Caritas in Veritate presentazione del Prof. Zamagni ...€¦ · religione e la comunità ecclesiale...
Transcript of Caritas in Veritate presentazione del Prof. Zamagni ...€¦ · religione e la comunità ecclesiale...
Corso per il riconoscimento/conferma
dell’idoneità IRC
per le insegnanti della scuola
dell’Infanzia paritaria
a.s. 2012-2013
MODULO 1 L’insegnamento e l’insegnante
di Religione Cattolica
nelle scuole dell’infanzia
• La scuola dell‟infanzia e l‟Insegnamento della Religione cattolica
• IRC: disciplina scolastica e rapporto con la catechesi
• IRC - preghiera – scuola. Il bambino e la preghiera: possibilità e
condizioni
• IRC e le differenti tradizioni culturali e religiose (confessioni
cristiani, altre religioni)
• IRC e genitori: scelte e strategie per informare e condividere
• IdR Requisiti per insegnare religione cattolica nelle scuole
dell‟infanzia cattoliche
• IdR Condizioni e modalità per ottenere l‟idoneità all‟IRC
• IdR La formazione in servizio delle insegnanti in ordine all‟IRC
Il Concordato:
la Repubblica Italiana chiama …
• “L‟Italia considera fondamento e coronamento
dell‟istruzione pubblica l‟insegnamento della dottrina
cristiana secondo la forma ricevuta dalla tradizione
cattolica. E perciò consente che l‟insegnamento
religioso ora impartito nelle scuole pubbliche
elementari abbia un ulteriore sviluppo nelle scuole
medie, secondo programmi da stabilirsi d‟accordo tra
la Santa Sede e lo Stato”.
Concordato del 1929 che così recita all’articolo 36
• “La Repubblica italiana, riconoscendo il valore
della cultura religiosa e tenendo conto che i principi
del cattolicesimo fanno parte del patrimonio
storico del popolo italiano, continuerà ad
assicurare nel quadro delle finalità della scuola,
l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado”.
Accordo di revisione dello stesso Concordato
sancito con legge 121 del 25 marzo 1985
nell’articolo 9.2
Il Concordato:
la Repubblica Italiana chiama …
Le caratteristiche di un
insegnamento che si inserisce nella
formazione culturale dell‟alunno
• Valore culturale del cattolicesimo: conoscenza
precisa nella sua interezza, che comprende fonti,
contenuti della fede, aspetti di vita, espressioni di
culto e quant‟altro è necessario per apprenderlo.
E il tutto orientato alle finalità scolastiche che sono
di conoscenze di quella specifica cultura italiana,
e oggi dovremmo dire europea ed occidentale,
che non è possibile spiegare e conoscere in tutte
le sue forme (letteratura, arte, musica …) senza il
cattolicesimo.
L‟IRC: che cosa è?
I nsegnamento: disciplina scolastica pattizia, nel
quadro delle finalità della scuola
R eligione: valore della cultura religiosa
C attolica:i principi del cattolicesimo fanno parte
del patrimonio storico del popolo italiano
Non un insegnamento sulla religiosità
universale/naturale, ma di una religione.
Scuola dell‟infanzia e l‟IRC
1. Ogni scuola dell‟infanzia che concorre all‟educazione e
allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, e
sociale dei bambini e della bambine, per essere davvero
integrale deve tenere presente e curare anche la
dimensione religiosa.
2. Ciò vale in tutte le scuole dell‟infanzia statali e degli enti
pubblici del Sistema Nazionale di Istruzione (assicurato,
in base alla normativa concordataria) e in particolare, per
le scuole dell‟infanzia di ispirazione cristiana, nelle quali il
Progetto Educativo che sta alla base della loro proposta
educativa si ispira al Vangelo di Gesù e quindi è ancorata
ad una precisa visione della vita e della persona.
Scuola dell‟infanzia e l‟IRC
3. I vescovi affermano che “dimensione
particolarmente importante del Progetto
Educativo della Scuola Cattolica è l’educazione
cristiana e, specificamente, l’insegnamento
della religione. Tale dimensione è qualificante
per l‟identità della Scuola Cattolica”
(La scuola cattolica, oggi, in Italia, n. 22).
Scuola dell‟infanzia e l‟IRC
In tal modo, esse offrono una proposta educativa che si fonda
su una chiara e sicura visione antropologica cristiana, per
cui ogni aspetto dell‟educazione e ogni momento
dell‟esperienza scolastica ricevono una loro
caratterizzazione specifica ed originale dal costante
riferimento a Cristo e al Suo Vangelo: è l‟educazione
cristiana.
Nello stesso tempo devono essere previsti momenti specifici
nei quali si insegnano al bambino determinati contenuti
religiosi a partire da ciò che Cristo ha fatto e insegnato.
Lo svolgimento dell’IRC
nella scuola cristiana
Criteri qualificanti l‟Irc nel Progetto educativo:
• la cura particolare che si ha nella preparazione e
nella qualificazione delle insegnanti in merito
all‟IRC
• il tempo dedicato a tale insegnamento: 60 ore per
sezione da organizzare secondo criteri di
flessibilità peculiari della scuola.
• la qualità dei sussidi utilizzati
• esperienze didattiche particolarmente curate e
significative
L‟IRC non è la catechesi!
IRC: disciplina scolastica e rapporto con la catechesi
Insegnamento della Religione Cattolica
Catechesiparrocchiale
CONOSCERE
COMPRENDERE
APPREZZARE
ACCOGLIERE
VIVERE INCONFORMITÀ
Contesto Contesto
Obiettivo ultimo Obiettivo ultimo
Metodologia Metodologia
ScuolaChiesa, comunitàdei credenti
Formazione dell’uomo e del cittadino tramite la cultura religiosa e specificatamente quella cristiana
Formazione del cristiano tramite la precisa proposta della fede cristiana
• Linguaggio in terza persona
• Proposte motivate, oggettivate, documentate, che prescindano dalle espressioni proprie della fede confessata
• Linguaggio coinvolgente in prima persona
• Proposte motivate, oggettivate, documentate, che comprendono anche l’adesione specifica della volontà, della libertà, dell’orizzonte di senso della vita .
IRC CATECHESI
REAZIONI
INFORMAZIONI
CONCETTI
APPREZZAMENTO
ADESIONE PERSONALE
MENTALITÀ DI FEDE
SANTITÀ
“Ho visto che…”
“Ho imparato che…”
“Significa che…”
“È un valore importante…”
“Credo in un solo Dio…”
“Pensare come Cristo,amare come Lui…”
“Non sono più io che vivo,
ma è Cristo che vive in me”
I.R.C. e CATECHESICONTINUITÀ E DIVERSITÀ
COMPARAZIONEuguaglianze e differenze
tra I.R.C. e CATECHESI
La differenza principale tra I.R.C. e Catechesi è costituita dall’obiettivofinale a cui tendono le due attività.
Da cui discende poi che anche il metodo di insegnamento e la forma dellinguaggio usati distinguono la proposta scolastica dal messaggio cristianodella catechesi.
I contenuti, i fatti, gli argomenti sono gli stessi, cambia il modo e illinguaggio con cui vengono presentati perché diversi sono gli obiettivi.
Il messaggio cristiano, proprio perché carico di valenze umanizzanti,assume in ogni caso una grande importanza dal punto di vistaeducativo/formativo.La metodologia messa in atto per l’I.R.C. consente di conciliare la“confessionalità” dei contenuti della religione cattolica con la “laicità”della scuola, proponendo un I.R.C. valido per tutti gli alunni, credenti enon credenti, indifferenti, “atei” o fedeli di altre religioni.
Qualifica professionale degli
insegnanti di religione
• a) l‟insegnamento della religione cattolica è
impartito nel quadro delle finalità della scuola,
deve avere dignità formativa e culturale pari a
quella delle altre discipline;
• b) detto insegnamento deve essere impartito in
conformità alla dottrina della Chiesa da
insegnanti riconosciuti idonei dall‟autorità
ecclesiastica e in possesso di qualificazione
professionale adeguata;
Titolo di studio abilitante e idoneità:
la Repubblica Italiana chiede …
• “Tale insegnamento sarà dato a mezzo di
maestri e professori, sacerdoti o religiosi,
approvati dall’autorità ecclesiastica e
sussidiariamente a mezzo di maestri e
professori laici, che siano a questo fine muniti di
un certificato di idoneità da rilasciarsi
dall’Ordinario diocesano”.
Concordato del ’29 all’articolo 36 comma 2
• “L’insegnamento della religione cattolica è
impartito da insegnanti in possesso di idoneità
riconosciuta dall’autorità ecclesiastica e da essa
non revocata, nominati, d’intesa con essa,
dall’autorità scolastica”.
Accordo di revisione dello stesso Concordato
sancito con legge 121 del 25 marzo 1985
nell’articolo 9.
Idoneità rilasciata dall’Ordinario
L’unica condizione richiesta dall’autorità scolastica
per poter insegnare religione è l’obbligatorietà
del decreto di idoneità e del titolo di
qualificazione professionale.
Requisito necessario e indispensabile.
… a quali condizioni
l’Ordinario rilascia…
A quali condizione l’Ordinario del luogo riconosce l’idoneità all’insegnamento della religione?
Il Codice di Diritto Canonico impone all‟Ordinario Diocesano di accertarsi che gli aspiranti all‟insegnamento
della religione cattolica
“… siano eccellenti per retta dottrina,
per testimonianza di vita cristiana
e per abilità pedagogica" (Can. 804,2).
L‟Ordinario riconosce
l‟idoneità meditante proprio decreto
Il senso dell‟idoneità
L‟idoneità permette di realizzare il principio che è
la Chiesa il soggetto cui compete
l‟insegnamento della religione cattolica, per cui
si ha effettivamente tale insegnamento solo
quando il docente è in particolare rapporto di
comunione e di identità con la comunità
ecclesiale. L‟insegnante di religione cattolica non
solo deve insegnare correttamente il contenuto
della religione cattolica, ma deve essere
coinvolto in questo contenuto.
Il senso dell‟idoneità
“L‟idoneità non è paragonabile a un diploma che
abilita a insegnare correttamente la religione
cattolica. Essa stabilisce tra il docente di
religione e la comunità ecclesiale nella quale
vive un rapporto permanente di comunione e di
fiducia, finalizzato ad un genuino servizio nella
scuola, e si arricchisce mediante le necessarie
iniziative di aggiornamento, secondo una linea di
costante sviluppo e verifica” (n. 22).
Nota pastorale Insegnare religione cattolica oggi
(24.5.1991)
Il senso dell‟idoneità
Dato che l‟idoneità è rilasciata dall‟Ordinario del
luogo, essa ha valore soltanto nell‟ambito della
sua diocesi. Qualora un‟insegnante, riconosciuta
idonea all‟IRC nelle scuole di una diocesi,
dovesse andare ad insegnare in una scuola di
un‟altra diocesi, essa deve richiedere il
riconoscimento di idoneità all‟Ordinario del
luogo.
… o revoca …
“E’ diritto dell’Ordinario Diocesano del luogo
per la propria diocesi di nominare o di approvare
gli insegnanti di religione, e parimenti, se lo
richiedano motivi di religione o di costumi, di
rimuoverli oppure di esigere che siano rimossi”
(Can. 805)
Si rende necessaria qualora sia stata accertata una grave
carenza concernente la retta dottrina, l‟abilità pedagogica
oppure risulti un comportamento pubblico e notorio
contrastante con la morale cristiana. L‟Autorità scolastica
procederà poi obbligatoriamente a revocare all‟IdR le
competenze IRC.
Formazione dell‟IdR
• RICHIAMI TEOLOGICI
Si tratta di richiamare contenuti biblici e teologici
fondamentali riguardanti Dio, la figura di Cristo,
la Bibbia (in particolare il Vangelo), la vita della
Chiesa e i santi (in particolare la Madonna), la
liturgia, la morale cristiana, i segni religiosi, le
feste e le tradizioni cristiane. [ecc...]
Formazione dell‟IdR
RICHIAMI DI PSICOLOGIA EVOLUTIVA E RELIGIOSA
Si tratta di richiamare alcune questioni „classiche‟ di
psicologia religiosa. Ad esempio:
origine del sentimento religioso (teoria di Freud ecc.);
caratteristiche della religiosità infantile;
la religiosità matura; religione e bisogno di significato (con
particolare riferimento agli interrogativi esistenziali
presenti nei bambini: cfr. Orientamenti, 6 Campo di
esperienza); l‟influenza dell‟ambiente sullo sviluppo
religioso (in particolare, l‟influenza delle figure parentali).
[ecc...]
Formazione dell‟IdR
RICHIAMI DI TIPO METODOLOGICO E DIDATTICO
L‟interazione educativa e gli atteggiamenti personali
dell‟insegnante in ordine all‟educazione religiosa dei
bambini; i processi comunicativi; l‟uso dei mass media;
religione e morale: l‟educazione morale in senso cristiano;
l‟uso della Bibbia: criteri per la scelta dei passi biblici; criteri
e suggerimenti per la scelta e la costruzione delle Unità di
apprendimento: dagli Obiettivi Specifici di Apprendimento
agli Obiettivi Formativi; il Catechismo dei bambini quale
strumento prezioso e utile anche per l‟IRC nella scuola;
pregare a scuola: possibilità e condizioni. [ecc...]
Il Consulente Ecclesiastico
• introduce tutti i membri dell‟associazione alla realtà
misteriosa e affascinante della presenza di Dio.
• garantisce la dimensione religiosa delle motivazioni e dei
fini dell‟associazione.
• offre un contributo prezioso perché sia assicurata
l‟ispirazione cristiana alla proposta culturale della scuola
cattolica
• è chiamato a promuovere l‟unità e la comunione: sia
dell‟associazione al suo interno come pure
dell‟associazione con la Chiesa....”
Il Consulente Ecclesiastico
• fa prendere coscienza all‟associazione degli orientamenti
pastorali della Chiesa come pure dei compiti e delle
principali preoccupazioni dei pastori cui si ispirerà per
determinare i suoi programmi e le sue attività, vegliando a
che l‟associazione si inserisca nella pastorale organica
secondo le sue caratteristiche e i suoi fini propri...
• aiuta altri responsabili della pastorale della Chiesa (si tratti
di sacerdoti, laici o membri di consigli pastorali, sul piano
parrocchiale o diocesano) a conoscere meglio la natura, gli
obiettivi e le attività delle associazioni ad analizzare in
comune le diverse esperienze realizzate.
• si impegna a favorire il senso apostolico
dell‟associazione stessa, ad aiutare i membri a
vivere la loro presenza nella scuola come un
esercizio concreto di carità: la „carità della verità‟,
come si esprime s. Agostino. (Un testo di riferimento
importante è il documento della Congregazione per l‟Educazione
Cattolica: Il laico cattolico testimone della fede nella scuola 1982).
attraverso momenti formativi particolari (momenti di
preghiera, celebrazioni, ritiri ed esercizi spirituali,
impegni di carità...); contributi di riflessione (orali e
scritti) su qualche tema particolare;
• interessamento a qualche problema specifico o situazione concreta che richiedano anche una particolare sensibilità pastorale (ad esempio: situazioni conflittuali tra l‟associazione e l‟autorità ecclesiastica; la situazione di un insegnante di scuola cattolica che si presenti problematica in rapporto ai requisiti previsti per chi insegna in tale scuola; la chiusura o l‟apertura di una scuola cattolica).
Anche Giovanni Paolo II, rivolgendosi agli assistenti ecclesiastici, così si espresse: “Siate... in seno a queste associazioni artefici di comunione, educatori nella fede, testimoni dell‟assoluto di Dio, veri apostoli di Gesù Cristo, ministri della vita sacramentale, specialmente dell‟Eucaristia, animatori spirituali
Carissimi genitori, che provenite da
un‟altra nazione,
con la vostra cultura, con i vostri valori, con i vostricibi, con la vostra lingua, con la vostra religione e abitatequi in un'altra terra, cultura, lingua e religione, ognigiorno consegnate vostro figlio a noi insegnanti,portandolo nella nostra scuola dell‟infanzia, lasciandolovivere, giocare e imparare con tutti gli altri bambini e lebambine.
Per noi è un onore, una responsabilità e un impegno eproprio per questo vogliamo accompagnarvi e aiutarciinsieme per il bene di vostro figlio, per prepararlo apartecipare attivamente alla vita sociale, per non sentirsimai un estraneo quando sarà grande.
Sapete anche voi che non si può conoscere un popolo se non si conosce la sua religione:
• come potrei capire il mondo arabo senza conoscere il Corano e la Sharia?
• come potrei capire il mondo orientale senza conoscere le tradizioni religiose e filosofiche dell‟ Induismo e del Buddismo?
In tutta la scuola italiana c‟è un‟ora dedicata apposta per spiegare a tutti il patrimonio culturale cristiano del nostro Paese. Si chiama Insegnamento della Religione Cattolica. E‟ una disciplina scolastica, chiesta dallo Stato Italiano “per elevare la cultura dei cittadini” (Legge n.53 del 28 marzo2003).
• Anche nella nostra scuola dell‟Infanzia c‟è questa opportunità.
• In questo tempo
• - non facciamo pregare
• - non vogliamo convertire alla fede cristiana
• - ma vogliamo far conoscere una dimensione costitutiva dell‟identità del popolo italiano e di conseguenza della cultura italiana e delle radici cristiane della cultura europea attraverso lo studio delle fonti e del Cristianesimo.
• Se ritenete che questa materia-disciplina scolastica sia importante per la crescita, oggi e domani, di vostro figlio, potete chiedere il modulo di iscrizione, compilarlo e consegnarlo in segreteria.
• Se ci fosse bisogno di altre informazioni non esitate a chiedere alla vostra insegnante di riferimento…
Partecipazione degli alunni
ad atti di culto
Si tratta di iniziative non connesse all‟IRC: non fanno
parte del programma disciplinare di IRC, ma
acquistano diritto di cittadinanza nella scuola al pari di
ogni altra attività di cui è ricca la scuola italiana. A più
riprese la società civile riafferma l‟urgenza che la
scuola sia strettamente collegata al vissuto sociale
delle persone e stabilisca un solido aggancio con il
terriotorio, valorizzando gli elementi della tradizione e
della cultura locale. Dentro questi elementi, le
tradizioni religiose mantengono una loro ampia e forte
presenza e incidenza che non possono certo essere
ignorate dalla scuola.
Che ne dite?