CartaBianca news Febbraio 2013

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Rivista mensile sul territorio di Terred'Acqua

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FEB

Officina del Gusto

2013

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CartaBianca news - Anno I - N. 10 - Febbraio 2013, periodico gratuito stampato su carta prodotta da foreste sostenibili

Vuoi collaborare con noi? Vuoi pubblicizzare la tua associazione? Partecipa anche tu, scrivici a [email protected] collaborato a questo numero: Pro Loco di Persiceto, Pro Loco di Sala Bolognese, Pro Loco di Anzola dell’Emilia, Pro Loco di Sant’Agata Bolognese, Ass. Carnevale Persiceto., Maurizio Guidotti, Forum Giovani di Anzola dell’Emilia, Comune di Crevalcore, Comune di Sant’Agata Bolognese, Francesca Orioli, Romano Serra, Eugenia Mazzer, Alessandro Bencivenni, Angelo Rizzo.Foto di Copertina: Loris Fontana (Circolo Fotografico “Il Palazzaccio”). Finito di stampare da Litografia Persicetana il 3/2/2013

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Uno chef da podio, Maurizio GuidottiAnno nuovo vita nuova. Da que-

sto numero Carta Banca news ospita delle nuovissime, oserei dire, fiammanti rubriche. Si parte con quella gastronomica che è curata dallo chef di prestigio internazio-nale Maurizio Guidotti, che non sveliamo ma vi lasciamo la sorpre-sa di andarla a leggere, e che vince sistematicamente premi in Italia e all’estero in competizioni del suo settore. Come in Germania, dove ha conquistato il podio con una meda-glia d’argento. Lo chef ha partecipa-to alle tradizionali Olimpiadi della cucina a Herfurt, a ben 920 chilo-metri da Persiceto. Nell’ambito della categoria “cucina artistica”, Guidotti ha proposto varie preparazioni ga-stronomiche completate con una scultura di pane, dal titolo Bread of Time. “Con quest’opera – spiega Guidotti – ho voluto racchiudere il tempo e la passione per un’arte che richiede un grande sacrificio. Per-ché si trascorrono molte giornate in cucina per realizzare piatti che

siano creativi agli occhi e gustosi al palato”. “La concorrenza – continua Maurizio – è sempre più agguerrita, soprattutto quella degli chef prove-nienti dai Paesi asiatici, che danno

la possibilità ai loro concorrenti di usufruire di sovvenzioni statali e da parte di importanti multinazionali. I loro piatti sembrano delle vere ope-re di oreficeria tanta è la precisione e la ricerca quasi maniacale della per-

fezione”. Ma poiché viene apprezza-ta soprattutto l’idea cha sta alla base della presentazione, i giudici hanno valutato positivamente l’opera di Maurizio, tanto da assegnargli la medaglia d’argento. Che ben figura

nel medaglie-re accanto alla medaglia d’oro vinta ai Mondiali in L u s s e m b u r-go. “Salire sul podio mi ha ripagato dei sacrifici e del tempo che ho trascorso in laboratorio a perfezionare la mia crea-zione oltre l’o-rario di lavoro

– spiega lo chef – perché prima ven-gono i clienti e poi le competizioni. Per crescere è fondamentale il con-fronto con altri professionisti prove-nienti da regioni e culture diverse e

non aver paura di essere giudi-cati. Perché solo così ci si mette alla prova e dal giudizio di altri vi è lo stimolo ad evolversi”. E prosegue: “Ogni concorso non è una tappa di arrivo, ma di parten-

za perché arrivo a casa pieno di idee che rielaboro utilizzando i prodotti del territorio e della nostra tradizio-ne”. Ma Guidotti non si ferma qui. Aprirà un suo ristorante proprio a San Giovanni. “Il locale – dice – si chiamerà L’Officina del Gusto che esalterà tutti i sensi, perché si potrà vedere all’opera lo chef in un locale in cui la cucina è “a vista”, secondo la migliore tradizione dei bistrot fran-cesi, ma con l’utilizzo dei prodotti di un territorio ricco di cultura gastro-nomica come quello persicetano”. E aggiunge: “Durante la pausa pranzo sarà possibile degustare anche solo un piatto, ma in un clima familiare ed accogliente, ideale anche per chi ha poco tempo, coniugando il pasto veloce alla qualità. La sera il locale cambia la sua fisionomia e si “tra-sforma” in un tipico ristorante che propone piatti alla carta”. E allora, visto il coraggio dimostrato in tem-pi così difficili per le imprese, non ri-mane che auguragli un grandissimo in bocca al lupo.

Nokikushi Tadokijiki

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Officina del Gusto

2013

EditorialeUno chef da podio,Maurizio Guidotti

Claudio Broglia SenatoreToglietemi tutto, ma non...

Viaggio nella città metropolitanaLe regole regionali sugli

impianti a Biomasse

Eventi:Gli appuntamenti del Carnevale

Coriandoli e... Gem Boy Laboratori e incontri a Crevalcore

Intesa San Paolo:effetti collaterali positivi

Partecipanza: nulla è cambiatoAssociazione Cinopoli

Gli Ufo in Novergiamistero risolto a Persiceto

L’angolo del GustoRamazzini: aiutare chi aiuta

Porfolio 2013:fotografia e racconto

Associazione per la rinascitadi via Garibaldi 2

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CartaBianca news:Periodico di Li-Pe Editore - Tiratura: 20.000 copieReg. tribunale di Bologna n. 8254 del 11.04.2012

Pubbliche relazioni e pubblicità:Vulcanica - 05119989208 [email protected]

Direttore ResponsabilePier Luigi Trombetta

Comitato di redazione:Andrea BalboniFausto ForniLaura PalopoliGianluca StanzaniDiego Stellino

Partecipa anche tu:[email protected]

Indice

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www.cartabiancanews.com

“Porterò Crevalcore con me a Roma”Promosso. Il primo cittadino di

Crevalcore Claudio Broglia ha passato già il primo esame. E cioè

è arrivato terzo alle primarie del Pd nonostante rive-

sta il ruolo di sindaco. Ha raccolto oltre

seimila e cinque-cento voti e nel suo territorio ha “catturato” 916

preferenze su 970 voti. “Sono conten-

to – ha detto Bro-glia – che la mia gente

apprezzi questa mia scelta. Che faccio di cuore perché spero

di portare un valore aggiunto alla mia formazione politica in un respi-ro più ampio. Credo fin qui di aver agito – anche se non spetta a me dirlo – nel migliore dei modi. E se ne avrò la possibilità cercherò di dare il meglio anche a Roma. Non abban-donerò di certo a sé stessa la mia cittadina, perché questo territorio, la sua storia, le sue tradizioni, le sue origini, fanno parte di me. Io sono nato e cresciuto qui. Adesso poi che

Crevalcore è rimasta seriamente fe-rita dal sisma e impelle la fase della ricostruzione, in particolare nelle scuole, negli altri edifici pubblici e nel centro storico, non intendo as-solutamente interrompere un lavo-ro molto faticoso ma proficuo che sto portando avanti dal 20 maggio scorso. Insomma, Crevalcore fa par-te di me ed ho a cuore la sua rina-

scita”. “Una volta eletto – prosegue il sindaco – mi dimetterò e prenderà il mio posto il vice sindaco Rita Baral-di che attualmente ha anche la de-lega all’istruzione. Successivamente, Baraldi mi chiamerà in Comune in qualità di assessore esterno con de-lega alla ricostruzione”. Tornando alle primarie Broglia continua: “è stata una bella vittoria che ho gua-dagnato con un gradimento molto alto e ringrazio coloro che credono in me e mi hanno rinnovato la loro fiducia in una maniera così ampia. Visto che ora il mio posto è tra gli eleggibili per il parlamento della prossima legislatura, intanto inten-do collaborare con il mio partito per vincere le politiche e portare Bersani premier”. Insomma, il primo cittadino assicura che sarà comun-que presente fisicamente – oltre agli impegni nella capitale – alcu-ni giorni della settimana nella sua cittadina. E aggiunge: “Per quanto riguarda l’Unione di Terred’Acqua, di cui sono presidente, assumerà il mio incarico il vice presidente che è Renato Mazzuca, sindaco di Persice-to. Poi lascerò definitivamente ogni altro incarico in seno all’Unione che sarà preso sempre da Baraldi. Ora, la mia preoccupazione è il bilancio che stiamo chiudendo. Dobbiamo sta-re molto attenti alle ultime norme della legge di stabilità. Perché non vogliamo assolutamente tagliare servizi ai miei cittadini”.

Nokikushi Tadokijiki

Toglietemitutto, ma non...

Il telefonino. è or-mai diventato

un’estensione della nostra mano, un mezzo senza il quale ci sen-tiamo quasi nudi, privi di ogni protezione rispetto chiunque ci sia vicino. Lo usiamo per fare tutto, lo chiamiamo smartphone, e c’è un motivo... è davvero smart, è fico, le te-lefonate ormai sono solo un dettaglio, a volte riusciamo anche a dimenticare che può (addirittura) farle. Facciamo foto, registriamo video, inviamo messaggi con “whatsapp”, ci perdiamo nei social net-works e condividiamo tutto quello che ci passa per la mente, inviamo mail, gestia-mo tutte le nostre commissioni, l’elenco delle cose da fare, ci teniamo il pin del bancomat o addirittura gestiamo il no-stro conto corrente e il nostro portafoglio titoli... diciamocelo, senza lo smartphone saremmo davvero persi! Ma è proprio questo nuovo modo di intendere il te-lefonino che alimenta il business degli hacker, ormai è molto più conveniente rubare l’identità di qualcuno piuttosto che il suo portafoglio e quindi i ladri del nuovo millennio iniziano a lavorare su vi-rus adatti a penetrare il codice dei sistemi operativi mobile e attraverso app male-vole riescono a superare i processi di ve-rifica che in sistemi aperti come Android sono più scarsi. La buona notizia, però è che difendersi da tutto ciò non è affatto difficile, non serve alcun antivirus, basta solo il buon senso: mantenere aggiornato il sistema e le app installate, fare attenzio-ne alle app che richiedono accesso ai pro-pri contatti e alle informazioni personali, evitare di svolgere attività riservate (ad es. pagamenti o accesso all’home banking) mentre si è connessi a reti wi-fi pubbli-che e magari proteggere il dispositivo con una password preferibilmente diversa da quella che si usa in tutti gli altri account.

Andrea Balboni

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Il toponimo Unciola, da cui prende origine l’attuale denominazione

Anzola, appare per la prima volta in un documento dell’888 d.C., rela-tivo al Monastero Cassinese di San Martino sito in Casale Marzano. Il convento era situato nelle adiacen-ze del castello di Anzola presso la via Predosa. Tale denominazione (con alcune varianti come Unzola, Enzola), deriverebbe dall’antica tra-dizione di suddividere i fondi rustici in once o parti di oncia (onciola); da qui, per successive modificazioni, si sarebbe arrivati all’attuale Anzola. Successivamente all’unità d’Ita-lia venne aggiunto l’appellativo dell’Emilia per distinguere il paese dall’omonimo della Val d’Ossola. Il territorio comunale è stato ogget-to, sin dalla fine del secolo scorso, di indagini archeologiche che han-no riportato alla luce innumerevoli reperti risalenti alle epoche più re-mote: un cippo di arenaria risalente all’epoca augustea, oggetti in bronzo della seconda metà dell’ottavo seco-lo a.C., materiali di epoca romana ed etrusca. In origine il castello era un insieme di recinti o terrapieni dentro i quali stavano le dimore del Signore, magazzini e depositi di prodotti agri-coli, botteghe artigiane e rifugi per il contado nei momenti di pericolo. Il castello passò nel 946 sotto il dominio dei Vescovi di Bologna.

Viaggio nella città metropolitanaNumerosi furono i tentativi da parte del Comune di Bologna, che cercava di allargare la propria giurisdizione al territorio anzolese, di usurpare il do-minio dei Vescovi ed altrettanto nu-merosi furono gli attacchi subiti dal castello, fino al 1630, quando non rimase che l’attuale torre e l’antico ospedale, costruito nel XII secolo da Martinetto Guastavillani. Per quan-to riguarda il XVII ed il XVIII secolo, sono pochi i documenti che ripor-tano eventi di particolare interesse, segno che ad Anzola la vita scorre-va tranquillamente. La Rivoluzione francese viene a rompere questo sta-to di cose quando le truppe di Bona-parte passano per Anzola dirette a Bologna, portando nella città le idee di “Liberté”, “égalité”, “Fraternité” e le speranze di un mondo migliore. è di questo periodo la creazione del Comune di Anzola, nell’ambito dell’opera di riorganizzazione am-ministrativa del territorio voluta da Napoleone sulla falsariga del modello francese. Dal periodo na-poleonico in poi, il paese di Anzola vive interamente ed integralmente le vicissitudini politico-istituzionali della vicina città di Bologna e solo occasionalmente vi accadono fatti legati alla particolarità del suo terri-torio e dei suoi abitanti. Numerose furono le battaglie politico-sociali combattute sul territorio anzolese,

a partire dalla sommossa contro la tassa del macinato nel 1869, per fi-nire con quella del 1906 che vide gli anzolesi protestare contro gli sfratti e la mancanza di case per i poveri, che indusse l’amministrazione a co-struire case operaie nel borgo capo-luogo. Tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900 si sviluppano le prime orga-nizzazioni politiche e sindacali, non-ché le prime esperienze cooperative che porteranno fra il 1904 ed il 1906, alla costituzione delle cooperative di consumo e di lavoro, ponendo il paese all’avanguardia in questo settore. Anzola fu anche teatro del-le lotte dei braccianti del 1903, che portarono alla conquista del primo aumento salariale. Tappe fonda-mentali sono anche la costruzione delle scuole elementari nelle frazio-ni, la costruzione della Casa del Po-polo (1910), l’edificazione delle case operaie, la definizione della piazza principale del capoluogo (1924-25) e la costruzione delle scuole ele-mentari che la fronteggiano (1927). L’inaugurazione del campo sporti-vo (1925-26) e l’asilo parrocchiale hanno definitivamente dato ad An-zola la configurazione urbanistica e sociale che ha retto fino agli anni della Seconda guerra mondiale. Al censimento del 2011 la popolazio-ne anzolese toccava quota di oltre 12mila abitanti. Da vedere la Torre

di Re Enzo così chiamata perché nel 1249 ospitò Re Enzo prigioniero dei bolognesi. Si narra che legò una stretta amicizia con Michele degli Orsi il quale tentò di farlo evadere ma senza successo. La chiesa parrocchiale che si trova di fronte alla tor-re di Re Enzo, fu dedicata ai Ss. Pietro e Paolo ed ha origini del primo insediamento risalenti al IX secolo ma nominata chiesa per la prima volta nel 1300. A tre chilometri dal centro del paese si trova la Tomba del Vescovo, palazzo del XIV secolo adi-bito a residenza estiva dei vescovi. Con delibera-zione della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna n. 1947/2007 del 10.12.2007, il Comune di Anzola dell’Emilia è stato inserito nell’elenco regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d’arte per tutto l’anno e per tutto il terri-torio.

Seconda puntata: Anzola dell’Emilia

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Viaggio nelle Biomasse: ottava puntata

La Regione Emilia Romagna, con l’approvazione della deliberazio-

ne di Giunta n. 362 del 26 marzo 2012, ha stabilito che gli impianti per la produzione di energia elet-trica da biomasse potranno essere realizzati, nelle aree critiche per la qualità dell’aria, solo se le loro emis-sioni di PM10 e NO2 saranno almeno a saldo zero e dunque senza impatti negativi, sta-bilendo regole ambientali, ma non ha posto nessuna regola e limitazione alla vicinanza ad abitazioni, ospedali, scuole. La Regione poi ha redatto una mappa attestante l’inquinamento che indi-vidua i comuni problematici e non. Per la cronaca il 14 giugno 2012, alla Presidenza del Consiglio è stata inol-

trata un’istanza del proponente per una centrale a biomasse in provincia di Vercelli, perché l’ASL di Vercelli aveva espresso parere negativo mo-tivandolo con la presenza di criticità sul piano sanitario degli impianti, sottolineando che i liquami di origi-ne zootecnica sono una formidabile sorgente di patogeni e tra questi il

VTEC, che ha generato in Germania una epidemia nella primavera 2011. Tale batterio si trova abitualmente nelle deiezioni bovine (con un tas-so di positività del 30% per capi di bestiame). Il trasferimento e l’accu-

mulo di questi liquami nella vicinan-za delle abitazioni rappresenta un concreto rischio di trasferimento di questo patogeno e di sviluppo della relativa malattia renale tra gli abitan-ti dell’area. In merito a questa segna-

lazione la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha espresso per la prima volta, contrarietà all’autorizzazione per la realizzazione di un impianto a biomasse (allineandosi alla scel-ta del parere espresso dall’ASL di Vercelli). Il 14 agosto 2012 l’ASL di Jesi (Marche), in un parere igieni-co-sanitario, per la prima volta, ha

definito l’impianto di produzione a biomasse, “industria insalubre di 1A classe”, dopo aver condotto un monitoraggio sulle conseguenze sanitarie degli impianti già attivi . A seguito di questo la Regione Marche

si è avviata a rivedere completamente la disciplina autorizzati-va delle centrali. “Alla luce di quanto suc-cesso in Piemonte e nelle Marche, con una nostra interrogazione, – spiega il consigliere provinciale Mauro Sorbi dell’Udc – ab-biamo chiesto all’as-sessore provinciale Burgin se, dopo questi due importanti fatti, ci fosse l’intenzione da parte sua e dell’asses-

sore alla Sanità Barigazzi, di proce-dere ad un monitoraggio sulle rica-dute di questi impianti sulla nostra provincia. E abbiamo domandato all’assessore di avviare, sulla scia dei due fatti descritti, un immediato

monitoraggio sui nostri impianti”. Se si esami-nano poi i numeri degli impianti a biomasse in Italia: si è passati dai 604 del 2009 alle 1.294 del 2012 (fino a settembre). Sono 647 i Comuni che in Italia hanno installato sul proprio territorio impianti a biomassa e la maggioranza di questi ha sede in Emilia Romagna ed in particolare tra Bologna e Ferrara. Nella nostra provincia, nume-rose sono ancora in costruzione.

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Le regole regionali sugli Impianti a Biomasse

Comune PM10 n superamento limite giornaliero NO2 limite media annuale Nome zona

Anzola dell’Emilia 40 48Area superamento congiuntoPM10 (media die – MAX 35) e NO2 (media annua- MAX 40)

Calderara di Reno 40 43 area “hot spot” PM10

Crevalcore 39 31 area “hot spot” PM10

Sala Bolognese 36 36 area “hot spot” PM10

San Giovanni in Persiceto 39 39 area “hot spot” PM10

Sant’Agata Bolognese 37 37 area “hot spot” PM10

MAPPA INQUINAMENTOZONIZZAZIONE PM10/NO2 – COMUNI TERRED’ACQUA

(N.B. Il colore evidenzia lo stato di inquinamento dei comuni come appare nella cartina zonizzazione PM10/No2 Regione Emilia Romagna)

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Gli appuntamenti del Carnevale

Iniziati con la fine del mese di gen-naio, proseguono fino alle metà di febbraio le manifestazioni del Car-nevale che coinvolgono il nostro territorio:

Anzola dell’EmiliaSabato 9 febbraio dalle ore 14.30 sfilata dei carri allegorici e delle maschere a Castelletto di Santa Maria in Strada. Oltre alla sfilata dei carri, il Carnevale di Anzola propone il concorso “La più bella mascherina” che premia il bambino o la bambina vista sfilare assieme ai carri e giudicata “la più bella”.

Sala BologneseDomenica 10 febbraio a Sala e domenica 17 febbraio a Padulle: 47^ edizione del Carnevale dei bambini, dalle 14.30 sfilata dei carri allegorici e grande gettito di coriandoli, palloni e peluches. Immancabile la gastronomia con crescentine, piadine, dolci e buon vino. Per tutti i più piccoli possibilità di salire sui carri e sui trenini allestiti dalla Pro loco e dalla Protezione Civile.

San Giovanni in PersicetoGiovedì 7 febbraio, ore 21, festa di Giovedì Grasso in maschera al “Superbar” (p.zza Garibaldi). Sabato 9 febbraio, ore 15, Carnevale dei bimbi in piazza del Popolo. Domenica 10 febbraio secondo appuntamento con il 139° Carnevale Storico persicetano, dalle ore 13 sfilata delle mascherate singole, di gruppo e dei carri allegorici di prima categoria. Lettura dei giudizi, assegnazione dei premi ed eventuali controspilli

delle società. Ore 17, chiusura del Carnevale e tradizionale “Bruciata di Re Bertoldo” (p.zza del Popolo). Ore 20.30, Veglione di fine Carnevale presso la Bocciofila (via Castelfranco). Lunedì 11 febbraio, ore 21, “Processo del Lunedì” alla Bocciofila. Martedì 12 febbraio, ore 22, festa di Martedì Grasso in Maschera al “Cheek to cheek” (via Rocco Stefani).

San Matteo della DecimaGiovedì 7 febbraio, ore 21, Sala Giorgio Gallerani presso Corte Castella, proiezione del filmato della prima domenica. Domenica 10 febbraio secondo appuntamento con il carnevale di Decima, a partire dalle ore 14.30 (piazza delle Poste) sfilata dei carri allegorici e delle mascherate a piedi con ricco gettito. Dalle ore 17.30 premiazione dei carri in concorso. Giovedì 14 febbraio, ore 21, Sala Giorgio Gallerani presso Corte Castella, proiezione del filmato della seconda domenica.

Sant’Agata BologneseSabato 9 febbraio a partire dalle 14.30 sfilata dei carri allegorici

lungo le vie del paese; graditi ospiti i carri di San Giovanni in Persiceto. Tante attrazioni per i ragazzi e i più piccoli.(In caso di maltempo il suddetto programma potrà subire variazioni)

Gianluca Stanzani

Lunedì 4 febbraio, ore 21“Terapia terapia”di Roberto Nobile(spett. commedia)Teatro comunaleCorso Italia 72San Giovanni in Persiceto

Martedì 5 febbraioFestività di Sant’Agata(prodotti tipici, Marché dalcuntadéin, spettacoli, ecc.)Centro storicoSant’Agata Bolognese

Martedì 5 febbraio, ore 21“Open Day”di Angela Finocchiaro(spett. prosa)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

Giovedì 7 febbraio, ore 21“Mio padre”Fraternal Compagnia(spett. commedia)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

Sabato 9 febbraiodalle ore 8 alle ore 17“Svuda la canteine”Centro storicoS.Agata Bolognese

Sabato 9 febbraio, ore 21“Al sburziglén dla nôna”I Fiaschi(spett. dialettale)Auditorium polivalenteVia Caduti di via Fani 300Crevalcore

Venerdì 15 febbraio, ore 21“Don Arturo testimòni per forsa”I Cumediant Bulgnis(spett. dialettale)Auditorium polivalenteVia Caduti di via Fani 300Crevalcore

EventiCulturali

Orari biglietteria:Mercoledì 10.00 - 12.00

Giovedì 17.30 - 19.30Sabato 17.00 - 18.00

Piazza Garibaldi 3/C40017 San Giovanni in Persiceto (BO)

Tel. 051.821388 (lasciare un messaggio in segreteria)www.cineteatrofanin.it

Foto: Francesca Orioli

Foto: Francesca Orioli

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Laboratori e incontri a Crevalcore

Coriandoli e... Gem Boy

In collaborazione con l’Istituzione dei Servizi Culturali Paolo Borselli-

no e con il Patrocinio del Comune di Crevalcore, il club G. Dossetti invita a: “Il mondo in cui viviamo” Ciclo di conferenze su temi scientifici.Gli incontri si terranno presso la Nuova sede del Municipio di Crevalcore Sala “Ilaria Alpi” Via Persicetana 226, Crevalcore. 17 febbraio – Risorse: un tesoro infinito? (Nicola Armaroli, Istituto per la Sinesi Organica e Fotochimica, CNR, Bologna). 24 febbraio – Mondo: è in pericolo? (Margherita Venturi, Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”, Università di Bologna). Tutti gli appuntamenti avranno inizio dalle ore 17.

L’Istituzione dei Servizi Culturali Paolo Borsellino organizza e propone: Laboratori che passione. “Segni e Disegni” Sessioni di disegno condotte da Armando Calvelli. Il corso comprende dieci

sessioni di disegno, copia dal vero. Delle dieci sessioni quattro saranno dedicate alla scuola del nudo, con modelli. Le lezioni si terranno presso la Biblioteca Comunale, via Caduti di via Fani a Crevalcore, nelle seguenti giornate: 8, 14, 21 febbraio – 1, 8, 15, 22 marzo – 5, 12, 19 aprile (laboratori serali). 70 euro a partecipante. Termine d’iscrizione e versamento quota: entro il 4 febbraio (max 15 iscritti). Info e iscrizioni: Istituzione Paolo Borsellino, Via Caduti di Via Fani 302, Crevalcore. Tel. 3341406765 [email protected][email protected]

“Dalla materia riciclata… rinasce una nuova arte da indossare” Plastiche, metalli e tessuti di scarto diventano preziosi gioielli d’artista. Workshop dedicato all’eco-gioiello condotto da Simona Negrini. Il progetto nasce da esperienze maturate nell’ambito dell’arte

Sabato 23 febbraio presso il pa-diglione le Notti di Cabiria in via

Santi 1 ad Anzola dell’Emilia, dalle

ore 22 il Forum Giovani, in collabo-razione con la Proloco locale, pre-senta la quinta edizione della festa

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contemporanea, dell’eco-arte, dell’arte-terapia e degli studi sull’Antroposofia steineriana. Si tratta di workshop dedicati alla realizzazione di eco-gioielli in quanto percorsi ludico-creativi basati sull’interpretazione e rivisitazione della materia riciclata, indagata mediante un coinvolgimento multi-sensoriale e attraverso specifiche strategie percettive. Le lezioni si terranno presso la Biblioteca Comunale, via Caduti di via Fani a Crevalcore, nelle seguenti giornate: 16, 23 marzo, 6 aprile (il sabato pomeriggio). 35 euro per un percorso, 50 euro due percorsi, 65 euro tre percorsi a partecipante. Termine d’iscrizione e versamento quota: entro il 28 febbraio (max 12 iscritti). Info e iscrizioni: Istituzione Paolo Borsellino, Via Caduti di Via Fani 302, Crevalcore. Tel. 3341406765 [email protected][email protected]

Venerdì 15 febbraio, ore 21“La fondazione”Ivano Marescotti(spett. di prosa)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

Sabato 16 febbraio, ore 21“La fondazione”Ivano Marescotti(spett. di prosa)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

Domenica 17 febbraio, ore 21“Così in terra”di e con Davide Enia(spett. di prosa)Teatro comunale BibienaVia 2 agosto 1980 118Sant’Agata Bolognese

Giovedì 21 febbraio, ore 21“Sei gradi”di Giobbe Covatta(spett. di prosa)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

di carnevale in maschera “Coriandoli e… Gem Boy”. Dopo il successo degli anni precedenti, quest’anno abbia-mo pensato di fare le cose in grande chiamando in concerto i Gem Boy, rock band stile humor italiana, ori-ginaria di Bologna, la cui specialità è quella di creare cover parodistiche di canzoni famose. A seguire sali-ranno in consolle Niko Dj e Vins De Vois per un dj set tutto da ballare. La realizzazione dell’evento sarà gestita e realizzata grazie al prezioso contri-buto di alcune associazioni giovanili dell’Unione di Terred’Acqua tra cui il Forum Giovani di Sala Bolognese, la Proloco di Calderara e i ragazzi del progetto europeo NYPAD. Tutte le informazioni per la serata sono con-sultabili sul sito “Anzola Giovani” del Comune di Anzola dell’Emilia, nella sezione dedicata al Forum Giova-ni oppure su facebook cercando l’utente “Forum Giovani Anzola” e l’evento “Coriandoli e… GEM BOY”.Affrettati, i posti sono limitati!

Forum Giovanidi Anzola dell’Emilia

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EventiCulturali Nelle scorse settimane, come

sempre in modo sibillino e poco pubblicizzato, Intesa San Pao-lo, ha comunicato che nel corso del 2013 alcune filiali (da 10 ad alcune centinaia, l’informazione non era del tutto chiara), adotteranno un prolungamento degli orari di aper-tura degli sportelli, si dice fino alle 20, ed alla creazione di nuove figu-re professionali per essere più vicini (?) ed attente (?) alle esigenze (?) del Cliente. Di per sé sembra l’ennesima necessità industriale di sbattere i costi del personale, aumentandone la produttività; fatto salvo il sicuro cambio di stile di vita di molti ban-cari, sul quale non entro, di per sé l’allungamento degli orari può solo portare un miglioramento della fru-ibilità dei Centri Storci, di cui ricordo quello di Persiceto, estremamente bancocentrico (invito chi lo desi-dera a mandarmi considerazioni in merito). La presenza di uffici aperti dopo le 17 e fino alle 20 porterà ad uno spostamento della fruizione dei servizi bancari, non obbligando in tal modo le persone a utilizzare

ferie e permessi. Come sempre mo-difiche negli orari ed abitudini delle persone porteranno il commercio ad offrire beni e servizi in orari in cui le stesse possono usufruirne. Sarà interessante valutane gli effetti nel tempo, l’unica nota positiva è che il tutto nasce da esigenze di produt-tività e non da scelte politiche di crescita. Prospettiva? Per chi volesse ipotizzare uno scenario futuro può andare oltre confine e notare come ormai non esistono orari e limiti nel proporre e usufruire beni e servizi, ci aspetta uno scenario (in parte in atto) del cosiddetto 24x7, ovvero

sempre aperti 24 ore al giorno, tutti giorni. Impossibile? Forse, ma c’è già chi lo fa, e non sto parlando di ope-ratori immigrati o casi sociali disa-giati, ma di famiglie rappresentanti della Società Civile, perfettamente integrate nella rappresentanza po-litica ed attive in professioni alta-mente qualificate, che nello svolge-re la propria attività commerciale, semplicemente non chiudono mai. Dove accade tutto ciò? A Bologna… e Bologna è molto vicina. Il Mondo corre e scendere è difficile.

Fausto Forni

Venerdì 22 febbraio, ore 21“The day, day, day after...soquant dé dop”A. Guidetti e M. Incerti(spett. dialettale)Auditorium polivalenteVia Caduti di via Fani 300Crevalcore

Martedì 26 febbraio, ore 21“Il malato immaginario”Compagnia Teatro Dehon(spett. comico)Teatro FaninPiazza Garibaldi 3/cSan Giovanni in Persiceto

Venerdì 1 marzo, ore 21“Al proces dla Sgnora Amalia”Il Teatro del Reno(spett. dialettale)Teatro comunale BibienaVia 2 agosto 1980 118Sant’Agata Bolognese

Sabato 2 marzo, ore 21“Occidente solitario”con Claudio Santamaria,Filippo Nigro, ecc.(spett. di prosa)Auditorium polivalenteVia Caduti di via Fani 300Crevalcore

Domenica 3 marzodalle ore 8 alle ore 14Mercato domenicalee Marché dal cuntadéinCentro storicoS.Agata Bolognese

Venerdì 8, sabato 9 edomenica 10 marzoPersiciok & CakeCentro storicoSan Giovanni in Persiceto

Intesa San Paolo: effetti collaterali positivi

Partecipanza: sorpresa... nulla è cambiato

Come anticipato nel numero di dicembre, è stato eletto il nuo-

vo Consiglio della Partecipanza Agraria di San Giovanni in Persiceto e come “grande novità” il Presidente è e sarà il Dott. Vittorio Cocchi. Le parole non voglio essere una pole-

mica visto l’indubbia crescita di pa-trimonio e dei servizi forniti ai Par-tecipanti e non solo; il tutto unito alla pregevole attività di sostegno al mondo associazionistico locale. Mi permetto comunque di far notare la non più prorogabile necessità di

trovare nella Partecipanza stessa le forze del rinnovamento, dopo tre novene, nella prossima non sarà oggettivamente possibile rivedere le stesse figure. Indubbiamente la storia della Partecipanza stessa è la vera dimostrazione della capacità di rinnovamento che un’Istituzione così all’apparenza inamovibile ha saputo dimostrare. Ovviamente la Redazione di Carta Bianca augura i migliori auguri di buon lavoro al neo-eletto Consiglio della più im-portante Organizzazione privata del nostro Paese.

Fausto Forni

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Page 11: CartaBianca news Febbraio 2013

pag. 11

Associazione CinopoliCinopoli è un progetto

che mira a sviluppare la propria azione princi-palmente sul nostro ter-ritorio. La sua missione, come spiega il presidente dell’associazione Federico Montaguti, è raggiungere e mantenere un rapporto equilibrato tra il cane e...il suo bipede. Si rivolge così direttamente a chiunque abbia voglia di valorizzare un luogo dove far correre e socializzare il proprio cane, come punto d’incontro dove confrontasi insieme ad altri proprie-tari ed educatori cinofili su qualsiasi tematica. In associazione si possono trovare informazioni e consulenza specifiche per chi desidera avere un amico a quattro zampe e ricerca consigli sul tipo di cane da sceglie-re e sui primi rudimenti educativi da applicare o su come attuare al meglio i primi approcci comporta-mentali. Le attività proposte hanno quindi sempre la finalità di formare persone responsabili e consapevo-li della necessità di un’educazione adeguata per una buona conviven-za con un amico a quattro zampe. A questo proposito l’ordinanza del Ministero della Salute, la cosiddetta “ordinanza Martini” (3 marzo 2009 e 23 marzo 2011), assegna ai Comu-

ni l’incarico di sviluppare iniziative sull’educazione e la gestione dei cani nel territorio di loro competenza, avvalendosi della collaborazione di Aziende Sanitarie Locali, veterinari ed educatori cinofili di comprovata esperienza. Anche grazie a questo, da un po’ di tempo ormai Cinopoli è presente nell’area di sgambamento cani di Calderara di Reno con attivi-tà di educazione cinofila dedicata a chiunque voglia condividere un paio di ore serali (dalle 17.30 alle 19.30) per una relazione uomo-cane più consapevole e matura. “La situazio-ne ad oggi nel territorio delle aree di sgambamento necessita di una ade-guata riqualificazione” ammonisce Federico “c’è necessità di una mag-gior quantità di zone fresche e di una migliore illuminazione. Spesso mancano panchine interne ed ester-ne e giochi per gli animali; il tappe-to erboso è in pessime condizioni e alcune aree sono troppo piccole.”

Un’area cani ideale dovrebbe permettere una corsa rettili-nea di almeno cinquanta metri; avere panchine a ri-dosso e al di fuori dell’area stessa, per consentire il relax ai proprietari e un giusto distacco tra gli occupan-ti dell’area e eventuali cani con relativi accompagnatori all’esterno; dovrebbe essere

prevista la divisione degli spazi tra cani, non solo per taglia, ma soprat-tuto per rispettare la tolleranza tra esemplari che non vanno d’accordo; dovrebbe esserci un accesso libero alle riserve idriche (da evitare l’in-serimento di fontanelle e di ciotole ad uso comune per prevenire even-tuali manifestazioni di possessività/aggressività per la difesa dell’acqua nei periodi caldi e scongiurare avide bevute inutili e pericolose per pos-sibili torsioni gastriche e congestio-ni). Un’area cani dovrebbe garantire zone fresche, uno sfalcio costante e una irrigazione garantita al manto erboso, in quanto il calpestìo dei cani e l’aumento dell’acidità della superficie dovuta all’urina può pro-durre fastidiosi odori in tutta l’area e anche negli spazi circostanti. I varchi di ingresso e di uscita dovrebbero avere cancelletti aperti verso l’inter-no, a prova di fuga e andrebbe vieta-

to l’ingresso alle cagne in prossimità del periodo di estro. Infine dovrebbe essere previsto l’obbligo di raccolta delle deiezioni nel regolamento del verde. “L’educazione cinofila che applichiamo, si basa sulla comunicazione ed è orientata a rinfor-zare le scelte adeguate del cane, escludendo ogni tipo di coercizione” sottolinea Federico “All’inter-no dei nostri progetti realizziamo didattica spe-cifica nelle scuole e nei centri diurni per anziani e disabili e il sostegno e l’accompagnamento pre e post adozioni”. Per ulteriori informazioni e ap-profondimenti: Cinopoli a.s.d. via Castaldini, 17 - Calderara di Reno (BO) www.cinopoli.org - [email protected] - www.facebook.com/Cinopoli - Cell. 347 7704535

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Page 12: CartaBianca news Febbraio 2013

Gli UFO in Norvegia: mistero risolto a Persiceto

Nel settembre 2012 quattro per-sone, appassionate di astro-

nomia, due del Gruppo Astrofili Persicetano Gilberto Forni e Roma-no Serra e due del Comitato Italia-no per il Progetto Hessdalen (cioè un’associazione che da anni studia il fenomeno), Germano Bianchi e Jader Monari, si sono recati in Nor-vegia, per continuare gli studi, nella vallata di Hessdalen nota per il con-tinuo verificarsi di fenomeni lumi-nosi particolari. Hessdalen si trova a circa 62° nord e spesso vi appaiono delle luci, a volte colorate, a forma di sfere, o tracce irregolari a volte anche a forma di flash della durata di qualche decimo di secondo, ecc. Le luci stesse possono essere tre-molanti o fisse ed a volte sembrano spostarsi a velocità fantastiche e con

traiettorie innaturali. Storicamente il fenomeno è ampiamente noto e probabilmente tutta la tradizione, tipica di quelle terre, degli gnomi, degli elfi, che popolano i boschi potrebbe trarre origine da questi citati fenomeni luminosi. Da anni il fenomeno è studiato da scienziati di tutto il mondo. Quest’anno, noi italiani, abbiamo posto l’attenzione sul fatto che la vallata è solcata da un fiume che divide due catene di collinette geologicamente curiose. Da una parte vi sono rocce ricche di zolfo, ferro e rame, e dall’altra vi sono rocce ricche di zolfo, ferro e zinco. Anche lungo il letto del fiu-me si trovano rocce ricchissime di zolfo e ferro, ciò è curioso e partico-lare perché gli elementi chimici su scritti possono essere gli elementi

classici costituenti una pila: rame, zinco, acido solforico. Ed infatti con elettrodi ed elettrolita, ricavati da rocce prele-vate in vallata, immersi in acqua (acqua dell’a-quedotto di Persiceto), abbiamo verificato che si può realizzare una pila, sia pure debole, ma capace di far funzionare un orologio a cristalli liquidi. In sintesi, pen-sando le cose in grande, la vallata potrebbe es-sere definita una gran-de pila dove le colline/elettrodi sono immerse

nell’acqua di un fiume che tra l’altro è privo di pesci; forse perché le acque sono troppo acide. La “pila naturale” potrebbe spiegare molti dei fenome-ni luminosi che avvengono in vallata.

Però si potrebbe suppore, anche allargando il concetto, che tutta una serie di fenome-ni luminosi che comunemente chiamiamo UFO potrebbero essere fenomeni simili a quelli che avvengono ad Hessdalen. La vallata quindi diventa un grande laborato-rio naturale a cielo aperto perché date le conformazioni geoambienatali particolari, è più facile studiare fenomeni luminosi che si verificano in tutto il mondo. Per intender-ci anche dietro casa nostra, se si formano casualmente le condizioni elettriche giuste. Con noi in vallata vi era una troupe di Voya-ger di Rai 2 che ha raccolto testimonianze e documentato le ricerche nell’ambiente. Dopo un mese dal nostro ritorno una se-conda troupe, unita al conduttore della trasmissione Roberto Giacobbo, è venuta a Persiceto presso il Museo del Cielo e della Terra nella sede del planetario ed osserva-toroio astronomico, per documentare i pri-mi risultati delle ricerche.

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Istituto Ramazzini: aiutare chi aiuta

L’Istituto Ramazzini, creato nel 1987 per opera del prof. Cesare

Maltoni, oncologo di fama inter-nazionale, è oggi una cooperativa sociale (Onlus) che conta più di 20 mila soci. L’idea di base sulla quale si fonda consiste nel promuovere e sostenere la ricerca scientifica per la prevenzione dei tumori, intesa in particolare come prevenzione primaria, cioè identificazione me-diante studi sperimentali, degli

agenti cancerogeni responsabili del-la malattia. Nei laboratori vengono sviluppati importanti progetti fina-lizzati alla ricerca e quantificazione dei rischi cancerogeni a carico di so-stanze, composti ed agenti presenti nei normali ambienti di vita quoti-diana o di lavoro; nonché studi volti a valutare l’efficacia e la tollerabilità di farmaci e principi attivi utilizza-bili per contrastare l’insorgenza o progressione di patologie. L’attività

di tali laboratori, con sede presso il Castello di Bentivoglio, ha reso il Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” uno tra i più importanti istituti di riferimento al mondo nel settore della cancerogenesi speri-mentale industriale ed ambientale. L’istituto Ramazzini ha inoltre atti-vato, nel 2002, un Poliambulatorio (che si trova in via Libia n.13 a Bo-logna) per la diagnosi precoce dei tumori e la consulenza oncologica specialistica. Sia per sostenere l’ope-rato del Centro che del Poliambula-torio è stata organizzata una cena di beneficenza “Festeggiamo San Valen-tino” prevista per giovedì 14 febbraio (ore 20) presso il ristorante “La Caso-na” a San Giovanni in Persiceto.I posti sono limitati, dunque per informazioni e prenotazioni contattare: Sig.ra Marisa 338-9657231 oppure Sig.ra Anna 051-823872.

Laura Palopoli

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Ingredienti per 4 persone:gr 400 petto di pollogr 100 parmigiano in schegge da 25 grgr 100 pancetta affettatagr 20 olio extravergine½ bicchiere di vino biancogr 100 panna fresca4 bustine di zafferanotartufo

Per il budino:1 melanzana mediagr 200 patate affettate sottiligr 200 panna frescagr 200 lattegr 20 parmigianoprezzemolotartufo

Aprire il petto di pollo a tasca, salare e pepare e inserire la scheggia di parmigiano; chiudere, avvolgerlo con la pancetta confezionando un involtino, schiacciandolo leggermente e legarlo con spago. Rosolarlo in padella dolcemente e passare in forno per 10’ a 180° in una teglia.Togliere dalla padella il grasso di cottura, glassare col vino e unire la panna e lo zafferano; addensare la salsa e affettare il tartufo.Per il budino affettare sottilmente le melanzane, porle in una teglia da forno unta e cuocere in forno a 200° per 8-10’ facendo in modo che non siano rosolate; usarle per foderare 4 stampini monoporzione; cuocere le patate con la panna ed il latte, regolare di sale e pepe. Quando saranno cotte ed asciutte, aggiungere il parmigiano e il tartufo; riempire gli stampini e passarli in forno a 180° per 5’.Per comporre il piatto mettere al centro il budino, scaloppare il petto di pollo e aprirlo appoggiandolo al budino; nappare con la salsa allo zafferano.

Maurizio Guidotti, Officina del Gusto

L’angolodel Gusto

Portfolio 2013: fotografia e racconto

La fotografia ritrae il visibile e fer-ma un istante ma non restituisce

il trascorrere del tempo, nulla comu-nica di ciò che non appartiene all’in-quadratura, condensa uno spunto interpretativo o un concetto ma ri-mane muta sul loro possibile svilup-po. Se siamo abituati a visitare mo-stre che raccolgono tante di queste fotografie singole – sommatoria di piccoli conclusi mondi di uno o più autori – non possiamo dimenticare

che esiste un’espressione fotografica fatta di immagini in sequenza orga-nizzate intorno a un tema, tra loro associate da relazioni di linguaggio e di forma, montate per raccontare una storia, delineare i contorni di un ambiente, “ascoltare” i momenti diversi di un’esperienza. Con queste caratteristiche, il PORTFOLIO, for-ma espositiva appunto di fotografie in sequenza, si è negli anni affermato come opera che può meglio rappre-sentare, di un autore, gli interessi e le intenzioni, il linguaggio personale, la capacità di comunicare senti-menti e idee. Non a caso, quin-di, a partire dal 2011, il Circolo Fotografico ‘IL PALAZZAC-CIO’ ha scelto di organizzare – con il patrocinio del Comu-ne di S. Giovanni in Persiceto – una mostra dedicata al portfolio che presenta ogni anno le opere di nove autori impegnati a dare la propria originale lettura di questa

forma espressiva. Il pubblico, di amatori e di curiosi del lavoro intel-lettuale e creativo, che nelle prime due edizioni ha visitato numeroso la mostra, è invitato anche quest’anno a scoprire nuovi sguardi fotografici. che raccontando, tracciano intensi percorsi tra realtà e suggestione.

Alessandro Bencivenni

Suprema dipollo steccata con

parmigiano e budino di patate Anna, salsa di

zafferano e tartufo.

Portfolio 2013 2 – 10 Febbraio

Piazza Betlemme, 27 Sala Coop. Calzolai Persiceto

Inaugurazione: Sabato 2 Febbraio ore 16.30

Orari: sabato 16.30 – 20 domenica 10 – 12 e 15 – 20

Page 14: CartaBianca news Febbraio 2013

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Page 15: CartaBianca news Febbraio 2013

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L’incontro con Angelo Rizzo, pre-sidente dell’Associazione per la

Rinascita dell’Area di Via Garibaldi 2, avviene nel parcheggio davanti all’edificio, in un freddo pomeriggio invernale in cui lo stabile manifesta tutta la sua particolare imponenza, così suddiviso tra la parte restaurata e quella fatiscente, ancora in attesa di sistemazione. Dobbiamo tornare a circa cinquanta anni fa quando il Piano Intercomunale Bolognese prevedette l’allontanamento della grande industria dalla città di Bo-logna per dislocarla nei comuni li-mitrofi, innescando così nuovi pro-cessi di urbanizzazione che spesso portarono a nepotismi e facili spe-

culazioni. In quest’ottica, nel maggio del 1976, viene richie-sta e ottenuta l’approvazione di un complesso alberghiero e di un residence di ben 22.616 mq, regolarmente inseriti nel PRG grazie ad una specifica variante, nonostante l’eviden-te impossibilità finanziaria di realizzazione e gestione di un’opera di tali proporzioni. La concessione e i terreni per la costruzione del complesso vengono così ceduti meno di due anni dopo, nel gennaio del 1978, alla cooperativa Casa Insieme che intende realizzare il progetto e inizia poco dopo

i lavori. Quando lo stabile inizia a popolarsi, il 17 ottobre 1979 COOP CASA INSIEME e i primi compro-prietari firmano una convenzione con il comune di Calderara di Reno, che destina lo stabile a residence, con l’obbligo di una gestione unita-ria; viene tuttavia consentita la ven-dita frazionata. La gestione unitaria dello stabile viene poi affidata ad una società esterna che però a metà degli anni ottanta dichiara fallimen-to. Dopo un lungo periodo di totale “anarchia”, nella seconda metà degli anni novanta, gli abitanti esasperati dal degrado dello stabile, dalle ne-gligenze dell’amministrazione con-

dominiale e dalla grave situazione di ordine pubblico venutasi a creare, si organizzano prima in assemblee condominiali e poi in un’associazio-ne che inizia a contattare la stampa e l’amministrazione comunale per denunciare la criticità della situa-zione e cercare una soluzione ef-ficace e condivisa. Nel 1998 erano pochi i proprietari e tutti italiani; oggi l’associazione conta 87 soci tra proprietari, inquilini e simpatizzanti esterni al complesso, di diverse pro-venienze geografiche (India, Ma-rocco, Pakistan, Romania, Sri Lanka, Tunisia, solo per citarne alcune) e appartenenze culturali e religiose. Il percorso per arrivarci però non è stato né facile né indolore: nel 2001 alcune gang locali hanno incen-diato diverse automobili durante i concerti delle rassegne estive che si svolgevano anche in via Garibaldi; nel 2007 le continue attività di spac-cio e prostituzione hanno portato ad una grande mobilitazione citta-dina. L’attività dell’associazione è co-stante e differenziata e ha ottenuto e continua ad ottenere numerosi successi, aumentando il riconosci-mento del proprio operato a livello locale da parte delle istituzioni e del-le altre associazioni presenti: Polizia Municipale, associazione ReMida e altri uffici preposti per l’attività

Associazione per la rinascita di Via Garibaldi 2comunale. In questi ultimi anni, poi, sono stati integrati a livello associativo anche molti ser-vizi, per il supporto amministrativo (contratti, utenze, ecc.) e legale (permessi di soggiorno, documenti di identità, integrazioni, ricongiun-gimenti, sanatorie, ecc.). L’associazione inoltre ha creato e fatto crescere squadre sportive di cricket hardball, wallyball, carromboard, cal-cio, ha organizzato manifestazioni sportive sul territorio e ha promosso la partecipazione dei suoi membri a manifestazioni ed eventi esterni. Con l’arrivo della primavera, sui cieli di Caldera-ra, potremo inoltre assistere al volo di bellissimi aquiloni di tradizione orientale.Ulteriori notizie e aggiornamenti sulle attività dell’associazione sono sempre reperibili sul sito: http://rinascitag2.blogspot.it

Diego Stellino

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Page 16: CartaBianca news Febbraio 2013

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SANT’AGATA: Vista mozzafiato sulla cam-pagna verde, appartamento del 2005 a pochi passi dal centro del paese. Ingresso su sog-giorno con angolo cottura. Camera matri-moniale, camera singola, bagno, terrazzo ab-itabile. Insuperabile garage doppio di 33 mq. RIF A/21 € 150.000,00 – CLASSE E.

CREVALCORE: Appartamento del 2002 posto al secondo e ultimo piano composto da ingresso su soggiorno con angolo cottu-ra, camere da letto matrimoniale, camera singola, bagno, cantina, garage e posto auto assegnato. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. RIF A/23 € 135.000 – CLASSE F.

CREVALCORE: In piccolo borgo totalmente recuperato, appartamento al primo ed ul-timo piano, composto da ampia sala, cucina abitabile a vista, 2 camere da letto, 2 bagni finestrati, ripostiglio e garage. Ottime fini-ture e nessuna spesa condominiale.RIF A/05 € 180.000 – CLASSE F.

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Piazza Bergamini 1 - 40017 San Giovanni in Persiceto - Tel/Fax [email protected] - www.immobiliareterredacqua.it

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di Elisa Vecchi