nella manutenzione
non vanno certamente attribuite al-
l’amministrazione».
Oggi l’Anfiteatro sammaritano
non ha un sito internet dedicato,
le tabelle con orari di apertura e
prezzi dei biglietti sono poco ac-
cessibili sul web. Non crede che
per stimolare il turismo si po-
trebbe partire da lì?
«Accetto la critica, certamente si
può fare qualcosa in quel senso e
l’amministrazione intende darsi da
fare nel più breve tempo possibile».
Una inversione di tendenza? Difficile
dirlo.
Sta di fatto però che se il Governo
dovesse accettare di finanziare i
progetti degli amministratori samma-
ritani, la Giunta si scrollerebbe di
dosso una discreta fetta delle criti-
che che la coinvolgono. Di Muro e i
suoi assessori sono stati definiti
dalle opposizioni “palazzinari”, “in-
competenti” e “incapaci” , ma sem-
brano essere i primi, da molti anni a
questa parte, a intravedere una
Santa Maria a trazione culturale,
una città consapevole del suo im-
menso patrimonio archeologico e
del conseguente potenziale turistico.
Matteo Donisi
anfiteatro ecco 17 milioniScirocco: intorno all’Arco una piazza enorme senza auto
8 13/10/2012 S. MARIA C.V.
L’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere
CAPUA. Sulla strada che porta al-
l’approvazione del bilancio consun-
tivo, relativo all’esercizio finanziario
del 2011, per la l’amministrazione di
Carmine Antropoli c’è uno scoglio
in più da superare.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, for-
mato da Michele Casuccio, Gof-
fredo Del Vecchio e Raffaella
Cafaro, infatti, ha espresso un pa-
rere negativo sull’importante docu-
mento ed ha depositato presso gli
uffici comunali il dossier nel quale
sono state evidenziate tutte le criti-
cità. Una relazione nella quale i re-
visori fanno anche una serie di
proposte, invitando l’Ente ad elimi-
nare alcune irregolarità segnalate e
ad intraprendere azioni per il risana-
mento finanziario e patrimoniale. In
particolare l’attenzione dei controllori
si è concentrata sui “residui attivi”,
per i quali propongono agli ammini-
stratori, di procedere ad un nuovo
accertamento, al fine di verificare il
reale mantenimento del credito.
Altro nodo da sciogliere sono i debiti
fuori bilancio.
Su questo punto il team presieduto
da Casuccio invita gli amministratori
a procedere al riconoscimento adot-
tando, nell’immediatezza, gli atti de-
liberativi in consiglio comunale. Il
parere espresso dal Collegio dei Re-
visori, seppur non vincolante, po-
trebbe influire notevolmente sulle
scelte che i singoli consiglieri do-
vranno fare in assise. Si tratta,
quindi, di un punto cruciale per il
prosieguo dell’amministrazione An-
tropoli, nel caso in cui, infatti, non ci
sarà l’approvazione del bilancio è a
rischio scioglimento lo stesso consi-
glio comunale. Eventualità, quest’ul-
tima, che il sindaco e la
maggioranza intendono natural-
mente scongiurare. Due le strade
possibili da intraprendere: il via li-
bera in consiglio nonostante il pa-
rere negativo oppure l’adozione
delle modifiche al documento con
l’eliminazione le criticità evidenziate.
«I rilievi fatti dal Collegio dei Revisori
– afferma - sono tutti risolvibili e
stiamo lavorando in tale direzione.
Ritengo sia stato fatto complessiva-
mente un buon lavoro e, nonostante
le enormi difficoltà abbiamo, di con-
certo con l’intera maggioranza, ap-
portato un taglio della spesa
pubblica di circa 2 milioni di euro ab-
biamo analizzato e azzerato circa 12
milioni di residui attivi che venivano
da anni riportati erroneamente». Per
il consigliere del centrosinistra To-
nino Gucchierato la situazione, in-
vece, è a limite di guardia. «Ritengo
– afferma – che già dalla precedente
consigliatura ci sono enormi diffi-
coltà economiche finanziarie che,
probabilmente, rasentano una situa-
zione di dissesto».
Per quanto riguarda i “numeri” del
bilancio, emerge un disavanzo di
cinque milioni di euro. Una cifra
molto alta che rischia di lievitare ul-
teriormente nel caso in cui, in fase
di revisione del bilancio, alla luce del
parere negativo dei revisori, doves-
sero emergere situazioni differenti
sui “residui attivi”. Il team dei revi-
sori, ha infatti evidenziato una serie
di criticità proprio in questo specifico
settore del bilancio. Nel documento
si attestano oltre 37 milioni di euro
di residui attivi da riportare (sono 50
su un report di tutte le gestioni pas-
sate fino ad oggi), ovvero di crediti
accertati che l’Ente dovrebbe riscuo-
tere. Una consistente parte, circa 8
milioni di euro, sono relativi agli anni
precedenti il 2007, che invece anda-
vano, secondo quanto evidenziato
dal Collegio, stralciati in quanto risa-
lenti ad oltre cinque anni fa. Non va
meglio nel settore della riscossione
dove le cifre inserite in previsione
sono molto discordanti da quelle re-
almente incassate. Solo per quanto
riguarda l’Ici, mancano all’appello
468 mila euro ai quali vanno aggiunti
oltre 700 mila euro per gli accerta-
menti relativi agli anni pregressi. La
differenza, in negativo, tra quanto
preventivato e quanto effettivamente
incassato è una costante del docu-
mento finanziario, segno evidente
che nella stesura del preventivo del
2011 si è agito con molto ottimismo.
Decisamente critica la situazione dei
debiti fuori bilancio che superano i 2
milioni di euro contratti prevalente-
mente dal settore dei lavori pubblici
(1 milione e 900 mila euro) e i pigno-
ramenti di cassa arrivati a 976 mila
euro. Ad oggi non c’è più il tempo
per apportare correttivi al docu-
mento e il sindaco sembra intenzio-
nato a portare la delibera, così
com’è, all’attenzione del consiglio
comunale che avrà l’ultima parola.
Mimmo Luongo
bilancio il no dei revisoriParere negativo dei tecnici, incubo scioglimento
913/10/2012CAPUA
Tonino Gucchierato
Nasce il comitato RenziCAPUA. Si è costituito a Capua il Comitato Renzi. Oltre venti i pro-
motori che si sono riuniti presso l'Ex Libris di Palazzo Lanza per
formalizzare la costituzione del Comitato ed eleggere il coordina-
tore cittadino. Tra i promotori, diversi esponenti politici come Lo-
redana Affinito, membro della direzione provinciale del Pd, Enzo
De Gennaro, coordinatore cittadino dell'Api e già Vice Sindaco,
Franco Passaro, esponente dell'associazione politica "I Riformi-
sti", ma anche numerosi rappresentanti della società civile come
Franco Mercurio, Giuseppe Vecchione e Giovanni Melchionna.
Presente anche una folta delegazione delle donne del Pd (Elisa
Palazzo, Libera Nastri, Mariagrazia Vastano, Chiara Passaro, Livia
Vastano).
A voto unanime, è stata nominata coordinatrice del Comitato Lo-
redana Affinito. In questa fase, l'obiettivo prioritario del Comitato
Renzi di Capua sarà l'allargamento della partecipazione. Per tale
motivo, nei prossimi giorni, sarà organizzata una manifestazione
pubblica in cui il Comitato si presenterà alla città sollecitando
l'adesione di tutti coloro che vedono nella candidatura di Matteo
Renzi la possibilità di avviare un effettivo rinnovamento della poli-
tica e della classe dirigente del centro sinistra.
MADDALONI. L’amministrazione
comunale di Maddaloni, guidata dal
centrode-
stra e
quindi dal
S indaco
Antonio
Cerreto ,
è alle
prese con
la clas-
sica prova
del nove.
Infatti in-
torno alla
metà del
mese di Ottobre, il consiglio comu-
nale è chiamato a votare il rendi-
conto e poi, entro la fine del mese,
ad esprimersi sul bilancio di previ-
sione. Ore e settimane frenetiche
per gli addetti ai lavori e soprattutto
per gli uffici della ragioneria e i tre
revisori dei conti che stanno met-
tendo a punto i vari documenti con-
tabili.
Ma la partita è chiaramente politica:
infatti, l’attenzione è puntata sulla
maggioranza di centrodestra che
cerca, quindi, di superare lo scoglio
dei numeri.
Attualmente il Sindaco Cerreto, in
consiglio comunale, può contare su
diciassette voti favorevoli, compreso
il suo.
Quindi una maggioranza risicata,
ma sufficiente per approvare il bilan-
cio.
Ma l’attenzione è spostata sulla de-
cisione che il Sindaco Cerreto andrà
ad assumere, entro la fine del mese
di Ottobre, circa la possibilità di can-
didarsi o meno per le elezioni politi-
che della prossima primavera.
Infatti, è oramai sulla bocca di tutti
che il primo cittadino di Maddaloni è
tra i possibili candidati alle elezioni
politiche e soprattutto uomo su cui
basare il rinnovamento che il Pdl do-
vrebbe imprimere in chiave provin-
ciale, in una logica nuova che il
presidente del Partito Berlusconi,
vorrebbe dare al partito.
Ma Cerreto per puntare ad un seg-
gio a Roma deve dimettersi dalla ca-
rica di primo cittadino e quindi le
opzioni diventerebbero le seguenti:
dimissioni e scioglimento anticipato
del consiglio comunale e voto ammi-
nistrativo in primavera oppure indivi-
duazione e nomina di un facente
funzione e decadenza del sindaco,
così come è successo per il presi-
dente della Provincia di Napoli Luigi
Cesaro.
Insomma, l’attività politica cittadina
continua, ma tutti attendono le deci-
sioni del primo cittadino. In caso di
nomina di un facente funzione, im-
pazza il toto nomina e troviamo in
prima linea la prima eletta del Pdl,
Rosa De Lucia oppure una solu-
zione esterna all’attuale consiglio
comunale.
E a tal proposito la carica istituzio-
nale, al di fuori del consiglio comu-
nale attuale, è quella ricoperta dal
consigliere provinciale Antimo Ca-
turano.
Ma tutti i pronostici sono, al mo-
mento, lontani dalla realtà in quanto
il penalista-sindaco sta ancora deci-
dendo il da farsi.
C’è tempo sino al 28 ottobre per
ogni decisione.
parlamento rebus CerretoSpunta l’ipotesi Caturano come facente funzioni
10 13/10/2012 MADDALONI
Antimo Caturano
e Antonio Cerreto
Masseria Monti, il casodavanti al governo
MADDALONI. L’amministrazione
comunale, guidata dal Sindaco
di Maddaloni Antonio Cerreto,
riesce a far aprire il tavolo inter
istituzionale sulla questione
della Cava Monti.
Infatti, su delega del Sindaco
Cerreto, l’assessore comunale
all’ambiente Luigi Bove, coadiu-
vato dal responsabile dell’ufficio
ecologia del Comune, Arturo
Cerreto, ha partecipato all’audi-
zione della commissione consi-
liare speciale della Regione
Campania per il controllo sulle
bonifiche ambientali e sui siti di
smaltimento rifiuti e ecomafie e
riutilizzo dei beni confiscati, pre-
sieduta e convocata dall’Onore-
vole Antonio Amato. Dopo un
intervento di apertura del Presi-
dente Amato, si sono succeduti
vari interventi, tra i quali rappre-
sentanti dell’Asl e dell’Arpa.
L’Assessore regionale all’am-
biente, Giovanni Romano ha as-
sunto l’impegno, come giunta
regionale, di “mutare la defini-
zione attuale della Cava di-
smessa Monti con una
definizione che possa permet-
tere l’accesso ad opportuni fi-
nanziamenti, essendo anche,
giustamente, il Comune di Mad-
daloni in difficoltà economiche”.
L’Assessore comunale all’am-
biente Luigi Bove afferma “su
delega del Sindaco Cerreto, ho
rappresentato il fatto che su
Cava Monti, i due attori che pos-
sono definirsi parte lesa sono il
Comune di Maddaloni e i citta-
dini maddaloni; ho avuto modo
di sottolineare lo spirito di colla-
borazione istituzionale che il
Sindaco Cerreto è portatore e
che il Presidente Amato ha fatto
emergere; ed inoltre, ho ricor-
dato che il Sindaco Cerreto
aveva emesso delle ordinanze di
divieto di pascolo e coltivazione
su terreni circostanti, essendo
stata l’Arpac ad indicarci in zona
tale inquinamento e di come poi
la stessa Arpac sia stata smen-
tita dal Tar Campania. Ho conse-
gnato all’assessore Romano
ordinanze apposite del Sindaco
Cerreto e ho ribadito che il Co-
mune di Maddaloni ha già
scritto, ai vari enti, chiedendo la
riconvocazione di un tavolo tec-
nico, con il Ministero dell’Am-
biente in testa e che non
abbiamo avuto risposta. Ho con-
segnato al Presidente Amato
una proposta del Sindaco Cer-
reto in cui si invitano i gruppi
consiliari regionali, che hanno ri-
nunciato ai benefit e ai fondi, di
utilizzare tali risorse per la boni-
fica di Masseria Monti. Così
come, in passato, abbiamo chie-
sto l’installazione di una centra-
lina Arpa ma con scarse
risposte.
L’Assessore regionale Giovanni
Romano ha assicurato che il 19
Ottobre incontrerà il sottosegre-
tario all’ambiente e chiederà la
convocazione di questo tavolo
tecnico per Masseria Monti e nel
frattempo in Giunta Regionale
provvederà a proporre il cambio
di classificazione di Cava Monti
e si impegnerà a trovare ade-
guata soluzione per l’installa-
zione di una centralina Arpa.
Inoltre l’assessore Romano ha
pubblicamente riconosciuto
l’impegno del Comune di Madda-
loni per la bonifica dell’ex Foro
Boario che a breve andrà in
gara”.
MARCIANISE. Nell'ambito dei di-
battiti proposti durante la prima edi-
z i o n e
d e l l a
" F e s t a
dei Va-
lori" orga-
n i z z a t a
dall'asso-
ciazione
F o r u m
Magnum
del neo
p r e s i -
dente Jo-
s e p h
Frattolillo in collaborazione con la
sezione cittadina dell'Italia dei Valori
un tema importante toccato dai par-
tecipanti è stato quello dell'Inter-
porto.
Il commissario cittadino Giuseppe
Riccio ha tenuto a sottolineare
come questa struttura dalle mille ri-
sorse per un intero territorio sia stata
sempre sottovalutata.
«La piattaforma interportuale Mar-
cianise-Maddaloni costituisce una
straordinaria risorsa per lo sviluppo
e l'occupazione della città. Neces-
sita, però, instaurare un nuovo ap-
proccio con la società interporto Sud
Europa al fine di sintonizzarsi su
obiettivi comuni volti a valorizzare la
logistica integrata ai trasporti per at-
trarre nuovi investimenti e garantire
sviluppo e crescita alla nostra comu-
nità».
«L'Interporto è una delle intuizioni
più felici che la politica abbia mai
avuto, ma è la stessa politica che
fino ad oggi non è riuscita a tramu-
tare questa importante infrastruttura
intermodale in concrete opportunità
di lavoro e sviluppo».
Anche Eduardo Giordano, capo-
gruppo IdV in Regione Campania ha
rafforzato la tesi.
«L'interporto va riattivato a dovere,
quello di Nola ha pareggiato come
importanza quello del nostro territo-
rio.
Tutto questo significa che mentre gli
altri fanno passi in avanti magari in-
vece qui si regredisce soltanto men-
tre basterebbe un niente per
rispolverare quei binari ormai da
anni fermi che portano al porto di
Napoli.
Chi investe preferisce farlo altrove
perché magari qui costa di più ed è
più complicato mentre puntando
sulla valorizzazione di questa strut-
tura le cose potrebbero cambiare in
meglio e l'occupazione ne giove-
rebbe».
L'Interporto quindi un tema caldo
trattato all'interno dei dibattiti propo-
sti, "La città che vogliamo" e "Le al-
leanze possibili" dove sono
intervenuti tutti i segretari cittadini
anche del centro-destra con l'evi-
dente assenza del Pd.
Per l'Italia dei Valori presente anche
il coordinatore regionale Nello For-
misano che ha chiuso le discussioni
con un'ampia panoramica regionale
e nazionale sull'attuale situazione
del partito dipietrista e sul possibile
futuro da qui a breve perciò che con-
cerne le tappe fondamentali della
politica.
L’Italia dei Valori inizia a preparare il
terreno per essere protagonista
nella prossima campagna elettorale.
Idv obIettIvo interportoRiccio e Giordano rilanciano alla festa dei Valori
1113/10/2012MARCIANISE
Pino Riccioed Eduardo Giordano
Az surgelati, bufera sullamobilità: sos del sindacatoMARCIANISE. La procedura di
riduzione del personale per la
collocazione in mobilità di nu-
mero cinquanta addetti aperta
in data 31 Agosto 2012 dalla Az
Surgelati S.p.A. di Marcianise si
è conclusa con un verbale di
esito negativo sottoscritto dai
responsabili dell’azienda, da
quelli di Confindustria Caserta
e dalle rappresentanze sinda-
cali.
“Ancora una volta i lavoratori di
un’azienda della provincia di
Caserta potrebbero trovarsi a
dover pagare l’altissimo prezzo
di una trattativa che per quanto
ci riguarda poteva trovare sboc-
chi diversi da quello che poi ha
avuto alla fine”.
E’ questo il commento che il
Segretario regionale della Ugl
Agroalimentare Ferdinando Pa-
lumbo ha rilasciato a margine
dell’incontro odierno.
“Trasferire la discussione in
seno alla Giunta Regionale
della Campania è per quanto ci
riguarda un modo di temporeg-
giare del quale avremmo fatto
volentieri a meno.
La Ugl aveva presentato una
proposta di Contratto di Solida-
rietà che tendesse alle 115 ore
lavorative per tutti i dipendenti
della Az Surgelati, una piatta-
forma presentata in maniera uf-
ficiale alla quale avevamo
creduto e sulla quale avevamo
invitato al confronto. E’ da li
che bisogna ripartire” ha con-
cluso il sindacalista ”per dispu-
tare i tempi supplementari di
una partita che si gioca sulla
pelle delle famiglie dei lavora-
tori”. L’Az surgelati sta se-
guendo il triste epilogo di molte
aziende casertane e marciani-
sane che, dopo anni di splen-
dore, sono rimaste travolte
dalla crisi congiunturale che ha
colpito il mercato. A fare le
spese di tutto ancora una volta
i lavoratori che, loro malgrado,
cercano di fare il possibile per
riuscire a tenere alta la produtti-
vità dell’azienda e non finire per
strada.
Lavoratori pronti allo sciopero
PARI A RETI BIANCHE A CERIGNOLA
Terza giornata del campionato di Interregionale girone C, la Casertana
scende in campo a
Cerignola con la
chiara intenzione di
ottenere l’intera
posta in palio. La
compagine locale
dell’Audax si chiude
bene e non per-
mette al reparto
avanzato rossoblu
di scardinare il for-
tino. Savastano e
soci sono costretti a
ritornare negli spogliatoi con il parziale di zero a zero, che sta stretto
agli uomini di mister Zavatti rispetto alla grossa mole di gioco prodotta.
Nella ripresa il canovaccio tattico del match non cambia. Sono sempre
gli ospiti a mettere il piede sull’acceleratore . Di fatto, però, il pressing
costante non produce particolari risultati in termini pratici. La sfida si
chiude con il parziale a reti bianche di partenza.
LA ROSA, DALL’AREA DI RIGORE
ALLA SCRIVANA DEL MESSINA
Francesco La Rosa nasce calcisticamente
nel Messina, propria città natale. Succes-
sivamente veste la casacca del Palermo,
formazione per la quale scende in campo
in sedici occasioni realizzando una sola
rete. Nell’estate del 1982 sbarca a Ca-
serta. Con i falchetti realizza sei segna-
ture in ventisei apparizioni. Il picco della
carriera avviene a Licata, col quale nella
stagione 1987-1988 conquista la prima
storica promozione dei siciliani in Serie B,
con 15 reti all'attivo, ripetendosi poi in
fatto di realizzazioni, nella stagione successiva fra i cadetti, trascinando
i gialloblu al nono posto finale (miglior piazzamento della storia) e giun-
gendo secondo nella classifica marcatori alla pari di Antonio De Vitis e
alle spalle del solo Salvatore Schillaci. Cessata l'attività agonistica, ha
intrapreso quella dirigenziale ricoprendo il ruolo di team manager con
Messina, Sambenedettese, Cagliari, Foggia e Salernitana. Dal 2011 ri-
copre il ruolo di responsabile dell'area tecnica del Messina.
CASERTA. Giovanni Lombardi è il
nuovo presidente della Casertana.
Nella giornata di mercoledi è stata
formalizzata la cessione di quote di
maggioranza all’ex patron della Sca-
fatese.
Il figlio dell’ex numero uno France-
sco Verazzo, il rampollo Raffaele
sarà il vice, mentre Antonio Maiello
(possessore di una quota del 5%)
avrà il ruolo di amministratore. Il so-
dalizio rossoblu si rafforza nel mo-
mento migliore, in termini di risultati,
della stagione.
Quattro successi consecutivi hanno
portato i falchetti a ridosso della
prima posizione.
La serenità che arriva da una svolta
così importante dal punto di vista
strutturale potrebbe lanciare Majella
e compagni all’assalto della Se-
conda Divisione.
Altro tassello determinante è stato
l’ufficializzazione dello sponsor. La
Cedi Sigma accompagnerà la caval-
cata di Basile e soci sino al termine
dell’annata agonistica 2012/13. Un
accordo commerciale di prospettiva.
Come si è vociferato nelle scorse
settimane, infatti, non è escluso che
nel prossimo futuro il gruppo non
possa entrare a far parte della pro-
prietà.
Intanto è stato tesserato un altro gio-
vane interessante. Si tratta di Fran-
cesco Cirillo, classe ’93. Il terzino
di Pompei ha militato nella scorsa
stagione nelle fila della Primavera
della Juve Stabia, oltre ad aver
avuto la possibilità di collezionare
qualche presenza in prima squadra
sia in Campionato che in Coppa Ita-
lia.
Si tratta di un giovane che potrà
senza dubbio aumentare il tasso
tecnico, già particolarmente elevato.
Domani al Pinto si attende il pub-
blico delle grandi occasioni.
Contro il Lupa Frascati si cerca la
quinta affermazione consecutiva.
L’ambiente e carico, la squadra è in
palla, la società è forte: ci sono tutte
le condizioni per poter centrare que-
sto risultato che diventa fondamen-
tale per la stagione.
Nicola Maiello
casertana l’era Lombardi Ufficializzato il passaggio di quote. Raffaele Verazzo vice
12 13/10/2012 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1957Chi l’ha visto
L’allenatore Mario Di Nola
CLASSIFICA
Torre Neapolis 16 Ginnastica e Calcio Sora 16 Sarnese 16 S.E.F. Torres 14 Casertana 13 Lupa Frascati 13 Budoni 8 Isola Liri 7 Porto Torres 7 Anziolavinio 5 San Basilio Palestrina 5 Arzachena 5 Real S.M. Hyria Nola 5 Cynthia 4 Progetto Sant'Elia 4 Civitavecchia 4 Ostia Mare Lidocalcio 3 Selargius 2
1313/10/2012SPORT/Juvecaserta
CASERTA. Sorride la Juve che piega, col fiatone, la Vanoli
Cremona al termine di un match non certo bellissimo. Alla
fine però contava vincere e i ragazzi di Sacripanti hanno
centrato l’obiettivo. Recuperato Jonusas, assente a Milano
per un problema burocratico, Caserta inizia bene colpendo
con le triple del lituano e Chatfield. Cremona è ispirata e
risponde immediatamente con i canestri di uno scatenato
Aaron Johnson, cui fanno seguito Huff e Jackson. Sacri-
panti deve ricorrere al time out vedendo gli ospiti scappare
(8-17). Le cose non migliorano e i bianconeri sprofondano
addirittura a -15 con una schiacciata in contropiede dell'ex
Stipanovic. Prima della pausa la Juve riesce a scendere
sotto i dieci punti (17-25). Si rientra in campo e Vitali rime-
dia un antisportivo: Michelori firma il 21-27, ma è Mor-
dente che riapre ufficialmente il match con sette punti in fila
(28-31). Fa specie vedere Wise, Chatfield, Jelovac (ancora
abulico il serbo) e Akindele (che in difesa appare ancora
molle) seduti in panchina, con i padroni di casa che rimet-
tono in piedi la sfida col quintetto operaio, come fa specie
vedere un Palamaggiò semideserto, con 2.565 spettatori
presenti (incasso di 17.248 euro). Ok, la Juve dovrà guadagnarsi il calore della
gente, ma dovrebbe essere anche la gente a dimostrare attaccamento e fi-
ducia verso questi ragazzi e verso il loro allenatore. Tornando al parquet, la
Vanoli si dimostra bella tosta e a tre minuti dall’intervallo lungo è ancora a + 7
con Johnson e Huff, per un vantaggio che si protrae fino alla pausa lunga (36-
42). Sacripanti prova a farsi sentire negli spogliatoi, Caserta però non dà se-
gnali di ripresa e continua a navigare tra le cinque e le otto lunghezze di scarto.
Poi all’improvviso si riaccende la luce: Jonusas e un missile di Chatfield por-
tano il punteggio sul 49-49 a meno di centoventi secondi dalla fine. Gli ospiti
conservano due lunghezze di vantaggio all’ultima sirena (50-52). Palamaggiò
in visibilio quando Chatfield manda a bersaglio la bomba del 55-52, Caserta
mette il naso avanti dopo una vita e allunga con Michelori e Mordente sul 61-
54. Sembra il break che spezza le gambe ai lombardi ma Vitali riesce a rad-
drizzare l’incontro con il tiro della disperazione a venti secondi dalla fine. 61-60,
Wise fa 1/2 dalla lunetta e Vitali, ancora lui, sbaglia il tiro del supplementare.
Finisce 63-60 primi due punti per i casertani che però avranno tantissimo da
lavorare, 2 punti che arrivano dopo una partita da batticuore, che fa capire
che la stagione casertana sarà una lunga sofferenza, assolutamente vietata
ai deboli di cuore.
Domenica la Juve è attesa dalla trasferta di Biella, altro match cruciale in
chiave salvezza. I piemontesi vengono da due sconfitte consecutive e non
navigano certo in buone acque: coach Massimo Cancellieri, infatti, dovrà ri-
nunciare ancora a capitan Matteo Soragna, operatosi ad una spalla lo scorso
Giugno, e ne avrà ancora, almeno, per altri 2 mesi, oltre al greco Linos Chry-
sikopoulos, che ha ancora problemi ad un piede che non lo lascia in pace. Il
play maker è Russell Robinson: 26 anni, prodotto di Kansas State University,
la scorsa stagione in Turchia, al Trabzonspor, è un giocatore bravo a fare ca-
nestro, che sta cercando di migliorare la sua visione di gioco per coinvolgere
ulteriormente i compagni. E' pericoloso in penetrazione e al tiro dalla media
distanza. In posizione di guardia troviamo Ramone Moore: 23 anni, fresco di
uscita dal college (Temple University), è già sul banco degli imputati, visti al-
cuni problemi di ambientamento e adattamento alla nostra pallacanestro. Ca-
ratteristiche alla mano è una guardia che predilige molto il
tiro dalla lunga distanza, attacca anche il ferro, ma può es-
sere pericoloso in situazione di uscita dai blocchi e penetra
e scarica, oltre al fatto che potrebbe giocare con eccessiva
voglia e determinazione, sapendo di essere un "osservato
speciale". A completare il back court c'è Nemanja Jara-
maz: ala piccola di 201 cm, 21 anni, proviene dalla presti-
giosa, nonchè storica scuola del Partizan Belgrado, ed è
un ragazzo che, a detta di molti, può avere un futuro più
che roseo davanti a sè. A dispetto della mole, è un gioca-
tore molto perimetrale, che ama tirare anzichè penetrare,
e se messo in ritmo può far male dai 6.75 m. Se n'è accorta
la Scavolini Pesaro, ultima avversaria di Biella, che s'è vista
infilare un chirurgico 5/5 dalla lunga distanza. Dalla pan-
china la sola alternativa reale agli esterni è Tommaso Ra-
spino: piemontese d.o.c., classe 1989, prodotto del florido
vivaio biellese, dopo un pò di gavetta nelle minors (Pavia,
Trieste e Omegna), torna a casa cresciuto e pronto a dar
man forte in caso di evenienza. Prettamente una guardia,
dotata anche di una buona penetrazione e di un discreto
fisico, in questa situazione di emergenza si adatta anche a fare il play e l'ala
piccola.
Sotto canestro l'ala grande è Julian Mavunga: nativo di Harare (Zimbabwe),
ma in possesso di passaporto "Cotonou" (dal 2012 48 paesi dell'Africa sub-
sahariana hanno firmato una convenzione con l'Unione Europea, cosa che
permette agli atleti provenienti da quelle nazioni, o ad atleti in possesso di
passaporto appartenente a quelle nazioni, di giocare da comunitari in Europa),
22 anni, è stato scoperto da Atripladi nell'ultima Summer League di Las Vegas.
205 cm per 116 kg, è un atleta importante, di grande presenza a rimbalzo e
intimorimento in difesa, oltre ad essere un giocatore dotato di una buonissima
tecnica e di un discreto "jump" dalla media distanza. Al suo fianco agisce Craig
Brackins: pivot americano di 208 cm per 105 kg, uscito da Iowa State Uni-
versity, è 21° scelta assoluta al Draft Nba del 2010, selezionato dagli Okla-
homa City Thunder, che però lo cederanno subito ai New Orleans Hornets,
che a loro volta lo cederanno ai Philadelphia 76ers, dove gioca 17 partite in
due stagioni. Durante il lockout ha giocato in Israele (Maccabi Ashdod), per
poi chiudere la scorsa stagione in NBDL. E' un pivot verticale, buoni movimenti
in post basso e sul pick & roll, da migliorare la presenza in vernice a livello di
rimbalzi, ma è un giocatore che può impensierire. Dalla panchina Cancellieri
si avvale di tutta l'esperienza e la sostanza di Goran Jurak e Roberto Chia-
cig: il primo, sloveno, è ormai adottato da Biella, visto che questa è la sua 4°
stagione in terra piemontese. Lottatore vero e proprio, non va fatto esaltare,
altrimenti diventa un fattore anche in chiave realizzativa, con un buon tiro dalla
medio/lunga distanza che tende a segnare. Il secondo non ha bisogno di pre-
sentazioni: 38 anni il prossimo 1° Dicembre, 210 cm per 117 kg, argento olim-
pico ad Atene nel 2004, oro e bronzo europeo nel 1999 e nel 2003, 464
presenze in serie A, è un pivot vecchio stampo, che occupa l'area, gioca bene
spalle a canestro, cattura i rimbalzi e non sdegna il confronto fisico.
Il rooster è completato dai giovani Marco Laganà, William Magarity e Nic-
colò De Vico, in quintetto iniziano con Robinson, Moore, Jaramaz, Mavunga
e Brackins.
Francesco Padula
juve riconquista i tifosiPalamaggiò semivuoto contro Cremona. Sfida salvezza a Biella
Coach Sacripanti
CASERTA. Martedì 16 ottobre, alle ore
17.30, sarà inaugurata la mostra d'Arte di
Renato Botte nell'aula magna del Liceo
classico "Pietro Giannone" di Caserta, or-
ganizzata con la collaborazione del D. S.
della S.M. “Giannone” prof. Maria Bianco;
l'esposizione sarà presieduta dallo stesso
D. S. prof. Salvatore Delli Paoli e dell'As-
sessore alla Cultura del comune di Ca-
serta Felicita De Negri. Sarà presente ed
interverrà anche lo storico dell'Arte Salva-
tore Costanzo. Durante l'inaugurazione vi
sarà un intrattenimento musicale di Ales-
sio Ianniello all'ottavino e di Antonio Izzo
alla tastiera. In occasione della cerimonia
di inaugurazione è stato edito un catalogo
a colori dal titolo “L'insostenibile legge-
rezza dell'essere” con testi critici tra gli altri
di Giannetti Fieschi, Maria Radaelli,
Achille Pace, Luciano Caruso e Virginia
Amato. La mostra propone opere dell'arti-
sta sannita, frutto di un personale iter arti-
stico sviluppatosi in più di 40 anni di
intensa attività. Dopo aver frequentato a
Napoli il Liceo artistico e l'Accademia di
Belle Arti sezione Pittura, ha intrapreso l'at-
tività di docente ed in seguito, divenuto di-
rigente scolastico, quella di direttore
dell'Istituto Statale d'Arte di Pozza di Fassa
(TN) dal 1979 al 1983, dell'Istituto Statale d'Arte di Man-
tova dal 1983 al 1984, di Dirigente Scolastico del Liceo
Artistico di Campobasso, Termoli e Bari dal 1983 al
2003, dell'Istituto Statale d'Arte di Cascano di Sessa Au-
runca, Marcianise e Castel Volturno dal 2003 al 2005,
del Liceo Artistico di Napoli dal 2005 al 2009 e dell'Isti-
tuto Tecnico per Geometri "Nervi" di S. Maria Capua Ve-
tere dal 2009. Ha esposto in varie città italiane, tra le
quali: Roma, Palermo, Trento, Torino, Napoli, Caserta,
Terni, Benevento, Termoli, Vico Equense, Fano, Il
mondo di Renato Botte parte dalla vita di una cittadina
del beneventano (Foglianise), ove ha coniugato la piena
consapevolezza dei valori tipici della tradizione rurale
del Sud con le aspirazioni a proiettarsi verso le realtà
urbane, ricche di vivacità e di fermenti culturali nuovi; su
tutto l’artista inserisce una originale visione del reale,
animata da “turbolenze dinamiche” e da un'agitazione
dall'accento inquietante. Il suo trepidante desiderio di
comunicare a tutti i suoi pensieri e la sua visione della
vita lo porta a sovrapporre discorsi apparentemente di-
versi tra loro in una ridda interminabile e gioiosa, du-
rante la quale i suoi sottili passaggi mentali si sviluppano
in un divertente rincorrersi per accavallarsi e ampliarsi
in voli pindarici. «Una caratteristica dominante dell’arti-
sta beneventano – ha affermato lo storico d’Arte Salva-
tore Costanzo - è una vivacissima estrosità inventiva
che lo induce a giocare con spirito beffardo e umorismo
dissacratore sulle “forme pensate” delle sue composi-
zioni. Molti suoi quadri sono imperniati sul gioco e sul-
l’artificio: un’ostentata vena ironica e bizzarra con estrosi
accostamenti, di personaggi e animali strani talvolta in
un inconsueto sfondo fiabesco. Alla schiettezza croma-
tica dell’artista si aggiunge in sommo grado un’apprez-
zata destrezza tecnica. Con particolare eleganza grafica
il pittore risolve con grande scioltezza motivi surreali e
dada. Le linee tortuose e incisive, che a tratti si sbizzar-
riscono in forme simboliche, circoscrivono figure fanta-
stiche, imperiose e sfrenate. L’inserimento talvolta di
“scritture” con un loro significato allusivo, assume un
ruolo importante nelle sue tele, sempre vivaci, spesso
ironiche, prive di complicazioni ideologiche”. Le forme
curvilinee accentuate, gli ovali, le spezzate e le mistili-
nee, gli spazi mentali creativi del genere primitivo av-
viano il discorso in ambiti ove forti sono le velature e le
rarefazione utili al diffuso simbolismo dagli accenti sur-
reali. Sono immagini in movimento continuo, delle quali
il disordine ed il gioioso fluire di colori fa intuire profonde
contraddizioni in bilico tra sogno dal sapore chagalliano.
14
Le curve fiabescheAl liceo Giannone la mostra di Renato Botte
13/10/2012 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Un “Cafone” in scenaal Teatro Civico 14
Il secondo appuntamento dellaStagione 2012/2013 del TeatroCivico 14 vedrà in scena lo spet-tacolo Cafone! di Antonella Ci-lento, un acuto e critico sguardoal femminile sul fenomeno delbrigantaggio, controversaespressione di disagio popolareche incise sulla storia del Mezzo-giorno continentale e sulle sortidell’unificazione nazionale. Sa-bato 13 ottobre [ore 21,00] e do-menica 14 ottobre [ore 19,00] lapoliedrica attrice italiana GeaMartire, il cui impegno in ambitoteatrale e cinematografico è rico-nosciuto e stimato a livello inter-nazionale, vestirà i panni diFilomena Pennacchio, brigan-tessa sannita, tra le più famosedonne che si ribellarono alla fe-roce repressione piemontese du-rante il complesso processo cheportò all’identificazione degli at-tuali confini italiani.
La farfalla più lunga al mondo(addirittura 30 centimetri di lun-ghezza) è l’attrazione più spetta-colare della mostra “Nel mondodelle farfalle”, ideata e realizzatada Antonio Festa, e ospitato nelParco San Bartolomeo graziealla disponibilità della famigliaMarziale. Si tratta della Falenacometa del Madagascar (Ar-gema mittrei), specie tanto spet-tacolare quanto difficile daottenere, dotata di code smisu-rate, accanto alla quale non sfi-gura la Falena cobra (Attacusatlas), che con i 30 centimetri diapertura alare viene ritenuta lapiù grande farfalla esistente. Apartire da domenica 14 ottobre(inaugurazione alle ore 11 con iltaglio nel nastro ad opera delsindaco Giaquinto) e fino al 30novembre sarà possibile visitare,presso il Parco San Bartolomeo(via Rognano, località Panta-niello a Caiazzo), circa 60 metrilineari di esposizione di farfalle inteche e suggestionarsi alla pre-senza di esemplari vivi.
A Caiazzo la farfalla più grande del mondo
Alla scoperta dei sapori delMedioevo con la “Camera”
L’amministrazione di Caiazzo haconcesso il patrocinio all’inizia-tiva della Camera di Commerciodi Caserta dal titolo “Caccia aiTesori di Terra di Lavoro”, unviaggio itinerante che prevedeper ogni sabato e domenica, dal13 Ottobre al 4 Novembre, visitein grandi e piccoli giacimenti cul-turali della provincia di Casertaper scoprire eccellenze enoga-stronomiche. I partecipanti si cimenterannonella risoluzione di enigmi ed in-dovinelli anche nel centro storicodi Caiazzo, due pullman con par-tenza da Napoli e Caserta arrive-ranno sabato 28 ottobre alle 10circa nel comune retto dal primocittadino Giaquinto, una tappache avrà per tema “Agricoltura etradizioni nell' itinerario medie-vale – Caiazzo, Piana di M.V. eCasertavecchia”.
Alcune delle tele di Renato Botte
Gli appuntamenti...Dall’analogico al digitale,via al corso di fotografia
Partirà il prossimo 5 novembre ilnuovo corso di fotografia “Dal-l’analogico al digitale”. Ideato daalcuni ragazzi con la passioneper la fotografia, il corso si terràa cadenza settimanale, pressouno studio fotografico della cittàdi Marcianise con la supervi-sione di un esperto. Si partirà dasemplici nozioni base quali lecaratteristiche di una macchinafotografica: il diaframma, gliobiettivi, l’esposimetro, l’ottura-tore, la messa a fuoco, si pas-serà poi allo sviluppo e allastampa in bianco e nero conacidi, scatti. Per informazionibasta scrivere all’indirizzo [email protected].
Dopo il successo di “La cittàsotto la città”, che ha visto la pre-senza di oltre quattromila visita-tori, tornano le iniziative previstenel calendario di “Mille e una…archeologia”, il programma dieventi organizzato dalla soprin-tendenza per i beni archeologiciinsieme al Comune di SantaMaria Capua Vetere. Mercoledì17 ottobre, dalle 18.30 fino aoltre la mezzanotte, si terrà un“Tributo a Spartaco”, una seratain onore dell’attore Andy Whit-field all’anfiteatro campano e almuseo dell’Antica Capua. Perl’occasione saranno proiettati al-cuni episodi della prima serie delfilm tv “Spartacus”. Seguirà, il 25ottobre, per il ciclo di incontri “Piùvalori aggiunti”, una conferenzaal museo archeologico, con suc-cessivo happy hour. L’appunta-mento è dalle 19.30 alle 1.30.
All’anfiteatro di SantaMaria il tributo a Spartaco
151310/2012Caserta&dintorni
Un premio per chi valorizza l’agro alimentareCAPUA. Il Premio Raffaele Pasca di Magliano
viene istituito dalla famiglia a 50 anni dalla scom-
parsa di un giovane imprenditore agricolo che si
dedicò con passione e ingegno all'ideazione e al-
l'applicazione di nuove soluzioni tecniche e ge-
stionali, volte a promuovere lo sviluppo di
un'agricoltura che stentava a riprendersi dopo i
postumi degli eventi bellici.
Sul finire degli anni '50, a poco più di 20 anni, Raf-
faele Pasca di Magliano intraprese nella sua
azienda agricola, localizzata nella pianura caser-
tana, un'intensa azione di risanamento, di bonifica
e di creazione di infrastrutture moderne nel set-
tore della logistica e dell'irrigazione, insieme con
una capillare azione di modernizzazione dei si-
stemi colturali. I risultati furono significativi sulle
rese e sulla produttività del lavoro. Il progetto fu
bruscamente interrotto da un tragico incidente sul
lavoro che portò via, a soli 25 anni un uomo di
grande valore, ma non i suoi sogni che hanno gui-
dato lo sviluppo dell’azienda. Istituito dalla fami-
glia Pasca, Il Premio Raffaele Pasca di Magliano
alla sua prima edizione, pari ad euro 5.000, è de-
stinato a giovani studiosi e operatori che propor-
ranno un'idea originale di innovazione di
processo o di prodotto per la filiera agro-alimen-
tare e la valorizzazione ambientale, nell'intento di
migliorare l'efficienza produttiva (riduzione dei
costi per unità di prodotto) o di aprire nuovi sboc-
chi di mercato (diversificazione produttiva). Al vin-
citore potrà essere accordata la possibilità di
sperimentare la propria idea innovativa in
un'azienda agricola della Regione Campania. La
proposta di idea deve essere inviata entro il 30 ot-
tobre 2012. Per informazioni consultare il sito
www.masseriagiosole.com.
CASAGIOVE. Tornano le domeniche al-
l’insegna della buona cucina al ristorante
Le Quattro fontane. Lo storico ristorante
di via Quartier vecchio a Casagiove, ri-
marrà aperto anche a pranzo di dome-
nica per accontentare le tante richieste
che sono pervenute agli amici-clienti del
locale. Per questo evento, il menù del ri-
storante sarà ancora più ricco con lo chef
Michele che ha creato tantissimi nuovi
piatti da far leccare i baffi ai suoi clienti.
Le specialità di pesce, il marchio di fab-
brica del baccalà, il maialino nero, la
carne di bufala, questi sono solo alcuni
dei prodotti che sarà possibile gustare a
Le Quattro fontane. Grazie ai prodotti di
prima scelta garantiti dal marchio Slow
food, alla decisione di non utilizzare ritro-
vati chimici, a quella di bandire i cibi pre-
cotti e, soprattutto, grazie alla mano magica dello chef
Michele, presso il ristorante è possibile gustare fantastici
manicaretti, irripetibili per gusto. Per avere maggiori in-
formazioni, per richiedere piatti particolari e, soprattutto,
per prenotare il proprio tavolo, il serio rischio, altrimenti,
è quello di rimanere in piedi, è possibile chiamare allo
0823468970 o spedire un’email all’indirizzo lequattro-
Il gusto della domenicaLe Quattro fontane aperte a pranzo
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